LAB14_001 Laboratorio dell’ISPF, XI, 2014 DOI: 10.12862/ispf14L001 QUESTO NUMERO L’undicesimo fascicolo del «Laboratorio» si apre con la riproduzione anastatica di un raro volume celebrativo di inizio Settecento, il Pubblico funerale per Carlo di Sangro e Giuseppe Capece (Napoli, 1708), contenente un ragguaglio storico e alcu- ni versi di Giambattista Vico. È una scelta in continuità con la tradizione della nostra rivista, che risponde in questo caso anche ad una lieta occasione esterio- re, cioè l’avvio di una nuova collaborazione tra l’ISPF e la «Fondazione Pietro Piovani per gli studi vichiani», nella cui preziosa Collectio viciana è stato selezio- nato l’esemplare qui riprodotto. Lo abbiamo scelto sia per l’eleganza grafica sia per la sua natura di documentazione minore ma necessaria dell’opera di Vico e del suo ambiente, ben corrispondente all’ispirazione che accomuna le due istituzioni coinvolte, cioè la Fondazione dedicata a Piovani e l’Istituto erede del «Centro di studi vichiani» da lui fondato, e che adesso vive anche nel progetto di biblioteca digitale intrapreso dall’ISPF. Siamo alle battute finali del lavoro di digitalizzazione per il Portale Vico dei fondi storici della biblioteca dell’Istituto, grazie al cofinanziamento dell’Unione Europea per il tramite della Regione Campania, di cui si è già riferito nei fascicoli precedenti. A questo si è aggiunta recentemente, grazie a un accordo con la Biblioteca Nazionale di Napoli «Vit- torio Emanuele III», l’acquisizione digitale dell’intero, straordinario patrimonio di manoscritti, postillati ed editiones principes di Vico ivi conservato, la cui pubbli- cazione sul Portale è prevista a breve. In questo quadro non si può non salutare con entusiasmo la collaborazione con la Fondazione Piovani – voluta dal suo presidente, Fulvio Tessitore, in passato anche direttore del «Centro di studi vichiani» – e la possibilità di acquisire in digitale un’impareggiabile biblioteca vichiana “d’autore”. Altre due novità vanno segnalate al riguardo: la creazione all’interno dell’Istituto di un Centro di Umanistica Digitale1 destinato a dare continuità e prospettiva alle attività così avviate, e soprattutto, per la nostra rivista, la nascita, al suo fianco, di una collana di volumi in forma di e-book, i «Quaderni del Lab»2, che ha visto quest’anno la pubblicazione dell’edizione digitale annotata di due significativi testi della cultura meridionale: il Della Mente sovrana del mondo dell’abate antispinozista Tommaso Rossi (1743) e i Diari (1800- 1808) – finora inediti – del medico evoluzionista Giosuè Sangiovanni, dispo- nibili in open access sullo stesso sito della rivista3. Accanto a queste e ad altre attività nel campo della storia del pensiero, l’ISPF ha dato seguito ai lavori dell’«Osservatorio sui saperi umanistici» con un nutrito calendario di incontri. La sezione relativa di questo numero presenta i materiali dei primi seminari del 2014 (i successivi troveranno posto, anche sotto 1 Cfr. . 2 Cfr. . 3 Rispettivamente agli indirizzi e . Questo numero / This Issue 4 forma di online first, nel fascicolo del prossimo anno): in particolare due arti- coli di Andrea Battistini e di Dario Generali, che colgono l’occasione della nuo- va edizione di A. Vallisneri, Che ogni italiano debba scrivere in lingua purgata italiana, per discutere il significato degli attuali progetti di adozione della lingua inglese nella formazione superiore italiana, e una ricognizione critica dello scenario geolinguistico delle Digital Humanities proposta da Domenico Fiormonte in un’anticipazione del volume The Digital Humanist. A Critical Inquiry, che sposa nel modo migliore le esigenze di documentazione e riflessione informata del- l’«Osservatorio» su un terreno decisivo per la ridefinizione dei nostri studi. Accanto a questo primo nucleo, e non senza continuità con esso, la sezione ospita poi un notevole “speciale” sull’insegnamento della storia nelle scuole a cura di Maria Pia Donato, comprendente quattro saggi – della stessa Donato, di Luigi Cajani, di Christophe Charle e di Elvira Valleri – su un tema di grandis- sima delicatezza, anche in considerazione degli attuali, controversi progetti di ridefinizione della missione della scuola nel nostro Paese. Anche la sezione «Saggi» si mantiene quest’anno in una tensione tra analisi del pensiero moderno e dibattito contemporaneo, presentando un lungo e articolato studio vichiano di Horst Steinke sulla struttura retorica del De Anti- quissima – con un’Appendice sulla composizione delle Orazioni inaugurali –, un corposo lavoro di Valeria Gammella sulla lettura foucaultiana di Cartesio e un impegnativo intervento di Francesco Varricchio sui rapporti tra la concezione foucaultiana del reale psichiatrico e la corrente del New Historicism. Conclude il numero la sezione «Strumenti», con una nota di Roberto Evangelista sulla cor- rispondenza tra Van Gent e Tschirnhaus, la documentazione di una biblioteca medica napoletana del Settecento a cura di Flavia Luise e l’indice delle prime dieci annate della nostra rivista allestito da Assunta Sansone. 5 THIS ISSUE The eleventh issue of our «Laboratorio» is opened by the anastatic repro- duction of a rare early XVIIIth Century celebrative volume: the Publicum Caroli Sangrii et Josephi Capycii, Nobilium Neapolitanorum, Funus (Naples, 1708), which includes an historical report and some verses by Giambattista Vico. This choice pursues our journal’s tradition and responds as well, this time, to a happy exterior occasion: namely the start of a new collaboration between the ISPF and the «Fondazione Pietro Piovani per gli studi vichiani», the copy that we reproduce having been selected among the precious Collectio viciana of the latter. We have choosen this book both for its remarkable graphic elegance and for its nature of minor, but necessary document of Vico’s work and milieu, coherently to the common inspiration shared by two institutions such as the Foundation dedicated to Piovani, and the Institute that has inherited the legacy of the «Centro di studi vichiani» founded by Piovani himself. The same inspira- tion animates the ISPF’s digital library project. We are now attending to the final steps of the digitalization of the historical collections of the Institute’s library, thanks to the co-financing offered by the European Community and the Regione Campania which has been already mentioned in the past issues. Moreover, a recent agreement with the National Library of Naples «Vittorio Emanuele III» has permitted us to acquire a complete digital version of its extraordinary patrimony of Vico’s manuscripts, annotated copies and editiones principes, which we are going to publish soon on our Portale Vico. In this framework, we can inaugurate enthusiastically our collaboration with the Fon- dazione Piovani – promoted by its president, Fulvio Tessitore, once director of our «Centro » – and the possibility to include in our digital collection a Vichian library incomparable both for it contents and for his “author”. In this respect we must mention two other new initiatives. The first one is the creation, inside our Institute, of a Center for Digital Humanities4, where these activities will find a perspective of continuity. The second innovation regards more directly our journal, now sided by a new series of e-book, the «Quaderni del Lab»5. This series started this year with the digital edition of two relevant texts of Southern Italy cultural history: Della Mente sovrana del mondo by the anti-Spinozian abbot Tommaso Rossi (1743), and the journal, unpublished until now, that Giosuè Sangiovanni, an evolutionist physician and Neapolitan revolutionary, kept from 1800 to 1808. The two volumes are available on the same site of this journal6. 4 See . 5 See . 6 They are respectively available at the following addresses: and . Questo numero / This Issue 6 Besides these and other initiatives, the ISPF has continued the activities of the «Osservatorio sui saperi umanistici» scheduling a conspicuous number of conferences. The corresponding section of this issue offers the texts of the first seminars of 2014 (the following will find place in the next year issue). These ones include two articles by Andrea Battistini and Dario Generali, taking their move from the new edition of A. Vallisneri’s Che ogni italiano debba scrivere in lingua purgata italiana in order to discuss the meaning of the recent projects aiming to introduce courses in English in the Italian high educational system, as well as a critical review of the geo-linguistic scenery of the Digital Humani- ties, proposed by Domenico Fiormonte as an anticipation of his book The Digital Humanist: A Critical Inquiry, which covers a fundamental topic in the redefinition of the humanistic studies putting together in the best way the requirements of documentation and reflection fostered by our «Osservatorio». In continuity to this first group of articles, the «Osservatorio» hosts, more- over, a remarkable special section on the history teaching in schools edited by Maria Pia Donato and including four essays − by Donato herself, Luigi Cajani, Christophe Charle and Elvira Valleri. The subject that these articles investigate is a very delicate one, also considering the more recent and controversial projects that aim to redefine the school’s own mission in our Country. Also the section «Essays» keeps its balance between the analysis of modern thought and the contemporary debate. It offers a long and articulated “Vichian” essay by Horst Steinke, dealing with the rethorical structure of the De Antiquissima and also including an Annex on the composition of the Orazioni inaugurali, a thick work by Valeria Gammella on Foucault as a reader of Descartes, and Francesco Varricchio’s analysis of the relationship between Foucault’s conception of the psychiatric real and the New Historicism. Finally, the section «Instruments» that close this year’s issue contains a note by Roberto Evangelista on the Van Gent–Tschirnhaus correspondence, the catalogue of a XVIIIth Century Neapolitan medical library compiled and commented by Flavia Luise, and the Index of the first ten volumes of our journal edited by Assunta Sansone.