w.4 I 4#.`5"' COO" H - H -'0 z 0 - c11 I - (2c~ A SUA ECCELILENZA IL PRINCIPE NICCOLO TROUBETZKOY 358214 tu 4 Eccellentissimo Principe. Non v'ha cosa- piu v Iera dellyorniopatia, e verita" non /'u. mai pzus perseguiuata di q-uesla. In ci6' essa soggiacque al destino d'ogni vero nascenle. Ma se fieri furon gli altacclii, splendidissirna ne fm la difesa e la vittoria riporlala. E spetiacolo sorprendente ii yedere uornini i pus dislinli nella scienza spogliarsi di qualunque personalita', di qualunque amor proprio, - difendere, sviluppare ed app licare colesia, verita; disprezzando le ferile che all' amnor proprio, all' intoresse, alla sensibilit4 recava l'indignazione e la frode degli stolli di cuore, e il dispello degli animi internperanti e maligni. Colanla abnegazione due motori riconosceva: 1'amore del vero, - 1'anore dell'umia Sar6 lieto in veggendo ii publblico scusarne le Mende in grazia del vosiro nome, e Woi, o Principe, avermi sempre per caldarnente raccomandato, ed accogliere benignarnente gli ornaggi rispettosi d' aftfello e di- slima che ha l'onore di presenlarv ili vosiro [Imilissimo Devotissimo ed ObbligatissimonoServo ACIJILLE UFFRIEDUCCII AVVERThNZA La maueanza assoluta di u-na gcid orniopatica per uso delle famiglie, veramente pratica e popolare, e ii bisogno vivissimo che generalniente se ne sperimenta mi determinarono a dare opera a questo tenue lavoro e renderlo di pubblico diritto. Dissi mancanza assoluta e mi piace provarlo. L'oriopatia da sessant'anni ad oggi ha sempre guadagnato terreno, ed a centinaia di migliala sommano le famiglie che prolittano di questo progresso della medicina. Non 6 solo la malattia acuta, la malattia grave che attacca 1'uomo. Numerosi sintomi isolati, migliaia d'incomodi possono sopravvenire nel nostro frale organismo: i quali se non costringono al letto, vessano col fastidio e si reudono intollerabili colla persistenza. Per questi sintomi non si va cormuneinente dal medico. Coloro che sono invisohiati ne' rancidi vecchiumi, si cavano sangue o pigliano un purgante; - la lancetta o la magnesia o l'olio di ricino, o la cassia, servono bene di sana totum e s'oppongono a diritto o a rovescio a tutti i mali. E di quale altro argomento pub, specialmente in questi casi, disporre la vecchia scuola. Coloro che vogliono un rimedio razionale, un verlo!Virnedio lo cercano in un macnu&ale omiopatico. Ma dove e ii manuale che fornisce queste indicazioni? XII Pigliate 1'Hering, o se pitt vi piace lHdas o ii Ruoff, o 1' Hirschel, il Prost-Lacuzon, il Tripi (ottimo per molti riguardi), Rucco, Beauvais od altri che non vale il nominare, pigliateli tutti, apriteli e svolgetali da cima a fondo. Ecco quello che troverete riguardo a malattie: 1. Una classificazione di esse modellata sopra un trattato o un sistema patologico pitt o meno classico o disposte per ordine alfabetico. 2. Una descrizione pitt o meno estesa dei sintomi, diagnosi, prognosi e cura di tutte le pitt gravi malattie che affliggono Fuomo, ovvero la sola cura di esse. E nulla pitU! Quello che e difficilissimo per un medico, e reso facilissimo pel primo malato che capita: o avvocato o architetto o ingegnere o commerciante o che vuoi; 1' immenso edifizio della scienza medica 6 reso inabitabile ii patrimonio di cognizioni che al medico costb anni di sudori, di sagrifizi diviene una inospita landa: quel centro formidabile intorno a cui si aggruppano e mettono capo tutte le branche di quella scienza, tutte le cognizioni, i sudori, i sagrifizi di quel medico, diventa un balocco da fanciulli ed ognuno pub c u-a d& sC stesso tutte le malattie. Ecco lo scopo di tutti i manuali. Il col6ra, le emorragie, le inflammazioni tutte, ulceri, paralisi d'ogni specie, cancri, idropi, febbri e co si di seguito, tutto pu6 curarsi da se me desimo. Questi manuali si fregiano col titolo di pratici e non sono che la negazione del senso comune. Inutili pel medico perche tutto ivi 6 inferiore alla scienza che debbe avere, inutilissimi pel profano perch6 tutto e soverchiamente superiore alle sue cognizioni, perch6 non vi trova punto di quel che ricerca. Tutti dicono: quest'opera 6 specialmente destinata alle persone estrawee all medicing; e in uno di essi che XI comincia appunto con queste parole, le malattie (hutle accttissime o gravissime), vi sono o classificate (come di< ce 1'autore) dietro un ordine chiaro e metodico; ci6 < che ne permette immediatamente la ricerca. > Difatti sotto la classe inflamrnczione del tessitto cell'ulare, trovi 1' adenite - sotto quella delle lesioni di nutrizione, la stornatite gangrenosa - ulceri Jistolose, cancerose etc., sotto le produuzioni morbose accidentali rinvieni ipolipi - ii cancro delle labbra, le sorofole - e poi v' e la 11 classe delle malattie concernenti la lesione delle fiunzioni indilendenti dalla volonttd e cite si* producono senza lesione visibile..... Certo per una inadre di famiglia, per le persone estranee alla medicina quest' ordine 6 estremamente metodico e piu chiaro della luce del sole!!! E come volete che ne sia permessa immediatamente la ricerca, se solamente per incominciare questa ricerca per ritrovar questo nome si ha bisogno di saperlo; e per sapere ii nome deli'infermith bisogna aver fatta in una parola la diagnosi, avere riconosciuta e caratterizzata la malattia? Taluno, per non parere esagerato, si ristringe a dire: e impossibile curar da se stesso tutte le malattie, io nel mio manuale ne segner6 qualcuna. Ed incomincia col cho16ra, l'infiammazione di cervello, di petto ed altre di questa maniera quisquilie! Ammettendo per un istante che per le persone estranee alla medicina fossero veramente utili ed applicabili i libri che trattano le malattie serie e non fanno motto delle affezioni piii lievi, ne verrebbe per rigorosa conseguenza: Che per le malattie gravissime ed acute, ognuno potrebbe bastare a se stesso, e per gl' incomodi di poco momento si sarebbe costretti di ricorrere al medico! xlv Non avea adunque torto affernando che non esiste verun manuale domestico di medicinc omeopatica. Per sopperire a cotesto bisogno urgentissimo, sfuggendo in pari tempo l'assurdo mostruoso in cui caddero tutti gli altri compilatori, divisai pubblicare questa mia guida stabilita sulle condizioni che sieguono. Se non raggiunsi completamente lo scopo, 1'intenzione me '1 farh perdonare. Saranno trattate diffusamente e descritte ii pii' esattamente possibile quelle numerosissime affezioi iche possono attaccare tutte le parti del corpo e tutte le funzioni, e che non esiggono lopera medica. Le malattie gravi saranno ricordate quando presentano un pericolo imminente ed abbisognano di un pronto soccorso. Spesso si 6 in circostanze in cui ii medico o e" lungi o tarda. Un rimedio dato in tempo salva un malato e permette di aspettare 8, 10 ed anche 12 ore 1' arrivo dell'uomo dell'arte, - Cosi mi sono diffuso sulle affezioni che tanto travagliano la donna dal principio del concepimento fino alla fine dell'allattamento, ed ho tracciato con numerosi particolari la cura da seguirsi nelle tante e si svariate malattie dei bambini. Per tal modo le madri di famiglia rinverranno cib che le tante e tante volte dimandano al medico in iscritto. Le indicazioni fornite sono ii frutto di sperimenti particolari, di osservazioni al letto dell'infermo, e di lunghi ed accurati studi fatti sui migliori autori d' Italia, Francia, Inghilterra e Germania che versano intorno alla moderna medicina. Premisi la statistica dell'omiopatia, perche si possa rispondere a coloro che dicono la nostra medicina esser morta. La vita di Samuele Hahuemann. L'esposizione della medicina omiopatica. xv Le critiche-mosse contro quella dottrina. Un articolo sni temperamenti. Una tavola dei rimedi. Il regime dei malati e dei convalescenti. Un cenno sul moido c'amministrare i rimedi e di servirsi del libro. Non sarebbe coscienziosa la'hritica di aver posto sovente indicazioni generali che non toccano quella positivitla che e" tutta propria della nuova medicina. Quando si parla a persone estranee alla scienza, ove si volesse essere cosi positivi come si sforzb di essere taluno, converrebbe entrare in certi particolari che sono esciusivi del medico e non servono che ad ingombrare inutilmente l'idea che pub formarsene un profano. Cotesta gucidc racchiude leindicazioni necessarie per alleviare e guarire le persone che andranno per avventura soggette a qualduno dei mille mali che travagliano l'umanita". Sarh, lo spero, alla portata di tutti. Sara una risposta di piia all'accusa d'impostura che si lancia ogni giorno contro 1' omiopatia. Ii mistero non esiste per gli uomini e per le cause oneste. Questa gu&idac dimostra che si lavora alla faccia del sole; e che tutti gli sforzi mirano a far si, cho, ciascuno possa giudicare, anche da per se stesso dell'efficacia dei nostri rimedi. Roma a di 13 di Settembre 1864. PARTE PRIMA CAPITOLO I. Statistica attuale deli' Omiopatia..L' esistenza dell' omiopatia e' un fatto o una chimera degli omiopatici? La guerra feroce, gli atfacehi furiosi, la persecuzione incessante che da ogni 1 ato lernuove la scuola ufficiale, 1' ha poi domata, annientata; ovvero ella sorpassando ogni dstacolo, prosiegue a conquistare. terreno ogni` ý.giboirno` corn' 8 proprio, delle grandi verith? Quale accoglienza le fa la 'publica opinione non inun.a nazion e o in una' cittb,)3 ma dappertutto? Seguo io un metodo di cural diffuso, praticato su di una vasta scala, o una ciurmeria che vegeta, cosi a casaccio in pochi cervelli. o cattivi, o idioti o baizani? Ininanzi di procedere, 6 mestieri soffermarsi a queste difficoltZL di non lieve momento, che ognuno propone a Koe1 stesso e& die spessissimo ne vengono da altri proposte. Che diireste di chi si ponesse sul serio a seguire e praticare gli antichi sistemi astronomici, o le -stravaganze degli alchimisti, o gli errori del Brown, o ii controstimolismo e cosl via dicendo? La sempiterna clausola di tutti gli opuscoletti lanciati a sterminlo dell' omiopatia 6 ii dire che e mortac ed apporle sul-,tumulo un epitafflo pii o meno insolente. Senza contare la. legge e 1' umanitb che proibiscono d' inveire contro a' cadaveri, a che sciupare e tempo e carta ad. annoiare chi legge sopra una cosa che pifi non esiste? Che si vuol egli persuadere? La non esistenza d' un orrggetto che non v' ha persona che '1 creda? 3bVVU VIIVLIVI 2 STATISTICA DELL'OIIOPATIA. Per rispondere a siffafte obiezioni e chiarire la mente di tutti, mi appogger6 alle ultime statistiche publicate. Y' hanno duncjue 89 medici ýche sostengono e praticano 1' omiopatia, i qiali o sono membri di accademie 0 di facolt4, 0 medici di ospedali, attaccati insomma ad iSlituzion)1i scien2tificke oflciali * Vi 6 31 medico che ha curato 0 cura col metodo di Halnemaun rincipi e sovrani di diversi paesi. LA GERMANIA conta 630 omiopatici puri - 15 farmacie omiopatiche - 11 societb, od accademie omiopatiche. OspedaliIomiopatici vi sono a Vienna, e vicino di questa capitale a Leopoldstadt, a Gumperdorf, ed a Seeskaus; ye ne sono tre a Linz in Austria, due in Ungheria 1' uno a Guns 1' altro a Gyongyos, vi 6 a Kremner in Moravia, a Nechanitz in Boemia ed a Lauban nella Slesia prussiana. - Aggiungi '7 giornali omiopatici alcuni de' quali durano da 30 anni e 2 CLINICHE OMIOPATICHE quella di Lipsia diretta dal Prof. A. Muller, quella di Praga, dal Prof. Altschul. L' AMERICA DEL NORD conta 11700 medici omiopatici de' quali 115 nella sola cittb di New-York - 94 aFiladelfia etc. - 24 Farmacie omiopatiche - 17 giornali- oriopatici - 20 societh od Istituti e Accademie omiopatiche '7 Dispensari ove si curano i poveri gratuitamente - 4 Ospedali in cui si. cura col metodo d'Hahnemann, dei quali quello di Filadelfta autorizzato dal governo nel 1850, quello di Boston incorporato nelle istituzioni dello stato nel 1855. - 2 UNIVERSIT E COLLEGI MEDICI OMIOPATIci, 1' uno per la Pensilvania stabilito a Filadelfia ed annesso dal Governo alle istituzioni dello stato nel 1848, 1' altro stabilito a Cleveland (Ohio). - Queste itnivegrsitJ& sono complete per cattedre e professori, e sono autorizzate dal governo a conferire tutti i diplomi die si distribuiR scono daile altre. L' AMERICA DEL SUD conta 152 medici omiopatici STATISTICA DELLIO OAOPATIA. 3 -6 Farm lcie orniopatiche I I Zstituto omiopatico fondato nel 1843 - 30 Dispensari -'2 Accademie. - L' UNIEnRSITX omioPATICA del Brasile fondata niel 1845 con 14 cattedre ec altrettanti, professori * autorizzata dal governo a conferire gradi accademici e diplomi. L' INGHILTERRA hYa 300 iedici omiopatici - 15 Farmacie omiopatiche - '69 Dispensari - 8 Giornali omiopatici - 6 Osped~ali esciusivamente omiopatici. I piii grandi,'ed. illustri nomi inglesi hanno preso sotto la Inro protezione l'ospedale omiopatico di Londra. VI 6 per proteftftHce la duchessa *di Cambridge, per vice protettore ii Dica di Beaufort, per presidente ii conte di Wilton, pert vice presidente 1' Arcivescovo di Dublino, ii conte d' Albemarle, ii conte d' Essex, lord Gray, 1' ammiraglio lord C. Page, e per segretarlo Ralph Bucha=. IL BEI-;GIo ha 24 medici omiopatici - 7 Farmacie - 3.1lispen"sari - 2 Accadernie omiopatiche - 3 Giornali. LA SPAGNA ha 192 medici omiopatici - 14 Farmacie omiqpatiche. La Societh Anemanniana di Madrid. Gli annali dellamedicina omiopatica diretti dal Prof. Nunez medico" di S. M. la Regina di Spagna. L'ITALIA ha 217 medici omiopatici - 13 Farmacie omiqpatiche'-- 3 grandi Dispensari - Genova, Nizza, Torino -'3-Accademie - 6 Giornali - L' Ospedale di Santo Spirito a Nizza fondato sottogli auspiet di S. M. ii re Vittorio Eranuele HI e della famiglia imperiale di Russia. I PABSI BASSi hanno 14 medici - 4 Farmacie - 1 Societ'L - 1 Giornale. I-L PORTOGALLO 59 medici - 1 Farracia - 2 Dispensari - 2 Giornali. LA RussIA 76 Medici - 5 Farmacie - 1 Giornale - Un ospedale a Mosca fondato dal principe Golyzoin. BIOGIAFIA DI SAMUELE IAI'NEMANN. LA ASVIZZERA 3r7 Medici. La-celebre Biblioteca omiopatica di Ginevra. IN FRANCIA v'1hanno 429 medici omiopatici di cui 104 a Parigi - 14 Farmacie di cui5 a Parigi. - L'OSPEDALE Beaujon che ha un servizio omiopatico di 100 letti ii cui medico era Tessier ii quale nel 1860 lo lascib per passare a 1'1H6pital des Enfants, rue de SBvres. - 6 Dispensari - 3 Societi ed Accademie omiopatiche - 15 Giornali omiopatici. in Asia - Danimarca - Norvegia - Svezia - Polonia - Moldo-Yalachia - Turchia 33 medici omiopatici. Bunque 1' omiopatia vive! A chi si ostinasse in sul negarlo ognuno pub rispondere: che un metodo di curare che conta sparsi per tutto ii mondo 3863 Medici - 118 Farmacie - 120 Pispensari - 25 Ospedali - 43 Societb, Istituti, Accademie - 52 Giornali - 5 Cliniche - 3 tniversith - non si pub chiamar morto E questo progresso B stato fatto nello spazio di 60 anni, nei quali ogni giorno fu stigmatizzato da centinaja di tratti di persecuzione tali da disgradarne le barbarie del medio evo! Eppure vive, e cresce nella stima universale, e aumenta ii suo patrironio scientifico, e avauza a gran passi nella via del progresso e del perfezionamento! CAPITOLO II. Biografia di Samuele Halnemann. Samuele-Cristiano-Federico Hahnemann nacque ii 10 Aprile 1755 a Meissen piccola citth di Sassonia, patria dello storico Schlegel e del poeta dello stesso nome. Fu medico completo, chimico valente, filosofo profondo e di 6 ~BIOGRAFlA DI SAAMIELE RAEINEMANN. ma u i pr'&cpio (lelle sue esperienze. Non gricl6 gi come Archimede, Eureka& ma not6, osserv6, e priosegui a sperimentare per ver'iftcare. Egli ~i diede clunque a sperimentare sopra se ste'Sso ipochi medicamenti segnalati come specificic6erti in -medi~liia; e con questi specifici conferm6 i risultati che. av~aottenuto dalla china. N6 gli bastb. Ricercando tutto ciii' che era stato scritto sull' azione ctei medicamenti se mplici, sugli avvelenamenti acuti, sulle lente intossicazioni, e confrontando 1' azione sull' uomo sano di queste sostauz *e colle malatti& dihe in mano del piii` celebri pratici esse,aveano giiarfte', s'and.6 rendendo sempre piii certo della yerith di questo modo d' a-zione. Allora, starite 1' immensa quantith di fatti, converti quella die era da principio un' opinio-Je in una legge generale. Un' ultima prova -dovea compiersi.; esperimentare la legge -al -letto'Aell' infermo. Hahnemann fece'le sue- prime r.p-iaei~6 sulla legge del sirnili all' Ospedale di Georgerithýai, di cui ii duca Ernesto di Gotha aveagli offerto la di)'ezione. I risultati che ottenne corrisposero, perfettamente alle sue speranze. Poco tempo' dopo,, nel 1801, ii fondatore deli' 6mio-pati~a iac'ela Una s'cope'rta irfp-or'tan'tis~sima in terapeutica, e 'quesfa,- scopert& Icoiiferrava in modo brillante la realth della legfqe de"' sinlifli. Una epidernia -di scanlattina inferociva in unla parte della Germania. La belladona pe' suoi sintomi che produceva nell' uomo sano0, gfi si mostrava indicata per que-sta malattia. -L' applicb e si rese certo che ne era rimedio speciQ-0Io dd inisi~niie'pr'ese-rvativo. Questo fatto destb imlMnenso ed universale' interesse. I mnedici di ogni opinione e d'ogni paese fecero, planso a questa scoperta die oggi e" un fa'tto, ctq'wistato, proclairncIo e r-iconosciito anche dalla iedicina of.ficiate. BIOGRAFIA DI SAMUELE HATINEDIANN. 11grande HUFELAND fu 110 de primi ad acciamare e po0olasrizzare, questa bella scoperta i 'mindi in poif si die' 1'7Hahnemann a sperimentare un gran - qiantith di medicamenti e dal 1812 al 1822 s di6,. indef'esamente sulla gigantesca Materia Medica, s, _za perb-itralasciar'e la pratica, compietando cosi i suoi s * di coile cliniche ricerche. Nel 1785 si Sposb ad Enric etta Kuchler figlia d' un farmacista di Gommern vicir aIaagcdeburgo dalia quale ebbe undici figli; e questa nov fla Santippe unendo alia persecuzione del di fuori le ve sazoni iii famiglia,* tormentava quel grande pensatore co, Jagianze e rimproveri per i'incendio che suscitava colle sue. s-coperte, e gli creava ostacoli d' ogni maniera. Come fosse trattato da quella societh per cui avea sagrificato e interesse, e vita, e forze, e intelletto, e tranquillith 4 inutile ii ripetere; la sua storia e" quelia d' ogni uoPm grande. Allorquando i suoi amici nel tempo del1a persecuzione gli muoveyano ri mprovero della sua indifferei~a, el rispondeva: < Non sono io forse quello stesso che > >oi conosceste altra volta? Aliora mi si levava alle ~ stilie, oggi mi si cuopre d' ingiurie; perche dovrei io >>,ese~ere pii sensibile agli ingiusti rimproveri di quello > che fossi stato aiie lodi meritate? > Nel 1827 monl Enrichetta Kuchler. Assai prima di quest' epoca ai lunghi tormenti che aveano straziato la vita dell' Hahnemann era successa la tranquiliith, 1' agiatezza e Ia gloria. Le numerosissime guarigioni operate, 1' estensione cho, prendeva la sua dottrina, ii rispetto ond' era circondato dagli nomini piin eminenti d' ogni paese, erano un felice compenso alie tante ingiustizie cui era stato fatto segno. 1-11 18 Gennajo' 1835 nell' eth di 79 anni sposo6 in seconde nozze la- sig. Melania d' Hervilly francese andata in Koeithen per farsi curare. Alloa lascio6 la Germania e 8 CHE COSA E L 0),I)OPATIA. si stabill in Parigi dove la- sua dottrina incominciava ad cssere conosciuta e divulgata. Dal 1812 a quest' epoca egli avea avuto ii conforto di vedere due edizioni della rnateria rnedicct }pra, e del trctttato delle mnalattie croni~ohe, cinque edizioni tedesche del suo Organon, e la traduzione- di esso in tatte le lingie europee. Giunto a Parigi ii 25 giugno 1835 si die' con graPdissimo suceesso a praticare 1' omiopatia, e aceoppiando. ad una attivith seuza pari e ad una salute robustissima tutio ii vigore di un intelletto possente, usufruttuava la sua piatica nei profondissimi studi che andava giornalmente elucubrando. Morn i1 2 luglio 1843 in eth di 88 anni. CAPITOLO III. abe cosa ~ 1' omiopatia? Rioland medico cognitissimo per probith, era cosi, incollerito contro 1' evidenza della circolazione del sangue da esclamare un giorno: amo meglio ingannarni con Galeno che essere circolatore con Harvey. Cosi la pensa la pi' parte de' medici riguardo all' omiopatia. Ii dottor Melicher inviato dal re di Prussia a Roma, dopo essere stato a Napoli a studiare quant' era accaduto, cosi scriveva nel 1841. < Invece di lasciar tranquillamente proseguire agli > omiopatici le loro cure, i commissari allopatici li op> pressero con questioni -le piut ridicole e portarono do) vunque il disordine e lo scompiglio. Non contenti d' in)> quietare gli orniopatici in ogni maniera, non vi fuw or) rore cde non inventassero per torgmentare eziandio i > poveri malati, chbe ginnsero a credersi rincltiusi in una )> carerna di dernoni. Cinquanta giorni passarono, quando CUE COSA -E L' OMIOPATIA. 9 > corse per la citta" la -voce che tutti i malati della clinica > omiopatica -erano morti l'un dopo l'altro. Questi clamori ) perviennero fno alla corte. Il principe Ferdinando, accom~ paguato daa due generali v' accorse immediatamente. La >> meraviglia fu estrema vedendolo comparire. Richiese al > Comandante dell' ospedale, ii cay. Melendoz e al Diret)) tore De Horatiis la lista dei decessi. Neppure un solo > malato era rmorto, - ii principe scoppi6 a ridere......... Non 6 un fatto significante? M' asterr6' severamente dal rapportare i titoli che s'affibbiano del continuo a' poveni oniopatici: mi limiter6 ai consueti cavilli che si vanno tutto giornobuccinando. Fiii le cento volte testinonio di scene vergognose su tale soggetto e molti, del lettori lo saranno stati al pari di me. In una famiglia si entra in discorso col medico di casa - che 6 allopatico, - 'dell' omiopatia. L' omiopatia! assurdo, falsith, sciocchezza, ciurmeria, ciairlataneria, furfanterfa ecc. ecc. ecc. Avreste mai fede ne' granelli?... Ii giorno dipoi da capo lo stesso discorso e: avvertite, dottore, che il tal di tale, e la tale di tale erano spacciati dai medici, e furono guariti da un omiopatico. Corn' 6 avvenuto cotesto? - Signora mia, curando gli omiopatici cont ' Vacqu&afi-esca, giacche i loro medicamienti non son nedicamenti e non hanno veruna azione, - guariscono i loro malati lasciando agire la natura, esercitando un' influenza morale sull' imaginazione del malato e specialmente 'ol regime. - E la signora soggiunge; ma allora perch6 adoperare le tante volte medicamenti che ammazzano invece di u~n regime che guarisce?....... Il terzo giorno la signora incalza: dottore mio: sono veramente sorpresa: una mia amica giaceva ridotta, agli estremi per gravissima malattia, e la nuova medicina 1' ha guarita. Ci6 6 evidente: quasi quasi per la mia malattia sarei tentata..... ii medico balza dalla seggiola e: ma nvon sa ella i mezzi dell' omiopatia? Yuole che io sveli il se 10 CHE COSA E L' OM1IOPATIA. greto? lo sveler6. I rimedi. degli omiopatici- soohoo tutti VELENIM! -La signora imp~allidisce, trema e ii medico prosiegue urlanclo vittoriosamente: potrei citarle cento, mille casi, nome, cognome, domicilio e professione di persone morte avvelefiate: ma non 6 nulia. Non sa ella che l'effetto pii mite che produrrebbero que' tremendi veleni sarebbe ii fulminarla e farla cadere stecchita per un colpo d' apoplessia? - Si calma uindi per non metterla in convulsione, e -da quel di inn'anzi non si pronuncia neanche piii la terribile parola - omiopatia. Fingo?... Esagero?... Traviso 2... - Oggi regime, dimani i cquafresca - dopo dimani veleno.... Per buona ventura dell' umanit. i xnedici sapienti, abili e coscienziosi sono molti; ma ci6 non pertanto essa. la storia ditutti i giorni. Che cos~a i 1' omiopatia? Muovi cotesta dimanda e vedrai sorgere un bisbigiio di voci e un gracidare: 6 granelli, - 6 acqua fresca, - son veleni,. 6 igiene, - 6 regime, -. imaginazione dei malati, -, una bastonata curata con an' altra bastonata, non fa nulla - ammazza, - corrode le viscere, - ciurmeria, 6 impostura - e avanti di questo passo da non finirla per ora. Ma che cosa 6 in fatto 1',omiopatia? Oh! niente di tutto questo i semplicemente un retodo per iscuoprire l'azione medicinale delle tante sostanze messe dalla Provvidenza a nostra disposizione, e di applicare queste sostanze-a seconda de' vari casi morbosi. E essa adunque una nuova medicina? Niente affatto. E un metodo terapeutico, -f un metodo che versa solo intorno alla cura delle malattie. All' udire taluni omiopatici scaraventarsi furiosamente addosso a tutto 1' irsiene delle scienze mediche, ei sem CCHE COSA E L'0?IIOPATIA. It brerebbe coe per essere un omiopatico perfetto si richiedesse la condiziue, sine qua non cli non saper niente di medicina. Ora; e nion esito ad affermarlo, costoro non sono medici, e molto meno omiopatici. I metodo omiopatico ' esciusivamen'te terapeutico; versa cio6 sull' azione ed applicazione degli argomenti curativi, e sulle leggi che loro soprastanno,, e imon entra per nulla nella cerchia de'fat/ti acquisiti e ben, costatati, cite costituiscono quelle disciline, ii cui insieme concori'e a formare la scicnza medica. La chimica, 1' anatoria,'la botanica, la-fisica, la fisiologia e cosi via dicendo, non.solo fn. omiopatiche n aflopatiche: sono scienze che'descrivono le cose coma.esistono in natura e non hian che far nulla n. colla legge dei simili ne con quella dei conltrcri. Ed aggiunsi che quei medici non sono neppure omiopatici, avvegnache" tutto t'insieme di quelle scienze costituisce spasso per 1'ali~opatico una iera pompa di erudizione, non avendo aicun ne~sso logico coi princip dche governano la sua terapentica: mentre par contrario la legge dci sirnili legandosi con vincoli strettissimi a tutte le branche del sapere medico,_per chi voglib debitamente ed esattamente applicarla, 6 indispensabile ii conoscerle nel modo ii piiu esteso, ii piii profondo e il piii perfetto p'ossibile. IDa queste considerazioni, se non fo mal le ragioni, ii mio -gbntil lettore ne trarri, core fra parentesi, la conclusil'one;che nella scelta della persona cui si vuol confidare,,1Iaapropria salute 6- la propria vita, Si debbe anzi tuttoqguardare che sia medico; giacch. 6 un inpossibilc l' esser'e valerte omiopatico senza essere valentissimo mnedico. ~ idea com1unissima consistere P omiopatia nelle dosi minime. Si 'uol. designare una cosa piccolissima? si dice -e una cosa omiopatica; il che dirostra non capirsi neppure-i1- senso della parola che si esprime. Oriopatia 6 voce cbmposta dalle due parole greche 5tkotoý (omoios) 12 CHE COSA i L',0M110PATIA. simile e -140o; (patos ) malattic che significano malattic simile. Or che a che -fare tutto questo colla piccolezza della,dose? Difatti le dosi minime non sono che un corollaiio, una consegaenza per cosi dire delle conseguenze, e tanto poco imfluente sull' insieme del metodo omiopatico, che se non curandoti, degli effetti troppo spinti d'un rimedio e nulla importandoti degli aggravamenti che possono intervenire, togli di netto le cosi minime, resterii s empre intattc&, ferma e vera la legge dei simili e le altre da ess- generate..'Ll omiopatia non 6 un sistema come gli altri; non 6 l'aborto di un cervello bislacco o una farragine di principii, spiegazioni, ipotesi, idee piii o meno sconnesse.:e riunite solo per quanto basta a formare un sistema; n6: - 6 Ja scoperta di una legge di natura, la.quale signoreggia il modo di agire delle sostanze medicamentose sulla-vivente economia. Questa legge per essere applicata esige in modo assoluto alcune condizioni. Genera per conseguenza altre idee che non possono sussistere senza di lei, n6 ella pub tradursi rettamente nell' applicazione senza -di loro. Queste idee sono altrettanti prillcipii. L' insieme di questi principli e il metodo omiopcttioo. L' OMIOPATIA 6 1' arte di guarire le mclattie per vtezzo' dimedicaM enti. ccyczci di produrre NELL' UOMO IN BUONA SALUTE SINTOMI SIMIMI 0 analoghi a quelli che si Vogliono combattere nell' uoMo MALATO. E questa 6 la legge generale o primo principio. Per applicarla sul malato. bisogna adunque ricorrere alla ESPERIMENTAZIONE DEI MEDIiJAMENTI SULL'UOMO SANO. L' insieme di questi esperimenti forma la materia medica. E questo,6 il secondo- principio. Per conoscere esattamente gli effetti delle varie sostanze medicamentose nell'uomo6, mestieri non isperimentare, n6 amministrare plut d' un rimedio* per volta. Donde L'UNITk DEL RIMEDIO - terzo principio. LEGGE DEI SI-MILI. 13 E poich6 i rimedi amministrati secondo questa legge agiscono precisamente nel senso del male, 6 inevitabile, per-isfuggire forti aggravamenti, diminuire la dosfe fino al punto di esser sensibile ed attiva si: ma in guisa da non oltrepassare la giusta misura per cosi dire, fra il male e il rimedio. Ora questa misura come - in natura, dh origine a cib che dicesi LE PIOCOLE DOSI: quarto ed ultimo principio. PRIMO. PRINCIPIO LEGGE DEI SIMILI Migliaiar di guarigioni tramandateci da un, gran numero di pratici d' ogni epoca, ci provano senza replica esser questo principio conosciuto fin 'da duemila anni fa. Non mi dilungherb su tal particolare trattato assai diffusamente dall'Hahnemann nel suo Organon 1; riferirb solo che Ippocrate dice: il vomito guarisce il vomito (De locis in homine p. 62), e riferisce un caso -di guarigione di Cholbra operato in ktene coll' elleboro bianco che ha la proprietb di provooare nell' uomo sano una specie di cholbra. Senza che Ippocrate dopo avere esposte le regole della terapeutica dei contrari, s'esprime in tal modo. << Altro processo: la malattia e prodotta dai simili, e per i simili che si fanno prendere, il paziente ritorna dalla malattia alla salute. Per tal guisa cib che produce la stranguria quando non esiste, toglie la stranguria quando esiste; la tosse come la stranguria 6 cagionata e tolta dalle medesime cose. )> (Opere d'Ippocrate - traduz. Littr6 t. VI. p. 335). Dice Paracelso: giammai alcuna malattia calda fu guai Esempi di guarigioni omiopatiche operate involontariamente dai Medici della vecchia scuola (p. 59-109). 11 LEGGE DE~I S19M1LI. rita da riredi freddi, n6 una malattia fredda da rimedi caldi; ma si guarisce spesso coi sirili. > Pi'i recente, ii celebre Stahl insegna che curare le inalattie con rimedi contrari agli effetti che esse produconoe assolutamente falso ed. assurdo. < Io sono persuasd, egli dice, che le malattie cedono agrli ag'enti che determinano un' affezione simile. R per questo modo, che io sono riuscito a fare scomparire la (isposizione alle eruttazioni acide con i~iccolissime dosi V' acido sol/o?'ico in un caso in cui si era inutilmente amministrata una quantit- di polveri assorbenti ( coniMENTARIO DI HUMMEL-p. 40 e 42). > DovrO io ricordare l'esposizione al fuoco delle parti blruciate come ii mezzo piii pronto per far cessare il dolore raccomnandato da Fernel, Hunter, Sydenham, Heister, Bell, Anderson ed altri celebri medici? o ii rianimare d'un -inembro congelato frizionandolo colla neve? I gran Sydenham trattava con felice successo le febbri so8)2o8os coll',oppio! Chi non vide diarree le pihi gravi e le piii ostinate, cedere a qualche purgativo? Ii mercurio produce sull' nomo sano, - sugli operai di fabbrica, a mo' d' esempio, - la carie dei denti e delle ossa, la fetiditia dell'aulito, la salivazione, 1' ulceri alla bocca ec. ccc., tutti i sintomi insomima della malattia sifilitica contro cui e precisamente adoperato dalla veechia scuola. La quale in molti casi, impinzandone oltre misura il malato, e il rimedlo spiegando i suoi effetti similissimi al male, ndeggica in dubbi gravissimi se si tratti (ella malattia ovvero d',intossicamento mercuriale. E in virti (lella sua mirabile elasticitai pu6 dal cospetto di questo dubbio su cui s'ei stillato il cervello, passare di presente dinnanzi ad un medico omiopatico, dirgli che la legge dei simili non e vera, e dch' egli un ciarlatano che non som-?nillistra -,e. non veleni! LEGGE DEL SIMILI. 15 Portal nelle sue Osservazionii sull' eilessia p. 4l7, cita pifi di venti medici che hanno veduto le preparazioni di rame guarire questa malattia, mentre aitri medici rapportati dali' Hufeland, Burdach ecc. han veduto i preparati di rame dar luogo a con-vulsioni ed attacchi d' epilessia. Le canltagidi producono ritenzioni di orina, intiammazione della vescica e deli' uretra. Ora e' questo appuuto ii inedicamento, che un gran nurero di medici prescrive nella difficoith d' orinare, ritenzione d' orina eec. Tutti sauno che ii vaccino preserva dal vaiuolo svi1uppando delle pustole ed altri sintomi analoghi a questa malattia. E ii vetodo sostitutivo di cui parleremo in appresso trattando delle obbiezioni? E ii sig. Bouchardat che riporta nell' Annuarico di Terajwutica 400 persone preservate 'con la belladona (scoperta deli' Halnemann) dalla scarlattina che infieriva? E1'PAbeille fIfddicale I del gennaio 1853 che constata la guarigione de' vomiti nervosi, colla nboce vomica a piccolissime dosi?: la sabina e la segala cornuta a piccolissimne dosi preconizzate come preservativi deli' aborto? E 1' Union ANddicale e la Gaette des 1dpitaiod che fanno oggi la grande scoperta dei salutari effetti del carbon e 'egetale, adoperato da 50 anni dagli omiopatici? E 1' ipecacuana usata giornalmente per combattere le emottisi, le metrorragie, i vomiti ostinati, certe diarree, la dissenteria ecc.? Sigg. Trousseau e Pidoux: l'ipecacuana non produce sull' uomo sano le emorragie, non e, un voomitivo e un purgante? Come adunque fa cessare quei fenomeni quasi imingediatamenite? sigg. Rilliet e Barthez: quel caso di meningite con profondissimo sopore ed invincibile stitichezza a guarito & I Giorniali e i nomi che sieguono appartongono tati all'allopatia& 16 LEGGE DEI SIMILI. coil' oppio non 6 per vol un gran mistero? L' oppio produce sull'nuomo sano ii sopore, 1' oppio trasporta ii sangue alla testa, 1' oppio dh stitichezza,, e guarisce tuttE queste cose nel vostro malato? iI Prof. Imbert Gourbeyre nella Gazette ZMkfdicale d6 Paris ( 1854 - 55) - giornale ufficiale dell' Accademiaesce in queste memorabili parole: <<Nel caos terapeuticc in cui noi siamo attualmente, in mezzo a numerose teorie, classificazioni, leggi, metodi diversi, imaginati per gettare qualche luce sull' azione d'ei medicamenti, 10 non conosco che mni legge, una sola che MERITA veranmente questo nome: 6 la legge di similitudine formulata nella pii" remota antichith da Ippocrate e reabnente dinmostrata e generalizzatc dall' Hahnemann e dalia sua sduola. (A-bbiate sempre presente die 6 una notabilith allopatica che panla) < Tutte le altre leggi, se pure ye ne hanno delle altre, giacch 0 io no11 ne conosco, non sono fondate n6 in diritto n6 in fatto; sono tUtte ii prodotto della imaginazione pura, mentre ia legge di similitudine non pub immaginarsi. Essa non 6. na spiegazione ingegnosa; ~ per cosi dire un.gran fatto; una.risultante necessaria di due ordini di fatti incontestabili: i fatto fisiologico e ii fatto terapeutico. Emana naturalmente dalle viscere stesse dell' osservazione. < T utti i fatti convergono oggi verso questa legge. >> -La maggior parte delle malattie nervose o nevrosi, dice l'Illustre Hufeland non pub esser curata efficacemente che con sostanze che producano nell' uomo sano delle sofferenze simili. Qui vedendomi arrestare per non menarla troppo per le lunghe, qualche partigiano arrabbiato di qualche scuola medica piu o meno 'vecchia (e ce ne sono anche I TraitM cliznique des maladies des enfants ( opera premiata, dall'Accademia di medicina). LEGGE DEl SIMILI. 17 anche troppi ) stretto fra 1' uscio, e '1 muro dirhi che concede questa legge ii hqtualck caso. - Leggete adunque 1' Hahnemann che n~l suo Organon -riproduce dalla pag.. 59 alla pug. 109 nigliaia, d' autori classici o celebri dall' antichith ai suoi giorni, i quali operarono guarigioni con rimedi che generaro nell' uomo sano la malattia guarita, e poi _diteni se una legge che abbraccia migliaia di casi non si pu6 meritare a buon diritto ii titolo di gen'erale. Vi invito quindi a specificarmi'questo qiallclbe caso (giacch6 coteste proposizioni siano al tutto vuote di senso) e a ben designarmi gli altri casi in- cii si rinviene manchevole!I Mi6- posto, spero ii mio buon lettore sarh per trattare come merita clii non arrossendo di rinnegare ii sensocdmune, si farh a parlargli'sul serio deli' osso rotto,che si cura rompendone un altro,, deli' indigestione- guarita dalla nuova indigestione, e d' altre lepidezze di- questo taglico. Iahnemann fissando questa legge, i'ha resa utile, cio8 applicabile, scuoprendo le idee da essa. figliate e dando opera dietro. -'quelle idee ai colossali lavori che hanno immortalato ii suo nome. Questa legge, come tutte le,.grandi scoperte prima di lui era esistita in quello stato appunto in cui ha esistito per tahto tempo ii vapore,,1' eiettrico ecc.; stato di potenza, digerme, cui per tradursi in atto ed esplic~arsi non maiuca se non-un acconcio mornento di pirogresso, e la favilla di in genio; ii qualo dopo fecondato ed estrinsecato, pigli cura del germoglio fino a _che non meni ii piu" de' frutti che- puote e Ii sparga a -dovizia sull- uranith. Se ne conosceva 1'esistenza tenebrosa; la formola come le altre sterile e vuota; la lettera non animata dallo spirito; da quello spirito che Il'Hahnemann le infonde'va per primo, scuoprendo ii modo di servirsene, metterla a profitto dell' umanith e svolgerla infino alie ultime conseguenze che sono le utili e le applicabili. 2 18 SECONDO PRINCIPIO ESPERIENZA SULL'-UJOMO SANO. I rimeli' deli' allopatia si amminisfrano perchi! ii caso ii dimostr6 di. una qualche utilitb in alcune malattie. Mancante i' una legge terapeutica, senza basi, seuza norme, senza guida, volendo sperimentare un rimedio nuovo o si- poggia sopra ipotesi, o lo porge cosi a tentone sul malato ove crede die possa convenire. Ci6 non 6 gran fatta morale dacch6 possa compromettere la vita dello infermo; e volendo schivare questo rischio si cada.nel ristagno, nello stato d'4nerzia che 6qtianto dire decadenza. Qualche tratto di luce 6 mandato dagli avvelenamenti fortuiti e dai saggi- sugli animali che ognun sa quanto siano infedeli. L' omiopatia procede tutto all' opposto. Non si fa al letto dell' infermo se non con rimedi di cui conosce perfettamente ii modo 4' agire. stll' uomo. Dinanzi al malato Oportet st2&ducisse ripete essa colle scuole, non Stuodere. Quindi 1' infermo pub esser sicuro che opra di lui non si tenteranno nuovi esperimenti; n6 ode mai dalla bocca di un omiopatico uscire quella terribile parola, che fa raccapricciare giacch6 dinota la perdita della bussola; tentiarno it tale rimedio. L' omiopatia dinanzi a tn malato non tenta, agisce con una legge immutabile e con norme sicure: non prova ma ha gi% provato: non. cerca ma ha glh trovato: non esperimenta percib ha gih sperimentato. La scuola allopatica sente 1' estremo bisogno di sperimentare i rimedi sull' uomo 'sano, e ne proclama di continuo 1'"assoluta -necessitb. Questi sperimenti pero non furono mai fatti; e a chi '1 sostenesse direi che mente per la gola, imperocch6 sia impossibile ritrovare in alcuri ESPERIENZA SUILL' UOMO SANO. 19 libro di quellaý scuola consegnati questi sperimenti; e se taluno. raramente P esegui, o non fuifon publicati, o per essere nello stato di frarnmenti incoerenti ed isolati 'sono privi d' ognii valore scientifico. E clifatti ancorch6 Ii ayessero' eseguiti giacerebbero come lettera, morta privi di qualunque applicazione; avvegnach-6 ess~endo 1' es~perimento still' uomo sano un corollario ilegittimo della legge del simili, col, rifiutare qliesta, legge si viene a rend ere quell'o completamente inutile, Non mi dilungher6 in: nuanerose citazioni; mi liiniter6 a- riferire le. pi U` celebri ed interessanti.11 grande Hailer ( ii padre della' fisiologia) Pkarm.?&et.-p.. 12 dice formalmente: ->>. Bisogna -esperimentare dapp'rinciplo* sul corpo sano i medicamenti senz' alcun misc~iglio. Dopo, essersi assicurato def sno odore, del suo sapore, se ne -dac' na piecola dose (111) quindi Si fa attenzione a tutti gli effetti che noe vengon. prodotti; al polso, al calore, alla respi-. razione, alle escrezioni. Bordeu nella sua tesi sulle 'acque minerali d' Acquitania consiglia la prova dell' azione di queste acque sul1' uomo sario come il mezzo di couoscerne' le virtii curative. Bichat sommo anatond'co e fisiolog,(Y., sperimentb parecchi. medicamentil, prendendoli ad 'wno ad uzno affino di studfiarne i rapporti coi div-ersi tessuti e colle loro reazioni, simpatiche. Sotto questo punto di vista, egli meditava una r'iforma completa delia materia medica, nella quale, come og~nun_ sa (-mostranido semyre di non sa-.Perlo) regnano ancor~a-1' empirismo i i4 pii gossolano e, la 6onfusione la.pii& deplor-alile >> (Prefazione- dello lBecherclkes _ptysiologiqjues sztr la vie et la mon.) 11 Sig. di ]3lainville dice del pan < Come si potrai concepire 1' uso de' mezzi curativi iin un. caso. di malat 20 ESPEIIIENZA StILL' UOMO SAM. tia, -se qu~esti mezzi- non sono stati 'analizzati con. cura nello stato di salute? *Barbier d4' Amiens dice: *L' esame degli' effetti fisiologici. dei rimecli 6 una ma-_ teria a~flatto negletta;e" - ci' una grande importanza ed avrhi u-na grande- influenza sul perfezionamento dei metodi curativi.. Da ultimo ii Dott: Forget, professore alla F-acolth di Strasburgo ha proclarnata al congresso. scientifico di questa citth 1' urgenza deWV esperimento dei medicamenti %ell' 'tomo sa~no. Ora quella mostruosa assurdita, quel sogno, quella ciarlataneria, quella ridicolezza die 6 ll'omniopatia ha provveduto gih cia 610 anni all' urgenw-a pr~oclamata jeri dal Prof. FORGET; 7&ctperfezionato i metodi onrativi come desiderava ii prof. B.ARBIER;,ha sfuggito ii grossolano empirismo e la confusione- deploralile della vecchia rmateria medica ed ha eseguito quella riformac compteta~ tanto anelata dal BICHAT, sperimentanclo Come VUol1 ' HILLER i medicamenti nell' noro sano; senza alc2&n misct&glio, - 'xiccole dos'i - notandonqe glil effetti raccolti e registrandoli in quei grossi -volumi die -chiaman~si ma~teria& medica orniopaticc&!I AlI lettore le riflessioni! Ecco com~e.ha proceduto Hahnemann llahnemann 1' ignorante, ii pazzo-,- ii sognatore, il ciarlatano; - ecco corn' 6 arrivato ad. avere una- pagina nella 'Storia della medicina sotto Ri titolo di FONDA.TORE DELLA TERAPEUTICA RAZIONALE. TERZO PRINCIPIO LINITX DEL IEDIOAMENTO Pria die sorgesse ii genio dell' Hahnemann regnava in medicina, 1' uso srnodato dei medicamenti composti. UNITX -DEL MEDICAMENTO.. 2t Oggid'i comech6 di mo~lto dimirnaito. pure quest' abuso ancora sussiste. Non solo molti medicamenti insieme: ma molte 'misture in. una. giorna~ta.! Come 'giiingere a capir qualche cosa in_ quel Caos?, LI omiopatia ý non db, che un meclicamento alla. volta. Cosil es'so pu6 spiegare, liberamente gli effetti suoi speciali; e la sua' applicazione. sul malato eAonfermare e cornpletare 'le nozioni. fo~rnite dagli esperimenti sull' uomo sano. - Non 6- egli cot~stQ 4un procede're veranrrente ragion-.evole? Non 'compie ii desiderio cosi vivanientef e ripetutarnent~e espressd dat. Cabanis, dagli Hoffrnann, dagli Stahl, Fourcroy, Barbier, Bichat, Rostan eec. eec..eec.? QUARTO PRINCIPIG DOSI MINtI1E' Eccoiiporno della disoordia, la fonte del ridicolo, l' arrna dei nostri avversarih, EppDure 6 una questione ehe -si scioglie* in un. baleno. Non vi garbano le dosi-, minime? adop~erat-e-le grosse! non vi icinI rimedi a frazioni?. sorn Iministrateli a grani - Neppure?2. dateli a libbre purch6 non si opponga la' coscieniza e ii c dice criminale I. LEGGE.DEI SIMILI. -ESPERIMENTO SULL' UOMfO SANO'. VVIJNITDI RIMEDIo Ammettete queste veritb,: ii resto -viene- da seo Non ho mai potuto capire un.-iitigio sl fiero, su di una cosa che 6 conseguenza delle conseguenze; e alla quale -chii pratichi quei-tr& canoni - si trova trascinato anche sno maigrado. Se ragion non mi falla, parmi, anche gli omio-patici- non tutti ma buona parte - ne f acciano un punto fondarnentale, - un cardin'e di quella specie d'omiopatia. die praticano, e tutti i -loro discorsi, ii loro sapere iloro studi versino solo intorno ai granelli. Io conosco, 22 DOS1 MINIMLE. taluno che lascia morire un infermo piuttosto,:dhe transiggrere con un granello! E guai se ti vedono libero nelle tue vedute, e scevro da pedantesche sofisticherie amministrare un rimedio, poni, a una goccia per volta e a diluzione un p0' bassa i Per essi non 6 vero medieo omiopatico se non quello che respinge con orrore tutte fe scienze mediche e che anche in malattie gravissime, (lo son testimonio ) amministra un solo globulo (l Piii due q'uando si 6 in vena di condiscendenza) della 100,O00a di. luzione da farlo agire per 15 gioini! Ma cotesta 6 orniopatia? No; francamente no. 0 6 monomania',o cretinismo, o ciurmeria. Fuiori di questo nullaI To che poco tengo ad una qualifica che esprime uno scisma, e poco m' importa d' essere o no chiamato _omi' opatico purch6 mi possa meritare il nome di medico e veder coronate da felice suecesso le mie cure, mi sono attirato talvolta acerbissime critiche per avere scampato da morte e guarito 6olla vera omiopatia delle persone, che da mesi ed anni si menavan pel naso con molte ciarle e qualcie confettino. Peirb, lo ripeto, la non 6 questione d' oiniopatia; q questione cd'uomo, di sapere e I' onesty,,e ii buon senso del pubblico e ii solo giudice, competente! Per tornare a noi non so se la bilancia delie seempiaggini, - librati giJ argomienti pr-o e contrale piccole dosi, trabocchi dal lato dei nemici o degli omiopatici. Quelli negano, e ridono; e ii-ridere dispensa dali' esaminare. Questi dicono stoltezze; enon le dicon soltanto, le scrivono i Per omiopatici non intendo in questo caso quelle inteiligeuze superiori chý fanno tanto avanzare la scienza; parlo di coloro che invece d' andare ad apprendere ii volgare, rigonfi della superbia deli' ignorante s' estollono in cattedra a dettare latino. Ma chi tiene di tale maniera discorsi sieteYvoi? voi fautore, esercente, difensore, propagatore dell' omiopatia? A queste parole iche veggo diriggermi da ogni parte ri DOSI MINIME.. 23 sponderb: leggete. le lineedche sieguono e poi condannatemi. Dimandate ad un oifojpatico di qtiefia risma qualche cosa' delle piccole losi: < <1aI niente di piu' facile a spiegarsi. Riempite- un bicchiere d' acqua raso fino all' orlo; fatevene cadere poi un' altrA goccia, una sola goccia, e 1' acqua trabocherh. Sappi; q qlettore, &ke ii biechiere 6 ii malato, P. acqua e la malattia, la goccia fatale ii rim'dio...reesto non lo capisco. Non'basta. Ii ferro aguzzo e sottile, p. es. 1'-ago, non penetr4 meglio di un. ferro piii grande, di un coltello? E un. toppone di bamnbagia che si stringe tutto,nel pugnio, poi che sia fato arriva in 1t4 fino al miglio.- Cosi 4il rimedio B tanto pih attivo per quanto pihi 6 diluito -...Togliamoci da cotesti vaneggiamenti e m~ettiamoci nelba via dell' esame e della logica. 1. Sussiste in natura iifatto deli' azione di una sostaiza a dose piccois~sima? 2. Posto che sussista, debbe ii medico applicarlo 'ai rimedi e perchb? 3. R possibile dare una spiegazione di questo fatto? A queste tre - dimande risponderb partitamente. Nell' esame della prima questione due sono le prove che ci si presentanoV be une Indirette o come dicono i filosofi analogiche: immediate be altre. LE Lfisica cifornisce qualche prova indirettc: che cio6 le sostauze. non-,si annientano, come niente si annichila al niondo col dividersi ed ailungarsi. Una calamita pub calamitare una quantit4 indefinita di ferro senza. perdere nulla del sun peso. Un grano di muschio diviso in trecento milioni due cento mila miliardi di miliardi di molecole come appunto si divide spandendo odore, per 20 anni, non perde nulla del.suo peso. Un-grano, di carminio colora 30 kilogrammi d' acqua. Ognuna' delle molecole L 24 DOSI 11IINIME. colorate ha solo if30,00000 di-pollice -di estensione.- e pure -colorata Cosi la Chimica- c' insegna che per mezzo di reagenti appropriati si pU btrovare 1f1,)024,000dci solfb, 6-1f3,048,OO di clor6, lf4,000,000, 4' iodio, lf5-12,000 di platino. PArliamo logicamente. Tutto ci6 prova 1' estrema; divisibilith della materia,; prova che e falso ii dire che nelle preparazioni omiopatiphe non. vi sia restate pih nulla della sostanza medicamentosa prova la presenza ircontestabile di questa sostanza: Ma non prova la sua azione. Potirebbe esistere in uno stato di divisione estrema e non avere alcuna azione sull' organismo vivente. Passiamo ad un altro genere di prove. Il celebre R~camier (allopatico, sempre!) riel giornale des Cbonnctissances ne'dico-ckiru rgicales del 16 gennajo 1851 pagc. 34 afferma positivamente <<,che 6 ai principi imponderabili soli, che ciascun medicamentod aeve ii suo modo 4' agire, 1a7 sua potenza, la sua efficacith. > Fuori dell' omiopatia 1' azione. delle dosi medicamentose impercettibili 6 stata spessissimo constatata. Ognun sa per, esempio che 1' acqua in cui abbia bollito del mercurio acquista proprietii vermifughe. _I reagenti chimici- non possono -svelare in quest',acqua la presenza del Mercurio. Le acque minerali spesso spiegano una energica azio. ne in virtiu di principl che non si rinvengono se non a dosi minime. Le febbri intermittenti, il cholhra, il carbone maligno, 11 vajuolo ece. ecc. sono generati da un miasma impercettibile. In una nota letta all' Accademia delle scienze nel 1843 11 Prof. Bouchardat ha verificato che i pasci muoiono in qualche secondo nell' acqua che contiene un milionesirno DOSI tIINIME. 25 di joduro di Mercurio. Questa quantith sfugge at reagenti chimici- i pift sensibili. II Pr6f. Lafarge ha dimostrato all' accademia di Medicina -che egli produceva delle papule -sulla pelle, con calore e prurito, per I'inserzione sotto epidermica di 1f2000 di grano di laudano! Cib ritorna alla mente 1' inoculazione preservativa del vaccino. Respirando per un secondo quialche atomo di terebentina si comunica tosto alle secrezioni renali un pronunciato odore di violetta. Basta esporsi alle emanazioni del Rh-&s radicans senza toccarlo, per vedere svilupparsi indica pochigiorni hnD affezione vescicolosa e come erisipelatosa su varie parti del corpo. (Dott: Van Mons e Bulliard) Preparate dei legni col sublimato corrosivo, ý costruitene una serra; le piante ivi rimesse morranno con tutti i. segni, facilissimi a riconoscersi, dell' avvelenamento per sublimato corrosivo. (Rivista di Bruzelles 1839) L' aria carica di emanazioni di flori per quanti' sorgente di cefalalgie, nausee, vertigini ece.? Nel Bulletin de th6rapeutique (30 gennajo\ 1837 ) il Sig. Eulenberg di Coblentz raccothanda lo jodio a piccolissime dosi, come un.agente assai efficace per arrestare i vomiti cosi penosi delle donne incinte. Prescrive la tintura di jodio (1 gramm. 20 cent. in 12 grammi d'alcool rettificato ) tre goccie varie volte al giorno in un poco d' acqua. -1 grammo 20 di tintura contiene soltanto 10 centigr. d' iodio, il miscuglio di 13 grammi 20 sono 528 goccie: ogni goccia contiene dunque 0,0018, (18 diecimillesitni) d' iodio. L' illustre Hufeland uno dei piti grandi medici dell'eth nostra dice: <<(Tlo conosco un luogo in cui durante uina epidemia di scarlattina, si speriment6 il preservativo di Hahnemann ~26 iOIUIIE ed ove tutti q*uel che ne fecero uso furono preservati dalla malattia. Quest' oggetto 6 degno della piia grande attenzione, e merita che si sottometta a sempre nuoye esperienze; imperocche lasciarsi indisporre contro qu'esto rndzzo dali' estrema piccolezza del-le dosf, sare15be un dijuenticare tce qui si tratta dl ' un effetto din amico, cio6 dire d' un effetto sulla vivente economia e che 101on siipub valutare ne6 a libbre n.6 a grani. < Chi i 6colni che ha potuto determinarQ ii peso del1' aroma, ovv'ero la quantithý di*un virus necessario, per produrre un effetto, qualunque? Sciogliere una sostanza e6 dunque sempre indebolirla'? E ii liquido che scioglie non pub divenire un veicolo 'che sviluppa iii.essa una nuova proprietb, un nuovo modo d'lazione piii sottile di queflo che produceva per lo innanzi? >> Hahuemaun sooperta la legge de' simili si die' ad applinarla colle dosi comuni.jDopo lungo -sperimentare s'av, vid, che quelle dosi producevano un inomentaneo agg-ravamento assai se'isibile e si pensb di diminuirle.-Giunse cosi all' unit,;- al grano-, ma ii bisogno ýdi diminuire era egualmente imperioso- I1 medicamento -che agiva' dietro quella legge era ancora troyppo afttivo. Frazionb'il grano in un quarto, un ottavo, un sedicesimo, un trentaduesimo. L' aggravamento continuava a mostrarsi. Stretto dalla forza della -oircostanza, prese una goocia del succo espresso del vegetale, la dilui in 99 goccie d' alcool purissino, e la scosse. Prese un grano di una sostanza insolubile, la mise insieme a 99 grani di Zucciero di -latte e la tritur6. Una goccia del liquido, un grano della triturazione rappresentavano un centesimo di grano. Il medicamento agiva, e, ci6 che lo meravigliava, non agiva troppo poco; agiva troppo. Allora una goccia di questa prima diluzione posta in 99 goccie di liquido, e.osi dicasi delle triturazioni, 28 DOS[ MuINfIE. conseguenze; e percheb una- sostanza allo stato di purezza ed assai divisa-.6 sempre. da- preferirsi a quella data allo stato bruto-e -in associazione di miseugli. - 3.- Che essendo un fatto d? assoluito dominio dell' esperienza e" vano e spesso assurdo ii farvi. sopra dell~e ipotesi, che ne provino Ilesistenz~a. Che cosa- 6 1' attrazione, 1'elettrico ecc. eec. eec. eec. ecce.? Mi1 conclud3 sicecome incominfciaiLe piccole dosi'NONCOSTITUISCONO 1L PRINCIPIO FONDAIVENTALE deli' OMIOPA&TIA. Sono non gib, una condizib& no sine quae non: ma -soitanto una coiiseguienza della legge, de2 simili. Chi non'vi presti fede ehi nion. abbia altro ostacolo che questo, pub- toglierle -di mezzo- ed. incominciare pure gli.esperimenti Si]! quella' legge: sienro die senza addarsene sara in breve, condotto a riconoscere l'esistenza e a doversi sottometeeal esigenzediqefattnt dapprima contrastato. A-questo punto -si~presenta una questione gravissima. Ii medico omiopatico pub abbandonare' la legge dei simili ed, usare altri mezzi nelia. cura -d~elie malattie? Per quanto s'arrovellino a so-stenere ii contrario quei pedanti, eervel-luzz-k- alia quattromillesima. diluzione, die dimen-tiehi del veeehio adagio (.puru s-Medic'zs p'zgrs asi%us) Si fregiarono. del titolo di p-uristi Q che in realth non sono chei sojisti deli' omi-opatia; tutti i grandi pra-tici e i gran-di serifttori della nuova medicina riconobbero la necessitbrdi u sare in molti - casi dei mezzi eccezionali; ed Hahneman-n innanzi a tutti'gli 'specifieb e determinb sotto ii titolo di yalliativi, e mezzi accessort.Simpossibile di non riconoscere to supema~zia della legge dei.sim-ili come. unico principio di ogni terapetitica razionale. *Ecco perb i casi in cui i ruezzi fuori deli' omiop atia, sono positivctmente 'traccomandati dali' Hahnemann, e dai piii dotti fra' Suoi discepoli. 0. DIEZION1 -E- CRITICHE. 29 '.Tutti i. cas~i in cui '6 impo~ssfbile,- di. attuare una Inediccazione interna. 2.Quando -esiste:'una causa, occasionale. che bisogna auzi tutto rimuovere e die allontanata e distrutta, porta al conseguimento'della guarigione. 3'.,Quando un peficolo imininente, non'lascerebbe ii tempo 4W agire ad un rimedio omiopatico ' ed un mnt perduto d-arebbe luogo Alla morte.' -4. Quanclo vi 6 sospensione od oppesine della forza vitale. 5. Quarqdo' npnesiste una malattia reale ma una perturbazione *rapida. e fortissima da esiggere - un pronto sollievo 6. Nei casi contro cui la scuola. omiopatica non coniosce ancora alcun mezzo -efficace., Cosi la chirurgia esce al tutto dali' omiopatiaý e forma una branca distinta e in se. stes~sa completa della scienza medica; come ancor~a ne esco-no quei casi (checch6 ne stiano a so~fistificare i puriss~imi fra i puristiy i quali presentano INiDICAZIONI i~mperiose e positive, le q'iiali non soddisfatte, si'trae a morte o a. mal partito 1' infermo. CAPITOLO IV., Obieozipni e critiche. 11 prendere sul serio a ri spondere a coloro che ingoiano una boccetta intiera di medlicamenti omiopatici, o die -vomitano stolte~zze e calunnie senza misura, sarebbe* un voler, perd ere al tutto la. dignithL di nomo, e un degradarsi abbassandosi fino all' imbecille o al birbante. 0i6 per6 non dispensa dal togliere ad esame le obie.zioncL e le critiche piii speciose. Ye'ne, hann o adunque di due marilere. Oneste- le une, turpi le altre'. Le prime so~io fatte in buona fede, - le se 30 OBIEZIONI, E CII.ITICHE. condo con -an~imo determinato di calunniare e di seiffinare nel- public-o ii sos~petto e la diifidenz a per allontauarlo dali? omiopatia, Vedia mo le prime. La- medielnit ufRlcale res~pinge J' ouniopatia esa6dunquae seuzat valore. La soluzione ce, 1' appresta~ un mernlro dellaz 8teo* Accademia, ii. Prof. Deslon.. )> Sarebbe piui facile', egli dice, di far, correre i quat>> tro grandi fiumi della Francia, nelkmedesimo letto che >> riunire i sapienti di Parigi per giiu&dicare di intonafede, >> una question~e die si allontana, dai loro- principi - E'poich6 le forze nont mi bastano a rispo~ndere a questa singolare obiezione, vi rimando a chii ha piii e migliori argomenti di me. Dirnandatelo, adunque At Galileo, al Colombo,- al. Gutemberg, al Franklin,I a Salornono di NPaus, 2 a Parmentier a Fulton, 3 al Pallery, 4 al Yesalio, -5 all' Earveyo.6 agli areoliti, 7 al vaccino, all' antimonio, alla china'8 die fu tu,I Di questi quattro 6 cognitissima ]a St oria. 2 Lo scuopritore della. forza del vapore. Fux decretato razzo e mandato all'ospedale! 3 Inventore del vapore applicato; mnor di crepacuore. - 4 Inventore delle. caldaie tubulari e deli' elice. Perseguitato dle accademie fino alla totale disperazione. 5 L' immortale creatore deli' Anatomia umana. Persecuzioni e. cahtinDie ufliciali, lo nidussero a morire di famie in. usia inospita terra. 6 Lo scuopritore della circdlazione del sangue. Si cht-amaya per diIeggio -ii circolatore, e fu quasi lapidato. 7I Frammenti che cadono dalliI'alto; nlon si sa donde vengano. Negati dalle accademie Oino a cie tin frammento caduto vicino ad tin ac'cademico per. poco no '1 massacrava. 8 Cose tutte negate a tutt' uomo dalle accademie. I I OBIEZIOII E ClUTiCIIE. 31 mulata dali' Accadetmia. ece. Questi e6rnigliaia*-dl- altri vi daranno le piiU" perfette informazioni.Le dosi'piccoh4 non possono avere alcuna azione., Per la risp osta, vedi ii capiltolo anitecedente - 4P0pran1'cipio -p ag. 21, I medicaunenti ounlopatici sono v'eleni. Neanche in questo possono andar d' accordo due allopatici: 11110 dice nulla, 1' altro tatto, uno tropp'o -poco, 1' altro troppo, -1' uno acqua fresca, 1' altro veleno!1! C omech6 clettata -dalla rnahlfede, questa obiezione ha una certa apparenza di serieta. Per Piitta r-isposta imprendianQ- a scorrere questo gran fasejo di'ricette, vergate da un allopatico-; probabilmente da quello stesso. che -va spayýenfando ii publico co' veleni deli' omiopatia, Ecco la prim~a. Essa fra vair altri bisticci inutili contiene- Aco'nito quattro grani! And lamo innanzi.,. Arnica un'oncia, da farsene infuso in vanie voiteTerza ricetta -- Ar'senico,,un sediIce'simo di grano. Quanta, quinta, sesta, settima ric'et~ta e avanti tutte. Ohamoinilla, Oppio, Borad'e. Mercurio, - Belladona., Tartaro emetico, Mercurio sublimiato,I 3-2 OBBIEZION[ E ClUTIGIIE. Calomelano SenapaChinina Ipecacuanha Olio di croton all' interno &106S Ac~ido prussico ( una goccia sull' ocelifo o la fingua d' un cane. lo fa' cader fztlmina~to) Acetato e clo-roidrato di moiffina Codeina Stramonjo' Giusqularno Cianuro di potassa,. di zinco, eec. Noce -vornicaIgnazia am ara -Nitrato d, argento. ece. ecc. -eec.Guardate alle dosi!!! Oh egli ha ragione d' accusarci di amministrare yeleni; ha il diritto di scag~iarci contro la sga pietra 6 seuza peccato! Non Si pub negare; anche gli omniopatici amministrano quelle medesirne sostauze: per6 con una piccola differenza. Quella stessa dose di quella stessa sostanza che l'allopatico sommiinistra in un giorno ad un suo malato, per un omiopatico basta -a compiere- MILLE GTUARIGIONI IV., me guarigiond aotto dovule iat regbone, alia tnaftfis, all' influenza dell'i' mraginazione ecc. Anche in quelli ma.lconci da altri metodi di cura che s' aggrappano da ultimo al ferro infuocato dell'qmiopatia? 0231EZIONI E CRItICIEI. 33 Xnche hin-quelli che non vi credono punto nhe~ppure allorquando si. determinano a cuIrarsi con quel sistem'a? An' che nei bambini? Anche negli uomini'di vitpi e dI' igiene.un io' troppo, libera? Ripeterb le mille volte,. Ii regime dell' omiopatia non 6 un arcano. - Se guarisce, mettetelo inpratica e gutarirete del pari. V. L' anlopatia non vale a'guarire ic lealattleaecute Si rifietta che ii medico omiopatico non si sceglie i clienti; ýhe non 6 solo la signora nervosa, o il snplice incomodo che cura; ma per.sone ditutte le classi, ed accede - ovunque chiamato: Che divenuto medico di una famigia, rientra nella condizione di -ogni altro medico, e cura tutte le malattie ihe possono sopravvenire; e non'so perch& queste, debbano essere tutte gravi per 1' aliopatia, e tutte, lievi per 1'-omio - patia: Che si suole ricorrere all'.omiopatia -sempre in casi gravissinii, quando sono esaurite tutte le risorse della vecchia scuola e ii malato 6 stato disperato ed abbandonato da' medici. Ii che prova che se un allopatico incomincib a curare un -caso grave, al sopraggiungere dell' omiopatia, il caso da grave s' era tramutato in gravissimo. Mentre non si accorda alcuna fiducia all' omiopatia, si cade nella contraddizione di concederle in pari tempo fede illimitata, giacch6 si invoca e si spera guarigione da lei in casi estremi e quando tutti gli altri mezzi fallirono! Che se si guardi alle, statistiche degli ospedali omiopatici, si rinverranno malattie acute e gravissime tutte, e le cifre dei morti minime. 3 34 OBBIEZIONI E CIRITICUE. Che essendo la legge dei simili una legg aenerale, non v' 6 motivo per far sl che le malattie acute costituiscano una eccezione. Che per conseguenza il purgare- e il salassare - cardini della vecchia medicina - sono resi inutili nella generalith de' casi giacch6 i rimedi omiopitici provvedono perfettamente a tutte le possibili indicazioni, come prova del continuo 1' esperienza. Riflettendo a coteste cose sarb reso evidente. l'assurdo della enunciata obbiezione. - VI. L' omiopagti nnon a a cof a oe ns00oni METODO SOSTITUTIVO Il Prof. Pidoux il solo. che abbia, nel campo nemico scritto di omiopatia senza conoscerne un jota sI, pur credendo creder vero, iobilmente, e senz' animo deliberato di travisare. Ma 1' omiopatia che tratta non e omiopatia, k. un sistema da lui concepito tutto a suo modo. I suoi capi fondamentali sono: 1. 1' omiopatia 6 un metodo sostitutivo. 2. Gli effetti medicamentosi che producono la guarigione debbono sorpassare in intensith la malattia naturale a cui si sostituiscono. - 3. Da ultimo tutta la scienza del medico omiopatico si riduce a due conoscenze speritnentali, quella della totalith dei sintomi morbosi e quella della totalith dei sintomi medicamentosi. Incomincierb dall' osservare una contradizione che implica un torto gravissimo da parte della scuola classica. L' omiopatia, si dice, e un metodo sostitutivo; or bene: si accetta da tutti il metodo sostitutivo, ma si respinge 1' omiopatia. 11 metodo sostitutivo 6 vero, l'omiopatia 6 falsa: eppure sono la medesima cosa! L' omiopatia non 6 iina specie di metodo sostitutivo, bensi il metodo sostitutivo 6 una specie d' omiopatia. R1iesce singolarissimo il Bouck7ardat allorcbh parla *OBBIEZIONIVIE CIITIChE. 35 della medicazione sostitutiva nel sub nuovo Formulario Magistrale. Egli ammette come vero ii principio simiilU simililus 'e lo pone a *fondamento - della medicina sostitutiva. -)> La medicazione sostitutiva (o omiopatica come dice )> di sopra fra parentei ) di 'cui cominciasi ora a ricono> scere l'importauza, 6 chiamata a dominare la -terapeuo tica delle malattie croniche. -Sono ben lontano dal voler > difendere in maniera assoluta i principii su cui. si,ap> poggia. Ammetto Ia specificith delle cause m6r0bose P del pari che la specificith-degli effetti degli agenti 'ifie~ dicamentosi: nia io riconosco che una malattia acuta ~ pronta spesso a guarire, pub essere sostituita ad una ) malattia cronica, la, cui terminazione ha 'tin fine o lon)> tanissimo o impreveduto; le armi onde dispone la me~ dicazione sostitutisa sono a due tagli; per ben riuscire )> con esse bisogna saperle maneggiare con destrezza. Che ne pen~sa 1' Anonimo dell' Antickto? Ecco adunque ii Bouchardat a mmettere colle debite restrizioni bene inteso, la legge de' simili, e rendersi a sua posta omiopatico. - Omiopatico! Adagio: legge de' simili si, omiopatia no i Anzi' per dimostrare 1' avversione all' Omiopatia, ii Bouchairdat fa noto a tutti i lettori del. formulario magistrale (che debbono*essere moltissimi) che 1' Hahuemann. e suoi seguaci non hanno niente che fare colla legge de' simili. )> Or fanno circa quattrocent' anni che un uomo di ~ genio potente, colui forse che ha lasciato piii nurerose )> traccie del suo passaggio nella terapeutica, si slancia)> va animoso contro ii principio dominante delle scuole > ( con'tiaric contq-ariis ) e proclamava die questo dogma > era falso in un gran numero di circostauze. Cle ii prinu cipio opposto, 8imilia fimilibus -curanluhr conduceva >u alle. pii feconde applicazioni ecc. > Ora la maggior parte delle belle scoperte teripei& 36 OBBIE7IONI E. CRITICUEH.v tiche (!) di Teofrasto.Paracelso riconoscono per punto di partenza ii principio simnilia, simili~&s curantur. > Questo prova che 1'1Hahnemann e-suoi- seguaci non )> hanno inventato questo principio; il solo. merito che io > loro ricomosca e d' averlo travestito, ed averlo reso ri> dicolo coila loro posologia di miglion'esimi di grano. Ammesso per vero come fa ii Bouchardat (e-1' Anonimo Selimbriano-se lo leghi a dito) il. principio de' simiii, 6 evidente che- torna impossibile io applicarlo senza conoscere gli effetti medicamentosi sull'?aomo sano. NV, una, miateria medica, prima deli' Hahnemann, che registri que' sintomi? No per fermo'! L'Hahnemann 1' ha dunque creata, redatta, completata; - ha reso applicabile una formula che prima di iui non lo era se non rozzamente e con meschini risultati. Ma quest' immenso lavoroIche cosa V? nulla i Egli'ha travestito e nulla pii i I.o m' aspettava che ii Bouchardat a megiio provar con esempi ia tesi, condannasse Watt e Fulton per aver travestito e sconciato ii iavoro di Salomone di Caus: perciocch6 invece di adoperare come questi ii vapore a'-far saltare in aria i coperchi delle pentole, avessero ardito applicarlo a muovere i vascelli. Mal si appose ii Prof. Francese; quello ch' egli ha detto per Hahuemaun, io lo dir6 pei suo Paracelso: ed appoggiato sull'autoritb deli' Anonimo deil' antidoto; tai quale si vide un giorno ne' cedoloni appiccato alie porte delle Farmacie, proclamo che Teofrasto usurpa gloria non sua, e che- ii merito delia scoperta do' sirnili Si spetta intiero ad Frodico di Selimbria! Non p'asser4 molto e quaiche aliopatico in tutta buona fede proverh all' evidenza, che ii nostro buon padre Adamo avea ii suo piccolo sistema di medicina fondato tutto sulla ieggge do'simili. Ad onta di cotesto sofisticare chi ponderi ben le -ragioni, ancorch6 nemico dell' omiopatia, riconoscerb, seuza*failo .38 OBIEZIONI 9 CRITICH~S. che t fuori. della competenza de' metafisici, dacch6 non racchiuda alcuna contradizione nel suo enunciato. iR inutile per lo meno lo involgerlo nel ragionamento. L'Hahnemahn tuttavia cerc6 di spiegare-la legge terapeutica, e lo fece pensando,che i rimedi in siffatto modo agivano perche alla malattia naturale una malattia artificiale e medicinale sostituivano. La scuola classica la quale per virtui, o direi meglio, per vizio di passionata esagerazione rifiuta quauto v'1ha di buono nei lavori dell' Hahnemann: per fruire in qualche modo delle sue scoperte, afferrb s8tbito qiesta - ipotesi e senza cambiarvi una sillaba, la die'.fuori come un nuovo sistema di medicina che chiamb sostitutiva. Sanzione di quanto affermai sieno le parole dell'Hahnemann: > Qualunque malattia non 6ppartenga esciusivamente v alla chirurgia, provenendo soltanto da uno speciale dio saccordo- della forza vitale, sotto ii rapporto onde si >) effettuano le sensazioni ed azioni; converrh, in ogni >> guarigione omiopatica di questa forza vitale disaccor~ data da una malattia naturale, che ii rirnedio scelto diex tro la, similitudine dei sintomi generi una affezione ar~ tificiale simile alla malattia naturale, ma UN roco i'x > FORTE (1!! ) affezione che si SOSTITUIRA per cosi DID RE (!) all' affezione naturale che 6 sempre piun debole. >) Cedendo allora all' impulso dell' istinto, la forza vitale, a> alla quale non resta se non la malattia artificiale, ma > aecresciuta di qualehe grado, si trova obbligata di spie> gare maggiore energia contro questa nuova malattia. ~ L' azione perb della sostanza medicinale che la disacu corda, avendo poca durata, essa non tarda a trionfar> ne, in modo s-he, come per lo innanzi s' era in primo > luogo liberata della malattia naturale, essa si libera ~ eziandio della malattia artificiale a quella sostihuita, e )> puii per conseguente ricondurre la vita dell' organismo Lk CO"{UTAZIONE DEL SIG. IIANEC. 39 nella via della salute. -Quelst' ipotesi che 6 verisimile poggia -sulle seg~uen-ti propo sizioni ecec. Chi pub vedere ii fondo di quell' abisso che 6 ii cer,vello dell' uomo? Si tratta Halinemaun da pazzo, da ciarlatan~o, si respingono le sue scope'rte, si negano i FATTI p iii innegabili, e poi di'soppiatto- gli si gliermisce un' idea die egli stesso db, per una ipotesi tutt' al piut verisimile, e si bandisce come, una nuova scoperta. Termino siccomd itncominciai- dicendo: Che la medicin~a ostitutivc& tanto, vantata d'alla scuoht offciae nn ~che1' potesi tutt' al pi' ve~'xsbimile con cui Hahnemann s' ingegna spiegare la legge dei simili. Che per conseguenze, 1' Hahnem'a'nn 6 il primo, l'unico e ii legitti'mo inventor~e della medicina'sostitutiva. Che 6 una stranez~za inescusabile il negare'r~ecisamente fa~tti quando si chiarnanoý Hahnemann e legge dei simili, ed amme'ttere i m edesimi fatti quando si chiamano Pidoux e- medicina sostitutiva, il rifiutare i fatti nella loro semplicitlk, ed aniretterli rivestiti d' ian' ipotesi che pu6' essere anche un errore., -Che ii solo mezzo per non cadere nell' accusa di frode, di malafede o d' ignoranza 6 quello di confessare aver peccato di, spirito di parte -e d' esagerazione. Affacciarnoci alla porta della malafede. GAPITOLO V. La confutazione del Sig. Manec (jeune) Hostis adest dextera, lae-vaque a parte tiinendus. otvid. L' omiopatia e" mo rta o almeno moribonda. A destra e a sinistra, come, dice Ovi'dlo, ha un terribile nemico, e presa fra due fuochi ha dovuto finalm'ente lasciarsi sgoza 40 LA CONFUTAZIONE DEL:SIG. MANkG, zare. I campioni che assunsero quest' incarico sono ii. Sig. Manec, (Jeune) ed il.suo aiutante di fresca data ( non saprei noverare-gli altri perch6 dimenticati) 1'4nonimo del1' antidoto. Ii lavoro del Sig. Manec ( Jeune badiamo a non confonderlo ) 6 1' unico lib.o. uscit6 contro 1' omiopatia, perch.6esso soltanto conta 24 decine di pagini, mientre gli altri 6 rarissimo che oltrepassino le tre decine, contando col metodo dell' Anonimo.- Yeggonsi molte e molte decine di opposizioni, opuscoletti, discorsi, polemiche indigeste, confutazioni che nuila confutano, _e un libro solo! Tutti hanno scagliato la loro pietra, dir6 meglio, ii loro sassolinoý ma che ne ad-divenne, del sassolino? chi si rammenta del nome che siavea? Le opere.dell' Hahnemann intanto eccole lIh: e in questo momento se ne fanno niove edizioni in tutto ii mondo i Certo eli' 6 cosa cie mette in sospetto i Ii Sig. Manec jeune, questo terribile campione, s' 6 proposto nientemeno che di fare la 'onfatazione completae deli' omiopatia, come eglii rette a caratteri trionfanti sul frontespizio. Sta raccolto nel suo libro quanto era stato detto fino a lui, e 1' ha quindi collocato per comodo di tutti in mezzo.alla screnza, affinchb ognuno potesse razzolarvi una contumelia che tenesse luogo d',uuna ragione. 1o non mi perder6 a confutare ii libro del Manec; ne rileverb soltanto i tratti piii luminosi per riporre quindi sotto gli occhi de' miei colleghi ii rancido probiema - se tutti i mezzi sian buoni per toccare lo scopo. Dall' esagerato all' iliecito ii passo 6 brevissimo; ed ii Manec per oppugnare passionatamente esagera, inventa, travisa mancando sempre a' principali doveri, non dirb dello scienziato, ma almeno dell' uomo onesto. I. Privo di tutti gli artifizi die 1' Oratoria appresta af LA,CONFUTAZIONE DEL. SIG. MANLEC. 4 finch.6 ii difensore di una caxisa sconquassata non si dia 19a scure in sui 'piedi, egli stesso si aifretta a dirci con quale preoccupazione fece i suoi1 studi e dett6 le lettere control1' omiopatia. <<(Col piiiprofonclo convi *ncimfento cýhe questa mecticina fosse utfa qmostrutosa a.ssur'dit~a, die non meritasse ii me-' nomo, esame, per sola tran~qutilita' della imia coscienza, come egli- dice,. ho avuto la bonarietht di stadiare questa dottrina per tre o. quattr' anni, comechU 1' omiopatia la tenessi per assurda a priori (Prefazione p. XX) >>. Chi non arrossisce di dire che crede '-assurda una dottrina a priori e senza. conoscoerla:-.e che per tranquillitc?& di coscienza vi~sciupa sopra 4 anni convinto sempre che' sia una nostritosa assurditd", 6 ul uomo capace.di iýutto! Non- ap-: pena f atta' questa preziosa confessione egli soggiunge <( To vi ho redato intiera 1ibertb, di spirito perch6 un medico di campagna 6 per solito estraneo a 4ualunque sistema esciusivo.- Tutto ii iib'o va di questo passo. Egli ha letto dunque Hahnemaun, Jahrr ( sic) I Beduvais, Rapou, Griesselich, Rau, Grogs. e d altri ejuws dent far'inac. Trinciando quindi uno scambietto alla second a pagina grida: << e voi avete potuto credere che.1l'omiopatia >> non era morta,. perch6 faceva le finte di vivere? Errore, >> mio giovane amico, 1'10 Iniopatia 6'morente, 1' omiopa>> tia 6 morta, ed io faccio. la sua' orazione, funebre e getto )> 1' ultima palata di terra sulla fossa di questa' triste de)> funta. >>,( pag. 2 e 3 ). La chiave della -tirata poetica del Sig. Manec' 6 difficile a rinvenirsi giacch6 si tratta' di morti che sono moribondi e morti che fanno finta di vivere! SL' omiopatia 6 morta da vent' anni')> e non anCora bene sepolta. 'E non confessa egli d' essere stata una Cosa piuttosto malagevole ii seppellire questa malavvenAL Jahr si scrive con u6i solo r finale. Troyandolo nel Mfanoc segnato seinpre con -due, ho diritto di arguirne non aver egli mat veduto queSto nome neppure su'i Crontespizi. 42 LA CONFUTAZIONE DEL SIG.- MANEC. turata dottrina? -Se 6 morta da vent' anni, seguendo la metafora dell'uomo di Bordeaux ed egli -le getta l'ultima pale di tterra, vent' anni di-lavoro hanno durato per colmare la fossa! E che si che viene ii prurito d' osservare bene attentamente cuesto cadavere di nuov6-conio! una mostrudosa assurd'ith, emorta da vent' anni, non esiste pUiia, ed egli v' occupa quattr' aiini di gtu-dio Si sarebbe forse proposto ii Sig. Manec di impiegare quattr' anni sopra tutti gli assurdi sistemi-di cii non si parla neanche piui'ai giorni -nostri? E sopra uin corpo fatto cadavere da 20.anni tante itngiurie, tante profanazioni, tante villanie! Trousseau e Gouraud, Bally, Pointe, Bouchardat, Pelletier, Bouillaiid, tolsero le ossa dalla tomba e ne menarono acerbo strazid: e voi fate ii medesim-o, 6 tanto vi dilettate di rimestare in quel putridume'! Avreste mai 1'istinto della jena, Sig. Manec T Da quest' intingoletto si potrbý avere un'-idea del sapore di tutto ii pasto. HI. Non basta: conviene formarsi un concetto de' principi della scienza deli' uomo che possiede ii Sig. Manec, e ihe l'Anonimo gli copia parole a parola. - < I1 corpo dell' uomo > non essendo mai rigorosamente lo stesso, perciocch6 > 1' uomo deli' oggi non 6 affatto quello del domani, > 1' azione dei medesini agenti non-pud produrre in lui > effetti identici. Cib 6de r.ende la medi-Cina una scienza > tutta d' osservazione, e cib che fa che un buon medico ) sia un eccellente osservatore > Osservatore di che? di questo sistema di metamorfosi. Visita questa sera un infermo, osserva, prescrive, cio6 prescrive! come prescrive? che prescrive, con quali regole, dietro quali vedute, quali esperimenti prescrive? LA CONFUTAZIONE DEL SIG. - MANBC. 43, se, 1' uomo camnbia dali'- oggi -al domani figurhtevi la differenza da un uomo all' Altro; ed allo ra qual norma pub aver pei rimedi.-? Nessuna..Ma poniamo che prescriv1_.,Diinani alla visita -del mattino, il m'alato non, 6piiu desso., quell' uom-o 6 un altr' uomo, quell' essere e un altr' essere, e'se per 10 giorni ii povero medico 6 costretto ad assistere a coteste ripeti-zioni def'Nabucodonosor all' 11' finisce all' ospedale de' pazzi. Si pub esser mQdico partendo, da questi principt? Passiamo, al primo motivo per cui rigetta-la legge de' simili. Forse perche" 6 falsa? v' ing'annereste! Perelib mancante? no. Per~ch6 non abbastanza universale? neandie. Perch6 dunquýe?... Perelib non b- d' origine divinia! I N&lla Chiesa r'itr'ova'11~ principlo de' contrar-i Veni, Satncte Spiritus, Riga qu'od est aridiim, Fove quocl e-st frigidum. p ag. 8. Q'ual titolo si darbk a cotesto argomentoT Scherzo, o empiethI 1L'-altra ragione per cui 1' omniopatia deve essere disprezzata ye la do ad indovinare alle miills. Percib i nomi dei me'dici omiopatici. son bruitti 1.! >> Pub essere la migliore- delle dottrine quella i cui me>> dici si chiamano Egidi, De, Horatiis, Molinari, Helbig, xRan, Rapon, Charg6., Tessier, ecc.? (pag. 145). Ecc1lA)> chifle degli Argomenti. IV. )> Gli orniopatici sono teorici sognatoi-i, - amliziosi 8enza clientela, ciarU'tani (pref.), maniaci e ceirvelli ma 44 LA CONPUTAZIONE DEL SIG.?4ANECO Uzt'i (p. 219). continuatorl d'u-npjov'eoo pazzo, (205) evasi da Bedlam e da. C7airenton, infoami, fztrfanti,, ciarlatani, ladri (p. 2.36). Questo piccolo saggio del galateo francese sarebbe pur qualche cosa; ma e" delizioso posto in confronto di quanto siegue e - >> Jo non djim~enticher6 die gli oqnioý >> -patici sono medici, e a questo riguardo avr6- per essi )> tutti i riguardi che'si debbono avere fra colleglbi. Tanto >> phiu mi piace dl agire illqu~esto modo, in qzanit~o fra; >> essi si trovan~o degli uomini ( pazzi, furfa-nti, ciarla>> tani e ladri ) -}pei quali nutro- la phii grande s~ti-ma ed >) un' affezione tutta particolare (.Pref. pag. XXVI) Se" son medici no n sono impostori. Se son c~iarla-tani non son medici. Se ii stima non- son ladri e furfanti. Se son, tai, la suqa stima potrebbe dar luogo a, sospetti. Se, i- rispetta, come dice, non deve insultarli. Se ii insulta non- derve dire che ha per essi un' affezione tutta particolare, ecc. ecc. eccd. V. nl io buon leggitore sark 'forse n'auseato daýc~oteste turpitudini; pazienti anche- un istante fi~no a che sia piii completo ii quadro delle esorbitanze cui 1' esagerazione delle parti trascina.. Cotesto Manec giunge alla legge de' simili, e per nona dar di cozzo, nel-lo scoglio del fattiý da una griravolta e si mette a ridere; e di qual riso! - << la legge. del simili 0". & opo di bastone guarito da un altro -col~p i1a >> stone, 'wna in 'digestione guarita-da un' altra indigestio>> ne. >> -:Ni impossibile trovare un~a parola dipiii" in 240 pagine!!!- Manec al contrarip di Bouchardat dice die Hahnemann ha veramente in'ventata la legge dei simili e non l'ha fondata sovra alcun fatto. Si gu~arda per6 assai bene dal LA CONFUITAZIONE DEL SIG. MANEIC. 4 *menzionai'e 1le migliaia.e migliaia di, gnarigioni comiue colla 1ogg'e dei simili dajia piii remota autichith fino. a lui,- e riportate dali' Hahnemann daila pag. 59 al -109 del1'Organ~on, e Tiferire quello che dic~no i'Sigg. -Trousseau e Pi'doux o6bleirita". de'lla Scu&ola- qijicictie )> Quando Hahnemann enunci6 ii principlo terapeuStac~o,. Similia similibuzs cura~nt&r', prov6 la sua a's-,> serzione appoggiandola su fatti ricavati dall'a pratica >> dei medici i phi' illuminati 1 Queste cose egli finge d' ignorare perch6 avrebbero 'avuto'due gravis'simi inconvenienti:. i primo di stabilire die la legge de' simill poggia sa fatti numerosissimi, inappuintabifli 'e' compiuti dalle classiche lautorith diella- scuola ufflicwiale, i econdo didirnostrare che i'Hahnem-ann lungi dali?'ess'ere un pazzo ecl un ciarlatano - era un 'u~mo di estesa e profondissima erudizione. -Suppose'-ii Manec che ii lettore per quanto acerrimo, nemico '6ell' om'ippatia, -non conv-enisse - troppo col suo stupido riso, e volesse' arg~omenti e fatti che provassero ii coutrario, ed egli coil' abilith tutta sua propria dice (<SI, fino ad ora io ho spesso (sern~pre io direl) afermato sentza 'prov-e per non intei-rompere il corso delle 'mie azrgomeflta,0ziOni (p. 219 ) (ii libro, finiýcea'pg. 240! ) Sin golani argornentazioni senza prove e singolarissime pr6ve die rompono ii corso clelle argomentazioni! 1! 'Per 219 pagini confessa avere aj7errnato sensa 'prove; delle ultime 21, 18 son contro Tessier, 3 forman 1' indice, quali sono dunque le sue prove? Ma le sue affermazioni debbono -tener luogo, dil,,prova ed avere assai piii d' autorithi die non i -fatti medesimi. M-irate con quale destrezza e'gli aice a p.,46. > opotete aver viena confidegiza nella mia proldti >> letteraria ed av~ere per per/ettarnente eSatto TUTTO oC16 d>cle io vi dir& di q'westa gente (I1 i TraitO de Th~rap. et de mat. m6d. 3. ed t. I p. 453. 46 LA CONFJUTAZIONH DEL SIG. MANEC. Ecco chi 6 questo- Manec,' ecco. le sue Prove, ecco quello che ei chiama cowipleta confiuta4one I A piene mani versa ili-ridicolo sugli esperimenti sul1' uomo sano,' suprema assurdith, e poi subito a'ppresso., o Dopo avere studiato, egli dice, le proprieth fisiche, > e soprattutto chimiche di una sostauza noi la sperimen)> tiamo allora sopra animali ii cui organismo- si avvici> na di pift al nostro (1' asino, per esempio ) ed infine.... )> noi sperimentiamo questa. stessa sostanza sull' uomo)> sano, (pag. 61) > E voi fate -tutto questo ridendo degli esperimenti sull' uomo sano? Sarei curiosis-simo di sapere in quale delle vostre materie mediche si trovano i quadri degli effetti prodotti sull' uomo sancr da queste sostanze che, secondo voi, la vostra scuola ha cosi bene sperimentato. Un istante prima 6 assurdo 1' esperimento sull' uomo sano, quindi i medici della sua scuola sperimentano i medicamenti su animali che ii somigliano e sull' uomo sano. in seguito poi tutto ci6 non 6 pify vero>> la base della terapeutica 6 ii czso, e le idej teoriche (p. 46). E pure io son convinto che egli non si farebbe curare da un medico che-gli dasse i rimedi suggeriti da una fortuita combinazione e dalla sua fantasia. VI. Ho io da proseguire per -questa via? >, Hahnemann 6 morto povero come molti novatori> (p. 8). ed ha finito ii corso delle sue diva~gazioni in un ospizio di alienati (p. 205). Tutti, omiopatici, allopatici, medici e non medici, sanno che 1'Halnemann 6 morto.a Parigi legando una fortuna considerabilissima; ii che se non aggiunge nulla al suo merito e al valore della sua dottrina, prova come ii Sig. Manec racconta la Storia. Aggiungete che 1'Hahne LA CONFUTAZIONE DEL6 SIG. I!ANEC. 4 mann conserv? -fine al fine limpidissime' le sue f~acolth, e monl fra le, braccia della sua famiglia mentre proseguiva col' alacrith dc' un giovane i suoi lavori scientifici e riceveva i piii alti personaggi che cia tutte le parti del mondo si- facevano a consultarlo.. Y1 6ii Prof. Amador professore del11a facoltlh di Montpellier die sostiene 1' omiopatia? ebbene ii Prof..Amador sostiene 1' assurdo, e non'conoscerb, mal la'veritb, << percbe" e nato sotto ii cielo bruciaiite -dell-a Spagna>> (p. 18). La ragione- 6 abbastanza conyincente!, J1 DOWt Tessier esercita 1' omiopatia negli ospedali di ParigL? Il- Sig. Tessier 6 un. rinn~egcato; e perch6 abbia abbracciato 1' om~iopatia pW solamente saperlo- il suo cameriere (p. 146). In verith non ho mal:,capito die co 'sa entri ii cameriere df M. Tessier in questa faccenda.. Vii.yI Dove- riesce veramente grancie ii Manec 6 nella confatazione completa cdelle dosi minime. Smette ii riso e. parla da senno poggiandosi bravamente sull' autoritlh d'un maternatico, e sulla ful minante. eloquenza delle cifre. >> Un gauciente. di Parigi, avea creciuto di trovare Suna cosa graziosa dicendo, die per prendere un vom'i)> tivo, getterebbe un granoci' emetico nella Senna, eci an.. >drebbe in seguito a Rouen a bere tin biechiere dell'acqua )> emetizzata.. Non 6 a Rouen che bisognerebbe anciare >> per prendere 1' emetico, ma al di lb, doli' Equatore. Alla )> congiunzione dei due Oceani, rin piede posato sul Capo )> di Buona Sperani'a, 1' altro sul capo Horn, la faccia )> volta verso ii polo suci bisognerebbe bere un biechiere >> ci'acqua s e si volesse prendere ii nimedio soltanto alla S12 duluzione. >Efavoloso 6 incredibile... Eppure e' un nulla! 48 LA CONFUTAZIONE DEL SIG. JiANeC. -Fonddndosi* sull' autoritdi di $hmincko (in Vero um gran bel nome cotesto) quello Slmineko al ciii nome travisato e contraffatto 1' Anonimo. -giunge un celebre e,una virgola, ii Manec riporta ii quadro delle. trenta prime attenuazioni col volume d' acqua di che hanno-bisognd per esser compiute. Tralascio le prime e mi faccio alquanto pi u innanzh 2.0 - 240, 000- soll pieni d' acqua vi vogliono per arrivare a questa diluzione. 21 - 24 milioni di soli pieni quanti secondo Herschel ne contiele la via lattea. 22 - 2400 milioni di soli pieni. 24 - 100 volte lo spazio che occupa la creazione tutta intiera. Oh! questa 6 spaventosa, non per ii calcolo ma per i'ingegno Sminchiano. Salve o prepotente calcolatore, o calcolo vivente: 1'incognito per te noh esiste; ed 1o m0I'inchino riverente' dinanzi a te che conosci palmo a, palmo per largo e per lingo, tutti i confini e.le misure della creaziolle. Ma quanto 6 grande la'intiera creazione? Quale 6 lo spazio che occupa? Chi 1' ha mai saputo? Shmincko! ma perch6 non partecIparlo al mondo'intiero 024.0 29 - Tante voltequante ne occuperebbero tutti, mondi c'ontenuti in 2500 bilioni di vie lattee o un bilione di creazioni. 30 - Tanto liquido quanto 24 quadriglioni di soli a 33 quintiglioni di globi ocduperebbe'ro di spazio, cibe e dire 200 biglioni di volte pii che tutti i soli deli' intiera creazione come se fossero globi vuoti 6 grandi quanto ii nostro sole, o 100 biglioni di volte piu" che TUTTI i mondi della creazione potrebbero contenerne. - Tutti questi biglioni di creazioni possibili sono chiusi L' ANTIDOTO DELL' ANONIMO. 49 enitro una scattolina e stanno nella tasca di ognuno -degli omiopatioi. Se iý'omiopatia era u-n sistemaineraviglioio ora 6 mifracoloso. Ma, basti! I miei lettori- 8aranno indignAti d iquesto continuo.scherno 'della lo'ro ra-gione, di questi 1-usulti san-7 guinosi al semns&O-omu~ne-, di un, procedere che conculcando qualunque principlo di prcibitliý e dl ouRIe'sth, servendosi'delle phiu- abbie 'tte invenzioni, delle piui sozze calunnie- delle piii. maligne insinuhzio-ni, basterebbe a-disonorare quantp v' ha di mai noibile &I mon'do, la medicfina. Ecco: miratO. -e cifre eloquenti, le potenti, le invinc'ibili yagioni -che ci-straggono le dosi muinime; esse s-on basate s~ulla misura e sulle esatte dimensioni di tutta intiera. la creazione! - 14i Si permetterb. di riv'olgerini alla, probithi,- e agi' incorrotti prIncipI de'lni~ei colleghi e dimandare. Non cuoprirete. di biasirno chiunque combatta. u-na dottrina coll-e ar~mi del paltoniere E. non ess-6ndo-vi ragioni phi forti di queiste, esiter~este forse un is~ante ad accettare od almeno esaminame da- senno (ii che equivale -lo stesso) lza medicina. coinbattuta? * L' Antidoto deli' Anonimo. Che- quegli 6 tra'.gli -stolti bene abbosso Che seoza -distiuzione afferma. o nega "Cosi -nell' un, come nell'altro passo. E di cib sono al-mondo aperte prove Parrneuide, Melisso, Brisso e molti Iquali andavano, e, non sape' n dove. DANTE - Par. X1V. Sotto il titolo- Due parole intorn'o alict terapeutiCa alloyatica, ed alle piccole dosi somministrate dai dotIori omeopatidi, - usciva l'anno decorso alla luce uin bre4 so L' ANT'IDOTO DE.LL'AJ0NIM0. -ye scritto ritrattlo da una'delle opere del Maresciallo Duca di Saldanha. Argoinenti conitenuti-in quest' opuscol-o erano 1' abuso dei medicamenfi e del -salass'o, - e ragioni c-he convertirono 1' autore alla' nuova dottr'ina, 1' anarchia die domina nella parte zurativa' deli' allopatia pro-Vata* coi testi 'di 2-8-classiche. autorith della. scuola officiale, -e v Ian fatti di -stonlia na~turale i quali diinostrano die mol-te sostanze agiscono potentemente suIll' umana vivente economia- 'comech6 in quantitb, imperc~ettibile. Quest-o lavoro semplice ed, urbanissilmo 'anche- nelle critiche piif severe, non poteva sortire un effetto piii pr Ionto- e piftl profondo. La maniera-calma e Viposata onde espor neva luminose 'v~eritlk s' ebbe lieta accoglienza in ogni c-las-.se sociale; avidamente ricercato e letto rise-osse un tributo di lode da tutti gli imparzfali - ii mero ýilen-zio da quelli che se potessero convertirebbero le questioni* scie n-tifiche in guerre, civili. Per queule poche pagine tutte le convinzioni, della nuova scuola fur rassodate, parecchie dell' antica affievolite. -La decr~pita medicina che qui domina n'lebbe uha scossa violenta, e presa dal capogirlo sul suo seggio' magistrale suppose di essere dvve'len~a~t~ e corse subito-per un Alilidoto. Indi a poco'difatti comparve un libello che portava per titolo 1' infelice garbuglio di parole, Antiomiopatica O~s.sica cuztidoto contro 1' opu&8colo intitolato d&e paa'ole intorno a1U'a terapeutica a~llo~yatic& 6cc., discorso di a~nonimo Professore publicato Per cutra del Dott. Ernesto Cordesclki medico- assisten~te. ne'gli osped-ali di Romca. - L' antidoto 6 involto in un foglio di- carta diviso in 22 pagini di stampa-, e 1' autore 6, come si scorge,, un professore che non ha nome. Non sl tosto pubblicato 1' Antidoto, ii, Duca di Saldanha rispose co~n: - Alcune osservazioni intoro mop1 jlbscolo Axnoiimo, Antiomiopatia. - A questo -te'nnero dietro L' ANTIDOTO DELL' ANONIMO., 51 altre -confutazioni, le q~uali svelando le menz-ogrfedell'antidoto fecero traboccar la bilancia del pubblico.favore dal lato. deli' omiopatia. Leggendo una, prima yolfa Aa ca'o, a fobido 1' indigesta rapsodia, cui 1' Anon'imo chi~amb An&tidoto, -191 prima jimpressione fu dMes-ser, naus'eato dalla quantith enorme di errori di stampa. Scenza tener conto delle' sgrammaticature, in. 22 pag~ini vi si leggono..110 Errori! E quali 'errori 1. Io sempre indulgent is simo verso gif autori. quando leggo- per esaminare, scusai 1' anonimo di- quegli sbagli e presi piuttosto un cattivo -concetto, delle c'zire' deli' assistente che 1',avea pubblic-ato. Ser-va di. regola agli autori: non affidino mai i -loro scritti alla cura di uomini cos! trascurati. A clii scorra le' poche parole deli' Assistente -che ebbe la -bella -cura che `vedemmo deli' anonhima pubblicazio'ne,. sembrer~b leggere d"I que' poetas1tri del Guadagnoli dei- quaali quando. uno dh * fuori quiattro 'versacci; subito e pronto << Cita un amico che glieli rubb.)> L'~jAsistentb al disc-orso del Professore (die suppongo fatto"' a quattr' ocehi), ancl6 in - visibilio e a mani giunte,supplicb di farlo, stampare; ii die conces 'se 'si veramente die 'fosse ma ntenuto 1'Anonimo. L' Assistente dice che fu soverchia mnodestia. To non credo a cotesto difetto chie t~le e sempre qualunque eccesso, e veggo la luce nelle parole stesse deli' anonimo dell' antidoto.. SEccone un piccolo ýAggio. V~nga~no per ve 'ngono, inclinarei (ripetuto pel- molte 'volte) - Distenzioni collo Z,-. atteriscono -ý disserando, -Ter ana~ria - egra pi1~e---ra, -fi& coil' accento' una decina di volte,- algebrighe Avvanz'are, indotti per ind6tti, - -afaraggine per farragine e BACCONE! per Bacone. -Povero filosofo! come 1' hanno vittiperato f 52, L ANTIDOTO DELI ANON1510.' %I1 quale entra nell' arringo -dleendo che non pub* coon sicureiza jpresagire, 'se sarh o 'no credudto; tiene a'nzi- per fer'mo die latmacggior yarte degli u~omini non gli cre~derh verbo n6 sillaba J. E questa piii della nModestia 6 la r~agionsufficiente del non mostrarsi. Spettacolo senza modo -piacevole 6 il vedefdo poi protestare che il suo discorso' & a!9irn ba~lzo, enz,' ordine, (sic) o conne~sso (sic) ScientifICO, s'enzz grctducaZe (sic) e RAGIONEYOLE figliazione d) idee (16 1.Io!10!1)1. I Nuova e singolare lirte' Oratoria 6 cotesta in cull'7 0 -rator~e invece d)'ingegnarsi a guada'gnare la fiducia -del1' uditorlo si fa innanzi col dire, che negsuno -gli. pr-esterh fedea e che ii suo scritto 6 senza nesso, senz' ordine e seuza ragio'nevole figliazione d' idee. Quale concetto s' ha. a pigliare d' uno- scritto 'che 1' aitore -meclesimo confessa per sragionato e sconnesso'? Ma- si conceda venla a,cosI-'n~uova ma-niera d' Or'atoria e facciamoci phiu addentro nella questione. Non Si creda die 10o voglia accapigliarmi coll' anonimo dell' Anti~doto. Io non intendo di confutarlo, avvegnach6 non si possa, raglonando,' combatt-ere un a-vver~sario che protesta di scrivere all' impa~zzata'; intendo solo dimostrare quali sieno le., arti e i mezzi da lui adoperati, affinch6 si po.ýsa" giudicare del 'modo o'nde si esami na e Si tratta una delle pill grandi questioni -mediche c'he si vadano attualmente agitando. Dice da principio 1' A. che le ragioni, addotte d al Duca di Saldanha sono i soliti e triti argomenti. delle scutole dei quali sente ancor rintronarsi le orecchie. Nelle Sduole allopatiche non s'insegna certo Ilomiopatia n" si difende; i Pag. I e 2. L ANTIDOTO DE.LL'tANONIMO. 53 sarebbe d'unqu~e a supporsi die -ci6 accadesse in Souole omfiopatiche -nello quali peýr avventura l'Anonimo intromise le oreochie, Fi-n''qui non 6 che inesattezzg, la quale si converte in ridicolo allo~quando si vede 1' autore termi-.nare dicenclo cheq 1' omiopatia 6 morta e- sepolta da gran tempo, e. cominciare col sOentirsi intasticlito dai molti argonen-ti -di che 'per tutto riboc~can le. Scuole in favore del11' omiopatia.. '~Enoto~rio ihDfa04I)ti' d'ice 11 ant'idotarlo,comne.1'AcSc~ademi-a medic'a.di, Parigi, abbia coinminato dci espulsioSne (sic) qualsiasi socio,, die (sic) si fos.se mostrato faa)D tore od'esercentei 11 om, opatia-> Questa come in mrnagior ~parte.'deleo cose shle,.1 tolta- di~peso dal-la. celeberrima offleina Mneechian-a. 11 Manec 6''ii su'o Maestro e ii suo - autore, ma 6 tanto& lo strazio che ne mena travis-andolo, che ~ sempre in- aperta con'tracldizioile con lui j ii che proiva. viemrneglio le uon spirito se 4nve'nzioni, la noncuranza di dir bene o male,purcli6 se ne dicano, delle piii grosse, ed il~pubbli'co rimaniga se non persulaso Ia1 -meno atterrito o maldisposto. LI Accademiaý adarique ema.na nelP Regolamento del1' Asy~ociazione de' Mfedici di Pvtigi << Qualunqule membro accetterha un consulto con un soninambulo, mag-netizzatore, omiop~tico,. o ciarlatano dell1a stessa specie,. sarh Iconsiderato com'e dimissionario. >. Pel poco. onorevole proposito di seminare nel-popolo sospetti, diffideaze e maligne insinuazioni giungre perfino 1" Anoninio- a so-scriversi act un atto immorale di violenza e d' intolleranza, e perniiciosissimo- all' umanita! Si cessa forse d' esser, medico ed anche un gran medico ed un onest' uomo se si ha- un consulto coni un omiopatico? L' Accadernia ffi buon viso a fonadatori e partigiani di siste~mi cr~dibili solo per veder 5-1 4L' ANTIDOTO DELL'I ANONIMO0. sene spesso le deplora-bili.conseguenze; accogi ie con platqso chii eb~be la- felicissima idea dt fat corikere rosse le,~ acque della Se'nna col salassi ooup ~sutr coup,_ e proibisce- i c6onsulti con ques'to6 de alla misera 6 urn- sisteina Cotiuii n altro, e se non meno, certo no~npift assurdo. di tanti- altri. Se si avessero ad espellere tutti i niembri, die hanno qualdie assurdo pel capo, nelle *sale Accademiche, ye lo- assicuro, non si starebbero in'adunanz~a che i vuoti z.anra L' Accademia dovea procedere tutto all' opposto. KDoyea obbligare ogni suo membro non solo ad intervenire a quei consulti, ma a promuoverli e ricercarli in ci'gni possibile mAniera. Trattandos-i di ciarlatani,1' uomo` di sdeneza con poco ne svelerh' la ciurmeria e- ii costringerb, alla fuga. E, poich6 v'-han centina-ia di xnigliaia die conce(lono- fiducia a costo.ro die affidano neile loro mani e salute % vita,'credo debitosacrosanto di me'dico coscienzioso, lo, smaseherare P~ impostura, disi ngannare gl' illusi e sottrarli cosY dalla- pericolosa influenza del ciarlatano. Tar quella vece -siý proibisce severamenite qualunque contatto! M-ancando adunque ad un dovere rigoroso, date prova, evidente di 'non esser, sicuri del fatto vostro e di temere, ii preteso ciarlafanIo lungi dal'farsf mordere, non 'ispunti i denti alla vipera e ne schiac~i latesta! o M3a si vaticinano migliori fati alla nascente doltIvina come se sei o sette decine d' cnni consumate-in rattoppare la sdruscita, ipotesi.... nofossero *state suf,*fcienti all' epoca di grazia &ccordatale dalla pi` fredda e stoica tolleranza 4 )>A, impossibile carpi re ii sen~so di queste ultirne frasi reso tanto piut abbaruffato in quanto si parla di fredda e stoica, tolleranza, ammirabile la PT6. 56 L' AINIDOTO-DELL' A.NONIIO. ter4 - omiopatico: se due anni clistudi pratici. conipie L'allopatico due 6 obblig'ato a pompirne 1' -oniiopatico in un ospedwie pulillico di certo', dacchU di privati io non ne cono-sca. L' allopatico- finkece qu 1, e. spqssissimo ili suo s~tudio finisce davvero, m~ntre 1' omiopa-tido -fiot de" he-al pri Uciplo de' suoi studi, -fra' quali lungo,.e 6:difficiie....quell o della sua Maoterftt medica- s1peciale e -della cognizione l cia'scun medicamento. Ha- dunque p'ercorso tuttg la-carriera deli' allopatico, phiu gli studi -particolari che ques-ti per fermo non compie. Per, essere ammesso -all'Universith6 mestieri lo studio rreliminare di belle lette-re e filosofia; nel die V'? da notare che se non sapesse nulla di lettere. starebbe- sempre del- pan doll"', Anonigio deli' Antidot~o, e niuno avrebbe- di che lamentarsi. -- V.< L e istituzioni mediche ýi nfctt4tM cornandamo AcIe ' allopatico ordini in iscritto i Hiredi,cite quesk-e 'module.firmnate di profprio pugno- ( graziosissimo') sicano a tutti ostenlibili, e pctssino per le mazti dei -pusbblici..Fahnacisti. Afentre quelli cite baudis-ono -Itt ecessitc" ditv&u' esercizio, respo~asakile (g'li Omiop-atici) in'scg2reto pre.a-,rano i loro farmac-i, in segr&'to 'gti scelgono, in. segreto gli apprestano senza, cite niuno intervengc&a parte, delle6 loro propinczzioni-2nisteriose. -D Sappia ii lettore ( e 1' Anonimo. se '1 saprii, di. certo che la scuola omiopatica, p-rescrive, a torto-o a ragione poco importa per ora, che i rimedi -,sia'no prep~arati- con certe regole, con date -can tele e -precauzioni, e con una preoscritta esattezza., Sappia che tanto gli effluvi rnedicamentosi- delle farmacic all 'opatiche quanto la niuna fede di- que3 farmac'isti De' nluovi medicamenti, non darebber6 ila minimagparentigria d ella purezza e della cesattezza-- delle richieste- pr3-. 58 L IANTI D0TO. DE LL' ANONLU10. cure e mnedicatnenti- gratuiti. N~on rnanc6 subito. un'. accufo - ed ua,processo fu. iniziato nella'base d'ayver- contraivennto alla legge per~ aver a-mministrato, medicamnenti conM( post! da- loko- senza legale auto riz z azione. 'I- sulloclati medici provar ono d-1 essersi -provveduti quei medicamenti dal Fa'rmacista om'iopatico' Yaii Berckelaer di Bruxelles, autorizzato dalla legge. Gli all~patici -in~sistevano, e con, viva impazienza atten'devano la farnosa "condann-a, ma-ii tribunale'dietro, quell'a semplicissima 'difesa- decr'etava -come seg@,ue:. -w Ii Tribunale: D Uclito ii Sig.- Avvocato generale Mestdach -nei s'uoi )>mez~zi e concluMoni: x.Uditi i preve'nuti'nei'loro me'zzi d~i difesa presentati >> dal Sig. Yandler Plagsche; >> Stanteche' risulta d~ali' istru'zione'che i prevenuti noni )> fecero' se nou a'mministrare 'ai loro infermi medicamenti >> semplici che, aveano fatto in antecedeiiza. preparare, dal >> Farmacista Van Berckelaer di Bruxelles fornito di legale >), dipl-om'a a tal' uopo; che essi non, hanno esercitata la )> medicina e l.a farmacia insieme, che sono solamente serx> viti ci'intermediari gratuiti fra i loro mu~lati ed ii farx. macista- omiopatico di Bruxelles; donde si~egue' che nonl >) hanno conitravenuto n6 all' articolo 1 1 n ll'Articolo 1~7 >) della leggre del- 12'Marzo 1818: >> 11 Tribunale annulla9 la querela del pubblico m-inistero. >> Seguono le fir'me.P~ adunque as~solutamente FALSO e ALUNNIOSO ii seg-reto. 2. Esistono numerosef farmacopee-omiopatiche fra cui divulgatissime quelle-di Jahr e Weber, le quali descriw-ono esattamente i rimedi -ed espongono mintutissim'ame'nte le regole per pr-epararli. Queste farmacopee pu6 ognuno -procurarsele o a prestito da chi le abbia,, olo 5 FRANCHII da' priucipali librai! L'.ANTIDOTO )DELL',AN0NJM0O. 59..DOve e.-.diin'ue, il -segreto? *LI Anonimo. 6 un uomo ispirato; le. sue ragioni son fulminantii,i su iag-,niaterson, la sua elciquenza trascina. Uite e raccapricciate. << No x v orr 0,&-egli.(1' omiopatico) sostenere perp sion&e alle s'ue d-Oi inftnitesi~ma-li che ' us granello* al di di pane6 sficiente ca satollarlo (sic) x La - fam.a darh subito fiato. alle sue-,cento' trombe e bandirh -a' qualtro- venti la nuova scoperta delle diosi del1annmle quali debbono sempre avere la p'prin del pane che si mhangia.c L'i-miop~atico che somminis1tra' un atoriio di medicamento- dov'rh miangiake un. atomo'di pane: l'aýnonimo chesomministra un'onciia, poni di cassia, dovrh starsi contento ad un' Oncia di pane,: e se l1appetito -urge, per nion uscire dalle proporzion 'i, per satollarsi con tre 1ib1bre di pane aftfibbierh al primo disgrazi~ato die gl'intoppi nelle mani tre liblire d'olio di rizino-L........ Coteste cose si dicono sul seri qe chi le dice e.uu Professore I Orazio conosceva di, quelli che Veltst aegri s omnia,:va4&ae. Fingentu~r 8pecies&_ Qul per6non gih di chimerizzare cose sirnili ai sogni degI' inf'ermi, ma si tratta che i discorsi che si odono in un manicomlo paiono -al confronto lezioni di filosofia. * VII. Parlando per confutare le piccole dosi: esciama: <( Sminkto celebre, e pazientissigno cctlcolatore hba polit1o 22crforta di aigebrighe ojerazionivcri(.care cMe itella 60 L: ANTI DOTO- DELL' ANNONISMO. ventesima dilu~zione omiopati-ca. it granm di- sosta',mza medicinale s! trtova, distemparcato in, tanto solvente' quant' acqu~a c ontenyjono tutti i. mari dcl moildo. >> Nuila mi euro pei momento- di sapere se,,1e, piccole, dosi agiscano' e se inilioni di mani di milioni di universi sciolgano.it rimedio. omiopatico -;- concedo, auzi tutto, per vero. Qi6 die mi propongo di peirsu~adere al letfore si 6 die costuii. parla per. callunniare,.traivisa Ail Manec qhe mette a Sacco, _affa~stella..menzogne sopra mqeazogno_ e atitnibuisce ad -altri proposizioni che non s~ognarono mai, di enunciare. Sappiate.adunque 0 -Sighiore, che i1 vostri Smfinko non e Sminko mja bas'i' Shmincko, e che non lice ad alcuno lo sfig~urare i cognomi. ~ 'vostro vezzo ii rendere' irricdonoscibili tuttU i. nomi citati; togliete- od aggiungete. a -tutti qualche lette-ra, sempre pn'r-provare che comie iivos-tro-Duce, Manlec-non -I1 legg-este mai neppu're- neifrontespizi. Non..so poi come possiate 'attribuire. allo Sliminicko un~a c~elebrith che non ha mai avuta giacch?3' credo nion abbia mai esistito. Egli non e".c gnito a alcuno, non v16 di, lii opera di.'sorta, e- si. -conosce. solo per, av erlo' citato o a dir meglio inventato di pianta ii M-anec*,. die aimenp ha. la prudenza9- di. non -a~pporgli quel. celelrte di cui voi non sapendo certo ii perche' Ponorate. Ma,cib poc'o'impo-rta. Ii Manec riportando,. come dimostrai, i calcoli di questo preteso matematico a pag. 121. dice20a diluzione 240, 000 soli pieni d'acqua e'NO1N AiX TUTT~iI 1MARl DIEL' MONDO. N e potete essel, cad uto. in. errore di. numero -nel leg-- gere giacch6- la'cifra tutti i mai-t del mondo non 6 affatto nominata dallo Shminck-o per, veruna delle diluzioni!!! Si fo-rmi ii lettore 1' adequato con cetto delle rag Iioni die s'aidoper-ano, contro alla nuova medicina, e dica se pub essere- falsa una dottrina -cui per combatterla si 6 costretti a ricorre-re sol-tauto a bugie, non sostenute dco altro docuniento che 1' imnpudenza. L' ANI~DOTO DEJLL-ANOMWN. 6 Toccamm-o finora dell' onoratezza.e delle a'rti ladoperate dali' Anonimo pe~r.con-seg~uire ii. su6, fine; quel dihe ci ayanzerebbe a -ved'ere sarebbe 'la sua. dottrina la qhiale iaquaglia al t-utto lIa sua ptobithi. Tre sono f pu'nti che saggia: 1' azione del Salasso; quella della chinia'sull' uomo' sano;- e i- principi fond~mentali della medici nC._ Ristretto negli angusti limiti di questa guidoa non posso 'esaminare.partitafriente _questi a'rgo'menuti die'toccher-6 appena di volo, aiquanto dilu'ngan-domi, intorno all' azione della china slil1' uorno sano., 'Conviene 1' Anonimo '.corl Duca di- Saldariha -sull'abuso del salassare, n.6 potea farne- a- meno; -assevera. per6 es'sere scomyctrso q9 tcti-ogni sop-ruzso In trovarnipi medici Salas8ato-ri (pag.' 10.). Egli pexb confida troppo soyra~.p~ dlepinoiytli'i ose deli' ar-te sua,. in~fe'dele solto agli iinca-uti, trionfAnte vincitrice iselle albili madni -del1'uomo ispiq-ato. Vedete dove. cotesto, forsennato va -a cacdiare P"ispirazione! -nella sanguigna!. R di-e si che'b~isogna essere un. profeta -per aprire, la v'enari! In quanto poi a,' soPrusi,scomnparsi, eci- ni trionfi e yittorie, gittate un' oc.chiata a que' mi -seri che si conducono a frotte "al Campo Yaran6, e ditemi se- ye.ne 6 pur unio che non abbi'a envellate le-braccia e la persona malcon"cia. Senza.ý.he liessere una dole princ'ipali risorse, porta per necessitb. la frequente applicazione n'ella'.pluralith de casi, testimonjio Tommasini - Bro~us'sads e Bouillaucl - e questo appunto, corstiuise i spruso die anch'egli cosi goffamente'dice biasirnato da tanti miedici. L'ispirazione dell'Anonimo si I Speriarno lAccadernia della Crusca-vorrh regristr~are iiel vocaboiario quest, unico esempio di'sopr-uso per abuso. Fino ad ora -quelia parola ha Sempre sigxuificato: Ingiuria, arrogaitza, soperchieria, ece. 61 62LI ANTIDOTO DELLS ANONIMO. svelaI con questi slanci- profetici, <ý se nelle iýn/Uammazioni un viscer %e a colto da congestioni, o coornrina~to I da~ in. filtramenti, cýigtenzioni ( sic) lace2'crnenti ePEGGIO, lion dobbarno indu'gi'are la eliminazione opportnvia. (pag. 9). Quel yeggio 6 un tesoro; n6 io ho mai potuito capire die cosa, possa ad un povero -viscere tocc'are di peggio che essere congestionato, infiltrato,. disteso e lace~rato. Rex Aesculapi; -quam habes potentiam! ARISTOPH. in Plutop Veramentoieil nostro 6 ii sec6lo del progresso e delie sco. perte!. Ii secolQ XIX soltanto- dovea veder sorgere ne1 -1'oriztonte della soienza un lum'inare die colla punta della lancetta, allentass-e -un viscere disteso e lacerato lo, rattoppasse,,e accadendo di peggio lo riducesse 'a nuovo!!! Rex Aesculapi, quam habesý potentiam! Togliendoci. un istante dal. farneticare di questo povero di spirito,, gettiamo un rapido dolpo d' ocebjo sulla, questfione del- salasso 'che ha sollevato- in ogni epoca tante discu ssioni. Il Salasso 6 la pietra angolare della terapeutica allo. p atica, e sono pochissime le malattie nelle quali non abbia qualohe indicSazione. Si sperimenta un c-erto malessere? convien diminuire la massa del s-angue-: ma ii polso 6 pic~col~o; ebbene 6 d' uopo moder~are 1' orgasmo circolatorio. Qui 6 una emorragia che si.-vuol combattere, lh 6 -una congestione- che Si dee prevenire, talvolta un dolore da calmare, talaltra un'~irritazione da -far- cessare: ii salasso0 e" lo specifico del iDottor Sangrado, la panacea d'oigni nmale. Basta che ii medico apponga ad una malattia 10, teri L'anonimo si. iiostra appassioriato di questo verbo da tribunale commirtare. Sappia ehe com'minare vale sol~tanto-minacciaro una, pena D trasgressori d' una. legge che si bandisce - e che le altre applicazionli di questo Yerbo sono di fastidio insopportabile. 1 1.ANTIDOT9 ODELL' ANON.IMO. 0. -6a minaziofle in Hte (bronchite, laringite, epatlite,'.meningite, eec. eec.i) per opporvi subito le emlssioni sariguigne; e quai1 niome dit malattia non potr'b finire in ite? *A. questo proteo cie dicesi int~mmazione la scuola'officia-le oppone.-1'altro proteo, che s'appella salas-so.' Un- uomo. cade, Si, sal1assa; e' colto da spavento, si sala-ssa; ha. una -colica,.. si s~lassa; die relazionae#passa fra la caduta-, lo spavento e 1a~cofita? Da ilna hinga -serie di 'autcoritAh classiche I (de mi passo, di' rapportare per amnore di~brevita`). vengono posti i n ri-. lievo i segiaenti puntU come sono, stabiliti- ýello 'stato &t-' tu&ale della Scienza Officiate.. -1.La swaguigha non favorsel cii anzi 'e d'ostacolo al loro sviliippo.. - 22 Non -fa. cessare l-a- cbngestione deli' organo infia-mmato. 3. L' elementof inflaahmatorio non 6 affatto -diminuito, sotto la sua-influenza. 4. Le emissioni -sanguigne non arrestano, ii corso g~enerale djelle -malattie agendo -come mezzo di eliminazione; avvegnach& non 'sia la sov'rabbondanza del sang~ue che cagicrna le infiammdizioni e le congestioni; auzi per co-n-' tr'ario quanto piiu un soggetto & debole tanto piut andra' predisposto- a congestionai ed inflammationi. La -vera causa di questi due "sta-ti 6 essenzialmente vitale; que8 Ita cau~a adunque trattasi solo di combattere ( ANIDRAL), e per farlo non V'ha mezzo piu& lontanb dello-scopo che ii Sa-lasso (TROUS.SEAU). 5. Non solo ii salasso -non combatte ne] boro principio be infiatnmazio~ni e congestionDi, ma eziandio, se Si' voghia credere agli loaii i piiA eminenti, stabilisce una pro-. I )Prof. AHADOII; - Dunois.- PathoLogie g~ntlrate; - CIUVEILHIER, Diction. do miidec. et chir. p)rat. p. 25S9; '-?IAGENDIE; - ANDIIAL, Clinhique meidicaLe) t. IV. p. 499 - mnernoire lu d 1I'Acadioiie, p. 282; - LAENN~ic Trai16 d'ausctsltation. p. 603: - Louis*,-Iteche?-ch es -,sur los effets dle 14 saigr&6e;GRISOLLn pathologic p. 101; LORDAT, ii Celebro pro~f. di Mlontpellier., ccc.ecc. 6A L V A.NTIDaT0 DELL'. ANOINIMO. disposizione. a queste malattie, e1'Tindebo-i-nen-to che ne risulta aumenta:la loro intensith quand'o. 31 svil-u~ppano;-da ultimo 'ii salas'so pub dar:_ luogo ai fenomeni infiam-matori i pih pronu-nciati (Lud'. de Parseval.). Cib, mi sembra abbastanza-; alie ciance d'un- sedicente professore senza nome pot~remmo opporre, molte autoritlh cla~siche e. nomi dinanzi'a cui il vero seguace -d' Igea 6 costretto. a far di berretta': allb..sue bugie potremmnori,8pondere -cogli espe rimenti di- que' sommi, alle- sue- inslipide fandonie contraporre fe pifi sensate loro rifiessioni-. Egli perb sarebbe per strabiliare 'vedendo quei nomii d-a ui, mad piiU" sentifi. A giudicare da-ila scienza -i- diui fa sY bella mostra, ii nomhinargli quei classici, vai~rebbO 11 inedesimo cite parlare dei libri Persiani Sciiý'-Name, o del Sanscrito Matha-Bharata, o dei libri Dev*i - Mahatmya*,episodlo -del Markandeya - Pirana. Po~co ýo pu~nto mi- cale ch'e egli resti conVinto: sil pub convincerE i i sordo-mu'to d'el.la 'realth e belle'zza deli' armonia?, A'me bais~tadie il lettore- rimanga penetrato, di queste gran'di, verith, che o 6o6 1-..la SCIENZA' moDERNA ha tolto:ogni valore al' salksSo: 2. che la, scuola allopatica vi ric'orre "per' csic non avend6 di- meglio. 3ý -Ch'e 6 comune 1' abu'so anche' nei pratici i phi u assennati, i quali- trasmodano, deplohrabilmente credendo, sempre di famne un 14so ii piuil Moderato e prudente. E venendo all' azione della china su~ll'uomI 'anCade -in taglio gottare un 'rapido. sguardo sula Storia dell-a china che scolpisce a cosi niti'di. caratteiri la Storia di qualunque- nuova scoperta. Sutlo scorciar del M.0O gil Spagnuoli recarono in-L Earopa la -China,. le cul virtA eran gilt da gr'an tempo note agyl'lndiani. La contesga del Cincone moglie del. vicerui del Perit- guariva dalla -febbre intormittente colla, china speditaledAM governatore, di'Loxa', eicosi' pani-. mento guariva ii Deltino di Francia per le, cure del Dott.- Teobalzio.4-n tin baleno una gruerra. spietata avvamp6 contra 'questo -povero farm aco e ( precisarnente conic oggi dAell' oriopatia ) non si vedeva choc proclanarine Ia monte c i funenali. 11 celebre Iloerahav stil. tuniulo della~chiina L ANTIDOTO DE.LL' ANONBIMO. ~65 1' Anonnimo per "iaon cacciare, ha mano nel vespaio, pone in disparte fatti e argomeiiti,' trincia una capriola, 6,si abbandona alla sua -solita' ispirazione. <( Non si e" piii' udito', egli dice ( p. 16.) che la china usata conveniientemente abbi-a destato una volta la reazione terzanaria, che per 1' Hahnemann sarebbe l'immancabile effetto di quella droga. Mi appello agli uomini di buona fede, slano pure estranei alla medicina, e gli sconlagiui[~o, die vogliano. su. loro ripetere Il'inn ocente esperime'nto e gi convincano ancheý una volta della prima.e non ultima menzogna omiopatica (}ome, Si potr.ebb~e a buon diritto imputare a c-ostui di lion raglanare? Si direbbe fo6rse che, un frenetico non. ragiona? La china arnrninistrctta c-onvenientemente lo 6 sul MALATO, e niuno ha mai pensato, ne" 1' Hahnerriann ha maii sognato. di dire dihe* ul malato- 'roduce la febbre, ni tutto al contrario dice die suiT' uomo sano porta quella febbre cl~e foglie nell' infermo. Amministratit dunque convenianitenzente deve far cessare la febbre e ci6 non 6 di verun argomento. -Che, sconfio g'arbugliare 6 cotesto? R ignoranza o malafede?.IR Ta po~chezza del vostro mortale intelletto o uno di quei soliti tratti d' ispirazione? Egli 'e poi- da sbeli1icar dalle risa vedendo che mentre, non Si d pose. It seguente epitafflo..Jacet ignotus sine nomnine jpulvis (V. 1'accademla delle Scienzo di Parigi Fundrailles du quinquina, rdsurre'clion du guinquina ). 1t Cavalier Tallot e Taucredo, ne ass'unsero to difese, Doncelto, e Baja la mettevano in ridicoto; Torti-.e Werloff -Ia&fromulgano, co-n entusiasmo, Ra ' nazzini od altrt le si scagliauo contro e bandiscono, che la China 6 falsissimo, giiari-sca la febbre intermittento, e piuttosto, che guarire cotta china la'sciano aniseramentemorire i Joro malati di porniciosa. L' opinion publics, che in si~flatte cose 6 it migtior giudico di tuttu i medici IV acce~tta con sommo, favoro, e Statrop colla sua scuola presagiscono o fuilminano t'osterminio di questa. opinione e dei suoi fautori. Non 6 q'uesta ]a storia dolt! omniopatia? Mai1 neniici scomparvero etla china sussiste pcr buona ventura deluwanjt~j!!.... 5 66 L 1- ANTIDOTO "DELL,2-ANONIMO. piii& udito a~ dire' che 19a china~ com.metta-. di questa fatta cosacce, nella niota a pi6 di pagina dice Anohe to -Jahr nettca sua &Fcrmaco~pcc omiopcatioc& -e, quc'.lche Alopctico credcrno a~d un'a fehbire periodica efetto dell'calnso. de chinracei. Ancihe to Jab- come se costituisse una. ecbezione fra gli omiopatici credendo la febbre della cGhinal I!!Ed. 6 precisamente nella Farmacopea o'miopatica che dice-cotesto? Scorretela, tutta per lungo e -per largo e troverete indicato esattamente'ii m odo di preparazione, la- descri-1 zione, storico-naLturale) dei rimedi, delle a-vverteh'ze sulle loro dosi, e NEAj\TOHE IUNA PAROLA s-ll' azione di essi; la quale' sta tutta- nellb, materia medica che non si p-ýib dir siaa ma dell' Hahnemann, e solo da lui c~ompendiata ed agevolata "per coloro che ne -intr~prend~no lo studio'. Se poi sapesse chii 6 questo quaclc1be. al o~patioa ce 10.crede Sono i Dott. Me'ni~re medico dell' Istituto dei Sordomuti di Parigi ) if" celebre Du'chenne', M. Bretorn'eau, ii Dott. Fabre, Yalleix, Mrat dell' Accademig di.Medicifia, Ozann,, Hirschel, Fr. los. Withma'n-niTh~omassin e Thuessink, E. Aubert, Boudiii, Ch-6valier e simili luminari della nostra scienza:, e ci6 die fa trabocciar la bilanc'ia, i signori Trousseau -e Pidoux professori di Materia Medica e oapiscuola deli' Allopatia. <(Vedemm'o, dice ii Sig. Trousseau, all' Ospedale, di Tours, una giovane religiosal rimaner pazza per un giorno, per aver pre~so una v'volta 125 centigrammi (21 grani) di solfato di chinlina. rUn giorno -per nostro consigliio, U1 sarto- del'20 reggimento di, carabinier-i pr~se.lnýin na v~olta tre grammi (60, grani)" di solfato di chinina', per gIu Iarirsi di un' asma che ritorna'va ogni giorno a'd ora fissa.. Quattro ore dop~o 1' ingestione del -medicame-nt-o gperirnent6 un tinnito d' orecchie, stordimenti, vertigini e vomiti orribili; noi lo vedemrno sette ore dopo 1a'amministra'zione della chinina, era CIECO, SORDOO) DELIRAVA e non poteva cammillare, tanto erano veementi le vertigini; ad ogni istante L'ANTLDOT0 DELL' AN0NMhIO. 67 vomitava, in una. parola era sotto 1' influenza. di Utn vet',o avveldnamento. Allo'rquando invece di dare una do'se cosi' grande come quella die, era stata presa da questo malato se ne db, una. meno 'forte: '75 a 150 ceutigrhmmi (15 a 30 grani) nel-la 'iornata,. now.9i evitano tutti _gli acciden~ti, quello specialmente di cuii i malati si doilgono, ",una confusione d' udito, che va spesso flno alla sordith I.: >> Trousseau dice di avere osservato spessissimo come Bretonneau, questi feonmeni- ed aggiunge: El Doftor Meni16re medico deli' Istituto del Sordoniuti di Dari~gi e che ha fatto tante interessanti ricerche su i diAturb dell' udito,_ riporta analoghi 'fatti, i qualil vengono, -conval-idati dalIle osseryazioni del celebre Itard,-2* Nella discussione sul reumatismo all' Accadernia di medicina di Parigi 11. Professore Boiuchardat passando, in rassegna, i vanl metodi curativi,"diceva << a dosi elevate. 1i'fiuenz-a to~ssica del solfalto di chinlna- non si pub oggi mettere in -dubblo >>. Alcuni m~alati non possono ingolare la chi. nina, altrl la...omitdno dopo ingerita. Yi sono del- casi in cui 6 forza rinunziare ~ad-amministrarla per boicca, ed ammiulstrata in tal modo ha prodotto una gastrlte o una gastralgia violenta.11 solfato di chininct provoca delle gastriti croniclke e diarrýee assai piut peq d3' hna~.11 Dott. Fabre ha -segnalato come Trousseau e Pidoux le violenti gastriti, e le, forti,g-astralgie prodotte dalla china 4. Ci6 basterebbe- a confonder 1'Anonimo., e provargldi ce 1' esperimento dhe consigllý% al padri dl famiglid.non. 6p01 c.o.si innpcente corn'eg~li,,petende. La ragion naturlale. ba-. ster'bb e';' e. "Oripugnia a. solutamente ii- credere die un rimedio' dotato dlvirtii cosi eroica da vincere- in breve d' ora una malattia. rapida e micidiale come 6 la perniciosa, abbia I Op. cit. T. I. p.' 30 1. 21 Dizion. in 30 vol. L. XXVI. p. 566. 3lluid-. p. 313 e 314. 4 Iibliolh. du mo'd. prat. t. X11. p. 726, 68 L 'ANTID0TO DELL' ANONIMO. ad essere al tutto innocente. n~ell' uomo- sano. Maiil pxnto in questione e" la febbre che quella sostanza genera sull'uonoý sano. E qi~iesto passeremo in e-same non impegnando una sterile dliscussione ma appoggiandoci suU~auto'rith cli chi vide, Osserv6 e- descrisse, con ve~rith e. ponderazioneý.,Ozaun riconosceera nella. china questa proprieth di generare. la febbre nell'uomo sano( V. Hufeland ' s jour~nal t 61. SUPPI. p. 9'7). Hirschel a tal pr-oposito- cita o~sservazioni concludenitis-' sime. (Rhein, Westphal., Surm6d., chirurg. L. 2). Fr. Giuseppe Withma'nn -s'intrattierie a bingo su questa proprieth e la stabilisce sopra. una, quantitlh di,-sperimenti nell' opera coronata. nel 18 25 dalla zocietbL medica, di Harlem e pubblicata sot.to ii tlitolo.: I1 solfatot di c1&inina stuzdictto ella suc& wzionec medici'nale. (Magonza,182~7). Thomassin..e Thuet'gink distinti allopatici riferiscono fatti analoghi quali li rin-ve~ngo nel GeneesiL Waarngeming Groning 1826. << Nell' alienazione mentale, ii. solfato di chinina amministrato ad altA dose nel tempo in% cui non 6 pii" sensibile Pinterrnittenza,,non solarnente conv,erte. ii tipo da continuo die, era' in intermittente, ma, ci6 die phi monta,.can.gia, ii movimento di reazione in vera febbre intermittente -caratterizzata da periodi di freddo di c alore e di sudore. Uno de'piii eminenti pratici allopatici, il Dottor Bretonneau, di eui iProfessori Yelpeau,Trouss~au etc., si recano ad onore d' essere stati allievi cosi si esprime: L'orsserrazione di ogni giorno prova che la china'somministrata ad alta dose determina in un,,gran nume ro d'individui, un movimento febbrile sensibilissimo.... Per le pi U` volte il, tinnito d'orecchie, la sordith edur4A specie dWebbrezza precedono P'invasione di questa- febbre; un lieve rabbrividire vi si associa, un calore sec-co -accompagnato i Traite' des phr~nopathies par le docleur Guislain p. 49. Bruxelles 1835. L' ANTIDQTO DELL' ANONIMO. 69 da cefalalgia -succede a questi primfsintomi, e si va gradatamente- estinguendo in mezzo al traspiro. Lu'ngi dal cedere a nuov&.e pittforti dosi di questo rnecicamento, la febbre- cagionata dali' assorbirnen'ta del pincipioattivo della china' non manca d' esgere esasperata I <Il Sig. Piorry,. dice ii dottore E. Aubert,,nega formalmente, che ii- solfato di chiniriia prodtica' la febbrle intermitten'te negli individui sani. Per quanto questo- e6ffetto apparisca 'singolare,. fboi possiamo assicur are, -averne veduti MOWt esempi, e siamo lieti di poter cita're in sostegn'o della nostra asserzio-nel' autoritlt del Sig. Gaudorp, uno-dei nostri qudsto au&tore M ý atto su' s& stesso cite il 'solfato di chinidna, provdcct iun.zn in~dividuo IN BUONA SALU'TE vern accessi di febbre intermittente 2 >~ II Dott. R... di Mars'ig~lia (sedata dell' Accademia.della ScienZe -. Giugno ] 85 1) riferisc'e"c'he gli operai die lavorano' alla fibbricazion'e- del solfato di chi nina. vanno soggetti ad una~febbre particolare che som'iglia ("irnite) la febbre intermittente ~ In un lavoro presentato all', Accaderm'ila delle Scienze dal signor Chev~alier il,'7 ottobre 1850, lavoro intitolato - Saggio s&Ola'salute degli operai eke s'occupano della prelarctzione del sdlfato -di ckmninxt e sui miezzi di reven~iie le metlattie ecui vanno -s-oggetti, -si legge: OChe M. Zimmer, fabbricato're di, solfa-to di., chinina a Franefort ha riconosciuto tche gli operai imipiegati alla polverizzazione della china nella. sna fabbrica erano -affetti da una. febbro partic~olare che egli le'signa col nome di febbrie di china. Ad onta di questi fatti riconosciuti dalla seienza v' ha chi non si perita di affermare che quell' oltr'epotente rimei Journ, des connaiss. M~dico-chirurg. C. 1. p. 136. 2 Revue mt~dicale, Mars. 180O, p. 461. Z Du qiinquina. Briquet p. 118. 70 L I ANTIDOTO DELL 1) ANON1510. dio che 6 la china i on ha alcuna azione, e per sopracci6 invita tutti i padri di fariglia ad impinzarsi di chinina per ripetere 1' innocente esperimento! Soverchiamente ci intertenemmo sul libello dell'anonimo, e per chiudere dicevolmente riporter6 soltanto questi ultimi fatti. fl nome deli' Hahnemann da lui tanto spesso ripetuto vien 8sernipe scritto con tale una ortografia da essere quasi irriconoscibile. Posto ch'egli fosse convinto esservi in quul nome delle-lettere infltili non spettava a lui ii cancellarle, o facendolo dovea protestare, altrimenti si sarebbe fermissimamente creduto, come si crede difatto, ch'-egli parlasse d' orniopatia senza 'aver mai veduto scritto neppure ii nome del suo celebre fondatore. Afferma che gli- oniopatici hanno* ii pii.delle volte a trattare malattie di poca entiti, e la sua asserzione la dimostra irrefragabilmente ripescando non so dove un testo di Svetonio ii quale dice di Tiberio: essere fino dali' eth di 30 annii vissuto in buona salute senza bisogno del me-,dico!! II Cosi si critica 1'omiopatia! Ho passato in rassegna le obbiezioni pift speciose, la confutazione completa del Manec, ii libello dell' anonimo, non gih per impegnarmi in-una mischia e fare alle racchette con tal fatta -di gente, ma perch6 mi recava a debito di coscienza, dopo aver mandate innanzi le'ragioni in fayore, di porre sott' occhio al lettore tutto quello che fu detto contro la nuova dottrina. II quadro e completo. Quegli scritti riuniscono tutto quanto fu potuto dire a voce, o sc ribacchiare in articoletti di giornaluzzi, fogli volanti, op uscoletti etc.; essi compendiano tutta la scienza, la probith, 1'1onesth, ha coscienza, ii galateo, la logica, le arti, L' ANTIDOTO DELL'*ANONIBIO. 71 le vie tenute per tagliare La carotide ad una nuova verith e farla-r scompari e dafla faccia.' della terra,.-- Morde e giova 1'in-vidia e non i3fronda II- suo soflio l'aHrir ma lo- eowida. dicea ii poeta; e coteste critiche non mo'rdono e giovano;. imperocch6 1'alito della calunnia. e della -renzogna rend-a pioi tersQ Ilo specchip della veritit. Gli nomini seri e di buona fede che cercan ragioni e-. discussione e non trovano in quella vece che digniitl8.dall' un lato, contumelfie-dall'altro, cuoprono di disprezzo ii volgagre assalitore e pigliano le difese della parte oltraggiata. Taluno per avventtura m' appunter d' essere uscito di frequerte dai limiti della moderazione; al che risponder6 colle due, ragioni,dche mi sostengono; delle quali la prin'a si 6 che -dinanzi al gretto ed ignobile procedere -del11i no non senpre potea serbarsi la misura delle parole, l'altra, che avendo in secondo luogo afare con un.anonimno, io non era punto vincolato da quelle regole che impone ii rispetto della persona.- e dche io non sono tso a trasgredire. Per me l'anonimo 6 ii Ies.&no. d' Omexo, ed e per-ci6 che mi son creduto in diritto di saldargli il conto senza badare a temperar-le, parole o condire di fiori le espressioni. L' utile che si spinge innanzi rovina serrLpre 1'1inutile che non si muove: La locomotiva uccise la diligenza: ma questa ha ancora i suoi partigiani che imprecaio, alla locomotiva. -Invenzioni calunniose,.odio, brutture,, strafalcioni, invettive, e perch "per opprimere una veritI iche Si reputa, ledere i propri. interessi, e puntellare gli avauzi cadenti della lancetta e del purgaute. A questo punto sar6 tacciato d'esagerazdone. La scienza medica esiste, mi si opporrh, e ricchissima; Ie sue branche son tutte connesse ed armonizzate, e 22 secoli di tradizione coronano lo splendido edifizio della nedicina. 72 L It ANTIDOTO DELL I ANONINO. La medicina, e lo assevero francamente, esiste oggi come Scienza, non come- Arte. Nel modo onde. esiste potrh pervenire ad una verith sciantifica, ma le mancaho -le norme per raggiungere con sicurezza un risultato pratico. La Scienza e un oceano di cognizioni; ma il medico che si avventura per esso senza la bugsola d'una legge terapeutica, al letto dell' infermo fa naufragio. Ed ecco perch6 gl'intelletti sbattuti dal cozzare di cento sistemi, affranti dal correr continuo senza trovar terra ferma, perduto J1 cuore e la fede, s'accasciarono in seno al caso e alla miscredenza. S1, al dl d' oggi la medicina s' gettata all'emipirismo: ed empirismo vuol dir dubbio, vuol dire seetticismo, vuol dire la tortura dello spirito. ed un coltello alla gola della scienza. Oggi tutti i capiscuola sono scettici; e 1' empirismo e lo scetticismo 6 proclamato, praticato, insegnato6! P cosa dolorosa ed acerba lo udire esclaniare Marohal d6 Calvi Professore aggregato alla 1acolth dit Parigi << Da lungo tempo non vi sono piii in mediciruý %e principyi, n6 fede, n6 leggi >>e il Professore Malgaig-ne gridare < Se si volessero sottomettere ad un esame serio tutti i mezzi di cui dispone la terapeutica, resterebbe ben poco alla scienza I"- e quindi prorompere << fancanza completa di dottrine scientifiche, mancanza di principt nell' applicazione dell' arte, empirismo da per Autto, ecco lo stato della medicina >> N6 la, cosa poteva andare diversamente. In qualunque campo entriate delle scienze mediche, sia dell' anatomia, della fisiologia, della patologia, della storia naturale, naell'ordine biologico, ovvero della fisica, delia chimica applicata, della scienza degli ambienti nell' ordine cosmologico ed inorganico, vi si apre alla vista il sublime spettacolo della natura, dell' immenso rischiarato dalla luce della verith; da per tutto rinvenite l'iomo che, come suole cogli i Seduta delI'Accademia di Medicina di Parigi. Ottobre 1855. L' ANTIDDtT0 DELL' ANONIMO0. 73 aniticfii papiri, va Iin.ea per, linea svolgendo e silla'ba per sillaba interpretando 'e ricercando ii ib1ra infinito- dellia creaziofle, Sono esistenze descritteý,ý-a4;ýPLýai~esse in, luce, fatti fecondati dali' intellig'enza, 6 4n, somm.a ii YVERO ina tutto ii suo splendore.. Ma allorQ;V~ando-4-si pone ii' piede nello spineto ' della m'ateria medica. -_, delhi terapeatica al-- lophtfca...... togliete ad esa~minare sul. serio cotesta misera, disciplina e sarete costretti a conifessare che 6 sommersa nel' caos! < Le'tenebre circondano' ancora ii ramo pii'a importante della medicina! >>. -Rimedi di moda che durano u'n mese -e cangiano- col cangiare degli abiti, metodi die brillano come meteore, e Si vanno benA tosto a spegnere, per' cede're ii luogo ad altri metodi- che vivranno anch' essi la vita d' un' giorno. Sostante no-n gib. investigate iii tutta la Ioro sfera d' azione ma c ' mpresse nella ferrea mano delle clctssi,-, alte~ranti-, calmanti, tmlni deprimeriti ecc. Me~dicarnenti die Si amministrano perch6 Ti amm~inistrarono, i nostri padri; altrila cul efficacia ~i giura in verM ~mctgistri. Esperimenti die Si tentano sul malato-, *ii quale anela soccorso -e spes~oS10 i. ritrova essere ii soggetto di saggi pericolosi. Ricette ffitte per ordinar qaualch&* cosa; e poi salassi, sanguisughe, yescicanti, -cautert, setoni, ventose, purganti, vomfitv~i;* OPpio, mercurio, iodio, china, belladona' noce-vomi~a, digitale a dosi enorm i e' micidiali. Arbitrio e pregiudizio, dovunque; neppure una larva di legg~e, dacch6 la pretesa legge dei contrari -sia un controgensoauna co-ntr'adizione iu termini., I pochi 'specifici-che 'Si a'doperano alla peggio, ii mercurio, 11 solfo' la china,, lo iodio, la -belladona, colla loro azione,* rinfacciano co'ntinuamente' alla medicinjaa dei contrari, la verith della legge de' simili ill virtii de'lla qua-- le essi agiscono. Composti mostruosi, pozioni incisilve; idragoghi, emenagoghi, ris'olutivi, detersivi, balsalmi acustici', I Chomel Pathologie g6nerale p. 146. 74 L) ANTIDOTO DELL' ANONIMO. balsami oft-almici ec., ec. ec. assuwrdi disgu~stanti come 11 chiam a ii Profegsore_`,Rostan; ecco 'di. che. 'viene,costituita questa rnedioinc& da-medio avo.-Fin qui ristagno; se si cerca di muovere un. passo non '~ atromezzo he1'potesi o il caso. Oh!1 in cotest' atrnosfera caliginosa manca 1'aria, si muor dl'asfissia. In questa con~dizione, di cose ii pr'ofanu&m vulg&s tdice ndn pensa, dovea per necessifa addormentarsi nell'indifferenza, e ridurfsi a fare la visita per la 'Visitaý; ii pe'nsatore poi, mancatogli sotto ii fo ndamento - dell a certezzc' dovea sprofondare negli abissi del.dubbio, del, nulla., Ma cotesto stato non, pub durare. La spienza ha, bi-. sogno..di, vita, ha. bis~ogno. di luce; e la--luce 6 fatta: non resta. die 'ad- aprir gli occhi.- La nuova dottrin:ý, rappre-. senta ii propgesso- dalla sici~enza nellapyrcatica: ed, ogni passo.,che. la, scienza in- generale muove, sen~za neppure supporlo, 6- verso la provviden~ziale legge del sirnili. La l6gg6' del simil~i scioglie ii probl ema dell-a C ERTEZZA IN MEDICINA,.I dissipa le tenebre diffuse dal dubbi~o, ravviva la mente e sublima la scienza perch6 le rende 1' Arte e la iFede. La legge dei simili 6 ii centro di gravitazion~e della pratica medica, e, che~che" se ne dica. in contrario, tutti fatti convergono -oggi verso questo centro. Faccio voti affinch6 spunti ben. presto. 1' 6ra in cui verran cancellate dal Dizionario della Scienza le due payrole die esprimono uno- scisma, Omio]2atia e Alto)? ctia~. E questo avverrii allorquando i medici lasciate le basse j'assioni, le preoccupaziofli volgari, le ostinazioni scientifiche, formeranno unia sola famiglia, aifratellati tutti sotto lo scopo supremo del medico-IL GUARIRE. Allora si-amenh la scienza per la scienza, - Si praticherh 1' arte per l'arte, - non si respingerit alcun mezzo perch6 Si capirb, cheý quanto sappiamo 6 un nulla a petto di quanto ignoriamo; n6 piii si L' ANTIDOTO DEILL'ANONIMO. 75 pianateranno, come si fa, in rned~icif le colonne d' Er~cole,minacciando anatema. a chii- le ftepa'S~si. -N6 Allopaticta Oni~ti& MDIGIXA per la scienzaL: LEGGErF vera per -l1'arte.; guarire per P1 uomo, ecco ii prograinma dell' a'vvenire. H41"medic~o non 'si;a die 1' uomo della guarigiofie ragionata o, sejentifica' niuna indicazionfe sia trasciirata-1; m6 piii si vegga chi per-fini indivicluali defraudi come oggid'1 uman'ith, deli' utile applicazione-di tao-aie nuove scoperte. '%,rsp questo- punto, m-i giova ii ripeterlo, si corre a gran 'ýpabsi;- e la forza dihe lh ne attrae 6 la LEGGE:-Dt, SIlv.EiI cO). A-oi coroliarid0cloM-'o~IoPRkIA. L'OmiopatiA no.a Si cura 41d-ilbritiche e. della persecuzione;, ma guirda, *pa4'A. T &endo- alta 1I'ippocratica -insegna 'Cito, huto, et juc~unde e.essa sol-a- ha saputo verificare,, procede-maestosa. e sic~ahverso 1' a-vvenire die le- appartiene- di diritto, -perchb ikvvenire e' della veritL,ý e P1 Omio~patia e" la VERITX IN i-LEDICINA'. 76 PAR JtV SECONDA. CAPITOLO I.L Dei Temperamenti. L) idea e la distinzione dei temperamenti antics quanto la scienza medica. Recentemente per vaghezzaO d'innovazioni fu provato ad abbatterla, ma essa che esprime nn-f'atto esistente in natura, ciok vero, cio,6-imjirutabile trionf6 quasi senza lottare, e i suoi trofei furouio i molti fautasmi incomposti e bizzarri che si cercava indarnb. di sostituirle.'Non e mestieri ritornare alla meuteiome sotto 1' unita' di ogni specie si schieri una infinj aserie di varieth cde l'uno dall'altro non differenziano, Yar distinguono gli esseri aggruppati sotto ogni specie, e d~hno origine a ci6 che appellasi individualith. Facendoci ad esaminare l'individualith dell',uoro sotto uno speciale punto di vista, 6 agevole ii rinvenire come dali' uno all' altro le varie parti del corpo diversifichino per le loro proporzioni e per 11 grado d'attivith. che estrinsecano; come coteste diversith siano abbastanza importanti da imprimere una profonda modificazione in tutta intiera l'economia, e come siano costanti, e compatibili colla conservazione della salute edella vita. Su coteste diversith 6 foudata l'idea del temperamento. Molti modi di classificar-e i temperamenti furon tentati, mia tutti imperfetti. La classificazione che sola a buon diritto si pub meritare ii titolo di razionale, e (,cib che pia monta) ragionevole, 6 quella basata sul sistemi geinerali die compenetrano tutti gli organi, ii vivificano e lii pongono in azione; intendo il sangutigno, ii linfatico, il nervoso. Ii temperamento adunque misura ed esprime ii grado di attivith e di sviluppo d'uno dei tre sistemi generali. DEl rEMPEIIAMENTl. 77 E siccorne non Aol6 mao dei tre sistemi generali, Ma eziandio un organo, ifh Viscer~e impbrtante, un apparecchio tiatto intiero pub acquistare'relativamente agli altr~i un grado superiore di sviluppo' e di attivith; e preponderare per conseguente. sull' organismo, cos'i' questa misura di attivit4, di sviluppo e predominio di un or'gano, d'un viscere, d'un apparecchio viene espressa dalla -parola idiosincra~s'ia. Dalla somma dP tu-tti gli elementi organici, di tutte le differenze individuali, temperamento, idiosincrasia, eth, sesso,. eredith, abitudine,- ne* risulta un totale die esprime lNrga'nizzaz!4on'e particel.are di ciascun ihidividuo, variabile da una Petsona'all' aifr'a,.'eie non pub essere in. conse-b guenza ridotta ný a specie n6 a grupp'i che riceve uin appeliatiVo'jaato dal-.risultato sommario cliae forte o d0 bol,* e che 'nom6.si costitizione.,.La -costit.zione 6'la formula generale dell& particolare organazione -di ciascun individuo, e in~questa formula entrano ii grado di forza fisica a regolarith piu. o meno, perfetta con cui si compiono le'funzioni, la somma di resistenza -organica alfle cause di malattia, la *proporzione di vitalithx e per ci6 appunto'la poasibilitb, della durata. T~ornando -alla classificazione ditmeaet (e non e questione oziosa daccMa la parola temperamento suoni ognora nella bocca di tutti ed esprima idee per le pi U" volte confuse, false, o nul1e ) gli stati' succennati soltanto si meritano ir norne di temperamenti, avvegnache" essi soli 'valgono. ad esercitare, sull' organismo una influenza immediata e suprema', modificare tutte le parti del corpo, ed iluprirnere. agli atti orgainici una spinta, ed una direzione tutta par'ticola're,tanto- nella salute quanto nello stato di Inalattia. Tutte- le altre predominanze ammesse talvolta dai medici come temperamienti essenziali, intendo il bilioso etc., naon 50fl0 die consecutive e sovente generate da una serie dIi snodificazion'i morbose avvenute in un organo. 78 DEI TEMPERAMENTI.: I temperamenti non si cambiano radicalmente,;.ubiscono per6 profondissirne modifi'cazio-ni,peg l'infihabefiza -del1' et6, abituclini, maniera d'alimen'tar si, 'gen ere d'esercizio, Profes-sioni, costumi, etc. TEMPERAMENTO SANGUIGTNO. LI carattere generale di 'qu~esto temperainento, 6 facilith con cui si compiono, tutti gli atti organici. -La re-- spirazione 6 larga e prof-onda, la, sanguificazione atti-va- ed energica, - -la, digestione. agevole,- le. azioni del siste-, ma nervoso- bene ordinate, i- moviinenti liberi e- xegolari. Le funzion~i si effettuano. con somma armonia,lo sviluppo delie parti 6 ben proporzionato, e nell' insieme deli' economia si ravvisa una fortunata impronta- di ~'orza e di saluto6. Rispetto al -morale; spirito- gai!V, pensiero vivace, immaginazione 'mobile e ard ente, coraggio, An Icostanza-; ecco ii patrimonio di queste splendide organazioni. Nello stato, di. malattia, questo temperamento offre al med~ico potenti risorse. Le malattie, irrompono: francamente, pronuncianjo meglio i loro sintomi, rives tono formra.pii acuta, seguono un, corso pii' regolare, pas'sano,phiu;aramente alla cronicith, ten dono spontaneamente -alla risoinzione e la convalescenza 6 assai pii". pronta -e. pift certa che negli altri. TEMPERAMENTO LINFATIGO. Allorqu-ando in- un in-dividuo la elaborazione. dei iiquidi non sanguigni (muco, siero, linfa. etc.,) supera nelle sue, proporzioni la formazione e la costituzione del - s angue, dicesi essere eg-li dotato di ternperamento linf~atioo. in. questi temperamenti ii sangue viene depurato in modo.,assai incompleto, dalla respirazione.e nel sno passaggio per gli appareccbi di secrezione non esperimenta i cambiamenti DEI TIýMPERAMENTI. 79 necesar ala bonacosituz ione. del fluido nutritivo. La predominiunza* linfatica. aduh~que,. dimosti'a non gi~ l'inde.4 bolimento,:ma bens-I laumento. di vitalithi di totte le parti destiuat-3 all' assorbimento e al tra-8porto delle elaborazioni bianche cioe" dei liquidi non sanguigni. Da ci6 n6 risulta die ii temperamento' linfatico cionsiste nella" pr~edominauza di sviluppo, dli vitalit4, e di azione di tutti i tessuti penetrati d-ai- liquid *i nona sanguigni e_* di tutti,gil orgatiii destinati al-la 'formazione. di- questi liquidi. A p~rima vista. si -scorge il temperamento- infatico. Statura- o tro&ppo. alta.o troppo piccola; pocao proporzioneý ed armonia delle forme;- testa 'ed artico-I lazioni groý,se;,ý- mani volu~minose, -piedi schiacciati, capelli ýrdssi, biondi o -castagno - chiari che.-c adono prima del tempo; _- pelle bianca, leviigata,, sottile, solcata da vene die. serabranio- dilatate; colorito pallido tal-'.volta d' un-biaiC'o cenerognolo,'.pube~rth tarda, organi ge' nitali. poco sviluppati, nellaw donna* mestruazione, laboriosa,' difficile,- irregolare,.p~oco a-bbo~nd~nte,- carni molli, fredde, comnp~enetrate" ed in-zup'pate'.d~i liquidi; orifici muco~i, P666 coloriti; denti mal dispos0ti o- gua bti, o se 'sani alP -aspetrto., -di -uti. bianco turchiniccoo,- abbon~danza di secre-` zioni cutanee e mucose,- guancie,,spesso' placcate di uifC rosso vinloso, o. punteggiate di rosa- pallido; - incesso lento;, risposte esitanti,.-, Voce poco sonora. E' poich6 ii sangue e il sistema nervoso esercit-ano l'uno sull' altro, 'in' influeniza reciproca; il sa~ngu6 del liq'zjtici differendo dagli altri, ed -essend6 1laiicisto con assai minor forza, ne risulta. un-Cianguore-che clic ttigl tiorgranici~degli esseri eselusivamnente linfatici ed 'attacca le' lorO facblth inatell-ettuali., Cosli eziandlo i 6ordoni nervosi tuffaft fro, I tessuti-bkienchi sono difficili a6, sciotersi:,e po~chis~sifno` impres~sionabili dagli eeceditari~entI. Ecco 11 tipo cosil disgraziatamente comiune, tipo che rivela l-'azione su'll' orgaiiismo di cause' morbose interne, 80 D-Rl TEMPERAMENTI. figie (lella corriizione; tipo della; dec~denza della, specie, decadenza, che-n'on si ýsa se. piiil dovuta. all' azion~e dell' aria, delle- acque - e delle localith, o all'1. uom~o stesso e alla -dele1.eria, infliienza-della, societa". TEMPERAMENTO NERYOSO. L' azione nervosa, 6 un mistero. -t falso il credere che ii temperamento- nervoso dipenda. da iino sviluppo esuberante. di una o4 ',aitra- parte nervosa; 6 solo Ile~pressione della sensibilith. generale del soggetto. Tutte le parti del corpo sono egual mente- eccitabili, ii cervello 6 domi-nato dalle irritazioni cMi visceri ailo stesso modo onde i *i-sceri sottostanno alla, potente influenza, dell' azione cerebrale,. Le, sensazioni. soiio nlo~bili, l suscettibilith del. sistema. nervQ~SQ 1e~trema, le simpatie recipro~che fra i visceri e. ii cer-. ve'llo energiche e turbolenti. Le impressioni. p-er quanto languide e rapide producono una forte scossa; tutto. 6 sofferenza o piacero. Ad onta di meschine apparenze esterne, la resistenza orgarnca, la forza, d'insieme sviluppatissima. Studi, fatiche, sofferenze, p~rivazioni meglio dei tempera--ý menti sanguigni tolleratet; e nelle epideiiiie, nelle guerre, e simili sagrjflol -sono. capaci di un vigore mai sperato e. di trattii del: 'piii grande -eroismo. Squesto ii temperamento che pih facilmente si rinviene nello stato di purezza, della. specie., Associato ad un altro temperamento tende (a prevalere e da ultimo lo assorbisce. Gli altri temperamenti subiscono profonde modificazion-i co'l prpgresso -dell' etbý e di.altre influenze, -iil nervoso- in quella vece si acc'rescle. E poich6 tanto 6l'anta~gonismo tra i'attivith muscolare e i'atti'vita nervosa die 1' una- non- pub coesistere. coil' aitra,, cosi la superioritlh della sostauiza ed azione nervosa trae ije'vita-t bilmente all' indebolimento dei muscoli. Digestioni penose, stitichezza, flatuienze, massime se 8'2 REGIME DE1 MALATI E DEI CONVALESGENTI. "o Poich6 egli 6 necessario, egli dice (~ 259-Organon), nella pratica omiopatica, che le dosi sieno debolissime, si concepisce agevolmente che d'al reg-ne e dal, genere di vita dei malati bisogna allontanare tutto cib che potrebbe esercitare su di essi una influenza medicinale qualunque, affinch6 1' effetto di losi cosi esigue uoui sia sofocato sorpcssato, o distlu1rba1t da alcuno stimolante estraneo. ~ Difatti, ognun sa come ii caff6 sia. uno degli a'ntidoti della tbelladona, dell' oppio e della noce vomica: come ii vino puro e i' liquori alcoolici abbiano la sfessa azione sulla noce vomica; come 1'3aceto e gli acidi in generale rencano al contrario assai piu energica 11 azione della belladona etc. Hahnemann non ha fermato lelle regole pedantesche di regime. k Al medico omiopatico si spetta (~ 254-Organon) di prescrivere la via da tenersi sotto questo rapporto in ciascun caso particolare.)> Ii che vale quanto dire che le norme del regime debbono essere modificate a seconda del1' eth, del sesso; del temperamento, gener-e di vita, "biogni, abitudini etc.. etc. La questione spaventosa per taluni 6 ii caff6- Si -ricusa piattosto di curarsi, i preferisce lo star male a questa privazione. Ebbene: ecco la sua soluzione nel senso della ragione e dell' esperienza. I1 caff6 debbe assolutamente abbandonarsi quando si somministrano medicamenti appartenenti al regno vegetale, chamomilla, belladona etc. Se per6 il medico crede dover tollerare ii caff6, in riguarcho ad antiche abitudini, lo permetterh solamente alla colezione- e temperato con assai latte. Il medicarnento si prenderhc due, ore - dopo questo primo pasto. Una, sola sostanza esclude assolutamente il~caff6 che 6 il suo completo antidoto, la noce vomica. I1 caff6 si pub pure permettere -quandoa f Imedicamento Si compone di sostanze minerali; percihe e provato che 84 RIEGME DUI IIALATI E DJE CONVALESCENTI. FRuTrTA.- Qujadunqne frutto immaturo,-o acido come limoni, cedri, melogranati'... -PASTICOERIA. -Qualunque preparazione di- pasticceria in cui entrino essenze aromatiche- come cannella, vainiglia, mandorle amare -ecc. GONDIMENTI. -~ Qualunque sostanza aromatica e stimolante come vain~iglia, noce mo-scata, pepe, garofano, cannella eec. eec. Bevancle stimolanti e medicinali d' ogni s'orta,. Ii 'vino deve esser bevuto. con, moltissima moclerazi'on~e. Il reSto TTJTTO E" PERMESSO. Si esciuciAno le polveri dentificie. oclorose, i profami d' ambra o musehio, saponi con forte odore, insomma tutto 66~ che sente d' aromnatico L Per bevanda si pu6 prenclere lo sciroppo di gomma, di more, di cerase, di frctrboise, acequa zuccherata, acq-ua d'orzo, o di, riso,, o panata, o'di malva, o latte allungato. Per i convalescenti.. Non' si dee gib, credere die la durata della mal'attia serva di misura per la durata della con'valescenza; malattie croniche' son seguite da brevilssima convalescenza, mentre malattie acute lasciano _per lungo tempo le loro orme impresse nella prostrazione del convalegeente. Quale influenza ha la- cura sulla durata della convalescenza' Mancano dati positivi per risolvere esattamnente la questione. Si pub per6 generalmente formulare 1. La durata della convalescenza 6 tan~to maggiore per quanto piii gravi farono le perdite fatte subire @111 infermo dal metodo di cura. Allorquando un, infermo esce dable mani deli' allopatia come da un lambicco, dopo essere stato alla lettera distillato con sanguigne, applicazioni di sanguisughe, vescicanti, sudoriferi, purganti etc. langue lungrarente in uno stato di debolezza e d' inattivit4L pla1 Vedi IPavviuo in fine deII'opera. REGI ME DEi MALATI E DEl CON VALESCENTI. - 85 stica, La cplalc fa' sl,che la convalcsccnza sia una s~econda xnalattlaw. 12 omioPatia c -onos ce appena La c6onvalcs Iccnza. 2. 11 prolungamento, e 1' austerit-4 della- dicta infliusconoý sulla durata e La solidit'4 d~lla convalescenza, tanto per La. mancanza di riparazione, qaanto, pcrch6 gli organi~gastro-intestinali dal riposo sono resi inetti a cligerire conveitientcmefatc i materiali destina'ti calle' riparazioni. La dicta deve csserc rigorosa nel 'periodo iniziale, delic infiammazioni e dcLLc aLtre affezioni die rivestono fin dal loro'. principio, La forma- infimmt-i;ma aLLorquando l'escrcizio degli organi digesti-vi non pub piu' provocare un aggravamento locale o una sinistra reazione geflerale, bis-ogna:nutrire ii malato. I convaLescenti, sfuggano le variazioni di temperatura, I' azione dell' aria fredda e- secca e cpiii ancora 1' aria umida e fredda. - Abbiano nell' interno delle abitazioni un calore cos~tante di 15 a 180'&cutigradi- luce, - ed acreazione freque-nte. Sc P1 aria degLi appartan-inti 6 umida, sicorregge dispon-endovi dci vasi contenenti del clo&rwo di ccdcoio. Lc vesti di Lana, assorbiscond ii sudore, preservano dai repen~tini raifredidamenti, e determinano, in tutta La superficie. cutanca uno stimolo salutare. Si.`ano -ampic e leggicre sl -che LascinoI piena Libert4 ai movimenti ed alla circoLazione.' I picdi facili a frcddarsi, siano copcrti da caize di Lana caldissimc c da u~na caizatura leggicra ma die prcscrvi dal freddo ce dali' umiditbi. I bagni ticpidi saponati- saranno, utilissimi per La nettezza. Di.ce'rtadurata non indeboliranno punto; sco'uiti da frizioni seeclch col-la mano o-con u-na fianclia, stimoicranno favorevolmente, le fauzioni cutance.I prirni giorni della convalcsccnza si passano al letto ii quale ~sarh ne' troppo soffice ne troppo duro. Qualehe giorno, dopo lev'atosi, si proverh ad una passcggiata. prima in vettura quindi a piedi. L' cscrcizioc Scia dolec, modera 86 IIODO D'AMrMNISTRA2I0NE BPREPA&AZIbONE DEl MEDICAMENTI. to e non giunga a produrfe la menoma fatica o stanrhezza. Si scelgano le- ore in cui l1'ariaI thca& il.maxi.vimum. di purezza, vale a dire, nell' estate la sera, nella primavera e nell' inverno'il mezzogiorno, nell' autunno la mattinat. - Si allontani qualunque causa d' agitazione rnirale ed intellettuale. Per ii vitto dei convalescenti si osgervino queste quattro regole 1. Proporzionare 11 nutrimento non gib, all' appetito del convalescente ma alla facoltb, dige~stiva deilo stomaco. - Incominciare cio6 con alimenti di facilissima digestione e poco nutritivi crescendo quindi mano a mano fino ad alimenti molto sostanziosi. 2. Mangiare poco e spesso.,3. Sottomettere lungamente glil alimenti alla masticazione. 4. Scegliere gli alimenti che sono pi * in rapporto colla tolleranza gastrica, e consultare per questa scelta le abitudini individuali, purch6 non sieno abitudinii nocdve. aIAPITOLo III, Modo d' Ailaministrazione e preparazione dei Medicamenti. - Rispetto al modo di servirsi di questa guida, si cerchi nel capitolo intitolato dalla parte del coryo che viene attaccata, ii sintomo corrispondente alla propria affeziqne, o indisposizione, o fenoreno morboso.,Questo sintomo (che si studierb. di rinvenirlo e determinarlo esattamente e non confonderlo con altri analogrhi) sarh~segulto da uno o piii nomi di medicamenti. I medicamenti sono numerati. I numeri denotano 1' ordine con cui debbono esser presi e debbono -1' uno all' hitro succedersi. Non '16 bisogno di dire che sopravvenendo o 0un no MODO D' AMMINISThAZIONE,E PREPARAZIONE Drsl MESDICAMENTI. $87.tabile miglioramento, o, la Scomparsa totale del-,sintomo., non solo 'no6n Si dee pýsare al rimedio die' siegue, ma'-6 necessario a~rrestarsi. Suipponiamo Si sia molestati da un gonfio~re. alle labbra. - Al capitolo X Affezioni della faccia, iiIele. labbra, delle mascelle, Si troverbt Gonfiore, e sotto ---All'e tabbra. Riinedi sono' 1. Natr. m.'2 Hep. s. 3. Silic 4 Sulf. Slincornincierb, ae*prendere Natr). m. colle regole pregcritte piii sotto. 0 1' affezion e sciomparisce, e si sospenade,.cjualdunque rimedlo; o, diminauisce notabilmente, e Si,-pr-osiegue a prenclere lo stessoa meclicamento; o, persiste ostinata, e Si passa al N.ý 2. Hep. s. Lo stesso, dicasi per passare al N. 3, e 4 etc. e cosl per tutti i casi. Non ho come ha praticato taluno, ripet~ito in ogiii rimedio ii molo cli somministrarlo. t un infarcire ii librocl' inu - tili ripetizioniL,Qai si trcwerbi questo modo, estesamente esposto e dichiarato. I rimecli che aclopera 1' omiopatia non han nhilla, di nuovo, d' inventato, di stran o, d' arcano; - yono lee medesime sosta~nze.semytii che ha in ogni -tempo, adoperato, la vecchia scuola. Questa per6 non amministra mai un medicamento allo, stato semplic6, e pressoch6 tutte le sue formule esprimono, rimedi composti, o info~r.mi accozzamenti di sostanze medicamentose; mentre 1' o -miopatia mette La pii'i gran- cura nel pro-vvedersi ciascun medicamento i-n tutta la su'a puirezza, ed- amministrarlc- senza alcun miscugiio ch~epossa alterarne le virtu" pa'rticolari. Se tutte le sostanze dotate di virtiv. M'edicamentosa (cosl avverte Jo Jair- nella sua. nuova Farffiacop ea orniopatica) si presentassero, sotto una forma cos'i comoda 'come per es~empio, le acque minerali, non si potrebbe trovar cosa piu, naturale e razionale che lo, usarle tali q~al a natura le produce. Ma in un gran numero, di queste sostanze, la virti' reale si trova in uno stato, piullo, meno, latente e non potrebbe esser messa in attivith che distrug 88 MODO D'I AMMINISTRAZIONE E PREPARAZIONE DEl MhEDICAMENTI. gendo la materia primitiva, e addizionando un' altra sostanzd.che in qualith di veicolo riceva la virt' sviluppata e la trasmetta all' organ'ismo. - In altre sostzanze, per converso, la virtu' medicinale si rinviene sviluppata, ma 6 talmente energica che seuza 1' addizione d'una sostanza che valga a moderarne- gli effetti, non si potrebbe adope' rarla senza pericolo per la. salute ed anche per lavita degl'infermi. - Ba ultimo v' hanno altre sostauze le-quali comech6 la loro virtu" non abbia bisogn6 d'essere sviluppata," ne 4' essere moderata, pure si offrono sotto una forma che si oppone o alla loro conservazione o alla l6ro amministrazione e che per conseguenza dimandano egualmente 1'addizione di sostauze estra'nee per essere rese atte agli usi della medicina. La preparazione e 1' amministrazionie dci medicamenti essendo adanque impossibile seaza alcuna miscela, egli 6 mestieri trovare sostanze che, sebbene operino sulla forma dei medicamenti, pure siano per se stesse cosi innocenti da non alterarne punto la virth medicamentosa. Questa condizione per quanto sembri facile in teoria, pure non era cosi agevole a soddisfarsi; imperciocche" anchlel'acq'u& pug-a, la sostanza piii innocente che Si conosca, non va -esente col corrompersi dali' inconveniente d'alterare i medicamenti. L' Omiopatia si serve di questi due veicoli. 1 l'Alcool o Spirito di viZ9o per la preparazione di sostanze liquide e solubili; 20 lo zuccciero di latte *per la preparazione delle sostanze seccie ed insolubili. 11 fatto ha dimostrato che per la pratica i medicamenti incorporati in questi veicpli agisconq allo stesso modo come se fossero allo stato di purezza, e che le preparazioni fatte in tal guisa sono costantemente e perfettamente uguali fra loro. Prego ii lettore di fissare per un istante 1' attenzione DIODO " DAMMIN19TIRAZIONE E PIIEPARAZIONE DZlI MEDIGA1IENTI. 89 sulla semplicith e su'lla ragionevolezza del modo onde proced& l'6miopatia nel preparare i raiedlicamenti. Ave'ndo u-n corpo"primitivamente insolubile che si 70 -glia frazionare e. dividere, qual -mezzo occorire per'-raggiungere questo scopo? Certo, non v' ha nulla di meglio che tritu~rarlo, ed anche 1'. allopatia cosi' pratica in molti casi. Donde le TRITURAZIONI. - Avendo -po1 una sostanza naturalmente solubile come sarebbe', a mo' d' esempio il succo d'unia pianta, dlie! s i volesse clonser-ýare sicuramente, e senzl'alterazione, a che bisognerebbe riborrere? All'unico mezzoI che v'~bbia:,dePo~rla~ nell' alcool puzro, perch6 l'alcool ne 6 ii -veico'lo per eccellenza;-ii prodot-to di quest a miscela.noma'Si TINTURA. Fin qui che cosa trovasi di- piii antico e di piii sem-7 plice? Le triturazioni e le tinture* sfuggonoala.le critiche La~ question~e sta nelle dilu~zioni. Ma quando Si ritorni. alla- meinte quanto. dissi'di sopra trattando delle dosi minime: quando la SCIEN zA c'insegna che 4quanto PiU" una- sostanza-6 divisa, -tanto me~gio, isuoi ele-menti poss~ono toccare lo stato di purezza. as~soluta: die quanto ~i una sostanza 6 divisa, tanto maggiormente sviluppa la sua az~ione di appopriazio'ne; -.,che la triturazione -e la suddi'visionte sviluppano 1' -energia delle propriethý;,q quando V ARTE prova per lunghi anni ogni giorno a migli 'aia ýdi Mnedici la veritli di que' principl, 11 azione di quelle dosi e la possanza delle dilu'zioni, - non potrb, l'intelletto riposarsi tranq'uillo in s-eno al fa~tto e, al rxagionainento? t Quattro ordini di preparazioni farma'ceutiche si1 usano ill olniopatia. - L e tintlure, he ditiuzion&i, le tritura~zio~'ie i globui. - LE TINTTJRE S' ottengono facend6- macerare he piant e fresehe nehlo spirito dli vino puri'SSiino'o facendo in esso, 0 nell' acqua. distillata sciogliere le sostauze solubili. '90 -MBODO DW AMMINISTIIAZIONE -E PRIEPARAZIONE DEN IMEDICAMENTr. LH,; TRITURAZION-I: servcano a preparare gkli agenti cie Sono, insolubili nell7 acquai. e nell' aledool.Si fanno, mescolando una p-arte- delia- sostauza..attiwac in 99 pqrti dli zucchero. di Iattq e trituranclo il- tutto in% ui mortajo' per ani Or-a, o a, manIo, o con apposita maccbina-.- La se'conda trituaz~ione Siottioi-e mescolanclo uýngrano dell'ala in 99 grani ~i zucher dLlatte e triturando, allo stesso maodo. Cosi si, ottiene, la * Z.I~opo la terza triturazione tutto le so. -stanz e --dtivegoio Solabil'i e si possono-C'ontinuaike le at. tenuei6~ofl_ 1-a-a idlazione.. -iLEDhIT~z ioNI- 81ipr6'parano m-fes'col-anclo"una goeciadci una tintura, co~n,-9 g ýo'e'iedL spixito di vi~no~e-.scuo~tendo ii tutto fortement&4. lU-na' goccia- di q~uesta priftla -dll!zone in '99 goccie di: ilzoorf.-ainh6 Ia.,* dhluzione.L ire si cq~tengono allo_.st-sAQ. nodc. Qui~ste si chiamfafio tnitiura'MiOnie dilui~n tentemai V~i sono pol 16 jtriirazidni-odl in~dec imali. Consistonoo nel'rmescolare inveceb, li un gr'ano 10-grani della -soitanza--mediea mentosa, iný-90 grani o goccie dli vericelo. - Bisooxna-,:'fare d116- diluzidni o triturauzioni decimali -affinich6-equival~gano- ad iina cientesimale. I an modo, di pro~razioe;~sa p~i tt v, ed 6--quello che 10 adopetomnella mia ~ra a~oi~ ~sa pii sdclifacnieto he 1' altro. < I~*io ~ I ft-4-fmosi-globuli tanto ierisi, sonoclef Pihcoil t "'zwelh c i latte oil amido su 6ui -si versa qualohe gocci& Cli uria> ciluzionee 0Si ainministran'o im1evuti in U itmbnado delia,sos-tainiza- mecicanientosa'. --In ]'logo di pbortare, le dfilazioni liqu'ide SI otn louirzp pati del 1~iq~iie. Ece6f ii gr'ancle aircano,-i a a~a Ss u- rdo..A: Io a~d6.p~eQ globulFie& ffi1-uzýbni ~sedoh~do-i cast. Amo, meglio per6 che ii ruodicamenuto. non? pa~ssi tante trafile, o sica amininistra~to puro, ai~co me*. viene. kvero die ciR quvale ii 'medesimo, ma I-ii.med4.16-.-noe - 6piii contento, perche' oresee la sicarezza; ii medicamonto no'n 6 cos! suddliviso, C MOUDO ~DANKINISTRAZIONE E PRPABtAZI0NE*DEIlBIEDICAMENTI; -9 non.si sr#Ami. dplbbio se, i giobuli siano -imibeviiti m~mrarmente'ed. eigiaft fente. Per ibe_ coalserva'rei'medicainenti omioliati'ci. c6nviene te~nerli lsn61itarnentelo6n'tani da- qualunque sostanza odo-". rosa, e gu z ardai-tsene dal calore,, da'i riaggi.'solar,.- dal1' umiditci, e dalla luc-e-.,Coniviene ten'erli in i, i Iuogo'freeo, (non iu'mido )* e oscuro, cl assicurarsi di quiind0JfAbfiYjando se aucora soIIO buoni. La, moe6. iuacidiscq, 1o spiri~le o-distruggosi la -potenza hmedi` ale'. Si "ricns&eld1uzioni'oAiio cive6nate a#qc gpaA6u-a ceia-.siUla. superfidie bakn6 unita dirc-ti.a stratod pu~a~ana~oo.J~a reg,"ione. Se la guciivi~no traqnquilI~m.n e*aftintqra odiluWzALon6Abunnn-9,Zn ma ddble bol-f,,, ýijnu~ odg-a n- pti p - r're A,' avve'rtenza ~assai uleaqel ngle diie o servAlio. auche l lizon.di6etamn-b~a9altlie -cro niobie dalla `3at-. ýl 3Q 9 g~ Dol1bdiluiizoni i4u,"ua dtieoi~,mn. Dele'4itrazonlungrand. Dei io61" i da &- a -l2,. Si~gcc~a o~g~n, oglobulo 'si sciolgai-sempre in-8 cuc~hiaj,,cdtiqua -e s nepenatn ulao Ogni qcj4arIA..d? &ra: so? iI mso " 6urgentissimo. Ognij., p-a nei casi mono yviolenti aact eg, ~ i Og 4.,, 6s nell6*,.em~plici indisposzi~oiiij -roporzto~d.4n.g inrvalli'al loro~ý,ýIsentimento.' Um cucoajo l i.ua~ nwla sera'in c~sidi_ af-. fozioni cronicdae,..e rlbi-4,-.ft"cetfdO.siieciedore _ Otto giorni di astAineonza- -0a, qualun e~imedio dopo ftkrmi~ata,.ognitd0,se Quosto`&,fugarntq. si p11dire a regoli di wos ~medici. Indlcaziorfti& neces~&16. al casi pearticolhlri sarkanno date,quand~b-caddt Iin acconio;.. RIPEDIZ TONE DELLE DOSI. k.lori*u~Ando -un rliredio tpr4 -11oca. nina roaziono e produce un minilioratniento 6 eviaente 92 MODO D'AMM1irSTRAZIONE E PREPARAZIONE DEl IIEDICAMENTI. che non devesi cambia're, con un altro. In. questo caso perb v16 una regola da osservare che'.6 ii principio fbOnd-men-tale di ogni ripetizione, che cio6: non, bisogna wmai ripte un gecon~dctdose fin tanto che yrosiegue la reazione-yprovocata dadla prima, e chd it rnigliorcarento Proqredisoe PER QUANTO -SIA. LENTO E LEGGIE RO. Nelleafein gravi 6- gravissime; se una o due ore dopo esaurita la prima dose non si vede neppure ii phiu lieve indizio di remissione nella violenza dei sintomi ~piii allarmanti, Si cambierlh di inedicamento, e si dara quello die siegue. Nelle affezioni lievi, come a ino' dl'esempio,ý reurna, mal di gola,I diarree etc. nelle affezioni, puramente dinaiMiiche come lesioni di funzio'ne, spasmi,. dolori nei tragitti. nervosi ecc., nelle indisposizioni insomma senza febbre n6 grande violenza, se dopo un giorno- non, v1 6 -ombra- di migliorla Si cam'bi rimedio prendendo quello die siegue. Nelle affez 'ioni- croniche se ii rimedio, non gio~ra, dopo due dosi si cambi per- un altro. Per i bambini si scelga una dilh&zione --pii& etevata e la dose sia minore (globl~&i) I rimedi vogliono sempre esser presi un',ora prima di mangiare e tre ore dop o nangiato; deve intercorrere cio6 questo lasso di tempo dal medicainento al cibo, e dal cibo ialla presa del medicamento. Vi sono ancora due altri modi di prendere i. rimedi. Ii. primo 6 per ol/a-zione, fil&tazdolo' o odo~randolo 'due o tre voltg, e questo modo 6' utile in affezioni leggerissime. L, altro ` prendere i glo1buli a secco, cio6 non disc'iolti nell'acqua, e le goccie di diluzione so}pra un pezzo di zucclhero. Torna' utile e comodissimo, pei býambini e- per gli 110 -mini che debbono attendere ai lor'o affari. Invece di un cucchiajo della soluzione si prendono 4 o 6 globuli a secco ripetendoli ogni volta die Si dovrebbe prendere un cucchiajo; e in luogo di 4 culcchiaj una goccia nello zucchero. QUADRO DEI MEDICAMENTI. 93 Questo 6. quanto'Pes'perienza ed una attenta 6sservazione al -lettQ. dell'infermo nin'hanno insegnato e dirnostrato rispetto alle lo-si e alla loro ripetizione. (JAPITOLO, IV. Quadro dei Medicam*nenti inclicati in quest' opeT,e - delle loro abbreviature. Le cifre collocate accanto a ciascun nome indicano le diluzioni,o potenze di CUi si fa USO cornunernente. (Le diIuzio'ni..pih' alte si USino per le infermitiA crouiche e per quelle di poco rilievo; le basse per i casi pi'u urgenti e dolorosi.) Aconituin napellus, Agaricus muscar~icus,, Aluminina, Ambra grisea, Ainmonium carbonicuin, Ainmonium cauisticuin, Anacardiuin, Antiinoniura crudu i, Argentuin, Arnica montana, Arsenicum, Arsenicumin od., Asa foeticla, Aurum foliatuin, Baryta carbonica, Belladona, Bismuthuin, Borax veneta, Bronuin, Aeon. 6 Agar..6 Alum. 12 Ainbr. 6 Amnmon. c.. 1, 12 Arni. cau st. 1 Ariac. 6 Ant. crud. 12 Arg. 24 Arn. 01, 3,6),30 Ama,. 6ý, 12 Ams. jod. tr. 1 Asa 3, Aur.EG.' 0 Bamyt.- c. 3. tr., 6 Bell..3. 6, 30 Bisin. 3. tr., 6 Bor. 3. tr., 6 Brom. 0, 3 *QUAD-RD DEl BIEDICAMENTI:" Bryonia alba, Bry'. 6-, 12 30 '1 Calcarea carbonica, Cainphora,Cannabis sativa, Cantharides, Capsicurn anna'um, Carbo vegetabilis, Causticum, Cedron, Chamom'illa vulgaris, Chelidonium majus, China, Chininum suif., Cicuta virosa,.Cina, Clematis erecta, Cocculus, Coffea cruda, Colocy nthis; Colchicum autumnale, Croton tiglia mi Conium-.macula'tum, Crocus sativus, Coralia rubra, Cuprum metallicum, DigUalis purpurea,' Drosera rotundifolia. iDulcamara, Euphrasia officinalis, Ferrum metallimum, Calc. c. 6), 30 Campli. 0, 3 Cann' 0, '3 Canth. 0, 6,Caps. 6 Carb-vg 2. tr,, 15 Caust. 12 Cedr. -6 Chain. 3. 12 Chel. 6 Chin. 1, 3, 12 Chin-s. 1. tr. Cic. 6, 12, 30 Cin. 3 Clem. 6 Cocc. 6 Coff. 6 Coloc., 6 Coich. 6 Crot. 6 Con. 6, 30 Croc 3. 12 Cor. 6 'Cupr. 12 Dig. 2, 12. Dros. 6 Dale. 3, 6 Euphr, 6 Ferr. 3 QUJADIIO DE. MEDICAIIIENTI. Graphites, 'alon~num; Hepar suipliurils, Hyoscyamus niger, Ignatia, - amara, IpecacuanhtO; Iodium., Kali carbonicum Kali bickrom, Kali chioricum, Kreosotum, Lachesis, Leclum.valustre, Lycopodhm. cla-vatum, Mercurius joclatus, Me'rcurius corrosivusi;ý Mkerurius solubilis, Mercurius vivus, Muriati's acidum, Natruin muriiatidumi liitri aciclum, Nux mosehata,Nux vom~ica, Opium) Graph. 12 Glon.- 3. Hep. -6.-,12, 30 Hyose-.12 -Ign. 6, '30 Ip~ec,_3, 6, 30 Iod..0, 3 Kal. 6, 30 -Kali biclir. 1 Kal. chli. 1 Kreos. 1,2 Lach,. 12, 30 Led. 6 Lycop. 12,' 30- 100,Me~rc. jod. tr. 1 Mere. coir. -12 Mere. 801. 3.- tr., 12 Mere.V. tr. 1, 12 Mur. acid. 1. 3, 30 Natr-m. 12; 30 Nitr - ac. 3. 6, 30 Nux-mo-sel. -12 N'ux-'v. 12, 30, - Op. 0, 3, 6 Petroleum, Pho'sphorus, Phosphori acidum, Pe~k,12 Phospli. 12, Phospli. ac. 30 6 96 QUADRO DEI MEDIGAUENT[. Platina, - Pulsatilla anem. one Ranuncu-lus bulbosus, Rhabarbarum, Rus toxico-dendron, Sabina, Sambucus nigra, Sanguinaria canadensis, Secale cornutum, Sepia, Silicea, Spigelia, Stannum, / Staphysagria, Sticta sylvatica, Stramonium, Sulphur, Tartarus emeticus, Thuja occidentalis, Yaler'iana, Veratrum album, Viola odorata, Zipncum metallicum, Zingiber, Plat. "6 Puls. 6, '12, 30 Ran'. bulb. 6 Rhab.,1 Rhuis. t. 6, 12 Sabin. 3, 12. Sanb. 3 Sang- 6 Sec. 3,_ 12 ' Sep. 12, 30 Sil. 12, 30, 100 Spig. 12 Stan. 30 Staph. 6 Stict. sylv. 2 Strai. 6 Suif. 1. tr. 3, 30, 200 -Tart. 2, Thuj.' 0,60 Yaler. 2, 12. Yeratr. 3, 12,)-30 Viol.- od. '3 Zinc. 12,.30. Zing. 6 97 PARTE TERZA (N.. B. Lecircostauze, condizioni di aggra-vameuti, miglioramenti etc. si troveranno quando occorrano alla voce sOfferenze.) Q-APITOLOi. Affezioni Generaii. ABBATTIMENTO IMPROYVISO "di tutte' le forze: Cainpli., V. delole-zza. in seguito- di perdite d! sangue, d' uinori: 1 china, 2 phospli - -acid. ACCESSI NERYOSI: 1 plate-, 2 sep.,.3 nux-voin., 4 natrinur. in seguito di una einozione: 1 ignat., 2 puls-., 3 nux-v., 4 phosph - acein seguito di contrarietb, a jchain., -2 coloc., 3 staphys. con angosce: 1 acon., 2 ign., 3 bell., 4 plat. -in seguito di un accesso di collera: 1 bry.,, 2chain., 3 nux-v. AGITAZIONER.FISICA: 1 bell., 2 rhus.....la notte con insonnia: solubilis -con sete 11 nux-voin., 2 china. AGITAZIONE NERYOSA: 1 -acon., 2 coffea., 3 chain., 4 nux-v. ARIA (avversione all'): 1 bell., 2 nux-V.,3 cainph., 4 coff.,. 5 sulf., 6 cocc. ARTICOLAZIONI: Scricchiolainentoj- 1 nitr-ac. 2 capsic. 3 -sulf. dolore delle- 1 arn., 2-. bry., 3 rhus., 4 inerc. so--- lub. (24 ore) 7 98 AF FEZIONI GENERAL. -- scoriazione delle ~ sulf., 2 puls., 3 cale. c.; 4 merc. sol. (24 ore) gonfiore delle: 1 bry., 2 bell., 3 rhus., 4 nux-vom. irrigilimento delle: 1 cham., 2 rhodod., 3 rhus., 4 laches., (2 giorni 4' intervallo fra 1'uno e 1' altro) - infiammazione delle: 1 Aeon., 2 Bry., 3. Arnie., 4 rhus., 5 mere. sol., (24 -ore). AUTUNNO ( sofferenze d') 1 rhus., 2 dube., 3 veratr., 4 mere.,.5 chin, BAGNO FREDDO (ecattive eonseguenze di un) 1 rhus., 2 nitr. - acid., 3 sep., 4 ars. - di mare: 1 ars., 2 rhus.,.3 sep. di piedi: 1 rhus.,- 2 puls., 3 silic., 4 nitr,.-aea, 5 mere. BIRR&ý (inconodi eagionati dalla): 1 nux-vom.,, 2 puls., 3 bell., 4 suif. BEVITORI (,affezioni dei) 1 nux-v., 2 ars., 3 op., 4 lach. 5 earb-v. BRUCIANTI (dolori)> 1 ars., 2-eaust., 3 mere. 4 phospl. CAFFt (sofferenze per Pauso oc abuso del): nux-v., 2echam., 3 mere. che produce agitazione nervosa: 1 aeon., 2. cham., 3 fnux-v. dolore -di eapo: 1 cham., 2 Nux-v. insonnia-: 1 coff., 2 nux., 3 aeon. - gastralgia: I ux-v., 2 coculus. eagione di soffereuze ai denti,: 1 eham., 2 nux-v., 3 bell., 4 mere. CALDO ( sofferenze generate dal).: 1 aeon., 2 jod., 3 led. p., 4 earbo vegetabilis. deli' aria: 1 pubsatilla; 2 bryonia; 3 jod., 4 lycop. del letto: 1 ehamomnilba; 2 ledum; 3 Sabina; 4. mere.,, 5 ulf._ APFEZJ0NI GIW.ERALI. 99 -per 1' aria calda: 1 arse.,' 2 carnph., 3- mosch., 4 dulcamara; 5 cau'st., 6 kali; '7 sep, 1S suiph. CAMOMILLA: (sofferenze per alluso di):I coiL,) 2 ign., 3 puls., 4 nux-v. --diarrea: Puls. -dolori: 1 aeon. 2 coffea Febbre o 1 aeon'. 2 coff. -gastralgia: 1 uux-v. 2, ign. Utero affetto: coceulus. nausee: 1 puls. 2 nuix-v-. CANFORA (abuso di): 1 op., 2 coffea. CARBONE (male pel vapore del) 1 op.), 2 aruica; 3 bel.. lad., 4 ammon. CIANOSI: 1 hydr.-.. ac'., 2 digit; 3 laur c., 4 veratr., 5 Camph., 6 lach., I7 duprum. COLLERA: (conseguenze della) 1 bryon., 2 ehamomilla; 3 nux.-v., 4 staph.I g a. -nelle persone nervo-se, con spasmi ec., 1inL 2 bellad., 3 puls. COLLEIRIOBE- (rimedi die convengono alle pers'one) 1 bryonia; 2 nux-v., 3 charromilla; 4 causticum; 5 phoosph. CONTRARIETX' (in seguito di): 1 -ignat., 2- aeon., 3 chain., 4 bryonia 5 colocynthis; 6 staph.,'7 nux-vom. CONTRAZIONI ORAMPOIDI: 1 calcarea carb., 2 lycop., 3 sulfur., 4 causticum-; 5 coloc.; 6 rhus tox. delle parti esterne: 1 nux vomica; 2 rhus tox; 3 graphites. delle parti interne: 1 belladona; 2, ignatia; 3 china; 4 nux-vom. 5.-puisat; 6, sulphur. delle articolazioni; 1 graphites; 2 natrum muriaticum; 3 nitri aed CONTRATTURE. DELLE MEMBRA: I calcarea carb., 2 graphites; 3* lycop. 4 secale cornutuin. CONVULSIONI (spasmi): 1 belladona; 2 opium; 3 hyo.. 100 AFFEZIONI GENERALI. sciamus;4 cicuta; 5 cuprum., 0 ignat., I stramon. )8veratr. - in seguito di affezioni verminose: 1 cina; 2 cicuta virosa; 3 hyosciamus; 4 sulfur. - in seguito di dentizione V. Dentizione. nei bambini: 1 aconit., 2 cina, 3 chamom., 4 coffea; 5 ignat; 6 op., I flux vomica. nelle puerpere. V. malattie.delle donne. nelle donne isteriche: 1 ignat., 2 belladona; 3 cocculus; 4 ipec. 5 sepia; 0 platina, 7 tintu'r'a isterofila deli' autore. all' epoca dei mestrui: 1 igIatia, 2 coffea; 3 pulsatilla 4-tintura isterofIa'. - in seguito di cause meccaniche: 1 arnica, 2 calendula; 3 rhus., 4 pulsatilla. - in seguito di spavento o d'-una emozione qualunquee: 1 ignatia; 2 chamomilla; 3 hyosc., 4 nux-vom., 5' opium., 0 platina. * - per abijso di oppio, vino, birra: 1 camphora, 2 bell., 3 chalnorn., 4. coffea, 5 hyosc., 0 nux- in seguito della scomparsa repentina di una eruzione alla pelle: 1 bryon., 2 ipecac., 3 pho- spl - acid.*,)4 'rI.ns., 5 caust., 0 suif. in seguito di raffred.damento o soppressione della traspirazione - I acon., 2 bellad.., 3 chamonm., 4 china; 5 nux-vom., 6 silic. PEBOLEZZA, STANOHEZZA e AFVATICAMENTO generale ed estremo. V. abbattimento. fisica dei bambini: 1 calc. 2 sulf. (alternati ogni 8 giorni ) e bagni giqrnalieri di acqua i-n cui siasi fatto bolli-re un pugno. di foglie e ramoscelli di _pinO. per la menoma conversazione 1 suif., 2 calec., 3 natr-m. AFFEZIONI GENERALI. 101 - nervosaI: 1 nux-v., 2 phosphl ac., 3 cale., 4 shlf. - che si manifesta `all'aria aperta: 1 bryon., 2 hep S., 3 veratr. coricato: dule. - andando in vettura: 2 cocc., 2 petr., 3 sep. dopo avere scritto: silic. - al letto ) 1 con., 2 phosph. ldopo -forti malattie: 1 china, 2 veratr. eccessi sessuali: (dopo): 1 phosph. - ac., 2 cale., 3 chtn., 4 sulf., 5 silic. - al piii piccolo moto: 1 carb veg., 2 anac. salendo le -scale: Anacard. - senile: 1 baryt., 2 con., 3 ambr., 4 op., 5 aur. - per un tempo burrascoso: 1 silic., 2 petrol., 3 natr. dopo aver parlato: 1 alumin., 2 sulf. dopo- veglie prolungate: I cocc., 2 nux-v.,' 3 puls. DELIQUIO; svenimento: 1 aIcon., 2 ignat., 3 nux-vom., 4 op. 5 camph., 6 carb-veg., 17 chamomilla. in seguito di una caduta: Arnica. al minimo dolore I hep - sulf., 2 nux mosch. - durante I dolori: 1 acon., 2 cham., 3 coff., 4 vekatr. sforzi intellettuali (dopo) t1 nux-vom., 2 lach. emozioni morali (in seguito di): 1 aconit., 2 cham. 3 ignat., 4 op., 5 coff., 6 veratr. Spavento (in seguito di uno): 1 ignat., 2 acon., 3 coff. 4.op. nelle donie isteriche 1 ignat., 2 cocc., 3 con., 4 chami, 5 nux mosch., 6 fnux - v. in persone dedite al vino: 1 carb c.veg., 2 op. gioia (dopo un eccesso di) 1 coffea; 2 op. 102. A AFFEZIONI GENERALL. - mereurlo (per abuso'di): 1 carb- veg., 2 hep Sulf., 3 lach., 4 op. al minimo movýimento: 1 arnica; 2aconit., 3 veratr. in seguito di perdite debilitanti e forti malattie: 1 carb - veg., 2 china; 3 nux-vcum.- 4 veratr. eon vertigini:. 1 aeon., 2 bell., 3 bryon., 4 nux-v., 5 arsenic. GANGLI INGORGATI: I am., 2'silic. 3 phosph., 4 zinc. GLANDOLE AFFETTE dolorose 1 chai.', 2 mere., 3 phosph., 4 bell., 5 chin., '6 suif., 1 cale. dure: 1 od., 2 con., 3 silic., 4 chai,, *5 sulf. infiammate: 1 merc., 2 bell., 3 phosph., 4 silic., 5 hep. - s. - ingorgate: 1 mere., 2 jod., 3 bell., 4- suif., 5 eon. suppuranti: 1 silic., 2 hep., 3 mere., 4 bell., 5 sulf. ulcerate: 1 silic., 2 phosph., 3 ars., 4 bell., 5 hep., 6 eon., )7 suf. EBOLLIZIONE NEL SANGUE ( senso di). 1 aeon., 2 bell., 3 mere. LAVARSI (avversione al): I sulf., 2 eale., 3 nitr - ac. OSSA brucianti: phosph - acid. - dolori di escoriazione: 1 eon., 2 phosph acid. - dolori lancinanti: 1 bell., 2 qaaust. formicanti: 1 chain., 2 Rhus t. -notturni M~rte. di gonfiore: Mere. RAFFREDDAMENTO di piedi (eoin~eguenze di un): 1 silie., 2 puls., 3 chain. RAFFREDDAMENTO (eonseguenze di un) 1 aeon., 2 dule.,'3 mere., 4ý puls. - per freddo umido: 1 dule., 2 puls., 3 cale. - c. 4 sulf. - bagnatura: 1 Rhus., 2 bryonia. AFFEZIONI GENERAuL. 103 - disposizione a raffreddarsi I dulc., 2 sulf., 3 rhus,, 4 silic. - che produce mal di denti: 1 cham., 2 dule., 3 acon., 4 coff., 5 mere. - che produce dolori alla nuca: 1 bell., 2 Rhus. dolori all' orecchio: 1 puls., 2 mere., 3 bell. REUMATISMO cronico (n3n faccio parola dell' acuto e delle varie specie del cronico come di assoluta pertinenza medica; parlo del reumatismo cronico che non 6 cos'i grave da richiedere l'opera dei seguaci d'Igea) 1 lycop., 2 phosph., 3 Nux mosch. - GOTTA: ant. crud, quando vi sono sintomi gastrici. Con gonflore caldo della palma della mano dolore al gomito, aumento nel riposo e diminuzione col moto, Cocculus. - Podagra: 1 hep - sulf., 2 jod., 3 led., 4 phosph. 5 colchic. SOFFERENZE in casa:VNux vom. abbassandosi: 1 Bell., 2 Nux vom. coricato su di un latoI: 1 acon., 2 bry. - sul dorso: Ignatia. per;l latte: Puls. - per la lettura.: Nux vom. la mattina: 1 Nux vom., 2 phosph. la sera: 1 aeon., 2 ars., 3 cale., 4 puls. 5 phosph. la notte: 1 bell., 2 china, '3 merc., 4 sulf. - al sole: Camphora. - pel vento: 1 bryon., 2 sep., 3 rhus. - Scuoprendosi: 1 hep. - sulf., 2 nux-vom., 3 rhus. 4 ars., 5 aur. - miglioramento: 1 licop., 2 cale. - c., ferr., 4 jod., 5 spigelia. 1.04 AFFEZI0NI NEIWOSE. scuoprendosi la testa: 1 jod., 2 lycop., 3 aeon., 4 cale. carb., 5 ferr., 6 puls., 'I spig, 8 veratr. -un braccioo uta gamba: 1 hep - s., 2 silic., 3 rhus., 4 squillia. scendendo: 1 aeon., 2 ars., 3 aurum., 4 bryon. 5 petroleum, 6 sulf. TEMPO variabile (male per un) 1 caic., 2 suif., 3 carb. v., 4 silic., 5 rhus. umido (per un): puls., 2 veratr*, 3 dulc., 4 rhus., 5 -carb- vg. - nebuboso (per un) 1 rhus., -2 chai., 3 nux-mosch., 4 china, 5 sepia, 6 rhodod., 'I mere., 8 bry. secco (perun): 1 caust. 2 nux-v., 3.hep., 4 eon., 5 acon., 6 ipec.,.7 bryonia. TORPORE (gensazione di): 1 fux-v., 2 piatina. nelle parti malate: 1 chain., 2 nux-v. GAPITOLO IT. Affezioni Noirvose. Stati nervosi, fenoineni convulsi, accessi, crisi nervose ec. Sotto questa denominazione comprendo quella serie di fenomeni morbosi che a rigore non possono appartenere n6 abba classe delbe convubsioni propriamente dette, ne" alle nevralgie ( dobori nervosi); ma che vengono ad accessi e costituiscono un sintomo o complesso, di sintomi dipendenti puramente dal sistema nervoso. N.B. Per agevobare la ricerca del rimedio, si avverte che ba piii parte de' sintomi qul sotto enumerati se non costituiseono intieramente 1'accesso o crisi nervosa, acconmpcgnctn o sieg0uono esso accesso, ovwvero ne costituiscono ba forma e darano. eziandio anche dopo finito 1'4ccesso. AFFEZIOI4I NERVOSE. 1-05 AINGOSCIA:, 1 bell,4.-.2 alum, 3'cham.-, 4- hyose. 5 flux-v., 6- sep. ASMATIC HE (sofferenz-e-:) 1. eamph., 2 ipee.,.3 fux-v., (nell' aece'sso).POTr la eura, radicale 1 Silic., 2 CaTcar"e-ae- Suftf~r(a'lt-6rnati 8 giorn-i uno, 8 1' altro ), 3 sepia.ASSOPIMENTO o voglia c di orm-ire: 1 eaie.,2 2chain., 3- kal., C.:'I BRACCIA (sp'asmi alle):1 upr., 2 strain.,.3 chinin. -al~le mani: 1 eamph., 2 bell., 5 mosehus. - alle dit-a.,:1 camph., 2 staphys., 3 mosehus. - dolorose 1 plat.,.2- sihecea. - deboli: mur-ac.ý -intormentite. 1 alum., 2 silieea GALORE febbrile't: 1 aeon., 1 mere., 3 eaust., 4 e~ham., 5sep. GAUgE GIRCOSTANZE ehe possono provocare 1' -attaeeo. EPOGHE ACCESSI CHE SI MANIFESTANO: All'- aria aperta: 1 earb-veg.', 2 plat., 3 sulf., 4 sep. -'Sieduti ( stan-do): 1 silie., 2 a'rs. -Bagno frecido. ( dopo) R&'zs.- t. -In seguitp di'un aeeesso di collera o-d' una eontrarieth.1 staph. 2 aeon., 3 eoce., 5 ign. in segiiito di una for'te corsa: sulph&ur. - -di emozioni morali: 1 aeon., 2 hyose. 3 nuxv:,) 4 puls.- d ci erzuzion~i ripereosse 1 ealearea-e sulfur( alternati ) 2 ipee., 3 e-aiistieum - Per 1' uso -del latte: Natr-m. - Dopo essersi lavato:suilyh'iqr. AFFEZIONI NEIIVOSE.- 0 FACCIA PALLIDA: 1 suif., 2, silic., 3 -natr-m-.-rossa: -1'elladonxt. rossore. alle. guanicie: eaAbo vegetabilis.' -calcla-: 1 natrum-m.., 2 -nux-,v., 3 thuja, -turgida': belladona. FAME smod~ata: I -hyo'se., 2- cina. FEBBRE di. reazione dopo una crisi nervosa: sepia. FITTE nelle membr: si'licea. FORMICOLTO 'nelle' parti affette: secale. FREDDO o brividi-: 1 'alum., 2 con., 3 natr-m., 4 silicea. FRIGIDITA DELLE MEMBRA: 1 ca-mph., 2 veratr., 3. caust. GAMBE dolorose: silicea.. -intormnentite.: alumina, -pesanti: 1 silicea., 2 thuja. GEMITI: 1 -silicecz., 2 conium. GOLA. ( dolore alla)1 carb-vg., 2 lyc~op. INSENSIBILITk o torpore delle membra: 1 puls., 2. bell,ý 3 bry. IPOCONDRI ( regione rdegli ipo-condri dolorosa):natr-mo LABERA pallide: uf. LA.CRIMAZIONE: carb. vg. MNIM CONVULSE-: 1 ca mph., -2 bell., 3 cupr., 4 mosehu s. fredde: 22it. MELANCONIA: sepia.. MOVIMENTI violenti delle membra: 1 caust., 2 cale. c., 3 hyosoC. NAU SEA: 1 carb-v., 2 nux-v., 3 plat., 4 aluamin a;. NIJCA (tensione alla) narmr -(sudore alla):sepia. OCOHI abbattuti: co--vg. convuls I:i bell., 2 hyose.), 3 plat., 4 tart. OREOCHIE dolhrose: -silicea. ORINE frequenti: caust., 2.hyosc., 3 lach., 4 cupr. -involontarie: 1 nux-v.,;!2 -caust., 3 hyose. OSTINAZIONE e contradclizione astiosa: earb-vg. 108 AFFEZIONI NERVOSE. PALPEBRE ( movimenti convulsi alle): 1 campli., 2 ignat., 3 rhab. PALPITAZIONE di cuore: 1 con,., 2lc. lm PARALITICO (s~tato paralitico del' corpo'):pai PETTO cloloroso: 1 conium., 2 silic., 3 lycop.-congestionato, oppresso: 1 nux-'v., 2 sep. -spasmi al polmone: 1 nux-v., 2 sep. PIANGERE (v 'oglia continua di )-: 1 con,., 2.siic., 3-carb-v. PIANTI: 1 silic., 2 con.IIENI ( male di):I calc-c., 2 alum. RESPIRAZIONE-oppres~sa: thibl'a. RIGURGITO:.1 puls., 2, lycop., 3 1Igch:. RISO: 1 aur., 2'caust, 3 bell., 4 con. SBADIGLI: 1 con.-, 2 kal. SENSAZIO~4E come se qualche- cosa 'risailisse'dal cuore alla, testa: I1 nux-voni., 2 'sulf. SETE:.ntr. SINGHIOZZARE (pianto) coan~iur. SOFFERENZE _v. cause, circostanze, epoche. SONNOLENZA: 1 chain., 2 calc. STERNUTI durante. o clopo la crisi, ner'vosa;:.slf. STOMACO'(scrobicol~o dolente) 1 nux-vom., 2 con., 3 plat. SUDORE durante la crisi o accesso nervoso 0o consecutivo ad esso:, o come- sintomo- isolato. SUDORE generale: 1 ars., 2 silic.,, 3 thuj. -alla testa: otrl-vg. -alla nuca: sepia. -alla fronte: nntr-ac. -alla faccia: carb-vg. -la NOTTE sudo~re g;eneqale: kalif c. TESTA stupefatta -o stordita: 1 nux-v., 2 seOp., 3 caic. -congestione alla: 1 nux-v., 2 sulf., 3 alum. -male di': 1 natr-m., 2 sep., 3 'caic., c... 4 -con. -sudore alla: carl'-Vg. ItO AFFEZIONI, DELLA PELLE ED ESTERNE. no, seni fi-stolo~si, guasti. insomma e disorga. nizzazioni a josa. Un:'Coipo di bisto Uri, cessa immediatamente 'e dolori e 'infiammazione' e ii. bera positi 'vamente da tutte le siiiistre conse-guenze. II vol-ere. che sa @&o- 6 in voigare preg-iudizio dei piii dannosi, ii, pretendere poi -con qualehe omiopatico che ii chirurgo non v'abbia a porre le maui,, edi.ce u n gl'obulo faccia le veci del. coltello e dell' apertura 6 cos a non dir6 stupida; ma inicjua. quando la suppurazionoe si prolunghi soverchiamon'te. PIhospl&. freddi: ossia- che sopravvengono'senza, lavorlo inflammatorlo, ovrosceono ad Una infiam. mazione-cronica.. Calca~rea cairbonica, e sulfur., alternare quosti rimedi _uno la ruattina'-1' aqltro Ia sera. Quando ii pus,.(o marcia) 0" liqu~ido, scolorato, sanioso, verda~stro,.infetto si-darh Asa foetida.. So 1' apertura tarda a chiudere' ere sta,qu'asi- fistolosa, allora, Silicea.- Ad ogni modo udir sempro ii parere dol chirurgo. ASCELLE sudoro esorbi-tanto: 1 thuja,- 2 ho p- suif., 3 sepia. Prurito. stimaolante:11 nitri ad. ) 2 spigia Eruzione quasi -erpetica: I carb.- anim., 2 sepia. -Escoriazioni: 1 ' carb.- vg. j 2 amn. ANO (eruzione erpetica all'): 1 petrol., 2 natr. - in., 3 carb: - an. dolore: 1 n ux., 2 ignatia. scolo di mucosith: 1 solub.', 2 phosph.q 3- sepia. gonfilore, all': Linux--vom., 2- graphites.' -prurito all': Aeon. - prurito- La-notto 'al caloro -del- lotto: 1-nux-At., 2 pulS* APFEZIQNI DELLA -PELLE ED ESTERNE-. 11t BOLLE che6 rodono; 1,petr. sli., 3. sulfur. -s~angiin~olenti: I1 nflt1'l. 2sec. CONTl3SIONI,:..Ar.nica all' esternlo (,tintura madre un cuechiajo sciolto in mezzo bicehiere d' acqua) e da 1. a 3 goccie della seconda, diluzione ogni tre ore per- uso interno. -quando in. seg~.iito ( d' una ) ii tessuto celilulare resta, ispessito o indurito e qualehe glandola, partecipa alla malattia: Conium, d.elle parti ossee:- Smp1~hylm- N. B.- Helianthus applicato all' esterno. riesce nelle -stesse circo-staufze di arnicat. ma, in: casi meno. gravi. CROSTE al'cuolo capelluto: 1 mere.,.2.rhus-.. - agli ocehi: 1 mere, 2 gr~ph. -orecehie: 1 puls., 2hp,3graph, naso.: 1 phosph, acid., 2- suif.-, 3 rhus. narici: 1'aurum.,.2 alum., 3 sulf. labbra,: 1 bellad., 2 ars., 3-.silieea. lingua: Chininum~..parti g n~itali:. nitr-. --!_ac.,2 caust.. Aseelle,: Natr-m.* dita-: Anacardium.-~gambe: Sabina. CROSTE erpetiche-: 1sulf.,. 2 Cale.,' 3 ceber., 4 con., 5 dulcam., 6 graph.. 7 lycop.,8 mere, sol., Q rhus. - tox., 10. sulf. annulari:, 1 sepia., 2 n atr., 3- nat-r-m. bianche: 1 lycop., 2 graph., -3- ars. -brucianti: 1 ars.,,2 caust., 3 rhus., 4 merc,-sol. -brune: -1-na~tr.,. 2 lycop. -forfdraceoý: 1 ars..,..2 Cale..-.,3 silieea, 4--dubcam., 5 sepia. screpolate: 1 sep.,.!4-sulf.ý- 3c-lc. --. 4 graph., 5 rhus.., 6 sulf. -giallastre.: 1 mere.,Sol., 2 ars., 3 sepia. 112 AFFEZIONI DELLA PELLE ED ESTERNE. - con g'an prurito: 1'clem., 2 rhus., 3 sepia, 4 calcarea, 5 arsh, 6 mere. sol.,17- graph. corrodenti: 1 ars., 2 graph., 3 silic., 4 lycop., 5 sepia. secehe: 1 sep., 2 silic., 3 bry., 4 caic., 5 dub., 6 merc., 7 veratr. che gemono umore: 1 graph., 2 lycop., 3 Rhus, 4 c-lemat., 6 mere. sol. suppuranti: 1. sulf., 2,mere., 3 -rhus., 4 sepia. squammose: 1 clematis,, 2 dubamara, 3, mercurius 4 phospl., 5 suif. ECOHIMOSI: arnica (all' interno e all' esterno): 2 china, 3 con., I ferr., 5 sulf. - acid. ERUZIONI IN GENERE: asmatiche (cho alternano con-sofferenze): Rhus. brucianti: 1 ars., 2 carb., 3 hep. s., 4 merc. callose: Antimonium. fline a piccoli grani: 1 carb.--vg., 2 graph., 3 hep. giaflastre: 1 cic., 2- mere. nerastre: 1 ars., 2 bell., '3 rhus. che danno sangue facilmente: 1 cale., 2 dule. FURtNCOLI per farli abortire: Calcarea carb., e Arnica alternati un giorno uno, un giorno 1'altro, alla dose di un cucehiajo ogni quattr' ore. complicati ad erisipela: Rhus. con dobori ed infiammazione vivissima, fferc., e Bellad., mere., la mattina, bell., dopo-ii mezzodi un cucehiajo ogni.2 ore. assai sviluppati: Nux vom., e Silicea, (un giorna uno, un giorno 1' altro) un cucchiajo ogni 3 ore. che taIrdano-a suppurare: Rep - sulf. di cattivo aspetto con minaccia di divenir cangrenosi: Arsenicum e Belladona (un giorno. uno un giorno 1'altro alternativamente) un cucM chiaj'o ogni ora. AFFEZIONI DELL.A PELLE ED ESTERNE. 113 die hanno la secle nelle, diUla Ledum palustre. die erompono e si. svilujppano quasi periodicamente per. effetto di una' diate si particolare; per impeclire la riproduzione Dulcamara e Sulfur.;(alterriati un giorno uno- un giorno l'altro) un cucehiajo'ogni 4 ore. Arhuica in, questo caso 6 anche u-n- eccellente rirnedio, FERITE Arnifa all' esterno e all' interrio (v. contusioni) -fratture': delle ossa: Symphitum (uso esterno ed interno' con scolo di sang'ue, inflarfimazione, spandimento sanguigno o sieroso nel- tes suto cellulare: Ca~-- lendu~la offic. (uso esterno ed interno-) FLUS)SIONE: afflusso innorma-le di. un iqu-ido (sangtie o, sierositih) verso. un punto qualunqu~e del corpo, sotto 1' in~fluenDza di una causa eccitante. Volgarmente si'div questo nom~e agli' igorghi flern-monosi (da flemnaone; infiarninazione del tessiuto laminoso- ossia cellulare ii quaile uni-sce, connette-, riempie i vuoti fra te'ssuti piu i mportanti) del tessuto cellulare delle gote e-delle gengive. Allora le gote, sono rosse, calde, tumefatte. Cause ne sono: azione deli' aria fredda ed umida (colpo d' aria). canie" dei'denti, applicazione sulla pelle. di sostanze irritanti,. morsi d' insetti come api, peechie ecec. che proviene da una. contusione o malb di deuti:1 arnica, 2 belladoria. che aumenta di dolore al calore del letto, ros-- sore diuagacia e pallore deli' altra: CI1&a~moinilta (indicato soprattutto nei barmbini) -mmcon tumore duro, assaii rosso, bru ciante, con minaccia. di voler suppurare: BelUldona~ la mat-- 8. AFIhEZONI DELLA PELLE.ED ES-TERNE.11 91'lpetto:ly'copod., -sul -petto e clor~so:s'uif. prurienti: 1, cau~st., 2 petrol., 3' phospli.-ac. 4 sep. 5 suif- brune nelle. braccia: lycop.' * bianche: 1 alum., 2 ars., 3 silic., 24 suif. -brune: 1 caust., 2- conium, 3 phosph-ac., 4 sep. bruno-rosse: jitr. ac. -brucianti: 1 bell., 2.phosph. ac.. 3 suif., 4 mere. Sol. -forfor~acee: 1 bry'., 2 SUlf.,3 silic.,4- cabe., 5 kre'os. gialle: 1 jod., 2 phospli. - ac. -secondo la sode: -qua-e, lh ulapelle: Ars. -sulle guancie.: 1 bell,. 2samb~ -al collo, petto, e dietro'lP orecehie: Cocculus. -al petto: ars. - - al dorso e mamrimle:1 1 carb.-vg., 2 sepia. -all' antibrac'clo phosph-ac'. -Sotto il bra'cjo: Thuja. -al gomito*: petr. -al corpo: petrolean~. alle mani: 1,cxocus., 2 Tart. ene~t. -per tufto ii coi'po: 1 led.., 2 sabina. -scarlatto 1. bell., 2 mere., 3 -phosph., 4 pec., 5 euphorb. MORSId'4 animali vene'fici: piccature 4' insetti ec. -Ledum Pal~ustre.: ogni 10 minuti.' Quasi- sempre uii minuto dlopo' la'presa del rimedio ii dolore cegska immediatanaente. -della.. vipera: ammoniaca esternAmente quindi. cedron. NEI, o macclue cutanee dette voglie matierne: 1 spirito, di zolfo.*, 2 carb..-vg. 3 sulf. 116 AFFEZIONI DELLA, PALE ED ESTERNE. PANERECCIO Y. affezioni delle bra-ccia e mani. PRURITO sensazione conosciutissima. -all' a-no:- I ýcarb.- - vg. 2~ caust.4 n atr. -mn. 4. suif., 5 spig. -alle ascelle val-eriana.alile braccia;.: nitr- ac. -al collo suif. - alle' coscie 1 ars., 2 baryt a, carb. 3 spige~lia.. - alla faccia 1' ambra, 2 baryt.,.-carb. 3. sep,, 4 Thu*. - alle gambe.-Ambra. -alle g-ingive': 1 bell., 2 merc'. sol- 3 Rhoodoc. - alle labbra: 1 ars., 2,con. - alle maui: camph.. 2. sulf." -alle- dita delle mani: ambra,, 2 nu-x. voam' -alla palma delle maui: 1 lach. 2 sulf.. -alle mammelle: 1 puls. 2 Rhus. - agli occhi:.1I baryt. c. 2 mere. sol. 3 Puls. -alle orecehie: 1 baryt. Ce. 2 ign.,, 3- puls.. -alle palpebre: I Ambra, 2 phosph'. -alle parti genitali del]Iýuomo, al glndo: 1 petrol., 2 sulf., 3 ambra. - All' asta: 1 ignat., 2 nitr.-ac., allo scroto I amm. c. 2 coce., 3ý.staph; -alle;. parti' genitli' della 'donna 1I cale. ca-rb 2. caiith., 3 petr. 4 platin...... al p etto: baryt. ai piedi: 1 bell., 2 cocc., 3 phosph. -' ac.. -alla testa che obbliga 'a g Iratta'rla: 1 cae. cý. 2ý iga.,3pubs., 4ý Rhus., 5 staph. -all' occipite: I sibic,., 2 sulf., 3 th~j a.. -abla fronte 1 con,, 2. verat. al vertice sobtanto: Zinc.. -ab ventre: thufja., a tutto ib corpo: I caust., 2 led.., 3- thuja. AFFEZIONI DELLA PELLE ED ESTERNE. 117 RISIP9LA. 1 Rhus.,'2"bell., 3 bry., 4 clemat. - sul fine: 1 Graph., 2 suif. ROGNA: k un assu-rdoY, una inescusabile ignoranza dei principali canoni di medicing e lelle migliaia di fatti costatati da tempo irhmemorabile, 6 per-conseguenza un' azione colpeyole ii direI: o gaarisco La rogna in: 5 minuti. Eppure'i ciarlatani. d' ogni maniera che si camuffano da medici, non si- peritano di dirlo in pubblico e di praticario realmente con-gravissimo detrimento dei male arrivati malati. ORecentemente un sediceute Professore non arrossi- di dar fuori un ma. nifesto 4in cui avvertiva ii riapettabile pubblico ed inclita guarnigione che egli guariVa la rogina in cinque minuti. Che Di 0o.gli cdndoni le sue colpe, (parlo delle 'sue cure) a -s'ampi -annie i-cani dal cadere fra le.inghie di- cotesti.medici della rogna. Io, o signori mi riprometterei di guarirla - non in cinque ma in due minuti soltanto. E poi -??? tguarita, o respinta all' indietro?fu espulsa o fu'fatta diventare sorgente.d'i terribili malattie che avveleneranno tutto ii resto deli' -esistenza del povero inferro, trascineranno alla tomba. in. inz-zo ad atroci sofferenze e renderanno chii- sa quanto infelice aaiche la sua discendenza? Non, -al meglio fare come fa 1' omiopatia: attendere qualche giorno di pii, per poi poter dire: sono guarito; posso dormir tranquillo i miel: sonni nbu agitato dalle possibili conseguenze, non augosciato dal fantasma" della rovinata esistenza dei nasci-turi? Trattan dosi di questa malattia si badi Mon1o -all' oggi che al dimani, e si tenga per fermo die soltanto -1' omiopatia ne ha realrneiite e profondamente stadiate le couseguenze, e che essa sola ý capace di operare una verc guarigione stabilita sufle maggiori sic~&u-ezze possibili pel presente*e per 1' avvenipe. I rimedi che io adoperod con brillantissimi risul 118 AFFEZIONI DELLA PELLE ED ESTERNE. tati sono Lobelia inftata e Croton alterrati uih giorilo uno un giorno 1' altro da continuarsi fino' a 15 giorni dopo la sc-omparsa deli' ultima pustola. Ove resistesse a questa cura, sulfur e mere. v iv alternati un giorno 1' uno un giorno I' altro; e da -ultimo se. ii miglioramento non fosse abbastanza pronto - Clematis erecta e carb-vg. alternati quattro giorni uno e quattro giorni 1' altro. ROSOLIA sintomi. Febbre con lacrimazione -reuma di testa - tosse * secca. Dopo 2 o 3 giorni si -mostra 1' eruzion&' di piccole macchie rosse della forma e grandezza di morsi dji pulci. - Appog. giandovi ii dito con forza scompariscono per un istante. 1 bellad. 2 bryon. ( per la tosse rimanente) -3 coffea (contro l'agitazione'e Pinsonnia) -4 sulfur (quando v' 6 retrocessione deli' eruzione.). Nel primo peiriodo (periodo, catarrale e i' invasione) Viola odorata. Eccellente rimedio nel secondo ptriodo (,cd'eruzione) e capsicetrn annuurn. Comparsa bene e dappertutto 1' eruzione silicea. SCARLATTINA: Esigge.sempre Ia preseuza del-medico. Che fa ii medico allopatico in questa-malattia? o guarda sprofondato nelP'-inerzia, o se vuol fare qualche cosa e obbligato a dare la belladona RIMEDIO OMIOPATICO scoperto dal genio investigatore dell' Hahnemann. Trattamento preservativo allorquando domina epidemicam ente: beiladona - ogni 3 giorli, uellh cura s'incominci colla elladona e si mandi tosto pel medico. SEOCHEZZA della pelle: 1 aeon., 2 china, 3 nitr-acid., 4 suif. SENSIBILITA della peile: 1 am., 2 asa 3 bell., 4 lach., 5 silic., (6 veratr., 7 natr-m. 120 120 AFFEZIONI DELLA PELLE -ED ESTERNE. tina e sera per. mez-z' ora- una compressa inzuppatfa nel segixente miscudgliod.. -Aequa tepicla, 1 libbra. 'Arnica tintura- madre, 2 ottave.. Ove 1la'seottatur~a datzse luogo ad un lieve dýelirlo allora -si ricorra aila, Belladonna. r -per zolfanelli fosforiei Ccwst.- all' interno' e all'esterno qualach-e goceia in un po-co d' adqua con eul si bagna' la parte offesa fino alla'totale: scornparsa dei dolori, SUDORE profuso universale: 1 clbina, 2 sainbucast8 -al collo 1 bell., 2 lach'. -alla faccia s~udore caldo: 1 -mere., sol..,! 2 puls. -fredclo: 1 rhus., 2 ver atr. - -semilaterale: puls. - -al -petto: 1. ars., '2 nux-v 3 lach. - al ventre': earb., vg.-:-. freddo: amrs - alle aseell-e *:-1 natr-m. 2 silie,., 3, sulf.,.4 Thuja - --fetido: 1, hep. sa- 2, pho sph-ae. '3 suif. -alle s~alle dorso e reni.: 1 sep,., 2 china; 3 1y.op. -alle- braccia ed a-va~mbraeeio-:, thuja -alle maui: 1 caice., -c,)2 natr-.-n.',3wni., ý4 SUMf 5' thuj a 6 d 'uleam., I7 a'naeardium'. alle' palme delle mani: 1 dulb.', -2, anacardilum 3 mere., sob., 4 rhabarb. coscie e gamabe: I phos-ph, ad; 2' sep. - -ai piedi:.1 la~ch., 2 silie., 3 earb-w--g., 4 suif. -alla pia,nta dei piedi: -aeon-._, fetido: 1 -baryt., c., 2 graphj., 3 sep., 4 $ile., freddo, 1 bycop., 2 suif., sopprq-sso -cupr., 2 natr-rfl., '3 sep., 4 si-lie.,. - bagni di. sabblia o, arena eabda. able parti ammalate: 1 merec., Sol., 2 tart.;-em. abbond antis simo: sambucus -grasso 1 mere., 2 bry., 3-chi-n. /7 AFFEZIONI. DELLA PELLE ED ESTERNE. 121 -acido: I cauist.,, 2 suif.3 mere., sod., 4 rhus 5 sep., 6 silie'. - fetido com,'e 'orina: 1 coloc.,.2nitr., -acid. - (circostanze de-l'): -nel. meditare:- suif. 1nell-,ggere scrivere, ec., 1 graph., 2 rhabarb.. 3 suif. nel'.-camminare: 1 ambra 2 led., 3-.natr- M'., 4 silicea.-nel matigiare: 1 carb-vg., 2 natr-,m. -dopo 11l mangiare: 1 sepia 2 nitr., ac.. peril11p~arlare-: 1 -graph.,- 2 jod.-nel sonno: 1 bell., 2 china* -nello-. sveg~liar'si:. ars'. -visco'so: 1 phosph., 2 chain., 3 'ver~tr., 4 aeon., 5 ars.,' 6 phosph., ac. SUSSULTI dei tendini alle bra~ccia;e mani:.1. bell.,2 con. -alle gambe e tendini-di Achille e piedi: 1 carb.-vg., 2 merice., sl. mu$colari: graph. TUMORI: -V. Ascessi. UNGHIE con macehie bia'nche 1I nitr-ae 4 2 silic: - urchiniecie 1 china:.2 nux-V. -che s i spezztano' facilmente 1 graph., -2"" silie., 3 sulf., - che entrarto,nelle, carn!I: 1graph., 3 sulf. seolorate ant., 2 ars., 3 sulf. -deformi; 1 graph.1, - -2 silie., 3 salf. -dolorose,- sensibili: '1 caust., 2 graph., 3 -silic. 4 sep. -giallastre:-'1 con., 2 sep. -,che cado-no: 1 graph., 2 mere. YAJUOLO Febbre esantematica che -si -presenta con sen - sibilitb, 'vivis'sima.al 'vuoto dello. stomaco - 'vo - glia'di vomnitare, 'vomiti biliosi,. dolol'i tintollerabili ed atroci ai reni. Dopo 2 o tre gior 1222 AFFEZIONI DELLA PELLE ED ESTERNE. ni compariscono alla faccia, massire al mento e alle labbra, delle' macchie ross e in mezzo alle -quali esiste una piccola elevazione dura e punt.uta che va a divenire la pustola - al 1 pe. riodo zinc., met. all' apparizione delle prime pu-tole caust., la mattina - mere., 'corros., la sera. - al periodo d' essiccazione.: suif. - con vivo prurito: - led~um p..Recentemente fu assai vantata pel vajuolo La sar"acenia pucryurea. VARICELLA: - bell. YERRTJCHE bisogna umettarle con un miscuglio di tintura di VERAT'RUMi e di. tlwa: ( Muller). CAPITOLO IV.. Sonno e Sogni. Non fa d' uopo spiegare. le diverse --alterazioni del sonno e la stretta connessione. onde sono legate alle altre alterazioni della salute. Somma importanza fu da alcuni medici attribuita ai sogni, alla loro osseivazione ed interpretazione, si che da alcuni furon creluti capaci- di somninistrare segnai nelle malattie. Le quali interpetrazioni sono fondate sull' in. fluenza delle affezioti fisiche sulle operazioni dell' intendimento, massime nello stato di -sonno. Opinano 1' anima essere nei sogni spettatrice passiva dell' azione.e della combinazione de' -'vari fantasmi organizzata dal cervello, o almeno-non ispiegare La sua liberth comeb nella veglia. Sciogliendosi perb da certe- preoccupazioni e da acuni modi di vedere troppo imaginosi, _e pigliando quel tanto I V. Desjardins - Essai sur le songes - Ippocralo - Galeno - Fernelio - Stahl - ed altri. SONNO E SOGNI 123 che 6 da pigliarsi, 6. certo dice ii medico non trova segni die in uina certa. cat~egoria di sogni.; L? 'arte consiste nel seguire la figliazione delle idee die compon-gono ii s~ogno per risoalire alla sua orilgine, e put el esazione che ha prodotto questo seguito d' idee, *dobbiamo ricercare i segni dello stato interno dell' orgAnismo. AGITAZIONE nel sonno: 1 bell.,~ 2 chain, 3 coft'ea 14 ipec. GALORE generale nel sonno*: 1 jbell., 2 ars., 3 puls. 4 silei. CONVULSIONI nel sonno: 1 op., 2 hyosc. GEMITI -dormendo:'1 nux., 2'ign.; 3-china. 4 cina. GRIDA: 1 puls.,2 suif. INCUBO: 1 acon., 2 op., 3 nux vom.. INSONNIA: 1 coff., -2 acon., '3 hell: prodotta da irritazione isterica o nervosa: mosch. -- da emogioni deprimenti', dispia'cer~i, idee penosse: -Ignatia. -- da gravi meditazioni o dal qafe:- nux-v. -accompagnata da -visioni fantastiche: op. -prodotta d~a grande affollame nto d' cdee: puls. -Nei bambini: V. malattia dei bambini cap.. XXII. LAMENTI rae'l son-no': 1 nux-v. ý2 phosph.,. ac. - MASTICAZIONE nel sonno: calc., c. MOVIMENTI involontari nel sonno: 1 hyose., 2 ignat., 3 4pec., 4 chain. PALPITAZIONI di cuore: 1 caic.. c.,)- 2 puls. PIANTO nel sonno: 1 puls., 2 merc., solI_,3nux-v., 4-phosph., ac. POLLUZ-IONI:- kal1i c. POSIZIONI idormenclo - assiso: 1 saif., 2 ar s., 3 rhufs.,4-4 pul s, 5 chin., 6 phospli., I7 hep. - sui lati-: 1 phosph., 2 baryt., 3 coich., 4 eaust., 5 suif. 1-24. 5NN0. E SOGNI. -sul dorso.: 1 rhus..,. 2 bry., 3 puls., 4 flux-v., 5 ign-at. -gambe incrociate (con 1e) rhodo'de'ndron.chrys, - ivaricate: 1 puls., 2 bell., '3 rhus., 4 plat., 5dulc. 6 chin.,.7 chain. --retratte: 1 puls-.,' 2 ca-r~b-vg., 3 plat.' 4 china 5 arho dod. - --tese: 1 chain., 2 puls., 3, plat. -.mani. sul ventre (,con le) colocynthils. -testa ro-Ve-sciata in. addietro( con la ) 1 bell., 2 con., 3 cic.,2 4 hyo~sc.j.-ventre.(coricato.'suk_): 1 strain., 2 coloc., 3 bell., 4 chain., 5 puls.,. 6 iknatia. RESPIRO affannoso. nel sonno: 1I acon., 2 Thus., 3 inerc., Sol.). 3 chain. -interinittente: op. lento: 1 chin.-, 2 op. -rapido: acon.-sibilante-:~of ux--vows. SB3ADIGLI: -.1 nux-voin., 2 rhuis., 3, hep:' -. pasrnodici: 1 ign., 2 ~plat., 3 r-hus 4 hep. SOGNI - amorosi:-.natr - -m.! -afflittivi: carb-v. -agitati: I nux-.-v.,.2 msch- angosciosi df risse contese percosse: 1 ars., ~suif. - cdi aniinal-i: 1 am.., 2.inerc., 3 puls,., 4 sulf. -di ladri: -1 -rerc., 2 natr-m. -di cadute: 1 chin.,.2 thuja 3 kreos. - di pe'ric-oli: 1 anac., 2 ars., 3 kal.., 4 ignatia., di spettri: 1 silic., 2 carb-,-vg., 3 puls., 4 igil. SOGNI~di guerre e soldati: 1 hep., 2 bry,, 3,ferr. 4 jod, 5,mierc. - disgustosil di piaghe, pus etc.,.1 kreos.- 2 phospb. -lasci'vi: -coloc. SONNO I SOGNI.'- 129' 7-con pol1luzio-ni:' 1 chin., 2 natr-in., 4 staph. -orribili, spaventosi die fah~no gridare nel sonno I bry., 2; carbý- 7g.,"_2 ignat. -dci malattie.- nux7-v., 2 caic., 3-con,., 4 sepia. -di cada~veri, funerali lec-, 1 phosph., 2 anac., 3 kal. -terribili' sino a far parlare nel sonno: ambra. -volattuusi.: 1. canth.7 2 platý., 3 chin., 4 natr-m. Sn'ux-"v., 6 staph, -in cui si canta: 1 croc., '2 bell. -in cui si grida 1. croc. 2 -china 3 hyo*sc. - in cui si parla: 1 bry., 2 ignat', 3 puls., 4 r1hus. -in cui si piange': 1 chain., 2Dfux-v.,". 3 rhu s., t., * 4 thuija'. -in cui si -'ride: caust. SONNO alterato': 1 silic., 2; china 3 suif., 4 ars., 5'rhus 6 bell.,. 7 pu1g., 8 baryt., 9. nux---v., 10 chain. -agltato: -1 sulf.Y 2 ars., 3 silic., 4 chinh 5 rtus 6 bell.,. '7 chain.; 8 rhabarb., -ansioso: 1 acon.,- 2 veratr.-, 3' coc'e., 4.op'., 5-phosph. -legg~iero -(A'to ýp_): 1mere', 2 ars, 3'suif., 4 chain. 5 nux--v., 6 -ign. -non -riparatore: 1- china 2 sui.f.) 3 b ry, 4 sep-., e~ on., 6 silic., 17 phospli. -profon do: 1 op., 2 bell.,' 3 s ulf;, 4 "ign. 5 tart., *6 strain.-soporoso coinatoso*:1' puls.,, 2.op., 3 ant., 4 bell., -5 fux-:v.,: 6 cro~c., '7 tart. tardo la sera: 1 *nux-v., 2 ars. 3, sulf., 4 china.5,phosph., 6 egrb-vg. SONNO con' sofferenze: 1 suif., 2. ars., 3. bell., 4 strain. -'5 silic.,.*6 br'y, '7 op.,- 9 hep. - Addorinentandosi: 1 ars.,2' sep. '3 rhus.,-4 bry., 6 puls, 6 calc., '7 phosph. 8 mierc.. -durante il son~o: 1 be'll.', 2' bry., 3 ars., 4 Sulfl.) 5 strain. 126- SONNO E SOGNIi: - seguito'' del sonno -(in ).1 lach., 2 carb-vg., 3 suif., 4 caic., 5*staph. SONNQLENZA: bell., dopo 6 giorni suit. - con stupore e stordimentol:acon.la.mattin-a: 1 hep., 2 phosph', ac., 5 stf1. dopo pranzo: 1 chin., 2 graph., 3 suif., 'nux-v. - la sera troppo di buon' ora,.: 1 puls., 2 phosph., ac.,o 3 sulf. SOPRASSALTI dormendo: I phosph., 2 ars., 3 bellad,, 4 suif. CAPITOLO V. Affezioni FI ebbrili. Le aftfezioni febbrili richiedono sempre la preseoza del medico. o la febbre sia di quelle dette esseuziali, o sia getd nerata da una lesione in qualsivoglia organo, o-proven. ga da qualunque altra cagione, egli 6 certo, che.indica sempre un vero processo morboso ii quale pub risolversi in breve e con facilit,,mma pub ancora "prendere serie proporzioui e dar luogo'ad avvenimenti gravissimi. fE assurdo per conseguenza lo abbandonare al profano la cura di queste malattie e mettersi con una ridicola serieth a tesserne dissertazioni alle madri di famiglia; avvegnache per essere curate a dovere ed impedite di portare sinistre conseguenze abbisognano di- tutte le co gnizioni, di tutta la pratica, di tutto 1'ingegno che distinguono ii medico,sapiente ed esperimentato dal manualista e dal ciarlatano. Accenner6 soltanto ai primi soccorsi, da prestarsi line all' arrivo del medico - e al modo onde regolarsi affinch6 la propria o "1' altrui ignoranza non- facciano aprire 128 AFFEZIONI FEUBRILI. SINTOMI CHE POSSONO ACCOMPAGNARE LA FEBBRE ANSIETA nel freddo: I aeon., 2 veratr., 3 puls. - nelecaldo: 1 ars., 2 aeon., 3 puls. - nel sudoreI: sep., 2 ars., 3 cale., e. BRIVIDI violenti: 1 veratr., 2 nux-v. - interni: 1 ars., 2 puls., 3 'sepia. - da un lato solo 1 nux-v., 2 puls., 3 rhus. CALORE intollerabile1: aeon., 2 bry., 3 phosph. - la notte 1 bell., 2 ars., 3 6ham., 4 hep.-, s. CEFALALGIA.: 1 aeon., 2 bell., 3. ars. FACCIA rossa: 1' aeon., 2 bell., 3 bry., 4 rhus. FAME eccessiva: chinin. LACRIMAZIONEI: 1 acon., 2 euphrasia 3 puils. 4 phosph. OCCHI dolorosi: ipuls., 2 ign., 3 acon. PALPITAZIONE di cuore: 1 aeon., 2 phosph., 3 puls., 4 chinin. SUDORE fetido ((di cattivb oldore): 1 baryt., 2 staph. - vishoso: 1 cham., 2 phosph. - al minirno movimento: 1 sulph., 2 cale. 3 sep. SETE ardente, inestinguibile: 1 ars., 2 chinin. TOSSE: 1 aeon., 2 bell., 3 bry., 4 puls., 5 nux-v. TREMORI: 1 ar-s., 2 bell., 3 rhus., '4puls. VERTIGINI: 1 aeon., 2 ars., 3 fnux-F. VOMITI: 1 ant., 2 ipec., 3 puls. VISTA oscurata: 1 nux-v., 2 phosph., 3 eic. OONSIDERAZIONI..Chi non conosce le stragi menate dalla febbre ner-' vosa? Si cade irifermi con una cosl. detta gastrica, o reamatica, o inflammatoria (parole 1nello stato attuale della medicina prive di senso ) con una infiammazione di cer AFFEZIONI FEBBRILI.. 129 vello, di petto, dl stcaaco ec., la malattla p'rosegixe CQf corso, oscuro, mistbrioso.; oggi niell' abisso 'dim~ani sul, punto-d~i'aizarsi,_ oggP - morente dii-xani quasi convalescente. - A.T un tratto al..5 al ~7 o al 9 giorno scoppia un fierissim'o attacco e -il malato mu ore. -La m.-alattia, Si. snot dire, 1i4 degenei-ato in nei-vosa~ Coteste degenerazioni- non egistono in medicina e molto meno in natur:ý. Spesso 'la mia1attia 6 dosi -osgura die non si pub chiamare n6 gastrica n6 intlammazio neP A-ll ora si, dice: 6 ibwa tif~oide! II primo caso -eignoran~za ii secondo* e'ciurmieria. La tifoide 6 una malattia di caratte'ri- anatomici (ulce-- razioni alle pI acche del Payer-), di cause. (infezione peresalazioni pu~tfide d'- animali m-orti) di sintorni, di corso, di diagnosi '(gorgog lio alla fossa iliaca destra ec.-) di progilosi, d' esito, tutta speciale, tulta propria. Non si pub. per quanto si sia ignoranti, - scambiare con. alcun' altra; malattia, e lo ammantarsi di essa per s'cusare u-na morte,. 6 ciarlataneria delle piii schifose. Ii 'padre- rnio, or- sorno. 25 anni, trovatosi dirirnpetto-- a cotesto mis'tero: veduto b"he dei 100 morti di malattie acute 98 lo, sono per questa -mallattia-, si die' con. tutte, le forze ad investigarne. e cause, ln natura, 1' in dole, iirnodo d' associazione, il corso, i sintomi, P andamaento. Fat pa igosi, fanfiae la cura. Centinaja difgua-ý rigioni coronarono queste 'ricerche. - Ed incomiucib a pubblicarle- nel 1843. E pros egul "'s mpre ad- investigare., perfezionare epubblic-are. - la febbre nervrosa non 6' una degenerazione, ma -6 Wianiaatia riultanite da n affezione principale e. da Unaa consociaziohie o dipendenza; si pub riconoscere da Prinacipio e curare e guarire IMMANcABILME'NTE. - Degellerata, o-vvero toccato 1' ultimo grado in cui la vede an9 A-FFE7,[ONI- FEBBIRILI. 131 caa rale: bell., nux-.iv., puls., cham., inerc, aco~n., iilC.,,.stycta.,. -c&rebrale: aeon.,, e bell., (altern.,.1 o al piii 2 di~.luzione!1.) bry.', dupr., hyose., amn., rhus. -comatosa: puls., tart,, -op;q aecon., beli., h~yosc.., ant. -dentizione-: (di) aeon., 'chain., nux-v., siliQ.., -suif., Caic. -nei fanciulli: acon*., b ell., - nux--:.v.) bry., chain. -gastri~a:.ipee., -puls., nux-;vom., awt., suif., tart., bry. -etica: ars., phospli., suilf., eale., ipee0%, chini., code. 'inflammatoria-: Acon., -bell.,, bry.,, mere., hyose., n u~kv-v. - intermittente: china, ehini-num, sulfurieum, e come aceeSsori o nelle. felibri di poeo nmome'ntor_ ipee., nux--. v., puls., snif., ars. k! --gialla-: crotalu-s., laeh -aeon.-, bry., mnere, - di latte: aeon., coil'., bell; rhus. -lenta:Ars., coc6.,' phosph-, ae., ipee.-,.eampli., chin. -mattutina: bell., nux-~v., bry., Calc., lach. -mucosa:bell., puls".,' Chin., orhus., -mere., -suif. nervosa: chinin., bry n.- hyose., rhus., ars.,_ inur-(acid.., natr--.mur. -notturna: chain., ars'., bel~l., rhus., moere., suif. -puerperale: aeon:*, bell., nux,-v., chain., rhus., mere., coloc., hyo'861 - putrida: ars., chin:; rhus., bry., mere., carb-vg'., pho~sph., ac.,- nitr-ae. -reumatica: aeon., 1Puls., bell., chain., bry.; mere., nux-.v. trauinatica ( cio0 per lesioni portate'dal di fuori!) ami., aeon., calend.., bryon., puls., rhiis. -tioid: ell, yosc.:rhus.-) bry., ars., phosph., op,, suif., phosph., ac., nlitr-ac., memo.4 132 AFFEZIONI IFERBUILI. -verinino~sa: aeon.., ere., cm., suif., silie., Cic.) hyose.), -vespertina:pills., bell., ars... bry., am.;, lach. CAPITOLO V1. Affezioni morali. AFFEZIONI -deprimenti.: 1puls.,. 2 ars., 3, aur.. ANSI.ET-k: r ANS4IETA ed agitazione:.nux-v. APATIA. insensibilita morale,: 1 phosph-ae., 2 anac., 3 op., 4 sep., 5 staph. COLLRRA,: conseguenze, di un. aceess'o di.): 1 chain., 2 nu'x-.V., 3 coloc., 4 bry., 5 staphy. IDISPERAZIONE:.1 acon.,.2 eale. e. 3 veratr., 4 ign., 5 lachi. DISPIACýERI (eonseguenze di_): 1 ignait., 2 -staph., 3 phosph.-ae. DISGUSTO della vita: 1. aur'., 2 ars., 3 flux-v., 4 puls. EMOZIONi morali' (eonseguenze- sinistre di.): -alienazione mentale: 1 plat.- 2 hell., 3.hyose., 4 op., 5 strain., 6 lach. -angoscia: 1 bell., 2 -aeon., 3S chain., 4 merc., 5 plat. - ongestione alla testa: 1 bell., 2 aeon., 3 coff., 4,nux-v., 5Sop., --convulsioni:.1 bell.,, 2 ignat., 3 chain., 4 hyosc. - deliq'uio: 1 veratr, 2 -op., 3 coff., 4 chain., 5 ign. -diarrea I 1 veratr., 2 chain., 3 pills.-gastricisino: -1-eham., 2 coloc.,. 3 pals., 4 bry., 5 nux-v., 6 ign. -insonnia: 1 coff., 2 aeon., 3 staph., 4 mere. -vertigini': 1, bell., 2 mere., 3 nux-"v., 4 op. -vomiti: 1 nux-v., 2 op., -3 puls., 4 ignat. AFFEZIONI DMORAL!. 133 GATE ZZA folle: 1 coff.,2co., 3 op., 4 strain., 5 bell. 6 ilat. GELOSIA. (affezioni in con seguenza di -violenta): 1 ign., '2 hyose., 3 labli.,' 4 nux-v.INDIFFRREINZA: ign. INDIGNAZIONE (seguiti di una violenita): 1 staph, 2 colo~c. IPOCONDRIA: malattia imaginaria, che si dlh a conoscere per una tristezza. vaga, e una preoccupazione ridicola ed- incessante della- propria salute. Comech6 nello stato normale o affetti soltanto da cjualche lievissimo indoinodo si crede di essore -attaceati da una seria malattia la quale si suppone non- possa a meno di non portare certa e- pro~nta mnrt~e. Rirnedi n'-e sono - 'chbinc e ealcarea c. -alternati un giorno uno un gior* ~ i 1' ltr, - n- ucchajo la inattina uno la sera. Non bastando dopo 24 giorni - n'ztmvvo1hica e sulf'it alternati allo stesso- modo. IDppo 24. giorni di questa secon'da prescrizione si ritorni a chbina~ e caic.MELANCONIA con. ansieth, sospiri e scoraggiamento * Lachesis. --con ~ tendenza al pianto,- bis ogno di pregare, stringim ento di cuore -' Pwlsatilla. MIEMORIA (debol~ezza di): wnacardimn. MISANTROPIA 1 natr-m., 2- ahr., 3 calc. -c. MORTE. (presentimenti accuoranti di p~rossima): aconitZum. NOSTALGIA (mal di pacttia) sono ri'medi eroici: catpi cum a'nnuumr - -e se ii miglioramento non pro-. gred~isce - zin giber. PATJRA: pusillanirnitii. -di ladri, spettri ecc.: ars. -in un temperamento sanguigno: acon. -in seguito di un ~forte spcavento: op. 131 AFFEZIONI AIORALI. - disposiziohe a- -spa-Ventarsi anche delle piii piccole cose: ignat. In Persone di carattere.dolee puls., 2 aur., 3 silic;. TACIURNIA -di. colore giallastro e costituTRISE~ZAzione scrofolosa:--calc., e sulf. alterfi., ogMi4.giorni.. nervose, isteriche, impressionabill: ignat. UMORE (ca-ttivo): 1 mere., 2 flux-v. 3 phosph., 4 suif., 5 staph. -variabile: 1 croc., 2 ign.., 3 aeon., 4 plat., 5 bell.) 6 strain. CAPITOLO VH. Affezioi~i della testa. - Vertigini, Einic~ania,- sintofni del cuoio capelluto ecc. APOPLESSIA, esigge, iminediatamente. I -apresenza del medico: tuttavolta non potendo averlo sul momento, mentre si attende si amminitean i Me'dicarnenti designati dietro i sintomi seguenti. -coma sonnolento o sonno profondo, freddo di tutto ii corpo faccia pall-ida, o rosso-sca-rlatto 6' iivida e turgida con gonfiore de'lle arterie del CORO,, occhi rossi, brillanti, fissi o con~rulsi, tremito e paralisi della lingua con-parola difficile o impossibile; paralisi semilaterale delle membra soprattutto del braccio e della gamba destra. Bellad. Soluzione acquosa- ogni -5 rrlnuti Un1 cucchiarino. -stupore; sonno, comatoso 'con boccea aperta e ran-il 136 AFFEZIONI DELLA TESTA.. -catar~rale: 1 aeon., 2 nux.-v., 3 mere. sol. -pel calore'-:' 1ae'on.,' 2 pulls., 3 -bryon., 4 bell., cai~b-vg.ý -in seguito di affezioni morali: 1 -ignat., -2 phospli. ae.) 3 staph,. -in seguito di collera: 1 bry., 2 nux-v-., 3-chain. - -di un eolpo- sulla testa 1 arniea 2 cienta 3 byonia.4 conium. -in s~eguito di stravizzi: 1 nux--v., 2 bry., 3 puls., 4 cearb. -in seguito di sforzi museo'lari I 1ar.n. 2 rhus. t., 3 eahlc. c -in seguito di emozioni moftali: 1 ignat., 2 flux. 3ecoff3,4echam. -nei bambini: 1 aeon., 2 -bell., 3 coff., 4 ign., 5 chain. per eeeesso di studio: 1 nux-v., 2 laeh., 3 eale. e., 4 sulf..- nelle donne,:.1 aeon., 2 -bell., 3 puls., 4 ehitqm., 5 plat. -spasmodiea': 1 ignat., 2 -plat.,. 3, moseb.ý -.gastriea: 2 ipee., 2 nlux-v., 3 puqls., 4 antim. er. per* indigestione: Iflux-v., 2 puls-.. 8 rhus., 4 ipeeC., 5- suif. nervosa.: 1I ignat., 2 eham., 3 eoff., 4 flux-v. -per raifreddamento:1 aeo n., 2 bell., 3 dule., 4 puls., 5 flux-v., 6 mere. -sol. -reumatica: 1 mere. sol., 2 puls., 3 china-4 rhus tox., 5 sulf. -per abuso di bevande spirito~se: 1nu-, 2 puls., 3, earb-vg., 4 eale. e., 5 suif. - agionata dal tabaeeo da fumo: 1 aeon., 21gnat., 3 nux-vom., 4, puls., 5 ant. er. -per i eambianienti, di tempo: 1 bryon., 2 dulcamara 3 rhodod., 3. rhus. f. AFFEZIONI 'DELLA TESTA.. 137 in seguitodi veglieq: 1 co~co., 2 nux-v., 3 puls., 4 china. -aum~ntata nel riposo: 1 valeriana 2 pul-satilla 3duloamara, 4 capshium, ann. 5 conium m. migliorata. dal.-r p o so: 1 belladona, 2 bryonia, -13 nux-.," 4, natr-m., 5 phosph. -isterica ign>*., plat., veratr. -.sifihlitica: aurum.j- 2meru. -nervosa o gottosa: capsicum. - --accompagn~ata da sintomi biliosi- dolore violentQ., nausee,-'vomiti, lingua sucida: colocynthis. -con-Jattiti nel c-ervelletto: camph., -a tipo intermittente, -aggravata da rumori e scosse: sp7igelia, -*con sen~sazione di dolore perforante: bismuth. --bruciante:.zincum. --lan.cirtante: causticurn. --di pressioneT ~anac'ar-d:' - -pressione come. una pietra: staphysagria. - piccature come d' aghi: I a-nac.,2 asa. fL, 3 thuj a. CHIODO nel cervello (sensazione di un):1I lux-v., 2 coff., 3. ignatia. CciMMOZIONE cerebrale: 1 cic., 2 arnlc.,- 3 bryon., 4 merc.,' 5 suif. CONGESTIONE alla testa: 1 acon.-, 2 arm., 3 bell., 4.bry., 5 o p.,.6 merc., '7 sulf. CO'NTRAZIONE alla testa come un crampo: _mercurius, v. CUOJO CAPELLUTO affetto: 1 hep. s.-, 2 ars., 3 china -4 rhu s. t., 5 c alec. c. eruiioni crostee 1 sullf.,.2 rhus. t., 3 cale. c., 4.1 merc., 5 ars. -forforacee: 1 ant., 2 caust. 138 ýFFEZIONI DELLA-- TESTA. -urnide: 1 suif., 2 cab..c., 3 lycop., 4 ars.., 5 merc. sol., 6 staphysagria. -pruritose 1 J staphys.,' 2 suif. -secche: 1 ars., 2 cae.- c., 3 graph.,4 hep. s., 5 lycop.,.6 rhus. t., '7 stiff. (adcloloramento del) 1 china 2' hep., mere.., solub., -4-1inx-V.) 5 staph., 6 suif. - (sensazione di freddo al ), 1 cab.e.,-c. 2 suif. 3 vera'tr. -(gonfiore -del) 1 rhus., 2 ars., 3 bell., 4 mere., sob., 5 graph. - (prurito- al) 1 alum., 2 sulf., 3 sep.., 4 sUaphys., 5 cale., C., 6 graph., I7 mere., sob. --(sudore profuso' abl)-1 bry., -,2 chain 3 chin~a 4 mere. sob., 5 pabs., G ealcarea c., '7 kali. -tirature: 1 acon., 2 staphys., 3 thuj~a. - EMICRA.NJA nevrosi caratterizzata da un dobo~re piii o meno vivo quasi. sempre limitato alla metiý frontale d-ella testa: V. Cefabalgia. Riportiamo i seguenti ~particolariI che, pO55Olo, tornare di somma uiiain una gran- quanltith di casi. QUANDO I. DOLORI OCOUPANO: -la f ronte,: 1 bell., 2 flux-v., 3 sulf. -ii punto ab di sopra della radice del naso: 1 aeon., 2 ignat., 3 plat.-ib vertiee:. I bell., 2 natr-m., 3 nux-..-v.. l e tempie: 1 ehin., 2 p~ubs., 3 eadust. -il bato 'destro: 1 bell., 2 sanguinaria. -ilI lato sinistro 1 nux-.v., 2 S'pig., 3, sep. qUANDO I DOLORI SONO: -bruejanti -1Iars., 2bry. -sensazione- eome ba testa si frantamasse 1 bell., 2 mere., 3 sibie. -come se ii cer velbo, fosse eonituso: 1 nux-V., 2 veratr. AFFEZIONI DILLA TESTA. 139, -dolori puilsanti: I-bell., 2 cab6., 3 sanguin._ -con sudoire -alla. testa.:- 1 cabe., '2 silic. -con rumore nella te's ta: 1 bell., 2 cabc. -testa sehnsibilissima all' esterno 1 bell., 2 veratr. -con sensazione di freddo alla testa:- 1 ca'I., 2 -suif. QUANDO I DOLORI SONO PROVOCATI 0 AUMENTATI --dali' aria aperta: 1 caic., 2 nux~-v., 3 spig. -dali' aria fredda: sep~ia. -nelba- posizione assisa: pulsatilla P~bbassan~dosi':1 bell.. 2 spig- 7 dal- rumore:- 1 aeon., 2 bell., 3- spig. -dali', vso del' caff6 1 nux-v.., 2ý. suif. - dal calore della camera:. causticum. nefla camera in. genere: 1 ars., 2 puls., 3 suif. da una contrarieth: 1 coff., 2 sep. -da sforzi intelbettuali, studi ec.:1I calcl., 2nux-V. -rialzaifiosi da una posizione coricata:- veratrum. -le'Vando gli ocehi ~sepia. -da una -luce viva: 1 bell., 2 bry., 3 nux--v. -mangiando:. 1 am., 2 'coff. -Per- 11 movimento in g~nere 1 bell., 2 sanguin~aria. -per, fl movimento della. testa glonoinum. -per la musica: coffea.' La notte al-letto: 1. chin., 2. sulf. -per un tempo burrascoso.: sepia -parlando:; 1 ign., 2 cale., 3 sulf. -a ciascuna.pulsazione di cuore; belladona. per. ii- raftecldarnento: 1 acon., 2 bry,, 3 nux-v. all' epoca dei mestrui,: 1 bry.,. 2 spigelia'. -dbvino: 1 nux-v.., 2 sulf. QUANDO I DOLORI SONO ALLEVIATI EB MIGLIORATI - all' aria aperta: 1. aeon., 2 puls.,.3 ars.' 140 AFFEZIONI 'DELLA TESTA. dal ealore esterno: -Arsenicum. eoricandosi: 1 chin., 2 mere., 3 talc. - hiudehdo gli occhi: calearea. - pel movimento: 1 bell., 2, ars. stringendo la testa con un fazzoletto o compri. mendola: I cale., 2 pils., 3 sep. - pel vomito bryonia- ( Jahr). PESO alla testa-: 1 am.,- 2. ars., 3 china 4 puls., 5 pho'spli., 6 rhus., I suif. RUMORI nella testa: -1 -aur.,, 2 plat., 3 suif. REUMA.TISMO della' testa: ac-on., e puls., - alternati un giorno uno, un giorno 1' altro - un cucehiajo 3 volte al giorno ogni 4 ore. SECOHEZZA grande ai capefli: 1 cale., 2 graph., 3 staphys. STORDIMENTO:.1 aeon., 2 bell., 3 phosph ' ac., 4 veratr. SUDORE viscoso ai eapelli: 1 china, 2 mere. TORPORE (senso di): 1 bell., 2 graph., 3 phosph., 4 plat. YACILLAMENTO del _ýervello muovenldo la testa: 1 glo. noihum, 2 aeon., 3 bell., 4 rhus. YERTIGINI: Peso alla testa. - per eongestione sariguigna: 1 aeon.,' 2 bell., 3 -nux. - Erpetiea, in seguito di eruzioni Tipereosse suif. - eon debolezza di stomaco: ambra. segaita da ýsudore freddo: asa. -on voglia di voniltare -: ars., con punti neri dinanzi la vista: eale. c. - on tendenza a eadere da un lato: eannab. - eon debolezza di.ginocchia ehe piegano fino a far eadere: eale. c. con dolore sordo negli oeehi ed obnubilazione eroeus. -eon nausee guardando in basso, spigelia. VERTiGINI: sofferenze. .AFFEZIQNL*DkLLA TESTA. lilt -all' atiiA libera: 1 ambr., -2 cale. c., 3 suif.' -abbas'sandosi: I bell., 2 baryt., 3 bryonia., 4 puLs., 5nux-v. -sbadigliando: agaricus. dopo bevutQ:.sepia. - pel caff6: 1 chain., 2 flux-v. -essendo coricato 1 lachesis: 2 thuja. - -stdEndo in piedi: 1 plat., 2 phosph. scendendo.: ferr. -presso 1' accjua corvrente: ferr. -scriven do: sepia. -per una emozione triorale:!,OP. -per -lo. stoinaco, sopraccarico: 1 arm., 2 pills. -~sternutando: fux-v.. 11-dopo unio spavento: op. - in ginocchio-: op. - r~iazandosi. da. un a'posizione giacente: 1 bry., 2 chain, Y 3 pills. - alzandosi da sedere:. 1 puls., 2 thuja'; - leggendlo: a-mi. a letto: nux-VOM. - rangiando: 1 'am., 2 flux.. 3 -pills.' -la: mattifla:flu~x-v. -salendo le scale -:I calc., 2 sulf. - per Ufi movimefito del capo.: 1 gbopoin., 2 sang. - parlafido-: 1 amn.,.2 cocculus. -aizando la testa: arnica. -guardando inalto: 1 puls., 2 silic. -tossenclo:nux-vom:v-evttura (pel moto della) 1 hep., 2- silic. -~aprendo* gli, occhi: 1 glonoini., 2' sanig., 3 acon.i 4 pulsatilla. 4 AFEZIONI DEGL[ OCCHm E:DELLA VISTA. cobo. canale, stretto, profondo &'di natura ulce. rosa) s' apre o nella narice oý nella direzione deli' occhio. Quest' affezione cosi ribelle alle cure allopatiche e all'opera chirurgica si connette ad uno stato morboso particolare dell'individno e cede colia massima rapidith alla cura seguente. Caloarea, carbonica e sulfuir, alternati alla dose di un. cucehiajo ogni 4 ore (un. giorno uno un giorno l'altro ). Dopo 10 giorni di questa cura o migliora e si prosegue, 6 ii miglioramento non e sensibile e allora sei giorni. dopo terminata 1' ultima pozione si db,. silice mattina e sera. Se-occorre in seguito: 1 puls., 2.chelidon. majus. FOTOFOBIA: 1 bell., 2 con., 3 puls., '4 staph. GONFIORE degli occhi: 1 acon., 2 bell., 3 suif. nell' angolo: 1 bell., 2 sulf. inella congiuntiva-1 sulf. delle palpebre: 1 acon., 2 ars., 3 rhus. 4 sulf. LACRýIMAZIONE: 1 acon., 2 graph., 3' pils., 4 rhus., 5 sulf. acre e corrosiva: 1 kreos., 2 puls., 8 uatr-m. - bruciante: 1 kreosot., 2 arnica, 3 bell. MACCHIE dinanzi agli occhi: nitr-acid., e caic. c., (un giorno uno un giorn6 1' altro). MIOPIA -in seguito di una oftalmia: 1 pils., 2 sulf. - per 1'abuso del nercuroa: 1 kal. hydr., -2 nitr-ac., 3 sulf. - in seguito a malattie gravi o perdite debilitanti: phosph. ac., MOSOHE volanti, punti volitanti dinanzi all' occhio: 1 agar., 2 bell., 3 china, 4 phosph. MUCOSITA agli ocehi: 1 puls., 2 euphrasia, 3 mere., 4 suif. AF1FEZI0NI DEGLI 0CCHI F, DELLA VISTi. 1-47 dovi migliora mento calcarea c., e sulfur., alternati un giorno6,uno un~gio rno, 1' altro.con -secrezione di, mate'ria purulenta: 1 calc,. c., 2 'mere. solub. -scrofol-osa: 1 loduro di pota~sio (rim'edio valevolissimo ) da continuarsi, per 50 giornl' 15 giani * in dtna.Iibbia d' acqua un cue'chiaj o la mattina, uno a rwezzodl, il terzo lIa sera serhpre un' ora primEE di mangiare: poi ~foniina. PARA{JSI della'palpebra la quale -cade' sulj? ocehio involontariamente sepia. PALPEBRE. agglutinateý I euphr., 2 con., 3 rnie1~c s., 4 sulfL.--difflcolth -d' aprire le 1I icon.,!~ cale.c., 3 mere.,. 4 phosph. -sba'ttfihenito f ietsiodel-le crocus., PUPILLA dilatata.: 1 bell., -2 -china. 3 nitr'. Ac. SOINTILLE dinanzi alla vista: -1 bry.,, 2 -puls.,.3 lycope.. STRABISMO:'(ýnb&lgo occhio loseoj) bellad., e hyosc., alternati due giorni. un-o duie-g~iorni.1' altro, non bastando ý li&Wnin.' VISTA: -confusion-e del.c~aratteri leggendo:I dros., 2 graph.,- 3 natr-mp. -stelle -(aavanti alla') bellad. -fill -ca~ust.. -fiamme: aconi., 2 bell., -3 bry. grandi (glL oggetti. cornpariscono pii):p-ho~plf., piccoli ( Ids Ida )plat., 2 punti neri dinanzi alla: 1 caic.,' 2e-aust.', 3 phosph., 4 sepia. -~turbata come da una- nebbia: 1 calce, c., 2 mere., 3 natr-m.m, 4, sulf.: -dali' accjua: c-alc., 2 natr-.-.m --da un velo: 1 cale., 2 drosera, 3 natr-m. 14$ AFFEZIONI DEGLI -OCCUI1 E DELLA VISTEA. -indebolita: 1 bell.) 2clc, yose.,4 rta -addondii.,xali (con Sofferenze).: cale.,.2 chin., * 3 lye-op., 4 -nix7-v-.. - -artritio6a> 1 bell. 2. mere,, 3 puls.;'4 sulfa. -cefal algie (in seguito dli frequi nti):1bl.,2rI 4 hepar., 4 miux-v., 5 sepia. -per un colpo sulla tot'a:,1 amn., o 3 rhus. -eruzioi~e ripercossa ( per. una) 1suif.,- 2 caust., 3 mere., 4 hep5., 5 silie. debolezza (pfer): 1 chin., 2 caust.,' 3 OP.,' 4 phosph. ac., 5* secal. - gastrica: 1 anitim.`,' 2.1capsie', 3- nux-.vom.' - ndlle persone dedite al vino I chi~n., 2 nux -v, 3 suif. - orecehie, ed udito..sofferenti (eon) I 1 dc., 2 nitrac.,3 phos'ph., 4 pills. raifrecidamento: (per un). 1'dulc.,.2 bell., 3 mere., - 4 pills. -. xestruaziorie disordinata: (per) 1, alum., 2 puls., -3 sep., 4 plat., 5. bell., lavori sottili ( in segaito di) 1 bell.,- 2 'ru'ta. -reumatica: (per causa) 1 nergc., 2 puls., 3 suif., 4 chain. -serofolosa-: -1 bell., 2 Icie.2 3 calearea e suif., al tern. ) SOFFERENZE:-all' aria' fredda: I digit!)2 pils.-con. a~ngoscia: ars.nelle persone artriticihe 1 aeon., 2 ant., 3 puls., 4 1spig., 5 snif., 6 eale. -abbassandosi-: 1 graph., 2 natr-'ma. per un tempo ealdo ( fotofobia ). silf. -con affezioni'di cuore: eale., 2 cann., 3 phophs., 4 sepia. - serivendo 1 sep., 2 silie. AFFEZIONI DEGLI OCCIII E DFýLLA VISTA. 149 -.per eruzioni ripercosse 1 bry., 2 caust., 3 suif. - ffaticando la vista: 1 bell., 2 mnere., 3 puls. -chiudendo gli *occhi: (m'lgliorarnent6*) 1 sep., 2 silic., 3 suif. -al freddo: digit. -ii mattino-: 1 graph2, 2 nux---v., 3 sile. -la notte: 1 eroc., 2' eiiphr., 3 hep., s-. -guardaxido- fisame6nte un oggetto: 1 carb-.vg., 2 mere.') 3 plat. la sera: 11 eale., C.,' 2 tr-m,4 puls., 4 aepia. -gira~ndo gli'ocehi.: spigelia. -al verito.: phosph. per- lav~ori d' ago in fill: natr-m. 'dopo be~vuto del vino: zince. GAPITOLO Ix. Affezioni defle orecchie-e del]! udito.. -BATT~ITI' pulsazioni nelle.Qreeehie': 1. bell., 2. ae:i.. C., 3 natr-n., 4. pho sph., BRUCIORE alle oeeip:kreos. al~l'esterno:,, suif. -ai lobi: nitr-ae. GALORE: 1 ignat., 2 veratr., 3 earb-vg. GERUME: aecumulo di ) conium. -bianco: lachesis. -duko: 1 lach.",e ~puls., - fetido: 1 earb-vg., 2 caust. * -liquido:-1 kali e.) 2 -lycop.., 3 mere.', 4 phosp1'. -mucoso: conium. nero.: puls. (manceauza di) I 1 ale. c., 2 carb-vg. COLPI nelle oreochie (sensazione di ) I amn., 2 plat., 3 n -'Vom., 4 natr-m. 15- AFFEZION[ DELLE ORECCUJB- E DELL' UDITO. COMPRESSI&NE n~elle orecchie.:.cannabis. COR.PO estraneo nelle -oreccehie: sensazioneý come di un) phospli.CRAMPOIPI (dolori) alie orecchie: 1 merc., 2 spig., 3 thuj a....CROSTE all-e oreechile e dietro le orecchie: 1 graph.,..2, -staph., 3 baryt. "'carb. ERPE-TE: 1 graph., 2 puls.,.3 staphysFETIDITA'delle orecchie: 1 carb-vg., 2 graph'., (alteruati). FITTE alle.- ore'echie 1 pu-is., 2 conium, ~3 -nitr-ac.,, 4 sulfur. -fiiori 1 con., '2 silic.,w jod. FLUSSO delle orecch4ie.: Y *V Otorrea. FORMICOLAMENTO: 1 coicha., 2 piat., 3 merc., 4. ars." - nell' interno: 1 sambudus,' 2 ainbra. FREDDO ashe qoyeccie' ( sonsazion di):L merc., 2plat. FURUNCOLI shle oreccehie: sulfur. GONFIORE delhe orecchie anac., 2 puls., - cietro le orecchie: caic. -C. -davanti he orecchie: bry. INFIAMMAZIONE deli' orecechio interno con dolore atroce grida, nausee, vomiti, febbre violenta, convulsioni, deliri. ec. pulsatilla e sulfur aiternati un giorno uno un giornio T altro. - -deli' orecchio esterno.1 puls.,, 2 merc-v., 3 duic., 4 bellad. INSENSIBILITA -nelle oreecehie: -nitr-ac. OTTURAZIONE delle. orecchie 1. caic., 2 hycop., 3 silic. OREOCHIONI o parotidi..Le parotidi sono 1' ingorgo acuto' ed inflamrnatorio d' una glandola cos-I denominpata situata in -parte, al di sotto delle' orecchie, e -cl~e costituisce ha pifi consicierevole delle glandole salivari. Le pctrotidi soghiono- infiammarsi nel. corso o n~el dechinare deihe malattie eccessivamente gra~vi, HI che per6 non toghie die 152 AFFEZIO0NI D`E.LLE ORECOSIE E DELL'I UDITO. mana. Non comparendof miglioramento mercu~riu~s v-, ed he~p. su~lf., allo stesso modo dli puls., e suif. -I I. -pur'ulenta o marciosa: aurum foliatum e dopo 15 girn non comiaciando a, ceder6 silicea~. PAROTIDI: V. Oreechioni. PRURITO: 1 anacard., 2 puls., 23 nitr-ae. PULSAZIONI neile orecehie: 1 bell., 2 phospli., 3 silicea. REUMATISMO delle orecchie: puls., 2 bell., 3 merc. ROSSORE delle orecehie: 1 pu~ls., 2- china', 3 eampli. d'a un lato: alum. -dietro' le oreechie: petrol. -ai lobi 1 camph., 2ý china. SCOLO dalle oreethie. -di- cerume: 1 mere., 2 puls., 3ý nitr-ae. -fetido: 1 hep., 2 carb-vg., -3 caust. -giallo: phosph. -brunastro: anacard. -mucoso I ~ mere., 2 puls. di pus, (marcia): 1 hep., -2 mere.,-3, puls., 4 sulf., -di -sangue: -mere., 'puls. SECCHEZZA (sensazione di):gtadph. SENSIBILITA:lach. ýORDIT"A: 1 aeon., au'r., 3 bell., 4ý pho spli., 5 sulf. TORPORE (sensazione di): plat. UIDITO rumori tin-nitii! 1 aur., 2 aeon., epuls., ( un giorno uno un giorno P1 altro) 3-tarb-vg'., 4 nitrac.,- 5 baryt. -suoni di eampane: lAmbr.,2 ledum, P., 3 eon. -seatto di molla nell': ealearea d. -grida (senso di ) phosph. ac. -durezza di 1 bekll,,2 puls., 3 amn., 4 mere.,.5 nitr-ac. -canti: 1 bell., 2 graph., 3 puls., 4 -silie. I. APFHZ.IJ0NI' DEL NASO E DELL iODORATO. le-fosse nasali, vale a dire tutto -1' interno del naso. - al Principio', quando v' 6 costipazione,' occhi rossi, mal di testa, pelleo calda: aeon.., ngni due ore. -naso. chiuso.specialrnen~te la, notle - cbn &ecclczyza di *naso, narici gonfie, bocca arida,- occhi lacrirnosi, '&m~noniumn carb-onicinrn - ogni due ore. -naso ýchiuso, ma fiu'sso abbondante di mnucositli sierose.(.come acqua) e corrosive, bruciore nelle narici, insonnia, mal di testa," migli~orareneto p~el calore- arsen.,' ogni 2 Ore. Non bastando - Ipec. -sternuti.frequienti:-lIusso abbondante di mucosith sloro'se rosse, escoriazion e e gonflore del naso, calore o brividi,. sete' viva.; dolori nelle membra,' aumento piel freddo e pel calore -.-mere.,v. Questo rimedio e" utIlissimo' nella piiu parte delle coriz'e semplici. --provenie'nte dali' aver preso la'nebbia,.o una baguaturat per Ia p~ioggia: puls. - proveniente d-a un raifreddamento'per una cor* rente 4' aria. o per la'-rapida soppressioine di un traspiro abbofidantle: dulcamara. -chbe produce agitazion~e o delirlo, faccia rossa, occhi inflammati: belladona. CROSTE al naso:-1 graph., 2 ilf., 3 carb-vg. DOLORE al. naso, la piotte: bell. - comprimenidolo: silic. - to-Ccandolo' hep. EPISTASSI: o fiusso. di sangue'dal inaso. -di sangue denso, nero, e v:iscoso,.- spes~o da unSI solanaiirice: crocus. s. -proveniente da un colpo, o una caduta: arnica. AFFEZIONI DH, NASO -E DELL' ODORATO 15 -con congestione alla testa: acon.. -per debbolezza in un in'dividuo pallido- e debilitato: china o non giovando: china e carb-vg., alterriati di quarto., in'quiarto d? ra -in seguito di abuso di- vino od alcool: nux-V. -a forma periodica: arnica ýe dopo.65 giorni phosph. -prolungata soverchiamente: arnica, e phosph., alterrrati,, di quarto in quarto d. ora.-con calore allaý faccia: graph. -.con deiiquio:o crocu 's. -dormendo: bry., e. merc.,. (,alternatý) -dopo una-fatica: ~china.-levandosi: ammonium. -la mattina: ammonium -la' notte. rhus e, yeratr., (altern'ati). -_ -la sera:phosph. -con vertigini: sulf. EFELIDI ( macchie 'd-i -sole) sul naso.: suif. ERPETE alle ali del --nasio: 1 spigelia, 2 iiitr-ac. ERUZIONE di- pustole: 1 merc.,' 2 petr. -.di vescicole: silic. ESCORIAZIONI: 1 spigelia,, 2 phosph. FITTE al naso: 1 bell., 2 spigelia, 3 nitr-ac. FORMICOLAMENTO al naso: arnica. --nelle narici: spigelia*. FREDDO (naso): 1 nuxv-v.2. veratr. FURUNCQLI al naso:- 1 alum., 2 anim., 3 -silic. GONFIORE alle ali: lachdb. -all' -apice: 1 sep., 2 calc.,, e suif., (alter. -al dorso. del naso: -phosph-ac; -da, un lato solo: crocuis. GRUMI di' san'gue nel. paso I 1 nux-v,.., 2 -crocus.., 3 amim. INFIAM 'MAZIOPE:.?1 bell., 2merc., 3 sulf. MACCHIE al naso: gialle, sepia. -rosse-:? 1 phosph-ac., 2 silic., 3 io~d., 156 AFFEZIONI DEL NASO B DELL' ODOA&TO NARICI affette'. -chiuse 1 silie.,'2 cale.,, 3 bry.,A4 nux-v., 5 sulf., 6 caust. crostOs~e: mere., 2 suif., 3 aur., 'A graph., 5 caic.,.6,-staph. -dolorose: I -hep., 2 mexe., 3. phdsph.,-4 nux-v., 5- bell,. - escoriate: 1 phosph., 2 iaux-v., 3 graph., 4 ign., - 5apg. -ulcerate: 1 mere., *2 suif., 3 aur., 4 cale., 5 Silic. ODORI immaginari nel naso: -acido: alum. -di caff6: puls. -dc' aequavite.: anac. di sponga, bruciata: anac. -fietido: 1 phospL, 2 sepia. -di "formaggio: ux-v. - di fumo: suif. di pece: ars. - di polvere da -sparo' 'cabe. - Putrido: bell. - di -solfo: 1 nux-'v.,. 2, ars. - d~i tabacco-: puls. ODORE (esalazione fetida dal naso):]1. nitr-ac., 2 phospb. -putrido: bell., 2 graph. -di'oirina1: graph. ODORATO (sensibilith deli') 1 lye., 2 nux-v., 3 sulf. - perduto: V. Anosimia>, OZENA infiammazione~cronica d611a membrana mucosa del naso con fiusso di materia purulenta: 1 ass., 2' aurum., 3 mere. OTTURAZIONE del'naso: 1 pubs., 2 nuti-v. PRURITO al naso: 1 bell., 2 spigella. - able ali eaus't. all' Interno: nux-v. 58AFFEZIONI DELLA FACCI4, DELLE, LABBRA E DELLE MASCELLE. CALO1RE alla- faccia.: 1 ac-on., '2. petr., 3 mere., 4 puls., "5 suif. -alla fronte-: chain. -alle gote:. 1 merc., 2 rhus. -alle labbra>: arnica. -da un lato sol: ignat. -intorno agli occhi: chinin' GALORE bruciante: 1 bell., 2 bry., 3 platina. GALORE fugace, passeggier~o,: 1 graph., 2. lycop. CONVULSIONI (moviinen'ti convulsi):I ignat., 2 puls., COLORITO della fa~ccia alternativamente rosso e pallido: 1 aeon., 2 chain., 3 ignatia. -lividc,: 1 aeon., 2 lach., 3 veratr., 4 chain. -- intorno alle labbra I ars., 2 lycop. -- alle gote: chain.,-- intorno agli ocehi: 1 ar-s., 2 china 3 fluxvom., 4 phosph., ac., 5 rhus., 6 sulfur. -brunastro: 1 bry., 2 op. -scarlatto:bell. -giallastro: ars., 2 chin., 3 ferr., 4 cale. - intorno alla bocca: 1 nux-v., 2 sep. --alle tempia: caust. --intorno agli occhi: 1 nitr-ac., '2 spigelia. -livido, ars.,' 2 veratr. -nerastro: china. - -intorno alla b-o cca an~. --pallido: 1 ars., 2 china, 3 carb.-ý-vg., 3 suif., 4 phosph. -placeche rosse,(vuigo pezzato) sulfur. -rosso 1 aeon.,' 2 cha'm.,3 bell., 4 sulfur. -terreo 1 ars.,' 2 china, 3 nux-v., 4 moer.,5 ferruin. CRAMPO della mascella (trisino)-1 bell., 2 campli. CROSTE intorno alla bocca: 1 caic.. c.2 2 graph. -alle commissure delle labbra: bell. AFFHIOZ1NI DEJýLA FACCIA, DULULS LABBRAZ I.DELLE- MASCELLE. R -alle commissure -delle labbra:_bell. - nella barba: cale., C. -alle guance: 1 bell., 2 cic. -albe labbra: silicea:-al mento: 1 dci.. 2 silic. -able tempie: duic. - CROSTE di batte: V. malattj~a-(ei. bambini Cap, XXII..DOLORR alla faccia. -da un lato solo: 1 bell., 2 phospli., 3 spig.- abbe mascelle: 1 bell., 2 caust.; 3 cannabis:--. -able babbra:1 asa, ý bell.,.3 plat. -al mento 1 coffea, 2 plat-. -all~a fronte: 1 bell. -,'2 pubs. - able teinpia: 1I coboc., 2 hep., 3 Veratr., 4 p4o sph.-ocehi, orbite (negli):1. bell., 2 'h-ospli., 3 pubs. fino ai denti: mere.. DOLORI che si malnifestano. a~prendo la bocca: phosph. -al mninimo rumore*: spigelia. al cabore della camera: spigelia. -al cabore del 1betto: 1 merc., 2 chain., -3 nux-v. -mangiando: phosph. -la rnattin'a:nux-.vom. - muovendo be -mascelebbo o muscoli dell~a faccia: 1 spigeL.,. 2hospli. la notte: 1-m~ere., 2 chain., 3.nuix-v. --parlando: iod. -pressione( allegger~iti dalla) sibic.. -nel ripo'so: plat. P er un ~tempo umido:.1 bell., 2. spigel.,_ 3 op. -pel contatt,.o 0oal, toccare.'d~eble parti- 1 Ihep., 2 spig., 3 staph. DOLORI con:.-vorniti:.cobocynthis.-a gitazione: chain. ArbMIONI DELLA FACCIA, DEJLLE LABBRA E DELLEK IASCELLE. 161 71sudant6-: 1 carb-vg., 2 ign.,-3 mere., 4 flux., 5 puls., 6 rhus., I7 veratr. FISONOMIA~abbattuta: 1 ars.,,,2 t~art--em.,'3 veratr. -ansiosa: iod.-spaventata: strain. disordinata. strain. -sofferente: 1 lach.., 2 puls., 3 chain. -titmid iý: strain -triste:coichi.' -vecehiezza precoce (portante un' impronta di) caic. FORMICOLAMENTO.: arnica,. FRIGIDITXk alla faccia: -cicuta.' FURUNCOLI: carb-vg. GOIFIORE alla fronte: rhus. -alle labbra: 1 natr-in.,- 2 hep., 3 'sil., 4.sulf:-al labbro inferiore: lachesis. -.superio~re: natrm-~m -al di -sotto degli ocehi: 1 ars., 2 phosph.. LABBRA affette: -brunas~tre: 1 ars., 2 bry., 3 ~chi-n-dolorose: 1 phosph-~ac.i 2 ig'n. -egcoriate:-1 ars., 2a bell.,'3 cantli. ~ crepolate: 1 car~b-vg., 2 ine~rc -pallicle; 1 caust.., 2 ferr., 3 calc., 4 suif. -sanguinolenti 1 ign., 2 mere.-L -.secche: 1 bell.,- 2 mere., 3 bry., 4 rhus.. -turchiniccie: 1 ars,., 2 phosph.' LANCINANTI ( fitte)alla faccia: bell. MACCHIE bianche alle gote: s~ilicea. -epatiche -al labbro superiore: suif. -gialle -all-a faccia: sepia. -rosse alla facc~ia: suif. MASCELLE affette: it 2 AFFEZIONI DELLA FACCIA, DILLE LABBA8 E DELLE MASCELLE. - articolazione 1 rhus., 2 bell., 3. mere., 4 ignat., 5 od,., 6 cic. - inferiore 1 bell., 2 staph., 3 caust., 4_ silic., 5 pius. - superiore 1 zinc., 2 kreos., 3 china, 4 bell., 5 aur., 6 phosph. MENTAGRA: 1 sulf., 2 cic., 3 ant., 4 graph. PARALISI dei muscoli faciali: 1 caust., 2 graph. PELT (caduta dei): graph. PORI NERI alla. faccia: 1 nitr-ac., 2 sulf., 3 natr--~m. PROSOPALGIA - o tic doloroso - dolore alla faccia che siegue il tragitto del nervo trifaciale, e che si manifesta ad accessi pih" o meno ravvicinati, o contusivo, o vivo, lancinante compe tratti di fuoco, o torsione o tenagliamento delle parti. occupando i pomelli delle gote (,ossa malari, o tutte le ossa della faccia: bellad. dolori di strappamento Eilla'testa, temple, orecchie e mascelle, nassime dal lato sinistro:co. locynthi-s& dolore di pressione; crampi - -contrazioni, battiti ece., puls., e mere., viv., ( alternati tre ore uno 3 ore 1' altro.) occupante ii fondo degli occhi (cavithuorbitali) e le ossa ralari e mascellari (porelli delle gote),.: spigelia, 2 caust o PRIRITO alla- faccia: 1 ambra, 2 caust. PUSTOLE: I-metc, 27 clematis., 3 bell. RISIPOLA: (V. Cap. III. ) SUDORE: 1 mere., 2 rhus., 3 iod. TIC doloroso:-,V. Prosopalgia. VERRUCHE pori alla faccia:-1 caust., 2 sepia. VESCICOLE sanguinolenti al labbro superiore: natr-rn. 163 AFFBZIONJ DEl DBNTI B DELLE GENGIVE,.13 CAPITOLO X-11..Affezioni dei -denti e delle Geng-v'e., CARTE dei denti: 1 kreos., 2 staph. CADUTA dei, denti: 1 mere., ý~ secale, 3 nux-v, -denti eariati dolore dei: applicazione de~l'lelettricitai. DENTI: -es Ifoliazione: 1 staph., 2 lach. -'fetidi*.: 1 rhus., 2 cabe. e., 3 graph., 4 kali. -stridore- dei' denti 1- ars.,. 2 bell.,.3 hyosc., 4 -lycop'. -ingiallim-ento 1. phosphL ac., 2 nitr-ae., 3, sepia. -annerimento:j staph.,2 mere., 3 sepia. - he danno sangue.: 1 bell., 2 suif., 3 earb-.vg,., 4 phosph, -suppurazione, fistole-: 1 eale. ce, 2 silie., 3 suiT., 4 eaust.vacillamento dei denti: 1 eham., 2 mere., 3 staph., 4ý puis., 5 ammon., 6. bryon., I7 caust. IDENTI a~ffetti (eche, conferma 1' indicazione del rimedio0 fornita dai sintomi). -canini: 1 eale..& 2 nux.-v., 3 pe'tr.,4 rhus., tox., 5- sepia. -incisivi: 1 sulfur.,' 2 sepia, 3 rhas. -inferiori: 1 chain.,' 2 bell., 3 staph. -molari inferiori: I staph., 2 chan., 3 china, 4 natr--ým.. -superiori 1 aeon., 2 bell. 3 china,. 4 sepia, 5 -earb-vg.. IDOLORE d'ei deuti ceaTiati: applicazione dell' el-ettrieith.. - dontalgia: 1 spigelia, 2 mere., 3 ambra, 4 nux--ý.. V.) 5 pubs., 6 rhus. GENGIVE ascesq~i abbe:1 cab.e.,- 2 silie. AFFE7.IONI DEI DENTI E DELLE GZNGIVE. 1,65 uino uin giorno P1 al-tro- rimedi essenziali ed efficacissimi.. --con- emorragia buccale bell. APPENDICE SUL MALE DI DENTI. Quest' affeione cie e' una *delle. piui d olorose ed in pani t~mpo d1elle piii comuni, cede -rarissimamnente alle cure della'-vecchia scuola. 11 k~reosoto,'il cl-oroformio, Il'opw pio, 1' essenza di- garofano restano spessissimo senza ef. fetto, mentre la cura di queste malattie fornisce- spesso all' omiopatico 1? occasione di dimostrare 'la, superioritai della..sua dottr-ina' sull' allopatia. In mezzo alla- grande difficolt di ' acconcia'mente scegliere ii-me'dicamento mi stludier6 come. posgo,* di da're le pii' chiare indicazioni pel piii de' cast, possibili.. 1.- Dolore -ai d~enti con. congestione sanguigna al -cervello H1Yo.SCIAMJS 5 2., Dolori laceranti dopo mezzanotte,' con- salivazione copiosa (.non prodotta dal m*ercurio) eccitati dali' -aria fredda' diminuiti dal calo.re, con o senza ulcerazione del-le gengive o gonfiore delia gu'ancla: mEP.c uRIUS SOL. 6 3. -Jiolori laceranti delle donn'e incinte accreschiti. dali' aria firedda' e ldbite -fredde; - MERCURITJS vivus. 12. 4. iDolori l1ancinanti,* alleviati dali'acqu&a fredda,, aulmrnetati. dal' ca-lore': BRYONTA 3. - 5. iBlori -gottosi ( al dito grosso del piede-) e* al de-nte nello- stes-so tempo; SABINA. 6. Dolori - "che si fanno6,-ý sentire, nel periostio deli' alveolo e nella ~-ascella ýý"SILIOEA' 30. 1.Dolori acuti speci~drnente quando si aspira un ari-a fredda,"con contraziont spasinodiche delle gengive, trismo, 166 AFFEZIONI DEU DENTI -E D.ELLBS GENGIVE. tir'ature nei muscoli- della faccia- deli' ocebjo, e deli' orecchio specialmente dal lato de~tro: CAUSTICumV 30. 8. Dolori improvvisi, pulsanti.c battenti nelle donne incinte, dolori die s' irradiano, fino. all' orecchio, al collo e lango ii braccio fino alle clita in cui si riseiitono del fremiti: SiEPIA 30. 9. L' abu-so del merc~urio- porta spesso do tori Pu~lsanti nei deti h aga ln a -sera-, e impediscnoii sonno. Ne 6 *specifico. ACIDUMI NITRICUM 3a e' 6a 10. Dolori dentariptlsni con an-sietit' febbre, rossore della guancia prodotti dali' azione d' un rigido vento del nord: ACONITUM- 3.11. Dolori dentari artritici cagiona'ti dali' estrazione, dalla limatura, o dall' avere impiombato,un'dente cariato: A RINICA 10 o 20 gocce, della tintura madre in un biechiere d' acqua calda, sciacquarsi frequentemente.la bocca..12. -Dolori che saltano, da un dente all' altro, acc-ompagnati da una sensazione come se i denti-fossero a~llungati o volessero uscire' dai loro, alveoli: BELLADONA 30. 13. Dolor'i pulsanti nottZurni per un vento- d' est. che cagionano, disperazionle, inquietezza,- gemiti; aggravati dal calore del letto; guanca ossa, glandole sotto rrascellari ingorgate, sete: chamomilU& 3. 14. Dentizione dei bambini difficile con diarrea: CHAMO-WILLA 6. 15 Dentizione difficile con rossore delie gengive e della faccia: BELLADONA 30. Date anche.un bagno. caldo e frizionate il ventre e ii dorso. 16. Dolori dovuti a dei pezzi di denti cariati, dolori trattivi e. corrordenti,, aggravati dall' aria fredda, bibite fredde, alimenti freddi; e dirniwiti sotto 1' influenza del catore: STrAPHYSAGRIA 30. 17. Dolori do-vuti ad eruzioni soppresse, con brividi, sti AFFEktONI,,D-EI DENTI E DELLE GENGIVE. 16 tichezza, cefalalgia pulsante, geng~ivpe gonfie, ocehi.e naso infiammato; SU LFJR- 6. 18. Dolori in seguito dIi soppre'ss~ione del~mestr"Ui, dolori penetranti che s' irr'adictno dlal, dente cariato vers-o 1' OCChiO; che appariscono dopo il trcaronto e durarjo fino a niezza notte, spesso pu~lsanti, alleggeriti dal1' aspirare aria fredta~: PULSATILLA 30. 19. Dolori con stridofe, pulsanti e penetranti, gegu'iti da stupore del senso- del gusto e bocca pastosa: Platina 12.1 20. Dolori reurnatici con tiramenti czggrczvcti all' aria Iii-! bera.: RHUS' 3. 21. Dolori con,sofferenze brucianti nell' osso zigomnatico, sofferenze negli ocehi, are ola giallastra 'intorno alla palpebra inferiore; faccia gonfla. epaillidcb, fitte-irnproy~vise nella corona e nella radice'di- un sol~dente, c~he. fanrr soprassalta-re e gemere 11I pa~ziente, Che at> ferrano pihi spesso il giorno,- e vengono' accompagnate da -pulsazioni,, tirature e senso. di strappamento in tutti i denti: SPIGELI.A 30. 22. Dolori trattivi nei denti. cariati che's'1 Irradiano- verso le'temple,, 11' occhio e 1' orecebjo specialmente dal tato sinistro, KREOSOTWUM. P 23. Dolori accompagnati da nausee ed anche da vomiti biliosi, grandp prostrazione di forzeý,freddo in tutto il corpo,desiderio insaziabile di bevancie fredde VERATRUM 6. 24. Dolori con 'debolezza an-emica, e, "udori notturni cMina 3. 25. Dolore sordo nei- denti della 'mascella inferiore o superiore. S'igistra, quando Si tocca: tirature e' strap-. pamnenti nell' antro d',Igmoro: CHELIDONIUM MAJIJS. 1l miedicamento allorquando Si adopera in tintura do, ye prendersi 3 goccie in 6 cucchiaj d' acqua. I globtili 168 AFFEZIONI- DEI DENTI E -DELLE GENGIVE. debbono o prendersene 12 sulla lingua ovvero 6 disciolti in 6 cucchiari di acqua. Un cucehiaio ogni ora (ripetendo se occorre la dose) fino alla scomparsa totale del. dolore. (D. Tuthil Massy) CAPITOLO XIII. Affezioni della bocca lingua ec. AFTE Borax., ogni 4-ore, e non giovando, acid., chlorhydric., ogni 4 ore; toccare le afte mattina e sera con uno -stuello- di sfili inzuppato nella seguente mistura: Miele biance - 1 ottava Acido idiroclorico goccie 4: mescolate bene. BALBUZIE V. Par'ola. BOCCA inflammata: V. Stomatite. BOCCA convulsa, contratta, tirata: 1 bell., 2 hyose., 3 op., - cerchiata di giallo: 1 nux-v., 2 sep. - gonfla Al di dentro: 1 mere., 2 fux-v. - seeca al di dentro: 1 aeon., 2 bell., 3 ars., 4 mere., 5 nux-vom. BOLLE nella boeca: 1 dule., 2 nux-v. - sulla lingua: nux-v. al palato: nux-v. BRUCIORE alla lingua: plat. - lla bocca,: 1 caps., 2 natr-m. - al palato: carnph. *EMORRAGIA buccale: 1 bell., 2 china. ESCRESCENZE dolorose nella bocca: staph. FETIDITA della bocca: 1 ars:, 2 arn., 3 mere., 4 nuxv., 5 rhus. odore acido: sulf. AFFEZIONI DELLA BOCCA, LINGUA EC. 169 - la mattin-a::nux-v.,, e suif., (altern., un giorno - uno, tin giorno 1' altro..),la notte 1 puls., e'.sulfur., ( come sopra). putrido: I merc., 2 nitr-ac3, 3ux-v. terreo': graph. FORMICOLAMENTO nella; bocca: zinc. alla lingua: 1 acon., 2, secale. GLOSSIT9 superficiale: 'acoil.,. e belladona, ui cucehiajo ogni Aue ore (alternati un giorno uno un giorno 1' altro. ) - profon.da richiede la presenz6 del medico: indicazioni curative sono. - per combattere lo stato ihfiammatorio: acoln., e bellacona come 6 detto. se proviene da una punzecchiatura d'insetti: led. minacciante cangrena: arsen., e lach.,. ( alternati un giorno uno un giorno 1' altro.) suppurante: hepar. minabciante indurimento: bell., e merc., ( alter. un giorno uno un giorno l'.-altro..) GLANDOLE ( gonfiore delle glandole nella bocca): I od., 2 thuj. sotto La lingua: staph. GONFIORE della lingua:V;-. Glossite. del velo del palato: bell GRATTAMENTO nella bocca: croc. - al palato:' carb-vg. LINGUA (infiammazione della): V. Glossite-. - screpolata: 4 bell., 2 sulfur. - carica: antim.,- 2 merc., 3 puls., 4 nux-v. - biancastra: come sopra. brunastra: 1 silic., 2 sulfur. - grigiastraI: 1 ambra, 2 pils., 3 tart-eem. nerastra: 1 china, 2 nerc, 3ý phosph. grigio-giallastra: 1 ambra,. AFFEZIONI DELLA BOCCA,' LINGUA EC. i giallastra: rhust metallico A i sapore) zinc. -salata: sepia, 2 suif. -sanguinolenta.: mere. -spumante: 1. ignat., 2 phosph, -viscosa: bell. SALIVAZIONE: 1 bell., 2 mere., ý hep., s., 4 nitr-ae. - anOtte;:1-flux-v.,2 2-rhus, t. SPUMA. alla boeca: 1 bell., 2 hyose. -giallo-verdastra -: secal., - rossastra: bell. -sanguinolenita: I seeale'., 2 stra-m. SECCHEZZA. alla boceca- 1 aeon., 2 ars., 3 mere,, -4 suift -con.maneanza di sete: 1 eaust., 2 phosph-ae., la mattina: graph. -la notte:--1Iflux-v., 2 eaust. la sera: mosehus. -della, lingua come sopra: STOMATITE -infiammazione della membrana mueosa ehe tapezz~a 1' interno della bocca. Ve nje hanno di tre- sorta:,1 eritematosaý sempliee rossore con un poeo di gonfiore e dolor~e, bellad., e quindi,caps. 2 iDifteritica, eon piecole, pellieole o plaeehe gvigiastre, uleerate' e -sanguiuose e he oeeupano diversi punti nell' interno della boeea:-mere..3 Uleerosa o~follicolosa: afte V. TORPQRE ( senso di.) nella boeea: -1- ambra, 2 natr.-m. TREMITO delhi lingua: bell., '2 caps. IJLOERAZIONE della boceca: V. -afte. VESCICOLE nella boeea, lingua e palato: sulfur. VOLUME della lingua ( senso di aumen'to del ): puls, 172 172 AFFEZI0NIt DELLA GOLA. CAPITOLO XITV. Affezioni- della gola.. ALLUNGAMENTO -deli' u~ola (sensazione di). 1 cof'., 2mere. AMIGDALITE infiammazio ne delle tonsifle. Dapprincipio: aecon., e dopo, 24 ore bell., e mere.; vivus per gli uomini, e mere. solub. per le- donne e bambini (alternati la mattina bll, la sera mere., ) -mi-nacciante suppurazione, ci6 che si riconosce da un piccolo punto biancastro, baryt., carb., segulta dopo, 6 giorni da cale. c. ANGINE non mi dilungo. inutilmente con tanti 'manualisti'nel descirivere al popolo ii inodo, di curare questa malatti,a che per l~a veemenza, la- grav~ezza e la celerith richi~de un prontissimno soccorso medico. Fino a che cjuesto giunga si pub prendere un-a dose di aconit., per 6 ore, quindi b~elladona. -Tonsillare: V. Amigdalite.DIFTERITIGA-: V. Gap.-XXI. BRUGIORE alla goa-a: 1 ar s., 2 mere. GALORE nella -gola: 1 chain., 2 bell. GRAMPI alla gola: 1 bell., 2 bach., 3 strain. GROUP. V. malattie, dei bambini -cap. XXII. DISFAGIA( difficoith di d-eglutire - paralisi dell' esofago condotto - limentare. arsenic., e l1achesis alternati un giorno uno, niil giorno.1' altro) Se non 'bastauo, dopo 6 giorni: cvzwsgýc'zwn. DEGLUTIZIONE romorosa: coccijius. - dolorosa: 1 belladonaj 2 merc. AFFEZIONI DELLA GOLA. 173 -difficile, stentata 1 belL,- 2 hyose., 3 ignat., 4 strain., 5 lachesi's. --per le bevande: "I1-hell., 2 lach., 3 merc. -impedita come sopra) -frequente bisogno di degluti-re-: 1 bell., 2 mere. - za~rnminando contro. ve'nto: cosimkn. DOLORI ý'violenti-e fugaci alla gola: 1 aeon., 2 coffea. FITTE -nella gola: 1 con., 2 bell., 3,nitr-ae., 4 sulf. FORMIC OL AMENiTO0:. 1 earb-vg., 2 lach., 3 secal. GLA&NDOLE del collo:V. Cap. XXV. GONFIORE della gola: 1 bell., -2, lach. -dell' ugola:. 1 sil.,. 2 suif., 3 io'd: GOZZO: V. Cap. -XXV. GRA&TTAMENTO 'alla._gola: 1-aeon., 2 -caust., 3 carb-vg,, 4*-pals., 5 sulfur, MUCOSITX ( aceumulamnento di) nella gola: 1 bell., 2 -caps., 3 dale., 4 sep., 5 suif., 6-phosph. PRESSIONE alla gola: 1 caps., 2 rhus., 3 flux-v., 4 mere. PRURITO alla gola:, -spi-gelia. ROSSORFý: 1 aeon., 2 bell.-, alter., con mere.,,( un giorno) all' ugola.: 1 bell., 2 pulA.1 SEOCHEZZA. alla, gola: 1 aeon., 2 bell., 3 mere., 4 phosph1., 5 s-ulfur.. SENSIBILIT~k esagerata della'gola: 1 bryon.., 2 lycop., 3 nux-moseh., 4 rhus. -della gol-a.,a contatto deqli alimentt: coceul. -al tatto: lachesis. SPASMf' della gola: V. erampi. STRINGIMENTO:4-I bell., 2 strain. TITILLAkMENTO alla gola-: -1 lache'sis, 2 d~rosera, 3 nitrac., 4 spigelia. 171 ~14AFFEZIONI.DELL'I APPETITO. CAPITOLO XV. Affezioni deli' appetito, gusto eci influenza* degli al-irenti' sulle vie digestive e 1' organismo in generaled (.B. Consultare le condizionf) ADIPSIA manca~nza di sete: I camph., 2 sep.., 3 puls. ALIMENTI: V. sofferenze. ANORESSIA (Mancanza o diminuzione deli' appetito) Nella piii parte dei casi 6 solamente sinto'mo di altra-malattia; pub ci6 non pertanto essere prod otto cia una particolare affezione dei nervi dello, stomaco. In questo, caso: 1 ant., 2. sepia,, 3 ars,, 4 rhus., 5 tart., 6 puls., 7 suif., APPE TITO - con acqua alla bocca.: krecrs.-fame (con) china: -perduto, la mattina: ammonium,, c-.. --la sera: g-rapkite&., - perduto limprovvisamente mangiando: 1 bry., 2 rhabarb. -variabilp, quando kforte q~u-ando debole: 1 alum., 2 lach., 3 natr-m. APPETITO: V. Desiderio. BULIMIA voracith, fame morbosa.: I china, 2 st-aph. -che si manifesta nell~a convale~scenza di gravi. malattie, di perdite ed 'Altre cau~se debilitanti: 1 china, 2 veratr. -nelle donne incinte:.1 sep., 2 natr -m., 3 nux-v. -in soggetti affetti da yerminazione: 1 merc.,2 spigelia. AFFEZIONI DELL'I APPETITO. 175 CONDIZIONI e fenomeni che adocom'pagnano le affeziolni della digestione e della nutrizione. in.sopportabile all' aria corrente: china. autunno (in): china. Cuore ( con pdlyitazioni2 di) 1 nux---v., calc. coliche (con):pills. -stitichezza (con) I bry., 2 nux-v., - 3 hop., -deliqui (con) veratr. - didri'ea (con):I rhabaxrb., 2 tart., 3 veratr., 4 puls. emozioni morali (in seguito di): 1 8tapb., 2 n1ux-v., 3 phosph-ac. -estate (in.) 1I bry., 2 earb-vg. -ecce~ssi sessuali (in seguito di ): 1 phosph-aca, 2 nux-~v. -faccia gialla (6o n,): nu x'--v.,_ 2 dhina, --paliica: 1 ipec.,. 2 puls. rossa: 1 nux-v., 2 chain.. -terrea:I 1 nux-'v., 2 china, deb~oletza (con): 1 ars., 2 china, a v~eratr*. studi forti.e prolungAti (in, seguito- di) I nul-a V.; 2 puls., 3 suif. -flatuositb, (co'n): carb-vg. -linfatici (nei teinperamenti) capsicum, an, emorroidali (con- soffereuze): nux-~v., e suit.., (altern, 2 giorni -1 u no due 11 altro ) insonnia (con):-1 inerc.,, 2 bell.-) 3 coffea. -paesi paluclos (nei).. 1 ars., 2 chin~a, 3 suif.-respirazione oppressa (con): carb-vg. -sedentariA ( in persone dedite a vita) nux-v. -con sudori facili: hep. s.. -testa dolente (con) 1 bry., 2 nux--Vom,-testa ottusa.(con): 1 nux-v., 2 carb-1-.vg. -ventre ineteorizzato (conf: 1 china, 2 nux-v., 3 sulf. AI'FEZIONI DELL'I APPETITO. 177 e dopo 10 giorni nu vmca e sulfur., come segue: un cucehiajo.di nux mattina e sera., poi un giorno d" interyal qj qujind-i un cuechiaJo di sulfur mattina- e.sera, un giorno A'd intervallo e di nuovo nux, e cosi di. seguijf.. Di~spepsia' passata allo stato cronico 1 hep., 2 zingiber. - i-I inid~ividui di costituz'iolne scrofolosa: calcarea, carb., &-sulfur alternato cbme fu detto di nux-.Vom., e suilfur. - per I'abu-so.del caff6 1Iflux-v.;.2 ign., 3 cocc. -studi forzati ( in seguito di) 1 ndx-~V., 2 suif., '3 caic., 4 cocc. -abuso di bevdnde -spirito'se (per) I nux-vom., 2ý carb-vg., 3 suif.,_ 4 laph. - - eglie proluiigate ( per,): 1 cocc.,, 2 nux-vom.-,3 carb-vg., 4.puls.FAME vorace: -V., Bulimia. -la mattina:- caic. -la notte: china. -la sera:igcnatia. FAME con: -abbattimento: chinaino, -dolori di stomaco: 1 lach., 2 puls. debolezza: 1 lach,.,, 2 merc., 3 sulfur.; ripugna-nza per gli'alirnenti: rhabarb.. -sazieth pronta: natr-m. mfale di testa: sulfur. voglia di' vornitare: 1 china,2 spig., 3 'phosph.., 4. lach.GUSTO nella bocca: -acre: rhu~s. amaro, bilioso 1 chid~., 2 nux-vom., 3 merc., 4 suif., 5 puls. - masticando gli alimenti 1 hep., 2 puls.. AFFEZIONI DELL' APPETITO -alimenti grassi: 1 puls., -latte Jgnat. -pane:I1"China, 2 puls., 3 suif. pesce: graph. -majale ( camhe di) coich-. - uecherate' ( cose) I,1 cust., 2.graph. -tabacco da fumo: 1 ignat., 2 puls. -carne:1 puls., 2 suif. vino: la chesis. SAP ORE: V. gu sto. SAZIETX ( senso di): 1 china-, 2 rhus. SETE (mancanza di)-: V. Adipsia.' -con '-s-senza cI' appetito.:.1 Cale.,2 amm. -con -voglia, di bere poco alla volta: ars. - la - m attina:.I 'brv -., -2 dros.' -la -notte: I bell.,. 2 bry., 3 sulfur. -la sera: 1. natr-rn., 2.th-uja. YORACIT-k: V. Bulimia. SOFFERENZE per gli alimenti: ACETO: 1 ars.,- 2 hep., 3 lach., 4 -natr-m_ -cefalalgia: bell. - calore-febbrile: lach. coliche: staph. -flatuos-ith: phosph. ac. -diarrea': staph.. freddo del corpo,: veratr. -petto affaticato: bell. - pirosi (V.): rnux-v. -rinfacci: 1 phosph. ac., 2 staph:, -vomiti ferr. BURR~O:1- china, 2 carb-vg*. BIRIR1A: nux-v., suif. BIEVU'O (dopo avere) I ars.., 2, carb--vg., -3 nux4 sil.,- 5 sulf. -~asmat~che (sofferenze): 1 nux-v.,- 2 anac. 179 AFFEZIONI. DELL'1 APPETITO. 181 TABAcOO, da fumo (p~el):1 ign., 2 phosp'h., 5 pulsatilla. THA ( per ilI)1 china, 2 ignat., CARNE ( p~er Ia.):1 fei'r., 2 silic., 3 suif. VI-N~o -(pel) 1'I ux-V.,-2 op., 3 lache~sis. GAPITOLO XVI. Affezioni -deflo stonaaco con nausee, vomiti ec. ACIDITA cui van sog-gette le persone astrette a menar vita sedentaria, o cie sbffrono di cattive -digestiol-ii: I bryonia, e phospi. ac., ( altern-. due giorni 1' uno due gio-rni -1'. altro) 2ý nux-v.-per toglier *e lA'disposizjoni~e:hep -. -bruci~atite: arnica. -bruciante che si sent~e n-ello stomaro -e ne1 petto 1 nitr7-ac., 2 lycop., bruoiante ruttanido-: 1 dule., 2- lycop. --dopo avere eruttato b'aryt. carb.' I a mattina, e '4op*o niezzogiorno.: pbosphi. I a mattinia-dcopo mangiato petrol. -.dopo pranzo: graph' - lopo cen-a: caust. - Ia sera: I sulf,, 2, ambra. * -'nel fumare tabaoco: 1 bell.,.2 staph. *-dopo- mangiato. acidi nux-VOM. dopo mangiato dolci ic --ma ngiando:rn-ervc. ACQUA: V. Flusso.ANGQOSCIA nello stomaco (s~ensazione di):1 ars., 2. yeratr., 3 chain., 4 nux*-voni. BILIOSE: affezioni: V. Gastrosi. BRUIJOORE allo stomaco 1 canphi., 2 ar~s., 3 gulf.) flIux-V. CARNE (gastricismo)., 1 fe~r*r., 2 silic., 3 stillf. t82 AFFEZIOINI DELLO STOMACO CON, NAUSEE, YOMITI E-C. CALORE nello 'stomaco: ars. CAUSE: V. Condi~ioni. ' CONDIZIONI o Cche cagioniano od aggravano o migliorano i sintomi dello stomaco. ACIDI::,.1 acon.,' 2 carb-vg.ACQUAVITE. dolori: ignatia.' ALLATTAMENTO ( dolori.): carb-vg. INGOIANDO gli -alimenti( dolori) baryt.-c. ABBASSANDOSI (dolori):--rhus. BEVANDE (.gastricismo) I ars., 2 ver-atr.,, 3 pulls., 4 * Silic. GAFFE (gastricism-o) I ] ham,, 2. nux-v. * (dolori') come sopra_: - miglioramento) cha-mGALORE del letto ( miglioramento):graph, GAMMINANDO dolori-: bryonia. GONTRARIETX ( per una ),do-lore: carb--Vg,. GORIGATO ( miglioramento ).: 1 -Mel.'; 2 china, 3 caust. IDEGLTJTIZIONE.( drante la) dolori-: 1, bar~yt. c. - DOLGi.(dopo l'-uso. di cos'e) gas~ricisrno-.: 1acon., 2 mere., 3 zinc. Em\OZIONE (in-seguito di una) 1 chain., 2 nux-vom.n, 3 coloc. FLAT ULENTI *( alimenti) dolorl-: carb--vg. GASTRITE, acu'ta: dolore vivo, sordo o -lancinante al -cavo dello stomaco., prass,ione in"So-pportabile, sete * ardente, 'nausee, -vomiti -di- materie. acquose 0 biliose, oppressione, insonnia, stitichezza ee. Si 'dia subito gwo.-voinica, qpiindi. bry., e ars., I.i medico 6 indispensabile. GRASSE (per le co~se ) gastr-cismo: L carb -vg., 2 pul.s. INFIAMMAZIONE di stomaco: V. Gast~rite. LATTE ( per ii ) gast4~cisrno: 1 calc. c., 2. sulfur. MA-NGIANDO: I bell., 2 bry. MANGIATO ( dopo aver):I ars., 2.bry., 3 cal~c. 4 -sulf, AFiFEZIONi DELLO STOMACO 'CON NAUSEE OITIE.-183 NýOTTE (la) sintpmi gd"strioi.:' 1 ars., 2 rhus'. 3 suif. - olori: ). graph., 2 ignat., 3 phosph.. PANE ( si-ntomi gastrici) I mere.,,,2 bry., 3 china. miglioramento staph. RAFFREIDAMENTO ( per un) gastricismo: 1 duic., 2 coc., 3 ipec. -inposo ( curante ii) chin~a. - niglioravenlo: 1 chain., 2 bry. RISYEGLIANDOSI ( sinto:*i i-jastrici) lachesi-s. SERA (la'),gastricisrno:puls. ~ -dolo'i:'puls. -a letto, miglioramento": lycop. 'TATTO (stomaco dolente al) 1 ars., 2 natr-m.,, 3 nuxVOM*., 4 phosph-.; 5-baryt.N-:, 6 sulfur. TOSSITNDO ( dolore):1I calq. C., 2 bell., 3- puls. STUDt-prolun-gati (in seguito di) gastricismo:I1 maxvom-., 2 pubs. UOVA (,pe~r 1' uso' delle) ga'stricis'mo c'olchicum. VENTI per P' emissio-ne di (all -evia - mento dei dolori) V ESTI (per l-a p-res-sione delle) oppressione aibo stomaco Inux- vom., 2 bryon., 3 calc. -e., 4 sulf,, 5 hep., 6 l-ycop.. vii4o (pci) gastricismo: nux-~v., V E T T'UR.A.pel movirnento della) ga'stricismo 1 coce., 2 p e-tr CRAMPI allo stomaco(dolori crampoidi) 1 anit., 2 max..,.3' s ulf.' C.HOUIRA o gni manuaile di miedicina 'doniestica. suole *spend-ere parecchie-pa~gini sull' inevitabile paragrafo cho1e'ra, come se fosse uina malattia di. 'tutti i giorni, ed. avauzasse in frequ~enza ii reumia ditest,"atse i dolori di ventre o che.so.to. Questi' puniti difatti interessautissimi pel profanio sono spesso co~si trasandati e con 18k- AFFEZIONI DELLO *STOIAtO.CON NAUSEE.jI,,VOMITI EQ. fusi. da -,on caipirne' un jota: mentre -per- coni-,trario ii cho1~ra-e' descritto con una minutezza molto com~mendevole se potesse essere appli. cabi 'le giornalmente-, inutilissima e sarei per dire ridicola trattancl-osi d' una di. quelle meteore morbose che appariscono-, 'fiagell-ano 1'uI nanit'a e si, vanno a, spegnei'e,. enza lasciare traccia od in-dizio del. quani.d~o-per do-ve fa-_ ranno ritorn'fo. Senz~a infarcire*,1ibri, di meclicina domestica con,.un capitolo doppiam-ente naus~eante perch6 inutile,. Val megrlio in' caso di. bisogno ('deheDio' tenga sempre lonltano )i diffondere libricejuoli che-Atvatfino cliffusamente di tutto il, da farsi. R p eirb ehe io a costo di attirarmi sopra critiche ' A ogni nianier-a non tocbher6' punto di questa terribile malattia..A questo proposito- accenner6 di taluni sedicenti medici omiopatici, i quatli -non promulgano gib, la superi'orith. deli' omiopatia " sugli, altri metodi' curativi nel choV~raj il che sarbbe per, -fettamente vero, ma vantano metodi- di eurca infallibili e guarigioni a migliaja ope-rate dalle, loro manii, 1i che e" pretta -diurmerla. A costoro, i quali. per farsi credere q~u aiche co~sa hanno bisogno- di ricorrere ad: arti sl basse, si domandi, per tutta ri'sposta, se- ban guaclagpato i premi di parecohi Milioni desti-nati nelle varie capitali d' Europ~a allo scopritore degli specifici* pel chol era, e se nolitii han presi si dica loro, d' andarli subito. a prejadjere. Noji e" cosa da farsela fuggir di mano! GOLICHE: V. Gastralgia... DJSPEPSJA: V. Cap..,"K-V. DOLORI di stomaco: V. Gastralgia.. EMATEMESJ ( vomito di sangue'): situ are il malato steso AFFEZION! DtAO SO s'rOM0t'o'CON NAUSEE, VOM11IT!EC. J185. sopra uA. letto in un -iog'o fresehissimo 6d ammiinistrarglif - aconitum, e. arnica, ( alternati og-ni due ore-) fun cuechiai6 di.- ciascun-o ogni quarto d' ora - non bastanclo dopo un -giornao - ipec., Bibite freilde,- alimenti scarsi' e freddi. FREDDO allo stomaco: I ars., 2 china, 3 rhfts., 4 phosph. GASTRALGIA: dolor~e vilvo, lancinante, lacerante o brucian~te allo stornaco,' ovvero senso di pressione, dis~ensio ne o gonilore -(inarcam'ento ), nausee, rigiirgiti amarl o acidi o. d' alimenti, affiusso, di materie, liquide e'viscose nella 'bocca, an~sietcsfoczoe deliqui. (Vulgo, crampi o colica- di?stomaco ) - ispiaceri (in egito di):1. ignat., 2 staph..ý3 phosph. ac,, *4 lach. alle persone i-rascibili, soggette.a stitichezza: nux-v., e biryony., ( altern. un giorno uno, un -giorno 11 altro ) un cucchiaio. ogni 3 ore; non -otad alla completa guarigione, arbvgt, (-Id) -riscaldane'nto (in seguito di un ).:1 bryonia, -2 silic;flle donne nervose e delicate.: chain., e non bastando, bellad. perdite debilitanti (in segt'~to di) 1 chin., 2 carb-ývg., '3 rut., 4- caic. c. - lle or'ganizz 'azioni scrofolose: caic. c., e- sulfur (altern. ogni. du-e giorni)-) -raffre'ddamento. i14,seg'uito di un'):I1cocc., 2 ipe ',3 pufs.., 4 champ,., 5ýars. gran debolezza d ell-a digestione, con inarcamento dello st~oixi'~co, e pressione doloros'a in quest'organo: cbiwa. AFFEZIONI DELLO, STOMACO CON NAUSEE, VOMITI EC. 187 Tutto ci6 sji pub bene curar da se stesso; -sopravvenendo la febbre si chiami il medico. cura: 1 acon., 2 chain. con dolori lbrucianti-: ars. -con gra-n pressione allo stomaco e vertigini bryonia. gusto amarissimo, sonnoleuza., coliche, diarrea, giallastra, peso a'lla; testa: ipecac. labbra secche e brucianti spesso con piccole yescicole, vomiti biliosi o mucosi, sonnolenza 11 giorno, insonnia la notte, inquietezza:.merc., -vivus o solub., ( secondo ii sesso ). -amarezza di bocca, rigurg-itaz 'ioni acri, ammasso di viscosith nella bocca, peso doloroso in tutto 1'epigastro e gi' ipocondri, stitichezza, -vogrlia incessante di'andare di ventre ma -inutilmente: nux-vom. -borborigmi, vomiti di alimenti, o- di materie ag're ed acquose, ventre duro tieso; pils. GONFIORE del, vuoto dello stomaco: suif. GORGOGLIO 1 anac., 2 croc. IMBARAZZO gastrico: V. Gastrosi. INDIGESTIONE: V. Cap. XV. MALESSERE allo stornaco: phospli. MAL di mare: 1 suif., 2 ars., 3 coec-.4 peltrol. NAUSEE mangiando: 1 pills., 2 veratr., 3 cocc. -dopo aver mangiato:*1 puls.,, 2 flux-v., 3 suif. -la matt'ina: 1 flux-v., 2 lach. -pel moto ~lella vettura: 1 sulf., 2 cocc., 3 petr. OPPRESSIONE nel vuoto dello stoinaco: 1 bry., 2 plat. RIGURGITAZIONI agre: 1 nux-v., 2 sulf. -di alirnenti: 1 suif., 2 phosph. -amuare: 1 am, 2 nux-v. -acquose: 1 ant., 2 amn. - bevaude (delle): sulfur. 1.8AVFFEZIONI DELLO STOM-ACO CON NAI'sEE-,, VOMITIE. *-dolciastre:aeont - -d'lacqua) aeon. di latte 1 lyco~p., -2 tart. -mruc~ae: arnica. -di materie verde 1 'ars., 2 graph. SABURRE nelle vie dig-es'tive; 1 ant,, 2 ipee., 3 nux-v., 4 puls. SINGHIOZZO ripetu'to nux-v. dopo bevuto: 1 ignat., 2 pills. -durante ii pao-to: mere. -dopo ii pasto:hyoso. -la sera: silie. -la. notte?: ars, -con -dolore al petto A Mm. c on oppressione di respiito puls. -con sudore: bell, SOFFERENZE: Y. condizioni. VOMITI di sanguep V. Ematemesi VOMITi agri: 1 chan.,2 2-flux., 3 suif.; 4 phosph. -di alim-renti: 1 ipee., *2 nux -v.1, 3 suff., 4 ars. * aequosi: 1 bry., 2 caust.ý, 3 -ipee., -bilio si a M'ari: 1 antim., 2 'aeon., 3 nux-~v. 4 puls., 5 ars. -del, latte che si 6, preso:ý 1 arnie., 2 suif'.. -verdastri:w-(ars.) 2 puls.,---3 veratr. l a mattina: 1 ars., 2 flux--v.. -1la notte: 1 ars., 2 sill., 3 suif. la sera: puls. 189 GAPITOLO XVII. Affezioni del 'Ventre. ANGOSCIA, ansieta" agi' ipocondri: 1 chai., 2 puls. ASCITE: accumulo di sierosit4 nella cavith del peritoneo, (-ventre ). Ricorrere all' opera medica e non negligerlo, come 6 costume, sul principio; avvegnach6 la causa che lo produce e" sempre organipa, profonda e grave.. BILIOS&- (stato) Y. stato bilioso. BORBORIGMI rumore e gorgoglio del ventre cdn incarcerazione di venti: 1 china, 2 lycop. con grande stitichezza: nu-x-v. BRUCIORE agi' ipocondri: 1 merc.,.2 bry. al diafranma: asa. al fegato: lach. alla milza: 1 igw., 2 bry., 3 secale. dal lato destro: secale. dal lato sinistro sepia. allo scrobicolo: 1 caiph., 2 caust. I3UBONI: di qualche difficolth per precisare lo stato gen'erale che loro db. origine. Si ricorra al medico. CALORE ardore nel ventre: bell., V. bruciore. CERCHIO sensazione d' una fascia intorno agi' ipocondri: 1 bry., 2 merc. COLICHE che- dipendono dalle emorroidi: 1 nux-vom., 2 suif. -dalla presenza dei vemmi: 1 merc.) 2 cina, 3 sulf., V. Verminazione. Cap. XXII. ventose: 1 nux--vom., e carbo-vg., (due ore uno due ore 1' altro ) un cucchiajo ogni mezz' ora, 2 chain., 3 china. COLICHE nervose, spasmodiche, pasmii addominali che 190 AFFEZIONI DEL VENTRE. occupano la.regione umbilicalo, co'n ventre dolente al tatto, dolore comne coipi di coltello sa. dore, calore, faccia ora- rossa ora pallida: 1 aconiturn e belladona (3 oike 1'1uno tre ore 1' altro )un cucchiajo ogni mezz' ora. 2 mere. s-olubilis. - con faccia rossa, guance rosse da un lato, pallide dall'altro - ventre tumido-;- nervi impressionabilissimi, evaduazioni mucose, acquose, gialle verdi, biancastre: chamomilla. - con ventre turgido dolori atrocissimi di stringirnento agi' intestini, sensazione come di premiti: angoscia,'brividi, sollievo pel caff6, per 1' aziorie del'. fumare, o per 1' od-ore del funio di tabacco: 1 colocynthis, 2 croton tiglium, specialmente so vi sono molti borborigmi e caduta o uscita- dell'intestino retto. - con gran bruciore nel ventre: Ars. - nelle persone emorroidarie, dal temperamento nervoso con gran borborigmi e prossione nello stomaco e nel ventre come d'una pietra: nux-v. - nelle donne o giovani di temperamento linfatico, coliche nervose accompagnate da grande emissione di venti ovvero da gran borborigmi: pulsatilla. Intanto Fomentazioni d' acqua semplice: e qualche clistere con olio. CONGESTIONE addominale o ristagno di sangue nel yentre: 1 nux-v. 2 suif., 3 ars., 4 caps. DOLORI DI VENTRE: 1 rhabarb., 2 coloc., 3 nerc.,"4 puls., V. coliche. DUREZZA: 1 graph, 2 arnica., 3 carb-vg., 4.phosph. - all'umbilico: 1 merc., 2 rhus., 3 bry. ERNIE sintomi improvvisi prodotti dalle Ernie. - forte febbre o infiammazione viva del sacco ernia 192 AFFEZiONI DE.L VENTRlE. --respiro oppresso-:_ 1,,puls., 2 carb-.vg. -incarcerate: V..colica,"Ventosa.i,, -fredde ne'll? uscire con. FREDDO (s'ensaz'ione di) n~fl vehtre. 1I r S., 2 petr., 3 sep. GONFIORE: V. A~scite. - ( senso di). antinY. GORGOGLIO nel. ventre-: 1 chin., 2 veratr., 3 carb-vg., 4 puls.,. 5 suif. GROSSEZZAdi, venitre: Ial.,2sniff., 3 sepia. -in banmbini -scrofolosi 1 Calc., 2 suif.,( altern. 8 giorni 1' uno, 8 giorni 1' altro ) -nelle donne di eth sepia.* nei soggetti grcss~i: 1 Calc., -2 suif. -nelle giovani -all' epoca- della.,puberth: 1 puls., 2 lach. ITTERIZIA:,V. stato bilioso. MILZA. affetta: -dolorosa: 1 natr-m.,- 2 am., 3 con., 4 china, 5 sulf. -dura, indurimento I 1 sulf., 2 caps.-, 3 chinja, 4 ars., 5 nux-mosch. infiam-mata: 1 china, '2 bry., 3..-sulf., 4 acon., 5 nux-vom.ingorgata: I caps., 2 ar~s. 3 suif., 4 china,, 5 nux-,mosch., 6 ignat., _ flux-v. PESO( seiiso di peso) agli ipocondri: 1 acon.,. 2 nux*mospli., 3 suif. - -al fegato: nux-mosch. --alla m'ilza:.sulfur. --all' umbilico:_ china., -come dl' una pietra:, suif. PRESSIONE: V. -Peso. RUMOIRI: V. Borborigmi. AFFEZIONM DEL VENTRE. 193 SENSIBILITA dplorosa -del ventre: 1 aeon.,.2 fhyosc., 3 mere:; 4: sulfu~r,. -all, epigastro:mere.' al tatto 1 mere., 2 suif. S TATO BILIOSO: Itterizia. t~ spesso ii sintoma d' una Infiammazione o d' una malattia o~galica del fegato o d' una malattia d' intestinL. Quella perb' ehe noi diejamo idiopatica,, cio?6 esistente da per se senza ess~ere coninessa ne generata da altre malattie. 6 se~za febbre e vuolsi -curare nel modo ehe siegue: mercurius vi-vus o solubilis e chin'a,( due giorni 1' unio, un giorno d' intervallo e dute giorni 1' altro quindi ricominciare e proseguire. - onseeutiva -ad un colpo o una eaduta: arniea. -sintomi biliosi ars. - -dopo un raifreddamento: 1 dule., 2 bry. --con imbarazz-o gastrico: ipec. VENTI: V. fiatulenze. YESTI che opp -rimono gl ' ipocondri: 1 caic., 2 sulf., 3 nux-~v., 4 bry.,, 5 hep., 6 lycop. VERMI: V. malattie dei bambini. Cap. XXII. GAPITOLO XVIHE. ]Evacuazioni alvine e sintomi deli' 4nio, -del Retto e del. Perineo. ANO (sintorni deli'l -contratto durante 1' evacuazione: 1 thuj a, 2 lach. -doloxoso prima dell' evacuazione: 1 me-re., 2 pospli., 3 lod.I --durante 1' evacuazione: 1 caps., 2, mere., 3. ars, 4 sulf. -dopo 1' evacuazione: 1 capý., 2 mere., 3 plat. 13 1911 EVACUAZIONI ALVINE. - bruciore all'ario daraute 1' evacuazione 1 mere., 2 china, 3 pills. - prurito all' ano durante -1' evacuazione: 1 mere., 2 sil., suif. -- dopo: 1 sil., 2 suif. -dolore di strappamento all': eale. - battiti: V. pulsazioni. bruciore: 1 earb-vg., 2 mere., 3 suif. - acluta del retto I ignatia, -2 mere., 3 suif., 4 cale. c. - -durante 1' evacuazione: nux-v. -calore: con. -~bruejore: 1 ars., 2 amm. -erpete:natr-m. -flusso di mnueosit4: 1 mere., 2 china, 3 graph., 4 phosph., 3 sepia. fitte laneinanti: 1 sepia, 2 phospli., 3 puls. -al retto: sepia. -eseoriazione all' a-no suif. -ragadi o serepolamenti: 1 sulf., 2 ignatia. -formicolamento, titillamento ee.: 1 sepia, 2 nux-vomý, 3 spigelia, 4 rhus, V. Verminazione malattie dci bambini, Cap. XXII. -gonfiore:; I hep., 2 flux-v., 3 suif. -retto (inerzia del):-1.l ux-v., 2 china, 3 veratr. pressione:flux-v.' prurito 1 baryt., 2 mere., 3 cale., 4 sulf. -tensione: 1 lycop., 2 sepia. ASCARIDI: V. Verminazione. BISOGNO frecjuente d' andare di ventre: 1 mere., 2 rhabarb., 3 nux-vorn., 4 con., 5 ami. - senza risultato: 1 caps., 2. mere., 3 nux-vom., 4 suif. DIARREA: - aecquosa, giallastra, 4' odore putrido. bismuthum. EVACUAZION.I ALVINE. 195 - biancastra, verdastra- o giallastra, come torli d' ovo battuti, coliche e borborigmi avanti 1' evacuazione: chamomillca. diarrea con tenesmo, specialmente la mattina compdsta di alimenti non digeriti, d' odore acre: calcarea carb. con bruciore all' ano, fenesmo ( premiti )- con prostrazione di forze, e che si manifesta la notte o subito dopo bevuto o mangiato: 1 ars., 2'bry. - in seguito i' un raff-reddamento: dulcamara. d' estate: rhabarbarum. Nel 1864 ho potuto convincermi della somma efficacia di questo rimedio nelle diarree c'estate. Non s'e' dato neppure un caso in cui la malattia abbia resistito a questo mezzo e non sia cessata colla massira prontezza. DIAIRREE senza dolori, acquose c' alimenti non digeriti: 1 zingiber, 2 ferruin, 3 phosph., 4 phosph. ac. --acquosa che sfugge involontariamente: hyosc. --con premiti continni e sforzi vani: hyosc. --nerastra, verdastra o scura, con tensioie di ventre e che sfugge involontariamente: veratr. --con prostrazione di forze: 1 ars., 2 china, 3 veratr. DIARREA in seguito di un dispiacere: 1 staph., 2 phosph. ac., 3 ign. collera ( in seguito d' essersi messo in ) 1 chai., 2 mix-v., 3 coloc. con gran tenesmo (premiti):Iipecac., 2 nux-v., 3 capsic. che si dichiara copo aver bevuto del latte: 1 bry., 2 sulfur. in seguito d' una contrarieth, di collera o d' una forte emozione: 1 chan., 2 coloc. 196 EVACUAZIONI -ALVINE. ---in s'egnito del soverchio inangiar frutta: 1 ~ars., 2 pills.' -in dndividui scrofolosi: caic. c., e suif., altern,,tti ogni 2 giorni ) IDIAIRREE tenaci e resistenti -.a tu~tt-i i mezzi curativi: 1 capsicum, 2 zi ugiber. Nelle diarree croniche assai giova lo avere unra fascia che -circondi ii venttre e lo stringa moderat~amente. 1MSSENTERIA: dolori adclominali, pre miti violentissimi, bisog-no incessante d'andare di ventre, sforzi reiterati per espeller le feccie. Evacuazioni composte di mucositii -denise, bianc'astre, coperte di sangue che ras'sembrano a pezzi di grasso. -che si manifesta in autunnio ipecac., e dopo 24 ore non giovando, ipec., e petrol., ( altern. ipec., dalle 4 del mattino a mezzo-di petrol., -dalle due alle 9 di sera) due- cucchiaj ogni ora. Posto che anche questo dopo 24 ore non * giovi, - caps., ogni ora. Resistenclo a questa medicla-zione, chiamare ii medico. EMORROIDI: tumori costituiti dalla dilatazione delle vene del retto che determinano spesso un fiusso di sangue dali' ano che chiamasi jiusso ernor-roidale. Questi tumori sono esterni o internii, e possono gemere o non- gernere sangue, ossia essere fluenti o non Jlzuenti. -volumin~ose e turchiniccie, con., violento male di reni, stitichezza, dolori vivi-e lancinanti carb-vg. - luenti con. coliche, voglia frequente d' andare al vaso; diarrea bruciante e giallastra, male -ai reni -la notte, 'screpol-amenti o erosioni, dolore alPano: cha-momilla. EVACUAZIONJ ALVJNE. 197 --fiusso. biancastro e- quasi marcioso, dali' ano causticum. -medicamenti prfincipali contro le ernorroidi fluenti o non fluenti, interne o, esterne sono: nuxvomica e sulfur -(alternati un giorno uno, Un giorno 1' altro y un cuechiiajo -mattina e sera. -se V' 6 caduta o uscita del retto, con dolori incisivi all' ano, debolezza- estrema, stitichezza ostinaeta:lachesis..,e ii sogrgetto 6 debole in seg-uito di flusso emorroidale soverchiamente abbondarite:din' ElSCREMENTI:IV. Fecce. tiVACUIAZIONE delle fecce, poco, abbonclante: 1 ars., 2 china. -difficile: 1 nux-v., 2 antiin., 3 china, 4 natr-rn. -ogni due- giorni soltanto: suit. -pik, volte al giorne.: 1 cai~c. c., 2, graph., 3 pho. siph., 4 sulfur. FECCE bianca'stre.: 1 Puls., 2 china, 3 phospli., 4,sulf. -bianche con strie - rhus. -grigie: nwerc, *-giallastre 1 ipec., 2 dulc,, 3 china, 4 mrner., 5as - nerei I -1r.,2 merc. -verdastre: 1 chain., 2 ars,, 3. puls., 4 -mern. durissime I. ant,, 2 merc., 3 nux., 4 bary t., 5 merc.*-spurnante: ealc. - ferrnentateý- rhabarb. - molli: 1 china, 2 puls., 3 phosph., 4 sepia, 5 sulf. - voluminose ( troppo ): 1 bry., 2 nux-v.j, 3 calc. - acri corrosive: 1 ars., 2 merc., 3 puls. -. biliise:'l ars., 2-chain., 3 ch~ina' 4 pu1s., 5 mere. -la notte:. china, ferr. inucose: V. Dissenteria. 198 EVACUAZIONI ALYINE. - pece (come):` 1 nux-v., 2 lach., 3 nux., 4 ipec. visCose: 1 ails., 2 lach. - non digeriti ( di' alirenti) 1 zingiber, 2 phosph. ac., 3 china, 4 ferr.LIENTERIA: V. feccie non digorite. PRURITO all' ano 1 acon., 2 baryt.;,:3 caic., '4 merc., 5 suif.. al retto: 1 spig., 2.silic., 3 suif., V. Verminazione. RAGADI( Fessure) all' ano: 1 ignath, 2 suif. RETTO: V. ano. SOFFERENZE: Per un'tempo caldo (diarrea): 1 caps., 2 ferr., 3 -ars. Dormendo (evacuazione alvina): 1 am., 2 puls. dopo mangiato delle frutta (diarrea): 1 ars., 2 puls. la mattina ( diarrea) 1 ars., 2 bry. - la notte: Id. 1 ars., 2 puls., 3 china, 4 merc., 5 suif. dopo -il pasto (diarrea):china. la sera: Id. mere. STITICHEZZA.: suif., e6 nux-voh., ( altern. sulfur., la mattina, fux la sera) un cucchiajo. proveniente da uno stato di debolezza o d' inerzia dell' intestino: natr-m. effetto della vita sedentaria: bryonia, ed esercizio. con testa grave, pesante, viso rosso: op. nelle donne incinte: I-sepia, 2 nux-v.; 3 op. consistente in evacuazioni rare, di feccie curissime e difficili ad espellersi alumina. con bisogno frequente ' ' ancare, debolezza del basso ventre e formicolamento all' ano: platina. nei bambini ( V. malattie dei bambini cap. XXII). 200 AFFEZIONI DEGLI ORGANI CnUNRAl. dopo 2 giorni lycopodium e silicea ( altern. ogni due giorni ) 2. cannabis sativa. CORPO estraneo nei reni (dolore come per un) -nux-v. CISTITE infiammazione della vescica. Ha bisogno del1' opera medica. Nel fratterfipo per6 s' immerga iI malato in un baigno tepido che Si prolungherai fino ad un' ora pot-endo; si dh quindi aconit., il medico poi penserh in seguito ad amministrare cannab., campb., cantl., nuxvom,., puls., digit., a seconda delle circostanze. DEPOSITO: Y. sedimento. DISURIA, iscuria, stranguria, vanri gradi della difficolta' d' orinare o ritenzione d' orina, ove provengano- da infiammazione 6 necessario 1' nomo del1' arte; se da calcoli e renella, V. - o da paralisi della vescica, V. si pratichi la cura descritta. Dali' abuso di bevande spiritose: nflux--v. Nei banbini 1 acon., 2 bell., 3'merc., 4 fnux-v. dopo una paura. acon., nelle donne incinte '1 puls., 2 cocc., 3 phosph. ac. fomentazioni, e semicupi o bagni DIFFCOLTA d' orinare: V. Disuria. EMA-TURIA: escrezione di sangue reso dalle vie oninarie - Quando e" cagionata da una caduta sui reni o un colpo nicevuto nel basso ventre arnica. - per assorbimento di cantaridi: camph. - con bisogno continuo d'orinare, - onina resa goccia a goccia, bruciore nell' uretra come se vi passasse un ferro incandescente: cantharis. - i medesimi sintomi meno intensi: cannabis. Quindi: 1 puls., 2 fux--v., 3 ipec. EMISSIONE deli' unina: - eccessiva: 1 merc., 2 kneos. AFFEZIONI DEGLI ORGANI VRINARI. 201 difilcile: 1 nux`-moscl., 2 bell. goccia a goccia: 1Icanth.,_2 duic., 3 nux-v., 4 sulf. - interrotta: 1 caust., 2 dule., 3 conium. -involontaria: V. Incontinenza c' orina. - getto sparpagliato: 1 cannabis., 2 canth., 3 rhus. - getto debole: mere. - getto internittente: 1 con.,,2 clem., 3 puls., 4 sulf. FITTE nell' uretra duracute 1' enissione: 1 mere., 2 sulf., 3 thuja. - dopo 1' emissione: 1 mere., 2 con. - fuori del temipo deli' emissione 1 cantl., 2 mere. FLUSSO per 1' uretra: V. Gonorrea cap.- XX. - acquoso: cannab., (non gonorreico). - biancastro: 1 merc., 2 caps. denso: merc. giallastro: cannab. GONFIORE dell' uretra: nitr-ac., 2 rhus. del collo della vescica: puls. GONORREA,: V. Cap. XNX. INCISIVI ( dolori) all' uretra: 1 ant., 2 mere., 3 phosph. ac. - alla vescica: lycop. - ai reni: 1 canth., 2 mere., 3 clem. INCONTINENZA d' orina ii giorno: 1 caust., 2 puls., e rhus, ( altern. uno la mattina 1' altro la sera). - la notte: bell., e non bastando dopo 8 giorni puls., e rhus, come di sopra 6 detto. non bastando, 1 sulf., 2- silic. ISCURIA: V, Disuria. PAkRALISI DELLA VESCICA - la -vescica perde ii potere di contrarsi per espellere P1 orina, che in tal caso5 s'accumula nella sua cavith, e Ia distend&' oltremodo: 1 bell., e arsen., (alter. ogni 2 gior. ni) 2 bell., e hyose., (id.) 202 AF1'EZ1ONI DEGLI ORGANI URINAIU. POLIURIA orine troppo abbon 'danti, detto anche falso diabete perchU le orine non contengono alcun principio- zuccIerino 1 puls., 2, rhus, 3 cocculus. PRIJRITO all' uretra -.1 suif., 3 thu'ja. RITENZIOINE ci' orina: V. disuria. RENELLAk: V. Calcoli. SANGUE nell' orinare: V. Ematuria. SEDIMENTO ( deposito ) nelle orine 1 niatr-m., 2 pliospl-i. 3 suif. - color dI' argilla suif. - bianco 1 rhus, 2 sulfur. - denso 1 camph., 2 suif. - di grani rossi: chinin. -giallastro I china, 2 duic., 3 merc. -nubecola (come una) 1 ambra, 2 caust., 2 thuj a. -rosso: 1 lycop., 2 zinc, STR~kNGURIA: V. Disuria. STRINGIMENTO ciell' uretra per callositia 1 clem., 2 petrol., 3 pals., 4 rhus., 5 sulfur. per spasmo nervoso: 1 canth., 2 -nux-vomn., 3 pulIs., TENESMO ( premiti) urinai'io: 1cann., 2 canth., 3 mere., 4 nux7-v., 5 pals. URETRA AFFETTA: - dolorosa-: 4 cann., 2 salf., 3 calc., 4 merc., 5 argent-nitr., 6 puls. -infiammata: 1 can-nab., 2 merc., 3 nux-v., 4 canth., 5 puls., 6 acon., -ostruita, semichiusa: 1 cl-emat., 2 petr., 3 dulc., 4. rhus., 5 sulf., 5 nux-v. URINA: - (colore dell' ) - i' argilla: 1 anac-., 2 corall, 3 ferr. bianca, biancastra: 1 merc., 2 phosph. ac., 3 cina. 2014 AFFEZIGNI DEGLI. O1GANI URINAflI. -torbide( che divengono) 1 suif., 2 mere., 3. phospli. ac. -viscose: 1 eantli., 2 kreos., 3 phosph-ae., 4 dube. URINE: con-dizioni dell' emiissione involontaria, di esse o del bisogno pre ssante d' ernetterle., Em-iii, -vyale emissione involontaria bis.- bisogrno d' espellerle. ASSISO ( essendo ) em-in: puls. CAFFE (dopo bevuto) -: bis. ignP, IN PIEDI (stando ) em-in, bell, GIO'RNO E NOTTE: bis. 1 mere., 2 natr-m., 3 kal., 4 carb-vgo. - 'em-in:caust. SOLLEVANDO PESI: bis,bry. CAMMINANDO: em-in. 2 natr-m., 2 zinc. LA NTOTTE: bis. I nux-v., 2. graph., 3 kieos.' -em-in: bell., 2 puls., 3 cma. RIPOSO nel.: em-in,, rhus. SERA ( la ) bis. frequente: 1 amm--e," b2- bell. TOSSENDO em-in: 2 natr-m., 2 caust. YIRSCICA AFFETTA:' - atarro della: 1 dule., 2 pubs., 3 suif., 4 nuxvom,, 5 anit., 4 phosph-. -dobori della: 1 eann., 2 puls., 3 nux-v., 4 dulc., -. 5- sulf. ispessimento della: dule. -infiamm'azione della: 1 eann., 2 pills., 3 eanth., 4flux-v., 5 aeon. --del colbo:,] cann., 2 eanth.,. 3 dig., 4 puts., 4 nux-v., 5 aeon. -parabisi della.: 1. ars., 2 bell., 3 laur., 4 dube., 5 hyose. --del collb: 1 ars., 2 hyose., 3 dule, 4 bachi., 5 bell., 6 aeon., 17 c.. -polipi della: 1 eabe., 2 staph. 3 pubs., 4 eon., 5 thuj., 6 mere., I7 silic.. OIIGA'Ni SESSUALI DELL I UDMO.20 205 CAP.ITOLO XX. Organi sessuali deli' uomo. BATTITI, pulsazioril al cordone spermatico: amm-m- al glande: rhodod. BRUCIORE -al glande: 1 ars., 2 croton., 3 nux-v., 4-tart. -al prepuzio: I ars., 2 mere., 3 flux-v.; 41 suif. -allo scroto euph-ras. ai testicoli: 1 plat.,' 2 staph6 CONDILOMI: 1 nitr-ac., 2 -thuja6 CORDjONE spermatico affetto: 1 puls., 2 nux-v.,). -3, od. ERPETE fra le cosce: petrol. - al prepuzio: 1 caust., 2 hep.,. 3 _nitr-ae., 4 sep. - allo scroto: petrol. FITTE, lancinanti al -cordone spermatico: 1 nux-vorn., 2 suif. 3 thu-j. -al glande: mere. -al prepuzio 1 ars., '2 mere.,-3 puish -allo scroto I 1'mere., 2 suif.,' 3 thuj. -ai testicoli: 1 mere.,1 2 rhodbod., 3 staph., 4 sulf., -alla verga: 1' mere., 2 suif., 3 thuj. ERUZIONE aile parti genitali-: I graph., 2 rhus,, 3 petr., 4 s ep. - cosce ( fra le) petro'l. - glande (. al) petrol. -prepuzio( al I caust., 2 hep., 3 uitr---ae., 4 sep., 5 suif. -sero~to ( allo): 1 petrol., 2 th~us. pube ( al): 1 lach., 2 silic. ESCORIAZIONE fra le coscie: 1 caust., 2 graph., 3 suif. -al glande.: natr. -al prepuzio: silic. -allo sc~roio sulf. 206 ORGANI SESSUALI DELL U030. FORMICOLAMENTO al glande: 1 merc., 2 spig., 3 tart. al prepuzio 1 mere., 2 phosph. ac. allo seroto: aeon. ai testieoli1: euphr-, 2 mere. FREBDO delle parti genitali: 1 cann., 2 caps. del prepuzio: sulfdello seroto 1 caps., 2 mere. alla verga: 1 mere., 2 suif. GONFIORE del cordone spernatico: 1 puls., 2 cann. epididiro (piccolo eorpicciuolo oblungo, verniforme, grigiastro, che sta coricato lungo ii bordo superiore del testicolo ) suif. glande: cann. - prepuzio: 1 mere., 2 Sulf. freno: sabina. - prostata ( glandola situata alla parte inferiore del collo vescicale ): puls. scroto: 1 am., 2 puls:, 3 sep. - testicoli: 1 aur., 2 jod., 3 clem., 4 rhod., 5 nuxvom., 6 puls. - verga: 1 am., 2 eann., 3 mere. sul dorso: sabina. vasi linfatici ( ai ): mere. INFIAMMAZIONE del cordone spermatico: 1 puls., 2 nux-v. glande ( del): 1 cann., 2 mere. - prepuzio: mere. - prostata: 1 pils., mere.,.3 thuj. scroto: ars. - testicoli: 1 puls., 2 mere., 3 aur - verga: 1 cann., 2 mere. - vasi linfatici: mere. PELI (caduta dei ): 1 natr-m., 2 rhus. PRURITO al cordone spermatico: petrol. - coscie (fra le ): 1 petr., 2 carb-'vg. ORGANI SESSUALI DELL I UOMOO 207 -giande (Cal) 1 ea'nn., 2 mere., 3, nuxv-. -peli ( ai) kal. -prepuzio (al ): 1 Cann., 2 mere., 3 sllie., 4 puls. -scroto ( allo ),:'petrol. -testicoli ( ai ): 1, mere., 2 nux-v. HOSSORE cosee: petrol. -glande: mere. -prepuzio: 1 Cann., 2 mere., 3 suif. -seroto: 1 amn., 2 mere., 2 petr., 4 puls. -verga: eann~bis. SUDORE alle parti genitali: 1 sep.,.- 2 sulf. -fra le cosee: mere. -seroto (allo ) 1 silie., 2 rhoclod. SCROTO affetto: erpete: 1 petr., 2 eale. c., 3 n -atrum-m. -pruriito: 1 petr., 2 earb-vg.,, 3 silie., 4 graph. -sudor-e: 1 silie., 2 sep., 2-baryt., 4 thuj., 5 ign., 6 rhodod. TESTICOLI afl'etti: -atrofizzati: 1 sponig., 2 jo d. dolori: 1 sep., 2 spong., 3 rhodod., 4 phosph-ae., 5 amn., 6 phosph.' -duni, indurimento: 1 elem., 2 mere., 3 rhodod.,.4 spong. -infiammati: 1 mere., 2 puls., 3 aur., 4 nitr-ae., 5 elem. -gonfiati: 1 puls., 2 aur., 3 jod., 4 elem., 5 rhodod., 6amn. VERGA inflainmata: 1 eann., 2 mere., 3 eantli., 4 sulf., 5 sepia, 6 nux-v., '7 zine. FUNZIONI GENITALI DELL'I UOMO DESIDERII esaltati 1 e antli., 2 mere., 3 natr-m., 4 sulf. -diminuiti:bell. DIALITTIE DELLA "DONNA. 209 CAP, ITOLO XXI. Malattie delht donna. Noll terr6 punto parola clelle lesioni. organiche dell'uteror e. suoi annessi;- la gravezza e le difficolth die presentano siffatte malattie e siggono imperio-sarnente 1' opera medica. Passer6 soltant6 in rassegna--alcunIi dei disturbi funzionali e naervosi pe' quali ordinariamente 11011Si reputa necessario ii. ricorrere 6a; medico:_- e mi dilungher6 aiquanto sulle affezioni die travagliano'la donna dal. principio della gravidauza fino alla fine. deli' allattamento. E' questo, un, camPo'-di: cui e" assoluto padrone il pregiudizio, ove, non si senaina die-ignoi~aflza e non si raccoglie che danno.; Una- doiina hia-`ffgliato? Ebbene con quest'operazione, per vero dfrý,e'noai molto intelligente, essa, sig-noreggia tutto 1o scibile -umhafo sulla gestazione:, parto' ed. allattame'nto; -,detta-inha. t-tedra - orc~ina ii da farsi- dispone la parte- igienica p'rescrive i rimedi da u.~arsi e racconcia spessissimo iil ltino in bocca al medico. Eli! die ne pu6 sapere ii. medico di uha cosa, die non cade. sotto i Isuoi sperimenti? die -vale pi i*i o la scienza o la pratica? Su ci6 egli non pu6 pratitare e la sua scienza, convien cIlie, S, 7inchini dinanzi alla nostra esperlenza!.... Non e' esagerazione la mia; e' ii raziocinare coinune die si traduce in atto. ogni giorno e di- cui vediamo del 6ontinuo i pessimih effetti. Sovente, incaizando 'gl'~incomodi i-I parere dellea.4iichie 6&-nsufficiente' ed allora'si ricorre alla persona deli' arte - alla levatr~ice. Oh! La levatrice!!!.... Se'essa vorrb, degnarsi di volgere benigno uno sguardo al misero lavoro dichii ha raccoito pocie volt~e'e fakciato mai, se vorril onorarlo di qualchie considerazione-ý e praticarne- o diffonderne i consigli io-ne la ringrazier6 a norne dell'umanith; in caso contr ario farb appello alla coscienza. 'UAPATTIE DELLA DONNA. 2.13 Garnbe att'z$-c:Ikp'eoa., 3 suif. Gote tron/t:1grp. 2 phosph., 3. Sep. Lin~gua- se'ccc: mere. Lalilra gonfle: phosph.' Mammetle soverchiaje-nte dolorose: 1 conium, M. M~orale a~fletto: 1 coce., 2 aeon., 3 sep. Naso.: (sangue dal) 1 sulf., 2 veratr.Qorchi convulsi e stanchi: 1 phosph., 2 chin., 3- suif. Orecchio: rumori all' ) 2 veratr., 3 ferr. Piangere: (voglia di) 1 eon., 2 phosph., 3 plat. Reni dolorosi: 1 cabc.; 2 puls., 3 lach. Resyirazion~e oppressa: 1 coce., 2 gr~aph., 3 puls., 4 sep., 5 sulf. Riso con vulso: hyosc-. Sputo sc&ngutigno emottisi: phosph.. Singhiozzo: strain. Stornaco: sofferenze di) 1 lach., 2 puis., 3 nux mosch.,, 4 sulf. ASudore: 1 bell., 2 veratr., 3 hyosc. Tenesmo pul s. Testat calore alla: 1 eon., 2 mere. Tosse: graph-., 2 Suif. Ventre doloro so': 1 bell., 2 coce., 3 ign., 4 pubs.,* 5 suif. TVomito: I pubs., 2 earb. -veg., 3 kreo s. 2. METRORRA.GIA (-0 perdita di sangue dalI'utero.) Flu sso considere'vol~e di sangue durante o fuori dell'.epoca me-stru ale eon. grumi san-guigni piia o meno volu-. mninosi. Questa malattia pub benissimo essere un semplice disordine della mestruazione ma quando si prolunghi per vanie epoche' di seguito- o avvenga frequentemente, fuori 214 MALATTIE DELLA DONNA. del tempo catameniale 6 da prendersi int tutta la possibile' attenzione dacch~e" pu6- essere tin sintomo di -qualehe lesiond uterina. Rimedi sono: 1 chain., 2 platina, 3 sabina, 4 secal., 5 crocus., avvertendo di far- succ'edere un medicamehto all'altro solo 8 ore- dopo che Si incomiuc'ib a prendere l'a'ltro senza -vantaggio:- la somministrazione abbia luogo a cucchiaj ogni quarto d' ora. uno. Per l'aimenorrea. o soppressioniie dei mestrui, anemia e clorosi si faccia ricorso all'uromo deli' arte. 3. MENOPAUSA. (cessazione dei inestrui, - volgrarmiente eta' critica) L' etia in -cui cessano i mestrui varia secondo gli' n. dividui e i clim~i. La media. e"d-id 45 ai 50 anni. A quest' epoca la maggior' parte delle clonne sono affette da diversi disturbi- dal lato-del cerve'llo o degli organi digestivi che non importa or'a ii des'crivere. Diremo s'oltanto che i medicamenti pitt acconci ad lalleviare 'le loro sofferenze purch.&- siano scelti dietro l'indicazione dei-sintomi sono: Acogbit'ztn,bellcadonci, _pulsatilla, sulfur., nua' vontica, -sepia, e soprattutto lacltesis. INDICAZIONI SPECIALI Vertig~ine, -peso alla testa,' occhio e faccia rossi, o faccia ora rossa ora pallida;.- 'voglia di dormire dopo 11 pasto, ý_-,vampe che salgono da' piedi alla testa; gambe e piedi freddi, battiti di cuore, brividi- oppressionegconitll/n -mattina e seraVaiýcia rossa e come gonfila, - occhi inettati di sanguei*,.-'- sensazione d'acqua bollente nel cervello 0 senasa 216 MALATTIE DELLA DONNA. rotondo che dal ventre risalisce allo stomfaco. - Raucedine o tosse secca con- sensql -di -strangolname~io, tespiro corto con-accessi di soffocazione, battiti di cuore, conl pressione al petto come per un' corpo pesante; - -dolori reuroatici ai reni, alla nuca, alle braccia, alle gambe, spesso le sofferenze risiedono al braccio diritto e alla gamba sinistra o viceversa. Dinanzi all' insieme di questi sintomi si prescrivera lachesis ogni mattina E - B uno dei i nigliori medicamenti da opporsi aidisturbi cell'eth critica,,e rappresenta pressoch6 tutti i sintomi. Ove non porti un vantagglo sensibile ricorrere alla tinhtwia isterofila deli' autore. A4. ISTERISMO. Nomasi isterismo una malattia che ha *sede nell'utero e suoi annessi. L'Isterismo viene ad accessi, ii Gui precipuo carattere si 6 la sensazione di un globo, di una palla ( globo isterico ) che sembra partire dall' utero, risalire verso lo stomaco con.calore pii o meno vivo, ovvero freddo glaciale,'e gliuhgare finalmente al petto e al collo dove cagiona una specie di soffocazione o strangolamento ( vulgo strozzatura). Se 1' accesso forte dh luogo a convulsioni di differenti forme come descriver8 pi-h sotto. Spesso l'isterismo manifest-asi con isvariatissimii fenomeni: sensibilith estrema alla minima variazione atmosferica, vapori, mal di testa, sbadigli, nausee, mal di nervi, attacchi di nervi ecc. ecc. ecc. La malattia consiste in uno stato d' eccitamento o di sofferenza dell' utero e nella reazione- di quest' organo sul -sistema nervoso. La vecchia scuola non oppone all'isterismo che una cura semplicemente igienica, e qualche cosi delto antispasmodico di effettdnullo. Ii regime durante questa infermith debbe essere ad 23 S. 218 MALATTIE. DELLA DONNA. 2., FENOMENI LOCALI APPARTENENTI ALL' ISTERISMO. - 1. IMANIAISTERICA. Esaltamen-to delle funzioni intellettuali, canti, risa smodate, loquacit4, ovvero depressione dli esse funzioni, melanconia - pianti, timinore dell' avvenire Ieec. ece. 1 _p.lcatina, 2 conium., 3 ignat., 4 cai~c. 2. CE(FALALGIA ISTERICA. Specie- d' emicrania detta anclie chiodo isterico: 1 ignat., 2 -plat., 3' sepia, 4- aur, 3. ANGINA ISTERICA -Stringimento al' la gola cotne se vi fosse un globo nel faringe. --I1 bell., 2 strain., 3 nu x-v., 4 suif. 4. GASTRALGIA. ISTERICA. Dolori,,crampi allo stomaco, con nausee, *e- yomi'ti, -ignatia. 5. COLICA ISTERICA-kDolori intestinali: 1.ignatict, 2 ip~ec., 3 cocculus. 6. CISTALGIA ISTERIC.A - Attacco alle výie -orinarie, con coloni violenti, costrittivi, brucianti, alla regione dei reni o della vescica, con stimoalo vano dil orinare. Non v' e" febilre, e la pressione non auxxenta i coobri, come,nella vera cistite: - 1 puls., 2 asa., 3 sepia. ~7. METRALGIA ISTERICA. iDolore all' utero e al legamenti: 1 ignat., 2 coce., 3 conr. 8. TOSSE IE AFONIA ISTERICA --- Per 1' attacco principale alla laringe:- 1 bell., 2 coffea, 3 mosch., - Se V16 afonia, o raucedine o voce spenta: ~ 1 plat., 2 bell., 3 caust., Per la tos'se spa~smodica 1 bell., 2 pills., 3 ignat., 4 phosph. 9. ASMA ISTERICO 1 ignat., 2 flux-v., 3 mosch. 10. CARDIALGIA ISTERICA. Sofferenze isteriche al duore, palpitazioni violenti, spesso periodiche con angoscia alla regliloriel.4e cuore: aeon,, 2 pubs. BIALATTIE DELLA DONNA. 219 11. NOTALGIA ISTERICA; Dolore trattivo alla regione dei reni, o lungola.colonfia vertebrale:-4 bell., 2 nuxvom., 3 sulf., 4 cuprum,. 5. FLTJORL BIANCHI LEUCORREA. Sintomi -- Per fluori biancli o leuccorrea intendiamo lo scolo catarrale proveniente dalle membrane mucose della vagina, dell'utern o del loro annessi. Questo ifusso che pub essere pfii o meno abbondante, costituisce spesso ii solo sintomo apparente di tutta 1'affezione; le pik volte B bianco e'd incolo-re, non-.forma sul pannilino che macchie quasi impercettibili mad cheinamidano per. cosi dire la bian'cheria e stropicciate cado'no int polviscolo-o' scaghette. Altre volte &6 giallo o giallo verdastro- d'una tenue- densith come gierosita acquosa, o come. latte., o crema od anche come una materia viscosa ed albuminosa. Talvolta B cosi copioso daxcostituire una vera perdita. QuandoIil liquido -fluisce dalla vagina allora si dcice che 6 dihnatura -ebeigna e &ernicloenct ca4nwrale. Questo si pub bene curar da' se:stdsso. Si riconosce dal non, avere alc-una proprieth irritante che possa corrodere ed escoriare le parti bagnate dal fiusso. Quando ' subordinata ad una forte infiammazione o a lesioni organiche -dell'utero e suof annessi alidra Si dice le6M0co-1rec& saiztomactica. Ha assolutamente bisogno deli'opera medica. Si riconosce dali' essere acre, corrosiva, fetida,--brunastra o verdastra, infine.-di colore e qualitit maligne. CURA. Le precauzioni e.i mezzi igienici hanno una gran parte nelia cura di queste malattie. Il soggiorno in un luogo secco e bene aereato, lungi da qualunque n,,cqua stagnante, in abitazioni sane; buon nutrimento, somma nettezza, vesti convenienti, allontamento di tutte le cause che possono mantenere quest'af 2202 9IALATTIE DELLA DONNA. fezione sono condizioni indispensabili per giungere alla guarigion e. Sono assolutamente proibiti: l'uso del caff-, del the, delle iniezio ni astringenti, bagni caldi, purganti e lavativi. Si. permettono delle iniezioni con accua appena tiepida per mantenere nette le parti. FLUSSO BIANCQ albuminoso: 1 amm-m., 2 piat., 3 petr., 4 borax. accuoso: I graph.,.2 sep., 3 puls. - bianco: I cale., 2 puls., -3 amrn-m., 4 silic. - bruciante: 1 cal., 2 puXls., 3 con., 4 kreos. - brunastro: 1 amm., 2 coce., 3 nitr-ac. corrosivo: 1 alum., 2 ferr., 3 juere., -4 phosph. - denso: 1 puls., 2 sabin., 3 natr-m., 4 ambra. - fetido: 1 kreos., 2 sabin., 3 natr., 4 fux-v. incarnato: 1 coec., 2 alum., 3 cale.,, 4 kreos. - giallastro:- 1 sep., 2 kreos., 3 natr-m-., 4 sabin. latteo: 1 calc., c., 2 pubs., 3 amm., -4 silic. - mucoso: 1 borax.,-2 puls., 3 calc., 4 alum.rossastro 1 cocc., 2 alum., 3 kreos., 4'baryt. - sanguinolento: 1 chin., 2 cocc., 3 ars., 4 kreos., 5 nitr-ac. - verdastro: 1 sep., 2 mere., 3 nitr-ac., 4 pubs., 5 carb-vg. viscoso: 1 borax.', 2 staun., 3 sabin.,_ 4 phosph. FLUSSO BIANCO prima dei rnestrui:: 1 calec., 2 bach., 3 alum., 4 baryt.,' 5 china, 6 phosph. - durante i mestrui: 1 alum., 2 china, 3 cocc., 4 Spubs. dopo i mestrui: 1 alum., 2 pubs., 3 sab., 3 ruta. invece dei mestrrwi: 1 calc., 2 sep., 3 con., 4 alum., 5 cocculus. FLUSSO BIUNCO con - tensione di ventre: 1 amin-m., 2 graph., 3 sep. - cefalalgia: natr-.m. 222 MALATTIE DELLA DONNA. mentare e sono (-colle debite-restrizioni per acconciarli alla capacitb del profanoe) i seguentiL EMORRAGIA congiuntivale, o -semplice congestione, agli occhi: 1 bell., 2 acon., 3 cham., I nux-v., 5 ruta, 6 lach. EMORRAGIA ua~sale. 1 bry., 2 lach., 3 lycop*, 4 aconi., 5 croc. EMORRAGIA-buccale; uscita di sangue dalle gengive o dai denti: 1 calc., 2 sulf.; 3 mere., 4 jod., 5 silic., 6 zinc. EMOTTISI emorragia polmonare: 1 ferr., 2 phosph., 3 puls., 4 sulf., ( si chiami il medico al piu -presto). VONITO di sangue: 1 ferr., 2 phosph., 3 aeon.,. ( Si r-icorra al medico). EMORRAGIA intestinale (dall'ano): 1 amm., 2 mere., 3 sep., 4 phosph. FLUSSO emorroidale: 1 aeon., 2 bell., 3 phosph., 4 sep., 5 sulf. EMATURIA o orina sanguigna: 1 puls., 2 sepia, 3 dule.,.4 zinc. II. Malattie della gravidanza. Le malattie della donna incinta si dividono in 10 Lesioni della digestione. 2P Lesioni della circolazione. 30 Lesioni della respirazione. 40 Lesioni delle secrezioni ed escrezioni. 50 Lesioni dolorose. 60 Convulsioni ed affezioni mentali. T0 Lesioni della pelle. 80 Lesioni locali dell'utero e suoi annessi. Egli 6 da notarsi come sia una credenza universal 224 -MALATTMIEDELLA DONNA. ingerisce. -;-Ove- n6 1' uno -ne.1' altro, giovi puls.,- In casi di donne affette di' iago-rghi al collo dell' utero o alle mammelle con.., Allor-quan~do -uiuii medicamento valeva, sulfur., in una sola v-olta mi e' spesso perfettamente riuScito. LE COLICHE si -vincOlO-- con chain., e se, non-bas'ti nutvom. Quando toechino una violenza estrexca e -S1 alleggeriscano camminando: coloc. LA STITICHEZZA 6, da curarsi -con fare- ranoto- all' aria apeirta, bei'e la mattina dopo essersi lavata come due o 3 -volte ii -giorno un bicehiere ci' acqua pura e nuw-vom., alternata con sulfur-., ogni 4 giorni,.,LA'DIARREA cede a, chiain., -seguita cia pulsaiillc& e se non basta cia sulfur., seguito da calcarea..2. LESIONI DELLA CIRCOLAZIONE. - Sono la. pletora, le, congestioni" addom~inali, 1le yalyýitazioni di cuore, le sincopi' le eqnorragie,. le emorroidi, le varici e it gon~fiore delle. garniw. LA PLETORA: questo fenomeno caratterizzato. -volgarmente per. abbondanza cii sgn~gue e seinopre -ayparente, e la,. pretesa sovrabbondanza sanguigna non e die un' utopia feconda di tristissine' applicazioni. Non 6 ci' uopo dire corn' io intenda della. sanguigna e sno abuso. Dico abuso dacch6 io non -conosca uso della sanguigna che non sia un abuso. ML- piace avvertire. che i -perniciosi effetti di questa p-ratica, non furono inventati'dal cervello degli orniopatici-: che non hanh nulla di esagerazione ne" di fana-tismo, ma 50110 oggimai riconosciuti cia tutte l-e celebrith della sduoia allopatica', ii Dott: Moreau en te'te ( come dicono i francesi ) ii do-ttor Moreau., cio6 ii pih' grande ostetrico..che si conosca. -Una dose di aconitui ( 10 globuli o una goccia, MALATTIE DELLA DONNAP 225 sciolta in* un mezzo:-bicchiero d' acqua e preso un ducchiajo ogni -2 ore) sarb i i phi efficace rimedio., e farb, svanire tutti i sintomi deli' ablbondwnza di, Bang'ue ii phi Uprontamente,. phi sicuramente, e phi' intieramente di tutte le sangUIgnae del mondo. Si potrb, f~r seguire da una piccola dose di bell., o di nux.- vom.,_ se vilosse, disturbo nelle' vie digestive. LE -CONGESTIONI~ ADDOMINALI e uterinie ricoiiosecono per rimedi.1 bell., 2 flux., 3 pals. LE PALPITAZIONI DI CUORE: aconit., segu ito da puls. LE SINCOPI senza causa conosciuta Si curino con ignat, una sola dose in una volta - Cain, per qualehe *contrarieta - nuu-v cm-.,- in donn6 violenti e trasportate. dalla collera.- Quando dipendano da pietora generale 1 amoi., 2 bell., 3 NrY-)", Da -inceppamiento- della circolazione per abiti 'troppo stretti 1 aeon.,2o., 3 bry., 4- am. LE EMORRAGIE deli' u-t~iro si cilriffo con I croc., 2 sab.,, 3 plat., - Quando Si tema di aborto:1' sab., 2 plat., 3 -secal*. Si ricorr-a al medico'. - Se.1' infiam-mazione. scoppias-s& all' istante- fortis* sima,- si dia imm edkitamente ipecac. -Epistas Isi o. sangue dal naso: 1 aeon., 2 con.,:3 croc.. -sputo di sangue.- 1 aeon., 2 ipec., 3 phospli. LE EMORIROIDI'ritrovano ii - principale rimedio in Puls-, seguita da nux-vom-., dopo 20 giorni. LE YARICI si guarisconio con puls.,-. csilic. IL GONFIORE delle gambe con bryon.-, imattina e sera, e so non basta: suif., per tre giorni di seguito una dose al giorno. 3. LESIONI -DELLA RESPIRAZiONE: oppression'e e tosse. OPPRESSIONE di respiro:. ivxc-'voin., ovve-- 226 MALATTIE DELLLA DONNA. ro acon., ( un-cucchiajo della soluzione ogni 3 ore, nei casi in-eui si dovrebbe seeondo. la vecehia pratica rieorrere al salasso) - 1puls., se le digestioni sono penose - ipee., se v' 6 voglia di vomitare. Lk TOSSE spesso 6 indipendente dallagravidanza ed 6 1'1effetto di un' affezione eatarrale. Per quella della gravidanza ii aiiglior' rimedio e aeon. 4. LESIONI delle seerezioni ed eserezioni. SALIVAZIONE. L' allopatia non ha NULLA ad opporre a quest~o incomodissimo sintomo. Noi lo facciamo prontamente cessare eon suif., e se non basta mere. RITENZIONE D' ORINA: nux- vom., e, se non basta puls. - o camph. INC&NTINENZA D.IORINA:,2 puls., 2 sep., 3 bell. 5. LESIONI BOLOROSE. MALE DI DENTI: 1 sepia, 2 puls., 5 coff., 4 nux., 5 hyosc, 6 staph., se un rimedio non. pu6 migliorare dopo 3 ore o 4 ehe fu preso, si ric'orra tosto ad un altro. DOLORI ALLE MAMMELLE: I bry., 2 bell. MALE DE' RENI: 1 nux,, 2 bell., 3 pils., 4 rhus. CRAMPI AI PIEDI: veratr., 2 coloe., 3 sulf: 6. LESIONI NERYOSE ED AFFEZIONI MENTALI insonrnia: 1 coff., 2 bell.,.3 sulf. CONVULSIONI delle donne ineinte: 1 bell., 2 ign., 3 hyose. - un cucchiajo ogni 10 minuti IL TIMORE DELLA MORTE eosi frequente, ritrova un rimedio veramente specifico nell' aconitum. EMOZIONI MORALI Conseguenze d' uno spauvento o yaura: 1 op., 2 aeon. - eon diarrea e freddo di tutto il corpo: veratr. - accessi di eonvulsioni: 1yosc., 2 bell. - Aflizioni: ignat. MALATTIE DELLA' DONNA. 227 -ColleraI violen a: 1-chain., 2 nftx vom.; 3 bry. 7. LESIONI CUTANEE - Efelidi specialmente alla faccia: sep., 2 sulf. - Screpolamenti della pelle del, ventre: frizionid'olio df amandorle dolci e-non serrarsi ii veiitre nei primi mesi della gravidanza per non impedire ii tessuto della pelle di stendersi a poco a. poco. 8. LESIONI LOCALI delle pafti sessuali. - Queste lesioni domandano' imperiosarente la presenza del medico. Non far6 motto dellzabort6 ne" della sna cura preventiva, n6 della cura effettiva dei prodromii, nB -della cura delle conseguenze. I di troppo interesse per.potersi trattare con ch-i non 6 dell'arte. D1 Parto. L'-Igiene forma uno dei punti piiu importanti della terapeutica ostetrica, stanteche -moltissimi avvenimenti morbosi possono essere evitati per mezzo di precauzioni saggie e razionali. Per be'ne sgravarsi, Nconviene che la donlia si~ponga in queue condizioni ch& sono -indispensabili per raggiungere lo scopo. Jal momento in cni si sente le prime doglie, deve liberarsi da qualunque legame potesse stringere ii corpo -e il collo, onde essere scevra da ogni impaccio alla respirazione e alla. circolazione. L' aria che respira deve essere pura- e di temperatura moderat'a. Le forze della donna debbono essere'sostenute con alimenti di facile digestione presi in piccola quantith; ma 1' u-so del vino puro e delle bibite eccitanti o gelate debbe essere severamente interdetto; l'acqua pura, ol'acqua zuccierata sono le migliori bevande; e quando uuo stato di languore e di'debolezza richiedesse qualdie cosa ristorante, - dei buoni brodi o dei- consumati, provve 228 MALATTIE D-ELLA DONNA. donoý egregiamente alla -circostanza. C0i6 basti. Il- resto riguarda la persona. dell' arte. Rispetto- a r~imedi dur.ante ii.travaglio del parto ecco i consigli onde ripa-rare o akli sconcerti die' non- abbisognano- dell' opera medica, o utili pel -mom'ento-nelle gravi eniergenie ~tno a' ch6 non giunga ii medico soccorso. False doglie puls., nux-vom., nux mos~ch. Orijlcio dell. i~tero cli'tuso: I1 puls., 2 bell; Dolori tr"op~po violenti: 1 coff., 2 nux-v om., 3cham. Timor-e della~ mor"te e angoscia inesprimibile: acon. Assenza1 o cessazion~e delle doglie: 1 secal., 2 puls3., 3 op. Sincopi: 1 n3ux-vom., 2 acon., 3 secal. Congestioni allc& testa: 1 acon., 2 pul-s., 3 op., 4 bell.Convulsioni.: 1 a~co n., 2 coff., 3 bell., 4 chain. Eornorrctgie.: 1 aruica, (ogni 10 -minuti) 2 pills., 3 secale, 4 plat., 5 crocus.' -Emorroidi chte s-isi luyp.a~nO dopo ilI parto per la distensione prolungata dell' ano yuls. -Dol-ori q,&erinf. die conseguo-no -il-parto: 1 'coff., 2 -nux---vom., 3' chain. -~Locibisopyressi: acon., 2 chain, -troppo. abbondanti: 1 plat.-, 2 chain., 3 arnica. -.in qualithx inprbosa onrio uzolent1: 1' ac. sep., 3 inere. Fel'bre di latte: 1 aconi., 2 bell., 03 bry oni., 4 puts. -Per riparare le forze, -ol-tre un rogimne nutritivo e corroboranite 3.3 china, 2 carb. veget. 230 MA.LATTIE DEI BAMBINI. un dito involto in un pannilino; quindi si metter una dose di chinaw (3 globuli) sulla linigua del bambino e si ravvolger entro panni caldi e gli si praticheranno frizioni sul petto e sulle mani con una fianella. Se cib null'ostante ii neonato non corninciasse subitoa respirareý ~ovvero cessassero le pulsazioni del cordone, questo -si potrlt pure tagliare dopo averlo legato; quin'di s'immerger4 ii bambino in un bagno caldo per conservargli ii calore del corpo e si procureriL di risvegliare 1'azione muscolare e.la contrazione dei muscoli del petto con incsslages dolci applicati sulle membra e sul petto. So china non ha operato cambiamento di sorta- nello spazio di dieci minuti si darh una dose uguale di tai-t-ernel., e si alternerb, questo rimedio con china ogni quarto-d'ora. Se al termine di una o due ore non 6 per anco sopravvenuta alcuna variazione Si dara" una dose di lachi. Nello stesso tempo una p~ersona giovane e di buona salute pub applicare la sua bocca sulla 1occa del bambino e procurare d'insuffiargli aria nella laringe avendo cura di chiudergli le narici colle dita. Non parlo del ibo lari-ngeo a quest' uopo perch6 argomento al tutto medico. Queste insufflazioni pertanto, in qualunque guisa si facciano, sono ben lungi dal raggiungere sempre 10 scopo proposto; il mezzo, che spesso meglio d'ogni altro riesce 6 qualche piccola goccia di acqua fredda che Si farh di quando in quand-o colare sul pett'o e specialmente sul lato sinistro del bambino dall' altezza di circa un metro, ovve-ro, cib che e" anche meglio, piccole doccie d'acquavita che si faranno chiudendo nella propria bocca una sorsata d' acquavita e'sbruffandola con forza contro la. parete anteriore del petto. Alla prima o al pfii alla seconda doccia di questo genere si vede incorinciare ii meccanismo della respirazione.' Del resto'non si debbe mai disperar troppo presto di richiamare 1' infaute alla vita, dacch6 spesso occorrano molte ore; e quand'anche si fosse lasciat~a ogni speranza conviene tenerlo ben caldo per prov 232 kAIALATTIE DEI BAMBINIO' - ln i possono anche toccare le af-te, mattina e sera, io~n un piccolo stuello di AfiM intrisi. nella miStura seguenteMele bianco un' ottava Acido idroclorico 4 goccie mescolate bene per -servirsene come 0' detto. S. CADUTA DEL RETTO. ~ý un fatto frequentissimo nei piccoli bambini e viene ii pi"I'delle volte in seguito di una lunga diarrea o di una stitichezza abituale o di sforzi fa~tti per evacuare le materie. dure e troppo voluminose - I migliori medicamenti, sono igna~tia, o nuxt-viomica. 4. CARDIOSPASMO. Consiste in un improvviso acctsso di scoffocazione con turgore e durezza del vuoto epigastrico e degli ipocondri; i bambini sono agitatissimi, Si gettano qua e la", retraggono le coscie e mancano di rdspiro. Sovran-o rimedio ne 6 chtamomilla. 5. CIAMORRO 0 OTTURAMENTO DEL NASO. Per que-.st' inconveniente so 'no spesso impediti dal poppare e dal- respirare. - Si ungano i lati del naso con burro di cac-ao e si amministfi - ~ntw vornica, e dopo un giorno sarnlncus - Se -vi e scolo di mucosithý: chtain., Se l'aria aggra-va questo stato-: dulcarnara. 6, COLICHE DEL BAMBINI LAT TANTI. II bambino emette frequenti~ventositit, si contorce, rit'rae le gambe verso ii vefitre gridando e piangendo. II rimedio- piiui effieace ý: chtamomfilla. -. Se le coliche si manifestano verso la sera con- ventre duro, evacuazioni o -soppresse o biancastre e come uova battute, si dia,okina - Yentositk., con borborigmi, brividi frequenti, faccia pallida e assenza di sete - pulsatilla. -diarrea d' odore putrido e grida. violenti e laceranti:Ipecacuanha. 17. CONVULSIONI DEL BAMBINI - (Thfantigliuoli) queste convulsioni spaventano gli astanti, e n-ella maggior 234 MALATTIE DEl BAMBINI. CURA DI QTESTA PRIMA FORMA. Belladona 6 g1obuji a secco ogni quarto d'ora: ov'vero Belladona tintura madre 6 a 8 goccie in un tubo di yetro farlo respirare al malato (per un minuto)' ogni -cinque minuti. Seconlda Forma.,- Sintomi. A-l principlo rassomiglia la prima forma; soltanto in vece di dive'nire violacec o tur'chiniccio il viso divienle yalli~do'- le palpebre- sono chiuse, ma se si sollevano Si scorge ii globo deli'-occhio fisso e convulso sollevato leggermente in alto;ý le mascelle leggermente serrate, e quando Si prova ad aprirle restano in questa posizione.; la respirazione 6 regolare ma debolissirna, -tuitti i muscoli sono rilasciati, 'e le membra obbediscono abbastanza al1' impulso che loro. si imprime,. ii polso 6molle e piccolissinio; 1' intelligeuza mostra esser sospesa, le evacuazioni-sono involontarie, e spesso appariscono sudori freddi e vomiti; talvolta ii malato apre gli ocehi, e guarda" per un istante per *-ricadere nel p~rimiero stato. Questa maniera di accessi pu6 terminarsi-'con un sonno profondo, o con movimenti precipitati di tensione e di flessione delle membra, o da ultirnq con un ritorno subitaneo allo stato abituale; la durata di questi accessi varia da qualche minuto a qualehe ora ed anche a qualehe giorno. OURA DI QUESTA SECOXDA FORMA. Opium 6a 6! globuli a secco' ogni quarto d'ora: ov-vero Opium tintura m&adre da-6 a 8 goccie in un tubo di yetr'o, farlo respirare al malato (per un minuto) ogni cinque minuti. MALATTIE DElI BAMBINI.23 C)Q5 46" - Terza Fo'rma. - ý'intomi. - Q uesta forma 6 la piiit terribile deli., t~c lamysia. Appellasi anche., convulsione tetanica. La morte e' certa qua~n do si prolunga a1 di lit di quattro. o -cinque ore. OURA.~ Conium maculatum- 6 globuli a seeco ogni quarto d'ora ovvero far respirare la tintura madre di con'iuzm. Se- dopo un' ora nlon Si vede miglioramento allora si dia: Cicuta alla stessa maniera.,Quando le convulsioni riiconoscano per cagione una caduita sulla testa o una perdita di sangue un poco-grave si pre~scriva Arnica allo stesso modo onde fu detto- della belladoria e d-ell'opium.8. DIARREA. dei bambini lattanti- Si vince facilmente -nella maggior parte del casi con qualche. dose di ipecac~cu~an'a e non bastando -ralarbarun massime se le feccie hanho, odore agro pronunciato. Chamoinmilla quando ii bambino grida, retrae le coscie, ha ventre turgido ed emette venti di frequente -. Quando la diarrea 6 dovuta all' impressione del freddo, o rinn~uovata dall', aria fresca, dulcamara. Prodotta dai calori dell' estate, bryonict. In un-bambino debolissimo arsenicurn. Nei casi i piut ostinati e ribelli ad ogni altro rimedio nuxqnoscltcta, e-non bastando sulfur, alternato con calcarea'carb. 9. ESCORIAZIONI. Non v'ha nulla- di piiui tormen'to-so per quei piccoli esseri, che le escoi'iazioni alle -pieghe delle coscie, alle.,parti genitali etc. Ii migliore- medicameuto 6 su'wtf due globuli a secco ogni mattina BIALATTIE.'DEI BABIBINI. 237 bambino resta, soltanto, sveglio- senza essere sovreccitat~o eci ama meglio 'giuocherellare die -dormire; rnutn.culus bllbosuts rim~edierlh perfottamente ba questo stato.13. ý,ILIA'RE DEI LATTANTI. prodotta per solito, da ',coperture troppo calde, e. non offre..alcuna gravezza. N ~on diss~ip 'andosi da per se- stessa si 'dia" aconitzum, segiiito da bryonia.' 14. OFTALIMIA DEL NEONATI caratterizzata da un enorme, gonfiore alle palpebre cofl accumulo di materia pufrulenta fra. ii globo oculare e la palpebra inferiore, sii osserva'a preferenza nei bambijil di cattiva *costit'uzione e privi -di- cure e di nettezze. Il medicamento piii efficace contro quest. affezione e" aconito fe Si' pub-, curare daprincipio., ovvero s-olfo_ se persiste -da qtialche tempo- In. alcuni, casLsi-potra" dare andiea dopo 1' azione favorevole di'-a~con.;- duic., merc., chain., puls., e dopoT 1' azione favorevole di su~lfiutr calcarea, silic., arse-n., 15. OREQCIIIE (infamrmazione-dale) ED OTALGIA.. un avvenimento morboso frequentissimio. Su-ol. manifestarsi con grida e grande agitazione, soprassalti' freqxeieti flel "sonno e talv~olta febbre risentita; ibR min orta costdiitemente la imaano,-aI1' orecchia e perdb al 'tutto ii riposo.. mecdicainenti specifici coutro questi fenomeni sono:1 ji &n.a-2.,pls,.3 morc., 4.,salf. Se Vl 6szolo purulento date 1 pulsat.., 2 mrner., 3 suif. 16. POLMONLEA DEL BAMIBINJl- Cfebbre affanno etc. ipecac-. dopo 10 ore cfrelidoinim mctjus e dlopo 12 ore: pltoIio~ruv -1.pleurite - _s'~intom~inacIcl- f01-foo-(.1a pregsione esterna provoca grida. dolorose) 1)7.,RISIPOLA. t~ nei- neonati' una^ affe *zione gravissirna contro cui la vecchia acuola non'har -rim'edio dl sorta. La -~e-de e ii centro -da cui'poi s' irra~dia - e"ii ve ntre-. 238 MALATTIE DEL BAMBINI. Al- primo apparire si dia bell, e Si icorra subito al medico. 18. -RITENZIONE D' ORINA. Cede' ordinariamente ad una dose di pulsatillc - Ovp bisogni - diasi - nu-vom. e non, bastando si faccia respirare la tintura alcoolica di camyhorab 19. SINGHIOZZO. BastaJii pii' delle volte a farlo cessare ii riscaldare ii bambino nel seno della madre e dargli 2 o 3 cucehiarini da caff6 di.acqua fresca. Rinnovandosi troppo frequentemente 6 globuli d' aconilo o n'wx-vomica, o puclsctilla,-messi sulla lingua del bambino porteranno un pronto sollievo. 20. STITICHEZZA. Si smetta la triste usanzadi corromhpere cosi' precocemente lo stomaco dei teneri barbini con dei purganti. La stitichezza in essi dipende sovente da un regime troppo eccitante della nutrice e.cede talvolta ad un semplice cangiamento di esso regime. In caso contrario si riuscirh benissimo con 1 bryon., 2 nux-vom., 3 op., ripeterido la dose d'ogni rimedio ogni 24 ore e non passando ali'altro rimedio se non dopo due dosi infruttuose: ajuterh qualche piccolo clistere d' acqua tepida. 21. VERMI. Sono troppo, spesso supposti nei bambini. Torneremo- altrove su tal-particqiare. Tnttavid, se la loro presehza 6 costatata si dia cina e poi: snlf. - Quando cagionino la'-febbre aconit.,, quindi -merc. Malattie do'bambini all'epoca della dentizione. Nette i denti i!! Siffatta espressione che rivela una gioia materna, che 6 pel fisiologo 1' indizio di uno di quei cambiamenti fondamenfali che concorrono a stabilire. indipendenza individuale del nuovo essere, cotesta espres MALATTIE DEl BAMBINI. 241 mascelle del bambino nutriscono simuitaneamente 52 denii, tra i forma-ti e quelli in germe. Intanto che si compie la prima. dentizione i muscoli destinati alla masticazione, la mascella inferiore, le glandole salivari, lo stomaco, ii pancreas etc. etc. assumono attitudine alla digestione dci vari cibi, e le evacuazioni alvine Si fanno piui gialle, pi' consistenti e meno frequenti. In pari tempo i sensi esterni crescono in attivith, gli organi della locomozione si vanno sviluppando e incomincia a farsi sentire qualche suono articolato. Si avverta che parlando delle malattie che sopravvengono in quell' epoca non intendo restringerni entro la cerchia della sola dentizione, e tratter6 per conseguenza di quelle affezioni eziandio che sogliono attaccare ii bambino all' etl& in cui attivasi la dentizione. 1. CONVULSIONI, riportarsi a quanto ne fu detto di sopra. 2. cROSTA LATTEA - (impetigo la-valis). Eruzione alla faccia di vescicole infiammate, che vanno a prendere la formna di pustole e a formare croste molli e giallastre segreganti mucosith puriformi. Rimedio efficacissimo 6 r 1s mattina e sera, ove non giovi dopo 8 giorni suif. poi calcarea.- Quando le glandole del collo e della nuca sono fortemente ingorgate allora efficacissimo riesce amm. carb. La stessa cura - per le croste della testa: (eczeman impetigigioso). 3. DIARREA. Durante la dentizione non si deve mai arrestare la diarrea con mezzi violenti, avvegnach6 spesso forma una specie- di deviazione che distrae verso.gi' intestini una parte della soverchia attivith che-il lavoro della dentizione suole eccitare verso ii cervello. La diarrea quando fosse troppo forte e troppo persistente, dando luogo ad uno stato morboso ha bisogno di cura. Rimedi ne sono: 1 merc., 2 suif., 3 ipec. 16 MIALATTIE DEI BA15BINI. 243 prodotto da questo rinedio cessa -,cIelidonirnr majzus da continuarst fino a che non sopravvengano forti accessi, nel qual caso si torni a corcllia, da proseguirsi finch6 non abbia preso 1' aspetto di un reumaz semtplice. Avvenuto questo cambiamento si dia pulsatilla. - Complicata a diarrea: ipecacuanha - Un prezioso rimedio per le tossi convulse che compariscono all' entrar deli' autunn~o soprattatto nelle bambine robuste, brune, dai capelli neri 6 caysicicm annuum. - Se Ia tosse convulsa perde per la sualunga durata ii carattere spasmoodico e convulsivo Si dia china.- L' alimentazione sia corroborante. Questo metodo di cura mi 6 peffettamente riuscito in una gran quantith di casi. Recentissimamente le foglie del castagno comune (castanea vul-garis-) furono impiegate con molto successo in tutti i periodi della malattia dai medici americani, i quali le considerano come il rimedio specifico di questa malattia. Ecco la manaiera di usarie: fare una int'usione a modo di t6ih con una pizzicata di queste foglie, addolcirla con aiquanto zucchero bianco e damne tre tazze ogni giornoý al ralato. lo novero cinque casi in cui questa cura-fu coronhata da esito felicissimo. 13. VERMINAZIONE, lombrici - Vermi da 12 a 20 ed anche 40 centilnetri di lunglezza, di forma cilindroide (rotonda ) aventi da 3 a 5 millimetri di diametro. Corpo iiscio - lucido - semitrasparente, di tinta giailastia, rosea, o ross-astra - corpo sottile e.acuminato aile due estremith - Questa specie di vermi stauzia principalmente negf' intestini tenni, ma percorre in tatta la sua iunghezza ii tubo intestinale. Sintorni di verrnincczione II sintomo certo dell'esistenza dei vermi nei bambini 6 1' espulsione di alcuno di essi per secesso, ci6 non verificandosi ecco gli altri cri 244 MALATTIE DE1 BAMBINI. teri, i quali perb non solo non 6 necessario che esistano tutti insieme, ma sempre interviene che ne manchino molti. Da que' che si osservano e facile trarne giudizio. Coliche vive e sorde - punzecchiature e distensione del ventre con diarrea, lingua bianca tutta disseminata e sparsa di piccoli punti rossastri - stringimento alla gola detto volgarmente strozzatura,. vomiti o nausee, appetito irregolare o nullo - alito fetido o d' odore acre; faccia pallida o plumbea, - occhi abbattuti contornati da un cerchio livid'o con pupille dilatate - prurito alle nar~i che li costringe a cacciare continuamento le dita nel naso - prurito vivo all' ano - sonno agitato con stridore di denti - polso irregolare e lento,- dimagramen. to - orina torbida e lattea, talvolta delirio, convulsioni, coma etc. CURA Viola odorala - 3 volte al giorno un cucchiajo. Quindi - cina - un cucchiajo ogni 3 ore. In caso di convulsioni: stannum per 6 giorni di seguito mattina e sera. ASCARIDI - ( ossiuri vermicolari) vermi che stanziano negl' intestini crassi e specialmente nel retto; - sono lineari - di 2 a 3 millimetri di lunghezza nei maschi, di 6 a 7 nelle femmine, bianchi, e quasi trasparenti. Sintomi i medesimi degli ascaridi con poco o nulla di differenza. CURA - Lycopod. per due giorni, subito appresso 'eratrum, per due giorni, quindi ipec. mattina e sera. Per impedire la riproduzione dei vermi- calcarea c., e sulfur, mattina e sera - Alternati due giorni 1' uno, due giorni 1' altro. TENIA 0 VERME SOLITARIO. Si ricorra al medico. MALATTIE DEl BAMBINI. Croup ed angina difteritica. Invade per La massima parte delle volte la notte - con tosse rauca - cupa -- abbajaute - stridente - un rantolo-particolare rende La respirazione sibilante, aspra, simile al romore di una sega. Iimedi sono:,immediatamente tart. emet. - 9i che provochi ii vomito' quindi iod., l.a diluzione - dopo 6 ore brom., dopo altre 6 ore mere. lod., degli altri rimedi non v' e da fidarsi, molto meno poi delle singolari imposture dei rimedi segreti. Col mezzo accennato, purch10 non si sia perduto un tempo prezioso, la guar-igione e rarissimo che manchi. - Non 6 mestieri accennare come per I 'allopatia riesca difficilissimo ii trarre un guarito da un malato di croup; - La morte siegue sempre alle cavate d'i sangue etc., come ancora nelle sue mani e resa micidialissima 1' Angina cangrenosa Che regna epidemicamente e miete vittime seuza nunero. Si presenta: - con tosse convulsa respirazione oppressa e sibilante - perdita della voce - abbattimento di forze. Salle tonsille, velo del palato, pilastri, faringe,si scorgono delle concrezioni o 'plae'Jk' grigiastre o giallastre - irregolari - d'aspetto quasi verniciato. Aumentano ad ogni istante. Non essendo malattia che permetta ii piji piccolo ri-.tardo, giacchb un quarto d'ora di perdita pub esser fatale, ne segnerb compendiosamente la cura per provvedere almeno fino all'arrivo del medico. 1. Si tocchi La parte. malata cioie la retrobocca spingendosi ii piji oltre possibile, coil un pennello intriso nella glicerina. Intanto si dia interamente Acid.-muriat, 3.a di 246G AIALATTIE DEI BAM~BINI. luzione decimale una goccia in un cucehiajo d'acqua ripetata ogni mezz' ora. Non si tosto staccate le false membrane colla glicerina si tocchino le parti con un pennello inzuppato nella.la diluzione decimale di acid-mur. 2. Non essendovi miglioramento dopp 4 ore si dia joduro di mercurio specialmente se v' 1 salivazione abbondante e fetida un grano della prima triturazione centesimale in un cuechiajo d' acqua ogni mezz' ora. 3. Non giovando dopo 6 ore si dia Kali biclrom. alla stes-sa dose del mercurio. 4. Dopo 6 ore Kal. chioric. (non giovando ii n. 3) 5. Nella grandissima prostrazione di forze: Arsenic.jod. una goccia della prima diluzione centesimale in un cuechiajo d'acqua ripetuta ogni ora. 11 comune metodo si allopatico che omiopatico 6 assolutarnente irnpotente a vincere questa terribile infermith. Non ho bisogno di provarlo avvegnach6 ne faccian fede le stragi di questi ultimi anni. Ii metodo da me adoprato ed esposto sommariamente, 6 perfettamente incognito agli omiopatici di Roma e d' Italia. Colgo quest'occasione per raccomandarne loro lo studio e 1'applicazione, rendendoli certi che esso. 6 presso che sempre coronato dai pift felici successi anche nei casi i piii trascurati, disperati e ridotti agli estremi. i avvertenza della pii' alta, importanza la seguente. In un clima. siccome 6 il nostro- in. cui e"rarissina quella malattia a cui non siano consociate febbri palustri pifi o meno gravi, 1' angina difteritica eziandio si preseuta quasi costantemente accompagnata da febbri di quell' indole. IDa cio i grandi vantaggi ottenuti in quest-a malattia dal chinin. sulf. chinina, la quale debellando ii gravissimo elem9nenlo periodico concomitante, rende ha malattia locale capace ad essere vinta co' rimedi indicati. 247 CAPITOLO XXIII. Affezioni delle vie* aer~ee,ý laringe, bronchi ec. ANGINA difteritica o eangrenosa: Cap. XXII. Malattie del Bambini. AFONIA- perdita della voce. - completa 1 ant., 2 dros., 3 phosph, 4:spongia. - per una bronchite: 1 caust., 2 phospl., 3 silic. - per un raifreddamento: 1 bell., 2 duic., 3 suif. - ehe s'aggrava per un tempo freddo e umido 1 carb-vg., 2 suif. ASPREZZA 1 graph., 2 kreos., 3 phosph., 4 stann. BRUCIORE 1 ars., 2 mere., 3 chai., 4 amm. c. BRONCHITE V. Catarro Bronehico e*Tosse. - CATARRO bronchico Reuma di petto - Bronehite: 1 sticta sylvatica, 2 coffea, 2 coralia rubra, (dopo 24 ore) 3 eale. c. e sulf., (altern.) 4 bry. - in soggetti di costituzione delicata: phosph. - allo statoe cronlco: 1 silicea, 2 alliuin sativum, 3 carb. vg., 4. arsenic. CROUP V. Cap. XXII Malattie de' bambini. FITTE LANCINANTI 11 nitr-ac., 2. phospl. FORMICOLAMENTO 1 drosera, 2. sulf, GONFIORE (senso di) lach. GRATTAMENTO: V. Asprezza. GRIPPE o inftleucz 1 aeon., 2 bell., al medico ii resto. IRRITAZIONI, bisogno di tossire: 1 stann., 2 sulf. MUCOSITA (accumulo di) cale., 2 eamph., 3 dros.., 4 stann., 5 licop. RANTOLO iucoso: 1 hep., 2 lep., 3 phosph. RAUCEDINE ostinata: 1 croton tigliun all'esterno e all'interno, 2 brom., 3. graph., -4 jod. che si manifesta: AFFEZIONI DELLE VIE, AEIIEE 2b9 -proveniente da un raffred'dam~ento: duic., e se non basta, puls. -con espettorazione, - -acida IflU7k-v-,.2 ~caic., 3 phosph. -- amara: 1 ars., 2 mere., 3 puls. - aequosa: 1 earb-vg., 2 lach. - bianeastra: 1 puls., 2 suif. - difle~ile: ] ars., 2 chin., 3 suif. --dolciastra: 1 cale. e., 2 phosph. -spuimosa: ars. - -densa: I aeon., 2 phospli. - -abbondante: 1 clule., 2 puls., 3 sep., 4 suif. - -mucosa: I chin., 2 stan., 3 ars., 4 suif. - -verdastra: 1 ars., 2 earb-vg., 3 suif., 4 stann. --viseosa tenaee: 1 ant., 2 silie. TOSSE prodotta dal muco ehe s'attaeea alla laringe: 1 lach., 2 borax.- da un titillamento al petto- rhus. TOSSICOLAZIONE: 1 aeon., 2 ignatia., 3 eoffea., 4 rhus. TOSSE convulsa: V. Malattie del bambini, Cap. XXII. VELLIC~AMENTO: 1 nux-v., 2 staph., 3 nafr. in-, 4 phospli., 5 sep., 6 ipee. VOCE ALTERATA -fi6ca: 1 caust., 2 hep., 3 cauth., 4 bell. - rauca: I bell., 2 dros., 3 jod., 4 veratr. -tremante: I aeon., 2 ignat., 3 mere. pi'ofonda, drosera. 250 GAPITOLO XXIV. Affezioni del. petto e del cuore. ANGOSCIA ansieth, al cuore: 1 chai., 2 ars. - al petto: 1 aeon., 2 bry. ARDORE: V. calore. ASMA per riparare agli accessi irponenti e subitanei: I campl., 2 ipec., 3 op., 4 mosch. - spasmodico o nervoso: 1 Moschus, 2 ainbra, 3 strai. - congestivo: 1 acon., carb-vg., 3 suif. per alterazione d'organi: 1 ars., 2 jocL fiatulento: 1 carb-vg., 2 nuz_-vom. 3 suif., 4 cham. malattia di duore:- aurum. idrope di petto ed ipertrofia li cuore: cannabis.. - - ~catarro cronico: 1 hep. suiph., 3 tart., 3 camph. affezioni polmonari, affezioni croniche del laringe: 1 lachesis; 2 lobelia infi. - ipertrofia di cuore: I jod., 2 broi., 3 kali carb. --tubercoli stannui. - aniluvi e pediluvi caldissimi di 5 minuti. BATTITI alla regione del cuore, graph. acceleratL 1 tart., 2 sulf., 3 zinc.., 4 ars. in disarnonia col polso: spig., 2 kal, 3 digit., 4 natr-m. interrmittente: 1 natr-in., 2.kal,, 3 sep., 4 chin., 5 ars. irregolare: spigel., 2 natr-m., 3 ars., 4 am. alle costole: nux--voi. allo sterno: silic., BRUCIORE al duore: I carb-vg., 2 puls., 3 op. nel petto: 1 ars., 2 carb-vg. 3 phosph. AFFEZIONI* DEL PETTO E DEL CUORE. 1251 CALORE: V. bruciore. CATARRO: V. CAP. XXIII. COLPI (senso come di) al cuore: cann., 2 nux-v., 3 zinc. - al petto: platin. COMPRESESONE al cuore: chain. al petto: arsenic. CONGESTIONE al cuore: puls. al petto; oppressione, calore, respirazione accelerata, tosse secca con espettorazione spesso striata di sangue: 1 acon., 2 aurum, 3 bell., 4 phosph., 5 nux-v. CRAMPI V. asma nervoso. DEBOLEZZA (senso di) al cuore: 1 rhus., 2-sanguinaria. al petto: 1 caic., 2,suif. - pel canto:- 1 carb-.vg.,-2 suif. dopo avere espettorato: stann. - leggendo ad alta voce: cocculus. dopo avere parlato: 1 carb., 2 suif., - passeggiato (dopo aver) all'aria aperta: rhus. EMOTTISI - Tosse con oppressione ed espulsione di una quantiti piii o meno grande di sangue spessissiino di colore vermiglio. E malattia che accenna sempre gravi lesioni di petto: acon. dopo 6 ore:, puls. Ii medico farh ii resto. ESTERNO (petto) cioe sintomi del petto esteriornente. -bruciore: 1 bell., 2 jod., - macchie brune: 1-carb-.vg,, 2 sepia. - contrazioni: veratr. - crampi de' muscoli: 1 cic., 2 strai., 3 veratr. - crampoidi (dolori): argent. erpete: 1 graph., 2 petr. fitte lancinanti: nux-v. eruzioni di bottoni: 1 hep., 2 lach. 'miliare: I bryon., 2 silic., 3 staph. vescicole: graph. 25~2 AFFE'ZIOMI DEL PETTO E DEL CUORE. macehie epatiche: 1 lycop., 2 suif. - prurito: 1 sep., 2 jod. sudore: 1 am., 2 chin. tensione: jod. - tirature: carb-vg. FITTE, lanciamenti al cuore: 1 arn., 2 spig. alle costole: 1 aeon., 2 arnie., 3 pils., 4 phosph. verso ii di fuori: asa. fin'o al dorso: silieea. nei muscoli intercostali: 1 acon., 2 borax. - allo sterno: 1 con., 2 suif. OPPRESSIONE al cuore: caust. PALPITAZIONE di duore: 1 bell., 2 spig., 3 jod. nervosa: 1 aeon. e puls. (altemn. un giorno uno un giorno 11 altro), 2 phosph., 3 china. - t spesso indizio di elorosi, o impoverimento di sangue. PALPITAZIONI ehe si manifestano stando sieduto: carb-vg dopo uno sforzo: amm. - per emozioni morali: puls. aggravato dalla fatica: jod. camminando: nitr-ac. -- salenco le scale o per una salita: 1 nitr-ac., 2 thuj. - la notte: 1 cale., 2 phosph., 2 pils. al tempo dei mestrui: 1 jod., 2 sulf., 3 phosph. dopo mangiato: 1 lycop., 2 camph. - nel riposo: 1 phosph., 2 rhus. PNEUMONITE - Polmonea: aeon. e bry., (altern. tre ore uno tre ore l'altro) ii medico provvederi subito. PLEURITE - febbre, affanno, dolore cia un lato etc., aeon., ogni ora dopo 10 ore brionya.: urge la presenza del medico. PULSAZIONI del cuore. - accelerate: 1 ars., 2 tart. AFFEZION! DEL PETTO E DEL CUORE 253 - pii oseure: cannab. - pii.forti: 1 chin., 2 tart. - intermittenti: ars.,12 chin,, 3 kal., 4 natr-m. - irregolari: I natrum., 2 spig. - trenanti: 1 ars., 2 cabe. c., 3 spig. RESPIRAZ.IONE ansiosa: 1 aeon., 2 kreos., 3 bell. - corta: 1 acon., 2 cann., 3 ars., 4 ipec., 5 bell., 6 bry. - debole: 1 bell., 2 phosph. - aifrettata: 1 arnic., 2 bry., 3 ipec., 4 silic., 5 nitr-ac. - irregolare: bell; - lentissima: 1 bell., 2 op., 3 bry. - profonda: 1 ipee., 2 bry., 3 op. rantobosa: 1 hep., 2 bell., 3 tart., 4 op., 5 lycop., 6 pubs. - rapida:'1 aeon., 2 bry., 3 nux-v., 4 phosph., 5 tep. - russante: 1 op., 2 am., 3 chai., 4 sulf. - sibilante: 1 hep. - stertorosa (rantolo apoplettico ): 1 op., 2 pubs. - gemente: 1 ipec., 2 bry., 3 ignat. STRINGIMENTO nel petto: 1 phosph-ac., 2 plat. - al euore: kali e. SOFFOCAZIONE (accessi di ): 1 aeon., 2 camph., 3 ars., 4 op., 5 ipec., 6 lach., 7 tart., 8 jod., 9 sulf., 10 carb-vg., 11 ehina, 12 puls. 254, CAPITOLO -XXV.' Malattie del dorso, nuca, reni, collo etc. ASCESSI al dorso: silic. BRIVIDI al dorso: 1 cabe. c., -2 silic., 3 natr-ý-m. - alla nuca: 1 duic., 2 cole. - alle scapole: 1 rhus., 2. kreos. -ai reni: lycop. BRUJCIORE al dorso: 1 sulf., 2 nitr-ac. alla nuca: 1 merc., 2 caic. -alle scapole,: 1 suif.,.2 bry., 3 lycop. -ai reni: 1 rhus.,- 2 natr-m., 3 phosph. BOLLE al collo: alu&minas. - alla nuca: cau&stic'u&r. - al dorso: 1 caust., 2 graph. - able scapole: 1 caust., 2 cicuta. J3CZZE sotto be ascelle: calc. - sulla cobouna Vertebrale: bach. - al collo: 1 graph., 2 hop. - alla nuca: silic. GALORE al collo: chain. - alba nuca: 1 lach., 2 phosph. - alla scapola: pubs. COCCIGE affetto: 1 hop., 2 graph. COLLO dolente: 1 hop., 2 bry., 3 puls. - reumatismo dei muscoli del colbo (.vulgo torch, cobbo):lycop. CROSTE abla nuca -lbellctdona. Al dorso. graphites. ERUZIONE sotto be spalbe: 1 bycop.,- 2 petr., 3.sepia. -al cobb blycop. -ab dorso: 1 carb-vg.., 2 sepia. -able scapobe: 1 mere., 2.pubs. -abla nuca: silic. AFFEZIONI DEL D04S9. 25& -ai lombi 1 clematis, 2 rhus. ESCORIAZIONE sotto. le ascelle: carb-vg. ESCORIAZIONE (dolore d'): -ascelle ( sotto le I ars., 2 carb-vg. -al coll conium. -al clorso thuj a. - alla nuca: 1 bry., 2 phosph. ac. -ai reni: 1 natr-m., 2 coich. ESOSTOTI dolorosa al sacro: rhus. FITTE lancinanti -sotto le ascelle: 1 amn., 2 phosph., 3 staph. - alla colonna vertebrale: -bell. - al collo-: 1 mere., 2 hep., 3 -carb-vg. - al dorso: 1 bry., 2 suif. - alle scapole:- 1 anac., 2 suif. -alla nuca: 1 baryt.- c., 2 staun. -ai reni: 1 nux-v., 2 lycop. mettendo in fallo un passo: 1 carb-vg., 2 suif. FREDDO (senso di) al collo: phosph. -alla nuca: duic. - alle scapole: caust. FURUNCOLI sotto le ascelle: phospli-ac.-al collo: 1 sepia, 2 natr-rn. -al dosso: caust. alle scapole: jod. ai reni, ai lombi: thuja. GLANDOLE affette sotto le ascelle: 1 hep., 2 caic., 3 suif. GONFIORE sotto le ascelle: bell. -al -dosso: staph. -alla fossetta del collo: ipec. -alla nuca: bell. -ai reni:1 rhus., 2 staph., 3 silic.' -.alle vertebre calc. GOZZO: iod., mattina e sera- all'-esterno pornata jodata. GROSSEZZA al collo: hep. 256, AFYEZION1 DEL DORSO, ascelle (sotto le) petr. -al dos~so: lach. -&Ila mica:silic. INCISIVI ( dolori ) al dosso graph. alla nuca: graph. - ai reni: natr-m. MACCHIE od collo: jod., 2 lycop. - alle ascelle: thuja. -alle anche: sepia. - al sacro: sepia. - alla nuca: carb-vg., 2 hyose. - al dorso: sepia.. - ai~le scapole: 1 cale. c., 2 lachesis. - alle spalle: suif. NODOSITXk alla nuca: silicea~. Al dorso: lachesis. PUSTOJE al collo: clematis. -alla nuca: bell. -al dorso: dulcamara. -alle scapole: cocculus. PRURITO acre alle ascelle: 1 phospli., 2 spigelia. - al collo 1 alum., 2,pulsat. - al sacro: Mantarides. Nuca: sepia. -dorso: 1 ladies., 2 nitr-ac. -Omoplata: 1I alum., 2 arnica. -spalle: phospli-acid. RENI: LOMBAGINE (reumatismo): 1Iflux-v., 2 rhus., 3 suif. ROT TURA ( senso di): Iflux., 2 rhus., 3 graph. DOLORI alle vertel're loml'ari: kreos. REIJMATICI ( dolori) al collo: bry. - al dosso: nux-v. - nuca (alla ): 1 bell., 2 puls. - reni 1 nux-v., 2 rhus., 3 sulfur. SUDORE SMODATO sotto le ascelle: 1 sepia, 2 sulf, 258 CAPITOLO XXVI. Affezioni defle braccia, mani, gambe e piedi. ARTICOLAZIONI affette: 1 puls., 2 bry., 3 rhus., 4 caust, 5 sulfur. BRUCIORE alle ossa del braccio: rhus. spalle: rhus. al braccio: 1 bry., 2 lach. all' avambraccio: agaricus. alla mano: phosph. - alla palma della mano: phosph. alle di-ta: 1 agar., 2 silic. alle anche: 1 carb-'vg., 2 sepia. alle coscie: 1 carb-vg., 2 phosph. al ginocchio: 1 rhus.. 2 suif., 3 thuja. alle gambe: ars. alla tibia: phosph-ac. ai piedi: 1 natr--m., 2 cole. att., 3 graph: - alle articolazioni dei piedi: puls. - ai talloni: 1 ign., 2 puls. - alla pianta dei piedi: 1 anac., 2 cale., 3 ambra. - al dito grosso: anac. CALORE delle braccia e delle maui: 1 carb-vg., 2 sepia. - al ginocchio: 1 ign., 2 sulf. - ai piedi: 1 bell., 2 puls., 3 sepia. CALLOSITA alla pelle della pianta dei piedi: ant. - ai piedi: 1 am., 2 ant. cr., 3 calcar-c., 4 lycop., 5 nitr-ac., 6 sepia, 7 silic., 8 sulfur. - con sensazione di bruciore: 1 bry., 2 lycop., 3 rhus., 4 sep., 5 thuja, 6 sulfur. - con dolore di rottura: 1 cale., 2 rhodod., 3 sep., 4 silic. AFFEZiONI D5LLE BRACCIA -MANI GANIBE E PIED!. 261 GONFIORE alle coscie china. -alle ginoechia: 1 jod., 2 lycop., 3 caic., 4 s'ilf. -alle gambe 1 bry., 2 lach., 3 sepia. -tibia: rims. -al talione: I mere., 2 petr. -piedi:1- ars., 2 bry., 3 graph., 4 petr., 5 puls., 6 sepia. -articolazioni dei piedi:I ernec., 2 suif. -ossa dei1 piedi: mrner. -malleoli ( intorno al ) I hep., 2 sulfur. -coilo del piede: puls. -pianta dei piedi: lyrcop. -dito grosso: 1 graph.,- 2 suif. GOTTA: Y. C ap. I. PANEREOCIO,: ( vulgo giradito etc.) se ne distinguono q,uattro specie. L' erisipelatoso- in cui ia. sede deli' infiammazione, e sotto 1' epidermide. Ii fiegmonoso, che risiede nel tessuto celinlare sotto cutaneo. Quello che attacca le guaine dci tendini Quello che giunge ai periostio. liginedi efficacissimini el 1JCFber6ccio qualunque sia la~ sede dell' infic&;nazione sonbo- mercurius vivus - ogni 2 ore un cucchiajo. -Se dopo 36 o 48 le sofferenze sono le stesse, hepar, e silicena, ( alternati, hepar, dalla mattina nuna sera, - silicea dalla sera afla mattina ) un cucchi~ajo ognii due ore. -Presentandosi sinitomi di cangrena: lachesis, ii giorno-hep., la notte ogrni 2 ore, e non bastando: arsen., e carb-vg., allo stesso modo. PIAGHE nile gambe: I ars., 2 suif., 3 inch., 4 silic. PRURITO: agaricuIS. SCIATICA I coloc., 2 chain., 3 puls. SPALLE affette: 1 acon., 2 puls., 3 bry., 4 rhus. :oUND 'LINPV, iOfeI UNIVERSITY OF M'AICHIGAN 3 9015 00660 6068