Farmeconomia e percorsi terapeutici 2011; 12(3): 97-97

Redazionale

Il primo Rapporto OsMed del 2011

Report Osmed related to the first nine months of 2011

Redazione Farmeconomia e Percorsi Terapeutici

È stato presentato a metà dicembre 2011 il Rapporto OsMed relativo all’uso dei farmaci in Italia nei primi nove mesi del 2011 [1]. I dati forniti dai rapporti OsMed, relativi al consumo di farmaci nella popolazione generale e descritti in termini di spesa, volumi e tipologia, rappresentano un valido indicatore per la valutazione della prevalenza delle patologie nel territorio e il corrispondente uso di farmaci e propongono l’interpretazione dei principali fattori che influenzano la variabilità nella prescrizione.

Dal rapporto emerge che la spesa farmaceutica per i farmaci di classe A nel periodo compreso da gennaio a settembre 2011 è stata di circa 9.370 milioni di euro (154,6 euro pro capite), con una riduzione del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2010. Il numero di ricette, di confezioni e di dosi sono invece aumentati dello 0,6%, 0,8% e 1,2% rispettivamente, con un aumento di 11,2 dosi prescritte ogni mille abitanti (965,4 nel 2011 contro 954,2 nel 2010). In generale è stato evidenziato un lieve aumento della quantità di farmaci prescritti (+1%) e una diminuzione dei prezzi (-5,2%). La principale categoria terapeutica sia in termini di dose (47% del totale) sia di spesa pro capite (36% del totale) è quella dei farmaci per l’apparato cardiovascolare, seguita da quelli dell’apparato gastrointestinale e metabolismo (15% del totale sia in termini di consumi che di spesa) che ha anche fatto registrare l’aumento più elevato nella prescrizione (+3,2%). Il principio attivo che ha fatto registrare la spesa più elevata si è confermata atorvastatina (5,87 euro pro capite) seguita da rosuvastatina (4,02 euro) e salmeterolo+fluticasone (+3,61 euro); la maggiore variazione di spesa rispetto al 2010 è stata invece rilevata per immunoglobulina umana antiepatite B (+33,6%) e fentanil (+30,1%). I farmaci maggiormente prescritti sono ramipril (54,5 DDD), seguita da acido acetilsalicilico, utilizzato come antiaggregante piastrinico (51,1 DDD), e amlodipina (27,6 DDD). I farmaci equivalenti hanno raggiunto il 32% della spesa farmaceutica con il 55% delle DDD prescritte. Le Regioni che hanno fatto registrare la spesa farmaceutica pro capite più elevata sono la Sicilia (195,6 euro), la Puglia (178,6 euro) e il Lazio (177,3 euro), mentre la spesa più bassa, ben al di sotto della spesa media nazionale di 154,6 euro, è stata registrata nelle Province Autonome di Bolzano e Trento (111,9 e 121,5 euro, rispettivamente) e in Toscana (127 euro).

Per quanto riguarda i farmaci erogati dalle strutture pubbliche è stata registrata una spesa di 78,9 euro pro capite (+8,1% rispetto al 2010) con il consumo di 161,8 DDD/1.000 abitanti die (+32,8% rispetto al 2010). La classe di farmaci che ha fatto registrare la spesa più elevata è quella degli antineoplastici e immunomodulatori (29,6 euro pro capite) seguita dai farmaci antimicrobici (14,6 euro pro capite) che insieme rappresentano il 56% della spesa totale per i farmaci erogati dalle strutture pubbliche. Le categorie a maggior consumo sono rappresentate dai farmaci del sangue ed organi emopoietici (66,7 DDD) e dai farmaci per l’apparato gastrointestinale e metabolismo (22,8 DDD).

Bibliografia

  1. Rapporto OsMed gennaio-settembre 2011. Disponibile on line all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/presentato-rapporto-osmed-gennaio-%E2%80%93-settembre-2011