z-6% » S cl 929.7 'P2ia v.5 ^©iteflHom library Digitized by the Internet Archive in 2013 http://archive.org/details/ateneodelluomono05para ATENEO DELL UOMO NOBILE. ' '. " I •', ■ in . xjL ENE T DELL UOMO NOBILE Opera Legale , Storica , Morale , Politica , e Kavallerefca DI AGOSTINO PARADISI Configlicre di Giuftizia di Sua Altezza il Sereniffimo Duca di Modena , Reggio, Mirandola 5 ec TOMO QUINTO DELLE P JiECEDEN^E Divifo in quattro Parti, nella I. delle quali fi efaminano le regole generali , che la teffi- tura dell* Opera riguardano : la II. contiene la Premmenza, e lealtre Prerogative , che a ciafcuna Dignita Ecclefiaftica competono : Riguarda la III. quelle, che a Monarchi, ad altri Principi , ed alle Repubbliche fono dovute : Verla la IV. fopra le altre , che cos* alle Dignita, e Cariche de' Profeffori di Lettere , come a quelli dell' Arte militare, « delle meccaniche fono ferbate . IN VENEZIA.NLDCCXXXL AppreiTo Antonio Bortoli. COU LICEKZA DE SUPEKIORI E VKIVILEGIQ TOUT1F1C10 , E FEUETO. / v>5 SACRA CESAREA, E CATTOLICA REALE MAE ST A. t '-'- "~^*^- jjj* .J - ^BfynTJir*' ti^^CT'i /Bflffl * III' 1 INi L9^' Pa IS l^iIH Jp^^teH llfali ^sH ' 7/jfoj di qmfto Lihro e tale di fua natura , cbe porta feco an- cor qnella di porlo a piedi delta S. C. G REALE MAESTA' VOSTRA \ ed e mm meno una neceffaria ejigen^a deU Opera > * 5 cbe 481374 cbe unOffequiofo Tributo del! Autore . Trat- tando delk PRECEDENZE , dovea certa- mente confecrarfi ad two. ^'MONARCH I, come quegli , i quali la DIVINA PRO- VIDENZA fopra tutti gli aim Uom'mi ba> efaltati , e m/Monarchi dovea altres) con-, fecrarfi al Primo di tutti , al Regnante ful Trono de Cefari , all'Auguftiffimo Impera- dore de' Romani ; Cbe,fe a qualunque al- tro » cbe port affe ora fulla fronte /'Imperia- le Diadema , dmerebbe umiliarfi , come co- fa , bencbe s) tenue , dovuta perb al fupre- mo grado di fua grandest , /' Opera mm , quanto pih umiliar fi dee al Grande , all Invitto CARLO VI. cbe a tutti gli altri Monarch precede non folo nella Dignita , ma ancora nella Poten^a , e nella Gloria ? Precede V. M agli altri ancora nella Po- ten^a per tanti ampj J^egni , o Ereditati ^//'Auguftiffimo fuo Sangue , o conquifiati colla Vittoriofa fua Spada : per le fuddite^ fue bellicofe Na^ioni : per gf Invincibili fuoi Eferciti : per gf lmrepidi fuoi Generali : Onde gli altri Potent ati, o cbieggono fami- cizja di V. M o ne temono la fir^ : E 7 ripofo d' Europa , non tamo e un Opera della tranquilla Mente della M. V. cbe lo vuole per la f elicit a delle Genti , qua mo un effetto della formidabile fua Poten^a , la qua- le fa y cbe aim amor a lo vogliano . Non fit vuole irritar /'Armi Auftriache, cbe banno foggiogate tame Provincie : {confine si ter- ribili Armate : riportate s) prodigiofe Vitto- vie : le Armi in fine Vinchrici in Europa; Trionfatrici deW Afia , per le quali VO- STRA MAESTA fie renduta il piu Gran- de Conquiftatore del nofiro Secolo^e prece- de a gli altri Pggnami an cor nella Gloria : Ne la Gloria di V. M. in pace e punto mi- nor di queJla acquifiatafi in Guerra \ Sareb- be troppo ardire il parlar con lodi s) difu- guali di quelle infinite luminofe Virth y cbe adornano la grand Anima della M V* ma vano e il tacer di quelle , cbe fono logget- to della univerfial maraviglia , e per cib in bocca di tutti , per ejfier quelle , donde vie- ne la virth , e la f elicit a nelle fuddite Gen* ti : II ripofo de Popoli non e il folo penfie- ro di V. M. Pen/a ELLA col raw efempio deir Avita fua pi eta ad accrefcer in effi T ardente %elo di fieligione y col fuo faggio , e dolce Govemo a renderli pih lieti , e fi- curi , e colla fua fina indicibile Provider \a a farli pih felici , e pih dovi^iofi , fia- cendo cendo fiorire il Commer^io y per cui in tan- ti fortunati J^egni foggetti alia M. V.fi traf- porti y qua mo di pifo utile 5 e deli^iofo ha fparfo Jul reftame del Mondo la Celefte Beneficenza . Era per c id debito precifo di quefto mio Trattato delle Precedenze // con- Jeer arji per natura del! Argomemo alia S. C. C. i^. Mi V. , come al pin Grande de Monarchi ^ ed io pojfjb hen gloriarmi di averlo concepito , poiche nel felice Dejlino y cM Egli ha di dpver ejjerle confecrato , go- do io pure T alto onore d umiliarle il mio nome nel rajjegnarmi colla pih fommejfa Venera%ione a Piedi Di V. S. C. C. j£ M. Modena 12. Dicembrc 173 1. UmiJi$mo Oftequiofiffimo Servo Ubbidientijfirno Agoftino Paradifi. AVVERTIMENTO. Ra la materia dclle Armi Gentili%ie , e quella delle Prece- dence ( cortefe Let- tore ) molta coa- neffione , com 5 & noto , fi trova , mentre , cosi per conto delle Armi , come per con- to delle 'Precedence moke delle flefie cognizioni fi richieggono , di modo che , per trattare, tan- to dell' une , quanto dell* altre , ie mcdefime cognizioni fon necef- farie , con quefta differenza pe- rd , che , rifpetto all' Armi , la prova dell* antichita , e della no- bilta delle Famiglie bafta, quan- do da qualche Principe, per me- rito di chi le ha ottenutc , eon- cedute fieno. Per conto della Precedent non folamente tali requifiti fono ne- ceffar} % ma quelli ancora delle graduazioni delle dignita , de' Magiftrati, delle Cariche , e de- glt Uffizj ft richiedono , per ra- gione de* quali la Precedent com* pete , per difccrnere , quali mag- giori , quali mi nor i fieno $ tan- to pit* perche alcuni perpetui fo- no, per ragioae de quali la Pre- cedent una volca acquiftata mai non fi perde , altri tetnporanci \ per la cui ceffazione la Precedes %a , ad un tempo fteifb ceffa . AH* incontro , non fapendoft tali diftinzioni , fovente ne avviene , che, non folamente tra Secolari, c Secolari, ma tra Secolari ed Ecclc- fiaftici, anzi tra Ecclefiaftici ed Ec- clefiaftici fteffi,non pochi inconvc- nienti, e fcandali grandiffimi, non di rado,accadono, come a'fuoi pro- prj luoghi vedremo . Non si fre- quent! farebbero tali diffenfioni , maffimamente fra gli Ecclefiafti- ci , fe prefente alia loro memo- ria tenerTero quel ricordo del Sal- vatore , qui fe umiliat &c. e pure gli Etnici fteffi nelle tenebre del- la loro cecita , di quefta lodevol maflima non affatto ignari fi mo- ftrarono, mentre diGhilone vien riferito , che da Efopo interro- gato , cofa Giove in Cielo fa- ceffe > rifpofe , alt a hhumiliat , bu- rnt I? a vera exalt at $ onde a com- prender fi viene , aver* Efli cre- duto , che , chiunque i luoghi ad altri dovuti occupava , al bia- fimo , ed al gaftigo efpofto fi tro- vafle . Molto piu dobbiamo tc- merlo noi y che del Titolo di Grift iani ci rendiamo indegni , qualora al dir di S. Leone ( a ) X efempio di Grifto ricufiamo d' imitate* Quegli poi , che i luoghi ad efli con giuftizia dovuti , ad on- ta degli ingiufti Ufurpatori , man- tener procurano , cofa , che alle leggi ripugni , non fa ana- , men-, tre , come S. Agaftino ( b ) fcri*, ve : nulla Jujiitia eji , ut major [erv/at minor/ . E S. Gregoria : Ad hoc difpenfationis: Divine pravijio* gra- ( » ) Serm,deNativ.Dom.. ( b ) Lib..quoeft.Genes.f).i$i. gracilis diverfos 5 & ordines conflitmt e$e diftinFtos 5 ut potior es minor thus dileftionem impenderent j vera Con- cordia fieret , & ex diverfitate con- tenth , ut recle officiorum gereretur .adminiftratio fingulorum y ma di quefto a' fuoi luoghi diftintamen- te fi parlera. M' importa intanto il dichia* rare , che 5 dove 1' incidenza del- la materia talvolta m' obbliga a narrare qualche fatto > o venti- lando qualche maneggio recondi- to , o rapportando qualche trat- tamento 5 all' universale non no- to 5 e percid in ogni luogo non praticatOj mia intenzione non e di recar pregiudizio -ad alcuno 3 ne di proporre regole , che agli Ufi, ed a'PrivHegj delle Nazioni derogar poflano , del che anco in varj luoghi di quefto libro parti- colarmente mi fon proteftato. In ordine poi alle Controver- fie j che tra Principi , e Principi fopra la Vreceden%a vertono , mi protefto maggiormente , che non intendo arrogarmi la prefunzione di deciderle $ mentre ben fo , che in materia si delicata 5 ed in al. cuni rari cafi , ove non fi e tro- vato temperamento d' accordo , fono arrivate fimili Controverfie a tal fegno d'afprezza, che fono ftate rimeffe all'incerto Tribuna- le di Marte \ e pero fopra tal propofito non e mio intento di fcrivere in altra figura , che in quella di puro Storico . Alcune cofe in oltre da me fono ftate notate > non g& con pretenfione di ftabilire incontraftabilmente i fatti , come da me vengono rife- riti , ma folamente , come fcrit- ti, o ftampati preffo di me fi ri- trovano . Se poi gli fcritti a me capitati mancano di fincerita 5 o le ftampe de'Lettori colle mie non fi uniformano per diverfita delle Edizioni , certo e , che non ho io mancato di piena fincerita in rapportarli . Per conto delle Perfone priva- te y non lafcio d' avvertire 3 che ad oggetto di confervare in ogni ftato le buone regole della Civi- le foci eta , ogni diligenza poffibi- le ho ufata , per evitare tutte le confufioni , che nella moltitudi- ne , quantunque kggiere > fe ri- paro prontamente non vi fi po- ne , mail grandi poffbn produr- re 5 come tanti ne hanno pro- dotti , onde in phi luoghi ho narrati varj fucceffi r che , per facilitare gli accomodi , fono op- portuni * Per ultimo piacemi di foggiu- gnere 5 che , ficcome credo di non aver defraudato niun Lette- rato del rifpetto dovutogli , in quanto per J' addietro mi e oc- corfo di fcrivere y cosi ne pure fi fcemera punto per 1' avvenire il mio medefimo rifpetto verfo qualunque fi opponga alle mie opinioni . Solamente potra fog- giacere , non folo al mio, ma ail' univerfale difprezzo, .,. chi , in vece di ragioni , mctte in cam- po buffonerie ir e penfando. ? col far ridere renderii grato a 1 Letto- ri 3 vien , fuo malgs;adq ? a farfi deridere , ed a rendeni in tajt guifa da fe ftetio fpregevole . ■ 'PPvO- PROTEST A DELL AUTORE. N ordlne alle Controverfie , che fopra la PRECEDENZA tra Prindpi e Pnn- cipi vertono , mi protefto , che non m- tendo fcriverne , per deciderle , mentre - ben fo , che molto poco pratico giudi- cato farei, fe non fapeffi, che materie si delicate, quando le Parti all' amicabile non fi accordmo ( che di rado avviene ) non in aim Tribunali , che in quei di Marte fi decidono •, ond 10 per tal conto non in altra qualita , che in quella di Storico fcn- ver intendo . Alcune cofe da me fono date fcritte, non aia con intenzione di ftabilire mcontraitabil- mente it fatto, come da me yiene rifento, ma per- che cosi fcritte , o flampate le ho avute . Se poi le ftampe de' Lettori colle mie non fi uniformano , cio dalla diverfita delle Edizioni procedera , mentr 10 fmceramente le rapporto . N o I NOI RIFORMATORI DELLO STUDIO DI. PADOVA. AVendo vcduto per la Fede di revifione , ed approvazionc del P. Fr. Tom. mafo Maria Gennari Inqwifitore , pel Ubro Intitolato ; Ateneo dell* Vomo nohiky Opera L,egale , Sforica , Morale, Politico, , e Cavalier efc 4 d y Agoflmo Parad'u fi, nonv'effer cos'alcuna cpntro h Santa Fede Cattolica, e parimente per Atte- ntate del Segretario Noftro , riiente contro Principi, e buonicoftumi, concediamo Licenza ad Antonio Bortolp Stampatore > che pofli efFer flampato , offervando gli ordini in ipateria di Stampe , e prefentando k folite Copje alje Pubbliche Li* brerie dj Venezia , e ii Padova , Pat ? 27. Maggie. ?7|r f ( Carlo Ruzmi Kav. Free. Rif r ( Alvife Pifani Kav. Pw. &if, c a <4gopno Gadaldini Segretario. I N- IN DICE Degli Autori citati nel prefente Tomo . A Bate ( Albone ) Epitome Rom. Ponttf. Accolti ( Franc. ) Commen- taria . Acherio ( Luca ) Veterum Script or um , qui in Galilee Bibliotecis &c. latuerunt . Adami ( Melch. ) ///. Virorum Jurecon- (tthorum . Adone Vefc. Viennenfe . Cronica. Adriani ( G. B. ) Jftoria. Adriano ( D. Al£ ) Difciplina militare . Affelmanno ( Ant. ) Opere . de gli Afflitti ( Matt. ) Decis . de Afflitto ( Cef. ) Rejolution. Agoftini ( Ant. ) Juris &c. Epitome . S. Agoftino. Agricola ( Bart. ) Opere . Agricola ( Franc. ) De Primatu S. Petri . Ajala ( Baldaff, ) De Jure Belli. Aicheri ( Ottone ) De Comitiis Veterum Romanorum &c. Albani ( Card. Gio: Grrol. ) Opere. Alberici ( Tadeo ) Opere . Albergati ( Fabio ) Opere . Albergotti ( Franc- ) Confilia. Alberti ( F. Leandro ) Defcri^. d y Ita- lia . Albert! ( Pietro ) Confuet. CatalonU. Alberti ( Valent. ; Opere. Alciato C Andr. ) Opere / ' Alciato ( Franc. ) Confilia: Alciato ( Melch. ) de Pr . de Anna ( Gio: Vine ) Opere. Annicola ( Paolo ) de Summa auBoritate Pontif. AnCaldi ( Anfaldo ) Decifiones, Anfaldi ( Franc. ) de Jurifdicliom «. Anfelmi ( Ant. ) Opere. Antonelli ( Gio: Carlo ) Opere. ^ V Antonelli . Compendio delle Notice Afco- lane . S. Antonino Arciv. di Firenze Opere. Antonino ( Marco ) Refolutiones . Antonio ( Otofr. ) Opere. [ Antonio ( Giacomo ) de Prxcellentia Potefiat. Imperatoritf . Antonio (Pietro) de dignitate Principum. Apollinare ( Sidon. ) EpifloU.^ P. Appiani . Vita di S. Emidio . d'Aquila ( Gio'- ) Opere. d* Aragnna ( Card. Niccola ) Compil. Reg/fir Pont if. d'Arauxo ( D. Franc ) Decifiones. Arcadia ( F^bio ) Opere . - Arcedura ( Diano ) Confuttat. Feudales. ArcidiaconO^ A dj/oni ( Giac. ) de Feudis d* Arena ( Giac ) Opere . Aidi ( MonC Paolo ) Imprefe* Aretino ( Ang. ) Opere . Aretino ( Fr. ) Opere h d' Argentone . V. Comineo. Argentre ( Bertr. ) Aduis fur les Par- tages des Nobles. Argote ( Gonz" ) de la Nobleffe de An- daluzia. Arias ( Franc ) de Bello , & ejus Infii- tut. Arias de Mefa ( Ferd. ) Variar. Refold tion. Arifio ( Franc ) Cremona Litter at a. Ariofto ( Lod. ) Opere. Ariftotile. Arnifleo ( Hennig. ) Opere. Arnobio. Arfenio ( Tim. ) de Notab. Famil. Rom. Arturo ( Lor. ) de Uivi Petri , & Rom. Pontif Succefjoris Principatu. d' Arvego ( Gio: ) Decifion. Arumeo ( Dom. ) Opere. Arze d y Atalora ( Gio: ) de Nobititate Hifpania? . Aflaa ( Giac ) de Primog. Afinio ( G B. ) Opere. Afterio ( Giufto ) de Ekcl. Regis Ro- man. Ateneo Cene de 9 Sapienti. Atenagora . Attio ( Tom. ) delle Prerogative de y Cu- riali . d y Auberi Iftoire du Cardinal Mazzarin. de la Preeminence des Roys de France. d' Avedano ( P. Diego ) Tefaur. politic. Aventino Annul. Bcjorum. Aufterio ( Stcf. ) Opere. Aureliano ( Giac ) de Feudis. Auteo ( Fil. Lod. ) de Jure pub. Impe- rii &c. A^utumeo ( Bern. ) Opere. Azari ( Cap. Fulv, ) Jfioria di Reggh m. f. d 5 Azevedo ( Alf. ) Opere. Azone Bolognefe. Azzorio ( Gio: ) InfiiU moral. Azpiloveta ( Mart. ) Opere. Azzoguido ( Macagnan. ) Opere .. _ Baccherio ( And. Elig. ) de Jure ferfiiK &c> Bacchini ( Ab. Bened. ) de Eccl Mo* nar chine Dignitatibus . Anelli , <$ qui Andreas Abh S. Ma- ria? ad Blachernas &c. j Baccovio ( Bern. ) Opere. _ Bachio ( Ant. ) Uot [■& Conful- tationes &c. \ Boffio ( Egid. ) TraBatus. Botero ( Gio: ) Opere. Botta ( Gio: ) Confilia. Boxhorn ( M. Zuel ) De XJrUbus Italic de Braga ( Ber. ) De Priced, inter Le- gatos . Regnor. Portugal. & Neapol. Brancati ( Card. ) Epitome Cononum -. BrifTone ( Bernab. ) Opere. Brucardo ( Gio: ) Diariorum ah Anno 1492. ufq. ad Annum 1495. m. f Brunelli ( Gio: ) De Dignit. & Potefi. Legator. Bruno Difcurf poiit. De -Litter* & Ar- mis . Bruno ( Alber. ) Confilia. Brufone ( Girol. ) Jjlorie. Bucaroni ( Girol. ) De differentia inter Judicia Civil. & Crimin. Budeo ( Gugl. ) In Pandemias . da Budri ( Ant. ) Opere. Bulmgero ( Giul. Cef. ) Opere. 1 C E Buratti ( Matt. ) Decifiones. Buzztorfio ( Gerlaco ) Alia Bolla dt Oro . Bzovio ( Abramo ) Annal. Eccl. De Off & mitt. Summ. Pont. Vita di Papa Sil- veftro 1L Bifovio ( Tom. ) De Italia Statu. Cabedo ( Giorg. ) Decifiones . De Jure Regime Coron. Lufitan. CabafTutio ( Gio: ) Nothia Eccleftafi. Hifloriar. Concilior. Caccialupo ( G B. ) Opere. Cacherano ( Ottavian. ) Confilia ; Deci- fiones. Cafaro ( Coftant. ) Speculum jQuafiionum peregrlnar. Cagnolo ( Girol. ) Opere Gala ( Girol. ) De Pr^eminenfia . Caldas ( Franc. ) Opere. Calcagni ( Lor. ) Confilia. Calderoni ( Ant. Gabr. ) Rejolutiones . Calderino ( Gio: ) Opere. Calefato ( Pietro ) Opere. Calvino ( Gio: ) Opere. Camera t a { Girol. ) Opere. Campana ( Cef ) De vera JSLoUlitate. Campeggi ( Card. ) Opere. Cancer io ( Giac ) Variar. Refo Jut ion* Canonerio ( P. And. ) De Curiofa Do~ ffirina . Canteloro ( Fel. ) De Pr Comment, Ad Confuet. Burgundia- Caltaldi ( Fil. ) Confultationes . fcaftaldi ( Reftaur. ) De lmperatore . Caftaldo ( P. D. Gio: Bat. ) Vita d y JE. lifabetta Bonfi Capponi . Cartels f Criftia ) De Pracedentia. Caftiglione ( Giuif. ) Varia Letliones , Caftiglione ( Co: Bald. ) Gprtigiano ,. del Caftillo ( Gio: ) Cont rover fia. F. Caftro Jfiitut. moral. da Caflro ( Leone ) Comment. Ifaja, de Caftro ( Paolo ) Opere. Caftropalao ( P. Ferd. ) Opere. Cater ino ( Ant. ) Opere. Catario ( Carlo ) Notitia de origin? Car* dinalatus , Praeminentia , & Privil. Catullo , Cavalcano ( Borgognino ) Opere , Cavalieri ( Giac ) Decifiones . Cavallo { Pietro ) Opere. Cavitello Annali Cremonefi. Caufin ( P. Nicol. ) Cour Sainte. Cauzio ( Ciuffitto ) Confilia. Cazeres ( Ant. ) De Pratura Urbana , Ceba ( Anfaldo ) Del Cittadino Mobile di Repubblica . Ceccopieri ( Franc. ) Lucubrationes. Cefalo ( Gio: ) Confilia. Cellonefe ( Andr. ) Specchio fimbol Celfo ( Card. ) Decifiiones . de Cent elles ( Ant. Juan ) defenfa juri- dica en la poffeffionde laPrecedentia. Controverfia de honres , y Precedentia. Centingio ( Herma ) Opere. Cepolla ( Bart. ) Opere . Cermentato ( Gio: Paol. ) De Principum moribus . Le Cerier ( Gio: ) de Primogenitura. Cefpedes ( Franc. ) De exempt. Regula- rium. Gefura ( F. Ant. ) della Nobilta. de Cevallos ( Girol. ) Opere. Chantereau ( Lovis ) Des Fiefs. Cherubino { Laerzio ) Bullarium Rom. Chienfe ( Leonar. ) De Vera UobilU tate , Chifrletio ( Gio: Giac. ) Opere . Chiodino ( Gio; Bat. ) De KobilitateCU vili f Chioppino ( Renato ) De Domaino, Chockier ( Erafmo ) Opere,. Chreggrene ( Emilio ) De Septem Offi- cial S. R. Imperii, Ciacconio De Geft. Summ. Pont. Ciarlino ( G B ) Controverfia . Ciazzio (Almonte ) Difputationes * Cicerone, Cingault ( Vine. ) Confilia, Cinuzzi ( Imperiale ) Difciplina miU~ tare . Ciofio { Ant. ) Confilia, S. Cipriano. j Ciriaco ( Fr. Negri ) Controverfia , S. Cirijlo AlefTandrino . S, Cirillo Gerofolimitano.. Claro ( Giulio ) Opere. ClicT:oyeo ( Jodoco ) De vera Nobilita* te. Clock ( Gafp.;) Opere. Coccio ( M- Ant. ) De Off. Pratoris. Codino ( Giorg. ) De Ojfic. & Official Eccl Aula Conjiantinopolit. Cohellio ( Giac. ) Notitia Cardjnalium* Ad Bullam Bon. Regim. Colbert ( G. B, ) Memorie ? o iia 7> fiamento . Coleri { Ant. ) De Jure Jmper. Ger- man. da Colle ( Ipol. ) Princeps , & Nobilfo &c. Colombet ( Ant. ) Opere, Comineo ( Filip. Sign, d' Argentone ) Memorie <6V. Comitolo ) Paolo ) Refponfa. j Conciolo ( Ant. ) Refolut'tones Crimin. Ad Statuta Eugub. Connano ( Franc ) Opere, Contardi ( Cef. ) Ad Conflit. Egidian. Contarini ( Camil. ) Jjioria di Leopo* 1. Imp. &c. Conti ( Giac. ) Decifiones. Contri ( Gra^to ) Difputationes* Conti ( Natal. ) Jjioria. Contiloro ( Felice ) Opere. Contingio de Imperat. Rom. German. Cooke ( Eduardo ) Injiit. Legaks An- glic ana. Coppini Monaflicon. Co- 1 H DIC E C&qmlle ( Guy ) Traite touc&mt la li- berte de V Eglife Gallicane &c- Corafio ( Gio; ) Opere . da Cordova ( Fern. Gonzalez ) De re militari , Cajo ( Ferd. ) Jftoria di Milano. Coriolano ( Franc- ( Opere, Corneo ( Fil. ) ConfiUa. Corneo ( Pietro ) Confilia. Coronelli ( F- Vine, ) Biblioteca. Corradino ( Card. ) de Jure preelat, Corrado ( Lancell. ) Templum omnium Jud, P. Corrado Notice d* Afcoli . Corrado ( Pietro ) Difputation. ApoftoL Corfetto ( Ant. ) S Poteft. Regia . Corfetto ( Ottavio ) ConfiUa. da Corte ( Camillo ) Dherfiones Juris Feudal. da Cortile ( Bono ) de NobiUtate. Cortefe ( Pietro ) de Cardinalatu. Cortiada Opere, Corvino ( Gio: Arnol. ) Opere. Cofarti ( Fil. ) ConfiUa. Cofcia ( Gio; Dom. ) Difertathn. Cofta ( Fr. Ant. ) ConfiUa. Cofta ( Emanuele ) Opere. Coftantino Prammat. San^ione . da Coftanza ( Bertol. ) Croniche . di Coftanzo ( Ang. ) lfloria del Regno di Napoli. Cotereo ( Laud. ) de Jur. & Privil mi- lk. De Magiftrat. Civil. dovarruvia ( Diego ) Variar. Refolut, Crantzio ( Alber. ) Opere. Cravetta ( Aim. ) Confilia. Crefcenzio ( Card, ) Decifiones . Crefcenzio ( Gio: P. ) Opere. Crefpezio ( Pietro ) Summa Eccl. Crefpi da Valdaura ( J). Crifto£ ) Oh fervat. Decifionibus . Criftineo ( Paol. ) Decifiones. Cromero ( Martin- ) de orig. & rebus gefi. Polonor. Croto ( Gio: ) ConfiUa. Crufio ( Gio: Andr. ) Opere. Cujacio ( Giac. ) Opere. Cumano ( Raff. ) Confilia. Cumberland ( Riccar. ) de Legibus Na- turae . Cumia ( Giuf. ) Opere. de Cunha ( Rod. ) de Primatu . Cupero ( Gisb. ) Obfervationes . Cupero ( Ridolf. ) de Eccl. Univer. Curzio Sen. ConfiUa. Curzio Jun. ConfiUa. CurZio ( Giac. ) Variar. Qu Opere. Fabri Sorano ( Bafil. ) Tbefaur. Eru- dit. Facchineo ( Andr. ) Controverfioe . Fagnano ( Profp. ) Commentaria &c. ** la Faille Annal. de Touloufe . Fajardo Sa a vedra ( D. Diego ) Idea di un Principe &c» Falkner ( Gio: Criftof. ) Opere, OKI- Faretrato ( Mich. ) de Nobthtate <&c;~ Farinaccio ( Profp. ) Opere . Fattinelli ( Monf ) Refponf. Fauchet ( Claud. ) De 1' orig. des Che- valiers. Fauftini ( Agoftin. ) Jftoria di Ferrara. Faurto da Longian© Opere. Fauyn ( Andre ) Theatre vilegior. Giurba ( Mario ) Confilia . Giuftiniani ( Mich. ) Lettere , e Memo- rie , Giuftiniani ( Pietro ) Ifioria Veneta, Giuftiniani < Lor, ) Opere. &Giu- • D E G L 1 B. Gmrtino Martire . Giuftino Iftorico. Gizzarello ( Nicola Ant. ) Decifiones . Glaumio ( Fil. ) Difputationes , Gobio ( Ant. ) Confultationes . Godden ( Enigio ) Con [ilia . Goduino ( Franc. ) De Romanis Ponti- ficibusy & Cardinal. Angl. Goduvino ( Tom. ) de Antiquit. Rom* Goldafto ( Haim. Melch. ) Opere j Gomefio ( Lod. ) Opere. Gomez ( Ant. ) Opere. Gonzales Telles ( Emanuele ) Commen- taria . Gonzales de Salzado ( Pietro ) Opere . Gornio ( G. B. ) Viaggio di Cofmo 111 di Tofcana &c. Gotofredo ( Bagarotto ) Opere. Gotofredo ( Giac. ) Opere. Gozadini ( Lod. ) Conftlia. Gramatico ( Tom. ) Opere. Gramati ( Agoll. ) Decifiones. de Grafii ( Annib. ) de Pot eft. Pont. Grafli ( Paride ) Cerim. Rom. Grafli ( Nicol. ) De forma Reipub. Ve- neta . Grasvuinchelio ( Teod. ) de Praceden- tia. Grati ( Girol. ) Conftlia. de Grati ( Matt. ) Dvl Droit moral , & politique. Graziani ( Stef. ) Decifiones . Difceptat. Graziani ( Lor. ) Ferdinando, Eroe . S. Gregorio Magno. S. Gregorio Nazianzeno. Gregorio ( Andr. ) Allegation, da S Gregorio (Giacobin. ) De Feudisec. Griesheim ( Erri : Chr. ) de Eleclor. S. R. Imperii Collegio . Grilenzoni ( Vine. ) Conftlia. Grivello ( Gio: ) Decifiones. Grozio ( Ug. ) De Jure Belli , & Pacts . Grucchio ( Nic* ) de Comitiis Rom. Cuardiola ( Juan. Benito ) Tratado de Nobleza , y de los Titulos de Efpana. Guazzino ( Sebaft. ) Opere. Guazzo ( Marco ) Cronaca. Guazzo ( Stef ) Conversazione. Dialoghi . Gudelino ( Gio: ) Opere. Guerrieri ( Alf. ) Specul. Princip. Guetero De magniftc. Regum in fedem Rom. Guevara ( Ant. ) Lettere . Ateneo Tom.V, A UTO III. Giucciardino ( Franc. ) Iftoria Awer- timenti morali. Giudiccione ( Lelio ) de Eleclione Sum. mi Pontif. Guidani ( Franc ) Delia vera NobiU ta . Guidoni ( Defiderio ) Conftlia. j Guido Papa Decifiones. Guntero ( Lodov. ) Opere. Guntero ( Sim. ) de Nobilitate Ge ma- nia* . Gutierez ( Gio: ) Opere. Guuagnino ( AlerT ) de Confuetudine I moribufque Mofcovitarum. HaberKornio ( Erri. Pietro) Decifiones 1 Hagelgans ( Rep. ) de Titulo : Nos Dei gratia . Hagemanno ( Gerar. ) De omnig. Huml Nobilitate . Halicarnafleo ( Dionif. ) Antiq. five orig. Rom. Hanau ( Gio: Giorgio ) de Nobilitate, Hannio ( Erri. ) de Nobilitate. Hardovino ( Dionif. ) de Nobilitate. Harmanni ( Artman. ) de Feudis. Harprechto ( Gio: ) Opere. Hartman ( Maur. ) de Elecl. Caroli V. Hegenmullero ( Gio: Ridolfo ) Vot4 Aulica . Heinvecchio ( Gio: Mich. ) Scriptorum rerum Germanic. Henelio ( Nicola ( Opere . Hennio ( Erri. ) de Legationibuf . Heninges ( Gir. ) Tbeatrum honoris . Henriquez ( Gir. ) Tbeatrum Gencah* gic. Germanor. Jmperator. Henriquez ( Pietro ) Opere. Heribonenfe ( Ant. ) Geroglifici. da Hermofilla ( Gafp. ) Opere. Herodoto . Heroldo ( Gio: Criftof ^ Conftlia. Herrera Iftoria generale. Herverto ( Genziano ) Conftit. Imperia* les . Heutero ( Ponto ) Rerum Burgundicar. Hodierna ( G. B. ) Addit. ad Decifton. Mantuani Senatus . Hoepingio ( Teod. ) Opere. Hoffmanno ( Gio: Giac. ) Lexicon Univ. Hifiorico'graphic. Cbronolog. Holfftein ( Arnoldo ( de Privikg. Sta- tutor. & Confuetud. Hollander© ( Gio: ) de Nobilitate, Homobono ( Pietro ) Confultationes . Homodei ( Signorolo ) Opere, c Hon? IN D I C E Hondedei ( Gio: Vine. ) Conftlia . Horman, e Grax ) Comment aria^. De Comitiis . HornicK ( Lodovicovon ) de Docloribus hullatis . Hornio ( Gafp. Arrigo ) de Jure Proe- dri- feSl. Francor. Lupi ( G- B. ) de Confederat. Princ. Lupoldo de Jure Regni , & Imper. Macrobio . Maffei ( Scip. Agnello ) VcCc. di Cafale, Annali . Maffei ( Celffb ) de Priced, inter Canonic. Later anen. & Monachos S. Benedicli &c. Magero ( Mart, ) De Advocatia arms* ta. Maggi ( Girol. ) Mifcellanea. Magio ( Ott. ) de Legato . Magno ( Gio: ) Gothorum Ifloria . Magonio (Gio: B.J) de Pr Franc. ) des Nobles dans les Tribunaux . Malafpina ( Ant. Gal. ) Confilia. Malvenda ( Tom. ) Commentaria . MalveZzi ( Troilo ) Opere. Mamerano ( Nicol. ) de Inveftitura Re- gal. & Electoral. Dignitat. Manchelli ( Gio: Greg. ) de Priced. Marium pr& Fee minis . Mancini ( Celf. ) de Juribus Principat. Mandelli ( Giac. ) Confilia . Mandofio ( Quintil. ) Opere. Manfredi ( Girol. ) de Cardinalibus . Mangilio ( Gio: Ant. ( Opere . Manfanedo ( Alf.) Decifiones. Manfi ( Luigi ) Confukationes . da Mansfeld ( Carlo ) Magiflerium mili- tare &c. Mantica ( Franc. ) Decifiones. Mantica ( Marco ) de Privilege Militar. da Mantova ( Marco ) Opere. Manuzio ( Paol. ) de Civitate Roma. Manzio (Gafp. ) Opere. c i Maran- 1 N D I C E Maranta ( Carlo ) Opere. della Marca f Pietro ; Open. Marcellino ( Ammiano) . Marxian© (Marcell.) Confilia. Marcel lo ( Criftof. ) Sacr. Cerim. Marefcotti ( Ercol. ) Refolutiones . Marino ( Kav.G.B. ) Opere . Marco ( Franc. ) Decifiones. Marianna fGio:) De Rege , & ejus In(ti- tutione . de'Marini ( Donato Ant. ) Refolutiones. Marechal ( Math. ) Des droits hono- rifiq- „. Marotta (Gio.Fr. ) Quajtiones. Marfelaer ( Frid. ) Legatus . MarfiJii (Ipol. ) Confilia. Marta (Giac.Anr. ) Opere. Marta ( Pietro ; Decifiones. Martino ( Andr. ) Decifiones . Martino ( Greg. ) De Nobilitate bar eat- Martino ( Nicola ) de Pracedentta Regis Romanov. Marzari ('Franc. ) Confilia. Marziale. Mafcardi (Giuf ) Conchfiones . Maferi ( Pell. ) de Pallio Pontific. da Marta ( Gio: Maria ) Jftorie m. ff # MaiTa Gallefi ( Ant ) de Pracedentta Cafftnenf contra Canonic. Lateranen. S. Maflimo Gracor. Theolog. Opera . Maflrillo ( Garzia ; de Magifirat. Decifiones . Ad lndultum Generale Cath. Regis &c. Materno (Giul.Firm. ) de Errore prof a- nae Religionis. Mattei ( Ant. ) de Nobilitate &c. Mattei { Pietro ) Ifloria della Francta. Matteo , e Sanz ( D. Lorenzo ) de Re- gim. Regni Valentin . Mauclero ( Valer. ) Monarchia Ecclefia- fiica , & Sacularis . Maulio ( Tom. ) de Homagio . Maurizio ( Erri. ) De Nobilitate Germ. di Mauro ( Marcell. ) Allegat Feudales . du May ( Kav: ) Al Boccalino fopra Ta* cito . Mazzarino ( Card. Giulio ) Lettere m. §. de Medici (Camil. ) Refponfa. Medici ( Sebaft. ) Opere. Mejero ( Giulio ) Opere . Meifchnero (Gio:) Decifiones. Meifnero ( Eufeb. ) Jnfiitut. Aulica . Melillo ( Gio: Giac. ) de Vicarii Priced. Mellini (Giuf. Garzia ) Decifiones. de Menfa ( Biaf. Flor. Diez ) Lucubra- tiones . , Menagio ( Egid. ) De Jur. Civ. amosni* tate . Mendo ( Andr. ) de Or din. militar. Mendofa ( Franc. ) Viridarium Sacrum &c. de Mendofa ( Salazar ; de Origin. Digni- tat. Hifpan. Menennio ( Franc. ) de Declinat. Ordin- Equefiris . Menetrier ( Claud Francois ) Opere . Menochio (Giac) Opere. Menochio ( P. Gio:Ste£ ) Stuore y oTrat- tenimenti Eruditi . Merenda (Ant.) Controverfi Morigia della Nobilta di Milano [ Moroni ( Ilium. ) Refponfa '; Morozio ( Lod, ) Rejponf: Morzillo ( Scb. Foxio ) de Honore . Mofconi ( Ifid. ) de Majeft. milit. Eccl. du Moulin (Cbarl. ) des Coutumes &c. du Royaume de France. Mozzio ( P. Nicola ) de Feudis . Mucanzio ( Gio: Paol. J Diarior. Cerimo- nial. de Itinere Clem. Vlll. Ferrariam m.f De Legato de Latere m.f Muratori ( Lod. Ant. ) Rerum ltalk. ab Anno 500. afque ad Ann- 1 500. Muffatti ( Alb. ) Hiftor. Aug. Errici Vlll. Muzio ( Gir. ) Opere \ Myleri ( Nic. ) Opere. Nani ( G B) Ijtoria della Repub.di Ve- ne%ia . Nazianzeno ( S. Gregorio ) Opere . Nathenb ( Stef ) de Jufi. vuherata . Natta ( Giorg. ) Opere. Natta ( M. Ant. ) Con/ilia . Navarra de Prtecedentia . Navarro (Martin. ) Confilia. Neandro ( Gio: Criftof. ) De Summa Po- teft. Princtyum . Negri ( Gei'ar. ) de Feudis . Negri ( Gio: Fr. ) Delle Cofe piu not a- bili degli Annali Fenarefi del Dott.Fil. Rodi m. f Negufanti ( Andr. ) Silva Refponfor. Nenna (Gio: B.) della Nobilta. Nevizani (Gio: ) Con/ilia. Niceforo Opere. Nicolai (Gio. ) Opere. di Niem ( Teod. ) [de Potefi. Imperial* , & Papali. Nobili ( Flamin. ) de Hominis nobilitate. Nogueroli ( D.Pietro ) Allegations. Naldenio ( Jofia ) de Statu Chili Nobi- Hum. 1 Nonio ( Tebia ) Confilia . Noris ( Pietro ) Ifloria m.f. Notario ( Andr. ) An a Nobilibus , & Patric. fint profequen. Litter arum Stu- d'ta &c. Novaro ( Gio:M. ) Opere. Nunez ( Pietro ) Opere. Obicio ( Ipp. ) De Nobilitate Medici, Ateneo Tom.V. Obretto (Giorg. ) Opere. Ockerrt ( M. Gugl. ) de PotefiaU Praia- tis Eccl. & Principibus Terrar. commif fa . Oddi ( Sforza ) Confilia : de Reftit. in in- tegrum . Ohemio ( Criftof. ) de Confulib. & Ma- giftrat. Oldenburgero (Fil. Andr J de Securitate Juris publici &c. Oldrado ( a Ponte ) Confilia . Olbafio ( Gio: Criftof. ) Nobili , & Pa* tricio ignorare id , in quo verfatur y tur- pe eft . Omero . d 3 Onciau ( Gugl. ) De la Precedence de la Noblefte. Ondedei ( Gio: Vine. ) Confilia. Orazio . Orfeo. Origene . Ofafco ( Ott. ) Dccifiones. Ofata Confilia . Ofbrio ( Gir. ) de Nobilitate . De Regia lnftitutione . Ofterman ( £rri. ) De JurifdiSlione Imp. Rom. German. Oftienfe ( Leone) Iftoria Cafftnenfe. d* Orero ( Ant. Fernandez ) de Ojficiali* bus Reipuhlica . Ottobono ( Pietro) Decifiones . Ottonelli ( Giul. ) Sopra V Abufo de*Ti- toli . Ovidio. da Oviedo ( Andr. ) de Primatu Papfiant.& Dignit. Legum. Pigna ( Gio: B. ) Del Principe. Pignattelli ( Giac. ) Cvnfulfationes . Pignon de T Excellence du Roy de France , Pino ( Lor. ) Confilia. Pioti ( G. B. ) Confilia. Pirckeimero ( Bil. ) Opere . Pirro ( Gio: ) de Magiftrat.Rom. Piftore ( Modeft. ) Confilia. Piftore ( Sim. ) Confilia. Pit tone ( Fr. M. ) de Controv. Patronov. ad Beneficia . Difceptation. Ecclefiajiicar. da Platea ( Gio: ) Commentar. Platina de Vera Nobilitate. Delle Vite de* Pontefici. Plato ( Girol. ) de Cardinalium dignitate . Platone . Plautio ( Camill. ) Opere. Plinio Sen. Plinio Jun. Plutarco . Poggi ( Carlo ) de Nobilitate. Polibio. T. Pompeo. Pomponio Leto . Pontano ( Giac. ) Progymn. Pontano ( Ifac. ) Rerum Danicarum. da Ponte ( Amedeo ) Opere. da Ponte ( G» Fr. ) Confilia . Porflrio . Porporato ( Fr. ) Addit. ad Angeli Gam- bellona Commentar. Porporato ( Gio: Fr. ) Confilia. da Porto ( Dom. Antunez ) de Dona- tion. Jur. &c. Regime Corona. Porzio ( Giac. Fil. ) Confilia. Poffevino ( G. 5. ) Dialogo del? Onore . Poftio ( Lod. ) Opere. Pozzo ( Monf. ; Decifwnes. Pra- D E G L I Prapicio ( Luca ) De Immortalit. Anima; & de prqfiantia Litter arum fuper Armis. Prato ( Bart.) Opere . de Pretis ( Ant. ) Opere. de Pretis ( Franc. ) Confilia. de Preti ( Sim. > Confilia . Prezato ( Lor. ; Difcept. Jurifprud* Do- Bor. cum Medkina , & Pbilofopbia . Priolo ( Girol. ) Decifiones . Priorato (Co.Gal.Gualdo ) Ifioria. Prifciano. Procopio Cefarienfe de Rebus Gothorum y Perfar.& Vandalor, Properzio . Pruckmanno ( Frid.J Confilia . Publicio Comment, in Confuetud. Avernia . Puccinelli ( P.Placido; Delia Fede , e Nobilta del Notajo, Pultoni ( Ferd. ) Statuta Anglica. Puiveo ( Adriano ) de Privil. Advocator, Puteo ( Giac. ) Decifiones . de Puteo ( Paris ) De Re militari. De Feudis . Quaranta ( Ste£ ) Opere . Quarto (Paol. M. ) de Procejfionibus. Quefada ( Pietro ) Controverfiar. Quetta ( Ant ) Opere da Quintanadvennas ( Ant. ; de Jurifd. -& Imperio . Quintiliano... >oi Quintino ( Gio:) Opere. Quirino ( Anton- ) Dijfertatio de Juribus Reip. Venet Opere. Riencourt Iftoire de la Monarchic de France A r Riminaldi (Gio: M. e Giacop. ) Confilia, Riminaldi ( IpoL) Confilia. Ripa ( Gio. Fr: ) Refponfa. Ripa ( Polid* ) Opere . da Ripol. ( Acac Ant. ) de Regalibus. Rittershufio ( Corra. ) De Differentia Jur Feudal. Rittero ( GiufL ) Lucubrationes Feudales I Roa d* A vila ( Gio: > de Poteft. Eccl. Roberti ( Ann. ) Rerum Judicatar. &c. - Rocca ( G.B. ) Obfervationes. Rocca ( Girol. ) Difputationes . de la Roche Flavin ( Bern. ) des Parle* mens de France . Rocchi (Fr. ) Refponja. De Ojjiciis , eorumque Regim. Rodach ( Giorg. Mundiovon ) de Comi- tibus Palatinis . Rodes ( P.Aleff. ) Notice deP Regno del Tunchino . Rodi ( Fil. ) Annali di Ferrara m.jf. ' Rodigino ( Lod. Lelio ) LeSiionum anti- quar. Rodolfi. ( Gio:) de Pracedentia , & Ma- joratu . Rodolfino ( Lod. ) de Origin. Dignit. & PoPeft. Ducum halite . Rodriquez de Salamanca ( Gio: ) De Pnecedentia . Roebbe ( Nic. ) de Dignitat. & Ojjiciis. da Rohan DuAdn (Ducsl} Statuum Eu- rope Trutina. Rolban ( Greg. ) De Nobilitate in Impe- rio Germ, tuenda . Romano ( Lod. ) Confilia . Romano ( Paol. Franc. ) Opere. Ro- / N D 1 C E Romtialdo II. Arciv. di Ravenna Cro* naca . Je la Roque ( ( Gilles Andr} ) de 1* Orig. des Noras, & des furnoms/ Roiino ( Gio: ) Romanar. antiquit. RorTelli ( Ant. ) de Jmperatoris Rom. & - Pont if. pot eft at & . ida R oriental ( Erri ? ) T rati at us t otitis Juris Feudalis . Hoflr ( Gio: Ant. ) Confilia . RofTi ( Teodor. ) Singularia. Roffi ( D. Pio ) Convito morale , Rom* ( Matt, ) Zte Aucloritate Summ. Pontificis , " RofTi ( Giac- ) Ifipria di Ravenna . RofTeo ( Gugl. ) JD? AuSioritate jufta Reip, Chrift'iante . Rovito ) Scip. ^ Confilia . - Rouffel ( Mich. ) d? Jurifd. Pontificia, R^oxas ( Franc. ) Decifiones . de Roxas ( Exmen. ) ilp lncbmpatibilita- te Regnor. <& Majorat. z Roye ( Fr. ) de Jurepatron. & Jkribus ho- norific . in Ecclefia. ^Rudigero ( Gio: ) Opere , JRuino ( Carlo ) Refponfa. Hujtz ( Diego ) Opere. Ruit de Laguna V. de Laguna. .Riimelini (Mart. J Differ t at iones ad Bui- lam Auream Caroli IV. Rufca ( Rob.) De Nobilitate. Sa&vedra V. Fajardo . Sabelli (M. Ant. ) Summa. S Sabino ( Mafurio) > Sacca ( Lod. ) Confilia . Sacripanti ((&m&\) Defenfio Jurifd. Bed. Sadarino ( Franc. ) Refponfa. Sagredo ( Gio: ) Memorie Jftoricbe de' Mo- narch} Ottomani. da Salamanca V. Rodriguez.' Salas ( Gio:) de Legibus ... Salazar de Mendofa ( Pietro ) de Digni- tat thus Sxcular. Caftilloe . Salcedo ( Lod. ) Confilia . Salerno ( Franc ) Confilior. Salgado de Somoza ( Fr. ) de Regia pro- teel. Saliceto (Bart. ) Opere. Saliceto ( Rice- \ ) Confilia . -di ialignac ( Franc, ) Avvertimenti. Salmafio (Claud. ) Opere. Salmerone ( Al£. ) Comment arii. Salmuth (Erri. ) Opere. Salone ( M. ) Confilia. Saha'mg ( Denis ) de l'Ufage des Tie fs.( Salviano. Salviati ( Leonardo ) Dialogbi . Saluftio. Salutato ( Pier. ) De Nobilitate Legum', & Medicin Opere. Santamaria ( Andr. ) de Armor. & Legum prtelatione • Santarelli ( Ant. ) Opere. Sardi ( Gafp. ) Jftorie F err are ft m. f Sardi ( Aleff.) Opere . Sbrozzi (Giac. ) de Off. &pt eft. Vicar. Epifcopi. Scaccia ( Sigif. ) Opere . Scafnaburgenfe ( Lamb. ) lftoria . Scaligero ( Giiil. CeF. ) Scaligero (Giufeppe.) Scarnato ( CeC ) della Precedent tra le Armi , e le Lettere . Scarfantoni ( Gio: Giac. ) Animadverfiones ad Lucubrat. Canonical Fr.Ceccopieri. Sehedel ( Ottoman. ) Hiflorite Mundi &c. Scobingero ( Bart. ) Rerum Aleman. Schookio ( Mart. ) de quadruplki Lege Regia. ) oni Scolo ( Feder. ) Refponfa. Scoto ( Marian. ) de Rom. Pontificibus . Scotti CFeder. ) Confilia. Scotti ( Monf. ) Elve^ia Sacra , e Pro- fana. Schrader (Lodolfo ) Confilia. Scuderj della Preminen^a de'Re di Fran- cia . Sebaftian ( D. Pedro Cubero ) de la Pere- grinacion die! Mundo . Segeto ( Tom. ) de Principibus Italia . Segni (Bern. ) Jftorie Fiorentine . Seldeno ( Gio: ) de Tit ulis honor urn. Selino ( Gio: ) de Notabil. Mundi. Seneca Filof. Seneca Retor. Serafino ( Oliviero Raz. ) Decifiones, Seffa CGiuf. ) de Judeeis . Decifiones . Severino de Feria (Mich. ) Notice di' Portogallo . ' Sigeberto Cronifta deWOrigme del Regno £ de y Franchi. L Signorolo V. Homodei . -s Sigo- D E G L I AUTO i^ /. Sigonio ( D. Eman.) del Regno d' Italia. Sigonio (-Carlo) Opere . Silano (Mart.) Decifiones . Silimano ("Mart.) de Feudis , Silio Italico. di Silen ( Sign. ) del Miniflro di Stato . Silvani ( Lor. ) Opere . Silveftro. Silvio ( Ant. Claro) Comment arius . Silvio ( Enea ) de Gejiis Bafih Cone. Simanca (Giac) Opere. Simoni (Sim. ) de vera Nobilitate. Siri ( Ottav. ) Mercurio , o Jjioria, Sirmondi (Giac.; Opere. Siftino ( Regn.) de Regalibus , Sleidano (Gio: ) Iftorie. Sleidan ( Nat. e Nicol. ) Jftit. Ele: & Co- ron.Majfimilian. II. Smereggi ( Nic. ) Cronicon dal 1200. at 1179. Smizio (Dom ) de Repub. Anglic ana . Soave ( F. Paol ) Iftor del Cone. Trident, Soccino ( Marian. ) Opere . Soccino ( Bart.) Confilia . Socrate ( detro lo Scolaftico ; ljtoria Eccl. de Solis ( Ant. ; Ad deer eta Sabaudia , dal Sole ( Brim-) Qtoafrhncs .' de Solis ( D. Ant. ) Iftoria de la nueva Efpana . da Solorzano ( Gio: ) Opere. Sordo ( Pietro ) Opere . Sorelli ( C. ) De Proecedentia &c. Re- gum Franc. Sorgente (M.Ant. ) Opere. Soriano f Mich. ) Relatione dell* Amba- fciata app Carlo IX. Soto ( Dom. ) de Juft. & Jure . Sousbekio ( Fr. ) de Feudis . Sozomeno (Erm. ) Hlftoritf Eccl. Spada ( G. B. ) Confilia . Spanemio ( Ez. ) Differtat. Sparziano ( Elio. ) Speculatore ( Gugl. Duran. ; Speculum Juris . Speidalio ( Gio: Giac. ) Opere . Spelmanno ( Erri» ) Afpilogia. Spenero ( Giac. Fil. ) Opere . Sperelli ( Aleff. ) Decifiones . Speroni ( Sper. ) Difcorfi. Starovolfcio (Sim. ) Opere. Stefani ( Fr. ) Opere . Stefani ( Gioach. ) de Jurifd. Graecor.Ro* manor. &c. Stefani ( Matt. ) de Nobilitate Chili . Stevani (Giuf. ) De ador at. pedum Summ. Pont. Stein ("Crift.) de Cancellario Princ, Stobeo ( Gio:) Sent entire. Scofch: ( Bald.) de Pr^cedentia, Strabone . Strada (P, Famiano) Jjioria. Strozzi Sopra V Etica d'Arift, Stuckio ( Gio: Gugl. ) De antia. Convi- vialium . Stuvio (Gorg. Adam. ) Opere, Suarez ( Rodr. ) Opere. Suetonio ( Cajo Tranq. ) Delle Vite de XI Cefari, Summonte ( Gio: Ant. ) Iftoria della Cit- ta , e Regno di Napoli. Tabor (Gio: Octo: ) Opere, Tacit o ( Cornelio . ) Tamburino ( P. Afc. ) de Jure Abhatum &c. Tapia r^arl. ) Opere. Tarcagnota ( Gio: ) Jjioria , * Taffo ( Bern. ) Lettere . Taffo ( Torq.) Opere. Taffoni ( Aleff ) Penftert^ Rifiretto degli Annali Eccl, e Secola* ri m f Teodoreto Jftoria Ecclefiaftica. Teodoro ( Pietro) Opere. Teocrito • Tepato ( Arifm ) Variar, jententiarum ,. Terenzio . da Terrinca ( P. Ant. ) Theatrum Etru* jcominoriticum . Terni ( P- ) Annali. Tertulliano . Tefauro ( Gafp. Ant. ) Opere I Tefauro ( D. Emanuelle ) Del Regno d* Italia . de Thoro ( G B. ) Opere, Thuano ljtoria* Tie polo ( Kav. Paolo ) Relatione della Corte di Roma fotto i Pontifi di Pio IV, e di Pio V. Tilleto , o Tilfe ( Gio:; CollecJ.deord. Princ. Franc. Tiraquello (Andr. ) Opere. Tirio (Gugl. ) Hiftoria de Bello Sacro. Tirriat ( Florent.) de la Nobleffe. Tizio (Sig. ) Ifiorie inedite . Tolofano ( P. Greg. ) Opere . Tomafi ( Bald. ) Traclatus varii , Tomafini ( Lod: ) Veteris , & nova DU jciplin (g ) ed avanti il Cardinal Serafino (h) . Rifguardando per tanto il noftro affun- to 1' Onore , e la Dignita , come gra- viffimo confiderare ti debbe : poiche d' importanza tale fi riconofce , che fi fuol dire , che , dove e la Suprema Legge , che nella falute del Popolo confide , e che tra le mortal) , e tra le mutabili fi anno vera , perche la fua durazione dal tempo dipende , il rifpet- Ateneo Tomo V. to a'Principi dovuto , e Tordine , con cui effi ad altri gradatamente preferiti effer debbono , dalla neceffita fteffa per- petuamente immutabile fi rende . Che perb dalla Legge della Natura ; dalla Divina , e dall' Umana provenire fi dice : Dalla Legge della Natura , dico , perche a quefta ripugna , che gli Uo- mini tutti nel medefimo grado vivano . Verita , che anche tra 1 Popoli , i qua- li fi pub dire , che d' altra Legge , che di quella della Natura appunto cogni- zione non abbiano , e conofciuta . II P. Fortunato > di P atria Bolognefe , della nobile Famiglia Alamandina , di Profefiione Cappuccino ., nella fua de~ krizione de' Regni del Congo , di Ma- laba , e d? Angola , compilata dal P. Gio: Antonio Carazz a •> parimente Cap- puccino da Montecuccolo , parlando di Xinga , Regina d 5 Angola , per lo fuo grande fpirito , e gloriole Gefta al Mondo celebre , riferifce , che , por- tatafi effa , in qualita di Ambafcia- trice di fuo fratello , alia Corte di D. Gio: Correa , per la Corona di Por- togallo Vicere , a fine di chieder Pa- ce , ricca , e pompofamente abbiglia- ta , con maeftofo Accompagnamento di Donzelle , U ffiziali , e Schiavi , en- trando nella Sala del Vicere , e vedenh A do ( a ) Confult.iH. tom.i. ( b Vct.it. ( c ) Dife.sqt.n+i.JifeMs-**- ( d ) Vfoem.partit.Add.gl.z.n.i.e i. ( e ) Alleg.51. «.2. i f ) Cw/li//.3oi.ai.». ( g ) B*M40.».z. ( h ) < DW.xfcAn *1A Dtffii.*.* % Delk Precedent . do nel prirao luogo , fopra ricco Tap- peto , all 5 ufo degli Europei , colloca- ta una .Sedia di Velluco Cremifi , or- nata con Trine ( e ) C^.J}. 5 . Parte 1. Cap. I. ? neceflaria > non fi troverebbc . II per- ch^ L. Valerio nella fua Ora^ione con- tro la Legge Oppia prefe a dire : In conditione Legum immortalium eft jus pnecefftonis . 7 Maravigliarci per tanto non dobbia- mo, fe per cagione di tale prerogati- va tra tutte le Potenze , e fegnata- mente tra la Francia , e la Spagna tan- te fanguinofe Guerre fono feguite : Se tante pubbliche Adunanze per Affari graviflimi, anche di Religione , fcan- dalofi Difturbi , non folamente per conto de* Secolari , ma anche per con- to degli Ecclefiaftici hanno prbvati . Oltre tanti altri efempj , di cui le Sto- rie parlano, il Monaco Lambert o Scref- •naburgenfe , Scrittore delle Cofe di Ger- mania ne 'fuoi Annali fino all' 'Anno ^063. riferifce , che tra le alrre Diffenfioni per motivo di Precedenza tra VPidear- do, Abate Fuldenfe , ed Hercelone , Vefcovo Hildesheimenfe feguite , nella Chiefa di Goslar in certa congiuntura la Zuffa fu fi calda , che per quella Chiefa fiumi di fangue correano . Kir- chner (a) parlando delle atroci Guer- re per fimile cagione tra Ridolfo Ve- fcovo d' Herbipoli , e li antica Fami- glia de' Conti di Papebergh , ftfcccfli inumani racconta . 8 Antonio de Vera nel fuo perfetto Am- bafciadore (b) e'l Principe di Butero nel fuo Ambafciadore in Corte fcrivono, che , fendo nata Controverfia parimen- te per motivo di Precedenza nel Con- cilio di Coftanza tra D. Diego d'Anaya Arcivefcovo di Siviglia , e D. Diego Fernandez di Cordova d' Alcaya de las Do'nzelles da una una parte , egli Am- bafciadori di Tracia , e d' Inghilterra dall'altra vedendo gli Spagnuoli , che Tlnglefe colle forze del Corpo piii che con quelle della ragione reflftenza fa- ceva , T Arcivefcovo , dopo aver' ufati inutilmente tutti gli atti di civilta , tirato uno de gli Avverfarj fuori deir ufurpato luogo , e ad onta de' di lui fcuotimenti, poftofelo fuile fpalle , e cos! portatolo ad una Grotta , ad ufo di Cimiterio deftinata , in effa sbalzol- Ateneo Tomo V. lo : indi , al fuo Collega tornato , dif- fe : Jo , vedendo , che la for^a della ragione colV Avverfario non valeva , a quella delle braccia bo fatto ricorfo ; con che le parti , che al mio Karat- tere Clericale fpettano ( vale a dire di dare fepoltura ad un' Uomo , alia ra- gione morto ) adempiute aver credo : Tu cid, che la tua Profejftone marzja- le richiede ( che in mantenerti nel tuo Pofto confifte) adempir dei : Atto, che nell'Affemblea fufurro grande cagiono : ma lo Spagnuolo, fenza fcomporfi, a' Coadunati voltatofi , prefe a dire : quando fuprema autloritatis Juftitia , & ratio vim patitur >l nee manibus ani- mus deeffe poteft ; nee animo manus ., E '1 Prefidente del Concilio , avutone T avvifo ( foggiugne il Principe di Bu- tero ) rifpofe , che quegli , il quale alia ragione fa violenza , al rifentimen- to fi efpone : che l'eccefliva modeftia atto di Virtu dire non fi debbe : il P i- fentimento atto di giuftizia doverfi chiamare : che '1 farfi conofcer corag- giofo , a chi di cib , che a noi fpetta , privarci tenta , cognizione de' proprj diritti ad indicar viene : per tali ragio- ni dunque,il rumore quietato, lo Spa- gnuolo quel luogo, al di lui Karattere dovuto , riterme , che fe la forza col- la fbrza fuperata non aveffe, perduto avrebbe : ond' egli in memoria del fuc- cefTo alle proprie Armi gentilizie la no- tizia aggiunfe. Ne per tale Azione quel Vefcovo di 9 biafimo degno dire fi poteva , mentre la materia , di cui fi trattava , fi im- portant^ era , che , come il Tolofano ( c ) fcrive , a' Tribunali de' Giudici Ordinarj ricorfo non richiedea , ma , come Pietro Mattei fuggerifce , alia Spada ricorrer potea ; e con ragione ef- fo Mattei il dice ; mentre , fe per conto di altre Offefe di minor rilievo Guerre s intra prendono, maravigliarci non dobbiamo , fe quelle , che le ra- gioni di Precedenza riguardano, come, oltre i riferiti , ed altri , di cui appref- fo fi parlera , Aulo Gellio ( d ) offer- va , piu fanguinofe riefcono : e mara- A 2 vigliar- a ) De Legat.lib.z.c.^. «.i6- c ) DeRepub.lib.^c.iQ.n.n, ( b ) Lib.x.f.%. 94. 96. t feqq. ( d ) Noil. Attic, lik.i. *. 3 . IO vigliarcene non dobbiamo , ancora una volta dico , poiche , come nel Tratta- to dell' Onore gia diffi , gli Uomini col defiderio delT onore appunto nafcono ; de'Principi , e de' Monarch! fegnata- mente , come il Marfan (a) offerva, il combatter per 1' onore, e per la glo- ria e proprio : per lo diritto di prece- dere in federe ; fofcrivere i Trattati di Pace ; gli Atti de'Concilj , e d'al- tre pubbliche AfTemblee in particolare; fbpra di che per ragioni di potenza , antichita , o porTeffo Controverfie tali inforgono , che con efaminare al Ta- volino i diriti delle Parti , alle Deci- fioni amichevolmente di rado fi viene , perche a rinunziare volontariamente le proprie pretenfioni , quantunque non giultificate , niuno fa indurfi; mentre, come Ippolito Riminaldi (b) e loScra- dero (c) coll' autorita del Tefto ( d ) dicono , le prerogative , di cui parlia- ibo , come cofe dalla Natura appunto inlegnate , molto fi ftimano . II per- che , come fi e detro , anche quegli , che diUmilta fanno profefhone, a fpar- ger' il proprio fangue fi efpongono • Che pero malamente fanno , mentre cosi effe perfone , come le altre priva- te tutte , che alia leggc di Crifto fog- gette fono, come nel feguente num.16, ed in varj altri luoghi di quefto Trat- tato fi dice , ad effa legge afTolutamen- te ubbidir debbono. Quanti , e quali difordini per tal conto infbrti fieno , in piu luoghi di quefto Libro il vedremo; di dire intan- to lafciar non voglio , che nella Storia del Concilio di Trento d legge, che il Cardinal di Lorena in quella celebre AfTemblea proteflb , che , fe il Papa ful noftro propofito riparo non avefTe trovato,egli al Popolo infinuato avreb- be , che da quella Chiefa ufcire do- velTe ; quafi col S ah adore in S Luc a (e) dir volefTe : Va vobis Pbarifms , qui diligitis primas Catbedrai in Syna- gogis y & falutationes in Foro : Ed in S. Matteo ( f) amant autem primos re- cubitus in cosnis , & primas Catbedras in Synagogis , & falutationes in Foro ; Del/e Precedence . & vocari ab omnibus Rabbi. Contefa , che , fenza fcandalo terminata non fa- rebbe , fe al Rapprefentante della Francia il fuo luogo lafciato non fi fofTe: ed a quello della Spagna un'al- tro ftraordinario non fofTe ftaro affegna- to: ma per conto di dette Corone in piu luoghi di quefto Libro opportuna- mente parleremo. Quante Controverfie ful noftro pro- pofito tra'Principi della Germania nelle Diete dell' Imperio fegnatamente fe- guite fieno , le ftorie parimente il dico- no : il perche Xanofcio Gran Cancellie- re di Polonia dir folea , che le applica- zioni maggiori de' Tedefchi nelle ~loro AfTemblee fopra le controverfle in ma- terie di Precedenze principalmente ver- favano . Chi perb veder vuole , quan- to tali Difpute in tempi di Guerre pregiudiziali fieno , all' Erudito Tom- mafo Fontanella nel fuo Elegante di- fcorjo della Monarcbia di Spagma ricor- ra. Mette Egli quivi in vifta le gravi perdite, che per puntigli di Preceden- za appunto nelle fpedizioni , cosi di Mare , come di Terra contro gl' Infe- deli fono feguite. A che maravigliarci dunque , fe il Nemico delTUman Genere Zizzanie di tale natura, non folamente per conto degli Uomini, ma per conto de'Beati ancora diffeminare procura ? Famofa e la Difpiita in Reggio di Lombardia deirAnno 1643. tra' fu period di quel- le Chiefe nelle ProcefTioni per conto di Precedenza tra le Reliquie de'loro Santi Protettori inforta : ma di cio nel Capitolo XV' della 11. Parte parlere- mo . Di dire intanto lafciar non voglio , che nell' Erudita Ifioria della Repub- blica di Venecia in tempo della Sacra Lega contro Maometto IV. , e tre fuoi Succeffori Gran Sultani de* Turcbi del Saggio Senatore Pietro Garzpni fi leg- ge , che_^ trovandofi dell'Anno 1685. 1' Armata Veneta in Corfu fotto ilCo- mando del celebratiffimo Generale Mo- rofini , che , come e noto , di quel tempo alia fuprema Dignita Dogale afcefo 11 12. 13 ( a ) Conf.rt.H.\. ( b ) Co»[.i%i.n.%.lib.z. ( d ) L. Deeerniinus , ed ivi la gl. dt Stfrcj. Ecfl. ( C ) Conf.t.n.iii.tfeqqJib.i. ( c ) 11.43. ( * ) ^f*3« A>Q. Parte 1. afcefo ancora non era , fendo egli flato invitato all' Efpofizione del Venerabi- le in quella Metropolitana , portaronfi i di Iui Uffiziali a prepararvi per effo il] Ginocchiatojo , che vicino al Bal- dacchino , di rimpetto air Altar mag- giore , giufla il Cerimoniale dall 5 Arci- vefcovo avuto , nel Corno del Vange- lo 1 , fu collocato . II Prelato , che di quel tempo al Vefpero afliftea , vedu- to il Ginocchiatojo del Generale avan- ti il fuo collocato , fe' , che quefto avanti a quello foffe trafportato . II Generale, avutane notizia, voile, che il fuo si vicino all* Altare fi collocafle , che altro frapporre non vi fi poteffe . II Prelato allora , credendo , che per quell' atto la fua Dignita Ecclefiaflica lefa reflafTe, fatti fpegneri lumi, par- tendo dalla Chiefa , colic Chiavi del Tabernacolo, a'Sacerdoti ordino > che fotto pena di Scomunica il Venerabile di nuovo efporre non doveffero . IJ Generale , poco dopo fopraggiunto , ordino, che i Lumi novamente fi ac* cendeffero per fino a tanto , che Y Ar- civefcovo, pregato a permettere , che la funzionc fi terminaffe , daffe il fuo aflenfo j ma, tal ordine non eflendofi avuto , il Generale andoflene j tenen- dofi pero del diffenfo aggravato , air Arcivefcovo fe' dire , che a renderne conto a Venezia portarfi dovefTe , co- me , dopo piu men" fece : ma , dopo efferfi per alcuni giorni in quelia Do-, minante trattenuto , fenza prender li- cenza dal Governo , pafso a Roma , ove colla di Lui promozione alia Por* pora T affare reflb fopito . 14 Maravigliarci per tanto non dobbia^ mo , fe i Marziali , che fi fuol dire , che hanno il fangue nelle ugne , tali pregiudizj per loro conto foffrire non vogliono . E le Contefe per tal conto fino da' tempi antichiffimi a* Principi delle occupazioni hanno date.L'Efem- pio di alcuni Ambafciadori da' Frigio- ni a Nerone fpediti , nella Storia rife- riti,memorabile mi fembra , fendo que- gli entrati nel Teatro di Pompeo , di federe tra' Senatori fu loro proibito : ma , vedendo effi , che alcune Perfe- ct L 5 ne , quantunque del diflintivo della Toga Senatoria non fregiate , nelf Or- cheftra tra' Senatori fedeano , della lo- ro Condizionc domandarono ; fendo lo- ro flato rifpoflo che quegli il Karatte- re di Ambafciadori di alcuni Popoli rapprefentavano , per cui , merce la lo- ro amicizia col Popolo Romano , per diftintivi de'proprj meriti , que'luoghi erano flati affegnati ; i Frigioni allora per teflimonio di Tacito , ad alta vo- ce efclamando , differo, Popoli alMon- do non trovarfi , i quali de' Germani e nella fedelta, e nelle Armi a'Roma- ni Saggi maggiori dati aveffero; e fen- z' altro attendere , . tra' Senatori collo- caronfi . Nerone , del feguito avuto If avvifo , la loro prontezza per atto di Virtu ammirando , dell* Onore della Cittadinanza Romana fregiolli. Se a* noflri tempi ci avviciniamo , IS trovo , che Andrea Doria , Ammira- glio del Mare per la Corona di Fran- cia , faputo , che il fupremo Coman- do delle Armi della medefima Corona ad altri era flato conferito , depoflo il fuo Impiego , pafso al fervigio di Car- lo V. alia cui Monarchia , con tanto fvantaggio della Francia , quali Van- taggi recaffe, nel Capitolo IV. della Par- te IV. del Trattato della Nobilta il dial . Paolo Giovio {a) riferifce, che , mentre il medefimo Carlo V. del 1530. nella Chief: di S. Petronio di Bologna , per ricever da Clemente VII. la Coro- na Cefarea , fi trovava , i Genoveft , ed i Senefi , difputando tra di loro per conto [di Precedenza , con fcandalo si grande dalle parole a'pugni paffarono; e che d' ordine dell' Imperadore dalla Chiefa furono difcacciati . Delle fan- guinofe Guerre tra' Veneti,e Genove- fi per fimil cagione il Biondo } ed Enea Silvia diflintamente parlano . Alle Perfone private pero il venire 16 alle Armi per tali cagioni dalle Leggi e proibito; debbon'efle pertanto , fen- za dubbio di effer tacciate di vilta, ri- correre a' Magiflrati; mentre il farfi da fe giuftizia loro permeflb non e : e ri- correndovi , come Ambiziofi , quando lc proprie prerogative foftenere inten- dono, ( t ) Lib.i-j.p. i, tom.x. 6 Delle Precedence. dono, riprefi effer non debbono ; poi- che ne' Proverb) al V. fi legge : » M.t, d,$rt.^ Parte I. Cap. I. niziofa , rigettare (1 debbe . Cos! ap pre/lb Marfilio Fk'ino ( a ) Platone fcri- ve : cosi molti Dottori dicono ; e fe- gnatamente , il Lotterio (b ) il Cecco- fieri (c) YAltogrado (d) Antunez(e) il Balducci al Ramonio (f) »e 1' Adden- te alie Deeifioni del Cardinal Panfilio . (g J E con ragione il dicono ; mentre, come d e acccnnato , Y ordine del Con- cento delie operazioni , che la ragione della Vita politica riguarda , cosi per conto delie Perfone , come delle Di- gmta confonder non fi debbe . tz II perche , quando ne termini dell' Oneilo il diritto della Precedenza ft di- fende, ancora una volta dico , effetto diambizione, e di fuperbia chiamare non fi debbe, come pare, che Cicerone, quando ha i'cvitto : miferrima eft ambi- tio ; bomrum contentio abbia voluto dire : ma la di lui fentenza , come di fopra fi. e detto, allora precede, quan- do tale prerogativa contro il giufto fi pretende : all' ora coll* Apoftolo a Ro- mani convien dire : reddite omnibus de- bit a . cut Tributum , Tributum : cui Ve- iiigal , Vecligal : cui timorem , timo- rem ; cui honorem , honorem : nemini quicquam debeatis . 25 Colle accennate diftinzioni per tanto concluder conviene , che il diritto del- la Precedenza lodevole , e giuflo fia ; e che a quelle rinunziare non fi poffa ; mentre , non folamente in ordine al- ie Perfone Secolari , ma anche in or- dine alle EcclefiafHche , confideran- dofi la Chiefa militante , come la Trionfante , lo flato Ecclefiaftico , a fimilitudine della Celefte Gerarchia , ordine , e diftinzione richiede . II per- che , ficcome quei , che per ambizione, C vanagloria i luoghi piu degni , occu- pare pretendendo , a' caflighi fi efpon- gono, cosi gli altri , che , accib Y Or- dine, e la Confonanza tra le Perfone di merito fi confervi , con giuftizia di tnaggioranza contendono , di lode degni fono. Cosi, dopo molti altri j ha detto la Rota Romana avanti Monf. Molina Decano in una Luc ana Preeeminentia- rum il di 28 Giugno del 1720 Cos) il Bovdoni (b) II perche il Ricci (/ ) prefe a difender* un cer to Decano, Reo a Omicidio commeflb in perfona di un J Arcidiacono , per aver quefti in alcune Funzioni EcclefiafHche , a lui fpettanti, voluro ingerirfi : onde , co- me Silveftro (/e)fcrive, Y Uccifore pu« nibile non era; mentre la prerogativa , di'cui in quel Cafo fi difputava, fendo dalla Natura ftefla initillata , come il Maftrillo (/) il Bobadilla (m) elMe- nochh ( n ) offer vano , coraggiofamente foftenere, e difender fi dovea. Maravigliarci per tanto non dobbia- 24 mo, fe i piu celebri Scrittori , che del noflro Affunro hanno parlato , le loro Penne con tanta delicatezza hanno im- piegate , come il men rozzamente, che fia poffibile, anch'io ingegnerommi di fare. Arduo Affunto in vero, non men che quel de' precedenti Trattati , bene il comprendo ; mentre di materia si ge- lofa fi tratta, per cui, come fi e detto, tra J Principi Guerre fanguinofe; c tra' Particolari nemicizie lugubri tante , e tante feguite fono: ma, per metter in vifta de Lettori tutte le ragioni , e i ri- pieghi, che, per evitare tali Inconve- nienti , opportuni efTer ponno , non mancherb d'afFaticarmi. E poiche la Precedenza , come fi e 25 accennato , occupazioni de' luoghi piu degni a Perfone piu degne , giufla le ordinazioni delle Gerarchie dovuti , ri- guarda , dividendo il prefente Tratta- to , come gli antecedenti , in quattro Parti, nella I. delle Regole generali , che la Teffitura di efTo Trattato ri- guardano, parleremo. Nella II. le pre- rogative delle Dignita Ecclefiafliche , che , come e noto , le piu degne fono , in vifla metteremo . Conterra la III. le prerogative , cosi delle Potenze Se- colari , .come quelle de'loro Pubblici Rapprefentanti alle Corti flrarriere fpe- diti. 4 ) Speufip.itiP/Mton, Defia. ( b ) Dtrebenef. Iii.i.^i6.n.zg. C ) Ceceoper.Lu(Mbf.lib.i.tit.i.n.6. ( d ) Ctnf.i.»um.j. tom.z. e) Be Rig. Donat./ib.}. e.4i. n.\%. ( f ) D Mo "ft*- ( 1 ) De Hagifirat. [*&.*. m. W. m ; Volu.Ub. i.ez. n,zQ, ( n ) Canj.izQ, n.i. 8 Delk Precedence. diti .-^Nella IV. fi efamineranno le pre- rogative , e le preminenze delle Digni- ta ,> e Cariche de' Profeffori *> cosi di Lettere come dell' Arte militare , e delle Meccaniche, CAPITOLO IT. T?rece den%a cofa ft a : Come fi difiingua* LA parola , Precedenza delle Vo a. , pr# , e cedo , compofta , mag^ioranza in federe ; camminare , parlare', fottofcrivere, e fare altri at- ti, per cui il merito di alcune Perfo- ne in comparazione d' altre fi diftingua , ad indicar viene ; che in onore del me- defimo genere confifte; ma che ad una Perfona in Concorfo con altre maggio- re e dovuto : e con giuftizia , poiche \ ficcome tutte le virtu , per le ragioni nel Trattato delV Onore addotte ad un modo medefimo ftimare non fi debbo- no ; ma a quella riverenza maggiore conviene , che in concorfo con altre ef- fetto migliore produce , cosi per conto de' Profeffori di effe fucceder debba . Onde la prerogativa della Precedenza il piii Eccellente viene a produrre . Quegli pertanto, che con giuflizia ad altri la Precedenza contende , altro non chiede , fe non che in competenza cogl' Inferiori di fare atti tali fiagliper- meffo , per cui la fuperiorita del pro- prio merito , o dignita a ^ diftinguer fi venga : prerogativa , che in alcuni can" Bella deftinazione di un luogo , cosi in federe , come in camminare , e ftmili , ad altri fuperiore confifte : in altri nel- la grandezza , nella quaiita della mate- ria piu nobile della fedia , e nella di- flinta pofitura di effa fi confidera : in altri la priorita in parlare , o fcrivere riguarda: in altri 1 effer'inun Libro , o Scrittura , in cui di piu Perfone fi parli, prima nominato; poiche da ta- le prenominazione la maggioranza del merito fi arguifce : {a ) ma cio allora fi confidera , quando tale antipofizione non fiegua , perche la ftruttura delk Compofizione cosi richiegga (h) Paolo Minuzio (c) riferifce , che tra'Roma- ni quegli preceder s' intendea , che il fupremo Magiftrato ad occupare veni- va : quegli tra'Senatori , lo cui nome dal Cenfore prima degli altri era prof- ferito . Anche per conto della Diftn- bnzione de Cibi ; delle Bevande , e delle Vefti , come opportunamente ve- dremo , la Precedenza ft confidera ; mentre a' piu degni prima che a' men degni i Cibi , le Bevande , e le Vefti nelle pubblicheFunzioni fi prefentano. Per conto delle Vefti appunto Baldo dice , che , attefa la difpofizione del Teflo (d) l'Abate meglio che il Mona- co veftito comparir debbe : il Maeftro di Teologia meglio , che qualunque al- tro Sacerdote : il Monaco meglio , che il Converfo : Sentenza feguitata anche dal Fulgofio , il quale foggiugne , che quegli , i quali in Abiti al loro Impie- go indecenti comparifcono , di ripren- fione degni fi rendono : che tali diftin- zioni , si per conto de' Cibi , e delle Bevande , come delle Vefti anche nel- le quotidiane diftribuzioni praticare k debbano , in piu luoghi del Trattato dell 3 Onore gia '1 diffi : ma , come Jn- nocenzp ( e ) offerva , le Confuetudini de' Luoghi attender ft debbono . Da quanto fin qui detto abbiamo comprender ft viene, che la Voce Pre- cedenza , il medeftmo ftgnificato fem- pre non ha ; ma dalla quaiita degli at- ti , e de' caft dipende : E con ragione a' tempi , luoghi , caft , ed atti le di- ftinzioni fare ft debbono ; mentre y fe tali diftinzioni non ft faceflero , 1' or- dine confervare non fi potrebbe ; poi- che tale prerogativa in altro in foftan- za non confifte, che in una Compofizio- ne di cofe, che a' luoghi pop], ed ac- comodati fi adatti : o in una difpofizio- ne di cofe pari 3 e difpari, che a' luoghi proprj collocare fi debbano : Difpofizio- ne , che neir Inferno fteffo , ove ordi- ne non ft trova, come nel Capitolo an- te ce- (a ) L] fJeAlbScrlb.Antonin.RefolU.^Jlb.^Rngf^.diTreeeddelDiu.dtFtr.f.i.efeqq. b ) DehZ.^wMeSlMH.S'r.guiato.AReftrJpt.R^^ \ C ) DeSmat. Roman. { d ) L. erf quid §.&#{ tenter ffi.dfUfufr. ( e ) C.tumomnisinfin. Extr.de Conftif. tccedente fi e veduto , cosi permctten- do la Divina Onnipotenza , anchc tra* Demonj fi trova. (a) $ Venendo per tanto la prerogativa della Prccedenza a denotar 1' ordine della proporzione di cofe , giufta il prima , e'l dopo , quando piu cofe di qualfifia genere infieme unite fi pre- fuppongono , per neceffita ne fiegue , che vicendevolmente , con ordine di- fpofte trovarfi debbano ; o che di- fporre fi debbano; poiche, quantunque piu perfone del medefimo Onore degne fieno , non tutte perb al medefimo gra- do afpirar ponno ; ma ciafcuna di effe a proporzione del proprio merito ; de' Natali ; della Dignita ; o della gran- dezza difcretivamente diftinguerfi deb- be: il perche la Precedenza da alcuni, Rkognivone di maggioran^a in certi aiti ad una Perfona fopra altre dovu- ta fi chiama : o giufta la definizione del Bordoni ( h ) Diritto , per cut negli atti onorifici una Perfona ad uri altra , o a piu Perfone preferita effer debba. 4 Ammeffo , quanto fin qui detto ab- biamo , non fuffiftere ben fi compren- de , che , come alcuni vogliono , fen- do gli Uomini di natura liberi , come veramente lo fono , Precedenza tra di loro ammetter non fi debba ; mentre tale prerogativa altro riguardo feco non porta, che quello della liberta ap- punto . Anzi dir conviene , che , fic- come alcuni Cittadini per ragione de' loro Impieghi nel Governo la maggio- ranza efigono , cosi , affinche tra* Su- periori , ed Inferiori il, merito propor- zionatamente fi diftingua , la Preceden- za regolata effer debbc . 5 Offervare ancora conviene , che il Teflo ( c ) difpone , che , ficcome la fervitu dalle Leggi delle Genti e ftata. introdotta , cosi per conto di dare la liberta dire fi debbe . Siccome dunque per conto del I* ordine giufta la difpofi- zione della Legge della Natura fucce- -de j cosi per conto della Precedenza praticare conviene : E ficcome nella mente di Dio una fola Legge fi trova , dalia quale tanto la Legge della Natu- Ateneo Tomo V. Parte 1. Cap. II. ra , quanto 1' Umana procedono , ne fiegue , che , come nel Cap it oh ante- cedente fi e moftrato , la Precedenza da tutte le medefime Leggi V origine riconofca . Se a* tempi antichi fi ricorre , tale 6 Verita palpabile fi trova ; mentre , fe degli Ebrei il Contegno fi cerca , in Job ( d ) fi legge : Si voluiffem ire ad eos , fedebam primus : Cumque fede- rem quaft Rex , circumfiante Exereitu . Se de' Greci , e de'Romani fi parla , da Ugone Gro%io ( e ) abbiamo , che alle Perfone di merito maggiore i luo- ghi piu degni fi affegnavano : Di fede- re tra* Senatori nel Teatro ; in Senato; e alle Concioni era loro permeffo : I Pretori , e i Gonduttori degli Eferciti de'medefimi Onori erano a parte. Ne a quanto detto abbiamo oflaco- 7 lo pub fare , fe fi dice , che dalla fon- dazione di Roma fino al Confblato del- Y Affricano , e di Tiberio Longo tra" Senatori , e Popolari i luoghi promi- fcui foffero ; poiche dalf Halicarnafjeo (/*) abbiamo , che , mentre quel Go- verno era Monarchico , a Tarquinio Prifco , dopo che effo gli Etrufchi eh* be foggiogati , molti onori , e premi- nenze dal Senato furongli decretate : Indi a* Senatori luoghi diflinti furono affegnati : cos) alle Veftali , e con quei , che dell' Ordine Equeftre decorati tro- vavanfi , Augufto praticb . Che piu ? a gloria de J Defonti fteffi , i quali colle loro Illuftri Gefta d' Onori diflinti de- gni eranfi refi , quei luoghi , che , v'u vendo, meritati aveano, come s'eglino Vivi tuttavia foffero , voti fi lafciava- no : Di M. Marcello fegnatamente al noftro propofito Dione nel Libro 111. parla . Severo per teflimonio di Xtfiti- no y volendo onorare il defonto Perti- nace , ordinb , che in memoria del di lui merito nel Teatro y non folamente una , ma tre Sedie vote fempre efpo- fle flare doveffero . Plutarco in piu luoghi fcrive , tale diftintivo Eredita- rio ancora effer divenuto ; ma a* Pri- mogeniti riferbato : quando i figli Ere- di tale prerogativa chiedeano , dal Se- B nato ( a ) C.prineipiutnz$. de pa nit. dift.7.. ( C ) L.maHumiJftones jf, dejufl.<& Jur. ( f ) Alttiq, " ( b ) DeVraced.Canonic.Lateranen.c.j.tt.g.tom.^. ( d ) Cap.zg.v.uh. ( e ) DeJur.Btfl.& P*c.prokg. Rem, lib.z. de Tarquin. Prlfc, lib. 3, io Delle Precedence. natofovente veniva loroconceduta Sen- [ do nata contefa per conto di Preceden- za tra' Magiftrati Romani , Giuftinia- no ordinb , che al Prefetto Urbano le altre Dignita. la Precedenza ceder do- vefTero . Che a quegli i Confoli , e gli altri Patrizj , giufta Y ordine , e le prerogative di cjafcuno fuccedeffero : gli Ordinarj da gli Onorarj la Prece- denza efigevano ; indi a gli Ordini de J Prefetti 9 e de* Governatori i luoghi proporzionatamente fi affegnavano : a quelli gli Uomini Illuftri fuccedevano , Nelle Provincie i Prefetti al Pretoria j primi luoghj occupavano . Che pa&f S. Paolo a Romani nel Capitolo XL di fe fteffo cosi prende a dire ; Ego fum Gentium Apofiolus : minifierium nteum honorificabo . Sopra le riferite parole S. Cregorio Magno {a) fcrive : Exem- plum nobis ofiendit , ut humilitatem te« neamus in mente ( ma immediatamen- r/e foggiugne ) & tamcn Ordinis noflri dignitatem fervemus in honore , quate- nus nee in nobis humilitas timida ; nee ereclh fit fuperba, Ammeffe le fopra addotte ragioni , con giuftizia Gafpare Arrigo Hornio nelle fine Quefiioni fopra la Preceden- za dice , tra' primi Iftitutori della Ci- vile Societa cofa piu giufta , e piu onefta di quella di ftabilire nelle Citta V ordine , e la fubordinazione non ef- fer ftata penfata : e conclude , che que- gli , il quale i luoghi ad altri dovuti ufurpa , atto d'ingiuftizia , come nel Capitolo antecedente fi e accennato , a commetter viene ; che per cib con al trettanta giuftizia a difmetterli obbli- gare fi debbe : e da Uomo dot to par- la , mentre il Vangelo non diftrugge la ben regolata politica , che vuole che a quello , il quale la Precedenza per merito ha acquiftata , contraftare non fi debba : Anzi il Vangelo appun- to comanda , che ad ognuno cib , ch' e fuo , dato fia : e i Dottori , come nel medefimo antecedente Capitolo fi e parimente detto , vogliono , che quel- la prerogativa , che a ciafcun' ordine compete , da niuuo pofla efler rinun- ziata . (b) E con ragione il vogliono, mentre di materia si grave fi tratta , che , come dicono , il Puteo ( c ) il Cardinal Serafno (d) e Dunozetio Se- niors in una Cufentina Pracedehti^e f ot- to il di 6. Giugno del 1618. tale ri- nunzia air Ordine appunto pregiudizio grande pub recare. Stabilito per maffima incontroverti- 5 bile , quanto fin qui detto abbiamo , avvertire con viene , che , come fi e accennato , la Precedenza in due mo- di confiderar fi debbe : Tuno per con- to della Perfona > a cui tale preroga- < tiva compete ; V altro per conto di quello , dal quale e dovuta ; il primo fa , che quegli col proprio merito il grado acquifti , ed acquiftato il confer- vi ; ed occorrendo, di ricuperarlo non trafcuri ; il JI. che ciafcuno altri con queironore diftingua , che il giufto ri- chiede . Sicche , confiftendo la Prece- denza , come fi e detto, in una cert a qualita y che preminenxa di una Perfo- na in comparaxjone d'. altre a denotar viene , pub darfi , che tale prerogati- va non in ogni tempo alia medefima perfona competa ; ma , come oppor- tunamente vedremo , allora folamente dovuta le fia , quando la relazione ha luogo • Se la preminenza per cer- to tempo conceduta fi trova , colla cefsazione della preminenza la Prece- denza a ceffar viene . Ad alcune per- fone non per ogni luogo , ne per ogni tempo la preminenza fi concede , ma per certi luoghi , e per certi tempi fi concede ; fuori di quei luoghi , e di quei tempi per tanto la Precedenza non compete . Quando poi nella fteffa per- fona la preminenza perpetuamente fi trova , la Precedenza perpetuamente altresi fi gode . Alcuni perb per fatto d' altri , o per diffJofizione della Leg- ge di quella privi reflano : altri per fatto proprio la perdono : in alcuni ca- ll fi pub ricuperare ; in altri no . Co- me , e quando cib pofTa fuccedere, nel Capitolo KJjtl di quefia medefima Parte opportunamente il vedremo. Avendo gia nel precedents Capitolo meffa 10 ( a } Ep.36. iud.i.ylib.*. ( b ) Sadarin. Refp.j.n.ig. ( 6 ) Dec.w 9 .infi».lib,z.det.6.lib.2. ( d ) Det.n.fi.i.p.i. me/Ta in Vifta la partizionc del prefen te Trattato , altro in quefto luogo da dire non refta , fe non che , non gover- nandofi tutte le Nazioni per conto del- Ja graduazione delle Dignita,Cariche, Uffizj , ed Arti , colla difpofizione della Legge comune folamente , ma giufta la difpoflzione delle loro Leggi municipal! , e d'altre particolari difpo- fizioni , afhnche le Controverfie con tutta la chiarezza poffibile dilucidate reftino , noi , non folamente alia Leg- ge comune appunto , ma alle munici- pali ancora ; alle Ordinazioni de'Con- cilj ; alle Deciftoni de' fupremi Tribu- nal : a' Trattati , e Convenzioni tra' Principi Sovrani feguiti ; ed alle Con- fuetudini de\Luoghi opportunamente ricorreremo . CAPITOLO HI. Se i ISLobili di Sangue ? ma di VirtU non dot at i 5 in c one or Co co 3 Virtuofi di umile eftra<%ione preceder debbano : o fe U con- trario praticare convenga . Co- me tra TSLobili , Virtuofi , e non nobili Virtuofi . Come tra No- hilt , e Kobi/i : tra Cittadini ^ e Cittadini : tra Cittadini , e Tlebei : tra Vkbei 5 e Vlebei: tra Uomini , e Donne : tra Donne 3 e Donne. |S T)^r ben' efaminare le propofte Con- JL troverfie , premetter conviene , che ? come Cicerone nel libro I degli yffizJydallVdkor M.Filippo Bonfini nel- lafua Dotta Decifione in una Florenti- *a Primogeniture il di 4. Maggio del 1725. in principio riferito ; il Mu^io nel fuo Gentiluomo; il Po/fevino nel fuo nialogo delVOnore, e tantialtri da me nel Trattato della Nobilta parimente nfenti, hanno fcritto, per cofa incon- !j?^rtibile ammetter fi debbe, che la JNobilta non dal fangue , ma dalla Vir- tu come appreffo ancora una volta ved r emo } l'origine riconofce: eche per cioqueguy.chcdi Virtu eminenti do- Ateneo Tomo V. Pane I Cap. Ill 11 tato fi trova , in competenza coirjaltro, che di Virtu fi eminenti dotato non fia, di ftima maggiore piu degno riputare fi debba : mentre la fcienza per ragio- ne cosl della perfezione , come deir Utile all' Uman vivere neceffaria , nel numero de" beni onorevoli collocate fi trova : e con ragione , poiche , fe della perfezione fi parla , quefta , a'difetti dell* Umana natura , dalle anguftie op- preffa , fupplifce . Sendo cofa incontra- flabile , che le Anime , allorche ne* Corpi entrano , benche in potenza , per apprender tutto , atte fieno , per fe ftefle tutte le cofe ignorano : he fenza la Scienza , dalla quale la perfezione ricevono, all'atto ridurre fi ponno. Se dell* utile fi difcorre, non v'e, chi non fappia , che i Vantaggi , che gli Uo- mini onefti , e Virtuofi dalla fcienza riconofcono , innumerabili fono . Se al III. della Gene ft fi ricorre , quivi fi legge : Eritis ficut Bit fcientes bonum , & malum . Salomone alle ricchezze la Sapienza antipofe . Dove la fcienza non e, felicita. non fi trova: qui autem do- Eli fuerint ( in Daniele al III. fi legge) fulgebunt , quafi fplendor Firmamenti : & qui ad Jujlitiam erudiunt multos y quafi flelle in perpetuas eternitates . Con giuftizia per tanto Cicerone nel- le Tufculane prefc a dire : Quis dubitet, quinin Virtute Divitice pofitce fint ; quo- niam nulla poffeffo ; nulla vis auri , & argenti pluris nee incendio amittitur , nee temporum, nee tempeflatum permutatio- ne mutatur: qua, qui prediti funt, fo- U funt Divites : foli etenim pojident res frucluofas y & fempiternas . Sentenza , che con quella di Ari- 2 flotile a maraviglia bene fi uniforms ; mentr' egli , interrogato , quale diffe- renza credefle , che tra gli 'Uomini Dotti, e i non Dotti paffaffe, rifpofe , quella appunto doverfi dire , che tra* Vivi, e Morti; e tra Uomini , e Sta- tue paffa ; mentre le fcienze nella pro- fperita per ornament© ; nelle avverflta B 2 per I2r per foccorfo fervono : il perche fi fuol dire, che gH Uomini , non tanto de' proprj Genitori, quanto de'Maeftri , che a ben vivere loro infegnano , figli veramente fono , Diceva ancora quel gran Filofofo , dalla Filofofia appunto di propria volonta frutto maggior aver' egli cavato , che dal timore del cafti- go : che le Scienze , cosi in tempo di Pace, come di Guerra, tanto i Gran- di, quanto gl' Inferiori favor ifcono » I Gentili Pallade,Dea dellefcienze, ar- eata rapprefentavano , per far com- prendere, che le fcienze alle Armi ne- ceflarie fono : e con ragione ; poiche , come nel Capitolo VI. di quejia mede- fima Parte piu diffufamente diremo , 1 Capitani ignoranti di rado quelle Vitto- rie riportano , per cui i Virtuofi di gloria degni fi rendono : e fe alle anti- che Storie fi ricorre , fi trova , che Ciro, Re di Perfia , in tutte le fue Guerre dal fapere di Chilo Vantaggi grandi riportb : Tolomeo da Pithino : Pirro da Zotiro : Auguflo da Simoni- de : Scipione Affricano da Sofocle : Trajano da Plutarco : Antonino Pio da Gorgia , merce lo cui Configlio 1 Capitani fuddetti le celebratiffime Vittorie ; e i noti Trionfl riportarono . Con giuftizia per tanto Giuftiniano pronunzib, che V Imperiale Maefta di JLeggi armata ; e d* Armi decorata comparir debbe. Oppofitori perb non mancano , 1 quali voglion ,~ che quella Nobila piu ftimabile fia, la quale numero maggio- re di nobili Progenitori contar poffa {a) E'l Tajfoni nel XIIL Quefito, del X,ibro VII. de'fuoi Eruditi Penfieri , la propofta Quiftione efaminandoj al- le di fopra addotte ragioni non fi ren- de; ma a favore de' Nobili di fangue la fua fentenza profferifce : e non po- chi akri Scrittori a quella fofcrivonfi , dicendo, che Fortes creantur fortibus : E tale pare , che il fentimento del Muzjo nel [uo Gentiluomo (b) del Ti- Delk Precedence. raquello ( c ) del Cravetta ( d) e del Nafta (e) dire fi debba. Altrettanto vera perb fi & , che , quantunque i Generofi Avi la propria nobilta , e lo fplendore delle propric Illuflri Gefta ne J Porter! prefuntiva- mente trafmettano, fe tali Pofteri per le proprie Virtu non rifplendono , i meriti de' maggiori , come la Torce accefe fi confiderano, che portate da- vanti, i difetti tutti di quei , che al feguito vanno, in vifla mettono ; che tanto piu deteftabili giudicati fono , quanto piu 1'Uomo di Schiatta nobi- le nato efler fi vanta . Cosi dicono lo fteffo Mu^jo (/) il Guevara ( g ) e Giovenale ( h ) e con ragione il dicono; mentre , come il Blajio (i) oflerva , chi per proprj meriti non rifplende , Nobile veramente dire non fi pub ; poiche , come da Plutarco , e dal P. Caufmo nella fua Corte Santa (k)ab~ biamo , fe la nobilta alia Carne , ed al Sangue attacc^ta fi trovaffe , molto poco ftimabile farebbe ; mentre tra la Carne , e'l Sangue de'Cefari, e quel- lo de' Facchini , de Birri , e de J Car- nerici lteffi diftinzione non fi trova : il perche Bo'tleau ( I ) con ragione fcrive che , fe i Difcendenti da' Nobili il glo- riofo Campo da' Maggiori , per Eredi- ta loro lafciato , non coltivano , a' fi- gli d' Alfano , e di Bajardo fimili fi rendono , che privi di Valore , ad al- tro che a tirare la Carretta , ed a vol- tare il Molino atti non fono . Cosi d'fr- cono , il Pigna (ni) F.Cafloro (n ) il Zuccolo (o) lo Spinola (p) il Due a di XJrbino nel fuo Parere fopra V Informa- Ztone di Scipione Vimercato (q): tGre- gorio Mondi (r ) fbggiugne , che que- gli , che della fola nobilta ereditaria Campioni fi fanno , Difenfori dello fter- co comparifcono : quegli nobili vera- mente efTer dice, che della Virtu Ama- tori , e Sitibondi conofcer fi fanno . Co- si dice }' Hoflienfe (f) , e V Albergati (t) foggiugne, chequdglii i quali di no- \ c ) BeUobil.C^.n.6. ( d ) Ccnf.^Z ». 4 . ( • ) ^f^fj^' t Avveriitn.mvrui.j.wt.vi. v t> / — r ,-, J , /• r U. 1 r.'ii tint i ttw. ( o) Della Nihil. dif(.6.f. 39- ( P ) Swc.CrtjUan.f.no. ( q ) Uprtnt. ( I } ( ( ) t.VtntrtMit dtprahnd. ( t ) Moral,ht>.5.c.ii.f.lt9 De ffiu/ur t r.z9,f.$i'. nobilta fpeflb fi vantano , creder fanno, che di Virtu, privi del tut to fieno . II GuazZ° nella ^ ua Converfazjone ( a ) que' tali , che Nooili nafcono , e Vi- ziofi fi fanno conofcere , a' Ciechi raf- fomiglia , che lo Specchio avanti gli occhi tengono . In quefto fenfo mede- fimo S. Gio: Crifoftomo intender fi deb- be , quando in S, Matteo al LIX. di- ce , la nobilta altro non efTere che un fuono di parole , di forza deftitute . 5 I Romani , della vera nobilta Ama- tori , come il Poffevino (b) offerva, Y IngrefTo nel Tempio delFOnore a quel- li permettevano , che prima nel Tem- pio della Virtu entrati erano : e con ragione , mentre , come fi e detto , la Virtu della vera nobilta bafe chiamare fi debbe : il perche Ariftotile nel II. della Rettorica prende a dire : Ille ge> nerofiffimus , qui eft optimus : Ificrate , per tcftimonio di Plutarco , ne* fuoi Apoftegmi y da Ermodio rimproverato , ch' ei di un Lardarolo figlio foffe , co- me Cicerone , rifpofe : meum genus a me ipfo initium fumit , in te finem ha- het . Giovenale: Malo Pater tibi fit Therfites , dum- modo Tu fis Aeacidae fimilis , Vulcaniaque Arma capeffas , Quam Te Therfita ftmilem producat Achilles . Altrove lo fteffo: Tot a licet Veteres exornent y undique cera Atria , nobilitas fola efl , atque uni- ca Virtus. Lo ftefio Giovenale , mettendo Seneca in confronto di Nerdne , cos! fcrive : Libera ft dentur Populo fuffragia , quis tarn Perditus , ut dubitet Senecam pr*- ferre Neroni? Qwntiliano quegli , che per la fola na- fcita e Cognito , Nobile non chiama , 1' altro bensi , che per propria Virtu rifplende. , 6 Ne il dire , che il principio della nobilta da tempo imrnernorabile proce- Pane I. Cap. III. 13 da , punto fuffraga ; mentre fregio ta- le non nella dimenticanza della Vilta ; ma , come il Mutjo offerva , nella ri- cordanza delle Virtuofe Gefta confifte: i Privilegi , e i beni di fortuna, fcnza meriti ottenuti, del Valore deH'A^hi- mia in Confronto dell'Oro fi coniidera- no (c) Licurgo per tanto a* fuoi Con- cittadini dir folea , che la loro nobilta non nella difcendenza , che da Ercole vantavano ; ma nelle proprie Opere Virtuofe confifteva : Sentimento a quello di Virgilio uni forme , quando diffe: - — Sed famam extender e fatlis , Hoc Virtutis opus. II Tiraquello anch'effo in quefti ter- 7 mini la, fua Sentenza profferifce : om- nes confentiunt , bonos mores , five Vtr- tutem nobilitati anteponendam : E con ragione,, mentre nella Sapienza alVII. fi legge : omnibus Nobilibus nobilior eft fapientia : ne Proverb) al Cap. VIII. melior efl Sapientia cunftis Opibus pre- tiofijftmis . II Sign.di Montagne , dalle addotte ragioni mono , dopo aver det- to , effer la nobilta Ereditaria cofa ve- ramente defiderabile , e con faviezza introdotta, foggiugne, che , dipenden- do quella da altri , ed anche in \m uo- mo Viziofo potendofi trovare , molto meno che T altra delta Virtu ftimare fi debbe . Le macchie del fatigue, come S. Ambrofio in S. Luc a offerva , non pen- no fare , che la Virtu non fi acquifti : ma la Virtu fa , che gli Uomini, che da principio erano tutti eguali , tra di loro fi diftinguano : Cosi, oltre i cita^ ti Autori ; tanti altri dicono, (d) La Virtu in fomma ha tanta forza , che gli Statuti , i quali a certe dignita. al- tri che Nobili di certo numero di gra- di di Nobilta non ammettono , i Vir- tuofi celebri , benche d 1 umile eftra- zione , da quelle non efcludono .(e) Ridicoli per tanto ale uni fi rendono, 8 i quali , perche di fangue Illuftre na- ti a quantunque altri meriti che quei de' maggiori vantar non pofTino , gli altri fprezzano , che per proprio merito No- ( a ) L«i.i./.n s . ( b j Vi0l.m.i.f.U. ( c ) Blaf.hc.eit. lib.i.c.ii.f.rfj. ( d ) Parif.de Puteo deremilit.lib.j.q.i.n.ti. RoccabeU.Vrine.moyal.db.^.p.x.f.n.Henniolib.i.f.xil.ef.fjj. Duecie.6s.f.i4i. Vener.lib.x.c.^f.^.ipol. deColkhtt.^. f. gg 4 . M. de/U Fratta dial.$. f. 43- Btcealirt. BildHC.p.^Jett.^f.^i^efeqq, ( c ) d.c.Venerabilis deVrakend. Del/e Precedence. 14 Nobili fono divenuti : onde da S. Ago fiino ( a) Iniqui vengon chiamati : e con giuflizia, mentre effi, degli altrui me- riti gioriandofi , a gli Uomini , che per propria Virtu rifplendono , il me- rit^controverter'ofaqo; ma cib avvie- ne perche non rifiettono , quanto il procreare la nobilta gloriofo fia : quan- to la gia nata deturpare obbrobriofo . E pure confiderar dovrebbono , quan- te Dignita , quanti Onori da tutte le Nazioni a ? Virtuofi ; benche d' umir eftrazione , fi compartaao : oltre tanti altri Efempj, che , cosi de 3 tempi an- dati, come de'prefenti , anche de ? Vi- venti addurre fi potrebbono , fe non fi dubitaffe, che alcuni in Dignita emi- nent! coflituiti sdegnafiero , che cib , che gloria loro reca , in vifla al Mon- do fi rnettefle . Non voglio lafciar di tre dal Legislatore fleffo in piu luo- dire, che Antonio Magliabecbi Biblio- ghi (h) Nobiliffimi vengon chiamati . tecario della Corte di Tofcana , mio Amico di degna ncordanza , quantun- que d* eflrazione non nobile , merce lo di lui merito, fit in eerto modo ob- bligato a portarfi ad abitare in quel pucale Palazzo : quivi da Kavaliere fu trattato; e dal Gran Duca Cofmo, Specchio di prudenza , nella propria Carrozza per quella Dominante eon effo lui voluto; e con giuflizia ; men- tre fu egli si erudito , che , fendo fla- to favorito da Diodi memoria si gran- de , che v tutto cib , che leggeva , nella fua mente indelebile reflava , fludian- do egli incefTantemente , di tutto cib-', che in ogni genere fegli dortiandava ^ alfimprovvifo di tutto dava efattiffime rifpofle : ed io con franchezza poffo dirlo , poiche, oltre la pubblica rino- manza , del di lui merito appreflo i Letterati , non folamente d' Italia , ma anche d'altre parti d' Europa, piu , e piu volte ne feci la fperienza ; e nel mio ftudio non poche riprove ne con- fervo. Con giuflizia per tanto , anco- ra una volta dico , il merito del Ma- gliabechi da quel faggio Principe con onori si riguardevoli fu difrinto ; men- tre le novifyme CefareeCoflitu^iom di- fpo d' Umile eftrazione > a 5 Nobili di San- gue eguagliare fi debbano: .che di tut- t,i quei Privilegj ? e prerogative goda- no, che neirimperio, e fegnataroente ne'Cefarei Palazzi r , e neir Auguftale Camera fi concedono. Anzi le medefime Leggi difpongono 9 ancora,, che i Dottoridi Legge, quan- do qualche Carica riguardevole efer- citano , i Nobili di fangue preceder debbano • Guglielmo Antonio Frenden- hergico nella fua Lettera Congratula- toria aW Hoep'mgh fopra il fuo Erudi- te Trattato de Armis } & Infigniis lo fteffo dice; e foggiugne, che nella Cor- te d' Hidelberga fin da' tempi remoti i Dottori alia deftra; quei, che di fan- gue folamente Nobili fono , alia fini- frra il collocano : E con ragione , men- Co* quali riferiti Tefti per Sentenza di Gio: Laucerhio ( c ) le incaute Voui di alcuni Adulatori,i quali a dire fi avan- zano , che la nobilta de' Giurcconful- ti ne* SuccefTori non pafTa , confutate reflano . Da quanto detto abbiamo ben fi comprende , che , come V Kagemanno (d) fcrive, i Virtuofi , benche di nafci- ta Blebei , i Nobili di fangue folamen- te preceder debbbno: Verita , che ncll| III. Citta di Bologna ; con giuflizia Madre de' Stiidj chiamata , ben cono- fciuta, fa, che, non folamente i Gen- tiluommi, anche della primaria Nobil- ta, tutti; ma i Senatori ancora , che Corpo delfantica Repubblica rappre- fentano (Virtuofi anch/ effi ) a tutti % Dottori Collegiati ^ quantunque d* eftrazione la piu Umile , quando in Toga Dottorale comparifcono, la Pre- cedenza cedono . Nella Citta d' Afcoli , per difpofi- zione di quei Statuti , e Kiformanze a'Dottori fopra Cittadini nobili la Pre- Cedenza compete :^ ne della Validita , ed efficacia di tali Statuti, ed ordinan- ze fi pub dubitare ; mentre , come in una Decifione di quel Collegi6 y impref- fi 10 11 ngono , che i Dottori , quantunque I fa appreflo Defiderio Guidoni ( e ) iWfMff i*t ( a )Q(Civit,DeiadMarceil.e.5.1ib.i. ( b ) L'i.C.de$oftulan.lMxmu!tnfin,ffJeexcuf,tuU ( c ) De Arm. & Lift. n.go. ( d ) LHf.z.tit.z2. ».6>f.4iii ( e ) CenJ.^, Parte I. Cap. III legge , anche con autorita. Pontificia in forma fpeciale fono ftate conferma- te : Cosi ancora fi legge in un' altra Decifwne tra le anticbe della RotaRo- mana avantl Monfi Tbano ; ed in un* altra del 1702, riferita dal Torre, (a) Ne fi pud dire , che tali Statuti, e Riformanze , come Correttorie del- la Legge comune , odiofe fieno, e che percib debbano ftrettamente interpe- trarfi ; poiche , fendo ftate pubblicate dell' Anno 999. corrette , riformate , riordinate ; e novamente pubblicate deU'Anno in%. tempo, in cui quel- la Citta a Potenza alcuna foggetta non era ; ma in qualita di Repubblica fi governava i batteva monete , e tuttj gli altri atti giurifdizionali efercitava , che a'foli Sovranj competono, efli Sta^ tuti , ed Ordinanze , come Leggi Co- muni , e per cio, come il Cardinal de Luc a (b) offerva , favorevoli confide- rare fi debbono . Tale Precedenza poi a'Dottori di Collegia molto piu com- pete , per efler il medefimo Collegio in quella Citta antichiffimo , come fi vede da una fofcrizione del 1357. ad un Configlio di Ciuffitto Cau^io Afcola- no , djfcepolo di Baldo , che tra' Cri- minali JDiverfprum del Torno II in nu- mero e il VII. ed ad un altro appref- fo il citato Gui don't del 1499. impref- fo: tanto piu che il medefimo Collegia da S. Pio V. con fuo Breve , di Privi- legj arricchito , confermato fi vede . L' Erudito Trajano BqccaUno , a tale lodevole mafiima uniformandofi , nel V. difcorfq della Centuria I. de r fuoi lepidiffimi Ragguagli, finge , che Gio: Boccaccio, parlando della faviezza del Governo Veneto , in occafioni di diftri- buzioni di Cariche fupreme , dica , in quella Dominante inviolabilmente of- fervarfi I'lftituto di preferire alia gran- dezza del Parentado ; alio Splendore de'beni di Fortuna; al merito de'mag- giori, il nudo Valore, e la Virtu ftef- ia di quelli, che alle Cariche appunto afpirano. Sicche Ja Nobilta Virtuofa , c meritevole folamente con quella pru- denza , che al Mondo tutto e nota , di- fingen- comanda . Lo fteflb Boccalino nel fcorfo VIII. della Centuria 11. do, che , introdotto litigio per conto di Precedenza tra'l Principe di Bifigna- no , della nobiliffima Famiglia di San- feverino, e Gio: Corbelli , Dottore di S. Marino, a favore di queflo la Con- troverfia decifa reftaffe ; Si perche la qualita di Principe , Duca , Mar- cheffe fuddito in competenza di un Uomo nato in Patria libera a quel pro- pofito in confiderazioneavere non fi do- vefTe ; mentre i Baroni del Regno di Napoli a* Tribunali di quei Vicere , e della Vicaria foggetti fi trovano ; fi anche perche la nobilta delle Perfone nella carne , nejle ofTa , e ne' nervi , che tuttj ad un modo compofli fi tro- vano, non confifle ; ma dal Cervelio degli Uomini rifulta, che allora Nobi- li veramente fi ponrio dire , quando , merce Je loro Illuftri Gefla, tali com- parifconp . Egli e ben vero,ehe in concorfo tra* 14 Nobili di Sangue , e gl 5 Ignobili di Di- gnita di Titolo folamente , e fenza Vir- tu, coftituiti, i primi preceder debbo- no ; poiche il folo Titolo nobilta non reca ; onde come Celfo Hugone ( c ) e Lorenzo Silvan? (d) dicono , preroga- tiva di Precedenza non merita : E gli Scrittori , i quali tengono , che T Au- tore della nobilta di una Famiglia No- bile veramente non fia , non niegano % che quegli piu meritevole , piu quali- ficato , e di flima maggiore , che i fuoi difcendenti degno fia ; perche 1* Uomo Virtuofo onore piu grande meri- ta , che Taltro il quale per nafcita fo- lamente e Nobile (e) . Anzi il Mu^to nel fuo citato Qentiluomo per cofa in- contraftabile tiene , che in effer Auto- re di una nobil Famiglia Ja fuprema nobilta confifta : Che pen) alcuni Scrit- tori vogliono , che a quello fopra gli altri Nobili di Sangue , e Virtu la Pre- cedenza competa : ma , come nel Ca- pitokrVlI della Parte I. del Trattato della Nobilta gia diffi, quegli preceder debbe , che di due qualita ornato fi trova : ntentre il confervare una gia acqui- ^^W«!P^WB9^* ( b ) DeServitut.Amot. alDifeorf.i. «.i8. de SucceftonJife.tf.n.j. deJudieJifcx^.n.^ 6}.e 66. verf.Verutn , C C ) Co*f. 5 4.n. s . ( d ) Conf.i.rt. 3 6.e/eq'q. ( e ) Ducci c.lZ.fo*. 1 6 Delk Precedence acquiftata prerogativa Virtu minore non e che racquiftarla. Cosi parimen- te dicono , lo fieffo #f#?*0 ( a ) ed //tf- //'/$ da Calle . {b) ?$ II Virtuofb Nobile di fangue , e di peni di fortuna dotato, faltro, in cui le quajita fuddette infieme unite tutte non concorronp , preceder debba (c)- r rna di queflo appreffo ancora una yol- %a parleremo . Diremo intanto ? ehs quegli , che in Virtu il Gomune di molto forpaffa , non folamente di No- bile il Titol merita , ma tra gli Eroi ancora afcritto effer debbe id) mentre la Virtu Eroica , come nel Lihro dell' Eroe appunto gia di(Ti , un regolamen- to 4i perfetta mente comprende ; e do- minio si grande fopra le paffioni jtiene , che come jl Tefauro (e ) fcrjve , og- getto non v' ha , che , chiunque di quella fa profeffione , 4al ragionevoje rjimover poffa • 1 6 Ammeffe le diftinzioni di fopra ac- cennate in ordine a cio , che la nobilta paturale riguarda , perche anche per cagione della nobilta della Patria , e per altre Circoftanze fopra la Prece- denza appunto fi difputa , di dire la- fciar non voglio, che, il Gentiluorno, p Cittadino che lia , di Patria fuperio- xe, ne'Luoghi indifferenti al parere di Qeclo (fj feguitato dal Qrefcenvo (g) e dal Cardinal de Luca (b ) il Gentil- uomo , o Cittadino di Patria inferiore preceder debbe : Sentenza, che anche, quando V ultimo nella fua Patria qpllf Ordine primario defcritto fi trovi , precede . Gli Originarj a' novelli Abi- tatori fi preferifcono , perche fi prefu- me , che i primi delle Leggi , e de' Co- ftumi della Patria piu iftrutti fieno . Tra due di Patrie eguali poi quegli maggiore fi dice , che nel Territorjo , p diftretto di effa Patria in Dignita coftituito fi trova (i)I Vefcovj nelle loro Diocefi per tanto da' Cardinali, o Arciverfcovi , debbon' effer' onorati ( k ) mentre effi Vefcpvi nelle loro Piocefi 17 appunto per 1'arrivo, o la prefenza^ Cardinali , o Arcivefcovi la propria giurifdizione non perdono ; e 4' eferci- tarla non lafciano (I) • Al nofko pro- pofito abbiamo , che Giulio Cefare » paffando per una piceola Xerra fulle Alpi collocata , interrogato da gli A- mici , s' ei credeffe , che in quel luogo per conto di Precedenza fedizioni fuc- ceder poteffero , altro non rifpofe 9 fe non , ch' egli averebbe piu tofto volu- to, tra quelle genti effer il primo , che tra'Romani il fecondo, Suppofta poi tra Gentiluomini , e Gentiluomini; Cittadini, e Cittadini, o qualfivoglia altra forta di Perfone la parita , a gli Ammogliati fopra non Ammogiiati la Precedenza compete ; perche il matrimonio Dignita feco porta j lo fteffo a favore di quelli , che hanno figli in competenza degli altri , che privi ne fono, fi dice , perche la Populazione alia RepubMica. troppo importa • Cosi difpone il Legislators ( m ) Cosi dice il Canonerm {n) Re- gola , che anche per conto de* Dottori tra di loro da molti Serittori viene am, meffa, Premeffo, quanto fin qui detto ab- biamo, le Perfone nobili, comeil Car- dinal de Luca al luogo citato ( o ) of- ferva , ufurpando gflgnobili preroga- tive, e preminenze loro non dovute , potendo quelle al grado d J effe Perfone nobili effer pregiudiziali, ponnoa quel- li opporfi ; perche puo darfi , che col tempo T Inferiore fopra il fuperiore , contrp il giufto , la Precedenza preten- da, II Crefceniio (p) vuole, che il Gen- 19 tiluomo di Villa, non Cittadino, il Cit- tadino preceder non debba : Lo fteno fcrlttore al luogo citato ( q ) dice , che il Cittadino di beni di fortuna dovi- ziofo , vivendo fplendidamente , col Gentiluomo povero del pari debba an- dare ; perche 1' abbondanza de' beni di fortuna h nobilta della ftirpe, ma po- vera , it ( a ) Lec.fit.f.76. ( b ) $.61. f.S 77 - ( C ) JJennio lib.3.f.i6i. ( d ) Dife. deUanifefi.ee,. ( e ) Filof. moral, lib.i.e.ip.f.m. 571. ( {) cClericiCoU.exir.a'eJudie. ( g ) NoM.lib.z. f.i 4 .».i8. ( h ) DeVraem.iltff.p.n.i 9 . ( i ) L.fipudeum.ff.deManuruif ( k ) L.fin.edivi Gic: Plateaper Luicbill.CjePfilauohb.iz. I 1 ) L.Cunfio: la III. C.demetat.lib.iz. ( m) L.Spurii ff.de decurionjib.iz. \ » ) DeSdent.ewejtf.34. { ) DeVrtera.difc.^.n.il. ( p ) Ut.(it.Hh.x,c.J^n.\%, ( ove , merce la grande affluenza de Fo- reftieri , che , incontrandofi con chi non conofcono , a loro vantaggio , fen- za diftinzione , camminano; i Mercan- ti , gli Artifti , ed altre Perfone nbn nobili incontrandofi per le ftrade con Perfone nobili, a quefte , come il Patri- cio ( / ) oflerva , per cortefia il luogo piu onorifico cedono: per cortefia (*di- co ) mentre , prefcindendo da* Magi- ftrati , ed altri in Dignita coftituiti , come apprefTo diremo , per conto d* al- tri , tale obbligazione non corre ; ma per termine di Civilta fi pratica : poi T che , come il Patrizio foggiugne > fic- come il maggiore di cio » ch/ e fuo , privato effer non debbe , cosi ad efio cib, che ad altri appartiene , come il GuaztP (g) confidera, ufurpare lecito non l a 'i Deeifi I b ) Lib.l.Je Rfg.lnfliiut. >*(•» v'*v mr-j' *-y jv ( g ) DiaLatlPOwr. f.$i.e 165. Parte 1. non e. Onde, fe per urbanita fi cede, indi non s inferifce , che di cederlo fempre Y obbligo corra : Cosi il Crefcen- Z*o C a ) ^ a difcorre : Anzi Deciano (b) tiene, che tale prerogativa a favo- re del Pubblico introdotta , anche volendofi , rinunziare non fi pofla : on- de, fe alcuno per fprezzo il noftro luo- go d' occupare tentafle, noi colla forza difenderlo potreffimo , applicandofi a quefto propofito quelle parole della Scrittura: honor em meum nemini dabo >■: (c) Per fprezzo, dico; poiche,fecib fenza intenzione d' ingiuriarci , fucce- defle , per gli atti, che, fenzaintenzione d'ingiuriare , fi fanno , ficcome ingiu- ria non recano , cosi al rifentimento ri' correr non dovreflimo. 4 Anzi Cammillo Baldi al luogo citato fbggiugne, che , quand'anche per fprez- zo T ufurpazione del luogo feguita dire fi potefle , fendo lo Spregiatore di con- dizione, giudizio, e iorze a noi inferior re , T atto Villano a mancanza di co* gnizione attribuire fi potrebbe ; volen- do quello Scrittore (d ) che in tal cafo V azione per feftefia ingiuriofa non fia ; ma ogni cfitazione a ceffar viene, men- tre Papa Gregorio XIII. , a gf Incon- venienti di talenatura volendo rimedia- re , con fua CoflituTJone dichiaro , che , chiunque per Controverfie fimili aCon- tefa venifse , Infame fofle dichiarato ; ma di quefto nel Trattato delle Ingiu- vie diffufamente parleremo . 5 Non voglio perb lafciar di dire in- tanto , che V onefto v uole , che in Cam- pagna in tempi di piogge , o nevi ; e per ftrade fangofe 1' Inferiore , al Su- periore il paflb meno incomodo ceden- do , dal fentiero , che in tali tempi an- gufto efler fuole , fi ritiri : a* Magi, ftrati poi in ogni tempo , in ogni luo- go , cosi in Citta , come in Campa- gna , tutte le Perfone ad effi fubordi- nate il luogo piu onorifico ceder deb- bono . ( e ) E noi facendo , al caftigo Cap. IF. zi efpongonfi : Elio Spartiano nella Vita di Adriano riferifce , che ; vedendo quefti un fervo andare in mezzo a due Senatori , ad un fuo Familiare ordinb , che al fervo una guanciata dar dovef- fe ; e che ad un tempo le dicefle : no- li inter eos ambulare, quorum adhuc potes effe fervus . Cercandofi poi , quale , in cammi- 6 nando , il luogo piu degno dire fi deb- ba ; generalmeute parlando , come fi e accennato , ognuno , che con altri s' incontra , la dellra tener debbe: Co- si dicono Akffandro Guarini {f) I'Ole- vano al luogo citato ( g ) e'l PanimoU la ( h ) ; quefti perb foggiugne , che la deftra Precedenza fempre non ;indi- ca ; ne maggioranza conclude : e dice bene ; mentre cofa incompatible non e , che , come appreflb vedremo , il piu degno alcune volte la finiftra occu- pi ; non folamente per le ragioni , che nel Capkolo feguente fi addurranno ; ma anche perche in molte Gitta ; e fegna- tamente in Londra ; in Augufta ; in Modena j in Bologna ; in Ferrara ; in Mantova j in Faenza ; ed oltre molte altre per tellimonjo del Birago (i) nel- lo Stato di Milano , il luogo al Muro piu vicino il piu degno fi fiima : e non fenza ragionej poiche, come Jofia Nol- denfe (k) il Caffaneo (/) il Crufio (m) il CiriaCQ («) U Gua^o ( o ) // Pac- cichelli (p) Monf. 7^auli\ mio Amico di degna ricordanza; prima Vicegeren- te del Cardinal Vicario di Roma , indi Vefcovo di Veroli, alio flat o di Faen-. %a ( q ) e '1 Dotto Francefro Antonio Bonjini, parimentemio Amico, dopoT efercizio d* altre Cariche > prefente- mente del Cran Duca di Tofcana de- gno Miniftro (r) oltre tanti altri Scrit- tori da effi riferiti , dicono , la ftrada al Muro piu vicina , come piii pulita , e piu cdmoda, preferire fi debbe. In Bologna , camminando infieme 7 due Perfone di pari condizione, lapar- < te ( a ) Nohl. hb x.c.i 9 .».i 3 . ( b ) Reft. 7: «. 69. efeqq. Vol 3. \a\ V ' ev , a »-*'J mtdo *> ri durre a pacehlngiuriet.xi.n^^ e6.BaU.ConfiJ.fop. Umentiuduk,H h deflra £iene: gl' Infer jori , fenza far diftinzio- ce di deflra, o di finiftra , a'piudegni la ftra.da al Muro piu vicina cedono : a' Superior^ fegnatamente : a' Dojttori Collegia** , quando perb in Toga com- parifconp y a' Magiftrati Urbani , Col- fegj , f> Tribuni della plebe chiamati (de'quali nel Cflpitoh VI. della Parte IV. faremo diftinta menzione ) quando col loro diftintivo caminano , che in una Alabardina, da un Paggio portata confifle ; a gli Uditori della Ruota ; e tra quefli fopra tutti at Podefta , che: tntte le altre Dignita , dopo il Goofa- loniere , precede ; il perche , mentr' io i?eir efercizjo di quella Dignita mi tro- vava , ayendo pretefo \ Uditore del Tor- rone , per ftrada meco incontratofi .,.. 4i precedermi , jo il luogo a medovuto ritenni ; e '1 Cardinal d' Adda-, allora Legato , di fempre gloriofaricordanza ,. la Controver&a verbal mente a mip fa- "vpre deeife , k 8 Quando tre Perfone infieme cammi- nano per le ragioni ,; che nei Seguente Capitolo fi addurranno, la piu degna;, in mezzo debbe andare .; mentre >j. come Blio Spartiano al luogo citato foggiunge ; wedius locus eft bpneftijfirwm Ke' Diarj di Gio: Brucardo fotto il Pon- tiftcato d' Alejjandroyi. parlandofi iirEntrata degli Ambafciadori di Ge^ nova in Roma dell' Ann0i492i fi leg? ge x Per Port am Viridariam intrave- runt Vrbem qvatuor Oratores Januen* fes: videlicet fpeclabiles Viri, DD. Ja- cobus Spinola y Vtriufque Juris VoMor; Joannes Adumus ; Paulus de ffltfco & Silvefter Inure a , Cives Januenfes ; qui Familiis $S. D, N. ac Meverendif Cardinalium , wore folfto rec.ept) ; <3 ufque ad Domum Hojpitiiieorum angu- lar em ; videlicet opppfouffl \Curi Stephanum Taberna , & Qratom# ejufdem Duder dovrebbe , andando le altre .due al feguito. E da rifletter perb; che fe lailrada di tre, ed anche di piu perfo- ne capace foffe, e d lafciaue che una fola ayanti andaffe le altre al feguito , taratro,, come j) Limneo (a) offer va , e noi in pratiea il veggiamo, a pro del primo onore grandiffimo denoterebbe ; diftinzione non moderna ; mentre P/>- tro Mattei (b) prende a dire : c\ etoit grand honeur entre les Hebrieux ; les Mowajns , & les Ajfricains d* etre a la droit e : plus grand au milieu ; tres grand d* aller ' fml 9 fans pair : Ma , incontrandofi paffo pericolofo , V Infe^ riore avanti andar debbe , affinche gli altri , che dal pericolo , fi guard'mo , avvifar poffa, JriGontrandofi una Perfona a Caval- io • le , con altra , che a pie cammini , quando quefti con faciiita maggiore pub paffare, all' altro il luogo piu co- rnodo ceder debbs: ma cib allora pro- cede., quando il luogo acquofo, o fan- ; : gofb non fia ; mentre in ca^b contrario il Kavaliero al Pedeftre la [trada me- no incomoda ceder debbe : cosi per Sconto delle iedie Rolanti, di cui ap- preflb parkremo> fi dice. Poiehe di dette fedie abbiam fatta, n menzione , prima d' entrar a parlare I della Preeedenza tra Carrozze, e Car- rozze, coll' Erudito Paccickellial luogo citatP di,;dire lafciar non voglio , con- troverterfi , fe T ufo di quelle da' Fran- zefi de J noflri tempi prima n©' loro Pae- fi;jndi dal. Cardinal Flavio Ghigi nel ; fuo ritorno d^lla. dLegazione della Cor- i te di Parigi in Italia jntrodotte , e per* 1 cib anche a' noftri giorni Currus Chi- fii chiamate , Torigine riconofca : o pu- re anche d* tempi antichi , come alcuni Scrittori da effo . PaccicheHi riferiti vo- gliono, fi ufaffero: fopra di che , per troppo. .«*■ ( 4 ) Dtjur. put, (.9.0.9* Parte I Cap. IV. troppo dal mio aftunto non allontanar- mi, a cercarne il vero impegnarmi non inccndo: di dire perblafciar non voglio, che, fe , come Ie moderne , le anti- che fedie compofte foffero flate , a paf- fi molto lenti , come di quei tempi , 2 * mente , dico ; perche in al.cune Citi ta, e fegnatamente in Roma, in Mo- dena , e in Bologna, quando fi fanno Corfe di Barbari ; in tempo di Car- novale , o altre pubbliche Fefte , ne* Paffeggi , accib le Perfone., che ne'pri- viaggiare converrebbe ; mentre Cicero- mi luoghi di quelle fi. trovano, con co ii i$ ne neW Ora^ione per Rofcio in atto d* ammirazione efclama: Decern horis no- Burnit fex , <& quinquaginta millia paf- fuum Ciftis ( che quelle , che noi Rolan- ti chiamiamo , fi credono ) pervolavit ; quando a* noftri giorni una fedia , cor- rendo , ogn' ora' fa dieci miglia di . Viag- gio, che perb flagelli de'Cavalli fi pon- no chiamare. Prima parimente d'entrare nel difcor- £o della Precedenza tra Carrozze,e Car- rozze, non voglio lafciar di dire, che an- ticamente, attefa la difpofizione del Te~ fio(a) la facolta d'andare in Carrozza a certe perfone , e fegnatamente a quel- le, che in Dignita coftituite trovavan- fi , era riferbata , come tuttavia in al- cune Citta lodevolmente fi pratica : al qual propofito 1' elegantiffima Gloffa (b) ancora fi applica ; quivi leggendofi , che, quantunque il Procuratore rego- larmente dal fuo Cliente delle fpefe delle Vetture de* Cavalli reintegrato effer debba , pofto , ch/effo Procura- tore fia Ruflico, tali fpefe non fe gli debbono : molto meno Y altra della Carrozza; e Baldo fopra la medefima Gloffa foggiugne, effer ancora notabile in ordine al RufHco , per Teftimonio indotto , che , dovendo effo andarc ad efaminarfi ad un luogo ad un' altro , le fpefe per lo Cavallo parimente preten- der non pofla, dovendo effo portarfi dal Giudice a pie . Ma , al propofito della Precedenza tra Carrozze , e Carrozze paffando , non v' e , chi non fappia , che general- mente, quando le une colle altre s'in- contrano, ciafcuna di effe fulla deftra ftar debbe ; 1' altra meta della ftrada all* altra libera lafciando : general- modo poffin tra loro ufar'atti di Civil- ta, o parlare di negozj ancora , occor- rendo , il contrario fi pratica . Quali poi i luoghi piu onorirlci , fedendo in Carrozza, dire fi debbano , nel Capi- tolo XV. della Parte II. del Tratta- to dell' Onore gia *1 diffi . Incontrandofi fuori di Citta due Car- 14 rozze di perfone di eguale Condizione , o di poca difparita \ quelle, che alia Citta tornano , le altre che partono , preceder debbono, perche i Joro Caval- li piu faticati fi prefumono. Per ftra- da, o Ponte poi, che si angufto fia , che amendue ad un tempo il Viaggio profeguire non poffano , quella , che prima entrata vi fi trova , per la ragio- ne del diritto del primo poffidente > profeguir debbe; V altra ritirarfi : cos* dicono, Baldo (c) Bartolo (d) il Caf faneo (e) e Motif. Zauli al luogo cita- to if) Ma , perche tale priorita foven- te fi controverte , per fentenza di Bar- tolo, d' Angelo(g) deli 5 Afflitto (h) d* Antunez Portogal (/) e del Feltmanno (k) quando la verita dilucidare non fi pub, la Decifione dalla forte dipende. All'accennato ripiego perb allora ri- 15 correr conviene , quando in uno de* Cocchieri la colpa non concorra ; men- tre, avendo Tuno potuto veder T altro nel la Strada , o Ponte gia entrato , e cio non ofiante ( come fimil forta di gente, da' Bruti poco diffimile , fovente fuol praticare ) nell' incontro fi e impe- gnato, egli , come il Cipaco (I) el Feltmanno ( m ) vogliono * a retroce- der obbligato effer debbe: molto piu. , quando dal primo n'era ftato avverti- to {»). Se poi uno de* Padroni delle Carroz- fS ze { I \ it a 9 W*!' T ehlCuL Ub - 1 *• ( b ) L. idem 5 -idem I. Laheo f.manfrt. I I \ v P gT i Um a ?" d J e ^ rv ' tt ' ( L ) L. q uomim< f.deflum.not. U. $. , .f, lte quidlnlocpuh. Ih rJ2i?y{ Z W f'n ( f ) R » b - 6 7.».lf.70± .tcm.i. ( g ) L.i. C.Jeftrvitut. & «#>. } k \ mTth-n e ' g f p! r U,lr - n -\ ' > DeR,g.Do*at.IiU*. 3 .». l7 . / m \ r - lCU r f,bt ° bv ' ^«-»* 'fa ' ( l ) d.Conmv.x 74. ». , l I m ) i.o(,c,t.jeii. 6. „, x Xl ^ n ) Ciriaf /oefi(> y maxim ^ feltr/tan, /of. fit. *7 £4 Delle Precedence pc in Dignita coftituito fi trovafie , V altro no, quefti fempre retroceder do- -vrebbe ( a ) . Cos* fi pratica , quando in una Carrozza vi c gente; e Taltrac vota ( b ) • Quelle Carrozze , che da due Cavalli fono tirate , alle altre da quattro Cavalli la Preeedenza eeder debbono; leukime a Tiri a fei. In ca- fe di parita alle piene , come (i e det- to, in cornpetenza colle vote , la Pre- eedenza compete. ( c ) E feper unaftra- da, di due Garrozze capaee, tre fene incontraffero , una di effe ne' termini per conto della Strada , ,di due fole ca- paee , di fopra accennati , preceder do- yrebbe , le altre al feguito di quella profeguire (d) . Le Garrozze de' Par- ticolari quelle da Vettura precedono \ E perche tali Controverfie , fe fubi- to nate nop fi eftinguono, Inconvenien- tigrandi, anchecon fpargimento di San- gue, fovente producono , i Governato- ri de' Luoghi per maffima di buon go- yerno , fubito avutane la notizia , eol mezzo de' loro UfEziair, come il Z,an- cbi ( / ) loro raccorda , con buon mo- do provvedervi debbono ; come fegoa- tamente , mentr' io in Roma dimo- rava, il Cardinal Spinola , col Tito- lo di Santa Cecilia di ft into , di quel tempo degnamente Governatore , prati- cb , allorche , fendo fucceduto un di- fordine di tal natura tra due Garrozze nella ftrada , per cui da Piazza Mada- ma a quella di S. Luigi de' Franzefi fi pafta, ricufando, cosiil Cocchiere dell* una, come quello dell'altra diretroce- dere , i Padroni di effe , fmontati , e fatti ftaccare 1 Cavalli , le Garrozze quivi lafciarono : il Saggio Porporato , del feguito avuto 1' Avvifo , fpedivvi quattro de'proprj Cavalli, con due -de' fuoi Cocchieri , a' quali fece ordinare , che , attaccati due di detti Cavalli alia coda di ciafcuna Carrozza , a cafa de J rifpettivi Padroni le conduccfleroj eco- §1 fegul s 1 8 Ma , perche non folamente tra Gar- rozze , e Carrozze ; ma ancora eosi t-tx Carrozze , e Carri , come tra Carri 9 e Carri tali inconveniemti fuccedono * col Feltmanno , col Ciriacv , e col T.bc~ mado a luoghi citati , non fi debbe la- ■fciar di dire , che , incontrandofi una Carrozza , o Carro , con carico dell* altro maggiore , a quefto la ftrada ee- der fi debbe : cost per conto delf altro fi dice , in cui Uomini fi trovano , in cornpetenza dell' altro di merci carico : Cosi a favore delle Carrozze fi dice , quando co' Carrettoni s' incontrano , quantunque gli ultimi fien carichi , le prime vote (g) ; purche perb i Carri Caflellate , o fieno Navazz? *? ^ve non portino, come nel Modenefe , nel Bo- lognefe, nel Ferrarefe, ed in altri luo- ghi della Lombardia fi pratica; che, in confiderazione del loro gran pefo, e del pericolo , che di perder tutto il carico corrono , a ceder la ftrada non fono te- nuti . Per conto de' Porti de' Fiumi poi i Carri, ovunquefi trovino, quan- do nel Porto gia entrati non fieno , alle Carrozze Y Ingreffo ceder debbono ; ma quando in quello fono gia entrati , Ca- richi, o Scarichi che fieno, prima tra- ghettati efler debbono. ( h ) L'onore del faluto e ftato fempre in tanta ftima , che S. Gio: Crifoftomo nel Capitolo XXV. di S. Matteo (i ) ebbe a dire : Si Tu confiftas in publico pari- ter cum Amico ; & veniens aliquis il- ium falutet , & Te contemnat , aut fe- parans ilium a Te , cum illo loquatur , aut familiariter cum illo jocetur , nonne tu , relitlus foluf fias aporiatus in publi- co , & graviorem exiftimas illam confu- ftonem quam mortem ? Gib premeffo , confiderandofi f effer prima falutato , come il Cardinale Ahffandrim ( k ) e Baldo, (I) oftervano, per una fpecie di Preeedenza , per poter fapere , chi a tale propofito prima falutato efler debba , conviene ricordarfi , che , com' e noto,reguale fopra l'eguale Imperio non ha : Che le Leggi , per la confer* vazione delle Repubbliche ordinate , avuto 19 / a ) Catfa»e.hc.fit.Fehm*».kc.iit.feii.Z. ( b ) Feltman.loe.cit.f^.XT.efeqq.feix^z.Ciriaa.he.cit.n^. * T bemud, dec.^. ».i 9 . p.i. ( c ) Gh.de Cfier.4eprimogenituralib.i-q 9- »-4- (d ) Cajfant.p.ii.tonf.9l.infin. ( e ) Ciriac.loc.cit.n.zi.efeqq.TaceicbeUocctt.n.zi.cleqq. ( f ) I)eDt4elLlib.i.c.4..n.3. ( g ) Paccicbel.lof.cit.membr. 9 .n.zu (\\)B»n.edAngJ.\.§.i,f.»equidinhcpub.Caffaneloc.cit. ,.»-,. . *, t, w- • ( i ) OmI. 5 4.fJ.46iLett.D.tw.z. { k ) CfyBptfifa n&fi> ( » ) Ttt'^Feud^.pcf ,»ptm. avuto riguardo a'gradi, c a' meriti del le Perfone , eguale proporzione , e giu- fta mifura di tutre le parti del Corpo politico richieggono : i precetti dell' eguaglianza, e della proporzione , co- me fappiamo, difpongono, che ad ogn' uno cib , che al fuo grado e dovuto , proporzionatamente fi dia . Co' pari per tanto eguaglianza ufar dobbiamo: ver- fo' Superiori con atti di umiliazione a proporzione della loro maggioranza pro- ceder conviene. 20 La galanteria , e la Civilta quefto vantaggio feco portano , che a quei ap- punto, che la galanteria ,. e la Civilta ufano, la gloria refta '. Se quegli, che altri faluta , rifalutato non e , pena prenderfene non debbe ; mentre 1' effer piu Civiledi quello , che altri conofcer ii faccia , difonore non reca . Se tutti gli Uomini quel raccordo dell' Apoflolo a Romani : honor e invkem pr e piii remoti ricorrernon vogliamo; per impedire le fedizioni , come nel Trattato della Nobilta sia diffi , i Pa- trizj da Plebei fepararono : con varj fregi d'Onore a proporzione delmerito gli uni da gli altri diftinfero. Ateneo Tomo V. Parte 1. Cap. IV. 2,5 Per proccder dunquecolleregole del- 22 la proporzione , per le ragioni in detti Trattati della Nobilta e deW Onore ad- dotte ; prima , e con proporzionato of- fequio il Papa ; i Monarchi , i Cardina- li , e i Principi : dopo quefti i Miniftri , e fegnatamente i Prelati, ed altre Per- fone in dignita Ecclefiaftiche rifpetti- vamente coftituite falutare fi debbono: ecib, quantunque effi inutili , e vili fien- fi refi , praticare fi debbe , perfino a tan- to , che da* loro Impieghi rimoffi fie- no; poiche , febbene , chi gli Uffizj efercita , la propria perfona avvilifce , gli Uffizj avviliti effer non debbono : anzi verfo di loro gli atti di riverenza anche da quelli, che alia giurifdizione de' Magiftrati foggetti non fono, prefta- re fi debbono , Gib , che per conto delle Dignita 25 Eccclefiaftiche fi dice , per conto de Magiftrati , Giudici , ed altri Uffiziali fecolari proporzionatamente altresi pro- cede. Anticamente, quando i Magiftra- ti avanti le Perfone paffavano , non fo* lamente con cavarfi il Cappello , e 7 le- varfi in pie , ma con fmontare da Ca- vallo ancora venivan falutati : ma , co- me il Barbara (^)offerva, i Giudici, ei Magiftrati debbon render il falutoa quelli, da'quali atti di rifpetto ricevo- no: Se perb nol rendono, in confidera- zione del loro Carattere , di falutarli lafciare non fi debbe; mentre, quando lo rendono, come il Baldi alluogo fita* to offerva, non per debito ; ma peratr- to di Cortefia riconofcer fi debbe : E ben convenevole , eh* effi Giudici i Fa- miliari del Principe faccian federe , quando da effi fi portano : altramente facendo , attefa la difpofizione del Te- fto {b) ponno effer riprefi . Tale regola perb , quando tali Familiari per loro Liti alle Udienze nelle Ore giuridiche fi portano , non procede ( e ) . Ma la Cortefia in ogni luogo ; in ogni tempo deve effer ufata. Di Tito nel libro III. degli Annali di Tacito cosi fi legge r Plerum'que gregario Militi mixtus , iff* corruptoque Ducis honor e . Di Tiberio, uno de'piu gelofi Principi per conto del- la propria eftimazjone , appreffo Sue- D tomo ( a ) VoVraiced.CardinaLq.i.foLio. ( b ) L.fin.CJeOffie.diverf.Judic. ( c ) L.i.ccit. 26 tonio nell4 di lui Vita cosi ft dice .: in appellapdis , venerandifque fwgujis , .& univerfts , prope excefferat humanitatis rnodum . Ma di ricorrer'alje Storie de' tempi antichi phe bifogno abbiam noi , v quando ad ognuno e no.to , che Luigi XIV. , quel gloriofo Monarca , della cui Eccelfa mente gli Storici abbaftan- za mai non parjeranno , i Soldati della propria Guardia del Corpo col Tijtol v di Meffteurs trattava : Ma, fenza u fci- re da quefta Corte , chi e quegli , che a confeflare coftretto non fia , che la pepignita del RegnanteDuca Kipaldo, mio ClementiiTimo Sigppre , la £W inente ad ogni altra di qualfifia Monar- ca in nulla ce,de> e pel render il faluto /e pel tratrare con qualfifia forta di Per- fone, fienft di Condizione eminente, p di baffa eftrazjone , ft rani/ere, o fuddi- te , tutte si proporzionatamepte eolle catene delle fue obbliganti maniere tal- j mente lega , che da effo niano parte ? che confufo non refti . 24 |^on folamepte i Magiftrati , e gli altri Superior} da gY Xnferiori prima falutati effer debbono ; ma anche ) Precettori , che le fcienze, e Je Art) infegnano: i Dottorj , medianti le cui "Virtu i dubbj fi dijucidanp , e le liti fi terminano: Cosi per conto cl.e ? Parepti , e de* Benefattori ft dice , ma, fe i Be- neficati i Benefattori non falutano , co- me Cammillo Baldi he'fuoi Congreffi Ci- vil* } dal Mar che fe Bartolommei mode- yati (a) fcrive , aj nfentimento fubi- to ricorrer non debbono : aUora fegna- tamente , quando il Beneficatp per per- fona di vile eftrazione e conofciuto", a cui di fapere le regole del yiver Civile pbbligo rion cprre ; II Citato Baldi nelle jue conftderaTihni fopra le Mentite (b) da firo pari cosi ci ricorda . %$ Le Perfone poi , che Je Creanze fanno , yenepdo falutate , fenza pun- to cercare , fe il faluto fincero , p ft- mulato dire fi debba , per non nio- ftrarfene immeritevoli , e non mancare alia Ciyilta , a tutti renderlo debbono Precedmze (c ), Chi anche alle Perfone ; d' umile condizione no] rende, per Uomo Inc,^ viliftinio , e male ^ccofty.mato paila (4), £ per a,tto di fprezzo fi confide'- ra (e) onde, fe quegli , che mal cor- rifpofto fi yede , adirandofi , con .oo- chio .bieco Y Inciyile guarda , per fen- tepza del fitato Baldi (f) cofa ingiu^ fta non fa : anzj lo fteffo Baldi nelk stc* cennate Confiderazioni fopra le Mentife, al luogo fitato foggiunge , poterfene far ancbe rifentimento ; tra perfpne fe- gnatamente, che prima falutarfi folite foffero ftate r Cofa pju propria perp il medefimo Baldi (g) giudiqa, prima dj venire a fatfi , il cercare la cagione ,di rale novita : e dice J>en.iffimo ; mentrg il non rifaJutato jdj lion efT#r ftato of- fervato la fcufa pub efigere ; di che contentarfi debbe ,. Per conto di certe Perfone poi , che altro Qapitaje non hanno , che quelb d' effer tenure per Uomini da bene ? rendendofi loro il fa- luto , cop profferire qualche parola cortefe ', o fare qualche atto , che il gradimento dimoflrj , anche fenza ca- yarft il Cappello , e fenza chinare la Tefta , baftevoje ft crede > ? mentre la loro Condizione di piu non richiede (&), Come ne* tempi della primitiva Chiefa ft praticaffe , nel Capitolp XL della Parte II. del Tratt&v del? Onove gia % diffi , Che le Donne nopih col faluto pre- %§ venire ft debbano , non y' c chi rrol fappia : ma, fe piu di una volta falu- tate nol rendono » per pon efporft alio fpiacere d 5 effer creduto poco degno di ftima , e non effer rifpettivamente tacciato d' incjyjlta , con moftrar.e di non vederle , yolfando con maniera gli occhi altrove , fi fa conofcere , che fprezzo riccver non ft yuoje,. Se> trovandpci cop un poftro Ami- if CO, in uno di lui Nemrco c'incontraf- fimo,o^uefti, giufta il poflro folito,fa- lutar dovrefiimo , non potendo quegli pretender , che noi , di chi effo ha offe- fo, offeft parimente pi dichiariarAo ; mentre ( a ) V.%- e.i.fm.izg. ( b ) TJb.r.duhb.\4..f.m.i.i$.efeqq. ( c ) Man-zin.duell f.rn.iKg. Bald-d-Congr.c.i.f.iiQ. ( d ) Trat'rS de la Civil qui fe pratjg.in Franc, e.^.fol.ii. ( e ) Loix.Speculaur.lib.x.foxi.X.f.m.Si-tol.i. ( f ) dd.Cpngreff.p.i. c.z6.fl 10. ( g ) Loc.eit. n.z.e a,.f.Z3\. ( h ) Zucfol.delPQner. fap.3.f.Sj. Parte 1. mentre la Icgge dell* amicizia per fe To- la a cio non ci obblfga : ma , tcnendo moi corrifpondenza cosi coiruno, come coll' altro, alia loro riconcilarione coo- perar poffiamo . Se poi d' eflb Oflefo fudditi, parenti, o fervitori foffimo , quantunque, cosi i di lui Amici , co- me i Nemici per altro noftri Amici , e Domeftici, e rifpettivamente Nemi- ci foffero, per fentenza dello fteffo Bal- di (a) con eflb unirci dovreflimo : in quefto fenfo quell© Scrittore dice , do- verfi intender 1' opinione di quei , che tengono, che il Nemico di quello, con cui noi ci troviamo, falutare non dob- biamo. Con tale diftinzione tra* Pub- blici Rapprefentanti de* Principi in oc- cafioni di Guerre, e di Paci rifpettiva- mente tra* loro Sovrani, quant unqu J ef- ii Rapprefentanti tra di loro Amici , Confidenti , e talora Parenti , e fra- telli ancora, praticarii veggiamo: CAP1TOLO V. Come nelk pubbliche Adunan%e in or dine a do 5 che la Precedes %a concerned i luoghi a gl' ln- tervenienti dtftribuire fi debba- no : Come 5 cost in parlar , e fofcriver le Scritture proceder fi debba . 1 /^\Uanto la diftinzione de'luoghi nel- Vc k pubbliche Adunanze di piu Perfone al noftro propofito in confide- razione ftata fempre ha , e tuttavia lo fia,nel Capitolo XV. della Parte 11. del Trattato dell' Onore gia '1 diffi , e di confiderazione degna veramente dire fi debbe ; mentre abbiamo , che V Onni- potente fteflb fopra le Gerarchie tutte de' Celefti Spiriti fiede : cosi per conto di effe Gerarchie gradatamente fi legge: il perche i Principi della Terra , di Dio Luogotenenti , in primo luogo tra di loro diftinguonfi : indi per conto de- gl' Inferiori , affinche confufioni non nafcano , proporzionatamente fi proce- de. E premeflb, che, quando di Per- Ateneo Tomo V. Cap. V: 2,7 fonaggi fi park , la cui Superiorita al comune paragonare non fi pub , quclli i luoghi piu degni dire fi debbono , ch' effi Perfonaggi per le proprie perfone eleggono; al qual propofito il TiraqueU lo -(b) riferifce, che Agefilao il Gran- de , quantunque ancor Fanciullo , ma Re gia proclamato , veggendo, che da fua Madre luogo ad eflb non decente era ftato aflegnato , non ricufollo; ma da quel Signore, crfegliera, e chepo- fcia colle proprie Eroiche Gefta ricono- fcer fi fece , prefe a dire : lo vedere ti faro , che i Principi della mia quallta da? luoghi q'ualificati non fono , ma cbe il contrario n' avviene . E Diomede in fi- mile congiuntura, piu animofo,in que- fti termini fi contenne : Bene hai fatto ad ajfegnare a me quefto difonorato luogo\ poiche y merc-e il mio merito , onorato di- vend , Ma , all' Efame del principale aflun- 2- to paffando, ammetter conviene , chei luoghi primarj in quattro ordini fi di- ftinguano, de'quali, generalmente par- lando, quello, che alia deftra in mez- zo fitrova, ill. fi dice: Timmediato a queflo dalla parte finiflra , come II. fi confidera : Y altro , che alia deftra del I. e collocato , il III. , e quello , che al II. fuccede, il IV. ma cosi, col- le diftinzioni , che opportunamente fi faranno, intender fi debbe. Che il luogo , medio chiamato , il 5 piii degno dire fi debba , oltre quanto neir antecedente Capitolo fi e detto , nel I. della Gene ft fi legge , che il Fir- mamento in mezzo delle Acque collo- cato fi trova: nel II. del me defimo lihro fi dice , che il legno in mezzo del Pa- radifo Terrefire fi trova va : nel Salmo 73. fta fcritto, che la falute in mezzo della Terra fu operata : in S. Luca al II. parlando del Salvatorefi legge.* poft triduum invenerunt ilium in Templo, fe- dentem in medio DoSlorum : al trove : per medium illorum ibat . Che piu? il Salva- tore fteffo di fua bocca difle : Ego autem in medio Veflrum. Se a'Concilj fi ricor- , re , nel Nice no ft a fcritto : Diaconus in medio Presbyterorum jedere non pot eft . Se alia Storia profana ci vogliamo, Sa- D 2, lu- t a ) dd.Congnjf.c.xi.f^.efeqq. ( b ) De Nobil. c.u.n.io.e i 7 . 2,8 lujtfo prende a dire ; Difcumbere Sertorius Inferior : in medio fuper eum T.Fabius Bifpalenfis , fenator ex Profcriptis : in fummo Antonius ; quia autem erat Con- vivium Sertorii , ipfi locus inferior ; Se- nator i honor at for datus , Lo ftefib Salu~ fiio (a) fcrive ; Hiempfal , qui mini- mus erat ex Mis ; natwa ferox ; antea etiam ignobilitatem Jugurt aut faciat: Sed ut Arbiter , & utriufque proximus , aures darem ; & difceptan- tes duos medius fegregarem . Che poi nelle Adunanze di tre Per- 6 fone a'noftri giorni, in Europa fegna- tamente, al luogo di mezzo la deftra fucceder debba, non v 3 e, chi nol fap- pia: Egli e ben vero , che ne'decorfi fecoli , come opportunamente vedremo, cosi fempre praticato non fi e : e pre- fentemente in tutte le occa'fioni non fi pratica . Efaminandofi poi le ragioni , che , 7 cosi per la deftra , come per la finiftra fi adducono; i fautori della prima di- cono , che la di lei Voce fortezza , ed eminenza fignifica : e per provarlo , fo^giungono , che in ogni parte dell* Ammale tre ordini di fituazioni tro- vankofi , ( eccettuato il Cuore , che Talto e'kbaffo; il deftro, el finiftro ; il davanti , e'l di dietro contiene ) tali parti, cosi per conto deH'origine, come della Dignita di loro eguali non fono 1 diverfita di perfezione , non folamente nella foftanza , ma ne' termini ancora tra effe fi aflegna . , , f . ,» €ib prcmeflb, a favorc del davanti, 8 e dd di dietro in competenza del di- ritto, e del finiftro la Controverfia de- cidono: cosi per conto degli ultimi in coroparazionedelfaltoje del bafio dico- no: { a ) "De Be!/Ju£»rt. ( b ) Lib*. Parte I. 9 10 ii no : del davanti in comparazione col di dietro : del diritto in comparazione del ii- niftro: dell'alto in comparazione del baf- £o : pofte in non cale moke ragioni , che al noftro propoftto non fanno, fe i termi- ni, c le difference, di cui ciafcun Cor- po e compofto , ii confiderano , ii tro- va , che , fendo una parte principio delle altre pii* Eccellente , come piu nobile ancora di quello , che da effo principio procede , confiderare ii deb- be, come, lafciando di difcorrer delle altre parti, che al noftro propoiito pa- ri men te non fanno , del diritto , e del fmiftro ii dice: poicheii Cominciamen- to altro in foftanza non e,che una for- ta di principio delle tre principali ope- razioni dell' Anima , che nelle tre ac- cennate difterenze ii fa . Si offerva altresl, che la Natura le cole piii Eccelienti nc'luoghi piu no- bili opportunamente difpone , come per conto di tutte le parti del Mondq ii vede . Da eio per tanto s inferifcc , che le parti del Corpo Umanq , che delMondo e il Compendio, infituazio* ni tali fi trovino , che alia loro Dignita conformi dire ft debbano , In confe- guenza per tanto ne viene , che , iic* come le mani, che nel Corpo in luo- go piu alto che le gambe collocate ii trovano, come piu nobili che le gam-, be appunto ii coniiderano , cosi per le addotte ragioni , tanto tra gli Antichi , quanto tra' Moderni generalmente la deftra piu che la finiftra nobile ii di- ce . (a ) Ragioni , che tanto piu fbrti fem- brano , fe con Plinio (b) Jppocrate ( c ) c Galena ( d ) ii offer v a , che i Mafchi nella parte deftra dell^ utero materno ; le femmine nella finiftra fi generano j onde ii defume , che la Natura a far venga , che la deftra per conto della fortezza, e dell'agilita la finiftra fupe- ri : il perche Arifiotile ( e ) fcrive : cum en'tm dextva movere ; finiftra moveri apta fit , oh earn rem oner a non parti tnoventi , fed mobili imponi debent . Si crede ancora , che la deftra fede , Cap. V. 2,9 ed Ecccllenza di Dignita. denoti: e che per cib , nel dare la fede , e nel pren- der giuramento , la deftra ii porga : Cos) dice Cornelie a Lapide (f ) E Ser- vio fopra quel Verio del III. dell'Enei- de Dixerat , & , genua ampkxus , geni- bufque volutins , boerebat , nota : Pbyfi- ci dicunt , ejfe confecratas Numinibus fingulas partes Corporis ; dexteram fi- dei &c Si offerva ancora , che Salomone , ve- 12 dcndo, che Berfabea, che, per parlar- le a pro d'Adonia, ad effo ii portava , voile , che alia di lui deftra fedeffe : Che Giacob , nel benedire i figli , vo- lendo a Manaffe maggiore preferir E- fraim il pin giovane , fopra '1 Capo di quefti la deftra pofe , per effer quefta, come il citato a Lapide ( g ) oiler va , della iiniftra piu nobile , piu potente , e piu robufta 1 il perche nel Salmo XEIII. ii legge ; brachium tuum non falyabit eos ; Jed dexter a tua . Si pren- de ancora la deftra per Simbolo d' amore; leggendoii nel II. della Cantica: dexter a illius amplexabitur me : Sicco- me di dolcezza; mentrenel«W/»oXVI. ft dice : deleclatioms in dextera tua : il perche Baniamino come al Padre piu diletto, ftglio della deftra fu chiamato. Si prende altresl la deftra per fimbolo d' ajuto ; leggendoii in Job al XIV. operi manuum tuarum porriges dexteram-. di onor, e di gloria; che pero nel Sal- mo CIX. ii legge : Sede a dextris meis : in S. Matteo al XXV. Videbitis filium hominis fe dent em a dextris. VirtutisDei. S. Girolamo , riferito dal citato a 11 Lapide in E^echiele (h) dice , che la deftra e il luogo di Dio , e degli Ange- Ji : la finiftra de* Demonj ; perche ii Candelabro , con fette Lucerne accefe , nella parte deftra collocato, per la Ve- rita , e per la Fede ft prendeva : che la Religione Giudaica , a tutte le Genti paifando , i Popoli tutti illuminar do- ve va ; leggendoii ne' Proverb) al XV. ViaSy qua* a dextris funt , novit Domi- nus \ perverfa vero funt , qu ed a far si , che il fuo cadavere infepolto non reftaffe , in fegno di gratitudine la deftra prefentol- le . Che tra quei Popoli in fegno di fi- curezza la deftra fi porgeffe . Diodoro il dice : che tuttavia piu onorevole , che la finiftra in quel Continente fti- mata fia , Pietro della Valle nella fua Lett era IV. da Terhabad de primi giorni di Maggio del 1618. ce ne afti- cura , GF Ircani , e i Medi per tefti mo- mo ( a ) L.Vecernimutnot.r.C.deSocrcf.Etcl. ( b ) L, qui fohendo de bared.infiit, ( c ) lnSMatteoc.r>t ) .Qmil.'H-f*».T ) li.Lett.G.lom.v. ( d ) Lib.U.C.45- , ( e ) Deuter. q^Q. ( f ) Prov.ci7.f-75 2- Lftt.D'i. ( g ) LfUJb&W* Parte 1. Cap. V. *7 \% mo di AlefTandro ab Alexandro ( a ) i loro Contratti , con porgerfi vicende- volmente la deftra concludevano . I Parti ( lo fteftb Scrittore foggiugne ) all'Altare prefentandofi , egli Dei per teftimonj delle loro Convenzjoni invo- cando , Jo fteftb facevano : Di Mario lo fteftb Akffandro ab Alexandro , Pht- tarco , ed Appiano nella di lui Vita fcri- vono, che, quand 1 egli contro' Roma- ni inerudeliva , deftderando alcuno di loro , che libero partire il lafciaffe , a lui la deftra porgeva ; e Antonio He- ribonenfe ( b ) dice , che molte altre Nazioni alia finiftra la deftra parimente preferifcono • Ma , non oftanti le addotte ragioni , la finiftra di Fautori deftituta del tut- to non £ : fendo quella , dicon' effi , piu c.he h deftra al Cuore vicina, piu nobile ancora ftimata effer debbe : il perche C.iro, come appreftb Xenofon* te ft legge , volendo a' fuoj Convitati far pnore y dalla parte finjftra federe li faceva : Jl Tajfoni , col Baronio , cfaminando , perche le Matrone Ro- mane nelle funebri folennita. alia deftra del Letto del Defonto ; i Sepatori al- ia finiftra fedeftero , dice , crederii , che cos} ft praticaffe, perche i Roman! appunto la finiftra per augurio miglio- re tcneftero; e fu tale propofito fi of- fer va ancora , che , dopo che Giacob ad Efraim la benedizione ebbe data , la finiftra alia deftra fu fempre prefe- rita: Che cosi anche dalla Chiefa fu praticato. I Tebani , per teftimonio di Phtarco nelle Qulflioni Romane , anch* efTi il Corno finiftro at deftro pre- ferivano: opponendo il primo a quello de' Nemici , che il piu forte compari- va. II Cardinal Bellarmino ( c ) la me- defima opinione feguitando , P Efhgie di S. Paolo nelle antiche Figure alia deftra di quella di S. Pietro in Vifta mette; foggiugne perb, cosi non effer ftato praticatQ^, perche il primo del fecondo piu degno dire ft doveffe ; ma perche delf altro quafi Cuftode , colla fpada jmbrandita, difenfore ftguratofi 3* rapprefentafte . E veramente le ftatue de due accennati Apoftoli fopra le Colonne del Quirinale fotto il Ponti- ftcato di Paolo V. in quella pofitura collocate fi vedevano . Cosi nell' Anello pifcatorio: ed in una Carta ftampata della Chiefa di S. Apollinare di Ro- ma, deirAnno 1647. fcoperta , fi ve- devaj Sul Ponte di Caftel S. Angelo perb , ed a pie delle fcale della Bafi- Jica Vaticana quella di S. Pietro al- ia deftra ; V altra di S. Paolo alia ft- niftra ft vedc. AlefJ'andro Carreri (dj anch'eflb di- ce , piu volte cfler ftato variato : ma , dalle ragioni dal Bellarmino addotte non foddisfattp, foggiugne, tale varia- zioneefterfeguitajo perche gli Apoftoli tra di loro, comecompagni, eran con- ftderati ; o perche in dubbio reftaffe , quale di efti jl piu degno dire fi dovef- fe ; mentre , fe $• Pietro per conto della potenza maggiore fi dice ; S. Pao- lo per conto della fapienza lo fupera (e). Dice ancora , che anticamente , camminando due Perfone del pari , il piu Veechio , e Venerando la finiftra occupava : al piu eiovane la deftra era rjferbata : il perche S. Bufebio ( f ) fcri- ve , aver Egli veduto nella Palettina Coftantino il Giovane alia deftra d' Au- gufto il Veechio . Indi foggiugne , che, fe $. Paolo a deftra con S. Pietro fo- lo; o ancora, ftandoeffi da'lati del Sal- vatore , fono ftati rapprefentati , ci6 per imperizia de'Pittori e feguito : Po- terfi perb dire, che Vantaggio maggio- re alia Chiefa S. Paolo , che S. Pie- tro abbia recato , mentre il primo al- ia Fede numero maggiore di Gentili ha convertiti : e ftato Dottore delle Genti; e come tale con patimenti gran- diftimi per lo Mondo e corfo ; tante , e si utili fue Opere ci ha Iafciate : Rapprefantarfi ancora S. Pietro alia finiftra , perche , mentre Crifto tra' Mortali trovavafi , all* Apoftolato fu affunto : S. Paolo alia deftra , perche dal medefimo Crifto, gia al Cielo fali- to, regnante , ed alia deftra del divin Padre fedente, fuchiamato. Alle 19 r J \ k i6 ' 4 " ik ( b ) Gw&Vf- lib - l- l »fi»- (c) De Rom. Pont. I. j. c. 27. \ d ) Pepotejl.Vont.m. 1. c. 15. ( t ) S. Hajfun.Sem. di'SS.PieM; cPaoh. ( f ) DeVot.ConJiantJiku I* Delk Precede 29 A lie oppofizioni perb fi rifponde , 1 che l'Argomento , che , per oppugna- re a S. Pietro il Primato ful fonda- •niento, che la di lui Effigie nellc anti- che Immagini alia finiftra di quella di S. Paolo collocata fia ftata , debole fern- bra, mentre, quantunque di quei tem- pi la deftra il luogo piu degno creduto golfs > per Divino Configlio la finiftra fu pofcia preferita: dell* Anno 325. nel Concilia Niceno cos} fu praticato : E 1' Efempio di Diofcoro Vefcovo d ? Alef- fandria, accufato d'Erefia , fu appro- vato ; mentre , dovendofi efaminare la di lui Caufa, a' Legati Pontifizj illuo- go dalla parte finiftra , come piu de- gno, fu aftegnato; si perche nelle Fen- zioni Ecclefiaftiche il Corno finiftro al deftro prevale ; fi perche la Chiefa , a cagione della henedizione d' Efraim , e di Manaffe l'ordinedel Cerimonialeha cangiato ; Sicche la finiftra per la de- ftra; quefta per quella rifpettivamente fi confidera : nel medefimo Concilio per Santo Ofio, Vito, eVincenzo, Legati di Papa Silveftro , alia finiftra fedette- m : dopo di loro Aleftandro Vefcovo Aleftandrino : indi gli altri gradatamen- te: alia deftra il Vefcovo d] Antiochia: in mezzo , come in Trono , il Vapge- !o . {a) %l La finiftra del Papa parimen'te , co- me luogo piu degno , e ftata confidera- ta; il perche tra molti Privilegj da Pa- pa Hormifda ad Eunidio Vefcovo Tjci« nenfe conceduti , per avere . gloriofa- mente efercitata la fua Legazione ap~ preflo Anaftafio Imperadore Eretico , quello di federe tra' Vefcovi alia fini- ftra del Papa ft\ anno vera . Berengario I. Re d' Italia ,' volendo onorare fopra tutte le altre Citta del fuo Regno la fuddetta di Pavia , fua Metropoli ; e da fe fteftb non potendo farlo ,da Papa Anaftafio IV. come il Sigon'w (b) fcri- ve, ©ttenne, che '1 di lui Vefcovo nel- le pubbliche Funzioni poteffe ufare 1' Ombrello ; cavalcare un Cavallo bian- co ; e ne'Concilj federe parimente alia finiftra del Papa : e'l Cardinal Baronjo en%e ri fed fee, che in varj Concilj la finiftra apppunto alia deftra e ftata preferita . L' Erudito Bernini nellaT ua ftoria di .22 tutte le Ere fie ( c ) fcrive , che , fegui- ta I' Adunanza del Concilio di Nicea il di 18. del Mefe di Giugno dell' Anno 1325. nella gran Sala di quell' Imperia- le Palazzo /nel mezzo di effa up ma- gna fico Trono ft vedeva ; fopravi illi- bro de' Vangeli ; coftume < foggiugne lo ftefto Scrittore ) da' Pofteri praticato •; da'latiCCCXVIII. Sedie pe' Vefcovi, i quali , giufta la prerogativa di cia- fcuna Chiefa federono ; I Legati Pon- tifizj ; i quali prima degli altri gli At- ti fofcriffero , col Patriarca d'Aleflan- dria , a finiftra , giufta l'antico Coftu- me : per conto delle Funzioni Eccleiia- ftiche, ancheda'Gentili praticato ( pro- feguifce parimente detto Scrittore) fe- derono : Cerimoniale anche nel Con- cilio di Cxlcedonia pofcia ufato , «ve i Legati di S. Leone , col Patriarca di Co- iftantinopoli, che allora quel Pofto prin- cipib ad occupare, fedettero : alia de- ftra 1' Antiocheno , e'l Gerofolimitano: ma per conto de' Cerimoniali da prati- carfi ne' Concilj nel Capitolo V. deila Parte II. piu diffufamente fi parlera. Diremo intanto , che il Priniato di 23 S. Pietro, dopo che dalla Chiefa Cas- tolica e ftato gia decifo , in dubbio re- vocare piu non fi pub : Si perche effa Chiefa di tali Controverfie per Tribu- nal , che appeilazione non ammette , riconofciuta effer debbe: Si perche eflb S. Pietro dal Salvatore ftefTo , com' e noto , Pietra fondamentale della Chiefa appunto fu chiamato . S. Gregorio Na- -zjan^eno per tanto ( d ) prende a dire : Vides 5 quemadmodum ex Cbrifli Difci- puli$ \ magnis utique omnibus , & Excel- fts , at que Eleclione dignis , is Petra vocetur ; at que Ecclefi W»*>* later. Ctrift.aptrt.c. , ( P ; DeJuKpriJi&, 4 .e. g .„,z, l *. ) Conf. mi - ''"J"« pw v 1 ) flat m \ Not. , n Blio da Gio: Antiosben. 5- narr. Q. torn. a. { o ) Lib. 39 54 tklk Precedence < Secundum Confuetudinem ) qu* erat 1 gli Uomini feparate foglion mangiare : juxta par let em ■ furrexit Jonathas , & > ■<■ - ! " !l ^fe Abner ex latere Saul : vacanfque apparuit locus Saul : dalle quali parole il PanTjrolo (a) inferifce , cbe gli E- brei alle Menfe , quello il luogo^ piu degno ftimavano , che al Muro piu vi- cino ft trovava; Cosi noi pe? conto de Raldacchini praticarfi veggiamo. Altrettanto vero fi e , che , feden- dofi in fila ad una Tavola ; fiafi quefta collocata a deftra, o pure a finiftra del- la Camera dell* Adunanza , il luogo ciu degno quello parimente fi dice , SeaC^od'efTaTavolafitrova-.indil g H altri gradatamente : Ff and °*^ David , % di Salomone , fi legge i, che diopo di loro fuccedevano i Magiftrati ; a cuefti gli Anziani : Coftume , che tM arftico effer debbe : rnentre ap- creflo Filone Ebree (* ) cosifi legge : TraBatio juit juxta morem WW**** tri fuperiorita ecceden- te ad indicar viene (d) . Per le di fopr' addotte ragioni nel Configlio del Prin- cipe i Configlieri fiedono : gli Avvoca- ti , e iProcuratori ,' attefa la difpofi- zione del Teflo ( e ) debbono flare in pie : al qual propofito fi applica V altro Teflo (/) dove fi dice , che , fedendo il Vefcovo , i Sacerdoti anch' effi deb- bon federe : i Cherici ftare inpie : ed in ordine alia prerogativa di federe in concorfo d J altri , che in pie ftia , un' argomento fortiffimo fi defume , fe fi otferva , che il Salvatore , non folamen- te alia deftra dell' Eterno Padre , ma a federe ancora , come detto abbiamo fi trova : gli Angeli in pie fi rapprefen- tano , come in S. Luca al I. abbiamo del Gabriele , che , di fe fteflb parlando dice : Ego [urn Gabriel , qui aflo ante Deum : & miffus jum loqui ad Te ; Raffaello in Tobia al XIII. Ego enim jum Raphael Angelus , unus ex feptem , qui aflamus ante Dominum : Onde ben fi comprende, di qual importanza foffe I* Iftanza della Madre de* Figli di Zebe- deo , di cui gia parlato abbiamo . 37 Ma, perche la Precedenza, non fo- lamentc nella mano , e nel federe con- fifte , ma ancora in ordine al portarfi a* luoghi delle Adunanze fi confidera , il Sign, di Montagna ( g ) fcrive , per regola generale in tali occafioni gl' Infe- riori a luoghi affegnati prima de'Supe- riori portarfi debbono : e cib , perche eofa piu convenevole fembra , che i piu degni afpettati fieno : Lo ileffo per6 foggiugne , che tra } Principi , e Princi- pi, per moftrare, che 1' Inferiore a tro- vare il Superiore alia di lui Cafa fi por- ta , il contrario fi pratica : £ fu tale propofito Pietro Mattel ( h ) col Mon- tagna fi uniforma, fcrivendo: la Cere- tnonie de telles Ajjemblees veut y che le plus grand fe trouve le premier aulieu afftgne , pour montrer qu y on le va trou- ver : Cosi , oltre tanti altri Efempj , che addurre fi potrebbono , Francefco I. Re di Francia pratico , quando con Leone X. in Bologna abboccoffi : Cosi Carlo V. con Clemente VII. in Marii- alia : Cosi Taccennato francefco collo fteffo Carlo . Con Montagne perb con- vengo , che , trovandofi in un Luog6 Cerimoniale dal Comune diverfo , con effo uniformarfi convenga : Alcuni , per maggiormente onorar quelli , che alle loro Cafe fi portano , fu la ftrada , ad incontrarli , fi avanzano : Su tale pro- pofito lo fleffo Montagne foggiugne , che Margherita , Regina di Navarra , da tale Cerimoniale difcorrendo , ebbe a dire , che , quantumque le Perfone , che a vifitarci portanfi , di condizione grande fieno , dentro la Cafa propria attender fi debbono ; baftando accom- pagnarle all* Appartamento , in cui la Vifita ricever fi debbe ; perche cosi ri- fpetto maggiore a rimoftrare fi venga . Stabilito il luogo del Congreffo, e V ordine delle Sedie, che a'foggetti, che quivi trovarfi debbono , avvertire an- cora conviene , quale di effi prima parlar debba : ed , attefa la difpofi- zione del Teflo (i) regolarmente ilpiu degno fi preferifce ; perche taf at to , cosi per conto dell' Eccellenza , come de' gradi delle Perfone , prerogativa a denotar viene ; mentre le cofe piu degn£ regolarmente alle mendegne fiantepon- gono 32 ( a } De teSLMt. ( b ) VeLegat.c. 5 .n.6z.efeqq. ( C ) L.Vettrnim'Mh'l.C.JeSacrof. Eccl. \nC.Epifcopur, iU.difi.95- '(g) Lib.i.e,i Z . ( h ) lfior.hb.l.narr.%. ( i ) L.fin. C. de Prtefeft. Prator. five Vrb. lib. n. gono (a): I foggetti piu degni per tan- to prima de'men degni nominar fi deb- bono , al qual propofito V altro Tefto (b) a maraviglia bene fi applica; men- tre quivi prima Damafo Papa ; indi Pietro Vefcovo d' Alexandria nomina- ti fi trovano ; II piu degno per tanto nelle pubbjiche Adunanze la parola prima di tutti gli altri portar debbe : e'l proprio fen timento profFerire ; poi- che nel citato Tefto ( c ) cosi efprefFa- mente fi dice; e nelF Eccleftaftko fi leg- ge: Te enim decet primum Verbum. 39 Regolarmente , dico , come fi e ac- cennato , fi pratica \ perche in certi ca- ii per particolari ragioni diverfamente |5raticar conviene . II Dotto Francefco Mar'iA Pitoni , in Roma Celebre Av- vocato (d) un efempio al noftro propo- fito applicable rapporta , quando fcri- ve , che , avendo un Teftatore difpo- ito , che da'fuoi Eredi , e da' partico- lari Perfone da effo Teftatore, prefcel- te , certo numero di fuffjdj dptali di- ftribuire ii doveffe .* tra gli Eredi per tanto , e i deputati , cosi in ordine al luogo, in cui per quell* Aflfare le Adu- nanze tenere fi dovevano , come in or- dine alia Precedenza in federe , in pro- porre ; nominare le Dotande ; e profFe- rire il proprio Voto , fendo inforta Controverfia ; efTo Pitoni , del iuo fen. timento richiefto , in ordine al luogo delle Adunanze , coir autorita del Pi- gnattelli ( e ) c della Rota Romana avanti Monf.Molino Decano in una Ifpa- lenje Vifitationis , emanata il di $o. A- priledel 1700. rifpofe, che, dovendofi confiderare a quell* EfFetto i deputati , come Aggiunti a gli Eredi , in Cafa di quefli le Adunanze , tenere fi doveva- no ; mentr' Effi Eredi la perfona del Teftatore, de' SufFidj Padrone, a xap- prefentar venivano : Per conto del fe- dere, a gli Aggiunti , in qualita di fo- remen, giufta lo ftile della Corte Ro- mana, a tutti noto , la Precedenza ef- ier dovuta : In ordine al nominare le Parte 1. Cap. V. 37 Dotande , e profFerire il proprio fen- timento, a favore degli Eredi rifpofe , ful fondamento , che , rapprefentando efTi il Capo della Cafa , come dal Te- ftatore prediletti, non folamente in qua- lita d' Eredi , ma di Parenti ancora , preceder dovevano : Senrimento , che all* autorita , cosi di molti Dottori , come della Rota Romana , da effo Pi- toni riferita appoggiato fi trova. Non folamente in federe , ed in par-. 40 lare , ma in fofcriver' , e figillare le fcritture ancora \% Precedenza fi conft- dera ; mentre , giufta la difpofizione del T^fto (/) e la fentenza deir Aba- te (g) al piu degno prima de'men de- gni di fofcriverfi , e cF apporre il pro- prio figillo nelle fcritture la prerogati- va fpetta : Cosi dicono anche il Panor- mitano (h) e V Hoepingio (i) . Cio , che per conto di fofcriver prima fi di- ce , anche per conto d* effer nominato prima nella fcrittura , come di fopra fi e detto , e come , oltre molti altri , Goldaftro (k) offerva, procedere. Alcuni fcrittori vogliono , che t fie- 41 come in federe , e fofcriver ; effer prima nominato nelle fcritture ; e nell' apporvi il proprio figillo, i piu degni preferiti efFer debbano, cosi in proffe- rire il proprio Voto nelle decifioni del- le Caufe praticare fi debba : altri il contrario tengono : Tra* Romani fotto il Governo de' Confoli tale ordine in diverfi tempi diverfamente fu pratica- to: quegli ne* primi tempi a votare era il primo , che da' Cenfori Capo di quel fupremo Confeffb era dichiararo : in altri tempi , per quanto Cicerone ne di- ce, gli Eletti Confoli i primi votava- no : fii pofcia ordinato , che i piu At- tempati i primi parlaftero : fu flnal- mente ftabilito , che quegli il primo Votar dovefFe , al quale dal Confole , di Votar prima ordinato veniffe : Va- riazione , che , come fappiamo , cost in altri tempi , come in altri Luoghi , e feguita : la piu vera fentenza per tanto ( a ) Inftor. dejur. tiatur. Gent. & Civ. §.fin. ( b ) L. i. C. Jefumm. Trinit. / ° \ ?' / /* C - de Vr *f*8> V*"ttK ( d ) De Controv. Patron. Alleg. 2 S . f e ) Cotifult. ij.n. io. torn. 8. ( f ) C. Concilia §. hoc quoque Jifi. i 7 . ) Cap. i. n.z. extr.de major. <&obed. ( h ) De prob.c.z6.n. nz.lib.i. ( \\ De P ri f c - & »ov. Sigill. c. 8. n. 7 3. efeqq. \ K J Cap, qui pri$r de re jiid. lib. 6. de major. major. & praced, Dueumlib. 1. e. 13. n, 1. efeqq 5 8 Delk Precedence tanto al noftro prbpofito quella mi fembra , che , come Fabio de Anna (a) dice , alia Confuetudine fi ripor- ta. 41 In Roma; in Modena; in Firenze : in Parma ; in Piacenza : in Bologna , in Ferrara , ed altre Citta a noftri giorni 1' ultima opinione prevale : E con ragione, poiche, quandoi piu An- ziani prima votano , qualcuno de' piu giovani , per la Venerazione a quelli dovuta , quantunque di fentimento contrario , a feguitare If opinione de* primi pub indurfi : il citato de Anna foggiugne , che la Confuetudine , fiafi fuori della Legge, o pure a quefta ri- pugnante , per lo corfo di un Decen- nio introdotta dire fi debbe: ma, che, fe la difpofizione della Legge Canonica fi attende, quando effa Legge refifle , alia quadragenaria ricorrer conviene : talediftinzione perb al noftro propofito -non fi applica ; mentre per conto del propofto dubbio ogni Confuetudine fuffraga : Comunque perb I* ordine pra- ticare fidebba, la maffima de* Roma- iiii d' encomio degna mi fembra ; men- tre effi volevano, che ciafcuno de' Vo- tanti, aninche gli altri , che fucceffi- vamente Votar doveano , in anguftia di tempo non fi trovaffero > in poche parole fi fpediffe : il perche , avendo M. Catone con una fua lunga Orazio- ne i Colleghi annojati, per ordine di Giulio Cefare , che di quel tempo al Senato prefedea , da un Littore alia Carcere fu condotto . Piaceffe pure al Cielo, che ogni Magiftrato un Cefare per Capo aveffe , che con difpotica au- torita certigarruliCicaloni, iqualicon infoffribili Dicerie , credendo rifaltare, anche de* piu flemmatici le Orecchie ftancano, mortificare poteffe. CAPITOLO VI. Della Vreceden^a tra k Letter tf e k Armi . AL Conflitto della materia , di i cui in quefto Capitolo liamo per t rat tare , cosi per Y una , come per T altra parte , tanti Campioni fi prefentano, che la Decifione, fiafi per la prima , o pure per la feconda di efTe , d' Appellanti mancar non pub; mentre , quantunque propofizione incontraflabile fia , che quelle cofe , le quali di loro natura migliori , e piu Eccellenti fono , come piu de- gne , maggiormente onorare fi debba- no ; egli e perb anche vero , che or- dinariamente quelle cofe migliori , e piu Eccellenti fi giudicano , che pift utili fi credono : il perche in tempo di Pace i Magi ft rati , e gli altri Profe'£ fori di Lettere a' Marziali fi preferi- fcono : in tempo di Guerra il Contra- rio a vviene: Declaratur autem ( pren- de a dire Cicerone nel r. de gli Uffi- zj ) fludium bellic negotii otium , non per cib ne verrebbe , che quelle Virtu medefime ne' Governi non fi efercitaffero , le quali perottene- re la Pace , fervono ; e che percib gli Uomini , come per le medefime Virtu operanti, antepofti efier non dovefiero : Dottrina da Hicarte molto bene inte- rendo , dicono ,* la Militia avanti la Creazione delP Uomo efier ftata da Dio iftituita : le Armi da gli Angeli , per combatter contro Lucifero, prima che T L/omo al Mondo venifle , efier ftate adoperate .* che V Onnipotente fteflb Signore forte nella Guerra ; Dio de gli Eferciti , ne* Salmi chiamato fi trova : Che ad imitazione de' Celefti Conflitti , ad onore di Dio , la Terre- fire Milizia e fiata iftituita , la quale per tanto, come delle Leggi piu. anti- ca , piu nobile ftimata efier debbe : Che i piu meritevoli neir Efercizio di efia di Kavalieri il Titol portano ( Ti- tolo, che anche degli Angeli e proprio) Che , fe alle cofe del Mondo V occhio fi porge, fi trova, che i Romani, co- me fi e detto , il loro Dominio colle Armi prima fiabilirono ; Indi le Leggi promulgarono : Che in varj luoghi de' Tefti da' Legislatori le Armi prima; le Lettere dopo fono nominate ( a ) Cosi dice il Camerata nel juo libro del Sol- dato , e del Letter ato (b ) E con ra- gione ( dicon'efli ) mentre i fatti molto piii , che le parole , di ftima degni fo- no : il perche Temiftocle , interrogato, s'egli Achille, o piu tofto Omero efier defiderafle , all' Interrogatore rifpon- defle . Vorrefti Tu ejjer il Vincitore o di quefli il Trombetta , che il fuo Trionfo pubblica/fe? Che Domiziano , non tanto 1' Eloquenza di C- Chdio Agricola , quanto la di lui fperienza nell' Arte mi- litare invidiafie .* che perb eflb Domi- ziano ( a ) Infiit.pram.l. bis bonoribus f.devaeat.muner. t quifolvendof.de hared.infiit. l.x.inprine.C.delufl.C.comp. x l.i.eL tanta C. de vet.Jur. mud, ( b ) Arg. i.f, zi. Delle Precedenze 40 %iano nella Vita dello fie/fo Agricola prendeffe a dire : Fruflra Jiudia Fori , & Civilium /intium deem in filentium affia , ft militarem gloriam alius occu- paffet : Cetera utcumque facilius dif fimulari Ducts boni lmperatoriam Vir- tut em ejfe . Che pero ogni Principe , anche di Altezja Reale la Carica di Capitano Generate delle Armi di un Monarca non isdegna : Che cosi per conto della fopraintendenza alia Giufti- zia non fuccede, Soggiungono ancora effi Fautori delle Armi, che i Profeffori dell' Arte mi- litare la Virtu reale in azione continua- menfe tengono : eofa , che per conto de' ProfefTori delle Lettere non fucce- de : Che le Armi femplici ftromenfi delle mani non fono ; ma all* Anjrno ancora vigore accrefcono; che , com' e noto , ne' Conflitti per lo confegui- roento delle Vittorie tanto contribui- fce; Doverfl dunque tra'beni dell' Am- mo appunto annoverare , non meno le Armi , che le Lettere : anzi che , quelle cofe fendo, come fi e aecenna- to , piu nobili , cIV effetti migliori pro- ducono ? le Armi per tanto , che con potenza piu perfects , due Virtu con- fengono; vale a dire Fortezza , e Ma- gnaniminita , alle Lettere preferire fi debbono : tanto pju , fe fi riflette , che gli Eroi , Semidei chiamati, colle Armi fi formano, come gli AlefTandri; gli Achilli ; i Pencil , e tante altre Anime grandi , che colla forza delle Armi i loro nomi eterni hanno refi ; e i Monarchi piu gloriofi alle perfone di quelli per loro gloria paragonarfi hanno pretefo ; ed alle loro le hanno -paragonatej come del Grande Turena a'noflri giorni e feguito ; di cui Rian- court nella Storia della Monarchia di francia (a) fcrive, che Luigi XIV. la cui mente in tutte le Azioni Maxi- mo conofcer' il f^ce , feguita dell' An- no 1675. la gloriofa morte di quell' Eroe, voile, che, accio la rinomanza del di lui merito perpetuamente glo- riofa fi conferva ffe , il fuo CadaVero \n S. Dionifio, Chiefa, in cui le fole Tombe de' Monarchi della Francia , « de* loro Regj Figli fi trovano , col fe- guente Fpitafio , fepolto foffe. Pour le prix ghrieux de les fameux Eploits Turene a fon Tombeau parmi ceux d.es nos Roys Lovis par cet honneur couronne la Vaillance , Mt fait voir aux JHeros des Siecles a venir Que fa Majefte met tres-peu de dif- ference Entre remplir le Trone } & le bien fouvenir . Lodi con molta giuflizia a quel Cele- bratiflimo Capitano attribuite ; men- tre , merce il di lui fapere ; il Co- raggio ; e le fue mdefefle Applicazio- ni , la Regia afTediata fu difefa : i Confini della Monarchia dilatati : la Pace al Regno reilituita 1 Atto di ri- conofcenza fi grande pero di quei Mo- narchi il primo ftato non e : dalla Sto- ria di Carlo V. chiamato il Savio ab-- biamo, che queflo Monarca , non con- tento d' aver efaltato il Valore di Ber trando Guifcellino Bretano , di Umile nafcita , alia fuprema Carica di Gran Conteflabile di Francia, da Arrigo II. Re di Spagna, in premio de'di lui me- riti prima infignito della Dignita di Conteftabile di Caftiglia; ed inveftito, cosi del Ducato di Medina , come della Contea di Burgos, morendo, or^ dinb, che le offa del gia def unto Gui=« fcellino a pie del fuo Regio Cadavero collocare fi doveffero ; e meritamente , poiche il Valorofo Capitano , come dalla Storia della Vita di effo Carlo fi vede, da Eroe, cosi a pro della Co- rona di Francia , come di quella di Spagna , con Carlo Collegata , opera- te avea : il perche apprefto i Coman- danti delle Truppe di Francia tanta flima meritoffi, che , fendo egTi mor- to, quando lo di lui Efercito nel Ca^ ftelnuovo nel Contado di Ciccodano da effo affediato, Vittoriofo entrar do- vea , i fuoi Capitani vollero , che le Chiavi della Efpugnata Piazza fopra "il di ( a ) tqm. i-flty. Parte 1. il di .lui Feretro fi dcpofitafTero . 5. Le Scienze ( i medefimi Fautori delle Armi ripigliano ) tali Avveni- mcnti non producono , fe cib per cafuale accidente non avviene : Anzi le fcienze (effi di piu dicono) fe dalle Armi foftenute non fono , oltraggiate talvolta 'fi trovano : La Difciplina delle Lettere effer flat a introdotta , affinche gli Uomini cib , che la giufti- zia richiede ; e cib , che air Uman vivere e neceflario , intender poffano : lo che anche fenza le Virtu acquifta- te pub feguire , come nelle perfone di alcuni Uomini fi vede, i quali , anche fenz* aver ftudiato , 1' una intendono , T altro fanno . 6 Le Armi, fenza l'ajuto delle Lette- re , per obbligar gli Uomini a viver giufta il dettame della ragione per fe fleffe effer baftevoli : che percib gli Sparta ni , i Perfi , i Romani , e tanti altri Popoli , pofla in non cale la Dot- torale Dignita , a quella dell' Ordine Equeftre anelavano : E ? autorita del Principe delV Ehquen%a fteffa , per for- tificare la loro opinione , in campo mettono , quando nell* Ora^ione per L. Murena prende a dire : Militaris Virtus fr e dominando i Legifti , cosi in tempo di Pace , come di GuerVa , con- vien dire, che le Leggi, ei Legifti del- le Armi , e de' Marziali , piu nobili fieno ; Tanto piu , che , fendo il go^ vernare gli ftati parte de* Legifti : ii cuftodirli de' Marziali; e fendo 1' Uffi- zio di governare di quello di cuftodi- re piil nobile; mentre all* ultimo outti gli Uomini atti efter ponno , che per conto del primo dire non 11 pub , a' Le- gifti in Concorfo co' Marziali la Prece- denza competa. Ammeftb , quanto li e detto , non ofta, che nel Tefto (c) il dica , che la Difciplina degli Alloggiamenti de pri- mi Padri di Roma , e la Carita de' fi- gli piu antica lia ; mentre da cib non fegue , che i Romani la Difciplina de- gli Alloggiamenti per piu Cara , e piu antica tenelfero ; Anzi cofa chiara efprelfamente fembra, ch'effi Romani per qualche loro Legge particolare , col titol di Militare diftinta , com' £- muli delle Leggi delle Genti , a quefte ricerreftero: mentre, pretendendo ricu- perare da gl' Ingiufti Ufurpatori eib , che loro per giuftizia appartenere pre- tendevano , prima di muover Guerra , a quelli il termine di trentatre giorni a ■, deli- n TF? (c) L. Pram. $. (ant eel. 6. ( b ) L. quamvisff. dejur, p 4 tr. Bald, de pae. cci 7. «. 74. Soccif}, Cenf **. ft. 1 1. Vol- I. poJJlimifiium §.filiuiff- de Capt. 1 9 quantunque Dotti , per lo : Governo Cattivi fono riufciti : grignoranti per Contrario Ottimi: ma vero altresi egli e, che i buoni, e dotti meglio fempre che i buoni , ma ignoranti , governano ; perche quefli da. 3 Miniflri cattivi con facilita; quegli difficilmente , fono in- gannati : il perche Alejandro Severo, da Lampridio riferito, con ragione pre- fe a dire : illos fcilicet potiffimum promo- vendos , qui per fe Rempublicam gerere pojfunt ; non per Affefores . Verita , che , come nella Prefazione di queft* Opera gia accennai , da Carlo V. ricc- nofciuta, quando da un' Ambafciadore della Repubblica di Geneva alcune pa^ role latine profferite , da effo Carlo non intefe , dierongli motivo di dire : fof- fro adefso la pen a del mm puerile er- rore : Adriano mio Precettore di queflo penti mento fu prefago . Che piu ? il Legislatore fteffo a' 20 Principi raccorda : minus Armis quam Litteris in Republica opus efse ; ut utrumque tempus & Bellorum > & Pa- ds a Principe gubernari queat : e cio , per farci comprendere , che le Guerre AfFari tali riguardano , che per la lo- ro terminazione la Dottrina , e la fa- viezza molto piu che la forza delle Armi fi richiede : ragione , per cui Cicerone ha detto , Cedant Anna Togae : E con giuflizia Y ha det- to; mentre, fe, come fi e accennato , dell' antichita , cosl delle une , come delle altre, fi parla, per leaddotte ra- gioni , le Lettere preferire fi debbono : fe dell* utile Comune , 61 tre quanto pari- Parte 1. Cap. VI. paucijjimus potui promulgate Legis parimcnte & c defcto , V Erudizione , come CaJfiodoro{a) offer va , la Natu- ra di moltiffime belle cofe ornata fa comparire ; e per cib piu lodevole la rende : le Lettere amore conciliano : le Armi ad odiare concitano : onde , s J egli e vero , che nell' amore Virtu maggiore che nel timore confifla , le Lettere alle Armi preferire fi debbo- no : Si confidera ancora , che la fcien- za alia pratica prevale : che le Lettere in fcienza propriamente confiftono i le Armi nella pratica : Che quelle cofe , crje , come le Lettere , fanno , piu che le altre , che , come le Armi , ubbidifcono, degne fono : Cosi rifpet- tivamente per conto di quelle che alle Opere di Dio, come la fpeculazione , avvicinanfi, fi dice. I/Arte militare collo fludio Corag- gio acquifta . Fortuna al Mondo da- ta non e, che mercela gloriofa fcienza delle Lettere crefciuta non fia : Quei Generali d* Armate piu Eccellenti fo- no ftati , che delle Lettere ornamen- to maggiore hanno avuto : Scipione Ajfricano il I. e de' Romani il piu Celebre Capitano , per teftimonio di Plutarco ( b ) dir foleva , ch' egli , quando in ozio trovavafi , piu opera- va , che quando alia Tefta deir Efercito marciava: Alefsandro, Pericle ; Lucul- lo ; Pirro ; Tra'jano ; Adriano , e tanti altri Eroi dell'antichita , in lode delle Lettere cofa detto non hanno ? Leone VI. Imperadore ne* feguenti termini parlonne : nam , cum in antiquis , & recentioribus rei militaris , atque Impe- ratoritf Scriptoribus , diligenter verfati fumus ; atque aim hiftoriis , foluta Ora- tione , res gefi as memorise mandantibus y nayaverimus operam ( fi ofTervi ) & fi quid preterea in manibus Hominum efl , ad bellicos Ufus idoneum 3 & qu. 3. ( b ; Apof. 46 Piazze le Conquifte fece, quanti giorni ncl corfo di un' Anno fi numerano : il perche Vegezjo di lui in quefti termini pari a : Cato ille Major , cum Armis invielus ejfet ; & Conful Exercitus f fi difciplinam militarem con- ferret in Litteras : ( E volendo render- ne la ragione , Soggiugne ) nam unius 4etatis funt , qu toriofe Armi , ma colle Lettere ancora- gloriofo refe : mentre colle Armi. * Confini della fua Monarchia dilatb , ma , merce il grido del Trioofo delle Lettere , il fuo gran Nome alle piu remote parti dell' Univerfo giugner fe* ce: il perche l'Erudito Abate Fonta- nella ne' fuoi Dialogbi de* Morti fin- gendo , che Augufto , introdotto tra* fuoi Eroi , ( c ) cosi per conto di fe fteflb parlando, con Pietro Aretino de. clami : Vous commanderez done du mo- ins , que je meritois les louanges , que ? ai refuse , puifqu il eft fur , que la po~ fterite les a ratifiees par fon jugement ; f ai fur cela quelque fujet de me plain- dre d' Elle; car Elle s 3 eft tellement ac- coutumee a me regarder comme le mo- delle de Princes , qu* on les hue d' or* dinaire , en me les comparant ; & Sou- vent la Comparaifon me fait tort : A cui 1' Erudito Scrittore fa , che 1' Are- tino ne' feguenti termini rifponda : Con- folez Vous; on ne Vous donnera plus ce fujet de plainte , de la maniere , dont tous les morts , qui viennent icj , par- lent de Louis XIV. , qui regne aujourd- huj en France-, c' eft lui, qu on regar- dera deformais , comme le modelle des Prinees ; & je prevois , qu a I' avenir on croira , ne les pouvoir louer davan- tage, qu enleur attribuant quelque rap-^ port a ce grand Roj . Onde quel grand* Uomo, che Lorenzo, Baldajjar Gra- Ziano nel fuo Politico Fernando verfo il fine fcrive , aver detto , che , fe mai la Monarchia di Spagna a decli- nare foffe venuta , per riftabilirla , altro modo ftato non vi farebbe, cne far tornare in Vita Ferdinando ( il Cats- —■* ( a ) Lih.i.t.to.is.*t7. ( b ) tih. 7 . *»M*. ( C ) Vag.xv Cattolico .' ) Se a f noflri giorni nel Mondo fi foffe trovato , foggiunto avrebbc : quando tin Luigi XIV. ed 4in F ? Hippo V. non vi ft trovajfe . i6 Con ragione per tan to D. France fco Miranda Villafane , nel fuo Dialogo delk Lett ere , e delle Armi , rifletten- do , che i beni temporali dall'arbitrio della Fortuna dipendono : quei dell' A- nimo perder non fi ponno , la Contro- verfiaa favore delle prime decife. Fran- cesco PatrizJ ne* fui Par a lei It mi lit art con forti Argomenti rimoftra , che di quei Conduttori &' Eferciti , che nelle Lettere Verfati non fono ftati , Azio- ni veramente Eroiche non fi racconta- no : Confidera anch' effo , che , come di fopra fi e accennato , V Efercizio delle Armi non per altro, che per ot- tenere la Pace, appetibile fi pub dire, mentre , come Artftotile ofTerva : nemo Bellum, quia helium eft , gerere inftituit; fed Bella gerimus , ut in Pace vivamut . refo , apprefTo Erodoto : Neque enim quifquam ita amens eft , ut Bellum quam Pacem pr come di Guerra, per ben governare i Popoli , tanto le une > quanto le altre necefTarie fono : Cos! dice il Ferretti (b) E lq fteflb Guatxo nella fua Converfaz/one ( i ) fog- giugne , che le Lettere , e le Armi ben' unite ftanno, tenendo con una ma- no la Lancia , coll' altra la Penna , per tramandare a' Pofteri le memorie delle llluftri Gefta : nel Dialogo (k) dice, che i Papi , della Pace Amato- ri, voglion , che le Armi alia Toga ceder debbano: Cos! diceil Birago nel- la fua Gerufalemme Conquiflata (I) fog' giugne perb , che ( com' e veriflimo ) fuori dello ftato Ecclefiaftico , e d' al- cune Citta d' Italia , le Armi precedo- no; perche, come Paris de Puteo nel fuo Duello ; e Gregorio Mondi nel fuo Trattato de Muneribm , & bonoribus offervano , tra gli ftrepiti delle Armi le Leggi Civili non s' intendono . Ma , quando i Letterati co Mar Zl ziali infieme trovanil , cosi per conto di materie Letterarie , come d' Atti Civi- ( a ) N. 97. ( b ) NohiL lib. j. e. 31. n. 7. ( d ) Lil>.i.f.m.z6i.efeq. ( e ) F.z 5 6. ( g ) F. m. 64. ( h ) T>c f f milit. f. *. n. 9. ( c ) P. a. c. 50./. 534- ( f ) Mvi.loe.cit.f. ^54 x {\)Lib.i. ( k ) F.63. (I) Lfr 19.Jt.15, Parte I. Civili, ed indifferent! , giuftala difpo- fizione del Tefio ( a) e la Sentenza , cosl del Gra^iano {b) come del Card. Tofchi (c) oltre molti altri , i primi preceder debbono .* cosl parimente di- fpongono gli altri Tefti (d) . II Caffa- neo pero (e) fcrive , che in Francia per conto degli Atti indifferent! il con- trario fi pratica ; che il Maeftro de' Sol- dati , in quel Regno , Gran Contefta- bih chiamato , al Prefetto al Preto- rio , o fia Quejiore , che cola col Titol di Gran Cancelliere fi diftingue , viene preferito : come pero a' noftri giorni fi pratichi , nel Capitolo VII. della Par- te III. il vedremo . In vigore del Te- ito (/) cosl il Prefetto della Citta , c quello al Pretorio , come il Maflro della Kavalleria y e quello della Fante- ria in pari grado fi trovano : quegli pertanto che la Dignita prima ha otte- nuta , preceder debbe : II Soldato di gra- do in grado( il Caffaneo parlando tutta- via della Francia , immediatamente tipiglia ) il Dottore fempre precede: perche neir Ordine della lettera , die' egh , le Lettere appunto alle Armi fi antepongono ; ed apprefTo molti Dot- tori cosi veramentc fi trova : nell* ln- ftituta fi legge : Jmperatoriam majefta- tem Legibus armatarn , & Armis de- cor at am effe oportet . 34 In materia di Precedenza pero , co- me Baldo (g) ed , oltre tanti altri di fopra allegati , il Nafta (h) dicono , la Confuetudine attender fi debbe : e tale Confuetudine , o che dalla Leg- ge eforbitante ; o che ad efla Legge contraria fia , giufta la difpofizione della Legge Civile , per lo corfo di dieei Anni s' induce: Se la Legge Ca- nonica fi attende, quando da efla Leg- ge Eforbitante fi dice , colla Civile concorda: fe poi la Confuetudine alia Legge e contraria, il corfo di XL. An- ni fi nchiede : In materia di Preceden- za pero , al parere di molti Dottori , anche la decennale bafta (/'; Anzi al- Ateneo Tomo V. Cap. VI. 49 tri ammettono anche la Confuetudi- ne di fatto come Y offervanza in certi Atti (kj onde alia Confuetudine ap- punto ricorrcr con viene. In Firenze, a cagione d' efempio ,35 i Dottori a* Kavalieri la Precedenza ceder debbono : fendo per tal conto nata Controverfia in quella Cittl tra Vincenzo Ulivicri , Kavalicre deir Or- dine di S. Giacomodi Portogallo, Pro- veditore dell' Arte della f ana della medefima Citta ; i Dottori di quel Tribiinale della Mercanzia ; e gli altri , che ad efli Dottori la Precedenza cedo- no, ilGranDuca, col Parere della fua Confulta , del mefe di Dicembre dell* Anno 17x5. dichiaro , che , attefi gli Ordini antichi de J fuoi Predeceffbri , co' quali fi trova effer ftato gia ftabi- lito y che i Kavalieri di S- Stefano in Firenze la Precedenza fopra gli altri Kavalieri ; e quefti fopra i Dottori goder debbano, al fopraccennato Kava-. liere Ulivieri fopra tutti i Dottori 3 e a tutti gli altri , che a quefti il luo- gocedono, la Precedenza dovuta fia , come da Biglietto dell' Uditore Giaco- mo Contiy Capo , e Soprantendente del Conjiglio di S. A. del feguente tenore fi vede: Molt' 111. ed Eccellente Sign: 11 Sereniff. Gran Duea noftro Sign. avendo fentita la Controverfia di Pre- cedent inforta in codefto Magifirato di Mercanzia , inerendo a piu , e diverfi ordini dati da fuoi Predeceffbri , e particolarmente al Refcritto del di 25. Ottobre 1577. cbe difpone nella feguen- te forma cioe : I Cavalieri di S. Ste- fano in Firenze anno a precedere a tutti gli altri Cavalieri; e gli altri Ca- valieri a i Dottori : e quefto fi oflervi in futuro; ed il prefente Refcrjtto fi confervi : Confennato del Mefe d* Aprile 16 12. ed avendo fentito il Pa- rere della fua Reale Confulta ha co. mandato , che il Sign. Cavaliere Vin^ cenzh Ulivieri , come inftgnito dell' Abi- toy e Religion? di Cavaliere di S. Ja- G como ( 1 1 L,T^ c c u :X\:'' wli ''' l,c - d,s "^- T ' M '- ( b > »*■».... .*.-.*» u Lett. D. Cencl. 550. *****<'.c.fin.c<>Lx^V, e xl,hdi f it».tf.E ! ,tr,4 e Co*fuet DeJle Precedence Naufragj ordifce al taciturno Obhlia : Quefta , perche il Nemico a terra cad a y Si fa Compagna al bellicofo Dio ; Quella , perche il fm Nome al del jeri vada , Segue r Orme or dl Palla , cd or dt Clio . 11 trionfare ad amendue f afcriva , Moflraft Puna nelV Aringo forte, , V altra Erudita al be I Cafaho tn Riva : In quefto fol varia e tra lor la Sor- } te ; V una , per eternarfi > i Morti avvi- L " altra , per non morir 3 , altrui da morte : E Monf. Paolo Are ft nella Parte 11 del Ubro III delle fue Imprefe Sacre , dopo T lmprefa XXX. , parlando della materia de'Studj , e delle Scienze , in una Digremone dell' Eccellenza , e ne- ceflita delle Lettere in paragone delle Armi ; dopo aver meffe in Vifta le ra- gioni, che a favore delle Armi addur- re fi ponno, paffando a parlare a favo- re delle kettere , colle rifpofte a cib , v r u, fl m n -in che a Vantage delle Armi ha detto , tore, non folamente 1 5old-ati, ma an- cne *.«■****$& ™r1n- che loro Uffiziali preceder debbe ; co- con Cicerone nel I. de ah Uffiy conclu £ d™oi\dePuteo(c)e>l Ciriaco(d) de: Non minorem uuhtatem affect UR2Roma»a(e)hide6Co. II per- qui Reipublc* pr.Junt , quamjus Bella chhAuberj nella fua toM.^Lm^,' IfcW «r«» Cotfto /^ 5° in infamia , quanto per cagione di propria infamia , fi ponno perdere , ed in certi Cafi ricuperare , cosi per conto della Precedenza avviene ; po- tendofi efla perdere , cosl per difpofi- xione della Legge , come per fatto al- trui , o proprio : ed in alcuni Cafi ri- cuperabile; in altri irrecuperabile fi di- ce : Nel prejente Capitolo dunque ve- dremo , quando , e come fi perda ; e ricuperabile , o irrecuperabile dire fi debba. 2 Per difpofizione della Legge, e fen- za infamia , allora la Precedenza fi perde, quando , a cagione d'efempio , un Vefcovo , o altro Prelato da una Chiefa ad un' altra paffa ; o V efercizio della Dignita , per cui la Precedenza gli compete , per certo tempo conferi- tagli , a fpirar viene : Si perde ancora , quando volontariamente fi permette , che altri pet lungo corfo di tempo pre- ceda , perch e fi prefume , che per giu- ilo titolo cosi feguito fia ■ : e quando il pofTeffo di tale prerogativa antichiffimo fi prova , di Privilegio ha fbrza ( a ) Quando , perb , lo Spogliato all' atto ufurpativo fi oppone, la regola filimi- ta (b) molto piu, quando lo Spoglia- to per fervigio della Patria, o del Prin- cipe aflente fia ftato . 3 La limitazione fuddetta a favore de J fucce (fori nelle Dignita con facilita Ateneo Tomo V. Cap. Vll. 51 maggiore fi ammettfe \ quando il Pre- deceflbre per cortefia , inavvertenza , o altro motivo , fenza ragione , abbia tollerato , che altri , in quakhe atto preceda , poiche , ammeffo, che alia Dignita la Precedenza dovuta fia , il PredecefTore , con rinunziare anche al pofTeffo , al fucceffore pregiudizio non reca. Si perde ancora, quando per cagione d' infermita Y Impiego , per cui la Precedenza compete, non fi efercita : ma , tornandofi all' efercizio di quello ; e dipendendo tale prerogativa da effo Impiego ., fubito fi ricupera , quantun- que gli atti hel tempo deirimpedimen- to feguiti foffero reiterati; poiche, non prefumendofi , che il Confenfo dell* impedito fiavi concorfo, Confuetudine o prefcrizione non fi pub addurre ; ma quelli, come ufurpativi, per fentenza Comune de* Dottori rigettare fi debbo- no ( c ) Cosi ha detto il Cardinal de Duca>( d ) Cosi lo Sperelll ( e ) e la Rota Romana cosi piu volte ha deci- ! Gli atti ufurpativi poi , dalf Inferio- re efercitati, tutti rigettar fi debbono; perche , difponendo tutte le Leggi , che al Superiore di grado in Concorfo coir Inferiore la Precedenza competa , atti di tale natura alle difpofizioni di efle Leggi pregiudicare non ponno. (g) II pofTeffo Ufurpativo per tanto pre- fcrittibile non e ( h ) ma , giufta la di- fpofizione del Teflo ( /) come corrutte- la, ed abufo, alle Leggi appuntoripu- gnante , rigettare fi debbe : Cosl dico- no, Y Abate (k) il Valenyuela (/) con altri riferiti da Deciano (m ) il Meno- chlo (n) il Gr ablatio ( p ) V Addente a Lodovifw (p) lo Sperelli ( q ) il Cardi- nal de Luca al luogo citato ( r ) Sen- tenza dalla Rota Romana piu volte G 2 cano- 4 i * \ R ^ ghHi Ji Prge '£ Jel &«'* di Firenie ». i j./". 1 3 . ( b ) Ragioni di Vreced. del Due a di Ftrraraf. i. ( C ; Dettan. conf. ai. «. 7 g. lib. i. Capte. Gahot. eonf. 4 8. n. %6. lib. a. Menocb. eonf. 90. Giul. Capon, dife. 4. t . % ^ "+? l ' M - arot - d 'f c - ll - n - 42. Grayan, Jifc. 298. n. 99. Panimoll. dee. 1. Ann. a. n. 14. efeqq. ( d ) De Vrtem. dife. 24- n. 5 . e 6. ( c ) Dee . 1 79 . C f ) B&ratt.dee.iQ.n. 11. Lodovif.Jee. 310. i* Add. dec. 324. Merlin.dtc. 137. n. 18. Rojas dee. 317. e 356. nelle rec. dec. 254. «. 20. dee. 3^7 p. 10. ( g ) Fr Aretin.eonf. 23. n. 12. Alejf. e Add. I. cum quid ff.fi cert. pet. Bee. eonf. 192. ». 10. efeqq. lib. I. Tab. de i U \ n Ann C ° n '' X 4 / 2 ' "' 1 5 ' Mam ' di f c - 7 » • «• 47- Ab. eonf. 2 1 . avanti il n. 4. Vol. 1. ( h ; Cap. fin. de Cotjuet. Tefaw. q. 48. ft. ^ lib. x.Covar. Refol. c. 1 3. nu. 5. lib. 2. Ferenlill. a Buratt. dec. too. lett.A.v.Con\uetudo. Panimoll. he. eit. n. 12. Rot. dec. 232. ft. $.p 7. dec. 212. n. 12. p. 1 5- rec. 4 1 { C '^- mala Confuetudo 8. difi. Autb. ut nullijud. §. 1. Coll. 19. ( k ) Conf. 58. ». 17. / \ Z? n l-l}, in -4 Q *' e fm' ( m ) D.Ctnfzj.n. 65. efeqq. ( n ) Conf. \z6.n. 30. e 31. i ; Dec. Hare. 7. ». x 6. { p ) J) ec , , Z(Jv> ( q ) Q tt lj9 \ x ) £>,y>. I<5 . „ t j J% £ j;f e , I4 , «. l6t 5 % Deik Precedence eanonizzata , e fegnatamente avanti^ il Citato Lodovifio ( a ) avanti Cqccwq ( b ) diffufamente avanti il Cardinale Ottobono ( c ) e nelle Recen^ori ( d ) Anzi alcuni Dottori vogliono , che ne pure dal Principe fteftb ft pofla appro- vare ( Ab. he. eit. Han. eonf. ,0.6. ». \, conf. ,07. tif. *• Sord, eonf. 127. «• %V ^ ^ atr ' * *'* *ty "' *'™ fo ) Conf.7l.n.b ) AdIndult.gen.Cmm.eap.z%n. l.oj.ejeq.. II Parte 1. Cap. Vll. %x\ e ftato conferito , anche valjdamen- te h reintegrazione ottiene , ii luogo , che prima all' altro competeva , occu- par debbe ; poiche la reintegrazione ienza pregiudizio dellc ragioni da altri in tanto acquiftate , conceduta $' inten- de (a) Regola , che , come Bartolo ( b ) il Torre ( c ) e Ja Rota Romana (d) dicono , quando la prjvazione Je- gittimamente e feguita ; e la reinte- grazione per grazia & ottiene , fenza Controverfia procede ? perche if Rein* tegrato quelle cofe pretender non pup ? che , mentr egli della Dignita. priva* to fi trovava , come Vonato ^{ntonfe de frlarini ( e ) e J l Rovito (f) dicono , ad altri erano ftate concedute . E cib. , come il Torre al luogo citato (g ) foggiugne, allora parimente procede , quando |a reintegrazione di moto pro- prjo del Principe viene conceduta , ogni volta che nella grazia efpreftamen- te non ii dica , che efib Principe alle ragioni da altri gia acquiftate pregiudi- care intenda : ma di quefto nel Capito- lo feguente ancora una volta parlere- Quandq poi la reintegrazione e si am- pla , e plenaria , che efpreflamente fi comprenda > che il Principe voglia , che in pregiudizio del Reintegrato niu- rto pofla aver* acquiftate ragioni , la re- gola fi limita j attefib che in tal Cafo fa grazia opera , che il Reintegrato nelle fue priftine ragioni reftituito s* intenda (b) poiche, quando il Delin- quente ampljfTima , e plenariamente dal Prinqipe nel fuo priftino ftato fi reftitui.fce , tale reftituzione, come una fpecie di poftliminio li confidera ; Cosl comunemente dicono i Dot tori ; e fe- gnatamente il Graham li\ L* Oddo (k) ed AnttWX Portugal (/) .< La reintegrazione pero allora amplif- fima y e plenaria fi dice % quando il 53 Principe al delinquente ogni Reato ri- mette : ogni pena jncorfa condona : ogni Proceffo , ed Atto contro di Jui feguito annulla ; ogni fentenza da qualfi- fia Giudice profferita abolifce i alia Pa- tria ; alia fama ; a gradi , ed onori lo refti- tuifce ; in queljo ftato in fomma lo rimet- te, in cui prima del commeftbdelitto fi trovava, Anziil Legislator? (m) dice, che la fola parola refiitwfct la grazia talmente plenaria feco porta , che per poter ricuperare tutti \ beni » onori , e prerogative , baftevole d confidera ; leggendofi nell J accennato Teilo : ut au~ tern fcias y quid fit in integrum reflitite- re y honoribus , ordini tuo , @ omnibus ceteris te refiituo . Cosl dicono i Dotto-> rt fopra lo fteflb Teflo della Legge fi-> nale , e fegnatamente 1* Oddd al luogo citato (») il Mafirtllo (o): oltre tanti altri dal Farinaccio (p) fi confiderano ancora quelle parole , abolendo ogni Pro- ceffo , ( q ) ficcome le altre , nello fta- to , in cui prima fi trovava ; che impor- tano la retrotrazione al tempo del delit- tv } ed hanno forza di abolirne la me- k moria ; molto piu le altre ; flenaria r mente refiituendolo , che di ricupera- re anche i beni preflb terze Perfone efiftenti la facolta attribuifcono ( r ) e le altre , che come Rolando a Valle al luogo citato (/) offer va * la ftefla cofa inferifcono < Al noftro propofito ancora cade la i% quifiione dal Boerio (?) promofla : va- le a dire, fe un Duca* Principe, Mar- chefe , Conte , o altro Titolato , fen- do difcacciato dal Dominio , e pofief- fo del fuo Feudo ; indi reintegrato , un altro , che , durante il di lui Inter- regno, Dignita alia fua eguale abbia ottenuta, preceder debba, a cui favo- re il citato Scrittore rifponde : ma io, per le ragioni di fopra accennate , e le altre ne* Capitoli XL e Xlh del- la ( a ) Ragi^ndi'Pi'tcteJ.delDmaJiFirenien^g.f.ii. (h ) L.z. ff.de Decur* ( c ) D«? paSl. futur.fu.ccetf. lib. %.. e.zf. a. 77. ( d ) Dee. 44. 0. 2. p. 3. rec* ( C > Refol. 98. lib. 1. ( f ) Dec. 37. ( g ) ZST. 80. ( h ) D.RagiQnedelDuc4diFerrar*f.9.er;. ( i ) Dife.i^<^.n.ig.efeqq. ( K ) De refiit. in integr. p. x, q. zj e 98. ( 1 ) De donnt. Reg. lib,, z. c. 1q. «. 45, ( m ) L.i.C. decent, paff. ( n ) D. q. 93. n. 1. efeqq. ( o ) D. Comment., f. 20. n. 14. c. z%.n. 8. ( p ) Prax.q. 6. n. %z. ( q ) Bald, d l.fin. ed ajtri rifenti ' dalf Oddoloc. (it. n. i6.e feqq.Teregf.de Jup. fife. lib. 5. *//. a. »« SJ[< Faritiae* loc. cit. n. 28. efeqq. Maflrill. he. cit. \t) Variftonf. i.n.^f.iib. *. Roland.* Vail. tonf. 45. n. 30.32.W. 4. Brunor.dal Sole qiQ.nu.&x.Oddoloe. tit. MaJ}ri/l,d.(.zz,ft,^. ( « ) W. 37. ( C ) Lot, (it. p. 1. de trd.Confi. Reg. §. quid deDwen.'j. 54 la Parte IV. del Trattato delT Onore addotte , credo , che colle diftinzioni quivi riferite proceder fi debba, 1 3 Ma , perche , quando non per delit- to del Poffeffore, ma per di Lui omif- fione ; o per altrui ufurpazione la Pre=- cedenza fi perde , chi fpogliato fe ne trova, intendendo ricuperarla, al Prin- cipe, nongia, ma a'Giudici , per ef- fer mantenuto, o reintegrato nel pof- fefTo di effa ; ed occorrendo domandar- ne ancora V Immiflione ,, ricorrer deb- be ; Ne' Capitoli feguenti vedremo , a quali Rimedi, ed a quali Tribunals , per ottenerla > il Ricorfo competa , capitolo vni. Come le raglom della Vreceden- %a tie Giud'f-Q poffefforj fi provino , meno per conto della Prece- denza , che di tutti gli akri Di- xitti , dovendofi difcuter le Controver- fie , le Azioni , e i Rimedj fi danno , per cui tale prerogativa fi poffa confef- vare , ricuperare, o acquiftare : Azio- ni , e Rimedj > che in Poffefforio , ed in Petitorio fi diftinguono . Alcuni Dottori ; e fegnatamente lo Scradero ( a) e Knkhen ( h ) vogliono , che fu tale propofito il Poffefforio col Petito- rio cumulare fi debba : Sentimento , che fulla Rifoluzjone della Dieta di Spira dell' Anno 1570 e fondata; e per conto de' Diritti incorporali in genere anche da altri e abbracciata (c) ma in ordine alia Precedenza , fegnatamente quando il pofTeffo e chiaro , per e vita- re le Riffe , e gli Scandali , cosi per conto degli Atti pubblici , come de J privati, per fentenza Comune de' Dot- tori, di cumulare 1* uno coll'altro Ri- medio neceffario fempre non e : cosi y oltre molti altri dicono, il Barhofa(d) e'l Menochio (e) : molto meno, quan- do il titolo e torbido j Sjcche ifpezione Delle Precedence Wi maggiore fi richiegga : Anzi in tali Ca« fi , come il Cardinal de Luca (f) fog- giugne , il Petitorio fofpefo reftar deb- be ', Sentenza dalla maggior parte de* Dottori feguitata, e con ragione, poi- che , ficcome cofa certa fi e , che 1* Interdetto: Uti pojfideth -, cosi per con- to delle Cofe incorporali, come delle corporali fi ammette , per conto del- la Precedenza pertanto negate non fi debbe .« Pividendo dunque il Poffefforio dal Petitorio , nel prefente Capitolo del primo 5, nel feguente del fecondo par- leremo : il perche al prefente propofito diremo , che , per poter' ottenere la manutenzione nel poffefTo della Prece- denza, convien provare , che TAttore del tempo , in cui egli nel fuo Diritto fu turbato , di effo in pacifico poffefTo fi trovaffe ; e che pofcia dal Reo con- venuto il pregiudizio fiagli flato inferi- to ; poiche , come e noto , il Verbo mantenere altro non fignifica , fe non che tenere la Cofa controverfa nello ftato, in cui al tempo del moffo giudi- zio fi trovava. In ordine al poffefTo poi , che lo fla- to prefente riguarda , il GraTJano ( g ) e la Rota Romana ( h ) dicono , che bafti ancora provarlo di tempo anterio- re: Anzi che il pofTeffo Civile coll'ani- mo ritenuto attender parimente fi deb- be; poiche, fehdola Precedenza , co- me fi e detto, cofa incorporale, fenza la participazione , e la pazienza di que- gli , del cui pregiudizio fi tratta , ne per uno , ne per molti atti , attefa la difpofizione del Teflo ( i ) da altri fi pub acquiflare : Cosi dice il Farinaccio (k) onde, fenza tale participazione, e pazienza acquiftata , come violenta , ed ingiufta rigettare fi debbe : cosi , ol- tre molti altri , ha detto la Rota Ro- rnana avanti il Cardinal Serafino ( / ) : poiche, come lo Scradero (m) offer va, fi prefume , che quegli , il quale di detta prerogativa con violenza e ftato private 3 coiranimo fempre, come fib accen- ( a ) Coftf. 4. «. 457 Vol. 1. ( b ) Defaff.non prov.Jw-.t.r-n. 152. ( C ) Gilman. Sympber. Vot. 4. ». 1 7. efeqq. tit. jq. p. 3. torn. 1. Gotbman. co/if. 47. *• 9- Vol 4- ( d ) L.fidevi n.n.m.f.folut.matrim. ( e ) Vereiin.poff. Rented. 3. «. 313. e feqq.e 526. ( f ) DeFeuJ.difc.1z7.fi. 3.M. ( g ) D*fi- 4li.iftprinf.difc.gio.tt. i.difc. 911. ». 3, ( h ) Decif. 243. p. io- fee. ( i ) L.fiaqttamz.ediviiDD.C.defervitUt.&aqua, k ) Con].g S .'tf, 22. lib. I. ( 1 ) Dec. 964. p. I. ( ID ) D.fttif.4. ». 15^. Parte I. Cap. VIII. 5 5 che fi dice , che per f atto di Liviltl dal Re di Spagna con Carlo Principe di Wallia, figlio di Giacomo Re din- ghilterra , con permectere , che la di lui deftra occupaffe , ufato , eflo Re pregiudicato non reftb (i), Cosi per 1 Alloggio da Innocenzo VI II. al figlio minore di Maomctto Gran Turco dell me il Dotto Calderoni mio Amico , e j gia nella Rota di Ferrara meritijfmo ato, V abbia ritenuta; e'lpoffef- fo , fenza , che il corpo , e 1' animo vi concprra , non ^ perde : molto meno quando il Poflefsore abbia pretefo di non efferne fpogliato ( a ) . Ed in tali Cafi , come il Cardinal de Luc a ( b ) e la Rota Romana (c) dicono, il Peti- torio fofpefo reftar debbe; mentre,co- Anno 148 1 neir Appartamerito del 1 a gia nella Rota « .crrara me— . fe^feeS?a| fe Collega, prefentementeUditore 4 quel , del deftmo del qua ente la di Firen Z e < d J offerva 1 online ;« | pe C^IC > ( * ) ^ pregiudizio del PofTefTorio turbare non fi debbe : il perche il Giudice in tanto per conto del Petitorio ha le mani lega- te : e'l PorTefforc , giufta la Sentenza del Panimolla (e) per non reft arpregiu- dicato , anche colla forza puo far red- Atcnzjj Se poi r Attore permettefse , che da altri , efso prefente , e non Contra- dicente , Atti al di lui Dintto pre- giudiziali fi efercitafsero , per fentenza del medefimo Panimolla al luogo cita- to , la manutenzione non gli compete- rebbe : anzi efso Panimolla nel medefi- mo luogo ( f ) dice , che a tale effetto anche un atto folo , per impedire la manutenzione , bafta • il quale rimedio o quello della reintegrazione , per al- tro , venendo il pofsefso naturale , da altri ufurpato al legittimo Pofsefsore compete : Cosi dicono , \\ Menochio (g) e Gait tra le Decifioni del S. Feli- ce {h) e la turbazione anche col timo- re per qualfivoglia forta di moleftia ; impedimenta ; o contraddizione , infe- rito fi prova . 5 Avvertire altresi conviene , che , non folamente per gli atti al Pofsefso- re non noti , ma anche per quei , che in certe contingenze cogli Ofpiti fi pra- ticano , che per Convenienza ad ope- rare contro il proprio diritto obbligano , il pofleffo della Precedenza pregiudica- to non refta ; mentre cib , che per Ci- vilta fi fa, obbligo non induce : il per- ne fcrive . Ma il dellino di quell* Infe- lice Principe a fine tale il condufle , di cui la Storia pur troppo park : ( di quel Deftino m'mtendo, che dalla 5o- vrana difpofizione della prima Cagione dipende , che alle Seconde , come da effa dipendenti, e della Natura mezza- ne, operar lafcia ; inordinea che, coir Elezione deirUomo, cib, che Dio di- fpone , e permette , fuccede ) . Cosi per conto di cib , che a' tempi noftri in perfona d' altro fventurato Principe avviene, conviendire. Ma , il difcorfo fopra gli atti di ur- 6 banita riaflumendo, avvertir conviene, che , febbene regolarmente tali atti , come fi e detto , in confiderazione ave- re non fi debbono (/) mentre fi efami- na , per quali motivi veramente quelli feguiti fieno , il Pofleflbre , come la Rota Romana piii volte ha detto ( m ) nel °rado , m CU1 ^ trova > mantenuto, efTer debbe : anzi , concorrendo a di lui favore multiplicita d' atti , per lungo tempo efercitati ,'la prefunzione , che per mera urbanita fieno feguiti , efclu- fa refta: poiche, come la Rota Roma- na piii volte parimente ha decifo ; e fe- gnatamente avanti Monf. Bicbl ( n ) : neir allegata Terraconenfe avanti Monf. Omano : in una Monopolitana Pr^emi-^ nentiarum fuper manutentione avanti Monf. Molines il di 27. Giugno del 1705. per efcludere la prefunzione , che gli atti per grazia , o conve- nienza ( b ) J)eJudic.dif ( .i $ .n.xx.difc^o.n. % . ( C ) Dee.^n.x.ex^ i6.r,/. 1 d ) Refol. 33. *».!$•' (m I C ) !>'/. *• *• 5- d ) N ' 1 .3- ( g ) Lee. cit. RmeJ. 3. n. it iUw ( h ) DfC - M- »■ 20 - 'M*' ( i ) Merenr. Gall. Iflof. 1623. ««. 9- ( K. ) Vandtl hb. 1 3. e. it. ( 1 ) Mantic. dee. 304. «• id. dec. 483. «. 16. p. $.tom. z. fee. £ j Gerandett. ( m ) Bitkdec. izt. n.5.0r»a».in Terractnen. Jur. punttar,. fuper maattt.Xt. ?«». *7°3 v mtnut.Z.Giugn. i-joy avanti hjleffo. ( n ) Bee. 52a. n. 19. e dec. 543. n. 16. S 6 8 menza fcguiti fieno lo corfo di died Ai In alcuni Cafi stto di Urbanita i offervanza per ^nni fi artende. , non folamente per , ma di neceffita an- cora , perche coll' Avverfario non fi pub competere , come fi e accennato , la Precedenza correr fi lafcia ■: Nelle Memorie, o fia Tefiawento di Gio: Ba- tifta Colbert fi legge , che il Duca d' Anguien, che per Ja morte di fuo Pa- dre di Principe di Conde il Titolo af- funto avea ( di quello m' intendo , che contro il Defonto Luigi Xiy. fno Si- gnore, follevoffi ) dovendo portarfi a Bruxelles, 1' Arciduca Leopoldo , po- fcia gloriofiffimo Imperadore , che per Io Re di Spagna di quel tempo cola trovavafi, mediante un fuo Miniftro , faper voile , fe il Delle Precedence fo, non per altro prevent ivamente Principe la mano da' effo foffe tendere : per pre- propofizione , che al Princi- pe ben comprender fece, a quali ama- rezze il fuo errore ad efporlo andava ; perrhettendogli il proprio ma non Coraggio di punto efirarvi fopra , al Meffc fubito rifponder fece , che 1' onore , che d' etfer il primo Principe del Sangue di Francia egli godeva , di ricordargli il proprio dovere non lafcia- va : che per tanto air Arciduca face- va fapere , che quando effo Arciduca ne'Paefi Baffi la perfona del Re Cat- tolico rapprefentara non aveffe , egli il paffo cednro non gli aurebbe : che > quando il medefimo Arciduca alia di jLui Cafa in tale qualita fi foffe por- tato, egli la mano negata non gli au- rebbe : ma , che , portandofTpofcia effo Principe alia Cafa dell' Arciduca, per vifitarlo ,' corrifpondente tratta- mento feguire doveffe . Rifpofta s) fiera dall' Arciduca non fu ben ricevuta . DicTiiaroffi per tanto, che da effo Principe la mano in luogo pretendea . Dopo molti gi, T Impegno a tanto fi avanzb , il Principe all' Arciduca fe* dire , che , quand' egli Y offerta fattagli accettata non avefle , effo nel termine di otto giorni altrove portato fi farebbe ; men- tre si imbarazzato non fi trovava, che luogo , ove ricovrarfi poteffe , non fof- fe per trovare : il perche 1' Arciduca ad accordargli cib , che chiedea , obbli- gato fi vide ; ma ficcome a fare tal paf- ogni maneg- che non per altro che per forza s* in- duffe, al Principe comprender fece , a quali inconvenienti in contingenze di quella natura egli ad efporff andaffe ; in una Corte ftraniera fegnatamente , ove in qualita di Ribelle coinpariva , ed in iftato trovavafi di procurarne a qualunque cofto la protezione . Sopra quelle parole del Principe (che quando f Arciduca la perfona del Re Cattolico ne' Paefi Baffi non aveffe rap- prefentata , egli il paffo ceduto non gli avrehhe ) e da offervare, ch' effo Prin- cipe ben'intendeva la regola , che una fteffa Perfona per una Cagione degnif- fima , pej un' altra men degna effer pub : Sicehe, quantunque regolamente una Perfona , o Cofa , di diverfa ra- gione per fefleffa non fia, tale regola , come tutte le altre , alle fue limita- zioni foggetta fi trova : quando in una Perfona dunque rifpetti diverfi con- corrono, la diverfita del I a prerogativa ammetter fi debbe, come in quella del Re di Francia avviene, che in qualita di Re appunto fuperiore non riconofce: in qualita poi di Duca di Borgogna , Principato dell' Imperio , nelle Diete di quefto , non in qualita di Re il fu- premo luogo occupa , ma , come Prin- cipe Id' effo Imperio appunto , giuffa lo fiile di quelle Affemblee , come la fua graduazione richiede, fi confidera. Cib , che per conto delia Francia fi dice , anche per conto d' altri Monar- chi precede . II Re di Danimarca , anch'effoin qualita di Re, fuperiorenon riconofce , ma in qualita di Duca di Olfa- zia, ffato parimente dell' Imperio, co- me nel Capitolo V. della Parte HL del Trattato delle Armi Gentili^ie gia dif- fi, in qualita di Vaffallo appunto in quelle Adunanze viene ricevuto . L' Arcivefcovo Elettore di Magonza con tale Karattere le Dignita , e i Cano- nici tutti di qualfifia Metropolitana del fuo A rcivefcovato precede : ma, go- dendo egli qualche Canonicato in una , o piu Metropolitane, quando ne' loro Capitoli fi trova per conto degli Atti Capitolari , non gia' come Arcivefco- vo, o Elettore, ma come Canonico il fuo ftallo occuperebbe, con quelle di- ftinzioni perb, che a fuo luogo vedre- rao. Che piu? rimperadore fleffo, in qua- qualita di Arciduca , o per cagione di qualche altro Feudo , Principe dell* lmperio, avanti il Tribnnale di quella Camera pub effer convenuto ; e cio avvenendo , come Imperadore , a fe fteffo in qualita di Arciduca comanda , che le Decifioni di effa Camera efegui- te fieno* Al Principe di Conde tornando, of- fervo , che nelle accennate Memorie di Colbert fi dice , che i Difturbi d' effo Principe per conto di cib , che il no- ftro--a.ffunto concerne dalla fola perfona dell* Arciduca non provennero; manel medefimo Imbarazzo per conto della perfona del Duca di Lorena , che per lo piu in Bruxelles dimorava , trovofli; il perche piu di una vol ta in iftato di venire tira di loro alle mani efpofti fi videro ; I Comuni Amici vi s interpo- fero ; ma invano , perche il Duca di concorrenza col Principe fentir parlare non volea. : il Principe per lo contra- rio, che quegli da effo la manopreten- deffe , foffrire non potea ,: ma quello ) che piii di ogni altra cofa F amareggiava fi era , che il Principe Francefco del Duca fratello , anch' effo la mano di- fputargli pretendeffe. Le amarezze tra efli: Principi per tanto a fegno avanzate.fi erano , che ognuno eredea, che , fenza fpargimen- to di Sangue, terrninare non fi poteffe- ro .' La Collera del Principe dal vedere che 1' Arciduca , quant unque da effo , che nella giuftizia della fua Caufa corifidava , pregato , riparo_ non vi po- nea , forfe perche il Principe France- fco difguftare non volea , fern pre cre- fceva , in tempo fegnatamente , in cui atteil i maneggi grandi della Francia > per guadagnarlo , di perderlo dubitava, ingerirfene non voile . Cos! colla Regi- na di Svezia farebbe avvenuto in onli- ne a quanto fiamo per foggiugnere . Riferifce il Traduttore della Wit a di Luigi XIV. Re di Francia , e di Na- varra al lihro IV. della Parte I. del Tomo II. che, mentre deir Anno 1655. quella Principeffa in Anverfa fi trova- va , effo Principe di fade una Vifita fi Ateneo Tom.V. Parte I Cap. VIII. 57 t avutanecontezza difpofe; la Regina circa il modo di riceverlo , efitante ii trovava . Aveva effa gia veduto F Arci- duca , e con onori si grandi ricevuto 1' aveva , che all' ecceffo andavano , mentre , non contenta d' attenderlo a pie della Scala , un gran Cortile oltre- paffando , fino alia Porta della fua A- bitazione portoffi . II Principe , che di quel Cerimoniale la notizia aveva , dubitando, che la Regina tra effo, el* Arciduca qualche diftinzione foffe per fare , procurb di fapere , come verfo di Lui contenerfi intendeffe ; Spedivvi pertanto alcune Perfone , perche fe ne informaffero , e non avendone avuta confacevole rifpofta , rifolfe di non pra- ticare il folito Cerimoniale : Un giorno dunque , in cui F Anticamera della Regina di Cortigiani era piena, egli vi s' introduffe , e come uno di quei , che j in fuo nome la falutavano f avvicinoffe- le : La Regina , avendolo riconofciuto con atti di Civilta ftraordinaria , la fti- ma, che per lui avea, voile fimoftrar- gli ; egli , avvedutofene , andava riti- randoh , ed accortofl , che la Regina , per accompagnarlo , al di lui feguito andava, arr eft atofi , le diffe , che tut;- to, o nulla fare fx doveva j e fenza at- tender rifpofta , parti. Da* riferiti, ed altri fimili Cafi pre- i£ fcindendo , i Dottori , come ft e accen- nato, vogliono , che nel Giudizio , di cui qui ft parla , anche un' atto folo per piena prova fuffraghi (a J perche la Precedenza da un* atto particolare nella Caufa univerfale s'inferifce. Co- si ha detto la Rota Romana avanti Monf. Molines Decano in una Lucana Preeeminentiarum il di 28. Giugno del 1700. onde nel Riflretto delle Cofe pm notabili regiflrate negli Annali Ferra- refi di Filippo Rodi , formato da Gio: Francefco Negri , ft legge , che delF Anno 154 c quando Carlo V. fece Ja fua Entrata in Lucca , il Duca di Ferrara , fendo andato alia deftra di quel Monarca ; quello di Tofcana alia finiftra ; terminata quella Funzione ', il primo, per atto si folenne, di cui col- li Fefa- ( a ) Ctp.Ecetefia Sutrona de cauf. pejf. & prop. Mafcard. de pvob. C0tcl.4tf.tt. 6. Roland, a Vail. con[.^Jib.\ % Saiffelic. dvc. 340. Rft. 320. p. 1 1. ret. 5 8 Delk Precedence l'efame di piu Teftimonj avea fatta feguire pubblico rogito fopra il fuo Competitore , del Diritto della Pre- cedenza pretefe avere gia fatto 1' acqui- fto. 14 Quando poi di Precedenza fl tratta , che alia Dignita. compete, e per la ra- gione del Predeceflbre il pofleffo alia Chiefa e ftato conceduto, al fucceffore nella Dignita parimente fuffraga , quantunque il Predeceflbre nell' efer- cizio di quello flato non fla (a) E cib per conto di camminare, federe, e fa- re altri atti nelle pubbliche Funzioni , procede (b) molto piu quando T of- fervanza per lungo Corfo di tempo vi concorre; menfre Toflervanza appunto quella fl e , che al noftro propoflto attender fl debbe : Cosi dicono i Dot tori { c ) la Rota Romana ( d ) ed Auberj nel fuo Trattato della Pre- minen^a de Re di Francia e della loro Precedent fopra V lmper adore , e iRe di Spagna (e) E Tantichita del poflef- fo , che fl prova con fentenze , e ftro- menti di tempi remoti , i~ quali incon- iraftabilmente attender conviene ( f) e tale pofleffo al noftro propoflto a tutte le Leggi deroga ; poiche , come Legge appunto fl confidera . Cosi dice uno fluolo di Dottori (g) E'l Maflr'tllo al luogo citato ( h) foggiugne , che T of- fervanza in ordine a qualflfla preroga- tiva di Precedenza , anche tra' Titolati attender fl debbe .' e che non pub efler prepofterata: Cosi parimente dice Bal- do fopra U citato Teflo (/) onde , non oftanti certe fpSeziofe ragioni , che il Petitorio riguardano , a favore del Poflidente giudicare fi debbe ; mentre a tale propoflto la prefunzione per fe fola fuffraga (k) allora fegnatamente , quando da tempo immemorabile fl pof- fede ; percbe in tal Cafo il Titolo fl prefume .* anzi di qualflvoglia Titolo , Conceflione , e Privilegio ha forza , che diritto pieniflimo , e flcuriflimo produce; onde di moftrare la propria buoni fede; la fcienza , e la pazienza del Competitore , come T Altogrado al luogo citato dice, bifogno non v* e/ E la riferita regola allora parimente procede , quand* anche alia difpofizio- ne del Cerimoniale Romano , d* ordine di Clemente VI11. formato e con fua Confiitu^ione confermato , refifta ; poi- che la difpofizione di quello alia forza della Centenaria, o immemorabile Con- fuetudine , non deroga : per tempo mi- nore bensi attender fl . debbe : Cosl ha detto la Rota Romana avanti Monf Muti in una Colonienfe Prttece dentin il d) 22. Mar^p del 16 97. impreffa dopo il de Luc a (I) Cosi il Barbofa (m) Cosl per conto de' ftatuti, ede' Rituali par- ticolari delle Chiefe , quando fono in offervanza , la medefima Rota nella ci- tata Colonienje piu volte ha detto • Fabio de Anna (n) vuole , che la Confuetudine , fiafi\ fuori della Legge , o pure alia r Legge contraria , per di- fpofizione della Legge Civile , dopo il Corfo di X. Anni , oflervare fl deb- ba : il Maflrilio al luogo citato (0 ) tiene, che' , quando alia Legge Divina e contraria , come abufiva , rigettare fl debba : che , Quando della Legge co- mune e correttoria^, da luogo a luogo ; e da Cafo a Cafo eflender non fl debba ma il Merlino (p ) dice , che per conto della Legge umana , quantunque a quefta ripugnante , attender fl debbe : altri vogliono , che , quand' anche la Confuetudine alia Legge della Natura contraria fla , la medefima fentenza proceda. Avvertire parimente fi debbe , che cib , che a favore del quafi pofleffo al noftro propoflto fi dice , per fentenza del Porzio (qj cosi per conto degli Ec- cle- 15 16 17 { a ) SpereM.det. 96. n. iA.^feqq.Ridolpb.prat.p.z.tap.iz.n. i^j.efeqq.Rot.dee.iSS- »• X. p.$.ree* ( b ) Solgad.deReg.prot.p. z.e.y.n.zo. { c ) "La'bar. ton(. 6z. Corn. tonf. 1 93. ». 1 r . lit. %. { d ) Dee. 305. «. 6. p. 1 8. torn. 1. rec. (e ) P. !•/• m. 124. ( f ) Rot.dec. 1 %.n.<$.p.t7.ree. ( g ) Mafirill.Je Magifirot.Ut. x.c.ti.n. lo.Bald.c.Cttmolim per ilium Textumde Confuet. Avend. deExee, mandat. p. 1 . €. 1 9. n. 1 6. Frecc. jQuis dlcatur Comes . Natta conf. 6a. »• *• Sperell. dee.j6. ». 3. Gratian. dec. 16. Bonfin.fuppl. c. 4. ». 19. Rot. dee.t)-]. n. 6. p. 17. rec. { h ) Lit. 4. t. 13. ». 63. cap. 14. ». 1. ( i ) C.cum olimp.ttot. ( K ) Hem. Vuhtonf. Merpurg.conf. 30. ». 27. Vol. a. I I ) DeJurifJ.dec.z*. ( m ) Dec. Apofl. 79. ». 7. ( n ) Conf. 40. «.«• C o ) Cap. 61. tt. 11. 1 14* ( P ) Dee.sg^edec.jyg. ( q ) Conf. 1 66. Pane 1. Cap. clefiaftki , come per conto de* Secolari , precede : Sentenza feguitata anche dal Par ex. de Lara (a) dal Saiga do (b) e da altri , i quali tutti concludono, che gli atti pofieflbrj il diritto dclla Prece- denza feeo portano: e per la manuten- zione, quando daCaufa univerfale pro- cedono , per fentenza del Tranchedino ( c ) ancha per gli altri fuffragano : molto piu. , quando Ordine vi fia , che a ciafcuno il fuo luogo fi aflegni , co- me per conto degli Ecclefiaftici in gene- re difpone la Bolla di Gragorio XIU. de' 15. Luglio 1583. che comincia Ex- pofcit , dal Barbofa nella fua Colletta- nca de' Dottori fopra il Concilia Triden- tino ; e nelle Decifioni Apofioliche rife- rita. Fill. Sul particolare della Precedenza tra gli Elettori ddV Xmperio la Bolla d* Oro dell' Jmper adore Carlo IV. quando deereti pofteriori in contrario non vi fieno , attender fi debbe . Varie Con- troverfie fopra divert! Can* , che la ma- teria , di cui trattiarno , concernono , come il Sigonio (d) oflerva , per cio , che i Superiori Ecclefiaftici riguarda , in parte da' Pontefici : in parte da' Pa- dri de Concilj , fegnatamente da quei del Tridentino (e) ed anche da* Vefco- vi fono flate dichiarate . Ed in ordine a* Secolari , come opportunamente ve- drcmo , da* varj Tribunali fbno flate decife . Non lafciando di dire intanto , che ne' Cafi talmente dubbj , che niu- na delle Parti la propria intenzione pof- fa giuftificare , affinche Rifle non na- fchino , che , come ne' Capitoli antece- dent fi e veduto , tali Controverfie fovente producono > procurar conviene d'indurre le parti all* alternativa , e cib feguendo, il Seniore per la prima volta preferire fi debbe : in ogni Cafo alia Sorte fi ricorra : fi faccia Tavola roton- da : fi procuri , che le Parti da inter- venire allc Adunanze fi aftenghino , o pure luoghi fuori dell' ordine degli al- tri , come opportunamente vedremo , fi aflegnino . U Erudito e Saggio Cam- millo Contarini nel libro 111. della fua Ateneo Tomo V. Storia della gloriofa gati contro avvicinatafi 59 Guerra di Leopoldo 1. di memoria , e de' Principi Colle- il Turco y riferi fee , che ad Ezendorff T Armata Cefarea , ed anche il Re di Polonia , per quivi tenere il Configlio di Guer- ra, il di 3. di Setfccmbre del 168$ do- po varj difcorfi per conto della Prece- denza , fu convenuto , che il Re folo a Capo della Tavola del Congreflb fe- defle ? 1' Elettore di Baviera alia deftra dopo di lui i Generalise' Circoli : alia Siniftra i Polacchi , che a I feguito del Re eranfi cola portati : di rimpetto al Re il Duca di Lorena : da' Lati i Ge- nerali Cefarei ; ciafcuno per ordine d* anzianita del proprio grado. 1/ Erudi- to , e parimente faggio Pietro Gar^oni nel libro XV J. della Storia Veneta fcri- ve, che, radunati in Utrecht del 171 2 i Pubblici Rapprefentanti delle Poten- ze Intereflate, per quivi trattare la fa- mofa Pace, accioechc difordini, chele Controverfie fopra la Precedenza feco portano , non nafceflero per luogo del Congreflb fu deftinata la Cafa della Citta , e potto in non cale qualunque grado , fatta eguale alia pubblica la privata Perfona , fenza ipiegar Karat- tere, riferbatofi il Titolo d' Ambafcia- dori per T ultimo atto della fottofcri- zione de* Capitoli de* Preliminari , va- lendofi ne' Dibattimenti de 5 medefimi Preliminari di quello di Plenipotenzia- rj, per motivo di brevita, e di facility, fenza Mediazione, oMediatore ilTrat- tato fu conclufo . Ma, il Quefito principale riafllimen- do , di dire lafciar non voglio , che , quando il Pofleflbrio e torbido , come il Cardinal de Luc a (f ) oflerva , col Petitorio cumularlo conviene : quando poi i Requifiti , per valerfi di tale Ri- medio aflblutamente non fi giuftificano, il Reo aflbluto efler debbe ; poiche il fondamento della manutenzione confi- fte , non nel pofsefso , che non fi da ; ma quello , che gia fi gode, fi confer- ma : cosi piu volte ha detto la citata Rota Romana (g) H 2 20. E 1& ( a ) D« Anniv. & Cappellan. lib. i.t.%^.n.%6. ( C ) Confult. 14. a. 4. ( d ) Lib. Regn. ital. ( f ) Dejudie. difc. 1 3. ». 1 1. ( g ) Dee. 1 70. n. 5. p. 19. torn. 1. dec. 654. n. 1. d. p. 19. torn. t. ( b ) De Reg. pi-ot. e. 9, ». 26. p. z. torn, is ( e ) Seff.z 5 .e.t2. 6o 20 E quel , che per conto del Rimedio , Uti pofftdetis , fi dice , quando il Pof- fetfbre fi ha per fpogliato , per conto dell 5 altro , che Re dint e grand # fi chiama parimente procede; al quale effetto ba- fta provare , che il pofieffo dell' Atto- re di quello del Reo convenuto piu an- tico fia ; poiche cosi lo Spfjglio refta concludentementegiuftificato (a) men- tre , quando il Pofleflo della Preceden- za per negligenza' fi perde , la reinte- grazione indubitatamente fi pub do- mandare(^) Anzi alcunivogliono, che il Giudizio della Reintegrazione con quello della Ritenzione fi pofla cumu- lare (c) Ayvertendo, che tali Contro- verfie fbmmariamente , di piano , e fenza figura di Giudizio , fi debbono decidere; Cosi dicono , lo Sperelli ( d) e'l Pammolla O) E quando vi fia mo- tivo di dubitare, che le Parti alia Vio- lenza delle Armi fi avanzino , convie- ne, che il Giudice avochi a fe il poflef- fo ; cosi dice Modeflo Pijloririo (/) : Sen- tenza, che, come e noto,comunemen- te fi ammette; Ed in tal Cafo, efami- nata la Caufa fommar iamente , la rein- tegrazione , o ritenzione per fino a tan- to che la Gontroverfia del vero pofief fo nel Pofieiforio ordinario; odellapro- prieta nel Petitorio dedorta , refti deci- fa , a quello conceder fi debbe , che la fua jntenzione meglio ha giuftificata C AT I TO L O IX. Cowe net rttitorto tl dtritto della Vreceden%a fi provi. I ± Nche quando dalla difputa fopra x\_ il PoiMbrio a quella del Peti- torio fi paffa, varie Azioni, Rimed j , c modi , tanto reali , quanto per- fonali competono: ed in primo luogo V Delk Precedence A.zione Confejforia r e la negatcria utile fiprefenta, che, come per conto de'Ri- medj pofienorj nel precedente Capitol o fi e detto , tanto per conto delle ragioni in- corporali , e delle fervitu, quanto del- le reali, e corporali competono (b) e delle Armi fi dice (i) e ne termini noftri contro quello s y implora , che fenza ragione fopra di noi la Prece- denza pretende (k) Matteo Wacchero nel [no Voto fopra la Precedence* , la Dignita y e la fucce/fione della Cafa di Saffonia cosi prende a dire : Videri intentatam per Aldenburgenjes Confef- foriam , vel ne gat or i am vulgarem , hoc modo ; Ajo , mibl jus proecedendi pro; te deberi: Peto igitur hoc ita sdeclarart ; & tihi injungt , ut a turbatione deftjias: ( indi foggiugne ) vel negator'ie . Ne~ go , te niihi parem Digmtate efe : itaque mihi*antecedere non debere : & hoc ita declarari peto . Compete anco- ra per la Precedenza il Rimedio fira- ordinario ; vale a dire Y Uffi^io del Giudice ( / ) Ratione fefjionis ( il ci- tato Scrittore ripiglia ) & honoris com- pet'tt Qfficwm Judicis , quod , licet re- vera afiio non fit , competit tamen loco deficientis aclionis _ y & aquttate , che opera , che quegli, che attenta, inibi- to efier debba. (m) Non manca , chi vuole , che per ra- gione (fella Precedenza competa V Azio- ne delle lngiurie iopra di che Baldo ( n ) d«$po aver detto , che per ufo an- tichiflimo il luogo piu degno al piu de- gno e dovuto, jfoggiugne , che contro quello, il quale I* ordine della Prece- denza turba, o tenta di turbare Cri- minalmente fi pub procedere ; mentre lo fprezzo, e T Ingiuria , giuita la di- fpofizione del Teflo (o) foffrire non fi debbe : ed in alcuni Ca€ per fentenza di Antunex Portugal (p) contro' Per- turbatori di fatto fi pub refifiere : in ogni cafo , come nc ' Capitoli antecedent fie i ■■ ( a ) lnnoc.e.querelam n .i.dee!ef}.MeKoch.iJ e RediHtegr.Remed.i.q.%.n.%i.eZ7.Remed.^.q.i 7 . n.ioo. ( b ) Berlicbio dec. *6. Rot. dec. 1 78. n. 1. dec. 5x0. «. 101. e ioz, p. 14. ret. ( C ) tiolden. he. tit. c. 1 9. «. 177. ( d ) D.dee.j6. n.%\. ( e ) D- dec. x.Ann. i.n.i. ( f ) Conf. si. « ii. Vol 1. ( g ) Capic. d. dec. 55. e 56. ( h ) $. Aqu* Infiit. de Aclion. ( i ) Hoeping. dejur. Inftg». ca$, 14. $. i. H. 41- " M1- iV\Ficlard.con(.iT.n.%%.tom.\. ( 1 ) And. Gail, ofler. li.lib. j. ,.,-./•,,« , a \ m ) SignoroLco»f.ii<.i»fi».Guid. Pap.dec 3 6z. A n car an .conf.^ Z .Bald.eonf.^ 1 .Ub.< i , Tofcb.klt.O.comUo*. " L. Obfetvare 4. $. tHlequam 3. ff.dt Off. Proconf. In) lo) j L. i.jf.JepiJIuL ( p ) De Reg. don. t. 4a. ». 19. Parte I. t~L e detto, per fentenza del Panimolla (a), e come di fopra fi e accennato , 1' Uffizio del Giudice compete : Sen- tenza , che , come Francefco Xoannetti (b)'\\ Tiraquello (c) e'l Graziano(d) dicono , colle fue diftinzioni intender fi debbe . In ogni cafo fi debbon fare le fue Protefte , che , come dell' Anno 1 52.1. nella Diet a di Vormazia fu di- chiarato, leproprie ragioniconfervano: Cosi nelle Diete dell' lmperio gli Am- bafciadori piu volte , in Ratijfbona fe- gnatamente degli Anni 1640. e 164.P hanno praticato ; e delF Anno 1663. in quell' Adunanza lo Sveco Rapprefen- tante protefto , che all' Ambafciadore della Citta di Brema in quella fefiione luogo non competeva: ma il Bremen- fe con un MemoriaJe provo , che la fua Citta, come indipendente , ed im- mediatamente libera , quivi il luogo aver vi dovea . 3 Comunque fu quel propofito la Co- fa andar doveffe , certo fie, che con tali Protefte ogni diritto del Proteftan- te prefervato refta : il Tefto ( e ) ed in ogni cafo i Dottori , come fi e detto , vogliono, che quegli , che nel pofleflb della Precedenza turbato fi vede , alia forza delle Armi ricorrer pofTa : cosi , oltre i di fopra citati , dicono , il Pan- cirolo (/) Fabio de Anna (g) il Mar- Z*ri (b) il Grazjano (i) e'l Cajjaneo : (&); fopra di che efempj non manca- no , oltre quei negli antecedenti Capi* tol't accennati , tra la Francia , e la Spa- gna : tra o/iefta , e I) Inghiltera ; tra la Francia , e la Danimarca : tra' Malte- fi, e Fiorentini, de'quali Pietro Mat- tel al luogo citato (/) fa particolare menzione : Per tale cagione , come Sleidano ( m ) fcrive, in congiuntura del- la • Coronazione di Carlo V. il Duca di Cleves , a cui da* Saffoni la Prece- denza era Controverfa , in Aquifgra- na quattro cento Kavalieri armati con effo lui conduffe. 4 Suppofto per regola generate , quan- Cap. IX. 61 to fin qui detto abbiamo , il Concilio Niceno dichiara, che, come con diftin- zione nel Capitoh VIII. della Parte II. vedremo, a' Vefcovi, cosi in federe , e camminare , come in fare altri Atti fopra tutte le dignita , si EcclefiafH- che , che fecolari di ciafcuna Provin- cia, o Citta , a cui efli Vefcovi pre- fiedono , la Precedenza competa •' a contemplazione de* meriti delle lor© perfone non gia. , ma della Vefcovile Dignita . Claudio Saltnafio (») dice , in altri Concilj cosi parimente efler ftato decifo : il perche ciafcun Vefco- vo nella propria Chiefa , e Diocefi , alia riferva del proprio Metropolitano, per conto delle Funzioni Vefcovili , non folamente tutti gli altri Vefcovi , ma anche gli Arci vefcovi, quantunque piu Anziani , e piu degni , preceder debbe ; il Barbofa (0) fcrive , dalla Congregazione de* Riti in una Barchi- nonenfe il di x.Gennajo del 1609* cosi efler fiato decifo. Come in ordine alle altre Dignita , tanto Ecclefiaftiche , qaanto fecolari praticar fi debba , nella detta Parte 11. e nella III. diftinta- mente dirafli. Col Graziano ( p ) intanto premet- 5 ter'altresi conviene, che la regola gene- rale , la quale attefa , alle Dignita maggiori fopra le minori la Preceden- za compete, come le altre, alle fue li- mitazioni foggetta fi trova : poiche , quando di un atto fi parla , per cui di Precedenza fi difputa , fe quello non gia la Dignita maggiore , ma la mino- re riguarda , la Precedenza dal grado della Dignita minore regolare fi deb- be : il perche , oltre i di fopra accen- nati Cafi , gli Elettori delf lmperio, dell' Anno 1471. in occafione delle Die- te di Ratisbona a gli Ambafciadori di Carlo Ducadi Borgogna fecerofapere , ch' eglino a' Monarchi fteffi , fe a quel- le loro Adunanze fi fonero portati , la mano ceduta non avrebbono , perche , trattandofi quivi di Atti , la Dignita mag- fa) Dec. 1 . Annot. t. n.i.ei. ( b ) De empt. & vend.fub patio retrov. l.i. C.de pacl. inter empt. & vend. fi. i 57. ( C ) De Nobil. e. 20. «. 54. ejejq. ( d) Difc. r\0. n, 23. e feqq. ( c ) L. 1 4 . $ . 8. f. de Releg. 1. 20. ff.i.Jte aequir, b*red. > • \ C nf 6ni ' ( g ' Con (- 4 °- * ,a < h I Con f- z6 - "• 5- / I* \ t' lloa - 2a e f e M- ( k ) Cat alp. 1. conf. 2. 4 \ n J narr ' *f' m ' 66Sl tom - *» ( m ) Vept- Religion, lib. x.f.tf. ( tl ) Del rtmat. Papa error, c. 8. in fin. ( ) Decif. Apift, CtlUft.tgo. ( P ) Difc.n%.n.\.iafin, 6z DeJle B maggiore non concernenti , di quelle prerogative efla Dignita goder non do- vea, che per altro le competeano • Tra' Vefcovi, come e noto, il piu anziano i pofteriormente promoffi precede : Cosi tra Kavalicri d' Ordini militari fi pratica . Cosi la Congregations W Riti in una Segobrienfe il di zz. Mario del 1609. dichiarb : Cofi tra' Cardinali praticarfi veggiamo : ma di quefto nel Capitolo 111 delta Parte 11 diflinta- mente parleremo : non lafciando intan- to d* avvertire , che per conto degli Uffizj veramente graziofi inordine alia Precedenza il giorno della Data del Diploma fi attende ( a ) Per conto di quelli, che giurifdizione feco portano, a quello del pofTeffofi ricorre.(£) 6 Per conto di cib, che i Re, ed altri Principi Secolari generalmente^ riguar- da, avvertir conviene , che ne'Concilj a quei Re , e Principi la Precedenza fempre e ftata conceduta , che la Re- ligione CrifHana prima degli altri han- no abbracciata .' cosi dicono i Dottori (c)Cos\ Ens a Silvio nel fro libro de re- bus gsflis in Concilio Confiantienfi , e nella fua Storia deW altro di Bafilea , ove dice, cosi quivi effer ftato pratka- to : Coflume , di cui il Crozjo nel Ca- pitolo HI del Bro 11 de Jure Belli, & Pads cosi fcrive Hie mos antiqui- tus in Cbriflianorum Regum , & Popu- Jorum [ocietate obtinuit , ut , qui primi Cbriflianifmum profeffi frnt , in Concu His, ad rem Cbriftianam pertinentibus y prJcedantc• ( k ) BaJi*. de Rtp. lit. it-9- Parte 1. Cap. IX. 6 ? Dignita riconofce : Sendo dunque U Papa, e Tlmperadore i primi Monar- chi della Criftianita , ne fegue , che a quci , che da efli le Dignita ottengono, fopra gli altri la Precedenza competa , quantunque le Dignita da' primi dopo le altre fieno ftate concedute •• cosi di- cono il citato Peregrino .( < g) e'l Natta (b) Tale fentenza pero allora proce- de, quando tra effi difparita non con- corra. It a videmus (fcrive il Noldenfe ( i ) Anglic \ aut Hifpanioe Reges jus a Crtfare , vel Pontifice , non habere ; fed eos fibi Populi Reges confiituerunt : Cedent ne it Bohemo , vel Neapolitano Regi , qui a C^efare , vel a Pontifice in ea Dignitate funt conflituti ? neuti- quam. Perche , non meno in ordine al Pe- titorio, che in ordine al PofTefTorio in alcuni Can" alia Confuetudine ricorrer me nel Capitolo I. della Parte II. del j conviene , premecteremo col- Mafirillo Trattato della Nobilta gia diffi, quan- ■ (k) e'l Franchedino (I) in vigore del to piii le Famiglie antiche fono , tan- Tefto (m ) che dovendofi affegnare il to piu nobili fi ftimano : il perche luogo ad unanuova Dignita, alia Con- loro fopra le meno antiche , per al- fuetudine del Luogo piu Vicino ricor- tro in pari grado coftituite , la Pre- j rer conviene , mentre quella , fendo cedenza compete ( a ) Quei tra' Ro- inveterata , come abbiamo detto , di mani fopra gli altri tale prerogativa ; Legge ha forza .' II Crufio pero, a ta- godevano , che la Dignita Confolare \ le fentenza opponendofi , dice , che , prima efercitara avevano . Tra le Fa- j fendo T ordine della Precedenza alia miglie nobili, come Filippo Por^io (b) Dignita de' Gradi conforme , alia Leg- offerva , e come di fopra fi e accenna- j ge della Natura appoggiato , come to , lo fplendore di alcuni Domini fi , Deciano (n) dice ; come ancb/ io nel confidera, che colle proprie Gefta fa-! Capitolo I. e feguenti di quefta Parte oflerva , e noi in pratica il veggiamo, varj Principi molti Titoli portano , per cui , fe la Precedenza loro fi daffe, Litigj non pochi ne inforgereb- bono; mentre a'noftri giorni certi Ti- toli da piu Perfone fi portano, quan- do di quei ftati altri in poffeffo fi tro- va .* E non poche Perfone vi fono , che Titoli appunto , e Dignita fogna- no a fimilitudine del Grande Aleffan- dro , che di Giove figlio fpacciavafi : di Attila , che di Bendebucz figlio ; di Nembroth nipote effer diceva : per la Dio gratia Re de gli Unni ; de' Medj , e de' Goti : Timore del Mondo ; e Plagello di Dio , s intito- lava. io Gib , che per conto delV antichit? delle Cafe de Principi fi dice , anche per conto delle Famiglie de' privati rifpettivamente procede ; poiche % co- il mofi fi fono refi . Su tale fondamento Niccolb Ravalli Arcivefcovo Upfalen- fe, per teftimonio di Gio: Magno ( c) nel Concilio di Bafilea , Ambafciadore di Arrigo Re di Svezia , fopra tutti i Rapprefentanti degli altri Re la Pre- cedenza pretefe . Tra quellipoi di una fteffa Famiglia , ftato , e Dignita come Auberj al luogo citato ( d) dice , al piu Vecchio la Precedenza compete . In alcuni Cafi a quello la prerogati- va , di cui fi parla , e dovuta , che , come il Borfatti ( da quello receder non fi debbe : il perche tra gli Ebrei , e tra* Romani , Popoli per conto de* Coftu- mi i piu attenti , fenza ricorrer* alle al- trui Confuetudini , praticarono di fare, chei maggiori, eipiu meritevoli fopra' minori , e meno meritevoli la Preceden- za godeffero : da cib s'inferifce, che, fe per cofaindubitata affermarenon fipub,che la Confuetudine alia Legge della Na- tura contraria fidebba dire, come per conto di tutte le altre cofe fi dice che da tutte le Genti; da tutte leNazioni; riflettono, da Principe maggiore la fua dalle piu pulite 50 per tali almeno tenute, abbrac- 12 ( a ) Knic. Comment, defajf. non provoe.Jitr. e. t. n. 3^. Cravett. conf. 489. n.i.e 14. torn. 3. ( b ) Conf. 387. n. 80. ( c ) Ifior.Gotb.lib.iQ. (d)F.m. 86. { e ) Conf. i 4V ». toJtf. 4. ( f ) Conf. 637. n. 15. lib. 1. ( g ) Conf. 84. n. 31. Vol. 1. ( h ) Conf 637. n. 15. lib. 1. ( i ) Defiat. Nobil. c. 10. n.tfi. ( K j Lee. cit. lib. 1. c. 4. n. a8. ( I ) C onfall. 14. n. 5. ( m ) Cap. cumolimde Confuet. ( n ) Refp. 7 .tt. 71. Vol. 3. 64 cangiare abbracciata effer debba tro fi e , -che le Cofe autorita della Confuetudine non fi ponno f<*) il perche S. Agoftino {by dice: »«//^ Juftitia eft , tit major ferviat minori , ■ % $ I Fautori di tale fentenza aggiun- gonp , che la Confuetudine al noftro propofito alia Legge Divina contraria effer potrebbe , mentre da effa Legge T ordine delle Dignita approvato fi tro- va: il perche nel Concilio Toktano , riferito nel Tefio (c) tra le altre cosi fi dice : Ad hoc difpenfationif Divine provifio , gradus diverfos , & or dines conftituit effe dijtinclcs , ut , dum reve- rentiam minores prioribus exhiberent , vera Concordia feret , & ex diver ftta- te Contexts ; & retle Ojjiciorum gene- re tur adminiftraUo fmgulorum ; Dicono ancora , che la Confuetudine all' one- fta contraria , cosi dalla Legge Cano- nica (d) come dalla Civile (e) ed an- che da' Dottori; fegnatarriente dalCaf- faneo (/) coll' autorita del Tefto (g) e rigettata : il Panormitano (k ) fcrive , alia ragione effer ripugnante ; Che an- che la Congrega^ione de* Riti in una S. Severinenfe il dl I. Settembre del 1607. dal Sellio (i) riferita , difTe , la Precedenza a' maggiori , e pi& de- gni effer dovuta ; cosi , oltre tanti al- tri , hanno detto > Scradero (k) el Borfatti (/) j4 Che la fopraceennata fentenza recen- te non fia , da Tucidide (m)Y abbia- mo; ed a tutti e noto , effer fempre ftato offervato , che T Inferiore , e men degno alSuperiore, e piu degno il luo- go piu onorifico ceda , come per mol- te ragioni la Rota Romana avanti Lo- dovifio (») ha decifo , dicendo effer affurdo ben grande y come veramente Delle Precedence lo e , che V Inferiore dal Superlore la Precedenza pretenda . Sentenza dalla Corrmne de 5 Dottori Certo per al- Naturali coll' 15 feguitata , e fegnatarriente dal Panor- mitano f 0) il quale dice , che la Con- fuetudine la quale ammette , che 1* Arcidiacono il Vicario Generate del Vefcovo preceda , come alia Legge Contraria , rigettar fi debbe : Cosi di- cono , il Caffaneo al luogo citato ; Ber- nardino Bombino (p) Lancellotto Cor- rado ( q ) Gio: Battifta Feretti ( r ) Deciano ( s ) e Federico Stoto (?) Che la Confuetudine alia ragione ripugnante , quantunque cosi ant ica dire fi poffa } che T origine di effa ignota fia , e per formarla legittima i requifiti vi concerrano , condannare fi debba; anche il Ruino (u) il dice ; e con ragione ; poiche , accib Confuetu- dine dire fi poffa , ragionevole effer debbe ; altramente , quantunque dal Confenfo del Principe affiftita , come Alejfandro Raudenje (,x) dice , riget- tare fi debbe ; Sentenza da Baldo (y) e dal Cravetta (z) abbracciate. Anzi Martino Rumelli nella fua Differta- %ione alia Bolla d* Oro di Carlo IV. lmper adore (aa ) dopo Deciano (bb ) di- ce , che ci6 , ne per Confenfo efpref- £0 y ne per patto fi pub fare ; perche tiitto cib , che per Confuetudine non {1 ammette , per patto , o Confenfo non fi pub confermare ; mentre T ar- gomento dalla Confuetudine al patto vale ; negativamente almeno (cc) e i Dottori fopra il Tefto (dd) fegnata- menteFr. Vivio (ee) il Cravetta iff) e Deciano (gg) aggiungono, che i gra- di delle Dignita a favors del Pubbli- co; e per confervare in pace , e Con- cordia T Umana focieta , fono ftati introdotti : Tale la mente de' Legisla- tori 16 nni'i mi. mil ( a ) Ft lip. Dec. de Appell. ». 7. ( b ) Lib. i.Gertef. q. 33. ( c ) C. ad hoc difp&nfationis ult .dijl.Sg. ( d ) D- c. iz. 333. altri con effo ( h ) e'l Bor- fatti ( i ) ma la loro fentenza allora procede , quando in contrario ragione piu valevole non fi adduca : Cosi il Tranchedino (k) Fahio de Anna ( / ) Vincenxp de 3 Francbi ( m ) dicono , ef- fer ftato giudicato : E '1 Cardinal Se- rafino (n) vuole , che, attefa la Con- fuetudine , anche al men degno fo- pra il piu degno la Precedenza com- peta > purche perb a favore del men degno 1' immemorabile , o la Cente- naria offervanza concorra : poiche air tramente Confuetudine non gia ; ma abufo , e Corruttela fi dice C ) E fe le Dottrine dal Crufio addotte efat- tamente fi efaminano , fi trova , che i Dottori da effo allegati da quefta fen- tenza non fi allontanano . CAPITOLO X. Quail Giudici fopra le Controver- (ie di Precedenza competenti fieno : E fe dalle loro fenten%e fi debba ammetter V Appella- <%tone $ pure eflragtudi%ial- mente fi debbano efaminarc e comporre . LE Controverfie , che tra Ie Pri- 1. marie Dignita Ecclefiaftiche fo- pra il primo de' propofti Quefiti infor- gono, attefa la difpofizione della BoL la di Gregorio XIII. che comincia : Expofcit; il di 15. di Luglio del 1582. pubblicata , al fupremo Tribunale del Papa riferbate fi trovano: In molti ca- fi perb , come il Sigonio ( p ) offerva % I da' ( a ) C. licet nonnunquam dift.tf. ( b ) Ripal. 3 . de donat. c. 6. n.Z.c.filitigantideforo compet. Decian.Refp.ig.it. 41 Vol. 3. < % \ nA lOZ ; "' 10eiI -P*° w- ( d ) Conf. 58. ». 8. lib. 1. ( e ) D. dee. 1. n. 8. e 9. 19- } I \\p»-colrx.ve'(.exbis dicit. ( g ) Cap. t.§. ilk tameade Contrtv. Feud. J h ) W ss.Alleg. i 3 r. «. ,. Vol. 2. ( i ) Conf. 343. ». 14.^.4. \ K ; D. conjult. 14. ». 6 . e 7. ( 1 ) D. conf. 40. n. 10. ( m ) Dee. S 48. I n ) Uec. 964. n. 1. ( ) Lodavif.d. dee. tz 4 .edee. 310. ( p ) Reg*. Ital. lib. <5<5 Delle Precedence da Concilj fono #ate decife : in altri , per teftimonio del Cardinal Tofcbi (a) da' Santi Padri : Tra gli Ecclefiaftici inferior!, cosi Secolari , come Regola- ri poi , tanto a gli Ordinarj fubordi- nati, quanto efenti, per eyitare quei Scandali , che Litigj di tal fort a pro- ducono , gli Ordinarj fteffi , come il Panimolla (b) e la Rota Rowan a , (c) idicono , fommariamente , e fenza for- malita giudiziaria , procedono : e cio in vigore della difpofizione del Concilio fit Trent o ( d) oye cosi fi legge : Con- troverfias pmnes de Pr^ecedentia , qu tur inter Ecclefiafticas Perfonas , tarn S mentre per conto del Devolutivo , per Senten- za del Panimolla al Luogo citato , il Concilio not) difpone. La decifione poi delle Controverfie , che tra' Principi , e Stati dell' Impe- rio inforgono , al folo Imperadore fono riferbate ; cosi dice Bertramo ( e ) cosi nelle Diete dell'Imperio dell' Anno 1 5 5 1 tenute in Augfperg fu dichiarato : I] Limneo perb (/)in vigore d'altra Ri- foluzione del 15 So. tiene il Contrario : ma egli e anche vero , che nella Dieta di Rati/bona dell' Anno 1576- fu fta- bilito ; che in vigore della Rifoluzio- ne della Dieta diSpira al folo Impera- dore X autorita , di cui (1 park , ri- ferbata reftaffe : II Limneo , all* accen- nata rifpofta non acquietandofi , repli- ca , che in quella ArTemblea per conto di certa particolare Controverfia all* Imperadore 1' autorita fa attribuita ; ma che per conto di altre Pendenze tra' Principi , e Stati dell'Imperio nul- la fu ftabilito- 5 II Difcorfo del Limneo perb, quan- to di fopra in contrario fi e detto, no$ diftrugge: ma eonyien credere , che gl' Imperadori , nella gran mole degli Af- fari dell'Imperio fempre occupati, per . proprio foIlievoa'Tribunali molte Con- troverfie abbiano rimefle , come in piu luoghi di quefto Trattato vedremo da ? Papi praficarfi in ordine a quelle , che alia loro fuprema autorita riferbate , alia Congregazione de' Riti rimettono : pratica,"che per conto degl' Imperado^ ri nuoya non fi pub dire , mentre da Svetqnio net Capitoh XLlV. della Vu ta di Auguflo abbiamo ? che quefti il fimile faceva ; Cosi lo fteffo Scrittore nel Cafitolo XXI. della Vita di Clau* dio riferifce : Di Nerpne nel Cafitolo XZ della di lui Vita, parimente il dU ce : Oflervabile altresi mi fembra , che , fendo andati in difufo gli Ordinj degli accennati Cefari , lo fteflb Sveto* nio nella Vita di Domi^io al Capitoh VIII. fcrive, ch'efTo Domizio tali Af^ fari nel priftino ftato rimife ; Mar^ta* le , che di quei tempi fiori , nell' VIII. Epigramma del libro V. anch' effo il dice . E Giuftiniano , per quanto nella Novella CXXXI. fi legge , cert' ordi- ne di federe per conto de* Magiftrati rinnovb . Ne' termini fopraccennati dalle Ri- 4, foluzjoni della Camera diSpira dell' An- no 1570 certamente fi vede , che le Controverfie , di cui padiamo , alcune volte a' Tribunal; fono ftate rimeffe ; ma egli e anche vero , cosi effer ftato praticato , perche i Principi Conten- denti cosi hanno voluto: Cosi nella ftef* fa Camera di Spira dell' Anno fuddet. to fu dichiarato , Per altro , come Fe* derico Lanijo (g) offerva , Confuetudi- ne , che a' Qiudici particolari tale au, torita attribuifca , non v* e * Anche in Roma anticamente , come nelle accen- nate Storie fi legge , in certi Cafi le Controverfie dal Senato erano decife ; di una Pendenza tra Domizio Corbu- lone'da una parte , e Lucio Silla dall* altra fegnatamente Tacit nel libro III de' faoi Annali fa menzione , Da un Sena- ( a ) Lett. P. concl. 477. «• 4. ( d ) Seff. 24. cap. 12. ( e J ( g ) De Aujlr. Leg. c. 6. conch 84. ( b ) "Dec. 1. Annot. 1. DeComit.Tk, 67. ( c ) Dec. 85. «• io.p. 5. w. f ) Dejur.pub. lib. 1. c. 9. ». gi. torn. z. Senatus Confulto Jot to il Confolato di Lucio Comelio Cinna , e Vakrio Mef fala , una fentenza abbiamo , colla quale fa flabilito , che ne 5 Giochi del Circo a' Senatori luoghi da quei dell' Ordine Equeftre diftinti fi affegnaffe- ro : Che quei d' effo Ordine a gli altri de' Popolari fuperiori fbffero. Da quanto fin qui detto abbiamo ben fi comprende , che anche a tempi antichi, generalmenteparlando, leCon- troverfie , che fopra le Precedenze tra* Perfonaggi grandi verfavano, da' Cefa- ri fi decidevano . Cos! a' tempi da noi meno remoti , vale a dire dell' Anno I 594- per teftimonio dello Scradero (a) e flato dichiarato: E con ragione, mentre , come il Grazjano (b) offer- va e come ne* Capitoli antecedenti fi e detto, Ja materia, di cui fi tratta, e d' importanza si grande , che , da altri che da Sovrani procedendofi , in- convenienti grandi potrebbono fucce- derne, che come fi c veduto, ne* tem- pi andati, eon non poco fcandalo fono f uccefli : E quanto in ordine a* Princi- pi , e Stati deir Imperio in confidera- zione deir Imperadore fi e detto , quando Leggi , o flatuti particolari di- verfamente non difponghino , in confi- derazione degli altri Sovrani per conto de' loro Magnati , parimente procede : Cosi , oltre gli allegati Dottori , ed efem- pj , dicono , il Molina ( c ) e'l Cancer to (d) Per quello poi , che Sovrani con Sovrani riguarda , non potendo alcuno per cib , che Y Intereffe proprio con- cerne , effer Giudice competente , quando alle Armi ricorrer non voglia- no , al Giudizio degli Arbitri rimet- terfi conviene; come tra le due Coro- ne di Francia , e Spagna nel Capitolo V. della Parte III. vedremo effer fta- to praticato : Come parimente tra' due Arrighi , Re di Danimarca , e di Nor- vegia avvenne > quando nello Sveco le loro pretenfioni rimifero ; e come in altri fimili Cafi e avvenuto : Chiunque poi di tali Pendenze l'Arbitrofia , co- me lo Sperelli (e) e'l Panimolla al luogo citato dicono , fenza figura di Giudizio proceder debbe . Ateneo Tomo V. Parte I. Cap. IX. 6j Ma, pofto, che il Lodo degli Ar- bitri ad una delle Parti non piaccia , come per lo piii avviene , cercandofi , fe di reclamare da quello fia permef- fo, il Groxjo (/) per la negativa ri- fponde ; e con ragione , poiche Giudi- ce non v' ha, che di revocare tale de- cifione abbia autorita: Siafi per tanto quella giufta , o pure ingiufta, il Le- gislator? (g) vuole, che fi efeguifca . Legge , che non folamente , quando gli Arbitri fono Sovrani, procede, ma anche allora , quando efli Arbitri dalP Imperadore , da Re , o da* Principi Sovrani fono eletti, ha luogo ; al qual propofito il Grozjo al luogo citato (h) cosi prende a dire ; Tales Arbitri inter Privatos , & ejufmodi Imperii Gives frequent es fimt j & fpecialiter , commen- dantur ab Apojiolo I. ad Cor. VI. it a in dubio non debet intelligi tanta pote- flas c once (fa : in Dubiis enim , quod minimum eji , fequimur : proecipue vera id locum habet inter fummam Potefia- tem obtinentes , qui, cum Judicem com- munem non habeant , Arbitrium Judi- cio cenfendi funtife. 268. n. ^. ( C ) Be Vrimog. Hifpan. e. 1 o. lib. 1. ( d ) Var. Refol. lib. z. C. 10. ». 1 1 V. ( f ) Be Jar . Bell. & V*c. Iik 3 . c. 20. §: 46. I g J L. r. C. de recent. Arbitr. I, non difiingicemus 32. §. cum quidam Arbiter l^.jf. eo'd. C e ) Bee. 1 6. n. 23. ( h ) §. 47.».2. 68 fco I. Re di Francia avvenne tra T Imperadore , e'l Czar di Mo- fcovia, come e noto , a'noftri giorni fi e praticato : ma di quefti .opportu- namente con diftinzione parleremo. 9. In altrj Cafi > come Andrea Kua~ cbel {a) fcrive , aH'alternativa fi rj- corre , con Protefta perb di ciafcuna delle Parti di non intenderfi per .quell' atto pregiudicata : Spediente , a cui , come per con to delle Cafe Colo.nna , ed "Orfina vcdremo , anche per Decre- to de'Giudici fi e fatto ricorfo/ JE per- che in tali Cafi fi difputa ancora , quale de' Contende.nti per la prima vol- ta preceder debba , Goldaflo (h) ii piu Attempattf preferiice : Indi foggiugne , che , quantunque pel" Collegio £letto- rale dell' Imperio % Arcivefcovo di Treveri in Concorfo con quello di Co- lonia per conto di dare il Voto il pri- mofia, per altro ralternativa fi pra- tica . Che , febbene tra f Arciduca d' Auftria , e 1' Arcivefcovo di Salisbo- U rgh , per conto del direttorio , e del federe 1' Alternativa parjmente fi prati- ca , all'Arciduca per una fpecie d'Ono- re le prime parti femipve i\ rimettono, jp II Limneo a] luo^o citato (c) loda , che ne' Cafi dubbj , aninche alcuno pregiudicato non refii , in ordine al pri- mo atto alia Sorte fi ricorra : che indi 1* alternativa 6 pffervji Cos! Alberto Cranio (d) dice , che, per non la- fciare le difpute imperfette, nelle Die- te dell' Imperio , e ftato praticato ; Ripiego anche da altri fcrittori , e fe- gnatamente da Ventura Valenti nelfuo Partenio Ittighfo (e) approvato ; e quando le Parti vi concorrono ; o che le loro ragioni ofcure talmente fono , onde il decjdere , quale di effe preferi- re fi debba, cofa molto difficile fia, a tale fpediente ricorrer conviene : . j 1 Ma , quando la Controverfia colle ragioni rifolver fi pofia ? il propofto ri- piego a me non piace , perche le Deci- fioni delle Caufe, che alia forte fi ap, poggiano, ingiufte fovente fi trovano : j] perche come Giafone (f) Y ' Imola(g) Delk Precedence /venne : cosi Baldo (b) Sifth Baldo (b) Siflino (i) e'l Molineo (k) faggiamente concludono , allora alia. forte fi ricorra , ; quando la Legge il permette; poiche per altro gli Affari di Confequenza dall' incertezza del C.a- fo dipender non .debbono \ come per conto delle materie d' onore nel Trat- tato dell 3 Onore appunto > coll'.autorita di non pochi S.crittori, gia diffi ; ed in quello del Duello piu diftufamente fi vedra : e non fenza fondamento ; poi- che, come i Canowjli offer vano, allo- ra tale fpediente dalla Legge permeffo jntender fi debbe , quando alle Ifpira- zioni dello Spirito Santo ricorrer con- viene; ma, quando per altro diverfa- mente fi pratica , attefa la contraria difpofizione della Legge {/} come cofa illecita, e dannabile, fi riprova : ne Y efempio di S, Mattia al Collegio Apo- ffolico, col ricorfo alia forte, aggrega- te, fuffraga; poiche come S. Girolamo riferito nel Tefto (m) offerva , i Pri- vilegj a' Particolari conceduti per Leg- ge a tutti Comune allegare non fi deb- bano : fi aggiugne , che tra Ja materia delle Dignita temporali, e quella , che le Ecclefiaitjche giaacquifiateriguarda , differenza ben grande fi confidera . Affinche, come Criftoforo Froftnero it nelle fue Note politicbe fopra H libro J. degll Annall di Tacito , e fegnatamen- te fopra quelle parole quos igitur ante- ferret , ac pojipofiti contumelia incende- rentur, offerva, tra'fudditi, alia Pre- cedenza anelanti, Contsfe pregiudizia- li non inforgano , i Principi a' rnali na- fcenti Argini far debbono .• al qual pro- pofito il citato Scrittore riferifce , che Ottavio Farnefe , a cui 1' emulazione tra' Parmeggiani , e Piacentini era no oia ben note , avendo faputo , che in alcuni luoghi di dette Citta il fuo No- me in Lapidi incider fi dovea , fe V una , o 1' altra di effe prima fofle da- ta nominata , vi farebbe dato del fu- furro , per toglier di mezzo ogni dice- ria, ordinb, che l'Incifione ne'feguen- ti termini fi facefe : Ottavio Farnefe , Duca di P. e P. ficche ciafcuna del- le ( b ) Bff Senior. (. 31. ». 22.^23, ( a ) Comment, de $ax.npn prpvpr, jur. c. 2. in fin, nu. 123. ( C ) Add. Uh. 4. c. 9. ft. 97. ( d ) Lib. 1. Vandalic. (. 7. ( e ) Lib.c5.n-9. ( f) L- 3- «• 9- C. (0M.de Legal. ( g ) L.fuut inprinc.ff.de btred.fubflit. ( h ) L. 2. C. quando , & quib.quer. ( i ) Be Regal, c. 26. n. 16. lib. 2. ( k ) Ad eonfaet. Parif. tit. j.§. i.,g/. 8- ». 24. ( 1 ) C.Ecchfta vefirai-deSactil. ( m ) Caf.w»f.alim debemu* iQ-q-Z, Parte 1. le Parti ' a fuo Vantaggio fpiegarla poteffe ; A' noftri giorni , coniandoii monete in Parma , in efle fi dice : Parmoe & Placentice Dux : Cos! per conto delle ftampe de 5 Libri fi pratica : In Piacenza il Contrarjo fuccede : ma nelle fpedizjoni , che da quel Principe fi fanno, Parma e la prima nomjnata. In Modona per conto di Reggio pari- mente cosi fi pratica . Anticamente tra gl'Inglefi , e gli Scozzefi la medefima contefa verfava: Giacomo I. impadro- nitofi d 5 amendue quei Regni 9 affin- che per tali emulazioni inconvenient j non nafceffero , Re delta Bretagna m titolofi i A 5 noftri tempi, com'e noto , quei Monarchi , per diftinguerii da J Duchi di Bretagna \ Me delta Gran Bretagna s^intitolano. Sopra le Controyerfie tra* Parti col a- ri dalle Sentenze de Giudici Ordinarj nel petitorio decifc T Appellazione fi ammette : ma per conto de' Sommarj da' Decreti di manutenzione la regola fi limita ; o almeno 1' efeeuzione non fi ritarda ; Cosi dicono il Cardinal Serafino ( a ) e dopo molti altri la-Ro- ta Romana(b) Sentenza da altri Tri- bunali parimente abbracciata : molto piu , quando due fentenze Conformi vi concorrono , che 1' offer vanza jnter- petrativa inducono : Cosidichiarano, il JFrancbi ( c ) il Tefauro ( d ) il Capo* hianchl ( e ) il Rov'tto (/) e Capecio La- tro (g ) ; e tale Sentenza allora con fa- cilita maggiore fi ammette, quando , come ha detto la medefima Rota Roman a avanti il Cardinal Sacrati in una Averfana Funeralium il di 3. Lu- glio del 1603. in varj altri Cafi fe- guitata ; e fegnatamente avanti il Car. dinal Celfi (b) nelle Recen%iori (i) ed avanti il Cardinal Ottohono (k) alle Rifoluzfoni delta Congrega^ione de' Riti e appoggiata : fi dubita , fe la Revi- fione ad Arbitrio d' Uomo da bene competa ; e per lo devolutivo Y affer- mativa parimente fi abbraccia ; Rego- la , che per conto del Giudizio degli 1 due Capitoli antece- e come il Panimolla Cap. X. 69 Arbitri parimente procede , quanda quefti , non di fpontanea Elezione del- le Parti , ma in vigore della Difpoli- zione della JLegge hanno proceduto(/) perehe come ne* denti fi e detto , al luogo citato ferive , tali Arbitri non altramente che come femplici Giu- dici Ordinarj fi confiderano. Ma r;appellare dalle Sentenze del t# Principe cofa da ftolto fi dice ; poi- che lo fleffo fi e , che pretendere di revocare; irt dubbio la di iui autorita (m) il perehe , come Moftf. Giordani nelle. fuedotte LucuhraTjoni (») fag- ; giamente riflette , quando Bartolom- meo Piatina a Paolo II. fece Iflanza , che la fua fentenza contro di Lui , ed altri Abbreviatori Apoflolici profferita dalla Rota Romana faceffe efamina- re , quel Papa Q cutis torvis me a(pi~ ciens (fi legge in una Letteradello ftef- fo Platina, regiitrata nella di Lui Vi- ta da Niccolo Angelo Caferri) it a Nos y inquit y ad Judices revocas , ac ft ne- fcirer , omnia Jar a in jcrinio pectoris nofiri collocata e§e : Sic flat fenten- tia : loco cedant omnes ; cant, quo vo- lunt ; nihil eos moror : Pontifex fum : mibique licet fro arbitrio animi alio- rum Affia rejeindere , & approhare : Hac vero immiti fententia ( ripiglia il Platina ) ut lapidem quidem immobi- lem volveremus , obverjabamus die , ac notle in Foribus Aulli Antichi cib effer ftato Controverfo: Cosi in ordine a due primi Secoli Filip- fo Morneo {d) ed Eufebio {e) fcrivono: Ed egli e vero, che ne' primi tre Secoli della nafcente Chiefa i Profeftbri del Vangelo alle perfecuzioni de' Gentili , e degl' Idolatri talmente foggiacquero , che il Capo Viftbile della Chiefa con atti pubblici, e luminofi la propria au- torita , le proprie Convenienze , e pre- rogative di Primato , e di fuperiorita tra tutti i Fedeli manifeftare non pote . pote perb T Apoftolo S. Pietro , col lume della faggia prudenza , fondare , e ftabilirc in quei primi tempi per Me- tropolitana di tutte le altre Chiefe del- la Giudea la Gerofolimitana , de' foli Giudei Credenti compofta , i quali fino all' ultimo flerminio di quella Reggia a comporla , e propagarla foli continua- rono ; E S. Pietro per tal conto il Pri- mato , e T autorita dal Salvatore con- feritagli evidentemente efercitb : e fep- pe egli con configlio grande d' eterna providenza fondarne alcune altre neU' Oriente , come fu Y Antiochena , nell' Anno Xll.dell' Afcenfione del Reden- tore . Voile finalmente con faggio pro- vedimento fcieglier la Citta di Roma per fede Convenientiflima deir Eccle- fiaftica Unita : e quivi piu die in ogni altro luogo , per quanto gl* Idolatri di quei tempi oftinatiflimi , e della vera Fede nemiciffimi , gli permetteano , il Primato ;delf Apoftolica Cattedra fe campeggiare; cogl 5 Infegnamenti ; cogli fcritti ; colla Predicazione \ colle: fati- che; col fangue; e finalmente col mar- tirio , la Religione dilatb : ma la feri- na rabbia , e I s implacabile livore del Gentilefmo a gli alti difegnidi quel pri- mo Vicario di Crifto, e de'di Lui Suc- ceftbri per lo corfo di tre Secoli ap- preffo in circa di modo fi oppofe * che la propria Sovranita , di cui era- no fregiati , cosi per conto dello fpi- rituale , come per conto del tempo- rale non poterono manifeftamente fpiegare . None perb , che i Fedeli delle al- tre Chiefe in altre Provincie , anche per quei tre Secoli la bella prerogati- ve di Superiority ; di Precedenza , e di principale diftinzione de Vicarj di Crifto non riconofceffero . Sanf Jreneo ci afficura, che le altreChiefe appun- to fotentiorem pincipalitatem del Pri- mato della Chiefa di Roma , e del Pontefice , come loro particolare fre- gio riguardavano . Tertulliano confide- rolla per Fonte ; unde nobis quoqne au- ftoritas pr*fto eft • Indi francamente qualificolla , quando diffe : Statu fr- lix Ecclefia , cui tot am Dotlrinam Apofioli cum Sanguine fuo profuderunt . San Cipriano nell' Epiftola LIX.a Cor- nell chiamb la Sede di Roma Petri Catbedram , atque Ecclefiam principal lem , unde unit as Sacerdotalis exorta eft : nelle quail efpreffioni chiaramen- J te fi ( a ) Conf. 161. ( b ) Tempi, lib. %.e.\. §. 3. it orn*t. Corp. q. 1. n. 5. ( c) L. inter Claror C. ieStefnm. Trinit. ( d ) Miji. Iniq.f. 1 5 z. ( e ) Ifi. Eeel. e. 22. eftqq. Ub. 5. Parte 11. Cap. 1. 71 te fi vede , quale Concetto di Supe- riority i Fedeli a favore della Chiefa Romana , e de* lei Pontefici anche per quei tre Secoli aveflero: il perche fuori di ragione non e V immaginarfi , ehe , fe in quei tempi le Convenienze fi fofiero dovute autenticare , anche allora farebbefi ugualmente veduto , come ne' fucceflivi Secoli e avvenuto, il Papa , o chi le di lui veci ibftene- va , ad ogni altro preferito , antepo- ilo , e fuperiormente diftinto . E fe cib in faccia del Mondo non manifeftof- fi, non fu gia, perche il Titolo, e '1 to , e pe '1 piu principale era riguar- dato ; ma per cagione delle perfect zioni de 3 Gentili cosi eonvenne conte* nerfi. 5 In fatti, ceflata la perfecuzione del- la Chiefa ; e datale da Coftantino il Grande la Pace, con permettere, che il Papa la propria autorita liberamen- te efercitar potefle , le Pontificie pre- rogative tutte , e fegnatamente quella della Precedenza palefofli . Ailora fa , che nel I. Concilio Nice no Generate , di cui appreflb diftintamente fi par- lera , fi vide , che , come il giufto voleva , i Legati Pontifizj a tutti gli altri Congregati , cosi in federe , co- me in decidere , e fofcrivere , furono preferiti . Non pub tampoco negarfi , che Ofio Vefcovo Cordobenfe , Spa- gnuolo , di cui parimente fi fara men- zione , infieme co' due Sacerdoti Ro- inani , Vito , e Vincenzo , non fofle- ro i Legati di Silvefiro I. mentre Eu- febio Cefarienfe nella Vita di Co fl anti- no ad evidenza ce lo atrefta ; e dice , che quegli in qualita di Rapprefen- tanfci la perfona del Pontefice fuddet- to , da detto Concilio furono ricono- fciuti : Quanto fin qui detto abbiamo dal citato Morneo negare non fi pub : ne che nel Concilo Unwerfale di Co- flantinopoli cosi fofie decretato : Cosi nel C alee done fe ; ove i Legati di Pa- pa Leone I. le prime Sedie occuparo- no : Cosi dice il Cardinal Bellarmino ( a ) Cosi in altri fuffeguenti Conci- lj , come da 1 loro Atti fi vede , e ftato praticato- Non fi niega , che varj tempi i Pa- 6 triarchi di Lonfiantinopoli , ed altri , dagl' Imperadori d* Oriente fpalleg- giati fofiero , perche loro molto im~ portava , che quegli , per ufurpare il Primato della Chiefa , a' Papi afpra Guerra moveiTero : ma egli e perb anche vero , che V Imperador Foca , che nell' Infanzia del Secolo VII. al Trono de* Cefari afcefe , dichiarb , che a Papa Bonifazio III. allora Re- gnante fopra -tutte le altre Dignita Ec- clefiaftiche la Precedenza competeva; al qual propofito di rapportare le An- notazioni fopra Ja Vita di quel Papa, che le oppofizioni de gli Avverfarj diflruggono , lafciar non voglio . . Gli antichiffmi Prhilegj delle Chief e Pa' triarcali ( quivi fi legge ) furono an- cora nel Coneilio Niceno nel VI. Cano- ne approvati ( come di fopra Ci h acy cennato , ed appreifo meglio fi dira ) che la Chiefa Romana avefje il prima luogo : 1* Alejfandrina il 11. V Antio* chena il 111. Perciocche la Gero[olimU tana un gran tempo poi fra le Cbiefe Patriarcali fu annoverata ( Indi pro- feguendo , dice J Efendo poi edifcato Coftantinopoli , nel Concilio Generale , che fotto il Vecchio Teodojio vi ft cele- hrb , fu fatto un Decreto , che la Chie- fa Cofiantinopolitana il primo luogo (qui parimente fi oflervi ) dopo la Romana avefje , e fofje alia Alejfandrina anter pofta , per ejfer Codantinopoli una nuo- va Roma ( Indi profeguifce ) a quejia modo dice il 111. volgato Canone di quel Concilio ; e Socrate detto lo Scola* flko neW Vlll. Canone del V. libro del- la fua Ijloria Ecclefiaftica ( fi noti y il qual Canone , efendo ftato fuppoft- to , o fnto da Greci , / Legati , ed I Prefidenti di Papa Leone , e della Chiefa Romana , nel C%n&ilio Calcedo- nenfe , apertamente reclamandone , lo dimoftrano , come affai chiaramente neU la fefiadecima A^ione del medefimo Con- cilio ft vede : Perciocche , avendo di nuovo con V occaftone di queflo Cano* K ne . WW i t . . ' ■ ( a ) De Coitc.&Ecct. lib, x.t.ig. 74 Delk Precedence *ie , dato , dopo la Romana , alia Cbiefa Cofiantinopolitana il primo luo- go , vi fi oppofero i medefimi Legati , dicendo , non effere mat fiat a prima a quella Cbiefa fimile prerogative data , ed effer quel Decreto , chi privava tut- te le altre Chiefe della loro Dignita } iniquo . v 7 Ma , comunque ft fia{ contirman- do dice ) quefio e affai chiaro , che i Vefcovi Coftantinopolitani , gonfj d 3 ambiz'wne , e mojft dalla grandezz a , e (plendqre di quefia Citta , non conten- ti d 3 aver ft il primo luogo fopra tutte le altre Chiefe occupato , ebbero ancora in tempo di Papa Leone ardimento di tent are- piu avanti : Perciocche Anato* lio , che fu unq di loro , fi sforxp & poter egli folo conferire alle altre Chie- fe i privilege , e le immunita , e di con~ fecrare i Vefcovi loro , e di farglifi af- fatto foggetti : Ma Papa Leone fierif- fimamente a quefio fuo difegno i oppq- fe \ e 3 l fe vano :. onde , fcrivendo ad Anatoliq , nella LI Epifiola , dice } che aveffe egli , non folamente errata in conjecrare , contro la regola del Ca- none , il Vefcovo d 3 Antiochia , ma ft foffe anche for^ato di porre a terra le Sacre Cofituzioni de ' Canoni Niceni, fperando di pot ere per quefia via tone il fuo fecondo onore alia Cbiefa Alefi fandrina, ed all Antiochena il ter^p \ e privandq tmti i Vefcovi Metropolitan ni del proprio onore , 'far It. a fe fogget- ti . Sopra la medefima materia Jcriffe 4IY Imper adore Mariano, ed air 1m- per at rice Pulcheria la 25. e ?■ .53. Epi- fiola di quel Regi/lro . fe finalmente con la fua induflria quel buon Papa tutti quefii difegni , e motwi quietb ' . Ma tin certo tempo pot fotto Pelagio ll Gio: , e Ciriaco , Patriarchi Cofiantino- politani , afpirando a piu alti difegni , ■inforfero contro la S. Sedr Apofiolica , f fi sfor^arono in pregiudizfo , non fola- mente delle altre Chiefe tutte , ma della Romana ancora , di occuparfi i\ nome di Vefcovo Universale ( parole degne di riflefTione ) ed il primo luogo nella Cbie- fa Santa . Ma Papa Gregorio *' oppofe^ alia loro fuperbia ; e fe ne leggono nel fuo Regiflro alcunegravi Epiflole , come nel 4. lib. la 76. 78. la 80. & 82. e nel d.lib. la 168. la 169. e la 170. e non po- tendo quefia Controverfia , per la dappo* cbe%z a di Maurizjo , fopirfi in tempo di Gregorio , fu dopo la fua morte in tempo di Bonifazjo 111. a quefio modo daW Im- per afore Poca rifoluta , che il Pontefice Romano , conforme a gli Ordini Apofio-^ lici , ed alV antichijfime tradition* de* Santi Padri , ftvefjc nella Chiefa Catto, lie a il primo luogo \ ed il Vefcovo di Co- fiantmopoli il fecondo ( con che fi con- vince , che il Primato del Papa snolto prima del tempo di Foca era itato ri- conofciuto ) coii dice Beda nel libro del- la ragione de' tempi ; e Paolo Diacono nel 21. cap. del 4 lib. deW Ifioria de* Longobardi : e nel 18. lib. delT Iji-oria a quella> di Eutrop'w anneffa . In proceffq di tempo poi , e fpezjalmente dopo il Pa* triarca Focio , moflrando V una parte y e V altra di non vedere , incominciarono a dichiararfi Ecumenici } cioe Univerfa- li il Vefcovo di Roma y e quel di Cofian* tinopoli quefio Universale Patriarca ; non per che a fe la giurifdizjone de $U altri attribuifse ; ma perche fofee di lo> ro il piu degnq , ed avefse dopo. il Papa il primo luogo ; e quello Univerfale Pon^ tefice 1 B vi fu quefio aggiunto , che il nome di Papa y che vollero ,' ' che \ fofee no- me piu Eccellente che quelli di tutti gli altri Vefcovi , folo il Pontefice Romano avefse , efeendo quefio nome prima a tut* ti gli altri Vefcovi comune } e che con quefio folo , e particolare nome la Di~ gnita ^ e la prerogativa di I'm fopra tutte le altre Chiefe fi difegnafee :_ Gli altri quattro Vefcovi principalis di Co- fiantinopoli , d* Alefeandria , d' Antio- chia , e di Gerufalem , fofeerq Patriar- chi chiamati : e di quefii il Cofiantino- politano continuo il nome d' Ecumenic Co , che tifurpato s 3 aveva ; e fpezjal- mente dopo Focio : E folevano fcriver- fi a quefio modo . N. Arcivefcovo del- la nuova Roma Coftantinopolitana , e Patriarca Ecumenico . H Vefcovo Romano al contrario fempre ^ il Titolo ambizjofo fuggt ; ne fi chiamo mat , fe non con quefio afjai Umile . N. Vefco- vo , Servo de' Servi di Dio , e Vefco- vo della Chiefa Cattolica . Nelle ac- clamazioni pubbliche poi , che e mile Me fee Solenni , e nel celebrare de 3 Con- di) fi folevano fare , apptna fofrivano , dhQ fi defee lor quefio Titolo . Al Signor noftro Parte. 11 noftro N. Univcrfale Papa . E ^uefto fne ebbe la lite , fra i due principali Vefcovi del Crijlianefimo . E quefto ho to in una varia le^ione ofservato dell* Jftorie Grecbe e Latine . 2 Interamente , come ho detto la f ud- detta Annotazione ho volutorapportare, per far vedere al Lettore , che , come il Cardinal Bellarmino {a) fcrive, Fo- ca il primo non fu , che al Papa la Precedenza fopra tutte le altre Digni- ta Eccleilaftiche attribuifce; ma, che, conofciuta la verita, a fuo favore pro- nunzib . Ne pare , che a quanto nella riferita Annotazione d contiene ; ed a quanfo il Bellarmino dice , cib , che Paolo Diacono (b) fcrive , ripugni , mentre , quantunque fuffiftefle , che , come eflb Paolo pretende , Foca alle preghiere di Papa Bonifazio ad arnfte- re alle di lui ragioni fi moveffe, da cib non feguirebbe , che i Papi quel la pre- rogativa prima non godeffero ; ma con- vien dire , che Bonifazio forze non avendo , con cui a* fuoi Competitori fronte far potefle , a Foca ricorrefle , affinche colla propria autorita il Pa- triarca di Coftantinopoli in dovere met- tefie ; E tanto piu Foca farlo dovea , mentre , come il Bellarmino al luogo citato foggiugne , Giuf|iniano , che molto prima di effa Foca regno , a Ro- ina di Capo di tutte le altre Chiefe il Titol diede: ed a quel propofito il Co- dice d' effo Giufliniano appunto adduce {c ) Da quel tempo poi non fi dubita , che ogni Papa , come Capo della Chie- fa Univerfale , non Jia >ftato ricono- fciuto .-.: e che , come tale , tutte le altre Dignita Ecciefiaftiche non abbia precedute, 9 Ma , perche anehe ne' Secoli al no- ftro piu vicini alcuni Scrittori di pro- fefTione dalla Chiefa Cattohca fepara- ti , ad oppugnare una si fatta ftoriea Verita impegnatifi , cercarono , per quanto feppero , di togliere al Roma- no Pontefice quella Precedenza , ch' eflb pe* fuoi Legati nel fopraccitato Concilio Niceno efercitb , non voglio Ateneo Tomo V. Cap. 1. 75 lafciar di dire , che tale Verita appun- to , oltre moltiflimi altri Dottifiimi Scrittori Cattolici , dal Baronio ; dal Bellarmino e dal Pagi , con fodiffime ragioni , ed argomenti invincibiji , e (lata provata , e foftenuta ; Lodovico Tommafini parimente nel Tomo I. Ve- teris & nova Difciplin chi non fappia , che Gioanni I. fu Eletto del $zi. e mori del 5^6. Vigilio fu del 535. e mori del 555. Pietro di Marca nel libro V. (e) 10 de Concordia Sacerdotii , & Imperii co- si fcrive ,: Non folum enim Canonibus Nicanis Patriarcharum poteflas fancita eft , fed etiam or do Dignitatis conjiitu- ■ tus .Id eximie docet Canon feptimus , quo quarto honoris gradus tribuitur JE- liee , five Hierofolymorum Epifcopo ; id- eft poft tres Patriarch as , Romanum , Alexandrinum , & Antiochenum ( Indi profeguifce ) Si Concilium cur 4m or di- ms gefftt , in affgnando hujus Epifcopi loco , intelligere nos oportet y id affum quoque Canone fexto inter priores Pa- K 2 triar- (*)De Pont. Rom. lib. i.c.i 7 . ( b ) Lib. 4. de Gejl. Longobard. cap. 36. I C ; L. 8. deSumm. Trinit. ( d ) P. 1. ft 4. ( e ) C. 12, n. 8. j 6 Delle Precedence trUrcbas , it a ut online kriptura An- \ pel pill degno , c pel piu meritevole tiochenus fit tertius ; Alexandrinus au tern fecundus; primus vero Rom^nus&e. ( pofcia ripiglia ) Itaque , quum pri- mus Dignitatis kcus perfpicue a Nica- na Synodo deferatur Romano Epifcopo , hinc jequitur , 'Hit quoque earn au5iori- tatem computer e , qua potiehatur in po- litia Chili , qui Principem locum ohi- nehat ; tdep prima Sententia , & fuf- fragii prarogativa . a i Se poi del fopraccennato Canone VI. fi cerca \ per cui il Primato , e la Pre- cedenza al Papa fopra tut ti gli altri Patriarehi fi attribuifce* negli Attidel ConciYio Calcedonenfe all' A^ione XVI. in quefti termini fi legge : Perpendi- mus , omnem quidem Primatum , & bo- norem pracipuum , fecundum Canones ■ , Antique Roma Dei amantiffmo Archie- fifcopo confervari : £ da offervare , che detto Coneilio Ecumenico fu celebra- to dell' Anno 451. E che i" il Canone , che al Papa fopra gli altri la Preceden- za conferma nel Canone XXXVI. del finodo Trullano fu ratincato : ed a quello t autorita degl' Imperadori , Teodofio, e Valentiniano fi aggiunga , quando differo : Quum igtiur Jedis A- po folic a Primatum Sanfti P & Vincent ius Presbyteri Urbis Roma JEgypti Alexander Epifcopus I Magna Antiochia Euftatius . Hierofolymorum Macarius : Harpocratio Cynopoleos . Indi nella ftoria fuddetta fi legge ; Et reliqui , quorum Nomina in libro Atha- nafii Epifcopi Alexandrini plemffme di- gefld funt . Se qui della Precedenza de' Papi pa- rirnente fopra' Principi Secolari fi cer- ca ( non dico a' noftri giorniy > poiche cio in dubbio rion-fi revoca ; ma de' primitivi tempi della Chiefa ■ ) .Coftanti- no Magno in primo luogo cr-fi prefen- ta , che del Cavallo di S. Silveftro il Freno tenne : mentre da tale atto la prerogativa , di cui fi parla, rifuka : Egli e vero, che cib da varj Scritto- ri fi controverte : ma egli e perb. al- tresi incontraftabile ■, che , come nel 'Cerimoniale Romano ( b ) fi legge , il Papa iri tuttte lerfunzioni, tanto £c- clefiaftiche , quanto Civil ; fiafi nelle Ghiefe , ne' Concilj, o altrove, ,i nel luogo piu Eminente , come a.ppreffo vedremo , '■ c ftato r fempre colloato : ti'olmperadore : ifi luogo piti alto non fiede di quelW 4 ove il pa,pa i fiedi tiene : la Cattedra Cefarea e parimen- -W ^iu balla ii hfifik ftretcai : lo Sca- bejlo e piccolo. Impugnafe nbn.fi pub, che nel Con- eilio di Firenz/yM. Papa in; luogo piu degno fedeffe :> e t che il M lui T rono all' Akar magglore foffe collocato c Dovendo il Papa Iavarfi le mani , 1' Imperadore 1' acqua gli fommimftfa: nia di quefto parimente appreffo diitin- tamente ancora una volta parleremo . Diremo intanto , che per aflloma ge- nerale ( a ) Tit. i 4 . t. z. ( b ) Lib. i.f if Ml & 34- * 87. Parte II. I. nerale regiftrato nel detto Cerimonia- le alia Se^ione 1, del libro III. fi legge Nemini omnium mortalium Pap am re- vereritiam facere ; vel ajjurgendo ma- nifefie , aut Caput inclinando , feu de- tegendo : Tantum Romanorum Impera- tori ( come con Carlo V. praticb Cle- mente VII. di cui appreftb farerno par- ticolare menzione ) poflquam ilium fe- dens , ad ofculum pedis , & manus fufcepit y aliquantulum afsurgere , at-? que ofculum mutuo charitatis amplexu ilium benigne recipere i i§ Per conto d' altri Principi avvi Ce- rimoniale diftinto ; Ne diarj di Gio: Brucardo fotto il Pontifcato d' Alef- [andro VI. ( a ) fi legge , che , fen- dofi portato a Roma Federico, Secon- dogenito di Ferdinando II. Re di Sici- lia , per preftar giuramento d' Ubbi- dienza a quel Papa, fu ftabilito di far- li andare incontro due Cardinal) , Y uno Prete ; T altro Diacono , i quali dovefTero portarfi fuori della Porta A* finaria , e ricevutolo , accompagnarlo colle folite Cerimonie ; al quale eft et- to il Papa deputb i Cardinali V. Can- celliere , e Monterealc j ma invece di quefti , andarono quei di Napoli , e di Siena , i quali colle loro Corti porta- ronfi in diftanza di due miglia da Ro^- ma; quivi, trovatolo, poftifi effi Car- dinali da' lati ; il Principe in mezzo , fino alia Porta Latina T aceompagna- rono: quivi , licenziatift i Cardinali, il Principe colla fua Corte , profeguen- do, andb alia Porta Lateranenfe, do- ve fu incontrato da' Famigliari del S. Collegio; degli Ambafciadori , e Prin. cipi , che in Roma allora fi trovava- no : portaronvifi aricora molti Genti- luominLRomani , quali , frnqntati da Cayallo K| incamminavanfi , per farli } Corte a pie ; ma il Principe voile , che tornaffero a montar a Cayallo : refti- tuitifi cola i due Cardinali Deputati , fi pofero , come prima jf da' lati del Principe ; S'opraggiunti i Prelati , e i Domed jci del Papa , co* Famigliari de- gli Ambafciadori , e Principi , profe- guirono il Viaggio nel modo , che fie- gue : Precedea , dopo il Principe , m Cap. l 77 primo luogo , Vincenzo Arcivefcovo Acherontino in mezzo tra V Arcivef- covo di Tarracona , Governatore di Roma alia deftra, T Arcivefcovo Ra- guntino alia Siniftra : in IL luogo il Vefcovo di S. Marco in mezzo; Y Ar- civefcovo Cofentino Primate del Pa- lazzo alia deftra ; il Vefcovo Lomba- ronicenfe , Ambafciadore del Re di Francia > alia finiftra : in III. luogo il Vefcovo di Policaftro in mezzo , aven- do alia deftra il Vefcovo della Concor- dia , Prelato Palatino ; Y Abate di S. Antonio di Vienna , Ambafciadore al- tresx di Francia , allaiiniftra : in IV. luogo il Duca di Gravina 3 alia cui deftra trovavafi il Vefcovo Segobri- cenfe , parimente Prelato Palatino ; alia ftniftra il Vefcovo PacentinOj Am- bafciadore del Re, e della Regina di Spagna ; in V* luogo il Vefcovo di Ve- nafro , in mezzo tra '1 Vefcovo Coto- nenfe , Segretario Apoftolico alia de- ftra , e 1 Vefcovo Aftonicenfe anch* eftb Ambafciadore del Re e della Re- gina di Spagna alia finiftra : in VI* luogo il Conte di Concia, che alia de- ftra a vey a il Vefcovo Gaputaquenfe , Prelato Palatino ; alia finiftra 1' Arci- vefcovo di S. Andrea Ambafciadore del Re di Scozia : Oecupava il VIL luogo il Conte di Palena , alia cui deftra trovavafi il Vefcovo di Vol- terra , Prelato Palatino ; alia finiftra 1* Ambafciadore Veneto : Indi un Pre- lato a deftra ; un Ambafciadore a fi- niftra : le altre cofe furono regelate giufta il folito : Appreflb fuccedeva- no i Baroni , Gentiluomini , e '1 rimanente della Famiglia del Principe , col Capitano della Guardia di Palaz- zo; e fei Paggi, de' quali il I. con una JBaleftra d* argento dorata , e la Fare- tra, parimente d' argento dorato , al- ia Franzefe, portava la Vefte : il II. Veftito all* ufo Turco , portava una Giavarina^ : il HI. Veftito alia Spar gnuola, portava una Lancetta .: il IV. portava il Ferrajolo da Campagna del Padrone: il V. la Valigia Cremefi ; il VI. la Spada ; tutti a Cavallo , ric- camente veftiti . Giunto il Principe a Palaz- t mmm ( a ) Tom. 6. Palazzo , accottipagnato da cinque Cardinali ; e dal feguito fopraccen- nato, ftando in ginocchio fopra un Cu- fcino alia finiftra del Papa , fa am- meflb al bacio del piede , della ma- no, e della bocca di fua Santita : in- di tutto il feguito baciolle il piede : nel partire fu tenuto il medefimo or- dine: Nella Cappella Pentificia poi a quel Principe fu affegnato il luogo tra i due ultimi Cardinali Diaeoni. ?6 Nel citato Cerimonlak (a) ft legge, che , quando il Papa entra in Citta , o altramente monta a Cavallo , T Im- peradore, o Re , ehe quivi ft trovi , prende il freno del Cavallo ( come di Coftantino ft e detto , e di Carlo V. ft diraj Andando il Papa in fedia , V Imperadore , o Re , co'piu qualifica- ti [Perfonaggi , per akuni paffi foften- ta la fedia, non lafciandola , fe non quando lo fteffo Papa ordina , che tutti montino a Cavallo : Roberto Aba- te (b) riferifce , che Luigi il Giova- ne , el Pio Re di Francia , ed Arri- go II Re d' Inghilterra , nel modo , che liegue, ft contennero : Ludovicus Rex Franci e i Re non abbiamo baciati i piedi de' Papi : il perche il citato Stevani ( e ) foftie- ne , che tale onore ad imitazione del Salvadore , e degli Appoftoli dovuto- gli fia , ed , ad ducendo quel luogo d' Jfaia (/) -1' altro di S. Luca( g) e di S. Matteo (h) dice i che dagli Atti degli Appoftoli (i ) ft ricava an- cora "■, che il Cehturione per fegno di Venerazlone getoffi a' piedi dell' Appo- ftolo: Lo fteiTo Stevani (k) foggiugne d'aver letto in un antichiflimo Codice deir Ordine di S. Benedetto , che i Re di Spagna anticamente , quando pbrtavanfi a'Sinodi de' Vefcovi , nell' attb; di giugner alia lofo prefen^a , proflravanfi con tutto il Corpo a ter- ra , la quale ancora baciavano .' ne in pie ft levavanp, fe prima non vedeva- no i Vefcovi ievarfi da federe : che al- tera da effi i Re fu le proprie braccia alia Regia Gella eran portati . Leone da Cafiro Ql) ferive , effer quello co- ftume della Ghiefa . Tale onore per teftimonio ddY Abate Ufpergenfe \m) da 17 18 1 ' ( a ) Lib. 1. tit. i. ( b ) Add.Sigibert. Ann. 1163. ( C ) De ofculat. pedum Ro?n. Pont. c.i.f.m.Si. ( d ) Cowpil. Regiftr. Pont. ( e ) C. 3. e 4. ([) C.6.e66. \g) C I ( h ) C28. ( i) Cio. ( k ) C.5. ( 1 ) Comm. Jfaia e. 49- ( m ) Ann. ioGp. da An-igo IV. Imperadore a' Pa pi fu refo • Negli Attl del Concilio di Cojian- %a fi legge , che Ottone Ducadi Brun- fuich > ftando in ginocchio al Papa alia Menfa la fottocoppa col Vino prefentaffe , che il Papa a bcre tanto differifce , che uno de'. Cardinali aftanti le dicefTe: Pater S ancle tempus eft y ut hibath , j 9 Molti altri efempj al noflro propofi- to addurre fi potrebbono ; ma , per troppo non diffonderci , in Compendio la Relazione ftorica degli Anni 1529, e 1530. M. S. delle Azioni di Carlo V. per quella parte , che la di lui Coronazione feguita in Bologna per le mani di Clemente VII, riguarda, che anche per conto d* altri particolari al nortro atfiinto fi adatta , in quefto luo- go riferirerno . Avvifat'o Clemente , che f Imperadore a Palazjp fi avvicinava ( quivi fi legge ) col Corteggio de' Car- dinali , falito fopra le Scale di S. Pe- tronio , ov era preparato un Teatro , vel cui rneTX fi^^ a ^ a Sedia Pontifi- tia , coperta di Velluto Gremifi , fotto mn Baldacchino di broccato & Oro ; nn altra Sedia dalla parte finiftra per V Imperadore : Intorno al Teatro le Sedie di Velluto Verde pe* Cardinali : il Papa in Abito Pontificio , col Ca- mauro in Tejia , ft pofe a federe ful Trono : I Cardinali in Cappa Rofja , con Berretta in Tefia ,* lo Steccato efie- riore era tutto occupato da Arcivefco- vi y Vefcovi , Prelati , ed alt re P erf one di difiin^ione , cost Ecclefiafliche , come Secolari: a pie della Scala la Guardia dc* Sviizeri fotto le Armi : le Strade ?ran guardate da Cavaleggieri , pari- mente fotto le Armi: ( indi immediata- mente profeguifce ) Nell' accoflarfi Carlo a lie Scale dz S. Petronio , tutti i Magiflrati Belogneft fmontarono da Cavallo . Il Gonfaloniere di Giufii^ia prefe le Redini del Cavallo di S. M. Il Rettore del Collegio de* Legijii te~ neva la fiaffa : i Dottori del medefi- tno Collegio in Toga di Velluto nero ; con Mantellina di Vaj , e Collana d y Oro y portavano il Baldacchino fino al piano fuperiore del Teatro fopra la Te- jia di Cefare , quale , pofli i piedi fo- pra gradini di pietra , voltandofi verfo i Principi , e Baroni del fuo feguito , Parte II Cap. I. 79 accennb loro } che fi trattenefsero : ma il Mae fir di Cerimonie del Papa difie a S. M. efser bene , che alcuni di ejfi V accompagnafsero ; onde fece chiama- re alcuni de* principali , a quali , do- po efser 3 afcefo al piano fuperiore , vol- tat oft difie : f arrefii il Drappello : Af- cefo Cefare ful Teatro y da Cardinali , levati da federe , con riverente ; ma grave fahto , a capo fcoperto , fu ri- ce vuto \ Efso con maejiofo pafso , acco- jiatofi al Trono Pontificio , piegb due volte il ginocchio defiro : indi , giunto a gradini , piegando amendue i ginocchi , fece H ter%p inchino: bacib pofcia il pie . defiro al Papa , il quale ., levatagli la Mitra y porfe la mano in at to di vo- lerlo follevare : E Cefare prefentogli una Borfa di Velluto Cremifi , ricamata d y Oro , con died libre d' Oro coniato in Medaglie , con V Immagine del Re Fer-> dinando il Cattolico , e della Regina lfa\ bell a fua Conforte , di pefo diverfo ; va- le a dire , da venti Ducati ; da tren- ta ; e da cinquanta - il Papa , dopo aver la ricevuta , levatofi alquanto in pie y e gettate al Collo di Cefare le braccia , baciollo in faccia ; quefii , ftan- do tuttavia genuflejfo , diffe al Papa : Padre Santo , io fono venuto a ba- ciar'i piedi a voftra Santita , come da tanto tempo ho defiderato ; e prego Dio , che ne rifulti buon fervigio a voftra Beatitudine ( A quefie parole il Papa r if pofe ) Ringrazjato fia Dio , che fia giunto quel giorno , che io da tanto tempo ho bramato :. Spero in S. D. M. , ch-e fia per rifultarne la falu- te di tutta la Crifiianita ( foggiunfe I' Imperadore ) Padre Santo , io altro non defidero che di^ fervire Voflra Santita in tutto cib y che mi comandera ; e le prometto , efferle Vbbidiente Figlio : ( il Papa replied ) S. M. adeffo fpero , c he Dio fia per fare , che le cofe gia tan- to defiderate averanno effetto ; e da- raffi fine a molti travagli . V Impera- dore ancora una volta difie : Io fono Servitore di Voftra Santita ; ne altro defideriotengochedi fervirla : Il Papa allora gli fe* cenno , che fi levafse ; e perfiftendo efso tuttavia genufiefso , il Papa, levatofi alquanto , moftro , voler- lo ajutare , che daW Imperadore non fu permefsoy ma alzojfi ; E 7 Maeftro di Ceri- %,. o 30 Cerimonie gli fe y cenno , che fedeffe alia finijira del Papa i Cio feguito , i Prin- cipi , e Baroni del feguito dell' Impera- dore , faliti ful Palco , paffarono a ba- ciare il piede al Papa ; quale 3 levato in pie; e prefo F Imperadore per la ma- no ; fcendendo dal Palco y gli diffe S. M. andiamo alia Chiefa , che io le faro Compagnia fmo alia Porta : E V Jmper adore ; facendogli r'weren^a fino a terra , baciata la propria mano ; indi , ripigliata quella del Papa , ando fecoper dodici pajfi : il Papa poi fece un com- plimento a Cefare , quale rifpofe > tenen- do la Berretta in mano , come fempre aveva fatto : Indi il Papa , accen- nando colla mano , diffe : ( Cuoprafi V. M. ) a quefte parole V Imperadore ft mife la Berretta in Tefia , dicendo , Poiche V. B. me lo comanda : Difcefi dal Palco , il Papa gli diffe : Poiche V. M. ha vifitato il Servitore, ed il Vicario , andera a vifitare il noftro comune Padrone ( accennandogli colla mano la Chiefa ) Cefare , fattagli ri- verenz# fino a terra, accompagnato da Cardinali , Niccolo del Flifco > Vefcovo di Sabina , ed Arcivefcovo di Raven- na , Antonio Sanfeverino y Scaramuc- cia , Triuliio , e Ridolfi , entrb in S. Petronio . II Papa intanto , preceduto dagli altri Cardinali , e daija Corte , fi fe' portare a Palazzo , ove , termi- nate le Cerimonie in S. Petronio , an* che F Imperadore porfcofE . II d\ 22. Febbrajo 1530. ( in dett-o Compendio pofcia fi legge ) fendo gia preparate le cofe tutte per >quella fun- Ztone necefsarie nella Cappella di Pa* lazz° > il Cardinal* Encovordio , in Abito Sacerdotale , accompagnato da otto Vefcovi mitrati , portatofi alia Porta della Cappella , ftiede quivi at- tendendo V Imperadore y il quale > avvi- fato dal Maeftro delle Cerimonie , par- ti a quella volta dalle fue fiance y pre- ceduto da numerofiffimo Corteggio 4% Prelati , Principi , ed Ambafciadori , jra quali D. Alvaro d' Oforio , Mar- chef e d y Aflorga , porto lo fcettro Cefa- reo . D. Pietro Paceio Due a d AJca Una porto la fpada . Aleffandro de* Me- dici , Due a di Penna , Nipote del Pa- pa y porto il Globo , formontato dalla Qrqce . Bonifacio Paleologo > Marchefe Delk Precedence di Monferrato , porto la Corona di Mon\a . V Imperadore , accompagnato dal Cardinal Ippolito de* Medici alia deftra i dal Cardinale Giacomo Doria alia finiftra , incamminoffi a quella vol- ta \ all' ingreflo fu ricevutp daW accen* nato Cardinal Encovordio , dal quale fu accompagnato all' adoration? del Venerabile . // Cardinale Andrea della Valle , Cancelliere di Germania , pre- fentb al Cardinal Guglielmo. un Breve* Pontificio ; facendo ifian^a per V efecu- %tone : il Breve fu let to dal Mae fir a delle Cerimonie : indi il Cardinale pre* fentb. il libro de* Vangeli all' Imperado- re , che ( ii ofTervi ) fopra di quelli prefe il giuramento di fe delta alia Se- de Apofiolica ; protefiando , che > con prender la prima Corona d y Italia, non intendea recar pregiudi^io alia Citta di Monz# • e per conto della feconda, non intenderfi pregiudicato a Roma : Indi , dopo la profira%ione a terra y fu- rono cantate le Litanie , con alcune Orazioni : I Camerieri intanto leva* rongliil Manto\ ed , aperti alcuni Bot- tom al brae cio defiro t ed alia fpalla; e tiratagli alquanto la Camicia , il Cardinale , recitando le Orazioni folhe recitarfi nelle Confecrazioni de* Re , I* unfe , come in tali funzioni fi pratica : Entrando pofcia in Sacrifiia , fu vefih to con Toga di broceato d* Oro , lun- ga fino a terra , con maniche firette , e Manto del medefimo broceato , con Cappuccio : Indi , ricondotto in Cap-^ pella, fi pofe a federe ful Trono: Giun- ta intanto la Corte del Papa , / div'u * fe per la fala , non entrando in Cap- pella che il Papa , i Cardinali } alcu- ni Prelati , e Perfonaggi primarj . Al comparire del Papa , f Impera- 2 \ dore , levatofi dalla fua fedia , chinato- fi , ando ad incontrarlo fino alia meta della Cappella :■ E dopo il Papa , pro- ftrato ad un Inginocchiatojo , e fatta breve Orazione fall fulla fua Sedia , piu alta di quella dell* Imperadore un gradino . Indi i quattro Principi , che- portavano le' quattro accennate Infegne ', le collocarono fopra /' Altave ; ed il Cardinal Guglielmo die principio alia Meffa . Dopo che un Cameriere del Pa- pa ebbe cantata V Epiftola , /' Impera- dore , levatofi dalla fua Sedia , ando Parte II. Cap. I. 8 ad inginocchiarfi avanti al Papa \ il quale , avendo ricevuto da Monf. Puc- ci j Vefcovo di Piftoja un Anello pre Ziofo „ dopo aver recitata una Qra%io~ tie , to pofe in dito all' lmperadore : lndi lo fiejfo Vefcovo , levato dall' Al- tare lo Stocco , conjegnollo al Cardinal Cibo y che , trattolo dalla Vagina , lo pofe in mano del Papa , che prefent ol- io aW lmperadore : cost fegui del Glo- ho i e fnalmente , colle folite Cerimo- nie , It pofe in capo la Corona di ferro per lo Regno di Lombardia : fopra cti quella collocb la Corona d' Oro giojelta- ta per lo Regno de' Romani : torno pofcia Carlo alia fua Sedia , che intah- to era fiat A mutata , e coperta , come quella/del Papa ; ma ( fi ofTervi ) un gradino pw ba/fa. AlF offertot'io , confe- gnato lo Stocco al Duca d' Afcalona , e pafjato a 3 piedi del Papa , baciando laPatena , off erfe died Monet e d' Oro : e qitivi fiiede genufle/fo Jin& alia Pace . Terminata la Meffa , fu comunicato dal Cardinal Guglielmo y e compita la Cerimonia delta Corona^ione per 16 Re- gno di Lombardia. iz 11 di 23. Febbrajo, avendo tenutoil Papa il Concifloro , il Cardinal Pietro Accolti , in qualita di Protettore della Spagna \ prefentando a^ fua Santita I' inform azione dell' Elezjone , e Cor on a- Zwne di Cefare in Germania . , fece ifianza per la Conceffione della Corona Cefare* . Avutane la permifftone , per lo giorno fuffeguente di S. Mattia\ ra- dunati a Palazzo tutti i Perfonaggi di difiinzione , cost dell' una , come dell' altra Corte , portaronft i primi alia Chiefa di S. Petronio i Cortigiani del Papa:fendo ajfenti gli Uditori della Ruota Romana , il loro hogo fu affe- gnato a Dottori Legifti, fatti Conti da Cefare : fuccedettero a quefii quaran- ta , tra > Arcivefcovi , e Vefcovi \ con Piviale , e Mitra in Tefla : lndi i Cardinali ne' loro Abiti j vale a dire i Diaconi con Dalmatic a : i Preti con Pianeta : i Vefcovi con Piviale , e Mi- tra : Pofcia il Papa , col Manto pre- Vofo , e 7 Triregno , portato da fuoi Palafrenieri , veftiti di roffo in Sedia gefiatoria , fotto il Baldacchino , por- tato da Perfonaggi lllufiri : alia di lui - defira del pari andava il Cardinal' In- Ateneo Tom.V. nocenzo Cibo $ alia ftm fir a il Cardinal Paolo Ceft : giunto all' Altar maggiorc difcefo dalla Sedia , andb all' adorazjo- ne del Venerdbile : indi al Trono ( fi ofTervi ancora una volta ) elevato un gradino di piu di quello di Cefare . Po- ftofi il Papa a federe , il Coro intono Terza : fua Santita intanto fu veftita degli Abiti Sacerdotali. :> Incaminataft in quel tempo la Cor- z% te Cefare a , avanti tutti dndavano i Paggi : a quejii fuccedevano i Scudieri pofcia i Trine ianti ; i Camerieri ; i Coppieri ; ed altri Uficiali di Corte : Collo fteffo or dine feguitdvdno i S egret a- rj , i Conftglieri , Capitani y Baroni , Conti , Mar che ft , Princtpi , Duchi , e Pubblici Raprefentanti di Re , e Repub* bliche , in numrro di dugento : Bontfa- Z}o Mar che fe di Monf err ato avanti V lmperadore portava lo Scetiro . \ Filippo, Co:Palatino y e Duca di Ba- 24 viera , detto il Bellicofo portava il Glo- bo : France fco Maria della Rover e \, Duca d 'Urbind ■', come Prefetto dt 'Ro- ma , portava lo Stocco -.Carlo Duca dt " Savoja portal) a il Diadem a prezjofo . Comparve pofcia V lmperadore in Ve- 2$ fie lunga di broccato d' Oro , e Manto Cefareo , e colla Corona dk ferro , aven- do alia defira il CardinaU Gio: Sahia- ti ; alU finifira il Cardinal Gio: Ridolfi "■ Diaconi , col Corte ggio di gran numero di Perfonaggi grandi , quaft tutti Feu- datarj dell' Imperio \ Cefare , entrato in Cappella, fopra il Libro de' V angeli nel- le mani del Cardinal Salviati giurb l* adempimerrto de' feguenti Capitoli . I. Che oflefverebbe efattamente Ja Le°- gedi Crifto y ei Precetti della Chie- fa Cattolica . IL Che farebbe perpe- tuo difenfore della fede Apoftolica '■: Proeurarore della dilatazione della Re- ligione Cattolica: dell* Efaltazione del- la Chiefa , e del Pontefice Romano. Terminata la funzione Suddetta , i 26 Camerieri levarongli il Manto Cefareo : i Canonici di S. Petronio , dichiaran- dolo loro Concanonico , lo vejlirono con Rocchetto , e Cappa foderata di Pelli d y Armellini ;. e gli mifero in Tefta la Berretta da Prete : lndi da effo furq- no ricevuti al bacio della Pace : leva. tagli pofcia la Berretta , fugli rip oft a in Capo la Corona di Monza: precedu- L to Sz Delk Precedence to apprefo da medefimi Car din all , pro [egui il Viaggio : all' ingrefjo della Por- ta inginoccbiofft i Gomparvero intanto , per riceverlo , \ Cardinal* , Antonio del Monte , Vefcovp. di Porto.;, e Lorenzo Pucci r Vefcovp. di Palefirina , Sommo Penitenziere : V ultimo , depofia la Mi- (Ira, recito l' Orazfone. Deus in cujus manus &c. guefiaterminata, i quattro Cardinali accompagnarono /' Imperado- re ad una Cappella , cofirutta di Ta- yole , dedicata a S. Gregorio Papa . ■Quivi y levatagli la Cappa. , e 7 Roc- cbetto i , da Canonico , furongVi pofle / Rtto-j . ta Porfiria , jpve Java preparaio un faldiftorio, coper to di Drappod'Oro; V Imperadore , quivi profirato y fece fa Confejfione diS. Pietro : Terminate tf- cune Cerimonie ', e tornati a loro luoghi in Cappella i Cardinali Accolti , e Orft- n't , comparveroi Cardinali Cibo , Prio- re de'piaconiy eCdmpeggiy de' Pretty i quali y ingtnocchiati fopra due Cufcinl, intuonarono k Litanie de'Santi ; HCo- ro rifpondeva: il Cardinal Qampeggi do-\ po , levatofi in pie , recito il Pater nofter &c. alcuni Verfetti , ed Orazioni per la Coronazjone compofte : indi fartirono : Sopraggtunfe in loro Juogo^il Cardinals Aleffandro Farnefe , Vefcovo d' Ofiia I, \ Prior e de' Vefcoviy e Decano del S. Col-] legio , accompagnato dal lato defiro dal Cardinal Salviati ; dal finifiro del Car- dinal Ridolfi y i quali accompagnarono P Imperadore ad una Cappella dedicata a S. Maurizio: quivi S. M. da'Camerie- ri fu SpogUato del piviale , e della To- nicella : indi aperti alcuni hottoni fopra il gomito defiro , e tirata da parte la Catnicia, dal Cardinal Farnefe fu unto col Crifma : Cost fu fatto foprd la Spal- 1 la : Recito pofcia il medefimo Cardinale V Orazjone Deus omnipotens &c qua- le terminata, V 'Imperadore da [medefiml Cardinali fu accompagnato alia prefenza del Papa, al quale tutti fecero profonda river enza : Pajfato pofcia il Papa air Alt are , e pofiofi a federe in fedia y rice- ve al bacio del petto , * e della ^occa i Cardinali , FranfefcoCornaro , Marino Grimani , e Francefco Guignpne Candol- f . Cefare pofcia ad un Faldifierio d'u cbiard di rkonofcer ClementefVlL. per vero , e leghtimo Suecejfore di S. Pietro, Vicario di Crifto in Terra : indi pprtojft 4 baciar lSAltarcyi,Q frefo ill^uribiky ■incenfolh,,^Meffivamepte i Cardinali , Ippolito de 3 Medici y Girolamo Doria , e Girolamo Grimaldi , Diaconi , baciaro- no il petto y e la bocc-a a S, M, Ter- minate tali Cerimonie , il, Papa , e V Imperadore tornarono all? loro prime Sedie : Jopra il fecondo gradino defla Se- dia de 'Cardinali , fiavano. in piede , il Marcbefe di Monferrato ; il Duca di Baviera ; il Duca d'u rbipo t , e 'I Duca di^avoja , quali , fatto loro cenno dal Maefiro delle Cerimonie , portazono lo Scettro, lo Stocco , MGlvko,^ la Coro- na, a Monftgn. SaCrifla y che tutto col- Jpco, fopra t \ Ah are . ~ D at intanto principio alia Me fa V it Epifiola fu captata in lingua latina da Monf Marini Suddiacono i ed in lin- gua Greca da Monfi Mart-dH » Came- riere del P^pa . Redtata pot f Qtazio- ne : Deus Regnorum , &c- e 1 Gra- duate , i Cardinali Salvi4ti , C Ridolfi accompagnarono Cefare , levatofi dalla fua Sedia, , alia prefenza del Papa : Monf. Pucci intanto , pre Jo lo Stocco , confegnollo al Cardinal Cibo , ebe , dc- nudatOy prefentollo al Papa ; e que fit , repitand()l'Ora^ione\ Accipe Gladium ab Altari fumptum , d'telh y all "Impera- dore > genuflejfo 1, dicendogli , che. y fe ne valeffe contra Ribelli della Chief a . S. M. > vibrata per tre volte la Spadjx , e haciato T Elf a prefentolla al Car- dinal Cibo , che , ripoflala nella Vagi, na , confegnolla al Papa , il quale , v'olendo Creare Kavaliere di S. Pietro r Imperadore , con quella armollo di- cendo : Accingere gladio tiio faper fe- mur tuum, Potenti'ffime &c. Cib fegui- guitOy S. M. levatafi in pje , fguainato lo flocco } alzoMo prima cella punta ver- fo Parte 11. Cap. I fo il Cielo •" indi y vibrptolo per tre vol te verfo la Terra , lo rtmije nella Va- gina ; Prefentb pofcia il Cardinal Cibo lo Scettro al Papa , ehe confegnollo a Cefare , dicendo : Accipe Yirgam vir- tutis , <5c veritatis dec. Cost del Globo fuccefftvamente fegui ; recjtando il Pa- pa I Orazjone : Accipe Pomum , E fnaimente del Diadema Cefareo , infe- gna del Romano Imperio ; per fui prof- ferendo il Papa le parole v Accipe fi- gnum glorias &C- Cefare riceve il tito-* lo a" Augufto . 29 Cefare allora , del? Imperiale Diade- ma decor at o , curvatofi e pofle le mani ful pavimento ^ bacib il pie deftro del Papa ; indi al^offt ; e dal Due a d'Ur- bino gli fu di feint a la fpada ; S. M- allora , tenendo il Diadema in Tefta , lo Scettro , e'l Globo in mano , accom- fagnato da due Cardinally afcefe fopra U fuo Tronq , dove , diehiarato gid Imperadore Augufto , ft pofe a fe de- re . lntanto Monf. Alberini , Priorede' Suddiaconi ApofloUci , cogli altri Sud- diaconi , e Cappellam Cefarei > porta- tiff alia Confejfone di S. Pietro , can- tavano : Exaudi { - hrifte &c. a itanie tri- plicatamente ripetite , Quefle terminate^ U Car dinaV Alejandro Cefarini , Diaco- no , canto il Vangelo \n lingua latin a . Monf. Marco Cattanio , dell' Qrdine de' Predicatori >! Arcivefcovo Ektto di Ro- di , per indie are , che il Papa ha la fu- frema autorita , cost fopra la Chiefa Greca , come fopra la Uatina , cantollo in lingua Greca appunto . Terminato il Vangelo , il Papa intonb il Credo , che fu pofcia profeguito da' Mufici in Canto fgurato : Indi $. Santitdfece le folite Cerimonie . V Imperadore all' Oferforiq , depofti a'piedi del Papa lo Scettro , il Globo , e'l Diadema , per moflrarft Tri- hutarh alia Chief a Romana , offer) quattro Doppie da quattro Studi P una , dov era imprejfa la di lui Effi- gie , // Papa , rtcevuto il Tributo , col feguito di Cefare y tomb all' Altare x dove S. M. in qualita di Suddiacono , alia fmijira amminifirogli il Qalice , la Patena\ e V acqua , che fu pofia nel Calice : paffato pofcia alia deftra delY At mo Tomo V, 8? Alt ah , efercitb il fuo Vffi^io ftno a tanto che il Papa tomb al Trono , 'per comunicarfi ; e dove Monf Suddiacono portb due Oflie confe crate , /' una gran (k\ f altra f'tccola ; il Papa , prefa la grande , per tre volte profferi le paro- le : Domine non Aim dignus &c. che dair Imperadore , dal Cardinal CefarU ni y e da Monf Alberini venivano re- plicate ; IDivifa pot la medefima Oflia rnaggiore in due parti , S. S ant it a I' una di que fie ajfunfe ; Coll' altra met a div'u fa in due parti , Comunicb il Cardinal Diacono 3 e' 7 Prelato Suddiacono : Coll' oflia pic cola I' Imperadore ;'■ Con una Canna d' Pro pot la Santitd fua ajfunfe U Sangue dal Calice y nel quale fuccejft- vamente fu pofto il Vino , che die a be- re all' Imperadore , al Car din ale , ed al Prelatofuddetti . & Imperadore , dopo la Comunione , riaffunto il Manto , elealtre fue Infegne Cefare 'e , tomb allafuafedia. Il Papa intanto , recitate alcune Ora^io- ni , tomb all' Altare ; Terminata la M?ffd > H Cardinal Cibo pubblicb I' In- dulge n^a a gli Aft ant i conceduta dal Papa , che die la benedi^ione al Po~ pok - Mentre in Chie/a fi deponevano gli 30 Abiti Sacri , le due Corti preparavan- fi per la folenne Procetfione , e Caval- eata da* Maertri delle Cerimonie rego- lata , di cui appreffo rapporteremo la ,. difpofizione , che per con to del noftro afTunto e molto opportuna .Prima d* ogni altro andava il Gonfalone delle Arti di Bologna, preceduto da* Tarn- buri , e feguitato da gli Uomini de* Configli di quelle , con Torcia accefa in mano , Alia tefta di ciafcun' Arte camminava un Uomo decorofamente veftito air antica , rapprefentante la maefta di ciafcuna di effe , alle quali fuccedeva numerofo ftuolo d' Uffiziali da Guerra a Cavallo, feguitati da cin- que Stendardieri della Citta co* pub- blici ftendardi fpiegati: al cui feguito andavano i fedici Tribuni della Plebe, preceduti da* loro Donzelli armati di Corazzine, co' Zucchetti in Capo, che portavano i loro ftendardi . Procedeva dopo Monf. Uberto d*a 31 Gambara , Vicelegato di Bologna , a Cavallo bardatocon Valdrappa di Vel- luto pavbnazzo , col Baftone da Co* L z mando 84 Detk Precedence apapdo in mano; Cavalcava alia di lui tfniit ra il Conte Angelo Ranuzzi Gon- faldniere di Giuftizia , con Robone di broccato d'Oro , e Collana duplicata al Collo , portando lo ftendardo del Popolo di Bologna * colla Voce Liber- tits , a lettere d'Oro . SuccedevaaTud- detti il Podefta, anch* egii in Toga di broccato d'Oro , avendo alia deftra il Rettore del Collegio de' Legifti ; alia finiftra quello di Filofoiia , e di Medici- na: Indi gli otto Anziani, co'Cappotti foderati di Pelli di Armellini , fegui- tati da altri fignori , co' ftendardi ; vale a dire dal Conte Giulio Cefarirn > col- lo ftendardo del Popolo Romano : dal Conte Lodovico Rangoni , che porta- va lo ftendardqdel Papa: da D. Gio: Manriqh, figlio del Marchefe dell' An- guillara , collo ftendardo Cefareo : da D. Aleflandro de' Medici , Duca di P«nna , collo ftendardo della Chiefa : da Lorenzo Cibo , che fpiegava uno ftendardo bianco , con una Grace Rof- fa . A gli accennati Signori fuccedevano quattro Cavalli del Papa , condotti a inano da* Parafrenieri .. Pofcia, due Cu- bicularj fegreti, de' quali Y uno porta- va ilServiente; l'altro la Mitra Ponti- ficia feguitati da quattro CameriCr che fopra Afte dorate portavano n 3* quattro Cappelli di Velluto Crcrrufi Altri due fulle Afte portavano due Tefte di Cberubini . Dopo quefti una gran Comitiva di Cubicularj ; Accoli- ti; Segretarj , Avvocati ed altri Cu- riali della Famiglia del Papa ; ciafcu- no de' quali veftiva^ giufta il grado della propria Dignita . In luogo degli Uditori della Rota Romana comparvero dodici Dottori Bolognefi del Collegio de* Legifti , fe- guitati da molti Trombctti : da quat- tro Mazzieri dell' Imperadore , colle Mazze d'argento, e da un gran ftuolo d' Oftiarj, Camerieri , ed altri fervi- dorideir Imperadore, concert! fcntti in mano: ed un'ordine d' Araldi , con Cafacconi ; le Aquile Cefaree pel pet- to , e nella fchiena : portavano cfli Scettri, eVerghe impugnate . Succe- dea loro un gran numcro d' Ambafcia- dori di Citta , e Popoli , non fola- mente d* Italia , ma ancora d' altre Provincie, e Regni : Eran quefti fe- guitati dal Crucifero del Papa , colla Croce Pontificia : indi da un Cappel- lano; che portava il Triregno: da due altri Cappellani, che con Candelieri d* Oro portavano le Candele accefe , rin- chiufe in Fanali di Criftallo. Dodici Senatori Bologefi con 'force 3$ accefe precedeano ir Venerabile : Al- tri quattro Senatori portavanb le Tor- ce affai piu grandi . II Venerabile era rinchiufo in un Tabernacolo d' Oro , portato da una Chinea learda , con Campanello d' argento al Collo , e bar- data di broccato d'Oro ; condotta per le Redini da un Senatore Bolognefe . Portavano il Baldacchino a vicenda i Senatori , e i Dottori Artifti CeUegia- ti, i quali ottennero da Cefare il Pri- vilegio fimile a quello de Legifti . An- dava al fegui to del Venerabile, Monf. Sacrifta a Cavallo , feguitato da nu- mcro grande di Duchi , Principi , Marchefi, Conti , e Baroni , anch' ef- fi a Cavallo: fucceffivarnente, da diver- fi Oratori, e Rapprefentanti per ono- rare quella Cerimonia , fpediti da va- rie Nazioni: dopo quefti fuccedeva Co- mitiva grande d' Uftiziali , e Miniftri Cefarei a Cavallo > con Baftone in ma- no . Indi il Co: Adriano d' Arfrodio Maggiordomo Cefareo ; e'l Grande Araldo, colle Bolge all 5 Arcione , ri- piene di Monete coniate coll 5 Immagt- ne di Carlo V. che andava gettando al popolo . ! •>' v ■ II Collegio de' Cardinali cavalcava ^ le Mule Pcntificie , riccamente harda- te; feguitato da due numerofi ordini di Perfonaggi, si Ecclefiaftici per la mag- gior parte Arcivefcovi , Vefcovi , ed altri Prelati; ComeSecolarij vale a di- re, Ambafciadori di Tefte Coronate ^ di Principi , e Repubbliche , refidenti alia Corte Pontificia , i primi a deftra; i fecondi a finiftra . I Cefarei erano Miniftri, ed UrHziali primarj; Duclu, Principi, Marchefi ; Conti ; Barom , Commendatori , ed altri Perfonaggi liluftri, i cui Nomi , ed Abiti fono diftintamente rapportati da ;. Marco Guaz%o nella fua Storia . , Comparivano appreftb quattro Aral- 3$ di, co'lorofcettri. II Re d 5 Arme del- r Imperadore : qnello del Re di Fran- cia: l'altrp^Ingn^erra; e del Du- ca Parte 11. Cap. 1. ca di Savoja : Bonifazio Marchcfe di Monferrato portava lo Scettro : Fran- cefco Maria della Roverc Duca d' Ur- bino lo Stocco : Carlo di Savoja vm Cappello carico di Gioje per Y Impe- radore , quando avcfle voluto deporre la Corona : dopo quefti cavalcavano i Cardinal! , Cibo, Legato di Bologna , eCefi. 1 6 Mentre i foprannominati incammina- vanfi, il Papa , e 1' Imperadore , di- fcefi dalle fcale di S. Petronio , mon- tarono a Cavallo: il Papa prima , te- nendo la ftaflfa 1' Imperadore, che poi, data mano alia Briglia , benche il Pa- pa gli diceffe, che montaffe a Cavallo, per alcuni pafli voile feguitarlo a pie : ma, arreflatofi il Papa, voile, che S. M. ajutata dal Duca d' Urbino , ca- valcafle , come fece ; e poftofi pofcia alia finiftra, profegui il Viaggio con S. Santita fotto il Baldacchino , R portato da dodici Gentiluomini Bolognefi a vi- cenda : Precedeva un Teforiere , che gettava Monete d'Oro ,ed' argento , coir Effigie dell' Imperadore , e le pa- role : -Carolus V. Imp: da un lato: Due Colonne rapprefentanti le Ercuke ; col Motto: Plus ultra i siO'daW a\tro. Andavano al feguito del Baldacchino , l'Arcivefcovo di Bari ; il Vefcovo di Cauria , detta Coria , di Portogallo ; ed, oltre molti altri Vefcovi f c Pre- lati , Arrigo Conte di Naffau , con al- cuni Ambafeiadori . Dopo quefli il Collegio de* Dot tori di Legge di Bolo- gna , col folito Cappuccio di pelli di Vaj, e Collana d' Oro : fuccerTivamen- te altri Doctori , Bolognefi parimente ; ma non Collegiati : pofcia i Lettori pubblici di quello ftudio : in fine una gran Truppa di Trombetti , e Timpa- ni , feguitati da alcune Compagnie , (otto il Bal- dacchino di Bfoccato d' Oro : quivi fe- ce anche federe i Duchi di Savoja ', di Baviera , e d' Urbino ; ficcome il Marchefe di Monferrato ; Ad altra po- co diftante, e piu baffa furono ferviti Principi, Prelati , Ambafeiadori , Uf- fiziali di Guerra , ed altri Perfonaggi qualificati . Lungo in vero e ftato il racconto della Cerimonia di fopra rife- rita: ma mi figure, che '•} come al no- ftro affunto molto confacevole , al liet- tof e non fia per fpiacere , ™ Perche il Papa in alcune congiun- ture fuole banchettare folennementer Imperadore , o qualche Re , coir in- reryento ancora di qualche numero di Cardinali , fopra di che molte cofe fuc- cedono , che il noftro affunto riguarda^ no , riferendo dunque in quefto luogo , quantone fcrive Crifioforo Marcello Ar- civefcovo di Corfu (a ) al prefente Capi^ tolo darem fine . Paratur Menfa; Convivii Aulais , & pannis fericis , au- reifque , pro temporis , & loci conditio- ne ( prende a dire quel Prelato ) In capite Aula erit fuggefius , ad quern tri- plici gradu afcendetur ; longus pro la- titudine Aula i in medio furget qua-, drat us ^Thalamus , palmi ahitudine j fuper quo menfa paratur Pontificis : apud parietem erit fedes Papalis , ad quam parvo , & deinde magno fcabello , afcen-. dstur : prnabiturque fedes panno aureo pendente fupra caput : menfa erit alia ad jufiam proportionem fedentis ; a fini- ftra fuper fuggefium parabitur alia Men- fa pro Credentia Papa cum vafis au- reis , & argent eis , cum vino, <§ 'aqua , & aliis confuetis : Credential appellant Menfam , fupra quam Vafa argentea , five aurea ad Convivium ppportuna , pr parabitur Menfa pro Diaconls Cardinal libus , ejufdem altitudinis , & c*tw g?a-. du \ & inferius aline Menfa pro Qraio* ribus 3 Nobilibus , & OfciaHbus . fa fine Aula , vel in Aula pr ace dent e , ft erit commoda , parabitur magna Credentia , cum pluribus gradibus , ad magnificentiam , & alia fuper hngam Menfam, cum Vafis , auibus in commu-. ni utentur . Pofcia ripiglia : $t fruic Gonvhio m- 4^ terejfet Imperator , paratur pro fo fedes ad dextram Pontificis ? ^ Menfa fuper piano fuggefius , fuper quam folus come* det Imperator ,• ( defcrive poi la Se- dia^ dell' Imperadore in quefti termi- ni ) Sedes habebit fcabellum parvum viride , & erit or n at a panno aureo ; non tamen habebit pendentem fuper Ca- put ; fimiliter parabitur pro eo Creden- tia juxta Credential Papa a finifiris .; ibi eruht familiar es Imperatoris pro fuo fervitio ( Volendo poi diftinguereii Gerimoniale de' -Re da quello , che coll' Imperadore fi pratjea profeguen- do , dice ) fi vero adept Rex aliquis , paratur pro eo Menfa pauh remotior ab ea : fedes vero nulla paratur , quia fe<* det in Menfa pojl primum Epifcopum Cardinalem ( Indi paffando a parlare de' Servidori tanto deir Imperadore , o Re , quanto de' Cardinali , afTiften- ti alle Menfe , foggiugne ) : Impera- tor , five Rex , habebunt tot fervftores, quot eis opportunum v'tdebitur . Cardi- nalibus vero' fingulis fujficiunt quaterni Miniftri , quorum unus Vinum proptnet; alter Carnes cpneidat ; alter de Culina !— r> , ( a ) XAb. x.Saer.Care/n.feft. 3. < fercu- ■ ■ — = — Parte 11. fercul* infer at ; quart us pr tornando a parlare della Men- fa del Papa , dice : Pontifici fervire folent Nobiliores , qui funt in Curia , laid , etiamfi fint f rat res > aut filii Re- gum y prtefertim in illorum pr fu- pra fuperpelliceum , Cardinales, &Pre- lati Seeculares , habent Mantellum, } fi- ne Cauda , apertum a parte \ ante , & Color is Violacei , five obfcuri/ Religiofi vero Color is fui Ordinis ; fed eodem mo- do aperto : Cteteri omnes in ftto Habit u quotidiano . Aderunt familiares Pontifi- cis , & alti Servitores in copia : Aderunt etiam fervientes bene ornati _ % cum fuis baculis argent eis y qui pneire debent an- te port antes fercula> & removere • mttlti- tudinem a Via . Magifler Sacri hofpitii , & Magifter Domus , provide ant in tem- pore de modo, & ordine ferculor urn >; de fervitoribus , qui prius , & qui pofterius : # quoelibet Menfa habeat Prefect us fuos ; qu Indi per conto del federe , ed ef- fer fervito a Tavola Soggiugne : Pon- tifex , remota prius Men/a ad partem , fedeat in fede cum Mitra , & Mantum poft Collum apertum , ut nihil ante pe-, Bus dependeat . Cardinales , Principes , Prtelati , & alii Convive ftent ante Menfas par at as . Nobilior laicus , etiam Imperator , aur Rex , aquam , ad la- vandas Pontificis manus , primo ferat , hoc ordine : Magifler Sacri hofpitii , cum Clerico Carimoniarum , quern ad- e(fe oportet , in ordinandis bis rebus omnibus , cum Servrtoribus armorum . Et fi Imperator , aut Rex aquam er- re debet , cum aliquibus etiam princi- pibus [octet Mtis , Imperatorem , aut Re- gem , ad Credentiam duett . Si eft $v- Cap. I: 87 bilis inferior yfolus erit y & in Creden.- tia aquam prius a Miniftris probatam accipit in pelvibus , fertque conjuetis Coerimoniis , ad Ponuficem praeunte uno ex Anditoribus , cum tnantili , ad tergendam manum . Prior JSpifcoporum Cardinaliitm > & duo Diaconi affiflen- tes , depofitis in manibusfervitorum Man- tellis , & Mitris , fie in Rocheto fer- viunt Pap* , dum lavat ; Epifcopus aquam cum portante infundendo ; & Diaconi Mantile r quod db Auditore accepprant , hinc inde tenendo . Dum Papa lavat manus jPwlati , & Laid omnes genufle 'Bunt : Cardinales , & Pr della Camera Apoftolica , c della Ro- ta, inAbito ; i Confervatori del Po- polo Romano , in Roboni di broccato d y Oro ; V Ambafciadore di Bologna ; Dodici Gurfori colle loro Mazze d Ar- gento : A quefti fuccedeva il Govcr- natore di Roma. II Gran Conteftabile Colonna colle 44 Lance fpezzate armate ; feguiVaappref- fo quantita di Paggi nobili , riccamente veftiti ; Indi i Mae/lri dclJe ftrade , pofcia le Guardie de Svizzeri , pari- raente armati . Comparve Sua Santita con Roc- 45 chetto , Mozzetta , Stola , e Cappello di Velluto Cremifi : feguivano appref- fo i Cardinali, glr Arcbefcovi , i Ve- fcovi , i Protonotarj Apoftolici , e gli altri 88 Delk Precedence altri Prelati , tutti in Abito proprio di ciafcupa dignita . 46 Suceedevano le Guardie de' Kava- leggieri, co'loro Capitani alia Tefta / \\ Principe D. Bartolommeo Corfini , e'l DucaStrozzi, feguitati dalle Coraz- ze , e'l Marchefe de* Cavalieri loro Capi- tano, tutti colle loro Infegne, col fegui- to d' infinite popolo ; fparando intanto tutto il Canrione del Caftello S. An- gelo. 4.7 Giunta S. Santita al Campidoglio , dal Senatore di Roma fiille preftato T Omaggio . Nel Campo Boario paffb fotto il nobil Arco fatto ergere dal Duca di Parma , avanti gli Orti Far- nefiani , ornato di nobili Infcrizioni , e ftatue fimbolcggianti le Virtu Eroiche di S» Santita . 48 AllaBafilicafuddetta, fontuofamente addobbata , ricevuti gli Uffizj d' OfTe- quio dal Cardinal Ottoboni Arcipre- te , che con quel Clero erafi portato ad incontrarlo : Poftafi la Santita fua a federe in fedia Pontificale , dal Capi- tolo , che prefentolle le cfoiavi , fulle baciato il picde . Pofcia ricevuti gli Uffizj da* Cardinali Areivefeovi , e Ve- fcovi , e dal Cardinal* Arciprete 1; In- cenfo, portato da dodici Qentiluomini fotto il Baldacchino, foftenuto da Ca- nonici , fu cantato il Te Deum . In- di , fatta I' adorazione del Venerabile , fu portato alia Tribuna , ricevette le umiliazioni de'Cardinali , nella Mitra di ciafcuno de* quali pofe due Meda- glie, Tuna d' Oro, l'altra d' argento: Data pofcia la benedizione all 1 Altare , fegul T atto del Pofleffo . Finalmente nella fedia Pontificale , col Tpiregno in Tefta , portato a quejla Loggia , diede al Popolo la benedizione folenne: Terminata la funzione , reftituifli al Quirinale . 4.9 Paflando pofcia a parlare dell' Im- peradore , e degli altri Commenfali , dicef & Jmperator , apud fedem fuam primo fians , lavetur fuis Ctermohiis : deinde Domini Car din ales laventur , flantes extra Menfam 5 jum Mitra in Capite . Poft eos laventur Prelati , ft antes fine Mitris , & S quam in aliis publicis atlibus , quamvis noftro tempore aliquorum five ambitione , five ignorantid, aliquando fit fervatum con- trarium . Parlando de* Patriarchi , altri. Pre* lati , e de* Perfonaggi Secolari , fog- aiugne : Confueverunt antiqui ponere Patriarchas quatuor Ecclefiarum prim cipalium inter Epifcopos Cardinales mix- tim : noftro tempore ( credo propter de- clinationeA , feu potius extinclionem il- larum , cum ftnt quodammodo Titula- res ) ponuntur immediate poft Cardina- les : Deinde afftftenter Pap* turn Ora- tor es \ Pralati ; tnde Arcbiepifcopi , Epifcopi , Protonotarii , Abbates , Sub- diaconi , Auditores , Clerici Camera , & Acolyti : Ad finiftram vero erunt , & cum eis Pr'mcipes , quos prius dixi- mus (ft aderunt ) poft eos aut em , fi prosfentes erunt alii Pr'mcipes inferiores f iUi tdmen , qui folent pr^cedere Orato- res Regum : Deinde erunt Oratores Laid, & non Pr & in Menfa a portante , & de omnibus rebus . Cum primum Convivium incipietur , in hco conve* nienti portatur Pulpitum > & Subdia- conus , five Cappellanus Papa aliquid de facra Scriptura legat ufque in fi- nem Convhii : interim , cum filentio , & fine Jirepitu , omnia adminiftren- tur quam diligentljfime . Cum Pontifex Ateneo Tomo V. s 9 biberit , confueverunt omnes adflantes ' prater Epijcopos , & Dignitatis fuperio- ris Viros , genufleElere , quod fervari noflris temporibus vidimus , quamvis in nullo Caremoniarum libro id legerimus . Epulis abunde fubminiflratis , fit fecun- da lotio manuum ; & tunc fecundus Nobilis Laicus portat aquam confuetis Caremoniis: Prior Epifcoporum Cardina- Hum , & duo Diaconi , dimiffis Mantel- lis y & Mitris , ttt fupra , ferviunt : deinde revertuntur ad loca fua : la- vantur & alii ordine fuo , quo fupra , [edentes tamen ; & dum Cardinales la- vant , unus fervit alteri de Mantili , illud explicando , & tenendo dum alius lavat ; & fie faccejfive : Ponun- tur deinde Vinum , & ConfetHones , five fpecies , ut habent antiqui Codices ( Terminate) il Banchetto , cosi fog- giugne ) Et demum , finito Convhio Leclor dicit : Tu autem Domine mi- ferere nobis ; nifi fit in Cana Domini ; quia tunc non profertur : Tu autem : Surgit Pontifex , fine Mitra : ajfifiunt ei Diaconi ; & redduntur gratia > ut in Ordinario . Omnibus completes , redu- citur Pontifex ad Cameram fuam ; & alii ad propria divert untur . ( fi oflervi ) Si autem folemne Convivium hujufmo- di fiet in die , quo Pontifex Sacra pu* Mice non celebraverit y omnia , ut pra- difta junt , fervabuntur , nifi de Sa- cris Veflibus . Papa indutus amiSlu , Alba longa > Cingulo y Stela preciofa } & Manto rubro , cum parvo Capuiio fubtus , five , fi calores trunt , fine Manto , cum Caput io tantum ^ ducetur ad Men f am . M C A, 9 o CAPITOLO II Delia Vreceden^a tra gli Uffi<%?a- li delta Cone Vonftficia . PAre , che , fuccedendo la Dignita Cardinalizia tra le Ecclefiaftiche immediatamente alia Pontificia , di quella in queflo Capltoh parlarc fi do- veffe : ma , confiderandofi gli Uffiziali della Corte Pontificia, come membra di effa , quantunque de' Cardinali di gran lunga inferiori , di quelli ho cre- duto doVer prima parlare : non lafcian- do di premettere per regola generale , che , regolandofi i Cerimoniali delle Precedenze nelle Corti de'Principi giu- fta il Rito di ciafcuna Corte di effi Principi , piii tofto che giufta la difpo- fizione delle Leggi Comuni , di quelle parleremo , come le notizie avutene portano : il perche pare , che , quando delle erronee , o al'terate ve ne fieno , la colpa alio Scrittore , a cui di por- tarfi fuori della fua Refidenza , in lon- tani Paefi fegnatamente ,• per averle con tutta efattezza , non e petmeffo , attribuita effer non debba : Al propo- fito noftro dunque ora paffando , giu- fta il Regolamento dal Kav\ Girolamo Lunadorl nel [uo Difcorfo della Corte di Roma , da' Prelati cominciando, il Go- vernatore di quella Dominante in pri- mo luogo collocheremo : Portando egli , come it Cardinal de Luca nella fua Re- latione della Corte di Roma offerva , ancora il Titol di V. Camerlingo , cosl nelle pubbliche Adunanze , come nelle Cavalcate Pontificie, gode molti onori e prerogative, da quelle degli altri Pre- lati diftinte : quella fegnatamente di avere la Precedenza , non folamente dalla Prelatura tutta , e da' Magnati , che al Soglio Pontificio affiftono ; ma anche dagli Ambafciadori de* Monar- chi : egli e perb vero , che da' Cefarei gli e ftata contraftata ; fegnatamente dal Conte di Martinitz fotto il Ponti- ficato d' Innocenzo XII. ma egli e an- che vero , che il Degniffimo Cardina- le Imperiali in qualita di Legato a la- tere , come nel Trat Mo- glie di Gio: detto Bela , Re d' Unghe- ria ; e Madre della B. Margherita ; Matilde Moglie di Qodoveo IL Re di Francia- Che , o'ltre tante Alleanze di Simili ordini , Elifabetta Regina d' Inghilterra Virginio Orfini in quali- ta di fuo Parente trattato aveffe ; e come tale in una pubblica Fefta fotto il fuo Baldaochino f aveffe fatto fede- re; Che della loro Attinenza fede au- tentica , col gran figillo della Corona , e la Rofa Orfina mandata le aveva ; che neir Archivio di Bracciano fi con- fervava . o Alle a<:cennate prerogative fu ag- giunto, chela Cafa Orfini in Campi- doglio prima della Colonna defcritta fi trovawa : Che i fecondogeniti della prima in Concorfo co J Papi della fe- conda in Campidoglio parimente Ca- liche eguali , ed anche fuperiori ave- vano efercitate : Che dell' Anno 1 5 * 7< Frangiotto Orfini , quantunque Cadet- to, daffe Tacqua alle mani al Papa ; e portaffe lo flrafcico : Che fotto il Pontificato di Giulio II. in occafione della Cavalcata per la Cuftodia delle Porte della Bafilica Lateranenfe , Qiulio Orfini , anch'effo Cadetto , e M- Antonio Colonna Primogenito fof- Del/e Precedence fero deputati . Che la prerogativa dl foglioalla Cafa Orfini deir Anno 1493. fqffQ conceduta : alia Colonna , del 1499. Che Aleffandro VI. dell' Anno 1494. dichiarafle , che Gentile Virgi- nio Orfini nella Cerimonia della Coro- nazione d'Alfonfo Re di Sicilia fopra cinque Principi del Sangue d J Aragona, e'l figlio di effo Aleffandro federe do- veffe : Che Leone XL nella fua Coro- nazione il medefimo ordine daffe ; ma , che attefo Timpedimento della Gotta, effetto non aveffe : Che nel giorno deli ? Annunziata deir Anno 1609. Clemen-* te VIII. ne' feguenti termini decretb ; Ad repellendas quafcumque difcordias , difjenfiones , & Controverfias , que quo-* vis modo oriri poffent inter Titulato$ fuhditos nofiroSy & ApoftoBc*e fedis im- mediate fubjeffos , ex nobilioribus tamen Familiis Primogenitos , & dejcendentes , feu Dominos pro tempore defunffiorum Pontificum nepotes , & eorum defcen*. dentes occafione gradus prerogative , ut Vulgo dicitur Prcecedentioe , hoc perpetuo duraturo decreto fanc'tmu* , ut in poflerum unufquijque antedi£fo-> rum in omnibus affibus publich ftct , atque incedat , ac flare , & inceder? debeat , nullo prerogative gradu , feu precedentie ordine inter ipfos fervato , nifi etatis ? ut Senior Juniori prefera}- tur ; Al riferito decreto fu aggiun* to , che tale provigione tra le fud- dette due Cafe folamente proceder doveffe : che gli altri Titolati inferiori di flare tra'l foglio fi contentaffero . Per parte della Cafa Colonna fu i< rifpofto , per conto della di lei anti-> chita baftare di ricorrer a Sebafliano de Rebus Romandrum (a) il quale co. si fcrive: Nobilem Romanum de Fami- lia Columnenfi ultra Annum Ckrijli 438, quo tempore Gothi Jtaliam irruemnt , faluti fue confulens, Franconiam venit , & conflruxit ; Del numero de'Principi, cosi Ecclefiaftici, come Secolari, ede' Generali d'Eferciti d'effa Cafa , e delle loro Illuftri Gefia , le ftorie efferne piene: Qiianto la Legazione di Gioan- ni Colonna, dell' Anno 1216- da Ono- 1 rio HI. fpedito per 1' Imprefa di Ter* ra ( a ) Db.i.f.%^ Parte II. Cap. 11. ra Santa, gloriofa foffe, baftar riflet *ere al di lui ritorno in Roma, colla Colonna , alia quale il Salvatore fu flagellato , c per cui del Titolo d.' Imperadore d* Oriente fu decorato : quanto 1' Elevazione di Martino V. al Trono Pontificio nel Concilio generale di Coftanza , alia prefenza dell' Impe- radore Sigi/modo feguita, gloriofa fof- fe, parimente fu detto. il Ch'etfa Cafa, oltre gli altri Princi- pati , e Ducee ant ichitfime , per molte Centinaja d' Anni in Italia pofledufe , un Elettorato dell' Imperio ancora go- deva, come appreflb nonpochi ftorici fi vede ; e fegnatamente appreffo Girola- tno Henriquei ( a ) il quale fcrive , che Pietro Colonna ., Patrizio Roma- no , fendofi oppofto all' Elezione di Pafquale II. , fcacciato d' Italia , con Federico fno figlio , in Germania fug- gi : Che , giunto in Svevia al tempo dell' Imperadore Arrigo IV. , avendo combattuto contro Aleflandro , dell' Anno 1099. , dal medefimo Arrigo Conte di Zagarola , che di quel tempo Tolara fi chiamava , fu dichiarato : Lo fteflb Scrittore foggiugne, chedella fuddetta nobiliflima Famiglia da Pie- tro Colonna procede il Principe , e Marchefe di Brandembourgb , Elettore dell' Imperio , prefentemente Re di Pruffia ; dice ancora detto Scrittore , che , quant' egli fcrive , nella Vita di detto Papa Pafquale dal Platina regi- ftrato fi trova ; In un breve di Marti- no V. fpedito al Re di Polonia leggerfi, che , avendo effo Martino avuta noti- zia del Trattato di Matrimonio tra un figlio di detto Marchefe di Brandem- bourgh , fuo Parente , ed una figlia di eifo Re, all' effettuazione di quello lo efortava ; e di cib lo Scrittore dice trovarfi le Lettere nell' Archivio di Palliano ; ove dice trovarfi ancora quelle dal figlio , parimente Elettore , ad Antonio Colonna fcritte , in una delle quali leggerfi , come fiegue : Su fut ex antiquis Annalibm in Bullis Pontifieiis conftat , quod Domus , & Sanguis mem ab eodem Fonte trahit 93 onginem : & nunc ideo miror &c. de Anno 1 5 s 3 • Oltre molte altre Xraiprefe da' Co- 11 lonnefi fatte fi allegavano le Battaglie riferite dal Petrarca in quel Sonetto : Vinfe Annihal , e non feppe ufar pot Una nel Territorio di Palombara fotto il Pontificato di Aleffandro VI. , un altra a Valmontone fotto il Pontifica- to di Paolo IV- , riferite dal Cofla nell' Addi^ione di Membrino Rofeo ; tutte cogli Orfini : fi diceva vederfi ancora le Imprefe fatte nel Regno di Napoli da Profpero , e> Fabrizio Colonna , Collegati col Re Cattolico ; la I. tra' Franzefi , e Spagnuoli fotto Barletta , per cui S. Pio V. voile , che all' Ufo degli antichi Romani 1' onore del Trion- fo fi praticafle : Vederfene la Statua in Campidoglio , per quel fat to' eretta nella Chiefa d' Araceli la memoria ; e dal Platina nella Vita di Gio: XXII. rapportata .• oflervarfi nel fine dell' E- flravagante , che Stefano Colonna , Vi- cario Imperiale , nel Palazzo di S. Gioanni in Laterano , attefa V aflenza del Papa, che di quel tempo in Avi- gnone fi trovava , Lodovico il Bavaro coronb . Furono pofcia accennati i matrimo- 13 nj col Re di Polonia, e con molti Priri- cipi Alemani : quello di M. Antonio Colonna , col foprannome di Contejiabi- Uno diftinto , coll' Imperadrice Eleono- ra , che , attefa la prevcntjva morte dello Spofo , non fu confumato : 1' al- tro di Fabrizio colla figlia del Duca di Urbino , coll' Inveftitura di quello Sta- to da Clemente VII. otteniita ; che poi da Paolo III. fu revocata ; ed a Guido Ubaldo della Rovere , Cugino di Fabrizio Colonna conferita : molti altri matrimonj con varj Potentati d' Europa dal Crefcen^j (b) fono riferiti ; in Spagna fegnatamente colle Cafe di Toledo , e di Caftiglia : in Italia colle quattro Pontificie, di Giulio II-, di Pio IV. di Sifto V. , e di Urbano VIII. GliStati di detta Cafa co' Titoli di 14 Ducee , Principati , Marchefati , e Con- i u ) J/''!; f '»"V;. e famigliare comparifcono {c ) In Conci- ftoro poi i Protonotaj , quando debbon fare Rogiti , ftanno in luogo al Papa vicino (d) I fopranumerarj non pre- cedono i Prelati ; ne in Cappella Pon- tificia hanno luogo O) L'hanno bensi, per difpofizione del Cerimoniale ( / ) in altre Funzioni , nelle quali ponno comparire in Mantelletta pavonazza , e Rocchetto: Cosi ha dettola Congre- ga^ione de' Riti , in una Mazarienfe il di 28. Settembre del 1630. E per di- chiarazione della medefima Congrega- Zione in una Concordienfe fotto il di 6. Maggio del 1601. quando i Canonici della Cattedralenon fono Collegialmen- te , ed in Corpo congregati , i Proto- notaj- precedono . Dubitandofi , fe i Protonota} , non it effendo Canonici , nel Coro di una Bafilica fopra' Canonici pofiino preten- der la Precedenza , Teodoro Rofft ne'fui Singolari rifponde , che , quando effi Protonota} da Coftituzione , o Confue- tudine loro favorevole affifiiti non fieno, la negativa tenere fi debbe ; perche , quan- ( a ) Coffane Catal. p. 4- eonf. zg. Ferr. de Traced, q. 41- *• 2./. «• 1 9»- ( b ) Ferr. lot. cit. num. 3. f. 19^ -~-y \ c )T>eLtic.mifatt.di[c.4iJt. quefti fuccedevano i Gentiluomini della Cit- ta a Cavallo, eo' Nobili inferiori del- la Corte: Compariva apprefTo la Chi- nea Pontificia , colla Seala ; pofcia; altre Chinee bardate , condotte a ma- no ; e con effe il Maeftro di Stalla,; dopo due Ajutanti di Camera di S. S.> con Valigie di Velluto rofTo : i Caine- rieri , detti Extra mu Y <*s y in Vefte rofta, fenza Cappuccio •;■ il Procurator fifcale : gli Avvocati Gonciftoriali: i. Segretarj con Cappuccio Pavonazzo : i Camerieri participant! ; indi quei d' onore : i Cappellani con Cappuccio rofTo: quattro tamerieri fegreti , cia- feuno jde' quali portava un Cappello Cardinalizio fopra un Afta ; Indi i Prelati Segretarj : gli Abbreviatori ; gli Accoliti, e i Chierici di Camera , tutti in Abito pavonazzo, col Roc- chetto: gli Uditori di Rota in Abito pero , anch' effi col Rpcchetto , e'l Manteljo: i Suddiaconi Apoftolici , in Abito pavonazzo, parimehte col Roc- chetto- 27 Seguitavano apprefTo i Duchi; Prin- cipi , i Marchefi , e Copti : gli Amba- fciadori delle Corone ; delle Repul?. bliche , e di altri Principi Sovrani : i Principi del Soglio ; il Clero della Cat- tedrale a piedi, immediatamenteavan- ti la Croce Pontificia : il Vefcovo col Piviale, e Mitra : i M ae ft ri delle Cen- monie , con quattro Mazzieri dalle bande: il Suddiaeono Apoftolico, col- la Croce Pontificia , in Abito Pontifi- cale , avendo da' lati due Uffiziali , det- ti della Verga rofja : due Chierici di Cappella , colle Lanteme : .Venti Chierici, o Sacerdoti a pie ; : ciafcuno con Torcia accefa : Indi il Venerabile fopra una Chinea , guidata a mano da due Palafrenieri , in Vefte rofla : fo- pravi il Baldacchino , portato da otto Sacerdoti in Cotta : pofcia il Sacrifta, colla fua Bacchetta in mano; apprefTo i Principi, che nel Banco de' Cardina- li avevano luogo. A fuddetti fuecedeva il Papa , con i% Cappello Pontificale di Velluto roftb , cavalcando una Chinea fotto il Baldac- chino, portato da otto Gentiluomini: camminavano avant.i quattro Gentiluo- mini.; quattro Giovanetti nobili a li- vrea da'lati della Chinea : la Guardia de'Svizzeri , colle Alabarde , comin- ciando dalla Croce Pontificia , faceva ie Spalliere : al feguito della Chinea andavano, il Maeftro di Cainera ; il Coppiere; il Segretario , e'l Medico . Pofcia i Cardinali in Cappa, con Cap- pello rofTo, cavalcando le Mule ponti- ficalmente bardate : i Prelati Afliftenti in Mantellone , col Cappello ,, caval- cando anch' effi le Mule : Succeftiva- Imente i Vefcovi , parimente in Abito Pontificale : indi altri Vefcovi fenz' Abito fimile: i Protonotaj; i Referen- darj, ed altri Togati : Giunto il Papa al Moniftero da S. 29 Giorgio, fuori delle Mura di Ferrara, entrapdo in Citta procedevano in primo luogo cento Muli bardati , colle Armi Pontificie E pofcia due Porta Letters a Cavallo : . Succefiivamente cinque Compagnie di Kavalleria: ciafcuha al- ia Tefta aveva jl fuo Capitano: la pri- ma di efTe era di Carabinieri , coman- data da Aleffandro Mantica; ;. lall. di Lance da Ottavio del Bufalo : la Uh fimile da Pablo Monaldefcbi ■: la IV. di Carabinieri da Profpero Jacovaccio j la V. di Lance da Francefco O-rfini, Alk Compagnie fiiddette fu dcede- $o vaoo Pane II vano ventifette Porta valigie d 5 altret- tanti Cardinali, che al feguito del Pa- pa fi trovavano, colle Valigie di panno roffo , diftinte colle Armi , compofte difeta, e d'oro di ciafcun Cardinale: Procedeano pofcia i Mazzieri de' me- defimi Cardinali , ciafcuno colla fua Mazza : Indi alcuni Curiali , e fa- nmigliari fecolari de' Cardinali , e de' Prelati in Abito corto .* a quefti fuc- cedevano i Caudatarj de' medefimi Cardinali in Abito talare pavonazzo , con Cappuccio fopra le fpalle : Indi quattro Trombetti , feguitati dal Bar- biere, e dal Sarto del Papa , in Abi- to eurto roffo , chiamato Cappotto . Gli icudieri del Papa in Toga roffa tala- re , ed alcuni altri Curiali . Un Gar- zone di Stalla pofcia, con Sago, eCal- zerofle 3 conduceva la Chinea , che porta va la Scala , ' coperta di panno roffo per fervigio del Papa , quando doveva montare , o fmontare da Ca- vallo : fucccfiivamente aleune Mule bianche v bardate di.Seta , e d' Oro , condotte a mano da* Garzoni veftiti , come il primo, per fervigio del Papa , feguitate da altre dodici. Chinee Jdi quelle del Tributo del Regno di Na- poli f condotte turte da* Garzoni. : > do- po dueLettiche del ■ ''Papa ; 1' una ^co- perta di panno roffo; i'altra d$ feta fi- mile colle Armi Pontificie : apprefTo laSedia geftatoria , coperta di feta , e d' oro , portata da due Palafrenieri : Cavalcava appreffo il Maeftro^ di . Ital- ia : pofcia i Trombetti , feguitati da alcuni Curiali : indi quattro Ajutanti di Camera del Papa , co' loro Cap- potti ; i primi due portavano le Va- ligie di feta , e d' oro per fervigio di S. S. Appreffo i Camerieri , come fi e detto Extra muros chiamati , in Toga talare roffa ; ma fenza Cappuc- cio : dopo tre Avvocati Conciftoriali in Abito talare pavonazzo , con Cap- puccio voltato al eollo , feguitati da' Cappellani d' onore , e fegreti in Toga roffa, col Cappuccio, come detti Av- vocati : dopo quelli altri quattro Ca- merieri Segreti Participant , col me- defimo Abito, portavano quattro Cap- pelli Cardinalizj di porpora , con Cor- £oni d* oro , fopra quattro Arte coperte di Seta ^feguitati da molti Baroni Ro- Attne o Tom. V. Cap. II. 99 mani, e d' altre Citta : Succedevano a quefti gli Abbreviarori , e gli Accoliti, in Abito Prelatizio pavonazzo , con Mantelletta, e Rocchetto.* Due Udt- tori di Rota in Abito nero, con Roc- chetto , e Mantellone : Due Suddiaco- ni Apoftolici in Abito pavonazzo , e Rocchetto : il Capitano de' Svizzeri , Gio: de' Bardi Luogotenente Generale della Guardia Pontificia : 1' Amba- fciadore di Bologna : dopoquei di Fran- cia , di Venezia , e di Savoja : Stava il primo in mezzo: a deftra il II., a fi- niftra il III. II Clero della Cattedrale a piedi an- 3* dava al feguito , con effb Monf. Fon- tana Vefcovo , in Piviale bianco , e con Mitra femplice di Tela : Caval- cavano appreffo due Mazzieri , con ferrajolo pavonazzo, che portavano le Mazze d' Argento ; in mezzo il Mu- canzio , Maeffro di Cerimonie : Dopo un Suddiacono Apoftolico in Abito Pontificale, col Cappello, in mezzo a due Ufrlziaii della Verga roffa, in Abi- to talare, e Verga coperta di feta rof- fa : portava il Suddiacono la Croce Pa- pale d' argento: indi due Chierici della Cappella , in Abito pavonazzo , porta- vano le Lanterne d' argento , appefe al- le punte delle Arte , con Candele ac- cefe . Procedeva appreffo una Chinea bar- 32. data di Seta , e d' Oro , condotta da due Palafrenieri Pontifizj , fopravi una Caffetta col Venerabile : Cuopriva la Chinea il Baldacchino di Seta bianca , portato da otto Manfionarj : appreffo andava il Sacrifta in Mantelletta , e Mozzetta, con Cappello nero, portan-^ do la Bacchetta. A' Suddetti fuccedevano i Cardina- 33 li, Pontificalmente veffiti, fopra Mu- le , cominciando da' Diaconi piu giova- ni; e feguitando i Preti.. E'da offerva- re, che gli ultimi Cardinali, erano tre che andavano del pari; e cib, perche , camminando efli Collegialmente , o proceffionalmente , in numero difpari , gli ultimi , benche d* Ordini diverff , tre appunto effer debbono : ma cosi fi pratica , quando co' Paraxnenti non fi trovano : quando poi co* Paramenti comparifcono , fendo il numero de' Diaconi , de* Preti , e de J Vefcovi di- N z fpa- IOO fpari , attefa la diverfita degli Abiti , sli ultimi di ciafcun' ordine tre efter debbono . 34 Dopo il S. Collegio immediatamen- te avanti al Papa alquanto teteralmen- te procedeva il Teforiere Generate in Abito pavonazzo , Mantelletta , e Rocchetto ; appefi air Arcione della Sella porta va due Sacchetti di feta , pieni di monete nuove , che al popolo andava gettando : un Palafreniero a piedi a quegli fuccedeva , che in un Bacile portava 1# Chiavi di quella Cit- ta : Rircondavano la Sedia Pontificia t'i trenta nobili Giovanetti , in Abiti uni- formi , unitamente cogli Uffiziali del Magiftrato della Citta. , e buon nume* ro di Palafrenieri del Papa I la Guardia Svizzera fotto le Armi procedeva da' lati della Sedia Pontificia, e della Caf- fetta , in cui il Venerabile fi confer- vava- 35 II Papa finalmente , cogli Ornamen- ti Pontificali , andava nella Sedia gefta- toria da' fuoi Palafrenieri fopra le fpal- le fotto il gran Baldacchino tefluto di Seta , e d* Oro portaro ; prima da' Sa- vj della Citta ; indi da ? Nobili Citta- dini , giufta T ordine prima ftabilito : Al Seguito del Papa immediatamente cavalcava Girolamo Panfilio , Decanb della Rota in Cappa , eon Velo alcol- lo , per poser porger' al Papa , la Mi- tra , o la Tiara , giufla V efigenza : al- ia di lui deftra trovavafi Silvio Anto- niani , Maeftro di Camera ; pofcia Cardinale .* alia fmiftra Lodovico An- gelita, alloraCoppiere ; indi Maeftro di Camera; araendue veftiti di roffo , con Cappuccio voltato al collo : Dopo quefti nel medefim© Abito procedeva il Segretario, e'l Medico del Papa: indi i Patriarchi, gli Arcivefcovi , e i Ve- fcovi Afliftenti , in Abiti Pontiflcali : pofcia i non Afliftenti in Mantelletta , e Rocchetto : Dopo i Protonotaj ; i Referendarj , ed altri Togati : final- inente i Kavaleggieri della. Guardia Pontificia, col loro Capitano, e T Al- Here. , 36 Innocenzo XII.. incammmatofi il di 6. Maggio del 1696. verfo Civita vec- chia , quando fu in diftanza di un mi- glio da Roma , licenziata la maggior parte della fua Corte , nel modo, che Delle Precedence fiegue , il Viaggio profegul : In primo luogo, come per Yanguardia procede- va una delle Compagnie de* Kavaleg- gieri , al cui feguito andavano, Tom- mafo Cafali, e Girolamo Colonna : a quefti fuccedeva il folo Capitano del- la Guardia de'Svizzeri, feguitato im- mediatamente da' Marchefi de' Kava- lieri , ed Aftalli , Capitani amendue de' Kavalleggieri ; indi il Crociferp colla Croce inalberata ; pofcia il Papa in Lettica , circondato da* Svizzen ; alcuni coll ? Aiabarda ; altri col Mo- fchetto : piti vicini alia Lettica cam* minavano dodici Palafrenieri : da un lato il Kavalier Spreti , Kavallerizzo J immediatamente dopo la Lettica Mon- fignor Crifpoldi Coppiere , ( pofcia Uditore di Rota , nelT Anno i7 2 7» paffato all ? altra Vita ) e Monfignor Camporeale , Segretario della Cifra .* indi gli Scoptaori Segreti ; Bottiglieri Credenzieri , ed altri della Famigha bafta : a quefti fuccedeva la C&rroz* za nobile Pontificia : la Sedia geftator ria , portata da otto Sediarj; feguita- ta da una Carrozza tirata da fei Ca- valli , dh cui trovavanfi i Cardinali SpaHa^ c Panciatichi , co* Moafignor Colonnac Maggiordomo ( oggidi Car- dinale ) e ^enci Maeftro di Camera ; pofcia v Cardinale defonto ; indi al- tri Tiri a, fei , in cui trovavan- fi altri Famigliari ; per Retroguar- dia marciava T altra Compagnia de' Kavaleggieri. CA- Parte 11 Cap. Ill 101 fino al tempo del Pontificato di Nic- C A P I T O L O IIL Delia Treceden%a 5 che in Con- corfo) cost d altre Dignita Ec- ckfiafiiche , come delk Secola- . ri > a Cardinal* compete , j X^Hc anticamente a' Patriarchi ; a gli Arei vefcovi , e a 5 Vefcovi in Concorfo co 5 Cardinal* la Precedenza competeffe, I Dottori, che V afferma- no , pochi non fooo ; fegnatamente il Cajfaneo {a) \\ Maftrillo : (b) il Pacia- no (c ) Girolamo Giganti ( d) ed oltre tanti altri ns Capitoli Xlll e XV delta Parte I del Trattato de Titoli da me riferiti , Monf. Giordani nelle hie Lucubra^ioni (e) Appoggiano effi la loro Sentenza ai Tefto (f) ove fi leg- ge: -Patriarch* , lingua Groeca Summus Patrum interpretatur \ quia poft Apofto- licum tenet locum ; & idea , quia jummo honor e jungitur , tali nomine cenfetur vocatus , ficut Romanus y AntiochenuS' . Alexandrinus &c. e dell' altro Tefto ;(g) che cosi difpone : In ipfis vero Urbibus ,' poft Advent urn Cbrifti, Apoftoli > & co- rum Sucre (fores Patriarch as , & eo- rum Succe/Jores fofuerunt . II Giganti perb foggiugnc , che il Cardinale Ofti- enfe- , attefa la di lui prerogativa di confeerare il Papa fteffo , e di ugner T Imperadore , dopo S. S. immediata- mente fiede : Cosi dice anche il Boerio ( h ) Quei perb , che alia prerogativa de' Cardinali oppongonfi , dicono , che cosi anche di que 1 tempi fi praticava , perche Y Qftienfe in qualita di Vefco- vo quell' Ufhzio efercitava s che per al- tro la Dignita, Cardinalizia ne* primi Secoli della Ghiefa cognita non era : Che il Clero , col Popolo alle Elezio-. zioni de* Pontefici proccdea : Che cosi I colb II. fupraticato i Che eflo Nic colb il primo fu , che tale prerogati- va a foli Cardinali riferbb : determi- nazione , che da Aleffandro III. in Efecuzione di un Decreto del Concilia di Mantova, regiftrato nel Tefto ( i ) con fua Coftituzjone fu pofcia appro- vata .' da Gregorio X. nel Concilia di Lione con altra fua CoftituTjone con- fermata , con prefcriver 3 anche la rego- la, che in Elegger il Papa fi debbe te- nere ( k ) e I tutto da Papa Clemen- te V. nel Concilia di Vienna fu ratifi- cato ( I ) Gio: Andrea fopra il Tefto (m) fcri» ve , che avanti il Pontificato di Cle- mente fuddetto Vefcovo non v' era , che di effer promoffo alia Dignita Car- dinalizia u* curalle , perche la Vefcovi- le maggrore era ftimata ; il Barbofa (n ) parimente il dice; ed ofTerva , che nel Tefto {o) fi ordina, chegli Arcivefco- vi di numero maggiore di Cavalli che i Cardinali provveduti effer doveffero . Che i Vefcovi , fe da numero minore di fettanta due Teflimonj erano con- vinti , condannare non fi poteano : Che, per, convincere i Cardinali > il nu- mero di quaranta quattro : fufficiente fi riputava: Cosi fi legge nel Tefto (p) Cosi dice T Oftienfe (q ) e Monf Gior- dani al Juogo Citato , profesuendo , foggiugne, che iin Vefcovo alia- : Digni- ta Cardinalizia promoffo , degradato s'intendea: CheTufo di paffare dalla Dignita Vefcovile alia Cardinalizia non prima del Pontificato del medefi- mo Clemente fu introdotto: Cheil Ce~ rimoniale Romano \r) cosi difpone . E 1 Cardinal Baronio (s) per pr^vare la maggioranza della Dignita Vefcovi- le in concorfo colla Cardinalizia , T Epitafio di un certo Andrea Cardinal Prete, di cui appreffo parleremo , in vifla mette. ( a V tatal. p. 4. conf. 19. ( b ) De Magi ft rat. lib. 5. e . 10. ft. ia. ( C ) Beprob. lib. a. c. z6. n. 141. ( d ) De Refid. Epifc. e. 1 8. n. 7. efeqq. ) Pr* (e ralud. 11. n. %-j.f.m. 44. ( f ) C Cliros , & Cleriidt f. dift. ii. ( g ) C.Urber 1. dift. 80. ( h ) De autt.magn. eonf. n. 50. ( i ) C.licetdeEleft. ( k ) C.ubipericulumdeEleSl.lib.6. ( 1 ) Tolofan.Sinag.lib. 10. t. 9. ( m ) C. turn quibut de Reform, lib. 6. / n ) Dejur.Ecel.univ.lib.i.e.^.n.-j. ( o ) C.b.deCenf. ( p ) C. Praful.z.c. nullum 3. n»f, 4. ( q ) C.licttUmvcrfit io.de Tefiib. { r ) Lib, 1. fen. 6. ». ip { « ) Ann. 58,3. n. 15. tw. 7. 102 3 Lancelloto Corrddo (a) alle ragioni a favore della Dignita Patriarcale ad- dotte, rifpondendo , dice , che fendo il Collegio de' Cardinal i quello , che , col Papa unito le Caufedi tutte le Di- gnita decide; enon effendo effi Cardi- rvali da altri giudicati , cosi difponendo il Tefto (b) in dubbio revocare non fi debbe , che fbpra tutte le altre Di- gnita Ecclefi attic he la Precedenza non le competa: Appoggia quello Scritto- te la fua fentenza all' autorita di mol- ti Canonifti; fegnatamente deir Qftien- fe , e di Gio: Andrea , fopra il Tefto (c) e di Martino Laudenfe fopra l'.al- tro Tefto ( d) i quali parimente foften- gono , che la Dignita Cardinalizia tut- te le altrc -dopo la Pontifici'a., prece- der debbe : Cosi dice Felino (e) per- che, come Giafone fcrive (f) i Cardi- nal"! fono parte, e membra di effa Pon- tificia Dignita . 4 Alle addotte ragioni i ..fan tori de' Patriarchi , non acquietandofi , rifpon- dono, che, quantunque effi Patriarchi iieno'giudicati da'Cardinali, quefli da fe fteffi foli non decidono ; ma i loro Voti al Papa prefentano , che , come Capo del Collegio Apoftolico u indi pronunzia : Che non all' autorita ; ma alle Leggi ricorrer conviene . Che fe al citato° Tefto (g) fi ricorre , quivi fi trova , che a ? : Patriarchi fopra gli altri Ecclefiaftici twtti la Precedenza com- pete: Che, quantunque nell' Imperio, &>po la Dignita Cefarea ,1' Elettorale la maggiore fia , in confeguenza non ne viene , che a gli Elettori fopra tut- ti i Re, ed altri Principi la Preceden- za competa : Che , fendo la Dignita Patriarcale della Cardinalizia piu anti- ca come da g\i Atti^del citato Concilia Wceno ( h ) fi vede ; e come dall' ln~ fcrixjone del Tefto ( / ) fi raccoglie : la prima alia feconda preferire fi debe . 5 ' Cheche delle ragioni, cosi per Tuna, come per 1* altra parte addotte , di- re fi debba , certo fi e , che , come e noto , per Confuetudine della Corte Delk Precedence ^.omana , la cui autorita impugnare non fi pub , i Cardinali a'noftri tem- pi fopra' Patriarchi la Precedenza in- contraftabilmente godono : cofa , che nuova non fi pub dire, mentre abbia- rno , che nel S'modo Primo d' Efefo , contro Neftorio convocato , Filippo Cardinale tra' Legati di Papa Cele- ftino , nel venire alia fofcrizione di quegli Atti i Vefcovi , Arca- dio , e Projetto , precedette : ne in dubbio pub revocarfi , mentre appreflb il Cardinal Barenio ( k) cosi fi legge ; Primo loco Pbilippus Cardinalis , Pref- hyter S. R E. Legatus Apoftolicus [ub- fcripftt ante ■ fuos reliquos Efifcopos , qui proxima Connexions Capitis Cardinalis Presbyteri nominantur aliquid babuiffe , quo inter dum pr che da una Lettera fcritta da Clemen- te V* al'Cardinale Arnaldo , Prete di Santa Prifca , & ad Arnaldo Vefcovo di Poitiers y amendue Legati ad. Odoar- do Re d' Inghilterra fpediti , dall'Eru- dito Domenico Bernini nella fua Storia di r tutte le Ere fie ( / ) riferita ,1'op- pofizione della Marca di mezzo tolta refti ; mentre quivi cosi fi legge •* nee quifquam miretur , fi contra morem an- tiquum in prcejenti falutationis Eloquio Tupr De major. & ebed. col. 5. ( f ) Conj. 17. col. 3. Vol. 4. • '! ; { g) C.6. ( h ) L. 7. C. defum. Trin. ( i ) €. Cleros , © Clerin* . ( k ) Ann. 431. », 81. tom. %. ( 1 ) Setol. 5. c. 4./". 4«°. torn. 1. Parte 11 Cap. Ill conto de' Diaconi , che a' Saeerdoti la Precedenza contendevano ; e 'I rozzo Popolo de primi ftima magglore , che de gli ultimi faceva i Anzi alcuni Dia- coni a fegno tale di vanita avanzavanfi , che eflerpromofli al Sacerdozio non vo- levano : mentre i Saeerdoti fftavano in pie , efli da federe non fi levavano : mentre il Diacono il Vangelo leggeva , fcglino di levarfi jn pie ricufavano • S. Anafiafio Papa pertanto , com© melUxk hi Vita fi legge , conofeiuto si fcanda- lofo inconveniente , ordinb , che , men- tre il Diacono il Vangelo leggeva , 1 Saeerdoti in pie dare doveflero : Che per altro x Diaconi , come Miniftn de Saeerdoti, a quefti fubordinati s';nten- deflero, come tuttavia lo fono^ 8 Ma per conto del noftro aflunto , fiafi in ordine a cio , che i tempi della primitiva Chiefa riguarda , come 1 Fautori de Patriarchi vogliono , con- troverter non il pub , che per antica Confuetudine, anche da efli, e fegna- tamente dal Giganti; dal Caffaneo ; dal Boerio ; e da Monf. Giordani , come fi e accennato , ammefla , cosl fi oflef- vi : E che in vigore della Boll a dk Eu- genio IV. , che comincia: non mediocri Colore ajficimur , i Cardinali , come in detto Capitolo XL della Parte I del Trattato de'Titoli gia difli, tutte le al- tre Dignita. Ecclefiaftiche ,i dopo la Pontificia, precedano; si, percheefli, come fi e detto , quantunque^ ne per ragione della Confecrazione , ne per ra- gione dell* Ordine da' Vefcovi , Preti , e Diaconi diverfi fieno , ad efclufione di tutti gli altri Ecclefiaftici , come Ch: Andrea (a) e'l Contiloro (h) di- cono , col Papa fanno unione , cd jdentita. Si perche, come S. Bernardo (f) fcrive , per ragione di certo Tito- lo, ed Uffizio, inquaiita di Configlie- ri, Collateral!, e di Confultori per lo Governo Univerfale della Chiefa , al Papa afftftbno; e di lui Elettori fono : SV anche , perche per una certa parti- 105 cipazione col Papa appu ..to, in quahtk di Principi fi riguardano -• Onde il Ti- rol d' Eminent , come quelio , che la loro Dignita alle altre Ecclefiaftiche egregiatnente efprime , fuperiori cono- fcer fi fa : E per cio molto Convene- vole e creduto : Tanto piu , che efli , come di fopra fi e accennato , e come il Cardinal de Luc a ( d) faggiamente riflette , delle Caufe degli altri Eccle- fiaftici tutti Giudici fono. Ammefla a favore della Dignita 9- Cardinalizia la Precedenza in concor- fo colla Patriarcale , per conto dell Arcivefcovile , e della Vefcovile , per la regola , fi vinco vincentem Te <&c. con facilta dalla quiftione ci fpedire- mo: poiche , fe non per ragione dell* antichita , per ragione dell' Uffizio al- meno , come il Cardinal de Luca , prefo Targomento dal Teflo (e) al luo- go citato , foggiugne , alia prima la Precedenza compete : Cosl hanno det- to Giafone (f) il Cardinal Tofcbi (g) Bart oh ( b ) e La nee Hot to Corrado . ( i ) 11 BarbazZ a poi ( * ) delIe ra " gioni di fopra addotte non contento , dice ancora , che la Dignita Cardinali- zia dair Ordine de* Leviti 1' origine riconofce ; e la fua opinione fu quelle parole del Capitolo II. del lihro I. de* Regj fonda , ove fi legge : Domini enim junt Car dines Terra •: & pofuit fuper eos Orhem ; che quelio Scrittore al Calle* gio de 5 Cardinali adatta , col cui Con- figlio la Chiefa fi regge, e fi governa : Sentenza dalla quale pare, che Ugone Grozjo ( / ) non diflenta ; mentre pren- de a dire : Ucere nunc his , qui lmpe- rium inter Cbrifiianos ohtinent , Leges ferre ejus fenfus , cujus funt Leges per Mofem dat I Primogeniti di effi Re dopo il Cardinale Primo Prete fi collocano : Anche in altre pubbliche Azioni cosi fi pratica. ii Giacomo Gberardo Volaterrano nel libra IV. de* fuoi Diarj riferifce , che dell" Anno 1482. il Duca di Calabria, come figlio di Re , nella Gappella Pontificia tra ? Cardinali fedette Levino Niccola Molchen nella Prcfa^ione del Libro del Conclave d' Innocen^p X. dopo aver detto anch' eflb , che nella Cappella Pontificia i Re dopo il Car- dinal Decano fiedono, foggiugne [: Vt- di nuper Chriflinam Reginam Svecitf in Sixti Sacello : ilia tamen non ibi , fed alibi , & peculiarem honoratiorem oc- cupavit locum . Indi fbggiugne : Ilia tamen in proprio Conclavi , cum vifita- retur a Cardinalibw , primum tenebat locum : pofcia immediatamente ripi- glia: Sella etiam , cut conftdebat ( la Regina ) pretiofwri materia erat confe- Eid , quam ill dieono; In detta decifione fi dice ancora , che i Cardinali , i quali gli accennati VfR- zj efercitano , in tanto nel loro Colle- gio diftinziohe alcuna non godono , in quanto quivi tali Uffizj Dignita feco non portano ; ma ciafcuno di efli nel proprio Efercizio , benche per conto dell' Ordine inferiore , tutti gli altri , quantunque Anziani, precede: £ cib che per conto degli Uffizj fuddetti fi dice , anche per conto de' Cardinali Diaconi Afliftenti al Papa , e del Car- dinal Prete , quando in Piviale pari- mente aflifte , per ragione della maefte del Papa, a cui a vminiftrano , cosi in federe, come in efler incenfati , proce- de . Cercano i Dottori , fe i Cardinali , 18 che in Roma rifiedono, come alia per- fona del Papa piu vicini de gli altri , che fuori di quella Dominante dimora- , piu degni dire fi debbano : ed a fu- O vore no io6 Delk e vore de primi , cosi 1' Ojlienfe ( a ) co- me Baldo (b) dicono , che , quant un- que T Ordine indiftintamente ¥ Onore j-iceva , quegli perp , che dal Principe lontani fi trovano , non tanto , quanto gli altri , che alia perfona di eflb Principe fono vicinj, rifplendono : Sen- tenza anche da Deck (c) dalf Akjjan- dro (d) da Giafone ( e ) da Antonio Corfettc » , (/) e dal Roerh ( £ ) ab- bracciata, ?9 II Fulgofio perb ( h ) a detta fen- tenza ppponendofi , dice , che la pre- fenza del Principe , a firnilitudine del Sole, che ad ogni altro Pianeta , a cm yicino fi trova , fe lo Splendore del tuttp non togUe > in parte almeno il diminuifce , in vece d'illuftrare le per- fone, che alia fua Corte fi trovano, le pffufca : che cosi per conto de'Cardi- pali , che in Roma rifiedono , accade : poiche eft alia prefenza del Papa M | Rocchettp- , fenza Cappa , companr debbono ; di farfi portare lo ftrafaco loro non e permeffo; ma da feftefli fo- ftenerlo debbono , o lafciare , che in terra cada . Fuorj di Roma , come Jo- ro piace, comparifeono. - %0 Cib, che per conto de' Cardmali al, la prefenza del Papa £ dice , anche per conto de ? Vefcovj procede , men, tread efll alia prefenza de'Cardinali in Rocehetto fcoperto almeno 9 come;l Calfaneo 0) o fferva $ eomparire none premefTo : cofa , che altrove non fuccede; ed in propofito di tale fentenza , un Tt* Ro puntuale \k) fi adduce , la cui di- fpofizione fi e , che , : cpantunque J Pa- triarchi regolarmente in ogni luogo d effer preceduti, dalla Croce T onore godano, in. Roma , ed in ogni altro luogo, oveil Papa , o fuo Legato fi trovi, tale regola alia limitazjone fog- getta fi trova : Anzi fu quefto propo- fito, comelo fteiTo Fulgofio ( / ) foggm- gne, i Vefcovi, entrando in Roma , della giurifdizione , cosi Volontaria , come Contenziofa, privi reftano, a fi- rnilitudine del Podefta di Padova , a cui, quando a Venezia fi porta , fi I*- mile avviene: e dc Rettori della mc- defima Citta di Padova che in tali occafioni, come i Proconfoh quando in Roma entravano , g'mfta la diipo- fizione del T.ip di fofra citato , 1 lo- ro diftintivi depongono. y „ II Dubbio fopra Ja fentenza dell n Qftienfe , e di BalJo , riaflumendo , pare, che per conto de' Cardmali , e 5'e' Prelati , V oppofizione del Fulgofio fuffifta ; generaimente per altro par- lando , coll' Oftwfe e con Baldo, a me pare , debba dirfi , che gl' inferion , quanto piu al Principe vicini fi trova- no , tanto piu rifplendono ; come per conto de' Dottori fi dice , che , fe di fangue nobile nati non lono , aicen- dendo a Dignita, per cui al fiance .del Principe afliftano , comc.Gtajonf ( m ) eDecio al luogo citato i »>■■ nflcttono , pon folamente NobB , ma tilufiri an- cora divengono; ■ Decio pero , da Mg- 2 io , non folamente si luogo citato , ma anche fopra^ltr© Tefio (0) la regola diftingue, dieeado , che per epnto ai quelle Dignita procede, che nel Con- fiolio del Principe attualmente li am- mettono: che le^onorarie nobilta ben- ^1 ; ma. luftroi gia non recano . Alledi fopra addotte . ragiom , ctae ^^ la fentenza deli' Ofiknfe > e d| Baldo favorifcono , fi a^ggiugne , ehe we u Principe rifiede , qui vi regolarmente nu^ero maggiore di Perfonaggi^llufin fi trova ; regola , che non folamente procede daireffer fohto^he £ Nobili appreffo al Principe appunto, trovarli procurano, maancora dal non effer fo- fito, che in fimili congiunture gl lgno- bili tra' Nobili fi ammettano: pe av- viene per tanto, che quel, che a lati del Principe comparifcono, (Eome ven Nobili fi confiderano. 0, ■• ^ II percheifaggiPrinciprcert^Pcr. %i ■ 1 11 ■ " ( a ) C. antiqua de privil. ( b ) Rf.ffe of. Vroconf. c ) C. Clerici ». A-7- v.feptimofallit Extr. fjf tc ' ( i l hoc. cit.cM.p.tn fi"- \ k ) <£P- «»" '1™ I ConfilUrii f. de off, ejtft ( 1 ) L.fin. f. de of. Vroconf ( m ) Pf*'?^^* „. ±\ v . feptimfallit. Extr. dej«du. ( n ) N. 7. V-fatimQConftliariicoL 3. i ) »•<' Umtt f % * ^ Parte 11 {one abbictte dalle loro Corti lontane tengono; e fanno, che i loro Cortigia- ni , per introdurvele , coll' oro non fi facciano corrompere ; poiche , come nel Trattato della Nobilta prima : indi nel- la Dedicatoria d't quello delle Armi Gen- tili^ie al Re Criflianifftmo , accennai ; quantunque controverter non fi poffa , che i Principi , come il Sole anche il Lezzo poflino illuftrare , altrettanto vero fi e , che il Lezzo d' effer lezzo giammai non lafcia . I veri Nobili per tanto, come il Cepolla {a) offerva , a contracu ore foffrono , tra Perfone di Vile condizione a'fianchi del Principe trovarfi ; ed in competenza di quelle dalle Cariche decorfe talvolta trovarfi Efclufi . 24 Con dare un' occhiata alle prero- gative , che alia Dignita. Cardinalizia competono , al prefente Capitolo da- rem fine .* fono quelle tante , e tante , che, come ne'Capitofi XII. e feguenti della Parte 1. del Trattato de* Titoli gia difli, ne avviene , che , come fi e accennato , chi di quella fregiato fi trova , a' Re viene paragonato . II per- che, come il citato Bodim (b) ed ol- tre tanti altri da me a'luoghi citati ri- feriti, il Tlraquello (c) offer vano , ve- nendo a • paffare un Cardinale per la -ftrada, per la quale di quel tempo un Condannato a morte al Patibolo fi conduca, il Reo liberato effer debbe i: fti tale propofito Gregorio Ritterfhufio (d) riferifce, che dell' Anno 1503. in occafione dell' Entrata del Cardinale Raimondo in Brema, a di lui intercef- fione ad alcuni Rei la Vita fu dona- ta . 25 Se qualche Perfonaggio ,di Sfera grande , fenza ufare i dovuti Titoli , ad un Cardinale fcriveffe , le Lettere , e la perfona ancora di quegli , che le aveffe fcritte, dal Cardinale potrebbe effer ricufata . Monf. Giordans perb al luogo citato ( e ) fendo egli Vefcovo , c trovatofi forfe in Roma a fare da Pediffequo ( come fi fuol dire ) a' Porporati ( come io, mentre in quella Dominante dimorava , da molti Vefco- Ateneo Tomo V. Cap. 111. 107 vi ho veduto praticarfi ) con modeftia perb, declama , ch'efli Cardinali , do- vrebbono aver in mente , che , quan- tunque fia vero , che eglino per ra- gione della Dignita , e dell' Uffizio , fopra la Dignita Vefcovile la Prece- denza godano , egli e perb anche ve- ro , che , come fi e detto , ne' tempi della primitava Chiefale Cofe diverfa- mente procedeano : meminerint Eminen- tiff. DD. Cardinaks ( prende egli a di- re ) quod , Etfi Dignitate Officii lon- ge praecellant Epifcopos , prifcis tamen temporibus eoi in tarn Excelfo honoris fajiigio non emiemffe in Ecclefa Dei r ut Dignitatem deprimi , ac minui gra- du arbitrarentur 9 fi ex Epifcopali ad Cardinalatus Officium ajfumerentur : ne- que prius Cardinalatum Ccepi/fe y quam temporibus dementis V. , femel , at que iterum fuiffe in Palatio Apoflolico , fa- croque *Rot Bullarum , & fimilium ( fi offervi ) quod adeo certum erat , at ipfie ( Baronio ) Tom. VIII. fub Anno 604. tanquam Apocry- phum quoddam Additamentum ad lu brum Dialogorum S. Gregonii Magni y O % eo ( a ) He Imper. wiltt. e. 4. privil. 37. ttot. 40. ( c ) Depw.tMp, aut remit t.eaitf. 55, p,i % ez. ( b ) "De Rap. lib. 1. c. io- ( d ) DeJur.Afi/.t.i. ( e ) Vralu(t.n.n.%6.efeqq* 26 108 Delk Precedence eo quod inter alia Cardinales ante Epi- fcopos nominarentur : non enim confue- verat ( inquit ) ut Cardmales ante Epifcopos ponerentur . ]j& moftruofita poi , che recava il veder camminare a pie per mancanza di dcnari , per Roma alcuni poven li, come, parlando delConcilio Niceno; dell" Efefino ; del Calcedonenfe , e di tan- ti altri, Crefpezio ( a ) e Pietro della Marc a ( b ) fcrivono , le Pontificie Veci rapprefentavano : e da Papa Leo- ne ( c ) col Titol di Legati de Latere fufon diftinti : Cum enim propter Cau- Vefcovi ; e tal volta con un fob , e ! jam Fidei ( quel Pontefice prende a di- mal veftito fervidore , per follecitare le Liti delle loro Chiefe ; onde la Ve- re ) quam Eutyches perturhare tentavit, Legatum de latere meo mitterem , qui nerabile loro Disnita abbietta veniva I defenfiom Veritatis aflifteret , ed a tali a eompanre , ha moffo il Clementif- fimo Regriante Pontefice a far fommi- niftrare a* poveri si , ma meritevoli Vefcovi , che cola pe' loro Affari fi trattengono, Carrozze , e Cavalli : e perche alcuni di efii , non avendo mo- do di ftipendiare Agenti , che le loro Caufe difendeffero , coftretti a patro- cinarle in perfona , da* Cardinal! , e Prelati , come i piu miferabili Procu- ratori , e Sollecitatori , li portavano > la S. S, con altrettanta pieta per loro Agente ha deputato un* Avvocato . Conciftoriale coir Affegno di Annui Scudi Trecento . C A PIT O L O ' IV. Della Treceden%a 5 che a Car- dmali Legati de late- re compete. i •^Ofa la Voce Legato de latere fi- V-i gnifichi, nel Capitolo XXI. della Parte IV. del Trattato de' Titoli gia. Taccennai : quivi parimente diffi , che ne' tempi della primitiva Chiefa , tro- vandofi Y Italia da varj Popoli Barbari inondata , i Papi , a' Sinodi Generali che , per corregger gli Errori , e gli abufi nella Chiefa introdotti ; e per ri- ftabilire la Difciplina Ecclefiaftica , in Oriente fi celebravano , in perfona in- tervenire non potendo , a quelle Adu- nanze i loro Delegaii fpedivano, iqua- Legati , giufta la difpofizione del Teflo ( d ) come il Cajjaneo ( e ) offerva , quelle prerogative com pete vano , che a' Mandati , ed a'iV^ierano riferbate: il perche gli Ambafciadori Regj , che , come ne' Capitoll. XUl e feguenti di detta Parte IV. del Trattato de\ Titoli gia difli , gli onori a loro Sovrani do- vuti per una certa Legge di rappre- fentazione efigono (/) con efTi Legati per cento di Precedenza non competo- nor con ragione pertanto il Legato Pon- tificio alia Coronazione di Carlo V. , come nel Capitolo antecedent? li eac- cennaio $ per non ceder la Precedenza a gli Elettori dell' Imperio , &' interve- nire a quella Cerimonia ricuso perche effi a'Procon- foli; gli ultimi a Prefidi, fi paragona- no(£) Avendo parlato nel Capitolo ante- 3 cedente delle maggiori y o minori pre- rogative de' Cardinali , che alia Corte di Roma rifiedono , in competenza de- gli altri , che fuori di quella Domi- nant^, fenza '1 Karattere di Legati , dimorano , paffando ora a metter in competenza co' primi quelli , che fuo- ri di effa Corte le Legazibni de Late- re efercitano, trovo , che alcuni DoU tori la Quiftione decidono* dicendo , che, quantunque quegli , che T onore di ftare al lato del Principe godono , nobilitati , ed in preminenza grande coftituiti fi reputino , da cio non s' in- ferifce , erf effo Principe altri piu II- luftri dichiarare non poffa : ma altri Dottori , con diftinzione procedendo , rifpondono , che fendo i Cardinali , che alia Corte di Roma rifiedono , per conto del loro Karattere piu degni che gli altri , che del Titol di Legati fre- giati fi trovano, in ordine a cio , che la Precedenza concede , la Dignita di Legato in Roma non fi attende : e con ragione ; mentre fubito che un Cardinale , che. con tale Titolo in Ro- ma il pie mette, cosi il Titolo , come i diftintivi della Legazione , giuffa la difpofizione del Tefto (c) depofii s' in- tendono: Cosi dice il Boerio (d)e con effo il Cafjaneo ( e) Ma tale fentenza la piu ficura non 4 fembra ; poiche , quantunque la Le- gazione in alcuni Cafi in perfona efer- cita- / * \ r^*' ^' *' *'&**■' 6 - c ' 4 "f* m ' 1 3 T * ( b ) S*fc Montague dedignlt, & Vraem.tnagn. conf. §. 7. ». 3. ( C ; L.fin, ff.de off. PratQiif, ( d ) DeauEl.magn.cQnf. " ( c ) Lie. fit. confd. 17. no De lie P, eitare non fi pofTa, quegli , che di tale Dignita fregiato fi trova , ira altri Cafi anche in affenza pub farlo , come fap- piamo piu volte efter feguito, ne fiegue per tanto, che fe i Cardinali ehe alia Corte di Roma tl trovano , Illuftri fi chiamano , i Legati , quando , fenza deporre il loro Tirojo , a quella Cit- ta fi portano, come molto piu Illuftri confiderare fi debbono : Nelle Lega- zioni poi a niun > altro Cardinale , quantunque nell* ordine de' Vefcovi comprefo, la Precedenza cedono. 5 Perehe tra' Cardinali Legati , e Pri- itiogeniti di Principi d' Altera alcune voice Abboceamenti feguir debbono , per T efTettuazione de' quali fopra la Precedenza difhcolta incontrandofi , a particolari fpedienti ricdrrer conviene , di rapportare alcuni Cafi fu tale pro- pofito aceaduti , che per altri di nor* jna feguir ponno , lafciar non voglio , Nella Relatione del Viaggio di Lorn- hardia di Cofmo III. di quel tempo Principe di Tofcana , m. f. , fi legge , che , fendofi effo Principe deir Anno j 6 64. portato a Bologna , ed avendo concertato di abboccarfi col Cardinal Vidoni , allora Legato , amendue nel Chioftro di S. Salvatore de' Canonici Renani fi portarono , ove , vedutifi in diftanza di paffi XXX. in circa t re*- ciprocamente falutaronfi : indi , do* po breve Complimentb , copertifi , ii mifero a paffeggiare , andando a de- ftra il Legato ; a finiftra il Principe : terminate il Difcorfo , nel congedarfi , il Cardinale prima del Principe parti . Cosi in Ferrara tra 3 \ Cardinal Franzo- ni, e lo fteiToOfPrincipe fu praticato ': Ne J medefimi termini tra I Cardinal Imperiali , del medefimo Duca to di Ferrara degno Legato e '1 Principe Fer- dinando del fuddetto Cofmo III. Pri- jnogenito , un J Abboccamento fu con certato ; ma per sbaglib >h&h ambafcia* ta , per.quanto fu detto 1 , un' atto , che finezze contener doveva , in ama- rezza converting j mentfe , portatofi il Legato al Chioftro de' Padri Teatini , giufta il concertato, non comparendc* il Principe, eflb Cardinale , per avere qualche motivo di trattenerfi, fece ce- lebrare una MefTa , che da effo fu afcoltata, ; indi ando paffeggiando per quei Clauftri, e clifcorrendo con varie Perfone : finalmente, niuA* 1 per parte del Principe comparendo , il Gadinale andofTene : Oride il Principe , giunto fuori di tempo, fenza vedere il Lega- to , da quella Citta parti : parlo dr certa fcienza , mentr* io con altri , al Seguito d' effo Legato mi trovava . Di cib , che per conto di varie Le- 6 gazioni il noftro AfTunto concerne , neir accennato Capitolo XXL della Parte IV. del Trattato de 3 Titoli gia parlai : Siccome della Precedenza , ed' altre Prerogative , che a Nunzj Apo- ftolici competono nel Capitolo XX. deU la medefima Parte IV. parimente feci • In quefto luogd perb di dire lafciar not> voglio, che, fendomi capitate alle ma- ni , merce il bel genio dell 5 Abate Ifi- doro Gaetano Magnanini , Canonico di Warmia, mio Amico, cosl in materie di Erudizione , come di Politica verfa- to , le memorie , che Je prerogative della Nunziatura di Polonia in genere concernono, e quella di Monf. Paoluc- ci infpecie, col diftintivo diStraordina* mo a quella Corte fpedito ; dell* Anno 1726' Cardinale \ Segretario di ftato , e Vicario di Roma , gloriofamente morto , e di cui effo Canonico Ma- gnanini in quella Rapprefentanza la Carica di Segretario efercitb; ed indi, dopo aver fervito d' ordine d'lnnocen- zo XII. nel medefimo Impiego Monf. Pignattelli, appreflb la medefima Cor- te parimente Nunzio Apoftolico , e prefentemente degno Cardinale, Arci- vefcovo di Napoli ( il Magnanini dico col medefimo Impiego paflfyto al Servi- gio del Re Augufto , gloriofamente Regnante ; e contenendo tali memorie delle notizie , che a quella Nunziatu- ra folamente fi adattano ; ma iinora da altri non pubblicate , il fare di effe fe- dele rapporto inutil fatica non ho cre- duta. Su tale propofito pertanto faper 7 conviene, che il novello Nunzio, del- la fua deftinazione a quella Corte avu- ta notizia, tantoalRe, quanto al Pri- mate; a'Senatori, cosi Vefcovi, come Secolari ; principali almeno , V avvifo avanzarne debbe : a quegli fegnatamen- te, che la Corte piu 4egli altri frequen- tano . Cosi fi fa , avere ultimamente pra* Parte 11. Cap. IV. praticato Monf. Paolucci , del Defon- to Cardinale degno Nipote , colmedefi- mo Karattere di St aor dinar to dal Re- gnantc Ponteficc alia inedefima Corte ipcdito. Cosl co' Miniftri di effa Cor- te , come con quei del Gran Ducato di Lituania , fi pratica ; vale a dire col Gran Marefciallo ; col Gran Gan- celliere •, col Gran Teforiere ; col V. Cancelliere , e col Marefciallo di Cor- te : Nelle Lettere ad efli dirette fi ufa la lingua Latina; o la Franzefe ; oggidi molto familiare ; co' Secolari fegnata- mente ; cogli Ecclefiaftici perb la Latina molto piu propria fi crede : ma lo ftar lontano , per quanto fi pub , dallo ftile Ciceroniano fi loda; in ordine a' termi- ni Te , e Tu particolarmente , che a molti non piacciono , al mezzo termi- ne di parlare in terza perfona per tan- to fi ricorre : Quegli poi , che al Nun- zio fcrivono , il Tirol d' Eccelkn^a ufar fogliono, come alia Corte di Pa- rigi con quel Nunzio ; ed in Avigno- ne con quel V. Legato fi pratica. 8 II Novello Nunzio, giunto in Var- favia, o dove quella Corte -fi trova , per mezzo di uno de' fuoi Gentiluo- mini al Gran Cameriere della Corona del fuo arrivo , prima che ad ogni altro , la notizia avanza ; & ad un tempo il fa pregare j che ft, compiac- cia paffarne al Re 1* avvifo- con fog- giugner di ftar egli in attenzione degli ordini di S. M- per goder 1' onore d' inchinarfele : In aflenza di quell' UI- fiziale , che di rado avviene , a quel Miniftro, che le di lui veci efercita , Tambafciata fi manda : Indi col Pri- mate , quando alia Corte fi trovi , il medefimo Uffizio fi pafia : pofcia con tutti i Senatori, cosl Ecclefiaftici , co- me fecolari: con tuttiiMiniftri j tanto Polachi, quanto Lituani, co'principa- li Uffiziali della Repubblica ; co' Ka- valieri, per nafcita diftinti , quantun- que in efercizio di Cariche non fi tro- vino; Co* Minftri Efteri ; vale a di- re , cogli Ambafoiadori , Inviati , ed anche co* Refidenti ; di Vienna in par- ticolare cosi parimente fi fa : Tale Uffizio oggidi anche co* Miniftri de' Principi Eretici, e Scifmatici e inufo ; c fegnatamentc con quei di Mofcovia ; di Pruflia, in qualita di Marchefe di in Brandembourg ; d' Olanda , e fimili „' Co' Senatori aftenti , fienfi Ecclefia- ftici , o pure Secolari , con Lettere . fi fuppli fee. Indi il Nunzio da tutti viene vifi- 9 tato; fegnatamente dal Primate, ben- che quefti dopo di lui alia Corte fi reftituifca ; ma privatamente , ed in Abito corto: il Nunzio pofcia , cosi con effo Primate, comealtri nella me- defima forma al Complimento cor- rifponde . Quando il Re all* Udienza privata 10 il Nunzio vvole ammettere , il Gran Cameriere il giorno , e Y ora gli afle- gna: il Nunzio, avutone Tavvifo, con deftrezza fa dire alio fteftb Uffiziale , che defidera efter ricevuto colle folite formalita, che confiftono nell' Incontro di due Gentiluomini di Camera a Ca- po alia fcala ( trovandofi il Nunzio in Abito corto ) : del Gran Cameriere nella prima Anticamera: nella feconda del Gran Marefciallo , che Y introdu- ce; e fe non fubito , dopo breviffima dimora almeno dal Re viene ricevuto: fiede in Sedia a braccio , e cuopre . Tale Udienza feguita , il Nunzio , per poterfi metter in pubblico , l'alle- ftimento del fuo Equipaggio foiled ta . Ne' tempi andati 1' Entrata , con 11 molta folennita fi praticava : il Re vi manda va le fue Carrozze , con un Ve- fcovo Senatore , o almeno un' altro in Dignita Ecclefiaftica coftituito ; e 'I Nunzio, cosi rifpetto all' uno , come rifpetto all* altro di efli , nella Regia Carrozza folo la parte piu nobile oc- cupava : quegli di rimpetto fedea : Da molti Anni in qua tale formalita non e ftata praticata : ma , preparato il Tre- no , col Gran Cameriere fi e concerta- to, che in giorno di Domenica , o d' altra Fefta , in cui il Re fia ftato Vi- fibile, il Nunzio in Rocchetto , Man- telletta , e Mozzetta , col fuo Cor- teggio a Palazzo fi porti : II Re , ve- dutolo in Anticamera , fenza Cerimo- nia , nelle fue Camere fi ritira : il Nunzio allora , dopo breve dimora co' principali Signori , alia fua Abita- zione fi reftituifce. N el giorno della loro Entrata , o in 12 quello , in cui il Nunzio in pubblico fi e gia meflb, fuole trattare con lau- to JJ J4 112 De/k Precedence to Banchetto 1 principal Signori del- la Corte: Indi da tutti i Magnati, eon Treno all' U Co della Nazione viene vi- fitato : c cib anche dal Primate , quando fi trova in Varfavia , fi prati- ca : e non trovandovifi , al fuo ritorno non Jafcia di farla ; preceduto dal fuo Crucifero a Cavallo , colla Croce inal- berata, e da un fuo Marefeiallo, che fuoFeflere un Senatore, col fuo Bafto- ne , parimente a Cavallo : Giunto il Corteggio all* Abitazione del Nunzio , e tutti fmontati , precedono il Prima te , che dal Nunzio alia Carrozza vie- ne ricevuto : Comparifce effo Primate In Rocchetto; ma, fe fcoperto, oco- perto fia, eertamenre non fi pub dire, mentre con una Vefte particolare all' ufo Polacco e adorno : come fi fia , il Nunzio fi trova in Sottana ; fopravi la Zimarra e colla Berretta . Gli altri Vefcovi comparifcono col Rocchetto coperto : in tempo di freddo grande ufano anche laloro Vefte alia Polacca. II Nunzio , cosi al Primate , come a* Vefcovi rende le Vifite col Rocchetto fcoperto : ma co' Senatori , e Miniftri Secolari in Mozzetta , e Mantellone folamente : Ne altre Perfone vifita , dalle quali prima non fia ftato vifitato, che gli Ambafciadori Regj , che dopo di lui giungono ; e quefti in forma privata : A* Miniftri SaiToni parimente rende la Vifita , fempre in Abito cor- to : dalle Dame di rango da eflb vifita' te nel medefimo Abito fi porta. Nel giorno feguente alia fua pub. blica comparfa per mezzo del fuo Ma- ftro di Camera , o d* altro fuo Gen- tiluomo , manda al Re il folito rega- lo , che regolarmente in qualche Ga- lanteria di valore ; o in un preziofo Quadro confifte ; con fei Bacini di cofe d' Italia ripieni accompagnato ; vale a dire, d* Agnus Dei y in parte legati; in parte fpogliati; Guanti di Roma ; ma fenzaodori; manteche; Quinteffenze ; Cioccolate , e fimili ; i Bacini poi fi adornano eon Fiori di feta . U accennato Cardinal Paolucci , mentre a quella Corte il Miniflero, di cui parliamo , efercitava , affinche le Udienze pubbliche de'Nunzj in difufo del tutto non andafTero , fi valfe della eongiuntura di dover prefentare al Re il Breve della notificazione dell' Efalta- zione del novello Pontefice , che col maneggio del Gran Cameriere, e d' al- tri Miniftri fugli accordata . Nel gior- no concertato per tanto il Vefcovo di Livonia , col feguito di Paggi , Servido- ri , e di un Regio Foriere , in Carroz- za di S. M. , a levarlo dalla Cafa de Padri Teatini portoffi ; avendone gia prima il Gran Cameriere fatta avan- zare la notizia a tutti i Magnati , che allora in Varfavia fi trovavano, accib mandafTero le proprie Mute a fei , e i loro Gentiluomini a Cavallo , che pre- cedettero la Regia Carrozza ; ove il Nunzio folo dalla parte nobile, e'l Ve- fcovo fuddetto di rimpetto trovavanfi , al cui feguito andavano due Carrozze del Nunzio; entrovi i di lui Familiari. All* ingreiTb del Treno nel Cortile di Palazzo trovoffi fchierata la Fanteria del Reggimento di Guardia. II Nunzio fubito fceib di Carrozza , portando in mano il Breve Pontificio, dall 5 Uffizia- le di detta Guardia fu complimentato; e da* Gentiluomini della Regia Camera feguitato ; a capo alia Scala , con nu- mero grande di Nobili, trovb il Ciam- berlano , dal quale parimente fu com- plimentato 1 : nella prima fala eraho fchierati i Trebanti : nella feconda i Kavalieri di Guardia : alia Porta della prima Anticamera fu ricevuto da un Camerieredella Chiave d'Oro.* pofcia dal Gran Cameriere : nell' Anticamera intima fu ! incontrato , e complimenta- to dal Principe Lubomifchi, Patgomor- %i Korronny ; vale a dire, Gran Ciam- berlano della Corona , attorniato da buon numero di Senatori , e d* Uffizia- Ii; parimente della Corona ; ed imme- diatamente introdotto nella Camera del Re , che fotto il Baldacchino in pie fi trova va : indi fubito verfo il ISun- zio per due , o tre paffi fuori dello Strato avanzofli : reftituitofi pofcia al Trono , fedette iq una ricca Sedia al muro vicina : il Nunzio in altra fopra lo Strato , alia Regia alquanto infeno- re , ma , come quella , a braccio ; ftandoli alle fpalle lo ftefTo Abate Ma- gnanini : dopo breve Complimento in Idioma Italiano , prefentb a S. M. il Breve Pontificio , del quale con poche parole fu ringraziato . II Nunzio ? fat. to to il fuo Complimento , rinnovato il prjmiero Cerimoniale parti , e dello Actio Vefcovo fino all 5 accennata fua Abitazione fu accompagnato ; quivi , cosi eflb Vefcovo , come molti Ma- gnati nel giorno precedente invitati , definarono: e colla diftribuzione delle folite mance alia Regia Famiglia la Cerimonia fu compiuta . j 5 Con accennare cio , che per conto di Precedenza , cosi tra Uditori , ed Uditori de* Cardinali Legati , come tra effi , e que' delle Ruore Provincia- li dello ftato Ecclefiaftico fi pratica , al prefente Capitolo darem fine : Dire- mo dunque per conto de* primi , che regolarmente V Anzianita deli 1 Uditore non gia, ma quelJa della Legazione fi attende ; perche , non efercitando effi Uditori V Uffizio per propria autorita, ma per quella de' Legati , al cui fer- vigio fi trovano , air affetto , di cui fi tratta, non la prerogativa di effi Udi- tori, ma, come Michel Ferri (a) of- ferva quella de Legati loro Padroni fi attende : e lo ftefTo Scrittore al luogo citato foggitigne, che per la medefima ragione gli Uditori delle Ruote Pro- vincial! gli Uditori de* Legati parimen- te preceder debbono ; e dice bene , mentre gli Ultimi da* Legati ; i primi dal Papa dipendono : dalle fentenze d' effi Uditori de Legati alle Ruote fi appella: il Contrario non fi pratica ; c con ragione; mentre le Ruote delle Appellazioni dalle Sentenze degli Udi- tori de' Legati Tribunali fupremi efpreffamente eretti fono. Nelle Ruo- te di Bologna , e di Ferrara fegnata- mente cosi fi pratica : Anzj per conto della fecorida di certa Scienza fog- giugner poflb, che, mentre io in quel Tnbunale fedea, dal Papa la Revifio- lie di una fentenza de' Cardinali , Ac- ciajoli Legato , e Cerri Vefcovo amendue di gloriofa memoria , ilia me- defima fu rimeffa , e da etfa decifa . Nelle Udienze, diSignatura chiamate, che per le Commeffioni delle Caufe d' Appellazione il Cardinal Legato tiene, 1 Uditore della Rota , che , per difender le fentenze del fuo Tnbunale Ateneo Tom.V. Parte 11 Cap. IV. 115 col Cappello in Tefta , vi affifte , j a deftra del Legato occupa : II di Lui Uditore, fenza coprire , alia finiftra fi colloca . CAPITOLO V. Della Vreceden%a alia Digntta Vatr tare ale da aim Vrelati dovuta . CHe tra' Vefcovi i gradi diftinti fie- i no, non v'e, chi nol fappia: ma tutti non fanno , che tale diftinzione dall' ordine , e dalla Confecrazione non gia; ma dalla Superiorita , e dair au- torita maggiore procede : alcuni Prela- ti fopra altri giurifdizione efercitanb ; vale a dire gli Arcivefcovi y o fieno ~ Me- tropolitan* , a quali molti Vefcovi fu- bordinati fi trovano : il perche ad effi Metropolitan! fopra' Vefcovi loro fu- bordinati la Precedenza compete . Co- si per conto degli altri rifpettivamen- te fi dice , che col Titol di Primati h difhnguono , delle cui prerogative nel fequente Capitolo parleremo r ma , perche i Patriarchi , cosi fopra i Me- tropolitan* , come fopra i Primati giu- rifdizione eferckano, onde la Preceden- za fopra di effi loro compete , le prero- gative delle Chiefe Patriarcali nel pre- fente Capitolo in Vifla metteremo . £ per render piu chiara la cognizione di cio , che fiamo per dire , premetter conviene , che come nel Capitolo I di quefla medefima Parte fi e accennato , ne tempi della primitiva Chiefa i Pa- triarcati piu che quattro non furono ; vale a dire YAlepndrino, 1' Antioche- no, i\ Gerofolimitano , el Coftantinopo- htano , al Romano Pontefice , anch' eflo d\ que' tempi Patriarca chiamato, tutti foggetti ; perche di tutti maggio- re, e fovrano era riconofciuto. £ con ragione , mentre la giurifdizione dell' AlefTandrino fopra V Affrica folamente h eftende : delV A ntiocheno fopra V A- fia minore : del Gerofolimitano fopra 1 Onente : del Coftantinopolitano fo- pra la Grecia , ed una parte del Set- P ten- ia) De Pracett. j. 8. n. 5. e 6.f. m. 45 . 114 Delk Precedence jfentfione : Che il Papa , in quajita di i ralim Digniora quaiito Anim* f*r Vicario .di Crifto , avendo fopra il fertltt Corfori ; V'cet non fmpltftter dt- Mondo Criftiano , tutto giurifdizione, come nel detto Capitolo 1. fi p vedu.to la giurifdizione efercita . Prima di pa flare all' efame del la | Quiftione , c;he il presence Capitolo ; principalmente riguarda , di dire Ja- fciar non voglio , che la Venerazione verfo la E)jgnita Patriarcale pe' tempi andati in Confiderazione si grande efler 4ovea ? che, per Teftimonio di Bzovh ( a ) avendo Arrigo V Imperadore d ? Qriente , col Spprannome d' Afprp di- ftinto , obbligato il Patrjarpa di Co- flantinopoli a federe ajla di Lui fini- ftra , ed in luogo indecente , Papa In- nocenzo III. , del SuccelTo avuta con- tezza , con modeftia redarguinnelo : e perche Y Imperadore con afprezza Ji rifpofe , eljCo W* feguenti termini jl ri- convenne : Mirata efi Jmperialis fublimi- tas Vefira , quod Te aufi fuimus in no- firis Litteris increpare : hmc autem tua admirationi non faufam , fed pccafionem prabuit \ qupd fcgffti , Beafum Petrum Apojiolorum Pr'mcipem fie fcripfijje ; fub- diti eftote pmni humane Creature pro- pter Deum\ five Rep , tamquam pra, excellenti ; five Ducibus , tamquam a Deo mijfis ad Vindiffam malefaElo- turn ; laudem vero bonorum ; ( Indi , immediatamente profeguendo, ripiglia) Verum , fi personam loquentis ? & ep- rum , ad q'ups loquebatur ? ac vim lo- futionis diligentius attendiffet , fcriben- fis , non expreffijfes talker intelleclum: fcribebat enim Apofiolus fubditis fiuis , '& eos ad humilitatis meritum provoca- bat : nam ft per ]?oc , quod dixit , fub- diti efipte Sacerdotibus , voluit impone- re jugm (ubjeSiionis , & eh fr rea nop dehieras ., quod fecit Dem duo magna Luminaria in Firmamento Cceli : luminal majus ut praefiet diei, & luminare minus , ut praejfet nocli i Adfirmamentum igitur Cceli \ hoc efi Unherfalis Ecclefice , fecit Deus duo magna Luminaria ; ideji duas inptuit Dignitates ; qua funt Pontifical'ts au* fioritas , & Megalh potefias ; fed ilia, qua praefl diebus j idefi Spintuahbus ? major efi : qua vero carnalibm , m'u nor , ut quanta efi inter Solem , df Lunam , tanta inter Pontifices , & Reges differentia , cognofcatur ; Hac ant em, fi prudent er attenderet lmpera- toria Celfitudo non facent , aut per- mitteret , Confiantinop. Patriarcham magnum quidem , & honorabile mem- brum Ecdefia , juxta fcabellum pedum fuorum , in ftnifira parte federe ; cum alii Rege; , & Principes Archiepfco- pis , & Epifcopis fuis ( fieut debent ) reverenter aflurgant ; & W juxta fe veneraWem fedem affignent ; Nos au- tern & fi non increpando fcnpjerh mus I potuijfemus tamen rationabiliter increpare ; Nobis enim funt w Beato Petro Oves cowwijja ; dicente Domu no : Pafce Oves meas : nee difiwguen* te t a ) An"- xsi4-/-ai2" '?*!■ ?3" Parte II Cap.V. He inter bas Oves , 6* alias , ut alie- num a fuo demonfiraret Ovile , qui Pe~ trutn, & fucce fores ipfius Magiftros non reeognofcerent , & Paflores : Ut Mud y tamquam notiftmum , omittamus , quod Dominus dixit ad Petrum ; & in Pe- tro dixit ad Succe fores ipfius : Quod- cumquc ligaveris fuper Terram , erit ligatum & in Coelis : nihil excipiens ; quia dixit : quodcunque: 3 Entrando dunque in campo fopra la quiftione , che I Affunto del prefente Capitolo concerne , avvertir conviene , che, come in detto Capitolo I fi e ac- cennato , al tempo del primo Concilio Coftantinopolitano le Sedi Patriarcali in tre fole fi riftringevano ; vale a dire nella Romana ; neir Aleffandrina ; e neir Antiochena : La Romana la pri- ] ma fa confiderata , perche da Antio- chia a Roma trafportata: rAleffandri- na la II. non folamente perche da S. Marco d'ordine del medefimo S. Pietro fu confecrata ; e perche da Augufto Auguftana fi diceva ; ma ancora per- che fopra la Prepofitura della Soria , di cui Antiochia era membro , la fua giurifdizione fi ftendea : il perche an- che i Papi al Patriarca Aleffandrino in Concorfo coir Antiochenb helle Seffioni il primo luogo concedettero . '4 Alle ragioni per paste dell* Aleffan- drino addotte , T Aritiocheno non quie- toffi ; ma per di lui parte fu rifpoflo, ad efio la Precedenza fopra di quello effer dovuta , mentre i Popoli del- la fua Chiefa , i primi furono , che la Criftiana Religione abbracciarono , nel Capitolo XI degli Atti degli Apofio- li leggehdofi : Docuerunt Turbam muU tarn , it a ut cognominarentur primum Antiocbi corfo tra eflgperb la Romana nel pri- mo luogo colioca : ixia , ndia acquis tandofi £ufemio alle ragioni eontro di lui addotte , il Papa nel Concilio fudr detto cogli Efempj de* Vefcovj di Rar venna; di Milano ; di Treveri ; e di Sirmio, ehe, quantunque le loro Me- tropofi de* Cefari Refidenze foflero flate , tale pretenfione mai promofla non avevano, di rimetter* Eufemio nel fuo dovere procurb ; attefa T oftina- zione , cosi di eflb , come di Anaftafio Imperadore Scifmatico , ed Eretico , privb quegli delia fua Ghiefa, 8 Dopo varj Dibattimentjilnnocenz© III. anfiofo d* evitarerg|i -fcitlrn , jgel Concilio Generale Later anenje, decre- tb , che ( come nel detto Capkolo £ altresi fi e accennato ) il Vefcovo di Coftantinopoli del Titolp di Patriarca decorato fpfle -.♦ e dopo il Papa il pri- mo luogo occupare dovefle.v che ad ef- fo Conftantinopolitano 1' Aleflandrinp fuccedefle: all' Antiochena il III- hio* Del/e Precedence go aflegnb; al Gerofolimitano il IV. e cosi quafi per cinque Secoli fu pratica- to . Nel Concilio Niceno poi col Cano- ne IV. parimente fu decretato, che il Gerofolimitano tra* Patriarchi. il quar- to luogo occupar dovefle : e. che nellc feflioni tale prerogative godefle '■■: ma con quefto, che per cib dalla foggezione di quello di Cefarea , fuo Metropolitano, fottratto non s'intendefle ; perche eflb Gerofolimitano, come nel Teflo (a) fi j legge , tra' Patriarchi per accidente fi annovera. ■■;■ Le ragioni. poi , alle quali il Deere- 9 to a fa vore del Coftantinopolitano fu appoggiato , per quanto il Zonara {b) il Bulingero ( f ) e Salmafto \ (d) ne di- cono, furono f efler quella Metropoli Capo dell' Imperio d' Oriente , in cui quei Monarch? jriiiedeano ; il perche , come il Cardinal de Luc a (?) ofl'erva , pare , che con giuflizia , ; dopo il Papa fopra tutti gli akri Patriarchi Ja Pre- cedenza goder-fdehba: Cosi dice il IV. Concilio Generah celebrato delV Anno 1 2 15. nel Canme XX.VIII. da' cui Atti ap|>are, che i«i quell' Adunanza ; , dopo i Legati del Papa ; | -Ignazio Ve- fcovo di Coitantinopoli fofcriffe \ indi il Legato dell' Aleflandrino., tulttj per fe, e di fua; natuira Patriarchi: fuccef- fivamehteiillXegato dell' Antiocheno \^ e ifinalmente 1' altl-o ieh Gerofolimi- tano. , fj tj ■': !:J' tlj V. I ; •: Egli e ; perb anche vero y -I che per 1 cbnto del noftro affunto, come iabt>iam veduto, unaregola fempre \ix ipratica non e ftata ;dalcune volte 1' Aleflan- drino ; altre , e piii fbvente r il Co- ftantinopolitano ha preceduto s ma 4i cjuei tempi, tali : .cangiamenti \\ feguiva- nbj, 1 perche ilCerimoniaJtfl dalla , mag- ^ore lopra la minor , Potenza i era j rego- lato . 11 Taffani net Rijlrmo de'efuot Annali (f) riferifce , che,, ^"UConcjlio General^, d* EfefoK Dioicoro Mftfcpvo 4* Alexandria d^ordine del 1!;, Impera- dore fopra' Legati Apoftolici.:tl fipo luogo occupy j;:p©lfcia V Ani:iochqoo ; ; ind) il Gerofolimitano : 'facceirj ( ¥aim^nte '"'■ . n ' '■ ' ' ■■ ' ; :'.'^ o^iwa • ( a ) Cantiqua.11. deptivil. & exceff "Pralat. ( b ) Att. Cone. Caked, c.ii, ( c ) De Imper. & Imperat. Roman, lib. 2. c. 8. ( d ) Be Vrimat. Pap. fi \&. ( e ) Wfcell. d.difc. i. if. 14, ( f ) Ann. 449, tm.%, .. 11 ; II il Coftantiniano : appreffo quello di Cefarea in Paleftina : per conto de' Legati perb Scrittori di non poca fede nel Capitolo antecsdente riferiti diver- famente la difcorrono. Pub ben anche fuffifter , quanto il Taffbni fcrivc , perche fino al tempo di quel Concilio Y ordine del federe ftabilito non fu: alcune volte la Digni- ta oltre il tempo dell' ordinazione fi attendea : Per una quad perpetua Con- fuetudine pofcia fu introdotto il Co- flume, che ciafcuno , giufta V ordine della propria Dignita, e grado , fede- re , e fofcriver doveffe . Ne' Sinodi Na^ionali i Re per lo piu prima de' Prefidenti fofcrivevanfi ; I Re pari- mente alcune volte a' Vefcovi, ed agli Abati la Precedenza cedevano: I Car- dinali per conto de 3 Vefcovi il medefi- mo praticavano : ma , dopo che la Di- gnita Cardinalizia da' Papi di tante prerogative, Titoli , e Privilegj fu de- corata , i Cardinali ad altri Ecclefiaftl- ci, come nel Capitolo HI. cU que fta Par- te fi e detto , la Precedenza piu non cedono. iz E per dar fine una volta alle tan* te Controverfie , che in ^ordine , al no- flro affunto alia giornata inforgevano , col Cerimoniale Romano {a) reftb fla- bilito , che, dovendofi celebrare qual- che Concilio, a capo alia Sala di quel- lo il Trono Pontificio erger fi debba , con tre Gradini : che la largfiezza del Piano di Palmi dieci effer debba : la lunghezza di dodici : in mezzo al Tro- no la Sedia col fuo Poftergale ; e due Sgabelli, l'unogrande ; l'altro picco- lo , come in Goneiftoro fi praticava.: DaMati altri due Sgabelli per gli Affi- ftenti: in quella linea al tre Sedie ficol- locano . Dovendovi intervenire Y Im- peradore , la Sedia per S. M. vicino al- ia Pontiflcia fi colloca , con tre Gra- dini diftinta ; ma non cosi larghi ne lunghi , come quei del Pontifoio . II luogo air Imperadore afTegnato , Y al- tezza di- quello, fopra di cui il Papa i piedi tiene , come nel Capitolo I. di quejla Parte fi e detto , ecceder non l debbe : Il di lui Poftergale di broccato Parte 11 Cap. V. 117 d' Oro fi adorna : ma che la Tefta non forpaffi : A* piedi uno Sgabelletto di- pinto di Verde fi colloca . Dovendovi intervenire Re , le loro Sedie , come i Banchi de' Cardinali adornate , a de- ftra , ed a finiftra del Papa , e fulla linea della Sedia Pontiflcia , fi dipin- gono; ma alquanto a traverfo ; in mo- do perb , che S. S. in faccia poffino vedere: Anch'efii hanno il Poftergale ; ma fino alle Spalle: i Cufcini Cremifi: lo Sgabello parimente Verde. I Banchi de' Cardinali , e de* Prela- ti fi collocano per lungo , co' Pofterga- li, ed un Gradino: una parte a deftra pe' Cardinali Vefcovi , e Preti; l'altra parte a finiftra pe' Diaconi , ornati con Panni : dopo detti Banchi a traverfo della Sala , di rimpetto al Papa fi col- locano quattro Sedie, col Poftergale , e Gradini , pe* Patriarchi . Tra la pri- ma quadratura fi mettono fedili piu baffi, fenza Poftergale , e fenza Gradi- ni , per le Perfone , che appreffo indi- cheremo : Sendo il luogo capace , vi fi fa anche il terz' ordine di fedili , gin* fta l'efigenza del numero de* Convoca- ti. II Papa dunque fiede ful Trono ; i due Diaconi Affiftenti da^lati : in un altro Sgabello, in luogo piu Eminente il Priore de' Preti : Y Imperadore nella fua Sedia alia deftra del Papa.: in tal cafo perb gli Affiftenti non fiedono ap- preffo alia Sedia Pontiflcia , ma avanti fopra piccoli Sgabelletti: Cosi fi prati- ca , affinche non fembri , che quegli , il quale tra effi la deftra occupa , in mezzo tra '1 Papa , e Y Imperadore col- locato fi trovi : a' Re , come di fopra fi e accennato , le loro Sedie fi affe- gnano . I Cardinali , cosi Vefcovi , co- me Preti , nella prima parte piu emi- nente de' Banchi , come parimente fi e accennato , alia deftra fiedono . I Cardinali Diaconi nella prima parte della finiftra . I quattro Patriarchi , Coftantinopolitano, Antiocheno, Alef- fandrino, e Gerofolimitano nelle quat- tro fuddette Sedie . Gli altri Patriar- chi; i Primati, gli A rci vefcovi; i Ve- fcovi •, e gli Abati , ne' Banchi dopo quei i* H ( a ) Seix.n.c.i.eylib.x. 1 1 8 Delle Precedence quei de Cardinali collocati . II primo luogo perb al Camerlingo fi affegna . Indi fiedono gli Ambafciadori de' Re , e de' Principi ; quando perb fono Pre- lati . I Generali delie Religioni fono gli ultimi : I Prelati fiedono giufta Y ordine della loro Prornozione. Gli Af- fiftenti fi collocano fu' Gradini del Trono Pontificio alia finiftra : I Proto- notaj Apoftolici alia deftra : Gli Udi- tori di Rota , e gli Accoliti avanti i piedi del Papa ; il Decano d' effi Udi- tori ferve alia Mitra . Due Camerieri fegreti ftanno ful pi3no :• Gli Amba- fciadori Secolari fi collocano nella pri ma Quadratura ; ma in fedie delle pri- me piu baffe; ciafcuno giufta Y ordine della graduazione del proprio Sovrano : ficchc il piti degno il luogo al Papa piu vicino ad occupar venga . Interve- nendovi qualche Perfonaggio grande , fe gli afTegna Y ultimo luogo nel Banco de' Cardinali Diaconi ; Altri Signori Secolari inferiori hanno luogo tra gli Ambafciadori , parimente Secolari ; o dopo quefti gradatamente . I Sacerdoti e i Chierici dopo i Banchi de' Prelati . 15 Quanto detto abbiamo , tutto e ve- ro : ma per cento de' Patriarchi , come il Cardinal de Luca al luogo citato , profeguendo , offerva , trovandofi le parti del Mondo a quei Patriarcati fog- gette fotto ilGiogoOttomano; e i Cri- fliani, che quivi vivono, fendo per la maggior parte Scifmatici , che d 3 auto- rita altro che un* ombra . non hanno : dipendendo per tanto efti da' Comanda- menti de' Miniftri della Porta \ talmen* te awiliti ft trovano, che, per quanto Befoldo ( a ) e Gajpare Klock ( b ) ne fcrivono , il Patriarca di Coftantino- poli col fuo Clero in primo luogo, e 1' Antiocheno dopo di lui IT, furono obbli- gati ad intervenire alia Cerimonia della Girconcifione di Maometto , feguita dell' anno 1581. , affieme cogli Amba- fciadori , dell' Imperadore Ridolfo II. di Arrigo II. Re di Francia ; di Ste- fano Battori ; della Repubblica di Vene- zia ; del Perfiano ; del Tranfilvano ; del Moldavo , e del Valacco : maravi- gliarci per tanto non dobbiamo , fe , come Gioanni Brucardo ne* fuoi Diarj fcrive , fendo infbrta Controverfia di Precedenza dell* Anno 1492. tra 3 l Pa* triarca di Antiochia , e Y Arcivefcovo di Napoli, la Caufa a favore deir ul- timo fu decifa : per la medeftma ragiq- ne i Patriarchi tra* Cardinali a' noftri giorni non fiedono ; anzi nel Banco de* Cardinali luogo non hanno : ma , co- me fi e detto , appena gli altri Prelati precedono . A* Patriarcati fuddetti pofcia , co- me e noto , quei di Aquilea ; di Gra- do, e di Venezia: delle Indie, e di E- tiopia furono aggiunti : ed ultimamen- te da Clemente XL Y altro di Lisbona . In propofito di cjuello di Aquilea non voglio lafciar di dire che nella Vita di Papa Onorio /. offervo , che , trovan- dofi quella Citta da' Longobardi occu- pata , la di lei Sede Patriarcale a Grado fu trafportata , donde Fortu- nato Scifmatico fu fcacciato ; ed in di lui luogo fu promoffo Primigenio Ro- mano , di che Onorio con fue Lettere die parte a* Vefcoyi d' Iftria , e di Venezia , la cui Repubblica , merce la di lei Coftanza verfo la Chiefa Roma- na , I del Titolo di Crifliamffima onorb . CAPITOL o VI. ■ * . t Delia 'Precedenza alia Digmth Primaziale dovuta. ; ' i ","..'.■ 1 , ., '- on Ella Dignita \ la cui Precedenza il prefente Orpitolo riguarda , ne' Capitoli XV. e XVI. della ; Parte I. del Trattaio i de 3 Titoli incidente- mente parlai ^ perche col Cardinal de Luca nel Difcorfo I della fua Mifcel- lanea Ecclefiaftica confiderai , che , quantunque i Pifani , e i Cagliarefi i loro Metropolitani con tal Titolo, di- ftinguano , in Italia Prelato nori y ' e , che con ragione/ tale vantarfi poffa : ma, riflettendo poi, che le mie fati- che , la fola Italia non gia , ma 1' Eu- ropa , ed altrc parti del Mondo an- cora , delle quali le notizie fopra il mio Affunto ho potuto avere, riguar- dano 16 ( 3 ) I>treb.i*ft.Tur(,lib.%.f.lW- ( b ) De Sitrar. lib, i.c.y.n.zi. Parte II dano , ho creduto , chc il metter in vifta anche quelle al Lettore fpia ce- re non potfa : p giacche la Dignita Priniaziale alia Patriarcale fuccede , di quella ora parler^mo . Che fotto la Voce Primate quella Perfona fia comprefa , che , come il Dotto Carlo du Frefne ml fuo Gloffario fpiega tra molte altre Perfone il primo luogo oc- cupa , ne' feguenti Verfi fi vede : Dignior , major , vel primus in ordine Primor , Dicatur Primas Populo , qui primus habetur . % Nel Codice Teodofiano , come il ci- tato du Frefne offerva , fovente fi leg- ge, Primates Urbium j Viarum ; Ca- fiellorum . Dalla Prammatica San^ione di Coflantino (a) abbiamo, nelle Cor- ti Cefaree eflervi ftati anche i Primatt del Palazzo • Tra gli Ebrei parimen- te i Primatt fi trovano , Patriarchi prima chiamati > lo cui nome fotto V Imperio di Teodofio il Giovine , per quanto dal Tejto (b) abbiamo , fu abo- lito; Titolo, di cui anche Samuele Pe- tito \ Blondello ; e Giacomo Gotofredo fanno menzione. 3 Tra* Grift iani anticamente ( lo ftef- fo du Frefne , profeguendo ■> dice ) anche i Vefcovi Semplici Primatt fi chiamava.no cosi dal Concilio Taurinen- fe(0 abbiamo ; ed a quello le Epi- ftole di varj Pontifici fi uniformano ; quelle fegnatamente di Anacleto II. di Anketo I. di Stefano I. e di Grego- gorio VII. Efli per ragione dell' Impe- rio nelle Citta precedeano : e per di- fpofizione del Canone IX. del Concilio Antiocbeno delle prerogative de' Metro- politan! godeano ; onde anche del Ti- tolo di Metropolitans fi trovano fregia- ti . Tra gli Affricani la Voce Primate per lo fteffo che Vefcovo della I. Sede fi prendeva ; e di quel Vefcovo s' in- tendeva, che prima degli altri era fta- to ordinato; e pero anche col nome di Veccbio di ft into fi trova . Tra gli Arabi con quello di Mathran era cono- Cap. VI. 119 fciuto; Voce da Elmacino nella fuaSto- ria Saracena fovente ufata . In A Afri- ca il Cartaginefe il primo fu , che della Provincia Proconfolare il Titolo di Pri- mate portafle , della cui Precedenza Salmafio precader do- vrebbe: ma, attefa la maggiore auto- rita de' Metropolitan! , e la fubordi- rrlin di lUl 11 Propi'lO umiO cicicij.di- <"» <"~ - r --. - ,. . r in tutte lefue arioni iotrep.do, de' j nazione de' Vefcov. verfo d. lore ne- fuoi Anteceffori 1'efempio feguitando , I gar non fi pu6 che come per cento nul.aacco r do g U,L'A^ ad effi Metropolitani in competenza co' Vefcovi , come il Mafirillo (a) di- ce, dovuta non fia. Anzi, fe un'Arci- jfcendo, ch'egli i' jmpodbile tentava , fi rifolfe a fare cib , che il giufto ri- chiedeva ; vale a dire a vifitare il Nunzio ; a ricever in Voce cosi da eflb, come da' lui Domeftici , il Tito- Jo A'llluftrifftmo; ed a fare, che il Ca- nonico fuo fratello in Cafa di eflb Nunzio delta finiftra fi contentatfe . L' A rci vefcovo perb, feguita la prima Vifita, pretendendo ad altre non efler tenuto , ne a rendergliene , rariffimc volte col Nunzio fi lafciava vedere , benche da quefti per negozj , in tem- po deir Interregno fegnatamente^ , piu. vefcovo inferiorc ad un Patriarcato fofle promoffo, ad un Vefcovo piu an- ziano, e piu degno ancora preceder do- vrebbe j e cib allora parimente proce- derebbe , quando il piu Anziano , e piii degno ad un Arcivefcovato anch'eflb fofle promoffo: mentre, poftoinnonca- le T antico ftato , jl nuovo , come mag- giore fi confidera ; La fentenza con- traria allora fi ammetterebbe , quan- po dell Interregno iegnatamenre , ^ la promo Z one c osl dell' uno , come volte vifitato J^^J^ dd'alLTn forma tale non feguifte vefcovo, che il Nunzio crivendoii quantU nquc naturalmente , e di £«^£^ d fLl* f fattoTn tempi diverfo foffe feguita , Titoli di Legato nato , di Primate^ ; e di Principe di Polonia dovefle far' ag- giugnere; ma, perche tale formulario da altri non era ftato praticata , il Nunzio altri Titoli che quelli d' Jllu- flrijfwo, & Reverendijjimo Domino , Do- mino Archiepifcopo , Gnefnarum Domi- no con eflb lui ufar non voile . CAPITOLO VII. Delia Vreceden%a alia Dignita Metropolitana , o Arcivefcovile in Concorfo co Vefcovi dovuta: come tra Arcivefcovi 5 ed Ar- civefcovi fi pratichi * DEir origine della Dignita , della cui Precedenza fiamo per trat- tare , nel Capitolo XVI della Parte J. del Trattato de' Titoli gia parlai : quivi parimente fi vede , che , fe per conto dell'anzianita , e del Karattere fatto in tempo diverfo foffe feguita , contemporanea creder fi dovefle i men- tre in tal cafo , come tra' promoffi ad U n tempo , Y antic*. Precedenza fi attende ; come per conto delle promo- zioni de'Cardinali fuccede, quando nel medefimo Conciftoro tra molti promof- fi alcuni fono dichiarati; altri riferbati in petto; poiche i riferbati , quantun- que dopo il Corfo di piu Anm pubbh- cati, tra' promoffi in quel Conciftoro, il loro luogo occupano ; e gli antece- dentemente dichiarati proporzionata- mente precedono ; poiche , fendo efli ultimi fin da quel tempo Cardinaii, la fucceffiva dichiarazione altro non ope- ra, che la pubblicazibne di cio , cne prima era gia feguito; come gmlta la difpofizione del Tefto (b) il Cardinal de Luca dice (c) e noi in pratica il veqgiamo. , . . Molte altre prerogative gh Arcive- z fcovi godono , che a' Vefcovi regolar- mente non competono , come nell ac- cennato Capitolo XVI. della Parte I ( a ) De Matffir.lib. 4. (- 4- »• »6- ( b ) £.«*» 7. f. *• «P*r. rer. iomin. ( C ) Vfrtm. Vp+ «• ^ Parte 11. Cap. VII. del Trattdto de'Tkoli gia. diflfi : quella fegnatamente dell* Ufo della Mozzetta pa vonazza fopra il Rocchetto fcoperto; j'altra del Pallio; Siccome di farfi por- tare avanti la Croce inalberata per tutta la Provincia alia loro giurifdizio- ne foggetta . Anzi Clemente V. nel Concilio di Vienna , riferito hel Teflo ( a ) dichiarb , che ogni Arcivefcovo per tutta la fua Provincia it Popolo benedire ancora potefTe : efercitare , o ordinare altri atti riverenziali ; e cib attefa la difpofizione degli altri Tefti ( b ) anche ne' luoghi per altro efenti procede ; purche quivi giurifdizione non eferciti ; o a tenore degli altri Te- fti ( c) in detta Clementina altresi rife- riti , ad effi luoghi Efenti altro pregiu- dizio non ne rifuJti . 2 Su tale prppofito il Pignattelli ( d ) fcrive, che, trovandofi da tempo anti- Co in una Provincia Arcivefcovile una Chiefa SurTraganea y pofcia d' ordine Pontificio dalla giurifdizione , e Sog- gezidnc del Metropolitano efente di- chiarata, cost parimente dire fi debbe; il perche , giufta la difpofizione della medefima Clementina ad effo Metropo- litano fopra quella Chiefa altro diritto che quello degli atti riverenziali non refta . 4 Ma , ordinando il Concilio di Tren- ~to (e) che, i Vefcovi , che ad Arcive- fcovo alcuno foggetti non fono , per conto del Concilio Provinciale un' Arci- vefcovo loro Vicino per Metropolitano elegger debbano ; c che d' intervenire ad effo Concilio Provinciale , ed a dare Efecuzione a' fuoi Decreti obbligati fie- no , fenza pregiudizio della propria efenzione, tale Elezione far debbono : fapendo il ZelantifTimo Regnante Pon- tefice , che cib da molti Vefcovi fino alia fua Afliinzione al Pontificato era itato trafcurato , nel fuo Concilio Ro- mano (/) ne* feguenti termini ordinb : In bujus Celebratione Concilii noftrorum multos novimus Epifcoporum y qui Tri- dsntinte ufque adhuc obtemperare San- Ateneo Totno V. 12 3 I tiioni , qua Epifcopi Nobis , & Apoftoli- I cue Sedi immediate fubjeSii , vicinum ali- quem Metropolitanum femel eligere , & cum ahis Provinciis Synodo inter effe jabe- mus: Ut itaque generali eidefn Conftitu- tioni debita preejletur obedientia , pari Nos Decretali , Sacro etiam approbante Concilio , mandamus , ut Epifcopus quilibet exemptus , antequam Alma ex hac Urbe noftra difcedat ", fub porn a In* terdiffii ab Ingreffu Ecclefioe Nobis refer- vata , donee ufque paruerit fuum tandem aliquando eligat Metropelitanum , quam elec~iionem abfentes quoque , [ub eadem pwna , efficient infra menfem ab hujus public atione Concilii . Tale elezione feguita, il diritto del- la delazione della Croce, e degli altri atti riverenziali fopra la medefima Chiefa , giufta la difpofizione del Con- cilia y che colla Clementina fi unifor- ma , al Metropolitano eletto compe- te ; il Pignattelli perb fbggiugne , che , dovendofi prepare al Metropoli- tano la prerogativa della delazione del- la Croce -, e Tefercizio degli altri at- ti riverenziali in ordine al Sinodo, 6k- s\ air uno , come all' altro cumulati- vamente fi ponno permettere ; benche per altro al Metropolitano -privativa- mente competano ( g ) della Chiefa di Pavia perb cos\ fi legge : SanEia Papienfts Ecclefia quamplurimorum Epi- fcoporum Santlitate fulget Apoftoliae Se- dis propria , C^ fpecialis filia , & Mi im. mediate fubjefla , Archiepifcopalibus Or- namentis , & fpecialibus privilegiis deco- rata eft , Cruets antelatione ; Pallii ufu; albi Equi , Udone cooper ti , in Ramis Palmar urn , & Secunda Feria poft Pa- fcha Equitatu , ad Siniftrum Romani Pontificis latus in Conciliis primo Seffifr- nis loco , & infigni privilegio ad Syn-o- dumfuam Archiepifcopos , Mediolanen- fem, & Ravennatenfem , cum fuis Suf- fraganeis evoeandi au£la eft , ut per di- plomat a J oannis VIII. , Pajcbalis 11. Sixti V. , dementis VIII. Pauli V. &c. Di tali prerogative il Cardinal Baronio Q^ 2 ne 3 (a ) Clement. Arebiepifedpodeprivil. ( b ) Cap.antlqua eteprhil. e e.i.de lit.petid. I C ; Cap. lumiHofo 1 8. q. z. cap. turn Eplfeopus ds of. ordinar. lib. 6. ( d ) Confult. 1 6y. torn. 4 . ( e ) Sejf. z*. cr.de reform. { I ) T$t. i. de major. & abed. c. i. ( g ) Cap. ft Pap* deprivil. lib. 6. Delk 124 tte' fuoi Annali fotto diverfi tempi fa menzione ; e fegnatamente nel Tomo VIII. {a) c nel Tomo X. ) Non v'e , chi non fappia , che Cle- mente VIII. con fua Coftituzione , che comincia , Romanus Pontifex , in ordine la CXVL. ergendo in Arcive- fcovado la Chiefa di Bologna , la fot- trafle dalla foggezione di quella di Ravenna , alia quale a titolo di redin- tegrazione foggettb quelle di Rimini c di Ferrara ; ma avvenga che f ulti- ma fino da tempi antichi fi pretendeva efente, ed immune daogni foggezione, non ha mai lafciato , che quella di Ravenna tale pofTefTo pacificamente goda ; anzi a* di lei Arcivefcovi V ha fempre contraftato , a Monf. Ferretti fpezialmente : Giunto per tantoil tem- po della Convocazione del Concilio Romano dell* Anno 1725. dal Regnan- te Pontefice celebrato , quefto Papa , ftato , com' e noto , Vefcovo di Ccfe- na, e pereib SufTraganeo di Ravenna ; onde con ammirazione piu volte , uditi i grandi Litigj paffati tra 1* Arcivefcovo di Ravenna , e '1 Vefcovo di Ferrara , credendo poter follevare la prima da tale Controverfia , con dichiarare , e con- fermare tale foggezione ; e cosi libera- re Monf. Crifpi Ferrarefe di quel tem- po Arcivefcovo di detta Metropolita- na ; propofe per tanto nella prima SeC- fione dell' accennato Concilio > tenuta il di 12. Aprile di detto Anno , la ne- ceffita di provedere a tale difordine ; Si credeva efTo, con facilita doverfi de- cidere a favore del Ravennate , per cffer la di lui Chiefa , come apprefTo diftintamente vedremo?, una delle piu antiche Metropolitane d' Italia ; ma tutto il contrario ne avvenne ; poichc il Cardinal RufYo , moderno Vefcovo di Ferrara, con valide ragioni a favore della fua Chiefa fi oppofe . II Papa per tanto, rifoluto di veder terminata quella Controverfia , deputb una Con- gregazione , compofta di Cardinali , e Vefcovi, avanti de'quali efaminato il dubbio , a favore della Chiefa di Fer- rara, con dodici Voti contro due , fu Precedence rifoluto . Chiefe per tanto 1* Arcive- fcovo nuova Udienza ; ma co' Voti di ventidue Cardinali , e di feA^ant* otto tra Vefcovi , e Procuratori de Vefcovi ad efTo contrarj ; di fei Cardinali , e di otto Vefcovi favorevoli , fugli negata : Fu per tanto promulgato Decretb del feguente tenore : Conjiare de immedia- ta fubjecJione Eccleftde Ferrayienfi S. Seat Apojiolkte : neque ulli Metropoli- tano effe fubjeclam . Ma , perche il riferito Decreto al Papa parve molto gravante, fi efprefie , che il Vefcovo di Ferrara di elegger un Metr^politano in cafo di celebrazione di un Concilio Provinciale negare non potefle : a tale propofizione tutti rifpofero , che il Cardinal Ruffo , X avrebbe fatto , come coll* Elezione del Metropolitan© di Bologna pofcia e feguito* 1/ obbligo poi di fare V accennata ; Elezione , non folamente a* Vefcovi , ma anche ad altri Prelati corre : ne il loro Capitolo 4eb.be ingerirfene : Gbsl ha dichiarato la Congrega^ione del Con- cilio in una Tranenfe : Quella feguita , da* Vefcovi SuccefTbri variare non fi pub: cos! la medeftma Congrega^ione in una Mediolanenfe il di 25. Aprile del 167$. parirnente dichiarb :, E quando il Ve- fcovo cogli altri al Sinodo non intervie- ne , debbe giuft-ificare il legittimo im- pedimento, che dal medefimo , Metro- politano debbe erfer* approvato . La Congregation* de y Vefcovi , e Regolari in una Veflana itdii6.Maggio del i$$i. cosi decife . L* Arcivefcovo di Ravenna poi, co- si pe'Luoghi alia fua giurifdizione Sog- getti > come per lo Mondo Criftiano tutto ( alia riferva di Roma , e del Continente di tre miglia da ogni luogo ove il Papa fi trovi ) da tempo imme- morabile , con appro vazione di Papa Gregorio IX. feguita delf Anno nxZ. con fua Coftitu^ione a Teodofio della medefima Chiefa Arcivefcovo concedu- ta, e ne' Regiftri della Biblioteca Va- ticana rapportata, non folamente dalla Croce, ma anche da un Campanelloii fa precedere : Cosi perb tale prerogati- va , ( a ) Ann. 878./. i». S4i« ( b ) Ann. 910/.W. 671. Parte 11 Cap. VII. va , come quella dcgli atti giurifdizio- nali, quando tin Legato Pontificio; un Cardinale, quantunque Legato nonfia; o un Nunzio Apoftolico , con facolta di Legato ful Luogo fi trovi , fi limi- tano. 9 Poiche di alcune prerogative della Metropolitana fuddetta abbiam fatta menzione, lafamofaControverfia, che al noftro propofito tra la medefima Chie- fa , quella di Milano ; e 1* altra d' Aquilea dell' XI. Secolo inforfe , fot- to filenzio paflar non voglio : Cia- fcheduna di efle di Fautori fcarfa non fu . Arnolfo Scrittore della Storia di Milano , nel Capitolo HI. del libra 11. del IV. Tomo Muratoriano delle lta- liane Antichitd, ,. riftampata , fcrive , che il giorno di Pafqua dell* Anno 1027. , trovandofi Corrado lo Svevo , Imperadore , nella Bafilica degli Apo- ftoli in Roma , per ricever da Gioanni XIX. la Cefarea Corona , Eriberto ,:, Arcivefcovo di Ravenna , collocofli al- ia di Iui deftra; luogo che, per quan- to eflb Scrittore ne dice , all' Arcive- fcovo di Milano competeva : Ma che | Corrado a favore del Ravennate il fuo Voto profFeri : il Milanefe, il pregiu- dizio , che alia fua Chiefa da quella Decifione a rifultar veniva , fofFrire non volendo , e ad altri allora ricor- rcr non potendo , a quella Cerimonia intervenirc non voile .* Y Imperadore ( profcguifce lo Storico ) con approva- zione del Papa , e de' Vefcovi , che quivi trovavanfi , fece , che il Vefco- vo di Vercelli ,.. di eflb Milanefe Suf- fraganeo , e le di cui Veci rapprefen- tava, alia fua finiftra fedefle. 10 Landolfo Senior e nella fua Storia Mi- lanefe nel Capitolo 111. del libro III. del citato Tomo IV. delle accennate Ant'u chit a le altercazioni in congiuntura del Concilio Romano fotto il Pontificato di Leone IX. celebrato , per la mede- fima cagione tra* Metropolitan delle dette due Chiefe feguite anch'eflb rap- porta, e dice, che Guido Arcivefcovo di Milano a fuo favore la Decifione ri- portb. Landolfo J uniore nella fua Storia parimente Milanefe , impreffa nel Capi- tolo XXXVI del Tomo V. delle mede- Cap.vn. 125 ftme Antichita, fcrive , che nel Conci- lio Generate Lateranenfe , celebrato dell' Anno 1123. fotto il Pontificato di Califto II. , il Ravennate la fua pretcnfione contro il Milanefe nova- mente in campo mife ; ma che , cio non oftante , eflb Milanefe alia deftra del Papa immediatamente fedette . II Sigonto nel libro VIII. del fuo Regno d* Italia fcrive , che , trovandor fi radunato nella Bafilica Lateranenfe il Concilio de' Vefcovi , da Clemente II. , per eftirpare le Simonie, convoca- to ,- ed eflendofi a quell' Adunanza portati , Ereber to Arcivefcovo di Mi- lano ; Eberardo d' Aquilea , ed Unfri- do Ravennate, per la medjefima cagio- ne litigio parimente inforfe , poiche , fendofi pofto a federe il Papa , il Pa^ triarca la di lui deftra occupb ; il Ra- vennate la finiftra : fbpraggiunto po- fcia il Milanefe , quefti la deftra pre- tefe: Sendofi quegli oppofti , perquan- to Giacomo Rojft nel libro V. della fua Storia di Ravenna dell* Anno 1040. ne fcrive , il Papa ordinb , che il Conci- lio le ragioni delle Parti efarninafle . Per parte dell' Arcivefcovo di Mila- no fu addotto 1' efempio del Concilio , nel V» Secolo fotto il Pontificato di Simmaco celebrato, nel quale a quell* Arcivefcovo il primo luogo fu afle> gnato : fendo ftate efibite le Let- tere di Papa Gio: Succeflbre di Sim- maco, fi trovb , che tale prerogativa all' Arcivefcovo di quella Metropoli per fommifliene del Ravennate fu con- ceduta ; ma che poi il Papa ordinb , che in aflenza dell' Imperadore , eflb Ravennate la deftra occupar dovefle * che, quando Cefare vi fofle intervenu- to, quegli alia finiftra fedefle: che da' Padri in tal forma venifle decretato : Che 1' autorita d' efli Prelati di quei tempi grandiflima veramente fofle ; ma che , rimofla da Ravenna la fede, tanto dell' Imperio , quanto quella del Regno d' Italia; e cos? ccflata 1' autori- ta degli Efarchi , tutta 1' autorita Ec- clefiaftica al Milanefe fofle attribuita ; e la Sede cola trafportata: II perche , il Cafjaneo (a ) dice , a quegli la Prece- denza efler dovuta. Per 11 12 i % 6 Delle Precedence £3 Per parte del R a verm ate fi rifpon- jdeva , fin fotto V Imperio d J Onoriola fua Metropoli effer ftata Sede de J Ce- fari : quivi gii Affari d' Oriente effer ftati trattati : a tale eftetto da Giufti- sio II. detto il Giovane , nel VI. Seco- lo Longino Patrjzio Romano cola efler itato fpedito ; cosi aver praticato i di lui Succeffori, in Coftantiriopoli dimo- ranti : Ed in vero Giufeppe Scaligero {a) fcrive, ehe in Ravenna V Arcive- fcovo per conto dello fpirituale ; 1- Efarca per lo temporale , quafi difpo- ticamente comandavano; a fegno, che il Guicciardino (b) ferive, ehe l'auto- rita Pontificia in quella Citta ad un' ombra ( direm cosi ) era ridotta : ma egli e altresi vero , ehe y feguita po- feia a favore della Chiefa la famofa Donazione di Pipino, di cui Anaftafio •Bibliotecario nella Vita di Stefano : - Leone < O fie rife ■ ( C ) • gli' Anna Up di Francia ; ed oltre molti afer-i , il Ba* roriio (d) feri vono , che r f®®&& quella Citta , con molte altre alia totale fog- gezione ; del la Chiefa tornata ,- il di lei Arcivefcovb dal Pgpa del tutto dipen- t deVa: molt© piu dopo che Carlo Ma- gno , virtto Befiderio , tutto il di lui Regno ebbe foggiogato ; Egli e perb anche vero , che nel Teftamento di Carlo "appreffo Eginardo tra-le Citta -Metropolitane Ravenna dopo Roma £ Bominata, ' J4 Ma neir Opufcolo de fittt Civitatk Mediolani ra pportato da ? Scrittori delle accennate cofe d y Italia (e) e fegnata- mente dalf Eriidito Dottdr Lodovko Antonio Mur atari nella fua Prefazio- ne fopra detto Opufcolo , 7i legge , che detta Chiefa di Milano da S. Barto- lommeo Apoftolo in Metropoli fu cretta; ; che per tanto , dopo la Ro- rnana , la prima confiderare ii debbe ; il perche Celeberima nominata (i tro* va : onde in detto Opufcolo cosi fi leg- ge : In hunc modum & ipfe prtfatus Antiftes ( vale a dire Anatalone , pri- mo Vefcovo di Milano Y nil a fuo In- ftitutbre difcrepAns , Metropolitan* thi- ~dem Cathedram pro fuiuns tempotibas ftatuit ejfe Fidelibus , quatenus Afp- riium Populorum Ant'tflites ; hoc eft 9 Venet'ne , Liguri- Paoliv no , ' fuggendo col fuo Clero y ;leguU tato da molti Magnati, e Cittadini r da : Aquilea tutte le fuppellettili pre, ziofe ;, e le Reliquie de' Santi all' Ifola fuddetta feco portb: quivi la fua Se- de Mb, con approvazione di Pelagio II. quale dichiarb an'eora dover' effer qiablla la Metropoli di Venezia -,: il perche , come Niccola Graffi (f) fcri^ vey Elia, di quel tempo Vefcbvo d' Aquilea , Patriarea di Grado fu po* fcia chiamato : Indi in nome del. Do- ge-, della Repubblica; de J Vefcovi, e del Clero , G io: Contarino , e Gio: Den- te Diacono ( fogglunge il citato Scrit- tore ) al;Papa , ed all* Imperadore ri- eorrendo , tennero , ch'effa Chiefa Metropoli Patriarcale di Venezia foffe dichiarata ; Titoli , co' quali anche quelli di Primazia di Dalmazia ; di Metropoli degli Arei vefcovi di Candia, e 4i Corfu; de Vefcovi di Chiozza j e di ( a ) Lib. ^.Canon.Ifagog.p.219. ( c ) Ijior.CaJfinenf.lib.x.c. 7. ( b ) 1ft OK lib. 4. ( d ) Ann. 751 . ^ f ) De forma Reip. Veft* Parte II. c di Torcello furono uniti . II Patriar- ca s'intitola: Divina miferatione Vene- tiarum Patriarch a . Senza Y aggiunto , & Sant~i(ff Sedis Apoflolicce gratia . Co* me fi fia , alcuni dicono , che Papa Clemente II. , e 1' Imperadore Arrigo III. dichiaraffero , che la Precedenza tra' Suddetti all* Arcivefcovo di Mila- no foffe dovuta . 1 6 Ma il Rojfi al luogo citato ne 5 fe- guenti termini fcrive : Dopo di un lun- go dibattimento , fu profferita fnalmen- te la fentenya , che V Arcivefcovo di Ravenna , non folamente aveffe la de- jira del Papa ne' Concilj ad efchtfione del Milaneje : ma ancora deW Aquileen- fe : e ne fu tenuta memoria in ifcritto per mano di Giovanni Scriniario , e Notajo del S. Palazzo ' Offer vo perb, che Ferdinando Ughelli nel Tomo V. della fua Italia Sacra , ful principle- , parlando de' Patriarchi d' Aquilea , di- ce, che nel Concilio fuddetto quel Pa- triarca fedette alia deftra del Papa ; alia finiftra 1' Arcivefcovo di Ravenna: c dice , che tale Sentenza fu approva- ta da tutti i Padri del Concilio . Par- lando pofcia lo fleffo Scrittore del Pa- triarca Poppone , rapporta un Privile- gio di Papa Gioanni XIX. , il quale , confermando altri Privilegi , da' fuoi PredecefTori a quella Patriarcale conce- duti , la dichiara ; peculiar em , & Vi- cariam , & fecundam ejfe pofl hanc Al- mam Romanam Sedem. 37 Dall* Italia in Polonia paflando , trovo , che negli andati Secoli il Ve- fcovo di Craccovia , in qualita di Me- tropolitano di quel Regno tutti gli altri Vefcovi del medefimo Regno pre- ceder pretefe : Ivo fegnatamente per tal conto nel Concilio Provinciale entrb in difputa col Vefcovo d' Uratislavia , il quale , quantunque il primo un Di- ploma Pontificio efibiffe , ceder non voile : fatto per tanto ricorfo al Pa- pa fotto il Regno di Boleslao , il Pu- dico , alia fua Chiefa la metropolitica Dignita dal Vefcovo Lorenzo Zula , per negligenza Cencinquant' Anni pri-. nia perduta , ricuperb : Ma , fendofi portato a Roma per divozione , ed Cap. VII. 127 ammalatofi in Perugia , giunto nel ri- torno a Modena , morl : E i di lui SucceiTori , come' il Cromero {a) fcri- ve , di tale prerogativa non fi cura- rono . II citato Scrittore (b) della Prece- 18 denza tra' Vefcovi Polacchi parlando , dice , che , dovendo feguire in Crac- covia la Coronazione di Cafimiro III.-, quefti, mentre ftava perfalire ful Tro- no a tale effetto preparato , fentendo , che da'Duchi di Mafovia , Uladislao , e Boleslao , la Precedenza a* Vefcovi fi controverteva , fenza curarfi , che la Cerimonia li terminafTe , tornoffene in Rocca: Dataleatto mofTi i Duchi, a J Vefcovi la mano cederono . Anche fot- to il Regno d' AlefTandro nella Citta di Lublino , dovendofi radunare il Se- nato , i Magnati Polacchi pretefero , che i Vefcovi il luogo de lati appreffo al Re loro ceder doveffero: ma , dopo molte altercazioni , il Re dichiarb , che a J Vefcovi , ed alle Chiefe le loro prerogative falve reftaffero: Il Cromero profeguendo , ne 5 termini fuddetti fi fpiega . Ma un SuccefTo dal P. Forefti nel 19 fuo Mappamondo Iftorico, in perfona di Filippo II* Re di Spagna rapportato ben piu degno d' ammirazione , e d* imitazione mi fembra : onde fotto fi- lenzio pafTarlo non voglio . Vertevano dell' Anno 1585. nella Citta di Valen- za diffapori tra queir Arcivefcovo , e'l Vicere per conto della Precedenza fo- pra T atto di ricever la Pace alia Mef- fa ; e gia per ordine del Regio Confi- glio era ftato comandato , che in pri- mo luogo, a chi la Regia perfona rap- prefentava , la Pace appunto prefenta- re fi doveffe •• indi a' Prelati , come in competenza tra If Arcivefcovo, e'l Vi- cere del Peru era ftato ordinato .* Por- tatofi per accidente il Re a quella Cit- ta, dove ad una MefTa folenne aiTifter dovette -, prefentb il Diacono la Pace in primo luogo a S. M. , ma quefti or- dinogli, che all* Arcivefcovo prima pre- fentarla doveffe ; egli con plaufo , & edificazione del Popolo , dopo quello la ricevette •• Con che da Pio , e Poli- tico ( a ) Lib,z.rer.Boicor. ( b) Lib. ii. onato 12S Delk Precedence £lco Principe ad operar venne; mentre come \l Panormitano , eCio: Andrea (a) dicono , tanto della Politica , quanto della JReligione intereffe dire fi debbe, che da'Principi, e da' Monarch! i Ve- feovi onorati fieno : che alF arrivo d' effi Vefeovi , quegli in pie fi levino ; che pe ? medefiini Vefeovi Sedia onore- yole alia Joro defira facciano colloca- re : Cosi dice anche il Cor fit to ( h) e Kremherg (c) coll' Abate {a) foggiunge che il Principe, quanturique Maffimo , co 5 Vefeovi , come i Criftiani della Pri- mitiva Chiefa folcvan fare , trattar debbe ; e beniffimo la difcorrono ; poi- che la Religione ( oltre Tobbligo che a ciafcun'Criftiano per conto di efTa cor- re ) e quella , che molto piu che la for- za degli Eferciti, i Popolinej loro do- vere contiene, %o Dopo lunga s? , ma -non inutile Di- greffione , aile particolari prerogative degli Arci vefeovi in genere tornando , di dire in quefto luogo proprio mi fembra , che , avendo la Congrega- tzjone di Rift efaminati , e rifoluti i Dubbj , de' quali appreflb fi parlera , tali Decifioni da Clemente VIII. con fuo Breve in data di 17. Giugno del 1592. furono approvate ; dalla medefi- ma Congregations perb, comeparimen- te vedremo, per cagione di nuove Con- troverfie inforte , furon dichiarate ; In primo luogo efTa Congrega^ione ordinb , che , dovendo T Arcivefcovo folenne- mente celebrare ; o efercitare altre Funzioni Pontificali , poteffe obbligare tutte le Dignita , e Canonici della fua Metropolitana ad affifterli , e fervirlo , giufta la difpofizione del Cerimoniale Romano : vale a dire di riceverlo nel- la Camera , in cui effo la Cappa fi mette : al ritorno accompagnarlo fino alia Porta della di lui Abitazione ; E fu tale propofito la medefi ma Congrega* %ione dichiarb ; che , portandofi Y Ar- civefcovo alia Metropolitana , fenza la Cappa Pontificate , s' intendeffe an- dare privatamente ; e che per cib ve- nifle ricevuto alia Porta della Chiefa ; ed a quefta pel ritorno fofTe accompa- Che , comparendo poi in Cap- pa , s' intendeffe Pontificalmente vefH- to ; e cosi dover'effer accompagnato , come di fopra fi e detto : Ma , af- finche tutte le Dignita \ e tutti i Ca- nonici poteffero intervenirfi , loro do- veffe darfene precedente avvifo .' che , volendo efto Arcivefcovo celebrare MefTa folenne, terminata la prima ora avanti che a Terza fi daffe principio , le Dignita, i Canonici, e gli altri Ca- pitolari tutci a riceverlo nella di lui Ca- mera fi portaffero ; ed alia Chiefa I* aecompagnaffero ; dovegiunti, la Pri- ma Dignita dovefie prefentargli Y A- fperforio ; o in di lei afienza , la Pri- ma in ordine dopo di efTa ; ma , che niuna Dignita , o Canonico di propria autorita del Parj coll' Arcivefcovo camminare doveffe . Pofcia perb la medefi ma Congrega* 2 ^wne dichiarb , che , andando 1' Arci- vefcovo, per fenfire folamente la Pre- dica; quantunque in Cappa Pontificale compariife , il Capitolo tutto ad ac- compagnarlo tenuto non fofTe : ma ba- fiare , che da due Dignita , e fei Ca- nonici almeno alia Porta della Chiefa fofTe ricevuto ; e partendo nel medefi- mo modo accompagnato: Che , quan- do poi Pontificalmente celebrare, o ai- le Funzioni affifter volefTe , la Prima Dignita in uno Sgabello di puro legno, dipinto , o in altfo modo con nobilta ornato , nel piano del Soglio alia deflra dell' Arcivefcovo , ( luogo per lo piu degno confiderato ) feder dovefTe : Che fe , terminata la MefTa , o qual- che Ora Canonica , Y Arcivefcovo daU la Chiefa partir volefTe , la profecu- zione delteOre , per fino a tanto che il Capitolo dalTaccompagnamento del- 1' Arcivefcovo fofle tomato , fi fofpen- defTe : Ma che , accadendo , ch' eflb Arcivefcovo , non terminata ancora h Proceffione, o qualche Ora Canonica , per qualche fua neceffita dalla Chief* partifTe , in tal cafo , affinche la fun. zione interrotta non fofTe, quattroCa* nonici a Cafa Y aecompagnaffero. Tornandofi poi alle dichiarazioni da Cle- 22 ( a ) C.Solita de major. & abed. ^ C ) Defutnmojiudio q. Q. ft. 5. ( b ) "Depotefi. Reg.q. 57. ( d ) D.c.f t Ii(4 Parte 11 Cap. VII. Clemente VIII. approvate , quivi fi legge , che , portandofi V Arcivefco- vo a celebrar MefTa folenne , o fare altre Pontificali Funzioni fuori della Metropolitana in Citta , o ne' di lei Sobborghi , pub parimente obbligare il Capitolo ad intervenirvi : ma in ta- li cafi la Metropolitana del Culto del tutto priva refrar non debbe : E dovendo tali funzioni feguire in Chie- fe , nelle quali altre Dignita. fi trovi- no , T Arcivefco vo debbe far si , che , fenza fcandalo, il fuo Capitolo tutti gli altri preceda. ; Che T Uffizio di Primo Affiftente ; di prefentare il Libro, e la Navicel- la all' Arcivefcovo; ed incenfarlo, al- ia Prima Dignita nell' Ordine de* Preti, in Piviale fpetta : Che, fendo quella impedita, il piu degno tra' Sa- cerdoti fupplifca . Che a' lati dell* Arcivefcovo 1* Arcidiacono , e '1 De- cano de' Diaconi , amendue in Dal- matica , fiedano ; ed efii le fimbrie del piviale deli' Arcivefcovo alzino : la Mitra in Capo li mettano, glie la levirro ; e cofe fimili facciano : Che , non trovandovifi 1' Arcidiacono, V ul- timo dell' ordine de' Preti fupplifca ; ma in Abito Diaconale alia finiftra : T Arcidiacono , quantunque folamen- te Diacono , alia deftra : Quando gli Ordini nella Chiefa fono difhnti , 1' Epiftola da un Suddiacono debbe ef- fer cantata ; il Vangelo da un Dia- cono , il quale all' Arcivefcovo , quando all' Altare fi trova , debbe prefentare la Navicella , ed incenfar- lo : altramente tali funzioni da due Sacerdoti per turno fi efercitano. Dubitandofi , fe 1? Arcivefcovo al- le Proceffioni poffa far portare al fuo Seguito la Sedia gelratoria , per 1' af- fermativa fi rifponde ; e cio, perche, fendo 1' ufo di quella all' Arcivefco- vo arbitrario , in qualunque luogo a miniftrare piu atto , da' Concilj , da' Canoni, e da' Cerimoniali fi permet- te ; allora fegnatamente , quando di quella fedia fi tratta, di cui effo Ar- civefcovo in Chiefa fi ferve; fendo 1' ufo di quella per difpofizione del Te> Ateneo Tom.V. 129 fto ( a ) e del Concilio Cartaginefe IV. prerogative , che alia Dignita , ed al Pontificale compete : nelle Proceffioni per tanto , come fe in Chiefa fi tro- vaffe, fi confidera; mentre quelle Fun- zioni dal principio fino al fine un' atto folo a formar vengono ; non men che fe in Chiefa integralmente fi faceffero: il perche tutti i Juoghi , pe' quali le Proceffioni paffano , come la Chiefa fleffa fi riguardano : la Rota Romana per tanto in una Ctefarauguftana Pra- eminentiarum ha detto , che il medefi- mo luogo da ciafcuno , cosi in cammi- nando per la Proceffione , come in fe- dendo in Chiefa , tenuto fempr' effer debbe : ed al noftro propofito la Con- grega^ione W Riti in una Granatenfeal feguente Quefito .* Expofuit Archiepi- fcopus Granatenfis , a Regio Magiftratu ei novifftme controvert! cceptam delatio- nem Sella in Proceffionibus Corporis Chri- fti , qua baBenus , fine ulla Contradi- clione , media inter ipfium Arcbiepifco- pum , & Magi fir at nm , ab immemorabi- li tempore in hujufmodi , aliifque fole- mnibus Proceffionibus deferri confuevit rifpofe & S. Congregatio juffit , fervari Decretum emanatum Anno 1608. die 10. Maii etiam in Proceffione Sanclijfimi Corporis Chrifii die 15. Septcmbris 1657. Egli b pero vero , che per conto di tali Cerimoniali a' Coflumi de' Paefi che fono quelli , che per Leggi fervo- no , rapportarfi conviene . Akffiandro Locatelli nel fuo Racconto Storico della Guerra Veneta di Lev ante riferifce che , portandofi Monf Barbarigo Ar- civefcovo di Corfu , pofcia degniffimo Cardinale , e prefentemente tra' fervi di Dio annoverato , in Rocchetto alia Vifita del Capitan Generale Morofini ( di quel tempo Kavaliere e Procura- tor di S. Marco; indi Doge di glorio- fa memoria ) preceduto proceffional- mente dal fuo Clero, alia Chiefa di S. Niccolo , fuori della Citta , prefo il Piviale, la Mitra, e'l Paftorale , fot- to il Baldacchino , colla Croce nelle mani ; giunto alia Scala della Galea Generalizia , il Capitano Generale fcefo, ed inginocchiatofi fopra un Cu~ R fcino *S ("a ) Cap, Epifcopw in Ecdefia q. i. Delk ■x6 Icino Cremifi , fotto il medefimo Bal- dacchino , la Crocc dall 5 Arcivefcovo prefentatali , bacib : Indi amendue fotto il Baldacchino verfo la Citta. in- camminaronfi : Giunti alia Chiefa , V Arcivefcovo fparfe T Acqua benedetta prima al Capitan Generale ; indi a gli Aftanti : portatifi pofcia eflb Arcive- fcovo, fi'l Generale air Altar maggio* re , il Generale inginocchiofti di rim- petto all' Altare ; T Arcivefcovo , afcefo al Corno dell' Epiftola , le fo- lite Orazioni recitb ; c '1 Generale , poftofi a federe vicino all* Altare , da^ Sindaci della Citta i dovuti Uffizj d oflequio ricevette : 1/ Arcivefcovo in- tanto , ritiratofi fotto il Baldacchino , depofto il Piviale , e la Mitra ; reftb in Rocchetto , fopra del quale gli fu pofta la Cappa magna ; Indi infieme , flando I' Arcivefcovo alia deftra; verfo la Porta della Chiefa incamminaronfi : quivi gianti , per finche il Generale verfo la fua Abitazione fu partito T Arcivefcovo fi trattenne. hoftfjfo Scrittore foggiugne , che , facendo i Provveditori Generali di Mare della Repubblica il loro folenne Ingrefib in effa Citta di Corfu , il Cle- ro procefiionalmente fi porta alia For- tezza Vecchia , feguitato poco dopo dall' Arcivefcovo , in Rocchetto , ac- compagnato dalla fua Corte : Entrato in Cappella ; prende il Piviale , e la Mitra -* II Provveditore intanto dalla fua Abitazione fi porta fotto V Orolo- gio della Piazza della medefima For- tezza , ove fopra alcuni gradini fta preparato un Cufcino ; quivi effo Prov- veditore , inginocchiatofi , bacia la Croce , che dall' Arcivefcovo li viene prefentata : Alzatofi pofcia il Provve- ditore , coir Arcivefcovo , s'incammi- na verfo la Citta , feguitato dal Bal- dacchino , fotto di cui eno Provvedi- tore, volendo, pubandare: Giunti al- ia Chicfa, I' Arcivefcovo coll' Afperfo- rio benedice , prima il provveditore ; indi gli altri Aftanti: Arrivati all' Al- tar maggiore , il Provveditore s ingi- nocchia al fuo luogo; e 1' Arcivefcovo, flando in pie , dal Corno deir Epifto- la recita alcune Orazioni : paffato po- fcia in mezzo all' Altare al Popolo da la benedizione folenne , quale tcr- Preceden^e minata , mentr'effo Arcivefcovo fotto il Baldacchino , deponendo gli Abiti fuddetti, refta in Rocchetto, il Prov- veditore alzatofi in pie fotto il Bal- dacchino , afcolta alcune Cerimonie di quei Greci ; Indi T Arcivefcovo , e 1 Provveditore , fcefi , ciafcuno dal fuo Trono , ftando 1' Arcivefcovo alia de- ftra efcon dalla Chiefa , dove 1 uno dall' altro prende congedo In Napoli , dovendo il Vicere in- 17 tervenire alle Funzioni Ecclefiaftiche coll' Arcivefcovo , quando effo Vicere alia Metropolitana fi porta , 1* Arci- vefcovo va ad incontrarlo fino al Co- lonnato della medefima Metropolitana; e nel riceverlo, gli da la mano deftra: terminata la Funzione, fino alia Por- ta T aceompagna , ritenendo effo Ar- civefcovo la deftra ; il Vicere la.fi,- niftra . Quando quefti fi porta a vifi- tare T Arcivefcovo , quefti lo riceve alia fommita della Scala , cedendoli fempre la mano , e '1 luogo piu de- gno : II Vicere in Cafa propria coll Arcivefcovo il medefimo Cerimoniale anch* eflb pratica . In occafioni di Pro- ceflloni , in cui fi porta il Sangue di S. Gennaro, in quel feggio , nel qua- le fi trova preparato Y Altare , fopra di cui la Tefta del Santo fi fuole col- locare , fi alzano due Baldacchini ; V uno al Corno del Vangelo per 1' Arci- vefcovo ; T altro di rimpetto all Al- tare pel Vicere , Cardinale , o Seco- lare che fia. . Ma , poiche in quella Metropoli ci *5 troviamo , con rapportare il Cerimo- niale , che , cosi quel Nunzio , co- me i Rapprefentanti , tanto di quel- la Dominante, quanto delle Citta del Regno , riguarda , fll prefente Capi- , tolo darem fine ; Quando il Nunzio fi porta a vifitare il Vicere , quelti lo fa incontrare da' fuoi Gcntiluomi- I ni a capo alia Scala : e lo riceve al- ia Porta della Sala , tenendo fempre la mano deftra : quando parte % col- la medefima formalita 1' aceompagna: V Arcivefcovo , in occafioni di iimi- li Vifite , fa parimente ricever il Nunzio da' fuoi Gentiluomini al prin- ciple della Scala : ma efto , per ri- ceverlo , non fi avanza che alia Por- ta dell' Anticamera ; e non gli cede la Parte II. Cao. Fill la mano : Cosi pratica , quando il Nunzio parte . 11 medefimo Cerimo- nialc co' Rapprefentanti della Metro- poli parimente ufa; c gli afcolta fotto il Trono. Tra, efii Rapprefentanti e comprefo 1' Eletto del Popolo , che fempr'e un Mercante di negozj , ch* efercita la fua profeffione in Cafa ; e fuol effer Dottore di Legge ; di fangue non nobile : ne efercita funzione alcuna in particolare : ma va fempre unito col Corpo della Citta , tenendo Y ulti- mo luogo • II Cerimoniale per conto delle Citta del Regno de J loro Rappre- fentanti , e de Baroni , e vario . Alcu- ni di cflfi , dovendo portarfi dall' Arci- vefcovo , per evitare le Controverfie , unifconfi co' Vefcovi : ma non tutti i Vefcovi il permettono . CAPITOLO VIII Delia Treceden%a , che alia Dignita Vefcovile compete. x A^He la Dignit^, delle cui preroga- \^_j tive fiamo per parlare , dopo Y Arcivefcovile tra le Ecclefiaftiche , in primo luogo confiderata effer debba , tie* Capholi XVI. e XVII della Par- te 1. del Trattato de* Titoli gia 'I dif- fi : e nel Capitolo antecedente di quefla Parte Y ho replicato: ne per le ragio- ni, che appreffo S. Agoftino {a) fi leg- gono, in dubbio fi pub revocare; poi- che , quantunque ne' tempi della pri- mitiva Ghiefa il Governo per conto delle materie Spirituali , come nel Te- flo (b) fi dice, e come il Blondello(c) chiaramente fcrive , a Preti foffe ap- poggiato , abolito quel Governo , co- me gli Scrittori negli accennati Capho- li del Trattato de* Titoli riferiti , di- cono, la Dignita Vefcovile della Chie- fa la prima fu dichiarata . Cio am- meffo , negare non fi pub, che in vi- gore del Decreto del Concilio Cartagi- Ateneo Tomo V. Cap. vill 1 51 nefe ( d ) rifcrito nel Tejio ( e ) i Ve- fcovi, cosi in Chiefa, come nelle pub- bliche Adunanze , una Sedia delle al- tre piu eminente aver debbano . Ne* Concilj poi , cosi per conto di vota- re, come di fofcrivere , federe, e fa- re ogni altro atto, tra Vefcovi, e Ve- fcovi pofta in non cale Y anzianita del- le Chiefe, il tempo della loro promo- zione fi attende: Sicche, come il Caj- faneo (f) fcrive , giufta la difpofizione del Concilio Agatenfe (g) al prima Or- dinate il luogo piu degno compete : cosi gradatamente in ordine a gli al- tri fi dice: Cosi anche il Barbofa (b) e 3 l Sellio ( i ) hanno detto e J l Conci- lio Romano dal Regnante Pontefice dell' Anno 1725. celebrato nel Capitolo I. del Titolo XVI. cosi difpone: Tsios it a. que , Judicium quafi incipientes a Do- mo Dei , Univerfof monemus , & bor- tamur Arcbiepifcopos , & Epifcopos , ut fraterna Cbaritate fe fe diligant invu cem , * f ) Catal - P- 4- een f' % h ' ( g ) Cap. 23. i h J Somm. Apvjl. Jecif. Coll. 590. n. 3. ( i ) Selett. Canon. (, 47. n. 5. e 7. 4 Diocefi , della fua potenza , e ricchez- ze, come il Dotto Palma ( a)hz det- to, procede. Sentenza , che contro quel I a di Felt- no , e del Raudenfe , allora parimente ha luogo , quando ancora il piu giova- ne fia Dottore , e'l fuo Competitore di tale Karattere infignito non fia ; si perche la Dignita Vefcovile d'v gran lunga la Dottorale fupera ; si perche non fi prefume, che Uomo alamo alia prima promoffo fia , che, quand' anche per mancanza di privilegio Dottore di- re non fi poffa , per conto del fapere nol fia : Tale difputa perb f noftri giorni luogo non ha , mentre il Conci- lio di Trento (h) difpone , che alia Di. gnita , di cui fi parla , alcuno promoffo non fia , il quale , oltre la legittimita de' Natali ; V eta ; la morigeratezza de' Coftumi , ed altre qualita , da' Sacri Canoni richiefte , in qualche Univerfi- ta Maeftro, Dottore, o Licenziato in Teologia , o in Legge Canonica dichia- rato non fia flato. La regola dell' Anzianita a favore di quei Vefcovi fi limita , che , come Luc a da Penna , ( c ) offerva , per privilegio tale prerogativa abbianootte- nuta; perche , come lo ftcffo Scrittore foggiugne , T ordine della qualita a quetlo del tempo fi preferifce: Gio: di Montagna ( d) anche a favore de Ve- fcovi Efenti , al Papa immediatatnen-* te foggetti , la regola limita , e perb dice , che ne'Concilj Generali in con- corfo co' non efenti , i luoghi piu Emi- nenti loro competono : Donde il Caffa- neo ( e ) inferifce , che al Vefcovo di Poggio , al Papa immediatamente fog- getto , fopra tutti i Vefcovi della fua Provincia la Precedenza compete . In Francia perb ne'Concilj Generali, do- po la Dignita Primaziale , attefo il Comune Affioma , che il primo in or- dine al tempo di condizione migliore fia , fenza diftinzione alcuna , la prio- rita del tempo della Promozione fi at- tende , perche fi prefume , che il piu Delk Precedence Anziano piu che gli altri" abbia fatica-* to . Cosi difpongono i Tefti Canonici e lo dice S. Gregorio ( f ) Nel Concilio. IV. Toktano (g) cosi fu rifoluto .:. L! abbiamo ancora dal Cardinal Baronio (h) La Congregazione de ? Riti pari : mente cosi ha dichiarato . E cib , che per tal conto detto ab- 5 biamo , in ordine a tutti gli atti ha luogo ; poiche a quegli , al cui favore la Precedenza femplicemente fi conce- de , per conto di tutto cib conceduta s' intende , che tale prerogativa riguarda, mentre le cofe indefinite alle univerfa- li fi paragonano : il perche i Vefcovi in tutte le Corti , cosi Regie , come d' altri Principi , tanto nelle Diete , quanto in altre Adunanze, giufta Tor- dine della loro promozione , o d' altra particolare prerogativa , fiedono • & A^orio ( i ) foggiugne , che anche per conto de' Cardinali di Confenfo tacito , efpreffo dal Papa , per Legge , non gia de' Principi Secolari , la Confuetu- dine procede : ma con quali diftinzio- ni abbia luogo nel Capitolo III. di quefla Parte fi e gia veduto. Avvertire ancora conviene , che 6 quanto a favore del prima promoffo fi e detto, anche prima della di lui Con- fecfazione in concorfo con altri nel me- defimo Concifloro pofcia propofto , benche prima confecrato , procede ; poiche , quantunque il non confecrato Vefcovo pienamente non fia , il perche col Titol di Eletto fi difHngue , all* ■effetto della Precedenza dal momenta della fua elezione di tutte le Vefcovili prerogative goder debbe : Cosi nella Corte di Roma fi pratica E'l Mucan- %io nel fuo Diario del Viaggio di Cle- ment e V11I. del 1598. da Roma a Ferrara ferive, che nel Concifloro il dl I. Novembre di detto Anno tenuto i Cardinali decifero ,, che il Vefcovo prima preconizzato al dopo preconizza- to , quantunque prima Confecrato , preceder doveffe. Che tra Monf. Mor- ra Vefcovo di Averfa, e Monf. Trot- 1 ti , ( a ) T)ec. 319. ( b ) S ejf. iz. c. %. de Reform. ( c ) L.z.de PrafeSl. Prater. ( d ) Depraem. &&uSi. S. tnagn. Com. p. \.r«t, a. ( e ) D.p.4.conf.i4. ( f ) Bp. 113. lib. 7. a Sigario ( g ) An. j. ( h ) Ann. 504. num. 36. torn. 6, ( i ) Iflit. moral p. 2, lib, 4. mm, 1 . q. s. Vtrf. ult. Parte 11. Cap. VIII. ti , Vefcovo di Bagnorea , cosi fi praticb . 7 Generalmente parlando, anche quan- do T ultimo promoffo il luogo del Su- periore, come fuo Coadiutore, ad oc- cupar viene , in ordine a gli atti , che come tale efercita, il medefimoregola- mento procede : cosi difpone il Teflo (a) dal Romano ( b ) da Felino ( c ) e dal Gon^ale^d) riferito, efeguitato. II perche il Vicario in ordine a gli At- ti Vefcovili , da eflb efercitati , come Ja perfona rapprefentata onorare fi deb- be ( e ) ma come , e con quali difbn- xioni , cib proceda , nel Capitolo fe- guente il vedremo. 8 Ofiervabile parimente fi e, che cia- fcun Vefcovo nella propria Diocefi tut- ti gli altri Vefcovi, quantunque di lui piu Anziani , preceder debbe , perche quivi , come il Cafjaneo (f) e '1 Barbo- fa (g) riflettono , come Papa , a tutti Superiore , fi confidera . Egli e perb altresi vero , che per conto degli Arci- vefcovi nella loro Provincia , ove tutti i loro Suffraganei precedono , tale re- gola non ha luogo : Ma '1 Suffraganeo particolare di un Metropolitano , come il Cardinal de Luc a ( h) offerva , ne- gli Atti Provinciali , da eflb col mede- fimo Metropolitano efercitati , tutte le altre Dignita precede ; perche effi , infieme uniti ; un Corpo folo coftitui- fcono: onde alia riferva de' Cardinali , e de' Nunzj Pontifizj , con facolta di Legati Eletti , in ordine a' quali il Ce- rimoniale Romano al libro 1 nel Capi- tolo III. attender fi debbe , altri tra* effi frapporfi nondebbono. Oggidi pe- rb alcuni Vefcovi per atto di Urbani- ta, cosi in Cafa propria, come fuori , a'Foreftieri la Precedenza cedono : at- to , che dalla Congrega^ione de' Riti e flato anche approvato : Ponno altresi effi Vefcovi permettere a 3 Foreftieri di efercitare qualche Funzione nella loro Chiefa ; aftenendofi perb effi in tali con- Cap.rui. 155 giunture da comparire in pubblico- Per conto poi di cib , che la propria 9 Cafa riguarda , in dubbio non fi revo- ca; mentre quivi anche a' piu giovani, e di minor merito i luoghi piu degni ceder fi debbono , cosi difponendo il Citato Ccrimoniale : e cib ammeflb , per conto degli atti di Urbanitala li- mitazione parimente procede ; cosi fi dice in ordine alia perfona del Padre , che dal figliuolo , come Padre appun- to , nella Cafa Paterna onorato efler debbe, altrove , giufta la difpofizione del Teflo ( i ) il figlio in Dignita cofti- tuito in concorfo col Padre la Preceden- za gode . II fi mile per conto del figlio Urnziale fidice, perchequefti con tale Karattere la perfona del Principe rap- prefenta (k) Tra* fratelli poi quegli precede , che per conto di Virtu gli altri per piu gradi forpafla ; poiche , fiando le altre cofe del pari, quegli * che per fe fteflb meritevole fi rende, a gh altri , che la fola participazione deU'altrui merito godono, preferi to ef- fer debbe (/)£quanto piuTUomo del- le Scienze , e delle Arti dotato fi tro- va, tanto piii di ftimadegno fi rende (m) I Vefcovi della Germania, per te- 10 fiimonio del Paciano (n ) e del Rauden- fe (0) che fopra' Secolari hanno giu- rifdizione, ed autorita, piu che glfal- tri , che tali prerogative non godono , fono ftimati .•• nelle Diete deHlmperio hanno Seffione , e Voto : e cib proce- de anche prima che dal Papa fieno fta- ti confermati ; perche , come Siflino (p) il Peregrino (a ) e Modeflino Pifto- re ( r ) fcrivono , per ragione delle Re- galie ; che dall' Imperio riconofcono , non come femplici Vefcovi , ma come Principi Secolari , e ftati deir Imperio ad un tempo fi confiderano . Anche in Italia alcuni Vefcovi delle 11 prerogative , e de'Diritti godono, per cui come Principi Secolari fono confi- dera ti: ( a ) C.fin. dtfi. 9 j ( bj S.ng. 367. ( c ) C. Rub. de major. & obed. „. 8. ( f < nf' g l r $- 2 - n - z 9- , ( e ) Ctem. Vnic. edlvi il Card. n. z. V.fextoopponode Of. Vic I l \ ?,• P ' 4 ' e ° n f' Z ?- ( S ) D * Umv.Jur. Eccl. cap. 1 3. n. 1 .■**.'" v * V |M iJepraem.dife. 16. ( i ) C.lndecoremde atat. col Feudo di Mafenzati- co gode il Titolo di Principe , col di- flintivo di far portarc avanti di lui nelle folennita maggiori 1' Elmo , e lo Stocco , che , mentr'egli celebra, full* Altare fi efpongono , II C apt ana fulvio Az.4 rt ffll- principio del Libro VII. della fua Storia m. f, di quella Citpa , parlando di Pinotto fuo Ve- fcovo , dice , che per Sentenza di alcuni Scrittori tale prerogative da que* Vefcovi anticamente , come aflb- luti Signori , fptte acquiftata ; altri vogliono, che in occafione delle Guer- re per 1* Acquifto di Terra Santa da Carlo Magno foffe loro conceduta * .altri a Federico jmperadore , al tem- po della Pace di Coftanza , il merito pe danno : altri ad altri Cefari : II riferito Azari perb. tjene , che Be- rengario IJ. col Vefcovado ad Ade- lardo in premio delle fue fatiche Ja Conceffione ne faceffe. j % II Vefcovo d* Afcoli , in qualita di Barone della Terra di Ancarano , fo- pra i di lei Sudditi ilmero , e mi- fto Imperio efercita .• Anzi antica- mente , per teftimonio dell* Antonelli (a) delYUgbelli (b) e del P- Corradi {c) que* Vefcovi , non come gli altri; Dei #" Apoftolic* Sedis gratia Epifcopi 0c. ma miferatione Divina &c. $ in- tjtolavano . S. Enrjdio , e molti de* lui Succeffori Vefcovi del Piceno an- cora intitolaronfi , e cib , perche nel- lo Spirituale tutta quella Provincia governavano . V Antonelli ( d) il Ma- [mi (e ) e V Vghelli al luogo citato fcrivono , che gli Afcolani de' primi Popoli furono , che la Fede di Crifto abbracciarono ; Ghe della loro Patria dair Anno 45°. fino al W*<- il P°; minio poffederono , 1/ Antonelli (f) I: Vghelli , col Mafini al luogo parimen- te citato (g) foggiungono, che batte- vano anche Moneta , ed altri atti di mero, e mifto Imperio, alia Suprema giurifdizione riferbati , efercitavano : prerogative , tanto da Carlo V. , ed altri Imperadori , quanto da 1 Pontefi- ci , come da' Diplomi , da" Citati Serif- tori riferiti fi vede, confermate . I loro Vefcovi , per teftimonio dello ltefTo Antonelli (b) da varj Imperadori Prin- cipi dell' Imperio furono anche dichia- rati: quern bonefiiffime recepimuf ( dice V Imperadore , del Vefcovo di quel tempo parlando ; eumque de regalibuf invefiientes , m Confortium Principum noftrorum fufcepimw &c. Prefentemente nella Terra fuddetta di Ancarano , in dipendentemente da ogni altro Tribu- nal , o Magiftrato , si Eeclefiaftico , cheSecolare^ Tautorita della Spada e- fercita • II Capitolo di q'ueila Cattedrale fo- *l pra la Terra di Maldignano , col Tirol di Barone > in vigore degji accennati Diplomi , il medefimo diritto anch] effo gode ; ful qual propofito il Mafini al luogo citato ( i) diver fe Allegation} di Celebri Avvocati rapporta . Txz le altre prerogative di quei Canonici , da me nel Capitolo VII della Parte III. del Trattato della Nobilta riferite , quella molto Confiderabile mi fem- bra d* aver goduto il loro Corpo fino al XIV. Secolo il diritto di eleggerfi il proprio Vefcovo: godono effi tutta- via il privilegio deir Ozzione ; e 1 onore della Cappa magna, come quei della Bafilica Vaticana. Da tempi remotifiimi il Vefcovo di 14 Novara , tanto nel temporale , quan* to nello Spirituale , deli' Ifola di S. Giulio, Vafta Contea, anche col Ti- tolo di Principato, e Signore: Da Vil- la moglie di Berengario Re d Ita- lia , quella Chiefa funnc fpoghata ; ma da Ottone Magno , con fuo Di- ploma, come fcrive Monf Carlo < , Ve< fcovo della medefima Cbiefa nella fua Novaria ; o fia Ecclefia Novanenfis , fulle reftituita . Trovanfi in quel Con. tinen- ( b ) It ah Sacr. V. Epifcopi Afculaiti . ( i) Cempend. Ifior. Afcol.f. n. . (f ) P. Compend. EtJ. Afcul.f. is. 43°- *Mi> e l' a 3 s - (i) F.z 99 .tfaq. (a) Afcul EetUiLpnu.f.zoy ( c ) NpttZ- & AfceL nu. 58. lc) De Conge. f. jo5- V. Vi quefti im- mediatamente rapprefemti , come nel Capitolo XV 111 della Parte I del TraU tato de y Titoli gia diifi , e nel Capito- lo jeguente vedremo , il Principe Se- colare indubitatamente non precede ; E che , fe il Vicario , quantunque della Sedia vota molto piu ftimabile, al Principe Secolare la Precedenza ee- der debbe , per molto piu forte ragio- ne in ordme alia Sedia cosi dire fi debbe. All* oppofizione coir autorita del Leonelli propofta fi rifpondeva , ehe quello Scrittorediehiara, che allora la Precedenza alia Sedia e dovuta , quan. do la Perfona, che deeoccuparla, pre- fente fi trova: Che, quantunque quel- la fegno proprio del Vefcovo fi pofla dire; e che la di lui perfona rapprefen- ti , oon competendo alia medefima ar- folutamente per proprio diritto le me- defime prerogative, e qualita , che al Vefcovo competono , pretender non fi piio, che dal Principe, come il Vefco» vo prefente, onorata fia; mentre , co* me fi e accennato , al Rapprefentante allora 1' onore , che al Rapprefentato compete, fi dee, quando nella medeli^ ma Dignita coftituito fi trova (e) In ordine a cio, che del Concilio di it 2 1 1 . \ ru . , ,, / k ) TS .p A..Co»f. 71. V. eapitulum * , , . . . I I Bit: ifinu, I de lei ***.* f • ^ Nic. P ig n. Add «d *&**$&&§%$ ^ %$£ % ! Gio: Picard. tr*. Co»f. Menocb. eonf. 5 %. num. 1 16. e feqq.e i t 7- P f'i r, /'-' en JJ "■ \° r ^ Xe 0X^(.gl. % .^Mln.%%.ain^ ( rqq e 16. Parte II. Cap. Fill di Ferrara fi diceva , fu rifpofto , che in quella Affemblea la Controverfia la perfona del Papa , e quella dell' Im- peradore di Coftantinopoli preferite , riguardava ; e pure a favore del Papa fu decifa . E che , fe la Sedia dell' Imperadore Romano-germanico affen- te , quantunque vota , in quel luogo fu lafciata , cib non fegui , perche il Concilio cost ordinafle ; ne dire potia- mo, che fofTe per dichiararlo , mentre il Cerimoniale (a) apertamente oftava : credere per tantoeonviene, che i Car- dinal! per onefti fini in quel Cafo alia propria prerogativa rinunziar volefTe- ro , fecondo alcuni dovefTero , come per fentenza dello fteffo Leonelli (b) potevan fare : il perche rale efempio per regola addurre non fi poteva : tan- to piu che , come fappiamo , cogli E- iempj regolarmente giudicare non fi debbe. Per parte della Repubblica dunque fi diceva , non al fatto , ma a cib , che il giuftorichiede, ricorrer doverfi : Che da cib , che la giurifdizione riguarda , alia Precedenza non s inferi fee ; men- tre veggiamo , che alcuni Magiftrati , a' quali fopra certe Perfone la giurif- dizione appunto compete, ed ancheat- tualmenre 1' efercitano, a quelle mede- fime Perfone per motivi particolari la Precedenza cedono , come il Patriarca d' Aquilea co* Vefcovi di Padova , e di^Vicenza, fuoi SufTraganei, pratica. L' Uditore della Camera Apoftolica , quantunque, attefe le Difpofizioni del- le Bolle di Giulio II. di Leone X. , c di Pio Iv» non folamente fopra i Prelati dalla Corte Romana , ma an- cora fopra i Cardinali , e i Pubblici Rapprefentanti abbia giurifdizione , cosi a' Cardinali , come a' Rapprefen- tanti; ed anche al Governadore di Ro- ma j come nel Capitolo II. di quefia Parte fi e veduto , la Precedenza ce- de : Onde per parte della Repubblica s inferiva, che, giufta la Scntenza del citato Picardo (c) al Vefcovo , porta in non cale a quel propofito la fua Ateneo Tomo V. 1 37 giurifdizione , la Cbntroverfa preroga- tiva non competence, A cib , che per confo della difpofi- is zione del Decreto della Congrega^ione de 3 Vefcovi, e Regolari d' or dine di Cle- ment e VII I circa la facoJta di tener la Sedia , ed alzare il Baldacchino nelle Chiefe efenti profferito fi diceva , per parte della Repubblica fi rifpondeva , che tale Controverfia la giurifdizione che i Vefcovi fopra gli Efenti non han- no , riguardava: E che quella Congre- gazione a tenore della difpofizione del Concilio di Vienna, di cui nel Tefio ( d) altro non dichiarb, fenon cheal Vefco- vo di far collocare la fua Sedia, ed al- zare il Baldacchino ne'luoghi efenti le- cito fofTe ; non gia ad efletto di quivi efercitare giurifdizione contenziofa ; ma d'affifter a'Divini Uffizj , e di ce- lebrarvi i Pontificali : II Barhofa ( e ) e'l Ricci (/) quella rifoluzionedichia- rando , cosi dicono . Alia difpofizione del Cerimoniale , fi rifpondeva : quivi d' altro che della Chiefa Catte^ drale non parlarfi , dove il tener fifla la Sedia Vefcovile non fi controver- teva. Come la Controverfia fuddetta fo- 26 pita refiaffe nol fo , ma fo , che , por- tandofi quel Gonfaloniere con due An- ziani , alia Cattedrale , o altre Chiefe della Gtta , in vigore di un Cqncorda- to , d y or dine di Paolo V. da Cardinali, Bellarmino, e Me I lint promulgato, eda Daniello de' Nobili riferito , il Joro Baldacchino nel Presbiterio al Corno deir Epiftola , dirimpetto a quelle del- T Arci vefcovo fi colloca : quando que- fti la MefTa pontificalmente celebra , mentre fi canta Terza, i Paramenti al- ia prefenza del Gonfaloniere fe gli pre- fentano . Terminata la MefTa , T Arci- civefcovo , prima di deporre i Para- menti , mediante il fuo Maeftro di Camera , da Congedo al Gonfalonie- re , che col fuo feguito fubito parte. Quando la MefTa da una Dignita , o da un Canonico d celebra , prend* egli i Paramenti in Sagreftia ; e mentre il S Gon- \ c \ ^ l »\' Ru hi el %°i WtoCn-ir* ( b ) L.cil q .tr.art. 7 . 128 Delk Precedence Gonfaloniere , e gli Anziani avanti il .vilegio Pontifi «°» /Cefarw, k L*u Venerate fanno orazione , alia fua | rea Dottorale cooferilce . II Govern, n Venerabile fanno orazione , alia fua Sedia , a pie deli' Altare , al Corno dell' Epiftola collocata , fi porta. Ma, quando , in afTenza dell' Arcivefcbvo , il folo Gonfaloniere v' interviene , il Celebrante , prefi i Paramenti in Sa- greftia , giunto eflb Gonfaloniere ful Trono, portatofi air Altare, alia Mef- fa da principio : dal Secondo Canonico del Coro il Gonfaloniere e incenfato , e la Pace glifi prefenta . Quando poi col Gonfaloniere anche 1' Arciyefcovo v* interviene , il Celebrante all' Altare prende i Paramenti , o fta pronto , quando il Gonfaloniere entra nel Prei- biterio ; e la Cerimonia dell' Incenfo , e della Pace al primo Canonico fpetta : Non e molto, che fi ufa ancora dipre- fentare al Gonfaloniere il Libro de Vangeli. Nelle Chiefe de' Regolari ta- le Uffizio fpetta al Suddiacono , che gli prefenta quel medefimo Meflale , che dal Celebrante fi bacia. Nelle Col- leaiate un'altro Meffale fegii prefenta: ma, quando il Capitolo della Cattedra- le v* interviene , tale Cerimonia non h pratica. .. Di dire lafciar non voglio , cne 11 Capitolo della Chiefa fuddetta fin dal principio del X. Secolo nel Terntono Sella Repubblica una Contea , compo- fla di diverfe Terre , col mero , e mi- fto Imperio, gode; e cib, per concef- fionedi Ugo, e Lottario, Princrpidel- la Tofcana , da molti Imperadori con- fermata, e fegnatamente daghOttom, II III. e IV , da Corrado II. da Ferdinando ; e da Ottone V. da tern- V o immemorabile eflb Capitolo , cu- Jnulativamente col Vefcovo , efercita giurifdizione fopra i fuoi Canonici , an- che in materie , che il Servigio della Chiefa non concernono; anzi per conto de* delitti di non molta confiderazione ha luogo la prevenzione; per conto de iggiori fimultaneamente fr procede t rea Dottorale conferifce. II Governo della Chiefa per conto di cib . , che il Culto divino concerne , dall' Arcive- fcovo i e dal Capitolo unitamente di- pende, colla giurifdizione , cosl fopra' Cappellani , e Benenziati , come fo- pra'Miniftri , lacui Llezione ad effo Ca- pitolo parimente compete : e cib per Confuetudine immemorabile , da Sen- tenza di Cardinali Delegati , da due Brevi del medefimo Sifto V. , e da al- due di Clemente VIII. , ficcome e tale poffeffo , non folamente da 5>en- tenze di Delegati Apoftolici c ftato confermato ; ma da Papa Sifto V. con fuo Breve corroborate . ^ ^% In tempo di Sede Vacante cosi nell una, come nell'altra Legge , per pn- tn da altre Pontificie determinaziom cor- roborata . L' Vghelli nella fua Italia Sacra fcri- ve , che~aat4camente anche 1' Elezione di quel Vefcovo al Capitolo fpettava ; prerogativa fino all' Anno i550.godu- ta . Conferifce perb tuttavia ne' mefi non rifervati i CanonicatK, che di quel tempo vacano : ha il diritto di diver fi Padronati; e delle Iftituzioni di moke Chiefe ,, e Benefizj , cosl nella Catte- drale, come in altre Chiefe. Per Ccn- ceffione di Gregorio Xll.confermata da Gio: XX. e da Martino V. fofcritta da molti Cardinali , godel'Unione di due Badie de* Monaci Benedettini , e di un Moniftero . Efercita giurifdizione con- tenziofa in molte Chiefe , cosl della Citta, come della Diocefi fopra le O- pere pie; e V Amminiftrazione de* be- ni alle loro Fabbriche fpettanti. Nelle Fefte piu folenni della Collegiata del- la Citta , da fe , col fuo folo Clero , fa la prima figura : Quando T Arcive- fcovo v' interviene , il Canonico piu degno , ad efclufione del Clero della medefima Chiefa ., gli prefenta 1' AC perforio. Em Canonici fin dall XI. Se- colo per privilegio di Papa Aleffan- drell.godono 1' Ufo della Mitra bian- ca, come da' Cardinali fi pratica: ma di quefta e di altre loro prerogative nel Capitolo XII di que$a medefima Par- te diftintamente parleremo . Alle prerogative de'Vefcovi in. gene- 29 re tornando , i Canonici tutti gli fenti non eccettuati , a' loro Vefcovi debbon preftare riverenza ; cosi dice il Caffaneo (a)\\ quale foggiugne , che il Vefcovo di Parigi con giuftizia de 2>uoi Cano- ( a ) P. f . * Ccnftd. 27. Parte 11. Cap. VI II Canonici querelofll , perche efli , men- tr'egli al Popolo dava Ja Benedizione, di levarfi in pie ricufavano, o con pie- gare ii ginocchio, fargli riverenza ; on- de dal Parlamcnto di Parigi a favoredi eflb Vcfcovo la Controverfia fudecifa; £ Attberj nella fua St or la del Cardu rial Ma^iarino{a)Ccr\vt , chc in Fran- cia, fotto il Regno di Carlo IX. Baro- ne, Pari , o Principe del Sangue anco- ra non v* era , che , cosi a Vefcovi , come a gli Abati la Precedenza ofafle contra flare ; perche non trovandofi in quel Regno che gli Ordini , del Cle- ro , della Nobilta , al primo in con- corfo col fccondo tale prerogativa com- 3* Tra gli atti riverenziali , che da* Canonici , co* loro Vefcovi praticarefi debbono , uno , corn* e noto , quello il e , di portarfi a riceverli , e fervirli ( come anche nel Capitolo antecedente H e detto ) quando, percelebrare pon- tificalmente la Mefla , o altri Divini I) ffizj , efli Vefcovi alia Cattedrale deb- bon portarfi: II Concilio Tridentino co- si difpone : i Dottori cosi dicono ; fe- gnatamente il P. Mandofio ( b ) Barto- Jommeo Vgolini (c) Girolamo Veneto de Leyva ( d ) Maurizio de Albedo ( e ) e Scipione de Rojfi (/) Obbligo, cosi nel- la Dignita Vefcovile , come nell Uffi- zio Canonicale fondato: poiche, fendo quella tra le maggiori la Sublime , Y onefto richiede, che ogni Vefcovo, co- me Capo , nelle Solenni Funzioni dal fuo Capitolo , come fuo Corpo , fer- vito fia. 31 Ma, perche non in tutte le Funzio- ni il medefimo Cerimoniale e proprio, con diftinzione proceder fi debbe: Con- vien faper per tanto, che, quando il Vefcovo alia Cattedrale, per celebrar- vipontificalmente, debbe portarfi in or- dine al di lui riceviraento il Cerimo- niale Romano (g ) cosi difpone : Cum Epifcopus rei Divine per agenda Caufa ad Ecclefiam venturus e-rit ; five ipfemet celehraturm , five alter , debent Cano- nici omnes , cum eorum Ecclejiaflico , Ateneo Tom.V. Cap. mi. 159 & Canonical'i habitu , approp'mquante bora , ad ilium accedere : Eumque , Cappa indutum , ex Aula , feu Came- ra , quam ad hoc deflinaverit , ad Ec- clefiam progredientem , comitari y & de* ducere ; & mox , in redeundo , idem or do fervetur . Richiedendo perb il riferito Tefio 35 varie fpiegazioni , fopra quelle paro- le , appropinquante bora , oflervo , che la Congregayone de' Riti per teftimo- nio del Barbofa (b) ha dichiarato, che. il Vefcovo al Capitolo V ora determi- nata anticipatamente participar debbe, e fubito che eflb Capitolo e giunto ver- fo la Chiefa , incamminarii ; e con ra- gione, mentre 1' onefto non vuole , che quel Corpo , pontificalmente veftito , con poco decoro della fua Dignita e del Divin Culto, air Ufo delle Cor- ti col Vefcovo fi trattenga ; la Chie- fa di Miniftri priva del tutto refti ; ed effi Canonici in confufo co' Cor- tigiani comparifchino ; ma a due a due con decoro al Seguito del Vefcovo pro- cedano. La Congrega^ione de* Vefcovi , e Regolari per tanto il di 6. Aprile del 1588. dichiaro, che il Vefcovo , quando la mattina feguente alia Cat- tedrale portarfi intendeffe, la fera pre- cedence per un fuo Servidore al Capi- tolo T avvifo avanzarne dovefle . Che per conto del Vefpro la mattina dello fteflb giorno il fimile praticafle. Che , premeflb tale avvifo, fendo buon tem- po, due Canonici , o uno almeno , a levarlo dalla fua Abitazione , fi por- tafTe . Che in tempo piovofo ; o per altro difaftrofo a cib fare tenuti non foflero • Che , giunto il Vefcovo alia Porta della Chiefa, il primo del Ca- pitolo 1 J Afperforio gli prefentafle: In- di i Canonici tutti proceffionalmente b accompagnanero . Ma , confiderandofi quelle parole 34 Canonici omnes &c. convien credere ' che il Capitolo , a cui iftanza la Con- gregation^ fuddetta in quel modo ri- fpofe, di pochitfimi Canonici compo- fto fofTe : tanto piu , che la Congrega* S 2 %ione t I 1 Lit,/- 1Z "- 3 *',^sJ n A $ om ' E P- ?. Abfemia I g ; Lib. i. t . l% , ( h ) Q e canon, e. 3 z. num. 14. 1 Delle Precedence 140 Zione de' Riti in una Pifaurenfe il di 22. di Marzo*, del 1655. cos i rifpofe: In Caufa inter Epifcopum , & Canon'u ros Cathedralis , referent? Eminent* f , # Reverendifj. D. Cardinale Frangiot- to pro Eminentiff. Card. Pallotta , Sac. Rituum Congregatio , Partihus auditis , cenjuit , Canonicos in fuo Habitu Eccle- fiaftico , & Canonicali teneri Epifcopum Cappa indutum , -per earn Viam , & in ea Aula , feu Camera , quas ad hoc ipfe ftngulii vicibus , ajftgnaverit , ad Eccle- ftam procedentem comitari . E cib allo- ra maggiormente procede , quando in congiuntura di Fefte piu folenni il Ve- fcovo debbe cntrare per, la Porta magi giore ; molto piu , quango vi concorre Ja Confuetudine. La medefima Congre- gazione de 3 Riti cosl piu volte ha detto particolarmente in una SarzanenfeW dl 12. Marzo del 1609. In una Savonenfe i\ dl 30. del medefimo Mefe , ed Anno. In una Ripana il dl 14* Settembre , parimente del 1609. ed in una Limana il dl 19. Maggio del 1621, 35 Portandofi poi il Vefcovo alia Cat- tedrale nelle Fefte men folenni ; ne' oiorni di Domenica , ed in occafioni di Prediche , e volendovi parimente en^ trare per la Porta maggiore ; quando la Confuetudine vi concorra C che perb H debbe provare ) i Canonici per fen- tenza della medefima Congregazione pa- rimente in una Ripana Jotto il di 30. Gennajo del 1650. , debbon portarfi al- ia di lui Camera, e quivi riceverlo. 36 OfTervo perb, che il dl 19. Settem- bre del 1 7 10. una Congregazione parti- colare in una Albenfe Sacrorum Ri- tuum , & Regiminis Eccle[i licet non contigua Cathedrali Ecclefidi£tam ipfum Epifcopum , Cappa indutum , a Camera , feu loco deputato in eadem Domo ad Ecclefiam Cathedralem affo- ciare , quotiefcumque Epifcopus ad eam- dem Ecclefiam folemniter celebraturus , vel y ut Divinis Officiis affifiat , accejfe- rit : & finita Mi/fa iK Jen Officio , ipfum in eodem Habitu adeumdem locum redu- cere . Ed in tali Cafi per Decreto del- T accennata Congregazione Deputata in detta Albenfe al IL Dubbio , la prima Dignita debbe afliftergli, e foftenere il Mefcale : ed in affenza di effa Digni- ta , il piu Degno del Capitolo debbe fupplire. .Quando poi il Vefcovo , per cele- 38 brare la MefTa baifa per fua divozio- ne, alia Cattedrale fi porta , tale re- gola fi limita, perche , quantunque il Concilio di Trento indiftintamente par- It , egli e perb vero , che foggiugne : Pontificalia Exercenti . E la riferita Congregazione a tale propofito foggiu- gne : Quotiefcumque vero Epifcopus in Ecclefia Cathedrali pro fua Devotione Miffam planam celebrare voluerit , de- bere duos Canonicos eju/dem Ecclefi* , juxta antiquam Confuetudinem , haSie- nus fervatam , eidem afftfiere , & mini- fir are . E anche offer vabile , che la Congregazione del Concilio il dl i7 : Marzo del 1619. dichiarb , che quel Canonici , che alia Celebrazione del- la MefTa privata del Vefcovo afirfto- no > quando la Confuetudine a loro favore non concorra , per quel tempo alia participazione delle diftnbuzioni quotidiane ammetter non fio debbano : la Congregazione de' Riti in una La- matenfe il dl it- Aprile del r6a8. co- si parimente dichiarb. — • Nelle Funzioni piu folenni, giunto 39 il Parte 11 Cap. Fill il Vefcovo alia Porta , non folamente della jCattcdrale , ma anche di altre Chie/e della Citta, pcrcelebrarvi pon- tificalmente, i piu degni del Capitolo, quivi in Corpo radunato , debbon fer* virlo , ed aflifterli ; colle feguenti limir tazioni perbj Vale a dire per conto del- le Chiefe della Diocefi , mentre a'Ca- nonici di pefo troppogravofo riufcireb- be : La Congrega^ione de* Riti ij di %i. Agofto del 163 1. cosi dichiarb . Anzi , dovendo il Vefcovo celebrare in Chie- fa d' altri, ove , per fervirlo, numero fufficiente di Sacerdoti non fi trovi , i Canonici da unirfi con quell i ponno aftenerfi; mentre , confiderandofi , co- me fi e detto, il Capitolo in qualita di Corpo , di cui il Vefcovo e Capo , al- tri tramifchiarvifi non debbono : la me- defima Congrega^ione de* Riti in una Calaguritana il di 1. Luglio del i6or. cos! rifpofe : cosi in una Bononienfe il di 20. Aprile del 1602. ed in una Brun- dufina il di 15. Luglio del 161 7. 40 Reclamando il Capitolo di Terni perche il fuo Vefcovo da* femplici Sa- cerdoti fi faceva fervire , la Congrega- Zione il di 2. Agofto del i6ji. refcri£ fe , cio non efler Convene vole ; men- tre taleUfficio anche fuori della Cat- tedrale a' Canonici e riferbato . E da avvertire ancora , che i Canonici il Vefcovo in altro fervire non debbo- no , che nelle cofe nel Cerimoniale de 1 Vefcovi prefcritte : cosi dichiarb la medefima Congrega^ione de* Riti in una Aleffandrina il d\ 1 5. Marzo del 1608. E anche da avvertire, che, do- ve e folito, che le Dignita, o i Ca- nonici prefentino al Vefcovo la Mitra, il Grembiale , il Paftorale , ed altre cofe fimili , tale Confuetudine , come lodevole , per decreto della medefima Congregate de* Riti fotto il di 5. Luglio del 1603. offervare fi debbe . {i Quando il Vefcovo giugne alia Por- ta della Chiefa , mentre i Canonici recitano Y Ufficio , per Decreto della Congregaihne de* Vefcovi, e Regolari in una Ariminenfe fotto ildi 6. Aprile del 1588. emanato , quattro di effi , o almeno due , avuto riguardo al loro Cap. v ill 141 numero , fenza pregiudizio delle Di- ftribuzioni , debbono afliftergli ; pro- feguendo intanto gli altri V Ufhzio : fe , quefto terminate, il Vefcovo alia Porta fi prefenta , i Canonici tutti in Corpo debbon quivi riceverlo ; e nel ritorno alia medefima accompagnarlo, come fi ufa . Trattenendofi eflb alia Predica , due di loro almeno debbon* afliitergli . Allora elpe, terminata la Mefla, o'l 42 Vefpro , il Vefcovo dalla Chiefa alia fua Abitazione fi reftituifce , il Ca- pitolo , dopo avervelo accompagnato , ad afpettare, ch'egii, depofta la Cap- pa, prenda la Mozzetta , non e tenu- to .• ili Vefcovo per tanto , datali fu- bito la Benedizione , immediatamen- te debbe licenziarlo . Quando poi , ter- minata la Mefla o'l Vefpro, eflb Ve- fcovo , fenza udire la Predica \ o af- fifter alia Compieta, parte il Capito- lo , giufta la difpofizione del Cerimo- niale (a) non piu che alia Porta della Chiefa ad accompagnarlo e ob- bligato : cosi fi pratica , fendo la di lui Abitazione diftante , quan- do anche non parta , che dopo ter- minate le Funzioni tutte : Sendo poi ef- fa Abitazione alia Chiefa contigua , V Accompagnamento debbe farfi fino' al di lei primo Veftibolo . La Congrega- Vone cosi piu volte ha decifo ; e fe- gnatamente il di 13. Settembre del 1646. Rifoluzione al citato Cerimoma- h conforme . Anzi in una Conimbrenfe il di 6. Luglio del 1602. avea detto anche non oftante la Confuetudine in contrario, tale fentenza doverfi fegui- tare . E ricufando i Canonici , fenza legittimo impedimento, di adempire i proprjdoveri, colhmulta, vi fi ponno af ! rin . g f. re ; cosl diffe la Congregation? de* Riti in una Reatina il d\ 10. Gennajo del 1609. E fe 1' impedimento non fi giu- ftifica , foftituiti non fi ammettono : Quando poi fi debbono ammettere , affinche la graduazione della premi- nenza non fi confonda , per Decreto della medefima Congrcgazione de* Riti fotto il dl iS. di Maggio del 1602. del medefimo grado , ed ordine efler deb- ( a ) Lib. t. c. ^. lib, 1. c. 1. in fin. i^z Delle 4e.Bbono : ma , fe Y impedimento da Infermita , o altra Maturate impocen- za proeede , i Canoniei , non folamen- te delle proprie obbligazioni efenti ef- fer debbono, ma, giufta la difpofizior ne del Tefto ( a ) deile diftribuzioni quotidiane pertecipano. 43 Cib , che per conto de' Vefcovi & e detto , anche per conto , de' lore Sqf- fraganei rifpettivamente , quando le loro veci , celebrando , efercitano , fi ammette: e conragione, mentre in or- dine alle Funzioni Vefcovili efli Suffra- ganei in luogo de'loro Coadiuti furro- gati fi dicono : il perche , eome Baldo {b) e'l Cefalo (c) fcrivono, in ordine alle Funzioni gli uni cogli altri della medefima Condizione fi confiderano .'■ j Canoniei per tanto , cod a Suflrraga^ nei , come a J Vefcovi i inedefimi onori ed atti riverenziali preftar debbono ; mentre , cosi i primi , come i fecondi nel medefimo ordine gerarcbico anno- verati fi trovano : La medefima Con- gregaiione de' Riti in una Barcaren* fe il di 20. Febbrajo del 1604, cosi pa- rimente dichiarb . r 44 II perche a'Suffraganei , oltre 1' aC fiftenza di due Canoniei , 1'uno Diaco- no , T altro Suddiacono , anche quella di altri due Canoniei , per Decreto del- la me de [ma Congregation* in una Ter- raconenfe fotto il di 2. Luglio del 1 6 12. compete : Egli e perb vero , che , come la Rota Rotnana avanti al Cardinal Serajino (d) ed avanti Lodo* vtfio (e) oltre tante volte , ha detto , la Confuetudine attender conviene : Quefta poi ceflando , Paride Grafft nel Cerimon'tale de' Cardinali (/) fcrive , che regolarmente ilSuffraganeo, quan- do le Veci del Vefcovo efercita , d'ef- fer ricevuto nella fua Camera , ed a quefta nel ritorno accompagnato da ? Canoniei pretender non pub ; ma bafta che da una parte di em U Cerimoniale fi adempia : cosi dice anche il Barhofa (g) 45 In aflenza del Vefcovo il Suffraga* receden^e neo pub ufare la Cappa :' alia dMui prefenza la Mantelletta , e 5 1 Roccfoet- to non gia ; ma: la Mozzetta : General- mente per altro , eome fi e detto , a Suffraganei tutte quelle prerogative competono , che a' loro Coadiuti fono dovute { con mdderazione perb ) va- le a dire il Rocchetto Scoperto , i Cir- coli nelle i Meffe folenni ; 1' affifteoza del Diacono, e del Suddiacono; e la Setti- ma Candela ful l'Altare: Lz medefima Congregazione de* Riti in una Bracanen- fe de gli Anni 1604, e 1607. & in una Aquilejenfe deir Anno 1627. cosi di- chiarb . Di dire Iafciar non voglio , che i 4 6 Vefcovi, giufta la difpofizione de' Sa- cri Canoni , le prerogative , che alle loro Chiefe competono , con decoro foftener debbono : quelle fegnatamen- te , che nel C apt ok IV. del Titolo XV III. del citato Concilio Romano dal Regnante Pontefice celebrato , a tenore* del Decreto generale della Congregazio- ne de' Riti, fi efprimono ; vale a di- * re di non ammetter Laici al Bacio del Vangelo alia MefTa : di non permetter l'-Ufo del Baldacchino in Chi e fa ; e 1'; Afliftenza d' em Laici nel Presbiterio : quando non m fia il coftume in contra- rio : nel Capitolo II. del Titolo XVI del medefimo Concilio fi legge ancora : In Aulis Principum , nifi Ecclefi ^ C/*» ( e ) C$*f. 20. «• X. lib, 1. ( d ) Dec. 964, /,\ j) ec xi^.num.x. \ ') Lib: i.e. 37. ( 1 ) Umm. Ap. ite, v. $$«$*' Svtfww Coll, i 7 6.de Cawit, & dig*, e. 31. », 1 J. ; •■) Parte 11 47 Perche, non folamente tra Vefcovi, e Vefcovi , tra effi , e loro Capitoli , ma anche tra due Diocefi infieme uni- te di Precedenza alcune volte fi difpu- ta , che neir Antinominazione di effe confifte; prerogativa, che alia piu an- tica ; ed alia piu degna di efle compe- te ; e che al noftro propbfito di poco momento non e , trafcurare non fi deb- be , mentre cosi la maggioranza di una di efTe fi diftingue ; onde alia fuperio- re T atto della prenominazione deli' in- feriore , come ingiuriofo fi confidera , che anche tra Madre , e Figlio fuc- cede, come di Tibcrio colla Madre ap- punto Tacito (a)'m quefti termini fcri- ve : Inter Matron , fiiumque multis edits , neque enim multo ante , cum baud procul Tbeatro Marcelli Effigiem Divo Augujbk Julia dicaret , Tiberii tiomen fuo pofifcripferat : idque ilk crede- hatur , ut inferius majejlate Prtncipis , gravi difftmulata offenfione, addidiffet , e per cio, Controverfie , com* e noto, ne' Tribunali fi agitano , colla decifio- ne del Dubbio , che tale materia ci prefenta , al prefente Capitolo darem fine. 48 E per chiarezza maggiore premette- remo , che tali Unioni , giufta la di- fpozione del Teflo (b) e la Sentenza co- si del Rebuff (c) come del Cardinal de Luca ( d ) in tre modi fi praticano , alette quali la I. Accefforia , c Subiettu va fi chiama ; c cib allora fuccede , quando una Chiefa inferiore ad un' al- tra Superiore fi fottopone : e 1* inferio- re in tal cafo , le fue prerogative per- dendo , quelle acquifta > che alia Chie- fa , alia quale fi unifce , competono . Promifcua, o Incorporativa la II. Spe- cie di Unione fi dice ; e cio allora fi fa , quando una Chiefa all' altra non accefforiamente , ma amendue princi- palmente s incorporano ; Sicche una fola fe ne forma ; un Corpo folo cofti- tuifcono; e i privilegj , e le prerogati- Cap. VI II. 145 ve delT una , e dell' altra vicendevol- mente fi comunicano . III. Specie d' Unione, Principale chiama ta , fi dice, quando per conto del Prelato folamen- te due Chiefe fi unifcono; Sicche que- gli, cosi dell* una, come dell' altra Pa- ftore , e Governatore diviene : ed in quefto cafo tra efle Chiefe cosi unite Confufione , ed incorporazione di Di- ritti , prerogative , e privilegj, premi- nenze , e fiatuti non fiegue ; ma cia- fcuna di efTe nel fuo priftino ftato fi conferva : cosi dicono Gonzalez ( e ) 1* Azprio (f) Pacio Giofdano (g) Sanchez ( h ) Gonzalez ( i ) Caftropalao ( k ) il Torricella ( / ) e 3 l Cardinal de Luca al luogo citato ( m ) Coftando per tanto , che una delle Chiefe unite deir altra piu degna fia , quella nella Spedizione delle Bolle, ed in tutti gli altri atti pri- ma nominar fi debbe : Cosi dicono il Rebuff al luogo citato ( n ) il Gonzalez al luogo parimente citato , ed il Fagna- ni (0) Cosi per conto di moke in pra- tica veggiamo: e fegnatamente di quel- la di Ancona coir altra di Umana : di Viterbo con Tofcanella : di Macerate con Tolentino : di Loreto con Recana- ti : di Piftoja con Prato : di Nepi , con Sutri : di Cefalonia col Zante ; di Ci- vita Caftellana , mia Patria , con Or- te. Per conto delle due ultime delle 49 fuddette Citta convien fapere , che , fendo morto fotto il Pontificato d* In- nocenzo XI. Monf. Altini loro Vefco- vo , e per cib , dovendofi fpedire le Bolle a favore di Monf Sillani fuccef- fore , per parte della Seconda fi pre- tefe , che 1' alternativa le competefTe ; onde , ficcome nella fpedizione a favo- re del defonto la prima era ftata preferita , cosi allora il contrario pra- ticare fi dovefTe .* ma , attefo il poflef- fo immemorabile di quella , non mai interrotto , la pretenfionc di efla Citta d' Orte fu rigettata : cosi fucc^ffiva- men- ( a ) A»nal.Davi.%.tt>.i$. de benef. dif. 6. punt. iz. ff. UH.^efeqqf {1 ) DeUition.e.t.rt.i.c.3.».t.e(eq4. ( m') A?. 38. n ) Tit. de Union, n. 1 3. e 1 ft ( ) Cap. turn eertutn num. 30. v, dtinde de majs", & ohed. 144 Delle Precedence mente fempre ft e praticato : E nel Concilio Romano , dal Regnante Pon- tes* ce celebrato il Vivente Monf. Ten- drini, di quelle degno Paftore, in que- fti termini fottofcritto ft trova , Joan- nes Francifcus Epifcopus Chitatis Ca- ftellan.ee , & Hortance. 50 E con ragione , mentre f alternati- va allora ammetter fifarebbe dovuta , quando , fendo ft ate anticamente , co- si la prima, come la feconda, Terre , dal Papa in Citta forTero pofcia ftate crette ; e le loro Matrici egualmente ; e principalmente unite , con efpretfa di- chiarazione , che , non folamente lo fteifo Vefcovo , cosl 1' una , come T al- tra , con pari Dignita , e prerogative , governar dovefle , ma che ancora al ternativamente una volta dell* una , 1' altra deir altra prima la denominazio- ne ft praticafie ; nel qual Cafo la pre- tenfione della Seconda ammiflibile fa- rcbbe ftata , perche , attefi i riferiti termini , un Vefcovo con pari Dignita governare avrebbe dovuto, che e quel- lo, che l'alternativa denominazione fe- co porta , acciocche anche tra* Popoli Scandali fton nafchino .* Regola , che non precede quando di due antichiflime Citta fi tratta , come le fuddette lo fono ; mentre la prima , come nel Cd- ■pit oh IX. della Parte II. del Tratta- to della Nobilta gia difli, Signora affo- luta , per lo Corfo di CCCL. Arini co' Romani la Guerra foftenne .* Del T antichita della feconda Plinio , e Paolo Diacono, oltre tanti altri, fan- no fede : con tali diftinzioni dunque CAPITOLO IX. Delia Vreceden%a a Vtcari Ge- neral! de* Vefcovi in Concorfo y cost colle Dignita Ecclefiafti- che 9 e i Capitoli delle Metro- politans 5 Cattedrali , come cogT inquifitori del S* Ufficio 5 e Governatori delle Citta dovu- ta : e delle prerogative 9 cost de Vicar) Capitolari > come de* Fovanei . IVicariGenerah de'Vefcovi, deH'ori- gine della cui Dignita ', e di diver- fe loro prerogative nel Capitolo XVIII. della Parte I. del Trattato de y Titoli gia parlai, control' opinione di quei , che voglion, che , non efercitando effi Vicarj giurifdizione propria; e percio, potendo da' Vefcovi ad ogni loro piace- re dalla Carica effer rimoili , gli Arci- preti , e gli Arcidiaconi precedes non debbano , attefo il diritto di Conneffio- ne , e d* Unione d' -effi -Vicarj go' loro Vefcovi, per cui un folo Tribunale a formar vengono ; ed in Dignita cofti- tuiti ft dicono , come Superiori Ordi- narj ad efercitarla Eletti ft confidera- no :■ il perche ogni Vicario in luogodel fuo Vefcovo, con cui il Corpo del Ca- pitolo coftituifce , ficonfidera: Sicche, chi tale UfKzio efercita, grado, e Ti- tolo acquiftando, nel Capitolo tutte le IlU 1CUC • L,\Jll tail U.ULlL*£jlKJLXk UUUUUt IU1U fl\.vj WJiiw*iu V 7 — w- — "J7- - - la Dottrina di do: Andrea ( a ) del Dignita alia Vefcovile inferion \ Panvinio ( b ) del Pacciano ( c ) del der debbe : cosi dicono Ciafone ( Gra%iano ( d J di Michele Antonio Frances ( e ) e del Cardinal de Lu- ca ( f ) feguitati dalla Rota Romana avanti Monf. Emerix in unaVadenfe , Urbanienje il di 20. di Giugno del 1687. intender fi debbe. prece- g)H Caffaneo (h ) il Malletto ( / ) il Fagna- ni ( k ) ed oltre tanti altri , lo Sbrozz\ ( / ) fentenza dalla Congrega^ione de* Riti piu volte approvata , f fegnata- mente in una Fanenfe il di 3- Otto- bre del i486, in una Monrealenfe il di 20. Agofto del 1586. ed in una MHetenfe il di 3. Luglio del 1619. An- zi- ( a ) Cap. 1. num. 1 1. Vj dicebtt Gojfr. mfede Vac. ( b ) De off. & pt'tefi.Jud. deleg. cap. fede Vac. q. 3. p. *. inprlnc. n. 10. v. 3. ( c ) T>epreb.Ub.e^j.n.6i. ( d ) Difc. 655. tt.4t. ( e ) De Ecel Catb. c. 8. n. 379. ( f ) He pr teem. difc. 5. a. it. ( g ) L. de quibut 9. ». 69. if. dt Legib. ( h ) Catal^p. 4. conf. 46. ( i ) De Bier. Ecel. Jib. 3. p. 1 - lit. 7. num. 6. ( k ) C. ad bat deprtben. n. % cfeqq. ( I ) Deoff. Vic. lib. %. q. %y num. 1. Parte 11 Cap. IX. z\ talc Sentenzi , non oftante la Con- fuetudine in contrario , dalla medefi- sna Congregazjone in una Adrienfe il di 27. Agofto dell* Anno 1610. ed in una Ferrarienfe il di 20. Dicembre del 16 14. fu confermata : Di piu Ja me- defima Congregazhne in una Egina- tinenfe il di 20. Dicembre del i6or. in una Sutrina il di 1. Dicembre del 16 1 6. , ed in una della Cm a della Penna il di 12. Aprile del 1613. diiTe, rale Sentenza aver luogo , anche pre- fente il Vefcovo; allora particolarmen- te, quando al Vicario il luogo precifo aflegnato gia fi trovi ; purche effo Vi- cario del Corpo del Capirolo della me- cosl f? cffa , come da quella M Ritt , piu volte effer ftato dichiarato , che un Canonico , vcnendo Eletto Vicario Generale del Vefcovo , nclle Funzio- ni alle quali , come Canonico , m- ter'venire doveva , pofta in non cale la Dignita dell' Uffizio, quando a di lui favore la Confuetudiue in contra- rio allegare non fi poteffe, il luogo al de Vefcovi in una Sutrind il di H ; Agofto del 1594- refcriffe , che il \\ cario del Grembo del Capitolo , tro, vandofi in Coro •, in Capitolo , o in Proceffione in Abito Canonicale ; e volendo participate delle Diilnbuzio- ni quotidiane , il luogo al fuo grado parimente propria occupare doveiie. Rifoluzioni, che, giufta il johto 6 di quel fupremo Tribunale , a fonda* menti ben "grandi appoggiate dire il debbono ; mentre al Canonico, quan- do in quel luogo, ed in quell Abito 1' Uffizio , non di Vicario , ma di Canonico appuntp efercita, altra Pre- cedenza noncompete, che quella, che come il GrazianoXc)e'l Porporato{d\ dicono, al di lui gra4o ; Canonicale e dovuta: Anzi il Porporato, foggiugne , che per conto del . Vefcovo fteffo , quando , non come Vefcovo; ma co- me Collegiale al Collegio fi porta, in ordine a gli Atti Scolaftici , la mede- fima regola procede ; Sicche in Con- corfo di effo Vefcovo col Rettore del medefimo Collegio , a quefti la Prc- cedenza competa : Su tale propolito fi offerva'ancora, che il Papa, quan- do ad una Univerfita di 5colan fcn- ve tra quali un Vefcovo fi trovi , il titol di Fratelli non gia ma quel- le di Figli ufa : di piu fi offerva , che resolarmente , non folo v Vicarj, ma anche i Vefcovi , ed altn Prela- ti o Configlieri in un Capitolo , o Configlio tanto in federe , quanto, m fofcrivere , come il Graham al luogo, citato ( e ) dice, co' Decani Preii- denti di quell' Affembleadi Precede* za competer n P n ponno : lo Itetto Graziani perb foggiugne , che ancne per tal conto la regola ajlora ptoce- de , quando Confuetudine. in contra.no addurre nop fi ppffa ; mentre que Ua attender fi debbe- In ogm cafo al Ve- fcovo , nella cui perfona la Digntfa Vefcovile infeparabile fi trova, in .fca-, pitolo, o Collegio che fia, come nel Capitolo ■ antecedent fi h djetto - - L,apnoia awwcwmfr " " *„ ca KS^^ OCcuparJluogodoppilDecano, o Prefideuce doveffe : La medefima Congregazione ' afle sgnar fi debbe. V arinac. I I ) Il JL 195- * °f< >& < e ) Nmn 3 " *«< ( C ) P»/t.;I06. Parte 11 8 7 Cib , che per Conto del Vicario in Concorfo co Canonici accennato ab- biamo , in Concorfo d' effo Vicario colle Dignita del Capitolo parimente procede : cosi ha detto la Congrega- Ztone de y Riti in una Reatina il di u. Maggio del 164.1. Ed in un J altra del- la CittA della Pleve il di 26. Agofto del 1645. colle reftrizioni perb , di cui appreffo parleremo. Ne a favore d 5 effe Dignita fuffraga il dire, che, attefa la Difpofizione del- la Legge, dopo il Vefcovo, T Arcidia- cono , come Prima Dignita , fi confi- ded; poiche, quando la Confuetudine, come fi dira , non refifta , per con to di Precedenza, generalmente parlando, I* Arcidiacono col Vicario ne* iuoi Cafi competer non pub; mentre, rapprefen- tando , come fi b detto , effo Vicario nelJa Diocefi Ja perfona del Vefcovo , de' cui raggi rifplende , e cos! godendo delle prerogative dalla Dignita Vefco- vile infeparabili , tra effi altro grado frammetter non fi debbe: cos! difpone il Tefio (a) cosi dicono i Dottori (b) E Bonifacio Vitalini ( c ) fcrive , che , quantunque la Dignita di Vicario in una perfona perpetua dire non fi poffa; anzi ad arbitrio del Vefcovo , come fi e accennato , amovibile fia , attefa la difpofizione del Tefto ( d ) bafta , che quegli il quale l'efercita, fua Vita du- rante poffa efercitarla. Premeffo , quanto detto abbiamo , fuccedendo il furrogato in luogo del furrogante, quegli, come quefti, ono- rato effer debbe . Anzi, fendoyi Con- fuetudine in contrario , V Abate ( e ) vuole , che , come irragionevole , ed all' onefto ripugnante , rigettare fi deb- ba ; cosi parimente dicono Lancellotto Cot r ado (f) e Felino ( g ) 'cosi la Congregation de* Vefcovi , e Regolari piu volte ha dichiarato ; e fegnatamen tc fopra una Controverfia del Mondovi il di zo. Agofto del 1586. in una di Lefina il di 3. Ottobre : in una Gaeta- na'ildl n. Gennajo del 1596. ed in una Vkenttna il di 16. Marzo del 1604. Ateneo Tomo V. Cap. IX. 147 Offervare parimente conviene , che 10 la medefima Congrega^ione il di 28. A- gofto del 1589. referiffe, che, ficcome difconvencvole farebbe , che il Vica- rio la Sedia Vefcovile occupaffe , cosi 1' onefto richiede , ch'egli il luogo piu. degno vicino a quella occupi; E che , trovandofi quel luogo occupato da' Ca- nonici , quefti all' inferiore calar deb- bano : cosi anche per con to della diftri- buzione , tanto delle Candele , quanto delle Palme , e dell' Incenfare in una Bifignanenfe il di 1 6. Maggio del 1 600. la medefima Congrega^tone referiffe : In una Vkenttna il di 16. Marzo del 1604. dichiarb parimente , che al Vicario Generale del Vefcovo, tanto in Coro, quanto fuori , in Concorfo col Capito- lo , la Precedenza compete : che in Coro un luogo a parte , ed in fito di- ftinto eleggerfi debbe , che alia rive- renza , ed alle prerogative ad effo Vi- cario fopra' Canonici dovute corrifpon- da : purche la di lui Sedia alia Vefco- vile eguale non fia . II perche , venendo controverfa ne* \% tempi andati la Precedenza in Coro , ed in altre Funzioni Ecclefiaftiche , dal- r Arciprete della Cattedrale di Ferrara al Vicario Generale di quel Vefcovo fattone ricorfo alia Congrega^ione de* Riti , la Controverfia a favore del Vi- cario fu decifa; e percib ad effo Vica- rio il luogo alia deftra del Vefcovo fu affegnato all' Arciprete, in quella Chic- fa Prima Dignita , alia finiftra : II Prepofto, II Dignita, pertanto , alia deftra dalla finiftra paffando , imme- diatamente dopo il Vicario , il III. luogo ad occupar veniva : quand' effo Vicario alle Funzioni non interveniva, il di lui luogo dal Prepofto era occu- . pato : In progreffo di tempo il Vicario che Canonico non era , dalle Funzioni del Coro fi aftenne : il perche , rite- nendo tuttavia il Prepofto la fua Sedia, il Primicerio, III. Dignita, quella d* effo Prepofto , che allora la III. effer dovea occupb : Ma , fendo ftato pro- moffo a quell' Arcipretato il Co:Girola- moCrifpi ( pofcia Udi tore della Rota T 2 Ro- !>MM ill C :,^ ula fi i! Veconctfi. Vrabend. \ c ) C7,« f^'^*^^ vj *i.iw. i. ( t ) Tempi, ttb. z. e. 6. §. t. n, J 4 . ( g ) Rub. de ,mjer. # Thd. *4 Romana ; indi paffato alia Dignita Arciyefcovile di Ravenna , .fuccetfiva- rnent.e rinunziata , e percib conferita a Monf. Farfet.ti , ,che quella Chiefa ora degname.nte goycrna ) pretes' egli , che Cio: JBatifta Eleofari , di quel tempo che nell' atto di prender poffefTo della Dignita, p Canonicato , ad effo e ftato aflegnato : cosi dichia- rb la Congregaiione de Riti in una DeJle Precedence Capuana jl &\ 18. Marzo del' 1618. m una Pakntina il di %$• Maggio del 1 6 1%. ed in una Qerundenfe il di n- Febbrajo ,del J7© 2 - al- V. Dubbio : Egli =e perb vero , che, fe tra le Di- gnita , e i Canonici gli Stalli fiflfi , s ieterminati non foffero ; ma f ordine di federe , come il Cardinal de Luca [(f) diftinauendo , dice , tra le Digni- ta , e i ^Canonici fofle eguale , cosi quelli delle Dignita , come gli altri de Canonici , coila femplice Prece- denza de J piu degni fopra i men de- gni, fi potrebbon occupare: cosi reite- ratamente ha decifo la Rota Romana m una Valent'tna Juris fedendi (g) Per comprender poi , fe gli ftalli per le Dignita fifii, e determinati di- re fi debbano : ficche V applicazione della prima parte deir accennata diftin- ^4 zione abbialuogo, rifletter conviene fe nel Juogo , dove la Controverfia b jnforta , vi fia Confuetudine di pren- der poffefTo delle Dignita , o Canoni- cal , in flalli determinati , e particola- xi ; ed allora i luophi fiffi fi dicono ; Sicche , come proprj , e determinati di effe Dignita fi confiderano : onde da altri occupare non fi popno : cosi ha detto la medefima Rota Romana avan- ft Monf. de' CavalieriXh) efprefiamen^ te dichiarando ; chd ? fendogli ftalli delle Dignita fiffi , ciafcuna di efie nel fuo partjcolare il poffefTo prender deb- be , che, altramente facendofi , l'atto nullo fi potrepbe dichiarare » Per eontp dc* Luoghi poi , ovc gli 1 1 ftalli non fono diftinti ; ma bensi Uni- formi , non folamente I Voti da men degni pccupati effcr ponno ; ma , per evitare la deformitl , che , attefa la notabile diftanza , che tra gli uni , e gli altri Canonici talvolta pub darfi , occupatj appuntp effer debbono ; cosi ha decifo la medefima Rota Romana (i) e con ragione , mentre quella di- fperfipne di Perfope una alienazione &' animi tra^di loro molto indecente a de- notar yiene; in quel luogo fegnatamen- te, ove, come la fteffa &## nd!e Re* ? fen- ( a)C. turn oUtr>».*.d e tonfuit, {h ) Conf.i 7 6.,«.i% ( c ) CM- WJ^ikfa.* . ( f ) Mife ell. Eccl. dife. 3 9. ji. 1 4- ' « 5- (?) P*- *'S *• *• «■ f dtt ' % %% ' h 6 ' "*' ( h ) Det. t 9 8. ».?. C i ) Dec.411. n.t.p.i.rec. Parte 11 Cap. IX. tension ( a ) cd avanti Monf. Coccino (b) faggiamente riflette , tanto in or- dine a gli animi , quanto in ordine a' corpi , V unionc rifplender debbe : il perche , non intervenendo alle Fun- zioni i piu degni , per evitare tale In- decenza , i loro ftalli , occorrendo , debbon efTer* occupati anche da* Ca- nonici foprannumerarj , i quali non abbino Prebenda, ne Voce in Capito- lo ; ne diritto di ottare alle Vacan- ze ; ma la fola onorificenza: ond' al- tro che Canonici finti non fleno : lo iteffo di quei fi dice , che del grem- bo del Capitolo non fono : quando pero anch* efli nel medeAm' ordine de' Canonici abbiano lo ftallo; e nel me- defim' Abito comparifchino , perche 1' egualita dell* Abito , e delV ordi- ne di federe , la medefima preminen. za efige ; di modo , che quegli , i] quale in uno di detti atti V efige in tutti gli altri come il Boerio ( c ) e '1 Cra^iano ( d) dicono , efigerla deb- be : cosi a favore de' Prepofti della Chiefa di Valenza , quantunque non Canonici , ne del Corpo del Capito- lo , neir allegata Valentina Juris fe- dendi la piu volte allegata Rota Ro- mana ( e ) rifpofe. 1 6 Si oflerva ancora , che , quantun- que al Canonico piu Anziano lo ftal- lo piu degno regolarmente dovuto fia , cio non oftante, quella volta, che per morte , o dimiflione di un Canonica- to il piii degno refta Vacante , quel- lo, che, come il Tiraquello (/ ) ofler- va , alia deftra del Coro ft trova , dal lato, in cui al Canonico piu An- ziano neir atto di prender pofleflb del fuo Canonicato e ftato aflegnato , V ozzione del detto ftallo, che dall* al- tro lato del Coro fituato fi trova , non fi permette (g) perche, fe cib fofle Jecko , come lo Sperelli ( h ) of- ferva , difturbo , e fcandalo conti- ouo verrebbe a feguirne : onde , per evitare tale affurdo , tollerar convie- ne , che il men degno il luogo al Cap.iJL. i 49 piu degno dovuto occupi ; vale a di- re quello del lato deftro : allora fe- gnatamcnte, quando, come lo Sperel- li al luogo citato foggiugne , V ofler- vanza Decennale vi concorra. Cib , che perb in ordine al non ot- 17 tare il Canonico lo ftallo dall* altro lato del Coro fi dice , per conto del Vicario Generale , che delle preroga- tive del Vefcovo e a parte , per le ragioni nelf antecedente Capitolo , e di fopra aflegnate non procede; dovendo eflb in tutte le Funzioni cosi in Co- ro , come alle Proceflioni , alle qua- li, come Vicario, int.erviene, i Cano- nici tutti precedere : alia riferva di quelle funzioni , nelle quali efli Ca- nonici , come neir accennato antece- dente Capitolo e di fopra parimente fi e detto , co' Paramenti Sacri compa- rifcono : fiafi il Vefcovo prefente , o pure afTente : cosi ha detto la c it at a Rota Roman* ( i ) cosi il Maftrilh (k) purche per Confuetudine , giu- fta la difpofizione del Cerimoniale ( / ) la Prima Dignita in Coro fopra *\ Vicario non fieda. Ma , fe mentre eflb Vicario per 1^ Confuetudine appunto nel primo ftal- lo del Coro , per affifter alle Funzio- ni , fedefle , qualche Prelato , o al- tra Perfona di lui piu qualificata fo- praggiugnefle, dalla quale detto ftallo fi dovefle occupare , in tal cafo al Vicario di paflare al primo ftallo dalla parte ftniftra alia feconda Dignita per altro deftinato permeflb farebbe : Cosi dice il Cardinal de Luc a (m) efler fta- to dichiarato dalla Congrega^ione de* Riti : £ la ra^ione ft attribuifce al non avere il Vicario in Coro ftallo proprio: ma, come ft e detto , per la prerogativa della fua Dignita un, luo- go piu degno di quello de* Canonici fegli aflegna ; che per conto d* efli Canonici non procede , perche , fe ef- fi andaflero variando , affurdo fcanda- lofo ne verrebbe . Ma la Controvierfia principale , che 19 quefto r a \ ?'*''*5*.*»«»' It.efeqq.p. 6. ( b ) Dee. ig-j.ttam^. ( d ) Difc. S45. num. 5. (g ; Monet. Je option. Canonit.q. i.c.j. n.ix.verfo jlfifk '' v - ~ - ( J ) Dee. il6 . p . ? D , D . ( fe ; D * ( h ) Dee. 76. ( m ) De Regular difc. ij.n.%, I 50 queftovCapitolo rlguarda , riaflumen do, a vvertir conviene, che, quando 1' Arcidiacono, 1' Arciprete,, o altra Di- gnita, in afTenza del Vefcovo, laMef- fa folenne celebrar debbe , la regola al Vicario favorevole , come lo Sbro^V (a J e Decio(b) offervano , fi limita : cosi fi dice , quando effe Dignita , o i Canonici co' Paramenti Saeri , come di fopra fi e detto, e come Monf. Anjaldi ( c ) foggiugne, comparifcono; purche Confuetudine in contrario non vi fia ( d) mentre quefta tanto fi confidera * che la Bolla di Gregono XIIL che eo- raincia : Expofcit , dal Cherubini ( e ) rapportata , difpone , che , quantun- que regolarmente 1? anzianita operi , che l'uno dell' altro piii degno ftimato effer debba , a quella ricorrer con- viene . %o In ordine poi all' Arcidiacono , o al- tra Dignita ad altro Vefcovo foggetta al Vicario , a cui fopra di quella giu- rifdizione non compete , la Precedenza non e dovuta : cosi fi dice per conto dell* Arcidiacono ; dell* Arciprete , e de' Canonici, quando nel Sinodo, alle ProcefTioni , o altre Funzioni fimili , non come particolari Perfone , ma co- me Rapprefentanti il Capitolo , col Vefcovo intervengono : collediftinzioni perb di fopr accennate . Per conto poi degli atti giurifdizionali , fienfi antece- denti , o pure fuffeguenti , o promifcui cd indifferent!, a'quali il Vefcovo pre- fente non fi trovi , il Vicario , come il Gravani (/) offerva, le di lui Veci efercitando, preceder debbe. %i E per conto dell' Arcidiacono in ge- nere non fi debbe lafciar di dire, che, quantunque a* Vicarj Generali fopra effi Arcidiaconi la Precedenza dovuta fia , tra effi per altro differenza nota- bile pafla ; vale a dire , che i Vicarj le loro Veci ad altri ceder non ponno ; cosi difponendo il Tcfto ( g ) A gli Ar- cidiaconi d' eleggerfi il Coadmtore , giufta la difpofizione dell* altro Tejio (b) proibito noo e. iz La Congregation? d? Vefcovi, e Re- Belle Precedence \ golari il di 28. Agofto del 4 $*$ dichia- rb, a' Vicarj, non folamente Generali. de' Vefcovi , ma anche Apoftolici, dc4 po il Vangelo 1' Incenfo per tre volte non doverfi dare , ne la Pace , per ef- fer quefta prerogativa , a' Vefcovi rp 1 ferbata ; ma la prerogativa dell' Incenlo alPOffertorio per due , o tre volte n- fpettivamente: vale a dire tre m alien, za del Vefcovo ; due in di lui prefen. za ; e quefte dal Suddiacono , compe- terli: Cosi dichiarb la Congregations il dl 2.S. Giugno del i595- : Trovandofi il Vicario Generale in 23 Rocchetto , e Mantelletta , accompa- gnando co' Canonici il Vefcovo , quan- do , per celebrare i Pontificali , alia Chiefa fi porta , perche 1' onefto vuo- le, che tra'l Capo , e le membra altri non s' interponga , tant' effo Vicario , quanto i Canonici , al feguito del Ve- fcovo immediatamente proceder deb- bono : i Magiftrati fecolari avanti la di lui perfona camminino : Anche nel- le Citta Illuftri cosi fi pratica : ed ad- ducendofi offervanza in contrario , come abuflva, rigettare fi debbe : Co- si , coll* approvazione d' Alejandro VII. fopra la Controverfia di Santa Maria della Rotonda la Congrega^ione de 3 Riti dichiarb : Cosi dicono V Anto- nelli (*) e>1 Rlcci f*) ^ nzi ^ a Con E> re - gaTtone il di 2. Aprile del 1591. fo- pra una controverfia di Cittti di Ca- ftello refcriffe , che il Vicario Genera- le del Vefcovo, anche prefente il Go* vernatore della Citta ( fendo perb quefti Secolare ; ) ficcome tutti gli al- tri Giudici , e Commeffarj, parimen- te Secolari della Diocefi , tanto pre- fente, quanto affente il Vefcovo; pur- ch' effo Vicario del Corpo del Capito- lo non foffe , preceder dovefTe. GfTervare perb conviene , che la 24 Congregapone in una Cefenatenje il . di 30. Giugno 1592. dichiarb , che a' Governatori delle Citta Capitali di Provincie , come di Bologna ; d' An- cona ; della Marca ; dell' Umbria , e J fimili , in cfler i^cenfati, e ricever la Pa- ( a ) T>e Of. Vic q.n.n.i- ( b ) Conf. 1 64. ( c ) AnMt. fit. t S - «■ *3« ( d ) Barbef.Colktu dec.zil.n. 1.4-8- ( ft ) Tom.t.f.tf7> Parte 11 Pace , anche in afTenza del Vefcovo fopra 'I Vicario la Precedenza compe- reffe : che i Governatori d' alrre Cit- tainferiori, fendo prefenteil Vefcovo, immediatamente, dopoquefti, dovefle- ro efler'incenfati ; e collaPaceonorati : ecosi prima del Vicario, e delle altre Dignita Ecclefiaftiche: che, trovandofi quefle , con quello in pie , prefente parimente il Vefcovo, i Magiftrati Se- colari anch' effi in pie , col Capo fco- perto , dovefTero flare anzi che non doveflero federe , ne coprire , fe pri- ma loro non n* era fat to cenno: Gosi parimente fcrivono Tertulliano ( a )e Bafriio ( b ) Cosi refcrifTe la Congrega- %ione de' Riti in una Viterbienfe il di 23. Marzo del 1669. Ma in affenza del Vefcovo, prima fi debbe incenfa- re il Vicario : dopo il Governatore : indi le Dignita, e i Canonici , giufta il Confueto : Se perb il Govern ato- re fofTe Vefcovo, attefa la di lui Di- gnita , cosi per conto dell' Incenfo , come della Pace , al Vicario do- vrebb' efler preferito : Tutto cib pe- rb in quefti termini intender fi deb- be, quando la Confuetudine Iegittima in contrario non ofti : La medefima Congrega^jone in una Ferrarienfe il di 7. Agofto del 1593- cosi dichiarb . 25 Da* riferiti atti prefcindendo , 1* o- nefto richiede, che, come nel Capito- lo V. della 1. Parte fi e detto, 1 In- feriore , cosi in fofcrivere , come in federe, ed in camminare , al Superio- re il luogo piu degno ceda ; cosi , ol- tre tanti altri al luogo fuddetto rife- riti , difpone il Tefto ( c ) I Canonici pertanto, quantunque per conto della promozione a' loro Canonicati piii Anziani , quando col Vicario di Pre- cedenza fi difputa , a contemplazione dell' Uffizio , come dell* Amminiftra. zione, il Vicario in qualita difuperio- re ; i Canonici inferiori fi confidera- no . Ond* effo Vicario , bencbe tra* Canonici T ultimo fia, per le ragioni dair Abate al luogo citato addotte. nelle Adunanze, non folamente i Ca- nonici , ma anche le Dignita del Ca- Cap. IX. 151 pitolo preceder debbe, purche in A- bito Canonicale non intervenga : In una Avignonenje il di 3. Marzo del 1592. la Congregations fuddetta cosi decife . Prima di paflare alia Difamina del- 26 le Prerogative a gl* Inquifitori del S. UfEzio in Concorfo co J Vicarj Gene- ral! de' Vefcovi competenti , non vo- glio lafciar di dire , che , generalrnen- te parlando , gli Originarj delle Cit- ta , e Diocefi per Vicarj General 1 d' effe Citta da* loro Vefcovi eletti efler. non ponno ; molto meno i loro fratel- li , o Nipoti , perehe , come la Congre- ga^ionc de y Vefcovi , e Fegolan piu volte ha detto; e fegnatamente in una Spalatrenfe il di 9. Marzo del 1595. in una Sinigaglienfe il di 10. Febbrajo del 1598. in una Sutrina il di 16. Novembre del 1604. > il citato Conci- lio Romano deir Anno 1725. dal Re-- gnante Pontefice celebrato nel Cap/tolo II. del Titolo VIII. cosi difpcne : E- pifcopi pneterea in Vtcarios General?* fuos fratres , aut Nepotes ; ant pro- pria Epifcopalif Urbis Cives non e'fgant; oltre mold altri rifleffi , le parentele, le amicizie , e le nemicizie rifpettiva- mente , fcandali grandi ponno produr re ; il perehe, tali Vicarj , quando an- che fono Eletti , fi ponno far rimove- re ; mentre , portando feco tale Uffi- zio giurifdizione nella propria Patm , giufta la difpofizione del Tefio (d) per- metter non fi debbe : cosi , dopo mol- ti altri , anche il Menochio ( e ) ha detto. A tale regola perb la CongregaTJo- 27 ne de' Vefcovi , e Regolari in alcuni Gafi fuole derogare: allora particolar- mente , quando il Vefcovo nella fua, Diocefi rifiede ; purche perb il Vica- rio di giufti Ricorfi occafione non dia ; ed in ogni cafo , occorrendo , il Vefcovo pub, prender fubito giufte rr^ifure ; bi limita parimente la rego- la, quando effo Vefcovo Perfona fo- refiiera idonea non trova ; o che del- le buone qualita del Diocefano poffa riprometterfi ; Sicche della Dignita me- ( a ) D^O^. ( b ) t)e Abiie.ferv. I j \ t c -fi atulmui d che per conto di Precedenza co. si a' Vicarj Capitolari , come z Fo- ranei competono , al prefente Ca- pitolo darem fine .• quantunqu* effi Vi- carj Capitolari giurifdizione eferciti-* no , ed in qualita di Protonotaj Apo- ftolici in Abito Prelatizio comparifchi- no , come quegli , che la giurifdizio- ne , e la preminenza da 1 Capitoli ri- conofcono , in Coro , come alcuni vo- gliono , e fegnatamente il Cardinal de Luca ( a ) a difTerenza de* Vicarj A- poftolici , a cui , come il Bordoni (b) e '1 Panimolla ( c ) dicono , fopra tut- ti la Precedenza compete , dopo la pri- ma Dignita , o per altro piu degno Canonico feder debbono , o come dice il Barbofa ( d ) per decreto della Con- gregazione , non effendo effi Vicarj Ca- nonici , una Sedia portatile debbe lo- ro affegnarfi , eompetendo al Vicario Generale, come fi e detto, le di fo- pra riferite prerogative, non in quan- to come uno del Corpo del Capito- Io; ma una parte del Corpo del Vef- covo a formar viene : Gio: Andrea ( e ) lo Sbrozzi (/) e 3 l Barbofa (g) cosi di- ftinguono . Divenendo poi il Vicario Capitolare Canonico , debbe compari- V re C a ) Annot. Cone. Ind. difc. 31 ( C ) Dec-t,Af/n.$. nu. 7. efeqq. ( e ) C. fin. di of. legat. num. 6. ftum.g. ( Jj ) Be Traced, num. 10. ( i ) De Canon, c. 42. num. ±1. I \ n 'c T; °*' legat ' num - § - {£) DeOf. Vie g ) Ue hprfe. Aileg, 54. num. 1 76. Be Canon. & Dignit. e. . 36. num. S. c. 42. «. 42. 34 1^4 DeJk Precedence re in Abito Canonical* , e federe nei I Siccome dunquc ii Vefcovo i fuoi 3 proprio Stallo ; altramente delle Di- UiEziali elegge , cosi il Capitolo , in ftribuzioniquotidianenon parted pa. (<*) tempo della Sede Vefcovile Vacante , Ma , cercandofi < fe effo Vicario | avanti I' Elezione del Vicario , oiufta Capitolare poffa rimover gli Uffiziali prima della di lui Elezione dal Capi- tolo deputati : E fe effo Vicario dal medefimo Capitolo poffa effer rimof- f o : in ordine al primo quefito pare , che V affermativa fi debba abbraccia- re ; perche , feguita V Elezione d* effo Vicario , nella di lui perfona la giurif- dizione, anche per conto di quelle co- fe per cui in perfona del Vicario Ge- nerate mandato fpeciale fi richiede , a paffar venga e Garcia ( b ) e Molina ( c ) cosi la difcorrono . Ed in ordine al II. Quefito la Congregate del Concllio di Trento , per teftimonio del Fagnani (d ) ha dichiarato , che il Capitolo , fenza legit tima Caufa , da approvarfi da effa Congregazjone , rimo- verlo non poffa : anzi che ad effo Vica- rio tutta la giurifdizione , non folamen- te cumulativa , ma privativamente conferir debba. m . 3 5 Tale fentenza pero colic diftinziom e limitazioni, che appreffo fi diranno, intenderfi debbe : avvertire per tanto conviene , che per conto del primo Quefito il Capijrolo, il quale nel dirit- to Univerfale del Vefcovo fuccede , tutte le cofe pub fare , che , come la Rota Romana avanti Monf. Merlino (e) ha detto, di giurifdizione ordina- ria fono, la quale dal Vicario Capito- lare efcrcitata fi dice, non gia quelle , le quali efpreffamente fono proibite : e che in effo Vicario , come il Quaran- ta Cf) II Fagnani (g) Pacio Gior- dano {b) e y \ Ricci ( i) offervano , non per altro , che per lo nudo eferci- zio in nome del Capitolo paffa ; il per- che fi dice, ch'effo Capitolo nell' atto dell' Elezione del fuo Vicario , alcune cofe per fe riferbando , le facolta di quello pub riftringere : ma , V Elezione feguita , per fentenza de' Citati Auto- ri, non pub farlo. la formola dal Quaranta , e dal Gtor- dani a luoghi citati efpreffa , pub far- lo : Cib premeffo , il Vicario Capito- lare da rimover gli Uffiziali dal Capi- tolo Eletti aftenerfi debbe: ma, come il Vicario Generale , di quelli valerfi , fendo effi confiderati come Miniftri del- la giurifdizione Vefcovile, della quale, come lo SbroiV al luogo citato ( k ) foggiugne , effo Vicario Vicegerente fi dice: onde pare, che, come il Barbofa (/) anch' effo foggiugne , il Capitolo fteffo , con giufta Caufa tali Uffiziali rimover poffa ; ma come la Congrega- Ztone ha detto , al Vicario di rimo- verli a fuo piacimento non e permef- fo : Anzi il Quaranta al luogo citato ( m ) e '\ Barbofa ( n ) dicono , che in Cafo d' Infermita , o d' altro Impedi- mento d' effo Vicario un altro , che durante rimpedimento, le di lui Veci eferciti, il Capitolo pub deputare. Non voglio finalmente lafciar di dire 37 che , fe le prerogative de' Vicarj Capi- tolari di quelle de Vicarj Generali in- feriori fono , le altre de J Vicarj Fora- nei , come di gran lunga piu inferiori confiderare fi debbono ; mentr' effi per ragione del loro Uffizio , non folamen- te in Concorfo co* Canonici , ma co* femplici Sacerdoti , di loro piu Anzia- ni , o per altro piu degni , prerogatiya alcuna di Precedenza non godono : Sic- che ad effi Vicarj , come Vicarj , al- tro diritto non compete , che quello , che , giufta T ordine della propria Di- gnita loro e dovuto ; fe non quando la perfona del Vefcovo rapprefentano; co- me nelle menfali Conferenze fopra Ca- fi di Cofcienza avviene .* Cosi in piu Call per teftimonio del Barbofa ( ) e del Panimolla ( p ) la Congregate de' Riti ha dichiarato . CA- / a ) ShoilMe,eitJib.%.q.5.».i1-S*y';Flor.d. Ut dec. 3. R*ec. Prat, c. p. 1. Refel. 109. I b ) tie Benef.% S-e.j.h.to. ( c ) Dejuft & jur.tr. 5 d,fp , .. ».| 4 . \ A ) C bis a»a n H.Je »>«jor. & ohed. ( e ) DecU-e dec. 101. \ f ) LZ.Bollar!v. capituL fede V«c*nU n. 4. ( g ) C*p. a nobis j 48. efey.de fent. exem. ) h ) Lucuh. vol. x.d»re bene/, lib. 1 *. tit. 1. ». 34- ( 1 ) Vr*t. p. t. Refil. 466. «. 2. ( k ) 9 "!q%6 n.le$M ( D So mm .dec.Ap.Collett. «%.». lo. ( m ) N. 10. ( n ) T>. Collett. fib. 1 • «- 3*- in fi n - de Canon c - **• W1 5 ^ ( o ) De Canon. <3 Dignit. tap. 5. ft. 37- *•!> 58- »• 33- ( p ) T>. dec. 1. Atinot.6t. Parte II CAPITOLO X. Delia Vreceden%a tra le Dignita ^ e i Canonici delle Metropolis e delle Cattedrali. i A^He il Capitolo di ogni Metro- V-> poli, o Cattedrale , col proprio A rci vefcovo , o Vefcovo delle fue Dignita, e Canonici, di cui , come ne* Capitoli antecedent} fi e veduto , cflb Arcivefcovo, o Vefcovo , e Ca- po, il Corpo Supremo coftituifca, in dubbio non fi revoca . Che a quel- lo ogni Collegia ta , si di Canonici Se- colari, come di Regolari la Preceden- za ceder debba , nel Capitolo Jeguente il vedremo , Ma , perche cosi tra le Dignita , come tra* Canonici di efie 3vIeeropoli, e Cattedrali per pretenfioni di Precedenza Controverfie fovente in- forgono , in queflo Capitolo di tali ma te- lle diftrntamente parleremo ; ecomin- ciando da cib , che le Dignita con- cerne , a* Canonici pofcia pafferemo : Premetteremo dunque , che , come ne* Capitoli XIX. , e feguenti delta Parte J. del Trattato de' Titoli accennai , le Dignita, di cui fiarno per parlare, regolarmente in fei confiftono ; e fo- lio I. T Arcidiaconale ; II. T Auipres- biterale . III. la Prepofloriale : IV. la Decanale : V. la Primiceriale : VI. la Prior ale: regolarmente dico, perche , come vedremo , in alcuni Luoghi il numero e maggiore in altri minore ; e 1' ordine per tutto uniforme non e . % Premetter' ancora conviene , che , quantunque negli andati Secoli la Di- gnita Arcidiaconale , come nel citato Capitolo XIX. del Trattato de' Titoli parimente accennai, nella Chiefa una grande figura faceffe , come la Pa- triarcale perb in decadenza grande an- db , ma a' noftri giorni , generalmcn- te dopo la Vefcovile collocata fi tro- va, il perche Y Arcidiacono , benche Sacerdote non fia , dopo il Vicario Generate, che, come nel Capitolo an- Ateneo Tom. V. Cap. X. 155 tecedente fi e veduto , col Vefcovo un folo Tribunale compone , tutte le altre Dignita, anche deH* Ordine Sa- cerdotale , precede : cosi per teftimo- nio di Teodoro Rojfi ( a ) la Rota Romana piu volte ha decifo ; e fegnatamente avanti il Cardinal Sera- fino in una Viterbienfe Celebrationis Mrf<*rum il di XL Dicembre del 1609. e la ragione quella fi e , che , quantunque I* Arcidiacono per ragione dell' Ordine inferiore fi pofTa dire , per ragione dell' Amminiftrazione, co- me de 1 Gardinali fi e detto , maggio- re fi confidera: Cosi la Rota Romana avanti Lodovifio {b) ed appreffo il Fa- rinaccio (c ) ha dichiarato : quando poi 1' Arcidiacono e Sacerdote , in affen- za del Vefcovo , dovendofi celebrare MefTe folenni , effo come piu degno , air Arciprete fi preferifce . Cosi in ogni luogo praticare fi do- 3 vrebbc : ma in molte Citta cos: non avviene ; mentre , come veggiamo , particolarmente in Modena , in Bolo- gna ; in Ferrara ; in Parma ; in Sie- na ; in Padova ; in Cremona ; ed in al- tre Citta, per Confuetudine, T Arci- prete all* Arcidiacono fi preferifce : Confuetudine , che in vigore della * Bolla di Gregorio XIII. ( d ) offerva- re fi debbe • II Panimolla ( e ) cosi dice . Benche la Dignita Prepofloriale , co- 5f me fi e detto , regolarmente in ordine la III. fia , in alcuni Luoghi la Primi. ceriale quel luogo; in altri il primo oc- cupa : in Milano fegnatamente : ma della Bafilica di quelta Illuitre Citta altrove diflintamente parleremo . In Crema altresi il Prepofto per prima Dignita ; 1' Arcidiacono per la II. fi confidera. Cosi , dopo varie Sentenze, Gregorio XIII. , con fuo Breve , che comincia .* Ad perpetuam ret memoriam &c. dichiaro . Dignita , che in quella Citta prefentemente fi trova in perfo- na di Carlo Monticelli , una di quelle piu Illuftri Famiglie , de'cui meriti nel Capitolo I. della Parte IV. del Trat- tato delle Armi Gentili^ie gia parlai ; V 2 e mol- ( /V/rV" % th 'f e , ***'?*' ( b > ?"■ 4I °- "• 5- ( c ) D*e. 244. *i~p. i. ( d ; BolUr. Vcccb, la j 6. /. M. 1 3 23. ( e ) Dee. i.n.i.e 1 4. i * 6 Delle Precedence € molto di piu potrei dime In altri " luoghi, come il Parifio ( a ) offer va , diverfamence fi pratica . II Capitolo della Cattedrale di Vigevano e com- potto di fei Dignita , e di dodici Ca- nonici , di Padronato di S..M. G. C. in qualita di Duca di Milano: Le Digni- ta , giufta 1' ordine, che fegue , prece- dono; vale a dire I. il Prepofto', II. K Arclprete ; III. 1* Areidiacono ; IV. il Decano ; V. il Cantore , o fia il Re- golatore del Coro ; V I. il Primkerio i Per conto de* Canonici la loro anzia- nita fi attende . Al Gapitolo il Clero inferiore fuccede , compofto di due Manfionarj , e di due Parrochi di due Parrocchie , oltre quella della Catte- drale , di cui il Prepofto e Parroeo ; dal quale dipendono i fuoi Cappellani , e due Leviti , parimente di Nomina di S. M. C. C. in qualita di Duca di Milano : Havvi di piu nove Cap di Milano ; Havvi di piu nove Cap- tanto conviene, cue »^-»- di pellanie, Padronati di varj Particolari. Dignita fuddette anche qudUajli Sn occafioni di Vacanze di Regj Pa- >riere, dopo queHa *f<»*™ -> : .11. _™;no-rW, ^mr^nnn fc il minata * perCuftode delle iuppei dronati alle nominazioni procedono , il Vefcovo , il Senato , il Governatore di Milano , e '1 Configlio di Spagna : II Re pofcia elegge quegli, che fhma i piu degni . Anche il Regio Economo la facolta di nominare aver pretende, ed efrettivamente nomina ; ma mi fi fuppone , che della di lui Nominazio- ne molto conto non fi tenga- II Capitolo di Cremona in molte particolarita da altri Capitoli fi di* ftingue ; onde di fame fpecifica men- zione lafciar non voglio : il fuo Cor- po di IX. Dignita , e di XV. Cano- nici c compofto : tutti fi chiamano Prelati j in varj ftromenti in nome del Capitolo ftipulati cosi fi vede: co- si in una Lapide , che in quella Sa- greftia fi conferva : diftintivo , che a Papa Gregorio XIV. , ftato Vefcovo di quella Chiefa , fi attribuifce. Le Dignita col feguente Ordine ^compari- fcono : I. T Arciprete : II. 1* Arcidia- cono: III. il Cantore\ IV. il Decano: V. il Prepofto : VI. il Primkerio : VII. il Clmiliarca. , nome prefo dal Greco , di cui appreffo parleremo : VIII. il Teforkre IX. il Prior e . Le Dignita fuddette companfcono in Pi- viale , alia riferva d-ell* Arcidiacono , il quale , afliftendo al Vefcovo, com- parifce in Abito da Diacono ; e del Priore , il quale tra' Canonici occupa il luo^o , che alia fua anzianita com- pete: *ed allora folamente col^ Piviale comparifce , quando in qualita di An- ripriore fi confidera : e cib per antica , confuetudine . ,o_ , tj _ 7 , Jl Cimiliarca nel Vocahlano Eccle- 6 'fiafieo , tanto per Cuftode delle Suppc l- UttiliSacre , quanto per Tefonereiv fpiega : S. Girolamo nel fro Regijiro, dice , che il Voeabolo fuddetto , pro^ priamente parlando i Teforp fignifica ;' onde alTeforiere fi adatta: ma il San- to Dottore dice ancora, che lo fteflo, Voeabolo per quel luogo fi prende , m, cui le fuppellettili , e iCafi facri fi con- fervano; al noftro propofito creder per- tanto conviene, che , trovandofi tra l le Viarca no- minata, perCuftode delle fuppelletti- li, e de' vafi Sacriappuntoprender.il debba : E che quegli fia , che nelle Ecclefiaftiche Funzioni folenni avantiil Celebrante con una lunga verga cam- mina, come in Roma nella Chiefa di S. Giacomo degli Spagnuoli ; in Napor li ed in Milano fi pratica . Nell ulr tima di dette Citta un Bcnefiziaw X efercita , che anticamente avea 1 ob- bligo della Refidenza , e veftito con Cotta , portava in mano una lunga verga bianca : a noftri giorni non ri- fiede ', ma il Sagrefiano maggiore di quella Sagreftia le di lui veci eferci- ta. II Benefizio e affai pingue, e fuol effer conferito a Perfone di nobiitadi- ftinta : prefentemente lo gode 1 Abate Erba, fratello di quel degniffimpCar- dinale Ardvcfcovo- » I Canonici della Cattedrale fuddetta fono divifi intre Claffi ; vale a dire Sacerdotale : Dia. conale ; e Suddiaconale : quci della i. comparifcono in Pianeta e della 11- in Dalmatica : della III. in Ton'cella ..: La Precedenza tra efli pero dall an- zianita della loro promozione ii re- sola . ^ ■ & Gene- ( a ) Corf. 31. ».40. 7 Generalmente parlando , in aflenza delle Dignita Superior! , il Decano de' Canonici, a fimilitudine del Vica- rio Generale del Vefcovo , per fen- tenza del Sadarino ( a ) in Capitolo fopra i Canonici la Precedenza gode: generalmente dico, perche, come fi e accennato , 1' Ufo universale non e . Cio premeffo , quegli , che la prima Dignita rapprefenta, fotto qualunque Titolo fi fia , turte le altre Dignita della medefima Chiefa preceder deb- be (b) Nelle Bafiliche di Roma, ove, come il Cardinal de Luca ( c ) of- ferva , il Papa e Vefcovo , o Prela- to ; ¥ Arciprete I. Dignita fi chia- ma : effo tutti i Canonici , benche Vefcovi , o Patriarchi , precede ; po- fcia il Decano. La Rota Romana pe- rb nella Raccolta del Farinaccio ( d ) ha detto ,, che il Canonico Anziano , quando Dignita gode , fe la Sedia d* effa Dignita occupa , s' intende , che non come Canonico, ma come Digni- ta quivi fieda . Che il Decano, e ad un tempo Canonico, occupando la Se- dia Canonicale, in qualita di Canoni- co confiderare fi debba: e cosi per lo contrario : Quegli , che porta la Sto- la , che in luogo del Piviale fi confi- dera , quando in efercizio di Funzio- ni fi trova, per Sentenza della mede- fima Rota Romana avantl il Cardi- nal Caprara ( e ) fempre precede . & Dovendo ora paffare ad efaminare le Controverfie, che tra* Canonici di una fteffa Metropoli , o Cattedrale inforgono, premetter conviene, che V Ordine Canonicale in due Claffr fi diftingue: la Precedenza di una Claf- fe coll' anzianita de' Canonici fi rego- la ; deir altra dall' anzianita degli Ordini ; che fono , il Sacerdotale ; il Diaconale ; e '1 Suddiaconale , dipen- de : E per conto della I. Claffe per regola generale , come lo Sperelli (f) e la Rota Romana (g) dicono la qua- lita dell* ordine maggiore non gia , ma il tempo dell* ammiffione tra' Ca- nonici fi attende. Parte II Cap. X. 157 Avvertire perb conviene, che in or- dine & Canonici femplicemente Ti- tolati , quantunque piu Anziani , in Concorfo d' altri propriamente, e ve- ramente Canonici , benche meno An- ziani, a quefti la Precedenza compe- te , perche , come la medefima Rota Romana avanti Monf. Lancetta in una Novarienfe Prcecedentioe il di 23. Lu- glio del 1713. diffe , fe diverfamente fi praticafle, la Divifione, e la Sepa- razione del Capitolo ne feguirebbe ; quando unito comparir debbe : ed il Canonico , che del Corpo del Capi- tolo non e , di Precedenza co' veri Canonici competer non pub . Ma di quefto appreflb con piu diftinzione par- leremo. Ma, cercandofi , quando un Cano- 10 nico alle Funzioni non interviene; on- de il fuo Coadiutore le di lui veci efercita, qual luogo ad effo Coadiu- tore affegnar fi debba, la Chat a Ro* ta ( h ) dichiarb, che, rapprefentando il Coadiutore in tutto , e per tutto la perfona del Coadiuto , la medefi- ma Precedenza, che a quefti compe- te , a quello dovuta fia . lo perb of- fervo , che quella Decifione , fenza Contradittore emanb; non fo per tan- to , fe fi debba dire , che , prefcin- dendo dalla Serie di quel fatto , che alle regole generali non fi adatta , efa- minandofi la Controverfia efattamen- te, in que' termini, fenza diftinzione >, decider fi doveffe : mentre non v' e , chi non fappia , che , ammefTa Y ac- cennata diftinzione de' Capitoli , per conto de' Coadiuton della Claffe , che, come fi e detto, in tre Ordini fi diftingue , fi dice, che , fendo il Coadiutore Sacerdote , per le ragio- ni , che oppurtunamente fi addurran- no , neir ultimo luogo dell* Ordine Presbiterale iftallare fi debbe ■ La Congrega^ione de' Riti il di 4. Marzo del 1644. propofto il Dubbio : An Coadiutori Presbytero in Ecckfia , in qua Proebend ) fafcon. de Uajefl. mlllt. Eccl. Mb, 1 . c . , 6 . Aleff. cont. 77 . ft. 5. Vol. z. V 1 ) JJet.j6.a.i. ( g ) D*e.i 5 6.B.i.t$.p. 17. w. ( h ) Dge.99. p.ig.tom.i.-w. i$8 dam pro Coadiuto Divinis intereft \ co- si rifpofe : Pracedentiam Coadiutori non deberl ; e lo fteffo in foftanza a air vcnnc il ffl J 7- Luglio del i6jz. quando in una Monopolitana refcrifie , che jn aflenza del Primo Primicerio Coadiuto il primo luogo , e la Pre- cedenza > al di lux Coadiutore non gia ; ma al fecondo Primicerio fpet- tafle: Che, ceiTata la Coadiutoria; e cosi , fatto luogo alia fucceffione ad eflb Primo Primicerio , il fecondo nel di lui luogo fuceedefTe : Che al Coa- DelJe Precedence quale di Dignita dal Capitolo, oCol- legio feparata, fregiatofia, all'effetto di cui fi tratta • quell a Dignita non i confidera ; 1' altra bensi , che tra g r aitri Canonici , o Collegiali , gmlta 1 ordine dell' anzianita di ciafcuno occu- pa : cosi, oltre tanti altri , vuole De- cw eg} "& q uak fo §g' lu § ne '' che £ n Certo Priore , o Prepofto , fendo fta- to ammeiTo ad una Congregazione intervenutovi , non come Priore , o S2 diutore , divenuto principale , d fe .condo luogo fpettaffe. t . yi Per conto di quelle Chiefe poi , 1 cui Canonicati in un folo Ordine con- fiftono , i Coadiutori , colla futura fucceffione promofli , feguita la morte de* Coadiuti, gli ultimi ftalli occupar debbono , anche dopo i Canonici du- rante la Coadiutori a promofli : cosi dice il Barbofa ( a ) cosi la citata Ro- ta Romaua apprejfo U Farinaccio .(b) II Bonaccina perb ( c ) tiene^ che , quanto ll e detto , in ordine a' Coa- diutori de' Canonici Semplici fola- mente proceda : ma per conto delle Dignita vuole che al Coadiutore in aiTenza del Coadiuto il fuo Stallo com- peta: che le di lui funzioni polTa eler- citare: II Barbofa ( d ) dice , cosi piu' volte elTer ftato decifo , ma , per fa- pere , come fi debba praticare , alia forma della Conceffione della Coadm- toria ricorrer conviene; poiche, quan- do il Papa nelle Bolle ordina , che U Coadiutore la Precedenza e le al- tre prerogative, che al Coadiuto com- petono , goder debba , come il Graft (e)e > \ Gravani ( f) dicono, motivo di difputarvi fopra nonv'e. Si cerca ancora ; & jl Canomco Dottore l'altro , che della Laurea in- fionito non e ; ma precedentemente kir ordine Sacerdotale e ftato promof- fo , preceder debba, e per la negativa 'la regola fi adduce, che nel Capitolo oCollegio ? ove alcu.no f{ K QV l ?j} n Prepofto, ma come uno di quel Cor- po, fopra 5 di lui piu Anziani la Prace- deriza non ottenne ; ma, giuftaf ordine della fua Anzianita fuvi ammeiTo, co- me per conto *del Vefcovo , e del fuo Vicario Generale ne Capitols ante- cedent's fi e detto . Anzi il Menochio ( h ) foggiugne , che il Principe fteflb fendo Senatore quando con quefto Ka- rattere jn Senato fi porta , pofta in non cale la Principefca Dignita , non alt-ra- menteche in qualita di Senatore, avu- ta in confiderazione la di lui Senato- ria anzianita collocarfi debbe : cosi di- ce Gotofredo ( i ) Al noftro propofi- to poi fi aggiugne , che la Dignita Sacerdotale di ogni altra Secolare e piu degna ( k ) Prima ditornare al principale AiTun- to , non voglio lafciar di dire , che , difputandofi in una Veronenfe , I. fe i Canonici della Cattedrale, mentrenon fono in Abito Canonicale , Capitolar- mente congregati , trovandofi in poflef- fo della Precedenza fopra' MagiftratJ fecolari, debban' eiTervi mantenuti: II: Seeffi Canonici, accompagnando il Ve- fcovo , allora fegnatamente , quando eito Vefcovo e Cardinale , al di lui fe- guito immediatamente debban proce- dere, quando i Magiftrati Secolan an- ch' effi vi fi trovano , fotto pre t eft o , che, non troVandofi i Canonici- in Abi- to Canonicale , collegialmente congre^ aati non ft poffino dire , onde al fe- Wo del Vefcovo non gia; ma avan^ ti di lui debbano camminare: Propo- fta la Controverfia avanti la Congrega- 14 ( k ^ 7W a,6 * 1 ( C ) De bo>. Canon. Jiff. r. q. 2. punt. A .». 1 1* } d ) V* Clonic. c.Z9.»-*7- i ll?$ifi"t \ J ) c/iff^MA^t 1 Parte 11 Zwne de' Vefcovi , e Regolari de\V An- no 1594- , in ordine aj I. Dubbio fu reianto : Canonici Cathedralis , dum Ecclefiam incedunt , ut ftnguli , nullani babent jurifdiclionem : LJnde cedere de- bent babentibus jurifdicJionem , pr co- me Capo del Capitolo , co' fuoi Cano- nic) in Coro, o altrove fi trova: .ilper- che fi dice, che que'Scnttori , che di tale Cootroverfia hanno parlato , 9 avanti il Concilio di Trento , o inciden- temente T hanno detto ; mentre per al- tro quella rifpofta di Aleffandro HI- Ju Caput ; e del Concilio iuddetto , iempre fi adatta , che , quando indi- ilintamente parla, diftintamente fi deb- be interpetrare. ^ ao Quando poi di un Vefcovo fi trat- ta, che la fua Chiefa abbia rinunzia- ta; o che di un' altra ne' Paefi degl Infedeli f>a Titolare; e di una Metro- poli, o Cattedrale Canonico panmep- te fia, cosj in Coro; in Cap'jt,olo, ed Precedence alle Procellioni , comt- in ogni altro atto , cosi tutte le Dignita , come i Canonici del Capitolo preceder debbe : per reftimonio del Barbofa (b) cosi fi. pratica , non folamente nelle Catte- drali , ma anche nelle tre Patriarcali di Roma: vale a dire in S. Gio: La- teranoj in S. Pietro, ed in Santa Ma- ria Maggiore : il Panimolla (c) dice , cosi efler ftato dichiarato dalla Con- grega^ione de" Riti. 11 fimile praticaTe fi debbe, quando una Dignita, o Ca- nonico viene promoffo ad un Vefco- vado, colla ritenziqne della Dignita , o Canonicato : Cosi dicono , i citati Barbofa ( d ) Panimolla ( e ) e G avanti (/) doverfi praticare per conto de' Car nonici , e ad un tempo Referendarj dell' una 3 e dell' altra Signatura. ^ Quervare perb fi debbe, che cib , 21 che a favore de Vefcovi Canonici fi dice , per conto de' loro Vicarj Ge- nerali non precede, perche quefti nel- le Funzioni Corali , Capitolari , e fi- mili , non 11 confiderano che come Ca- nonici : Cosi dice il Panimolla al luo- go citato (g) ma i Vefcovi , e ad un tempo Canonici , dalle cui perfo- ne il Karattere Vefcovile e infepara- bi.le , ne* Scrutinj debbon effer' ono- rati ; non debbon perb preceder' il De- cano ,0 Prefidente del Capitolo , ma , come 1' Abate (b) Vincen^o de" Fran-r chi (i) il Graxiani (^)e'l Panimolla al hogo citato dicono ( / ) debbon fe- dere dopo il Decano, o Prefidente che iia; o come il Franchi al luogo citato per conto del Vefcovo Configliere del Principe rifpetto al Prefide nelle Die- t^ foggiugne . Fuori del Capitolo ; o del Configlio rifpettivamente poi ogni Vefcovo, come maggiore , tanto tut- te le Dignita, e Canonici , quanto il Decano , e '1 Prefide per Sentenza dell' Abate ( m ) del Graham ( n ) e del Panimolla (0) preceder debbe. ;i Per conto de' Prelati eftranei poi , 2i che alle accennate Funzioni intervetv gono , pare , che , non effendovi P er loro I / \ n , , A*« n t t » 4 , . < - ' n - *' m - w v ' »-•..-. ( g ) Ann. 5. ». 19- ,«*„.« efrTrsben, < i ) Dw. 3 $. «. 3. ( m > toe. eit e ap. $tn. Parte II. Cap X. 161 loro hiogo particolare , debbon* efler' onorati con fedie diftinte , non gia tra* Canonici , ma in terzo luogo , come per conto de* Viearj Generali fi dice , quando Confuetudine non v'e, percui effi ne* Stalli Canonicali il primo luogo aver debbano; onde viene , che gli A- bati , i quali in Dignita propriamen- te coftituiti fi dicono ; quegli fegna- tamente , che de* Pontifical^ la pre- rogativa godono , ne' luoghi alia loro giurifdizione foggetti , per fentenza del Gavanti al luogo citato (a) e del Panimolla al luogo parimente citato(b) debbon federe , o appreflb al Vicario> o in una Sedia da Camera, fenza or- namento , e fenza gradini ; o di rim- petto al Vefcovo , con un gradino , che T altezza di mezzo palmo non ccceda . i| Ma , perche , come fi e accenna- to , in alcune Chiefe ,. oltre i Cano- nici numerarj vi fono anche i fopran- numerarj , e quefti in due Clafli del tutto diftinti , non voglio lafciar di dire , che quei della I. Clafle al Ca- pitolo fono veramente, e propriamen- te aggregati ; e del fuo corpo fi dico- no : in Coro hanno il loro Stallo ; in Capitolo la Voce , e per la loro am- miflione il numero de Canonici fi ac- crefce . I Canonici della Clafle fud- detta per tanto , da quelli dell* anti- ca erezione della Chiefa differenti non fi ponno dire : Sicche , cosi gli uni , co- me gli altri, tanto attivamente, quan- to paflivamente , non meno per conto delle prerogative , che de y pefi unifor- mi fono : cosi dicono il Lotterio (c) Carl' Antonio de Luca al Gra^iano ( d) il Panimolla ( e ) il Cardinal de Luca ( / ) e la Rota Romana avanti Monf. Lancetta in una Kovarienfe Praceden- tid il d\ 3. Luglio 1715. , e quei , di cui fin qui fi e parlato , tali fono . ' 24 I foprannumerarj della II. Clafle poi Canonici veramente non fono ; ma del Titolo per la mera onorificenza fst- no fregiati : efli di quelle prerogative , Ateneo Tomo V. che a veri Canonici competono , non partecipano: onde per la Ioroammitfio- ne T antico numero non fi altera ; il perche co' numerarj per cib , che la Precedenza concerne , concorrer non ponno : mentre , fe diverfamente fi pra- ticafle , il Corpo del Capitolo a fepa- rarfi, e dividerfi verrebbe, che, come il Pignattelli (g) il Gra^iani ( b ) il Panimolla (i) la Rota Romana (k) e dopo quefli, il Pittoni ( / )riflettono, unito comparir debbe , altramentc fcandalo recherebbe; allorafegnatamen- te , quando le Erezioni di efli Cano- nical foprannumerarj co'diritti de'veri Canonici le aflegnazioni de' flalli in Co* ro , e del Veto in Capitolo piena- mente feguite non foflero , fendo que- fte di quelle prerogative ; che , come il Lotterio a I luogo citato ( m ) il Barbofa (n ) e '1 Tonduto ( ) infegnano, pro- priamente parlando de' veri Canonici, fono particolari ; al qual propofito al- cune preferve , e limitazioni praticare fi fogliono , per cui , come la detta Rota Romana avanti Monf: Priolo ( p ) ed avanti Monf: Lancetta in una Ro- mana flatus ZagaroU il dl 19. Novem- bre dell' Anno 1 706. rifpofe , il diritto de* Canonici illefo refta . Rifletter parimente conviene , che , 25 feguendo Tunione di due Chiefe, Tuna dair altra nella fondazione feparate , ficche , ftante V unione , un folo Ca- pitolo a formar venghino , tra' Cano- nici , cos! dell' una , come dell' altra Chiefa , in tutti gli atti , cos) per conto del Coro, delle pubbliche Adu- nanze , e di altri atti , come delle Proceflioni , in modo proceder fi deb- be , che i Sacerdoti i primi luoghi occupino ; indi i Diaconi ; pofcia i i Suddiaconi , e gli altri di grado in grado fuccedano , quantunque pofte- riormente ammefli , giufta la difpofizio- ne del Teflo ( q ) ficche tra' Canonici di efle Chiefe unite in tutte le pubbli- che funzioni , cos! in federe , come in camminare , attefa la difpofizione del X cita- C a ) V.Abbatm.^. Id) Dip. 687. num. 4. ( b ) Ann. 6. n. x. ( c ) Loc. eh. lib. r. q. 19. «. 4. ( e ) Deeif. 98. Ann. 1. nam. 5. tftqq. i h ) DfcTl •^•37*^.2. ( g ) Confuh. 9 .n^.tcm.6.ccnfuh. 7 x. n.irZ.,m. 9 . VA m £- r rf ''•«$•«• 3- (m) D.lib.x.num.tf.ef m . ( „ ) De Canon. / 3 . n. y. 162, Delle Precedence citato Tefto, la graduazione , e l'ordi- ne dal ricevimento, cosi dell' una, co- me dell'altra Chiefa, fenza alcuna di- ftinzione, fi offervi; mentre per difpo- fizione delle Leggi , tanto Naturale , e Divina, quanto Canonica, e Civile, il maggiore , e'l piu degno preferire fi debbe : cosi la regola ampliando , quand' anche 1' ofTervanza in contrario vi concorra , la Rota Romana avanti AlefTandro VIII. ful rifleflo, che l'of- fervanza per tal conto irragionevole : , c percib in qualita di Corruttela piu tofto, che di Confuetudine fi confidera ha detto; econragione, mentre , cosi alia ragione , come al fenfo ripugna , eheun Diacono, a cagione di efempio, il luogo piu degno in concorfo con un Sacerdote occupi_: il perche tale Ten fo , come ho detto , a cib , che la Precedenza riguarda . Compongono quel Capitolo, il Prepofto, e XVIII. Ca- nonici , 1' uno de' quali e Arciprete , Prebenda Teologale , con cura d' A- nime , nella propria Canonica : fette Cappellani Corali , uno de' quali fi chiama Mae fir del Coro: occupa egli, dopo i Canonici , il primo luogo : i Cappellani fuddetti comparifcono in Cotta , ed Almuzia , a diftinzione de' Canonici , i quali ne' tempi eftivi ufa- no la Cotta fopra il Rocchetto : ne' tempi jemali portano la Cappa , all' ufo degli Ordinarj del Duomo . Avanti 1) Anno 1630. per quanto da un Breve di Papa Urbano VIII. in data di 7. Dieembre di quell' Anno fi vede , per lo corfo di piu di mez- 27 tenza, come alia Legge , ed all' Equi- , zo Secolo tra quegli Arcivefcovi , il ta conforme dalla CongregaTJone de Riti piu volte e ftata feguitata , con refcrivere , che , rigettata la contraria ofTervanza, come abufiva , a' Canonici neir ordine Sacerdotale coftituiti da' Canonici, Diaconi , e Suddiaconi , co- si in Coro , in Capitolo , e nelle al- tre pubbliche Adunanze , come alle Proceffioni la Precedenza ccduta effer debba : cosi dice il Graham , cosi altri Dottori nella citata Decifione di Alef- fandro V11L riferiti. 26 Ma, fendomi pervenute , merce il bel genio dell' Erudito Avvocato Piz- zotti , le memorie dclla Bafilica di S. Ambrogio maggiore di Milano, Uf- fiziata , non folamente dal Capitolo Secolare , ma anche da quello de' Mo- naci Ciftercienfi , di parlare di effi per conto di cib , che il noftro Aflunto concerne, lafciar non voglio. Non in- tendo perb riandare all' antichita, ed alia magnificenza di effa Bafilica , baftantemente defcritta da quei , che delle grandezze della Citta di Milano hanno fcritto , e fegnatamente dal Villa nel fuo libro intitolato le fette Chiefe Sta^ionali di Milano , Seconda Roma : da Carlo Torre nel fuo Ritrat- to di Milano : Non intendo tampoco andar ricercando , come , e quando ef- fi Ciftercienfi col Capitolo , e Cano- nici Secolari ad abitare , ed offiziare nella medefima Chiefa s introdncef- fero: Ridurrb pertanto il mio difcor- Capitolo de' Canonici, e quello de' Mo- nad le Controverfie fopra il Dominio , e '1 poffeffo di quella Chiefa , erano ftate difcuffe . Al tempo del Cardi- nal' Arcivefcovo Federico Borromeo finalmente dell' Anno fuddetto per Concordia feguita in Roma , furono terminate : E per conto della Prece- denza fu convenuto , che ad ufHzia- re in Coro quotidianamente i Cano- nici i primi effer doveffero . Che 1' Unica Meffa Solenne nel Sabato San- to alternativamente un' Anno dal Ca- pitolo Secolare ; P altro dal Regolare celebrare fi doveffe : che cosi per con- to della benedizione del Gereo fi pra- ticaffe : e che a quel Capitolo , che la Funzione faceva , la fpefa del Ce- reo addofTata foffe. Che all' Abate de' Monaci in ogni fua Funzione Ecclefiaftica 1' ufo de' Pontificali libero reftaffe : che pe' di lui Pontificali la Sedia a fuo arbitrio dal Corno del Vangelo , o dell' Epi- ftola collocar faceffe; alia riferva de 5 giorni perb , ne' quali 1' Arcivefcovo , per celebrare , portarvifi voleffe , ne' quali la Sedia dell' Abate dal Corno dell' Epiftola collocare fi doveffe, e fempre fenza Baldacchino. Che, portandofi ad effa Chiefa Ar- civefcovi , Principi Sovrani , ed altri Perfonaggi grandi , occorrendo ricever- li alia Porta maggiore , amendue i Capitoli intervenirvi doveffero ; ed a' Mo- 28 29 Parte II. Monaci , fenza 1' intervento de' Ca- nonici , di andarvi permeflb won foffe E quando il Vicario , e '1 Tribunate di Provifione ( di cui opportunamen- te parleremo ) vi fi portafle , da 5 foli Canonici ricever fi doveflero. 30 Che 1' efpofizione del Venerabile ; e 'J Sepolcro nella Settimana Santa , nn Anno da' Canonici ; V altro da* Monaci ; nelle loro rifpettive Navi della Chiefa fi faceffe. Che, inforgen- do impedimento , per cui in quella mattina all 5 Altar map°iore due Mef- fe Capitolari celebrare non fi potef- fero, da' Canonici folamente vi, fi ce- lebraffe, e i Monaci in un' altra Cap- pella dalla loro parte celebrarla do- vefTero . 31 Che in raorte, cosi del Prepofto , o de Canonici, come dell'. A bate, o de 1 Monaci, amendue i Capitoli, Se- colare, e Regolare , inter vernirvi do- yeffero ; con quefV ordine , cioe che in morte di uno del Clero Secolare la Funzione dal Regolare dovefTe farfi ; ed in mOrte di un Regolare il contra- rio praticare fi doveffe ; e 5 1 Cadavere da due di ciafcun Clero (i portaffe ; tenendo la deftra quei del Clero , a cui la Cerimonia fpettafTe . Che in ogni altra Funzione il luogo piu de- gno al Capitolo de Canonici compe- teffe. Che, venendo polluta la Chie- fa, quando 1' Arcivefcovo, per ricon- ciliarla , non voleffe portarvifi , otte- nutane da effo la permiffione, a vicen- da dal Prepofto, o dalf Abate, fare fi dovefTe, ma, cominciando dal Pre- pofto , Che il Dooiinio della Chiefa di Confenfo d' amendue le Parti all' Arcivefcovo reftaffe : il tutto coif ac- cennato Breve della Claufola Subla- ta, e '1 Decreto Irritante munito, fu approvato . 32, Prima di allontanarmi da quella Me- tropoli non voglio lafciar di dire, che T Infigne Capitolo di quel Duomo e divifo in piii Ordini, de' quali il ma<*- giore e compofto di cinque Dignita : vale a dire Arciprete , Arcidiacono , Primkerio , Prepofto , e Decano , di Ateneo Tom.V. Cap. X. 163 Dieci Prebende Sacerdotali , ad una delle quali va annefta ia Penicenzie- ria maggiore; Dieci Prebende Diaco- nali; Cinque Suddiaconali : per Con- ceffione di Papa Benedetto XIII. ufa- no effi la Mitra di Damafco bianco. II Capitolo minore e compofto di un Maeftro di Cerimonie , con un Coa- diutore; Maeftro di Coro chiamato ; Primicerio de' Lettori : quattro No- taj , Cinque Lettori maggiori , de* quali il piu Anziano e chiamato Se- condierio ; Dieci Lettori rainori , e quattordici Mazzecronici . Avvi poi il Collegio de J Vecchioni , e delle Vec- chione , iftituito da S. Ambrogio, die- ci per ciafcun SefTo; quali nelle Mef- fe folenni offerifcono Pane , e Vino , in nome, per ajuto, e follievo di tut- ta la Citta. Le^ regole general! riaffumendo , 33 che T Abito de Canonici in Coro uniforme efTer debba, a tutti e noto: per conto de 5 Protonotaj onorarj dun- que , benche quello della loro Dignita poffino ufare , la convenienza vuole che fe ne aftenghino ; mentre , come fappiamo, non tutte lc.cole, che le- cite fono, convenevoli fi giudicano : A tali Canonici pero , giufta la difpofi- zione del Decreto della Congrega^ione de'Ritty riferito da Pirro Corrado (a) cosi in Coro , come alle Proceffioni l'Ufo della Toga pavonazza fi permet- te; purchel' Abito Corale, a quello de gli altri Canonici confimile fia ; il per- che, ufando i Canonici femplici in Co- ro la Cotta, coir Almuzia, il Canoni- co Protonotajo onorario , per Decreto della medefima Congrega^wne , il Roc- chetto fopra la Cotta ufar non debbe Ma i Canonici Protonotaj eftranu- 34 merarj , i quali in Dignita coftituiti fi dicono, e 1'ufo dell'. Abito Prelati- ziogodono, vale a dire Rocchetto, e Mantelletta pavonazza ; attefa la di- fpofizione del Cerimoniale ( c ) nelle Funzioni Ecclefiaftiche non debbon fe- dere tra' Canonici ; ma , come dice il Panimolla ( d ) dopo gli Abati , in X 2 luo- ( a ) Vrat.difo.Apoft.llb. k.c. (, num S2. /M t\„„ j a , , ,. r 164 luogo terzo . Cosi parimente fi dice, quando i Canonici Protonotaj alle Fun- zioni in Abito Prelatizio intervengono ; ma , riputandofi in tali cafi , come eftranei, delle diftribuzioni quotidiane non partecipano. 35 Quando poi, cosi le Digmta , co- me i Canonici , negli atti Capitolan il loro Collegio non rapprefentano ; ma come Perfone particolari compa- rifcono, ed i Protonotaj nel loro Abi- to fi trovano , efii Protonotaj , come perfone in Dignita coftituite , fopra i Canonici la Precedenza goder debbono; poichei Canonici, febbene in varj at- ti ] come Dignita fi confiderano , tali perb propriamente non fono (a) Quan- tunque pertanto 1'immemorabileCon- fuetudinea loro favore addurrefi pof. fa per fentenza del Pignattelli (£) la Precedenza a' Protonotaj ceder deb- bono . Anzi , quand' anche quefti in Abito Protonotariale non companfchi* no per Decreto delta Congregation de Rtti riferito dal Barbofa ( c) e dal Pignattelli aluoghi citati , la Preceden- za^loro compete . . Cercandofi , fe i Sacerdoti femplici cfelle prerogative de* Canonici par- ted par debbano , per facihtare la rifoluzione del Quefito , anche per tal conto convien premettere , che le Cattedrali', o Collegiate, che fieno , in due modi fi eriggono , 1 uno che in ] Dignita , e Canonici , da' Cappellani o Preti femplici diftinti confifte j 1 al- tro compoftodi Canonici, e Cappella- ni, o Preti femplici, che co Canoni- ci il Capitolo coftituifcono; hannoelli Preti Voto co' Canonici ; con quefti al- le Funzioni affiftono ; c cosi de' frutti delle Prebende, come delle diftnbuzio- ni quotidiane parted pano ; Sicche da Canonici, non per altro che per con- to del Titolo , e della Precedenza li diftinguono . 37 Attefa la difpofizione del Tefio (d) per cio, che i Cappellani , o Sacerdo- ti femplici riguarda, quantunque que- Delk Precedence fti in Capitolo abbian Voce , e delle diftribiizioni , come i Canonici , goda- no , come inferiori tuttavia fi confide- rano; i loro ftalli da quelli de* Canoni- ci fi diftinguono : Cantar Meffe folen- ni, o fare altri atti, per cui a' Cano- nici eguagliarfi poflino , loro non e per- meiTo, perche , come IzRota Roma^ na ( e ) ha detto , i pro degni da men degni diftinti efter debbono : fen- tenza , che di mente della medefima Rota al luogo citato , allora parimen- te precede , quando i Benefiziati in Capitolo, comefi e detto, hanno Vo- ce , perche da cib non s inferike , eti efli Benefiziati del Corpo del Capitolo fieno. Per conto dell' altro Corpo a fa- vore de' Benefiziati poi fi rifponde , perche la loro eguaglianza co' Cano- nici fa, che, prefcindendo , come li e detto , dal Titolo , c dalla Preceden za , come la citata Rota Romana (/ ) ha detto , in qualita di Canonici ii confiderano . Suppofto , quanto fi e accennato , 36 38 pare f ,, , che i Cappellani, in affenza de Canonici, i luoghi, che a quefti com- petonooccupar poifino; mentre 1 egua- glianza opera ancora , che indiftinta- mente gli uni co gli altri conliderar fi debbano (g) Si, perche, fendo m Coro , tanto gli ftalli de' Canonici , quanto quei de' Benefiziati eguali , e fenza diftinzione , cosi gli uni , come ali altri gradatamente , e continuata- mente feder debbono , (b) Si anche perche , come di fopra fi e accenna- to tale continuazione il decoro della Dignita Ecclefiaftica feco porta .: co, si parimente avanti Monf. Coccmo la medefima Rota ( i ) ha decifo. Una Controverfia , che al di fopra 39 efaminato Quefito fi adatta, tra' Por- zionarj della Metropoli Cefaraugufta- na da una parte , e i Canonici di quel Capitolo dall' altra inforta , mi fi prefenta, che d' efter rapportata in quefto luogo degna mi fembra . 1 re- tendendo quei Porzionarj, in congiun- tura- t A \ Gl cab ten. de Chrie. non refsdente [ e ) 416. p.*. ret. ( h ) D,™z.nlm. i.p.^ec. ( 1 ) Dmi 197. mm 4. 617. n.9- Parte II. tura della Confecrazione degli O^Ii , quando nel loro Abito all* Arcivefco- vo affiftevano, nell' ufcire dal Coro , la Precedenza fopra' Canonici loro cf- fer dovuta ; fenza interpellare il Ca- pitolo , nella Congrega^ione de Riti , come in alcuni Cafi fi pratica , fece- ro efaminare il Dubbio del feguente tenore: An Sept em Diaconi & Duode- cim Presbyteri , qui Oleorum confecra- tioni feria V. in Ccena Domini Rev. Archiepifcopo injerviunt , facrofantlam Eucharifliam , debeant fufcipere ante Capitulum , & Canonicos , babitu Cleri- cali e Cboro egredientes , an vero pofl Capitulum, & ante Portionarios : il dl 8. Aprile del 1690. fentito prima il Voto di Monf. Santi , Maeftro delle Cerimonie Pontificie , che fu del fe- guente tenore : Refpondeo , omnes Pa- ratos , ratione Paramentorum facrorum, debere refici fantta Eucbariftia ante omnes de Cboro non Paratos , ne' ter- mini del riferito Voto refcriffe. 40 Ma il Capitolo , di tale Rifo- luzione avuta notizia i a quella non acquietandofi , per la revocazione al- ia medefima Congregazione ricorfe . E per fondamento delle Tue ragioni il Dotto Avvocato Pittoni difle , che, fuppofta la fuffiftenza del riferito Re- fcritto ne' termini della Legge comune, attefa in quel cafo la difpofizione del- loStatuto di quella Metropoli, diver- famente giudicare fi dovea , mentre in effo cosi fi legge : Fatta la Comu- nione ( cioe del celebrante ; quel del Coro efcano fecondo la loro an^ianit^ ec. e prima ft comunicbino le Dignita Afftjienti : dopo il Diacoho , e 7 Sud- diacono; ed appreffb quel del Coro , co* i medefimi loro Abiti ordin\hrj . Indi profeguendo , foggiugne : E dopo aver comunicati tutti li p re ti , che efcono dal Coro , fi comunicbino tutti i Saeer- doti , che vengono alia Confecrazione del Crifma. II perche fi diceva, che, quand' anche , cosi la difpofizione del' la Legge comune , come quella del Cap. X. 165 Ccrimoniale al Oipitolo fi opponef- fe , e le ragioni da Monf. Fanti ad- dotte fu (Tinreffero , per conto di quel- le Chiefe, che co' loro Riti, eStatu- ti particolari fi governano, la difpofi- zione della Legge Comune , e del Ce- rimoniale a ceflar viene : cosi per te- ftimonio del Barbofa ( a ) della mede- fima Congregation il di 17. Settembre del 1608. in una Monrealenfe fu rifo- luto : cosi in una Sivigliana il di 22. Gennajo del 1695. proponents il Car- dinal d' Adda. Cosi dice il PignatteU li { b) cosi ha decifo la. Rota Roma- na (c) Anzi , non oftante la difpofi- zione del Cerimoniale, Sotto il di ji. di Giugno del 160$. per Decreto ge- nerate concernente tutte le Chiefe di Spagna fu dichiarato , che il folito of- fervare fi doveffe : Ed in materia di Precedenza la chat a Rota id) ed ol- tre molti altri Dottori , che da me fono gia ftati riferiti, e che opportu- namente il riferiranno, i\Panimoll a (e) molte altre ragioni adduce , che an- che dal Pittoni furono riferite. ^ Ma , non oftante quanto di fopra fi 41 e accennato ; e quanto quel Celebre Avvocato colla fua Dotta Penna fep- pe dire , la medefima Congregate il di 2. Gennajo del 1696. refcriffe : In Decifis . Rifoluzione uniforme ad ua altra prefa in una Segontina il di 1 7 Novembredcl 1657. del feguente te- nore: Presbyeros, Diaconos , & Subdia- conos , facris Veftibus indutos , & in Confecratione Oleorum mini fir antes , fa- era Comunione reficiendos effe , ratione Paramentorum , ante omnes de Cboro non paratos ; etiam Dignita tes . Per la medefima confiderazione de* Paramen- ti Sacri la Congregate per teftimo*" mo del Barbofa (/) p i u VoIte ha decifo, che , cosi per conttf delle In- cenfature ; delle diftribuzioni delle Candele ; delle Ceneri , e ddk Pal- me , come per conto dell* Adorazione della Croce, e d J altre Funzioni Ec- clefiafliche , i Canonici preceder deb- ba- { I I Simm -Apofi- ^c. v. fiatutum num. r.fehn. Care, c 14. mm » - {{) D- Somm. v. Canonici quoad locum , & iJjfntLJr'J'i '"' rrS vJ ® ec - *• ** H ' S- "■ 5- i66 42 43 bano : e ne' luoghi fopiiaccitati fi ag- gtugne , che i' offer vanza in contra- rio, come abufiva , rigettar fi debbe . E fe la Rifoluzione fuddetta anchc piu al fondo fi efamina, piu ragionevo- le fi trova ; poiche , quantunque il Vefcovo, e'l Capitolo un folo Corpo coftituifchino ; ficche regolarmente da akri interrotto effer non debba , tale regola per conto della propofta Qui- flione fi limita ; mentre in ordine alia Funzione , di cui allora fi trattava , quei, che all' Arcivefcovo affiftevano , con effo lui uniti , e cooperanti com- parivano: Onde , come il PignattelU ( * .) offerva , avendo effi parte nell' efercizio di un Mifterio Divino , co- me parziali Miniftri , il Pontificate , e T intero principio del medefimo cofti- tuivano: in ordine all'onore per tan to dal Vefcovo feparare non fi dovevano: Si anche perchfc T Eccellenza de' Para- menti Sacri , come il Panimolla al luo- go citato (b) foggiugne, della preroga- tiva di tutte le altrc Dignita , che di quelli adorne non comparifcono , Supe- riori fi confiderano. Pub dubitarfi ancora , fe un Canoni- co , ottenendo per difpenfa Pontificia una Cappellania , o Benefizio nella Chiefa medefima, di cui egli e Cano- nico , intervenendo quivi alle Funzio- ni in qualita di Cappellano , o Benefi- ziato , gli altri Cappellam , o Benefi- ziati di- lui piu Anziani preceder poffa e per proceder' anche per tal conto con chiarezza maggiore , fi dice, che,com- ponendo i Benenziati un Corpo ,0 Collegio da quello de' Canonici diftin- to , °quegli nelle Funzioni benefiziali tra' Benenziati il luogo , che ad effo , come tale, compete , occupar debbe , come per conto del Cardinale Vice- cancelliere in concorfo cogli altri Cardi- nali , feguitando la fentenza della Ro- ta Romana avanti il Cardinal Serafino ( c ) e nelle Recen^iori ( d ) detto ab- biamo . E come per conto degli Udito- ri di Rota , e de' Canonici Patriarch*! , Delk Precedence Arcivefcovi , e Vefcovi nelle Bafihche fi pratica . Tn una Comenfe Prteminen- tiarum il di 14- Maggio del 1653- » Congregate de' Riti cosi refer liie . Per conto di quei Benefiziati poi , 44 che Collegio da quello de 5 Canonici diftintonon hanno; onde nella propria Chiefa , come particolan fi confidera- no , attefa la regola , per cm il mag- aiore in Dignita il minore preceder debbe, al Canonico Bcnefiziato , cne in Abito Canonicale tra 3 Canonici com- parifce, fopra tutti gli altri Benefizia- ti non Canonici la Precedenza compete cosi dicono il Menochio ( c ) il Lott e- rio (/■) e'l Barbofa (g ) CAPITOLO XL Delia Vreceden%a tra Cattedraliy e Collegiate : tra Collegiate , e Collegiate : tra Collegiate , e Varrochi : tra Tarrochi , e Vicar) Foranei . COftituendo , came neCapitoli ante- 1 cedenti fi e detto, il Capitolo d ogni Cattedrale, col proprio Vefcovo, un Corpo , ne fiegue , che , cosi , mentre la Sede Vefcovile e piena , anche in affenza del Vefcovo impedito, come in tempo della di lui Sede Vacan. te, ad effo Capitolo fopra tutti 1 Ca- pitol! inferior! , ad effa Cattedrale fu- bordinati , e fopra i Parrochi , tanto nella Cattedrale ftefla , quanto nel*e Chiefe de' Capitoli infenori , e de Parrochi, la Precedenza competa. ^0- si fi dice per conto de' Canonici , cne in qualita di Vifitatori a' Vefcovi nelle Vifite affifiono (b ) Ma , per ben comprendere , qua 11 * prerogative alle Dignita , e Canonici delle Collegiate diftintamente competa- no premetter conviene , che efle Col- legiate in due Claffi fi diftinguono : in- fant le une; femplki le altre fi chiama- ' no : \ 1 ) ^d^&M&.%$^^ Parte 11 no : Infigni quelle fono , nelle quali fette requifiti concorrono , il primo de quali quello della Matric'tta fopra le altre Chiefe alia Metropoli , o Cat- tedrale foggette , fi dice : per la II. fi confidera la nobilta. del Luogo , ove la Collegiata fi trova : III. la fua anti- chita : IV. la Precedenza , che fopra le altre Chiefe gia gode ; allora fegna- tamente, quandouna delle Chiefe, fo- pra di cui la Precedenza le compete , e parimente lnfigne : V. la ftruttura degli Edifizj , cosi interiori, come efte- riori : VI. il numero delle Dignita. ., de* Canonici, e d 5 altri Miniftri. VII. la moltitudine delle Perfone, che, per affifter' a' Divini UfEzj , vi concor- rono : 3 Requifiti , che tutti uniti in una Collegiata difficilmente fi ponno tro- vare, come nella Reale, ed Imperia- le di Santa Maria della Scala di Mi- lano fi trovano : Anzi effa da Papa Pio IV* in un fuo Breve , fpedito il di 24. Gennajo del 1561. colle feguenti parole da tutte le altre di quella Cit- ta viene diftinta : qua in ilia Civitate valde Infignis exiflit . Fu ella fondata dell' Anno 1385. e dotata di Ducali Territorj , e Feudi , di Pizzabrafa nella Provincia di quello ftato ; e di Caftel Vifconte , nel Contado di Cre- mona, da Bernabb Vifconti, Vicario Imperiale , e Signore di Milano (a) colla riferva del Padronato a favor fuo , e de' SuccefTori ; il tutto coir approvazione di Urbano VI. (b) 4 II Duca Francefco II. Sfbrza Vi- fconte pofcia da Papa Clemente VII. a favore del Prepoflo ottenne Y Ufo de' Pontificali , more Epifcoporum , in if fa Ecclefia , & extra Earn , colla fa- col ta di conferire la Tonfura , e i quattro Ordini minori a' Chierici af- fiflenti al fervigio di quella Chiefa la prerogativa di benedire Croci , Im- magini; Campane; Suppellettili, eVa- fi Sacri : di riconciliare qualunque Chiefa ; altri luoghi Ecclefiaftici , e loro Cimiterj polluti , con altri Pri- vilegj , e Prerogative efpreffe nella Cap. XL 167 Bolla di detto Pontefice , fotto il dl 25 Agofto del 1531. fpedita ; e fe- gnatamente 1' erezione delle due Di- gnita, Arcipresbiterale, ed Arcidiaco- nale: Sei Cappellanie: due Manfiona- rie; e due Levitiche. Deir Anno 1541. Carlo V. con fuo 5 Diploma , fpedito in Vormazia il di 14. di Giugno del 154s- dichiarb la medefima Chiefa fua Cappella Im- periale, con prender fotto la fua Ce- farea protezione, cosi il Prepoflo, e'l Capitolo, come i fuoi bent. Filippo IV. Re di Spagna , con 6 fuo Privilegio , fpedito in Madrid il di 19. Marzo del 1662. ereffe la me- defima Chiefa in fua Reale Cappel- la, con tutte le prerogative, che go- dono fimili Reali Cappelle: il perche ne' Paffaggi delle Regie Perfone per Milano; e nella loro Dimora in quel- la Citta , al loro Ecclefiaftico Servi- gio , come loro Cappellani d' Onore , affiftono quelle Dignita , e Canonici , non folamente nella Corte Reale , ma anche in ogni altro luogo , come appunto per ordine della Regina Ma- dre di Carlo fegui dell* Anno 1666. nel Viaggio di Margherita d' Auflria , Spofa dell' Imperadore Leopoldo I. di gl: mem: , da Madrid a Vienna : Dell' Anno 1708. nel paffaggio di £li- fabetta Criftina Vvolfenbutel Spofa del gloriofamente Regnante Auguftif- fimo Carlo VI. verfo Barcellona: del 1 71 1. nel ritorno di S. M. C e G da Barcellona a Vienna : e dell* Anno 1 713. nel ritorno parimente da Bar- cellona a Vienna della medefima Eli- fabetta Criftina Imperadrice altresi gloriofamente Regnante , nelle quali occafioni il Prepoflo della medefima Chiefa , per ordine del Principe Eu- genic di Savoja , allora Governatore di Milano , aflifle alia Benedizione del- la Menfa. Alle accennate prerogative di detta 7 Chiefa fi aggiungono anche le feguen- ti ; vale a dire, che il fuo Capitolo, quando fi porta alle Udienze delle Re- gie Maefta , a diftinzione di ogni al- tro ( ? .) Ehncb. Familiar, in Mediolan. Domin. Feud. i))jign.f. 7$, efeqq. V b ) Strom, rog, Ambrof. Anf. not, Milan. 19. marx.. 1385. i68 Delle Precedence tro Corpo Ecclefiaftico , viene amrnef- 10 al foglio interiore nel la ftanza di -rkiro al bacio della mano . Mel giorno ,oeir Affunzione della B. V. , alia quale la Regia , ed Imperiale Cappella e de- xlicata, i Pubblici Rapprefentanti del- la Citta, colte loro Infegne , portanfi a fare 1'obblazione , 1' ultimo de' Ca- nonici Ii riceve alia Porta maggiore della Chiefa, e tenendo e fib Canon ico giufta Sordine del Re Filippo IV. fpe- dito in Madrid il d\ 20. Novembre del 1627. il primo luogo, gli accompagna fino a' Cancelli del Santfa SanSlorum , dove il Prepofto in Abiti Pontifical! , rieeve TObblazione. 8 Fra* Capitolari il Prepofto oecupa il primo luogo ; ¥ Areiprete il II. V Arcidiacono il III. indi i Canonici , oiufta Y ordine dell* anzianita del lo- ro pofTeffo: a' Coadiutori precedono i proprietarj, benche quefH dopo quel- li de' loro Caoonieati trovinfi in pof-> feffo < In Sito inferiore fi collocano i .due Maeftri del Coro ; indi i due Maniionarj , dopo i Cappellani ; Suc- ceffivamente i due Leviti . $ Venendo controverfa al Capitolo di detta Collegiata la Precedenza , che per molti titoli pretende eyerie dovuta come altre Reali Cappelle godono , 44 cui il Qhiskvio nel fuo libro intito- lato Aula Sacra Principum ( a ) cosi prende a dire : lmmediatum coram Principe public's! in fupplicationibus lo- cum jure fibi vindicartt , & alternatim, nt in Aula Hifpan'tca , cum adis pr't- mari noq v* e , chi non fappia , die , come ha JO 1 1 12 IS ■ ii«i• 4. tm a- *'• * 47. »• 7- 9- 1Q ' rec - aet ' ** % ' * * ( e > De Lt/c.fr hurf.ilife. 14- ». 8.13. i?- r _ , > '*. { g ) Rft. d. dee. 85. », 8. p, 5. W, ha dctto la medefima Rota Momana avanti Monf. Mo lines in una Luc an a Preeminent iarum il di 28. Giugno del 1700. , alia Collegia ta Infigne in con- corfo coir altra > che tale diftintivo non goda , la Precedenza competa . Cosi la medefima decifione dice doverfi pracicare per conto di una Collegiata , parimente Infigne della Citta in con- corfo di altra fimile ; ma fuburbana , pofcia in Citta trafportata: molto piu quando 1' Abito della prima di quello dell* altra e piu nobile : E quel , cihe a favore delle Collegiate Jnfigni in con- corfo colle femplki fi e detto , per De- ere to della Congrega^ione de* Riti , ri» ferito dal Barbofa {a) quando la fem- plice prima della Conceffione del Tito- lo d* Infigne unita, fiaftata eretta, pa- rimente procede ; poiche il diftintivo dell' lnfignita e quello, che attender fi debbe , ottenendo per tanto alcuno in forma comune la Prima Dignita. di una Collegiata Infigne y fenza che tale diftin- zione al Papafiaftata efpofta, lagrazia per fentenza della Rota Romana ( b ) di niun valore fi giudica . II perche i Prelati , i Prepofti, i Rettori , i Ca- nonici , e i Benefiziati della Collegia- ta della I. ClafTe , giufta la difpofizio- ne del Tefio ( c ) preceder debbono : E tanto a favore delle unc , quanto a favore delle alt re , come appreffb di* ftintamente vedremo , in competenza colle Parrocchiali femplici , per fenten- za della medefima Rota Romana ( d ) la medefima ragione procede : ma ne i fuperiori delle une , ne quei delle al- tre di effe, contro la volontadel Gapi- lo , e de J Canonici , della Cattedrale che quivi debban portarfi , hanno au- torita di conceder luoghi nel Presbite- rio , per afMerV Divini Uffizj , a' Magiftrati Secolari , che nelle Citta, o Terre non hanno giurifdizione ; ne a* Cittadini , che nella Chiefa non hanno Padronato , refiftendo la difpofizione del Concilio di Magon^a , riferito nel Tefto (e) 14 Avvertire parimente conviene , che , quantunque generalmente ogni Ateneo Tomo V. Parte II. Cap. XL 1 69 Chiefa Collepiata le non Collegiate preceda, attefalafuperiorita della Ge- rarchia Secolare, alia Parrocchiale di efla Gerarchia , fopra la Gollegiaca Regolare la Precedenza compete: co- si per conto di rutti 1 ( hierici Seco- lari in competenza co* Regolari fi di- cosi fcrive il Cardinal de Luca ce (/) la Rota Romana nelT accennara Lucana P r anche per conto delle Dignita , e de* Canonici in particolare procede ( i) allora parimente , quando i Canonici della Cattedrale , unitamente col Ve- fcovo, alia Collegiata , per quivi ce- lebrare qualche Funzione , fi portano. Y Anzi (a ) Som Ap.dec' col', ill. n.4. ( b ) D.decig.p.i.div. ( c )C.JJatututmz.edIvilagl.eAntJaBudrin.j. C d ) Dec 87 11.4. p. i-j.^ee. ( e ) C.i.devit.& bo»cfl Cler. ( f ) Mifcell.Afc.4Q. i g } Dec. i io. rt . 7 , (h j Dec*i 5 6. ( i ) Tenia dee. 1603.11.%. Vol.z. 170 Delle Precedence Aozi la Congregd%toue de* Riti in una /tmpurtenfe Pr<£ccdenti<£ il di 20. Gen fiajo del 1635. dichiarb , die nel Si- nodd i Canonici della Collegiata, an- ehe a ? Benefiziati della Gattedrale , eol loro Capitolo intervenienti ; la Precedenza ceder doveffero . Ed attc- fa la maggioranza delle Cattedrali , per conto de' Funerali , che nelie Col- legiate per le Anime de Defunti Ca- nonici d celebrand Gio: d' Arvegonel- h Decifioni imprefje dopo il Trattato della Cattedra Vefcovile Cefarauguflana {a) dice , che appunto in una Cefa- raugudana Synodi avanti Monf. Cocci- no il di 23. Febbrajo del 1626. con- fermata il di 28. Giugno del medefi- mo Anno, in confiderazione della Di- gnita della Cattedrale , e del Con- forzio del fuo Capitolo col Vefcovo , la Collegiata la Precedenza cederle ne, le Cattedrali Collegiate ancora 11 debbe. Anzi la medefima Congrega^io- j chiamano (g ) onde, come YOflienfe\ ne de Riti nell' accennata Fondana ;] e Gio: Andrea dicono, efle Collegiate in una Tofcanenfe il di 19- Agofto del di Titolo maggiori , che le Parroc- 1619 ed in una Leodienfe il di 10. 1 chiali femplici fi confiderano : il per- Marzo e 21. Aprile del 1668. rifpo- che i Vefcovi debbono vifitar prima chiarato , che i Canonici della Cat* tedraie di Lueca in competenza colle Dignita delle Collegiate preceder do- veffero ; perehe in quel Cafo la Ro- ta piu cofe infieme unite confiderb : vale a dire , efler quei Canonici mi- trati: avere T efercizio della giurifdi- zione temporale ; ed cfler* effi afliftiti dalla Confuetudine , in quella Citta non controverfa : che per altro alle Dignita , di cui qui fl parla iopra' Canonici , generalmente parlando , non fu contraftata . Sendo le Collegiate , come il Car- 17 dinal Tofchi ( e ) oflerva , di qualun- que Parrocchiale femplice piu Eccel- lenti, e piu Uluftri ; mentre dopo le Cattedrali , come fi e detto , imme- diatamente hanno luogo ( f) ed atte- fa la difpofizione della Legge Gomu- fe , detta Sentenza non oftante la con- traria Confuetudine, aver luogo. j 6 Ma per conto delle Dignita prin- cipali delle Collegiate in concorfo co ? Canonici femplici delle Cattedrali , confiderati come Singolari perfone , pa- che a favore di effe Dignita ri- le Cattedrali ; indi le Collegiate : fuc- ceffivamente le Parrocchiali : ed e of* fervabile , che per conto di effe Par- rocchiali ponno dare ad altri le loro Veci. (b) Ammeffo, quanto detto abbiamo , 18 non fi pub negare , che le Collegiate Inffgni fopra le Parrocchiali , quant un- f ponder fi debba; poiche, fendo rego- ,, J la incontraftabile, che quegli, il qua- 1 que in Collegiate, ma femplici , pn le in Dignita maggiore coftituito fi trova , in concorfo coll' Inf eriore pre- ceder debbe : e fendo i Canonici del- le Cattedrali, come fi e detto, non propriamente , ma in largo fignifi- cato , in Dignita coftituiti , dove le Dignita delle Collegiate tali veramen- te fono , per fentenza di Baldo ( h ) e del Caffaneo ( c) la Precedenza ad effe Dignita ne* termini fuddetti fo- pra 5 Canonici compete : Ne pare , che a tale fentenza refifta la est at a deci- fwrte di Monf. Ghislieri , regiftfata tra le Recenxjori ( d ) colla quale fu di- ma erctte , la Precedenza aver non debbano; mentre, per aflegnar regola alia Precedenza, ed alia maggioranza lo ftato precedente non fi attende; il perehe , come il Cardinal de Luc a ( i ) e la Rota Romana avanti il Car-* dinal Serafino ( k ) dicono , la Parroc- chiale , benche Matrice, alia figliale in Collegiata eretta , la Precedenza ceder debbe : regola , che , procede , quantunquc nelle Bolle deli' Erezio- ne in Collegiata fi dica : Sine alterius prajudicio ; ac reguU CancettarieC etiam proprium DefuntJi , fine tamen prejudi- cio in reliquis jurium , & preeminentia- cne , come u w'«i'««* vv «"■*■«*"■■- ? ■■— * * 1 j > 1 j r* rUffizioParrocchialeconcernono; non rum eidem Parocbo de jure , yeldeCon- g& , quando di adempire i Bivini Uf- fuetudine competentium. Anzi a fa vote nzj in Coro fi tratta , ne' quali atto al- cuno Parrocchiale non fi efercita : cost ha fpiegato la Rota Romana appre/fo il Graziani ( c ) e nell' allegata Pam- piionenfe Manutentionis . II perche la prerogativa del Parroco , come la Con- grega^ione de 3 Riti in una Turrit an a il di 14. Febbrajo del 1632., riferita dal Barbofa ( d ) decife , fi riftringe , come fi e detto , in occupare il pri- mo luogo dal lato deftro , lafciando in mezzo al Coro la fedia diftinta per la perfona del Vefcovo , che in ogni Chiefa della fua Diocefi averla debbe ; cosi dicono , Pacio Giordano ( e ) Mi- cbele Antonio Frances (/) e la Rota de'Canonici, cosi delle Cattedrali , co- me delle Collegiate rifpettivamente vi fono anche le Rifoluzioni della mede- fima Congregazfone in una Viterbienfe di 25. tGiugno del r7.11; in una Nullius di 25. Maggio del 1612. , ed in una Pruenefiina Cavarum di 14. Agofto del 1618. . ' Micbiel Ferro (k) coll' autonta d Innocenzo ; del Panormitano , di Feli- no\ di Deciano\ del Salgado; del Gra- Ziano ; de\*Barbofa ; di Befoldo , ed ol- tre molti ai-tf i 3 del Solorzano ,- »«-uo- le, che al Curato della Parrocchiab, cosi nella fua Chiefa , come nelle Pro- ceflloni , in concorfo col Decano del- la ( c ) DJec.zoS.n.A- ( <* ) Soma. Ap.dee.Coll. 546. n.6. e ; ( h ) Tit. Parte 11 Cap. XII la Cattedrale la Precedenza competa, cfemplificandolo col Giudicc Ordina- rio, che, fendo fempre Giudice , an- corche un Senatore fopravvenga, co- me il Vefcovo nella propria Chiefa , preceder debba : Ma, quando per con- to del Senatore tale fentcnza proce- da , ne' Capitoli antecedenti fi e gia veduto : E per conto del propofto dubbio offervar conviene, che, fendo flat a fatta iflanza alia Congregayione de J Riti in una Tufcanenfe Pr fi Prior Collegiata , dum in Cathe- drali cum illius Dignitatibus , & Ca- nonicis interefi , duplici duElu Turibuli turificetur . Sopra il VI. non competcre Priori Collegiate Proecedentiam fuper Canonicos Cathedralis . capitolo xii. Delia Vreceden%a de git Abati , e delle Badejje. PEr poter difcernere , con qual pro- 1 porzione la Precedenza a gli Abati dovuta fia, convien premettere, effer Em* in tre Clafli diflinti : della I. Claf- fe quegli fi dicono , che a Vefcovo alcuno foggetti non fono : efercitano effi giurifdizione ordinaria : fono pro* priamente Prelati ; e per6 Abati Gran- di fi chiamano: onde per ragione del- la propria Dignita ,ufano le Infegne Pontifical! , e" quei della II. Claffe precedono : della II. Claffe , dico , quegli fi chiamano , che per conto delle loro perfone folamente dalla giu- rifdizione de' Vefcovi fono Efenti : e i non efenti precedono : Abati della III. Claffe gli altri fono , che a* Ve- fcovi fubordinati totalmente fi trova- no : e quantunque de' Pontificali per Privilegio abbian 1* Ufo , dalle altre Dignita differenziati non fono ; per- ch-e tali Diflintivi ad effi Abati per propria autorita non competono : ne cofa alcuna fignificano ; ma in effi , come Gio: Andrea {a) Por^io (b) e '1 Marchi ( c ) fcrivono ; come fte- rili fi confiderano. Gli Abati , di cui qui fi parla , 2 diitinguonfi ancora in Secolari, e Re- golari : quefli , generalmente parlan- do, come appreffo vedremo, da quel- li fono incontraftabilmente preceduti : Quei della I. Claffe efercitano giurif- dizione , quafi Pontificale , o Vefco- vile, con tutti gli Ornamenti, che a* Vefcovi competono : Onde quantun- que, ( a ) C*p. ut Apaftolic* de Privil. lib. n. i. ( b ) Conf. 165. ». 8. ( C ) Dec. 1074.. ». *• 174 que , ficcome i Vefcovi , che nelle Caufe Ordinarie giurifdizione ordinaria efercitano , ordinarj appunto delle loro Diocefi fi dicano , cosi efli Abati, che nelie Chiefe , e Territorj delle loro Badie qualche giurifdizione parimente efercitano Ordinary ancora dell* ordine Ecclefiaftico fichiamano; che perbLin- dvvodo riferito dal Dottoo^ Cange {a) fcrive : Ordinarius principaliter habet lo- cum de Epifcopo , & ajiis Super'toribjti , qui foli funt Univerfales in fuis Jurifdi- clionibus : Indi foggiugne : Sed [tint fub co Ordinarii : bi videlicet quibus compe- tit Jurifdi£lio ordinarie de Jure , privU legio , vel Confuetudine : il perche da 5 Graduafi fi diftinguono , che , come nel Capitolo XX. della Parte I. del Trattato de'Titoli accennai , Uffizj in- feriori efercitano : dove la giurifdizio- ne di quei della I. ClafTe , non fola- mente fopra 5 loro Eeciefi aft ici ; ma an- che fopra* Secolari alle loro Badie fu- bordinati fi eftende ; a* Vefcovi inferio- ri confiderati per tanto nan fono ; di la da' Monti , e nella Spagna fegnatamen- te ve n' ha . I In Italia , ed in partieolare nel Du- cato di Modena 1' Augufta di S. Silve- flro di Nonantola rifplende , circa Y Anno 7 5 J- da S. Anfelmo Duca del Friuli , e Cognato d'Aftolfo Rede' Longobardi fotto la regola di S. Bene- detto fondata ; e di rendite si grandi ar- licchita , che , come T Ugbelli ( b ) il Fabri ( c ) il Sigonio ( d ) e Fra Lean- dro Alberti ( e ) fcrivono , ad Annui Scudi quaranta mila afcender potevano; fomma di quei tempi molto confldera- *bile , con cui , oltre il numero grande de'Serventi; 1300. , e piu Monaci fi alimentavano , i quali , diftribuiti in piu Clafli , notte , e giorno inceffante- mente falmeggiavano: Di effa Badia lo fteflb S. Anfelmo da Papa SilveftroIII. primo Abate fu coniecrato ; e la fua Chiefa delle grandi, ed Infigni Reliquie che quivi tuttaviafi confervano, arric- cbita. 4 In vigore di un Breve di Papa Leo- ne X. , regiftrato nel Sinodo di auella Delle Precedence Diocefi y deir Anno 1 658. dal Cardinal de* Angeli , Abare , e perpetuo Corn- mendatario , celebrato , la Badia fudv detua jdali* aecennata Regola di $. Be- nedetto pafsb nella Congregazione di S. Bernardo d' Italia ;dell' Ordine de' Ciftercienfi , da* quali\ , fendo di efTa prefentemente degno Abate , e perpe- tuo Commendatario il Cardinale A- leffandro Albani , viene tuttavia uffi- ziata , La fua Diocefi , cosi per conto $ dell' eftenfione , come per conto dell' ampiezza de Privilegj, e delle prero- gative da* Papi , Imperadori , e Re concedutele , dall* Ugbelli , e nelf ac- cennato Statuto riferite , riguardevo- liffima efler fi trova : La fua giurifdi- zione nella pianura dalla parte della Mirandola per dieci , e fette miglia fi eftende: dalla parte di Caftel Fran- co cinque ,. o fei altre miglia in cir- ca ; Verfo il Finale fedici , e piu : Verfo la Montagna quaranta, e piu, terminando colle Alpi di Firenze : II numero delle fue Anime fi calcola di quarantamila in circa. Le di lei prerogative da* citati Scrit- 6 tori riferite fono ampliffime: ma, per troppo non diffondermi , mi riftringe- rb in dire , effer' efTa indipendente , non folamente da tutti i Vefcovi, ed Arcivefcovi , ma anche da* Legati de Latere \ Soggetta imraediatamente alia Cede Apoftolica : V Abate Regolare ha facolta di eleggerfi un Conferva- tore de* fuoi Privilegj , come il pre- fente P. Abate Cinelli , che da mol- ti Anni degnamente la governa , in perfona mia ha gia fatto . L' Abate Commendatario poi , non folamente nclle Chiefe di Nonantola , e nella fua Diocefi efiftenti , ma anche in altre di Cremona; di Reggio; di Pa- dova; di JVIantova; della Pergola; di SafTcferrato , ed altri membri di efTa Badia ha giurifdizione Vefcovile : E tutte quelle funzioni efercita , che ad ogni Vefcovo nella fua Diocefi com- petono: Egli e perb vero, che i Ve- fcovi di detti Luoghi per conto del- le ( a ) Gkffar.V. erdinariut etlam I c ) Mmir. Ravettn.f, 1, fi 4*5< ( b ) Ira!. Sat. torn. t. de Epife. Mutin. f.m. efeqq. ( d ) Ds-R.ein.ltal.fi \%o. ( e ) Defer. It -*!.f. 34, Parte 11. !e loro Diocefi avanti la Rota Roma- na la giurifdizione controvertono: ma I* Abate Comrnendatario ne* Cafi di Vacanze non lafcia di conferirc Je Par- rocchiali j e mediante il fuo Vicario Generale fopra di quelle Ja propria giurifdizione efercita . 7 1/ Abate della Badia di Santa Bar- bara della Citta di Mantova , detta niillws Ditecefis , dal Vefcovo per con- to alcuno non dipende: il perche nel- le Funzioni Ecclefiaftiche non con- vengono : da effo Abate le feguenti Dignita , tutte Mitrate , dipendono ; I. T Arciprete : II. V Arcidiacono : III. il Primicerio : IV. il Prcpofto : V. il Priore: VI. il Decano :■ auccef- fivamente per ordine d' anzianita i Ca- nonici; i Manfionarj : i Cerimoniarj .* i Cappellani : i Chiericati , e i Chie- rici : U Abate per fegno di Giurif- ; dizione ufa il Paftorale : ma , cos! per conto della fua Chiefa , come per conto di quelle di S. Antonio , e di S. Tommafo, ad eflb Abate iu- bordinate, non alza Baldacchino, per ©ffervi quello del Principe. t Regolarmente per altro, cosi a gli Abati Secolari, come a'Regolari , che pofTedono Territorio dalla giurifdizione iVefcovile eflernamente efente, pertre giorni deir Anno , i piu folenni , la pre- xogativa del Baldacchino compete, ed oltre il Diacono, e'ISuddiacono, pon- no afTumer' anche altri due Diaconi , c '1 Sacerdote Affiftenti , afnnche in Cappa li fervano : purche perb effi ne abbiano V Ufo : la Congrega^ione de* Ritl il di i2. Luglio del 1638 cosl di- chiarb ; e quando Y Ufo della Cappa loro non competa , debbono aftener- fene ; poiche la Mitra , e la Cappa per Correlativi non fi confiderano, co- irieil Paftorale, e la Mitra Io fono(^) d' altri Abati Regolari appreffo parle- remo . 9 Di dire in tanto lafciar non voglio, che , attefe le accennate prerogative , che a gli Abati della I. Claffe competo- no , a prima faccia pare , che , dopo aver parlato della Dignita Vefcovile , Cap. XII 175 d' effi Abati immediatamente parlarc Ci doveffe : ma , componendo , come ne* Capltoli antecedenti fi e detto , il Vi- cario , e J l Capitolo col Vefcovo un Corpo folo , ho creduto , le membra dal Capo non dover feparare . Gli Abati della II. Gaffe poi , che 10 giurifdizione non hanno , quantunque le loro Badie tra le Dignita fi annove- rino , ed effi col Titolo d' Abati fi di- ftinguano, a Vefcovi immediatamente non fuccedono , perche, come nel det- to Capitolo XX. del Trattato de' T'ttolt accennai, e di fopra ancora una volta ho dettO , i Requifiti , che , per for^ mare i veri Abati fi richieggono, in ef- fi non concorrono : E quegli , i quali de* Pontificali Tufogodono, portandofi alia Chiefa , per quivi Pontificalmente celebrare , terminato il Sacrifizio , quan- do dalla Chiefa debbon partire , per Decreto della Congrega^ione de* Riti da Aleflandro VII. , il di 1 Febbrajo del 1660, appro va to , da' Canonici accom- pagnati effer non debbono , perche tale prerogativa ad altra Dignita che alia Vefcovile non compete; ma, perche V Incontro, come atto Civile fi confide- ra, in alcuni Luoghi co'Fondatori fino alia Porta della Chiefa fi pratica : il Giordani perb ( b ) tiene , che tale Di- ftinzione da' Canonici anche colla Pri- ma Dignita della Chiefa Collegiata Secolare fi pofTa praticare , quand'effa Prima Dignita , per celebrare Pontifi- calmente , in alcuni giorni piu folenni vi fi porta ; purche perb il Vefcovo del Luogo vi confenta . E quando gli f Abati minori fono 11 Superiori di Collegiate in ordine z Ca- pitoli de Canonici , fi diftinguono col Titolo di Prelati; e come nel Capito- lo antecedent e fi e detto, non folamen- te i loro Canonici ; ma anche quei del* le Cattedrali precedono : allora fegna- tamente , quando gli Abati fono bene- detti ( c ) regola , che , come nel me- defimo Capitolo antecedente fi e accen- nato, quando le Dignita , e i Canonici Collegialmente adunati fi trovano , fi limita, perche allqra , rapprefentando effe ( a ) Barbof. Somm. Apoft. Bee. toll. 196. «. 5. ( £ J Liter, de re bentf. lib. i.t.ij, mm. 1 8. C b ) Lucub. Cai9t), lib. 3- tit. 8. n. 4. 176 I efle Dignita « i Canonici il Corpo del Capitolo , de raggi delle prerogative del Vefcovo rifplendono ; oxide gli A- t>ati di qualfifia ClafTe a quelli la Precedenza ceder debbono. j% Cosi fi dice, quando la Confuetu- dine i Canonici affifte : Molto piu , quando altre circortanze vi concorro- bo , per cui i Canonici di Privilegj particolari da* Pontefici decorati , (1 trovano , come per conto di quei del- la Catredrale di Lucca abbiamo da una Bolla del Regnante; 'Roptefice , del feguente tenore : \BeWdiclus Epi- fcopus y Servus Servorum Dei, ad per- fetuam rei memoriam . Roma mis Pont if ex in fupremo Apo- ftolica poteftatis Throno , difponente Do- mino , fuper Univerfas Orbis Ecclefias conftitutus , ad Mas prafertim fua in- defeffa mentis aciem convertit, ut Di- vinus Cultus in eis , ut par eft , in dies fufcipiat incrementum , Ecclefiarumque ipfarum Majeftas magis elucefcat , fin- gulari fua benignitatis dementia , quan- tum fibi ex Alto conceditur , Perfonas in eis Altijftmo famulantium Jpeciofiori- bus ornamentis , & honorum titulis de- cor are , atque Hluftrare confuevit , alia- que difponit , prout Ecclefiarum , &, Perfonarum earumdem q.ualitate penfa- ta , confpicit , in Domino falubriter ex- pedire . Cum itaque , ftcut accepimus , alias Ecclefiam Lucanam , qua fingularibus infignita prarogativis , & confpicuis or- namentis , & honorum titulis decorata prafulget , felicis recordations Julius PP. HI Pradeceffor nofter , ojienden- do & ampliando litter as Apoftolicas Lucii 111 , Alexandra etiam 111 , ac Martini V. , Romanorum Pontificum Pradeceffotum noftrorum , in quibus Pra- decejjores bujufmodi , quod tunc exl ftentes Capitulum , C^ Canonici prafata Ecclefia Luc ana , eorumque Sue c effo- rts in certis tunc expreffis Anni folemni- tatibus > Pluvialibus induti , dutn Di- vinis infervirent , Mitram Albam feri- ceam , ad inftar venerabilium Fratrum noftrorum , SancJa Roman* Ecclefia Cardinalium , geftare pojjent , refpecli- ve concefferant , quampluribus^ aliis Pri- vilegiis y & gratiis decoraverit , & in- ter alia eifdem Capitulo , <3 Canoni- Delle Precedence eis y quod ip/i Capitulum , & Canoni- ci y etiam in Pafcbatis RefurrecJionis Dominica , ac Pentecoftes \ & Nati- vitatis Domini Noftri Jefu Chrijii y Omniumque Sanclorum , ac Singulis Be at a Maria Virginis refpetlive Fejiis diebus , feu quotiei eos procejfionaliter , aut Capitulariter , vel ad aliquas Ec- - clefias Civitatis Lucana in quibufi^m Ecclefiarum ipfarum folemniis , p>\*t moris eft , accedere , five in dicla Ec> clefia Lucana Fefta duplicia , & San- ; clorum Corporum in ilia degentinm fo* lemnia per eos celebrari , feu unum eti- rum , per quern Miffa decantari , aut in celebratione Vefperarum Pluviale in- duere contigijfet ad eorum lihtim , ac modis , & formis per prafatos Prade* ce fores , feu alterum eorum conceffts ; feu alias , prout ditlis Capitulo , & Ca* nonicis expediens , & condecens e/)e vi- fum fuiffet , eadem Mitra uti Ubcre , & licite poffent , & valerent , Apoftolica aucloritate , perpetuo per alias ejufdem Julii Pradecefforis litteras Apoftolicas etiam concejferit , & indulferit , ac alias , prout in fingulis litteris hnjufmodi defu- per tunc confeclif plenius continetvr . Nos y qui Ecclefiarum omnium , ■prafer- tim Cathedralium , Privilegia , ad hoc ut D.ivinus Cultus in illis decentius \ & bonorificentius peragatur , farta Pe* eJa perfiftere ; quin immo ilia auger e concupifcimus , attendentes ejujdem Ec* clefia Lucana confpicuitatem , ac di- tla Ecclefia Lucana, illiufque Capiru-. It & Canonicorum prafatorum decor i confulere , ac eojdem Capitulum , & Canonicos amplioris gratia favor e pro- jequi volentes , ipfofque , & eorum fin- gulares perfonas a quibusvis excommu- nicationis , fufpenfionis , & interdicli , aliifque Ecclefiajiicis jententiis , cenfu- ris , & panis a jure , vel ah bomine , quavis occafione , vel caufa lath , fi qttt- bus quomodolibet innodati exifiunt , ad effetlum prafentium t 'ant urn confequcn- dum barum ferie abfolventes , & abfo- lutos fore cenfentes ; Motu proprio , non ad eorum , vel aliquorum fuper boc pro eorum parte Nobis oblata petit ionis tr& ftantiam c fed ex cert a fcientia , mera- que deliberatione , ac liberalitate no- ftris , deque Apoftolica poteftatis pleni- tudine conceffiones , & indulta favure Ca- Parte 11 Cap. XII. Capituli , & Canonicorum , per prafa- tos Pr & approbatas , ac confrmata , ^f approbata in prafatis Pradece (forum hujufmodi litteris , ut prafertur , ^x- frejfas , & exprejfa , pro prafatis Capi- tulo, & Canonicis , videlicet, quod poft Pontificalem Majorem , ^f fecundam > Tertiam y ac Quart am in prafata Ec- clefia Lucana , Dignitates refpeclive pbtinentes , ac omnes , & fmguli Cano- nici ejufdem Ecclefia Lucana , etiam nunc , & pro tempore exigent es de ce- tero perpetuis futuris temporibus in pra- fatis anm fejtivitatibus , & aliis tem- poribus , ac Ecclefiaficis funSiionibus , in prafatis litteris Pradecefforum hu- 'jufmodi expreffis , etiam abfente Epifco- po , ufu omnium Pontificalium , ac om- nibus lnfignibus Abbatialibus , ac Cru- aliisque Pa- *77 novo concedimus , & indulgemus , ac fa- cult at em ^ & licentiam defuper imparti- mur , ac Capitulum , Dignitates , ^r Canonicos prafatos , eorumque Succe(fo- res fuper concefione hu'jufmodi per qua- cumque Capitula , quarumcumque alia- rum Ecclefiarum Patriarchalium , Ar- chiepifcopalium , vel Primatialium , & Epifcopalium , 6* quafvis perfonas , ^«rf- w aucloritate , dignitate , ^ promi- nentia pr/ f ^«m UncdtEttoncm tmpertiri quantumvis jufia , r^w»^i , legftU lore , vel ingenio publice , vel occulte , dire He , «; & juridica, etiam ex eo quod Ca- pitula Cathedralium , & Collegiatarum Ecclefiarum quarumlibet , earumqm Di- gnitates , & Canonici , vel quilibet alii cujufcumque dignitatis , ordinis , gra- dus , Conditions , & proeeminentide fine in prcemijfis , & circa ea quomodolibet > & ex quavis caufa , ratione , aclione , vel occafwne jus , vel intereffe haben- tes , vel habere prtetendentes , i//z7 non Confenferint y nee ad ea vocati , cita- ti , & auditi fuerint , vel immo con- tradicluri fmt , de fubreptionis , tW ob- reptionis , ^^^ nullitatis , y>« invalids tatis vitio , tW intentationis noflra , **#? quolibet alio , quantumvis magno , fubfiantiali , inexcogitato , mexcogita- bili, ac fpecificam y & individuam men- tionem , cif expreffionem requirente , ^>- /><57# , ^//? ^x quocumque alio capite a )ure , vel faclo , *** y?^?»?o , vel confuetudine aliqua refultante , *?*? ^a- cumque alio colore , pratextu , r^//o- zW caufa , etiam in corpore juris folent f libere , # /z^i^ ^» ? . ^ ^. /^»r , y>« quilibet eorum pojftt , 6* z;^- /f*f , ^/'^^ Apoflolica aucloritate etiam perpetuo extendimus , d? ampliamus , c^ quatenus opus fit , pr juridica , p/<* , privilegiata t etiam tali y qua ad effeiium validitatis pr&. mifforum neceffario exprimenda forent , <*#? <7*W <& voluntate nofira , 6* ^///x fuperias expreffis nullibi appareret , /?# Zf alias 178 Delk Precedence alias probari pofset , Hot art , invalida- ri , retraclari , in jus , vel controver- fiam revocari , aut ad terminos juris reduci vel adverfus illas reftitutionis in integrum , aperitionis oris , re duel io- nis ad viam , & terminos juris , aut aliud quodcumque juris , facli , gratis , vel jufiitia r medium impetrari , feu quomodolibet etiam Motu fimili concef jo , aut impetrato , vel emanato , ttt't feu fe juvare in judicio , vel extra , pof- fe f neque ipfas praefentes fub quibuf- cumque fimilium , vel dijf milium gratia- rum revocationibus , fufpenfionibus , li~ mitationibus , modific ationibus , dero- gationibus , aliifque contrariis dijpofi decernimus . Quocirca venerabili Fratn noftro Epifcopo Lucano Motu fimih per Apoftolica fcripta mandamus , quatenus ipfe P r ! e > vel al ' mm ea f dem P r *fi n ; tes & in eis contenta quacumque ubi, & quando opus fuerit , **,- quoties pro parte nunc , & pro tempore exiftentium prcefatorum Capituli , Dignitatum , & Canonicorum dm* Ecclefia Lucan eo ' rumque totis , & (mgulis tenoribus , ac de verbo ad verbum , non aut cm per clau- claufulas generates idem importantes , habenda fit , in no/iris litter is mentio fpe- cialis , illorum tenores preejentibus pro expreffis habentes , Wis alias in eorum robore permanfuris , hac vice dumtaxat fpecialiter y & expre/fe , Motu pari de- rogamus , ceterifque contrariis quibufi cumque , aut fi aliquibus communiter , aut divifim , ab eadem fit Sede induU turn y quod inter dici , fufpendi , vel ex- communicari non pojjint , per litteras Apafiolicas , non jacientes plenam , & expreffam , ac de verbo ad verbum , de indulto hujufmodi mentionem . J2 Gli Abati Secolari della III. Claffe delie Cattedrali tra le Dignita fi an- noverano , perche anticamente nelle Chiefe Collegiate de* Canonici alcuni Miniftri trovavanfi , che Prepofti fi chiamavano : nelle Conventual* de Monaci Prefetti eran chiamati : Sendo poi mancati tali Collegj , e Conventi , i loro Prepofli e Prefetti rifpettivamen- te col Titolo d y Abati alle Cattedrali paffarono : che pero de Canonici piu degni furono ftimati : ma , come il Calefato ( a )offerva, il Corpo del Ca- pitolo non precedono . In alcuni Luo- ghi , anche a* tempi noftri i femplici Rettori delle Chiefe abufivamente A- bati s intitolano : ma fopra* Canonici prerogativa alcuna non godono . In Spagna , ed in Portogallo alcuni Preti che altro che Rettori di Parrocchiali non fono , col Titolo d 3 Abati ancrf ef- fi fi diftinguono . In Napoli anche i femplici Sacerdoti Abati fi chiamano : Titolo che per conto di tali Perfone anche in Roma fino a' femplici Chieri- ci, comune fi e refo : Anzi gli Ammo- ghati fteffi , che in Toga comparifco- no, Abati del Volgo , e da quei , che del loro ftato cognizione non hanno , Abati vengon chiamati : II Regnante Ponteflce pero in ordine alia Toga vuo- le, che qualche diftinzicne fi pratichi . 14 Gli Abati poi , che al Sinodo inter- vengono , apprefTo i Canonici al la to deftro debbon federe : nel Concilio Provinciale , attefa la difpofizione del Ateneo Tomo V. Parte II Cap. XII. 179 Cerimoniale de'Vefcovi (bj fiedonodo- po il Vefcovo: Gli Abati Efenti allora ponno ufare l* Mitra dorata ; ma fen- za lamine d' oro , o d'argento : I non Efenti; ma che hanno V Ufode' Ponti- ficali, debbon ufare la Mitra femplice e piana ; cosi difponendo il Cerimoniale fuddetto al luogo citato : cosi dicono il Tamburino ( c) il Gavanti ( d ) Come coftituiti in Dignita, precedono i Com- mendatori , e i Canonici della Catte- drale : quando perb quefti , come piu; volte fi e detto , in qualita di particola- ri Perfone camminino ; e quando Con- fuetudine in contrario non viconcorra: cosi difpone il Tefto ( e ) Cosi dice il Tamburino al luogo citato (f) Tra gli Abati Regolari parimente 15 differenza notabile paffa; mentre alcu- ni di effi in Dignita di gran lunga mag- giore degli altri coftituici fi rrovano : pofledono effi Paefi: hanno fudditi, fo- pra de' quali efercitano giurifdizione Vefcovile,e di quei ve n'ha , che in certi luoghi, cosi per conto dello fpiri- tuale , come del temporale , difpctica- menre comandano ; il perche di quei Luoghi Ordinary, e Signori ad un tem- po h chiamano : Or dinar j , in quanto hanno autorita di fcomunicare, e d'af- folver, cosi dalle Cenfure; purche ad altri Superiori riferbate non fieno , co- me da* Peccati d'ogni forta : Conferi- fcono ordini ; Confacrano vafi , e Vefli : e danno la Benedizione in forma folenne : Signori in tanto fi chia- mano , in quanto in alcuni Luoghi di loro giurifdizione hanno il mero> emi- fto Impero ; anche colla podefta della Spada , come i Benedettini in Italia che in diftanza di poche miglia da Ro- ma fono Signori di tre Luoghi ; vale a dire di Nagano, Civitella , e Liprigna- no , ove V Abate di 5. Paolo fuori del- le Mura di quella Dominante per lo Spirituale fa rifedere un Monaco : per lo temporale ad ogni tuogo fpediCce un Jufdicente , ed un* Uditore fopra tutti , con autorita di condannare i de- linquent , anche in pena di morte. Z 2 II ( c ) D^J"^' D - g,i ' mm ' 96 ' ( b ) Lih - i- '■»''• * ' » 1 / «J^« 1 • ft> 1 1 t$ 1 8 o Delle Precedence %7 11 Ppnnottl ntlla fua Storia Tripar- tita, parlando del Mpniftero della Ba- ,dia di Tremiti , per far comprender la grandezza di efla nel pofTeffo di buon numero di Terre s Caftella , beni , e Villc , per varie vicende per- mute , rapporta un Breve di Leone IX. Perche il racconto di quella al Boftro affunto inutile farebbe , ci riftringere- ino ib dire , che 1* Abate di detta Ifo- la , quivi , ed in altri Luogi vicini , efercita giurifdizione , cos! nello fpiri- tuale, come nel temporale, col rnero, e mifto Irnpero : Si chiama Principe della Citth a mare : Barone &* Aranea e tra' Baroni del Regno fi annovera : cosi eflb Abate , come quei Canonici , per Concefftoni Pontificie, Cefaree, e Regie dell' una , e Y altra Sicilia , go- dono molti Privilegj da detto -Scritto- re rapportati. Nel Vefcovato di Valenza , della Provincia di Vienna , fi trova la Badia di S. Rufo , alia quale per teftimonio del citato Pennotti ( a ) anticamente erano fubordinati cento dodici Priora- ti ; cinquecento Badie , in varie Pro- vincie > giulta la norma della Riforma dello fteffb S. Rufo , iftituite , e n- formate.' L* Abate di Santa Genoveffa di Parish , per fentenza di quel Regio efler ftate unite, vengon feparate: Sic- che ciafcuna di effe abbia un' Abate p&rticoiare , che col Titolo di Cardi-- nale anch' effo venga diftinto : Di tali Abati il P. Mabilone riferito dal Dot- to du Cange ( c ) in quefti termini parla : Placuit , ut utrique loco , ficut antea fuerat , Abbas Cardinalis reftitue- retur 6Y ( cioe ) Abbas in Capite: Di diverfealtre forte d' Abati, e delle loro prerogative nel citato Capitolo XX. del frattato de y Titoli gia feci menzio- ne . Ma , all' efame del Dubbio tornan- 19 do , che il noftro principale Affunto riguarda , per fentenza de* Canonifti , comunemente abbracciata , come oltre tanti altri, appreffo WPanormitano (d) Felino ( e ) e '1 Paciano (f) fi legge , gli Abati dopo i Vefcovi debbon aver luogo ,• ma tale fentenza per conto di quegli Abati procede , che , come nel Capitolo VIII di quejia Parte , e nel prefente di fopra fi e detto , dalla Ve- fcovile giurifdizione fono efenti : non gia per conto de' non efenti : poiche a quefti , come parimente di fopra fi e accennato , i Vicarj Generali , e i Co- adiutori de Vefcovi precedono ; perche oli uni cogli altri hanno il medeumo Tribunale ; fi chiamano Ordinarj ; ed ; la di Farisii , per icihciu-h -ui ^«» ^^ iu **.«-«--- , - Parlamento , pronunziata deIl J Anno efercitano giurifdizione maggiore j-ariamcmu , Y Lw^afc A\ nne o I che sturif 18 12 73 e rapportata da Coppino (b ) anch'effa efercita giurifdizione Tempo- rale Altri Abati , che fubordinati non hanno , o perche i loro Monafteri fo- no ftati abbandonati , o altrove trasfe- riti altri o in Commende erefti , dati ad col nome di Titolari fi diftin- guono : con permiffione dell* Abate di Governo efercitano effi nelle Chiefe alcune Funzioni , con Abiti Pontificali ed altri Prelatizj diftintivi , come gli Abati fteffi di Governo faBno: Quan- tunque trovinfi in altro Monaftero , e fotto 1' Ubbidienza d' altro Abate, an- ch* Effi ne'Capitoli hanno Voce. Altri Abati Cardinali fi chiamano i E cio al- lorafuccede, quando due Badie, dopo Dignita dfquello , che giurifdizione maggiore appunto efercita , maggiore parimente fi dice (g) Ed ancorche 1 Abate al luogo citato per conto della Precedenza tra '1 Vicario , e 1' Arci- diacono folamente parli , le ragiom da effo addotte anche la competeBza tra 1 Vicario , e Y Abate riguardano , men- tre , componendo il Vicario il medefi- mo Corpo col Vefcovo; e participando come parimente fi e detto, della di lm giurifdizione , i Diocefani tutti prece- der debbe . Gli Abati Efenti poi, che le Veci dc Vefcovi efercitano , come Vefcovi alien' effi fi confiderano ; onde i Vicarj precedono: cosi dicono, Baldo ( h ) Lancellotto Corrado al luogo citato £ '1 Cardinal Tofcbi ( i ) Ma per conto de / 1 ,•!, , ,„ (f ji ( b ) Lib. l. mentfiieon tit. t. §. '5; ( h ) Zh. c«f- C. Jf E t - © C>". C ■ ) Un. • c.U j. de gli Abati , che per difpofizione del la Legge il Capitolo del la Chiefa mag- giore non precedono , (i dice , che an- dando effo Capitolo proceffionalmente col Vcfcovo , per le addotte ragioni , quegli preceder debbe . 20 Si dubita ancora, fe gli Abati , che per confuetudine , o privilegio , degli Ornamenti Vefcovili hanno V Ufo , ovunque con tali diftintivi in pubblico comparifcono , gli Abati , che di tali diftintivi fregiati non fono , preceder debbano ; ed , attefa la Difpofizione del Tefto ( a ) rigettata la contraria fentenza , 1' A%prio ( b ) Y Hoepingto ( c ) e '1 Paciano (*A»vJi.,W».c<>n{J.% 1 . ( k ) C^undamdeele®, Parte II. Cap. XI II. anzianita degY Iftituti atrender fi deb- be ; ma , come il Cardinal de Luca (a) oflerva , V antichita per Y effet- to, di cui fi parla , non dall 5 origine delJa fondazione delle Religioni , ma dalla Poncificia approvazione la rego- ]a prender coriviene . Se,generalmen- te parlando , al Cerimoniale Romano ( b ) a quello di Paride Grafft fotto il Pontificate) di Giulio II. alia Co- fiituiione di Pio II nel Bollario la IV. alle Rifola^ioni della Congrega^ione de' Riti degli Anni 1601. e 1634. ed a quelle del S. Uffi^io dz\ Contiloro (c) riferite , fi ricorre , fi trova, che i Generali degli Ordini de* Mendicanti nelle Cappelle Pontificie di quei tem- pi immediatamente dopo i Vefcovi ledevano : a gli Abati Generali un Banco diftinto era affegnato: Ma , fe la Coflitu^ione di Gregorio XIII. nel Tomo II. del Bollario Y 86. da F ran- ee fco Mucan%io di quel tempo Mae- flro di Cerimonie riferita , fi legge , parimente fi trova, che quel Ponte- fice ordinb , che nel la Cappella Pon- tificia gli Abati Generali quelli degli Ordini de* Mendicanti preceder dovef- fero: il perche, fe la difpofizione del- la Legge fi attende, il diritto d 5 effi Abati in Concorfo co 5 Mendicanti in- contraftabile effer fi vede : fe alia ragio- ne, fi trova efler' effi affiftiti e dair antichita maggiore delle Iftituzioni de* loro Ordini; e dalla Dignita; e dalla Confuetudine ; Poli principali , fopra de* quali la materia delle Precedenze principalmente fi fonda. 3 Se della maggiore antichita il parla, per parte degli Ordini Monaflici fi dice, efTeryi tuttavia delle Vefligie , dalle quali comprender fi pub , che anche prima della nafcita del Salvalore i Mo- naci al Mondo fi trovaffero , come , dopo S. Girolamo, S. Gio: Crifoftomo , e S. Bernardo , appreffb il Tamburino ( d ) fi legge , volendo i riferiti Scri.t- Cap. XIII 183 tori , che ne 5 tempi della primitiva Chiefa S. Antonio Abate 1' Ordine da S. Gio: Batifta iftituito riftabilifle : cosi fi dice , che degli altri fuccedefTe, e de' quali il Marfigli ( e ) e 3 l Cardinal Baronio ( f ) fanno menzione : E' pa- rimente offervabile , che degli Ordini Monaftici onorevolmene fi parla , cosi nel Corpo della Legge Canonka (g) come della Civile ( h ) promulgate da Coflantino dell 5 Anno 329. e dell 5 altra ( i ) di Valentiniano , che vifTe dell' Anno 429. Se degli Ordini de' Mendicanti fi cer- 4 ca , fi trova , che non prima del XII. Secolo fiorirono : Cosi abbiamo dal Marfigli al luogo citato ( k ) e dal Con- tiloro al luogo parimente citato (I) Se della Dignita degli ordini Mo- 5 naftici in competenza di quelli de* Mendicanti fi cerca , fi trova che dall' Imperadore (m) i primi col Tito- lo di Reverendijfimi fono ftati trattati, che coll* altro di Abati Dignita appun- to feco reca ( n ) Si aggiugne ancora , che i, Generali de'Monaci gli Abiti , e gli altri Pontificali Ornamenti ufano , che di maggioranza , e Dignita , come il Ca/Janeo ( ) e I Gra^iano (p ) di- cono, fegnifono. A v.vertire parimente fi debbe , che nel Cerimoniale de' Vefco- vi (a ) e nel Romano ( r ) ficcome nel Concilia Fiorentino ( s ) .gli Abati prima fi nominano ; pofcia i Generali dc Mendicanti , la cui iftituzione vuole , ch 5 effi. queftuar debbano ; onde anche per tal conto de 5 Monaci piu Umili ef- fer debbono , e la precedenza loro ce- dano. Se alia Confuetudine fi ricorre , 6 chiaramente fi vede , che gli Abari i Generali de' Mendicanti hannoprecedu- to , mentre , cosi la Congrega^jone de* Riti fotto .varj Pontiflcati ; e feonata^ mente d 5 Innocen^o X. dell' Anno 1650 ha rifoluto . E col Barbofa ( t ) piu diflintamente ofTervo , che , avendo la Con- ( d ) He Jut. Abb. J,fp. z. torn. ,, ( c ) De Bccl reU Cap ) n r I i \ A r"y i " % A l m '^l »• 3- ( g ) Cap. imeTdicimus i%.}. ,/ (ML. degeneroh lege C. deS*CTo{. Eccl ( i ) L.fiqui: Presbyttr. C. de Ep. & Cler. ( n \ P?r "' V'jH q - n j ( [) N - z - in fi*' im) §• Ordination* Autb. Collet, t. tit. 5. I »^'«.».i«. ( c ygUejur* Eecl.hb. i.e. 43. 185. 1 84 Delk Precedence Congregation de 3 Vefcovi , t Regolari \ teftimonio del Por& at hogo UtMo fotto itdi 24. Gennajo dell' Anno 1 6 1 7. ( g ) anehe nelle Citta di N*poh , c d refcritto, che, fe i Monaci Silveflrini J *" : " '"'■' — ™.^ ,-osi nci jdclla Diocefi di Nocera , da queftua- re defiftito hon aveffero , nelle Procef- fioni T ultimo luogo prender doveffero : iquci Monaci, di tale decreto avutano- tizia , ed efpofto alia medefima Congre- ga^ione , che da queftuare aftenerfi in- tendevano , fotto il di 19. Maggio del ttiedefimo Anno fopra i Mendicanti la Precedenza ottennero : cosi il Giaco- haz$i ( a ) e '1 Tamhurino al luogo ffta- fo (b) dicono . Abbiamo ancora dal Mucanzio nel fuo Diario del Viaggio d'i Clement e VI I L da Roma a Ferrara , feguito dell' Anno 1598. , che , attefo \\ Decreto di Gregorfo XIII. , il Gene- rale degli Olivetani nella Cappella Pontincia i Gcnerali tutti degli Ordini de Mendicanti precedette': e noi inpra- . w/f , iica veggiamo , che i Generali tutti de Vienna nel fuo D^o fopra ^^gjf gli Ordini Monaftici in concorfo con tra Mafsitniliano Jmperadore Vladfao quei de Mendicanti appunto , come fi | Re d> Ungheria, c Sigtfmondo Re di Po- edetto, U medefimo ordine tengono j | Ionia dell' Anno 15* 5- ^*f*f* ? Al particolare di ciafcuna Religione ! tra Canonici , e Monaci fcddc ti .il paffando, Lancellotto Corrado fc ) al medefimo Cenmomale : f tt offcrvato. lafiliani fopra tutti gli altri Regolari j Ma a che tanti efempj per ao 3a Precedent affeg*?: dopo quegli a' j che A poflenono nguarda , quando Benedettini: fuccerli vamente a' Canonu j noi m tutte le funziom. ^«™«* 5 &*t>W: indi asli Ordini d e > Mendi. veggiamo ? Anzi molti Dottori^ogho- £fr? Sufta k Wo anzianita ; e cib , not e il Bordonl fegnatamente fO di- S Ta'difpofizione del ^o ( d ] Ue, cW,B Can^c, ^^c^ Sentenza per conto de' Canonici Rego- ! phci Preti S ^>^ U f' lz ^ lari anche dal Caffaneo ( O feguitata; | denza pretender pofTono. e cio, percne ^l™™?n'La\ ^nlfrinfttto- 1' ordine di quelh da gh Apoftoh fu A$i fono (late approvate : cosi net Cohcilio di Coftanza dice , effer flato decretatc i cosi in una Bo//^ ^ G;o: XIII. , da altri Pontefici pofcia con- fermata: il perche, come lofterTo Por~ Zjo ( b ) foggiugne , dal Cardinal Zeno Vejcovo di Porto , cosl fu decifo : onde nell'IngrefTbdi Luigi XII. RediFran- cia in Milano , accompagnato da mol- ti Cardinali , i Canonici fuddetti , fen- za Contraddiztonede' Benedettini, pre- cederono : Nelf Ingreffo di Giulio II- in Bologna efji Canonici avanti i Cano- nici ^ecolari immediatamente andaro- no. I Delegati da Paolo III. in Napo- li la Controverfia a loro favore decife- ro : In Vicenza , ed in altri Luoghni medefimo fegui . Riferifce ancora Gio: Cofpinianoy Governatore della Citta di e da tutti i •Canonifti , ed altri Dotto ri ( die' egli ) abbracciata ; Ma la Contraria a favore de* Late- ranenfi e la piu vera , ed in pratica , giufta la Rifoluzione Jotto il Pontifieato di Pio IV., attefa la loro anzianita, e l'Ufo della Sede Apoftolica negli atti, cosi pubblici , come privati, ammeffo, offervata (/) o^ervanza , che locale dire non fi debbe, mentre nelle Coftitu- ftoni Sinodali diPavia ftabilito fi trova, ch' effi Canonici tutti gli altri Ordini , gi de Monaci , che de' Mendicanti pre- ceder debbano ; CofUtuzioni , che per 1' ordine di quclli da gli Apoftoli fu iftituito , dove i Chierici Secolari da efTi Canonici 1' origine riconofcono : a I qual propofito effo Bordoni al luogo ci- tato una Bolla di S. Pio V. rapporta : akrove (k) lo replica : e quantunque egli fteffo ( / ) non controverta ,; come controverter non fi pub , che a' noftn tempi il Clero Secolare in concorfo con efli Canonici precede : e con ragione , mentre i Regolari ordinariamente nel contcmplare , e ncll'orarc folamente 3 impiegano : il Clero Secolare anche nei- la Vita attiva occupatp fi trova per- { K. ) Vtjur,'Pawcbit,l.at£.i.n.i%.c}eqq. { 1 ) V.C4.»-3*- / 10 perche in ordine a gli onori efterni ( checche degli interni dire fi debba ) i Regolari inferiori fono.- Ma al noftro propofito il Bordoni di foggiugner non lafcia , che nelle Proceflioni cosi fi pra- tica , perche il Vefcovo col fuo CJero un Corpo folo a formar viene : al qual propofito col Rovito ( a ) oftervare an- che fi pub , che i foggetti , i quali un Collegio compongono, quando Col- legialmente radunati fi rrovano , i cui particolari fuori di quel Corpo da alrri preceduti fono , nelle Adunanze di quello preceder debbono . Se poi al Petitorio fopra la Con- troverfia , di cui fi tratta , a' tempi antichi fi ricorre , ragioni a favore de' Canonici fuddetti non mancano , che tla Scrittori di fedc degni fofle- nu&e fi trovano; dal Por^io ; oltre gli ailegati Configli 164. e 166. anche nel 166. rapportate: Se a* tempi no- ftri ci avviciniamo , la Difputa inuti- le parimente riefce , mentre abbia- mo, che, dopo molte Difpute avan- Pane 11 Cap. XIII. ti i Cardinali di S. Clemente e' I 11 Tranenfe , da Pie IV. deputati , fe- guite , quefto Pontefice fotto il di 23. Settembre dell' Anno 156$. a fa- vore de Canonici la Controverfia de- cide. Controverter per altro non fi pub che V Ordine Caflinenfe , dclla cui Ba- dia in quefto Stato , merce la Cle- menza del Duca Sereniflimo , io fono Miniftro , in ogni tempo , oltre mol- tiffimi Uomini , cosi per la pieta, co- me per T Erudizione Illuftri ; della Fede foftegni, e Colonne, Ventiquat- tro Pontefici : dugento , e piu Car- dinali : mille , e fei cento Arcivefco- vi : quattro mila e piu Vefcovi : di- ciotto mila, e piu Abati alia Chiefa abbia dati, tutti, come Gio: Let^ne- ro (b) offer va, per merito di gloriofa raccordanza ben degni: tra' quali Ra- miro , fratello di Pietro Re di Spa- gna, e tra quei Monarchi parimente annoverato; ma di queir Abito fem- pre veftito ( come il Regnante Santo Pontefice per con to di quello di S. Ateneo Tom.V. < j- - 185 Domenico inceffantemente pratica ) // Catena ( c ) fcrive , che gli Abati Caffinenfi per ragione della loro Di- gnita i Vicarj Generali , cosi degli Arci vefcovi, come de Vefcovi prece- der debbono : ma in pratica il contra- rio fi offerva . EgH e ben vero , che, fendo fiatcTdetto , che ad iftanza de Canonici Regolari di S. Salvatore dal Regna-nte Pontefice fofie ftato dichia- rato , ch'effi Canonici doveffero prece- der F ordine fuddetto di S. Benedetto , avvutafene notizia, il Cardinal Conti, cosi in nome proprio, come degli altri Cardinali del medefimo ordine , ne £ece ricorfo a fua Santita , e dalla Segrete- ria di Stato in data di 31. Dicembre 3729. fugli fcritto un Biglietto del fe- guente tenore : La Santita di Nojlro Signore , fentito il tenore del foglio in cui V E. V ■ unita cogli altri Cardinali dell* Ordine Benedettino , ha efpojle le iflan^e nel punto della Precedent pre- tefa da 3 Canonici Regolari di Si Salvato- re fopra il medeftm' Ordine , fi e degna- ta rifpondere , di non aver mai ricevuta fupplica per tale Precedent , ne efferle mai caduto in penfiero di conceded , e fare tal pregtudi^io a si cofpicuo ordine , ft non f emit e le ragioni di effo , e con tal rifcontro il Cardinal Lercari fi rajfegna air E. V. y baciandole umilifiimamente le mani . A tergo. AW Eminentifsimo , e Reverendif Sig: mio Offer vandiff. Il Sig: Car din ale Conti . Prima di paffare a difcorrer degli I2 , Ordini d' altri Regolari , di dire in obbhgo mi ftimo , che fotto l 3 Ordi- ne fuddetto de* Benedettini molti al- tri ordini fi comprendono; vale a di- re il Cluniacenje ; quello de* Ncri di S. Giuflina ; i Camaldolenfi , con quel- lo degli Umiliati * i Vallombrofiani , i , Ciftercienfi; gli Olivet ani ; e molti al- tri ; de quali Y accennato Cluniacenfe dell Anno 913. iftituito, e il primo; A a che \ \ ) %fiZ$!L. .«. ( b ! D "' l "'' w *' K - w^MMu&bM.,. „./. 38 , teffo , p T anzjanita .del Convent© vi concorre. Efaminando pofcia il Cajjaneo{-e ) i% la quiftione fopra la Precedenza tra Dometticaniy e CarmelitAM , dice, che quefti, Jo cm Ordine da S. Bafilio 1 origine riconofce, quegli preceder deb- bono : cosi per eonto de' Minor i fog- rnngm ■ E S. Antonino Arc'wefcovo /// Finny:, feguitato dal Ca/faneo, anch' eiTo dice , che i Carmelitani prima 4* jtutti 2I1 altri Religion" nel Monte 1 86 Dtf/fe Precedence che r OA/r^ ( * ) fotto 1' Ordine di ,5. Benedetto piu non trovarfi fcrive : II Camaldolefe da S Romualdo infti- tuito nello fieflo Secojo e il II. II Vdlomhrofano dell' Anno 1040. da S. Gio: Gualberto iftituito, e il III, il Oflcrcienfe , che dall' Anno 1(598. la fua Origine riconofce, e il IV. %X V -Orpine degli Umitiati quantun- que fm dall' Anno 1017. la propria origine riconofca, avendo h regola di vivere oiu volte variata , fotto il Con- \ tutu gti aun wu^ w — 3EOT? Innocenzo III." coliocato ft Cflrroelo viflero ; che , occupata da K/ojTS^A Anno «* Saracen, la Siria, quegh »^ da mel Pontefice confermato; pnde il ti del Mondo- portaronfi .11 Cafja^eo V. ^uogo ad occupar viene, . d hogo citato perb foggiugne , ch . A A«ela dunque V NW» regola :, em Carmelitani , non in tutu * luoghi ?4 • ■ -„™ ^lkoualeoerragioned'an- fopra' Domemcani la Precedenza go- Scnit? ad SittS TiWp d£*,«* MC# al loro Minirtro Generale foggette ,- la Preminenza goder debbano. La Compagnia di Gesu , come fap-' 18 piamo, e uno de' piu recenti Ordini de Religion" , che di Vita Clauftralev faccian profeffione ; mentre da S. Igna- Zto , non prima dell' Anno 1534. , fu. iftituita : da Paolo III. in Voce dell* Anno 1539. fa approvata ; e dell' An- no feguente dal medefimo Pontefice con fua Bolla , che comincia : Regimi- nis militanth Ecclefitf , fu confermata ; ma per conto di merito e d' Illuftri Sog- getti a pochi Ordini di Religioni la prerogativa cede; e con ragione; men- tre le applicazioni de' fuoi Religiofi > giufta la difpofizione delleRegole di S. Ignazky alia Converfione degl' Infedeli alia noftra Fede principalmente hanno verfato , ed incefTantemente verfano : al quaf effettb nelle piu remote parti del Mondo ., e tra le piti Barbare Na- zioni fi fono portati, ed alia giornata fi portano : Non v' e chi non fappia , che S. Francefco Xaverio. nelle Indie tante, e tante migliaja di Perfone fot- to il Veflillo di Crifto. abbia ridotte , lo cui efempio da tanti , e tanti altri Sacri Operaj del fuo. ordine imitato > della. Palma del martirio. il premio han- no ricevuto , come da volumincfi Comentarj fi vede . II P. Bartoli nella fua Storia d* Italia (h) riferifce, che attefa la regola, giufta la quale a'Pre* ti Secolari i Monaci la precedenza ce- der debbano , il Maeftro delle Cerimo- nie del Concilio di Trent al Generale della Compagnia fuddetta , come de' PretiRegolari ilCapo Rapprefentante , il luogo fotto quello de Canonici Rego- lari; e cosi fopra i Generali delle Reli- gioni Monartiche artegnar' intendeva : ma il Generale della Compagnia , co- me di Religione non Monaftica , dopo le altre approvata, fece iftanza d'effer collocato in luogo diftinto : I Cardinal! A a 2 aquel- ( a ) Lib, a, c. 9. ^.b ) Lib.%.f,%tf,e[eqq. 1 8 8 Delle Precedence a quella Celebre Affemblea Prefidenti, mo Argomentante e un Regolare To che a' Preti Secolari pregiudicare non ' - 7 ,1]S "™ ?-•.-.>-;/;■.»■ n irn a ct. 214. ».4.eij. p.^.rec. Parte II AfTemblee efli Novjzj precedano , fe- guita ia profeflione de medefimi No- vizj , quefti , riafllimendo 1' anzianita del Ioro ricevimento , quelli precedo- no; Regola, che per conto de* Gran- eroci di efla Rejigione ; vale a dire , de Priori , ancorche de' Commenda- tori per conto d* anzianita piu gio- vani , non proeede ; meritr* efli Com- mendatori precedono : i Priori prece- dono i Balj , e cio perche in ordine ad efli non fi attende V anzianita del- Ja recezione ; ma il diritto maggiore della Dignita ; onde i primi fempre precedono , ma in ordine all' ottare al- Ie Commende , ne all' Eta , ne alia Dignita , ma all* anzianita del Rice- vimento fi ricorre. 22, Ma , air affunto generale tornan- do> perche, come vedremo, ne* tem- pi andari tra' Regolari e accaduto , che i Converfi , e gli Obblati Profefli hanno pretefo di occupare in Coro Stalli a quei de' Sacerdoti ) e de' Chierici Profefli, eguali ; ed a gli al- tri de' Cbierici non Profefli fuperio- ri , con metter' in vifta t irragione- volezza di tale pretenfione, al prefen- te Gapitolo darem fine . Irragionevole pretenfione dico; mentre V onefto vuo- le, che, cosi in ogni Monaftica Adu- nanza fi pra^ticM, come nelle hen or- dinate Repubbliche , a fimilitudine della Celcfte Gerarchia, come in piu luoghi di quefto Trattato fi accen- na, e neH* Uman Corpo, che di mol- te parti , benche non tutte ad un ef- fetto deftinate, compofto fi trova , la diftinzione delle graduazioni delle Per- fone fi dia , affinche ciafcuna di effe , giufta la difpofizione della Regola di Rehgione operar pofla ; e '1 proprio Uffizio, fenza Confufione , adempia : maflima alia difpofizione della Legge ( a ) uniforme : ed a quefto propofito S. Gregorio riferito nel Tefto ( b ) cosi prende a dire : Ad hoe difpenfationis ( altrimente difpofitionis ) gradus di- ver fos y &ordinesconjlituiteffe diftin&os , ut dum reverentiam minores potioribus exhiberent , & pot lores minor ibus dile- Siicnem impenderent , vera Concordia XIII Cap. XIII 189 fieret , & ex diver fitate Contextio , & re tie ofjiciorum gereretur adm'miflratio fingulorum: neque enim Univerfitas alia poterat ratione fubfiftere , nifi hujujmo- di magnus earn differentia ordo ferva- ret : quia vero queeque Creatura in una , eademque qualitate gubernari vel vivere non potefl, C & ordine ficut nofiis , differt alter ab altero : Onde viene ad inferirfi , che i Converfi , e gli Obblati, che d' ogni Dignita , Clericale almeno , deftituti fi trovano , co J Chietici ne* Stalli fu- periori del Coro non gia ; ma negi* inferiori feder debbano: poiche, altra- mente praticandofi , la Legge Cano- nica, nella quale a favore d' efli Con- verfi , ed Obblati privilegio alcuno re- giftrato non fi legge , fi confondereb- be : anzi rifletter conviene , che, co- me il Pignattelli oflerva, attefa la di- fpofizione della medefima Legge , che vuole, che lo Stallo in Coro, e '1 Vo- to in Capitolo infeparabili talmente fieno, che a quel Capitolare, che Vo- to avefle , ingiuria verrebbe a recar- fi , fe lo Stallo in Coro appunto ad eflb fi negafle : cosi per lo contrario a' Vocali ingiuria parimente fi rechereb- be, fe a' Converfi, ed Obblati, che in Capitolo Voto non hanno, lo Stallo in Coro fi dafle i le quali ragioni at- tefe y la Congrega^ione de" Riti m una Vintimiglienfe il di 10. Dicembre dell* Anno 1604. rifpondendo al noflro pro- pofito, difle, le fedie , gli ftalli , e i luoghi de' Laici ad arbitrio del Ve- feovo doverfi moderare : Cio ammef- Co , pare , che dubitar non fi pofla , che i Generali delle Religioni, i qua- li , per difpofizione di tutte le Leg- gi , fopra J loro Sudditi la quafi pode- fta Vefcovile godono , ordinare non poflano , che nelle Celebrazioni de' Di* vini Uffizj , i Converfi , e gli Obbla- ti, inter venendovi, nelle fedie inferio- ri feder debbano : le quali ragioni at- tefe , pretendendo i Converfi , e gli Obblati Profefli dell* Ordine de' Mini. m ( a ) Cap.fiatuimutdt majors obe*. ( b ) Cait.y. dift. 99 . 190 }. Delle Precedence mi la Precedenza fopra' Novizj Chie- rici, non ancora Profefti , la rriedeft- ma Congregaiione de' Riti , proponen- te il Cardinal Frangiotto , fotto il di 28. Settembre delT Anno 1658. ne' fe- guenti termini refcrifle ; Eminentiffimi DD. Vifjs , & mature perpenfis Par- tium Juribus , cenfiuerunt , Pneceden- tiam deberi Novitiis Cleric is fupra Lai- cos , juxta difipofitionem Juris Commu- nis , & Conjlitutiones editas a Capitu> lis Generalibus , Romano , & Majsilien- fi : & ita ubique , & in toto Orbe fier- vandum effie mandarunt , fub poems in Contravenientes , vel non acquiescent ei r, per Re gulte Conjlitutiones deer et is , aliifque arbitrio S. Congregations . C A P ITOLO XIV. "Delia Vreceden%a , ed altre pre- rogative , ^£ ^' Principi > J3^- row/ , £ /arfl T^apprefentanti : a 'Padroni delle Chtefie ^ e ad altri nelle Chiefie appunto compe- tono • PEr fentenza comune de'Canonifti , generalmente parlando , attefa la grande Superiorita delle Dignita Eccle- ftaftiche alle Laicali , che per conto delle cofe Spirituali nelle Chiefe inge- renza alcuna non hanno , i Vefcovi , come nel Capitolo VIII. di quefia fie fa Parte fi e veduto , nelle Chiefe delle loro Diocefi , giufta la difpofizione del Teflo ( a ) tutti i Secolari preceder deb- bono : cosi dicono , Felino ( b ) Y Aba- te ( c ) e Giafone ( d ) II Concilio di Trento poi ( e ) contro quei Vefcovi efclamando , che , con ceder 5 in Chie- fa la Precedenza a Mini ft ri Regj , ed a* Baroni , la propria Dignita avvili- fcono , ne' feguenti termini prende a di- re •* non potefi S. Synodus non graviter dolere y audiens , Epifcopos aliquos , fiui (latus oblitos , Pontificiam Dignitatem non leviter dehonefiare '', qui cumRegum Mi n't fir is , Regulis y Baronibus , in Ec- clefius y & extra , indecenti quadam de- mijfione fie gerunt , & veluti inferiores Mmijiri Altaris nimis indigne , non fiolum loco cedunt , fied etiam perfionaliter illis infierviunt : quare be major .& ohed. ( c ) C. Vintenienfis de eleB. c. VenerabMs de Praben. c. dlleflur de coneejf. prahen. ( d ) L.lmperiutn ff.de jurifd. om». jud. ( e ) Sejf. z$.e. 17. de Reform. ( f ) C. Epifcoput in Ecf lefts 95. dift. ( g ) Tit, de Jurifd. omn.Judie. ( h ) Lih.i.f.s, ( i ) Seiom.lib.s.c.is. ( k ) C.146. , Parte 11. Cap. XIV. fe : Non Rtx ; non Imperator , aut Dux Jugo Vefir/e Jurifdiclionis exvitur ( fi offer vi ) Crux Cbrifli antecellit Aquilas lmperatoris : & Gladius Petri Gladium Conjiantini; Ft Apoftoli Sedes pr il Majirillo al luogo citato ( h ) di piu foggiugne, al- ia Legge pari mente non repugna; men- tre , fiecome all 5 Imperadore , ed a* Regi , anche alia prefenza del Papa tale diftintivo non fi controverte, co- me T Altogrado , nel Concilio di Fer- rara dice effer ftato praticato , cosi proporzionatamente , attefa la Con- fuetudine, in ordine ad altri Principi fi dice ; in Modena fegnatamente il veggiamo : Per conto d' altri luoghi Baldo ( i) il Menochio ( k ) e la Ro- ta Romana avanti Lodovifio ( /) il di- cono. Anzi a J Laici d* acquiftare giurifdi- l zione Ecclefiaftica , per d^fpofizione della Legge, non e proibito ; e con difpenfa del Papa efercitarla : allora fegnatamente, quando ad effi Laici la giurifdizione abituale fi concede , con condizione, che Y attuale in nome del Vicario da un Ecclefiaftico, da depu- tarfi dal Laico, fi eferciti : dipiu, in vigore di privilegio Apoftolico , di ta- le giurifdizione abituale da efercitarfi at- ( a ) Cap. 15. in fin. { b ) De Eccl. Catb. e. 5. n, 49. «? ;o. ( C ) DeRebenefi.lib.i.t.Zl.n.zt.efeqq. ( d ) De M.agifirttt.Ub.4,. che P er conto ^ c §^ ^ orT *J* Delk Precedence pi fi dice , per conto deile Donne mag* giormente procede ; rnentre pelr altro Tefto ( c ) abbiamo , prohibend?tm quo- que eft , fit nulla Fpemina ad Altare prtefumat aceedere , aut Preshytero m'h tiijirare ; aut infra Qamellos (tare, vet federe ; Legge , che allora parimente procede , quando la Donna In quality di Principe y' interviepe \ meptre gU allegati Tefti in generale p.arlano ; e quella Dignita alia Donna preminenza non reca : Onde pel Cerimomah Roma- no fiefip { d) ove fi parla del ricevj. mepto di una Regipa ll dice ) /« &C* flefiafiat eifrggeftuw > ornatum extra Cdppellam t ubicumfuis Ancillis pojftt ft are, & audire Mi(fam; 0, cum Dia j conus Thuris fufftu excipit ? Cardinalh Reginam , Acolytus unus eodem modo excipit : il perche, giufta la difppfizjo^ ne 4el Cerimoniaje de Vefcovi (e) ge- neralmente parlando , il Lotterio ( f ) e Daniele ( g ) dicono , che , acci<> Tprdine Ecclefiafticp non fi perverta \ ed affine d'evitare le Copfufioni ^che dalla Commiftione de' Chierici co s Se- colari rifulta , a gli ultimi Ja preroga- tiva , di cui fi parla , permetter pop fi debbe 1 Cosi tengopo il Menochio ( h ) il Graziani ( i ) e la Rota Ro- mana avanti Lodoyifto (k) onde, giu- fta la mente della Congregate de* Riti, e della fteffa Rota Romana'in una Valentina Cappelltf avanti Monf: Qiufti il di 5- Marzo del 1599- > ^d in una Burgenfe deVilladiego avanti Monf Lan, fellotti il di $• Maggip dd 1603. ^ ne pure al Pripcipe ? & quale in Chiefa dalla Legge il luogo pit? onorevole fi affegna , federe nel Presbitcrio e per- rneffo \ ma taje Sentenza , colle Di- ftinzjoni di fopra affegnate intender fi debbe- Cip , che in ordine a 1 Principi , e Ba- roni Feuda tar j rifpettivamente fi e det- to, apche per conto de* loro Governa- tori , o Luogotenenti , come fi e ac- cennatp , procede ; poiche, come fa p- piamo, tra'l Governatore, o fia Luo- r 7 I go- Liki.Sefir'ci. ( e) L.H.i.f.13. i g ) De Nobil. difp. 60. »• 16. ( h ) Cenf. a6. n. j. ( i ) Dift. 842. «. 3. i K. ) !>«• 3»o. n.i.f. ftffim Parte 11 Cap. XIV. gotenenre di un grande State; e quel- lo di un Barone , chc di una Citta ordinaria ha il governo, difterenza ben grande pafla ; mentre al primo un Ma- gnate , o un Generale ; all' altra un Togato , o altra Perfona di femplice Spada, e Cappa fi fpedifce ; poiche al primo tutti gli Onori fono dovuti : all' altro , attefa la difpofizione de' Canoni ; de' Concilj ; Je Sentence del Santi Padri f e leRifoluTJoni delle Con. grega^ioni de Riti , il Banco col Tap- peto , e i Cufcini dentro il Presbiterio dovuti non fono. 18 Ma , per poter parlare con tutta la diflinzione poffibile , cosi de' Sad- detti Rapprefcntanti de* Principi, co- me di quei delle Citta , i Magi ft rati Secolari in tre Clafli divideremo: del- la I. Clafle quegli ft dicono , che le Citta libere, che in forma di Repub- bliche governanfi: la IL di quei, che il Principe immediatamente rapprefen- tano , che , come ft e accennato , in varj ordini fubalterni fi dividono : la III. Clafle quei Magiftrati compren- de , che , come il Cardinal de Luca ( a ) offerva, le Citta Suddite rappre- fentando , poca giurifdizione , e per Caufe di lieve momento efercitano : £d alia femplice Economia de' Pro- venti delle Comunita foprantendono > che appreffo Effi Magifttati , come una Specie d' Immagine , ed Ombra dell' antica giurifdizione ft trova , che originariamente in tempi , in cui le Citta in figura di Repubbliche gover- navanfi, appreffo i Popoli fi trovava ; indi nelle perfone de* Principi del tut- to paflb. 19 Ed in ordine a quei Magiftrati Su- premi della I. Claffe, che le Repub- bliche rapprefentanto ; ed a quei Go- vernatori , a' quali il Principe la po- defta della Spada concede , fenza dubbio la Precedenza fopra* Capitoli , e Canonici delle Cattedrali compete; cosi difponendo il Cerimoniale de' Ve- fcovl ( b ) dove ft dice , che tali Ma- giftrati , prima de' Canonici incenfati effer debbano : onde s' inferifce , che in tutti gli altri atti precedano : co- Ateneo Tom.V. Cap. j^lv. 195 I si dice il Cardinal de Luca al luogo citato . Ma per conto de* Governatori , an- 20 che delle Provincie dello Stato Eccle- fiaftico , oflervabile mi fembra , che la Congrega^ione de' Riti in una Ma- ceratenfe ad Iftanza di quel Vefcovo il di 1. Aprile del 1662. dichiarb , che al Governatore , e Prefidente di quel la Citta , e fua Provincia , che fempre uno de' Primarj Prelati effer fuole, quando tra le fue facolta quel* la di Legato a Latere annoverata non ft trovaffc, il Soglio, e '1 Baldacchino dovuto non foffe : ma che ful Banco del Magiftrato fedeftb : Che il Vefco- vo alia di lui prefenza in ogni Luogo della fua Diocefi la Benedizione al Popolo dar poteffe: Che al Governa- tore , e Prefidente fuddetto fuori del- la Diocefi , tampoco in concorfo col Vefcovo la Precedenza dovuta foffe : Che '1 Vefcovo ad andare incontro al Governatore , quando alia Chiefa ft portava, tenuto non fofTe: ne quan- do partiva , accompagnarlo doveffe : Che il Governatore , dovendo ricever la Candela \ o la Palma benedetta , al Vefcovo ft prefentaffe; e la di lui mano baciaffe : Che i Canonici pero a preftare ad effo Governatore , o Prefidente i foliti atti riverenziali te- nuti foffero: ma, che , quando fopra tale Cerimoniale Confuetudine non vi foffe, il Governatore, che alia Chie- fa fi prefentava, da due Canonici fof- fe ricevuto : e quando partiva , da due parimente alia Porta foffe accom- pagnato: Che il Magiftrato Secolare, cosi prefente, come affente il Gover- natore, al Vefcovo , ed al Capitolo 1 foliti atti riverentiali preftar dovef- fe: Che, ricufando di farlo, aftringer vi fi poteffe: Che in affenza del Ma- giftrato , per dar V acqua alle mani al Vefcovo, uno dell' Ordine de' No- bili fi furrogaffe ; al quale pero di federe nel Banco del Magiftrato non ft permetteffe- E quel , che per conto de Gover- 21 natori , o Luogotenenti Generali , in ordine alia prerogativa del Baldacchi- B b 2 no . ( a ) De prctem, (life, 1 7. «. 7. ( b ) Lit. 1.^.23. §.M«giflr- 3- «»/• 9^. »• 7». M. 10- ( o) Gl. 6. Si Sufpebluslnfi.de Satifd.Tut. ( p ) Dec. i. Ann.*. ( q ) De primog. Hifp. lib. I. e. 3 Z. n. 34. '» fi»> C r ) Dec. m.n.i.p.x. d,v. Parte II za delle Armi a'Privati non e permef- fa y il Poffeffore , venendo difturbato .nel filo poffeffo , che anche con un* at- to folo fi acquifta ( a ) giufta Ja difpo- fizione del Teflo (b ) e la Sentenza , cosi di Baldo fopra il medefimo Tefto (c) come del Rehuffo(d) puo impe- trare dal Giudice il rirnedio dell' Inter- detto , Uti poffidetis ; Et unde Vi ; E fendo il Giudizio Sommario , per giu- flificar > il poffeffoi , anche una fola , e prefuntiva Prova fi ammette ( e ) 32 Avvertire ancora conviene , che , jion folamente a' Padroni delle Chiefe , jna anche ad altri di tener jn effe il banco , o fedia , con fcienza , e pa- zienza del Rettore, e permefib : e ta- le fcienza , e pazienza dopo il Corfo di dieci Anni di pacifico poflefib , fe non efprefiamente > facitamente alme- no fi prefume ; Onde , quantunque la Congregation? de'Vefcovi , e Regolari in una Genovenfe il di 17. Aprile del 158$. diceffe , fuori del tempo delle Prediche tali banchi , o fedie non do^ verfi permettere; aljora fegnatamente , quando poflano dare occafioni di Scan- dalo; la Rota Romana (/ ) ha dichia- rato , che , quando di pietra , o di le- gno alle Pareti afEffe non fieno, rimo- ver non fi debbano : Alle Perfone di nobilta diftinta poi , alle loro Mogli , e famiglia , per Sentenza della medefi- ma Rota Romana avanti Monf. dell* Olmo in una Pampilonenfe Pr/eeminen- tiarum il di 3. Frebbrajo del 1700. nel- le Chiefe delle quali effe Perfone fono Parrocchiane , la Precedenza e dovuta molto piu , quando vi concorre JaCon- fuetudine ; potrebbefi bensi , quando il Servizio della Chiefa cosi richiedeffe, I trafportare il banco , o fedia da un luogo ad un* altro egualmente degno . ( g ) E venendofi a mutare la forma antica della Chiefa , per ridurla in jftato piu decorofo , e percib , fendo neceffario di rimover* i banchi , e le fedie da ? loro luoghi , terminata la nuova fabbrica , efii banchi f c fedie Cap. XIV. 199 col medefim' ordine , in cui prima fi trovavano , riporre fi debbono di modo pero , ohe ciafcuno il fuo priflino luo- go a ricuperar venga : cosi dicono , T Ancarano ( h ) 1* Altogrado ( i ) e M Ricci ( k ) Avendo parlato delle Prerogative 35 che a' Padroni delle Chiefe , ed a' Nobili Parrocchiani in eife Chiefe competono , non voglio lafciar di di- re, che alcune Famiglie Uluftri alcu- ni onori parimente godono , per cui dalle altre fi diftinguono , come , a cagione d' Efempio quella de* Conti Mezzabarba, Patrizia Pavefe , di cui nel Capitolo I, della Parte IV. del Trattato delle Armi Gentili^ie feci parimente onorifica menzione, la qua- le in vigore de' Privilegi , da* Re de' Longobardi riportati , privativamente dalle altre , quando il novello Vefcovo entra la prima volta in quella Catte- drale , per prenderne il pofiefib , pre- para Ja Sedia Vefcovjle j lo vefte , e Jo fpoglia de J Sandali Pontificali : ed efercita altri atti per quella Cerimonia neceffarj. Nella Citta di Pifioja le Fa- miglie Cellefi , e Brunozzi godono una fimije prerogativa : per antica Con- fuetudine il maggior nato , o '1 piu degno dalla prima di dette Famiglie per un certo fegno d J Avvocazia riceve il novello Vefcovo nell* atto dej fuo pri- mo Ingreffo alia Porta di quella Cat- tedrale 1 il maggior nato , o piu degno della feconda, feguito T atto del folen- ne Ingreffo d' effo Vefcovo , li da il poffeffo del Palazzo Vefcovile, con efi- birli le Chiavi del medefimo . L' Antichifiima , ed altrettanto ri- 34 guardevole Famiglia Cortegiani , Pa- trizia Fiorentina ? nella fua Patria molto confiderata , della Cafa Tofi Tofinghi, Aleotti , Vifdomini, che in perfona di Antonino folo fuperftite , in eta molto avanzata va ad eftinguerfi ; edifico una Chiefa, che tuttavia efifte, di S. Michelino de J Vifdomini chiama- ta; la detta Famiglia, dico, in tempo . ( a ) Conf. filt. lib. 1. Corn. Conf. 139. n. 1 1, lib. 2. Menocb. Cpvf. 51. n. 40. lib. I. ( b ) Cep.ut licet (aufftn 19. ( c ) AZ. 6. ( d ) Loc.cit. ». 355. g/. ( e ) Saofelfc. deczzy n.l.lib.z, ( f ) Dec.%z%.p.\,div. I f I Bnmaotiim jtl fitiaJ (ruftiH/i lid *. tit lA^t «»/m * ( g ) Romagtfer alSinod. Gerund, lib. 3. tit. 14. I h ) Co»f.409,tt.iQ,Vftjui<*iJlamutatio> %. num. 4. ( i ) C'onf.16, »,%, e 1, lib. 1. ( k ) Prat.dec.9},r>4, 200 Delle Precedence di Sede Vacante dell* Arcivefcovado di quell' Illuftre Citta , gode la pre- rogative della Cuftodia di eflb Arci- vefcovado ; di che fanno menzione Dante ( a ) Crifioforo Landini fuo efpofitore; e lo Speculators ( b ) Anzi prima della Coftituzione di S. Pio V. fopra T applicazione de* frutti de' Ve- fcovadi Vacanti alia Camera Apoftoli fterio di Sant' Orfola di Firenze , ed al Secolo Elifabetta Bonfi Capponi , Dama di Virtu fingolari ; e di Coftu- mi Santi , come nella di lei Vita com- pofta , e data alia luce dal P. D. Gio: Batijia Cafialdo Chierico Regolare in Firenze dell' Anno '1624. fi legge . Paolo Mini riferifce , che la Fami- 36 glia , di cui qui parliamo , e una delle ca, la medefima Famiglia amminiftra- quattro, che fondaronoT Infigne Tern .. «.**•.- i~ d~„j;*-» a 3 -cc^ Am. nir» A\ S Sniritn A e>' Padri Aooftiniani 3S va ancora tutte le Rendite d' eflb Arci- vefcovado ; e di quelle in ufo proprio tanta fomma convertiva , quanto pe fuoi Alimenti baftafle : il di piu al Suc- ceflbre confegnava : Prefentemente per decreto della CongregaTJone del Spogli , emanato il di 19. Agofto del i7°6. , in morte deli' Arcivefcovo Leone dell' Illuftre Famiglia Strozzi, per tali Ali- menti il Vivente Antonino ogni mefe da. quella Nunziatura Scudi feflanta riceve . Cadendo molto in acconcio al no- ftropropofito le Fondazioni, Riftaura- zioni , e Dotazioni di tante Chiefe , Monafterj , Spedali , ed altri Edifizj , che rifplender fanno il Culto Divino , c la pieta della Famiglia Cappom Fio- rentina , nella maggior parte dell' Eu- ropa , cosi per la fua grande antichita , e nobilta , come per le tante Eroiche Gefta nella Santita , nelle Lettere , nelle Armi , e nella Politica , Cele- berrima , non voglio lafciare di fame un Compendio , perche certamente credo, che a queftemie fatiche reche- ra un nobile ornamento : II P. Anto- nio da Terrinca , minqre O/fervante , nella fua Opera , Intitolata Tbeatrum Etrufcominoriticum , riferifce , aver meritato il Titolo di Beati, Fra Cle- mente , Fra Cherubino , Fra Lodovi- co , Fra Gherardo ; Fra Tommafo ( tutti della Famiglia de' Capponi ) delle Virtu , e miracoli de' quali , fic- come della Dottrina di Fra Bartolom- meo , da Papa Niccolb V. creato Ar- civefcovo Cambalienfe , nelle Crona- che Francefcane ampiamente fi par- la : Fiori ancora nel medefimo Ordi- ne la Venerabile Serva di Dio Suor' Anna de' Capponi , Monaca nel Moni- pio di S. Spirito de' Padri Agoftiniani, nel quale efla Cafa Capponi poflede fei Cappelle , co' Sepolcri , nelle cui Lapidi fi leggono le memorie delle II- luftri Gefta di quei , che quivi fepolti fi trovano ; e fegnatamente di Luigi Cardinale Primo Prete: di Neri,mer- ce i di lui grandiflimi meriti , fepolto in un'Arca, coftrutta a fpefe della Re- pubblica Fiorentina : e del Senatore Pietro Vettori , celebratiflimo Lette- rato , che , come vedremo , lafcio il Cognome paterno . Dell' Anno 1337. Bartolommeo Cap- 37 poni fabbricb la Chiefa di S- Barto- lommeo fuori della Porta , detta a S, Fridiano , da tre Secoli da' Padri Oli- vetani gia pofleduta ; ed un' Altare , in quefti ultimi tempi dal Senatore Fer- rante Capponi riftorato : nella Sagre- ftia fi trova una ^appella , detta lo Scudo , d' efla Famiglia , ove troyau- fi le Ceneri di mold Domini , cosi in Lettere, come in Armi Illuftri ; ed in particolare del Senatore , ed Uditore Prefidente Ferrante , Configliere di fta- to , e famofo Miniftro del Gran Duca Cofmo III. In S. Jacopo fopr' Arno V Altar maggiore fu riftorato da Lodovico Capponi , delle Lettere , e de' Lette- rati tanto fautore ; e fegnatamente del Celebre Girolamo Muzio Giufti- nopolitano, dal Pino chiamato Santo, che per lo Corfo di molti Anni vifle nella di lui Cafa ; e mori nella fua Villa della Paneretta , Nel Veftibolo della Chiefa fuddetta fi trova un antico Sepolcro di Paolo Vettori , che dell' Anno 1347- da Ludovico Re d' Ungheria fu creato Kavahe- re . Ma, ' 3* ( a ) Cunt. %6. { b ) Tit, wfadt vat ant t H. 6. 39 M* , per wetter' in chiaro la fepa razione delle une dalle altre di dette Famiglie, conviene riandare alle me- morie di tempi di gran lunga piu re- moti : e ben volentieri vado a farlo ; non gia perche efle Famiglie della debole mia Penna abbiano bifogno , mentre il loro Splendore e gia ben noto, ma per aver motivo di rimo- ilrare la ftima , che io faccio dell' amicizia contratta col Commendatore rra Cappone Capponi ; prefentemen- te per la fua Religione Gerofolimita- na Rice vi tore nella Tofcana , fin da quando in quefta Citta in grado di Kavallerizzo maggiore ferviva la Se- remflima Duchefla di Branfuvich , la quale del di lui fervigio fi conten- ta trovofli , che nel fuo Viaggio di Parigi al fuo feguito il voile , di ri- ferire le feguenti invidiabili memorie mi prendo il piacere. 40 Convien dunque fapere , che i Capponi del 1200 portaronfi a Firen- ze da Orvieto, dove fi ha , aver' effi fiorito , contandofi del 1020. Pandol- fo Capponi , Confolo di quella Cit- ta : del 1075. Farinata : del 1117. Andrea : del 1146. Corrado , tutti Capponi : Appreffo Io Storico Ctpr ta- rn Manenti fi legge , nel famofo AJombattimento dell' Anno 1201 fe- guito tra gli Orvietani , e i Senefi , per lo quale furono prefcelti quaran- ta Kavaheri per parte , uno tra' pri- mi reftati Vincitori fu Paolo Cap- poni : Nelle Diffenfioni dell' Anno «ii. feguite in quella Citta fra le ±azioni Pontificia , e Cefarea, effen- do la Famiglia Capponi numerofa di molto , alcuni Rami di efla , tra le altre Potenti ; vale a dire de' Conti di Saona ; del Prefetto di Vico : de' Signon Farnefi, Salimbeni, Rofli; da Bifegno, Conti diMarfciano; di San- ta Flora; di Chimianoi Filippefchi ; Monaldefchi; ed altri molti de' Cap poni, dico, dichiararonfi per un Par- tito, altri per 1' altro. 1 , ^ er fe ^ are q uei Tumulti , avendo ipcdito il Papa Amerigo Cardinale Sa- binenfe , molte di quelle Famiglie par- ti rono da Orvieto ; efra cfle alcuni Rami della Capponi ; gli altri quivi nmafero, godendo di quelli onori fino Atento Tomo V. Pane IL Cap. XIV. Cap.j^Ly. 201 al Secolo XIV. Altri portaronfi a Lucca , afTumendo il Cognome de' Bal- bani ( non fi fa per qual cagione ) altri a Firenze , ritenendo il priftino Cognome . Nel Secolo XIII. due altre Divi- 42, honi nella Famiglia Capponi erano gia feguite; V una fu quella di Lippo di Cappone , fratello di Mico , che in Alemagna formo un' altro Ramo de' Capponi , in Boemia Kapaun oggidl chiamato : 1' altra Divifione tanto e certa, quanto il nome di quello, che fi divife , e incerto . Egli e bene al- tresi certo, che da eflb viene la Cafa Vettori , lo cui Progenitore fu Boc- caccio Boccuccio , di Mano , di Vet- torio , dal quale , o per le fue IIIu- firi Gefia , o perche per altro moti- vo m quei tempi , in cui in Firenze i\ Governo Popolare ebbe principio , Vettori furon chiamati : Egli e ben certo, che, cosii Capponi di Firen- ze , come quei d' Alemagna hanno fempre alzata Ia medefim' Arme che , come nel Capitolo XI 11. della Parte II. del Trattato delle Arm* Gentih V e gia difli , in un Campo Ta- ghato , la meta d' Argento , 1' altra Nero confiftono : e cib in memoria delia Celebre Pace per opera di Mi- co Capponi circa 1' Anno 1280. tra le Fazioni de' Biancbl , e de' Neri fe- guita . Egli e pero vero, che alcuni degli 41 altri Rami vi hanno aggiunfe le Ar- mi d' altre Famiglie , per cagioni d' Eredita ; o di Principi , e Repubbli- che per pnvilegio ; come i Vettori che circa 1' Anno i 4 oo. ottennero i Gigli : di Francia : che poi la Fami- gha Vettori dalla Cappona proceda oltre quello che Gto: VdianL Storico' Ce ebre,, ne dice , ne' libri delle Ga~ belle de Contratti di Firenze chiara mente fi vede; e fegnatamente nel li- bro X' P: a Ca r f e 294. dove per ro- gltod, Francefco Piccini fi legge: D. Paulm Boccucci Mannl ViMtrii d& Capponh . La Famiglia Vettori poi fi e dira- 44 mata in quattro Rami principali , due de quali in Firenze; un' altro in Roma tuttavia fuflifiono. I Rami de' Capponi , comprefi i due , J' uno in Cc Ale- 45 zoz Alemagna , e come fi e detto , T al tro in Francia ; ed anchc in Spagna fono ftati tanti , che fino al numero di Venticinque fe ne eontano . In Ca- taloana , c fegnatamente in Barcelo- na , & Capitale di quel Principato , vi- vono molti riguardevoli Perfonaggi , chiamati, come quell' Idioma porta , Caponf. tengon' effi per coftante^ tradi- zione, che i loro maggiori dall' Italia cola fi portaffero. Capitb ultimamen- te in Firenze D. Francefco, dell'Or- dine Benedettino, Clauftrale Tarraco- nefe, Prepoflo .Pergenfe , dal Re ki- lippo V. eletto Abate del Real Mo- nafterio di Canredon , e Procurators Generate del fuo ordine in Roma . D- Agoftino, fratello maggiore, Mar- chefe de 1 Moja della Torre , e Ca- meriere della Chiave d' Oro del Cat- tolico . D- Pietro fecondogenito , e Vefcovo di Girbna : Un' altro fratel- lo e Canonico di Barcellona : Una lo- 'ro Sorella e moglie di D. Marino Ca- raccioli , Marchefe di S. Ermo nel Regno di Napoli , e Grande di Spa- gna. Gli onori poi, che tutta la ba- miglia fuddetta ha goduti , e tutta- via gode fono tanti, che, per riferir- li tutti, una Voluminofa Stona tef- fer converrebbe: torneremo per tanto al principale difcorfo , che il noftro aflunto riguarda. [ Gli Altari del Rofano in Santa Maria Novella de* Domenicani; quel- le- di S. Antonio nella Chiefa di tutti i Santi degli Oflervanti di S. France- fco ; 1' altro nella Chiefa delle Cam- pora , de' Padri Caflinenfi , fono fta- ti fabbricati da detta Famiglia : 1 due nella Chiefa delle Monache di Fuligno , ed uno nella Chiefa di San Delle Precedence la Dominante fonovi due Cappellanie di Padvonato della medefima Fami- alia , che dal Ramo etlinto del Sena- tore Vincenzo Cappom , colla meta del Padronato di un Canomcato , e della Dignita del Sottodecanato , per morte della Marchefa Caffandra Cap-, poni, figlia, ed Erede del fuddetto Marchefe Vincenzo , pafTarono nel Marchefe Cofmo Riccardi fuo -figlio . Se di tutti i Padronati di Chiefe Parrocchiali , Cappellanie ,. ed- aim Benefizj , che detta Famiglia gode i parlare voleflimo , il Catalogo \ olu- tomofo riufcirebbe ; ci riftringercmo per tanto in foggiugnere , aver .fctia fondati due Spedali , V uno efiftente a Legnaja , r altro fuori -fono ftati fabbricati da effa Fam.gua; ment * «o^ M^n L f e{ J* & la quale fopra 1' ultima ha ancora i che d. quella ^m cbieft di S . diri«odi fel'ftiCTb&^'j&W in Roma una Santa Felicita , Parrocchra della Cor- Gv ~Xj Canpella fece edificare . V r* ft trova una magnifica Cappella nobihlhma yappeiw f di s _ h'bncarda- D.fcenfent, di Lodovi gvjffifc^J*, ; uell a co di Gino Cappon. : Aw. ancora |^anm,» Jftyn ^ ^ hhh un famofo Monumento ad onore d. Dominante . , cul S Carlo Borromeo , arricch.to di piu dal Cardinal Lug £• Avok Lwmarmi = eretto da Moot Ora,.o Pj^f^^Orfini ultimo Cam- Vefcovo di Carpentras . ^ , lla Ca f a deConti di Pitighano, 4 6 Nella Chiefa Metropohtana diquel- 1 polio aeua ^. c So . Parte II e Sorano, nella Chieladi S. Bartolom- meo all' Ifola 1' infigne Padronato della Cappella del Venerabile poffedono . 49 Ne fotto filenzio lafciar fi debbe , .quanto in Lione fece Lorenzo Cap- poni, Kavaliere dell' Ordine del Re, di due Rami , in Francia , chiamati e Signore d* Amberiu , Afcendente di due Rami , in Francia , chiamati Conti di F tiger olles ; onde dell' invi- diabil Titolo di Padre de' Poveri fu decorato : Orno egli molte Chiefe , e riccamente dotolle : in tempi di Ca- reftia, per teftimonio di Monf. Trifta- no nella fua Tofcana France fe , a pro- prie fpefe alimentb fino a quattro mi- la Poveri. 50 In parte fbndazioni , in parte per Contratti di permute , i Capponi pof- fedono molte pingui Commende nella Religione di S. Stefano ; e '1 Priorato di Pefcia : Unitamente colla Famiglia Vettori godono il totale Padronato della Commenda di S. Piero, a Qua- racchi, della Religione di Malta. Si Ma la piu Illufbe prerogativa di detta Famiglia , e d' ogni altra privata in Italia forfe fenza efempio , quella deir Ordine de Kavalieri de\Y Alto- pafcio mi fembra, che nel XII. Seco- Jo fiorl ; ed in cui effa Famiglia ha avuti piu gran Maeftri : diftinguevanfi i Kavalieri di dett* Ordine per loro Infegna col Tau di color bianco : par- te di effi Frati ancora erano chiama- ti: Si diftefero per la Francia; per la Navarra ; per Ja Savoja ; per la Sici- lia , e per molte altre Provincie dell' Europa : II loro caritatevole Iftituto fi era di afficurare le Strade a' Pelle- grini , che a vifitare i Luoghi Santi portavanfi : il perche effi Facitori ; Riflauratori di Fonti ; overo Kavalie- ri d? Altopafcio eran chiamati. $i Deir Anno 1240. da Gregorio IX. furono approvati i Capitoli del loro Ordine , che originali neir Archivio del Senatore Conte Ferrante Capponi tuttavia fi confervano : fiori V Ordl ne fuddetto con molto luftro iino al Secolo XV. SI La Famiglia Capponi vi ebbe , co- me fi e^aceennato , piii gran Mae- ftri , tra' quali molto Celebre , e be- nemerito f u Gioanni Capponi , che Ateneo Tom. V. Cap.jLir. zog I deir Anno 144.5- -per lo medcfirno fuo Ordine molti Privilcgj ottenne : Sen- do poi quello del 1476. ftato fop-i prefTo da Siflo IV. con fua Bolla ", che originale parimente in detto Ar- chivio fi conferva , fu conceduto in Commenda a Niccola , e Bartolom- meo Capponi, per fe, e loro Bifcen- denti in perpetuo, con tutti i privile- gj , e prerogative , colla facoka di eleggere il Gran Maeftro , o fla Mae- ftro Generale , allora cosi chiamato ; Dignita, che come vedremo, per lun- ga Serie d' Anni fu goduta da' Di- fcendenti di detti Conceffionarj , che della loro autorita, e giurifdizione in tutte le Provincie d' Europa , ove i beni del loro Ordine fi trovavano con fplendidezza , e decoro si graride efercitarono , ehe le Commende di- fpoticamente conferivano: e tra le al- tre quella di S. Giacomo d 1 Altopa-- fcio di Parigi , molto pingue , nel cui Palazzo appreffo a detta Chiefa fo- levano albergare gli Ambalciadori prima della Repubblica Fiorentina • indi quei de Gran Duchi di Tofca' na . I Gran Maeftri ufavano il Tito- lo Prelatizio di Monfignore: e la loro Dignita giunfe a fegno di ftima, che Papa Paolo III. dell' Anno 1537. con derogare al diritto di Padronato del- la Famiglia Capponi , pens5 di con- ferirla al Cardinal Farnefe fuo Nipo- te: ma, per quanto il Varcbi nel fine della fua Storia ne fcrive , oppoftofi Cofmo de Medici , allora Duca di Firenze, Jl Papa altro paflb ho'n fe- ce : e da' Capponi delV Anno 1585. si infigne Padronato al Gran Duca Francefco I. per fe , e fuoi Succeffo- n nel Gran Ducato di Tofcana fu ceduto . Sendo per morte del Marchefe 54 Francefco Maria Macchiavelli , f e - guita ultimamente in Firenze, reftata eftinta la di lui tanto Uluftre , quan- to antica Famiglia , Fiorentina , Fer- rarefe , e Vicentina , gia Signora del Caflello di Montefpertoli , di Valdi Pifa, Contado di Firenze, nella per- fona del Pupillo di lui Congiunto Marchefe Gio: Batifta Rangoni per Teflamentaria Difpofizione , qual Fe- nice rinnovata , avendolo egli , a mia Cc 2 in- 204 Delfe Precedence infinuazione , iftituito fuo Erede , col | ch'effa Famiglia riconofce h fua origine m kui: ' j: o/r,,.™. ;i a\ I™ fn. da' Duchi di Benevento , i quali , co- folo obbligo di aflumer il di lui Co gnome , ed Armi Gentilizie ; e tro- vandofi nella detta Eredita, con mol- te decorofe prerogative, che il noftro Affunto riguardano , i feguenti Padro- nati ; vale a dire I. della Pieve di Santa Maria a fagna in Mugello, una dellc piu infigni della Diocefi di Fi- j-enze : II. della Chiefa , con Cura , di Santa Criftina in Val di Pifa: III. del Friorato di S. Martino a Lucar- do ; IV. della Chiefa , con Cura , di Santa Maria della Torre : V. della Pieve di S. Piero in mercato : VI. del Priorato di S. Andrea in Monte- fpertoli : VII. della Chiefa , con Cu- ra, di S. Michele a Magliana: VIII. della Chiefa de' Santi Paolo , e Pro- fpcro : IX- di quella di S. Quirico al- ia Sodora : X- di S. Michele a Mu- gnano : XI. di S. Donate a Livizza- no ; XII. di S. Michele a Quaranto- la : XIII. di Santa Maria a Pulica : XIV. di S. Pietro a Nebiaule nel Piviere di S. Ipolito in Val di Pifa della Conforteria di Ciango , detto de Caftellani, uno di efla Famiglia . Avendo io avuta per lo corfo di be- ne XL. Anni ftretta amicizia , si con eflb Teftatore, come co* di lui fratel- li Marchefi , Ottavio , Gaetano , e Filippo premorti , voile egli , prima di ftabilire in qual Famiglia la fua rinnovar doveffe, il mio fentimento , che a pro dell* Erede iftituito , ad efclufione di altre parimente Illuftri Famiglie che vi afpiravano , per lo Corfo di fette Anni e ftato fern pre coftante , ho creduto non effer' im- proprio di dar fine al prefente Capi- tolo, con trafmetter' a Pofteri le fe- guenti memorie , dalle quali lo Splen- dore di detta Famiglia in buona parte rifulta : metteremo per tanto in vifta in primo luogo la fua origine : indi i meriti di molti riguardevoli Soggetti, cosi in Lettere , ed in 4rmi , come in politica ; e fucceffivamente i loro Matrimonj con altre Illuftri Fami- glie . 55 In un Catalogo di Memorie di det- ta Famiglia filegge, cheinun' Archivio dell* Auguftifs. Cafad'Auftria in Vien- na fi trova un Diploma , in cui fi dice da' Duchi di Benevento , i quali , co- me dipendenti da gl'Imperadori di Co flantinopoli , da Carlo Magno ne furo- no difcacciati : Ondc alcuni di effi , paflati in Tofcana , in quel fito rifu- oiaronfi , che Mercato di Fiefole fi chiamava . Un Corrado Macchiavelli , avendo feguitato Ottone I. , per met- ter' in dovere Berengario da Bergamo per premio dc' proprj meriti fu fregia- to di moiti Onori . Alberico Mac- chiavelli nell' Imprefa di Terra Santa , fotto il Comando del Gran Goffredo , fu il primo , che , coll' acquifto di molte Infegne nemiche, il Mon&e Cal- vario occupb : ed in memoria di si gloriofa azione la prerogativa ottenne , di poter portare tre Monti, e tre Cro> ci nello Scudo Gentilizio . Guiberto Macchiavelli, Colonnello nell' Efercito Franzefe in Oriente , portb a Roma un pezzo del Legno della Santa Croce, con uno de' Chiodi della medefima : il perche fugli permeffo di aflumer per Arme Gentilizia una Croce con quattro Chiodi come nel CapitoJo VIII della Parte I del Trattato delle Armi Gen- tilizie gia diffi . Del 1256. Ugno di Boninfegna Mac- chiavelli fu uno de' Configlieri della Repubblica Fiorentina . Un altro di tal nome del 1283. fu uno de* primi della medefima Repubblica : e del 1325. funne Gonfaloniere : Boninfe- gna di Angiolino fu uno de' Soldati della Compagniade' Bardi, Sicurta di Carlo II. Re di Gerufaiemme . Nella Priorifta de'Gonfalonieri , e de' Priori di quella Repubblica dall' Anno 12,8$. fino all' Anno 1581. fi trovano regiftra- ti i nomi di dodici Gonfalonieri , e di LVI. Priori della medefima Famiglia : Del 1549. Filippo Macchiavelli fuAm- bafciadore per la Patria al Re di Un- gheria ; a Volterra ; a Piftoja , ed in Romagna . Del 1392. Boninfegna di Filippo , con altri Nobili Cittadini , fu fpedito a foprantender' alia Coltru- zione di una Fortezza in Montepul- ciano. Del 142 1. Francefco di Lorenzo Macchiavelli fu Ambafciadore al Si- gners di Foligno del i4*3- alia Signo- ria di Siena . Del 143 *• Girolamo Mac- 56 57 Parte II. Cap. XIV. 205 Macchiavelli fu fpedito a ringraziare I Nobili giovanetti , che li fecero Cor- la Qtta di Perugia per la buona ami- 1 — ^ - ** cizia, che alia Rcpubblica profeflava. Del 14s 7- lo fteffo Girolamo fu fpe- dito per accomodare alcune differenze in materie di Confini col Duca di Modena . Del 1466. dubitandofi di te alia fua Coronazione , ed indi Creato Kavaliere Aurcato , con tut- te le piu diftinte prerogative. Del 1680. i detti quattro fratelli 60 tutti , gia Feudatarj della S. Sede , dall'Imperadore Leopoldo, col Titolo Guerra Paolo di Gio: Macchiavelli, di Marchefi del S.R Imperio, per fe in qualita di Commeflario , portoffi Utefii , e ioro Succeffori , furono dichia nella Lunegiana , per prowedere quelle Fortezze . Del 1500. Niccolo detto il Politico , Segretario della Re- pubblica , e per le fue Opere cogni- to , fu Ambafciadore apprefTo Carlo VIII. Re di Francia , ed a Maflimi- liano Imperadore : Del 1528. da gli Uffiziali della Studio della Repubbli- ca fu deputato a comporre le Crona- che e gli Annali di effa Repubblica . Del 1595- Aleflandro di Benedetto da Ferdinando I. Gran Duca fu crea- to Kavaliere di S. Stefano. Del 16 18. Vineenzo di Filippo fu Kavaliere di rati Familiari Auliei , con tutti i Pri- vilegj, e prerogative folitea concederu" da quella Corte . II Marchefe Gaeta- no da Cofmo III. Gran Daca, fupro- moflb alia Dignita di Priore della Re- ligion© di S. Stefano ; e Proveditore Generale , cosi dello Studio di Pifa , come degli altri a quello fubordina- ti . Ne Librl delle Gahelle de Contratti 61 della Citta di Firen^e , dzlV Anno 1245- fino al 158$. , fi trova , che la Famiglia fuddetta imparenrb fern pre colle pii* antiche , e piu nobili Fami- ^;^! J&3525?" ^fr^^SSSB Patriarca di Coftantinopoli , fu fre- giato della Porpora ; e del 1653. fu promoflb al Vefcovado di Ferrara ove mori. 58 II March. Ottavio, de'quattro fra- telli Primogenito, del 1666. in eta di Anni XXL dal Cardinal Barberini Decano del S. CoIIegio, fu fpedito a Milano, col Karattere d'Inviato ftra- ordinario , per far Complimento coll' Infanta Margherita Maria , flglia di Filippo IV. e fpofa di Leopoldo Im- peradore , dalla quale fu trattato del pari de' Principi Sovrani . Nella Cit- ta di Ferrara fu due volte Giudice de* Savj , acclamato dal Popolo . Da . Papa Aleflandro VIII. fu prefcelto , con fua Moglie , per condurre a Ro^ ma la Nipote di S. S. deftinata Spo- fa di D. Urbano Barberini, Principe di Paleftrina . Pafso pofcia al Servigio del Regnante Sereniff. Duca di Mode- na in qualita di Bracciere della Sere- niff. Ducheffa Madre , e di Configlie- re Segreto : La Marchefa fua Mo- glie fu Dama d' Onore : V uno , e V altra con tale Karattere in Moderm del 1696. morirono. 59 II Marchefe Francefco Maria, ulti- mamente defunto , del 1667. da Cle- mente IX. fu deftinato per uno de* Lorenzo di Filippo fposb Eleonora Fie- ni de' Marchefi di Scandiano , Madre degli accennati quattro fratelli , il Pri- mogenito de y quali dell' Anno 1670. fposo Olimpia di Vineenzo Baccelli , Nobile Romana . Quanto di fopra fi e detto, in parte rifulta da'Libripub- blici della Citta di Firenze , le cui me- morie nel mio Studio fi confervano: in parte dalle relazioni di molti autore- voli Scrittori , tra' quali il Pagliarino nelle Stork Vicentine : Luc a di Linda nelle St trie di Fiandra \ Gio: Villani : il Gbirarducci : Leonardo Amino : Scipione Ammirato ; e molti altri da me ne y Trattati della Nobilta , e del le Ami Gentili^ie riferiti . CA- zo6 Delle P C A P I T O h O XV. Delia Treceden^a nelle Try- ceffioni, ..,, in congiura- LE Controverfie , che ture di Proceflioni per conto di Precedenza inforgono, da atcuni Dot- tori yengon deteftate , parendo loro , die in quei luoghi , ed in quelle occa- iioni , non per altromotivo , che per quello d' ambizione , Superbia , e Va- nagloria , la Caufa di Dio a diftur- bare fi venga : ma , come il Bordoni (a ) il Lotterio ( fr ) la Rota Roma- va appreffo il Palma ( c ) ed avanti Monf: Anjaldi ( d ) faggiamente riflet- tono , tali Difpute , per confervare la buona armonia , la pace, e la tran- quillita tra quelle Perfone, che per lo fervizio di Dio appunto oceupate fi trovano , utili , ed anche necefiarie fi itimano ; poiche in altra forma le Di- gnita maggiori dalle minori non fi di- ilinguerebbono ; menrre non 1' Uomo dal luogo \ ma quefto da quello lo fplendore riceve . Avvertir' anche con yiene , che nelle Proceffioni , com' b noto, gl' Inferiori prima ; i Superiori pofcia gradatamente jncamminarfi deb- t>ono: e cosi le Confraternite Secolari tune debbon* andare avanti : indi gli Ordini de' Regolari ; dopo quefti il Clero Secolare .: pofcia il Vefcovo, co' fuoi Affiftenti ; Sendovi Protonotaj (Dnorarj in Abito Prelatizio , tutti in una linea dopo il Vefcovo debbon profeguire : appreffo i Figli del Prin- cipe Secolare j che folo dopo di quel* li cammina , fe°uitato da' fuoi Mini- ftri primarj immediatamente ; da lati dal Maeftro di Camera ; e da gli Uffi/jali maggiori della f'ua Guardia del Corpo : in fine da' Nobili della Citta : £ cio cosi fi pratica , perche quegli , che alle Reliquie , o all' Im- magine del Santo piu Vicino fi tro- vg , piu degno fi ftima ; Cosi dicono receden^e i Dottori , e tra gli altra Baldo ( e) U Gram at i (f) il Panimdla (g) e ■ . la Rota Rom an a ( b ) Cosi per conto .di quegli precede 9 che z\ Principe piu Vicino parimente fi trova : cosi dicono \ il Caffaneo < i.) il MaflriUo ( k ) e 'i Cardinal de Luc a ( / ) M* curie volte perb , come Dupleix (m) offerva , V ultimo luogo per lo piu degno fi confidera ; vale a dire , quan- go da Perfonaggio piu degno occu- pato fi trova ; Di Precedenza ^elle Proceffioni' non ^ folamente per conto degli Uomini , ma , come nel Capitolo I: della Parte I di quefio Trattato ho accennato , anche per conto delle Reliquie de J Santi fi difputa . In Reggio di Lom- bardia dell' Anno 1645. tra' Superio- ri della Chiefa di S. Profpero , Ve- fcovo , e primo Protettore per una parte, e quei della Chiefa de' Santi Crifanto , e Daria , parimente Pro- tettori , dair altra , Litigio fopra la Precedenza delle loro Reliquie, come vedremo , £a introdotto . I Parziali del primo , lo cui Corpo nella Chie- fa ad eflb Santo dedicata fi venera , le loro ragioni, cosi alia Dignita Vc- fcovile, come al primato nella Prote- zione appoggiavano : gli altri ne' me- riti del Martirip di effi Santi fond'a- vanli , le cui Infigni Reliquie in quel- la Cattedrale da tempo immemorabi- le parimente fi venerano • Richiefto fopra T accennata Controverfia il Ce~ lebre Giufeppe Altogrado , Patrizio Lucchefe, del fuo Parere, molfo dal- le feguenti ragioni , a favore del pri- mo rifpofe , in quella Citta le Rli- quie de Protettori fuddetti nelle Pro- ceffioni dover fi con fiderare, non a con- templazione de' loro particolari men- ti, ma del Patrocinio, che la medefi- ma Citta ne gode : il perche , fe al- euno d J effi nel numero de' Protettori comprefo non fi trovafle , lo di lui Corpo proceffionalmente non fi Jjorte-. rebbe , Come per conto di molti altn Santi avviene, le cui Infigni Reliquie in va- ( a ) De prace* Canonic. ( b ) De rebenef. c, i. ». 9. t 69. c. z. n. rz. torn. 4. ( c ) Dec 319. in pine, ( d ) Dec.z^. y - ( e ) L. obfervare. $. entequjm Vf rcf. De Of. Prowf. ( f )Dee- l. «• 8 dec. 64. n I. ( g ) Dec. 1. n. 5. ( h ) P^. 8 7 . »• 14 -P- 17. ""• , ( » ) Cata - P- I C t °f l \ Vt ... , . . f „ I27 . Parte II in varie Chiefe di efla Citta parimen- tc fi confervano : La Precedenza per tanto nelle pubbliche Proceffioni, giu- fta la difpofizione del Tefto ( a ) a quello di efil Santi efier dovuta , che nell' ordine della Protezione per piu degno fi riconofce : Cosi dice Felino fopra il citato Teflo {b) cosi il Meno- chlo ( c ) e la Rota Romana . ( d ) 3 Che la Dignita di S. Profpero , come maggiore , fi debba confiderare , da piu ragioni fi deduceva ; e I. dal di lui primato nella Protezione , come in pill luoghi di quefto Trattato fi e detto, in materia di Precedenza molto fi confidera : H. daU'efTer' il medefimo Santo Protettore principale •' il perche la di lui Fella di precetto fi folenniz- za ; e nci recitare il fuo Uffizio cosi da* Secolari , come da' Regolari in tale qualita fi confidera; dove gli altri Com- protettori fi chiamano : .Cosi il di 8. Giugno del 1643. , con approvazione di Monfi* Goccapani , allora Vefcovo , fu dichiarato ; e dalla Congregation? de Riti fu confermato : Attefa per tanto la difpofizione della Bolla di Ur- hano VUl. fopra /' offervan^a delk Fefle di precetto , con cui fi ordina , che del Protettore principale folamente di pre- cetto la la maggiore , e piu nobile Chie- fz fi debbe preferire (b) e della Cat- tedrale , ehe , com* e noto , per la piu degna appunto fi eonfidera , in- tender fi debbe: allora particolarmen- te , quando il Santo , Jo cui Corpo trafportar fi debbe , della Citta e ft a to Vefcovo ; quella volta perb , ch' egli fteffo diverfamente non abbia ordinato, nella Chiefa fua Spofa col- locarlo conviene ( c ) Se poi egli la fua Sepoltura eletta aveffe , quivi pari- mente , per fentenza della Congrega- %ione de* Vefcovi , e Regolari in una Loculenfe il di 26. Aprile del 1652. il di lui Cappello efporre fi dovrebbe . q JJ affunto generale riaffumendo , avvertir conviene , ehe, giufta la di- fpofizione de' Decreti della Congrega- %ione de' Riti , riferiti dal Pignattelli ( d ) piu Croci alia Tefta delle Pro- ceffioni unitamente proceder non deb- bono : ma a quella della Metropolita- na , come piu degna , fopra tutte le altre delle Chiefe inferiori la premi- nenza compete ( e ) Cosi fi dice d* ogni dignita Secolare in Concorfo con to per Boll a di Clemente VIII. , ove la P recede nza a favore del Clero Se- colare in Concorfo col Regolare fi dichiara ; e con ragione ; poiche , fe altramente fi praticaffe, confufione di ftendardi , e di Perfone ne inforgereb- be : e la Congrega^ione de* Riti fotto il di 29. Novembre del 1632. ne' fe- guenti termini refcriffe : In Procejfio* mbus y in quibus Clems plurium Eccle- fiarum Crucem defert , fub eadem Cru- ce propria incedere debet ev in Proceffw- nibm vero , in quibus non intervenit nifi una Crux , Clerum illius Ecclefite , cujus eft Crux , qua defertur , dignio- rem locum obtinere debere . Cosi , ol- tre tante altre volte , la Congrega^ione de' Vefcovi , e ' Regolari in una Toleta- na fotto il di 2$. Agofto del I59J- aveva gia. detto . Con quarOrdine i Regolari , gene- ralmente parlando , nelle Proceffioni tra loro proceder debbano , nel Capi- tolo XIII. di quefta Parte gia fi e ve- duto ; generalmente dico , perche ne* Luoghi , ove per Confuetudine parti- colare diverfamente fi pratica , da quella receder non fi debbe : Nella Tabella della Sagreftia del Duomo di Milano , a cagione d' efempio , fi leg- ge, ehe nelle pubblicheFunzioni i pri- mi a comparire fono gli AgoiHniani Scalzi : II. i Padri Cappuccini : III. quei di S. Francefco di Paola : IV. quei di S. Francefco , detti di Santa Maria del Paradifo : V. i Francefcani Gonventuali : VI. i Riformati di S. Francefco: VII. i Minori Offervanti, altres^ di S. Francefco : VIII. i Pa* dri di S. Damiano vanno fotto la Croce di Santa Francefca Romana , fendo del di lei ordine : IX. i Bene- dettini Celeflini ; i quali perb alle Funzioni non intervengono ; ma il motivo non fi fa : X. i Serviti Con- ventuali : XL i Serviti Offervanti : XII. i Carmelitani della Congrega- zione di Mantova : XIII. i Carmeli- 10 qualfifia Regolare : cosi difponendo il tani. XIV. gli Agoffiniani Offervanti: Cerimoniak de* Vefcovi (f) conferma- J XV. gli Agofliniani Gonventuali . . . XVI. ( a ) De Regular. di(t. i. n. 85. ( b ) Navarr. Conf. 9. DtSepuh. in fin. ReJerie. Qu-efl. reg. 62. ai-t. i.tom. 6. ( C ) Afi». I.famil. f. de Rel. & S urr.pt. fmer. ( d ) Confuh. 7. efaq. torn. Con{ult. 58, ». 1 2. torn. 6. ( C ) jj>turt. De Vrocef St\\. %.punt. 4. «. 206. Temaf. tr. var. De Vr*'/>• 148. ». I. 2 7 . efeqq. i 1 ™ *. ( 1 ) Refit. 77 . „. 3 , {m) Dtf>iSt n i? 210 Delle Precedence ad una Arciconfraternita di Roma ag- gregata fi trova , perche la natura deir Aggregazione , giufta la difpofi- zione del Teflo ( a ) come il Ciriaco (b) oflerva , la Comunione di tutti i privilegj della Principale feco por- ta , come fe V Aggregata del Corpo deir Aggregante fofl'e. 14 Tra '1 Clero Secolare, e '1 Rego- lare poi di qualfifia Ordine, cosi per conto delle Proceflioni , come degli Accompagnamenti in occafione di Fu- nerali; e d* altre pubbliche Funzioni, in vigore delle Coftituzioni di Clemen- te VIII. e di Gregorio XV* anche nel- la propria Chiefa al Secolare la Pre- cedenza compete ; e feparatamente , fenza miftura tra 1' uno , e Y altro , camminar debbe: ne, attefb il tenore di dette Coftituzioni , Confuetudine in contrario fi ammette : cosi anche , dopo moke altre Rifoluzfoni della Con- gregazjone de* Riti , e della Rota Ro- mana, quefta medefima avanti il Car- dinal Caprara ( c ) ha detto : e con ragione ; poiche , quegli il piu degno ftimandofi, che giurifdizione maggiore efercita, quando Funzioni Sacre fi ce- lebrano , tanto nelle Chiefe de* Seco- lari , quanto in quelle de Regolari, quefti , giufta la difpofizione del Te- flo ( d) da tempo immemorabile a quelli la Precedenza cedono : cosi la Congregazione de* Riti piu volte ha detto . 1 5 Dubitandofi , fe le Dignita di diver- fe Chiefe nelle Proceflioni , le une dalle altre dal Corpo del proprio Cle- ro poflino fepararfi ; ed alia finiftra delle Dignita della Cattedrale, o del- la Collegiata poflino camminare , la Congregazione de* Riti in una Nuceri- na il di 1$. Gennajo del 1635. ne> &- guenti termini refcrifle : Quando funt plures Abbates in eodem loco , haben- tes Clerum diflinSium , debet in Pro- ceffionibus ihcedere , quifque cum Juo Clero , & in fuo loco : Ma , quantun- que le Dignita , e i Canonici della Cattedrale , come quegli , che col Ve- fcovo il Corpo principale della loro Chiefa coftituifcono ; onde le Digni- ta , e i Canonici della Chiefa Col- legiata incontrovertibilmente preeeda* no : egli e perb anche vero , che per Confuetudine immemorabile , la qua- le di Legge ha forza , introdurre u* pub , che , inrervenendo a qualche Proceflione, cosi 1* uno, come 1' altro Capitolo , tanto le une , e le altre Di- gnita ; quanto gli uni , e gli altri Ca- nonici per modo di un Corpo folo procedano : di modo tale perb , che alle Dignita, ed a' Canonici della Cat- tedrale quelle , e quelli della Colle- giata rifpettivamente la Precedenza ceder debbano; poiche , febbene tale Confufione di Corpi alia Legge ripu- gna , la Confuetudine immemorabile perb ha forza si grande , che, come in piu luoghi detto abbiamo , quan- do T irrazionabilita non vi refifta , la Legge in concorfo di quella non fi attende : ed in materia di Preceden- za , irragionevole dire non fi pub ; poiche, come la Rota Romana in una Colonic nfe Prd * Nel- 1% i9 212, Delle Precedence Nelle Proceffioni , del Venerabile in particolare ; ed in altre. folenni Funzioni Ecclefiaftiche, ; come della diftribuzione delle Ceneri , e delle Candele ; della Cena del Salvatore , ed altre fimili folennita, in aflenzadel Vefcovo , come a tutti e noto , cosi per conto delle materie giurifdrzionali , come per conto de* Cerimoniali , alia prima Dignita del Capitolo la Prece- denza fpetta ; ma quale dieffe la Pri- ma in tali congiunture dire fi debba , fe alle Rifoluzioni della Congregation? de'Riti fi ricorre, pare , che. il di lei fentimento a favore dell* Arcidiacono penda : ma , fe tali Rifoluzioni at- tentamente fi confiderano , fi trova, che detta fentenza allora proceda , quando quegli nel fuo Capitolo per Prima Dignita fia riconofciuto : Quel- la Dignita altramente preceder deb- be , che fotto qualfifia Titolo come Prima appunto nel Capitolo abbia luogo : cost la medefima Congregazio- ye fopra varie Controverfie dal Pi- gnattelli ( a ) riferite piu volte ha decifo» -.;■■: ,::, ' »»$ ei .■..■ * ■■• vb Convien dunque per tal conto a come fopra tutte le altre quiftioni \ che la Precedenza riguardano , ricor- rere alia Confuetudine , o a'ftatutidi ciafcuna Chiefa , come Innocenzo fo- pra il Tefld ( b ) infinua : r cosi la me- defima Congregazjone piu volte ha di- chiarato. ; & particolarmente in una Laudenfe il di 18. Settembre del 1666. nc* feguenti termini rifpofe : Relata in S. Congregatione Controverfia orta in Ecclefia Cathedrali Laudenfi inter Ar- chidiaconum , fecundam Dignitatem ex una y & Archipresbyterum Tertiam Di- gnitatem ex altera y quiseorum, abfen- te , vel impedito Prapofito , Prima Di- gnitate , exercere funtlionem obeundi Serenifs. Imperatrici Pluviali Jndutus , Archidiaconus ne , & fecunda Dignptas\ aut Arcbipresbyter , Tertia Dignitas ? Eadem S. Congregatio declaravit , fpe- Bare dittam Funtlionem ad Archipres- byterum , licet Tertiam Dignitatem , attento , quod Archidiacono obftat St a- tut urn dittos? Ecckfia Cathe drain ; & it a fervari mandavit . II di 21. Luglio del 1668. poi nella fleffa caufa la me- defima Congregazjone , confiderata la Difpofizione del medefimp , Statuto , dichiarb , che tutte le Funzioni Sacer- dotali all' Arciprete, quantunque Ter- za Dignita ; non ,aU' Arcidiacono > bencheattualmente Sacerdote, fpettar doveffero . Quando per conto di Precedenza le 21 Controverfie all' improvvifo ful fatto inforgono , ed amichevolmente acco- modate non fi ponno , dair ordinano . decider fi debbono; e i di lui Decreti fenz' attender Appellazione , debbon effer efeguiti : cosi difpone WConctho di Trento nella Sefftone XXV. al Capi- tolo XIII. , ne' feguenti termini con- cepute .* Controverfias omner de Pr*mt»h *m tnm a ( b) Cap.demttltart.6.elepr*bend. I £ft!SfJ%. ( } > ^An^.eC.ppeU.ii^c^^.fin. ( f ) Vrat. Ep. v. Prottfionts verf. ad terttum pnnapah in prtne. p.i.f.z26. ( e ) Voc- 1. *< ? * ZIJ D E L L E PRECEDENZE P A H.T E TE HZ. A. CAPITOLO L DeMa Treceden^a , che alt Impe- r adore ) al %e de* T^omani 5 ed air Imperadrice ? cost nelle Die- te •> come in altre pubbliche Adunan%e compete, Vanti d* entrar* a par^ lare di cio , che il prefente Capitoh prin- eipalmente contener debbe , non voglio lafciar di dire , che fopra quefto afTunto piu cofc confiderare II debbono, le qualile prerogative de* Monarchi, ed altri Sovrani in genere diftinguer fanno : a prima faccia pa- re , che F ampiezza de' Stati per conto di Precedenza .diftinzione feco non porti; perche , come i Logieidi- cono , il piu e '1 meno fpecie non va- riano: ondes'abbia a dire, che, quan- tunque il continente di un Regno non piu che neir eftenfione di uno fcoglio €1 dilati , quando il di lui Signore al- tri che Dio per fuperiore non ricono- fce ; come per conto di quello di U- r^r^^A liffe Orazio ebbe a dire , ad un'altro di maggior' eftenfione , e potenza egua- le dire fi pofla, e cio, perche non la Vafhta del Paefe ; non la moltitudi- ne de' Sudditi; non la forza; ma la li- berta di regnare quelia fola per fe ftetfa fia , che la maefta attribuifca : Altri vogliono, che per conto di Pre- cedenza la vaftita maggiore de' Stati appunto afctender fi debba: Poftea ve- ro(SaluJiio (a) prende a dire ) quam m Afia Cyrus ; in Gr a perder il frutto di una foftanziale tranquillita. fi efpone : maflima , fin da tempi re- motiffimi conofciuta , ed opportuna- mentc praticata : Livio oflerva , che Tito Quinzio Confolo Romano , che a Filippo Macedone la Pace dar do- veva, quando tra di loro a parlamen- tare fi venne , a preghiere di Filip- po, dal quale , e da fuo figlio molti atti di fommefTione ricevette > il di- fcorfo comincib : onde ben fi compren- de, che lo fleffo Filippo al Confolo, e dell' Efercito del Popolo Romano Capitano Generale , umiliandoii ., di lui Inferiore venne a dichiararfl . Dair eminenza e dalla multiplicita de* Titoli in concorfo Co' Competi- tor! , che di minor numero di Titoli appunto fregiati fi trovano , la Prece- denza parimente rifulta ; mentre da quelli maggioranza di merito fi argui- fce ( a ) molto piu, quando alia qua- lita , e quantita de' Titoli la maggio- ranza de Sudditi , c de' Feudatarj piu nobili fi aggiugne ; poiche dalla grandezza di quefti la maggioranza del loro Signore fi defume : Baldo ( b ) cosl la difcorre , e la ragione render- ne volendo , foggiugne , quegli piu degno doverfi ftimare , che a' Signori piu nobili , che della nobilta fono il fubbietto , comanda : V Homodei ( c ) anch* eflbcosi dice ; e Deciano (d) nel Duca di Ferrara Tefemplifica, al quale per ragione della triplicita de' Titoli appunto la Precedenza fopra quello di Firenze dice effer dovuta : cos! dicono ancora Francefco Marzari ( e ) e Filippo Porzio ( / ) feguitati da Federko Scoto ( g ) dal Cefalo ( h ) dal Limneo ( i) da Simone Pifiori(k) dal Capeci ( / ) e da Scipione Ammira. to(m) DelJe Precedence Sperone Speroni perb , alia riferita 3 fentenza opponendofi , nel fuo Difcor- fo della Precedehza de* Principi , cosl prende a dire : Infomma , ficcom e ve- ra , che la potenza , la qua? e forma del Principato , fpecialmente e adopera* ta fopra ifoggetti , che fono al Principe^ hnferiori , cost e falfo , che da' Soggettt difcenda in efso V autorita dell' efercit ar- ia : ma viene al Principe tal potenza da maggior cofa , che non e il Princi- pe ; il che in parte ft e moftrato , e pofcia appieno fi mojirerd ; e quefta e qtiella , che , a dire il vero , ha pn- vilegio di dare al Principe il primoho- go defiderato : la qual cofa , non efsen- do propria de 3 Sudditi , ne della Terra fignoreggiata , refta a dire , fe bene fi confidera , che dote fi e di efso Princi- pe : dunque , a conofcer , qual ella fia y cercar dovremo tra le fue molte condt- Ztoni di corpo; d'animo \ e di fort una ; fempre parlandone con riguardo di non difcer.der in quaiche baffo accidente , co- mune al Principe , e a Soggettt. VHoepingio ( n) la fentenza del n- 4 ferito Scrittore feguitando , prende a dire : Principes pluribus gaudent Titu- lis , & Dignitatibus , ex quo Titulorum & Dignitatum concurfu , / eminentia tribuenda efset , infinitarum litium inde fequeretur numerm , at merito plus ve- ra , & reali pr*cedentiejur.pub.c.9.n.2\.ht>.4.tcm.z. ( ^ I *; "J ° ' Parte III no : E con ragionc foggiungono , chc quel Principe , a cui Sudditi migliori , e piu nobiji fubordinati fi trovano, per piu degno fi confidera . S Ma tali prerogative a favore di quegli fi ammettono , che al tempo della Controverfia le gode ; non gia dell* altro, che, quantunque un tem- po le godefle, prefentemente privo fe ne tiova; poiche la qualita della po- tenza , non al tempo pafTato , ma al prefente fi adatta : cosi un Tefto (a) ed un akro (b) c infegnano: Bartolo ed altri fopra gli altri Tefti (c) cosi dicono : I beni di fortuna producono la potenza : quefta la Dignita. , della quale la Precedenza , come di nobile innefto preziofo germoglio , fi confide- ra : quegli , per Sentenza del Boerio (d) maggiore ft. dice , che degli altri piu puo: Sentenza da non pochi Scrit- tori feguitata; e fegnatamente da Se- neca , il quale tiene , che la nobilta in altro, che in antiche ricchezze non confifta; che perb, come Ariftotile • in- fegna ; ed io nel Capitoh VII. della Parte II del Trattato della nobilta fpiegai , organicamente , ed arguitiva- mente intender fi debbe. 6 Quegli piu degno parimente fi di- ce , che dair univerfale opinione de gli Uomini , come tale , e confidera- to : cosi porta il Tefto ( e ) il Boerio al luogo citato cosi dice . Ma , pofte le accennate difiinzioni , che alle Per fone private fi adattano , in non ca- le , quei Principi generalmente piu fi confiderano , la cui maefta piu libe- ra, emeno limitata fi trova; mentre la maefta appunto in altro , che in una Sovrana podefta , dalle Leggi affolu- ta, fopra* Sudditi non confifte: il per- che quegli , che di tale prerogativa fregiato comparifce , come piu degno fi confidera ; Onde ad eflb fopra gli altri, che eguagliarfeli non ponno, la Precedenza compete . Ragione , per cui , come nel Trattato de' Titoli gia difli , a' Governi Monarchici , fopra Cap. I. 215 gli Ariftocratici; a quefti fopra i Dc- mocratici la Precedenza compete. Con quali diftinzioni poi proceder conven- ga , opportunamente il vedremo. Del particolare di cio , che i Mo- 7 narchi concerne , a parlar paflando , fenza tornar* a metter in vifta la gran- dezza della Romana Potenza, di cui nel Capitolo I. della Parte II. del Trattato de* Titoli gia difcorfi ; ne del- le prerogative % che per conto della Precedenza a quella fopra le altre Potenze competeva , fendo gia ad ognuno ben noto , che di que* tempi Imperio , Regno , o Repubblica non v* era % che ad effa eguagliarfi pre- tendefle : il perche i di lei ^ubblici Rapprcfentanti in ogni occafione quei di tutte le altre Potenze precede va- no. Egli e perb vero, che, trovando- fi gli Affari di efia Potenza in alcu- ne contingenze fconcertati , i di lei Ambafciadori , o Plenipotenziarj , da Saggi , alle Vicende del Mondo uni- formandofi , qualche prerogativa per altro loro dovuta in non cale poneva- no; e da veramente Saggi opera vano; poiche , quando la Maefia colle for- ze infiememente unita non fi trova pericolofa fovente riefce: Cum je Con- julei abdidiffent ( apprefio Livio fi leg- ge ) facile experti funt , parum tut am majejlatem , fine Viribus , efle . Appref- fo Procopio (/) fi legge, che un Am- bafciadore di Teodolio , portatofi ad incontrare un Re di Perfia , alia di lui vifta giunto, fcefe da cavallo; il Re Barbara , da tanto onore fopraf- fatto , all* Ambafciadore tutto cio , che chiedeva, accordo. (g) I Principi faggi per tanto in alcuni 8 cafi da quelle ragioni defifiono , che loro con giuftizia efler dovute preten- dono . // Cardinal Pallavicino nella fua Storia del Concilio di Trento ( h ) riferifce , che , fendo inforta Contro- verfia per conto di Precedenza tra I* Ambafciadore della Corte di Tofca- na , e quei degli Svizzeri , il Gran Duca ( a ) L. in delifti s §.ft extraneutf.de nox. afl. quamquapt L. tnilhet eed. h ) Lib. 16. ft. zi. 2,1 Duea Cofmo , per fedare molti difor- t dini , e non addoffarfi 1' odio de' Cat- tolici, come avvenuto farebbe , fe per quella cagione il Concilio gli oflequj di quella Repubblica perduti aveffe, alio Strozzi fuo Ambafciadore pertan- to ordino , che in congiunture di 5o- lenni Funzioni , da Trento fi aflentaf- fe . II Gar^oni nella fua Storia Vene« ta fcrive , che , fendofi portato a Vienna dell' Anno 1697. il Czar di Mofcovia , defiderofo di vederfi coll 5 Imperadore, per evitare i puntigli , che per conto di Precedenza incontra- t\ fi farebbono, per fpediente fu pro fo di farlo introdurre per la fcala fe greta nella Galleria della Favorita , ove efli Monarchi, come per acciden- te incontraronfi . II Czar nel fuo Idio- ma fece il fuo Complimento , che da Lefort , fuo I. Ambafciadore nell* A- lemano fu fpiegato , con termini , ed efpreftioni si umili , che parea , che la mano dell' Imperadore baciar volef- fe ; a cui colla gentilezza maggiore S, M. corrifpofe : col Titolo pero di Mae- ft a non gia , ma con quello di mio Ca- ro fratello come tra Re fi pratica , trattollo : II Cerimoniale per conto di coprire eon ifcambievole cortefia fegui cosi 1' uno \ come 1' altro \ fenza for- malita , nelluogo , ove trovavafi , fer- mom • Terminata la Vifita, 1' Impera- dore nella fua Camera torno , il Czar per la Scala , per cui era afcefo , nel Giardino calo . 9 Gl' Imperadori di reftare in menoma parte pregiudicati per conto di Prece- denza TofTrire non vogliono; e con til oione , mentre la loro Dignita dittib te le altre fuperiore b ^riconofciuta . Carlo Magno , che , merce le fue Eroiche Gefta ; cosi in propagare la Religione Cattolica , come in dilatare i confini del Romano Imperio , come Adone Vefcovo di Vienna nella fua Cro^ naca ( a ) fcrive , in Roma da Papa Leone Ilk Imperadore falutato ; e giufta 1' antico ftile coronato , cosi per fe , come pe' fuoi Succeffori nell' Impe- Delk Precedent e rio , che tanto ne' Concilj- , quaflto nelle Diete , ed altre pubbliche. Adu- nanze preceder dovefte, la dichiarazio- ne riporto ( b ) cosi dice il Kav. Lu- nadori nel fuo Difcorfo della Corte di Ro- ma : cosi Paride Grajfi nel fuo Cerimo- niale Romano , ove la graduazione de' Monarchi Criftiani , coif ordirie , che fegue , colloca : I. 1' Imperadore , e'l Re de'Romani ; II. il Re di Francia : III. il Cattolico . IV. il Portoghefe : V. 1 ? Inglefe : VI. il Polaccd : VII. il Danefe : Anche degli altri Regni fa egli la graduazione , de' quali , : fendo a'fuddetti rifpettivamente 'uniti ■■ , op- portunamente parleremo . Non manca perbchi' dice , che ne' 10 deeorfi Secoli i Re di . Francia % di Spa- gna ; d' Inghilterra ; d 5 Ungheria , e d' altri Regni , la Precedenza all' Impera- dore contendeffero : ma , attefa la Ce- farea Dignita, el' ampiezza degli Sta- ti , gY Imperadori fopra tutti gli ate Monarchi , non folamente Criftiani , ma anche Infedeli , la Precedenza han- no goduta , e godono . . Ammeffa la Precedenza dell' Impe- r i radore de'Romani tra' Principi Cri- ftiani, cercandofi , come per conto del Coftantinopolitano rifponder fi debba , tra le Lettere da Goldafto riferite ft trova , che Federico I. nelle fue Ri- fpofte dice, che gl' Imperadori de'Ro- mani a quei de Greci preceder deb- bono : Nel Refcritto di Lodovico II. a Bafilio Imperadore di Coftantinopo- li , riferito dal Baron'w ( c ) cosi fi legge. Cosi, oltre tanti altri, appref- fo Guetero ( d ■■)• nel Refcritto di Corrado III- a Gio: Comneno Impe- radore di Coftantinopoli; appreftb Ot- tone Frifingenfe . ( e ) E per conto de' Monarchi Infedeli 12 abbiamo , che , fendofi portato David Ungnadio , Ambafciadore Cefareo , all' Udienza del Gran Signore in Co- ftantinopoli , trovatovi 1' Ambafciado- re del Re di Perfia, dal quale il pn- mo luogo era ftato occupato , il Ce- fareo, fenza punto fopra efitarvi, tor* na- ( a ) Ann 708. ( b ) CentingioDelmperat. Rom. German. ConcLUlt. ( c ) Ann. 2 7 u». 50. torn. 10. ( d ) Detrtagmf.RegumwjWemRgm. ( e ) VeGeJi.Friderif. IJmperjfip.l}* Parte 111 Cap. I aavafene indietro ; Meemet Bafsa Configlicre Supremo del Gran Signo- re , a wedutofene , ordino , che iJ Per- fiano Rapprefentanre , benche Turco , al Cefareo il luogo cedefTe (a) In congiuntura della Cerimonia della Cir- concifione di Maometto III. ( di che nel Capitoto V. della Parte II. ho gia parlato ) come Langio ( b ) fcrive, il medefim' ordine fu tenuto . ti E anche rimarcabile , che gli Am- bafciadori degli altri Monarchi, men- tre al Sultano le loro Ambafciate ef- pongono, ftanno fempre in pie: i Ce- farei , come nel Capitoh I. della I. Parte di quefto fteffo Trattato fi e det- to , fiedono : il perche il citato Ua- gnadio, introdotto all* Udienza di quel Monarca , vedendo , che i foliti Cu- fcini approntati non erano, gettato in terra il proprio Mantello , fopra vi- fedette : ed , in partendo , quivi la- fciollo : Interrogato da* Turchi , per- che a prenderlo non tornafTe , rifpo- fe, che i Cefarei Ambafciadori la lo- ro Sedia con eflb loro non portavano ( c ) Rimarcabile parimente mi fern bra , che , come Tbuano ( d ) riferi- fce, nel Trattato di Pace tra la Cor- te Cefarea , e la Porta Ottomana dell' Anno 1606. feguito , tra le al- tre cofe fu convenuto , che in Con- fonia, ^^&^^£^ Z1 7 glio di Guerra ; i Conti Kinski , e Carafa , Deputati Cefarei : i Mini- ftri, Veneto, e Polacco , co' loro Se- gretarj , ficcome quei della Porta : promoflero quefti difficolta in ordine al federe : Nella Camera dell* Adu- nanza di^ rimpetto alia Porta pe' Ce- farei, e '1 Veneto eran collocate quat- tro fedie eguali : neir oppolta parte due Banchi per gli Ottomani, a quel- lo del Polacco fimili , avuto riguardo al loro Carattere di femplici Invia- ti : Pretendevano 1' Effendi , e Mauro Cordato, Miniftri Ottomani occupar? il Capo della Tavola : Sendo loro flra- to negato , Ci prefe per fpediente di icoftarfi per fette, o otto paffi: ed in modo che la Porta della Camera di fianco da ciafcuno di efli poteffe efler veduta . Percio, che la Precedenza dell' Im- peradore ne'Concilj concerne, ne! Ca- pitoh I della 11 Parte Ci e parlato : In ordine alle Diete poi, giufta la di- fpofizione della Bolla d' Oro , cos) in andando , come in fedendo ,'i' Impe- radore , com' e noto, il luogo piu de- gnooccupa : Giunro il Correggio nel- la Sala dell' Aflemblea , S. M. an. dando avanti i Principi , e Ambafcia- dori , dopo di effi, 1' Elettore diSaf- ^Adunanze, ed.akri.Aeti, fta' \ff ^1° kil^Zt Cda peradore de' Romani dall' Imperadore Coftantinopolitano Padre chiamato ef- fer dovefle : che 1' ultimo dal primo il Titol di FigUo riceveffe. 14 Dovendo jfeguire Trattati di Pace tra r Imperadore, e '1 Gran Turco , quefti non ripugna di fpedire i fuoi Pubblici / "Rapprefentanti alia Corte Cefarea / Riferifce il citato Gar-^oni nell* allegata Storia Veneta , che, dell' Anno 1689. dovendofi trattare la Pa impugnata camminano : Gli Elettori ed altri Principi Ecclefiaftici , vanno al feguito di S. M. Nella fala fud- detta fi trova preparato il Trono , ricchiffimamente addobbato : quivi la Maefta fua fi pone a federe. L' Impe- radnce , intervenendo a tali Adunan- ze , in vigore del Capitolo XXIV. del* la Bolla d Oro, fiede con competente intervallo dall' Imperadore , o fia Re de Rnmani • ^'1 if « j: t> • ce tra' Principi CoUe^uTu Porta SJ&tjflfiS ?£& £ Citta di Vienna : Radunatifi nella Cafa di eiTa Citta , il Conte di Sta- rembergh , Viceprefidente del Confi- Ateneo Tom.V. primo luogo della finiftra : il Collegio tlettorale , alquanto piu baffo fa Corona : A de/tra 1' Arcivefcovo, ed Ee £i e t- iS ( I j |^^^^^ ( C ) Crifiof^v^vvicde Legation.® kgat. ( d ) IftorMb.^.f. IlxJ . 2, 1 8 Delle Precedence Elettore di Magonza ; indi quello di Colonia : pofcia l'altro di Treven, di rimpetto all' Imperadore : il Conte Palatinodel Reno occupa il ILluogo della finiftra : Succeffivamente V Bet- tore Ducadi Saffonia: apprefloil Mar- chefe di Brandembourg: Gli altri Prin- cipi Tiedono due gradini piu baffi dell Imperadore ; uno degli Elettori nel rnedefimo piano , con Vefte preziofif- finia ; Quivi alia deftra parimente af- fiftono gli altri Arcivefcovi , e gli Ambafciadori della Cafa d' Auftna ,: i Principi Efteri , e i loro rifpettivi Ambafciadori, fiedono alia finiftra; Principi inferiori ; i Configlien , e gli Uffiziali Cefarei di rimpetto air Impe* radore ( ) .. j 6 II Re de' Romani che j oorrie Part, de Graft nel citato Cerimoniale Roma* no • e 7 Kavaliere Girolamo Lunadon nel' parimente citato pifcorfo deUaCor.^ te di Roma , fcrivono , tutti gli altri Re precede, trovandofiin quelle Adu- nanze in affenza dell' Imperadore , la Gefarea fedia occupa : fe 1' Imperado- re V interview , effo Re de' Romani fiede di rimpetto ? ove fta F Elettore di Treven ) J7 Per conto delle altre folennita poi riferi fee 1' Ambajciadore Federico Ba- doero , tomato daU' Ambafciata , da effo efercitata alia Corte di Carlo V, Re di Spagna , ehe , quando 1 imp* radore interviene ad una Funzionecol- le Infegne Cefaree , tutti i Principi avanti di lui camminano : due degl in, feriori portano le Corone ; 1' uno quel- la d' Aquifgrana ; 1' altro 1' altra di Milano; a quefti fuccede l' Elettore di Treveri folo: pofcia il Saffone, che in qualita di Gran Marefciallo , porta la Spada nuda : ed in affenza di Cefare efercita la Carica di fuo Luogotenerfte , alia di lui deftra va H Conte Palafino, in qualita di Gran Sinifcalco^ colGlo- bo: alia finiftra il Marchefe di Bran- dembourg Gran Cameriere collo Scet- tro- Indi 1'Imperadore , alia cui de- ftra trovafi i' Elettore di Magonza , o quello di Colonia , giufta la deftina- »odc del luogo , in cui la Funzione deve feguire: vale a dire che il Ma« gontino nella fua Diocefi , ed in W® to il Cancellierato di Germama , al- ia deftra : il Colonienfe nella fua Didcefi lo fteffo pratica ; in Italia _, ed in ogni altra Provincia quegh parH mente preceder debbe : il Re di Boe- mia , in qualid di Gran Credenzjere , a quelli fuccede ; 1' ultimo luogo all Imperadore , col feguito della iua Corte ", e riferbato , - ^ Nelle Confulte 1' Imperadore fiede IS cogli Elettori : il Re de' Romani ita appreffo S- M- ma in luogo piu baflo . V Elettore di Treven in mezzojra 1' Imperadore : alia, deftra quel di Ma- S-onza , e di Colonia ; alia finiftra U fee di Boemia ; il Palatino con, quel h di Saflonia , e di Brandembourg; da : la parte degli Ecclefiaftici ftapno. gU Arcivefcovi , e gli Abati ; j da quella de' Secolari i Duchi , i Landgravj t 1 Marcbefi , e i Conti ; Tra mezzo all Imperadore ; ma in diftanza , j^Com-. miffarj delle Terre franche in pre . Inoccafione di qualche gran Con- 19 vito ( profeguifce quello Scnttore . ) ali Elettori portanfi a levare 1' Impe- radore; il Gran Cancelliere della Pro- vincia , in cui il Convito fi debbe cm lebrare , fopra un Baftone d 5 argento di dbdici marche porta 1 ugiHi dell Imperio , del prezzo del qual -Baftone ciafcuno de'tre Elettori Ecclefiaftici. paga la terza parte • Sedendo 1 Im- peradore alia Tavola , il Duca di, Saffonia a Cavallo , con una mifUra , e baftone d' Argento di dodici mar- che , entrando in una maffa di Vena che avanti la Porta fa collocare ; ed a quel Senatore, che prima fe h pre- fenta , porge la prima mifura : pofto il baftone nella Vena, parte; e il n- manente dal Kavallerizzo Pnvato del- T Imperadore viene diftribuito ; Poftofi Cefare a Tavola , gli Elet tori Ecclefiaftici, e gli altri ftannoal- quanto in pie : indi dal prjmo confe- "rato viene benedetta . II Cancelliere- della Corte privata pofcia preienta ai Gran Cancelliere di quclla Piovincia il Baftone , col Sigillo maggiore ai collo : %0 , . fc» > • r « m \t ( b) $LeWr>. & nobil. Civil c. 9. n. 67^ collo : etfb Gran Cancelliere poi air altro il Baftone reftituifce ; e giunto alia ftanza gli rimanda anche il figil- Jo . Al fervigio della Tavola il Mar- chefe di Brandembourg porta il Baci- le colla falvietta , e Torciuolo di dodi- ci marche d* argento : II Conte Palati- ne porta quattro Piatti d' argento , di quattro marche , colle Vivandc : il Re di Boemia , colla prima Coppa d* argento di dodici marche , porta il Vino . In quel giorno niuno mangia al- ia Tavola dell' Imperadore : Ogni Elet- tore ha la fua Tavola . a i Intervenendo a tali Banchetti Tlm- peradrice , o fia Regina de Romani , fiede effa ad una Tavola dal la to dell* Imperadore , o Re de' Romani ; tre gradini piu bafla di quella , ed altret- tanto fuperiore aH'altra degliElettori. Egli e pero vero , che dell* Anno i6iz. al Banchetto della Coronazione dell* Imperadrice Anna , recedendo dalla difpofizione della Boll a d y Oro , man- gib effa alia medefima Tavola deir Imperadore Mattias , fuo fpofo . U Imperadrice Vedova di Ridolfo II. , la quale parimente V s intervenne , in memoria della fua priftina Dignita , ritenne il primo luogo , perche come tale , in vigore della difpofizione del Teflo {a) degrimperiali privilegj tut- tavia goder dovea : cosi dicono il Pa- ciano ( b ) e'l Noldenfe ( c ) 22 Per proceder tuttavia coir ordine nel Trattato de y Titoli tenuto , paflb ora a parlare della Controverfia , che la Precedenza tra '1 Re de' Romani , c y l Criftianiffimo riguarda : a favore del primo, com'e noto, ha fcritto An- tonio Quetta , per teftimonio del Me- nochio ,* Configliere di Carlo V. , e di Ferdinando fuo fratello, ed Ambafcia- dore alia Repubblica Veneta ( d ) fe. guitato da altri riferiti dal Goldaflo ( e ) da Befoldo (/ ) e '1 Caffaneo ( g ) fcrive , dell' Anno 1521. efler inforta Controverfia nella Citta di Cales tra Ateneo Tomo V. Pane 11 Cap. XIV. 219 Mercurino Cancelliere , ed Ambafcia- dore di Carlo V. , eletto Imperadore de' Romani , ed Antonio de Prato , Cancelliere , ed Ambafciadore di Fran- cefco I. Re di Francia : diceva il Fran- zefe, che, quantunque Carlo Impera- dore Eletto fofTe , non effendo egli ftato ancora unto , non con altro Ka- rattere che con quello di Re de' Ro- mani confiderare n* dovea ; e che , co- me tale , per conto di Precedenza col Criftianiflimo competer non doveva : molte cofe in contrario , dal Caffaneo al luogo citato riferite , il Miniftro di Carlo diceva, concludendo, che il fuo Sovrano , non folamente come Impe- radore , ma anche come fe Re de' Ro- mani folamente fofTe ftato , preceder doveva . Dovendo la Regina d y Inghilterra 25 portarfi ad incontrare il Principe di Spagna fuo Spofo, i di lei Configlieri fcufaronfi col Sign, di Noailles , Am- bafciadore di Francia, fe a quella Ce- rimonia co gli altri Ambafciadori non era invitato ; cosi intendendo praticare per evitare lo Scandalo , che per ca- gione dell* Ambafciadore del Re de* Romani la Precedenza controverter ft poteffe , ch* egli per tanto mai ceduta non glieraverebbe ( b ) ma gliScritto- ri , che le^ragioni della Francia difen- dono , tra'quali fegnatamente Teodoro Gotofredo ( i ) il Mariana (k) e'l Su- rita ( I ) provar pretendono , che per conto del poffefforio dalle Cronache mm.fddh Regia Biblioteca di Fran- cia rifulti , che quei Monarchi in al- cune congiunture fopra i Re de' Ro- mani la Precedenza abbiano avuta : Anzi con Scevola , e Luigi di Santa- mart a nella Sforia genealogha della Ca- fa di Francia ( m ) foggiungono , che nella ConferenXa tra Arrigo II. Impe- radore , e Roberto Re di Francia quefti precedence . Per conto del petitorio dicono , il 24 Criftianiffimo nel poffeno attuale del E e 2 R e . lei « •'• , * r ^ ( e ) Sw- fade majorat, lib. e. 16. a. 8. } • \ * lo ! ,mo " d - R"»ond. dela Naiffane. deP Erefielib. 6. c. 9 „um a tin J re i eanc - des R °y f *<> Frane.fur let Roy! d* Efpagn. K ) De Rep. Biff, lib. 25. en, ( 1 ) Annal de Ar«gon. e. iz , ( m ) Lib. z.f. 54. 220 Delle Precedence Regno Occidentale trovarfi ; il Re de* Romani in fperanza folamente della Francia Orientale . Fortificano gli Scrittori le ragioni della Francia coir gutorjta di Baldo ( a ) allegata dal Porporato (| J il quale dice, non pre- fumerfi , che Re alcuno jl Criftianif- fimo preceda : Altrove ( c ) la mede- fima cofa dice : Guglielmo Benedetti (d) replica fcrivendo, che quel Mo- narca , come quegli , che non da altri che da Dio il Regno riconofce, ad a niuno e foggetto , la Precedenza a chiccjiefia ceder non debbe ? %$ Molti altri Dottori dicono , che , attefo ancora 1' ordine della Scrjttu- ra , al Criftianiffimo in concorfo col Re de' Romani Ja Precedenza com- pete ; mentre tal' ordine appunto una certa preminenza , ed eccellenza delle Perfone a denotar viene, come V lmo~ la ( e ) fcrive: e tale ordine col Con- cilio di Trenfo 11 prova , dove per teftimonio del Cardinal Campeggi ( / ) le Lettere di effo Concilio al Criftia- nifiimo dirette prima di quelle del Re de* Romanj furono Jette* %6 AHe addotte ragioni perb per par- te del Re de' Romani fi rifponde , che, avendo egli la medefima facolta che F Imperadore , col quale ha un medefimo, e folo Tribunale ; Sicche da quello d-' effo Re al Cefareo Ap- pellazione non fi ammette , convien dire , che fopra la francia Ja Prece- denza goder debba , come appunto il Cerimoniak ibtto // Pontifcato di Pa- pa Giulio II. dell' Anno i5°4- dalf accennato Paride Grajfi Maefiro delk Cerimonie fcritto difpone • Cosl il Kav : Qirolamo Lunadort nel fitato fuo Di- fcorfo della Corte di Roma parimente dice ; E ne' Diarj di Gio: Brucardo fotto U Pontipato di Alexandra VJ. fi legge, che , fendo nata Controver- fia per conto di Precedenza nella Cap- pella della Purificazione alia prefenza di quel Papa , tra gli Ambafciadori del Re de' Romani da una parte , e ^uello del Re di Francia dall' altra , il Rapprefentante di quefli diceva , che , mentre 1' Imperadore vive , il Re de' Romani , non coronato anco- ra , neir amminiftrazione dell' Imperio parte alcuna non ha: ma, che , fen- do ftato rifpofto per parte del Re de Romani , che il luogo non a contem- plazione della Coronazione , ma del Ticolo di Re de" Romani appunto , che del Mondo il primo fi confidera, vien dato; il perche, fpedendo unRe ancora non coronato un fuo Rappre- fentante, come fe lo foffe , il luogo fegli affegna , a favore deir Ambafcia- dore d' eflb Re de' Romani la Contro- verfia fu rifoluta. Aggiugne il medefimo Scrittore , che, mentre T Imperadore vive , non ad altro oggetto il Re de Romani fi elegge , che per comunicarli la Di- gnita, coll' Amminiftrazione dell' Im- perio: e T elezione inferifce Dignita , la quale, mentre 1' Imperadore yive , fendo conferita , prorogazione di per- fona a perfona fi chiama , che parte- cipazione della medefima qualita feco porta (g ) e della medefima forma , e natura s J intende ( b ) Ne la Di- anita della medefima qualita, e natu- ra prorogata fi dice, quando, come il Quetta ( i ) efferva , fendo effa Digni- ta Reale , la preminenza , che all' Imperiale compete , feco non porti : , la quale colla fua natura , e qualita eflender fi debbe ; ficche la fua Pre- cedenza, ed onore efiga- A cib, che per conto del Poffeffo- rio a favore della Francia fi dice , per parte del Re de' Romani fi ri- fponde , che le giuflificazioni a_ tale effetto addotte, come non autentiche , e non vedute , non fapendofi , in che luogo, di quar tempo, e con che fon- damento fcritte , Come fofpette atten- der non fi debbono ; e quando mai qualche A'tto per civilta , e conVe- nienza feguito foffe, fi rifponde, che al Re de' Romani pregiudiziale efier non pub : cosi fegnatamente per con- to dell' atto di civilta da Arngo Se- I condo 27 28 [ ( ( b ) Dejurifd. cmn.jud. Ub. j. num. 13. e ) Cgnf.feq ( d ) Repetit.f.RayntttW deTfflam.f. 303- C ) L.quijolvendo de bared, infiif, ( f ) Dewii. Sac. Cons. c. 16. . g) L. etfmatiemef.de pec«U (h ) Chi quiJeprab.hQ. I ' ' w - eottfitft.ig. Parte III 30 condo col Re di Francia {1 dice ( a ) Ne doverfi attendere, che, come Gm- do Papa dice , 1' Imperadore iJ Re non procedefle ; poiche , come il Quet- ta {}f) oflerva , anche per conto di quei , che del pari camminano , la Precedenza a quegli data s' intende , che Ja deflra occupa : che , fe dun- que T Imperadore , in camminando , la deftra appunto occupava , la Pre- cedenza a goder veniva. 2-9 '■ Si aggiugneva , che , quand' anche T Imperadore , in camminando , la fi- niftra occupata avefTe , per cib dire non fi poteva f che la Precedenza a ceder venuto fofle ; mentr' e noto , che, quando tra eguali ft tratta, que- gh, che in luogo di fua giurifdizione un' altro riceye , benche all' Ofpite il luogo piu degno peda , d' effer di quegli maggiore non lafcia (c) V Anagni ( d ) a quefto propofito Y An- gelo adduce, il quale dice , che, qua- lunque Magiftrato inferiore in quel luogo, ove il fuo UfEzio pfprcita , di qualunque altro maggiore fi ftima ; Anzi il Cajjaneo fleflb (e) in. quefti termini ne parla : Rex Romanorum tunc a dextris fedebat , & deambula- bat : Rex vero Francis a fmiftris : fed fie eft, quod, qui fedet a dextris , eft in dtgniori loco , ut infra dicam : igi. tur^ videtur , quod Imperator fit in dt- gniori loco , In ordine al Petitorio poi per con- to di cio , che fi dice , che il Re di Francia del Regno Occidental in pof- feho attuale fi trovi ; jl R e de Ro- mani nella fola fperanza della Fran- cia Orientale , fi rifponde , che , po- tto ancora , che al Re de' Romani altro che la fperanza della Francia Orientale non competent ( che pero fi niega ) non per neceflaria confe- guenza s' inferirebbe , che al Re di Francia effo Re de' Romani Ja Prece- denza ceder doveffe ; mentre ogni Re de' Romani per ragione della fperan- za dalla Legge approvata di fucceder neir Imperio della Dignita , e della J Cap. 1. 2zi Precedenza goder debbe : ficcbe , co- me il Quetta al luogo citato dice r traendofi dalla Dignita Regia la fa-' tura Imperiale , ne venga , che da quefta quella refti illuftrata. All' altra obbiezione , che fopra le jr Infegne della Francia , dalla cui ombra ' il Mondo tutto governato fia : che nel fuo Regno abbia tutta la fuprema au- torita; 4i quella dell' Imperadore nell* Imperio maggiore .: Che , oltre molti altri Titoli, di quello di Crifiianiffimo , con altre prerogative fregiato fia, e per cio onore ad efli, Imperadore , e Re de' Romani fuperiore pretender pof- fa, fi rifponde, che, oltre il godere 1* Imperadore , e '1 Re de' Romani, non foiamente quei Titoli , ma anche de* maggiori, gli attributi per parte del- Ja Francia addotti , non fanno , che V Imperadore a tutti i Principi della Terra fuperiore non fia ; il perche da Reftauro Gaftaldi (/) Stella mattuti- na in me^p ad ma Huvola meridio. nale chiamato fi trova, dal cui Impe- rio U Mart a (g) dice, che tutti i Re- gni 1' origine riconofcono . In ordine air altra obbiezione , che i% fendo 1' Imperio unico , non altro che un fob Gapo aver poffa , prelfo di cui Ja Maeita rilieder debba ; che cosi per eonfo della Precedenza dire con- venga ; onde fi pretende , che a favore della Francia decider fi debba ; poi- che , cosi a gli Ambafciadori de* Re , e de' Magnati i medefimi luoghi com! petono , che a' Re , e Magnati , da* quali vengono fpediti , competono : e che , fe a' loro -Ambafciadori talepre- rogativa e dovuta , non fi fa vedere , perche al Re de' Romani , che la per- fona dell' Imperadore rapprefenta , do- vuta non fia : tanto piu , che , fendo eflb^ Re de' Romani Vicario perpetuo dell' Imperadore, e deir Imperio , era effi differenza non pafla. All' ultima obbiezione , che 1* ordi- 1$ ne della Scrittura concerne , per parte del Re de' Romani fi rifponde , che nel Concilio di Trento fu ordinato , che ( c ) L^r/^n 7 - n ' « 9 - V °£* ( ^ ) hoc. clt. n. I4 . j c / U apud eum. D e manumiff. vindiSi. (d)C.iDe r,m termors q. 5Z . (g J Dejurtfd.p. i. c. 31, n. 7. C c ) D.p.^.Ce»JiJ.2o. 2,2,2, che lc Lettere Credenziali degli Am- | frafciadori , non gia giufta Y ordine del- la Dignita di ciafcun Principe , ma eon quell' ordine , con cui venifTero pre- fentate , fi leggeflero . Come fi fia , pella Storm di detto Concilio {a) io Jeggo , che tale Conrroverfia nella Congregazione generate , fotto il di 8. Luglio dell' Anno 1546. tenuta, dopo iriolti dibattimenti , reftb accomodata con fare, che gli Ambafciadori di Fran- cia fedefTero appreffo i Cefarei , fenz' altra dichiarazione per conto degli Ambafciadori , che di fat to non inter- venivano : vale a dire di Ferdinando Re de' Romani : giovando la Contro- werfia eccitata dagV Imperial* ( profe- guifce il Cardinal Pallavicino al luogo citato ) a far si , che a' France ft parefse di vincer quel litigio » e che di cib ft ap- pagafsero : gV Imperiali per V altra par- ■fe non riftutarono d' aver quivi al lato t France ft , come in tutte k altre fun^io- ni 3 ed in tutte le Corti gli ayevano . CAPITOLO 1 1. Delia Vreceden^a tra gli Ekttori Ecckfiaftici delF Imperio. j T^El Collegio Elettorale in genere ; \J dell' Uffizio di ciafcun' Elettore, e di molte particolari prerogative, che a tale Dignita competono , ne' Capi- toli II. , VI. e feguenti della Parte II. del Trattato de* Titoli gia parlai : do- vendo ora difcorrere della Precedenza , che a ciafcuno di effi compete , da gli Ecclefiaflici , come piu Degni, comin- ceremo ; col feguente Capitolo i Seco- lari , in vifta metteremo . % Al Magontino , che , come ne' luo- ghi citati gia diffi , di Arcicancellme dell' Imperio per V Alemagna il Titolo porta , fin da tempi remotifTimi , co- me nel Capitolo III. della Bolla d y Oro fi vede, cosi nella fua Diocefi , e Pro- vincia di Magonza , come fuori di effa Delle Precedence in tutto il fuo Arcicancellierato dell" Alemagna ( alia riferva della Provincia di Colonia ) la Precedenza compete; il perche alia deftra dell' Imperadore Bel- le pubbliche Funzioni , come nell' an- tecedsnte Capitolo fi c detto , fiede^ ; e con ragione , mentre , feguita dell' An- no 84*. la Divifione dell' Imperio de Franchi , eflb Magontino della parte Orientate di quel Regno il Oom'mio ottenne . II Colonienfe , e '1 Treve- rienfe non prima dell' Anno 870. delle parti , che il Regno della Lorenaconv ponevano; il poffeffo riportarono^ Egli e perb vero j ch' effi Colonienfe , e Treverenfe al Magontino per quella ragione la Precedenza non accordaro- no ; ma vero ancora fi e , oh' eflb Ma- gontino in molte congiunture a quelli fu preferito : dagli Annali Magontini apprefTo Bartolemmeo Schobingero ( h ) Witichinido , Monaco Corbecenje ( c ) Gioacchino Vadiano ( d ) e Mariano Scoto ( e ) cosi abbiamo ; oltre tanti altri ; il Guntero (f) fcrive, che Ma- gonza da tempi remotifTimi per Citta libera dell' Imperio e ftata riconofciu- ta. E quantunque nella c it at a Bolla d y Oro (gj efpreflamente fi dica, che nel- le Elezioni degf Imperadori la prima Voce al Treverenfe competa , non fi niega perb , che ne' tempi da noi meno remoti , come ne' citati luoghi del Trat- tato de' Titoli fi vede , e come il Car- pernio ( h ) fcrive , tale ordine non fia flato tenuto : Nell' Elezione di Carlo V. il Magontino , dopo aver recitata una Elegante Orazione , il fuo Voto diede , e dal Treverenfe fu feguitato (i) . Nell* Efaltazione di Maffimiliano Secondo il Magontino , da gli altri E- lettori interrogato, chi egli per Re de Romani , e pofcia Imperadore, elegger voleffe, rifpofe , che Maffimiliano Re di Boemia eleggeva . ( k ) Che al Magontino il Treverenfe luc- ceda ne' luoghi accennati del Trattato de* Titoli , coll' autorita di Girolamo ( a ) Lib. 2.». xz.efaq. ( b ) Rer. Aletnan.tom. 3. ( c ) Amal. Uagonl.lib. 3. ( d ) De CvUeg.menafiewy; German. ( e ) Lib. 3. Jt. 6. ( f ) Lib. x. ( g ) C 4. 6. 4. ( k ) Matal.eNicol.Skidan.lJl.EUi.ecoro«. H*ffimih*».U.G,Uaft. P«ht. Imptr. p. uf. 14?. ( h ) Dog*. %. Giganti (a) di Andrea Knichen (b) e del Menochio (c) parimente il di(Ti ; £ che eflb Treverenfe tutti gli altri Ar- civefcovi della Germania preceda } cd ifesuenti Verfi fi fpiega . ^Treveris bit . Per cio , che V ordine della Pr-ce- ^ denza nelle Procerhoni riguarca !a medefima Bolla d Oro al Capitolo XXIL cosi ( a ) Conf. 50 . mm 6o s^- ei 36. t b ) Comm.de Saxon, mi$prQvoc.jur,e.t.n.i%. C C ) Conf. 55, n. 24. 224 eosl difpone : Quottefcumque in Cele- bratione Imperialis Curiae Principes Ele- ftores , cum Jmperatore , feu Rege Ro- mamorum , in quibufcumque atlibus , vel folemnitatibus procefftonaliter ambulare contigerit , & Imperialia , vel Regalia debuerint lnfignia deportari , Dux Sa- xoni la Precedenza ad altri non cede. Ch' effa Cipro, e Candia, non come Pro. vincie , ma come Regni ha governa- Non effervi, chi non fappia, Pro- Paefi , iS ti vincia effer nome , con cui 1 e i Regni conquiftati da* Romam fi diftinguevano ; e M. Marcello per conto delk Sicilia il primo averlo praticato : cosi per conto delf Italia ; della Tracia; dell' Affrica; dell' Afia, e d' altri Paefi effer' avvenuto. AU'oppofizione fatta, per a vet con- l6 ceduto r Imperadore deirAnno 1576- il luogo al Gran Duca di Tofcana do- po la Repubblica , colla feguente ri- ferva I Sahis tamen S. Romani Jmpem Principum Eletforum , & Inclit* Domus Aubriac* prarogat'wis , & juribus , tu rifpofto , che tale riferva non gia la Repubblica , ma il Gran Duca pub riguardare . Per conto delle altre pre- rogative poi nella Bolls d> Oro a favore d'efli Elettori riferbate , che dell An- no 1356. fegui , ammeffo che la Re- pubblica tra le Tefte Coronate, come Parte 111 fi e detto , annoverata fi trovi , in or- dine alia Precedenza , quelle a di lei pregiudizio nulla concludono , mentre gli Elettori , ecce ttuati i Re , gli al- tri principi preceder pretendono . *7 Chepoi gli Ambafciadori Veneti a quei degli Elettori in alcuni cafi Ja Precedenza avetfero ceduta, fi rifpon- deva, cib non giuftificarii ; e chequan- d'anche giuflificato fi folle , gliatti da un Rapprefentante , fenza 1* approva- zione del fuo Signore , fatti , a quefti pregiudizio non recano: che in ognica- fo^pe'multiplicati atti pofteriori , cosi da' Pontefici , come da Imperadori a favore della Repubblica tra* Regi an- noverata , gli antecedenti annullati re- ftavano . 18 Di piu fi diceva , che , oltre il non efTerfi giuflificato , che gli Ambafcia- dori degli Elettori nel Concilio di Trento fopra quei della Repubblica la Precedenza ottenuta aveflero , in quel- 1' Adunanza per conto de* luoghi degli Ambafciadori de* Principi fu decretato, che per qualfifia atto non s* intendeffe diritto alcuno perduto , ne acquiftato. Si diceva ancora , che Gio: Sleidano , Scrittore Tedefco , nel Libro XXXII. delle fue Storie riferifce , che in quel Goncilio per conto del Collegio Elet- torale non intervennero che il Magon- tino , il Treverefe , e *1 Colonienfe : che il Legato del Papa teneva il pri mo luogo alia deftra ; dopo di lui il Cardinal Vefcovo di Trento ; indi i Compofitori del Legato ; Succeffiva- mente gli Arcivefcovi Elettori : che gli Ambafciadori de* Re , e de' Prin- cipi fedeano alia finiftra ; il perche ta- li atti alia Repubblica pregiudiziali non furono . Che per conto deir Am- bafciadore del Re di Boemia fi dovea confiderare la di lui Dignita Ecclefia- ftica , o 1* unione di quella Corona all' Imperio : Comunque perb fi fia , tale Controverfia in quella congiuntura in- decifa reftb . 9 PafTando a difcorrer della Preceden- Ateneo Tomo V. Cap. Ill zzy za degli Stati dell* Imperio, al prefen- te Capitolo darem fine : E per tal conto avvertire conviene , che , pro- movendo V Imperadore alcun foggetto alia Dignita di Principe , in ordine alia Precedenza , giufta la comune fen- tenza de Dottori , V ordine della fe- guita promozione attender fi debbe ; ficche T ultimo promofTo Y ultimo luo* go ad occupar venga (a) poiche non Ti prefume , che I* Imperadore voglia , che un novello Principe TAnziano, che del fuo luogo in poffefTo fi trova , preceda ( b ) mentre , quantunque i Privilegj de' Principi nelle cofe favo- revoli largamente s' interpetrino , ta- le regola , fenza pregiudizio delle ra- gioni del Terzo intender fi debbe ( fi ) deir Anno 1640. nella Diet a di Ratifbona cos) fu dichiarato . Se que- gli poi , che degli Stati dell* Imperio non fono , per bene della pubbiica quiete vi fi ammettono , Noldenio al luogo citato ( d ) tiene , che , accib i Principi , e gli Stati antichi dell* Im- perio pregiudicati non reftino , quegli fuor d' ordine feder debbano * E per la regola , che cib , che a noi non nuoce , e ad altri giova , negare non dobbiamo , gli Stati dell* Imperio a tali ammiffioni opporfi non ponno ( e ) tanto meno , quando , come al no- ftro propofito, al concedente Vantag- gio pub rifultarne . F£ 2 CA- zz% CAPITOLO IV. Delia Vreceden%a tra le Dtgni- ta 5 Cariche , ed Uffi%j della -■ Corte Cejarea , gin ft a f ordine ftabtlito in Vienna 5 T^egnante V Auguftift* Carlo VL i ^^Oftituifconoprincipalrnente la^Ce ammette Cancelle- , in Cor- farea Corte i Configlieri , o fieno Miniftri , in varj generi , e Collcgj diftinti ; alcuni chiamati Intimi , con trattamento d' Eccellen^a , che anche nelle loro Mogli Vedove d conferva : alcuni di Guerra: altri Camerali $ in- titolano : Quei , che 1' Ornamento del- la Corte formano, di Palatini Priva- ti t altri di Puhhlici il Titol portano in Prefetti , e Prefidenti delle Provin- ce ; Quefiori , ed altri diftinti , de' quali appreffo parlererno : Tra' fo- praccennati gradi , il primo quello fi e , che da' Configleri Intimi occupato fi trova: E tra quefti dal Maggior do- tno Maggiore dell' Imperadore , Carica prefentemente dal Co: Rodolfo di Sin- zedorff efercitata : precede egli tutte le altre Cariche, ed e Capo del Confi- i glio di Stato . > La II. Carica e' quella di Camerie- re Maggiore di S. M. C prefentemen- te efercitata dal Conte di Kobenzel , il quale in Anticamera tutte le altre Cariche precede . La III. Carica e quella di Kavallerizzo Maggiore, pre- fentemente efercitata dal Principe di Schuartzenberg; in Carrozza deli' Im- peradore precede egli il Cameriere Maggiore : non giammai il Maggior- domo Maggiore ; il quale perb , ufcen- do di Corte coll' Imperadore , nella propria Carrozza immediatamente do- po la Cefarea comparifce. 3 La IV. Carica , che altre volte fu la III. e quella di Marefciallo di Cor- te , prefentemente occupata dal Con- te Coloredo, che per S. M. fu Am- bafciadore in Venezia : Efercita egli giurifdizione privativa , cosi in Civi- le , come in <. riminale , tanto fopra tutte le Cariche di Corte , quanto fopra Miniftri de* Principi ftranieri : Delle Precedence dalle di lui fencenze perb fi 1' Appellazione alia Suprema ria di Corte , i cui Afleffbri . po nelle Funzioni non comparifcono . Alle Cariche fuddette fuccedono i 4 Capitani , de y Carabinieri , e de' Tre- ■ : banti: la prima prefentemente e efer- citata dal Conte di Derbeftein : la II. dal Marchefe di Wefterlo: Fuori di Carrozza precedono effi il Cameriere Maggiore . In Carrozza a tutte le al- tre Cariche cedono la mano. Le Suddette Cariche tutte hanno 5 luogo nel Configlio di Stato , ove , non confiderato il grado di Principe ,, o d'i akra Dignita , fiedono per ordi- ne di anzianita ; e fenza iifer.denzg da alcuno, da S. M. ricevono gli Or- dini.," Prefidente di Guerra*, eLuogotenen- 6 te Generale e il Principe Eugenio di Savoja :■ Avvi . poi il V. Prefidente : Indi i Configlieri parimente di Guerra tutti per ordine di anzianita precedo- no. I gradi d' effo Configlio fono i feguenti ; I. il Marefciallo : II. il Ge- nerale della Kavalleria quello della Fanteria ; e 1' altro dell' Aniglieria , che tra loro fono eguali : III. il Ma- refciallo della Kavalleria , e quello della Fanteria ■: IV. il Generale di BattagUa. In Cafa di effo Principe fjj raduna ■ il Supremo , ed intimo Magiftrato , di Conferen^a chiamato : fuole quello effer compofto di quattro Soggetti ; ; ma prefentemente non fono che tre p; vale a dire lo iteffo Principe; 3 Con- te di Sinzendorff , Gran'Cancelliere di Corte , e '1 Conte Gundachio di Starembergh . Qiiivi li efaminano gli Affari di Stato , de' quali , mediants un Rcferendario, fi da conto all' Im- peradore, che pofcia rifolve . Sjedono i Configlieri alia loro Tavola ( la- fciando il primo luogo fempre voto per 1' Imperadore ) per ordine di an- zianita . Nelle Funzioni di Cerimome della Corte effi per ragione di tale Uffizio non hanno luogo : ma per le- gno di diftinzione fiedono tra gh Am- bafciadori. Nelle Radunanze dell Or- dine del Tofone collocanfi per ordine di anzianita . Una Carica , col Titol di Mare- fciak 8 Parte 111. fcidllo de'. Stati Ereditarj Ci diftin- gue , a quel la di Marefciallo di Corte confimile : Soggetto di Spa- da , c Cappa , la cui Carica ad una delle principali della Corona e confi- mile : E' egli Capo di una Adunanza di tre Clatfi ; vale a dire di Kavalie- ri , di Gentiluomini , e di Cittadini pnmarj , cbe cornpongono un Corpo di Legifti , propofti dalle Provincie foggette , comprefovi 1' ordine Eccle- fiaftico : Tale Magiftrato ha 1' univer- fale Cognizione de Fondi , Terreni , Signorie, e Feudi, poffeduti in effifta- ti Ereditarj : delle Ipoteche , Debiti Fedecommeffi , e Tranfazioni d' ogni genere, giufta lo ftile della Germania: la loro principale Incombenza confifte in limitare le Taffe ad ogni Pro vincia , Signoria , e Stato, niuno eccettuato, ful piede, e Concordato tra la Corte , ed effi ftati ; Tafle che , giufta 1- efi- genza della Corona , ogni Anno fi al- terano , o fi diminuifcono ; avanzando- fene la notizia dal Gran Cancelliere di Corte alia prefenza di S. M. al Mare- fciallo de' Stati : al qual' Effetto effo Corpo de' Stati in giorno determinate ii porta alia Corte , per accettare a e confermare T obbligo di adernpire la Sovrana volonta per conto del richie- fto Suffidio : la II. Incombenza di tal Tribunale verfa in provvedere di Tu- tori, e Curatori i Pupilli , e Je Vedo- ve; ma dell* Ordine Equeftre folamen- te de* Stati Ereditarj : di fomminiftrar giuftizia a' Pretendenti Creditori ; a' Succeffpri ne'Beni; e per altri affari di fimil natura ; che in Cafo di reviflone direttamente paflano avanti al Confi- glb di Stato Ordinario, ove S. M. C. coll' Intervento de' Primi Miniftri del- la Suprema Conferen^a di Stato fovente fiede. 9 II Configlio Ordinario di Stato poi e compofto di provetti Kavalieri , alcuni de' quali fono anche decorati dell' Infi- gne Ordine del Tofone; altri Camerie- ri della Chiave d'Oro, che, come ta- li alia Corte, dopo le prime Cariche , preminenza diftinta godono : il perche alle Funzioni , e Fefte di Corte , ma feparatamente intervengono; e median- te tale Impiego, anche nel Miniflero at Confident s' introducono per le Am- Cap. IV. 2,29 bafcene, e Plenipotenze a'Congrcffi di Paci fi fpediicono : II Configlio fud- detto ha anche la Cognizione delle Caufe grandi de gli Ordini Equeftri : Delia Polizia , ed anche della Politi- ca , concernenti le ragioni della Cafa d' Auftria per Succdfioni , Eredita , _« Confini s ed altre materie fimili , che molto ftudio , ed efatto efame richieg- gono. II Configlio , e la Cancelleria di Guer^ io ra fopra V Ordine militare della Monaf- chia univerfalmente verfano ;■ e foora tutto cio , che , giufta la difpofizione delle Leggi ftabilite , la Giuftizia , la Polizia , e Ja Convenienza di dett' or- dineriguarda . Tale Magiftrato e com- pofto diMarefcialli, Generali, Tenen- ti Generali , e d' altri piu Anziani Uf- fiziali maggiori ; degli Uditori dell' Er fercito; e de Referendarj , che al Pre- fidente , o al V. Prefidente delle Rifo- luzioni fanno i Rapporti : EfTo Ma- gi ft rato tra' Dipendenti direttamente dall' Imperadore nelle fue Difpofizioni rango non ha . II Commejfariato di Guerra forma un it Corpo confiderabile, che dal Configlio fuddetto di Guerra , e dalla Camera Suprema egualmentedipende: Ha pre- cifamente 1' Incombenza fopra 1' Bconp- mico militare , fotto gh ordini del Commeflario Generale , col Generalif- fimo intefo : A tale UiEzio e appo- giata V Efazione delle Contribuzioni , e 1' amminiftazione di effe , e di mold milioni di Fiorini , che per lo militare 1' Erario Cefareo annualmente fommi? niftra , tanto per la Generalita , e lo ftato maggiore , quanto per le Trup- pe ; per le munizioni, cosi da bocca, come da Guerra per le Artigliene , ed altro ; dovendo il Commeftariato ren- derne conto a quella Camera Su- prema . Avvi il Prefidente del Configlio , e tz della Cancelleria dj Italia ; di Spagna chiamato , le cui occupazioni fopra°g!i Affari , cosl de'Regni di Napoli , e di Sicilia , come dello Stato di Milano verfano , Tale Magiftrato e compofto quali tutto di Spagnuoli, le cui delibe- razioni non da altri che dalY Intima , e Suprema Confer en^a di Stato dipen- dono . V'e *$o 4 3 V ej il Prefidente del Configlio , e Cancellcr'ia de Paeft Bajfi Auftriaci : Magiftrato compofto di Spagnuoli , Fiamenghi , e Tedefchi , Politici , e Legali : Ed anch'effo dalla folaSupre- ma Conferenza di Stato dipende . 14. Dal Prefidente Univerfale delle Fi- nance dipende la foprintendenza dell* Erario della Monarchia , da' cui ordi- ni fi crede dipendano tre mila fubordi- nati , cornpofti di tutte le Camere de' Regni , Provincie , e Stati , ( de'qua- li appreffo faremo menzione ) ficcome il numerofo Conflglio Economico, e la Cancelleria di quella Camera maggio- re : i Prefidenti ordinarj , che tutti gli AfFari Carnerali di natura Economica dirigono : Dipendendo per tanto Effo Magiftrato in parte dal parere della Su- prema Conferenza ; ed affolutamente ^al piacere di S. M. , fra' piu diftinti e riguardato. 15 II ConfigUo Senatorio , che fopra la Giuftizia Civile . e Criminale verfa Delle Precedence de'Stabili . ed altre Apparte- e confervare |le Cafe, nenze : mantenere ftrade : difender' e foftenere i Diritti de' Cittadini , delle Arti ; e dell' An- nona ; invigilare per la Confervazione della Sanita : alle provigioni degli Ar- fenali : de gli Attrezzi militari , alia loro giurifdizione da quelli del Sovrano feparatamente fpettanti : E finalmentc alia Cuftodia del Denaro pubblico , che nel Banco del Giro fi trova , pa- gando con buone regole , e fede a 1 Pro- prietarj 1' Annuo frutto di cinque per cento : E quefto e 1' Unico Corpo , che alle Proceffioni , ed altre Funzioni pubbliche , quando 1* Imperadore v' in- ter viene, comparifca : Cammina avan- ti al Capitolo Arcivefcovale , precedu- to dalle Arti ; da* Cittadini , da' Col- legj de' Dottori , e da' Sindaci della Citta . Oltre molte altre Dignita, Cariche , ed Uffizj , che in quell' Auguftiffima Corte fi trovano , fonovi quelli , che 17 ai XLV. Voci e compofto ; di un Pre- £ fpedifcono pe'Governi de' Regni del- fidente ; di un V. Prefidente e di tre Y Ungheria , e della Boemia ; ficcome OrdinidiSoggetti; cioe di Kavalieri Le- | de'Circoli della Silefia, dell'Auftna , e d altri , de' quali il Dotto Giacomo Guglielmo Himhofio nella fua Notiya del S. Romano-Germanico Imperio fa di- ftinto rapporto : Siccome quei de' Re- gni di Napoli, e di Sicilia ; e de Stati di Milano , e di Mantova , a tutti no- Spedifce ancora S.M-C i fuoi Am- gali ; di Gentiluomini ; e di AffefTori parimente Legali , che le Caufe unita- mente decidono : Le Appellazioni dal- le fentenze di effo Magiftrato alia Su- prema Camera di Corte per 1' ultima Iftanza fi portano : detto Magiftrato e T Unico , che , unito , in Corte fi ra- duni : e cib folamente in occafione del- 1' Elezione di un novello Imperadore , per preftare al medefimo il giuramento di fedelta : Gli altri Magiftrati aneh' em" preftano il Giuramento , ma nelle mani del Capo del Tribunale , che in nome dell' Imperadore lo riceve .^ Gli altri Miniftri principali , e Capi de' Tribunali Foranei lo preftano diretta- mente nelle mani di S. M. , ognuno fe- paratamente. x 16 II Magiftrato Civico , o fia Pretorio di quella Dominante gode diverfe pre- rogative , per la cui Confervazione e attentiffimo : e compofto di buon nu- mero di Cittadini , che hanno diverfe Incombenze , si per conto delle decifio- ni de' Litigj , e Controverfie popolari , come per conto di giurifdizione del Capopopolo , Borgomaftro chiamato, per reggere , e cuftodire il Regiftro delle ti. ~ r ~«— - bafciadori Ordinarj alle Corti di Ko- ma , e di Madrid , ficcome alia Re- pubblica di Venezia ; gli Straordinarj a Coftantinopoli ; in Polonia, edaltro- ve : Ad altre Corti non fuole fpedire > che Miniftri del fecond' Ordine. CA- CAPITOLO V. Delia Vreceden%a del T{e Crista- nijftmo in competent con aim Monarchi : e (egnatamente col Cattohco . i > QUanto la Controverfia , ^fto Capitolo riguarda che que- , famofa fia; non v'c, chi nol fappia: per met- ier' in vifta con tutta la chiarezza pof- fibile le ragioni > che tanto nel poflef- forio , quanto nel petitorio a favore della Monarchia di Francia fi allega- no , alia di lei fondazione un'occhiata prima daremo, per pofcia vedere, co- me al noftro propofito per lo Corfo di molti Sccoli fia ftato praticaro : e fi- malmente efaminare , fu quali fbnda- menti la pratica appoggiata dire fi pof- fa . II P. Angelo Agofiiniano Scal^o nel fuo Stato della Francia , volendp provare , che la Monarchia fuddetta di tutte le altre , che prefentemente in Europa fufliftono , la piu antica dire fi debba , fcrive , che quei Re verfo il V. Secolo la Fede di Crifto^bbrac- ciarono : il perche vuolc , che fopra tutti gli altri Monarchi la Precedenza abbiano goduta : Luigi V. ( profegui- fce quello Scrittore ) per rapporto al Teftamento di S. Remigio , del Titol di Crifiianijfmo fu onorato : da* Padri del Concilio d' Orleans, celebrato dell' Anno DXI. Figlio della Cbiefa fu chia- mato ; e i di lui Succeflbri tale invi- diabile Prerogativa confervarono ; quan- do poi gli altri Principi Europei , ab- jurato l'Arianifmo, di cui molti di ef- fi infettati trovavanfi , la Fede Cattoli- ca abbracciarono , i Re di Francia , gloriofi , per aver confervata ne' loro Dominj la Religione nella fua purita , da' Pontefici del Titol di Figli Primage- niti della Cbiefa furon decorati : Titol , che, all' altro di Crifiianijfimi unito , onore fi grande loro a recar viene , che tutte le altre Prerogative piu II- luftri forpafla : al tempo di Chidelber- to, figlio di Clovis, per quanto dalla Pane III Cap. V. 231 Vita di S. Cefareo Vefcovo d y Aries f morto dell' Anno DXLIV. abbiamo' quel Regno Cattolicbifftmo ancora chia mato efTer fi trova . S. Gregorio Ma- gna {a) Scrivendo a Chidelberto II. Pronipote di Chidelberto I. dice , che, quanto piu la Regia Dignita al- le altre Dignita e fuperiore , altret- tanto quella del fuo Regno, per ra- gione della Fede , fopra tutti gli al- tri Regni s' innalza : Papa Gregorio III nella fua Lett era V. fcritta a Carlo Martello , quantunque quefti Re non fofle , del Titol di Criftianif. fimo parimente V onora : Pipino di lui figlio, Capo della II. Stirpe, da Pa- pa Xaccaria nella fua Lettera , fimil- mente V. col medefimo Titol o trat- tato fi legge : Papa Stefano III. nella fua Lettera VI. per teftimonio di Ana- jiajio Bibliotecbario , che » comefappia- mo , nel IX Secolo le Vite- de y Pontefici fcrifle, usb quello d* Eccellen^a Crijiia- nifftma : Paolo I.chemori del 767. nella fua Lettera XXXV. dopo aver dato al medefimo Pi pi noil Titol d' Ortodofjo ; di Difenfore della Fede Crijtiana ; nella XXXVII. pregato Dio a confervare il Crifiianijfimo Pipino , neir ultima la Crifiianiffima bonta di quel Principe efalta , il quale in un' antico m. f. che T Opera di Gregorio di Tours , intitolata Gloria de' Confe/fori, contie ne, efaltato non meno fi trova. Nel- la Lettera V. del Codice Carolino il medefimo Pipino Re per la Dio gra- tia intitolato fi legge ; diftintivo da Carlo Magno acquiftato , e da efTo ne' fuoi Succeflbri trafmeflb: Lo ftef- fo Monarca da' Papi Stefano IV. ed Adriano I. del medefimo Titolo di Cri- fiianifmo fu onorato: il perche , fen- do tale diftintivo in alcuni de di lui Succeflbri paflato , Pio II. fcrivendo a Carlo VII* difle, giuftaaiente com- petcrli , come prerogativa al zelo de' fuoi Predeceflbri per la Religione Cat- tolica dovuta . Anzi alcuni Scrittori vogliono , che 2 quei Monarchi degli accennati Titoli fin dal XII. Secolo in pofleflb gia fof- fero: ma con certezza cib dire non fi pub , ( a) Lttt.tf.lib.s.JaJit.jt, z$z Delle Precedence pub , che dopo il I. giorno del mefe di Dicembre dell 1 Anno 1469. allora , quando Guglielmo di Montrevil> Am- bafciadore di Luigi XL appreffo Paolo II. la prima Odienza otten- ne ; mentre allora quel Papa , dopo aver encomiati i Servigj da quei Mo- narchi alia Chiefa preftrati , a favo- re del medefimo Luigi , e de' di lui SuccefTori il Titolo di Cri/lianijjimi fpezialmente confermb : Titolo , che da quel tempo, cosi in Voce ? come in ifcritto , e ftato fempre ufato. E da offer vare altresi , che gli foli Stranieri , quando con quei Monarchi trattano , tanto in Voce , quanto in ifcritto , il Titol fuddetto , e V altro di MaeftA Crijiianiffima ufano : ma i Sudditi quello di Sire , o il Re pronun- ziano : per prova di cib un Arrefto del Parlamento di Parigi fi adduce il di 2,7* Maggio dell' Anno 1699. promulgato fopra le Conclufioni del Procuratore Generale per conto degli Abitanti del- la Ducea di Bar , i quali , come Sud- diti del Duca di Lorena , ne'loro Tri- bunal, enelle loro fentenze di nomina- re il Re col Titol di Criflianijjimo affet- tavano j fu pertanto loro proibita tale formalita ; mentre , fendo effi Vaffalli dipendenti dalla Corona , v* era moti- vo di credere , che quell' affettazione col tempo in confeguenza tirare fi pre- tendeffe , che il Ducato di Bar , come Paefe ibaniero confiderare fi doveffe . 4 Per le accennate ragioni le Bret , prima Avvocato Generale del Parla- mento di Parigi ; indi iDecano de' Con- figlieri di Stato , nel fuo 1 Ttattato della Sovranita Me* Re (a) fcrive , che i Monarchi di Francia^ come quei , che il loro Scettro non da altri che da Dio riconofcono , a Dio folo della loro Am- miniftrazione a render conto obbligati fono . Che nel Mondo Potenza non V ha , a cui nel temporale fopra di effi la menoma foggezione competa : che Papa lnnocenz.o III. nel Tefio ( h) co- me tali autenticamente gli ha ricono- fciuti . Indi quello Scrittore fi avanza a dire > che quei Monarchi da J Papi non ponno effer fcornunicati : che i lo- ro Sudditi ne dall* Ubbidienza ad efli dovuta , ne dal giuramento di fedelta difpenfati effer ponno . Per conto della Controverfia , che 5 il noftroaffunto riguarda, offervo, che Suidas , Autore di "n Lexicon Greco , verfo il fine del X. Secolo fcrive , che al fuo tempo , quando il nome di Re , fenz ? altra particolare diftinzione , fi pronunziava , di quel di Francia s in- tendeva : Nel la Storia d' Inghilterra di Matteo Paris , Monaco Bene dettino. nel Monaflero di S. Albano , morto dell' Anno 1359- fi vede , ch* egli , quan- tunque Inglefe , norninando il Re di Francia , Re de* Re della Terra U inti- tola : Avvi un Sigillo di Pipino , Pa- dre di Carlo Magno , ove fi legge : Pipinus Imperator : Auberi in un fuo li- bro , impreffo dell 1 Anno 1649. , ove della Precedenza di quei Monarchi ,t'ratea , ci afficura , il Sigillo fuddetto nelle mani di M. Jufiel , Configliere , e Segretario del Re , e della Corona di Francia , aver'egli veduto . Filippo I. Luigi il Groffo ; Filippo II. e Luigi VIII. , della III. Stirpe , Imperadori di Francia , ed Augufli furon chiama- ti : il loro Regno Imperio fi dieeva : co- si abbiamo nel citato Auberi : cosi ap- preffo Herfent , Autore di un Trattato della Sovranita" del Re , ove cita Cham- pier , il quale nel XVI. Secolo compo- fe un libro della Triplice Monarchia , ove dice , effervi due Re , col Titol d' Imperadori diftinti: vale a dire quello di Francia, el' altro, de y Romani chiama- to : fi offerva ancora , che il Gran Tur- co j quando al primo di effi fcrive , Imper adore della Francia Io chiama; gli altri Monarchi Orientali parimente lo praticano. Se a gli atti poffefforj della preroga- 6 tiva , di cui trattiamo, firicorre, nel- la Storia Vniverfale de 3 Concilj ( c ) » legge , che Gio: Gerfone , Cancelliere dt Francia , da Carlo VI. in qualita d Ambafciadore a quello di Cofian^a t\x fpedito : e per teftimonio del Sunta (a) fopra tutti gli Ambafciadon do gli ( a ) Lib. 1. e. 7. ( c ) Lib. %,f. 1088. ( b ) Cap. per veneraWem extra qui filiSftnt Ugitimi » ( d ) C9nf.C0aJl.Sex.lZ. gli altri Re fedette : indi Raimondo JFoIch , Conre di Cardona per Alfon- ib V. Re d' Aragona : D. Diego d' A- naya Vefcovo di Cuenza , per Gio: II. Redi Caftiglia, edi Leon: allafiniftra fedevano^ gli Ambafciadori di Arrigo V. Re d* InghiJterra : indi quei di Gia- como,e di Gioanna fua Conforte, Re c Regina di Gerufalemme , e della Sicilia, iquaJi, come fi edetro, con- tendettero , bensi co gV Inglefi ; col Franzefe non gia . Nel Concilio di Ba- filea, tenurodeirAnno 143 i. per tefti- monio d' Enea Silvio ( a ) V Arcivefco- vo di Tours , e 'I Vefcovo di Troja , ! Ambafciadori di Carlo VII. Re di Francia , Cofenza , "Ambafciadore del Re di Caftiglia : quegli dopo V Ambafciado- re delV Imperadore Sigifmondo immc- diatamente parlarono : e '1 Prefidente del Concilio col medefim* ordine rifpo- ie (b ) Nel Concilio Later anenfe ,aper- to fotto il Pontificate di Giulio II. terminate fotto quello di Leone X. ' Luigi di Solier , Ambafciador di Fran- cia , come da gli Atti de y Concilj gene- ral* fi vede , anch' effo Giftolamo di Vich , Ambafciadore di Spagna , pre- cedette : de riferiti Atti parla ancora Gotofredo nel fuo libro delle Precedence dopo di Iui Scuderi nel fuo Trattato Parte III Cap.K *?5 verno deIJa Monarchia di Spagna a di lui favore , al Vargas ordin6 , che il Titol d 3 Ambafciadore , non folamen- te fuo , ma di Carlo fuo Padre ancora prender dovefle : ma cio a nulla giovo- gli , poiche fu rifpofto , che , avendo Carlo rinunziato Tlmperio a Ferdinan- do fuo Fratello , i di Iui Ambafciado- ri del diritto della Precedenza fopra quegli degli altri Monarchi pretender piu non potevano. Vogliono alcuni Scrittori , che la pretenfione del Re Cattolico prima in Venezia , come appreffo vedremo ; in- di nel Concilio di Trento fctfe intro- ■ dotta : ma che , non oftante 1'oppofi- precedettero il Vefcovo di zione del Rapprefentante e del Menocbio [f)Z* ~ £•' 'J? **»&"(') nrnura difcuflione , a favore dX Parzde Graff , Maefiro delle Cerimonie jot co d Pontificato di Giulio, II. nel libro Vecchio del Cerimoniale Romano - deir Anno 1504. , pubblicato anche molto tempo prima della Controverfia tra le Corone , di cui qui fi tratta , dice che anticamente la Francia godeva il diritto della Precedenza , non fola- mente in competenza colla Spagna ma anche col Re de* Romani , e coll' imperadore fleno : che fino air Anno ISSS- , fenza controverfia, cosl fofTe ftato praticato . Verita per conto della Spagna anche daFilippo II. conofciuta centre , feguita la Rinunzia del Go' Ateneo Tom. V. t h \ rul .... « W ) Corf.t%6. < Francia decife : cosi ancora dicono Natale Conti nel libro I della Storia del fuo tempo : if Marfan ( g ) Teodoro Go- tofredo nel fuo libro de la Prefeance de la France ( b ) e Bodino ( i ) E pare che tale decifione al Confenfo Univer* fale delle Genti uniforme dire fi debba mentre, come in una Relatione di m£ chele Soriano delV Anno 1561. Amba- fciadore appreffo Carlo IX. , dell' An- no 1649. , impreffa dopo il Trattato della Preminenza de Re di Francia d" Auberi , fi legge , quel Regno , si per la fua antichita , dignita , e potenza , come per Tautorita affoluta , di chi 'I Gg go- ( b ) Suritadegefi.Cwc.Bafil.lib.i. 629. ejeq. a i «»»./. 45. ( , j De Repuk,c. g, ». i 4 j, 2$6 s govcrna , per lo primo , e piu Eccel- lente della Criftianita tutta , e ftato fempre riconofciuto: vantaggio, dicui niun'alro Regno hamaigoduto; aven- do quello avuto il fuo principlo quat- trocento, e pocbi piu Anni dopo la na- fcita del Salvatore ; e fendo ftato ii primo , che, come fi e detto , la Re- ligione Criftiana abbia abbracciatr : il perche i riferiti Trtoli hameritati: on- de per lo piu nobile, ed Illuftre e fta- to riconofciuto. Alia Sentenza del Senato Veneto il Re di Spagna non quietandofi , alia Corte di Roma ricorfe : ma Pio IV. per teftimonio d'Onofrio Panvinlo net- la Vita di quel Pont e fee dell* Anno 2C564.anch , effo a favore della Francia fentenzib : e cio , perche , come il Cavitello ne gli Annaft Cremonefi dell' Anno 1564. riferifce , anch' eflb quel Regno il piu antico di tutte le Mo- narchic Criftiane giudico : cosi dicono Antonio de Vera {a) Gio: Antonio Pie- tramelara (b) Cabrera (c )il Ciacconio id) in Pio IV. Bodino a I luogo citato ( e ) Cio: Batifia Adriani nella Storia del fuo tempo (/) Papirio Maffoni nella fua Storia de* Pontefci , parimente in Pio IV. Pietro Mattei nella Storia d 1 Arrigo IV. { g) Tommafo Cofta nel Compendio della Storia del Regno di Napoli ( h ) il Cardinal Vitelli nel fuo Difcorfo jopra la Controverfia della Precedenza tra gli Ambafciadori di Francia , e di Spagna , riferito nel fuo libro ddla Dignita de* Re di Spagna ( i ) Giacomo Valdefio Goldajio ( k ) France fco Pegna nel fuo libro della Vita , ed atti della Canoni^a^ione di S. Diego Complutenfe , di cui apprefTo parleremo: Tuano nella fua Storia {I) Monluccio , Vefcovo di Valen^a , nel fuo Difcorfo dell* Ele^ione del Re di Polonia; e Teodoro Gotofredo al luogo citato . ( m ) 9 Fu detto ancora, che, quantunque Carlo figlio di Filippo Arciduca d* Auftria , e di Gioanna Regina di Delk Precedence Caftiglia , coir acquifto di molti Re4 Signore , cosi delle Indie Orientali , come di alcune Provincie dell' Ana , e dell* Aftrica , ma ancora Girolamo di Vico Ambafciadore di Ferdinan- do , 1© (a) Del* Ambafiadeur par fait. lib. 3 .f. 98. efa. ( b ) Add. ad Qnofr. defumm. Pent. ( c ) Moral ttntinuat. Alfonf. ( d ) De gefl.fumm. Pontif. I c ) Lib. 1. 1. 9. n. 145. ( f ) hih 18. ( g ) Lil. 1. nttf. i.n. %.f. 41. I i ) P. i.lib. 1. ( k ) C. 3.*. 18. ( 1 ) Lib. i.e. 30.fi. 6. _ ( ra ) Lib.\$6. ( n) C.11. Ann,l&. 1. Parte 111 Cap. V. do , di quel tempo Re di Napoli Reggente, ed Amminiftratorc de' Re- gni di Caftiglia , e di Leone per Ja Regina Ifabella fua figlia , Ja cui po- tenza fin nell' America il eftendeva. %i Famofo eilSucceffo dell' Anno 1568- in Coira tra Pompona di BelUeure \ Ambafciadore di Francia , e 'I Confe Anguifciola , Ambafciadore di Spagna , in occafione di una Dieta de' Grigioni , a quali il primo chiefe Udienza , e I? ottenne : il fecondo , perche fi credeffe che il motivo , per cui egli prima dell' altro la fua Udienza avuta non aveffe , fe'pubblicare, ch'efTo indifpofto trova- to fi foffe ; onde chiederla non aveva potuto ; e per rifarfi di quel pregiudi- zio , in congiuntura della Fefta del Corpus Domini verfo la Chiefa Catte- drale di buon'ora incamminoffi : trova- tofi prevenuto , fermoffi fulla Porta della medefima Chiefa , credendo nella Proceffione occupare il primo pofto : il Vefcovo , avvertitone , defiderofo di preyenire il difordine , fe'pregare , co- si Tuno , come T altro , a ritirarfi : ma , incamminata la Proceffione , il Franzefe occupb il primo pofto , dal quale Io Spagnuolo pretefe fcacciarlo : 1'altro con un Urtone Io rifpinfe : in- di imbrandirono amendue la fpada ; ma furono fpartiti : la Proceffione pe- ib non fu fatta . Tomato il Vefcovo air Altare , per celebrar la Mefla , il Franzefe occupb il fuo luogo , dal quale non parti , che terminata la Fun- zione : Indi , accompagnato da nunie- rofa Comitiva de piu qualificati della Citta, tornofTene al fuo Alloggiamen- to : Io Spagnuolo , non oltrepaflata la nave della Chiefa , tornofTene a Cafa ; c '1 giorno fegnente parti dalla Citta , dove piu non Ci lafcib vedere . 2 ?7 Precedenza col novello Ambafciadore fuddetto S. S. intendeife dover/i prati- care ; mentre , cosi da P10 IV. come dal V. la Controverlia a fuo favoreera ftata gia decifa; ed egli gia trovavafe- ne in poiTerTo : Giunto a quella Domi- nante il Gran Commendatore di Cafti- glia , con quel Carattere , vedendo , che il Papa dalla gia prefa rifoluzione non era per rimoverfi ; e che , fenza diftinzione , col Franzefe , non fareb- be ftato ricevuto , fdegnato , partiife- ne . D. Arrigo di Gufman deir Anno 1588. fpedito dalla Corte di Spagna , per a ffi iter' alia Canonizzazione del B. Fra Diego d' Alcala FrancefcanoRifor- mato , rapprefentb a Sifto V. , che fendo neceffariala dilui prefenza a quel- la funzione , credeva , che il Marche- fe Pifani , Ambafciadore del Re di Francia , non dovefle trovarvifi ; fenti- to , che il Franzefe voleva aflbluta- mente intervenirvi , e precedere, que- gli , dopo varj maneggi riufciti inutili aftenendofene , fece , che in fua vece fupplifte il Cardinal Deza ( a ) Non oftanti le tante ripulfe da'Rap- 1% prefentanti di Soagna fofferte , pre- mendo molto a Filippo II. di reftar fu- ,- periore a* Franzefi , per quanto il Le- tl neir accennata Storia della Vita d' ef- fo Filippo {b) ne fcrive , quefto Mo- narca , dopo efterfi fatto confermare dal Papa il Tirol di Prom tore della Chiefa , comandb al fuo Ambafciado- re , refidente in Roma , che avanti Paolo di Folx , rifedendo in Roma dell* Anno 1582. per Arrigo III. ap- preflb Gregorio XIII. , awifato , che il Conte d'Olivares, in qualita d' Am- bafciadore di Spagna, doveva giuoner' a quella Corte , fcriffe al fuo Re f ch* «gh non ftimava convenevole di doman- dare al Papa , come per conto della Ateneo Tomo V. che i Franzefi nel loro pofleflb mag- giormente fi ftabilifTero , iitafTe effica- cemente , affinche il Papa la Contro- verfiaafuo favore decideffe; oalmenol* egualita ammecteffe ; allegando per fua piu forte ragione la potente , e principale protezione della Spagna a favore della Chiefa : il perche ogni al- tro Monarca preceder pretendeva : ma il circofpetto Pontefice, bene informa- to del poffeflb della Francia , e della pofitura della Religione in quel Regno rifolver non volendo , rifpofe , che in affare di tanta importanza con corri- fpondente Circofpezione proceder con- Qg z ve- t ; uti>. i6.f. 379 . itb. i 7 .f. 407. p. 1. tr n H 15 veniva : con che i difegni de' Spagnuo- li fvanirono : ma non per quefto da iftare defifterono; anzi , cosi effi , co- me i Franzefi , perche la Caufa (1 de- cideffe> le loro premure rinnovarono. II Papa , defiderando ufcire d' im- paccio , prefsb le Parti , afEnche le loro pretenfioni al Collegio de' Cardinal! % metteffero : intanto , per efimerfi dal- le loro prefTure , fotto pretefto di go- dere poca falute, per molto tempo da lafciarfi vedere fi aftenne : Sendo im- minente la Solennita. del Giovedi San- to , le fedie in modo fe' difporre , che quale degli Ambafciadori precedeffe diftinguer non fi poteffe : di piu dichia- rb , di. non intendere , che in quella Funzione ordine di Precedenza vi fof- fe .: ma' Y Ambafciadore di Francia , che ben comprendeva > che le ragioni del fuo Re pregiudicate reftavano , dopo averne portate alte doglienze al- ia Corte, proteftoffi , che , dopo tanto aftronto , non potendo piu con decoro del fuo miniftero trattenerfi in Roma , partirne voleva ; ma fulla Speranza da- r tali di fbddisfarlo nella proffima Cap- pella dejla Pentecofte ., fu trattenuto Avutafi in tanto del feguito la noti- zia alia Corte di Parigi -.-,. la Regina ? fatto chiamare il Nunzio, gli diffe , che il Re fuo figlio , benche fanciullo. , nel fuo Configlio erafi.dichiarato , che pregiudizio si grande affolutamante non fonrirebbe: Che il fuo Ambafciadore, quanto > con ehieder licenza. , aveva ben operato , tanto , con fofpender la fua partenza , mancato avea .: ma , giacche il fatto fino a quel fegno avan- zato fi trovava , anche fino alia Pente^ cofte la rifoluzione attefa fi farebbe , proteftando perb ., che , fe in quella Funzione al fuo Ambafciadore il do- vuto onore dato non foffe , immediata- mente partirebbe ; e con effo il Cardi- nal della Bondifiera : Che , fe il Pa- pa alia promefla aveffe mancato , pre- vedeva , che i Nemici della Chiefa d* accender fuoco , e fdegno grande nell' animo del giovane Re , per rovinare gl' Intereffi della Religione , certamen- te procurato avrebbono ; quando di far tornare le cofe nel fuo buon' ordine si buona difpofizione fi vedeva. Avanzata dal Nunzio di tale difcor- DeJ/e Precedence 1 fo al Papa la notizia , S. S,. vedenda da una parte 1* impoflibilta di far rece- de r la Francia dal fuo Impegno ; e la neceffita di confer vare quella Corona alia Chiefa ben' arietta; Sperando dall* altra di poter guadagnare con facilita. il Cattolico , a quefti con fua Lettera rimoftrb , che , quanto i mali della Francia a S. M. noti grandi erano , tanto piu j per non porre la Criftianita tutta in ripentaglio per la Controverfia di un ? ombra immaginaria d' onore, il rimedio facilitarne con veniva :^ il per^ che pregava la M- & a metterli avanti gli occhi i diffapori della Francia colla Chiefa , ed in confeguenza colla Cafa d' Auftria , ...che alia fua Corona altro che danni recare. non potevano :. non doverii dunque , per fuperare un pun- to , che la fola Compiacenza de' luoi Miniftri riguardava , cfporfi a perjeolo gloria 16 di perder quelle Provjncie , che la fua Potenza maggiore rendevano : Che il far conofcer' al Mondo , che a S. M. gl' Intereffi della Religione , piu che i fubi proprj aveva a cuore , grande le recherebbe . II Re, per compiacere al Papa, a 17 diffimulare almeno inclinava; ma Ruj Gomez, fuo Primo Miniftro , a ri- fponder al Papa Y induffej- che il ne- gozio tanto avanzato fi trovava , che alle Commeffioni al fuo Ambafciado- re gia date fi riportava : Pio , veden- do, che di rimetter le ragioni al Col- legio .de' Cardinali , o alia Rota Ro- mana dalle. Parti coftantemente fi ri- cufava , defiderofo di liberarfi da si nojofo impaccio, dichiarb , xhe , fenza pregiudizio delle ragioni cosi dell' una , come dell' altro nel Petitorio, 1' Am- bafciadore di Francia nel poffefTo del- la Precedenza , da' di lui Anteceffori goduta mantenuto foffe , poiche Car- lo V. Padre di Filippo, mentre delle Spagne fu folamente Re , goduta non T aveva ; e cosi. nel giorno della Pen- tecofte fi praticb . Del feguito lo Spagnuolo altamente i> fdegnato, dopo lunga Protefla in nome del Re fuo Signore prefentata , pafso alle minacce : indi , del Succeffo data parte alia Corte di Madrid , di piu andare alle Udienze del Papa fi aften- ne ; e col ritorno del fuo Corriere , ri- Parte III Cap. V. ricevufo ordine di allontaiisCrfi da Ro- ma, parti, con lafciar detto, che, fe Paolo IV. il quale in cofe di minore importanza il fuo Re offefo aveva , alle note amarezze efpofto erafi tro- vato , Pio , dal quale Jo fteflb Re neir onore molto piu fenfibilmente punto fi fentiva , il fuo Sdegno pro- vcrcbbe; II Papa, di tali minacce fat- to confapevole , reftando perfuafo , che la pia mente del, Re Fihppo da* minacciati rifentjineBti lontana foffe , al Nunzio , che alia Corte di Parigi rifedeva , ordino , che il feguito rap- prefentalTe alia Regina * dalla quale fu fatto afficurare , che in ogni oc* correnza per la giuftizia a fuo figlio amminjflrata con tutte le forze del Regno afliftito Y averebbe ; E non oftanti Je accennate minacce , nella Canonizzazione del B. Raimondo d? Pignafort , Dpmenicano Harcellonefe , feguita fotto il Pontificate 'di Cle- mwte VIII dell' Anno i6or. a Sup. pliche di Pilippo III. R e di Spagna ? Niccola Brulart, Sign: di Silirrs, Am- bafciadore di Arrigo IV: Re di Fran- cia v* inter yenne ; onde il Duca di Sefle , Am bafciadore di Spagna per teftimonio di Pignon ( a ) ritirofli Cos) fotto il Pontificatp di Paolo V. dell' Anno 1609. per la Beatjficazione d 1 Ignazio Lojola ; e fotto il Pontifi- cato di Gregorio XV. per la Santifi- cazione del medefimo dell' Anno 1622, fu praticato . 19 Quanto finora fi e detto non oftan- te , la Spagna le file ragioni non ab- bandono; ma nulla ottenne . Trovan- dofi alia Corte di Pojonia Monf Mon- hc y Vefcovo di Valenza nel Delfina- to, col Sign; di TsLoatlles , per affifter all' Elezione di quel R e , S. Gelafio Ambafciadore di Spagna, quivi altre- si refidente , rinnovo la pretenfione della Precedenza ; ma fenza frutto ; mentre fu decifo, che il primo luogo dal Nunzio Pontificio occupato effer doveffe; il II. dall' Ambafciador Ce- fareo: il III. da'Franzefi: il IV* dallo Spagnuolo: e che in tutte le Adunanze quell 1 ordine fempre tenere fi dovefle . Cap. v. zj9 Nella Relatione del Trattato di Pa- zo ce tra le Corone di Francia , e di Spagna, e 7 Duca di Savoja dell' An- no 1598. fegujto in Veryins , fi leg- ge , che per conto della Precedenza gli Sign: di Bellievre , e Silleri , Pleni- potenziarj di Arrigo IV. fecero iftan- za al Cardinale Alefiandro de Medi- ci , Legato , che fu pofcia Pontefice fotto nome di Leone XI. per 1* efe- cuzione della Sentenza da Pio IV nel poflerlbrio profterita ; dopo mokj di- battimenti jl Legato propofe , che i Plenipptenziarj della Spagna fedeftero come deputati dal Cardinal & Au- stria ; BelUeure rifpofe, non voler egli trattare, che co' deputati del Re Cat- tolico: avendo replicato il Legato, che il Cardinale , come Procurator del Cattplico appunto , altri deputar po- teva, che j come fuddelegati , in fuo luogo trattaffero, fu rifoluto , che ad eflo Legato fi daffe la Sedia alia Te- H della Taypla , fopra la Predella , fofto il Baldacchino ; il Vefcovo di Mantova , in qualita di Nunzio Pon- tificio, doyefle intervenire alle Seflio- ni , fedendo alia deftra del Legato , i Plenipotenziarj di Francia alia fini- ftra ; gli Spagquoli dopo il Nunzio ( h ) Ma Je Controyerfie tra quelle Potenze per cio eftinte, non reftarono. ; Portatpfi dell' Anno 1627. \\ Sign: zi di Thou , Ambafciadore di Luigi XIII. preflb gli Stati d* Ollanda , ad un luogo dell' Haja , ove fi faceva il Corfo , f Ambafciadore di Spagna , andandoli incontro colla fua Carroz- za, procuro guadagnarli la mano ; il Franze/e , avvedutolene , fece ordina- re al fuo Cocchiere , che fotto pena della Vita il fuo pofio tener dpyef fe : onde le due Carrozze reftarono immobjli : accorfavi gente , tra quali moke Perfone qualificate de'Sratj , dopo varj dibattimenti , per quanto nelle memorie deg/' Ambafciadori d' Oh landa di %$. Settembre ,delf Anno 1627. fi Jegge , fu rifoluto di romper la Barriera nel luogo , in cui Y Am- . . bafciadore di Spagna i\ trovava; e per altra flrada parti : il Franzefe , da Co ( a ) Dtp Bccell.ddRtdi Fran eta . ( b ) P ietro Mattel JJiJi Frant. 24° Delk Precedence Comkiva grandc accompagnato , an- f bafciadori di Francia difputato per fi- doflene ai fuo Palazzo. Lo Spione al-\ mili eaufe in Chiefa alia prefenza di .»*: j.> r>..:„~;*: e-..\R:^% _„x / ., & £>i i e del Papa in Roma , egli era di fentimento di'non perder' in menoma parte le fue prerogative in Coppena* ghen : I Senatori , vedendo , che il Franzefe dal fuo propofito receder non le Corti de Prineipi Criftiani perb ( a ) ferive , che , mentre V Accomodo fi andava maneggiando , il Franzefe , ri- cevuto T avvifo della Conquifta di Montmedj , la menonia delfe fue pre- tenfioni ceder non voile : Che lo Spa- gnuolo confiderando , come per una fpezie di Trionfo 1* aver fat to quivi trattenere per lungo tempo il Fran- zefe, fu obbligato ad abbandonare il pofto . Molto pfh ftrepitofo fu il Succeflo tra '1 Conte d' Avvaux dell' Anno 1633. Ambafciadore ftraordinario di Luigi XIII. alle Corone del Nort , ed un' Ambafciadore di Spagna , alia Corte di Criftiano IV. Re di Danimarea , dove gli Sponfali del Primogenko d' ef- fo Re con una figlia del Duca Gio: Giorgio h Elettore di Satfbnia fi folen- nizzavano . I Miniftri Danefi , molto imbarazzati in trovare il modo di ac- comodare detti Rapprefentanti , pro- pofero di addobbare una Camera , in cui fi trovaffero due Porte , 1' una air altra oppofla ; e due fedie , in forma collocate , che quale di effe il luogo piu degno oecupafle dire non fi poteffe; ovvero che T Ambafciadore di Fran- cia eleggefle di federe appreflb il Re, c T Ambafciadore Cefareo ; lo Spa- gnuolo T altro dal Franzefe ricufato occupare dovelfe: II Franzefe, preten- dendo , che il fuo luogo di quello del iuo Competitore piu onorevole mani- feftamente effer doveffe , ful rifleffo , cheil lafciare in fua balia l'elezione la fua prerogativa in dubbio a revocar ve- nifle , T uno , e T altro partito , come alia Dignka del fuo Sovrano contrarj , rigettb : indi foggiunfe , che il piu fano ripiego quello farebbe ftato di la- fciare j che lo Spagnuolo 1* elezione fa- ceffe : ma , che , s effo in pregiudi- zio del fuo Padrone la fcelta fatt'avef- fe , egli colla forza difcaGciarnelo avef- fe potuto : Ed interrogato da alcuni Senatori , s' egli alia prefenza del Re violenza tale farebbe per ufare , rifpo- fe , che , avendo in aim tempi gli Am- voleva , lafciaron , che a fuo modo fi foddisfacefle : E lo Spagnuolo , pub- blicando d' etfer ftato richiamato da! fuo Signore, prefo Congedo da gli akri Ambafciadori quivi refidenti , fenza affifter' a quei Sponfali , parti ; Nel Trattato di Pace deW Anno 163 r. te- nuto in Cherafco per le different? 1 tra ! % Duca di Savoja , e quello di Mantova il Rapprefentante Spagnuolo dal Fran- zefe fu preceduto . Deftinata dell' Anno 1648.1a Citta di Munfter per lo Trattato della Pace generale , i Rapprefentanti della Fran- cia da* Miniftri de'Prineipi quivi dimo- ranti prima de ? Spagnuoli furon vifita- ti , fenza che gli ukimi , per qua'nto nclle Memorie mm. ff. degli Afjemblati a quel Congreffo fi legge , doglienze ne faceffero . E poichc del petitorio abbiam fatta menzione , di dire lafciar non voglio , che Granato , e Befoldo , attefa la mol- titudine, e T ampiezza de 5 Stati , a fa- vore della Spagna decidono : ma il Caf- [aneo , Boerio ; Corfetti ; Bodino, Gre- co rio Tolofano , Viguier ; il Cardinal Vitelli ; Gotofredo : Michel Soriano ; Auberi , e tanti akri di fopra ckati a favore della Francia la moltkudine de' Popoli adducono , ( contando nel folo Parigi piu di cinquecento mila Anime ) delle Citta Vefcovili ( che dicono forpaffare cenquaranta ) de' Vil- laggi ripieni di gente , che , per modo di'dire , infiniti effer dicono : la gran- dezza, e T antichka del Regno , che , come fi e accennato , CD. Anni do- po la nafcita del Salvatore da Fara- mondo colla foggezione di undici Pi'p- vincie , ¥ origine , e la liberta da Dio folamente riconofce : prerogativa ad altre Corone veramente comune ; ma alcune di effe dalla Chiefa la ricono- fcono i come anticamente T Inghilter* ra, n 2 4 ( 9 ) Lett. 57 J/, a 17. tm. 4. 24 1 cordanza il Conte d* Ejirades , fpedl quefti gli fuoi Gentiluomini colle Car- rozze ad incontrare un* Ambafciadore Straordinario del Re di Svezia , che Pane III Cap. V. r* , a' noftri giorni Napoli . La Boemia , la Polonia ; la Pruflia , cd al(?rc Po- tenze dalf Imperio il Tjtolo, e l'auto- rita anch' effe riconofcono . *5 AJle accennate prerogative quella fi I nei giorno" fuddetm la* f u r'SoIenne aggiugne dell abbracciamento della | Entrata in quella Dominante far do- Religione Cattoiica , che il nome di | veva. I! Barone di Batreville Borgo- Clodoveo col litol di Primogenito del j gnone, Ambafciadore di Spagna man- la Chteja ha eternato : la grandezza I dowi anch* eflb j fuoi Gentiluomini, delle Gefta , per cui fotto il Gover- I colic Carrozze , fpalleggiate da pitt- no di Carlo Magno quella Monarchia di due mila Perfone, col denaro sua Jmperio Crijlianiffwo fu chiamato . II perche , quantunque Ja Spagna per lo numero de' Regni della Francia piu vafta indubitatamente fia , attefa la loro difgregazione , e V unione delle Provincie della Francia , pare , che in confeguenza ne vcnga , che , come gli Scrittori dicono , Y ultima della prima molto piu considerable dire fi debba . ( a ) S$ della. Regia autorita fi difcorre , fi trova , che Bonifazio IX. quei Monarchi col Titol di Mo, narca di tutta la Criftianita diftinfe ( b ) e noi tutti fappiamo , che nel loro Regno , come Bodino ( e ) e Loileau ( d ) fcrivono , Monarchi af foluti veramente fono ; fi aggiungono ancora le accennate dichiarazioni dj piu Ponterici , e le altre ragioni di fopra, e da I Cajfoni nella fmStoria di Lodovico il Grande riferitc. a 6 Quantunque paja , che per le ra- gioni fin qui addotte la Cdntroverfia anche nel petitorio a favore della Francia decider fi debba , io a dare il mio Voto in materia si delicata , c di tanto rilievo per le ragioni nel Capholo I. della Parte I di quefto me- defimo Trattato accennate non mi avanzerei: Credo bensi , poter dire , che Filippo IV. fteffo a tale atto ve- nifle , dopo lo ftrepitofo fatto feguito in Londra il di X. Ottobre dell* Anno 1 66 1. Trovandofi allora ( vale a dire in tempo, in cui, merce V ac- ccnnata Pace de* Pirenei , tra le due Corone corrifpondenza perfettiflima paflava ) in quella Metropoli in qua- nta d' Ambafciadore Ordinario per dagnate , e con ordinc di paffare avan- ti alle Carrozze del Franzefe , come fecero , con uccider , cos) j Cocchie- ri, come j Cavalli, e fen re molti del loro feguito; Avvjfatone il Criftianif- fimo, al Conte di Fuenfeidagna , Am- bafciadore ftraordinario di Spagna al- ia fua Corte , fece fubito jntender , che dal fuo Regno ufcir doyefle ; con farli foggiugnerc , che al Marchefe de las Fuentes , dal Cattolico d' eflo Fuenfaldagna Suc^effore deftinato, fa- cefie anch' efTo fapere , che d* cntraf- vi fi a/tenefle ; al Marchefe di Pero- na ordinb , che al Marchefe di Cara- cena , Governatore ae* Paefi Baffi , al fuo ritorno in Spagna, non pftante il Paffaporto pochi giorrji prima concef- foli, jl paflfaggio impedir dovefle, con far* anche di taf ordine lo flcno Mar- chefe preventivamente awifare : fece ordinare parimente a' fuoi Miniftri , che fulle Frontiere de' Paefi bafli trd- vavanfj , per dar efecuz?one air ulti- lilo Trattato di Pace tra Je due Co- rone feguito , che co' Deputati per parte del Cattolico a quell* efeto il Commerzio* romper doveflero; all* Ar- civefcovo d* Ambriin , fuo Ambafcia- dore alia Corte di Madrid , ordin6 , che del SuccefTo il Cattolico piena- mente informafTe ; e della procedura del Batteville ragione li chiedelfe : Filippo , del Succeffo informato , alia Francia la foddisfazrone accordando , al Batteville ordinb , che in Spagna fubito tornar dovefie: a gli altri fuoi Rapprefentanti apprefib altre Corti refidenti fece fapere , che d* inter ve- J^uigi A1V. di fempre glonofa rac- nire a quelle Cerimonie fi aftenefle- ro, UUXfc£^ Z4 2 - to , alle quali i Franzefi inter venire dovefsero : Finalmente dichiarb , che aj Marchefe de las Fuentes ordinate averebbe, che nella fua prima Udien- ZZ al Criftianiflimo riparazione facef- fe : ed in effetto cosj fegui allora , quando fotto il di 24. di Marzo dell' Anno 1662. fendo efso Marchefe fla- to condotto nel gran Gabinetto , pre- fentata la Credenziale del Re fuo Si- gnore , prefento poi anche V altra del rnedefimo a S. M. CriftianifTima di- yetta, che la difapprovazione dell'at- tentato del Batteville conteneva : in- di il medefirno Marchefe alia prefen- £a de' Regj Configlieri \ de' Segretarj di Stato , e delle Finanze in Idioma Spagnuolo ne* feguenti termini 11 e- fprefse : .11 Re mio Signore mi ha co- rnandato di rimetter nelle Reggie mani di V. M, quefla Lettera , che in rifpo- (la di quell a ^ che la M. S. in Madrid •per le mani dell' Arcivefcovo di Am- brun il di 29. Ottobre del 1661. fcor- fo in Fontanableau di 17. dello fiefjo ynefe ricevette , io ora le umilio ; e di foggiugnerle , che S. M. e re ft at a mol- to difgujlata per V accident e in Londra feguito il di X. del detto mefe tra gli Ambafciadori delle Mae ft a Voflre appref- [0 la Corte 'Britannic a per conto della Preceden^a tra le loro Carrozz? m congiuntura- della folenne Entrata di yn' Ambafciadore jiraordinariq del Re di Svezja y per cagione dello fpiacere alia M. V. recato^ come al Re mio Su gnore ha fatto : il perche dal momen- to y in. cui. tale Accidente alia fua no* ti^ia e giunto , alio fie (Jo. Batteville ha ordinate t, che per dare a V. M. la dq- yuta foddisfazione ; e pale fare contro. di lui i rifentimenti a fuoi 'ecceffi 4o- vuti y da Londra part a ^ ed a Madrid ritorniy pr'wo dalla M, S. di quelf. lm- piego : mi. ha comandato ancora, di a[- ficurare la M. V. d* aver ordinato a iutti i fuoi Ambafciadori y ed altri Mi- niftri , refidenti , cost ,in Jnghikerra , come in tutte le altre Corti , e £uo- ghi , in cui tali difordini ponno fuccede- re , che da trovarfi cogli Ambafciado- ri , ed altri Minifiri della M. V. nel> le Adunan^e , e Cerimonie pubbliche afienerft debbano. 37 Alle riferite efpreffioni in Idioma Delk Precedence Franzefe ne' feguenti termini il Re ri- fpofe : Codo molto per la dichiara7Jone in nome del Voftro Re da Voi fattami ; attefo che mi obbliga a continuare a ben vivere con effo lui : Ritiratofi pofcia il Marchefe delas Fuentes , il Re alia prefenza del Duca d' Orleans , Unico fuo fratello , del Principe di Conde ; del Duca d' Anghien ; del Gancelliere , e di molti Duchi , e Pari ; Siccome di altri UfHziali della Corona , indiriz- zando la parola, tanto al Nunzio Pon- tificio , quanto a tutti gli Ambafcia- dori , e Refidenti , che alia fua Corte trovavanfi ; vale a dire gli Ambafcia- dori di Venezia , e di Savoja ; a gl* Jnviati , e i Refidenti di Modena , Fi- renze , Mantova , e Parma pe* Princi- pi d' Italia: a gli Ambafciadori di Sve- zia , e d* Ollanda : a gl' Inviati , e i Refidenti de gli Elettori di Magonza , di Treveri , di Brandembourgh , del Palatino , dell' Arciduca , di Lunem- bourgh , di Branfuvich , del Land- giavio d' Haffia ; del Vefcovo di Spi- ra , e del Principe d' Oranges , pe* Potentati , e Principi dell' Alemagna , e del Nort ; il Re , dico , foggiunfe : Voi avete fentita la dichiara^ione fatta- mi dal? Ambafciadore di Spagna : Vi prego per tanto a fcriverne a* Vojlri Su* periori , affinche fappiano , che il Re Cattolico ha ordinato a* fuoi Ambafciado- ri y che in tutte le Congiunture la Pre- cedenz a a ' mtet ce ^ er debbano . E per comandamento di S. M, fu fofcritto in Parigiil detto giorno 24. Marzo 1662. da- Filippo di Guenego ., il Feliier di Lomenic . *! -S- Dopo quell* atto gli Ambafciadori di 28 Spagna a' Franzefi la Precedenza con- troverfa piu non hanno: anzi in alcune contingenze tacitamente > in altre efpreflamente 1' hanno ceduta . Dell'Anno 1668., portatofi a Lon- 25 dra incognito il Principe di Tofcana , che fu poi Cofmo III. , di gloriofa raccordanza , voile vifitare tutti gli Ambafciadori, che allora a quella Cor- te rifedevano , vale a dire il Colberc di Croijfi per la Francia : il Co: di Mo- linos per la Spagna , che da quel Prin- cipe prima dell' altro fu vifitato : fat- ta pofcia portare al Franzefe l'Amba- fciata , per vifitare , cosi effo , come rAm- F Ambafciatrice , fu rifpoflo , effer padrone: ma, avanzatofi alia Refiden- za di quello : Scefo di Carrozza , e fa- lito parte della Scala , da un domefti- co dell 1 Ambafciadore fentiffi dire , ef- fer quei Signori ufciti di Cafa , quan- tunque per la Sala ftaffero pafleggian- do : Tomato il Principe alia fua Abi- tazione , per un Efpreffo al Gran Du- ca Ferdinando fuo Padre fece domanda- re , come per conto di quel Succeflb contenerfi dovefle ; ed in rifpofta ebbe ordine di paffar fubito all* Haja ; e quivi immediatamente portarfi dal Sign: di Pompona , di quel tempo ap- preffo gli Stati d y Ollanda Ambafcia- aore di Francia : indi dallo Spagnuo- lo; e cosi efegui: con che tutto reflb accomodate . Nel Congreflb per lo Trattato di Pace il di 17. Settembre dell* Anno 1678. in Nimega conclu- fo , il Conte d* Eflrades , Marefciallo di Francia; Colbert Marchefe di Croifi fi , e '1 Conte d* Avaux Plenipotenzia- rj di Francia, al loro arrivo in quel- la Citta furon vifitati, non folamen- te da' Miniftri degli altri Principi , che cola trovavanfi , ma anche da D. Paolo Spinola Doria, dal Marchefe de lot Balhafes ; da D. Gafpare de' Te- bas, Marchefe de las Fuentes\ da D. Pietro Ronchiglio , Configliere de' Con. figli di Caftiglia, e delle Indie; e da D. Gio: Ba.tifta Criftino Configliere del fupremo Configlio di Fiandra ; Plenipotenziarj del Re Cattolico , i quali cosi in tutte le Adunanze , e Cerimonie , tanto pubbliche , quanto private , come in fofcriverfi , a* Fran- zefi la Precedenza cederono: come in occafione dell 1 altro Trattato di Pace il di 3. Aprile deir Anno 1559. nel Caftello di Cambrefis era feguito . Si h offer vato pero che , non oftante la riferita folenne Ceffione , per fin tan- to che Carlo II. Re di Spagna e vif- futo, i di lui Ambafciadori alia Cor- te di Vienna di preceder la Francia hanno pretefo : 1' ultima pero di quel Ateneo Tomo V. Pane 111. Cap. VI. 245 tempo non altri Miniftri che quei del Second' Ordine vi ha fpediti . CAPITpLO VI. Delia Precedenza trd Principi del- la Cafa di Francia. 1 PRemeffo col Caffaneo ( a ) che le r Regine nel Regno fuddetto , do- po il Re , tutti i Principi , e le Prin- cipeffe precedono ; il perche V allega- to Scrittore foggiugne , aver egli ftef- fo dell* Anno 1520. nella Citta d* Heude veduto Claudia di Francia , moglie di Francefco I. figlia di Luigi XII. in tutte le Funzioni fopra Lui- gia , Madre dello fteffo Francefco la Precedenza godere : Certo fi e , che il Delfino , dell* origine della cui Di- gnita , come nel Capholo XV. della Parte II. del Trattato de' T'ttoli ac- cennai , Vincen^o Lupano {b) e Gio: Giacomo Draco ( c ) diff ufamente par- lano , nel Concilio di Coftanza , per quanto Noldenio ( d ) ne fcrive, il Re d* Inghilterra precedette : ma lo ftef- fo Scrittore foggiugne , che in confi- derazione della maggiore eta cosi fu praticato, il di 18. Febbrajo del 141 1. el di 2. Settembre del 14 13. nel Par- lamento Regio , tenuto nel Palazzo di S. Paolo Lodovico II. Re di Sici- lia , in qualita di Duca d* Anjou , e Principe del Regio fangue di Fran- cia , attefa la fua maggiore eta , per teftimonio di Gio: Tilleto , o fia Til Ho, fegretario, e Protonotajo del R e ( e ) il Primogenito, e per confeguen- za Delfino precedette : Anzi Thuano C/)riferifce, che nel Parlamento ge- nerate dell* Anno 1576. in Blefis te- nuto , Francefco Delfino , Duca d' Anjou , e fratello del Re , perche d* eta minore , ne gli atti pubblici , e nelle Diete folenni del Regno a tut- ti i Regj Principi Agnati la Prece- denza cedette: di piu lo fteffo Thua- Hh no Belle Precedence 2 44 no ( a ) foggiugne, che nella Corona zione di Francefco II. Re di Fran- cia, Antonio Borbone , Re di Navar- ra, precedette Alejandro, primo fra- tello del Re ; ll y medefemo Scrittore perb ripiglia , dicendo , che la Regi na pe' Vantaggi de' figli attenta , af- finche quell 5 atto loro pregiudizio non recaffe, fece si, che nella Coronazio- ne di Carlo IX. il primo luogo al fratello del Re fu aflegnato, Tra Principi , e Magnati di quel Regno poi in varie congiunture delle Controverfie fono inforte , che , giu- fta V opportunity de l tempi , come Francefco di Teodoro Gotofredo (cv'h ve, rifolute fono ftate : A 5 tempi no- ftri fi trova, che, feguita dell' Anno 1660. la riconciliazione del Principe di Conde col Defunto Luigi XIV, quefto Monarca voile, che quegli fo- pra tu.it} gli altri Principi del San* gue la Precedenza godefle. Ma fx tro- va ancora , che , feguita la morte del Delfino , d' eiTo Luigi figlio , per ri- mediare a' difordini , che per conto di tale prerogativa inforger poteflero , ordinb in primo luogo , che i Princi- pi del Regio fangue nella Coronazio- ne del Re gli antichi Pari di Francia rapprefentar doveflero , ed in eta di Anni XV. nelle Corti de' Parlamenti luogo, e Voce deliberativa aveiTero Che , tanto nelle Udienze nel Configlio, fenza formalita, e fen* za che in Dignita di Pari coftituiti fi trovaiTero, luogo, e Voce parimen- te aveiTero . 3 II. Che i di lui Figli legittimati, e i loro Difcendenti mafchi ■>■ che di Di- gnita di Pari fregiati faranno , nella Confecrazione del Re parimente gli an- tichi Pari rapprefentino .; dopo , ed in mancanza de Principi del Sangue : ed in eta di Anni Venti nelle Corti del Parlamento abbiano Voce deliberativa: che cosi nelle Udienze, come nel Con- figlio , abbian Pofto immediatamente dopo i Principi del Sangue , e tutti i Duchi , e Pari , quand' anehele loro 4 6 Duceemeno antiche foflero , vi prece dano : e pofto che poffedano molte Di- | le Femmine gnita di Parf , ed abbiano molti figli" mafchi , loro fi permetta , che , ri- ferbando per feftefli una Dignita di Pari , a ciafcuno di quelli una ne r'u nunzino , per goderla colle medefime prerogative , eziandio efli Padri vivei> ti> - III. I Duchi , e Pari nelle Confe- crazioni , quando in mancanza de* Principi del Sangue, e de' Segittimati , che abbiano le Dignita di Pari , vi fa- ranno chiamati ,, rapprefenteranno an- ch' efli gli antichi Parr; averanno Po- fto nel primo giorno della loro ammif- fione : ed in eta di Vent' Anni faranno ammefli nel parlamento . IV. Co' titoli d' Efedi , e fucceffori , tanto inferiti , quanto da inferirfi nelle Lettere d'Erezione, non averanno luo- go , che i Figli mafchi , difcefi da quegli , in di cui favore V Erezione fara feguita , e i mafchi , che di ma- fchi in mafchi da efli faranno difceft . V- Le Claufole generali inferite , o da inferirfi nelle Erezioni delle Ducee, e delle Dignita di Pari , a favore del- le Femmine , altro eftetto non produr- ranno , che a favore di quella > che difcendera, e fara della Cafa , e del Cqgnome di quello , a di cui favore le Lettere faranno ft ate fpedite ; e con obbligo , che efla non fpofi che Perfo- na , la quale di godere di tale Qnore quanto I degna giudicata fia ■: e nel Parlamento ' luogo non avera , che dai giorno , in cui rammiflione otterra. -■ VI. A quei , che poflederanno Du- 7 cee , e Dignita di Pari , fara permef- fo di foftituire in perpetuo ii Capo del Luogo con una parte delle • loro Ren- dite , per la fom ma di lire 15000. ; , ed a quel Luogo in tal Cafo reftera anneflb il Titol di Ducea , e la Di- gnita di Pari fenza che gli corra obbh- go di pagamento di debiti , o di fame diftrazione VII. Al Primogenito difcendente da 8 mafchio per retta linea , a cui -favore fara ftata fatta Y Inveftitura delle JJur cee , e della Dignita di Pan , lara le- cito levarle in termine di fei met che ne faranno proprie- ta- ( a ) Lib. ii.fi $$%. Parte 111 Cap. VI IQ II tarie , rimborfando Ioro il prezzo di quelle, avuta confiderazione della ren- dita attuale in ragione del XXV. dena- ro : In cafo poi di rifiuto del Primo- genito , quegli fticcedera , che imme- diatamente il feguira : indi ogni altro mafchip di grado in grado . $ • VIII. Qiiegli, i quali contro i Sud- diti di dette Ducee , e Dignita di Pa- ri qualche Litigio vorranno introdurre, faranno tenuti , ciafcuno in particola- re , a rapprefentare al Re le pro- prie ragioni, a fine di ottenere la per- miffione di profeguire il litigio . IX, Che il Duca di Lucembourgh , e di Pincj, tanto nella Corte del Par- lamento di Parigi , quanto in tutti gli altri Luoghi , abbia il fuo Pofto : E '1 Marchefe d" Antin non v* abbia luogo, che dal giorno, in cui con nuove Let- tere fara ftato ricevuto . X, Che cib, che le prefenti Ordina- zioni per conto de'Duchi , e Pari con- tengono , anche per conto de' Duchi non Pari in ordine a cib , che loro pub appartenere , abbia luogo • Dato in Marly del Meje di Maggio 1 7 1 r. Sofcritto Luigiy e piu abbaflb Peli- feaux . fci Poiche della Confecrazione di quei Monarchi fi e fatto menzione , dell* ordine, che cosi a* tempi andati , co- me a* noftri giorni fi e ten u to , per cib , che il noftro aflunto riguarda , in compendio il racconto far voglio . Du Verdier ml fuo Compendio della Storia di Francia (a) riferifce, che, doven- do feguire quella di Carlo VI. per con- to di Precedenza litigio inforfe : il Duca d' Anjou, come Reggente della Monarchia , in tutti gli atti di quel- la Cerimonia preceder pretendeva ; ma '1 figlio Primogenito del Duca di Borgogna, in qualita di Decano de* Pari , fe gli opponeva : II Re ful ri- ileffo, che la Confecrazione folennita fofie , alia quale la prefenza de' Pari neceflariamente fi richiedeva , a favo- ro del figlio del Duca decife. * I ^ Riferifce Auberi nella Storia del Cardinal Ma^arino (b) che alia Ce- Ateneo Tom.V. Cap. vi. 245 rimonia della Confecrazione di Lui- gi XIV. i Pari Ecclefiaftici fopra'Car- dinali la Precedenza ottennero , rap- portando le parole della Relazione , ch' egli dice efattiflima , ne' feguenti termini : Au Cote droit de V Autel fut mis un Banc pour les Pairs Bcclefiafliques ; derriere du quel il y eri avoit un au- tre pour Mejfieurs les Cardinaux ; Plus bas deux autoes pour les Prelats , qui n> officierent pas . Oflervo fu tale pro- pofito, che nella Storia della Vita di Luigi XIV. di W Anonimo \c ) fi di- ce , che per cagione del Cerjmonialq fu per nafcer qualche difcoriia tra '1 Cardinal Mazzarino, e i Principi del fangue , i quali aveano tfeduto con ripugnanza ad un Miniftr^ , che gli ayea fatti tremare ( cioe il Cardinale di Richelieu ) che per tener occulta la Ioro bafla Condefcendenza , verfo gli altri Cardinali lo fteffo aveano pra- ticato , credendo di falvare il loro ono- re con un rifpetto , che , per quello dicevano , verfo una delle prime Di- gnita Ecclefiaftiche , pifr che verfo la qualita di Primo Miniftro di Stato , ufato aveano : dopo la morte di Riche- lieu ( foggiugne lo ftorico ) tanto re- ligion* piu effer non fi curarono ; e, tanta condefcendenza verfo il Primo Miniftro avere piu non vollero . II Principe di Conde , e i due fuoi fi- gliuoli apertamente dichiararono, che da" Cardinali la mano allora pretende- vano ; e che per tutto la pretendereb- bono . II Re , obbligato ad interpor- re la propria autorita , ordino , che nelle Chiefe i Cardinali preeedeflero : che in ogni altro luogo per conto de' Principi del fangue il contrario fi pra- ticafle : Che nelle reciproche Vifite i Pnncipi del fangue in Cafa propria co" Cardinali le medefime Civilta ufaf- fero , che effi Cardinali render loro dovevano. Al Cerimoniale 'delle Confecrazioni 14 di quei Monarchi tornando , con rife- rire in fuccinto cib, che il noftro af- funto riguarda , per conto di quella del Regnante Luigi XV. nella Metro- politana di Reims il di 25. Ottobre del Hh 2. 1722. ( a ) ZW i./:i 44 . ( b ) Lib. 6.f. 374 . torn. t. ( C ) Lib. 1. p. 1./. 40. 246 172-i- feguita , che veramente degna d' efTer veduta mi fembra , il prefente Capitolo termineremo • La mattina di detto giorno i Canonici di quella Chiefa , entrativi in Cappa , ne' loro ilalli collocaronfi , alia riferva di quat- tro primi per parte , che voti lafcia- rono : mentre le ore fi recitavano , T Arcivefcovo di Reims , giunto alia Chiefa , entrb in Sagreftia , e preii quivi gli Abiti Pontificali, portoffi al- T Altare , preceduto. dall' Abate di Santa Armellina , Cantore , e dal Sottocantore , che co' loro Baftoni d' argento comparvero ; Siccome da' Ve- feovi di Senlis , di Verdun;, di Nantes , e di S. Popoul y in Cappa > e con Mitra che doveano cantare le Litanie : Dopo i Suddetti camminavano i Vefeovi d' Amiens , Suddiacono ., e '1 Vefcovo di Soiffons , Diacono , amendue con Mi- tra : T Arcivefcovo di Reims andava dopo di loro , affiftito da due Canoni- ci della medefima Chiefa in Cappa , per quella Cerimonia dal Capitolo tiominati . L' Arcivefcovo , fatta ri- verenza all' Altare , fcollocoffi nella Sedia per lui di rimpetto all 1 Inginoc- chiatojo del Re preparata : >: i Vefeo- vi di Sotfjons , e d' Amiens fi mifero da' di lui lati ; I Vefeovi di Senlis , di Verdun , di Nantes , e di S. Popoul prefero i loro luoghi al lato deftro del- 1' Altare . 15 I Cardinal! , gli Arcivefcovi , e i Vefeovi invitati , giunti cjualche poco tempo avanti , erano ftati condotti a' loro luoghi , colle folite cerimonie : il Cardinale di Roano , Grande Limofi- niero di Francia, con quelli di BifTy, di Gefures, di Bols , e di Polignac, tut- ti in Rocchetto , e Cappa Cardinali- zia, fedevano in un Banco , pofto al difopra , e un poco meno avanzato di quello de' Pari Ecclefiaftici . Gli Arci- vefcovi di Tolofa , di Bordeos , di Sens , e d' Alby ; il Vefcovo di Tout , nominato all' Arcivefcovato di Tours ; i Vefeovi di Metz, di Angers, diCbar- tm , di Rennes, di Blots , di Troja, di Cifternon , di Auranches , di Pay , e di Lcitowe , in Rocchetto , e Ca- maglio Violetto , fedeano ne* Banchi dietro a quello de' Pari Ecclefiaftici : 1' Abate di Brancas , e quello Preme- Delle Precedence. aux , Agenti del Clero , fedeano do- po i Vefeovi : Altri Abati in Rocchet- to , e Mantello nero di fopra , fedea- no dietro a gli Arcivefcovi , e i Vefeo- vi : Altri luoghi erano riferbati pe' Ca- nonici , che in qualita di Precedenti , o d' Affiftenti , all' Altare fervir do- veano. Ne' Banchi collocati fotto quei degli Arcivefcovi , e Vefeovi varj Uf- ftziali fedevano , per affifter' alia Fun- zione nominati : I fegretarj del Re , e i deputati della loro Compagnia , fe- devano in un Banco , per effi defti- nato , dietro a quello de' Maeftri del- le Richiefte • I Pari Ecclefiaftici in Cappa , e con 16 Mitra , in un. Banco , collocaronfi dal Corno dell' Epiftola pofto . I Marefcial- li d'Eftre'es, di Tefse ; ^e d'Huxelles, che nella Cerimonia la Corona , lo Scettro , e la Mano della Giuftizia , dovean portare in un Banco per loro deftinato dietro a quello de' Pari Laid fedettero . II Marchefe della Ur'tllie- re y il Conte di Maurefas , e '1 Sign:lc Blanl :■, Segreta'rj di Stato oceuparo- no un Banco feparato , piu bafto , e piu addietro di quello de' Marefcialli di Francia . I Marefcialli di Matignon e di Be^pns in un Banco per loro de- ftinato dietro, al Banco degli Onori collocaronfi: Altri Signori prefero luo- go dopo di loro nel medefimo Banco , ed in altri , ne' quali parimente tro- vavanfi i principal! Uftiziali deL Re , e gli Signori della Corte . .,. II Nunzio del Papa, e gli Amba- 17 fciadori di Spagna , di Sardegna., ie di Malta invitati alia Cerimonia , giufta il Coftume , furono condotti alia loro Tribuna, ove il Kavalieredi SainElot , e '1 Sign, di Remond , Introduttori de- gli Ambafciadori , dopo di loro nella medefima linea federono : II rimanente della Tribuna fu occupato da un gran numero di Principi , e d' altri Signo- ri Foreftieri : Madama , accompagnata dalla DuchefTa di Lorena , portoffi pa- rimente alia fua Tribuna : 1/ Infante D. Emanuele, fratello del Re di Por- togallo, portatofi Incognito a Reims , per affifter' a quella Cerimonia; 1 Prin- cipi , e le Principeffe di Lorena, pari- mente Incogniti , ftavano appreffo a Madama. I Pa- Parte 111 Cap. VI. 1% I Pan Laid , in Toga di Stoffa d' Oro , Junga fino alia meta delle gam- be, con una Cintura , tramifchiata d' Oro , d' argento , e di feta violetta ; fopra vi un Manto Ducale di Drappo , parimente violerto, foderato , e orlato d* Armellini ; E 'i loro Colletto com- pofto di fimili Pelli ; giunti , e ricevu- ti colle folite Cerimonie, fedettero ful Banco per loro deftinato al Corno del Vangelo . Aveanb tutti una Corona fopra una Berretta di Rafo violetto . II Duca d J Orleans rapprefentava il Duca di Borgogna ; il Duca di Char- tres quello di Hormandia; e'l Duca di Borbone 1> altro d' Aquitania , tutti colla Corona Ducale . II Conte di Charolois rapprefentava il Conte di To- lofa : il Conte di Clermont quello di Fiandra : il Principe di Contj rappre- fentava il Conte di Champagna ; tutti colla Corona da Conte. II Duca d' Or- leans , quello di Borbone , e 3 l Princi- pe di Contj diftinguevanfi coll' Orna- namento del Collare delF Ordine del- lo Spirito Santo , fopra i loro Manti . 19 Dopo die i Pari Laid ebbero pre- fi i loro lnoghi , i Pari Ecclefiaftici , avvicinatifi air Arcivefcovo di Reims , deputarono il Vefcovo, Duca diLaon,' e'l Vefcovo, Conte di Beauvais , per andare a cercare il Re : I detti due Pre- lati , preceduti da tutti i Canonici del- la Chiefa di Reims , incamminaronfi proceffionalmente verfo la Camera di S. M. dove giunti, il Cantore col fuo baftone picchib alia Porta : ii Princi- pe di Turena allora diffe: Chi doman- date ? 11 Vefcovo di Laon rifpofe Luigi XV. il Principe diffe , che il Re dormiva : II Cantore batte Ja feconda volta : il Principe diegli la medefima rifpofta : avendo il Canto- re battuto ancora una volta ; ed a- vendo detto il Vefcovo di Laon, che domandava Luigi XV. che Dio ci ha dato per Re , le Porte allora furono aperte , e V accennato Marchefe di Dreux conduffe i Vefcovi di Laon , e di Beauvais avanti al Re che tro- vavafi colcato fopra un magnifico Let- to , e da effi fu profondiflimamente falutato : Avea S. M. addoffo una lunga Camiciola di Rafo Cremifi , ornata di galbni d' oro, aperta , co-, 2 47 me la Camicia, in modo , che potef- fe ricever le Unzioni : fopra la Ca- miciola avea una Vefte lunga di Tela d' Argento : in Tefta una Tocca di Velluto nero , guernita di un Cordo- ne di Diamanti, di un mazzo di Piu- me , e di una doppia gazzetta bian- ca . II Vefcovo di Laon prefentolle 1* acqua benedetta; e dopo le folite O- razioni quel Prelato prefe S. M. per lo braccio deflro; il Vefcovo di Beau- vais per lo finiftro ; ed avendolo fol- levato dal Letto , effi Prelati il con- duffero proceflionalmente alia Chie- fa, coif ordine, che appreffo direrao • Le Guardie della Prepoftura del 20 Palazzo , avendo alia tefta il Conte di Monoftreau, Gran Prepofto, incam- minaronfi , precedendo il Clero della Chiefa di Reims, che avea accompa- gnati i Vefcovi fuddetti : Al feguito del Clero andavano i Cento Svizzeri della Guardia ne' loro Abiti da Ce- rimonia, avendo alia tefta il Marche- fe di Court enuaux , loro Capitano , col Sign: de la Bogue Luogotenente , ed altri Uffiziali, tutti riccamente vefti- ti . I Tamburi , Trombe , ed altri ftromenti della Camera andavano al feguito de J Cento Svizzeri , feguitati da gli Araldi d' Armi , co* loro Abi- ti da Cerimonia , e 'I Caduceo alia mano : Andavano appreffo il Gran Maeftro delle Cerimonie , e '1 Mae- ftro delle Cerimonie ; precedendo il Marefciallo Duca di Tallard, il Con- te di Matignon, il Conte di Medavj, e '1 Marchefe di Goefbriant , Kavalie- ri dell 1 Ordine dello Spirito Santo , in Abito del loro Ordine , deftinati a por- tare le OfJerte : Al feguito andava il Marefciallo Duca di Villars , rappre- fentando il Conteflabile Veftito come i Pari Laici , colla Corona da Conte : da' lati avea due Ufcieri della Came- ra del Re, colle loro Mazze. Comparve poi il Re , avendo alia 21. deftra il Vefcovo di Laon , alia fini- ftfa quello di Beauvais . II Principe Carlo di Lorena , Gran Scudiere di Francia , che dovea ricever la Tocca dal Re , quando in tempo della Ce- rimonia fe gli levava ; fendo deftina- to a porta re la Coda del Manto Rea- le , camminava appreffo a S. M. do- po 248 Delle Precedence po la quale proeedevano , alia deftra Guardafigilli prefe pofto dietro al Con 3 Duca di Villeroy , Capitano delle Guardie del Corpo , e Coinandante delle Guardie Scozzefi ; alia finiftra il Duca di Hareourt , Guardie in Quartiere condato dalle Guardie le loro Cotte d' Armi giana alia mano . II Capitano delle . II Re era eir- Scozzefi , col- , e la Parteg- Sign: df Arme- teftabile , in difta'nza di tre piedi II Principe di Roano , col baftone da Comando in mano , fedette in un ban- co dietro al Cancelliere : II Principe di Turena colloeofTi alia deftra; il Du- ca di Velliquier, alia finiftra: II Prin- cipe Carlo di Lorena , ftette appreffo ed alia deftra del Re: il Duca di Cha- nonville , Guardafigilli , facendo in quella funzione la figura di Cancel- liere di Francia , camminava vicino a S. M. II Principe di Roano , eferci- tando la Carica di Gran Maeftro del- la Cafa del^Re , andava col fuo Ba- ftone ; alia deftra con eflb trovavafi il Principe di Turena , Gran Ciam- bellano di Francia ; alia finiftra il Duca di Villequier , Primo Gentiluo- mo della Camera di S> M. ; tutti tre in Abiti da Pari Laici , colla Corona da Conte in Tefta . Le Guardie del Corpo ferravano il Treno . %% Sendo giunto il Re alia Chiefa , le Guardie della gran Prepoftura del Palazzo reftarono alia Porta : Le Svizzere formarono una doppia fchie- ra , tra le quali fi traverfava la Na- ve . I Tamburi , le Trombe , ed altri ftromenti collocaronfi tra le due fcali- nate , per le quali fi afcendeva al ul - pito . II Re , entrato in Coro , da' Vefcovi di Laon , e di Beauvais fu condotto a pie dell' Altare , ove , fen- dofi inginocchiato , V Arcivefcovo di Reims recitb un' Orazione: Indi S.M. da' medefimi Vefcovi fu condotta alia Sedia fotto il Baldacchino , alzato in mezzo al Coro : I Duchi di Villeroy , e di Hareourt , Capitani delle Guardie, prefero i loro luoghi , alia deftra , ed alia finiftra della Sedia del Re ■: II Marchefe di Courtenuaux , Capitano de' cento Svizzeri , prefe il fuo dal la- to deftro dello Strato, fopradi cui fta- va S. M. Le fei Guardie Scozzefi col- locaronfi piu abbaftb da' due lati del Coro : I loro Urfiziali reftarono vicino alia Porta per dare gli ordini necefiarj . II Marefciallo di Villars , che , come fi e detto , faceva la figura di Conte- ftabile , avendo da' lati i due Ufcieri della Camera , colle loro Mazze , fe- dette nella Sedia per lui preparata , dietro al Re in qualche diftanza . II roft y Governatore di S. M. , fedette in una Sedia, per lui deftinata, avan- ti il Banco de' Segretarj di Stato ; E i quattro Kavalieri dell' Ordine di S. Spirit©, nominati perpprtare JeOffer- te , collocaronfi ne' quattro primi ftal- li alti del Coro , dal Corno dell' Epi- ftola. Indi T Arcivefcovo di Reims pre- fentb T Acqua benedetta al Re , e a quei , che nella Cerimonia aveano luo- go : Fu pofcia cantato il Vent Creator Spiritus ; indi i Canonici recitarono le Ore , quali terminate , la Santa Am- polla arrivb alia Porta della Chiefa , portata in Proceffione dal Gran Priore della Badia di S. Remigio , montato fopra un Cavallo bianco della Scude- ria del Re , riccamente bardato , fot- to il Baldacchino , portato da a Kava- lieri della Santa Ampolla , della cui Iftituzione nel Capitols XLIJ. della Parte IV. del Trattato de* Titoli gia parlai : molti Religion* precedeano il Baldacchino \ V Ajutante delle Ceri- monie camminava immediatamente a- vanti il Gran Priore . I Nominati da S. M. per condurre la Santa Ampolla , T ordine de' quali era ftato eftratto a forte , andavano a Cavallo a' quattro Cantoni del Baldacchino , preceduti , ciafcuno di efli , dal propria Scudiere , che portava uno Stendardo , caricato da una parte delle Armi di Francia , e di Navarra ; dall' altra di quelle della Cafa del fuo Padrone . L' Arcivefcovo di Reims, avvifato dell* arrivo della Santa Ampolla , col- le folite Cerimonie portoffi alia Porta della Chiefa , per riceverla . Indi effo Arcivefcovo , ricevutala , preceduto da' Canonici , ed entrato nel Coro , pofolla full' Altare , daMato del qua- le il Gran Priore , Badia collocaronfi che la Cerimonia fu terminata, fi trat ten- 23 H e 'i Teforiere della e quivi , per fin- Parte 111 tennero: E i quattro Baroni colloca- ronfine' quattro primi Stalli de' Cano- riici , dal Corno del Vangelo : i loro Scudieri, ftando nt baffi Stalli , tene- vano gli ftendardi avanti di Joro. 25 U Arcivefcovo , prefi dietro V Al- tare i Paramenti , per celebrare la Meffa preparati , e preceduto da' Ca- nonici Affiftenti , dopo aver fatte le folite riverenze all' Altare, ed al Re ■ avvicinoffi alia Sedia di S. M. ed affi- ftito da* Vefcovi di Laon , e di Bsau* vais , ricevette dal Re , che ftava a\ federe , colla Tefta eoperta , per tut- te le Chiefe della Corona la promef- fa di Protezione. Indi i Vefcovi fud- detti , follevato il Re dalla Sedia , colle folite formalita , domandarono , ed ebbero , cosi dair Affemblea , co- me dal Popolo il loro confenfo : do- po T Arcivefcovo prefentb il Libro de Vangeli al Re , che • ponendovi fopra le mani , prefe il folito giura- mento; e rinnovb 1' ordine della proi- bizione de 5 Duelli. S 26 Tomato il Re all' Altare, fu fpo- gliato degli accennati Ornamenti. In- di 1' Arcivefcovo, ftando S. M. in pie, col Capo fcoperto , recito alcune Ora- zioni ; Rimeflbfi pofcia il Re a fede- re , il Pincipe di Turena calzogli i Sandali di Velluto violetto , ricama- ti , e feminati di Gigli d' Oro . II Duca d' Orleans gli mife i Speroni d' Oro, portati dalla Badia di S. Dio- nifio; e nel medefimo iftante levoglie- !i : Cio feguito , 1' Arcivefcovo bene- difle la Spada di Carlo Magno che ftava full' Altare , cogli altri R eg j Ornamenti ; indi la cinfe al Re , e fubito levogliela ; avendola pofcia eva- ginata, recito alcune Orazioni; quefte terminate , cosi nuda confegnolla a S. M. che , dopo averla alquanto cosi tenuta , e pofcia baciatala , ed offer- tala a Dio , pofolla full' Altare : L' Arcivefcovo allora , prefala ancora una volta, la refe al Re , che , ftan- do in ginocchio , confegnolla al Mare- fciallo Duca di Villars , il quale per tutto il tempo , cosi della Confecra- zione , e della Coronazione , come di tutto il Regio Feftino, la tenne colla punta alzata. 27 Sendo tomato 1' Arcivefcovo all' '■ Cap. VI. 249 Altare , il Gran Priore, e '1 Teforle- re di S. Remigio , avendo aperta la Santa Ampolla, glie la confegnarono; ed egli , prefa la Patena d' Oro del Calice di S. Remigio , vi pofe fopra di quell' Oglio, che mefchio col Crif- ma: Cio fatto, i Vefcovi di Senlis. > di Verdun , di Nantes , e di S. Po- poul, avanzatifi Verfo 1' Altare , do- ve il Re fopra un gran Cufcino di Velluto violetto , feminato di Gigli d' Oro, ftava proftrato , avendo alia fua deftra nella medefima pofitura Y Arcivefcovo, cantarono le Litanie: Al Verfetto, Ut ohfequium &c. il Re, e 1' Arcivefcovo levaronli in pie; 1' Ar- civefcovo pofcia, colla Mitra in Te- fta, e '1 Paftorale in mano, recito gli altri tre Verfetti : fatte le altre cofe ordinarie , il Re fu unto nella fom- mita della Tefta ; ful petto ; tra le Spalle , fopra quefte , ed alle giuntu- re d' amendue le braccia . Tali un- zioni terminate , 1' Arcivefcovo , aju- tato da' Vefcovi fuddetti , chiufe le aperture della Camiciola, e della Ca- micia del Re, che, fendoli alzato , dalle mani del Principe di Turena ri- cevette la Tonica , la Dalmatica e '1 Manto Reale; Indi, fendofi $. M. ancora una volta inginocchiata, 1' Ar- civefcovo le fece 1' ottava Unzione nella mano deftra , e 1' ultima nella finiftra. Quel Prelato pofcia , fatta la be- 28 nedizione de' Guanti, e dell' Anello , le mife quefto nel quarto Dito della' Deftra , e confegnolle i Guanti ; cosi fece dello Scettro , e della Mano del- la Giuftizia. Le accennate Cerimonie terminate , 29 il Guarda Sigilli , afcefo all' Altare e poftofi al Corno del Vangelo , colla faccia volta ta verfo il Coro, chiaman- do i Pari Laid per ordine della loro anzianita , cosi diffe : Sign: Duca di Orleans , che rapprefentate il Duca di Borgogna , prefentatevi a queft' Atto . Cosi fece con tutti gli altri : Sendofi poi cosi efto Guardafigilli , come i ; Pari per ordine parimenteavvicinati al Re , 1' Arcivefcovo prefe dall' Altare la gran Corona di Carlo Magno, e be- nedettala , tenendovi intanto , cosi i PariLaici, come gli Ecclefiaftici fopra la zto Delle Precedence la mano , colle folite Cerimonie pari- mente la pofe in Tefta del Re . ?o JJ Arcivefcovo pofcia , prefa S. M. per un braccio, colfordine, che fegue al Trono fopra il Pulpito elevato il condufle . I fei Araldi d' Armi che in inezzo al Coro erano rimafti , prima (i moffero , e fino abbarfo alle Scale , che conducevano al Pulpito , portaron- il . I Pari Ecclefiaftici colle folite Ce- rimonie falirono la Scala efiftente dal Iato dell'Epiftola ; I Pari Laici dalla parte del Vangelo : II Marefciallo Duca di Villars , avendo a' rianchi gli Ufcieri della Camera del Re , colle loro Mazze , e tenendo egli la Spada nuda , camminava avanti al Re , che aveva in Tefta la Corona di Carlo Ma- gno, lo Scettro , e laMano della Giu- flizia nelle mani : I Duchi di Villeroy c d* Harcottrf , camminavano a* lati di S. JVT. , la coda del Manto Reale era portata dal Principe Carlo di Lorena II Guardafigilli andava al feguito : do po di lui il Principe di Roano , al cui lato deftro camminava il Principe di Turena ; al finiftro il Duca di Vilh- qu'ier . Le fei Guardie Scozzefi , ch 5 erano andate al feguito, del Re, refta- rono ne" gradini della Scala , al Tro- no piu Vicini , tre per parte . I Pari cosi Ecclefiaftici , come Secolari , col- locaronfi da J due lati del Trono : i Grandi Uffiziali ne'luoghi loro affegna- ti . I due Capitani delle Guardie fer- maronfi ful primo gradino dello Strato al lato della Sedia di S, M. , che , te- nuta fempre per lo braccio deftro dall* Arcivefcovo di Reims, fendo falitaful Pulpito per la Scala dal Corno del Vangelo , fedette fu'l Trono , mentre T Arcivefcovo recitava le orazioni per T Intronizzazions : quefte terminate , il Prelato depofta la Mitra , e fatta riverenza al Re , baciollo , dicendo : Vivat Rex in aternum : Gli altri Pari tanto Ecclefiaftici , quanto Secolari , fatta la medefima cerimonia , torna- rono a' loro luoghi . 3 1 Afcefi allora gli Araldi d* Armi ful Pulpito, ed aperte le Porte della Chie- fa , il Popolo , affollato , entrowi , per vedere ed acclamare il fuo Monar- ca fu quel gloriofo Trono , come con gridi di gioja , accompagnati da nume- ro grande di ftromenti , feguitati da quelli delle Guardie , e dallo ftrepito delle Artiglierie , fece conofcere : Fu- rono intanto diftribuite molte Medaglie d' Oro , e d' argento , coniate , da una parte col Bufto di S. M. coll 1 Infcri- zione Lud: XV. Rex Cbriftianijftmus ; nel Rovefcio V iftante della fua Confe- crazione , con quefte parole Rex , C e la Mano del- la Giuftizia . Intanto fu preparato il Feftino Reale , ove furono collocate cinque Tavole ; quella di S. M. di rimpetto alia Porta del fuo Apparta- mento , fopra uno ftrato, alto quattro oradini, fotto un Baldacchino di Vel- luto Violetto , feminato di Gigli d* Oro : Le Tavole de' Pari , si Ecclefia- ftici , che Secolari , furono alzate a deftra , ed a finiftra della Sala , in eguale diftanza dallo ftrato del Re : a Capo a dette due Tavole , nella medefima linea ne furono collocate al- tre due ; T una alia deftra per lo Nunzio Pontificio , e per gli Amba- fciadori invitati ; T altra alia finiftra per lo Gran Ciambellano di Francia , e gli altri Signori di fopra nominati . Alia finiftra della Tavola del Re era ftata alzata una Tribuna , dalla qua- le la Duchefla di Lorena , e molti Principi ftranieri , che comparvero incogniti, videro la Cerimonia del Fe- ftino . Quando tutto fu preparato , il Du- U ca di Brifac, Gran Panettieri di Fran- cia, Parte 111 Cap. VI. 34 cia , &ce mettere in Tavola il Coper to del Re, andando al di lui feguito il Marchefe di Lanmary , Gran Coppie- re, che portava la Sottocoppa , i Bic- chieri , e le Caratfe ; il Marchefe di Cbefnaye , Gran Scudiere Trinciante portava il gran Cucchiajo , la Forchet- ta, e '1 gran Coltello , tutti ne* loro Abiti da Cerimonia. II Marchefe di Dreux , portoffi a di- re al Gran Maeftro , che la Vivanda del Re era pronta ; e S. M. ordinb , che fi portafte in Tavola : II Principe di Roano , portoffi al luogo , ove i Piatti erano preparati , e coir ordine , che fegue , furono portati : In primo luogo \comparvero gli ftromenti mufi- cali, feguitati da gli Araldi d* Armi , dal Gran Maeftro , e dal Maeftro del- le Cerimonie : fucceffivamente da' do- dici Maeftri di Cafa del Re , a due a due , co J loro Baftoni , e dal primo Maeftro di Cafa , parimente del Re . II Principe di Roano , anch* eflb col Baftone , andava alia Tefta del Servi- zio , lo cui primo Piatto era portato dal Duca di Brifac ; gli altri da* Gen- tiluomini Serventi di S. M. II Mar- chefe della Cbefnaye difpofe i Piatti 2,51 portava la Spada nuda , avendo da' lati i due Ufcieri della Camera col- le loro Mazze . I Pari , cosi Ecde- fiaftici , come Secolari , andavano al feguito da J due lati del Re , appreftb a cui trovavanfi i Duchi di Vilkroy , e&'Harcourt, Capitani deile Guardie, e '1 Duca di Cbaroft , fuo Governatore Le fei Guardie Scozzefi camminavano fulle Ale .!. S. M. avendo la Corona di Diamanti in Tefta, eportando lo Scet- tro, e la Mano della Giuftizia, cam- e'l Duca fcuoprilli , e ne 15 fulla Tavola del Re fece fare il Saggio ; indi ricuoprilli , per fin che S. M. fofie giunta : II Prin- cipe di Roano allora , preceduto dal medefimo Corteggio, ando ad avvifar- ne il Re , che coll* ordine , che fegue, portoffi alia Sala del Feftino. Gli Stromenti muficali andavano al- ia tefta , feguitati da gli Araldi d* Ar- mi } dal Gran Maeftro delle Cerimo- nie , e da gli altri Uffiziali , come di fopra fi e accennato : indi feguitavano il Marefciallo, D u ca di Talard, il Co: di Matignon , il Co: di Medavy , e *1 Marchefe foGoesbriant , Kavalieri dell' Ordine dello Spirito Santo , che aveano portate le Ofterte , feguitati dal Mare- fciallo d' Etreesy che portava la Coro- na di Carlo Magno fopra un Cufcino di Velluto Violetto , e camminava in mezzo tra' Marefcialli di Tefse' , e d* Huxelles ; fuccedeva pofcia il Princi- pe di Roano , che avea da* lati il Principe di Turena , e'l Duca di VilU- qmer , Primo Gentiluomo della Ca- mera : II Marefciallo Duca di Villars Ateneo Tom.V. Vil- ed col- minava tra V Arcivefcovo di Orleans : il Principe Carlo di Lo- rena , portava la Coda del Manto Reale : 11 Guarda ligiili , che andava dietro al Re , chiudeva quel Treno . Giunto il Re alia fua Tavola , V Arcivefcovo diede la Benedizione : In tan to furon pofte fopra Cufcini di Velluto Violetto la Corona di Carlo Magno , lo Scettro , e la Mano della Giuftizia . I Marefcialli d* Etrees , di Tefle , e di Huxelles , fermaronfl ap- preftb gli onori da loro portati , e per tutto il tempo del Feftino quivi ftrie dero fempre in pie : II Duca di lars y tenendo la Spada nuda avendo da*fuoi lati i due Ufcieri, 3 le loro Mazze , ftava di rimpetto al Re : II Principe Carlo di Lorena fta- va dietro alia Sedia di S. M- , avendo a'fianchi i Duchi di Vilkroy , e &' Har- court. II Principe di Roano, ftando in pie vicino alia Tavola , cosi prima come dopo terminato il Feftino , p re l fentb a S. M. la Salvietta : 11* Gran Panettiere , il Gran Coppiere , e *1 Gran Scudiere Trinciante collocaronft avanti la Tavola di S. M. , per efler a portata di fare le funzioni delle lo- ro Cariche : Tutti i fervizj della Re- gia Tavola furono portati col medefi- mo ordine gia praticato- Subito che S. M. ft mife a federe 1 Pari , cosi Ecclefiaftici , come Seco- lari , fcefi dallo Strato, andarono a fe- dere alle Tavole , per effi preparate ; i pnmi alia deftra , col feguente ordine: prima 1* Arcivefcovo Duca di Reims , dietro alia cui Sedia ftavano in pie idue Canonici Affiftenti alia Mefta ; In Cappa , e di rimpetto due Ecclefia- ftici in Rocchetto , in pie 9 che tene- vano la Croce , e '1 Paftorale : il Ve- I i fcpvo 3& B7 25 2 fcovo Duca di Laon , il Vefcovo Con te di Chalons , rapprefentando il Ve- fcovo Duca di Langres, ed altri Ve- fcovi fedeano nella medefima linea Delle Precedence Furono pofcia preparate due Ta- 40 vole nel Palazzo della Citta : II Ma- refciallo Duca di Villars collocoffi al- ia prima , dove mangiarono anche il Icovi iedeano neiia ujcucuui* uuw ><* r w..~ , _ & _ ., , derf Arcivefcovo di Reims, tutti in Principe di Roa.no > 1 due Capitam 38 Cappa , e Mitra , come alia Cerimo- nia della Confecrazione fi era prati- cato : ma i Vefcovi di Soifons , d* Amiens, e di Senlis, SufFraganei dell' Arcivefcovo di Reims , collocati alia medefima Tavola , di rimpetto a' tre ultimi Pari Ecclefiaitici, non portava- no che il Rocchetto , e '1 Camaglio Violetto : I Pari Secolari collocaronfi alia loro Tavola coir ordine , che fe- gue: I. il Duca d' Orleans; II. il Du- ca di Chartres ; III. il Duca di Bor- bone ; IV. il Conte di Charolois ; V* il Conte di Clermont ; VI. il ^ Princi- pe diConty: occuparonogli altri luoghi fulla medefima linea, veftiti come nel tempo della Confecrazione erano fta- ti, e colla Corona in Tefta delle Guardie del Corpo , il Capita- no dc' Cento Svizzeri ; il Gran Mae- ftro , e '1 Maeftro delle Cerimonie ; il Gran Panettiere , il Gran Coppie- re , il Gran Scudiere Trinciante , e '1 Primo Maeftro di Cafa del fie . I quattro Baroni , che aveano ricondot- ta la Santa Ampolla mangiarono ad un' altra Tavola , con molti Signori della Corte. II di 27. fendo gia. tutte le cofe 41 preparate , per dare 1' ordine dello Spirito Santo a S. M.i Cardinali , gli Arcivefcovi , e i Vefcovi , invitati a quella Cerimonia , fendo giunti in Corpo alia Porta del Coro della Me- tropolitana , condotti nel Santuario , collocaronfi appreffo 1* Altare , ne' luo- e COlia corona in iww. v^ w ~"~ tf^^j- - ^ . v II Nunzio del Papa , e gli Amba- ghi al Corno del Vangelo per efli gia fciadori collocaronfi alia loro Tavola preparati . I Limofmieri del Re oc- ncl modo , che fegue : il Nunzio nel cuparono il loro Banco , dietro a quei primo luogo: V Ambafciadore di Spa 2>na di rimpetto : quello di Sardegna vicino al Nunzio: T altro di Ollanda de' Vefcovi . II Guardafigilli fi mife a federe in una Sedia a braccio , fenza Spalliera , fotto i Banchi occupati d.al vicino ai JL>unz,io: 1 diiru ui v*±i««"«. ~r — > - '. , *, ,, di rimpetto a quello di Sardegna : Clero i era egh accompagnato da mol- ^.n*'fj; M a lf fl arranfo all' ultimo : ti Segretarj di Stato , e da Maeftr quello di Malta accanto all' ultimo II Guardafigilli di rimpetto all* Am- bafciadore di Malta, appreffo del qua- le ftavano gl' Introduttori degli Am- bafciadori • 39 Alia Tavola degli Onori , di rim- petto a quella degli Ambafciadori , e fotto 1' altra de' Pari Laid , erano collocati nella medefima linea , il Prin- cipe di Turena , il Duca di Vtllequier , e i quattro Kavalieri dell' Ordine del- lo Spirito Santo , che aveano portate le Offer te, tutti ne ? loro Abiti da Ce- rimonia \ Le quattro ultime Tavole furono preparate per gli UfEziali del Corpo della Citta ; pe' Cittadini No- tabili; e tutte, comprefavi anche quel- la del Re , a fpefe della Citta di Reims . Terminate il Banchetto , e fatto dalf Arcivefcovo di Reims il Rendimento di grazie , il Re fu ri- condotto al fuo Appartamento col me- defimo or introdotti dal Marchefe di Dreux , e dal Maeftro delle Ceri- monie: e prefentati, co' foliti compli- menti dal Co: di Maurepas , Segretario di Stato ; 1' Arcivefcovo di Tolofa , portando la parola in nome di tutto il Clero , con difcorfo eloquentiffimo ringrazib S. M« della protezione , che aveali aceordata ; e della ficurezza , che nel giorno della fua Coronazione glie ne avea confermata. Prima del ritorno di quel Monarca $1 a Versailles > che non prima del gior- no X. Novembre fegui , molte altre cofe , degne di efler fapute, avvenne- ro ; ma , per tornare al noftro affunto principale, alia Rclazione fopra quel- la Augufta Cerimonia nel medefimo Anno in Parigi ftampata il Lettore ritnetteremo . CA- Parte 111 C A P I T O L O VII. Delia Treceden%a tra le Dignir th , Cariche , ed Vjfi^j della Corte di Francia: ficcome tra Tubblici l^apprefentanti de Vr'm- dpi flranieri , c be appreffo la medefima rifiedono . Ed a quail Corti ejfa i faoi fpedifca . i QE di tutte Ie Dignita , Cariche , O ed Uffizj politici , civili , milita- ri, ed economici di quella gran Corte parlare fi volefle, un ben groflb Volu- me formarne converrebbe ; onde dal noftro affunto principale allontanarci troppo converrebbe : Ci riftringeremo per tanto a far menzione di quei , che la Corte folamente riguardano ; e co- minciando dalla prima , eh* e quella di Grande Limofiniere di Francia , con- vien fapere , che quel Perfonaggio , che T efercita tra gli Ecclefiaftici gode il Supremo onore ; e del Carattere di Commendatore dello Spirito Santo . e della Porpora per lo piu viene anche decorato , come nella perfona del de- gniffimo Cardinale di Rohan prefente- mente veggiamo : il perche da' Franzefi viene chiamato Solfiitium bonorum : An* , zi fu tale rifleflb dall* Anno 1696. non j e (lata efereitata, che da foggetti della Porpora appunto precedentemente fre- giati . Conviene fapere ancora , che J quantunque in ogni tempo in quel Re- gno vi fia ftato un Capo degli Ecclefia- ftici della Corte , non ha perb quegli portato fempre il Titolo di Gratttfe Li* mofmiere della Francia: fotto il Regno di Carlo VIII. GofFredo di Pampadour y Vefcovo di Puy , fu chiamato Grande Limofiniere del Re: Prima di quel tem- po, chiunque talCarica efercitava, al- tro Titolo che quello di Cappe llano Li- mofiniere Regio non portava . Francefco I. dell' Anno 154*- con fue Lettere die- de il Titolo di Grande Limofiniere ad Antonio Sanguin , Arcivefcovo di To- lofa, chiamatp Cardinale di Mendon. % Ma , paffando a parlare delle prero- gative di effo Grande Limofiniere della Grancia , trovo > che la facolta di far Cap. Vll 255 Jiberare i Carcerati nella folennita dell' Elevazione di quel Monarca al Trono ; della fua Confecrazione ; o matrimo- nio a quegli fpetta: In occafione del- la Confecrazione della novella Regi- na ; del primo Solenne Ingreflo in qualche Citta del Regno ; delle na- fcite de* Figli di Francia , delle Fefte Annuali ; de' Giubilei ; di Conquifte fegnalate , ed altre folenni Funzioni il fimile fi pratica. Al medefimo Grande Limofiniere 3 fpetta la difpofizione delle Limofine , che il Re fa difpenfare , e degli Or- namenti per la Regia Cappella : ha J facolta di trovarfi nella Regia Came- ra del Letto, quando il Re fi leva , e quando va a dormire , per affifter* alle Orazioni : alia Mefla prende da' Chierici della Cappella , e dell' Ora- torio T Uffizio , e lo prefenta a S. M. Ie prefenta parimente il Vangelo la Pace, e Y Acqua benedetta: Y ac- compagna , quando va al Genufreflb- rio dell' Altare ; Trovafi nella Came- ra della Menfa, quando quel Monar- ca yuol pranzare, o cenare , per be- nedire la Tavola , e fare il rendimen* to di grazie : Come nelf antecedente Capitolo fi e veduto , interviene a Fe- ftini Reali: In aflenza d' effo Grande Limofiniere tali funzioni vengono adem- piute dal Primo Limofiniere ; o da que- gh del Quartiere y anche ad efclufione de J Cardinali , quando vi fi trovano , Co' quali il Grande Limofiniere , pre- fcindendo dalle fue Funzioni, non ha occafione di competer per conto di Precedenza, perche fuori del fuo Uf- fizio in nulla s ingerifce : e fuori del- le Funzioni i Cardinali in quella Cor- te precedono, come altrove, giufta V ordine della loro anzianita. II Grande Limofiniere a'novelli Arci- 4 vefcovi , e Vefcovi di Francia J ed altri in paxiibus\ a'Generali d'Ordini; e fegnatamente al Gran Maeftro di quello dinofira Dama del Monte Car- melo ;^di S. Lazzaro, e di Gerufalem- me; a'fei Grandi Priori della Religio- ne Gerofolimitana in Francia , e *d alcuni Abati da il certificato del giu- ramento da effi al Re preftato . Fa- cendofi Funzioni nella Cattedrale di Parigi , .T Arcivefcovo fla air Altare ; il 2- $ 6 Delle Precedence il Grande Limofiniere affifte al Re . In occafioni di Lcghc , c d* altri At- ti fimili il Grande Limofiniere prefenta al Re il Libra dc* Vangeli , per pre- ftarvi fopra il giuramento . A lie Pro- eetfioni va alia deftra del Re : Per- inettcndo S. M. > che alcuni Grandi Uffiziali della fua Cafa alia Predica , o in altre Funzioni Ecclefiaftiche fieda- no , la fedia del Grande Limofiniere fi colloca alia deftra di S. M ; Volendo effo intervenire a tutte lc Regie Ceri- monie , vi efercita ancora delle Funzio- ni ; in occafione della lavanda de* pie- di di tredici Poveri , a cagione d' efern- pio , effo Grande Limofiniere , fendo Vefcovo , tenendo il Paftorale , colla Mitra in Tefta , da la benedizione ; cosi alia Cerimonia di toccare le Scro- fble fi pratica : Amminiftra a S. M. le Ceneri , la Comunione, ed altri Sa- cramenti : le da la permiffione di man- giar Carne ne'giorni proibiti : Battezza cosi il Delfino , come gli altri Figli e Figlie di Francia : cosi fa per conto de'Principi ; delle Principeffe , e d* al- tri , di cui il Re e Padrino : A tali Funzioni perb affifte fempre V Ordina- rio , che ne' Libri della Parrocchia gli Atti , che per quelle fi fanno , regi- ftra. £ L'autorita d'effo Grande Limofiniere s'eftende ancora fuori della Cappella , e del Palazzo del Re : Ha effo la fo- printendenza dello Spedale de' Trecento di Parigi : di quello 3 ^ —- «-«»■' de* Cento venti Ciechi di Chart res : dell' altro , da* Franzefi chiamato des Haudriettes , pa- rimente di Parigi ; oggidi detto delle Fanciulle dell'Affunta . Invigore della difpofizione dello Statuto dell' Ordine dello Spirito Santo ogni Kavaliere , pri- ma d'effervi afcritto , deve fare la profeffione della Fede nelle mani d* ef- fo Grande Limofiniere , o d' uno de Prelati di qucll'Ordine : Eleggefi que- gli un Vicario Generate , ad effo fubor- dinato, il quale a gli Uffiziali Eccle- fiaftici della Cafa del Re da le Fedi del loro fervigio , per godere del dirit- to della Commenfalita . } Anche nelle Armi Gentiiizie il Gran- de Limofiniere dagli altri Uffiziali del Re fi diftingue : II vivente Cardinale di Rohan , a cagione d'efempio , por- ta lo Scudo inquartato , nel I. e nel IV. Punto una Banda d* Argento , ca- ricata d* una Lifta Verde m Campo Rof- fo per lo Vefcovato di Strasbourg: nel II. e nel III. una Banda parimente d* Argento ; ma fiorita d Oro ; e cari- cata anch* effa d* una Lifta Verde, in Campo fimilmente Rojfo per lo Land- graviato d' Alfazia : fopra tutto no- ve Lofange d y Oro , difpofte 3. 3. 3. in Campo Rojfo , partito d y Armellini, Arme della fua Famiglia ■: lo k Scudo e accollato da un Cor done Ai^urro , d' onde pende V Ordine dello Spirito San- - to , formontato da una Berretta di Scar- lato al\ato d' Armellini , diademato di un me?x o Cerchio a" Oro , coperto di Perle , che foftiene un Globo centrafo , e crocettato a" Oro : la Spada , colla punta abbajfata : il Paftorale pafjato a Croee di S. Andrea dietro lo Scudo , colla Croce a due Traverje a Trifoglio , pofata in Palo , formontata da un Cap- pello Cardinalivo roffo ; ornato con 15. Fioccbi per parte ; il tutto collocato Jopra un Mantello foderato d* Armelli- ni , caricato , ed Armeggiato fopra le pieghe , e di tre pet^i d' Armi. II Primo Limofiniere , in affenza del 8 Grande Limofiniere , fpedifee, come fi e detto , le Fedi del Giuramento di fedelta preftato al Re : anche in pre- fenza d* effo Grande Limofiniere pub efercitare varie funzioni : trovandofi la Domenica alia Meffa del Re, pre- fenta il pane benedetto a S, M. alia Regina , a' Figli , z Nipoti di Fran- cia , ed alle Principeffe loro Spofe : Indi un Limofiniere di Quartiere ne pre- fenta a gli altri Principi , alle Princi- peffe del Sangue , ed al| Conte di To- lofa. La feebnda Carica della Corte o\ Parigi quella fi e , che di Gran Mae- ftro di Francia fi chiama : per poter comprender in parte le fue prerogative riandar conviene a* Regolamenti dell Anno 168 1. dal Re Luigi XIV. ffa- biliti : ordinb quel gran Monarca , che il Primo Maeftro di Cafa ; il Maeftro di Cafa ordinario , i Maeftri di Cafa Gen- tiluomini ferventi ; il Teforiere ; 1 Com- putifti Generali ; il Computifta ordmarto della bocca , co' loro fubalterni dal Gran Maeftro di Francia dipender do- veffe- vefiero . Efercita effo tutta la giurifdi zione fopra i fette Uffiziali , de' quali un certo numero di Cariche conferifce, che da efTo dipendono : riceve il giura- mento , cosi da quelli, come da altri del Regno , 10 Alcune Cariche delJa Monarchia da S. M. direttamente dipendono - per al- tre il Gran Maejlro ha la nomina: con- cede eflb le fopravvivenze : riceve da* Promoffi il giuramento di fedelta: La Carica , di cui qui principalmente fi parla , e ora efercitata da Arrigo di Borbone Principe di Conde : Alza egli le Armi di Francia , con un Bafione Roffo in Banda : adornano lo Scudo i Collari degli Ordini del Re , colla Co- rona da Principe del Sangue 3 ricama- mata con otto Gigli d* Oro . ii La III. Carica di detta gran Cor- te e quella di Gran Ciambellano , una delle piu grandi , e delle piu qualifi- cate del Regno: Chi T efercita, gode V onore di trovarfi quali fempre vici- no alia perfona del Re , ed in tutte le Funzioni di Cerimonie tiene , co- me nel Capitolo antecedente fi e ac- cennato , e come appreflb vedremo , un luogo diftinto : Tal Carica e {lata fovente confufa con quella di Gran Cameriere , che anticamente era uno de' Cinque Grandi Uffiziali della Co- rona , e della Cafa del Re : alia di lui fede, con quella de gli altri quat- tro la Signatura delle Lettere , e d' altre Spedizioni di confeguenza era appoggiata: fedeva egli avanti il Con- iefiabile : aveva giurifdizione fopra' Pari di Francia ; e di molti Corpi de' MelHeri : Alia di lui Carica an- dava unito un Feudo , accompagnato da grofle rendite , e diritti fignorili nella Regia di Parigi. 12 Le principali funzioni del Gran Ciambellano di quei tempi confifteva- no nella foprintendenza delle Armi del Re : quando quefti creava Kava- lieri, quegli preparava tutto cio , che per tale Cerimonia fi richiedeva , quando non v' era la Regina , dove- va effo fempre trovarfi vicino alia perfona di S. M. aveva la Cuftodia Parte 111 Cap. VII. z 57 del Sigillo Segreto, del Gabmetto , e del Teforo Regio , che fi confervava nella di lui Camera: aveva parte nel maneggio delle Finanze I difpenfava le Annuali ricompenfe a' Soldati : fa- ceva i regali a gli Ambafciadori : portava al Re il denaro deflinato per le fue giornali liberalita , ed altre fpefe : Riceveva gli Omaggi , che ve- nivan prefentati al Re ; alia di cui prefenza faceva preflare il giuramen- to di fedelta. A' noftri giorni il Gran Ciambella- 13 no prefenta la Camieia al Re ; ono- re, che ad altri che a' Figli di, Fran- cia, a' Principi del Sangue, o a Le- git timati non cede : cosi pratica per conto dello Sciugamani bagnato, quan- do S. M. mangia in Camera ; e per lo rimanente del fervigio , durante la Menfa : II prefentare al Sovrano la Salvietta , quando fi mette a Tavo- la , che , come atto fpettante al pr'u mario Uffiziale tra gli Affiflenti, de- nota Precedenza . ( a ) Alia Sacra del Re eflb Gran Ciam- 14 bellano, come nel Capitolo antecedente fi e veduto, prendendo dall'. Abate di S. Dionigio gli Stivali, gli calza a S. M. le mette la Dalmatica , e '1 Man- to Reale: Quando quel Monarca cie- ne il Letto di Giuftizia , o gli Srati Generali , quegli fla in ginocchio a' piedi di S. M. Affifte alle Udienze degli Ambafciadori, flando dietro al- ia Sedia Regia : il Primo Gentiluomo della Camera alia deftra ; il Gran Mae fir della Guardaroba alia fini- ftra : cosi alia Predica , e ad altre Ce- rimonie ; a' Balli , ed altre Adunan- ze , nelle quali occafioni il R e per- mette , che alia fua prefenza fieda un Valletto di Camera prefenta ad effo Gran Ciambellano una Sedia pie- gante della Regia Camera , dietro a quella di S. M un' altra , come fi e detto , per lo Primo Gentiluomo : # ficcome il Gran Ciambellano oode Y onore , come parimente fi e accenna- t.o, di liar fempre vicino a quel Mo- narca , cosi, quando quefli muore , r Uffizio di feppellirlo , coir accom- pa- < a ) Ragioni diVrecedenia del "Duca di F, errara . ' 2*8 Delle Precedence pagnamento de' Primi Gentiluomini Sella Camera , a quegli fpetta . 15 La Carica di Primo Gentiluomo del- la Camera di quei Monarchi fu iflitui- ta da Francefco I. in vecc di quella di Cameriere , che fu abolita : 1 Gentil- uom'm't di tal rango prefentemente fono quattro ; e quefti del numero de'Prin- cipi del Sangue : preftano effi il giura- mento di fedelta nelle mani del Re . In aflenza del Gran Ciamhellano , non trovandovifi , come fi e accennato , Figli di Francia ; Principi del fangue , o legittimati , effi Gentiluomini , fup- plifcono alle veci di quello : ricevono il giuramento di fedelta da tutti gli Uffiziali della Regia Camera : ordina- no a gli Ufcieri, quali perfone debbano far' entrare ; ed altre cofe fimili . 1 6 II Gran Scudiere di Francia antiea- mente a quella Corte aveva la foprin- tendenza delle Regie Scuderie ; e da alcuni era chiamato Conte , Prefetto della St alia : da altri KavaUerizzp magghre ; o Contejiabile ; Titolo prefo forfe dalla Voce latina Comes flabuli , Dignita a quelle di Maggiordomo , e di Ciamhellano , o fia Maefiro di Came- ra eguale. ( a ) All' Uffizio fuddetto di Gran Scudiere alia Corte di Parigi , oltre la Soprintendenza delle Regie Scuderie anticamente nelle grandi Fun- zioni T UfHzio di portare la Spada di quel Monarca era unito ; il perche Protofpadaro parimente era chiama- to: Eravi ancora un' altro Uffiziale , che Spadaro fi chiamava , al Proto- Spadaro fubordinato , in aflenza di quefti le fue funzioni efercitava: Ma, quando al Contejiabile , ed a' Mare- fcialli di Francia , che per conto del- la Scuderia a quello erano fubordina- t\ , fu dato T aflbluto Comando del- le Armate , fopra le quali^ fi legge , che il Contejiabile avefle gia una for- ta d' autorita , lo Spadaro , che fotto di quello era Maeftro della Scuderia , n' ebbe tutta la foprintendenza : fi legge ancora , che fotto il Regno di Filippo il Bello dell' Anno 1294. Rug- giero , per cagione del fuo Impiego chiamato Scudiere , fu qualificato del Titolo di Maejiro della Scuderia del Re ; Titolo da' fuoi Succeflbri fmo all' Anno 13 16. confervato : Gugliel- mo Pisdoe poi fu chiamato Primo Scudiere del Corpo ; e Maejiro della Scuderia del Re : Di quel tempo eranvi quattro Scudieri , parimente detti del Re>, de quali due dovevan fempre trovarfi in Corte ; il primo , detto del Corpo ; il fecondo del Ti- nello; vale a dire, per to Comune . Dell' Anno 1399. Filippo Geresmes fu dichiarato , non folamente Primo Scudiere del Corpo , ma anche Gran Maejiro della Scuderia del Re : Tito- lo commutato poi in quello di Gran- de Scudiere ; indi coll' aggiunto di Francia, come nel precedent e Captolo fi e detto . L' Uffiziale fuddetto a' noftri gior- 17 ni prefta giuramento nelle mani del Re: quafi tutti gli Uffiziali della Scu- deria nelle di lui mani lo preftano : Difpone egli delle Cariche Vacanti , cosi della grande , come della piccola Scuderia quando il Re fi porta , alia Guerra , la grande Scuderia precede la piccola: in altri cafi il contrario fi pratica ; o almeno 1' una , e V altra vanno del pari . Nella prima Entrata del Re a Ca- 1% vallo in alcuna delle Citta del Re- gno , o di Conquifta , ove in Cerimo- nia venga ricevuto , il Gran Scudiere cavalca immediatamente avanti S. M. portando la Regia Spada nel fodero di Velluto Azzurro, feminato di Gi- gli d'Oro, col Pendone della medefi- ma Stoffa, di cui il fuo Cavallo e pa- rimente bardato: cosi dell' Anno 165L in occafione della maggiorita di Luigi XIV. e dell' Anno i66o» in occafione della di lui Entrata in Parigi , fu pra- ticato , come nel precedents Capitolo fi e veduto . Adorna eflb Gran Scu- diere per fuo diftintivo le proprie Ar- mi Gentlizie colla Spada Reale da due lati dello Scudo . Quando il Re tiene il Letto di Giuftizia , quegli dal lato del Gran Ciambellano fie.de a pie del Trono. Nelle Pompe funebri porta parimente la Spada Reale. La Ca- ( a ) Crefeeni-NchilJik. I. f. 28. n. iQ.efeqq. 'y-9 Parte 111 Cap. VII Carica fuddetta prefcntemente e oc- bliche del Re cupata da Carlo dj Lorena , Conte d' Armagnac , chiamato il Principe Carlo ' Luogotenente General? delle Ar- mi del Re ; Governatore di Piccardia , ed Artois per foprawiveoza del D il- ea d' Blbeuf . II Primo Scudiere comanda la pic- cola Scuderia ; vale a dire quella de' di cui quel Mpnarca ordina- jfue Carroz- e Buflb- in bifogno d' 20 Cavalli w riamente fi ferve ; deUe ze , Caleffi , Sedie rolanti le : Quando S. M. , per m Carrozza , o in Sedia , ha ajuto , eflb Primo Scudiere le prefenta la mano : quando la medefima Maefta cavalca , tanto eflb Primo Scudiere \ quanro il Capitano della Guardia del Corpo , vanno al feguito , alia groppa del Cavallo di S. M. , occupando iMa- to finiflro , come quello , per cui fi rnonta a Cavallo . Quando a qualche Perfonaggio fi permette d'entrare nella Regia Carrozza , andi' eflb Primo Scudiere v' ha luogo : cosz al Letto di Giuftizia fuccede , preceduto perb dal Capitano della Guardia del Corpo, e da quello de' Cento Svi^xeri T 5 9 della Regina , e de* Fnncipi : delle Adunanze del R e Principi , e Grandi del Regno : delle Udienze pubbliche , che , quel Mo- W ca da , cosi a J Legati , Nunzj , e Ambafaadori ; ficcome alle Corti , Compagnie, e Corpi del Regno; alle Aflembleede' Stati; a'Tribunali: nel- le folennitta del Tedeum ; Allegrezze pubbliche ; Proceflioni ; Pompe fune- bn; nelle Sacre, e nelle Coronazioni ; nelle quali congiunture eflb Gran Maeftro delle Cerimonie gode 1' onore di prender gli Ordini dal Re : per diflmtivo della fua autorita nelle pub- bliche Funzioni comparifce con un Ba- flone da Comando , coperto di VeJIu- to nero, col Porno d'Avorio , in vir- tu del quale alle occafioni , pe r evi- M " difbrdini, viene affiftito dalle ed Altre Regie Soldatef- ii ^ La Carica di Gran Cacciatore di F rancia e antica ; ma M Titol di efla I ongme da Carlo VI. riconofce : pri- ma di quel tempo , chiunque Y eferci- ^7 a a aItr ° TitoI ° > che quelle- ,d, Maeftro Cacciatore non avea : Quegli , che a tale Uffizio viene promoflb, pre- fla il giuramento nelle mani del Re • Quando . S.M. , per andare alia Cac- cia del Cervo , monta a Cavallo , il Gran Cacciatore , o 'I fuo Luogotenente le prefenta il Baftone , che per quell' efercizio fi richiede : quando il Cervo e prefo , il Corridore , ragliatoli ii pi e . de deftro, il confegna al Gran Cac- ciatore, o al fuo Luogotenente lo por- ge, che al Re lo prefenta : Tale Ca- rica prefentemente viene efercitata dal Conte di Tolofa , a cui moltiflimi Umziali fubordinati fi trovano. II Gran Maeftro delle Cerimonie di quella Corte, la cui Carica delf An- ne^ 1565. da Arrigo III. fu eretta tare i Guardie che Deiriflituzione della Dignita de Part di Francia , de low Titpli e difbnzioni nel Capitolo XV. della Par- te II. del Trattato de' Titoli gia par- lai .; in queflo luogo al noflro propo- nto non voglio lafciar di dire, che an- ticamente fedevano a piedi del R e ne Gradini del T r0 no : a* noflri nihanno luogo nella Sacra. Sied , " eI Parlamento di Parigi , ovc pre- quello ^,di j flano il Ioro .giuramento: Godonp mol- ti onqn e prerogative: il Parlamen- to e il folp Giudice delle loro per- fone, e Dignita , di cui fi \ Itima ria cipi del Regio Sangue ," come A Yuogo citato v gia difli, r efercitano. Non voglio tampoco lafciar di dire in quefto luogo, che i Duchi in Francia godono de medefimi Onori che i 22 gior- lono a tanta, tre alia Cac- Itima , che , non folamente la prima- Cavallo, il naNobiltaranela, maanchefpHn- 2 S chi e Pari gative , tutte le materie de' Ceri- occafioni di matrimonj ; difpone di rnoniali in Battefimi; Prediche" fo/enni ; Letti di Cxmftizia; Entrate , e Partenze pub- Ateneo Tomo V. - Du. alia nferva delle prero- . che alia Dignita degli ultimi annefle fi trovano : £> da faperfi an- cora, che quelle Ducee per conto del- la Precedenza giufla V ordine Cronolo- gico delle Ioro erezioni fi confiderano ; c cip tanto per conto di quelle , che tuffiftono , qu anto per conto delle altre , che fono eflinte , tuttavia pro- cede : Ne e da tacerfi , che per con- venzione tra le Corone di Francia e di ipagna, cosi i Duchi Franzefi, che z6o Delle Precedence godono il Titol di Grandi di Spagna , come i Grandi Spagnuoli , che godon' il Titol di Ducbi , in Francia , parteci- pano de'rifpettivi onori , prerogative, che a* Titolati , cosi dell' una , come dell' altra Nazione fono concedute . AI- le DuchefTe e riferbato Y onore di por- tare fopra '1 Cielo delle loro Carrozze T lmperiale , o fia Coperta di Panno , o di Velluto ; ornamento a quella Corte confiderato , come Manto della Di- gnita Ducale particolare. 24 Benche la Carica di Conteftabile di Francia , feguita la morte del Duca di Lefdiguieres , in vigore d' un Edit to pubblicato in Parigi del M6fe di Gen- mjo dell' Anno 1617, reftafle fopprefla, fuffiftendo tuttavia la giurifdizione di efla con quella de' Marefcialli di Fran- cia alia Tavola di Marmo tra le mani d'effi Marefcialli , che del Conteftabile erano i Luogotenenti \ nori voglio lafcia- re di fame menzione : Era quell' Uffi- ziale il Primo della Corona ; il Capo delle Armate : ne' primi tempi pero ^altro non era , che quello ', che a'.no- itri giorni il Gran Scudiere rapprefenta: per diftintivo della fua Dignita da'la- ti del proprio Scudo Gentilizio portava due Spade nude , colla puhta in alto , tenute da una mano deftra , armata di deva , fe il Conteftabile non V appro va- va : Era quefti del piu ftjetto , e fe- greto Coniiglio Regio: Ceftatala di lui Carica^'noftri giorni l'Uffiziale, che Prepofto del Conteftabile fi chiama, nel- le Armate fpedifce Paffaporti ; ed ha giurifdizione , cosi per conto di tut- ti i delitti , che da' Militari vengon commeffi , e delle fpie , come per conto di tutte le diftercnze , che tra effi Militari inforgono : Regola aitresi i prezzi de' Viveri , c d'altre cole • L' indagare il tempo precifo , in cul la Carica di Marefciallo di Francia fu ftabilita , e difficile : ma , non effendo tale cognizione al hoft.ro affunto necef- faria , lafceremo , che altri la ricerca ne faccia : egli c bensi certo , che ne' primi tempi non ve n' era che due : Eran effichiamati Luogotenenti del Con- teftabile ; la cui carica di quei tempi non era che la IV. del Regno ; ed Uffizio della Cafa del Re : la fua autorita non fi eftendeva che fopra le Regie Scudefie . Avanti che dell' An- no °2i8. Matteo II. di Montmorancy folTe dichiarato Conteftabile di Francia y fi trova , che Arrigo Clemehte , in qualita di Marefciallo di Francia , nel- la Conquifta dell' Anjou aveva coman- data la Vanguardia dell' Efercito del manto \ ed ufcente da nuvola : prefta- k Re Filippo i Augufto : ma , comunque iS va egli il giuramento di fedelra nelle mani del Re: quando quei MonarcHi facevano Entrate pubbliche, eflb Conte- ftabile a Cavallo loro marciava imme- diatamente davanti , colla Spada nuda impugnata. Sotto i Succeffori d' Ugo Capeto , quando reftb fopprefla I' altra di Mae- ftro del Palazzo , Tautorita di tal Carica fu molto ampliata : Matteo , II. di tal nome , Signore di Montmorancy , dal quale fotto il Regno di Luigi la prima delle fuddette fu efercitata , fe- ce , che tra le militari si altamente ri- faltaffe, che i Principi d'elSangue ftcf- fi , trovandofi nelle Armate , a talior- dini non avevan ripugnanza d'ubbidire; mentre il Conteftabile era quegli , che cosi delle marcie, e Campamenti , co. me delle Battaglie difponeva : che piu ? il Re fteffo , quando nelle Armate fi trovava , all* Attacco de' Nemici non fi avanzava ; ne altre rifoluzioni pren- {i fia , non fi controverte , che , dopo efler ftato addoffato al Conteftabile.il comando delle Armate , i Marefcialli divennero fuoi Luogotenenti , il cui numero , attefa T urgenza degli 'Affk- r i , fu multiplicato ; Sicche oggidi fe ne contano fiho a dieci , e fono I. il Duca di Villeroy , II. di Villars ;', III. d' Eftreesy IV. d'Uxelles. V. diTeflc; VI. di Tallard . VII- di Beruvick . VIIL di Matignon . IX. di Benzons ; X. di Montefqmou . Preftano effi il giuramento di fedel- ta nelle mani del Re , che per fegno d' autorita confegna loro il Baftone > con cui per diftintivo della Canc ^ adornano lo Scudo Gentilizio , addof- fando a quefto due Baftoni d* Az^rjo , feminati di Gigli d'Oro , a Croce di S. Andrea : A 3 noftri giorni 1 Gentiluo- minl , fcrivendo ad effi Marefcialli , gli trattano col Titol di Me f seigneurs-. Quando alcuno di loro entra in una ^- Piaz- 27 Piazza d'Armi , benche non vi fia in Comando , viene falutato con molti Tiri di Cannone : deve avere una Guardia di cinquanta Uomini , com- prcfivi due Sergenti , ed un Tamburo, icelti tra piu anziani Reggimenti , fot- to il Comando di un Capitano; unSot- toluogotenente , o Alfiere , colla fua Infegna , poftati tutti prima del fuo arrivo avanti il di lui Quartiere in due file , in atto di prefentarli le Armi, e Tamburo battente , e gli Uffiziali debbon falutarlo • "3.% La Carica di Cancelliere di Fran- cia fuflifte fin dal principio di quella Monarehia fotto la I. Stirpe quegli , che allora I' efercitava , era chiamato Referendario: Sotto la II. alcune vol- te Apocrifario ; altre Arcicancelliere : Sotto la III. Cancelliere , come a* no- flri giorni fi pratica : E' egli depoftta- rio de J Sigilli del Re , di cui , cos* in ordine airamminiftrazione della Giu- flizia , come in ordine a' Donativi , Grazie , ed Uffizj da S. M. accorda- ti , ufa T autorita : alia di lui Porta aflifte uno Svizzero della Regia Guar- dia ordinaria, veftito con Livrea, pa- rimente del Re : preflb la fua Per- fona trovanfi , un Luogotenente , e due Guardie della Prepoftura del Re- gio Palazzo : Nelle Funzioni folenni c preceduto da* Svizzeri della Cancel- Jeria , colle Mazze d' argento dorato iulle Spalle ; accompagnato da altri Ufcieri della Collana . Quando il Re affifte al fuo Tribunale di Giuftizia , 51 Cancelliere fta fotto il Trono in una Sedia, per eftb preparata, in Toga di Velluto l Color di porpora , foderata di Rafo Cremifi : A He Udienze pub- bliche del Parlamento porta una Sot- tana Cremifi : la Toga e foderata d' Armellini ; i lembi orlati con pafta- mani d' Oro : in Tefta porta la Ber- retta di Scarlatto, foderata d' Armel Parte 11 L Cap. VII. z6r lini , orlata d' Oro : Eftb e il folo Uffiziale del Regno, che a Lutto mai non vefte , e cio , perche ad ogni ora debbe trovarfi pronto, cosl al fervigio del Re, e del Regno; come a render quella Giuftizia , di cui egli e il Ca- Ateneo Tom.V, po : II di lui Scudo e formato a fog- gia di Berretta di Tela d'Oro , al%a* ta d' Armellini , ornata d' un dopph Gallone d'oro, donde per Cimiero efce la figura di una Re gin a ^ con uno Scet- tro nella deftra ; i Rcgj Sigilli nella fwiftra : rapprefenta quella Figura la Francia, o la Giuftizia : lo Scudo e addoffato da due grandi Ma^e di Ver* miglio dorato, a Croce di S. Andrea : il tutto fopra un Manto di Scarfed to , foderato d* Armellini . Aubery nel libro I. del Tomo 1. della Storia del Cardinal Ma^arino , dice , eh' eftb Cancelliere fopra il Conteftabile di Francia la Precedenza gode , perche le Armi alia Toga cedono. i II Boerio (a) dopo aver fatta men- 29 zione di detto Cancelliere , dice , che ad effo fuccedono i Prefidenti delle Corti Supreme del Parlamento ( de* quali appreflb ft parlera ) fedendo ef- ft in un Banco alia deftra del Re , dopo T ultimo gradino del Trono: in- di i Maeftri delle Suppliche ddla Cafa Reale alia Siniftra : pofcia immediata- mente i Configlieri del Regio Conft- glio i avanti tutti i- Configlieri de' Par. lamenti del Regno : e cio , perche nel- le Iftituzioni , cosi del Gran Confi- gho , come d' efii Parlatnenti \ ft tro- va , che il primo, cost per conto dell 3 ordine della Scrittura , e del luoao , come per conto della podefta ; della gloria ; e dell' onore , tutti gli altri iupera : a quegli fuccedono i quattro Teforieri di Francia : indi i Ricevitori delle Finance: e i Teforieri ordinarj : lo fteftb Boerio pero foggiugne , che in occafioni di Udienze, e di Congre- gazioni, eosi nel Conciftoro, come nel Regio Palazzo tale ordine veramente ft tiene ; ma che alle Proceflioni , ed altre pubbliche Funzioni , tantV gli Uffiziali , e i Nobili , qnant0 \ non Nobili , fenz J ordine , ed in confufo camminano : Che nelle altre Citta , e Luoghi infigni del Regno gli Uffizia- li precedono, giufta I' ordine delle pre- rogative ddle loro Cariche : Che i Sinifcalchi , Giudici , ed altri , che efercitano giurifdizione , fopra gli al- Kk 2 tri TT ( a ) Di*d. l rad.utriuf i ufFw.t.%.4,OrJ.Coneift.$.admamimd,xtrami n.%x. z6z Delle Precedence tri , che non V cfercitano , la Prece denza godono . Indi i Confoli, in quel Regno Scabini chiamati , e gli altri Amminijiratori delle Cofe pubblicbe ; ma d* autorita minore . 30 In tutto il Regno di Francia fi contano dodici Parlamenti ; e fono I. quello di Parigi ; II. di Tolofa ; III. di Grenoble , IV. di Bordeaux; V. di Lione ; VI. di Rovano ; VII. d' Aix ; VIII. di Rennes; IX. di Pau; X. di Mets ; XI. di Dovay ; XII. di Be/an- fon . Perche cio , che la giurifdizio- ne concerne, il noftro afTunto non ri- guarda , al noftro propofito di quello di Parigi folamente , che de Pari fi chiama , parleremo ; ed in ordine a cib, che la Precedenza concerne, an- che rifpetto agli altri Parlamenti per norma fervira. 31 Convien dunque fapere , che quel Corpo e compofto di dieci Prefiden- ti ; di alcuni Conftglieri d* Onore \ di quattro Maefiri delle Ricbiefie Ordina- te della Cafa del Re ; di Venti Prefi- denti , cosi delle Camere delle Jncbie- fie y come di quelle delle Ricbiefie del 1657. agli Uffiziali d'"effo' Parlamerr- to, quando avevan fervito per lo Cor- (o di Vent" Anni , o che morivano nel loro Uffizio , concedette i privilegj a' Nobili competenti : ma con altro E- ditto fpedito a S. Germano a Laye del Mefe di Luglio del 1669. letto nel Parlamento alia prefenza di S. M- il di 13. del feguente Agofto fu re- vocato : Con altro Edit to poi del Me- fe di Novembre dell' Anno 1690. fu dichiarato, che , cosi i Prefidenti , e i Configlieri , come i Procuratori , gli Avvocati Generali; il Regiftratore - in Capite; i quattro Notaj , e Segre- tarj del medefimo Parlamento ; il Pri- mo , e principale Ajutante del Regi- ftratore Civile , dopo XX. Anni di Servigio, o venendo a mancare col re* fpettivo Carattere, doveflero effer ri- putati Nobili, cosi in ordine alle lo- ro perfone , come a quelle delle loro Mogli Vedove , Figli , e defcendenti • I Prefidenti del Parlamento nelle 33 Funzioni di Cerimonie comparifcono in Toga di Scarlatto , e Manto fode- rato d' Armellini.; Berretta di Vellu- Palatzo ; di molti Configlieri : di un to nero , orlata con un gran Gallone Procuratore Generale ; e di tre Av vocati parimente Generali . Sapere an- cora conviene , che anche i Principi del Sangue v' hanno luogo , e che , giunti aU'eta d'Anni XV. come nel Capitolo precedente fi e accennato , v* &' Oro ; quello del Primo Prefidente^ con due Galloni , It- uno di fopra , T altro di fotto , fi diftingue : I Confer glieri d\ Onore ; 1 Maefiri delle Ricbie- fie ; i Prefidenti delle Jncbiefie y e deU le Ricbiefie di Palazzo ; il Procurator hanno Voto deliberative t i Pari di\ re Generale, e § U ^^f/^P^ 1 ^* Francia non prima dell' Anno XXV. con quefta diftinzione ancora , che i Principi del Sangue v* entrano di pie- no dint to i 1 Pari debbon preftare il giuramento di bene, efedelmente ren- der giuftizia : d* oflervare le ordinan- " e di tener fegrete le Delibera- ze ; zioni . 32, In vigore di un Regolamento del di I- Settembre 1677. i Prefidenti del- le Jncbiefie , e la Corte di alcune Ri- cbiefie , cosi nelle Affemblee , come nelle pubbliche Cerimonie camminano co* Configlieri della Gran Camera , preceduti da due foli Configlieri , de* quali 1* udo c Titolare ; X altro pub efler' onorario . Luigi XIV. con fuo Editto del Mefe di Luglio dell* An- no 1644. confermato con una Dichia- razione di 6. Novembre delf Anno te Generali , portano anch J effi la To- ga di Scarlatto ; ma ccn Cappuccio orlato d' Armellini : II Capo Not ajo Chile, okre la Toga, porta il Man- telletto di Scarlatto, fodera to d' Ar- mellini : il Capo Notajo Criminate ; quello delle Prefentazioni ; i quattro Notaj , e Segretarj del Parlamento , portano anch' effi la Toga di Scarlat- to, col Cappuccio foderato d* Armel- lini : II Primo Ufciere la porta pari- mente fimile , con Berretta di Drap- po d^ Oro , arricchita di Perle , orla- ta d' Armellini : Gli Avvocati com- parifcono in Toga nera , e Cappuccio del medefimo Colore, foderato d Ar- mellini : Tutti gli altri Uffiziali com- parifcono anch' effi in Toga nera . Confiderandofi ancora a quella Cor- 34 te per prerogativa molto diftinta la Parte 111 facolta di poter' entrare in Carrozza nel Palagio , ove il Re dimora , le diftinzioni ne affegneremo . Dopo la Carrozza del Corpo di S> M. e le •*ltre > che al feguito di quella cam- riiinano ; ficcome quelle delle Regi- ne , quando vi fono , e quelle de' Fi- gli di Francia , e de' loro Figli , tut- te vi entrano : indi le altre de* Prin- cipi del Sangue; de' Legittimati ; de' Sovrani ; de* Principi ftranieri , dal Re riconofciuti , delle Principeffe lo- ro Mogli , Figli , e Sorelle, che pon- no avere una Carrozza coperta di Velluto roflb , o nero ; cosi le Gual- drappe de' Cavalli : fendo Vedove ; hanno effe alle Udienze delle Regine la prerogativa del Tamburetto. 3S Entrano ancora in quel Regio Pa- lagio le Carrozze de' Cardinali ; de* Legati , e de' Nunzj ; degli Amba- fciadori , cosi ordinarj , come flraor- dinarj , cosi Cefarei , e Regj , come di alcuni Duchi Sovrani , e di Re- pubbliche , che hanno il Regio Trat- tamento , come quella di Venezia ; de' Straordinarj della Religione Gero- folimitana ; e delle Mogli degli Am- bafciadori , che godono 1* Onore del Tamburetto . Le Carrozze degl'Tn- viati deir Imperadore , de } Re, e de' Principi Sovrani per6 non entrano nel Louvre , che per la prima Udienza , e per quella di Congedo : Per le al- tre Udienze efli Inviati fono ferviti dalle Carrozze Regie : i loro Corti- giani vanno nelle Carrozze d* efii In- viati. $6 Vi /i ammettono ancora , cosi quel- le de' Duchi , e Pari di Francia, co- me le altre de' Duchi, che non fono Pari, le cui Lettere Patenti fono Ga- te verificate in Parlamento ; e di quel- li ancora , le cui Patenti non fono ftate verificate ; ficcome delle Du- cheffe loro Mogli ; purche poflino te- nere una Carrozza , coir lmperiale di Velluto ; e godano Y onore del Tarn- buretto : quelle de' Conti , e Pari £c- clefiaftici altresi vi fi ammettono : Quelle de Grand! di Spagna della I. e della II. Clafle efigono i medefimi onori, che i Duchi, e Pari di Fran Cap. Vll di ciafcun Grandato cia : vanno quelle co' Duchi , giufta 1 ordine deir anzianita della kitente z 6 5 le loro Mdgti godono i medefimi onori , che le Du- cheffe . - Si ampha ancora la prerogativa a 37 favore de* Grandi Uffiziali della Co- rona; del Gran Cancelliere; del Guar- da figilli , quando ha una Carrozza ; de' Marefcialli di Francia ; del Gran Maeftro deir Artiglieria , e d* altri . La Cancelliera , e le Marefcialle go- dono la prerogativa deir Ingreffo del- le loro Carrozze ; ma non V altra del Tamburetto : La Cancelliera alia To- letta della Regina ha una Sedia pie* gante: le Marefcialle un Cufcino. Gli altri Uffiziali , e le Uffiziale 38 della Regina, come le Dame d'Ono- re ; le Conciatrici del Capo ; il Kava- liere d' Onore; e le Perfone , a cui e flata accordata la fopravvivenza nel- le Cariche da effe efercitate , entrano in Palazzo nelle Regie Carrozze , ed anche nelle proprie. Continuando il Re a tali Perfone , dopo la morte della Regina , lo ftipendio , lafcia ancora % che godano V onore d* entrare in Car. rozza ne' Regj Palazzi : E tutte le Perfone , che godono tale prerogati- va , godono anche quella d'entrarvi in BuffoTa , ancorche quelle Maefta tro- vinfi in Letto. Quando i Principi , o le Principeffe 39 ffraniere entrano in Buflbla , o ne'Pa- lagi Regj , o in quei de' Principi del Sangue , i Portori fono veftki delle lo- ro Livree : fu quefto propofito e d' avvertire , che , dopo lo ftabilimento delle Buffole Regie , cosi nel Louvre come in altri Caftelli , ove quelle Macula dimorano , Perfona non v' e , che fino a pie della Scala Regia in tali Buffole non poffa entrarvi: M a , quan* do il Re va a Letto , tutte le Car- rozze , che fono nel Cortile del Pa- lazzo , debbon partire . Quando qualche Re, Regina, Prin- 40 cipe , o Pnncipeffa Sovrana flraniera fi porta a quella Corte , entra in Palaz- zo , non folamente la prima Carrozza, ma anche la feconda : quando i Prin- cipi , i Duchi | e Pari ; i Grandi di Spagna ; i Marefcialli di Francia , o le loro Mogli entrano in Palazzo in Car- rozza d* altri , fubito che quelle Per- fone fono fcefe in ferra , la Carrozza debbe 4i 4* 43 264 Delle Precedence debbe partire : prefentandofi pofcia la Carrozza loro propria , fi lafcia entra- re , con time le Perfone , che in efTa 15 trovano : E tutte le Carrozze , che v' entrano , debbon prender pofto a pie della Scala , giufta V ordine , che i Padroni, e le Padrone di quelle al- ia Corte tengono : il perche , foprag- giugnendo la Carrozza di un Principe , o d'una PrincipefTa del Sangue ( a ca- gione d' efempio ) quella di un Pa- ri , od' una DuchefTa , debbe cederle il pofto : tale formalita perb non fi of- ferva colla piu rigorofa efattezza : E' ben vero , che quell* ordine , che per conto delle formalita fuddette nel Pa- lazzo Regio oflervarfi abbiam detto in quelli di Madama ; del Duca d' Or- leans , e d' altri Principi del fangue ancora oflervare fi dovrebbe ; ma con tutta T efattezza non fi oiferva. II Cancelliere degli Or dim del Re ; vale a dire di S. Michele , e dello Spi- rito S-anto , trovandofi il Re aflente , entra in Carrozza ne' Rcgj Palazzi , benche vi fia la Regina : Entra pari- mente in quei de' Principi : Delle me- defime prerogative gode il Cancelliere dell' Ordine di S. Luigi . Poiche di foprade'Pubblici Rappre- fentanti in genere , che dalle Potenze ftraniere a quella Corte fi fpedifcono , per cui , tra gli altri ornamenti tanto fifplende , alcune cofe accennate ab- biamo,con rapportarc le loro gradua- zioni ed alcune prerogative , che if no- ftro affunto riguardano ; poiche di molte altre nel Trattato de' ' Titoli gia parloffi , con accennar prima fpecifica- mente , quali Cortt a quella JReggia i loro Rapprefentanti fpedifcano : ed indi indicare , a quali Potenze effa Corte i proprj fpedifca , al prefente Capitolo darem fine . Rifiede a quella Regia Corte per quella di Roma un Prelato , col Titol di Nuncio Apojiolico , il quale tutti gli altri Pubblici Rapprefentanti precede. I Re di Spagna d' Inghilterra , e di Portogallo i loro Miniftri col Titol d' Ambafciadori vi fpedifcono : cosi la Repubblica di Venezia ; U I mpera do- re , e molti Principi , cosi d' Italia , come della Germania , a* loro Rappre- fentanti dannp il Titol d' Jnviati ; Gli Ambafciadori tutti %y Inviati precedonoi onde alle Udienze prima degli ultimi fi ammettono : godono parimente gli Ambafciadori gli onori, che del Louvre fi chiamano : vale a dire d' effer' ac- compagnati nel loro ricevimento da un Duca , e Pari : Entrano fempre , co- me fi e detto , colla loro Carrozza nel Cortile del Regio Palazzo , e fono ri- cevuti dalle Guardie : Nelle Udienze cosi pubbliche , come private , godono T onore di cuoprire, e di federe fopra uno Sgabello : II Re , cosi per le U- dienze de gli Ambafciadori , come per quelle de gl' Inviati >, fuole deftinare un giorno ogni Settimana : II Nunzio e fempre preferito : indi quegli , che prima Y ha domandata : pofcia gli altri colla medefima regola : co gl' Inviati la medefima regola parimente fi offer- va . Alle Udienze pubbliche , cosi gli 44 Ambafciadori, come gl' Inviati , con effo loro conducono il proprio Cor- teogio nobile , che prima di loro en- tra nella Camera dell' Udienza ; e mentre il Miniftro parla , forma quel- ■lo una fpecie di Corona : A tali U- dienze, cosi il Nunzio , come gli Am- bafciadori vengono accompagnati da un Duca , e Pari di Francia, in mez- zo de' quali effi camminano : Cosi il Nunzio , come gli Ambafciadori , fu- bito , che giungono alia prefenza del Re , chinanfi tre volte : S. M. allora fi leva il Cappello ; e fi alza in pie : quando il Rapprefentante s' avvicina , torna a cuoprire , e federe : cosi fa effo Rapprefentante , quando comin- cia a parlare, e ^quando S. M. gli ha rifpofto , avendo feco Perfone di di- flinzione , gliele prefenta , e foglion* effer ricevute con affabilita : cosi fuo- le praticarfi cogl' Inviati : ma quefli non cuoprono , ne fiedono . Suole il Re riceverli , flando in pie , o fe- dendo , con cavarfi il Cappello nell . atto di riceverli . e di licenziarli Lo fleffo Cerimoniale praticano 1 Principi del Sangue : colla Regina pe- rb , colla Delfina , e colla Duchefla di Borgogna , quando vi fono , gli Ambafciadori , dopo aver coperto , u fcuoprono immediatamente : I Fratelii del Re g,odono delle prerogative de * Prin- 45 Principi del Sangue : non cosi i figli d* efli frateJIi ; ricevendo eflj gli Amba- fciadori in pie , c fcoperti : cosi per gli Ainbafciadori , come per gl* Inviati , e loro Segretarj tiene il Re fontuofa Tavola aperta , ch'e quella del Gran Ciambellano , alia quale fi ammetto- noco'loro Camerate, ed altre Perfo- ne nobili , cosi Franzefi , come (tra- niere : cosi fi pratica , quando i Pub- blici Rapprefentanti per le Udienze portanfi a Verfaglies ,*o altri Luoghi ^di Delizie del Re ; Quando cosi gli Ambafciadori , come gl' Inviati da quella Corte partono , dopo aver' ayuta 1' Udienza di Congedo, in fegno di gradimento il Re fuole far loro prefentare il proprjo Ritratto , guer^ nito di Diamanti , di maggiore } o minor prezzo , ad arpitrio di S. M. A' Segretarj degli Ambafciadori fa do- xiare una CoIIana d'Qro , dalla quale pende una Medaglia parjmente d'Oro colla fua Effigie ; Co' Segretarj de- gl' Inviatj nol pratica che , quando , partendo effi Inviati , quelli reftanQ in loro luogo, facendo figura diftinta. 46 Spedifce il CriitianifTimo gli fuo? Ambafciadori ordiparj a Roma , a Madrid , a Lisbona; a Londra; a Co^ ftantinopoli , a Yenezia , a Turino j air Haja ; ed a Sole tire ) Per fino a tanto che la Cafa d' Auftria regno iq Spagna , a' cui Ambafciadori Y Impe- radore , dopo il Nunzio Apoftolico , fopra tutti gli altri Rapprefentanti da- va la Precedenza , la Corte Suddetta di Francia non fpedi che un Miniftro del II. Ordine : ma prefentemente 9 com'enoto, in qualita d* Ambafcia- dore appunto per la medeflma Cor- te vi rifiede il Duca di Richelieu ; Non fpedifce effa Miniftri Ordinarj alle Corti di Polonia , Danimarca , e Svezia ; ma fuole valerfi de' flraordi- narj : co* Principi d* Italia , e d' Ale- magna , come , colle Leghe Grife 3 il fimile fuole praticare . Parte III Cap VI II. 265 CAPITOLO VIII. Delia Vreceden%a tra k Corone di Spagna , lnghiherra , TSLa- pofi, Sictha^ e Sardegna. SE per conto della Controverfia , i che le due prime delle fopprac- cennatc Corone riguarda, al tante vol- te c itato Cerimoniale di Paride Graffi fi ricorre, fi trova , che la prima di ef- fc , tanto nel PofTeflbrio > quanto nel Petitorio fppra la feconda la Prece- denza goder debbe ; cosi dicono, Ga- ribai nel fuo Compendio della Storia di Spagna ( a ) e 'J Mariana delle Cofe di Spagna (b) . Anzi , oltre moki altri $crittori $e Capitol? I. f V. di que fa. medeftma Parte allegati , il Solor^ano ( c ) il Menaca ( d ) il Romano ( e ) Luca da Penna ( / ) §ertrando ( g ) Martino Laudenje ( k ) Qio: da Mon- tagna ( \) Yaldas ( k ) e 'i Valenc- ia (I) tengono , che i Re Cattoli- ci , attefa X ampiezza , e X opulenza I de loro Regni , e Provincie , fopra tutti gli altri Principi la Precedenza goder debbano. Ma, cosi in ordine al PoffefTorio % come in ordine al Petitorio , i Fautori dell* Inghil terra dicono , che in mate- ria di Prece4enza , non i Raziocinj de Scrittori , ma Y offervanza , colla ragione , attender fi debbe . Che , f e del PofTefTorjo (i tratta , nelle prime AfTemblce del CrjftianifJimo , per te- flimonio di Varillas (rn) \ Monarchi Inglefi in pofTeffo di occupare il f e - condo luogo gia fi trovavgno ; che i loro Ambafciadori , fenza Controver- fia , immediatamente dopo quei di Francia fedevano : Che ne* Concilj di Coftanza > e di Bafilea cosi fu prati- cato ; che in quegli Atfi non fi tro- va , che gli Ambafciadori di Cafli- glia , e di Aragona oppofizione vi fa- ceffero . Che Giulio II. per teftimo- nio del Mattei nella fua Storia d' Ar- rigo (» « ) 1,1b. \x. c. 7. lib. x6.e. 3 j. d ; Contrev.Vrsf.lib. i.n.xi 7 . 1 v , ('■$ ) Lib.t.e.6. ( c ) Bejuf.IaJiar.c.16. ( K ; D i D>gn.R tg . H ,f S!a ».c.xet. ( 1 ) Difc. fiat. & Bell. n. *j. ( ra ) IM.JkEref.lib. 9 .f l53 266 Delk P rigo [IV- a favore del Re d' Inghil terra contro quegli di Caftiglia ia Con- troverfia decile , quantunque Ferdi- nando V, contro Arrigo VIII. valida- rnente infifteffe , adducendo , che , iebbene la Spagna ne' tempi andati in piu parti divifa , non folamente alia Francia , ma anche all' Jnghilterra la Precedenza avea ceduta , dppo Tunio- rie di tanti Regni pretenderlo non fi poteva : ma , che , cib non oftante , lo iterTo Giulio ? per teftimonio del Citato Voldterrano ( a ) in congiuntu- ra della Cerimonia del giuramento di fedelta da quei Monarchi preftatoli , all' Inglefe la Precedenza effer dovu- ta dichiarb . Cosi dicono ancora Ga- [pare Ens ( b ) e '1 Mattel al luogo citato , | Per conto del Petitorio dicono, che la Spagna in Mare all' Inghilterra e di molto inferiore ; onde nellc Navali Battaglie efTa Inghilterra da quella formidabile e ftata riconofciuta ; co jme , oltre altri Efempj , nella me- jnorabile fconfitta dell' Anno 1588. contro la Flotta , lnvitta chiamata , fi vide . II perche per proverbio fi dice , T Inghilterra effer nn terribile Animal? , c he \ ft da fe fteffo non fi uc- cide y morire non pub ( c ) Quel Re- gno fi chiama ancora ficcol Mondo a parte . In una Relatione fopra ejffo Re- gno parimente fi dice , effer si poten- te , che per la fua difefa dell' altrui sjuto bifogno non ha : anzi , che di fuperarlo , quando da fe fteffo non fi divida , non folamente difficile , ma impoffibile ancora moralmente fia . 4 In ordine al Pofteftbrio per parte della Spagna fi rifponde , che nel Concilio di Coftanza , per teftimonio di Alfonfo da Cartagine , Vefcovo di Bourges ( d ) del Surrita ( e ) e del Mariana ( f ) la controverfia a favore del Cattolico fu decifa : che cosi in quello di Bafilea parimente fegw ( g ) receden^e E di fatto t>. Gio: de Silva , Amba- fciadore di Spagna a quell' Adunanza , come Antonio de Vera ( h ) gia citato fcrive , colla forza 1' Ambafciadore d' Inghilterra dal luogo da effo pretefo levb . Dovendo dell' Anno 1598- gli Ambafciadori di Filippo II. Re di Spagna intervenire ad un Congreffo con quei d' Elifabetta Regina d' Inghil- terra , per quanto dal Mattpi ( i ) abbiamo , per cagione di litigio fopra la Precedenza appunto , fenza dar principio all' Affare , per cui erano ftati fpediti , alle loro Corti ritoniaro- no . E 3 \ Meterano ( k ) fcrive ', che dell' Anno 166©. il medefimo inconve- niente avvenne . Al Petitorio paffando , fe dell' am- $ piezza de' Stati fi parla , con dare un* occhiata alle carte Geografiche , fen- za fatica, fi vede, che il Sole adogni ora in qualche luogo di quella Vafta Monarchia rifplende ; e cosi quanto efTa all'Inglefe fuperiore fia, fi comprende ; al cui propofito il Proverbio Spagtiuo- loj dios es Poderofo en el del, y el Rey d y Efpane en la Tierra , pare , che fi avveri ; mentre fi crede , che l'lmpe- rio Romano , anche quando nell'aUge della fua grandezza fi trovava , di quello di Spagna minore fofTe : cosi per conto di quei di AlefTandro , di Trajano , di Carlo Magno , e d' altri piu grandi Monarchi fi legge . Se della Dignita fi difcbrrc, fi di- 6 ce , che , quantunque la Spagna ne* tempi andati V Imperio per fuperiore riconofceffe , a' noftri giorni da quello piti non dipende ; ma , come fi e ac- cennato , da fe fola una Monarchia s} vafta compone } che T Imperio fteffo di gran lunga fupera: onde quei Mo- narchi , come il Borelli ( / ) e '1 Ca- bedo ( m ) oftervano , anch' effi Imr peradori chiamati effer fi trova ; e con ragione , mentre alle Leggi di chic- chefia foggetti non fono ( n ) E cib e si ve- ,»M. t ,u.-i. ■■»,»• (b) Tefor.pothtt:Ap6t.63.p.3. de Rtban. Jell' Interep dt>Princ. e'fiati della Crifiian. alCard. di Ricbeheup. i.dije. 7-T- f * 6 ( a ) Cemm. lib. 3. in fin. ( c ) R ( d ) Regn. Hifpan. Anace^h.e.% ( f ) De reb. Hifpan. lib. zi.e.6. ( h ) Varfait. AmbafJib. 3-f. gn.e feqq ( k ) tflor. Belgic. lib. 1 3./. 698. f fa ) J)e Lufttan. e. in. «• 3* 6* inter. Rem. Imper. (,\x 9. ( e ) Annul. Aragon. lib. rz. c. 66. ( g ) Sim. Maid, diet: Cant cui. Colh De mhl P* Uu e - *> 268 Delle Precedence da e Cappa . Da effo dipendono al cuni Subalterni che Reggidori fi chia- mano : Dalla di lui giurifdizionc tut- to cib dipende, che V Economico , 1 Ornato della medefima Villa , e 1 amminiftrazione della Giuftizia , tan- to per conto del Criminale , quanto per conto del Civile concerne : e egli uno de' Configlieri della Regia Came- ra J o fieno Finanze , che in quella Corte fi dicono Amende : £ anche dal Configlio delle Indie . a K egli affiftito da due Giureconful- ti , che col Titol di Luogotenenti fi diftinguono : la loro giurifdizione coll Economico , e coll' Ornato nulla ha che fare : ma per conto della Giudi- ziaria a quella del Correggtdore e egua- le, con qualche fpecie di fubordina- zione perb al medefimo : fonoeffi'Pro feffori di Legge ; ed in grande npu- tazione , perche , oltre la loro gran- de autorita , come fi e accennato , tanto nel Criminate , quanto nel Ci- vile , hanno luogo nelle Regie Udien- ze , e Cancellerie , che in quel Ke- eni moltiffime fono- Avvi un Tribunate , che dell In ti , rifiedono . Le promozioni a tuttfi le Cariche , ed Uffizj delle altre ln- quifizioni da effo dipendono ; alcuni da fe foli ', altri con approvazione del Re a tali promozioni vengono ; Com* pongono il Corpo di detto Tribunate anche altri quattro lnquifitori Eccle- fiaflici fubalterni > Teologi , e Cano- nifti , uno de' quali e fempre il Con- feffore del Re j Sonovi poi due To- gati del Reale Configlio di Caftigha , col Titol d* Ajjeffori , eletti fempre dair Inquifitore Generate , coll' ap- provazione del Re : Vi e ancora un Fijcale Canonifta ; un Segretario ; ed un'- Akorvno maggtore ; o fia Primo Mlniflro , Efecutore della Giuftizia ; amendue foggetti primarj ; e Kavalte- ri di Spada , e Cappa : Niuno di det- ti Miniftri fi ammette , fe : non dopo rigorofo Proceffo fopra la limpidezza del loro Sangue per conto della Re- ligione. . v . Prima di p a rlare di cio , che le 5 Cariche , ed Umzj Secolan concer- ne , di far menzione delle prerogative d' altre principali Cariche , ed Uffizj Ecclefiaftici di quella Regia Corte 3a- Avvi un Tribunale , che ceil ,n- ^™^"jl top, della Re- •r ■ „„ ii r-h'tctrnn e come apprefio iciar non voguo r j-k .vv q u,fivone fi «»?»• ° M che £ To- L* Cappella , e Limofimere m aS& ,ore c vedremo dal fupre^o ch e n | p J^ de]]e Indie ; ch ,,. ledonfiede djpend .In J ^^ fi { x effer di lo cui Tribunate qmvi fi trova , col 'Tirol di Primo Inquifitore dt Cor- te e conofciuto . V egli Giudice Ec- clefiaftico: Efamina , e decide tutte le Controverfie , che il Giudaifmo , le Erefie ; le Stregonerie ; le Beftem- mie, ed altri Delitti , che la Reli- gione riguardano : Dalle di Lui fen- tenze al Tribunale della Suprema , e generate Inquifizione fi appella : qui- vi le materie in tutte le altre Inqui- fizioni della Monarchia decife li di- fcutono. ^ . ,, 4 II Supremo Prefidente col litol d Inquifitore Generate fi diftmgue ; e ta- le Carica fuol' effer' efercitata da un Cardinale ; Arcivefcovo , o Vcfcovo almeno : La di lui Carica , attefo 1 importantiffimo fuo miniftero,c laiu- prema , ed in fiima grande della Mo- narchia : God' egli preroragative gran- diffime : Dimora in un Palazzo , che dell' lnqutfivone fi chiama : qui vi an- che i Prefidenti , ad effo Subordina^ le fitolo fi confacra , e fuol' effer della primaria Nobilta di Spagna : Efercita egli ad un tempo le Cariche fuddette per foftituzione dell' Arcive- fcovo di Compoftella , a cui quelle in proprieta fpettano : Affifte a tut- te le Funzioni di dctta Cappella : Propone al Re tutti i Soggetti , che aal' lmpieghi. di quella vacanti con- corrono \ I Provifii nelle di lui ma- ni il giuramento preftano : Alia Mel- fa ad amendue le Maefia il Vange- lo prefenta : da 1' Incenfo , la Pace , e la benedizione : Prefiede nelle Gwn- te , ed Affemblee d' effa Cappella , compofle del Maggiordomo piu anzia- no del Re ; e del Contrakro , I qua- li perb non d' altro che di materie Economiche aflleme trattano .11 Oiu- dice della medefima Cappella , che in grado d' Affeffore del Patmna fud- dctto fi confidera , fuol J effer un In- quifitore di quel fupremo Tnbunale o '1 Vicario Generate di Madrid; o d altro Parte 111. altr© Ecclefiaftico d' alta sfera . Ed cfercita h fua giurifdizione , cosl nel Civile , come nel Crirninale . L* Im- piego di Rettore , e Parroco di Pa- lazzo viene cfercitato dal Decano de 3 Cappellanl maggiori : riftede in Palaz- zo : gode Precedenza , e luogo tra* Cappellani d' onore . Quefti , prima d'efter ricevuti , fanno le prove della loro Civilta , e buoni Coftumi : Cele- brano alternacivamente la Mefta a quelle Maefta : Affiftono,cosl a' Pon- tificali , come a tutte le altre funzio- ni : fiedono in un Banco di rimpetto a quello de Grandi di Spagna : I Cap- pellani degli Altari fono di grado infe- rior d€ fuddetti : Cantano effi le Meffe in Cappella ne* giorni , ne' qua- li non vi e Mufica , ne Pontificate . Sonovi poi altri Uffiziali , i cui impie- ghi la Cappella Regia parimente ri- guardano ; ma col noftro affunto non avendo effi che fare , di parlarne fu- perfluo ho creduto . 6 Si trovano in quella Corte mold Con- figli , e Trihunali , tra'quali quello , che di Stato fi chiama , che fino dal tempo del gloriofo Dominio de Re Auflriaci con diftinta Veperazione fu riguardato : Di quei tempi il Monar- ca fteffo di quello era Capo; quivi de- gli Affari principali della Corona ft trattava ; il perche de' Primarj , e piu diftinti Soggetti era compofto , vale a dire di Vieere ? Governatori politici , ed altri Signori piu qualificati , e di fperienza maggiore . Effi pero,portan- doli alia Corte , o altrove , per fervi- re il Re , luogo diftinto non avevano; xna , picchiando al Regio Apparta- jnento , gli Ufcieri aprendo la Porta , Jafciavano, che entraflero fino alia Ca- mera de'Gentiluomini della Chiave , Cappona , come appreffo vedremo , chiamata , ove anche i Grandi fi trat- tengono : Nel prefente Governo quel Supremo Tribunale li pub dire poco men che foppreflb ; mentre di pochi Miniftri e compofto : il Re co'fuoi Se- gretarj del Difpaccio univerfale da fe tutto fpedifce : e tali pochi Miniftri , benche in memoria del priftino fplen- dore col Titol d' Eccellen^a trattati tfeno , T antica autorita non ritengo- no . Atemo Tom.V. 269 Cap. IX. II Configlio di Guerra , che ne' ter pi andati a quello di Stato immedia- tamente fuccedeva ; e 1* onore della prefenza del Re godeva , era governa- to da' primi Generali degli Eferciti : determinavano effi gli Affari principali della Guerra ; e delle Spedizioni , co- si Marittime , come Terreftri ; ma prefentemente anch/jeffo quafi nella to- tale fua decadenza ridotto ft trova , mentre altro rion fa , che efaminare , e decider le Controverfie Civili , e Cri- minal! tra' Soldati : Tutto cio , che gli Affari di Guerra concerne, nel Re- gio Gabinetto fi efamina , e fi rifolve. Compongono prefentemente il Corpo del Configlio due Miniftri militari ; cinque Togati , ed un Fifcale : la lo- ro autorita appena fopra piccole pro- vigioni ft eftende ; fopra Imprefe di Polveri ; e di Bifcotto ; fabbriche di Cannoni , e di Navigli , che in quei Regni col nome d 3 Affenti ft fpiegano . Per lo mantenimento della Guerra 8 poi avvi un Tribunate , che Teforeria generale di Guerra appunto ft chiama: II fuo Capo Teforiere Generals di Guer- ra s intitola . II di lui Impiego in quella Monarchia e in una grande fti- ma : Da eftb Varj Uffiziali per lo Go- verno della medefima Teforeria dipen- dono : Sceglie , e deftirta i Teforieri degli Eferciti , e delle Provincie, che di fuo ordine pagano cio , che dalla Teforeria edovuto: Per le di lui ma- ni paflano tutti i fondi , alia riferva de'Denari de'Pubblici Banchi , e del- le Saline , attefo che in ordine a' primi v* e un foprantendente della Compu- tifteria , e Reggidoria a parte ; cosi per conto delle Saline fuccede . Sendo quafi fopprefti , come di fo- 9 pra ft e accennatto , i due Configli di Stato , e di Guerra , per gli Affari almeno di maggior' importanza della Monarchia applica il Re folo , fervi- to da Cinque Segretarj , che del Di- fpaccio Univerfale ft chiamano : tra effi la fomma degli affari ft divide : Maneggia il I. quei , che di Stato ft chiamano : il II. quei di Guerra : il III. i politici : il IV. gf Inter effi del Regio Erario : al V. le Spedizioni di quei delle Indie , e della Marina fo- no appoggiate : Tali Segretarj , che LI ^ fotto z 7° {otto il prefente Governo fono Uomi- 1 ni di Penna , da' Spagnuoli Plumifti chiamati , fono i Miniftri della Coro- na i piu autorevoli , perche ciafcuno di efli col folo Re alle proprie In- combenze attende : onde ne' ^ucceffi delle Cofe hanno una gran parte: fo- glion pertanto fare fortuna grande ; e con Titoli Illuftri fi diftinguono . io II Configlio Regh di Cafliglia , che in quella Monarchia fopra tutti gli altri gode il primato , anche per con- to dell* autorita , che la Giuftizia ri- guarda , come primo fi confidera : Capo di efTo e un Prefidente , che an- che col Titolo di Conteftabile fi diftin- gue : Dignita , che , come nel Trat- tato de' Titoli gia diffi , e di cui an che nel Capitolo VII. di que ft a fiejffa parte fi e parlato, in Francia fu ifti- tuira , e come il Caffaneo {a) fcri- ve , da quel Regno anche in quei di Caftiglia pafTb : ed a' noftri giorni in Madrid rifiede : II Corpo di tale Ma- giftrato e compoflo di Ventiquattro Miniftri Togati ; e di due Fifcali , parimente Togati , delle cui Incom- benze appreflo parleremo : Tale Pre- fidenza gode autorita , ed onori si grandi , che tra le Cariche , che quel Monarca difpenfa , la prima fi confi- dera : il perche in Proprieta non ad altri che ad un Grande di Spagna fi conferifce , ma regolarmente a titol di Governo Perfone di grado inferio- re vengonvi promorTe ; come Vefco- v'i ; Miniftri Togati del medefimo Configlio , ed altri di fimile Sfera , i quali in Softanza la medefima autori- ta , e i medefimi onori , che a Pre- fidenti competono , a goder vengono : nel nome , e nel Titolo perb tra gl' llluftrijftmi fi diftinguano . Ma > quan- do tale Carica in Proprieta fi conce- de , quegli , che 1' efercita , come Ca- pitano Generale delle Armate , e co- me Prefidente di tutti gli Affari di Guerra fi confidera : Cosi nel Civi- le , come nel Criminale , il mero e '1 mifto Impero efercita : dalle fue Sen- tenze non ad altri , che al Re fi ap- pella : negli Eferciti deputa efTo gli Delle Precedence Uffiziali , che le Cauie Civili decido- no : altri , che alle Sentenze danno I efecuzione: altri, che regolano i prez- zi delle Vettovaglie , e d' altre Co- fe , che nelle Armate fi vendono : Tutti i Kavalieri , ed ?ltr,i Signori grandi della Regia Corte dalla di lui oiurifdizione dipendono : fenza la fua autorita per loro conto nulla fi pub fare Le Chiavi della Citra ; For- tezza , Terra, Caftello, o altro Luo- go , in cui la Regia perfona fi tro- vi , apprefib di lui fi depofitano: Pu- nifce gli Aggravj , e le Offefe di qual- fifia forta , che a' Kavalieri delle Ar- mate vengon' inferite : Quand' un' £- fercito da un Luogo , per paflare ad un altro , debbe partire , efTo con Ban^o fa pubblicare , che il Re , eT fuo Conteftabile le tali ,. e tali cofe ordinano : di tutti i pregiudizj ^ che al Regno vengono infenti egli e in- caricato : La di lui autorita , dopo la Regia , e la maggiore : pub portare la Corona, cosi in Tefta , come fo- .■■ pra lo Scudo delle fue Armi gentili- zie. Gli accennati Venti quattro Mini- n ftri Togati , affinche gli Affari con facilita , e follecitudine maggiore i ii fpedifchino , in Cinque Sale , o pic- coli Configli tra di loro li diftribui- fcono : il I. e 1 II. del Governo : il III. della mil* > y yvinientas \ il IV. di Giuftizi*, U ultimo di Provincia fi. chiamano : a ciafcuno di detti Con- figli , giufta il proprio ripartimento , il Governo , e le Decifioni degli Af- fari fpettano : il Miniftro piu Anzia- no pro tempore a ciafcuno di effi Con- figli prefiede : Per le Caufe Civili fi deputa un Fifcale : per le CriminaH un' altro : il loro Titolo ordinario e quello &' Uditore del medefimo Con- iiglio . . Dal Corpo de' fopraccennati Venn 12 quattro Miniftri fceglie il Re quat- tro , o fei di loro , i quali , unita- mente radunati nella Cafa del Prefi- dente , o Governatore , formano la I Camera , di Caftiglia chiamata , di cui effi Camerifti fi dicono , fopra tut- 1 te ( a ) Catal.p. 7. Confid. t-efi. te lc Mcrcedi Ecclefiaftiche , o poli- ticly de Regni di Cattiglia, e d' Ara- gona fanno effi Relazione al Re , che per grazia Ie difpenfa , 13 Tiene il Tribunale fuddetto tre Se- gretarj ; V uno , col Titolo di Padro- nato Regio fi diftingue : fpedifce effo tunc le materie , che le Dignita , e gli Uffizj Ecclefiaftici riguardano; va- le a dire Vefcovadi , Canonical , Prebende , e fimili : Gli altri due Se- gretarj Affari politici fpedifcono; cioe Correggimenti , Reggidorie ; Titoli , ed altre Regie Mercedi ; V uno per lo Regno di Caftiglia , 1? altro per quello d' Aragona : Propongono effi Camerifti al Re i foggetti piu riguar- devoli , cosi per conto della Gerar- chia Ecclefiaftica , come per quella del Governo Secolare . 14 Un altro Tribunale in quella Corte fi trova , che Cafa di Corte ; o Sala degli Alcaldi fi chiama ; come la Se- fia Sala del Regio Configlio di Cajiiglia fi confidera : Dieci Miniftri Togati ; ed un Fifcale , parimente Togato quivi rifiedono ; ne d' altre materie che delle Criminali vi fi tratta : al- cuni di loro pero , con giurifdizione ordinaria , anche le Caufe Civili deci- dono : e tale Giudicatura dell 5 Audien- %a y o fia Saletta fi chiama , inter- vengonvi , ex Officio , gli Scrivani del- le Provincie : dalle loro Sentenze al Configlio Reale nella Sala di Prov'm- cia fi appella . 15 Un altro Tribunale delle Cafe Rea- It fi chiama : Una ve n* ha , che del Re fi dice ; ed in tre Clafli fi diftin- gue : la I. Cafa di Cajiiglia vien detta , e molte Cariche comprende : la II. di Borgogna : la III. di Francia , coll' aggregazione di Varj Uffiziali : l a I. e antichiffima de* Sovrani Auftriaci : la II. fotto il Governo di Carlo V. ebbe principio ; la III. fotto gli Au- fpici del Regnante Filippo V. e ftata introdotta . 1 6 Per lo Governo generale della Re- gia Cafa un Tribunale fupremo affe- gnato fi trova , Butes chiamato : qui- V l le *? a ?f c di Governo , Economi- che i Civili , e Criminali fi efamina- no , e fi decidono : ne dalle fue fen- tenze Appellazione fi ammette ; Per Pane HI Cap, IX. 271 due volte la Settimana almeno fi ra « duna ; materie di Conti ; dello Stato; degli EfFettj j delle provifioni da dar- fi , de' Cerimoniali , e di altri affari fi difcutono : Quivi prefiedono , il Maggiordomo del Re ; c i Maggior- domi di Settimana , che tutti hanno Voto decifivo : v' intervengono anco- ra , jl Maeftrp di Camera , il Contro- hre 9 o fia Maeftro di Cafa , e 'J Gref. fier , o fia fuo (oftiwo ( de' quali tut- ti apprefib diftintamente parleremo ) gli ultimi tre fiedono jn un Tambu- retto , fenza fpalliera ; danno conto de* loro rifpettivi Impjeghi ; ma non votano ; quivi j Conti delle fpefe del- la Camera , della Guardaroba della Scuderia fi efaminano ; Alle feC- fioni afijfie un Age gore , eletto dal Re, dal fuo Maggiordomo nominato , e fuorerTer' un Miniftro Togato del Con- figlio , o della Camera di, Caftiglia : Decide egli Je materie Contenziofe , che dal Maggiordomo , ,p dal Bares al di lui giudizio vengon rimefle , fen. do a quelli permefio di, ripprtarfi al di lui fentimento . L' Ufciere de y Vive- ri ferve a detto Tribunale per Por- tiere , al quale gli Scrivani, e Y A^o- Zile-> vale a dire un Membro della Giu- ftizia , afiiftono . In un' altro Tribunale , che Confi- 17 glio delle Indie di quella Vafta Monar- chia fi chiama , tutte le Caufe , cosi di grazia , come di Giuffizia fi deci- dono,che, cosi quegli Affari in. prima Iftanza , come gli altri delle Provin- cie , in grado di Appellazione, o per altra ragione riguardano . Etib Con- figlio propone al Re i foggetti , che alle Dignita , Cariche , ed Uffizj , cosi politici, e militari , come Ecclefia- ffici, e Civili, che gli Affari di quel- 1 Azienda concernono . Prefiede al medefimo Configlio un iS Grande di Spagna , che per lo p.u iuol efler uno di quei , che in quelle parti Vicere fia ftato : Compongono quel Corpo Varj Miniftri , cosi Togati come_di Spada , e Cappa : Vi fono due Fifcah Togati,- due Segretarj di ^pada , e Cappa : Un Fifcale j ed un Segretario pe' Regni del Peru : un' altro Fifcale , ed un J altro Segretario per lo Governo della nuova Spagna. Nel 272, Delle Precedence M. 19 Nel Configlio delld Regia Camera , d' Agenda volgarmente cbiamato , gli Affari del Regio Erario fi trattano : quivi ft decidono tutti i Proceffi , che Ja mala Arnminiftrazione degl' Impre- farj , ed Affentifti riguardano , il de- cidono ; Siccome i particolari , tra' Sudditi , fieno Creditori ; o pure De- bitori d* effa Camera , o de fuoi Im- prefarj , o Affentifti. 10 Al Configlio , di cui qui fi parla , un Capo prefiede , che con alcun'i Miniftri in parte Togati , in parte di Spada . e Cappa , quel Corpo corn- pone : 'le fue Sale , o Configlietti per la celere fpedizione de J negozj varj fono : il I- di un Fife ale Togato ; i di un S egret ario di Spada , e Cappa compofto , del Governo dell' Agenda fi chiama quei, che lo rapprefenta- no ; al buon governo generale delle "Regie Finanze invigilano :> II II. del Governo de milioni vien dettQ , perche -quivi di tutte le materie , che l 5 Am- miniftrazione de' milioni , come uno de piu riguardevoli Regj Intereffi , ft -tratta : Cinque Miniftri ; altrettanti Deputati del Regno :^un Fifcale To- mato \ ed uno di Spada , e Cappa que Tribunale formano : il HI- col litol di Giuftizia fi diftingue , perche quivi ■ i negozj Contenzicfi , che 1' Ammim- flrazione della Regia Camera concer- nono, fi efaminano, e fi decidono , o fi compongono : il perche i Miniftri fono Togati ; di Spada , e Cappa uno folo ve n ha : quando pero gli Atta- ri fono di rilievo grande ^anche il Secondo vi fi ammette ; amendue con Voto Confultivo : avvi ancora il Fi- fcale : Formano le altre Sale , o fien Configli :■:, per la maggior parte Sogget- ti di Spada , e Cappa , con pochi Togati , per efaminare qualche Dub- bio giuridico. _ . iX H Tribunale fuddetto , de Mihom cbiamato , una Contribuzione Si tan-: ti Milioni riguarda , che ogni Seflen- nio le due Caftiglie al Re oftenfeo- no : Per le Controverfie , che per conto delf Arnminiftrazione di detti Milioni ponno inforgere f le Cittadi detti Regni , che Cortes fi chiamano _, alcuni Commeffarj deputano , ch cfli Regni rapprefentano : Tali 'Commei-j farj , che, durante il Seffennio , a fpefe de' Regni appreffo quella Cor- te rifiedono , fono Kavalieri principa- li de* medefimi Regni , altre volte per Servigj pubblici impiegati , for- mano una Deputazione , di tutte le Cofe , che la loro Commeflione ri- guarda , unitamente trattano : E i lo- ro Affari dalla Sala , o Configlio de Mil , y quinientas del Regio Confi- glio , di cui di fopra fi e parlato , fi decidono : Le prerogative di tali De- putati diftintiffime fono : Compari- fcono effi con decoro , e " fplendore grandiffimo : Terminato il loro Seffen- nio , dalla Regia munificenza con gra- zie , e mercedi , alia loro qualita , e grado corrifpondenti , vengon pre- miati : La grandezza degli Affari del Tribunale fuddetto quattro Compu- tifterie generali richiede , che fono quelle della Regia Agenda : della generale de' Pefi : della Diflribu^ ne : e 1' altra de' Milioni : tutte cp* loro Umziali ; i tre Miniftri Toga- ti-; che v' intervengono , del Titoio, ai'Configlieri deW Agenda fono deco- rati , e i Correfpettivi Affari nel Re- gio Configlio fpedifcono. Godendo quei Monarchi per Con- 22, ceffione Pontificia varj Suffidj , come fono quei dello Scufato e della Cro- ciata , per lo governo , ed Ammini- ftrazione di quelli Effetti un. Tribu- nale particolare eretto Ci trova , che Configlio della Crociata appunto fi chin- ma ; il fuo Capo col Titoio di Com- meffario Generale della Crociata ft di- ftingue : E v egli Ecclefiaftico ; avvi an- cora piu Afjeffori Togati , dal Pre fir dente eletti , e da* Configli Regio , c delle Indie fcelti , fempre pero colla Regia approvazione ; e tra eifi un Fifcale Togato , due Computifii Mag- giori y un Luogotenente del Gran Can- celliere.un Segretario , ed un Teforie- re del Configlio : tutti di Spada , e Cappa : Le Affcmblee in Cafa del Commejjario Generale ft tengono . Trovandofi in Spagna gli Ordim , ^^ di S. Giacomo; di Calatrava ; d Al- cantara , e di Montefe , de quah v come nel Trattato de' Titoh gia dilli , Gran Maeflro e il Re; e poffedendo efli Ordini in quei Regni molte Com- men* Parte 111 Cap. IX. mende , per lo cui Governo im Tri- bunale , che Configlio degli Ordini fi chiama , eretto fi trova : Compongo- no il fuo Corpo un Prefdente Crocia- to , che fuor effer Grande d't Spagna ; jfei Miniftri Kavalieri ; ed un Fifca- le y tutti Crociata : Un Segretario , ed un Computijia ; 1' uno , e 1' altro parimente Crociati ; ma di Spada , e Cappa : Efaminano efli i Requifiti di quei , che a gli Ordini fuddetti afpi- rano , e le Caufe de' Kavalieri in grado d' Appellazione ; Siccome quel- le deile Commende decidono, 24 Le Guar die Regie del Corpo in tre Compagnie confiftono ; la I. Spagnuo* la : la II. It a liana \ la III. Fiamen- ga ; fono occupate da tre Capitani , che precifamente Grandi di Spagna eiTer debbono ; da un Sergente Mag- giore ; da due Ajutanti Gene rati > da un Luogotenente : da un Secondo Luo- gotenente : da quattro Brigadieri ; da quattro Sottobrigadieri ; dugento guar- die , tra le quali fonovi Venti Ca- detti \ o Guardamaniche , il Corpo di ciafcuna Compagnia compongono; ogni Capitano deve fempre andare al fe- guito del Re , in qualfivoglia luogo } ove S, M. fi porti ; cosi a Cavallo , come in Carrozza : ciafcuno per lo Corfo di Mefi quattro a vicenda , co- minciando dallo Spagnuolo; profeguen- do T Italiano ; terminando V Anno il Fiamengo . Ogni Quadrimeftre il Ca- pitano , ch' e di fervigio , ha il fuo Quartiere a Palazzo. Andando il Re in Carrozza in qualfifia parte , ben- che lontana , il Capitano occupa il terzo luogo ; un Tenente , ed un £- fente a Cavallo , debbono andare al di lui feguito ; il primo alia deftra ; il fecondo alia finiftra ; ed una parte delle Guardie , comandate da un Bri- gadiere , o Sottobrigadiere dopo la Carrozza , da altri quattro precedu- ta. a$ Quando il Re alia Cappella , e ad altre pubbliche Funzioni interviene , il Capitano della Guardia , ch' e di fervigio , fiede in un Banco dietro al Soglio : Tutte le fere dal Re prende il Nome , indi al fuo Uffiziale immc- cliato il partecipa : in di lui affenza il Sergente maggiore , o 1' altro Uf- Cap. iA. 275 fiziale immediato fupplifce . Luigi Giraldi nelle fue Notice del 26 h Stato politico di quel la Corte fcri- ve , che le di lei principali Cariche fono quelle di Maggiordomo maggiore ; di Kavalleri^o panmente maggiore ; e di Somilier de Corpus ; che in Ita- lia 1q fteiTo fi e che il Maftro di Ca- mera : La prima di dette tre Cari- che e antichiffima della Cafa di Ca- ftiglia j e perb della Corona chiama- ta ; fu eretta per un fratello del Re , il perche gode la prerogativa di trat- tare di Vol , cosi tutti gli Alcaldi di Cafa, e Corte , come gli Uffiziali della (teffa Regia Cafa ; i Grandi di Spagna non eccettuati ; Tal Carica da un Grande di\ Prima Clafje viene quail fempre occupata , il perche in Corte tutti precede : e quand' Egli anche Grande non fia , col Titol d' EcceU len^a viene trattato ; e pub cuopri- re . Nella Regia Cappella fiede dal la to della Cortina del Re in un Tarn- buretto , coperto di Velluto ; Alle Gommedie , ed alle Fefte di Palaz- zo j anche nel Quarto del Re egli comanda : cosi quando il Re fa fun- zione di Cerimonie : in Congiunture % di Udienze de' Pubblici Rapprefen- tanti de* Principi Stranieri ; fendoll portato a quella Corte un' Ambafcia- dore della Porta Qttomana j in occa- fione della pubblica Udienza , ftando il Re ful Trono fotto il Baldacchi- no , il Maggiordomo maggiore , col Cappello in Tefta anch/ eiTo , ftava fotto il Baldacchino , due gradini piu abbaffo della Regia Sedia , col Ba- ftone in mano : il Someglier de Cor- pus 3 fenza efercizio alcuno della fua Carica , cogli altri Grandi faceva Spalliera. Prend' eiTo gli ordini immediata, 27 mente dal Re , al Maggiordomo di Settimana in Voce li partecipa , o al Controlore ; o al Greffer y a ciafcuno di efli giufta le loro CommefTioni , in ifcritto li paffa . Ha egli Quartie- re in Palazzo : cosi al Pranzo , come alia Cena del Re, affifte dietro S. M. La di lui giurifdizione per tutto il Continente del Regio Palazzo fino air Anticamera del Re fi eftende : Comanda a' Portieri della Saletta , che 274 "Dette 'Precedence che dopo le Guardie fono i primi U£ fiziali : cosi con tutti pratica \ quan- do , il Re a pie per la Citta in oc- cafionc di Cerimonie pubbliche com- pari fee; come a cagione d'efempio per la Proceffione del Corpus Domini : De- cide le Controverfie , che per cagio- ne di Precedenze inforgono : Ordina , che s* intimino le Cappelle ed altrc Funzioni , delle quali fa dar parte a' Pubblki Rapprefentanti , e ad altri , che debbono intervenirvi : Quand' ef- fo alle Ore determinate dal Re non pub ricever gli Ordini , alle di lui Veci il Maggiordorno di Settimana fup- plifce . Ne* tempi andati teneva ap- prefTo di fe le Chiavi di Palazzo ; ma dopo 1' Iftituzione delle Guardie del Corpo piu non fi pratica : Nelle pubbliche Funzioni prefenta al Re la Sedia , e la ritira : Quando S. M* efce in pubblico , fenza la Regina , il Maggiordorno fuddetto in Carrozza prende la man finiftra dalla parte de' Cavalli : il Kavalleri^p maggiore la deftra : fuori dalla Regia eflo a tutti precede : I Giovani di Creden^a ven- gon promoffi da efTo Maggiordorno : dopo quefto grado tutti i fubalterni della Cafa di Sfera da eflo vengon propofti ; il Re gli elegge : 1' affegna- zione degli Appartamenti della Fa- miglia Reale , e di tutto cib , che lo di lei Governo riguarda , al mede- fimo Maggiordorno altresi fpetta: Tut- ti gli Uffiziali d* effa Famiglia nelle di lui mani preftano il giuramento : Le Guardie da efTo gli ordini ricevo- ftando egli a federe, e trattando- 28 no , li di Voi ; e ftando effi in pie . Un di Lui Luogotenente , Carica della Cafa di Caftiglia , fofcriye le Cedo- le Regie , mettendo a pie delle me- defime il Titolo della fua Carica, di cui quell' atto e Y unico Impiego ; mentre per altro , in affenza del Maggiordorno maggiore , le di lui Ve- ci fono efercitate dal Maggiordorno piu an^iano , di cui , e degli altri , di Set- timana chiamati , appreffo parleremo. Sonovi i Maggiordomi , di Settima- na , come fi e detto , chiamati , Uf- fiziali parimente della Cafa di Cafti- glia ; e perfone della diftinzione mag- giore : il loro numero fiffo non e ; ma regolarmente fono quatfro '. creice > e decrefce , come al Re piace : fono ef- fi fubalterni del Maggiordorno maggio. re t in di lui affenza efercitano la maggior parte delle fue Incombenze ; non efclufa quella di fervire diretta- mente la Regia perfona : ogni Sabba- to fe le da la muta : debbon trovar- fi in Anticamera , per effer pronti al Servigio : Quando il Re da Udienze , affiftono effi in pie dopo i Grandi . Quando alcuno di effi la domanda , da due Colleghi viene condotto , con fare due riverenze : Quando il Re efce da Palazzo a pie ; come il Gio- vedi Santo in congiuntura delle fta- zioni , marciano effi co' loro Baftoni in mano : Al Pranzo , ed alia Cena del Re ( quando perb in pubblico fe- gue ) fanno effi V atto , che da' Spa- gnuoli Salva viene chiamato , che in guftar prima il pane, e le Bevande confifte . In Congiunture delle pub- bliche Entrate degli Ambafciadori , e degf Inviati , il Maggiordorno di Set- timana , affieme co J Gentiluomim , del- la bocca Reale chiamati , portandofi a levarli , ft conduce a Corte , te- nendo egli fempre la mano finiftra : Al ritorno alle Cafe di quelli il fimi- le fi pratica , avendo al feguito una Regia Carrozza : Alle Cappelle , ed altre pubbliche Funzioni affiftono tut- ti al Corno deir Epiftola , dietro agli Ambafciadori , ftando in pie , co' lo- ro Baftoni : cosi quando fi da la Pa- ce , c T Incenfo , come quando il Pa- triarca delle Indie , o 5 1 Nuncio Apo- flolico , dopo la lettura del Vangelo , prefenta al Re il Meffale , accio lo baci , effi Maggiordomi , prefentando- feli dal loro lato , fanno le folite ri- verenze. Il Kavallerizz maggiore > chiama- to Uffizidle della Corona , fuol' effer fempre un Grande di Spagna , e 'I primo Favorito del Re , con cui per gli Affari della Regia Scuderia con- ferifce ; il perche , quantunque la Ca- rica di Maggiordorno maggiore in quel- la Corte , come fi e accennato , la prima fia , mold Signori , che quel- la , di cui qui fi parla hanno eferci- tata , di paffar' a quella non fi fono curati ; oltre la foprantendenza di tutta Parte III Cap. IX. tutta la medemna Scuderia , ha pa- rimente il Comando fopra' Paggi , e StafTieri di Corte , i primi de' quali ogni mattina debbon portarfi aJJa di lui Anticamera ; e volendo , farfi da efli veftire ; ed andare alJa Portiera della di lui Carrozza , ch' e fempre una di quelle deIJa Regia Scuderia: tutti preftano il giuramento nelle di lui mani : E' egli 1* Unico , che per Madrid porta comparire in Muta a fei , di Mule , 6 di Cavalli : Quan- do il Re efce di Corte , egli pari- mente comanda , e tutti precede: nel- la Regia Carrozza occupa il primo luogo : il Maggiordomo maggiore il II. 51 Somigliero di Corpus il III. Quando il Kavallerizzo maggiore e aflente , il Primo Kavallerizzo , di cui appreflb parleremo , per lui fupplifce : cosi nella Regia Carrozza , come nella fe- conda , fiede fempre nella Portiera a deftra : E v da faperfi ancora , che nel- le accennate due Carrozze non hanno luogo che i Gentiluomini della Ca- mera , quando fono di fervigio : E efli , quantunque Grandi di Spagna ed in efercizio di akre cariche , non folamente nella Corte della Regina e degli Infanti , ma anche dello ftef- fo Re giufta la loro anzianita prece- dono . 30 Al Kavallerizzo maggiore per con- to della Scuderia fuccede il Primo Ka- valkrizzo , anch' eflb della piu Co- ipicua Nobilta : in aflenza di quello an alcune funzioni , come di andare alia Portiera della Regia Carrozza , le lui Veci efercita : ricevuti gli Or- dini dal fuo fuperiore , li pafla a fub- alterni : aflifte alle Compre de' Caval- li , e delle Mule : invigila al loro buon governo ; fi come alia Confer- vazione delle Carrozze , Arnefi , ed Armi . E' fervito con una Regia Car- rozza , a quattro Mule, ma con un folo Cocchiere , che fi chiama a Gui- "d y e Servidori con Regia Livrea . 1 Sonovi^ ancora otto altri Kavalle- rt ZV , de' quali quattro di Corte ; gli altri quattro da Campagna fi chiama- no : Servono i primi in congiunture di pubbliche Funzioni a Cavallo al- ia Portiera della Regia Carrozza ; gli altri , quando il R e va in Carroz- Ateneo Tomo V. za 2 75 giornalmente alternano : In af- fenza del Kavallerizzo maggiore, e del Primo Kavallerizzo affiitono an- cora alia Portiera : fervonfi de Ca- valli della Regia Scuderia. Un* altro Uffiziale , che col Tito- Jo di Veditore fi diftingue , fi confide- ra come una Specie di Governatore della Regia Kavallerizza ; mentre per le di lui mani tutti gli altri Uffizia- b, e tutte le fpefe, che per fervi- gio di quella occorrono , paflar deb- bono; ed egli ne' fuoi libri le regi- ftra : di tutto rende informato il Ka- valleri ZZ o maggiore : V affifte in occa- fioni di preftare nclle di lui mani giu- ramenti : fpedifce , cosi i Titoli , e le Provigioni correfpettive; come le Cer- tificazioni : Tiene Carrozza a quattro Mule ; ma con un Cocchiere fob e come il Primo Kavallerizzo ufa la Livrea del Re : fono ad effo fubor- dinati due Ajutanti ; ed un Computi- Jta; Io cm Uffizio i Conti di Carico e Difcanco delle Paghe ; de Salarj : le raziom , ed altre fpefe , concerne. un altro Uffiziale , Fattere chia- mato , come un Teforiere fi confide- ra : Iiene egli il Conto delle Entra- te della Kavallerizza ; e con Manda- ti del Kavallerizzo maggiore , dal V*. ditore formati , le dirtribuifce ■ Ha la foprantendenza delle Carrozze , af- fiftito da due Ajutanti della Forie- e da un altro , che Librador fi 3* 33 na chiama , a cm la diftribuzione di pa^ glia, orzo, Erba, ed altri rinfrefchi ipetta . ; II Maejlro di Camera , o come fi U ! T 2f tto > s ommelier du Corps , del Re , Uffizio della Corona di Borgoana re- golarmente fuoV erTer' un Grande di Spagna ; riceve gli ordini immediata- mente dal Re , che vefte , e fpoglia • quando non v' e la Regina , dorme nella Camera vicina a quella di S M Comanda difpoticamente alia Came- ra di quel Monarca , i cui Gentiluo- mini , ed altri Cortigiani di sfera diftmta gmrano nelle di lui mani^: Va in Carrozza con quel Monarca in luogo a quello del Maggiordomo mag- gwre inferiore : Tutti gli Abiti , dal Ke ufati , e tutto cio, che , quando :>. M. muore , nella fua Camera ft Mm tro- .6 Belle Precedence f r . T a A : 1u i , e d al Pri^fo e riferbata : fonovi an- i di fua rag,one . La di lui ed ^.^ ^ ^. . . cora quattro Somillieri , <# .Cor^* chiamati , della pnmaria Nobilta , 1 quali, quando quelle Maefta in Cap- pell a fi trovano,,tirano, e ferrano le Cortine. . r E poi che del Privato menzione 11 3° e facta , di dire lafciar non voglio , ',n r-m/sllo Cr\rtf pell r? trova , e « giurifdizione fi riftringc ne Regj Ap partamenti , cominciando dall Anti- camera de' Titolati : matting, c fera apre , c fcrra la Porta della Came- ra del Re , a cm prefenta la Cami- cia : cos! eflb , come i Gentiluomini affiftono in Anticamera e gmg* \ %^*$££ in quella Corte egfi no : cosi praticano in tutte le altie cue , h n onde funzioni : U effi ^-nte fc » C. »« f« ^.^ funzion , pubbl pert! , quanao r.ella Camera di que s attcfa j Monarca alia di lui prefepza fi trova one Spagnuola , rappre- „o : II M^rodi Comer. ^^ ftn f ]a perfona del Re , col quale Chiavi delle Porte , cost a GfH*m ' en ™ ff P . q f , a folo tratta : —. *«- C i:VeTcUaf;lt Sda A e ff g U axh,a m are Perfone r^^; a> 7T t regina in quaJita di bracciere : In ne cofe abbiam dette , di parlare del- le loro prerogative lafciar non voslio • difiinguonfi £fli , come „el Capitolo XVI delta Parte II del Trattato de* leri^zo maggiore , coif autorita deali Ordini alia Kavallerizza della medefi- ma Regina . guattro Maggiordomi di Settimana 40 Titoli gia accennai in tre CJaffi Z ™-7° Ma ^- ,l3r f on " di Settimana fla la cti g^uasione'r jSfc Z- E^^M'. %& tf|2^ ca vengon diftinti : Per rLfn A\ m±\ , L a»tmte . hfli in aflenza del ca veogon diftinti • Per conto Him. 1 P Q,nne : Uh In aflenza del della I & convien fapefe" Te^Z I ^^ dl ^ Ved ^*™ ■ per prender pofleflb della loro Digni- ta , ad L eflb Monarca fi prefentano , S. M. dice Courios , efli fubito cuopro- 110 : indi cominciano a parlare : quei ■ ?• L o laf3fe ' do P° efferfl Prefenta- ti alia M. S. ntirandofi due pafli indie- tro , cominciano a parlare : il R e al- Jora dice , Courios ; ed efli, copertifi, alcune parole profferifoono , levatofi pofcia il Cappello , e ftando fempre icoperti ,1 complimento profeguifco- no : Gl, altri della III. Qafle, giunti alia prefenza del R e %> ftando fempre Atzneo Tom.V. Compongono un Corpo a quello della Cafa del Re del tutto confimile : Quan- do alcun Grande di Spagna muore quegli , che di Settimana fi trova , iri nome della Regina coir Erede a com- phmentare fi {porta . Generalmente parlando , la Cafa d y efla Regina di tutu gh Uffizj a quei del Re confimili e coltituita. Oltre molti altri Uffizj , c he pari- 41 mente il noflro aflunto non riguardano, quello di Cameriera maggiore , come di flima grandiffima , ad una Dama Vedova , Grande di Spagna, fempre Mm z fi con . 278 fi conferifce Delle Precedence dalla di lei autorita le 43 Dame , Guardia maggiore , Signore d onore , Cameriere , Guardie , e tutta la minuta fervitu dipendono : aflifte efTa alia Regina, cosi quando fi vefte , come quando fi fpoglia , ed alia Men- fa 1' accompagna : cosi quando efce in Muta , fervita dal lato dal fuo Kaval- lerizzp , con Cavallo di Corte. 42 Le Dame parimente della Regina , in numero di otto , fono fempre figlie, o Mogli di Grandi di Spagna : alter- nano il fervigio di Guardia ogni gior- no : dopo la Collezione , afliftono a S. M. quando fi vefte ; alia Tavoletta; alle Regie Udienze , per ordine dopo la Cameriera maggiore parimente afli- ftono al Pranzo , ed alia Cena la Ca- meriera di Settimana , e /' Ajutante di Guardia , inter vengono , porgendo , e levando i Piatti ; e dandole da bere ginocchione . Quando la Regina efce di Corte , la Cameriera di Guardia va al di lei feguito dopo la Muta della Ca- meriera maggiore. Una Dama d' Onore , che Guardia maggiore fi chiama , tiene le Chiavi deir Anticamera , e delle Porterie: al- ia Cuftodia degli Appartamenti della Regina , ed al contegno , cosi delle Cameriere , comed'altre , che fervo- no insrigila . Ne' tempi andati le Da- me d\ Onore erano otto ; prefentemen- te fono fedici ; tutte Signore di diftin- zione , ogni giorno la Guardia alterna- te : afliftono alia Tavoletta , alle U- dienze \ ed alia Menfa per fino a tanto che la Regina fiafi lavate le mani . Una Gentildonna particolare , che Aiajata fi chiama , calza , e fcalza la Regina : aflifte alia Menfa mattwa, e fera ; porgendo i Piatti alle Dame : quando b. M. efce di Corte , va dopo le Dame , porta feco in Carrozza una caiTetta d' Argento; entrovi tutto cib, che occorrere pub . 44 L'Impiego di Cameriere viene efer- citato da dodici figlie di privati Kava- lieri , e Miniftri Togati : prefentano Efle gli Abiti ; mettono le Scarpe alia Regina ; e portano i Piatti alia Men- fa : ordinariamente la piu Anziana ha permiflione della Cameriera maggiore > e f afliftenza di una Duegna , o fia Donna d' eta , civilmente nata , non f\ pratica , fono fervite di una Carroz- za di Corte . Le Duegne fono Vedove di rifpetto , ma di grado a quello del- le Cameriere inferiore : portano un di- ftintivo del loro ftato Vedovile ; in Idio- ma Spagnuolo Toccado chiamato : fer.- vono alternativamente ogni giorno in Anticamera , in aprire , e ferrare la Porta della medefima , le Chiavi del- la quale alia Guardia maggiore confe>- gnano : accompagnano le Cameriere , tutte le volte , che efcono ; preferen- dole in Carrozza , giufta la loro an- zianita : Altre Duegne d' inferior con- dizione , col Titol di Guardie diftinte,, anch'efle in Anticamera afliftono : ter- minato , cosi il Pranzo , come la Ce- na fmorzando i lumi , fi ritirano : di 45 la cuftodia della Biancheria , e de Pizzi: un altra della Tavoletta: quan- do efcono di Corte , che , fenza la tutro cio , che occorre , alh Guardia maggiore debbon render conto . I Sereniflimi Principi d' Afturias , e i Reg} Infanti hanno la loro Corte a parte ne' loro Appartamenti, colla Fa- miglia , si alta , che baffa , a quella della cafa del Re correfpettiva : A ciafcuno di efli un' Ajo ; un Governa- tore ; un Tenente ; ed un Geatiluomo, di manic a , o di hraccio chiamato , af- fifte : detti Gentaluomini in Anticame- ra entrano colla Chiave Cappona : il piu anziano di loro efercita la Carica di Maftro di Camera ; ma fenza Tito- 10 , perche tal Carica nella Corte di efli' Principi non fi ufa . Ajo del Prin- cipe 4! Aflurias . e fucceflbre alia Co- rona , e fempre un Grande di Spagna : 11 Tenente e Kavaliere qualificato , e di diftinzione . 'II Gentiluomo di Ma- nka ; fiafi del Principe , o di ,un In- fante , e parimente Kavaliere di qua- lita diftinta , di grado perb al Tenen- te inferiore : non debb' egli mai allon- tanarfi dal fianeo del fuo Padrone . Oltre le accennate Dignita , Can- che, edUffizj , S. M. Cattolica f pe- difce Ambafciadori Ordinarj alle Cor- ti di Roma , Vienna , P*rigt , Lijbo- na s Londra , Venecia , ed a 5w?v- ri : Alle Corti del Nort non ne fpe- difce che de' Straordinarj ; alle occa- fioni dopo la Pace di Munfter fa anchc le fpedizioni dcgU Ordinarj all Haia^ 46 Parte 111 47 II Governo dell' Inghilterra , come nelV antecedents Capitolo fi e accenna- to , Monarchico , dire aifojutamente non Ci puo ; ma tin mifto di Regio , uiriftocratico , e Democratico rapprefen- ta . Gli affari di maggiore importanza dalJe rifoluzioni del Parlamento dipen- dono ; Magiftrato , o Corte , che ne J tempi andati Conftglio del Re fi chia- mava ; e non d' altri foggetti, che de* Grandi del Regno era compofto : e quand' anche iJ Titolo , che prefente* mente porta , affunfe , i Principali del Regno folamente vi {\ ammetteva- no . Dopo il governo di Arrigo VIII. i Comuni furonvi aggregati , che il Ter^o jiato formano : £ per maggior chiarezza convien fapere , che in quel Regno quelle Perfone , che fotto la qualita di Baronetri fi annoverano , per Nobili confiderate non fono ; di modo , che i Baronetti , i Kavalieri , gli Scudieri , e i Gentiluomini , tra' Comuni fi afcrivono: quefti pero , co- me una piccola Nobilta , a formar vengono , che fopra* Cittadini la Pre- cedenza godono ; A' Baronet ti fopra' Kavalieri la Precedenza compete , al- ia riferva pero di quei della J artier a , e de* Baronetti fotto lo ftendardo del Re Kavalieri creati . In quel Regno pero altri Ordini di Kavalieri vi fo- no , de' quali nel Trattato della No- bilta" , ed in quello de* Titoli gia par- ' lai. 48 La Corte fuddetta , fenza permif- fione del Re , non pub radunarfi : In di Jui aflenza , ma d* ordine Regio ,, dal Cuftode del Regno gli ordini fi fpic- cano : In tempo della minorita di quel Monarca tale autorita appreno il Pfo- tettore del Regno rifiede . Le Adu- nanze , ove a S. M. piace , fi tengo- no i Ma da qualche tempo nell' antj- co Palazzo di Weflminfter foglion fe- guire , ove i Pari hanno una Came- ra , da quella de? Comuni feparata . Prima del Regno di Arrigo VII. tut- ti gli Atti in Idioma Franzefe fi fcri- vevano ; a' tempi noftri T Inglefe fi ufa. 49 La Camera de' Pari , ove il R e colla Corona in Tefla , per prefeder- vi , fi porta , e compofta di Principi del Sangue , de' Grandi Uffiziali del- Cap. IX. Z79 la Corona ; de Duchi , Marchefi -, Conti , Vifconti ; e Baroni . E per lo Stato Ecclefiaftico di due Arcive- fcovi , e di Ventiquattro Vefcovi . I Grandi Uffiziali fono , il Grand' Am- miraglio ; il Gran Cancelllere ; il Gran Teforiere ; il Prefidente del Conftglio del Re ( del qual Mag.ifl.rato appreflb parleremo ) II Gran Ciambellano d* Inghilterra ; il Contejtabilp , e "1 Mare- fciallo ; Avvertire pero conviene , che le due ultime Dignita non hanno luo- go che in tempo di Guerra; o in oe- cafione di qualche folenne Cerimo* nia , come e quella della Coronaziq- ne del Re . Avvertire parimente con^ viene , che 1' Uffizio di Gran dam* bellano d y Inghilterra , ereditario della Famiglia d' Oxfort , da quello del Re e diverfo .. L* Ammiraglio , come fi e accen- $0 nato y e il Primo Uffiziale del Re- gno : la di lui principale ingerenza fo- pra le Annate Navali verfa : quella del Conteftabile fopra le Terreftri . La Camera de' Comuni e compofta S r di Ottanta Kavalieri per lequaranta Contee , o. Provincie d' Inghilterra : Altri dodici Kavalieri v' intervengono per le dodici Contee del. Priricipato di Galles : V intervengono ancora cin- quantaquattro Cittadini , quattro de* quali per la Citta di Loridra : degli altri due per ciafcuna delle altre venti- cinque Citta : : fedici Baroni pe' cinque Porti , i quali nel Parlamento non pafsano che per femplicf Cittadini \ ma , per efferfi fegnaiati negl' Impie- ghi , in Mare da effi efercitati per la » difefa del Regno , per antico coftume col Titol fuddetto fi difiinguono . Per la medefima cagione godono ancora la prerogativa di fpedire quattro de'loro Cittadini , per portare il Baldacchino fopra la Tefta del Re nella cerimonia della fua Coronazione : -Hanno pari- mente luogo nel Parlamento quattro Cittadini per le due Univerfita : circa altri Trecento trenta Cittadini pe' Bor- ghi , o fien piccole Citta ,. che afcen- dono al numero di cenfeffantotto , cia- fcuna delle quali fpedifce due Deputa- ti ; alcune volte uno folo Le deliberazioni di effa Corte dz una %% Camera all' altra fi comunicano , affin- che 280 Delk Precedence che cib , che dall'AIta fi rifolve, dal- 1 Parlamento piu antico . Ne* tempi an- U Ba/fa , o fia dt Comuni , fia appro- dati verfava fopra il Govern© del Re- S$ $4 55 56 vato : cosi per lo contrario ', poiche tutte le Rifoluzioni dall' approvazione d* amendue le Camere dipendono : ma cofa non v' ha , che , quant unque da effe Camere approvata , di Ordinanza abbia forza , fe prima dal Confenti- mento del Re non e (lata corroborata • Seguita per tanto la lettura di ciafcu- na Deliberazione , quando al Re pia- ce , fi dice ; le Roy le veut \ s egli la difapprova , fi dice : le Roy s 3 avu fera ; ed in quefto cafo la Rifoluzione abolita s'intende. Da quanto fin qui detto abbiamo fi comprende , che il Parlamento , non folamente come un Configlio fi confi- dera ; ma , come fi e accennato, una Corte di Giufli^ia rapprefenta , di Sog- getti fpirituali , e temporali eompo- fta , che in qualita di Giudici , da' piu celebri Giurefconfulti del Paefe aflifti- ti , prefiedono . I Comuni , che , come Grandt In- quifitori della Nazione fi confiderano , qualfifia Perfona del Regno avanti quel fupremo Tribunale ponno accufare . Al tempo dell' Efecranda Ribellione la loro Camera pretefe di rapprefenta- ie anch' effa la Corte di Giufti%ia , a fegno , che , fenza autorita , cafTando ancora la Camera de 3 Pari , per for- mar Effa fola il Corpo del Parlamen- to , e dare al Regno la Legge, a com- metter* il pur troppo noto Parricidio nella perfona del proprio Re avan- zoffi • Al Parlamento la prima Corte di Giuftiz* a > B anco &e ale chiamato, fuc- cede , e cosi detto , perche in altri tempi il Re fovente vi prefedeva , fe- dendo fopra un alto Banco , a pie del quale quello de J Giudici era collocato . La fua autorita verfa fopra la Vita di tutti i Sudditi del Re per Delitti di Tradimenti , Fazioni , ed altri di fi- mil natura . Corregge i Decreti , e le Sentenze di tutti i Giudici del Regno, quando vi fi trova errore di fatto , o di ragione. II Configlio di Stato , col Titolo di Privato , e Segreto diftinto , e compo- fto di Soggetti , cosi Ecclefiaftici , co- me Secolari > fcelti dal Re ; ed e del gno ; fegnatamente in ordine a gli Af- fari di maggior rilievo . A'noftri gior- ni non s* ingerifce , che nelle Cofe , che il pubblico bene , e la difefa del Regno riguardano . Gli Affari , che giufla la difpofizione delle Leggi dello Stato ponno effer decifi , dalle Corti di Giufli^ia , vengono efaminati , e rifo- luti . Alia tefta di efla Corte antica- mente un Prefidente fedeva : ma tale Carica e ftata fopprefTa » II Re in fuo luogo vi prefiede . V inter viene fem- pre uno de' due Segretarj di Stato , che in qualita di Configliere fi confide- ra. Effi Segretarj hanno la Cuftodia del 57 Regio Sigillo , Signet chiamato , che in tutte le fpedizioni , che dal Re fi firmano, ed in tutte le Lettere fi ado- pera. Nel Banco Comune , o Corte de 3 Li- 58 tiganti , Comune chiamata , gli Afrari ordinarj fi decidono . La Corte che del- le Finance , o dello Scacchiere si dice , perche il Tappeto , che quella gran Tavola cuopre , e fatto a Scacchi , verfa fopra %V Intereffi del Teforo , e fopra le Regie Rendite . Cosi la Corte del Tappeto Verde , che nel Regio Pa- lazzo , fi tiene , fi chiama , perche di tal Colore quell' ornamento e compo- flo . Un* altra Corte di Cancel leria fi no- 59 mina , perche per Giudice ha un Can- celliere d? Inghilterra , che , giufta la difpofizione delle Leggi del Regno , o per Equita , le Caufe decide : forma per tanto due Corti in una fola unite : la Corte dell" Equita ferve , per troyar riparo alle fraudi , ed alle fuperchie- rie : o quando v J e modo , moderare il rigore delle Leggi , e la feverita d' altri Tribunali. Alle Corti Suddette fi pub aggiugner anche la Camera , della Stella chiama- ta , perche la fua Adunanza a Weft- minfter in una Camera , lo cui Pavi- mento e formato a ftelle , & ftabili- ta : quivi le Caufe de* Sediziofi , e de Ribelli fi decidono : fuoi Giudici fo- no , il Cancelliere , il Teforiere d* In- ghilterra , il Prefidente del Configlio del Re, il GuardafigilU part icolare , tuttx i Con* 60 i Configlkri di Stato , si Ecclefiaftici , che Secolari , i Baroni del Parlamen- to , dal Re chiamativi , co' due Gfi#- Jii^ieri CaphaVi dp' Banchi . 6 1 Per con to della Precedenza fi proce- de coll'ordine , che fegue , cioe dopo il Re , i Principi del Sangue, eiGran- di Uffiziali della Corona, de'quali gia fi e parlato : indi in primo luogo i Du- chi : II. i Marchefi : III. i Primoge- niti de' Duchi : IV. i Conti : V. i Primogeniti de' Marchefi : VI* i Ca detti de* Duchi : VII. i Vifconti : VIII. i Primogeniti de' Conti ; e i Cadetti de' Marched : IX. i Baroni : X. i Primogeniti de 1 Vifconti, e i Ca- detti de' Conti: XL i Cadetti de' Vi- fconti; e quei de' Baroni . II Re Gia- como pero ordino , che efli Cadetti de' Vifconti , e de' Baroni doveflero ceder la Precedenza a' Kavalieri della Jartiera , ed a' Banneretti , creati , come fi e accennato , fotto lo Sten- dardo del Re , ed in tempo di Guerra nell' Armata alia fua prefenza . 62 Oltre gli Uffiziali Maggiori vi forio anche quei , che feguono ; vale a di- re un Contefiabile per ciafcuna Provin- cia , che , come Gran Prepofio , fi confidera . I Procuratori d'Uffi^io del- le Citta anch' efii Contejiabili fi chia- mano ; Titolo a'Comme/farj delle Par- rocchie , parimente comune . Un Se- gretario di Stato fegna le Lettere pa- tent! : Una Guardia della Corona , e della Spada d' Ingbilterra : ha facolta di portare una Corona , ma di piom- bo . In ogni Contea fi fpedifce per Governatore un Vifconte , in quell' Idioma Scheriff chiamato , che lo ftef- fo che Gran Prepofio fignifica . In ogni Contea un Governatore ri Cede , che col Titol di Lnogotenente fi diflingue. Sonovi poi i Governatorl defflTPia^e del Regno. 1 63 La Corte fuddetta fpedifce anch' effa gli fuoi Ambafciadori alle altre accennate Corti , alia riferva di quel- le di Roma , e di Vienna 3 ficcome della Repubblica di Venecia , ove fuol fare fpedizioni ftraordinarie : Ne fpe- difce uno alia Porta per la ficurezza del Commerzio de' Sudditi in Levan- te , ma fotto la Bandiera di Francia . Dopo che dell'Anno 1585. la Regina Parte 111 Cap. IX. z8i Elifabetta ebbe impiegato il Co: di IJ. cefler nel Comando delle Armi ne'Sta- ti delle Provincie Unite , perche per la ficurezza del rimborfo delle fom- me da effa a quelle preftate , teneva Prefidio in alcune delle loro Piazze , credeva dover aver anche parte ne' loro Configli ; permifero efii Stati per tanto che un di lei Minifiro nel loro Configlio di Stato fofle ammeflo : ma, dopo aver rimborfato il Re Giacomo delle fomme dovute ; e con cio le lo- ro Piazze difimpegnate , tale dipen- denza non volendo piu foffrire , aven- do faputo dell' Anno 1626. che il Ki/- grei a Dudlei Carleton Ambafciadore d' Inghilterra all' Haia fucceder dove- va , al Re Carlo fecero dire , che il fuo Ambafciadore col rifpetto al di lui Karattere dovuto fi riceverebbe .; ma che erfi piu non permetterebbono ch'egli nel loro Configlio di Stato fof- fe ammeffo ; mentre le ragioni , per cui gli Stati eranfi indotti ad accorda- re , a Elifabetta tale vantaggio, eran cefiate : che a Carleton 1' affronto d' ufcire dal pofio da efib occupato in- tanto non avevano fatto , in quanto fapevano , che dal Re preflo farebbe fiato richiamato : ma , che dal Suc- cefibre veniffe occupato , foffrire piu non volevano : Gl'Inglefi , molto of- fefi moftraronfene , e la Repubblica d' Ingrata accufarono : ma ad acquie- tarfi furono coftretti , e tutto il loro rifentimento in non veder piu Amba- fciadori Inglefi all' Haia , ma un Mi- nifiro del II. Ordine , fi riftrinfe : e ccsi praticarono per fino a tanto, che dell'Anno 1668. avendo Hilliam Tem- pi* conclufo il Trattato della Triplice Alleanza, Giacomo IL ordinogli, che in qualita di fuo Ambafciadore Or- dinario all' Haia rifedere doveffe : e dell'Anno 1674. in qualita di Straor- dinario rifpedirvelo ; cosi rifpettiva- mente pofcia, come fappiamo , e fuc- ceduto , e tuttavia alia giornata va fuccedendo. ^ CA- 28z Delle Precedence CAPITOLO X, Delia Vreceden%a tra l{e di Tor- togallo $ Toknia $ Dammar* ca , e Sve^ia » i PE la difpofizione del Cerimoniale \^ Romano di Paride de* Graff '■> e '1 Difcorfo della Corte di Roma del Kav. Girolamo Lunadori fi attendono , Y Ordine della Precedenza tra' fopr'ac- cennati Re , come quivi , e nel mio Trattato de' Titoli fi dice , tener con- viene : ma , perche a quella Decifio- ne tutti effi Re non fi attengono , le Tagioni > che , cosi a favore degli uni , come a favore degli altri , fi adduco- no , nel prefente Capitolo efporremo , lafciando poi , che altri di maggior' intendimento , ed autorita la Contro- verfia decida ; come per conto di tut- ti i Principi nell' Avvertimento di que- fio libro mi fono proteftato. 2, Diremo per tanto , che , ficcome fcrittori non mancano , che per le ra- gioni nel Capitolo V11I. di quefia Par- te accennate , il Regno d* Inghilterra per conto di Precedenza a quello di Spagna antepongono , cosi per conto di Portogallo altri , come nel Capito- lo XVU. della Parte 11 del detto Trattato de' Titoli gia diffi , il contra- rio tengono : In competenza poi tra' quattro Regni , de' quali ora andia- mo a parlare , per le ragioni in det- to Capitolo XVII. e ne" feguenti della medefima Parte addotte , pare , che a quello di Portogallo la Precedenza dovnta fia ; mentre , fe della fua an- tichita , della Religione ; della poten- za , e delle Guerre da effo foftenute fi cerca , fuperiore a gli altn effer fi trova ; poiche quei Popoli co' Roma- ni per lo corfo di dugento , e piu no fede , il Rafendo neile fue Anti- chita Lufitane ; // Turrita negli An- nali d y Aragona {a) Girolamo Orofio De Rebus Emanuelis Lufitanite Regis ( b ) e Gio: Mariana De Rebus Hifpa- norum ( c ) i quali Scrittori dicono , che le Gefta di quella Nazione in tut- te le parti del Mondo gloriofe fono ftate , merce le grandiffime loro Con- quifte , cosi in Afia , come in Aff'ri- ca , ed in America : Vallemont nel Capitolo 111. del libro VIII. delle fue Monarchie novelle fcrive , che quel Paefe fu dichiarato Regno fotto il Governo di Alfonfo I. Enriquez cbia- mato : del 1139. e del 11 60. da Pa- pa Aleffandro III. tal Titolo fugli confermato : Alfonfo II. poi foggiogo il Regno d' Algarve : Emanuello la maggior parte delle Indie Orientali ; e di tutto il Paefe , tanto di la , quanto di qua dal Gange ; il Seno Perfico , e TArabico. Tali ragioni attefe , e molte altre , 3 che , per troppo. non diffondermi , t ra- te fcio , in Roma dell' Anno 1 557- per tellimonio dell' Her r era nella fua 57c- ria generale (d) la Controverfia a fa- vore del Portoghefe fu decifa , e Pa- ride de* Graft a I luogo citato fcrive , che in quella Dominance la medefima Controverfia tra '1 Re di_ Portogallo parimente , e quello di Sicilia fu di- battuta ; ma che per tal conto del Po- lacco menzione non fu fatta : che air ultimo perb il penukimo luogo fu af- fegnato : Gio: Hotomanno nel fuo libro de la Charge , & Dignite de I' Ambaf- fadeur ( e ) riferi fee , che , cib non oftante , un Ambafciadore di Sigif- mondo Re di Polonia alia Corte di Carlo V- vedendo , che 1' Ambafcia- dore di Portogallo , entrato prima di lui in una Chiefa , in cui l'lmperado- re fi trovava , il luogo da effo pretefo occupato aveva ; accoftatofeli , e pre- Anni ebbero Guerre : in abbracciare folo per la mano in atto di volerli par la Religione Cattolica tra em i pri- lare , diegli motivo di levarfi in pie ; mi fono ftati : delle loro Guerre , ed I ch'egli allora con prontezza quel luo- efpulfione de' Saraceni , ed altre Bar bare Nazioni da quel continente fan- go occupb : con che , cosi all' Jmpera- dore , come agli altri Aftanti die mo- tivo ( a ) Lib. 1, p. 1. eap.tr. ( d ) Lib. 4. *. 24-/-3i8. ( b ) Lib. 8./. 141- ( 6 ) Lib. 3. e . t$. { c ) Lib. 10. cap. 17./. 44*. Pane 111. Cap. X. tivo di ridere .* ma in Roma il citato Cerimoniale fi attende ; e *1 Kav. Lu- nadori al luogo parimente citato fcri- ve , che il Re di Portogallo imrnedia- ramentc , dopo quello d'Aragona , il PoJacco incontraftabilmente preceder dcbbe. 4 Del Regno fuddetto nel Capitolo XXI della Parte 11. deltrattato de* Titoli molte altre cofe gia dhTi ; ma per conto del noftro affunto di fog- giugner' in quefto luogo lafciar non voglio , che in affermare , fe per lo corfo di 450. Anni quel Continente da' Duchi , o da J Principi foffe gover- aato , gli Scrittori non fono d* accor- non cffendo quefto luogo opportuno , per difcuter tale Controverfia , paffando a dare un* occhiata alle Gefta , cosl dell' una , come dell' altra Nazione , pare , che quelle de Svedefi prepon- derino : Pochi fono quei , che non fappiano , quante fanguinofe Guerre lie* tempi andati tra' Svedefi , Norve- ^i , e Danefi feguite fieno ; e con quanto vantaggio de' primi , come Eu tore do: Mitobio ( b ) fcrive , termi- nate : Quante ne* tempi da noi men remoti con varie Nazioni foflenute ne abbiano , le Storie il dicono : In van- dera , ch' effi. altro Piincipe per loro Sovrano riconofciuto non hanno , do- ve per conto de' Polacchi , fi dice , che degl' Imperadori Tributarj fono ftati. Egli e pero altresi incontraftabile , 9 che , fe della fpenenza de Polacchi nelf Arte militare fi cerca , fenza fa- tica fi trova , che il loro Eroico Valore appreffo tutte le Nazioni glo- riofo fi e refo : il perche con ragio- ne Samhofcio in Francia vantofli , che il fuo Re ( di Polonia ) in occafioni di Guerre , fenz' alcun fuo difpendio piu di cento mila tfomini>rmati pub avere : Anzi , come Simone St-dravol- fcio fcrive , ben dugento mila Caval- ji , fenza incomodVre il proprio' Era- rio , per di fe fa "de| Regno , ad ogni Cenno in Campagna armati compari- fcono : mentre que'lla ISfobilta infem- po di Guerra a proprle fpefe a mili- tare, non folamente per Legge T del Regno , ma anche dal proprio gene- rofo genio flimolata , per fino a tan- to che la Pace feguita non fia, obbli- gata fi trova : fe della Oignita fi par- la , a chi il Zelo della Nazione de* Lituani fotto il Governo di Jagellone per la Fede Cattolica noto non e ; la grande Pqtenza Ottomans a proprio cofto in ogni cafo il ridice . A favorede' Svedefi fi dice, a quel 10 Regno in competenza di un* altro, la Precedenza efier dovuta , in cui prima il Governo Monarchico introdotto fi trova: Si de Dignitate qtioeritur (fcri- ve il Grozio ; ( c ) qu che quefti , dopo eflerfi in Italia ftabiliti, co* Feudi i meritevoli premiaflero : che cosi a' tempi de' Normandi fi praticaffe E tra gli altri Matteo Palmierl nella Cronaca delV Anno 776. dell* Imperio de* Longobardi , e di tre Duchi , rap- port aia nella differtazjone 11. di Cam- millo Pellegrini fopra V iftituzione delta Ducea Beneventana , da citati Scritto* ri delle Cofe d' Italia (a) riferita , ef- preflamente il dice . 7 E da offervare perb , che i Titoll di Duca , Marchefe , e Conte alcune volte in una fteffa Perfona , come a' giorni noftri accade , ad un tempo , fenza diftinzione , concorrevano : Si legge, che Lamberto , Marchefe del- la Tofcana , Avo di Lamberto Re d' Italia , Duca , e Mar che je fu chia- mato : La Grande x Matilde nella Pa- ce di Coftanza alcune volte col Titol di Duchejfa , e Condu^trice , altre con quello di Conteffa fu nominata . Nell* Annota^ione XlV. dell' Erudito Prepo- flo Lodovico Muratori , mio Amico e della Repubblica de'Letterati Benefattore , alia Vita di Matilde , Contefja , e Ce> Uberrima Principe/fa d* Italia , fcritta da Donnizone Prete , e Monaco di Cane/fa , delV Ordine di S. Benedetto , rapportata da* Scrittori delle Cofe d y Italia ( b ) fi legge , Tufci* quidem ac forta/fts etiam Spoleti Duces fuere Bonif actus , ac ejus filia Mathildis : fed qua qu#fo ratione Donizo , Canu- fin's Monafierii , in Regienfi Agro fit's , Monacbus , Cos Duces noftros appellat , ad Tufci* Ducatum minime novimus fpeclaffe Regienfem Agrum , & Arcem Canufmam , quam Donizo incolebat : receden^e Aut ergo opinari placeat , Donszonem e Fufcia Provincia originem traxijje , aut ducali quoque Titulo in Longobardicif Civitatibus Dominatam fuiffe AmatbiU dim . In antiquis Mutinenfibus AnnalU bus mm. jf. fuo loco edendis , MathiU dis ipfa appellat ur Dux Tufci* , & Longobardi* , & March's* Spolets , & Marchia Camerin* . Petrus quoque Dia- conus in Chron. Cafftn. lib. 3. cap. 48. ( il dotto Muratori profeguifce ) earn Dominam Tufci* , & Liguria dicit : Ptolemeeus vero Dominam Tufci che il Salvatore fteffo , a quelle parole di Pilato : Ergo Rex es Tu ? rifpofe : Tu dicis , quia Rex fum . Per conto del fecondo in S. Mat- { J I *f*' ?• ( b ) Co »f-- »«•;»• che , feguita la morte d* Aad in Edon , i Duchi a' Re fuccefTero ; II perche N'tecola di Lira ( c ) fcrive , che i Duchi dopo i Re da quella Terra pacquero ; Ed al Regno di Ducea il Titolo fu da- to : cosi per con to della Borgogna e fucceduto , che , come il Cajfaneo ( d ) oflerva , anticamepte di Regno il Titolo portava ; oggidi , come fap- piamo , Ducea s J iptitola ; cosi della Tofcana fi dice , di cui , come Vale- rio Maffimo ( e ) e Livio (f ) fcrivo- no , ed a tutti e poto , Porfenna Re intitolofli : fe dunque il Titolo di Du- ca in quello di Re fu convertito ; e '1 contrario parjmente awenne , pare , che tra' primj , e gli ultimi ^altra dif- ferenza , che quella del Nome pop pafli : II Menochio per tanto ( g ) vuole , che a ? Duchi , di cui fi par- la , ne' loro Dominj anche il Titolo di Maefla convenevol fia ; fentenza feguitata anche dal Tefauro ( d ) il quale foggiugne , che quel Titolo da' Duchi per loro modeftia ufato non £ , affinche tra efli , f Imperadore, ed al- tri Monarchi qualche diftiqzione refti , Ma che anticamente da' Marchefi di Ferrara fofle ufato , il Barbara ( e ) fede ne fa ; ed io ful muro laterale di quella Chiefa Cattedrale verfo mez- zo giorno a letter? di bronzo ho vedu- to fcojpito D'wo Her cult I. Ne ofta , che , procedendo , come fi e accenna- to , tutti i Titoli , Dignita , e pre- rogative dal Papa , e dair Imperado- re , quello , di cui fi park , da eflt Duchi pretender non fi poffa ; men- tre molti Duchi d* Altezza , fegnata- mente jl SereniiT. mio Padrone , cosi dal Papa , come dall J Imperadore ono- rato fi trova . La difputa principals riaffumendo , i| nelle Leggi de } Longobardi trovo , che non folamente della Dignita Ducale fi parla , ma che le Caufe da' Conti decife al Tribunale de' Duchi fi porta- vano : Anzi fi dice , che quefti , in affenza de' Vefcovi , co* lofo Vicarj , per conto degli Eccefii degli Ecclefia- ftici procedevano , Benche cofa credibi- je fia , che i Re , che dall' Anno 476, fjno alF Anno 564. in Italia regnarono, le proprie Leggi , e le Confuetudini oflervar facefiero ? fendo nondimeno i Decreti di quel Codice per la maggior parte del Re Eudige , che , dopo Bamba , o fia Wamba , nella Spagna re- gno, in dubbiotuttavia refta, fe prima de* Longobardi i Duchi , oltre il Co- mando delje Armi, del Governo Civi- le , ramminiftrazione ancora aveffero. Per cofa certa per altro tener con- 14 viene , che di que' tempi 1* autorita d'effi Duchi grandiflima effer dovefle , mentre que' Popoli , quantunque i Re per loro Sovrani riconofcefiero , ^ad ogni modo, coinponendo i Duchi i Co- mizj delle Elezioni , ed avendo effi , per quanto dalle medefime Leggi de* Longobardi fi raccoglie , in loro pote- re delle Armi delle Provincie il Co- mando , dalle frequenti Ribellioni , che di tempo in tempo fuccedeyano , a comprender fi viene , che il loro Principato poco meno che per indi- pendente fi confiderava, e fino a J tem- pi delle Vittorie de* Franzefi cosi av„ venne . Scrittori non mancan , che vogliono 15 che , dopo la Vjttoria da Carlo Ma- gno fopra Defiderio riportata, il Titol di Due a foffe abolito ; che la Digni- ta di Marchefe introduceffe ; e fe for- ma del Governo de s Conti in p^ tor- pa lie ; I d ^ Ctnfuet. Burgund. proam. v. Dux «. 5. v. & olim erat . ( fi ) Ub. 3. */■ ^ V a <- ™< n * ( f ) Lib.i.abu>b. Co»4. ( g ) ^M-loz.n.^v ^undoc^probaturvols^ tr4ttma f aeitVQ l x . ( b ) ?r*f.*44tt. Vtdmonu ».u. v. minuj f tim obfiat. ( x ) Ccnf.70. »jo. tiffin. v. f^«/«« * naffe ; e'l Bulingero , coir autorita di una antlca Cronaca di S Dionigio , di- ce , che , durante il Regno di quell' Eroe , per ovviare le inteftine Difcor- die , cosi fu praticato : In un' altro Codice n> s. per 6 foggiugne , aver of- fervato , che la Dignita Ducale la Soggezione di quattro Conti almeno richiedeva ; che da Eginarto , contem- poraneo Scrittore , ne' termini da me neir accennato Capitolo XIV. della Parte 11. del Trattato de Titoli rife- riti , confutato ii trova . i S E la fentenza fuddetta da non po- chi Scrittori s' impugna : fe de J Tito- li 1' antichita fi confidera ( dicon ef- fi ) deir iftituzione della Ducale Di- gnita in piu luoghi del Vecchio Te Parte III Cap. XI. 2,89 itamento , come fi e accennato , fi park : Anzi il Freccia (a) fcrive, che il Titolo fuddetto di quello di ' Principe piu antico confiderar fi deb- be : Che , quantunque nella S. Scrit- tura anche de* Principi fi parli , tal Voce , come generica , ufata fi tro- va ; e con ragione quello Scrittore cosi T intende ; poiche , come noi in pratica veggiamo , in largo fignifica- to , ogni Signore , che ftati poffeda , Principe appunto fi chiama : Titolo , che non folarnente a quegli , che di Principi , in particolare il Titol por- tano , ma anche air Imperadore , a* Re , Duchi , Marchefi , e Conti So- vrani fi adatta ; Colla diftinzione pe- ro , che la Ducale Dignita , per fen- tenza dell* Alvarotto ( b ) per le ac- cennate ragioni , alia Regia proffima fi confidera . 1/ Alciato andi' eflb i Duchi dopo il Re colloca , e poco dopo, de'Spettabili parlando, de' Prin- cipi fa menzione ; e tra que* Duchi , che di Dignita fregiati non fono , gli annovera : Opinione , che d' effer fe- guitata degna mi fembra , mentre come fi e detto , anche i Duchi Prin- cipi fono ; e fignificando la Voce Prin- cipe , Pr'mo , e Capo-, anche a gl* Inferiori , che Primi , c Cap/ fono , come T Aldobr and/no (c ) offer va . fi I adatta : il perche , come il TiraqueU lo ( d ) anch' effo riflette , V Imperar dore , e 'I Papa , a' Duchi fcrivendo, Principi ancora gli chiamano. Egli e pero altresi vero , che an- 17 che per tal conto alle Confuetudini de* Luoghi ricorrer con viene: In Italia, generalmente parlando , come il Frec- cia al luogo citato , e Y Ammirato fcri- vono ( alia riferva del Regno di Napo- li , dove pero il Duca d' Atri il fuo Titolo con quello di Principe non can- gerebbe , J a Duchi fopra' Principi la Precedenza compete : II Maftrilk (e) volendo renderne la ragione ,-anch' ef- fo dice , che la Ducale Dignita al Regio Splendore fi accofta : che ne' lo- ro Dominj Principi , Marchefi, Con- ti , e Baroni fi trovano : per eferri- pio la Sereniff Cafa d' Efte in vifta mette; e con ragione , fendo Ella per 1* antichita del Sangue si illuftre; del- la Ducale Dignita ; e delle tante E- roiche Gefta , da tanti , e tanti Scrit- tori , riferite ; e tra gli altri dal Vo- laterrano , dal Sabellico , dal Bbndi dal Giovio , dal Platina , dal Pigna * dal Muratoriy oltre ranti altri nel Ca- pitolo XXIX. della Parte 11 del Trat- tato de 3 Titoli da me accennati , i qua. li tra molti quel famofo A^o in vi- fta mettono , che fotto il Poncificato di Gregorio IX. dell' Anno 1240. la Chiefa Romana da Salinguerra , Ca- pitano delY Imperadore Federico , in- fultata , valorofamente difefe ; il per- che quell' Eroe del Titolo Difenfore della Chiefa fa fregiato . Se alio Stato di Milano ci volgiamo, 18 fi trova , che i Sovrani , che V hanno poffeduto , col Titolo , di cui li parla, fono fiati conofciuti . Amedeo VIII. Conte di Savoja , quantunque ne' fuoi Stati , anch'effo come Re confiderato , come nel Capitolo XXVII. della Parte II. del Trattato de" Titoli accennai , di quello d\ Duca fi compiacque : Titolo, di cui delf Anno 1426. dall* Imperado- re Sigifmondo nel Caftello di Montbuel in Breffa fu fregiato ; quantunque le Let- ' V o^' *' "' 19 ' vaecedamut nune ad dignitate i dignitatem daeumtit. quis dieatur Dax . DelJe P 290 Lettere d' Erezion^ in Cbambery fpe dice apparifcono . Anche lo Stato di Mantova , come nel Capitolo XXX. delta detta Parte 11. dello fie/jo Tratta- to de'Titoli gia diffi , da Carlo V. in Ducea fu eretto , Un Ambafciadore di quel Duca con quello di Savoja la partita pretefe : la Controverfia fu ri- meffa al Duca di Feria , di quel tem- po Governatore di Milano , dal quale per molte ragioni per parte della Savo- ja addotte , a favore di quefta fu decifa . 19 Per conto de' Duchi d' Italia del Titol RAlteXZ* fregiati; avvertire pa~ rimente fi debbe , che i loro Difcen* denti Primogeniti anch' effi del medefi- mo Titolo godono , e che , portando- £ alia Corte di Roma , per prefW Ubbidienza al Papa ; o per altra ca- gione , non folamente fopra tutti i Baroni , ma per Decreto di Sifto V. riferito dal Mucan^io nel [uo Diario , anche fopra tutti gli Ambafciadori , la Precedenza godono , leggendofi nel- 1' accennato Decreto : Die V. Mart it 15S6. , feria IV. SS. D. N. Sixtus Pa- pa V. in Secreto Conciftorio , inter alia decrevit , quod Princip ibus film , aut Nepotibus etiam Primogenitis , venien- tibus ad Urbem , pro obedientia prar- ftanda Santliff. , vel alia quacumque de caufa , in Conciftoriis publkis , & Cap- pellis locus ajjignctur in fupremo gradu Solii a dextris Pontiftcis , fuper omnes Oratores ; & in Cappella turiftcentur \ eifdem Pax detur immediate poft Cardi- vales , ante Epifcopos affiftentes . Indi il Mucanyio foggiugne : Et it a obferva- tum fuii cum Principe Raynutio Fame/to Alexandri Ducis Parma , & Placenti* ftlio , in Conciftorio publico eidem dato die VIII. ejufdem Menfts ; in Cappella die IX. Mart ii Dominica tertia Quadra- geftm effi partecipano , ed alia giu- Ateneo Tomo V. Cap. j^L 291 rifdizione della Camera foggetti non fono : In vigore di una dichiarazione di Federico I. , delf Anno n 66. in Ratisbona feguita ; di un* altra di Carlo IV. dell* Anno 1366. in Vien- na : Di un' altra di Sigifmondo dell* Anno 1437. in Praga : di un' altra di Carlo V. del 1530. in Augufta , a 1 Ducbi di Borgogna , di Lorena , e di Savoja paragonati fi trovano ; anzi a* fuddetti preferiti ( g ) ed in niuna co- fa all' Imperio fono foggetti: Sicche, quantunque le perfone degli AfferTori rapprefentino .-, per lo fcftentamento della Camera nulla contribuifcono ; il perche il Fifco a titol di mancanza d* adempimento di Contribuzioni con- tro di loro non procede ( h ) OiTervare parimente fi debbe, che, 24, oltre i Titoli , che V Imperadore ne* fuoi Stati Ereditarj a fuo arbitrio va creando , i quali dell* Imperio non fi dicono , altri ve if ha , che in tre or- dini fi diftinguono , de quali i primi dell' Imperio fi chiamano , perche tanto per conto delle Perfone , che di tali Titoli fregiate fi trovano, quan- to de loro Feudi , dall' Imperio fola- mente dipendono : I TitoJati del II* Ordine quegli fono , che di una , o piu Terre Signori , dall' Imperio im- mediatamente dipendono; ma di qual- che Feudo ancora fono Padroni , che ad altro Principe particolare e fubor- dinato ; onde di quello fono Vaffalli , e qualche Tributo gli rendono : Del III. Ordine gli altri fi chiamano , i quali Feudo , che dalf Imperio im> mediatamente dipenda, non poffedono; il perche nelle Diete luogo non han- no : I primi pertanto , de benefizj deir Imperio partecipando , di condi- zione maggiore , e come piccoli Sovra- ni , fi confiderano: Onde coif Impera- dore ad effi poco debito corre : molti di loro di batter Moneta, e d'altri di- ritti le prerogative godono ; il perche gli Elettori di contraer con effi paren- tele non ifdegnano . Quantunque i Conti Palatini del 2$ Oo Reno, ( a ) Caul, p ,. Conf. 44. ( b ) D. e. 4. «. 8. I4 . ,5 .e 18. ( c ) R e r. German.tw. 1, ( f ) De Regal, e 4. * 1 5. hb. 1 ( g ) Cufpian. in Aufir. f. \z. e tf. %e *7 zgz DeJle Precedence Reno , e i Marchefi di Bt andemhurgh in Alemagna piu che Duchi ccnfidera- ti fieno , tali loro Titoli a quello di Duca in generale non derogano ; men- tr* etfi Conti , o Marchefi femplice- mente non fono ; ma ancora F.lettori e Margravj ad un tempo , che come prime Dignita. delT Imperio fi confide- rano ; e con ragione , mentre gli E- lettori quella figura fanno , che a tut- ti e nota ; £ i Margravj , dal popolo cosi chiamati , per que' Marchefi s' in- tendono chedi Sovrane giurifdkioni Si- gnori fono , a diftinzione de' piccoli Marchefi di puro Titolo , o che qual- che piccolo Feudo poffedono, ad altro Principe foggetto , che ne'Decreti Im- perial! Marchefi fi chiamano ; dicen- dofi per corito di quelli , a cagione d' efempio Marcbefio d? Avia , Marcbefio di Cappo: di quelli MargravioBaraitt y Margravio d' Afpacb . Cosi rifpettiva- mente d'altri . Convien credere , che in Mofcovia jl Titol di Duca di quello di Principe in confiderazione maggiore fia , men- tre in una Lettera di Peterbourg in da- ta di 8. del Mefe di Giugno del 1727. fi. legge , che il Principe di Menzicoff , dopo eflerli ftata promefla in Spofa la Sorella del Regnante Czar , depoflo quel Titolo , T altro di Duca affunfe . In Francia anticamente i Conti in due Clafli fi diftinguevano ; Tuna, che i Sow am conteneva , Taltra de* Dipen- denti chiamata > di cui De la Roque nel fuo Trattato della Nohilta molti e- fempj rapporta : Pajquier nelle fue Ri- cercbe , ed altri Scrittori dicono, che, per formate un Conte , quattro Vi- fconti ad eflb fubordinati fi richiedeva- Comunque fi fia » a' noftri giorni no il Primogenito del Delfino come fappia- mo , non di Conte , ne di Principe > ma di Duca diBorgogna il Titol porta. I Cadetti della Cafa Reale con quelli di Duchi di Bern , d y Anjou , di Bre- tagna , ed altri fi diftinguono. Fra'Ti* tolati di nuova Erezione i Duchi fopra gli altri la Precedenza godono : Indi i Principi i pofcia gli altri , di cui nel {i'guenu Capitolo parleremo » Per conto della Spagna offervo , che 28 il SuccefTore prefuntivo in quella Co- rona Prencipe d* Anurias , come fi e detto , ,s* intitola : In que' Regni i Conti in confiderazione grande fi ten- gono ; e molti di efli della Dignita del Grandato fregiati fi trovano : Non poche Famiglie della primaria Nobilta perb Grandi anch* efle , del Titol di Duchi fi gloriano . In Inghilterra , come fappiamo , il 29 Succeflbre prefuntivo nella Corona di Principe di Galles il Titol porta: II Se- condogenito Duca d' Jprch fi chiama .» I Conti , in quell* Idioma Ear ch chia- mati j fono tut ti Pari del Regno, dal Re col Titol di Cugini trattati : Qoaaofe- do di tal Titolo il Diftintivo ricevono., quel Monarca mette loro il Mantello fulle fpalle ; la Spada al fianco , ed una Berretta in Capo, indi loro confer gna il Regio Diploma: Ciafcuno di ef- fi viene diftintb col nome della Provin- cial della cui Capitale il Titol porta , alia riferva di due , de' quali li uno e perfonale , Marefciallo d y Inghilterra chiamato ; 1* altro dell* Illuitre.Fami- glia di Rivers, lo cui primogenjto Con- te s' intitola . Arrigo VII. le Dignitk feudali di 30 Duchi , e Conti a femplici UfEzj , e Cariche Vitalizie , fenza giurifdizione ridufle. A J Conti , affinche decorofa- mente trattarfi poteflero , il Tf r^o de- naro di tutto cib , che dalle Caufe nella Contea di ciafcun Titolato fi efi- geva , affegnb, che per ^ a'noftri gior- ni piu non fi pratica; ma il Re un J An- nua Penfione loro afiegna , che antica- mente molto fi confideva . Prefente- mente Conte non v' ha , che beni pa- trimoniali in abbondanza non pofieda . Diftinguonfi efli col Titol di Mylord ; che lo-fteffb fignifi cache quello diMon- feigneur in Francia . Come fi fia perb, col MutJo nel fuo 31 Gentiluomo c con tanti , .altri conclu- der conviene , che, quando Legge par- ticolare non vi fia, la Confuetadine at- tender fi debbe . La Nobilta de' Stati di Terra ferma della Repubblica di Ve- nezia, come il P.Menepier { a ) offer- va , .,- ; 1 ( a ) Det pnttv. de Nibtejf. fie Vtmi.fiJlW Parte 111. Cap. XII ira , la medefima fi e che quella d* al- tri Stati : de Feudi , elf efTa poffiede la qualita feco porta : de Marchefi , Conti , ed altri Titolati vi fono , che jfopra le Armi i fregi dellc loro Di- gnita. efpongono ; ma , cib non oftan- te , i Patrizj Veneti , che , come quegli che il Corpo della loro Repub- blica rapprefentano, e la Sovranita fo- pra quella Nobilta efercitano , che di quel Corpo non e , come di ordine Su- periore pertanto fi confidera : I Tito- li di Duchi, Principi, Marchefi , Con- ti , o fimili efli Patrizj Veneti non af- fumono ; ma i Nobili anche Titolati di efTa Terraferma , in qualfifia Luo- go precedono . '32, Generalmente per altro tra* Duchi > e Duchi quei, che prima a tale Digni- ta promofli fi trovano , fgli altri pofte- riormente creati preceder debbono , quantunque gli ultimi di Stati mag- giori Padroni fieno , perche , quanto piu prefto una Perfona al Principe Ser- vigj ha preftati , per premio de* quali da effo prima degli altri di quella Di- gnita e ftato fregiato , tanto piu a quel- li preferito effer debbe ( a ) CAPITOL. O XII. Delia Vreceden^a tra Marchefi j Conti $ Vifconti $ e Baroni . [1 ' T)Rima altro non competano ; ftcche tra efli la diftinzione apparente fta : E quan- do cio colle Inveftiture provare non ft poffa , dalla Confuetudine almeno rifulti ( e ) e tale Confuetudine , con- cludentemente provata , quantunque alia difpofizione della Legge ripugnan* te , attender ft debbe ( f ) purche pe- rb efla Confuetudine da qualche ragio- nevole fondamento afliftita fta ; altra- mente non ft confidera : cosi dice il Mar ant a {g ) . Cosi la Rota Romana . (h) II Ca/faneo al luogo citato (t) fog- 7 giugne ., che per confuetudine appun- to in Germania , ed in Franeia a' Conti fopra' Marcheft la Precedenza compete ; allora fegnatamente , quan- do efli Conti da Sangue Regio proce- dono ; o del Titolo di Pari di Fran- eia fregiati fono : E con ragione quel- lo Scrittore il dice , mentre , cosi fot- to il Regno di Carlo Magno , e di Pipino , come fotto quello di Lodo- vico il Pio , fendo 1' Italia divifa in Contadi , che da' Conti erano gover- nati , ad efli Conti , come Garibaj , Scrittore Spagnuolo , giufta 1' opinio- ne di Vafeo , ci afficura , non fola- mente fopra' Marchefi , ma anche fo- pra' Duchi la Precedenza competeva : E de la Roque nel juo Trattato della No- : ( a ) Lih.l.ttt.tf.ltb.i. ( b ) De Eqtiefi. dig/i. n. 120. ( C ) Conf. 26. ». 64. ( d ) Catal.p. 5. conf 47. ( e ) Crefcen\.Nobil. lib. 1. c. 27. ft. 4%. ( f ) Merlin, dec. 70. n. 16. efeqq. ( g ) Qeatrev. Rejp. 38. n. 14, 4. 5. ( h ) Dec, zii. n. 1©. p. 15. dec. 168. ft. 6. p. 16.W. ( i ) D.p.s.d.cenf. 47. Parte 111. Cap. XII NobiltA fcrive , de* Marchefati effer- vi ftati , che in Con tee pofcia fono flat? eretti : cosi dell' Anno 1329. di quello di Jidiers per teftimonio di Froijfart ( a ) per Decreto delf Im- peradore Lodovico \\ Bavaro , avven- ne . Egli e altresi vero , che Guido Conte di Fiandra di Marchefe di Na- mur il Titol prefe : ma negare non fi pu5 , che quello flato a' noftri giorni Contea fi chiami . 8 Offer va ancora il citato Sent tore , che la Dignita. di Pari di Francia ad alcune Contee , come fono quelle d* Eu ; d 3 Eureux , e di Clermont , e {la- ta attribuita , che per con to de* Mar- chefati fucceduto non e : che i Conti alia Confecrazione , ed alia Coronazio- ne di quei Monarchi intervengono : do- ve i Marchefi , come tali , ammeffi non fono : e veramente , come nel Ca- pitolo VII. di quefla Parte fi e veduto , nella Cerimonia della Coronazione del Regnante Luigi XV. defcritti fi trova- no col Conte di Maurepas , il Marche- fe de la Urilliere ; e ft Sign, le Blanc ; ma quefti in qualita di Segretarjdi Sta- to-, il Marchefe di Dreux , come Gran Maejiro delle Cerim nie : il Marchefe di Courtenaux col Conte d' Efiaing come nominati dal Re a portare la Sa* era AmpoIIa ; e 'I Marchefe di Chena- ye in qualita di Gran Scudiere Trincian- te . Mezeraj nella Vita di Carlo VI. fu tale propofito offer va , che ne' tempi della II. Stirpe di quei Monarchi il Ti- tol di Conte non meno di quello di Du- ca fi confiderava : che i Principi , i quali Ducee , e Contee poffedevano , Conti folamente intitolavanfi : quello di Tolofa fegnatamente , quatatunque delle Ducee di Septimania ; di Narbo- na , ed' altre Signorie foffe ( cosi tut- tavia pratica ; ; el' altro di Savoja , benche di Chablais , e d* Aofta foffe Duca , di que" tempi Conte facevafi chiamare : e quefti di quei Conti fono , che dal Caffaneo ( b ) maggiori de' Principi vengpn chiamati : In Svezia di Cap. Jku. 295 quei Conti , e Baroni vi fono , die neir ordine Senatorio la primaria No- bilta del Regno formano. Ma generalmente la regola fuddetta 9 allora procede , quando Y Inveftitura di una Contea dal Papa , dalFlmpera- dore , da un Re , o da altro Sovrano e ftata conceduta , che di conferire ta- le Dignita , col diritto delle Regalie abbia facolta ; poiche quegli, giufta la Comune fentenza de Dottori y vero Conte fi e , che , oltre il Titolo > il Feudo altresi poffiede ( c ) che , non come il Cardinal Tofcbi dice , di piu Ville , e Gaftella e compofto : ma co* me il Caffaneo (d) e F Af flit to ( e) vogiiono , le Ville ; e le Caftella , ( come a* noffri giorni fi pratica ) fo- le non baftano ; ma fi richiede anco* ra , che una Gitta , col fuo Vefco- vo , vi fia , come tra molti altri quel- / la di Converfano lo e ; altramente ta- " li Titolati Conti impropriamente fi chiamano : cosi dicono Baldo ( / ) 1* Aflitto(g he 'I Freccia ( h ) Quegli poi , che Feudi non poffedono , come i meri Titolati Palatini, de' quali Fa- bio de Anna ( i ) il Freccia , ed altri parlano ; Conti certamente non fono : ma , come cib intender fi debba , nel citato Trattato de" Titoli gia 'I diffi ed appreffo ancora una volta fi dira . Diremo intanto , che in Spagna , 10 avanti che i Re Goti quei Regm Cog- giogaffero , gli Uffiziali , che dagfltn- peradori Romani a'Governi ddle Pro- vincie fi fpedivano, da noi Vicere chia- mati , Conti s'intitolavano : Anzi co- me il citato Gio: Vafeo offer va , i Con- ti , anche prima de'Duchi, era no no- minati . DalF Afflitto ( k ) abbiamo che nelle Diete Cefaree di federe la prerogativa godevano : offervabile an- cora mi fembra , che ne' tempi fucceffi- vi anche que' Conti , che di Duchi , e di Marchefi i Titoli godevano in *fo- fcriver gli Atti di efle diete, non Du- chi , ne Marchefi , ma Conti intitola- vanfi ; negli Atti delle Diete per V Ele- %ione i\\r3 "•f^Bart.n^rub.n (h)Tit.,vi, Jicatuf Comes . * ° ( 1 ) ^n\. S 6, „. 8i efeqq, ( fe ) Beprohib. Feud, alien. $. priterta . f I 1% 296 Delk Precedence Ztcne di Carlo il Caho in Re d' Italia | cosi a' Marchefi , come a* Conti , che tenure cosi fi legge : cosi, oltre molti molti Feudi poffedono , fopra Princi- pi la Precedenza compete : Che un Feudatario , il o,uale di pi& Feudi , o anche di uno folo ; ma grande , e %l altri ; nelle Annota^ioni fopra il Regno d' Italia il Tefauro fcrive : Ma di que- fto appreffo ancora una volta parimen- te parleremo , Non fi dubita pertanto, che la Di- gnita , e '1 Titol di Conte in quel Se- colo all'altro di Duca ancora preferito non fofie : Dal primo Concilio Toletano , celebrato fotto il Regno di Flavio Re- vefiunto , comunemente perb VIII. chiamato, cosi fi vede effer ftato prati- cato : cosi per conto di Precedenza , non folamente di quei tempi , ma an- che dopo per molte centinaja d' Anni in quei Regni cosi da varie Relazioni di Conceflioni , e di Conferme di Pri- vilegj , come da altre fpediziorii de' Re di. Leone , di Caftiglia , e di Na- varra fi vede . Ne ? tempi da noi men remoti quegli Uffiziali , che col Titol di Conti, co- me i Duchi, de' quali nel Capholo an- tecedent e fi e parlato , le Provincie , o le Citta. alia loro fede commeffe ben governate aveano , le medefime Pro- vincie , o Citta in Feudi ottenevano ; ma tali Conceflioni per lo fblo corfo della Vita de Conceffionarj fi faceva- x\o . Confideratofi pofcia effer cofa dif- dicevole , che quei che da' benemeriti Feudatarj difcendevano , dopo la mor- te de'loro Genitori. di que 5 Feudi privi jeftaflero , l'Ufo fu introdotto , che , come nel Tefto ( a ) fi vede , tali Feu- di , in confiderazione de' meriti degli Acquirenti , anche ne' loro difcendenti paffar doveffero , si perche , in altra forma praticandofi , ad effi Acquirenti in certo modo ingiuria fi faceva , si an- che perche i Difcendenti , ne' quali le maffime de' Genitori trafmeffe fi pre- fumono , a fervire il Sovrano con fe- delta , e coraggio maggiore ad alletta- j-e fi veniva ; maffima , che pofcia in confuetudine generale, come fappiamo, fi e convertita . II Crefcenzio al hogo citato ( b ) fog- giugne , che nel Regno di Napoli , nobile Signore fia , gli altri Feudata- rj , Padroni di Feudi rainori , Mar- chefi , o Conti che fieno , preceder debbe : Che a' Conti , da* Principi , anche rninori , per merito creati , fo- pra' Marchefi , o Conti , fenza meri- to da* Principi , quantunque maggio- ri , promoffi l la precedenza parimen- te competa. Prima di Iafciar di difcorrere de" 14 Titolati del Regno fuddetto , di di- re inutile non fara , che alia prefen- za di quel Vicere , come il Maftril- lo (c ) fcrive , i Titolati alia di lui finiftra fiedono , e col Capo fcoperto parlano ; ma , quando il Pretore all' Adunanza interviene , efib Pretore la finiftra , i Titolati la deftra occupa- no (d) Quando piu Titolati vi fi trovano , f Anziano , o in Dignita maggiore coftituito , precede : ma , quando efib Anziano , o in Dignita maggiore , dopo T Adunanza del Con- greflo foppraggiugne , gli altri da'Iuo- ghi precedentemente occupati non par- tono ( e ) Lo fleffo fcrittore (f) dice ancora , che in quel Regno i Titola- ti , anche dopo aver perduti i Feu- di , alia prefenza del Vicere , cogli altri Titolati , fiedono : Sentenza , <;he allora ammetter fi pub , quando il Feudo per Contratto , o per Delit- to , che infamia feco non porti, per- duto fia . Ma j alia maggiorita , o rninorita i$ del Feudo tornando , per conto della Precedenza fi offer va ancora la nobil- ta maggiore de' Sudditi : Cosi ha det- to il Maftrillo al luogo citato ( g ) Co- si in occafione della famofa Controver- fia di Precedenza appunto tra le Se- reniff. Cafe Eftenfe , e Medici , tra le altre ragioni , in confiderazione del- le Famiglie , Rangoni , Bentivoglio ,. Bevilacqua , Sertorj , Calcagnini , e tante ( a ) L. i.C. fin. jf-de alien. Feud. ( b ) D.c.r-j.n. 15. ( c ) De Magijlrat. lib. 4> c . 1 5. n. 1 59. efeqq. ( d ) Maftrtll. he. tit. c. xyn.\ 6J. ( e ) Maflrill. Ice. cit. n. 1 63. efeqq. ( f ) D. c . 1 3. ». 64. ( g ) C.14. ». 33. efeqq. Parte 111 Cap. XII. 16 17 tanre altre ; a.favore della prima da' varj Dottori fu detto ( 4 ) Perche in nome della feconda fi rifpondeva , che , attefa V ampiezza maggiore de* Stati , diverfamente praticare fi do- veva , per parte della prima fu repli- cato , che in confiderazione della di lei antichita , che di quel tempo di mille , e piil Anni di Signoria di Prin- cipal di Lucca , Parma, d* Ancona, ed altri , oltre quei di Ferrara , di Modena , e di Reggio , il Dominio van- tava , dove la Medici prima dell' An- no 1512. di Citta , Caftella , o d' al- tri Luoghi Dominio alcuno goduto non aveva , per conto di Precedenza coll' Eftenfe competer non potea : co- si , dopo molti altri , ferma il Cru- fio {h) Dal Titol di Conte quello di Vifcon- te deriva ; onde del primo inferiore ad effer viene; e generalmente con ra- gione cosi fi pratica , poiche , come nel Capholo XXXIJ1 della Parte IL del Trattato de' Titoli gia difli , un Vifconte la perfona , le cui Yeci efer- cita , rapprefenta : che anticamente in Francia molto fi ufava , da' Primooe- niti fegnatamente ? che a* loro Genito- ri fucceder dovevano ; ed in Vita d 3 ef- fi Genitori qualche porzione de loro Feudi , come Stefano Garimhas ( c ) c Fernando Maxia ( d ) fcrivono , go- devano . De Vifconti perb vi furono , che la potenza de* Conti non invidia- vano . Nel noftro Secolo la Dignita di Vi- fconte di quella di, Conte inferiore fi confidera ; dell' altra di Barone mag- giore , Ereditaria , Feudale , e Rega- le: ma come ntlcit. Capholo XXX III del Trattato de' Titoli fi vede , de 3 Vi- fconti tuttavia vi fono , che i loro an- tichi Titoli con quei di novelli Conti , ed anche di Marchefi non cangerebbo- no ; in Linguadoca , e nel Poitu parti- colarmente: In Portogallo fino al tern. po di Alfonfo VI. altro Vifconte non vi fu , che quello di VilUnuova df Cen- . Cap.Ji.11. 297 ceira : Furon pofcia- creati gli altri d* 'Affequa y di Galveas ; e di Ponte Ar- cada : ma il primo per ragione del fuo Vaftiflimo Stato , e della moltitudine de VafTalli colTitolo di Magnate Gran- de fi diftingue . Tra le altre fue prero- gative per grazia del Re Gioanni IV. quelle gode di federe co' Conti alia pre- fenza del Re ; e di preceder gli altri , che in data pofteriori fono ftati creati : Gli altri Vifconti tali prerogative non godono ; e di Senhoria trartati non fo- no : ma negli Atti pubblici, e ne* Co- rn izj Generali fegnatamente i Baroni precedono . I Baroni , de quali nel detto TraU 18 tato de" Titoli parimente parlai ; e la cui Dignita a quella de* Conti inferiore figiudica, co'Conti in ordine alia Pre- cedenza , regolarmente competer nori ponno; mentre tale prerogativa a que- gli fpetta , che piu degno fi reputa ( e ) Regolarmente dico ; poiche in Germania , per Teftimonio di Teodo^ ro Reinckingoda ( f ) per Confuetudine tra' Conti , e Baroni , in ordine al grado della Dignita , differenza non v* e ; ma tale Confuetudine colle diflin. zioni , di cui appreffo parleremo , procede : cosi lo Scradero, Wit e jo , 57- (lino ; Roffental , ed altri parimente dicono : Anzi Draco ( g J fcrive che anticamente i Conti a' Baroni inferio- ri erano fiimati ; e con; ragione ( lo fteno Scrittore foggiugne ) poiche i Baroni Nobili veramente fono l il Ti- tol di Conte anticamente , come nel Trattato de* Titoli altresl diffi e di fopra ancora una volta ho detto , al- tro che Uffizio non fignificava. Ma come fi fia , certo Ci e , che , 19 tanto i Conti , e i Baroni , quanto { Marchefi , e i Principi ftefli', mili- tandp con Carica a quella di Colon- nello inferiore , non folamente i di lui ordini efeguir debbono ; e cederli la Precedenza ; ma , come il Crufeo at luogo citato ( h ) offer va , ed ognunp fa , a venerarlo ancora fono tenuti , quan- •Mi ( a ) Freee. tit. quit Jicatur Dux. E. Refp. t 9 . h. i 90 . Vol 1. } t \ M P a a -T> e ' "' "' **• * fe **' m - *• , ( c ) Lib. 5. c. t 4 . ( d ) Lib. 2. t. 78. ( g ; Dejur, & m Pat n t , lib, z, «r, 3 ./. aa7 , { k ) D. lib. Jc. I1J16. J ^ zgS Delle Precedence quantunque eflb Colonnello non altro , che femplice foldato di fortuna fia . I veri Baroni poi col Titol di Vicarj ancora vengon diftinti ( a ) nel Regno di Napoli co' Conti del pari procedo- no ( b ) Regola , che in quelle pub- bliche Adunanze avanti il Vicere fi Dignita fieno ftate eonferite , per quanto piu lungo tempo i fervigj al Principe preftati fi fono , come nel Capitolo ant ece dent e ho detto , tanto piu grande il merito fi prefume : il perche » chiunque di tale prerogativa prima munito fi trova , tanto piu a limita ; mentre quivi i Baroni dopo gli altri , che merito corrifpondente i Conti fiedono ( c ) e nel Parlamento generale luogo non hanno -(d) %0 * I Marchefi , Conti , e Baroni , che da' Padri } che tali ftati fieno , difcen- dono , i novelli Marched , Conti , o Baroni precedono : cosi a favore di quei , che i Titoli dalla Viva Voce del Principe , dal quale li riconofco- no , in competenza d' altri , che per Refcritto gli hanno ottenuti , fi dice C e ) I Titolati del Papa in pari Di- gnita fopra quei , che i Titoli da al- tri Sovrani hanno riportati , come il Maftrillo al luogo citato (/) foggiu- gne , la precedenza godono : molto piu fopra i Napoletani , per effer quel Regno Feudo della Chiefa ; ed cffi Titolati per confeguenza Suffeuda- tarj : cosi in Bologna , goII' Interven- to di Carlo V. Papa Paolo III. di chiar6 : A* Pontificj i Cefarei fucce dono ; perche , come Baldo nel Proe- mio de' Digejli (g ) fcrive ■ la Cefa- rea autorita per lo Mondo tutto fi confidera. 21 Suppofta la parita del tempo , que- gli , che de' Titoli di Conte , e di Barone infieme fregiato fi trova , il non hanno , preferire fi debbe , ( / ) Si difputa ancora , fe i Marchefi , 22, Conti , Baroni , e fimiii , che Feudi nobili con VafTalli , e giurifdizione , non pofl'edono , delle prerogative, che a' veri Marchefi , Conti , Baroni , e fimiii competono , participar debba- no ; in altri Principati fegnatamente ; e ? 1 Cardinal de Luc a , da dot to al fuo folito , tali Titolati , per chiarez T za maggiore del propofto dubbio , in piu Clafli diitingue : E quei Conti Palatini in vifta prima mette , de quali il Francbi ( m ) parla ; di quei cioe , che per lo corfo di venti , c piii Anni in qualche pubblica Univer- fira hanno letto , i quali da* Dottori Conti ideali , ed eftranei vengon chia- mati : e con ragione , mentre la loro Dignita altre prerogative feco non porta , che quelle , che d* efle Uni- verfita particolari fono. I Marchefi ,• e Conti nell* altra 2 3 ClalTe contenuti quegli fono , che ve- ri Marchefati , o Contee pofledono ; come, rifpetto a' primi , delle "perib- ne de' Marchefi di Brandembourgh , e fimiii fi dice : rifpetto a* fecondi Barone inlieme tregiaro 11 trova , 11 e mum u ui^ . ui^uv « i V ^m. femplice Conte precede ( b ) Regolar- nelle perfone de' Conti Palatini del iriente per altro , come fi e detto , "i Vifconti da' Conti fono preceduti : i Baroni parimente da J Conti ( i ) E le loro prerogative , cosi in ordine al fe- dere , come in ordine a tutti gli al- tri diritti , per fentenza d* Ipolito Ri- minaldi ( k ) e della Comune de' Dot- tori , ne J figli paffano : Tra pari in Dignita poi quegli preceder debbe J che prima e ftato promofTo ; poiche prefumendofi , che per merito effe Reno ; di quei di Catalogna ; di Fian- dra ; di Calabria , e fimiii fi verifi- ca , che tra' Principi grandi annove- rati fi trovano , de' quali gli Scritto- ri , quando delle Corone , e d' altre prerogative di tali Titolati parlano , intender fi debbbno. Quei Marchefi , e Conti nell' altra 24 Clafle fi collocano, che tali veramen- te dire fi debbono , ogni volta che Citta., Terre , e Cafiella , con giurif- dizib- ( a ) Maflrill. he. tit. d. Ub. 4. c. 1 5. ». 5. ) Maflrill. Ice. eit. e. r. n. 58. ( b ) Preec. de Orig. Baron. ». 4.1. efeqq. ( c ) Maflrill. Ice. eit. e. 1. n. 58. ( d ) UaftrilUvi ». 60. ( e ) MaJiriU. J. n. 58 ( f ) N. ^1. 3%. 54. * 55- ( g ) N. zo- V Ihtptratbr eni>» Cafar. Coll. ( h ) L.Si<3 Milites. irt pritte. f. de exeuf. Tut. Majirill. lee. eit. c. 7 *. 18 I i ) C. 1. quis fit Marcbioc. 1 1 "' U (li L. providendum in print e. ff. de exeuf. Tut. Majirill. lee. eit. c. 7 *. 18. 1 . De bis , qui Feud, dare pof ( k ) Cet)f 740- »• * ** .C-de po/iuhn. Mapill. d. c. 1 4. »• 1 $» t mi* ( m ' Dec ' l fiS> Parte III Cap. XII. z QQ 'ace. i come per con to de' Vefcovi, che *5 dizione , ed Imperio , in qualita di Fcudi da* loro Sovrani erette , pofledo- no ; ed a favore d' effi Marchefi , o Conti , eolle Regalie , ed altri Dirit- ti 4el Principato trasferite , Marche- fi, o Conti , da'femplici Feudatarj , c Baroni non Titolati diftinti s' inten- se : e della maggior parte delle pre- minenze , e prerogative godono , del- le quali , perche dalla diverfita. delle Confuetudini de* Luoghi dipendono , regola certa aflegnare non fi pub . In Italia , come fi e accennato , tutti quei , che a Titolo di Feudo qualche Luogo giurifdizionale , in tutto , o in parte, con Sudditi , pof- iedono ; in nome generic© Baroni fi chiamano : In Germania , ove , come B detto , le Baronie per Dignita fi - -~™ , ^ «aiui« c per j^igmca 11 quando la ioro atl confiderano , ;quei fob di Baroni il Ti- datarj cognita fia tol portano . che mnlfi I.n^N; ~x„ r*: °: tv.. ," 26 '7 tol portano , che molti Luoghi , con antica gi urifdizione , poffedono , di quella de Baroni femplici maggiore , Ja quale ordinaria fi chiama . . Tali Titolati per tanto , non per giufto Titolo ; ma per Confuetudinc la Corona Ducale , o Principefca , ^ifano , con certa diftinzione pero , che , come in piu luoghi del Trattato delle Armi Genuine gia diffi , dalla grandezza del Dominio di ciafcuno dipender debbe ; mentre ad un piccol *eudatano , fe la difpofizione delle Leggi fi attende , di ufarla fimile a quella di un Duca, o di un Principe, non fi permette : Fgli e pero vero che q Uei , c he giuridicamentc l'ufano [ nel loro pofTefTo mantenuti efler debbo- no ; poiche, ftrettamente parlando , la Dignita diverfa dire non fi pub; e'l piu , e '1 meno fpecie non variano . E- gh eperbaltresivero , che un Mar- chefe , o Conte , il quale Superiore non riconofca , per fentenza del Ma- firtllo 9 al l m go citato . \ Duchi Feu- datarj precede .\ /^ Quei Titolati ~neir altra ClafTe fi comprendono , i quali altre volte, con Dignita annefla , veramente , ed at- tualmente Feudi poflcdevano ; ma prefentemente , o per averli alienati , p ncufati , non li godono ; il perche m potere d? altri fono paffati - y purche in efii di quella Dignita qualche reli- quia tuttavia refti , per conto loro fi Ate mo Tom, V. le loro Chiefe, colla riferva di alcune prerogative , e preminenze , hanno nnunziate , in pratica Ci vede . L' altra ClafTe quei Titolati coftitui- ice , che Dominio , o attuale Impe- no di forta alcuna non hanno; ma che perragione di Difcendenza da* veri Ti- tolati di Luoghi giurifdizionali , con Dignita di Marchefi , Conti , o fimi- h , da' loro Autori pofleduti , il Tito- lo ritengono ; il perche tutti quei , che dalle loro Cafe derivano, ancorche tali Feudi non pofTedano ; ne di quel- le prerogative partecipi fieno , Mar- chefi , Conti , o altramente fi chia- mano , ritenendo I' onorifica denomi- nazione ; ma cib allora proccde quando la loro attinenza con tali Feu* 28 Di quei Titolati Y ultima ClafTe 29 compofta fi dice , che , fenza Feudo „ o giurifdizione , colla fola Denomina- zione di un Luogo, che ad altri fpet- ti o che Ruftkale fia , del Titolo dal Principe per privilegio decora ti fi trovano : quefti tali Titolati veramen- te non fono; e fuori del Dominio del Concedente le Infegne , e le altre prerogative , che a' veri Titolati com- petono , ufare non debbono. Colla difamina di una Qiiiftione dal *a Cardinal Jc Luca propoa*, che, prin- cipalmente il Diritto de' Feudatarj tra di loro pnncipalmente riguarda, anche laprerogativa della Precedenza concer- ne il prcfente Capitolo termineremo. Pofiedendofi un Feudo individuo da piu Condomim, fi cerca, quale di effi pri- ma degh altri di quello il Governo aver debba ; e pofto , che 1' ammini- ftrazione per patto tra effi Condomi. ni d Anno in Anno , o altramente perturno feguir debba ; con condi- zione perb , che gli AfFari di riliev© maggiore , fenza la participazione , el Confenfo di tutti effi Condomini , fpedire non fi debbono, come fi fuol praticare ; fi dice , che , fe , duran- te il Governo del piu giovane , fpe- dizioni colla firma de' Condomini tutti fare fi doveflero , ad efTo Amminifira- tore quantunque piu giovane , la Precedenza dovuta farebbe , poich^ ammefia ancora la prerogativa , che Pp Teta $oo Delle Precedence V eta maggiore feco porta , quefta allora operar dcbbe , quando di dint- to coe^uale fi tratta , che da tutti 1 Condomini principalmentc fi efercita , perche allora la prerogativa dell* eta maggiore attender fi debbe , come per conto dcgli atti Collegiali , e Ca- pitolari univerfalmente fi pratica . E quando gli atti fono individui ; ficche non da altri , che da una fola Perfo- rm fpiegare fi ponno , al Maggiornato allora fpettano ; come in propolito della ritenzione delle Chiavi delle Co- muni Scritture , fopra di che Pietro de git Vbaldi ( a ) il Micaloro (b ) CAPITOLO XIIL Delia Treceden%a tra le T^epub- bliche in genere } e quelle di Venecia: di Geneva: di Luce a 1 delle Vrovincie Unite : delf El- ve%ia : e delle Leghe Grife in partico/are . E Citta , e le Repubbliche , co- rn* e noto , in libere , e fuddite L qL ut , atat \ai n 1^^,, i * > fi diftinguono : E quelle Repubbliche, ed altri dal Cardinal de Luca (c ) o Citta libere h chiamano , che per riferiti , fcrivono : ma , quando d' at- Sovrano 1* Imperadore , o .altro Mo- ti di Cofe comuni fi tratta , per Con- venzione , o per Confuetudine , co- me lo fteflb de Luca ( d ) al luogo citato , ed altrove , foggiugne , per evitare le Difcordie , e gl* inconve- nienti , che darfi potrebbono , V efer- cifcio alternative , o per turno , il piu commendabile fi crede ; e que- gli , a cui per turno lo ftabilimen- to e la perfezione degli atti fpet- ta I come folo Padrone in quel tem- po 'eonfiderar fi debbe; poiche la fo- fcrizione de 1 Condomini ; la loro fcien- za , e '1 Confenfo negli Affari piu ri- levanti per convenzione ftabilito , per una fpecie di Configlio acceflforio , e familiare , per evitare i pregiudizj , fi confidera , come per conto degli AfferTori , e de' Confultori fi prati- ca ; al qual' effetto il Feudo non al- tramente , che come un Uomo mu- to e fordo fi confidera , le cui mem- bra ad operare impedite fieno ; il per- che dell' ajuto del Feudatario , in qualita di fuo Tutore , abbia bifo- gno , mediante lo cui organo qucgli atti a fpiegar venga , che per fe ftef- fo fpiegare non pub \ come per con- to delle perfone de' Dementi , e de' Minori fi pratica. narca riconofciuto mai non hanno Citta Suddite quelle fono , che dall Imperadore , o altro Monarca dipen- dono : Popoli liberi perb anche quelli fi dicono , che , quantunque antica- mente deir Imperio fudditi foflero , la totale efenzione pofcia hanno riporta- ta : il perche ne'loro Stati , come ap- preffo fi vedra , in qualita di Principi liberi fi confiderano : Leggi per tanto promulgano: le gia promulgate annul- lano , e le cangiano : Magiftrati crea- no : le facolta di quefti limitano : ed occorrendo , gli ftefTi Magiftrati pro- rtioffi rimovono : Dazj impongono ; accrefcono ; diminuifcono ; e tolgono : Guerre fanno : Paci concludono ; di tutto in fomma in qualita di Sovrani , come Deciano (e) fcrive, difpongono: Dalle note Controverfie tra Papa Gre- gorio VII. > e 1? Imperadore Arrigo IV. per teftimonio dell' Ammirato (f) e del Ciappino ( g ) delle Citta di Firen- ze , di Lucca, e d'altre la liberta de- rivb : La prima di effe de' Romani gia Colonia , indi a varie Vicende foggetta da' Goti fu pofcia fignoreggiata : da Giuftino confervata : da Totila acqui- flata : tornata finalmente a' Romani , la faccia di Repubblica fette volte can- gib: riftaurata da Carlo Magno , e da' Succeffori Cefari , per fino a tanco , che Ridolfo I- Princifvalle Fiefchi Genovefe , in qualita di Vicario Ge- nera- / u \ r» \m&& i I **«4 I c ) De Feut. Add, Mfe.Z.n. 4,< few ( a ) De fratr. p. rfl «• M. (b) De fratr.f. 3-^ 37- S c ' ( f ) IJior, hmnM m. i, Ann, xoio. ( 8 ) *>' »"»»* itb - * ut ' 8 ' "' l0 ' Parte 111. Cap.Xlll. saerale deirimperio , fpedivvi , i Ma giftrati ricevette : ma le altre Citta della Tofcana di preftarli il giuramen- to di Fedehz ricufarono : 1/ Impera- dore , per ufcire d'impaccio , eol pa- gamento di certa fomma di denaro , T Italia tutta in piena liberta Jafcio ; cosi h difcorrono il Sigonio ( a ) ed ivi il Biondo ; il Platina , il SabeUi- to ; Tritemio ; Cofpiniano , e Crant- X}° : cosi riferifcono ; S. Antonino Ar, chefcovo di Ffren%e (b) el Tarca* gnota (c) AI Papa quel Contratto , per quan- to da-varj Scrittori abbiamo , non fpiacque ; si , perche lo ftato Eccle- liaftycc per tale mutazione di cofe piu ficup refto ; si perche V Imperadore le Chi. liberc in awenire jnquietate piu n6n avrebbe : il Volaterranno ( d ) c D per te- ftimonio del Bembo nella fua Storia Pp 2, Ve- §■ fa) Kept. leal. Hi. a0 . veffo ilfitt. ( b ) P. ?. tit. 20. e. ,. {c)Ifi.rU»nJ.p.r.tii. l ^ ( d ) K Uk tl ,f. « 79 . & ) Ue.etUib.^ ( h ) Lib, 10. det. 1. \ 5 [**A ■ 2 02, Delle Precedence Veneta ( a ) c dt C)o: Nhoti Doglioni . E cib tanto pib. chiaramente fi vede , nella fua Venecia Triofijante ( b ) da' fe fi riflette , che eflafolamente nella fe fteflb con petto forte fagione fi fe ce : Ma rnolto piu confiderare fi deb- be , che , trovandoft 1* Arciduca d' Auftria in Venezia , ed iricammina- tofi effo col Doge verfo la Chiefa di S. Marco , giunti alia Porta , e non potendo amendue ad un tempo entra- re per V Anti porta , V Arciduca la- fcib , che il Doge precedeffe , dicen- do , che all* Avita nobilta la Virtu preferire fi doveva : 11 Doge rifpofe , che da gii Uorriini forti f e buoni , i forti , e buoni nafcono : che quegli y che per V Avita nobilta , e per la propria Virtu e lodato , duplicatamen- te Uluftre fi dice : il perche la mode- ilia grande dell* Arciduca ; e la cor- rifpondente prudenza del Doge ad un tempo ammirazione reco . Gto: Pao- lo in fpondopadia , riferito da Zuvinge- ro nel Teatro delta vita umana , cosi fcrive: edin vcro, come Donato Gian- ttoZV Fiorentino nel fuo Dialogo della Repubblica Veneta dice , efla ^/folutijft- ma , e Perfettiffma chiamata efier deb- be ; poiche le fue Leggi perfettiflime fbno : il di lei Governo att Ottimi , e Perfettiflimi Cittadini e appoggiato da tante Centinaja d' Anni con tutta franquillita, e Concordia gloriofamen- te fi conferva : onde , come da gii ^»»<*/* fi vede , la fua liber ta fern pre illefa fuffifte : con ragione per tanto dal Sabellko nella fua Storia : e da Filippo Comines nel libra IV. de Bello Neapolitano , alia Repubblica Roma- Aa in certo modo e ftata paragonata : tnentre le Regole da' Romani iftituite Cdrte Pontificia all* Onore della Sala Regia ammeffa fi vede ; onore , che la facolta di fpedire Ambafciadori , ed altre Regie prerogative feco porta : Onore , che da' Genovefi per ragione del loro Dominio fopra 1' Ifbla di Cor- fica , alia quale il Titol di Regno fi attribuifce , piu volte alia Corte di Roma c ftato chiefto , ma fin qui non ripOrtato .*j i Tra la prima di dette Repubbliche 7 e la Corte di Savoja per lo Corfo di dugent* Anni furonvi delle Controver- fie ; ma , avendo il Duca Emanuello Filiberto domandata ad efla Repubbli- ca la proteziione contro Francefco I. , e fattafi accordare la quaiita di figlio di S. Marco $ onde , non potendo il riglio pretender U Precedenza dal Pa- dre , alia Repubblica la cedette \ con cOndizione perb , che per conto de Titoli , delle Vifite , e d* altre Ceri- monie , del pari trattarfi doveflero : e cosi fu praticato per fino a tanto , che tra '1 Duca Carlo Emanuello , e '1 Contarini ■ A^mbafciadore appreflb la Corte di Francia per conto del Ceri- moniale appuntfo delle Controverfie paf- farono , pe/ cagione delle quali poi le Parti quail irretonciliabili divennero allora fegnatamente , quahdb la Re- pubblica da Solimano II. del Regno di Cipro fu fpogliata , il cui Titolo dal Duca fu affunto . Offer vb ancora , che nel Concitio 8 db y Trento per parte del Duca di Ba- viera la Cdntroverfia fopra la Prece- denza fu pari men te rinnovata; ma in mentre le ivegoie aa - jxouiaui mituitc u^ut** a" t^r M f^"z, " ' — ' T . da' Veneti efattiflimamente fi offerva- nome del Concilia fu rifpbflo , cne in no : molto di piu fu quefto propofito, quella Celebra Affemblea non^dima- dire fi potrebbe ; ma, perche dal no- ftro cammino troppo ci allontanerefli- mo , a quanto nel detto Capitolo XXXVII. della Parte IL del Tratta- lo de' Titoli gia diffi , mi ripbrto . Al noftro affunto principale per tan- to tornando , dalle premefle inferifco, che la Precedenza alia Repubblica Veneta dalle altre Repubbliche con- troverter legittimamente non ft pub : teria di Precedenza , ma di Religio- ne trattare fi dovea : II Bav'arb Rar> preferitante proteftb , che per quell' Atto non intehdeva > che il fuo Sb- vrano pregiudicatb s' intendeffc : « Veneto replicb , che il fub Compeci- tore , non folamete in quella , ma in ogni altra Congiuntura ceder dbvuto averebbe : e fece iftanza, che tutto il feguito regiftrare fi doveffe : cosi rife- rifco- -— - ( a ) LHr.i'f'ii* { b ) TiU benche li- berc , aver dovefTero ,.■ Ma fuori di quelle Adunanze non fo poi , -fe-.V accennata Decifione dagli Ambafcia- dori d' efTe Repubbliche foiTe ammef- fa: poiche , quantunque gli Elettori fopra di quelle la Precedenza preten- dano , le ragioni de' Piincipi dell* Im- perio del medefimo pefogiudicate non fono. : i 7$ A quanto nel Capitolo XLIII. deU la delta Parte 11 del Trattato de^ Titoli in lode della Eepubhlica dell' Ehezja fi difle d 5 aggmgner' in queflo luogo al noftro propofito lafciar non voglio , che ne' di lei Annali fi leg- ge , che T Imperadore Lodovico , fi- srlio di Carlo Magno , ad iftanza del Papa per premio delle: gloriofe Gefta di que* Popoli nella difefa della Cit- ta di- Roma , da 1 Saraeeni arTediata , molte Prerogative , ed Immunita per la Confervazione della loro Liberta concede ; che poi con Bolla di Giu- lio II. fotto il di s- Luglio del 1512- fpedita , furono confermate . E con raoione ; mentre le loro Azioni degne di & memoria fempre faranno : quelle fegnatamente delle tre Battaglie , che a Carlo Ultimo Duca di Borgogna Delle Precedence dierono : le Spedizioni , eh' efli a fa- vore , e xontro la Franeia fotto i Re- gui di Carlo VIII. di Luigi XII. e di Francefco I. in Italia fecero , per eui riputazione si grande acquiftaro- no , che le piii alte Potenze la loro ?-\ Amicizia , ed Alleanza neceflaria ere- dettero ; ed in occafioni di Varie Le* ghe tra gl J Imperadori .; i Re di Fran- eia , altri Principi , cd effa Rcpub* blica le loro prerogative furono am- pliate ; il perche i di lei Ambafcia- dori , come di Popoli dalla Superiori- ta dell* Imperio efenti , riconofciuti , in varie congiunture nelle pubbiiche Adunanz.e ammefli d trovano : nelle Diete fegnatamente dell 1 Anno i474« in Bafilea > ed in altre dell' Imperio tenute. Non fpedifce effa Repubblica Am- 14 bafciadori, ne Miniftri del II. Ord'j- ne a Roma , ne altrove : Quegli , che alia Corte di Parigi i Pagamenti delle loro Penfioni folJecitano , per Miniftri Pubblici riconofciuti non fo- no ; poiche , n,e tai Karattere , ne tale-qualita. con eflb loro^ portano :, non effendo efli ■ fpediti da' Cantoni , ma da gli Uffiziali di Guerra , che al fervigio di qxjella Corona ii tro- vano. Quei Popoli per altro , come fi e 1$ detto , in riputazione si grande man- tenuti fempre fi fono , che > fenza fpedire Ambafciadori , fuorche in oc- cafioni molto flraordinarie , in / Cafa propria da altre Potenze ne hanno ri- cevuti , e ne ricevono .Si deve an- che; r'ifletter , che tutti i Cantoni i medefjmi Interefli , e le mcdefime Aleanze infieme uniti non hanno, co- me gli Stati delle Provincie Unite le hanno; il perche tra quefte una pers fetta ,' e ftretta Amicizia fempre fi conferva : dove i Cantoni per. con to di Religione ( il piu importante , e de' gli altri tutti il piu pericplofo ) akune volte gli uni contro gli altri combattono . Confiderabil cofa anco- ra mi fembra , che i Sudditi di al- cuni Cantoni fuori del loro Ternto- rio fi trovano , che gli altri in cofa ^lcuna non riconofcono. Percib poi , che la Precedenza p- ro guarda gli Ambafciadori d' eifa .Re 1 pubblica coll' ordine nel detto Capito lo XLIII. della Parte II. del Trat- tato de* Titoli accennato , cootenere fi debbono : E v d' avvertire perfr , cbe , venendo a trovarfi Principi dell' Impcrio con Ambafeiadori di Vene- zia; delle Provincie Unite; e dell'El- vezia , fendo quefti Governi liberi , che Superiore non riconofcono , per fentenza del Cravetta ( a ) e del Nat- * a ( ^ ) gl» ultimi preceder debbono , perche le Repubbliche deile preroga- tive de' Sovrani godono ; ed a' Sovra- ni ftefli paragonate fono. 37 II Noldenfe pero , alle allegate ra- gioni non acquecandofi , coftantemen- te tiene , che gli Ambafeiadori de* Principi dell' Imperio quei delle Re- pubbliche preceder debbano : e cib , perche , com' eflb Noldenfe foggiu- gne , quantunque le Repubbliche paf- fivamente , e materialmenfe i loro diritti efigano ; ibrmalmente , vale a dire attivamente Principi non fono : ma tale fentenza per le ragioni in propofito delle Repubbliche di Vene- zia , e delle Provincie Unite parti- colarmente addotte , di Contradditto- ri non manca : e pare , che colle ac- cennate diftinzioni proceder fi debba . 18 Con dare un' occhiata alle prero- gative deile Leghe Grife ( Popoli , che in iftato di Repubblica vivono , fin dair Anno 147 1 tra di lbro Col- legati ) al prefente Capitolo darem fine ; come i Can ton i de' Svizzeri ( co'quali dell' Anno 1491- collega- ronfi ) fono confiderate ; e con giufti- zia , mentre uno Stato Sovrano , e si efatto formano , che da tutte le Potenze e molto confiderato , si per cagione delle loro Alleanze , come per cagione de' PafTaggi , che tra Montagne inacceffibili la Comunica- xione dell' Alemagna coll' Italia , la Francia ; la Spagna ; c lo Stato Ve- neto tengono : onde 1' Amicizia , con cjuei Popoli necelfaria fi giudica : cd in varie occafioni da' Sovrani h' e ftata richiefta : Le loro Ambafciate non men che quelle de' Cantoni fi confiderano . Parte 111. Cap. XIV. 305 CAPITOLO XIV. Delia Vreceden%ct tra Vubhlici Rapprefentanti del /. Ordine da 'principi Sovrani fpediti al- le Corti flraniere . DEH' origine ; del progrefib , e di i molte prerogative , che a' Pub- blici Rapprefentanti de' Principi Sovra- ni corrtpetono , ne' Capltoli XIII. e fe~ guenti delta Parte IV. del T rat tat o de* Titoli gia parlai : ma , paifando tra efli Rapprefentanti per cento di Prece- denze nortpoche diftinzioni; e per cio, richiedendofi molte offervazioni , in q ue* fto luogo particolarmente ne parleremo; e poiche cfii Rapprefentanti in due Clafii fi diftinguono , f una del I. Or- dine chiamata ; 1' altra del II. , per chiarezza maggiore in due Capitoli di- ftinti di efli parleremo : Conrerra dun- que il prefente cib , che quei della I. Clafle concerne : col feguente cib , che gli altri della II. ClaSe riguarda , in vifia metteremo . Le Centre verfie , che il noftro af- a funto concernono , per quanto io ho veduto , non prima dell' Anno 141 6. la loro origine riconofcono ; o perche prima di quel tempo tale puntiglio in non cale foffe pofio ; mentre per conto delle Ambafcerie ordinarie fegnatamen- te , che poco prima di dug'ent' A-nni fa trovo efiere ftate introdotte ; o perche, contentandofi ciafcuno delle dovute Convenienze , oltre il giufto eftenderle niuno pretendefie : ofTervo ancora perb che Tiberio Imperadore , affinche gli AfFari di confeguenza grande per punti- gli ditale natura appuntoincagliati non reftaflero , Perfone non fpediva , le quali , fenza precifo bifogno , nel tor- oido pefcaflero : Nerone il fimile pra- ticb .1 Turchi , de' Coftumi de' Ro- mani in gran parte Imitatori, anch'ef- fi per molto tempo 1'hanno praticato : rna , veduto , che i Principi Europei diverfamente fi contengono , 1' antico Coftume , come vedremo , pofto in non ( a ) Ctnf. t 9 i, n, i 9 . Tom. «. ( b ) Cenf. t 3l , n. 43. torn. 3. $o6 non cale , di foftenere le loro preroga- tive non lafciano , 3 Nel Concilio di Coftanza , eome nel Capitolo IV. di quefta Partp mpdefima fi h detto , gli Ambafciadori di Caftiglia , e di Aragona cogl' Inglefi eontendette- rp . Seguita la Rinunzia dell' Jmperio a favore di Ferdinando , e della Mo- narchia di Spagna a favore di Filippo II. , da Carlo V. fatta, Io fteilb Fiiip- po , come nel citato Capitolo IV. fi legge , mofle , come fi fuol dire, ogni pietra , affinche i fuoi Pubplici Rap- prefentanti fopra quei di Francia la Precedenza riportaffero; ond'e poi ve- iiuto , che il Puntiglio per tal conto tra le Potenze , Guerre fovente ha prodotte ; e Pad attraverfate ; il per- che i Rapprefentanti , affinche i loro Sovrani pregiudicati non reftino, aven- do fempre jn mente , ch'effi le Imma- ginj de J Principi , da' quali fpediti fi trovano , rapprefentano , tutta la lo- ro prudenza , ed attenzione ufar deb- bono : e percio , come Antonio Coleri ( a ) loro ricorda , nelie pubbliche A- dunanze , quei luoghi occupar debbo- no , che i loro Sovrani iteffi , fe quivi fi trovaffero , occuperebbono ; mentre da tali onori la maggiore dalla minore antiehita , e grandezza de' Principi fi diftingue : il perche con ragione Pietro Matte't nella ftta Storia di Francia , e di Arrigo IV. ( b ) prende a dire ; on- dit hen , que la Souvraine Loy eft le falut dps Peuples ; mats celle du re- fpecf du Prince , & du rang , qu il doit tenir fur les autres , eft toujour; immuable : il y a de; Loyx , qui font mortelles ; & d' autres , qui ne meufent jamais : Celles la ont leur duree felon le temps : la neceffite rend Celles cy tou- jours durables pour le perpetuel bicn , que V on trouve dans leur obfervation , comme difoit V Valerius , arranguant contre la Loy Oppiene : de la Condition 4es loyx immortelles eft le droit de la prefeance : Celuy , qui en fouffre la di- minution , eft indigne de V accroiffe- rnent ; e meglio dire non poteva ; poi- che , come lo iteifo Scrittore in un'al- Delk Precedence tro luogo ( c ) foggiugne per conto di tale prerogativa per poco > che d ceda , tutto fi perde . Ogni Pubblico Rapprefentante dunque per tal conto alle prerogative , che al fuo Sovrano competono , attentifiimo efler debbe ; mentre , non fenza peri col o d'incorre- re in pena di morte , trafcurare fi pon- no : Quanti difturbi tra la Corte di Roma da una parte, e la Cefarea : la Criftianiffima , e la Cattolica, Tindul- aenza fotto il Pontificate di Urbano VIII. colPrefetto di Romaufata, fot- to il Pontificate d' Innocenzo X.recafle, nel Capitolo Secondo della Parte Se- cond a di quefto fteffo Trattato gia fie veduto , Ne gli Ambafciadori per tanto ele- vazione grande d' animo necefTaria- mente fi richiede , mentre , nafcendo fopra tale prerogativa qualche Con- troverfia , colla ragione , e colla for- za cor aggiofa mente ful fatto foftenere fi debbe . Per qualfifia Controverfia perb a batterfi in Duello venire mai non debbono ; mentre tale impiego non colla Spada , ma colla lingua , e colle forze del corpo , occorrendo , efercitar conviene ; poiche i Principi y per difputare colla lingua appunto , di effi Miniftri fi fervono : per deci" der le Controverfie co* loro Nemici , de' Generali delle Armate fi vaglio- no ; Gli Ambafciadori dunque , fe colla ragione , e colla forza le prero^ gative de' loro Sovrani difender non ponno , piu tofto che cedere , partir debbono : con che fi conclude , che i Pubblici Rapprefentanti debbon efler*" un poco Gommedianti ; ma non rap- prefentare giammai il Perfonaggio di Capitano del Teatro : Deir Anno 1598. dovendofi trattare in Bologna la Pace tra' Spagnuoli , ed Inglefi , e non effendofi potuto convenire per conto della Precedenza , i Plenipo- tenziarj di quei Principi il Trattato , prima che cominciarlo , difciolfero '- e beniflimo fecero , mentre , fe altra* mente aveflero fatto , a rigorofi Ca- ftighj efpofti fi farebbono , come ad Orobazane avvenne, a cui , per aver eeduto a Silla 3 luogo piu degno , d or- ( a ) Dtjw, lt»prr. Gtrtnan, S«h 68. < b ) Lib. i.Ntrr, «lt,f, 191. { c ) Ub. 3. N«n, i,f. W. torn, j- Parte 111 Cap. XIV. d' ordine d' Arface , Re de' Parti , il Capo dal Bufto fu troncato. 5 Avvertire pero ad un tempo con- viene , che , ficcome i Pubblici Rap- prefentanti a fortenere le prerogative de loro Sovrani anche a cofto del pro- prio Sangue obbligati fono , cosi piu di quello loro e dovuto pretender non debbono . Rifletter per tamo debbo- no . che tra la Perfona fteiTa ] e la di lei Immagine ; vale a dire tra M Principe , che in perfona alle Adu- nanze fi porta , e quegli , che per certo tempo limitato la perfona del fuo Sovrano rapprefenta , differenza grande pafTa : liccome dunque in cafi di fimil natura gli Ambafciadori fe fleffi , e la loro Condizione mifurar debbono, cosi a' Principi per la loro lo fteno compete : debbon quegli aver* in mente , che trattano con Principi; quefti , che quegli altri Principi rap- prefentano : I Rapprefentanti ecceffi- vamente abbaflarfi non debbono ; ne i Principi , oltre 1- oneflo , innalzarfi : 1/ Ambafciadore y che al Principe cguagliarfi pretende , imprudente , e poco modefto compari fee : il Princi- pe , che T Ambafciadore , come il fuo Karattere richiede , tra tra , van- taggio ne ritrae : II perche nelle Die- te Imperiali , tenute dell* Anno 1654. Carlo Elettore Palatino , che in per- fona v' intervenne , quantunque agli Elettori Ecclefiaftici la Precedenza non controverteffe , i loro Ambafcia- dori precedette : ed a quefto propo- fito il fentimento di Coquille ( a ) fi applica , quando dice: Les Envoyes ■ & Commis des Seigneurs , tant a mar- cher , qu y a feoir \ hormis . qu es Cere- monies , quant aux Princes le Herault ne baife pas ce qu il prefente a V En- voy c , & ne fe agenouille pas , comme il feroit m Prince , f il etoit prejent . Indi immediatamente foggiugne : ainfi au Conciftoire a Rome en prefence du Pape les Ambafjadeurs des Princes Cre- tans ont feance , felon la Dignite des lews Maitres : ainfi es dietes Imperia- ls } toutefois les Princes pre/ens font preferez aux Envoyex des Abfens : ainfi Ateneo Tomo V. Cap._A.iy. 507 eft des Pompes funebres des Princes es quelles les maitres des Cerimonies & les Heraults deferent V honneur aux Princes , qui les ont envoy e^ . Anzi Wicquefort (b) fcrive , che, cosi i Duchi di Baviera , di Neubourgb , e di Lorena , come i Principi d' Italia , tutti in Cafa propria da gli Amba- fciadori di Francia la mano preten- dono . Come fi fia , gli Ambafciadori , venendo loro contraftato il Iuogo , al loro Sovrano dovuto , attenti , come li e accennato , debbono dare , per- che alia loro rapprefentanza pregiu- dizio inferito non venga ; avendo fem- pre in mente quel ricordo di Arijlo- tile nel Capitolo VII del libro IV. delV Etica 3 dove prende a dire : qui men- tiuntur . utique funt illi quidem vitu- perandi : fed majore quadam ratione fuperbus , cum homo non poffit quic- quam habere , nifi ei de Cceh datum fuerit. Ma , alle prime funzioni tornan- do , che il noftro affunto concerno- no , delV Entrata pubblica , che cia- fchedun Ambafciadore alia Corte , alia quale viene fpedito , far deb- be , in primo luogo parlar conviene : fopra di cib vera mente nel Capitolo XV. della Parte IV. del Trattato de' Titoli gia difcorfi : ci riftringeremo per tanto in dire , che , quantunque , per aflegnare i luoghi a ciafcun' Am- bafciadore , in ogni Corte i Maeftri delle Cerimonie fi trovino , quei Pub- blici Rapprefentanti , che il proprio meftiere ben' intendono , per non ur- tare in Scogli , al giudizio d 5 efii Mae- fi:ri del tut to non fi riportano , per- che fanno , che in alcune Corti tali Convenienze di modo fi trafcurano , che pregiudizj grandi fovente ne na- fcono ; il perche effi Rapprefentanti Uomini ben efperti con effo loro con- ducono, che, fenz' afpettare , che al- tri fe ^ne ingerifca , di luogo convene- vole T elezione fanno. Egli e perb anche vero , che in 8 alcuni Cafi per particolari ragioni la regola , come per conto di tutte le Oil altre ( a ) S»M m « m j eimvimhi T^DsrF^Ar,, 9 .f. l4t , ( b ) A^.M.^Jf. 20 .f. z7 s. 3o8 altrc cofe , fi limita : Se a cagione d' efernpio , in congiuntura dell* Elezione del Re de' Romani qualch* Elcttore in fuo luogo un* Ambafciadore fpediffe , quefti, quantunque la perfona del fuo Principe rapprefentaile , onde regolar- mente il luogo , che ad effo Elertore competeffe, occupar doveffe , attefa la difpofizione della Bolla W Oro al Capi- tolo XXV. in fine , alia Menfa per quella folennita preparata luogo non avrebbc : nella Coronazione di Carlo V. , avendovi il Re di Boemia fpedi- to un' Ambafciadore , la di lui Menfa vota reftb : cosi in occafione di quella di Ferdinando II. fu praticato . Ed Art one apprejffo Goldajio ( a ) fcrive , che per Y altra dell 5 Imperadore Mat- tias , avendovi T Elettore di Brandem- hourgb mandate anch' effo un fuo Am- bafciadore , il medefimo Ccrimomale fu praticato . o Ma quegli Ambafciadori , che gl inconvenienti non preveggono ; e le lo- ro mifure efattamente non prendono , cuando meno il penfano , a' difturbi foggetti ft trovano : Pietro della Valle un fucceffo in Perfia feguito riferifce , che per non poche circoftanze d'efler in quefto luogo rapportato proprio mi -jembra ; fendo giunti in Ifpaan due Ambafciadori del Czar di Mofcovia del mefed'Aprile del 1619. e cosi in tempo , in cui quel Monarca nella Cuerra contro la Porta Ottomana oc- cupato fi trovava , la loro Entrata fi- ne al di 19. del mefe di Giugno del medefimo Anno fu differita ; e nello fteffo giorno un' Ambafciadore del Gran Moaol , ed un Cbiaux Turco la loro Entrata parimente fardovevano: II Sofi in quella Congiuntura fece pre- pare D. Garzia Silva Figueroa , Am. bafciadore di Spagna , e 'I Refidente d' Inghilterra , accio colla loro prefen- za quella Cerimonia onorar voleffero 4 e loro fece dire , ch' effi in di lui Compagnia portarvifi poteano , mentr egli in perfona avanti il primo Amba- fciadore di Mofcovia anderebbe : Per far loro onore diftinto ; o per oftenta- zione della propria grandezza , aveva Delk Precedence egli fat to unire un Corpd di feffanta mila Uomini , de quali iutKti aveva voluti i nomi e i cognomi ; ed a mtti, benche per la maggior parte Arteficid' Ifpaan , e de Vicini Villaggi , d' Armi avea fatto provvedere; Ed effi, benif- fimo veffiti , e in piu Compagnie , e Battaglioni diftinti , fotto il Comando de' loro Capitani , ed altri Uffiziali , collelnfegne fpiegatee Tamburibatten- ti, da Timbali, Flauti, ed altri Stro- menti muficali accompagnati , al Mai- dan , ch* e il luogo del Mercato , la mattina ben per tempo portaronfi : 11 loro Corpo in due file eguali era difpo- fto , che dalla Porta del Palazzo , in cui r Ambafciadore la notte anteceden- te aveva dormito, da Ifpaan dodici mi- glia diftante , ftendevanfi : lo Strepito de'ftromenticra si grande, ch'efpnmer non fi pub : di venti in vend paffi mol- ti Uomini , dalle file ufcendo , face- vano varj balletti : molti giovani ben fatti , e meglio Veftiti , per la ftrada in Tazze d' Oro , a chi ne volea , Vi- no , ed Acque gelate difpenfavano . II Soft mandb al Palazzo degli Am- bafciadori tutta la Nobilta della fua Corte a Cavallo , riccamente veftita , c perfettamente montata; gliornamcn- ti tutti in oro , argento , e pietre pre- ziofe confiftevano : Voile ancora il So- fi , che gli Ebrei , e i Gauri , ( gente che della Religione degli antichi Per- fiani tuttavia fa profeffione )come in Proceffione , feparatamente v* inter ve- niffero : I Criftiani del Borgo di T^uf- fa, in numero di fettecento tra Per- fiani tramifchiaronfi . II Soft nnalmen- te , per maggiormente onorare gli Am- bafciadori , fece montare a Cavallo venticinque Cortigiane , della Citta , le piu avvenenti , col Volto fcoperto , ricchiflimamente Veftite, f con chedal le Donne pneftc a diflinguerfi veniva- no . ) 1 j tt II primo Ambafciadore , credendo , n che il Sofi a levarlo dal fuo Alloggia- mento in perfona fi portaffe, F raver : ne avvifo di tempo in tempo , Corrien andava fpedendo; ma, trovatofi mgan- nato, co gli altri Ambafciadori, mon- ' D tato 10 ( a ) Tc!it,lt»per.p.i.f.i7%> Parte 111. Cap. XIV. 509 „~~r~ t_ i~^'j.^\ : r. . n c_/2 ^ _i__ Yato a Cavallo , verfo la Citta. incam minoffi : Ciafcuno alia Tefta delle pro- prie Truppe : De gli altri Miniftri ffranieri alia Cerimonia invitati il folo Refidente d' Inghilterra , piii per cu- riofita , che per far' onore , inter ven- ne . L' Ambafciadore di Spagna , che in Campagna era ufcito , vedendo , che il Sofi , come aveva promeffo , non compariva , per effer flato obbli- gato ad andare avanci rAmbafciadore Indiano , il quale , quantunque ftret- to Congiunto del Gran Mogol , ed al fuo feguito aveffe piu di mille , e cin- quecenco Perfone , da effo era flato trattato come Mercante , in collera grande a Cafa tornoffene : gli altri Ambafciadori ; vale a dire il Mofcovi- ta , per morte del fuo Collega reftato folo , e'l Turco, quando il Sofi com- parve , trovavanfi gia in Palazzo , ove Figueroa , ravvedutofi , anch'effo era- fi porta to . I cinque Miniftri le loro Credenziali prefentarono , fopra i di- fcorfi delle quali , andando bevendo del Vino di Schiras , tutta 1' Udienza fu impiegata : Xi Dopo due , o tre ore di Converfa- zione , tutti , fenza prender congedo dal Sofi p e fenza fare tra di loro il menomo atto di civilta , ritiraron- fi : Quando gli Ambafciadori comin- ciarono a parti re dal Villaggio , i fef fanta mila Uomini di fopr' accenna- ti , anch' efli , attruppandofi , fenz* ordine , al feguito degli Ambafciado- ri , cominciarono a fare i loro movi- menti , entrando cosi in folia nella Citta , della quale tutte le ftrade tal- mente occuparono , che 1' Ambafcia- dore Indiano , che feco molto Baga- glio avea , in quel giorno non pote farvelo entrare. 13 Avendo faputo effo Ambafciadore , che la maggior parte de' feflantamila Uomini in Artifti confifleva , che per fua cagione la giornata perduta ave- vano , al fuo Teforiere ordino , che a ciafcuno di loro daffe dieci Zecchi- ni , che alia fomma di un milione , e dugento mila Scudi farebbono afce- Ateneo Tomo V. fi : II Soil perb , che non era de* piu liberali ; ma che dall' Amba- fciadore Indiano con tale atto di ge- nerofita una fpecie di rimprovero del- la fua avarizia ricever non voleva , nol permife ; E quando 1* Ambafcia- dore Turco ne' di lui Stati entro , fotto pena della Vita ad ogn' uno fe proibirc , di aver* Commerzio con ef- fo lui tampoco fotto pretefto di ven- derli de' Viveri , de'' quali egli la Cu- clna di effo Rapprefentante fece ab- bondantemente provvedere . Non v' e , chi non fappia , che a 14 come nel Capitolo V. della J. Parte, di queflo Trattato fi e detto , giufta le difpofizioni de' Tefti ( a ) in fede- re , e cuoprire alcuni gradi di onore confiftono , che per legge generale , come Federico di Marfelaer ( b ) fcri- ve , per Confuetudine per 1' onore fteffo fi prendono : ed a gli Ambafcia- dori , giufta la loro graduazione , on- ninamente competono , come a' loro Sovrani , fe quiyi prefenti fi trovaffe- ro , dovuti farebbono : cosi fcrive Co- quille al luogo citato ( c ) cosi , come ne' Trattati dell' Onore , e de' Titoll fi diffe , la pratica tra' Principi Cri- ftiani alia giornata c infegna. Ma i Principi Barbari , quando in i$ iftato fi trovano , che de Padroni de' Pubblici Rapprefentanti , che alle lo- ro Corti fi fpedifcono , non temono , di ufare ogni forta di crudelta ca- paci conofcer fi fanno : piu barba- ra , e piu ingiufta di quella fi pub dare , che io fulla fede d' Alberto Grant&o nel Capitolo XV. della Parte IV del Trattato de y Titoli riferii , fuc- ceduta in perfona di un' Ambafciadore Italiano , al quale , per aver voluto efporre la fua Ambafciata col Cappel- lo in Tefta , d' ordine del Czar di Mo- fcovia ( a cui V Ambafciata era diret- ta ) con un Chiodo il Cappello nel Cranio fa conficcato, dicendo, che co- si alle Leggi , e Coftumi del fuo Pae- fe contravvenuto mai non avrebbe ? Ma fu tale propofito il SucceC- 16 fo nella Corte di Tranfilvania , dal Qq z P. Po- ( a ) C.i.ez.JeOf.Ugat I. ex. de Of. Legat.arg.ftaSede . Depraien. lib. 6. /. rtfihumtU C. de AJvoc. divert. Judie. C. at divn. srdo fever. rub** neg. ( b ) Legti, lib. z. di£ 3 i. ( c ) Art.^.f. 141. Delle Precedence 17 ?10 P. Forejli nella Vita di Matt'ia Corvino L Re d' Ungberia , di gran lunga piu barbaro e ftrano mi fi prefenta . Quel* lo Scrittpre prende a dire , che , ri- cufando alcuni Chiaus della Porta Ot- tomana a Biado Principe di quella Provincia fpediti , di leyarfi di Tefla alia di Lui Udienza il Turpante , per- che dalla loro Legge era proibito , X jnumano Principe , con crudeka della fopra narrata piu ferina, non folo nella medefima forma sbrigoffi \ dicendo , che cosl alia loro Legge contravvenuto mai non avrebbono : ma il Barbaro , di rib non contento , a molti del loro feguito fe fcorticare le piante de' piedi , indi fattele ftropicciare col fale , voi- le ' che dalle Capre colla loro^ afpra lingua foffero leccate ; altri fece jmpa- lare ; e mentre que'miferi fu gli Acu- jei con tanta crudeka penavano , in quel luogo alia loro prefenza un folen- ne Convito tener voile : di gran lunga piu ftrana quella barbaric , dico , mi fembra , mentre tra la Potenza Tratv filvana , e 1' Ottomana quella differen- za fi trova , che, per qualificare anco- ya oltre il giufto la ftima , tra'l.Lupo e '1 Leone pafla ; ma col tempo gl in- felici fudditi provarono , che ' quicquid delirant Reges , pleftuntur Acbivi I Per regola generale tra' Principi , che delle Leggi delle Genti la menoma cognizione tengono , gli Ambafciadori, che ad una Corte giungono , da gli al- tri Rapprefentanti , che quivi fi trova- no , vifitati efler debbono ; Egli e pe- tb anche vero , che X ultimo venuto per un fuo Segretario fa prima dar loro parte del fuo arrive , e ringra- ziarl'i dell'Incontro colle loro Carroz- ze fattoli fare ; ed e0i parimente un Joro Segretario a dare a quegli il ben- venuto fpedifcono ; indi fanno la loro Vifita pubblica .: Regola , che nella Corte di Roma a gli Ambafciadori delle Tefte Coronate folamente fi ri- ftringe . I II Vifitato poi , giufta l'ordine , con cui le Vifite ha ricevute , le re- ftituifce : E tale coftume non fi con- troverte : ma > fuccedendo , che un' Ambafciadore prima venuto , avanti che T ultimo giunga, fuori della Citta della fua Refidenza fi porti J c che ad efla , dopo X arrive dell' altro ., *fi reftituifca , pretender non pub d' efler da eflb prima vifitato ; perche , non avendo jl prima venuto dal Principe , alia cui Corte e ftato fpedito , prefa Udienza di Congedo , quando altrove fi porta , il fuo Carat tere ancora feco porta Sendo dell' Anno 1662. giunto all' Haja il Sign, d' Ejlrades in qualka d' Ambalciadore di Francia , trovb che D. Stefano di Quevara , che in quella Citta per la Corona di Spagna col medefimo Carat tere portato a Bruxelies rifedeva , erafi ove per lo cor- fo di tre mefi dimorb , reitituircfi pofcia a quella Refidenza , pretefe , che d' Eftrades ad effo , come ultima - mente venuto, la Vifita prima facelle: Un comune Amico per parte del me- defimo d' Ejlrades alio Spagnuolo por- tofk a dire , efler' a tutti noto , ch' egli da piu Anni fempre col medefi- mo Carattere quivi rifedeva : che • gni Anno il Viaggio di Bruxelles foleva fare : che la di lui Abitazionc in tem- po della fua affenza fa\X Haja fempre aperta era ftata : che parte della fua famiglia quivi era fempre dimorata ; e come $ egli foffe flato prefente ri- fpettata ; che , in partendo, V Udien- za di Congedo prefa non aveva ; ed in tornando , nuove Let tere Credenziali non aveva prefentate; Quevara, quan- tunque buon Uomo , e di Converfa- zione , nel prefo Impegno oftinoffi : onde d' Ejlrades fu in,obbligo di darne parte al Re fuo Signore , che al fuo Ambafciadore appreffo la Corte di Madrid ordinb di far fapere al Re Cattolico , che , fe Quevara il fuo dovere con d' Ejlrades adempiuto non aveffe , S. M. a rifentirfene coftretta fi farebbbe trovata : II Cattolico, del fatto informato , al fuo Ambafciado- re ordinb, che le proprie parti adem- pire doveffe : Quevara , moftrando di non aver ricevuto tal' ordine , a d* Ejlrades fe dire K che , fe gli foffe piaciuto , con eflb lui a definare fa- rebbe andato ; ma il Franzefe , che il fuo meftiere a maraviglia bene fapeva, rifponder gli fece , che dopo si grande freadezza tra' loro , da eflb Quevara pubblica gia refa prima di paffare ad un'atto di tanta famigliarita , fi richie- dea v Parte III Cap. XIV. dez , che il Cerimoniale tra di Ioro alia folica regola ridotto fofle ; onde lo Sp.ignuolo all' adempimento dell* ordine del fuo Padrone coftretto tro- voffi j e con forte ragione , mentre , quand* anch' eflb Spagnuolo per can- giamento arrjvato nella Monarchia di Spagna per morre di quel Re , o per altro motivo nuove Lettere Creden- ziali ricevute avefle , con efTo fi fa- rebbono dovute ufare bensi delle Ci- vilta , non gia per cagione delle nuo- ve Lettere , ma per lo motivo , per cui foflero flate fpedite : Wicquefort crede ancora , che un Ambafciadore di Francia , giunto ad una Corte due , o tre giorni prima dell' arrivo di un' Ambafciadore di Spagna , non lafcerebbe di pretender d' etfer efTo dallo Spagnuolo prima vifitato , per ia medefima ragione , per cui in Ro- ma efTo Ambafciadore di Francia da un novello Cardjnale fi fa prima ren- der la Vifita , quando ancora egli da un' Ambafciadore di Spagna fia jftato prima vifitato . 19 La regola per altro non procede , che tra' Miniftri , nella cui Corte gia refideriti fi trovano , e gli altri , che dopo di loro vi giungono : Coftume che i Cardinali , e gli Ambafciadori delle Tefte Coronate in occafioni di Vifite di novelli Cardinali inconti- nente dopo la loro promozione fi tie- ne : Effi novelli Cardinali poi , come nel Trattato de Titoli gia difli , le Vifite coir ordine , con cui fono ftati vifitati , non rendono ; ma, dopo aver vifitato il Cardinal Decano , da gli altri , giufta T ordine de' Palazzi , che piu vicini trovano , fi portano : Per conto de gli Ambafciadori per al- I tro il pnmo da efli Cardinali vifitato I c il Cefareo : il II. il Franzefe : il | III. lo Spagnuolo, quand' anche que- | fti in vifitare il Franzefe avefie pre- venuto . xo Di dire in quefto luogo lafciar non voglio , che gli Ambafciadori Regj , alia Corte di Roma \fpediti , di ceder la mano in Cafa propria a' Principi Romani , anche della prima Gaffe , hanno ripugnanza , quando per moti- vi particolari i Sovrani d' efli Amba- fciadori diverfacnente loro non ordini- Cap. j^iv. 511 I no , come la Corona di Francia nello fcorfo fecolo a favore del Ouca di Bracciano della Cafa Orfini pratico e quella di Spagna a favore del Gran Contefiabile, Capo della Cafa Colon- na , parimente fcce , come il Cardi- nal Mazzarino , in qualita di Primo Miniftro della prima di dette Corti , il di 16. del Mefe di Luglio del 16 so. al detto Duca di Bracciano ne'feguen- ti termini fcrifle : Nel defiderio , che avevano le loro Maefta di fare qualche dimojirailone cofpicua verfo V. E. in fegno dell' affetto , che le portano , e della fiima , che fanno del fuo meritq to non ho creduto , che vi potefje effer cofa piu confiderabile , ne di maggior fua joddisfa%ione , che la prerogativa della mano in Cafa di codefio Sign: Am- bafciadore della Corona , per che tutti gli altri onori ponno effer comuni a mol- I ft i ma quejlo folo e fingolare fra tut- : ti \ percbe rinnova a V> E ; ed alia \ fua Cafa una di quelle prerogative , c he la rendono riguardevole fra le altre ; e che facilmente fi perdono col tempo , fe dal giudi^io , e dalf autorita delli gran- di Be non vengono confervate : Confeffo perb fincerarnente a V. E ; che io non credeva , che S 3 incontraffero tante diffi- colta , come nella difcujfione di quejlo 1 affare fi fono incontrate , per che i pre- I giudi^j una volt a fatti fono difficUi a ri- j pararfi ; e il trattarfi di una materia ge- I lofa , e di confequen?a a V. E. per il lungo tempo ; aggiunto V efempio dell* Ambafciadore di Spagna , che la Monarchia fliede unita , il Conteflabile conten- toffi prender la fmiflra : II Vivente Conteflabile non tratta che col Mi> niflro Cefareo , dal quale , e fegna- tamente dal Conte di Galas nella di lui Cafa prefe parimente la fmiftra ; non fo perb , fe , venendo adeffo un' Ambafciadore , il quale Cardinale non fofle , godendo effo Conteflabile il Karattere d J Ambafciadore flraor- dinario , per prefentare la Chinea , qualche diflinzione efiger potefTe. E'da av^ertire ancora , che gli Am- 2 % bafciadori debbon prima vifitare i Principi , che alia Corte , appreffo la quale efli riliedono , dopo di loro oiungono ; purche quelli de' Sovrani d' efli Ambafciadori Sudditi non fie- no : Avvertendo parimente , che tali Vifite fi dicono di neceffita ; e fanno parte delle Cerimonie , che dall' Im- piego d* Ambafciadore infeparabili fo- no : Quelle Vifite poi , che per me- ra civilta fi fanno , con regole parti- colari fi praticano ; e non gia in con- aiunture di negoziazioni ; ma nel gran mondo , { come fi fuol dire ) s 3 im- parano . Gli Ambafciadori , che ad una Corte per tranfito giungono , per civilta parimente fi vifitano : ma cib per conto de' Miniflri del fecond' or- dine non fi pratica. Per regola a tutti nota , quando 24 le Ambafcerie fono compofle di piu Soggetti , e tutti col medefimo Ca- rattere d' Ambafciadori , effi in qual. fifia numero un folo Corpo formano , e tra di loro , come infeparabili , f» confiderano : Ma fi cerca , fe un* Am- bafciadore , fpedito folo ad una Cor- te , venendo ad ammalarfi ; o per al- tro motivo impedito , non trovandofi in iflato di poter efercitare in perfo- na il proprio Uffizio , ad wi ajtro U Parte 111 Cap. XIV. fuc Veci pofla dare , e fc , poten- do , il foftituiro il luogo del fofti- tuente pofla occupare ; e '1 Marfelaer {a) cos) la difcorre : quod ft autem fin us quidem fit , qui mitt it ur ; & fit neceffarius , five ob agritudinem ; five ob aliud impedimentum , qui in Via fubftineat , an ne aliquem e Corniti- bus , ftve Domeflicis , fibi Vicarium eli- gere ; & mandata credit a trans ferre in eumdem poterit nolim affirmare : ni- ntia certe hac poteftas fit , & tnajori fericulo quam commodo expofita. 5 E dice beniffimo ; mentre , com* cgli immediatamente fbggiugne : Si banc fortune moram excludere Prin- ceps velit , jam inani excejjum permit- tat , conflitui Vicarium poffe ; immo , at amplius rebus confulat , ipfe confli- tuat : ( E volendo renderne la ragio- ne , ripiglia ) Sane , ft legihus flare velimus y qua de Legationibus funt , Legati Vicarios dare non alios pofsunt , nift fi-lios fuos : Ita Marcianus 1. C. Fuit y qui munera , & mandata ab Re- ge fuo e longinguo ferens , cum alterius Aula jam proximus , in morbum inci- difiet , nee alium fuorum nofceret ita flrenuum i> aut promptum , qui ea , qua farebat , dejerre pojset , rogavit Re- gem , quern accefsurus erat ( acceleran- do inquiunt ) negotio , & avertenda cuipiam fufpicioni , mitteret ad fie ejuf- fnodi Virum , cui ea ipfa tradere , at- que cedere poffet : factum alii lauda- runt ; alii reprehenderunt ; Reges quid fenferint , latet : & tamen , cum a Venetis Legatus in Confinibus Regni Po- lonici adeo agrotaret , ut progredi , fi- ne Vita difpendio vetaretur , negotia tamen omnem fefiinationem exigerent , pramifit Secretarium , & quemdam fuum Cognatum ( fiolent nimirum ejuf- dem politic a Reipublica Legati ( fi of- fervi ) qiiofdam Juvenes fecum duce- re , qui in fpem Patria ejufmodi pere- grinationibus , & exercitiis adoleant ) qui mandata fibi tradita deferrent ad Re- gem : addidit & Litteras fidei , & co- gentem Caujam Subfiitutionis : ne au- tem eorum , qua commiferat , illi quic- quam tranjgrederentur , exegit utriufi Cap. J^iv. t, 1 5 que Apocham \ qua polite eb ant ur y fe ea , qua fujeepiffent , enunciaturos , ne punclo quidem immutato : exemplar quoque enunciandorum illi conferebant , ne qukquam injunEia rei forma oblivi- fcerentur , vel intermitterent . Ed in vero , quanto il Marfelaer %S dice , in atto pratico offervato li tro- va : II Conte di Pigneranda , doven- do per lo Trattato di Munfter fofti- tuire T Arcivefcovo di Malines , Die- go di Saavedra , ed Antonio ilBrun, non di propria autorita ; ma d' ordi- ne del Re Cattolico ne* feguenti ter- mini il diploma fpedi : £>. Gafpare di Bracamante , Conte di Pigneranda &c. fendo piaciuto al Re di Spagna niip S ignore di darmi pot ere , ed autorita , medianti le fue Lettere Patent/ , fpe- dite in data di 25. Febbrajo del 1^4$. di trattar Pace , e Tregua colle Al- te Poten^e de* Signori Stati delle Pro* vincie Unite , le quali Lettere cem'm- ciano ne 3 Jeguenti termini : Filippo per la grazia di D10 Re di Spagna 6l c. Onde in Virtu del potere , ed autori- ta , che S. M. ci ha data , ond' io pofsa farmiajfifiere da una , piu Per- fone , e mi ha permejso di fofiituirme- le , furrogarle , e nominarle , io colle prefenti nomino , e fofiituijco Fra Giu- jeppe eta Bergamo , Arcivefcovo di Ma- lines ; Diego di Saavedra , ed Anto- nio lo Bruno &c. tutti y e ciafcuno di loro Plenipoten%iarj , alia Pace Uni- verfale di Munfter , ne* quali ho fat- to y e faccio pafsare quella medefima autorita , e quel medefimo Potere , che da S. M. a me , ed a miei foftituiti e flato attribuito , ajfinch' effi per la medefima M. S. poffino t rat tare , e con- cludere tutti i Trattati di Pace , di Tregua ; tutti , ciafcuno di lo- ro in particolare , cost in mia afsen^a, come in mia prefen^a . Da tali parole ben fi comprende , che detti foftitui- ti del Conte di Pegneranda Amba- fciadori non erano , come per conto di quegli fuccede , che i Vicere , e i Governadori in nome proprio fpe- difcono ; ma bensi Plenipotenziarj del Re Cattolico dir/i dovevano, In a ) Legal, lib. e. 9. *7 *9 tr-ebbono derci , ci 314 In comprovazione di tale offervan- za molti altri efempj addurre fi po- 1 ma , per troppo non diffbn- riftringeremo in dire , che , fendo ftato convenuto dell' Anno 1641. tra 1' Imperadore , e i Principi di Branfuvicb di fpedire fcambievoli Am- bafciadori , per terminare all' amica- bile la Controverfia fopra il Vefcova- do d' Hilcdeshelm , per parte dell 5 Imperadore fu deputato 1/ Arciduca Lepoldo Guglielmo , il quale al Con- te di Trattembuch diede le fue Ve- ci : un' Ambafciadore di Criftiano IV. Re di Danimarca , dovendo interve- nire a' Congreffi per parte de J . Princi- pi , la Precedenza al Suddelegato dell' Arciduca ceder non voile. Di dire tampoco lafciar non voglio , che , venendo fpediti da un Principe ad una medefima Corte due Amba- fciadori , 1' uno col Titolo di Or,di- nario , l'altro di Straordinario, a que- fli com' e noto , fopra quegli la Pre- cedenza compete : fe poi un fecondo Straordinario fopravvenifie ; quefti all* altro preceder dovrebbe : ma di que- fto nel citato C apt oh XlII. della Par- te IV. del Trattato del Titoli molto piu difTi . Controvertendofi tra' Scrittori , fe ne' Cafi dubbiofi , per evitare gli fcan- dali , oinvenga ricorrer' a' mezzi ter- mini , o pure non intervenirvi ; e tro- vandovifi , quando colla forza refifter non fi pofla , partire ; alcuni alia pri- ma fentenza attengonfi ; altri la fecon- da arTolutamente abbracciano ; in cor- roborazione della prima varj efempj fi adducono : ll Cardinale Pallavicino nel- la fua Storla del Concilio di Trento ( a ) fcrive /che, fendo giunti a quella Ce- lebre Adunanza tre Ambafciadori del Re di Portogallo , de' quali Giacomo de Silva fuo Configliere era il primo ; Giacomo Govea Teologo il II. Gio: Paez Legifta il III. tra quefti , e quei di Ferdinando Re de' Romani , in- forfe Contefa di Precedenza : e dopo lunghi dibattimenti fopra le ragioni d' amendue le Parti , fu convenuto , che per quella volta il primo de' Portoghe- Delle Precedence che di quel tempo gia partiti , erano no fi di rimpetto a' tre Vefcovi Prefi- deriti fedefle ; e quivi la fua Amba- fciata d' Ubbidienza efponeffe • :.- Che gli Ambafciadori di Ferdinando intan- to nella Camera de' Legati dimorafle- ro : e cosi fegui : In ordine a cib , che T Intervenimento alle Congrega- zioni , ed alle feffioni concerneva , la Decifione al Papa fu rimefla ; ma S. S. , non avendo voluto rifolvere , a' Padri del Concilio ordinb , che qualche fpediente prendefTero ; e fu convenuto , che per la prima Funzio- ne i Portoghefi di rimpetto a' Cefa- rei federe doveffero : vale a dire al- ia deftra avanti le Sedie de' Prefiden- ti , dove gli Elettori Ecclefiaftici , dal Concilio era- ^ Jrt no feduti : Che gli Ambafciadori di Ferdinando la fi- niftra appreflb a' Cefarei occuparlero : premeffa perb da' Prefidenti pubbli- ea , e folennev, dichiarazione , che il propofto fpediente per quella volta fo- lamente attender fi dovefle : e le Par- ti , fenza pregiudizio delle Ioro ra- gioni ., vi confentirono* ....... "La riferita Controverfia per conto di Precedenza in quella Congiuntura fola non ^ '• Il medefimo Cardinale. in detta Storia ( b ) foggmgne , che , fen- dofi cola portati due Ambafciadori , che la perfona di Ferdinando in qua- lita d' Imperadore rapprefentavano ; -ed intanto , fendo giunto in diftanza di tre miglia da Trento un' Ambafcia- dore parimente di Portogallo , fece fapere , che da Drafcovizio Amba- fciadore di Ferdinando nell' atto del ricevimento effer preceduto non in- tendeva , si perche e'flb Drafcovizio di Mandato in forma autentica del fuo Signore munito non era ; si per- che , dovendo egii rapprefentarlo , non in qualita di Cefare , ma di Re d Ungheria , con effo , che la perfona del Re di Portogallo rapprefentava , di Precedenza competer non poteva : A tali ragioni non rendendofi il Dra- fcovizio , per la Decifione da' Prefi- denti cinque Prelati furono Eletti , i quali tre Dubbj efaminarc .., e rifol- ver { a ) Lib. 13. ». 20. * 2t, ( b ) Lik.ts.fii7$-tf'1t. Parte 111 Cap. XIV. 515 ver doveflero ; vale a dire ; I. fe il nella Relatione djlla Cone di Roma Drafcovizio colle fole Lettere Cre- denziali , fenza Mandato di procura ammetter ft dovefle : II. fe prima del Portoghefe : III. a quale di efli il luogo piu degno aflegnare fi dovef- fe : ed in ordine al I. fu rifpofto per T aftermativa : e cio , perche , quan- tunque il Mandato per rogito di No- tajo non folic ftato ipedito , in vigo- re delle Lettere Crendenziali dell' Im- peradore , accompagnate da altre for- ti teftimonianze , per Ambafciadore al Concilio fpedito fi riconofceva . In ordine al II. fu rifpofto, il Cefareo toghcfe doverfi ammettere , perche prima era giunto : In ordine al III. fu dichiarato , che gli Ecclefiaftici Rapprefenmnti fopra gli altri Eccle- fiaftici alia deftra feder doveflero : ma , che nell* efporre i Voti , confi- derandofi Efli Ecclefiaftici , non co- me Ambafciadori , ma come Vefco- vi , 1* ordine della loro promozione attender fi dovefle : Che i Laid alia finiftra fedeflero : Che nelle Funzioni del Kav. Paolo Tiepolo fotto i Pontifi, cati di Pio IV. e di S, Pio V. fi legge , che , fendo nata Controvefia fotto il Pontificato del primo di detti Papi tra gli Ambafciadori di Francia , e di Spagna , pretendendo ciafcuno di efli di aver luogo nella Cappella Pontifi- cia immediatamente dopo il Cefareo , amend ue a Pio faceano vigorofe Iftan- ze , perche la Controverfia fofle deci- fa : Confiderando quel Pontefice i di- fordini , che tale decifione prodotci avrebbe , e figurandofi poter foddis- fare , fenza ftrepito , cosi Tuna, co- Kapprefentante , giufta la regola del me V altra Parte , col parere de' Car- Cerimomale Romano , prima del Por- dinali determinb , che il Franzefe il luogo da eflb pretefo occupare potef- fe : che lo Spagnuolo tra 1 Cardinal! Preti , fopra tutti i Diaconi, ma al- quanto piu baflb , fedeffe ; ma da ef- fo , con clamori , fendo tale fpedien- te ftato rifiutato , per tutto il tempo di quel Pontificato piu non fe ne par- 16 . S. Pio , afcefo al Trono , prego gli Ambafciadori , a lafciarlo godere la fua quiete ; lo Spagnuolo gridb z il franzefe , che nel fuo luogo ft gn .bcclefiaitici non Kapprefentanti mantenne , tacque : Ed invero, quan precedeflero ; alia riferva per6 di al curie folennita della Chiefa , alle qua- li i Vefcovi in Abiti Pontifical! tro- vati fi foflero. Carlo Pafquali ( a ) tutti i mezzi termini rigettando , a 1 Pubblici Rap- prefentanti ricorda , che i diritti , che a' loro Sovrani eompetono , corraggio dovuto a qualfifia cofto mantenghino : do la forza colla forza fuperare non H pub , come Marfelaer ( c ) infegna g e come di fopra fi e detto , piu to- fto , che fofFrire il menomo pregiudi- zio appunto , gridare , declamare , ed in fine partire : cosi, da Savj fece- ro il Nunzio Pontificio , e V Ambafcia- dore d' Inghilterra in congiuntura della iamente difendendo , il luogo ad efli Coronazione di Carlo V. , feguita irt Aquifgrana , piu tofto che ceder la Omero ( b ) nelle materie , di cui qui j Precedenza a gli Elettori , che a quel- ii tratta , al pari di ogni altro Eccel- la Cerimonia intervennero . lente Sent tore ben ver fa to , fopra le Deita de* Gentili favoleggiando , fcri- ve .* Gavifa ejl Pallas propter prudentem Virum juftum , Et quod ipfi priori prabuit aureum poculum . I Franzefi , piu che tutte le altre Nazioni , alle propofizioni de' mezzi termini ineforabili conofcer fi fanno : Ateneo Tom. V. Gli allegati efempj per conto della ** propofta Controverfia foli flati non fo- no : moltiflimi altri nel Trattato de % Titoli gia ne addufli : altri nel Capito- lo V- della prefente Parte fe ne le^go- no . Non voglio perb lafciar di dirf ancora , che Niccolb da Ponte , Pri- mo Ambafciadore Veneto all'accenna- to Concilio di Trento , il fuo meftie- re egregiamente intender doveva , men- Rr tre ( a ) He Legat. cap. 67. ( C ) hoc. eit. lib, %, dig. i%. ( b ) Odiff. lib. 3. v. si. ?i6 Delle Precedence tre il citato Cardinal Pallavicmo (a) fcrive, che , fendo giunti a quel Con- feflo due Rapprefentani del Duca di Baviera , Tuno col Titol d'Ambafcia- dore , T altro di Teologo , efpofero , tener ordine , il primo di non ceder la Precedenza ad altri Ambafciadori cbe a' Regj , o Electoral! ;' il perche al Veneto preceder'intendeva ; ma ef- fo de Ponre il fuo prfto abbandonar non voire : fpedita dell' oppofizione la notizia al Bavaro , quefti al fuo Rap- prefentante ordino , che , quand' egh al Veneto preceder non dovefl'e, fubi- to da Trento partifle : lnterpoftofi, ad iftanza del Papa , 1' Imperadore Fer- dinando , ch J eforto il Bavaro a cede- re , ordino egli al fuo Miniftro , che cedeffe ; ma con Protefta , che , per non turbare il Concilio , cio faceva , fenza pregiudizio pero delle ragioni del fuo Sovrano : a tale Protefta il de Ponte rifpofe , dicendo, chela Prece- denza , non gia per generofa Conde _ * _ _ f\' — I ^. Alln •111' Ne' Diarj di Gio: Brucardo fotto il 35 Pontificato d' Aleffandro VI (c')Ci leg- ge, che, portandofi il Papa alia Chie- fa di >anta Maria maggiore , quando fu giunto a Piazza Giudea , tra gli altri , che gli facean Corte , prefenta- ronfi gli Ambafciadori del Marchefe di Monferrato , e quegli della Repubbli- ca di Siena ' tra'quali per conto di Pre- cedenza Controverfia inforfe : il Pa- pa /awifatone , ordino, che, quando tra di loro aggiuftati non fi foftero , amendue partire doveffero : il S^nefe , cio udito , parti : i Monferrini , refta- ti , e ricevuto in mezzo il Fiorentino, il Corteggio orofeguirono . F Hippo Rodi nel fuo Riflretto' delle 36 Cofe di Ferrara , Jcritte da Gio: Fran- ce fco Negri m. f , fcrive varj, fuccerTi , che al noflro affunto adauandofi , non voglio lafciar di riferire : Dic'egli dun- que , che , Alfonfo Duca di 1 errara i] di V. Lugho del 1561. per la Fefta del Corpus Domini , fendou' portato a Sr^l'pSjX^U^ q^l Duo™, peJ intervene co„ icendenza , ma per & , _ • • ? llfta la fua Corte , alia Proccffione Repubblica fi doveva : le altercazioni tra due Rapprefentanti a fegno giunfe- ro che il Bavaro la fua Orazione prefentare non voile :, il perche lo Storico conclude , che la Controverfia fopita piu tofto che termmata reft 6 . 34 Lo fteffo Storico (b) foggiugne , che fendo riforta la gara tra L Elvetico , e 1 Bavaro , che poc' anzi a Trento era tomato, defidero 1' ultimo d'mterveni- re alle Funzioni ,. almeno. per due , o tutta la fua Corte , alia Proceffione del Venerabile , nel leva re il Baldac- chino nacque Controverfia di Prece- denza fra gli Ambafciadori di Firen- ze , e di Venezia ; il Duca , avvifa- tone , ordino , che il Veneziano ftando di fotto al Fiorentino la Precedenza ce- der dovcfle ; ordine , che al Veneto non eflendo piaciuto , diegli motivo di partire prima che la Proceffione fi fa- ce'iTe : datone L' avvifo alia Repubbh- vi intervenuto , da trovarvifi fi afte- neffe : Ed a preghiere , cosi de* Lega- ti , come degli Ambafciadori Cefarei , fu'convenuto che , cosi 1' uno , come I' altro da intervenirvi fi afteneffero ; ma il Bavaro Rapprefentante fopra la ordino che V Ambafciadore di Firenze fopra quello di Ferrara la Precedenza aveffe: onde l'ultimo da intervenirvi fi aftenne: e del feguito contro la difpo- fizione del Decreto altre volte pronun- ziato al fuo bovrano la notizia avan- Controverfia , avute le rilpofte del zo . fuo Sovrano , che del Contegno de Legati , i quali all' Elvetico la Prece- denza accordata avevano , contento non era, i propofti ripieghi pofti mnon cale , da Trento immediatamente par- ti . ■ I Sovrani, che in iftato di farfi te- 37 mere fi trovano , afnnche nelle loro Corti Scandali non fuccedano , non folamente in ordine alle perfone de Pubblici Rapprefentanti , ma anche di quelle de* Pnncipi ftcffi , a tali n- ^ folu- ( a ) id. 16. «. 66. ( C ) Tom. 6. ( b ) Lib. 18. ». H9« Parte III foluzioni procedono . II Lett nella Vi- ta di Filippo 11. (a) riferifce , che , trovandofi alia Cortc di Madrid il Principe Aleflandro Farnefe, e'l Prin- cipe de* Medici, rifvegliatifi neH'ani- mo del primo quei magnanimi, e gene- rofi penfieri , che in eta. matura il piu Valorofo tra' Capitani del fuo Secolo il refero , proteftb , ch' egli , fendo figlio di Caterina d* Auftria , forella del Re Cattolico , la Precedenza al Principe di Firenze ceder non inten- deva ; ragione ( foggiugne il Lett ) che in cafi di fimil natura luogo aver non dovea , perche i Parentadi , quantun- que grandi , quei non fono , che la graduazione de* Perfbnaggi feco porti- no ; ma bensi la chiarezza del paterno fangue ; come fi fia, il Principe Alef- fandro , trovandofi a far Corte al Re in una Chiefa , pretefe , che il luogo dal fuo Com peti tore occupato ad eflb •lovuto fofle : onde per tal conto tra di loro parole di amarezza paflarono : pure fopra la Controverfia alia Deci- fione del Re fi rimifero : Filippo , che ne Y uno , ne V altro di efil difgu- ftar voleva , ordinb , che amendue dal- la fua Corte partir doveffero : indi la Contefa tanto fi dilungb , che, richia- mato il Principe de' Medici a Firenze , la Controverfia indecifa reftb . 58 Sendo folito , che alcuni Sovrani in congiunture d' elezioni di novelli Pontefici , a quefti Ambafciadori ftra- ordinarj fpedifchino , per far preftar loro giuramento d' Ubbidienza ; o ad altre Corti , per Uffizj di Congratu- lazioni per T elevazione del novello Sovrano al Trono : di matrimonj , e fimili , di dire alcune cofe per conto di tali Cerimoniali quefto luogo op- portuno mi fembra : e per conto di quei , che alia Corte di Roma per quella folennita fi fpedifcono, premet- teremo , che , quando tali Ambafcia- dori fono Principi , de gli onori godo- no , che a gli altri Pubblici Rappre- fentanti , che il medefimo Carattere portano , non competono . Wicquefort riferifce , che , avendo fpedito Arri- go IV. Re di Francia dell* Anno 1608. Ateneo Tom.V. Cap. XIV. 3 1 7 a tale cfTetto a Paolo V. il Duca di Nivers , quefti al fuo arrivo a Ci vi- ta Vecchia , ftando ancora nella fua Galea , per parte del Papa fu falu- tato da due Prelati : la feguente mat- tina il Sign: di Breves, per la medefi- ma Corona Ambafciadore Ordinario, con numerofo feguito di Signori , cost Italiani, come Franzefi , al di lui In- contro a Bracciano portoffi. In diftan- za di fei miglia da Roma incontrb i Duchi Sfcrza , Conti , e Santo Gemi- ni , e '1 Principe di Caferta , con D. Vittorio nipote del Papa ; con fei Mu- te a fei Cavalli: I Cardinali , Gallo; Bevilacqua , Delfino , e Serafino , portatifi anch' effi ad incontrarlo di qua da Pontemolle, Taccompagnarono a Roma , ove entro incognito ; e lo fteffo giorno portoffi a baciare il pie- de al Papa : nella feguente mattina vi- fitb i Cardinali , ch* erano andati ad incontraHo , ed impiegb il rimanente del giorno in ricever le Vifite degli altri Cardinali , e de* fratelli del Pa- pa . II d\ z$. di Marzo fece la fua En- trata pubblica , al quale effetto Gio: Batifta Borghefe, Fratello del Papa , portoffi a levarlo dalla Vigna di Leo- ne Strozzi ; e nella Cavalcata and6 immediatamente avanti effb Ambafcia- dore , il quale da due Patriarchi di Gerufalemme , e d' Alexandria fu prefo in mezzo : cosl fecero due Ar- civefcovi per conto dell* Ambafciadore Ordinario : Componevano il di lui fe- guito Cento venti Gentiluomini : il Treno fu uno de' piu. grandiofi , che Roma veduti avefie : II dl 27.il Fra- tello del Papa , portatofi a prenderlo alia di lui Abitazione, accompagnollo alia Cavalcata , fatta per la di lui pubblica Udienza , che quafi ful pie di quella deirentrata fegul : Dopo ch* egli in una Camera , riccamente ad- dobbata , ebbe prefo breve ripofo, da due Patriarchi fu accompagnato alia Sala Regia , dove il Papa in Conci- ftoro gia fi trovava : feguite le folite genufleffioni ; 1' Aringa dell* Orato- re , e la Rifpofta ; 1* Ambafciadore Rr 2 anco- 39 ( a) P.i./**.xS./.399. 40 4i 5 1 8 DelJe Precedence ancora una volta bacib il piede del Pa- pa, che indi nella fua Camera ritirof- fi , fe^uirato dalf Ambafciadorc , che foftenne lo ftrafcico , cosi effo , come il Duca pranzarono con S. S. , con cui a lungo difcorfo fi trattennero . Regolarmente tali Rapprefentanti , sbrigati che fieno da 5 Complimenti di Palazzo } in primo luogo vifitano il Cardinal Decano ; indi gli altri , co- me di fopra fi e accennato. Sendo folita -la Corte di Tofcana di fare anch' erTa'fpedizioni de' fuoi Ambafciadori in congiunture di tal forta : Seguita la Promozione di Pa- pa Clemente IX. nelY Jfiru&one data al Marchefe Bartolomei , che , per preftare al medefimo Clemente il giu- ramento d J Ubbidienza appunto , fu fpedito , fi dice , che , cosl da tutti i Cardinali , come da J Nipoti del Re- gnante Pontefice > e dal Duca di Bracciano col Titol d* Eccellen^a fa- rebbe ftato trattato : Che col Conte- ftabile Colonna trattare non doveva , perche di dargli il medefimo Titolo ricufava. 4% Nella Spedi^lone del Marchefe &c- cardt , per paflare il medefimo Uffi- zio con Papa Clemente X. fi legge , efTerli ftato ordinato , i che , dopo la Vifita del Cardinal Decano , a quel- ]a della Regina di Svezia portarfi do- veffe , tale fendo lo Stile da altri Ambafciadori praticato : fi dice ao* cora , che , portandofi effo Marchefe alle Vifite de' Cardinali , i cui Pa- lazzi fi trovafiero vicini a quello del Marchefe d' Aftorgas , di quel tempo per la Corona di Spagna appreffo quella Corte unico Ambafciadore Or- dinario , alia di lui Vifita parimente fi portaffe. 4? II Duca di Parma poi , come que- gli , che in qualita di Vaffallo della Chiefa prefta al Papa oltre il giura- mento di Ubbidienza anche quello di fcdelta ; fa offerta , e domanda Pro- teziorre , da altri Principi diverfamen- te fi contiene ; regolarmente anch' ef- fo a tale effetto fpedifce i fuoi Am- bafciadori ; ma trovo , che anche in perfona dal medefimo Duca e ftato praticato , fegnatamente da Ranuccio IV. Cerimonia , che , fendo feguita con pom pa grande , di parlarne in qugfto luogo proprio mi fembra . Ri- ferifce il Mucawzjo nel fuo Diario del Viaggio di Clemente VIII a Ferrara , che il di 29. del Mefe di Giugno del 1 598. giunto quel Principe in Bu- centorio , con buon numero de' fuoi Feudatarj , e d' altri Signori , ad un Ifola in mezzo al Po , dopo aver quivi pranzato , reftituitofi in Bu- centorio , profegui il fuo Viaggio fino ad un Luogo , IJola , chiamato , ove fmontato ,"da' Furieri del Papa fu incontrato : indi , ricevette Vifita dal Cardinal Priolo , al quale effo Duca andb incontro , c dopo breve Com T plimento , accompagnollo alia Car- rozza : Giunti pofcia altri Cardinali , cogli Ambafciadori di Spagna , e di Savoja , col medefimo Cerimonial© furono ricevuti , ed accompagnati . Avanti che il Duca da quel luogo 44 partifTe , fopraggiunfe Pietro Aldo- brandini , Luogotenente delle Milizie Pontificie-, fpedito dal Papa con cen- to Kavaleggieri , e fei Trombetti , per onorarlo : Terminati i Compli r menti , i Kavaleggieri cominciarono a sfilare : indi i Titolati Feudatarj del Duca, ed altri Signori di Lui Suddi- ti , riccamente abbigliati ; fenza fer- rajolo ; ma col Cappello in Tefta , preceduti da, Paggi , e Palafrenieri , fino al numero di DCCC. All' accennato Corteggio fuccedeva 45, lo fteffo Duca di Parma in Toga d] Seta all' Ufo de' Romani , co' Bor- zacchini della medefima Stoffa ; rica- mati d' oro , e d' argento ; arricchiti di Perle , e Pietre preziofe : il Cap- pello eon Penne d' Aironi , Perle , e Pietre preziofe : Cavalcava S. A. , avendo alia deftra Monf. Matteucci , Vefcovo di Viterbo , e Monf. Con- ti , Vefcovo d\ Ancona alia finiftra , in Abito corto , fpeditivi dal Papa ; feguitati da altri Vefcovi , e Prelati alia Tefia del Cavallo del Duca an- davano i Palafrenieri : dopo 1 C^ 1 " giani ; i Camerieri fegreti , e i Pag- gi d l eifo Duca : il Co: Carlo Sanvi- tali , e 'I Paggio da Valigia , pari- mente del Duca : il March: di Sora- gna , Cap: de' Kavaleggieri ; e '1 Kav: Borra , Cap: de J Svizzeri : Aleflan- dro dro Parte 111. Cap. XIV. Papa il piede , la mano 47 Luppi ; Fabrizio Corradino , ed Aleflandro Orfi , Segretario parimen- te del Duca : i Conti , Ottavio Scot- to ; Alberto CanofTa , e Gio: Batifta Anguifciola ; i Conti Carlo Pepoli , Luigi Terzi , e Teodoro Scotti : Do- dici Paggi , e iinalmente il Conte Ga- leazzo Scottr^ Capitano delle Lance fpezzate , col feguito della fua Com- pagnia . 4*> Con tale -ordinanza dall' accennato Luogo dell' Ifola fino alia Porta , chiamata degli Angell , il Duca pro- fegui il Viaggio : quivi trovaronfi , Monf. Centurioni , Vicelegato , e I Kav: Clementi , Maeftro di Camera del Cardinale Aldobrandino , col fe- guito di dugento , e piu Kavalieri Ferrarefi : il Vicelegato , fat to il Complimento in nome del Cardinale AJdobrandini , prefe la deftra del Du- ca , cedutali dal Vefcovo d* Ancona , il quale con altri Prelati , in Abito da Campagna , erafi cola portato . Alia Porta della Chiefa, degli An- geli parimente chiamata , trovofli il Capitano della Compagnia de' Svizze- ri del Papa , che co' fuoi Soldati fchie- rati a'fianchi, profegul il Viaggio. Il Duca , mentre fparava il Cannone giunto alia Porta del Caftello ' , e fmontato da Cavallo , prefe il Ferra- jolo , tutto tempeftato di Gioje , all' Abito corrifpondente : cosi fece tutto il fuo feguito , dal quale fu accompa- gnato lino alia Sala del Conciftoro : a pie della Scala perb fu incontrato dal Macftro di Camera del Papa; da quail tutta la Camera Segreta , e da' Scudieri : fatto il Complimento, tan to con eflb Maeftro di Camera , quan- to co' Camerieri , fall la Scala in mez- zo a Monf Matteucci , e Centurioni , col feguito di tutti i fuoi Cortigiani nobili ; entro in Conciftoro , ove il Papa fotto il Baldacchino , nel fuo Abito ordinario , con mozzetta , Roc- chetto , e Stola , ftava gia a fcdere : Quivi ne' Banchi , giufta il folito , in mantelletta , Rocchetto , e mozzet- ta roffa fedeano Ventiquattro Car- dinali : il Duca Banchi , avendo delle Cerimonie , genufleflioni ; air camminando tra' da* lati i Maeftri fece Ie tre folite ultima , bacio al 519 e '1 Vol to : indi , (tando tuttavia in quella pofitu- ra , fece un breve Complimento, fup- plicando S. S. di protezione ; ed. in qualita di Vaflallo offerendole fe ftef- iO , e le fue forze ; dal Papa della protezione fu afficmato, e colla mano fugli fatto cenno , con dirgli V. A fi levl ; come fece ; e ftando alia deftra del Papa , fupplicollo ad ammetter' al bacio del piede , come fece Tirolati , come altri Signori , cosi 1 del fuo genu- feguito » Indi , dopo aver fatta nuova flefTione co' Maeftri delle Cerimonie partendo , a ciafcun Cardinale fe ri- vereriza , e da effi coif ampleffo fugli corrifpofto : Tale Complimento termir nato , il Duca , ancora una volta ingi- nocchiatofi , al Papa replico il bacio > cosi del piede , e della mano , come del Volto: d'ordinedi §-. S« poi da' Ca- merieri fu condotto alle Stanze , per ef. fo preparate , dalle quali , dopo aver depofto 1' Abito da viaggio , e i Cotur- ni, portofli a vifitare i Cardinali Al- dobrandino , e S. Giorgio , Nipoti del Papa , da" quali gli fu refa la Vifita . Terminata tale Cerimonia , il Duca cenbco'fuoi Baroni, fervito da' Came- rieri , Sottocamerieri, Scudieri, e Pa- lafrenieri del Papa : cosi per tutto il tempo della di lui dimorain Ferrara fu praticato . Ne'fuffeguenti giorni il Duca fu vi- fitato da tutti i Cardinali , che quivi trovavanfi , a' quali , fervito fempre dalla Guardia de' Svizzeri del Papa ; ma nella propria Carrozza , con altre di Seguito , parimente proprie , refti- tui la vifita : Alcuni Cardinali porta- vanfi ad incontrarlo nella Sala ; altri a capo alle Scale: nel partire 1' accom- pagnavano alia Carrozza : Il di 7. del Mefe di Luglio il Papa lo tenne feco a pranzo ; ma in Tavola feparata, e col Cerimoniale nel Capitolo XV. della Parte IV. del Trattato de y Tttoll accen- nato : cosi altre volte fino al giorno della partenza d' eflb Duca , che il di 13. del medefimo Mefe fegui, fu pra- ticato . Prima di paffar' avanti non voglio lafciar di dire in paflando per conto del Duca di Parma appunto , che , atte- fa la 48 49 50 DeJle Precedence che vuole , che 5i 320 fa la regola : che vuoJe , che quei che poffedono Feudi con Condizioni , e pefi ordinarj , quand' anche in piena Sovranita altri Stati poftedano , per af- fari de' Feudi Ambafciadori a'loroSo- vrani fpedire non ponno , Papa Ur- bano VIIL , nel fine del fuo Pontifl- cato , per cagione del noto affare , eoncernente gli Stati di Caftro, eRon- ciglione , inforti de' difturbi , ricusb di ricever da eflb Duca i di lui Mi- niftri col Titol & Ambafciadori : Con- troverfia , per cui fu temuto , che le Forze delle due Corone , di Francia , e di Spagna la quiete d* Italia turbaf- fero ; onde la prima di dette Corti prefe motive d' applicare feriofamen- te , affinche il fuoco non ft accendef fe ; ma che le differenze airamicabile fopite reftaffero .<• H Papa , che gli UfEzj di mediazione , trattandofi con un Vaflallo, con fdegno afcoltava, ad Ugo di Lione ( che di quel tempo , fenza Karattere , i negozj della Fran- cia in Roma trattava , ed indi fu Mi- niftro di ftato ) un giorno gli difte , che il Duca di Parma , in qualita di Vaflallo , per farli fbmmenione , in perfona prefentarfeli dovea ; mentre , quando dieci Ambafciadori , l'uno do- po T altro , fpedirli avrebbe dovuto , di trattare il negozio per mezzo di un Miniftro fubalterno 11 pretendea : il Franzefe a tale difcorfo rifpofe , che j Vaffalli , i qiiali in virtu della prima Inveftitura ad altro che a preftare il femplice omaggio tenuti non fono, me- dianti i loro Ambafciadori trattar port- no : Che il Miniftro ; del quale S. S. parlava , era Segretario del Duca , il quale ad efempio de' Principi Sovrani , le facolta , che gli piacevano , a quel- lo attribuire poteva ; mentre il VafTal- lo fu tale propofito a compiacere al Sovrano tenutonon era. Comel'Afrare fi terminafle nol fo ; fo bene , che la Corte di Parma gli fuoi Ambafciadori Straordinarj a quella Corte , com 5 e noto , fpedifce . Prefentandomi il fuddetto Mucan- %io net? accennato Diario una Celebra- tiflima Ambafceria in Congiuntura del- lo Spofalizio di FilippoIIl. Re di Spa- gna con Margherita d' Auftria al riferi- to Clemente VIIL nell* accennata Cit- ta di Ferrara , da Filippo II. Padre dello Spofo , fpedita , e portando fe- co, tanto le funzioni, che T Ambafce- ria concernono , quanto le Cerimonie dello Spofalizio molte Cognizioni , che il noftro AfTunto riguardano, prima di paffare, avanti di farnc in quefto luogo il racconto , quanto piu fia poffibile fuccinto, proprio mi fembra . Diremo pertanto , che il Conteftabile di Ca- ftiglia , di quel tempo Governatore di Milano , col Karattere d 3 Ambafcia- dore j come fi e detto , portandofi a Ferrara , il di 28. Agofto dell' Anno 1 S98. col feguito della fua Corte , in diftanza di tre miglia fu incontrato da' Cardinali d' Avila , e Guevara , uni- tamente col Duca di Seffe , d' eflb Conteftabile Congiunto : e per lo fteflb Filippo II. appreflb quel Papa Amba- fciadore Ordinario , i quali , dopo aver fatti con quegli i loro Comphmenti , in Citta reftituironfi , per fervire il Papa co gli altri Cardinali nell' atto del ricevimento d* eflb Ambafciadore , che per ordine di S. S. fu incontrato da Pietro Aldobrandini , con una Compa- gnia di Kavaleggieri , da Monf* Mat- teucci , Arcivefcovo di Ragufi , Pre- lato domeftico ; e da Monf: Centurioni Vicelegato , in nome del Cardinale Al- dobrandini , col feguito di tutta la fua Famiglia . Entrb il Conteftabile in quella Cit- ta colla Cavalcata , come fegue difpo- fta : Sei Trombetti della Guardia Pontificia erano i primi : indi T accen- nato Pietro Aldobrandini , colla fua Compagnia , alia quale altri fei Trom- betti del Cardinale Aldobrandino fuc- Cortigiani , si di Cardinali , e del truppa , con quei quale con Cava!- in mezzo , aven- cedevano : pofcia i lui , come d' altri Duca di Seffe , in del Conteftabile , il lo da Pofta marciava do alia deftra MonO Matteucci , al Ja Siniftra Monf- Centurioni , da* lati la Compagnia della Guardia de* Svizzeri Pontificia : al Conteftabile fuccedeva- no dieci di lui Paggi : Giunta la Ca- valcata alia Scala del Caftello , pre- fentaronfi alcuni Camerieri Segreti del Papa, i quali accompagnarono il Con. teftabile fino alia Sala del Conciftoro , ove trovaronfi i Cardinali x di Came- rino ; $* Parte 111 Cap. XIV. rino ; Montelparo ; Ghijl'miani ; Mat- tel ; Borromco ; Band'wo ; Bianchetti ; cT Av'tla , Guevara ; Arrigone , Santi- quattro ; ed Aldohrandino , in mantel- letta fopra il Rocchctto , e la moz- zetta rofTa , per effer il giorno dclla Fefta di S. Agoftino , quantunque fof- fe di Venerdi . 53 II Papa, entrato nella fteffa Sala , e feduto in Trono , ricevetre il Conteftabi- le, come per conto delDuca di Parma di fopra fi e detto : 1/ Ainbafciadore parlb in Idioma Spagnuolo : il Papa rifpofe in Italiano: indi V Ambafciado- re a ciafcun Cardinale fece riverenza, cominciando dalla parte deftra : fatta pofcia un* altra genufleffione , fedette in uno Sgabello al lato finiftro del Papa , che a di lui iftanza tutto il fuo feguito al bacio del piede ammife: cosi novamente fece pofcia eflb Amba- fciadore , che pero torno anche a ba- ciarli la mano , e la bocca : Indi , da'Camerieri accompagnato, pafsb al- le Camere , nelle quali il Duca di Parma era ftato parimente alloggiato quivi , rrattaro a fpefe del Papa due giorni dimoro. II Mucanyjo vuole, che quel Bapprejentante a' Gardinali rive- renza fare non doveffe , che dopo ef- fer ftato licenziaro del tucto dal Papa, del quale nelf ultima genufleffione il piede folamente baciar doveffe . 54 Ne' giorni XXIX., e XXX. I' Am- bafciadore pranzo col Papa ; ma in Tavola feparata , e fedette in uno Sgabello della Sedia Pontifieia piu baf- fo- Quando ufciva era fempre corteg- giato da numerofa Prelatura ; fervito dalfa Guardia de'Svizzeri ; e da'Pa- lafrenieri del Papa : onore da molti eccedente creduto , parendo , che con tale formalita a Duchi di Mantova , e di Parma venifle eguagliato : Altri diverfarr/ente difcorrevano , dicendo , che detti Principi, non folamente dal- la Guardia erano ftati inceifantemente ferviti , ma che per tutto il tempo della loro dimora in quella Citta' a fpefe della Camera in Palazzo erano ftati trattati : che , dopo aver baciato il piede al Papa , da tutti i Cardina* li , uno per uno , coll'abbracciamento erano ftati falutati : che V Ambafcia- dore faluto egli tutti ad un tratto ,, Cap.Jtir. 32,1 che cosi , fenza 1' abbracciamento , il faluto fugli refo : ch'egli poi , per far credere , che tutti i medefimi onori ricevuti avefle, condetta Guardia pro- curb farfi vedere : Voile ancora che alle Mefle private da un Cappellano, dopo che il Celebrante il VarigeTq avea letto , il Meffale , accio lo baciafle , gli fofle prefentaco , benche non fegli dovefle ; mentre tale Cerimonia nelle Mefle cantate col Celebrante folamen- te fi pratica , quando il Papa pre fen te non vi fi trovi, qualche Cardinale , o'l Prelato nella fua Chiefa , a 5 quali fi prefenta ; e tra efli al piu degno : Tro- vandovifi molti Soggetti , in Dionita eguali , a niuno di loro fi prefenta : Per conto de'Secolari anticamente non fi permetteva che a Principi di STera altiffima , come Re , fuori de* loro Stati fegnatamente •* fu poi I' ufo am- pliato , come nel Trattato dell' Onore prima ; p^i in piu luoghi della II. Par- te del prefente fi dice . Dimoro il Conteftabile in Ferrara 55 per lo corfo di giorni otto . Vifirb in quel tempo tutti i Cardinali , da' qua- li la Vifita fugli reftituita : trovavanfi effi nelle loro Abitazioni in Sottana , e mozzetta , fenza Rocchetto : porra- vanfiad incontrarlo allafeconda Came- ra: quando partiva , V accompagnavano a Capo alia Scala : Nel render!) la vifita, comparivano in Sottana, e Fer- rajolo : erano accompagnatj fino alia Carrozza : quindi il Conteftabile non partiva , s* effi prima non erano entrati in Carrozza . II Mucan^to , profeguendo , fcrive , 56 che il di 2. Novembre del medefimo Anno avanti al Papa , colflntervento di tutti i Cardinali , fu tenuta una Congregazione , per concertare il modo di ricever , e trattare la Regia Spofa; 1' Arciducheffa di lei Madre ; ed Alber- to Arciduca d* Auftria : e fu rifoluto , che il Collegio de' Cardinali ad incon- trare la Spofa , e trattarla da Regina portarfi doveffe : Onde quand' £Ua a Cavallo comparir voleife , 1' accompa- gnamento fino alia >ala del Conciftoro li profeguiffe : Volendo andare in Let- tica , il Collegio , dopo averla faluta- ta , partiffe : che in Conciftoro la rego- la, nel Cerlmoniale per conto delle Re- gine gine appunto prefcritta , offervare fi dovefle : che 1' Arciducheffa Madre, e I'Arciduca Alberto in Citta nel giorno feguente entraffero : che , venendo uni- ti , quattro Cardinal! doveffero andar loro incontro : Se difuniti , due : che il Conciftoro pubblico per effi nella Sa- la Ducale in tutto , e per tutto , giu- fta la regola dal Cmmomak prefcritta, tenere fi doveffe . 57 II Papa , della partenza di quella PrincipefTa da Gratz avuto V Avvifo , a'Confini della Germania fpedi Monf' Matteucci , come fi e detto , Prelato Domeftico di S. S. 3 di quel tempo Vefcovo di Viterbo , affinche in nome fuo la falutaffe ; l'invitaffe , e nel fuo Viaggio 1' accompagnaffe : Avuta noti- zia del di Lei Arrivo a' Confini d' Ita- lia , fpedi ad incontrarla , e compli- mentarla in diftanza di due giornate il Cardinale Aldobrandini fuo Nipote, il quale » adempiuto il fuo Uflizio , a Ferrara reftituiffi . Tenne pofcia il Pa- pa il Conciftoro , nel quale , per farla incontrare , dichiaro Legati a latere i Cardinali Bandino , e S. Clemente : deputb ancora due Prelati ; vale a di- re Conti , Vefcovo di Ancona ; e Vi- fconti , Vefcovo di Cervia , Prelati Affiftenti ( pofcia amendue Cardinali ) accib dell' Ifola , ove la prima notte la Regina , la Madre , e V Arciduca do- veano alloggiare , la Cura aveffero ; e fplendidamente trattare li faceffero . N 58 Fuori della Porta, degli Angeli chia- mata , per la quale 1' Ingreflb feguir dovea , con varie Infcrizioni , e Pittu- re ornata , fu fabbricata una gran Sa- la di legno , nobilmente addobbata , acciocche quivi fmontando di Carrozza la Regina poteffe montare a Cavallo : nella Piazza maggiore della Citta fu cretto un' Arco Trionfale : Giunfe la Regina , colla Madre, e 1' Arciduca la fera di XII. di detto Mefe all' accen- nata Ifola , fervita in un ricchiffimo Bucentorio , dal Duca di Modena fat- tole preparare , col feguito di moltiffi- me altre Barche per la fua Corte : A- vanti lo di lei Sbarco , prefentatofele Gio: Francefco Aldobrandini, Nipote del Papa , e Capitano Generale di S. Chiefa , accompagnato da Silveftro fuo figlio , Priore di Roma , con mol- Delle Precedence ti altri Signori ; e col feguito di tutta la Kavalleria Pontificia, allora in Fer- rara dimorante , complimentb , cosi con S. M. , come colla Madre , e 1' Arciduca , tanto per parte del Papa , quanto in nome proprio : E dopo aver- li accompagnati all'Alloggio all' Ifola , mezzo miglio dalla Citta diftante , in Citta. tornoflene. II di XIII- i Cardinali Legati , in Abito Corto , Viatorio chiamato , con numerofiffimo feguito , incamminatifi verfo 1' Ifola , furono incontrati dall' Arciduca , accompagnato anch'eflb da numerofiffimo Corteggio , e da molti Soldati , per la morte di Filippo II. a lutto vefHti , e dopo breve Compli- mento, prendendo il Cardinal Bandino Primo Legato , il luogo di mezzo ; S. Clemente la defira ; c f Arciduca la finiftra , incamminaronfi verfo V Ifola , alia quale giunti , e fmontati da Ca- vallo, andarono verfo la Camera della Regina , la quale coll' ArciduchefTa 9 fedendo fotto il Baldacchino , flava at- tendendoli: al loro arrivo alia Porta di detta Camera , cosi S. M. , come la Madre , andarono ad incontrarli fino alia meta della medefima Camera ; e giufta il Concertato , fino alia Porta farebbe andata , fe dal Conteftabile > che quivi trovavafi , a non oltrepaffare non foffe flata aftretta : Di tale Con- travvenzione il Vefcovo di Cervia col Conteftabile fi dolfe ; ma effo , perche in Ferrara gli onori pretefi ricevuti non avea , fenz' addurre ragione , con pa- role pungenti rifpofe : I Legati , affin- che, percagione delle di lui parole im- proprie , la funzione impedita non ve- nirle, al luogo accennato avanzaronfi : e quivi , ftando in pie , cosi la Regina la Madre , e 1' Arciduca , come i Le- gati , portando la parola il Cardinal Bandino , feguirono i Complimenti . La Regina , perche il linguaggio Ita- liano non intendea,' ad un Vefcovo Te- defco , fuo familiare ordinb , che glie rinterpetraffe come fece ; e per di lei ordine in latino con molta cortefia ri- fpofe . Terminati i Complimenti , la Re- gina , e la Madre fedettero in piccio- le fedie fotto il Baldacchino , vicino al muro; i Legati, e I'Arciduca di rim- petto, 59 60 Parte 111. petto , in Sedie alte da Camera ; oc- cupando il luogo di mezzo Bandino ; S. Clemente la deftra , 1- Arciduca la finiftra : dopo varj Difcorfi , per In- terpetre tra la Regina ; la Madre , e i Legati feguiti , Sua M. levatafi in pie , accompagnata da' Legati , colla Madre entrb in una piccoliilima Car- rozza , dal Papa mandatale in dono : I Cardinali , montati in un' altra Car- rozza , con celerita verfo Ferrara in- camminaronfi . 6 1 Giunti airaccennata Sala di legno , depofto I Abito Viatorio , veftironfi con Sottana lunga , Rocchetto , e Cappa pavonazza ; ed in tale pofitu- ra attefero la Regina , che in Carroz- za colla Madre, che coll' accompagna- mento dell' Arciduca , del Duca di Seife y e del Con tefta bile ; e col fe- guito di numero grandiflimo di Perfb- ne , verfo quclla volta a lenti paffi fe ne andava : Precedeano la di lei Car- rozza le Compagnie , cosi de'fuoi Sol- dati , come di quei dell' Arciduca ; 1* una di Kavaleggieri , veftiti a lutto , con Banderole nere in cima delle Lan- ce : T altra di Kavalleria , con Pifto- le , c Scuri ; al loro feguito procedea- no i Cortigiani , parimente della Re gina dell' Arciduca , cavalcando immediatamente avanti , ed intorno alia Carrozza di S. M. camminava il Duca di Seffe alia deftra : il Conte- flabilc alia finiftra ( fuppongo , che cosi (i praticafle , perche quantunque eflb Conteftabile in qualita di Amba- iciadbre Straordinario preceder dovef- le , la fua Ambafceria era gia termi- nata ) Al feguito della Regia Carroz- za andavan quelle delle Dame prima- rie , e delle Damigelle : Succeffiva- inente la Compagnia della Guardia degli Arcieri dell' Arciduca : in poca diftanza dall'Ifola la Regina fu incon- trata da Pietro Aldobrandini Luogote- nente dell'accennato Gio: Francefco , feguitato da tutti i Kavaleggieri della Guardia Pontificia , il quale , dopo aver falutata la Regina , prima di tut- ta la di lei Comitiva verfo Ferrara in- camminolfi . 4*z Poco prima dell' arrivo della Regina all* accennata Sala di legno , ove , fcendendo dalla Carrozza , dovea mon- Ateneo Tomo V. Cap. XIV. $z$ tar a Cavallo , prefentaronfele tutti i Prelati , al Papa AfTiftenti , in Abiti Pontificali , cavalcando Mule Pontifi- calmente bardate; e divifi in Ale, fa- lutatala , andarono al di lei feguito , e dopo che S. M. fu fmontata , ferma- ronfl avanti V accennata Sala: Montata la Regina fopra un Cavallo riccamen- > te bardato , con Sella all' Ufo delle Donne , che con un* altro per V Arci- duca dal Papa erale ftato donato , in- camrninofli verfo Ferrara : cosi fecero i Legati fopra Mule Pontificalmente bardate : Gli altri Cardinali intanto , che tutti nella Chiefs degli Angeli ra- dunati trovavanfi , alio fparo di un Cannone , montati anclv efli in Ab'to Pontificale fopra Mule fimilmente bar- date , co' loro Corteggi , incammina- ronfi verfo la Regina ; e mentr'effi alia. Porta della Citta awicinavanfi, S. M. avendo da'lati i Cardinali Legati , an- ch' efTa profegui il Viaggio . Al feguito della Regina andavano , 6$ 1' ArciduchefTa, e 1' Arciduca: Succef- fivamente i Prelati Afiiitenti , e leCar- rozze , colle Dame , e Damigelle: A- vanti che S. M. entraffe in detta Porta ftando i Cardinali in due Ale col Capo fcoperto , quello di Firenze , portan- do la parola in vece del Decano , fece il Complimento fopra il di lei felice Viaggio, el' Arciduca glirifpofe: Ter- minata tale Cerimonia , Bandino , e S. Clemente , fendo ceflato l'Uffizio della loro Legazione, lafciata la Regi- na, poftifi in mezzo tra'Cardinali Sfor- za, e Montalto, Diaconi piu Anziani; e cosi occupando i Pofti loro dovuti , cntrarono anch' efTi tra gli altri nella Cavalcata . AH' Ingreffo della Regina in Citta 64 fegui lo fparo dell' Artiglieria : Prece- deano i Muli , carichi del Bagaglio di S. M. a quelli fuccedeano i Kavaleggie- ri della Regia Guardia , con Piftole , come fi e detto , Vefliti a bruno : in- di quei della Guardia Pontificia : po- fcia i Porta Valigia de' Cardinali: fuc- ceflivamente i Trombetti della Regina feguitati da ftuolo grandiffimo di Cor- tigiani , cosi di S. M. , come dell' Ar- ciduchefTa , e dell' Arciduca : Forma- van quegli due Ale, tra le quali anda- va urja Lettiga : indi due ricchitfime SC Car- $24 Delle Precedence Carrozze , una delle quali era quella , che dal Papa alia Regina era ftata do- nata , tutte per fcrvigio di S. M.Mar- ciavano appreffo i Tamburi , cosi del- la kegina , come dell* Arciduca ; Suc- ceffivamente buon numero di Titolati; e d' altri Signori , cosi Romani , come Lombardi , delle Famiglie della Regina, dell' ArciduchefTa , e dell' Arciduca : immediatamente avanti i Cardinal! loro Mazzieri , colle loro Mazze d' ar- gento : pofcia due Mazzieri Pontificj : quefti faceano Ale a' due Maeftri di Cerimonie: fuccedeano immediatamente i Cardinali , due per due ; comincian- do da gli Anziani . 65 In fine tra'due Diaconi , Sforza , e Montalto , la Regina veftita a lutto andava , anch' effa a Cavallo : Da' lati procedeano gli Svizzeri della Guardia rontificia: Succedeano appreflb, 1' Ar- ciduchefTa , e I 7 Arciduca; dopo Quefti la Ducheffa di Candia , Cameriera maggiore ; alcune Dame primarie , e Damigelle in Carrozza : indi i Pre- lati Domeftici del Papa , i Vefcovi non Afliftenti , i Protonotaj Apoftolici; Prelati , e Togati ; finalmente gli Ar- cieri della Regia Guardia : e i Kaval- leggieri Pontifizj . 66 Con queft'ordine la Cavalcata, paf- fando fotto 1! Arco Trionfale , profe- gui fino alio Scalone jlel Palazzo , do- ve i Cardinali , fmontati dalle Mule , falirono : cosi fece la Regina , la qua- le, avendo da' lati i Diaconi, Farnefe, e Santi quattro ( perche Sforza , e Montalto , con altri Cardinali erano andati a veftire il Papa ) col feguito dell' ArciduchefTa, dell' Arciduca , fue Dame , Damigelle , e Kavalieri , en- trb nelle Camere del Cardinale Aldo- brandini , ove fi trattenne per fino a tanto, che fu tempo di entrare in Con- cifloro , ove portofli il Papa , veflito con Amitto , Camice , fimil- mente in pie , tre Uomini , eiafcuno con una Bacchetta in mano : fu detto efler Maggiordomi ; il I. della Regi- na ; r il II. dell* ArciduchefTa : il III. dell* Arciduca : Entrato quefto Princi- pe nel fuo Talamo , fi mife a federe : Fuori d' eflb Talamo dalla parte deftra in un piccolo Sgabello appreflb la me- defima Cortina collocofli il Conte di Barlemont , Kavaliere del Tofone , e Marefciallo di Fiandra : Un Togato , che fu detto efler Maeftro di Camera deir Arciduca , ftava in pie . II Papa intanto , veftito nella Ca^ 73 mera de Paramenti .., con Piviale rof- fo , e Triregno , preceduto da* Came- rieri , e Cappellani , che porta vanole Mitre , e la Tiara , e dagli altri foli- ti Uffiziali , incamminofTi proceffional- mente verfo la Cappella ; gi unto all* Altare , da* Cardinali ricevette la foli- ta Ubbidienza: indi, terminata la Pro- ceflione , e le altre Cerimonie , e da to principio alia Meffa dello Spiri to San- to , feguirono le fb'pulazioni degli ftro- menti matrirnoniaJi , cominciando da quello della Regina , per lo quale 1* Arciduca fu Procuratore : indi T altro tra efTo Arciduca , e r Infanta di Spa- gna , della quale il Duca di SefTa rap- prefentb la perfona : Indi , prefentata la Rofa benedetta alia Regina , il Pa- pa , depofti i Paramenti , col folito Corteggio tornb in Caftello . La Regina , coll' accennato Accom- 74 pagnamento de* Cardinali Diaconi e '1 feguito deirArciduchefla, dell' Arcidu- ca , e degli altri Principi , lo fteflb fe- ce : Avanti S. M. andava detto Con* te di Barlemont , che portava la Ro- fa ; le Dame , i Baroni , ed altre Per^ Tone della fua Corte . Nel tempodella fua Dimora in quel- 75 la Citta piu volte coll' ArciduchefTa fu vifitata dal Papa ; ma privatamente : Da* Cardinali poi , cosi efla , come Y ArciduchefTa , e Y Arciduca furono pubblicamente vifitati . L* Arciduca reftitui le Vifite a' Cardinali , da' qua- • li ricevute le avea , ricevuto da effi in Mozzetta , e Rocchetto fcoperto ; in- contrato fino alia Sala ; o a Capo alie S f z Sea- 326 Scale : nel partite accompagnato fino alia Carrozza ; ma i Cardinali , cosi vifitando , come vifitati, tanto accom- pagnando > quanto fedendo , dalf Ar- ciduca , la deflra fempre ebbero . 76 Part l la Regina da quella Citta il di XVIII di detto Mefe , in Carroz- za , accompagnata dalla fua fola Cor* %e : poco dopo perb al di lei feguito andb il Cardinale Aldobrandim , Nipo- te del Papa , e Legato a tutti i PrincU pi , RepubbUche , e Citta d ? Italia? ii quale accompagnolla fino a Milano, In alcune Citta , e fegnatamente in Mi- lano appunto } ficcome in Cremona ? quel Porporato nelle Funzioni folenni , affieme colla Regina ftette; fbtto il Bal- dacchino; il Mucanzto perb, terminal do detta fua Relazione , dice , di non aver faputo , con qua! ordine 9 e cerx* monie cib feguifle . 77 Alle fpedizioni d' Ambafciadori ftra- ordinarj , che in congiunture d' Aflun- zioni di novelli Re al Trono da' Prin- cipi fi fanno , paflando , di parlare di quella , che la Corte di Tofcana dell* Anno 1660. con Carlo II. novello Re d' Inghilterra praticb , lafciare non vo^ glio ; poiche nell' Jflru^ione per quella Cerimonia data al Marchefe Gio: Vin- cenzo Salviati , che la perfona di Cof- mo III , di gloriofa memoria, rappre- fentb , alcune cofe fi leggono , che of- fervate efler meritano . 78 In quella dunque al Marchefe fud- detto fi ordina , che , venendo efTo da gli Ambafciadori Regj vifitato , nel render loro le Vifite , quegli anteporre dovefle , dal quale la Vifita prima rice- vuta avefle ; che , fe fofTe accaduto , che , mandando da eflb gli Ambafcia- dori di Francia , e di Spagna i loro Gentiluomini , per complire fopra lo di lui Arrive, amendue ad un tempo nella fua Anticamera fi foflero incon- trati ; ficche diftinguer non fi potefle, quale di loro a chieder Udienza il pri- mo fofle ftato ; e che per tanto prima ammetter fi doveffe , da quegli j che T Ambafciata portafle , intender con- verrebbe , fe da* loro Padroni ordine aveflero avuto di darli folamente per loro parte il ben venuto , o di doman- darli pe'medefimi V appuntamento per la Vifita: che nel prime Cafo baftereb- Delk Precedence be , che eflb Marchefe , ufcendo in Anticamera , i due Gentiluomini rin- graziafle del favore , che , cosi l'uno, come T altro Ambafciadore difpenfar r gli aveva voluto .' e pregarli a rappre- fentare a' medefimi Signori la memoria ch' eflb ne conferverebbe . Che , il fecondo cafo ay venendo , 79 nell' Anticamera parimente ufcire do- vefle , e con eguali termini di ringra- ziamento , cosi all'uno , come all' al- tro , dimofttare la ftima dell' onore , ch' efli Ambafciadori compartirgli inten- devano ; ma , che , mentr' efli un fa- vore diftinto erano per compartirli , egli non vorrebbe , che per fua. cagione tra di loro occafione dj difturbo uafcefle : che per tanto, dichiarandofi d' avere le loro Vifite per ricevute , ne rendef- fe lor grazie ; e fe ne prbfeflafle loro obbligato ; che , replicando ciafcuno d' efli , le ragioni della Precedenza al proprio Re competenti , dovefle egli procurare di renderli perfuafi , ch' egli farfi Giudice di tale Controverfia non doveva : efler bensi in obbligo di ofle- quiare,, e riverire egualmente due Mo- narch! si grandi: e con altri fimili Con- cetti da tale Imbarazzo elimerfl . Nella medefima Ifirwyone fi foggiu- gne , che , quando all' Alloggiamento di eflb Marchefe Kavalieri , per vifi- tarlo , fi foflero portati , egli a tut- ti , alia riferva de' Sudditi di Tofca- na , la mano ceder dovefle ; e colla dovuta convenienza, e proporzione ac- compagnarli : Doverfi fupporre > che da' Miniftri , e Kavalieri di Corte egli col Titol d J Eccellenza farebbe tratta- to : che cosi da' fuoi Camerate , e fer» vidori praticare fi dovefle , da che fi venifle a comprendere , quello efler' il Titolo a Lui dovuto : che venendo da alcuno diverfamente trattato , egli (enza fame querela , diflimulafle ; ma con quei tali , quand'anche Miniflri , e Kavalieri principali foflero , in terza perfona corrifpondefle , alia riferva del General Monck , del Gran Cancellie- re , e d' altri Signori di fimile sfera , i quali , quantunque con effo lui F Idio- ma Franzefe , e fenza Titolo ufato aveflero , con quello d' Eccellen^a trat- tar dovefle: Ma, che, prefentandofe- gli occafione-di parlare con Ambafcia- dori Jo Parte 111. Cap. XIV. dori di Principi della II. Claffe ( vale a dire non Regj ) e non effendo effo da quegli trattato con detto Titolo d' Ec- cellen^a , con quello , che da effi foffe u/ato , corrifponder doveffe . Si Che , fe al fuo arrivo in Londra , uno , o piu Ambafciadori deJJa Re- pubblica di Venezia mandaffero a dar- gli il ben* arrivato per qualche loro Gentiluomo , doveffe egli riceverlo , e trattarlo con gradimento ; ma fenza dargli la Precedenza • Che cosi doveffe contenerfi anche con altri mandati da altri Ambafciadori, eziandio diCoronej quando pero d' effi Ambafciadori Pa- rent! ; o Kavalieri di Condizione non foffero : Effer bensi conveniente di corrifponder cogli Ambafciadori Vene- ti colla miffione di un fuo Gentiluo- mo ; che , giugnendo quegli dopo di Jui, doveffe egli con fimil atto di Cor- tefia prevenirJi . 52 Che tra la Repubblica fuddetta , e la Corte di Tofcana , per cagione de* Trattamenti,Commerzio non paffava ; ma che tra 1 Giuftiniani :d' effa Re- pubblica Ambafciadore , e'l Marchefe Corfi Ambafciadore itraordinario di Tofcana , era ftato convenuto , che Corfi dal GiufHniani foffe ricevuto , con avere da effo la mano , trattarfi vicendevolmente in Terza perfona ; e che gli Accompagnamenti eguali effer doveffero : Ma , che , fe in tali ter- mini convenirc non aveffe potuto , il Gran Duca fi farebbe contentato , che il fuo Ambafciadore foffe trattato in Terza perfona , trattando il Vene- to col Titol d* Eccellenza , dando effo Veneto al fuo la mano : in modo pe- ro che la Repubblica , cosi nell'In- contro , come neirAccompagnamento con qualche Vantaggio di difparita re- ftaffe ; purche pero tanto grande non foffe , die difdicevole appariffe . 3 Nell* Aggiunta a detta Iftruzhne fi legge ancora , che , fe il Duca di Jorck ( che fu poi Giacomo II. Re sfortunato in terra ; ma fortunatiffi- mo , come fperar potiamo , in Cie* lo ) all* Udienza , che il Re al Mar- chefe fuddetto aveffe data , prefente fi foffe trovato , ffando il Duca fco- perto , quando il Re ad effo Amba- fciadore di coprire aveffe ordinate , Cap.jLiy. 327 egli, per rimoftrare al Duca il dovu- to rifpetto , di avervi renitenza mo- ftrar doveffe . Poiche , come il Fofcarini nella fua 84 lftoria Veneta offer va , e gli efempj , che appreffo fi addurranno , dimoftra- no , che la Potenza Ottomana , de- pofte a'noftri tempi le antiche maffime, non meno che i Principi Criftiani , an- ch'effa per conto della Precedenza ze- lante fi fa conofcere , al meglio , che neir ofcurita , in cui de* coftumi di quella Nazione ci troviamo , mi fara permeffo , al noflro propofito parle- rb * Le prerogative , che a' Pubbliei 85 Rapprefentanti de' Principi Stranieri nelle Corti, appreffo le quali effi rifie- dono y fono dovute, a quella Nazione incognite dire non fi ponno , mentre neir Alcorano , quando di tali Miniftri fiparla, fi dice: ElcbiZavalTaketer, che lo ft effo fignifica , che non fare alcun male ad un Ambafciadore : paro- le , che tra effi per Precetti fi confi- derano : Sieche , attefa la loro Leg- ge, i Pubbliei Rapprefentanti de' Prin- cipi Stranieri onorare , e dalla Viole.n- za difender debbono : Tale Precetto pero , come appreffo vedremo , da ef- fi fino a tanto fi ofierva , che il loro Intereffe cosi richiede , come, a cagio- ne d'efempio , nelle perfone de'Cefa- rei Mmiftri fi vede , a' quali per ragio- ne de* Confini coll* Ungheria , ove di fperimentare la forza delle Sciable Ale- mane foglion' aver* occafione , i mag- giori onori ordinariamente preftano . • Generalmente parlando, fubito che IS un Ambafciadore ne* ftati del Gran Signore il piede ha meffo , per fino a tanto , che nel fuo ritorno da quelli ufcito non fia, a fpefe della Porta vie- ne trattato ; il piu , e'l meno di det- te fpefe perb dair importanza dell' Af- fare , per cui T Ambafciadore viene fpedito , fi regola . Le Cerimonie , che alia Porta ne* 87 ricevimenti degli Ambafciadori fi pra- ticano , a quelle delle Corti de' Prin- cipi Criftiani corrifpondono : vale a dire , con tutto lo fplendore, che la grandezza di quella Monarchia pub far rifaltare . Sendomi capitata tra le mani la Re- SB la^io- $z8 Delle Precedence il Capo de'Cbiaux , chc fi confidera come Maeftro delle Cerimonie , aven* do alia deftra ( confiderata tra loro % come altrove fi e det?to , la meno ono* revole ) un Capitano de* Spabi : mar- ciavan quefti immediatamente avanti i due Ambafciadori , de' quali F Anzia- no , perche V altro neir efercizio della fua Carica ancora non ii trovava , il luogo piu onorevole oceupava ; e mol- ti Servidori da Livrea dopo di loro . Ad efli Ambafciadori fuccedeano i Se- gretarj delle Ambafciate, di Francia, d'Ollanda , e della loro Repubblica, T ultimo de* quali a* due primi faceva onore : eran e(fi feguirati da due figli del novello Ambafciadore , e da un Gentiluomo Romano ( che mi figuro foffe Pietro della Valle , che di quel tempo cola fi trovava ) i tre Segretarj , e i tre Gentiluomini , andando tre per tre di fronte , componevano due file : il Segretario di Francia in mezzo tra* due figli dell' Ambafciadore : il Segre- tario d'Ollanda tra '1 Segretario Vene- to , e '1 Gentiluomo Romano ; ma -jj quando in ftrade trovavanfi 4 per le quali tre Perfone di fronte camminare! non poteano , i tre Segretarj la deftra i tre Gentiluomini la finiftra oceupava^ no . Un gran numero di Gentiluomini* di Domeftici d* altri Ambafciadori , e di . Mercanti di Pera formavano il Gompimento del Corteggio , compo- fto , oltre la gente a piedi , di Du- gencinquanta Cavalli ; con tal'ordine i due Ambafciadori , partiti da Gala- ta , e girata gran parte della Citta , entrati per una Porta , ed ufciti dal- 1* altra , portaronfi al Palazzo del Bailo , ove , pre fa da* Turchi la fo- lita Colezione , il novello Ambafcia- dore , o fia Bailo , diede un nobile Feiliiio.: co* Miniftri del II. Ordirie , come nel Capitolo [eguente vedremo , tanti . onori non fi praticano . ■1 Regolarmente , dopo che 1* Amba- fciadore col Primo Vifir ha complito , il giorno per V Udienza pubblica , alia quale dal Sultano e per efler'ammef- fo , fi concerta, che quello cflcr fuo- ley in cui a'Giannizzeri i loro Stipen- dj.fi pagano : e cosi fi pratica , affin- tist Cavalio , gradatamente difinbui, \ che i Pubblici Rapprefentanti , in un ti : indi il Chiaux Bachi ; vale st-dire | memento, per cosi dire , la Difcipli- na . lactone dell* Entratd d* Almerico Nam , /Lmba[ciadore della Repubblica di Vene- cia , in Coftantinopoli , dell' Anno 161 7« feguita , e parendomi , che me- riti d' effer' a tutti, nota-, non ho vo- luto tralafciare di riportarne in quefto luogo il Racconto : Giunto ch 1 egli fu a Vifta di quella Dorhinante il di XI. Febbrajo , faluto il Serraglio con tut- ta 1' Artiglieria : Quando fu fcefo in terra , quantunque di notte , avanti che nel fuo Alloggiamento fofle entra- to, cosi dal Segretario deir Ambafcia- dore di Francia , come da quei degli altri Rapprefentanti de* Principi Cri- ftiani , fu complirnentatcv : la matti- na feguenteefii Rapprefentanti in per- ibna , ed in forma pubblica lo ftefio fecero ; la riferva dell' Internunzio di Pplonia , che , per aver gia pre/a la fua Udienza di Congedo yanche dair Antecetfore d' eflb Nani , a tale atto di Civilta non credette efler tenuto. La di lui Entrata pubblica % come apprefi'o fi dira , fegui . Portatifi-i due Rapprefentanti Veneti in diftanza di due miglia in circa dalla Citta , verfo il Porto , dalla parte di Gala'- ta , luogo deftinato per Y Adunanza delle Perfone > che in congiuntura di quella Ccnmonia volean loro far Gor- te ; e quivi montati a Gavallo , in- camminaronfi verfo la Citta : q.ua^ tro Gianni7X eri ordinarj in Vefte di Damafco roflo , a pie marciavano , alia Tefta del Corteggio : altri qua- ranta Ciannii^eri nel loro Abito fotto ]e Armi ordinarie andavano al (eguito del loro Capitano a Cavalio rprece- deano altrettanti Spabi , armati d 5 Ar- chi , e di Frezze : al loro feguito andavano quaranta Cbiaax: Indi r Do- meitici del Bailo, vale a dire quaranta Corrieri , o fiano Porta Lettere da Coftantinopoli a Venezia ;^e da que- ila a quella Dominante , tutti fuddi- ti della Repubblica , veftiti alia Gre- ca , co' Colori della Livrea dell' Am- bafciadore ; feguitati da'Staffieri >,ied altri Servidori da Livrea : compariva^ no apprefib i Dragomanni della Re- pubblica , accompagnati da altri Dra- gomanni , ed Uffiziali Criftiani > :tut- Pane 111. Cap. XIV. na > con cui quelle Soldatefche fi re- golano , e la quantisa dell' Oro , che per loro foftentamento fi profonde , veder poffino . Indi all' Ambafciadore fi da un lauto Banchetto , al quale in- ter vengono , il Primo Vifir 9 co J Vifir i del Banco , e '\ Gran Teforiere , in quell* Idioma Tejlerdar chiamato : Nella medefima Camera ad altre Ta- vole i principali Uffiziali degli Amba- fciadori , con qualche altro piu qualifi- cato Turco , fono ferviti . 91 Terminato il Banchetto , il Cbiaux Baffa conduce 1! Ambafciadore , ed al cuni del di Lui feguito , in una Ca- mera particolare , ove in nome del Gran Signore vengongli confegnate al- cune Vefti , una delle quali T Amba- fciadore fi mette addoflb : cosi fanno diciotto , o venti fuoi Cortigiani : U Ambafciadore poi da due Capi de Portinaj , da* Turchi col Titol di Ca- pigj Baffa diftinti , ( Uffiziali in quel- la Corte molto flimati ) ciafcuno de' quali porta un Baftone d' argento , alia Porta della Camera del Gran Si- gnore viene accompagnato : Al di lui feguito con tutta la pompa poffibile i Prefenti da elTo Ambafciadore fatti recare fi portano y che ad alcuni Uf- fiziali , a tale effetto deftinati , fi con- fcgnano : Le ftrade , per cui la Co- mitiva paffa , fono tutte piene di GianniTgeri , che con filenzio grandiffi- mo tutto oflervano , falutando perb i loro Uffiziali , che con gravita vanno pafTeggiando • 91 L* Ambafciadore , fubito giunto al Serraglio, viene accompagnato ad una Porta della Camera deir Udienza vi- cina , il cui Veftibolo e tutto attor- niato da Eunuchi bianchi , veftiti di feta , con Oro : quivi , alia riferva di effo Ambafciadore , del fuo Segre- tario , dell' Interpetre , e di qualche altra Perfona della primaria Nobilta, 1' accefTo a tutti e proibito : a detta Porta fi offerva filenzio grandiffimo , che , unito al mormorio di una Fon- tana molto vicina , una fpecie di ri- fpettofo timore imprime : quivi altra Guardia che quella di un' Eunuco bianco non fi trova ; ed altri che 1* Ambafciadore non fi ammette .* poco nire non potea , fu aftretto a diffimu- lare : ma Selim , datagli la Battaglia, ebbe la forte di farlo Prigioniero: non contento di rimproverargli 1' afTaffina- mento Parte III. Cap. XIV. mento de fuoi Ambafciadori , lo fe ftrangolare , e voile , che il di Lui Cadavcro alia Forca foffe attaccato. 98 Pretende di piu la Porta , che i Pubblici Rapprefentanti de' Principi Stranieri fervano ancora, come Pegni della fedelta delle Perfone delle loro Nazioni ; e ficurezza di tutti gli ef- fetti de* Turchi fopra Vafcelli d' effe Nazioni caricati : Onde i Principi Criftiani , quando Ja neceffita nol ri- chiegga , da aftenerfi da tali fpedizio- ni , beniffimo fanno : Egli e pero of- fervabile , che i Turchi , quantun que ordinariamente in Cafi di Rottu- re co° Principi , a loro Rapprefentan- ti perdano il rifpetto, le facolta de' Mercanti de' medefimi Principi Sud- diti giammai non pfendono ; dicendo, effi Mercanti , genti , cosi in tempo di Pace , cotrie di Guerra, a* loro ne- gozj applicati , di pieta , e di prote- zione efler degni. 99 I Pubblici Rapprefentanti , che la Porta ad altre Corti fpedifce , non nieno di quei de* Principi Criftiani al- le loro Convenienze , come nel Capi- tolo I de que fa Parte fi e detto, at- tenti fi fanno conofcere . D' avvcrtire lafciar non voglio , eh' ena Potenza Ottomana , come quella di Mofcovia, ed altre, di cui appreffo faremo men- zione , i loro Rapprefentanti , col Titol d* Ordinarj alle Corti flraniere non fpedifcono, ma per particolari In- teretfi del Titol di Straordinarj gli xnu- nifcono . 100 I Principi Crifliani le fpedizioni d* Ambafciatori Ordinarj per altro vera- mente non fanno , che per procurare i Vantaggi de' loro Sudditi: Ja Repub- blica di Venezia in particolare per fuoi giufti rifleffi con quella Potenza la fua amicizia coltiva : Egli e perb da offervare , che la Porta non permet- te , che Ambafciadore alcuno da Co- ftantinopoli parta , fe lo di lui Suc- cefTore cola prima giunto non e ; o fe quegli non promette , che quanto ^rima vi giugnera » Avendo rifoluto u^Amba&riadore di Francia di parti- re \ fenza che Tuna delle accennate Condizioni fi adempiffe , trafpiratane la notizia , il Divano dal Kaimecan , Luogotenente del Primo Vifir , ebbe Ateneo Tom. V. Cap. a.lv. $31 Ordine di opporfi al di lui Imbarco per fino a tanto che il di Lui SacceC- fore giugneffe : Sendo ftati rinfacciati dal Vento i Vafcelli della Francia , nel cui Ammiraglio effo Ambafciadore fi trovava , il Kaimecan ebbe tempo di far ordinare al Comandante de'Dar- danelli , che la loro partenza impedi- re doveffe : Indi all* Ambafciadore fe dire , che , per dar conto della fua tentara clandeftina partenza ; e del confiderabiliffimo foccorfo a favore de' Veneziani per la difefa di Candia dal- le Armi Ottomane affediata , dal Cri- ftianiffimo fpedito , in Andrinopoli , ove la Corte del Gran Signore fi tro- vava , portare fi doveffe , come fece. II Czar di Mofcovia parimente , 101 come fi e accennato , Ambafcerie Or- dinarie non fpedifce ; ma per negozj particolari , come in varie Corti , e fegnatamente in quelle di Vienna , di Parigi , e di Madrid prefentemente fi vede, i fuoi Pubblici Rapprefentanti fa rifedere , e con Jfiru^ioni si Iimita- te , che effi Rapprefentanti da quel- le punto allontanarfi non ponno . Gli altri Principi , tanto ■ non avendo il Sig: di Sahran , che di quel tempo per la Francia cola fi trovava , Lettere Credenziali ad effo Parlamen- to dirette , da' Deputati rAcceffo fe- gli controvertea : ond' egli , fattefele venire , domando V Udienza , e fugli accordata ; ma in vece di dargliela , come il Coftume portava ; e quafi come all' Arnbafciadore d'Ollanda era ftata conceduta, gli fu fatto dire, che fegli farebbe data una Sedia , nella quale al fuo arrivo averebbe potuto federe ; ma che il Parlamento inten- dea , ch' egli , ftando in pie , e fco- perto parlar dovefle ; ma da effo fu ricufata . In Venezia i Refidenti cuo- prono,ma non fiedono : all'Hajacuo- prono , e fiedono < Non fi permette perb , che facciano T Entrata : ma al- ls Udienze ufafi loro qualche Civil- I Sovrani per tanto , affinche i loro ■ Rapprefentanti in certi impenfati fco- gli non urtino , che > non preveduti , fenza qualehe pregiudizio talora evita- re non fi ponno , quando alle altrui Corti gli fpedifcono, per conto di tut- I to cib , che loro accader pub , ripie- ghi fanno fuggerire : cosi faceva il De- funto Gran Duca di Tofcana , che in qualita di Prencipe Ereditario , come nfil Trattato de" Titoli prima , poi di fopra in quefto ho detto , in alcune Corti aveva incontrata qualche ama- rezza ; onde , giunto a prender le Re- dini del Governo de' fuoi Stati , pro- ciarava di tu.tto prevedere ; ed a tutt© preventivamente proyedere . Ed al no- ftro propofito , dovendo fpedire alia Corre di Vienna , e ad Ifpruc il Mar- chefe Lorenzo Nicolini in qualita d' Inviato Straordinario, net? lflruzione al medefimo confegnata fi dice , che , fupponendofi , che gl' Inviati Straordt- narj degli Elettori a quella Cprte fpe- diti veniffero ammefli in un'Antica- mera piu rifervata , in cui gl' Inviati Ordinarj luogo non aveftero ,effo Mar- chefe di godere di tale diftintivo pro- curare dovefle ; che fi fperava , men- tre V Imperadore confentiva , che i Mi- Parte III Cap. XV. ^Miniftri dell* Corte di Tofcana con quci dcgli Elettori del pari andar do- veffero . 4 Indi nella medefima Iflruzione fi leg- ge , ad effo Marchefe effer /tato ordi- nate , ch/ egli il Nunzio Pontificio prima di ogni altro vififar doveffe: In- di gli Ambafciadori delle Corone ; po- fcia quei della Repubblica di Venezia; degli EJettori , e delle Provincie Uni, te , fc vq ne foffero ftati, fenza pre- tender da effi la mano , nh altra cor- tefia particolare , che quella, che col- la fua deftrczza da' detti Rapprefen- tanti aveffe potuto riportare ; che col Titol d* Eccelhnza tutti trattarc do- vefse ; ma , pofto , che inferiormente da quello che co gl'Inviati degli Elet- tori , della Corte di Savoja , e della RepubbJica di Genova coftumavano , trattarlo intendeffero , egli. confentirvi non dovc/Te ; che da tutti gl a Inviati , c Refidcnti delle Corone maggiori la Vifita prima attendeffe , dopo pero , ch' egli , mediante uno de* piu Civili fuoi Cortigiani del fua arrivo parte lo-* ro data aveffe ; atto , al quale effi Inviati , mediante qualche loro Fami- liar© , con dargli il Benvenuto , cor- rifponder dovevano ; c pofcia in per- fona portarfia vifitarlo : che, fe qual- che Inviato , o Refidente dopo di Lui a quella Corte foffe giunto , egli t fe- guiti i fopraccennati CompJimenti , a vifitarlo prima fi portaffe : awerten-- do perfc fempre di ricever da Effi nelle Joro Cafe la mano ; e di trattarli col litol d* Illufirijfim'i ; che , fe nel Ri- cevimento , o Accompagnamento con effo lui qualche onefta diftinzione ufata aveffero , egli appagarfene dovea. 5 Che cogli Inviati degli tlettori con. tenerfi doveva , come cogli altri Mini- ftri della fua sfera fi foffe praticato .♦■ che ne 1 Iuoghi terzi la Precedenza lo- ro cedeffe ; ma che per conto di quei di Savoja ; di Genova , e de*Principi $ Altera , cosl d* Italia , come d'A- lemagna , ne* Iuoghi terzi egli prece- der doveffe : contenendofi con effi per altro con totale parita ; che, trovan- 4o egli m quella Corte , c fopraggiu- gnendovi Ambafciadori di Savoja o di Genova x col Titol &' Eccellenz* trattarli do eva , afficurato pero di ri- Atenea Toma K Cap. a.v. 5^5 cever da effi quelle d* Illuliriffimo , ed in loro Cafa la mano : ma che cooli Ambafciadori degli altri Pnncipi , co- si d' Italia , come d' Alemagna il Ti- tol d' Jlluftriffimi ecceder non doveffe : e non trovandofene eglino contenti , con efli di trattare Iafciafe. Offer vo ancora , che ncIP Iflruzwne 6 dalla medefima. Corte canfegnata al March Mattias Bart ah met deW Anno 1670. in qualita di Gentiluomo Inviato fpedito alia Corte di Parigi , fi dice che i Segretarj di Stato di quel Monar,- ea fi trattano col Titol d' Eccelkn^a ; che , tanto nel Cortile del Louvre e di tutte le Cafe Regie , si di Citta y che di Campagna, quanto nel Palazz6 Reale del Duca d* Orleans non entra- no le Carrozze de a Gentiluomini Invia- ti, ne quelle de'Refidenti di alcun Po- tentate , alia riferva della prima ; c dell* ultima Udienza di Cerimonie , per cui i Miniftri vengon condotti coU le Carrozze della Corte. ne'quali Ca- fi anche quelle d'effi Inviati t e Refw denti fono ammeffe. E per conto de* Rzpprefentanti, che 7 altro Titolo , che quello di Refidenti non hanno , e d 3 avvertirc , ch/effi a* Gentiluomini Inviati h mano ceder debbono , fuor che in Cafa , o in Car- rozza propria d' effi Gentiluomini In- viati , 1 quali per altro corrifponder debbono Cosi fi dice in un' altra lftru- Zione dalU medefima Corte di Tofcana dell' Anno 1670. data al March. Ro- berto. Pucci , in qualita di Gentiluomo panmente Inviato fpedito alia Corte d* lnghilterra, In un' altra lflru^ione del- la medefima Corte data al Marchefe Pier Francefca Rinuccini Gentiluomo Inviato, alia Corte di Parma fi dice „ che , trovandofi una Principeffa Sorel- la del Duca in Moniftero ; e dovendo effer vifitata , quando ef$a Principeffa diverfamente non voleffe , C ol Titol d* Altera trattarla doveffe . Sendofeguita^com'enoto, deirAn, 8 no. 1716. la fpedizione di mi Inviato I urco alia Corte Cefarea , Io cui Ri- cevimento varie circoftanze particolari per conto del noffro affunto feco porta, col Racconto del feguito in tale Con-, giuntura il prefente Capitolo termine- remo. A veqdo il Serenifs. Principe Eu- Tt 2, genio. 334 genio accordata Ja prima Udienza a quel Rapprefentante Omer Aga , che di 2W# Alem il Titol porta, Voci del- le quali Ja prima lo fteffo che in Idio- ma Francefe quello di Monfeigneur fi- gnifica : la II. Principe \ come l'altra d' Alia y Dio x per lo giorno di 18. del Mefe di Luglio , la mattina di detto giorno t A. S. dopo aver fpediti all' Abitazkme di eflb Inviato alcuni Uffi- ziali , con fei Cavalli , alia Turchefca riccamente bajdati , mandovvi una delle fue Carrozze da rifpetto , con Tiro a fei , per farlo condurre al fuo Palazzo, che, come appreiTo diremo, fegul : Entrato quegli nell* Apparta- mento fuperiore del Giardino di S. A- la Cerimonia coir ordine , che fegue , fu praticata : camminavapo in primo luogo quattro Capi della Rondadella Guernigione di quella Metropoli , a' quali , come Ajutante Maggiore , il Capitano Ridolfo di Rofenfeld , con venti fei Uomini della medefima Guer- nigione , con Tamburo , ma non ba en- tente, fuccedeva: II. quattro Uffiziali ^W Aga a Cavallo ; cioe lo fpendito- te ; il Teforiere ; Ahmed T[cchekbj , e*l Kavallerizzo : III. cinque Cavalli da rifpetto dell' Aga , nohilmente bar* dati da'di lui Servidori a mano con- Delle Precedence IV. il Capitano Crainitx a Ca- alla Guardia dell* Aga deftina- V. Ofman Ejfendi (vale a dire nato ) Interpetre dell* 4%a > all dotti yallo tO -j ,; ■ Letterato) Interpetre dell 4$a > alia deftrajil Maeftro delle Cerimonie, alia finiftra ; amendue a Cavallo, co* loro Servidori a pie : V. Ufein Epndi x Se- gretario a Cavallo , il quale , avendo da' lati due Servidori , con amendue le mani portava la Lettera Credenzia- le del Gran Vifir , a S. A. diretta . VII. camminava a pie un Turco , Scbafir chiamato , che lo fteflb che Pellegrino fignifica '; indi died Servido- ri dell* Aga , a due per due 5 VIII- la Carrozza fuddetta da rifpetto \ entro- vi nel primo luogo V. Aga \, di rimpet- to. il Segretario delle Lingue Orienta- li , che dal di lui Alloggiamento era andato a levarlo : a ciafcuna portiera andavano due Palafrenieri del Princi- pe , oltre quei ddV Aga , del Segreta- e'l Cocchiere della perfona , col Carrozza andavano , lo Scrivano del Teforiere , in lingua Turchefca Hafine Kiaslbfi chiamato ; e '1 Portafciahla , o fia Silihtar , amendue a Cavallo : X. altri dieci Servidori dell' Aga , in Abito da Giannizzeri, con due loro U£ fiziali a pie : XI. otto Paggi deM'Aga a Cavallo ; lo Stefchaufch , con altri cinque Uffiziali del di lui feguito:XIL due Porta acqua a Cavallo : XIII. al- tri ventifei Uomini della Guernigione di quclla Metropoli : Nel Giardino del Principe fi trovo un diftaccamento di fettanta Dragoni del Reggimento Bar ait , ed altrettanti Fanti della Guer- nigione , fchierati in Ale da' due lati del Palazzo , col Tamburo fimilmente non battente . Giunto YAga alia Scala , e fmon- ! tato di Carrozza , a capo alia mede- fima Scala in nome del Principe fu complimentato da due Membri della Cancelleria del Configlio AuiicO di Guerra : nella Sala , ricevuto dal Maggiordomo di S. A- , fu accompa- gnato fmo alia feconda Camera, por- tando il fuo Segretario avanti di lui la Lettera Credenziale : il Segretario Cefareo fuddetto delle Lingue Orien- tali andava alia deftra del Turco: L' jg^ % giunto alia Camera deir Udien- za , trovb il Principe a federe in una Sedia d 5 Appoggio di Damafco Verde , col Cappello in Tefta , avendo a canto il Conte d'Herhpm, Vice Pre- fidente del Configlio di Guerra ; con eilo il Cefareo Configlio , ed , oltre tutta la Qeneralita , quivi radunata , alquanti altri Miniftri , ?1 Cefarei , che Efteri ; buon numero di Kavahe^ ri . e 4 J altri Perfonaggi di diftinzio- DC V Aga ,' fubito che U Principe eb- be vedSto , con toccare per tre volte il Turbante , alia fu* ufanza , chi- noffi \ il Principe, con levarfi w i pie , ed alquanto fcuoprendofi , al ialuto corrifpofe : tornato pofcia a federe , col Cappello in Tefia iXTAff ft c ^ no , che in una fedia alia fua confi- mile anch a egli fedeffe , come fece , Indi I' accennata Lettera Credenziale prefentb a S. A- , che , tornata a le- varfi in pie . e levatofi di nuovo a.1- 10 x \o ; el Cocchiere della periona , coi vaxu iu p j - rirevutala ad Porumantello ; IX. al feguito della [quapto il Capoello , uwuWJa^ad Parte 111. un Configliere Cefareo Aulico diGuer- ra , ed Intimo Referendario , che alia di lui finiTtra fi trovava , confegnol- la : tenne poi qualche difcorfo coll' Aga , il quale , indi licenziatofi , ver- fo la Porta incainminofli , ovc , giu- fta il folito della fua Nazione , da' fuoi fu prefo fotto le braccia . II Principe allora , cavandofi il Cappel- ]o , verfo la fua Comitiva voltoffi : L' Aga col primiero Accompagnamen- to fino a'primi Gradini della Scala fu ricondotto : e col medeflmo ordine , e feguito tornoffene al fuo Alloggia- mento , ove dal Principe piu volte fu banchettato . ii Avendo poi S. M. C. , ad intercef- done del Principe , per lo di 19. del- lo fteffo mefe di Luglio V Udienza pubblica air Aga accordata , notifica tali dal fopraccennato Segretario delle Lingue , quefti in quella mattina , in magnifica Carrozza Cefarea a levarlo dalla fua Abitazione portatofi , col medefimo ordine in occaflone della Vi* fita del Principe tenuto , al Palazzo della Favorita accompagnollo , ove giunto , trovb un Diftaccamento della Guardia Cefarea, col Tamburo , che parimente non battea , ma furongli prefentate le Armi : Al Portone, fce- fo dalla Carrozza , prima di falire le Scale , fi mife in Tefta un magniflco Turbante : per le Scale fino , alia pri- ma Camera , le Guardie Cefaree , dette di Rifpetto , de gli Arcieri , e de'Trebanti , fecero Ala : nell' Anti- camera ftava buon numero di Kavalie- ri ,^e di Paggi . tz Alia Porta della Sala del Configlio trovaronfi i Configlieri di Stato , ed altri Miniflri; fino a quel luogo fu ac- compagnato dall' Ajutante Generale delf accennata Guernigione ; dal Capi- Cap. XV. jS5 tano Grainit affegnatili per Guardie ; e dal Commeifario della Camera , de- putato per la fpefa , e preceduto dal fuo Segretario , che avanti di Lui por- tava la Lettera Credenziale , fu in- contrato dal Conte Cobenzi , Came- riere maggiore , il quale perb , fenza fargli Complimento , torno in detca Sala a recarne Y avvifo all' Imperado- re , che trovavafi in pie fotto il Bal- dacchino appreffo una Sedia . Entrato 1' Aga , alia cui deftra tro- 13 vavafi il Segretario Cefareo ,- alia fini- ftra quello d'effo Aga, col feguito del- T Interpetre Turco , del fuo Maeftro delle Cerimonie , Kavallerizzo , Te- foriere , e Porta Sciabla , fece le tre folite Riverenze : accoftatofi pofcia al Trono , e baciata la falda della Vefte di S. M. , nel proprio Idioma fece un lungo Difcorfo ; e nel medefimo tempo , prefa dal fuo Segretario , co- si la Lettera del Suit a no , come quel- la del Gran Vifir , amendue le pofe ful Tavolino : Terminate il difcorfo , dal detto Segretario Cefareo in Idioma Alemano fpiegato , S. 3VL chiamb il Conte Schomborn V. Cancelliere dell* Imperio , che con un ginocchio a terra dalla M. S. ricevette la Rifpofta in Idioma Alemano , che da effo all' Ag4 fu confegnata ; e dal Segretario Cefa- reo fuddetto in Lingua Turchefca fugli fpiegata . Indi 1' Aga , baciata ancora una volta la Vefte Cefarea , tenendo fempre la faccia verfo S. M. rivolta , e facendo, come nell'IngrefTo fattoave- va, le tre Riverenze , col primiero or* dine , e formalita , alia fua Abitazio- ne fu ricondotto : quivi con tutto il fuo feguito fu fplendidamente trattato; ed egli in fegno di gradimento , al Po- polo fe gettare delle monete . DEL- ??7 D E L L E PRECEDENZE P A I^T E Q^U A XT A. CAPITOLG I. Delia r Preceden%a tra Magiflra- tl j e Magiftrati. Rima d' entrare in difcorfo delle Con- rroverfie , che il pre- fcnte Capitolo ri- guardano , effer be- ne di premetter ho creduto, che i Prin- 3j com' e noto, colle Leggi; i Giureconfulti colle ipie- gazioni di effe Leggi , tra Secolari , e Secolari un'altr' ordine di Precedenza hanno ftabilito , che , come Ulpiano (a) fpiega , dalla Legge appunto , o dalla Dignita procede : Decuriones in Albo , feu Matricula ( prende a dire quel Dottore ) fcriptos effe oportet , ut Lege municipali pracipitur ; fed, ft Lex ceffat , tunc Dignitates erunt fpeSian- dee , ut fcribantur eo ordine , quo quif- que eorum maximo honore municipio funUus eft ; puta , qui Duumviratum gefferunt , fie bic bo nor prcecellat , & inter Duumvirates antiquifftmus quifque prior : Deinde hi , qui fecundo poft Duumviratum honore in Republica fun- Bi funt , poft eos , qui tertio , & de~ inceps mox hi , qui nullo honore funcli funt y prout quifque eorum in ordine ve- nit ( indi , profeguendo , fbggiugne > In fententiis quoque dicendis idem or do obfervandus eft , quern in ^ilbo fcriben* do diximus . . Teodofio , e VaJentinia- no poi per chiarezza m^ggiore ( b ) dicono : Omnes utique privuegia Digni r tatum hoc ordine fervan cercar con- veniva , quibus Confulibus Conful Cam- Delk Precedence nius fuerit . Che de' Confoli di fol« Titolo anche fottoil Governo degrim- peradori vi foflero , Suetonio ce ne af- ficura : Anzi , parlando eflb di Adria- no , dice : Jnfinitos fecundi Confulatus honor e cumulavit ; come a' noftri giorni per conto de* Titolati fenza Feudi , e di Uffiziali fenza Uftizio numero gran- diftimo fi vede . Al noftro aftunto paffando , i Ma- 4 giftrati in tre Clafli divideremo ; valea dire in Maggiori , Minori , e Infimi , ed alcune fuddivifioni, e diftinzioni fa- remo, che opportunamente cifi prefen- teranno . Quei Magiftrati dunque della I. ClafTe chiameremo , le cui applica- zioni , o fopra materie di ftato , o fo- pra Caufe , cosi Civili , come Crimi- nali della maggior'importanza verfano, dalle cui fentenze Appellazione non fi ammette(rf) Nella II. ClafTe quei Ma- giftrati fono comprefi , a'quali , giufta la difpofizione del Tefto ( b ) la cogni- zione delle Caufe di rilievo minore e riferbata . Delia III. Clafle finalmen- te gli altri fi dicono , la cui giurifdi- zione nella giudicatura di Caufe d*inn\ mo valore ft riftringe ; il perche dal Legislatore ( c ) efti Magiftrati col Ti- toldi Pedanei vengon dirtinti . Ma , perche anche tra' Magiftrati di 5 una medefima ClafTe, come fi e accen- naro , e corrie il Legislatore nel riferito Tfflo addita , per varie ragioni in ordi- rie alle prerogative diftinzione notabile paffa , per poter metter' in vifta , a quali di efti Magiftrati fopra gli altri la Precedenza competa , premettere- mo , che alcuni di efti , com'e noto , Ordinarj , o Amminiflratori , come il Legislatore dice , ft chiamano ; altri Straor dinar j ; o Soprannumerarj \ altri col Titol di Onorarj ft diftinguono . E perche tra efti anche altre diftinzioni fi trovano , efercitando alcuni la loro giurifdizione , con mero , c mifto Im- perio ; ad altri piu riftretfa viene at- tribuita ; onde i primi in Dignita co- ftituiti ft dicono , gli altri no ; a grado per grado di efti diftintamente parlerc- mo ; ( a ) $. Si ighur Autb. omn. tied Jud. §. »as *M em Autb.Je [tntem. Lfialiquam §.fin. I. Ideotf. de Off, Preeonf. l.i.§.fi quit in app»U. ff. de appell. ( b ) § Si tibi de mandai. Prine. Auib. niji brcw'tores C. de{*nt.brev,rteit. ( C ) L.fiH.C.dePedan.Judie. Parte IV. Cap, I 5 ? ayvertendo preventivamente col (Magiftrato degli Anziani della Citta Cardinal de Luca ( a ) che 1' ultimo della ClafTc maggiore il primodella mi- norc prcceder debbe * Non v' e , chi non fappia , che a que' Magiftrati , i quali giurifdizione ordinaria efercitano , fopra gli altri , che col Titol di Delsgati ft diftinguo- no , la Precedenza compera , & perche la Legge cosi difpone , si perche la giurifdizione delegata piu facilmente che T ordinaria cefta ( b ) si anche per- che r ordinaria anche dopo la morte del C ,nnr L.SiquismtnJawmffdtQffejus, cui mandat. I \ Judicium fohiturf.de JuJic. ( c ) C. gratum e.rtlatwn de Off. delegat. 1. quia 1 7 . C. dejurifd. omn.Judic. t CUm Paulus t6 - 4- '• "Peregrin, defubdito q. t c.tiZ. jj" 4 ( e ) Alciat. conf. 1 2. «. t.efeqq.lii. 5 Borfatt. conf. 3 i? . „. l6 . Memcb. de Arbitr. Caf. 586. ». 24. Gratian. difc . 3.04. «• io. e 21. TofcL lett. P. concl. 477 . Larren Alleg 51. U • 4 «r*«^ w . a,jc. > i \ *f S * 7 ' inp " inC - Ub ' '■ ( g ) L. 2. C. ut dignit. ordoferv. lib. 1 z, > v \ Wk z -»- l6 - eI 7- *°>»- 1 • {l)V.hem dignior. eft ( K Collett. 147. 470. 674. 1064. * 1863. ( 1 ) Dec. 140'. 223. 269. e », { p ; Cap.Jlatumurde major. & ekd. ( q ) Cap. {umiam 16. dijl. ?ao Delle Precedence Sinodp di tempo pofteriore, attefa la maggiore autorita della Perfdna , die l'ha celebraro , al p'm antico preferi- re fi debbe ; fentenza anche dal Ca/fa- neo ( a ) abbracciata ; e da noi per conto de' Cardinali in concorfo , non folamente co' Vefcovi , e cogli Arcive- fcovi , ma anche co'Patriarchi nel Ca- ptolo III. della Parte II. di f*<# Trattato in vifta meffa ; e che , gene- ralmente parlando , fempre precede , quando , creandofi una nuova Digni- ta , a quefta dell 5 altra i Privilegj^e, le prerogative fi concedono ,, poiche in tal cafo la Precedenza , giufta 1' anzia- nita dell* altra per conto di effa novella Dignita regolare fi debbe . 10 La nobilta maggiore de' natali delle perfone , che i Magiftrati ottengono in competenza con altri Magi ft rati ma°giori per conto di Precedenza. non fi attende . Una Perfona pertanto di fangue Magnatizio , o per altra ra- gione Supenore all'Inferiore di fangue, ma per ragione della Dignita fupeno- re come il Cardinal de Luca {b ) of- fer va , la Precedenza ceder debbe . Per la riferita ragione ne'Stati di To- fcana fi pratica , che , commettendofi Caufe ad uno del Corpo di un Ma- oiftrato , diremo cosi della Citta di Firenze , coll'Aggiunta di un Congm- dice , il quale di quel Magiftrato non fia benche di condizione maggiore , a quegli del Magiftrato la Precedenza quefti la Precedenza cedette : Nella loro Relazione al Magiftrato, de' No- ve chiamato , fotto il di 3. Gennajo del 1726. &b lncamatione , giufta lo ftile della Citta di Firenze , cosi fi legge . Quando poi i Magiftrati fono di u Clafle eguale , alia priorita della pro- mozione fi ricorre , come per conto de' Cardinali di baffa eftrazione in con- corfo co Cardinali Principi fi e detto : Cerimoniale non nuovo : Negli Anna, li del Tafjoni fopra V Omelia di S. Gre- gorio ( c ) fi legge , che quegli , il quale la Dignita Confolare due volte efercitata avea , 1' altro precedette , quantunque , cosi del Papa , come dell' Imperadore congiunto foffe , per- che una fol volta della medefima Di- gnita fregiato fi trovava . A quei Magiftrati poi , che , quan- tunque Inferiori , la loro giurifdizione continuamente efercitano , in concorfo cogli Onorarj, benche in Dignita mag- oiore coftituiti , attefa la difpofizione de' riferiti Tefii , la Precedenza e do- vuta : cosi , dopo molti Dottori , dice il Sadarino ( d ) Anzi quefti foggiugne che in tali cafi gli uni da gli altri di oradi diverfi confiderare fi debbono : I foprannumerarj della medefima Claffe poi, giufta la difpofizione de'medefi- mi riferiti Tefii , a gli Ordinarj imme- diatamente fuccedono • Avvertire altresi conviene , che cib 12, Corpo di P effo Mrato fUffizio di dice , di quei non folamente mtender Canfidico eferciti 8 , venendo aggiunto fi debbe che fin da pnnc.p.o al Ma- S medefimo Ma"iftrato un Avvocato, , giftrato furono promofli , ma per conto al meaeumo ««V«"" p,. Pr , 2i7' m J- ( e ) Vec. 4. ( b ) DeTraetn.difc. 12. ». 3- i d ) Refp.i.n.z.efeqq. M Parte IV. Cap. I. 341 deir A^eveda (g ) oltre molti altri , a' Segretarj di Stato , Luogotenenti Configlieri, o fimili la Precedenza com- pete , perche, fendo la mole maggio- re degli Affari delle Monarchie , de' Regni , e de'Principati alia loro fede principalmente appoggiata , le cariche ch' effi efercitano, sialtamente rifplen- dono , che neir ordine dd Miniftero maggiori non fi danno , il perche dal Legislatore ( h ) tra' Patrizj fi annove- rano . Nella Corte di Roma, comeil Car- debbc , che a quei , che , trovando- fi pnefenti dal Principe ^ , engon pro- nioffi , fepra gli altri , che al tem- po della loro promozione affenti fi trovano , la Precedenza compete ,„ perche i primi maggiormente onorati s' intendono : E tra foprannumerarj , ed Onorarj rifpettivamente , quegli precedono , che prima nominati effer fi trovano ( a ) La regola , per cui a quegli , che Dignita maggiore poffede , fopra F In- feriore la Precedenza compete , fi li- mita , quando come Antune^ Porto* j dinal de Luca ofTerva , ed io nel Trat- gal ( b ) oflerva, FInferiore in poflef- j tato de'Titoli diffi , dopo F Abolizione fo di preceder gia fi trova . Lo fteffo della Carica di Soprantendente Genera- Scrittore tra due , o piu. Miniflri dal le dello Stato Ecclefiaftico , il Segreta- Principe ad un tempo promoffi , o no di Stato , che lo ftefTo, che quegli da un Tribunale inferiore ad un altro Superiore trasferiti , a quegli la Pre- cedenza dovuta effer vuole , che del Principe prima per altro e ftato Mi- niftro : cosi per conto di quegli fi di- ce , che nella Citta Dominante la fua Carica efercita in concorfo colF altro, che in Provincia al Governo fi trova; perche , attefa la preminenza di efTa Dominante , dove il Miniftro dal So- vrano gli ordini a dirittura riceve , Faltra anche in pari grado coftituita , inferiore fi dice : cosi per conto del Governatore di Roma ( a cagione d* efempio ) in concorfo con quei delle Provincie dello Stato Ecclefiaftico veg- giamo praticarfi ; e i Dottori fopra il Tefto ( c ) cosi comunemente tengono . IE cib , che per conto della Dominan- te in concorfo con quei delle Provin- cie fi dice , anche per conto di quei delle Citta in concorfo co gli altri del- le Terre , o Caftella procede ; come per conto de'Cittadini di Patrie piu II- luftri in concorfo d J altri di Patrie me- 110 Illuftri nel Capltolo 111. della Parte J. di quefio medefimo Trattato fi b det- to . Tra' Miniftri , che alia Corte del Principe rifiedono poi , attefa la di- fpofizione del Tejio ( d ) e la fentenza del Surgente (e) del Freccia \f ) e Ateneo Tomo V. che in Francia Cancelliere fi chiama" tra Miniftri in primo fi confidera ; e con ragione , mentr' effo gli Oracoli Pontifizj fpiega, e per mezzo de'di lui ordini fi efeguifcono, il perche tal Ca- rica non ad altri che a'foggetti di me* rito , e ftima grande fi confida , men- tr' effo Segretario quegli fi e , che co* Miniftri, non folamente di quella Cor- te ; ma anche con quei de Monarchi y e d' altri Principi gli Affari di maggior rilievo_ maneggia : cosi i Legati , e i Nunzj , come i Governatori , altri Uffiziali , e Magiftrati dello Stato Ec- clefiaftico da' di lui ordini dipendono - La Carica fuddetta pertanto da uno de' piu fperimentati Cardinali fuol, ef- fer efercita ta , o almeno da un PreJa- to di merito si diftinto , che indi ben prefto alia Porpora fuoFefter promoflb, e da quella al Trono Pontiftcio ancora talvolta paffa , come nelje- perfone del Cardinal Ghigi, che fu pofcia Aleftan- dro VII. , e del Cardinal Rofpigliofi, che a quegli col nome di ClementelX. fuccedette , a* noftri giorni fi e vedu- to ; e dal Regnante Pontefice , dopo la morte del Cardinal Paolucci , e la promozione del Cardinal Spinola , di S. Agnefe chiamato , alia Legazione di Bologna degnamente feguita , che', come fappiamo, detta Carica con tan- V v 2 ta 16 a ) L.fi/t. C. de privil. eor. qui inS^ Palat. ml lit. lib. i z. Gio; de P la tea l.z.C.ut dignit. ordofervet. v b ) De Reg. Dovat.c. 4z. n z6. (c ) Deprivil. Urb. Rom, lib. 12. ( d ) Gl. $. aliam Infiit. de bottor.po/eff. ( e ) De Neapel. llluftr. e.xf.a.i. { f ) &»*% Varlam. ( g ) Ad Cur. Vifon, lib, z. c , a. ( h ), L, ttemini C, de consul, lib. 1 1. 34 2 ta loro gloria cfercitarono a Monfig. Lercari , pofcia ancb'effo alia Porpo- ra promoflb , fu conferita , e tuttavia degnamente l'efercita . 17 Prima di paiTare a difcorrer delle prerogative d' altre Cariche , ed Uffi- zj in particolare , generalmente par- lando , vedremo , fe a' Magiftrati , ! che le Caufe Criminali decidono , in concorfo con quelli , che delle Civili Giudici fono , o pure a quefti fopra quegli la Precedenza competa ; ed , attefa la difpofizione de'Tefti (a)co- si in confiderazione dell' antichita del- rUfhzio de' primi , colle Leggi delle Genti introdotto , come dell'efercizio della giurifdizione da effi fopra la Vi- ta degli Uomini amminiftrata , a lo- ro favore la Gomune de Dottori la Controverfia decide ; fegnatamente Vincenzp de 3 Franchi ( h )fcil Criftineo { c ) il Rieci ( d ) il Rainaldi ( e ) oltre tanti altri da effi riferiti ; e '1 Capeci ( / ) feguitando il Franchi , foggiugne , cosi effer ftato decifo . Tra' Romani invero fotto il Regio Governo i Giudici Criminali in fti- roa si grande erano tenuti , che il loro UfEzio non da altri , che da' Re efercitato 11 trova : offervabile ancora fi I , che , feguita Y abolizione della Regia Dignita , tale Uffizio ne pure da' Confoli difpoticamente dipendeva, inentr' effi , fenza il confenfo del Po- polo Romano , contro Cittadini fen- tenze di morte profferire non poteva- no ; nel Tefto ( g ) cosi fi legge , II perche i Giudici Criminali , prefo 1 argomento dall* altro Tefto (h) ove fi legge , quod, utpote major minor's pra- ter at ur , fopra Giudici Civili la Pre- cedenza pretendono , cos! , oltre i fo- praccitati , non pochi Dottori tengo- no , fegnatamente il Farinaccio ( i ) il Buccaroni ( k ) il Cafftaneo ( I ) il Freccia ( m ) poi cosi fcrive : fine con- troverfia hodie Judices Criminates pra- cedunt , 6" pr after untur Civilibus : Sen- Delle Precedence tenza anche dal Capeci al luogo cita- to , da Carlo Tapia ( n ) da Pietro Gregorio Toloftano , (0 ) ed oltre tanti altri , dal Maftrillo (p) feguitata.^ II Rainaldo al Juogo citato foggiu- 1 gne, che tal Sentenza in Bologna ge- neralmente precede; ma io , che in quella Illuftre Metropoli la Dignita Pretoria ho efercitata , di dire lafciar non debbo , che , quant unque , dopo la dedizione di efla Citta alia Sede Apoftolica, la giurisdizione del Pode- fta le Caufe Civili folamente riguar- di , le antiche prerogative perb , co- me nel Capitols XLVI. della Parte 11. del Trattato de'Titoli gia diffi , tuttavia gode , quella tra le altre d' effer preceduto dallo Stoccp , dalla Spada , e dal Cappello , DifUntivi , che, com'e noto , autorita fuprema indicano ; onde , attefa 1' antica illi- mitata autorita di tal Carka , alia nferva del Gonfaloniere , Magiftra- to , che il Capo dell' antica Repub- blica rapprefenta, effio Podefta, tutti oli altri Giudici precede; e fegnata- mente TUditore del Torrone , Giu- dice Criminale ; Carica nella medeii- ma Citta da effo Rainaldi efercita- ta . Quegli , che del mio tempo l'oc- cupava , "incontratofi meco in cammi- nando , la Precedenza da me preten- deva ; ma io il luogo dovutomi ri- tenni : Efpofte poi , cosi per 1 una , come per l'altra parte, le rifpettive ragioni al Cardinal d'Adda , allora legato di ben degna ricordanza, Tin- genuo Porporato , quantunquea fa- vore del fuo Miniftro gli arbitrj ufar doveffe , la Controverfia a mio favo- re decife • V Uditore , di tale Deci- fione mal foddisfatto ; benche ben fa- peffe , che tra le altre prerogative del Pcdefta quella di fpedire certo nume- ro di Patenti per la delazione delle Armi , ed altre efenzioni , fi annove- rava , un mio Patentato per la delazio- ne delle Armi appunto fe carcerare ; ma /. lmperiw»f- dejurifd. ( e ) Sintaf Crim c. r. §. 6.e 7. n. 37. (a) L.e*iocjuref.d4jufi.&Jur. f ) Dec.xy. h. zz. ( g ) £ ■ g- ^r.j/d. Crim.® Civil pr,m. 4 • ( ] \ C ( ! ) Vrat. q. 100. data. I. ( ^ ■ ) t JC , fll ' J . -{^ ,, 9 ( n) Dec. 23. dal n \m)DeSvbfeudJib.x.titJeMagiJlr.J«dJaln.™.ed*l { Oi) Lib.w.c. iz.». 7. ( 1 ) Catal. p.-j.ccn[.\6. 14. (p ') Ve U"gipit. c. 5. ». 4- 1 65- 1. t.n. 54- ma il Legato, avutane notizia, il mio Patentato , fenza dilazione, c fpefa, fe fubito fcarcerare . Chi amarezze incontrar non vuole , tenet , quod te- net ujus . i<5 Ma , alle prerogative , che a' Con- figlieri competono , paflando , trovo, che nel Regno di Napoli quei , che di Stato fi chiamano , creati , come il Sanfelice {a) fcrive , per decider le Controverfie , cosi politiche , come militari , fopra gli altri , che tale giu- rifdizione non hanno , la Preccdenza godono ; e con ragione , mentre la Jo- ro Dignita alia perfona del Principe e la piu vicina ; cosi dicono , Bartolo fopra il Tejio ( b ) e Camillo Borelli ( c) Molte altre prerogative alia Dignita di Configliereappreffo il Majirillo ( d ) re- giftrate fi trovano ; e tutte neir Intro- duiione al Trattato del Configlio , e de* Configlieri di Lorenzo Ramirez cumula- te fi leggono ; quella della Precedenza fegnatamente fopra tutti gli altri Magi- fhrati , che di tale Dignita fregiati non fono ; fentenza tenuta da Baldo ( e ) da 11' Abate ( f ) dal Mar^ari , e dal Pellegr'mo al luogo citato ; da Signorolo (g ) dal Tiraquello ( h ) dal Gamma ( i ) dal di hi Addente ( k ) dal Meno- chio (I) dal Gra^iani ( m ) e dal Caf- faneo ( n ) 20 II Sanfelice perb dubita , fe i Confi- glieri , che fuori del Configlio autorita non hanno , fendo chiamati a decider Controverfie particolari , fopra di cui la loro giurifdizione non fi eftende , da* Reggenti , i quali giurifdizione , cosi abituale , come attuale efercitano , la Precedenza aver debbano, ed a favore degli ultimi il Freccia ( ) e'l de Pon- te ( p ) fi allegano , i quali la Caufa propria a difender vengono ; ma coir autorita di molti altri , dal Sanfelice fono rigettati , volendo esli » che , confiderata 1' autorita , e la preminen- za di que' Configlieri , i quali , come Parte IV. Cap. I. 343 fi e detto , per difpofizione de! Legis- lator tra' Patriot 'mnoverati fi trovano, il loro grado in si alta cminenza confi- derar fi debba , che, come Antonio Surgente ( q ) fpiega , giufta la difpofi- zione del Tefto ( r ) fuperiore non fi dia : eifo Sanfelice pertanto conclude , che a tali Configlieri in ogni luogo , in ogni tempo fopra gli altri Uffiziali tutti la Precedenza dovnta fia ; ma fopra quefto propofito ancora una vol- ta parleremo . Diremo intanto , che per parte de' 21 Reggenti fi rifpondea , che , trovan- dofi appreffo di loro la giurifdizione ordinaria , coir Amminiftrazione , at- tefa la difpofizione dell' akro Tefto (f) effi fopra quei , che tale giurifdizione non hanno , la Precedenza goder deb- bono . Ma per parte de' Configlieri fi repli- 22. cava , tale propofizione allora poter aver luogo , quando di Magiftrati fi tratta , i quali del mero Titolo, fens' Amminiftrazione , fregiati fi trovano ; per conto degli altri non gia , che col- 1' efercizio la Dignita ritengono : ch* effi , merce il loro merito , e le di- ftinte prerogative loro concede, a pro- prio piacimento in certi cafi , e per materie gravi le Controverfie decide no : il Reggente Rovito (t) cosi la di- fcorre . Al propofito dubbio una Decifione 25 della Rota Romana in una Carpento- ratrenfe Jurijdiclionis , & Prcece dentin avanti Monf Bevilacqua di ij. Giu- gno del 1670. che tra le Recenziori in riumero e la CCCIII. della Parte XVI. applicable mi fembra ; quivi fi legge , che difputandofi di Preceden- za tra'l Prefidente,e Giudice di quel- la Provincia da una parte , e '1 Tefo- riere della medefima dall' altra , la Rota , attefa la giurifdizione maggio- re , il Chericato , e'l Dottorato del Prefidente , a di lui favore rifpofe , dicen- ( a ) Bee. iH.lih. 1. ( b ) L.J 'urifperitos ff.de excuf. Tutor. ( c ) C.praflanti Reg. Cath. c. 64- «. 19. ( d ) Loc. cit. lib. z. e. \. ( e ) L. quilibet C. de Decurlon. lib. 10. conf. 361. lib. 1. ( f ) Conf. ai. lib. I. ( g ) Cenf.z;. ( h ) DePrimog. q.x. ( i ) Dec. 1. ( K ) D. dec. t. verfo ilfine . ( L ) Conf. 51. n. 6. conf. <$%. n.zj.'' C III ) Difc. 1 1 1. n. 74. difc. J90. «. 19. ( n ) Loc. cit. p. 4. conf. 51. n. 8. p. 5. conf. 37. ( O ) Loc. cit. de differ. Feud. Titular. Feu J. n. 1 9 . ( p ) De potefi. Proreg. ajf. Reg. §. 5. V. Refert tffam ( q J Loc.ctt.c.zS.n.zZ. (r ) L.nemini C.de cartful. lib, 10. ( s ) L. z.C.utdis.n.ordoferv. ( t ) Dec, 65. j P J 344 Delk Precedence dicendo ," che in materia di Preceden- za quegli preferire fi debbe , nella eui perfona qualita , e prerogative mag- giori concorrono, *4 " Ne al Teforiere fuffragb addurre ia diftinzione tra 'I Dottore , e 5 I Sol- dato , di cui nel Capitolo VI. della Parte /. *# ## poiche , come Amelot nelle fue Rifleffioni politiche fopra il libro VI. degli Annali di Tacit offer v a , al- le Perfone Togate , in Cariche di Giudicature coftituite , il cinger Spa- da niente meglio che ad un'Uffiziale di Guerra il comparire all' Armata iq Toga ftarebbe . Nelle Citta dell' Imperio per tefti- 31 monio di Cafpare Arrigo Hornio (f) i Configlieri Cefarei occupano i primi luoghi: a quegli i Conti Palatini fuc- cedono ; ma di quei Conti intender fi debbe, che, dopo aver lettofulle Cat- tedre per lo corfo di Anni XX- , per premio tal Titolo riportano ; Degli al- tri non gia , che , Provincie , e Stati grandi poffedendo , una Gerarchia a quegli di gran lunga Superiore forma- no . II III. luogo da 1 Dottorj fi occu- pa , e dalle loro figlie ( foggiugne quello Scrittore ) che anticamente in tempo della loro fanciullezza , come tutte le altre , luogo non avevano , le Mo- ( a ) Tit. i 2 . n . t 7 .f. 142. ( b ) Loc. cit. difc. 47. ». 7 . ( c ) Lee. cit. lib. 4. c 1 3. «, r 74 . lib 5. c. y. n. 24. ( d ) Mdfirill. loc. cit. d.e.n.n.iz.e Ceo. \ e J Loc. ctt. n. 24. e z6. .( f ) Dejur. proedr.fw Traced. 546 Delk Precedence i% IS 34 Mogli de J Mercanti , anche piu qualifi- ed ti , precedono : cosi foggiugne il me- defimo Hornio effer ftato giudicato , an* che in competenza con tutte le altre Cittadine : E che le loro Mogli in con- corfo di altre Donne tutte le altre pre- rogative a'Mariti dovute goder debba- no ; e cib in vigore della difpofizione del Tefto ( a ( cosi dicono anche il Boe- yiq (b) e '1 Caffaneo ( c ) Suppofta tra* Magiftrati la parita , attefa la difpofizione della Bolla di S. Pio V. , in numero la LXIX. e dell' altra di Gregorio XIII- in numero 1* LXXXVI. , alia priorita del tempo della promozione , come fi e accenna- to , fi ricorre : Avvertire perb convie- ne , che la priorita non dal giorno del- la data della Promozione, ma , giufta la difpofizione del Teflo ( d ) da quel- lo del pofieftb regolarefi debbe: Quan- do poi , cosi per conto della ClafTe del Magiftrato , come per conto del tempo la parita concorre , al Seniore , come gia fi e detto, la Precedenza compete ( e ) e data anche per tal conto la pa- rita , quando uno de' Competitori piu Magiftrati eferciti , e Y altro uno folo V a Ponte ( f ) il primo preferifce . In dubbio i Dottori anche alia nobil- ta de'natali , ed alia quantita de'beni di fortuna ricorrono, per cui le Digni- ta maggiormente rifplendono, e k giu- ftizja con piu efattezza fi amminiftra ; ma , tolta di mezzo la parita , per le ragioni nel Capitolo VII. della Parte II. del Trattato della Nobilta addotte, al- 1' effetto , di cui qui fi parla , la no- bilta de'natali , i beni di fortuna non fi confiderano ; ma , concorrendo nella perfona di uno de' Competitori altre prerogative , quefte , comcVincenio de y Franchl (g) ci ricorda ,prefeiire fi debbono . I Letterati , e i Nobili anche per conto delle Collazioni de' Benefizj , giu- fta la difpofizione del Tejio (b)Ci pa- ragonano , e con giuftizia \ mentre i primi dal Legislator e ( % ) del Titol di Nobilifftmi fregiati fi trovano . Egli e perb fern pre vero , che per le ragioni da me al luogo citato addotte , tra' pari in Dottrina il Nobile difangue,e Dot- to , al Dotto, ma di natali non nobili, prefer i to efler debbe ; fentenza , che perb di Contradittori non manca ; ma per le da me addotte ragioni ai luogo citato comunemente e ammefla . Al Magiftrato, che di un altro Ma- 3 5 giftrat,o e figlio , in competenza con altri di pari grado , in cui tale prero- gativa non concorra , per fentenza del Maftrillo ( k ) la Precedenza compete . Per la medefima ragione per conto del Magiftrato Feudatario in concorfo d' altri , che tale non iia , per fentenza del Riminaldo Seniore ( / ) e del Tira- quello ( m ) la regola fuddetta fi am- plia . Cosi a favore del Dottore dell* una > e dell' altra Legge in concorfo d' altri , che di una fola di dette Facolta fregiato fia : Ma di quefto nel Capitolo jujjeguente ancora una volta parleremo . Diremo intanto , che, reftando fer- 36 ma la regola, che per 1'acquifto diuna £>ignita inferiore la Precedenza per ca- oione della fuperiore acquiftata non fi pdrda ( n ) poiche , quantunque rego- larmente una Perfona di diverfa ragio- ne giudicare non fi debba ( ) tale re- gola , per conto della Precedenza fe- gnatamente , a molte limitazioni fog- getta fi trova ; e con giuftizia, mentre una Perfona ftefla per un rifpetto de- gniflima , per un altro men degna pub darfi j come a cagione di efempio in un Figlio in Dignita Vefcovile coftitui- to awiene, che, come in detto Capito- lo VII della Parte II di quefto medefi- mo Trattato ho detto , nella Cafa pa* terna in ordine alle dimeftiche opera- zioni men degno del Padre fi confide- ra , e col Padre di Precedenza compe- ter non pub j anzi , come tutte le Leg- g 1 ( a ) L. Mulieres C. de Dignit. lib. iz. lamina ffde Senator. ( b ) De or J. grad. utriufq. fori p.z.de ord. Ctnfiit. §. & «d manumdextram (c)Cat . . r gi difpongono , verfo di Ini atti di ri- verenza ufar debbe . Ma , come nel Capkolo XV L della Parte 11. del Trat- tato dell' O nor e gia diffi , efercitando il Figlio un Magiflrato di qucllo del Pa- dre piu degno, ad effo Figlio la Prece- denza fopra il Padre fi debbe , come in Valerio Majftmo per conto di Fabio fi Jegge effer feguito, quando effo Fabio, alia Dignita Confolare promoffo , fuo Padre , quantunque quella medefima Dignita. ben cinque volte efercitata aveffe , in eta fenile gia fi trovaffe , e tra' Romani d'autorita grande confide- rato fofle , da Cavallo fcender fece ; ne per tal'atto di Superiorita del figlio il degno Genitore fdegnoffi ; anzi , ver- fo di lui voltatofi, prefe a dirgli: Non ego Summum Imperlum tuum contempfi, fed experiri volvi , an fcires Conjulem agere ; nee ignoro y quod Patrice vene- rathni debeatur . lterum publica Infti- tuta privata pietate potior a judico . n Ofiervabile parimente con Gerlac Buxdorjffio fopra la Bolla d' Oro ( a ) fti- mo , che 1' Imperadore in qualita d* Arciduca nella Camera Aulica pofTa ef- fer convenuto , e cio Succedendo , a fefteffo in qualita d' Arciduca coman- dar debba , che gli ordini di quel Tri- bunale faccia efeguire . Noto pari- mente fi e , che il Re di Danimarca come nel Capkolo V. della Parte 111. del Trattato delle Armi Gemili^ie ac- cennai , in qualita di Re dalFImperio dipendenza non ha , ma in qualita di Ducad'Olfazia, dell 1 Imperadore Vaf- fallo , e riconofciuto : Se il Principe Clemente di Baviera , Arcivefcovo , ed Elettore di Colonia, Amminiftrato- re delle Chiefe , di M'unfter , Pader- bona , Nildftein, e Ofnabruch , in al- cuna di dette Chiefe un Canonicato ad un tempo godeffe , quantunque in qualita d 5 Arcivefcovo , o d' Ammini- flratore fopra tutti que' Canonici la Precedenza incontraftabilmente goda in Capitolo , e in tutti gli atti Capito- lari , non come Vefcovo , ma come Canonico confiderare fi dovrebbe ; ne ftrano farebbe , mentre , come fi e ac- cennato, giufta la difpofizione del XV- Ateneo Tom. V. Parte IV. Cap. I 347 flo(b) per Perfona da quella d' Ar- civefcovo , e d* Amminiftratore diver- fa confiderare fi dovrebbe , colle di- ftinzioni perb nel Capitolo Vlll della Parte 11. di quejio Trattato accennate . CAPITOLO II. Delia diverfita de gli Ufi 3 che in varie Cittd per conto di Treceden^a tra Magiftrati > e Magtftrati paffa . ASCOLI. AVendo della Citta d y Afcoli per i conto del noftro affunto nel Ca- pitolo precedente dato gia un cenno delle regole , che in effa fi tengono cominceremo a parlare , per indi in ordine ad alcune altre profe^uire . II Magiflrato Supremo di quella & Comuni- ta di un Corpo di fei Cittadini compo- fto , che i primi luoghi fopra tutti gli altri occupano , col difrincivo di una Collana d'Oro , dalla quale un Meda- glione , parimente d' Oro pende , col- T Effigie di S. Emidio , Protettore della Citta , da un lato, quella di Paolo V. dair altro , in memoria di tale Prero- gativa da effo alia Citta conceduta . II Magiflrato fuddetto nel Palazzo del Pubblico tiene la fua Refidenza ; qui- vi , come quello di Bologna , delle cui prerogative nel Capitolo XLVl del- la Parte 11. del Trattato de 3 Titoli di- ftintamente parlai , con magnificenza gli Anziani fono trattati : Quando al- le pubbliche Funzioni fi portano , d* Inverno il Ioro diftintivo in un Robo- ne di Velluto nero confifte ; d' Eftate di Damafco , parimente nero , prece- duti da'Donzelli , dalla Mazza d' Ar- gento, airufoCardinalizio; da'Trom- betti , e da altri Servidori nobilmente vefriti . Confiderabile ancora fie, che detto 2 Magiflrato , che fin dal 1026. fu i/titui- to, di quel tempo tra Ie altre preroga- tive il diritto della Spada godeva ; il X x per- ( a ) C*p. 5 . twU*. verfo Ufi,. ( b ) C.exlitUrisJeprob.c.eamC*ppella Jeprivil 3 348 perche la Carica di PpdeQA , che di detto Ma^iftrato e il Capo , come quella di Bologna, della quale al citato hogo del Trattato df' Titoli gia parlai ; da' Perfonaggi anche dell' Qrdine Ma- gnatizio era efercitata , e fegnata- mente da due della Cafa della Rovere , e dalle altre di Acquaviva, Carafa, &' Aquino , Dona , Spinola , Pallavici- na , PignatteB , Caraccioli , Fiefchi , Grimaldi , Cefarini , Savelli , Colon- na , Orfml , Caffarelli , Co»r* , 5/b* ^ , Triul%io , K;/ & Refpublica Afculana Pontifici Maximo Civi Summo , de Patria optime merito , Memoriam banc pofuit. Egli e vero , che da' tempi da noi mcno remoti la Carica fuddetta a'Sog- getti di minor' eftrazione e ftata confe- rita ; ma egli e altresi vero , che all' inferiority de' Natali la grandezza del merito ha fupplito , nelle perfone par- ticolarmente di Amedeo Giufiini da Citta di Caftello, Autore del Trattato De Sindicatu , di cui degnamente parla Lodovico Alficri da Cortona ne fuoi Configli , ed Allegation* } con quel- le di Andrea Alfieri dell' Anno 1561. tra' Configli Criminali Diverforum im- prefie ; Demofonte Diologuardi , anch' eflb , prima Giudice, poi Podefta del- la medefima Citta ; Ora^io Luci da Cagli ; II Bertaccbini , Autore del Trattato de Epifcopis , & de Gabellis , ficcome de' noti Repertory ; Bruno da San Severinoy Autore del Trattato de In- Parte IV. Indkiis , & Tortura ; Cataldino Bon- compagni , Autore deir aitro Trattato De Sindkatu , Ippolito Marfilj ) Auto- re di diverfe Opere Criminali ; Giufep- pe Lodovko , Autore delle Decifioni deirUmbria , e di Lucca , ficcome del le note Conjulta^ioni\ Adriano Negufa- ni Autore dclla Silva Refponforum , ol- tre molti a^ri riguardevoli Soggetti . 5 AI Podefta fuccedono gli altri Cin- que Anziani ; a quefti il Giudke delta Citta ; a quefti il Segretjirio del Pubbli- Co ; a quefti il Sottofegretario ; ma , quando effi , Giudice , e Sottofegreta- rio col Corpo de gli Anziani non ft tro- vano , il Luogotenente del Govematore Prelato , la Precedenza gode . 6 A' Magiftrati fuddetti i Cittadini dell' Ordine Confolare fuccedono , uni- co diftintivo di Nobilta generofa , per etfer ammeffo all' Abito tanto di Mal- ta, quanto di Santo Stefano, come nel Capitolo VII. delta Parte III. del Trat- tato delta Nobilta , e nell' Avvertimen- to del Trattato dell' Onore <*ia diffi . 7 Air Ordine Confolare quei Cittadini fuccedono , che nel Corpo del Confi- glio de Cento comprefi fii trovano : A quefti quei della Pace : A quefti gli altri del Configlio Generale : A quefti i Cittadini femplici : E finalnaente gli altri , che di tal Titolo decorati non fono . FIRENZE. $ La Precedenza tra' Magiftrati della Citta di Firenze, iquali fono in nume- ro grande , la maggior parte de quali lino dal tempo della Repubblica Y an. tichita riconofce , giufta 1' ordine della maggiore , o minor nobilta degli Af- fari , a' quali foprantendono , regolar- mente fi gode : II fupremo pero quello de' Configlieri fi e , che , quantunque non prima del tempo della Decadenza della Liberta , e del nafcente Princi* pato iftituito , tutti gli altri precede ; e ci6, perche nel Grado, enella Rap. prefentanza dell' antica Signoria in luo- go del Gonfaloniere , e de Priori e fuc- ceduto ; e perche di cinque Senatori del numero de' XLVII. e compofto ; uno di effi per turno col Titolo di Luogotenente di S. A. R. contradiftin- Ateneo Tomo V. Cap. 11 £ 49 to con Cappuccio , e Stola d' Oro fulla fpalla fimftra comparifce: Le in- gerenze di detto Magiftrato le Caufe Civ ill folamente riguardano . Antica- mente a quelle Adunanze anche il Principe interveniva ; ma prefentemen- te nol pratica : II Luogotenente , co' fuoi Colleghi tutte le Leggi , ed altre pubbliche Deliberazioni fofcrive, e fa pubblicare . Dal fuddetto Magiftrato V aitro , 9 che col Titolo degli Otto , o Balia fi diftingue , gli ordini riceve : tutti gli altri Magiftrati il fimile fanno . In oc- cafioni di pubbliche funzioni radunanfi effi nel Palazzo della Repubblica , e nelle ftanze di effo fupremo Magiftra- to , il quale , quando efce , viene cor- teggiato da numero grande di Donzel- li , Maffan, e Trombetri : come Ca* po di tutti i Magiftrati , da tutti vie- ne feguitato , fi contradiftingue con Abito roflb , Lucco , o fia Vefte Civi- le che anticamente del Gonfaloniere, e de Priori fi diceva : Ne J Libri di quel Pubbhco cosi ft legge : Adi 20 Giugno 1670. 11 Serenifs. Sign. Principe di Tofcana > Govematore per S. A. S Li motto Magnifici Signori y Luogote- nente it Configlieri . Volendo or din* re e ftatmre tl dovuto , e convenien- te luogo nelle Procefftoni , ed Offer* pubbliche della Citta alii Spettabili Con- fervadori dell 3 Archivio pubbhco ec. lm« perd fiatuirono , ed ordmarono , che in avvenire li detti Con fervadori dell' Ar- chivio poffino y e debbino intervenire come gli altri Magiftrati delta CitU * tn dette Procefftoni , ed Offerte co i fa- ro Mnifiri, e it luogo loro fia , e s'in- tenda dovei effer , e 'fia dopo il Magi- ftrato delh Spettabili Confervadori di Legge immediatamente : Intendendofi che dopo effi Confervadori dell' Archivio feguitino , e feguitar debbino gli Depw tati fopra i Confolati , e loro Ufft^io . II Podefta , che anticamente Cap/- 10 tano del Popolo fi chiamava , la cui autorita , cosi in qudla Citta , come in Afcoli, Bologna, ed altre d' Italia, era fuprema , fopprefta pofcia tal Canca negli ultimi Anni della Re- \ pubblica , il Podefta , dico , con poca gmrifdizione al Tribunale della Rota fu unito , ed e fempre uno degli Udi- _ X x 2 £ ri , 2^o Delle Precedence tori della medefima Rota , che per lo turno uno di effi e fempre , fopra gli r_ j: r- ~ r. „ «;^««rlo r^Orrirano. altri uedono . corfo di fei mefi a vicenda fefercitano. Sied' egli nelle pubbliche Funzioni im- mediatamente , dopo il Luogotenente , fopra tutti gli altri Magiftrati, in To- ga di broccato d' Oro , con Bacchetta in mano : procedendo a pie , e prece- duto da un Paggio , che porta il Cap- pello , e Jo Stocco , Infegne folite della Pretura ; e accompagnato da' fuoi Colleghi , Magiftrati , e Nobil- ta . Nel fofcriver fentenze , Decreti , ed altri atti , cosi giudiziali , come eftragiudiziali , alia riferva del Luo- gotenente del Gran Duca , tutti pre- cede , non efclufi i Senatori , ben- che nel Magiftrato fupremo attual- mente fiedano . ( a ) il Gli Uditori di quella Rota , o fia ConftgUo di Giuftizja ( Tribunale, co- me fi e detto , negli ultimi tempi della Repubblica eretto , vale a dire del 1501. ) vanno immediatamente dopo il Magiftrato fupremo de' Con- figlieri , avanti tutti gli altri Magi- ftrati Civili . Nelle Seflioni , che , per difcuter le Caufe , nel Palazzo Rotale fi tengono , fopra tutti gli al- tri Uditori del Gran Duca ( alia ri- ferva dell' Uditore di Camera , e del Fife ale , di cui appreflb diftintamente parleremo ) la Precedenza godono ; vale a dire fopra' tre Uditori della Con- full a ; 1' Uditore del Magiftrato fupre- mo , e quello de' Capitani di Parte , e de' Confervadori di Legge . Egli f perb vero , che ciafcuna di ene^Cariche di graduazione di quella dell' Uditorato della Rota maggiore fi confidera , poiche 1' ultima , come primo gradi- no , per afcender' alle altre , ferve . Tra efli Uditori la Precedenza dalla maggioranza dell' eta dipende; e quan- tunque due di efli delle prime lftanze Giudtci fieno , gli altri tre delle Caufe di Appellazjone , il medefim'ordinedel- 1'eta fi tiene ; cosi per conto degli al- tri Magiftrati , tra le Perfone , che li compongono ( alia riferva df Senatori de' Kavalwri di Croee , e de' Dottori , i quali , dopo il Prepofto , che per altri fiedono . Quantunque nel Capitolo precedence della Controverfia tra'Giudici Civili per conto della Precedenza fiafi pk parlato ; e quantunque dal Defunto Granduca Cofmo III. di gloriofa me- moria quella Rota Criminate fofle abo- lita , non voglio qui lafciar di foggiu- gnere , che il Savelli nella fua Somma fmprefla in Bologna dell' Anno 169 1. ( b ) fcrive , che quella fopra la Ci- vile la Precedenza godeva ; e nell' al- tra Impreflione dell' Anno 1692. in Venezia feguita , dopo aver detto al luogo citato la medefima cofa , fog- giugne , che per ordine particolare del Gran Duca cosi fi praticava : Egli e perb da avvertire, che quello Scritto- re la Caufa propria difende , mentr' Egli della Criminale appunto era U- ditore . Ma il dotto Conti , ( c ) col- r autorita di molti altri Claflici Dotto- ri , foftiene , che la Civile fopra la Criminale la Precedenza ha fempre goduta . Alia Carica di Uditore di Camera del Gran Duca , che ad un tempo quella di Primo Confegliere efercita , paffando , Cariche, che prefentemen- te fi efercitano dal Citato Conti , del cui merito nel Capitolo VI della Par. te IV. del Trattato delle Armi Gentili- Zie gia parlai , ma che non mai ab- baftanza fi pub lodare : Precede egli cosi tutti gli altri Uditori , come 1 Senatori , il Segretario di Stato , e'l Fifcale : Sendo ftato fatto oftacolo all' Uditore Vincenzo Piazza , che delf Anno 1638. la medefima Carica efercitava , il Gran Duca al Priore Andrea Cioli , che 1' altra di Segreta- rio di Stato di quel tempo efercitava, fece fcriver' un Biglietto del feguente tenore : Vuole V A S. , che il Sign. Audltore Vincenzo PiazZ* > non J°™ preceda air Auditor Fifcale, come gta altra volt a ha dichiarato, ma aneora al Sign, Segretario di Stato , tn ogm luogo , e tempo , ed in qualunqueoc- cafione \ perb mi ha comandato di far- J lo no- li 13 / a ) DeC*»it.tit.t.VeCl*rJ»Jic.Civh.F!ore»t.*.*.47> quantunque non Senatore , in qualita di Primo Miniftro del-Governo in tutti gli Atti gli altri Magiftrati , e Miniftri tutti, benche Senatori, e fe- gnatamente il Depofitario precede . Lo fteffb Conti perb foggiugne , che '1 M^ggiordomo , e '1 Maeftro di Came- ra del Principe Governatore , fendo Legali , ed avendo facolta d' interve- nire in Confulta , fopra quegli la Pre- cedenza godono . Ad eflo Uditore il Capitano di Giu$i%ia fuccede ; Anzi eflo Capitano nelle Funzioni , alle qua- li i Magiftrati tutti intervengono , al Capitano del Popolo fuccede • Gli Uditori di quella Rota agli Udi- tori della Confulta la Precedenza ce- dono ; ma il Podefta di efla Rota al Priore del Magiftrato degli Eccelfi im- mediatamente fuccede : II Fife ale > el Depofitario precedono , e quando F ul- timo di effi e Senatore , fopra '1 Fifca- le fiede . Tra Senatori , e Senatori al- V anzianita fi ricorre . Sendo un' Udi- tore della Rota Congiudice con qual- che Uditore della Confulta , o col Capitano di Giuftizia , eflo Congiudi- ce a Cafa di quegli portarfi debbe , a cui aggiunto fi trova . Cos! il Vicario Generale di quell' Areivefcovo , colla Rota Congiudice praticar debbe . I Surrogati degli Uditori della Ro- 22 tafuddetta, come iSurrogati della Ro- ta di Firenze , contenerfi debbono . Quantunque la furrogazione in perfo- na dell' Uditor Fifcale , del Capitano di Giuftizia , o anche dell' Uditor Ge- nerale fiegua y il Surrogate nel luogo di quegli , le cui Veci eflo efercita , fofcriverfi debbe; regola , che rifpet- tivamente ancora precede , quantun- que il Surrogato degli Uditori inferio- rs fia . II Giudice Ordinario della Citta. 23 fuddetta a gli Uditori della Rota fuc- cede : Dopo di lui fiede il Segretario della Confulta , il quale perb tutti i Titolati , Kavalieri , Provifori , ed Affeflbr di quei Magiftrati precede . Per conto delle Funzioni poi , alle 24 quali la Citta in Corpo interviene , quando il Gevernatore vi fi trova , ef- fo in mezzo tra '1 Capitano del Popo- lo , e '1 Priore del Conciftoro , o fia della Signoria comparifce . In affenza del Governatore , il Capitano fuddet- to il primo luogo occupa; dopo di lui il Priore: Indi il Capitano di Giufti- zia „ al Podefta del Popolo Surroga- to ; pofcia il Podefta della Rota ; Suc- ceffivamente il Rettore dello Spedale di Santa Maria della Scala ; appreflb altri Magiftrati , che col Priore fud- detto in tutti afcendono al numero di otto. Quando gl'Intervenienti in due Cor- %i pi fi dividono, quattro di effi ad un lato , quattro dair altro fi collocano . In Chiefa , ove nel Presbiterio non hanno luogo, un Corpo folo compon- gono , e tutti al Corno del Vangelo il primo grado occupano : A' Gonfalo- nier i il Corno dell' Epiftola fpetta .11 loro numero e di tre, giufta il numero de' Qiiartieri della Citta , de' quali il primo della Citti appunto Ci chiama . II II. di S. Martino; II III. di Cumuh lia , ( a ) D. tit. 3. n. 47. efa. tm. %. Dffif. ( b ) J>< CUr.Judit, Civlm. Stnen, Add, c . , , do^o Ufin *\ 6. per tun. Parte IV. lia . A* Gonfalonieri il Rettore della Cattedrale Cuccede : quefli perb , per fentenza del Conciftoro , dell' Anno 1 71 S. emanata , nella fua Chiefa fo- pra 1 Gonfaloniere di Camullia h Pre- cedenza gode , A* Suddetti Gonfalo- nieri del Popolo tutti i Nobili fuo cedono . Indi il Rettore della Colle- giata della Madonna , di Proven^ano chiamata , e '1 Rettore della Sapien- za ; feguitato da due Uditori di Ro- ta , tra'quali TUditore del Governa- tore ; V Uditor Fifcale fopra 1' ulti- mo degli Uditori di Rota : Indi il Giudice Ordinario ; pofcia gradata- mente il Giudice de' Pupilli , il Se- gretario delle Leggi , il Cuftode dell* Archivio ; il Cancelliere delle Rifor- mazioni , e '1 Notajo del Capitano del Popolo in ultimo luogo. 26 Gli altri Magiftrati fiedono nel pia- no , coir ordine , che fegue , vale a dire la Balia 3 compofta di Venti Gentiluomini j e con effa il Segreta- rio di quell' A. R. , che cammina al feguito del Priore di efla Balia ; i Kavalieri fopra' Dottori la Preceden- za godono; pofcia la Rkhema, antico Magiftrato di quella Citta ; indi i Confervadori dello Stato , gli Otto del Monte Pio , gli UfEziali di Mer- canzia , gli Efecutori di Gabella , i Doganieri , i Regolatori , i Maeftri del Sale , i Pafchi, i Savj de' Pupil- li , il Magiftrato della Seta , i Con- foli della Lana , tutti Nobili ; final- rnente i Cancellieri , e Notaj di cia- fcun Magiftrato. MODENA. 27 II fupremo Magiftrato de' Stati del Sereniff. Duca mio Signore e il Con. ftgUo di Gmftiya , prefentemente com- pofto di fei Soggetti Legali , Confu glicH chiamati : quivi fi efaminano le Caufe dal Principe loro commeue : il primo a votare e il piu giovane ; in- di fi procede per ordine di promo- zione ; ficche 1' ultimo e il Decano , che prefentemente io fono. Sotto de- cano e il Dotto Borfo Santagata mio Amico ; ma quefti , attefe le fue in- ceflanti occupazioni neir altra Carica di \Segretmo de* Memoriali , da efTo Cap. 1. 55^ meritamente , e con tanta lode efer- citata , ordinariamente alle icche quei d'ogni novella Muta non piu che dieci ad effer vengono ; vale a dire due Priori , Tuno del Collegio degli Avvocati , che il primo luogo occupa , l'altro dell' ordine de' Kava- lieri , che il fecondo luogo tiene : A tutte le Adunanze un Configliere di Giufiizia prefiede , avendo alia deftra il Priore del Collegio , alia finiftra V altro : ogni Confervadore per ordine d' eta fiede : II Magiftrato di ciafcuna Muta per un quadrimeftre dura , e da effa alcune cofe particolari fi rifol- vono ; ficche ogni Biennio effe Mute fi rinnovano . 32 II Configlio Generale , al quale un Configliere di Giuflizja parimente pre- fiede, di tutti i LX. Configlieri del- la Comunita e compofto : Gli Affa- ri, fopra de'quali l'Qrdinario autorita non ha , quivi fi efaminano. Awertir ancora eonviene, che, quando le Mu- te fi rinnovano , al numero ordinario de' Confervadori altri Cittadini, ancrf cffi Nobili , fi aggiungono , Soprannu- merarj chiamati , che , quando alcuno degli Ordinarj impedito fi trova, altri del numero di quegli a forte fi eftrae, che le Veci deH'impedito efercita. II Collegio degli Avvocati di Dotto- 33 ri e compofto , che per origine , cosi propria , come paterna almeno , Cit- tadini Modenefi fieno : Hanno effi la facolta di creare altri Dottori di Leg- gi, cosi Canonica , come Civile. Nel- le Adunanze il Priore fopra tutti la Precedenza gode : Indi i Configlieri , che con effo Priore ogni Anno fi rin- novano : pofcia gli altri tutti per ordi- ne di anzianita . II Collegio de 3 Medici parimente di 34 Dottori d* origine , cosi propria , co- me paterna Modenefi e compofto- Per conto di Precedenza nelle Adunanze , cosi tra effi , e tra' Filofofi , come tra* Legifti fi pratica . Anche i Procuratori hanno il loro 35 Collegio , di Dottori delf una, e 1'al- tra Legge compofto . Quand'effi, per ammetter' altri Dottori , o fare altre funzioni , fi unifcono , il Priore , che ogni Anno fi rinnova , fopra tutti gli altri la Precedenza gode , indi per or- dine di anzianita-ii procede. II Collegio de'Notaj altresi di Citta- 1$ dini per origine propria , e Paterna Modenefi e compofto . Nelle Adunan- ze il Priore parimente precede; dopo di lui i Maffari , che con effo d' Anno in Anno fi rinnovano ; indi gli altri per ordine di anzianita . II Tribunale della Sanita e compo- 3 7 fto di quattro Soggetti nobili, Conjer- vadori della Sanita appunto chiamati, vale a dire del Capo del Collegio degli Avvocati , gli altri fono tre Configlie- ri del numero de' Confervadori ; ed hanno un Confultore Medico , che nel- le Adunanze occupa il primo luogo , il Legale , e gli altri fiedono per ordi- ne d 5 anzianita : T Impiego e Vitali- zio . .0 Nel fine di ciafcun Anno i Con- 3 8 fervadori da una Buffola , in cui i Nomi di tutti gli Avvocati di Colle- gio fi trovano, uno di effi a forte ef- traono, che Giudice ad minora fi chia- ma , e per lo corfo di fei mefi dell' Anno proffimo le Caufe decide , che alia fomma di lire Venticinque non afcendono : Cosi per conto degli altri fetmefi nel fine di Giugno fi pratica. Dx *9 Parte IV. Cap. 11 Da un 1 altra Buflbla ne' medefimi * tempi rifpettivamente i nomi di due Avvocati , parimenre di Collegio , fi eftraono , ciafcuno de quali nel fuo femeitre Ciudlce degli Accordi fi chia- ma y c che le Parti , che fono per in- troduce Controverfie giudiziali , ad amicabile Accordo indurre procura 40 Per la Fefta di S.Pietro i Conferva- dori nel Configlio ordinario fei Citta- dini nobili nominano , i cui Nomi , e Cognomi fi trafmettono a S A. S. che di quegli per Giudi&i alls Vettovaglie chiamari due fceglie . II loro Uffizio dura per lo Corfo di un' Anno, e ver- $55 nguardano , s indirizzano : Onde fo- pra tutti quei Magiftrati , e Mmiftri j- P . recedenza gode , ed una Squadra di Alabardieri alia di lui perfona af- file : Le Caufe , cos} Civili , come Criminali , col Configlio del fuo Con- fultore , Giudke chiamato , decide : Ad eflo Giudice le Caufe d* Appel- lazione dalle Sentenzc del Poderta fi devolvono : in aflenza del Governa- tore Luogotenente intitolandofi , l e di lui Veci efercita : Ma il Podefta f - pra di lui la Precedenza gode . Awi ancora un* Uffiziale , che col Titolo di Sindaco Fife ah fi difiingue , Un R E G GI O. 4* I Magirtrati della Citta del Duca- to di Reggio anticamente , attefa la di- fpofizione di quello Statuto (a) neU le pubbliche Funzioni , coll' ordine , che fegue , comparivano ; vale a di- re in primo luogo quegli , che Signori del G over no eran chiamari, col Giudi- ce delle Appellations f e 'l Vic aria del Podefta ; pofcia gli An^iani , i Giudi- ci Nobili , che aveano Giurifdizione ;' I Kavaheri ; I Dottori ; I Giudici or- dmarj : I Cittadini , Capaci dell* An- Zianato , non afcritti ad alcun Colle- gio , o Univcrfita : Pofcia i, Not ay y e a Procurator's : Succeffivamente i Mer- canti e gli Artifti, de' quali nel Capi- tolo VI. di quefta medefima Parte diftin- tamente parleremo . Patfando intanto a difcorrer di cib che il prefente Governo riguarda , convien fapere , che il Supremo Mi- mitro , che m quella Citta la perfo- na del Principe rapprefenta , Gover- natore fi chiama , Carica da mold Anm dal Co: Gio: Batifta Cimicelli roio Amico , della nobika , e prero- gative della cui Famiglia nel Capito- io . 1. della Parte IV del Trattalo delle Armi Gentili^ie gia parlai , de- gnamente efercitata : Ad efio gli' Or- dini . c\\c of; »a\~\ a. m. r>- v 4i neta non eccedono , decide . Un Gm- tiluomo alle Controverfie Jopra h Veu tovaglie prefiede : Un altro quell? che jopra mat eric di Strade verfano'* decide . Olrre il Collegio de' Giudi- C L\ e d> Avvocati fonovi quei de* Medici , e de' Notaj ; ma , ^ uaIe di Medici alle Funzioni pubbliche non intervengono . _ Al Configlio di quella ComunitZ \\ 4? Govcrnatore prefiede , collocandofi in una Sedia. di Damafco a bracci ed avendo una Tavola , con Tappeto' co- perta ; alia di lui deftra ful cantone della Tavola , ed in quiche diftaa- za fiede i\ Priore della Citta in Se- dia di Vacchetta ; alia Sinifira , con . fedia , ed in diftanza fimile il Pode- ita . In Sediolc fenza bracci , avanti il Governatore fiedono il Sindaco a e - nerale della Comunita in Vefte lun ga , avanti il Priore il Cancelliere avanti il Podefla il V. Sindaco £ Cappa corta. II Configlio fuddetto , che in quel- 44 la Citta Senato fi chiama , e com- P ° *°t d ! 1 Cin q uan ^to Cittadini, tut- ti Nobili ed alcuni di efii Dottori Colleg.ati , , n tre Clafli diflinti , h prima degli An K i a ni , c he col loro Fnore logato fono dodici dalla par* te deftra vicino al muro , i primi dini , che gli'affari" dTqueila 5 CiS I C^t^T° l J* rimpett ° h 1L AteneoTom V. ^ ' U * fle dc Sedlcl chiai ^^a quei della Yy in. ( i ) Lihuctu 35 6 III. Chile , di XXX. Configheri com pofta , ne* Banchi fiedono . E v da fa- perfi , che, mancando alcuno del Cor- po del Configlio , in certi cafi , per compire il numero , alcuno del Col- legio de' Notaj fi chiama. La Prece- denza tra effi, giufta l'anzianita dell' ammeffione fi regola ? Se.ua Partite- dal Priore propofto , e dagli Anzia.ni ammeffo , cosi da' Sedici , come da Trenta approyato non e , come di niun Valore fi ftima . D.elk Precedence .: ... M A N T OVA. 45 com'ie ; e ed 46 Nella Citta di Mantova , noto , per fua Maefta Gefarea Cattolica , in ordine al politico , al militare ,, un Governatore rifiede , Carica da molti Anni dal Principe Filippo d' Haffia Darmftat gloriofa- mente efercitata: Per conto della Giu- dkatura Criminale, col Titolo di Ca- pita™ di Giuftiva , un Dottore di Legge le Caufe decide , e dopo il .&e- nato tutti gli altri Giudici precede.; a quegli il Podefia , o fia Giudtce Civile fuccede . II Collegia di quegh Avvocati pero , tanto al Capitano di Giuftizia , quanto al Podefta la Pre- cedenza contrafta , ma , trovandofi effi Capitano , e Podefta in poflefio di tale prerogativa , il Collegio da unirfi con effi fi aftiene. _ Quando alle Funzioni piu Magi- ftrati , o Tribunali in Corpo mter- vengono , quantunque il Prefidente del Magiftrato in Dignita infenore co- flituito fia , il Magiftrato fupenore fern pre precede , perche , come gia fi e detto , un Collegio ad un Par- ticolare fuperiore fempre fi ftima; ; cosi dicono il Germonio (a) e 1 Cafja- neo (h) con altri riferiti dall' a Pon- te{c)\\ quale foggiugne , nel fupre- mo Configlio d' Italia cosi effer ftato rifoluto ; e con ragione , mentre , fe diverfamente fi praticafle, un Corpo bicipite comparirebbe . PARMA > e PIACENZA. Ne' Stati di Parma , e di Piaeen- 47 za il primo , e fupremp Magiftrato^ Configlio di Gipftizia ,, chiamato ,..ai fette Dottori di Legge e;compofto.; il primo di effi col Titol di Prefiden- te fi diftingue ; un' altro e Governa- tore di Parma ; un altro di Placen- ta : gli altri, quattro Miniftri Confi- glieri fi chiamano : e. tra; effi il Pre- fidente il primo luogo occupa : tra gli altri dair anzianira dell 5 Eleziooe la Precedenza dipende : fendodue ad iin tempo promoffi , alia prionta del Dottorato fi ricorre : I due Gover- natori , affinche alle loro incombenze particolari applicar poffino, in Conii- glio non banno luogo , ne Voto , quando quel Sovrano con fpeciale /de- legazione non ve. H aggiunga : ;ed^ in , tal cafo il Prefidente fopra gli aim Cpnfiglieri fiede: il fimile m ogni luo- go, ed in ogni azione fi„ prapca ; ^ic- che effi Governatori non gia Conli- alieri attuali-, ma abituali chiamar li ponno : Trovandofi il Prefidente im- pedito , il Configliere piu Anziano , coL Titolo di Proprefidenie le di lui Veci efercita : In Votare il Configlie- re piu giovane prima d'egli altri \\ fuo fentimento proff'erifce ;_mdi di grado in grado , ficche il Prefiden- te , o Proprefidente per conto ^di Vo- tare T ultimo ad effer viene . Tutth, e ciafcuno di detti Miniftri r tanto fopra '1 Priore , e gli Anziani della Comunita ( di cui appreffo parlere- mo ) quanto fopra ogni altra Perfo- na , in qualfifia Dignita coftituita , la precedenza godono. P I ACE N Z A . Tra'Magiftrati di Piacen^a dopo il 4 Configlio , col Governatore due Udito- ri fi annoverano , Tuno Civile , 1 altro Criminale chiamati: Tra quefti quegli precede, che la Laurea Dottorak : pri- ma ha ottenuta ; e dopo il Configlip 10- - 1 1 j : &z^^t^tt?& Parte IV. Cap. II fopra ogni altro la Precedcnza pari- mente godono : Nc'IIe funzioni perb , alle quali , oltre il Configlio , il Prio- rc , c gli Anziani della Comunita in- tervengono , quefti al Configlio fucce- dono ; indi effi Uditori . II Magiftrato della Ducal Camera di cinque Soggetti e compofto , de quali il primo col Ti- tol di Prefidente anch' effo e diftinto , e dal Corpo del Configlio di Giuftizia fi prende : Un' altro di effi Teforiere Generate fi chiama, Due Nobili Que- fori , e 3 l Computijia Generate . Dopo il Configliere Prefidente il Teforiere precede : a quefti il Queftore piu An- ziano fuccede ; pofcia T altro: quando effi Queftori ad un tempo fi promovo- no , il maggior nato tra effi precede r Indi il Computifta : In ultimo luogo il Fifcale . 49 Per metter' in vifta con tutta la chiarezza poffibile gli Ordini de* Magi- Urati di detta Comunita, a gli andati fecoli riandando , convien fapere , che ( a ) Nihil, d' Itah nan. 5. e. 4./. 250. 31* Voto Confultivo • H Confighere , a latere chiamato , fopra tutti fiede ; indi il Configliere Governatore ; po- fcia gli altri , giufta T ordine della loro promozione ; fucceflivamente i due Udirori per anzianita di Dotto- ra to • II Fifcale T ultimo luogo occu- pa. ^ 54 II ConftgUo generate della Comuni- ta fuddetta di novanta fei Cittadini e compofto, de'quali otto fono Dot- tori del Collegio de' Giudici ; altri otto Nobili dell' Ordine de' Kavalie- ri , non Tirolati , ne Feudatarj ; quarantotto Nobili Pia^zefi :, e tren- tadue , tra Cittadini , Mercanti , e Popolari : I Dottori fiedono fopra' Kavalieri; quefti fopra' Piazzefi ; que- fli fopra gli ultimi : T a ciafcun'Or- dine all" anzianita dell" ammeflione fi ricorre : Trovandofi piu foggetti ad un tempo imbuffolati , la priorita della grazia dal Principe ottenuta fi attende. 55 Di dire lafciar non voglio , trovarii in quella Citta. un Magiftrato , che Congrega^ione de* Cavamenti fi chia- ma , le cui incombenze fopra la ma- nutenzione delle (trade, Argini, e re- golamenti d' Acque di quel Ternto- rio verfano , il perche k fua auton- ta , non folamente fopra' Laici , ma anche fopra gli Ecclefiaftici fi eften- de : II fuo Corpo de' Soggetti , che fieguono , e compofto ; vale a dire def Governatore della Citta , di un Canonico della Cattedrale , di due Benefiziati , Conforyali della medefi- ma Cattedrale chiamati; di otto No- bili Piazzefi , di due Mercanti del Corpo di quel Configlio generale . II Governatore della Citta il primo luo- go occupa ; a quegli il Canonico fuc- cede ; a quefti i Conforziah ; tra di loro per ordine di anzianita ne' loro Benefizj fi procede; appreffo i Nobi- li ; dopo quefti i Mercanti , giufta 1' ordine , che in Configlio tengono . 56 Con rapportare la ferie delle Ceri- monie in congiuntura di una Procef- fione del Venerabile dell* Anno 1702. fotto il Governo del Duca Francefco I. di glor: mem: in Piacenza feguita , T ordine, che per conto di Precedes aa da quei Magiftrati infieme uniti (\ Delle Precedence tiene , in vifta metteremo . Celebrb la Meffa folenne Monf. Vefcovo Bar- ni , coirintervento di quel Principe , fotto il Baldacchino , al Corno del Vangelo collocato : A' piedi i Mini- ftri del Ducal Configlio fedevano ; fucceffivamente il Priore della Co- munita ; appreffo gli Uditori , Civi- le , e Criminale , ed altri UfEziali di effa Comunita : La Corte Nobile in pie dietro al Trono fu collocata . II Cappellano maggiore in qualita di Maeftro di Cerimonie aflifteva . II Vefcovo nel fuo Trono al Corno dell' Epiftola da* Canonici fpalleggiato fi trovava . Terminata la Meffa , il Ve- fcovo , fcefo dal Trono , all' ultimo gradino dell" Altare inginocchiofli . Prefentato da' Chierici il Baldacchi- no, dovendo incamminarfi la Procef- fione , il Duca prefe la prim" Afta ; il Prefidente del Configlio la II. indi gradatamente gli altri Miniftri , e '1 Priore della Citta , le altre , e fino alia Porta maggiore della Chiefa le portarono . Quivi giunti , il Duca , lafciata la fua Afta; affiftito dal Cap- pellano maggiore , che portava la fua Torcia , incamminofti immediatamen- te al feguito del Baldacchino . Le Afte furono confegnate a' Collegj de' Legifti , e di Medicina , che per tut- ta Ta Proceffione fino alia Porta della Cattedrale le portarono ; quivi a" fo- praccennati le reftituirOno . II. Popolo tutto alia rinfufa , facendo Corte , carnminava- M I L A NO. .1 Magiftrati , o fien Tribunal* della 57 Citta di Milano , quando alle pubbli- che Funzioni fi portano , coll'' ordine, che fegue , comparifcono : vale a dire L il Configlio Segreto , al quale perb il Senato la Precedenza controverte ; ma , trovandofene il primo in peffef- fo , effo Senato il II. luogo occupa : III. il Magiftrato Ordinario : IV. lo Straordinario , col quale gli Avvoca- ti, e i Sindici Fifcali fi unifcono : V. la Citta , dal Trihunale di Provifione 1 rapprefentata : VI. il Collegio de 3 Le- gifti : VII. quello de Medici . VIII. T altro de" Notaj , e Caufidki : IX. Le Parte IV. Le Unherfita* delle Arti meccaniche , della ciii graduazione nel Capitolo VI. di quefia medefima Parte parleremo . 58 Perche tra alcuni Rapprefentanti de' fopraccennati Magiftrati per conto di Precedenza fi difputa , come oggi- di fi pratichi , in vifta metteremo : E cominciando dal Configlio Segreto , a cui quel Governatore prefiede , con- vien fapere , che a tre Carkbe i luo- ghi cosi a/Tegnati fi trovano ; vale a dire al Caflellano ; al Gran Cancellie- re j ed al Prefidente del Senato ; per conto degli altri 1' anzianita fi attende . Efib Configlio regolarmente con altri Magiftrati non fi unifce ; ma , unen- y dovifi , ficcome il Governatore fopra tutti fi confidera , cosi da niuno la Precedenza fegli> con trover te : Quando il Governatore non v J e , o perche il fuo Impiego terminato gia fia , o per altra cagione , durante l'interftizio, il Governo a quel Configlio fpetta ; ed' effo il Cafte 'llano il Capo rapprefenta : Cosi pero allora fi pratica , quando l'lmperadore diverfamente non difpon- ga , come in alcuni cafi , colla depu- tazione di una Gwnta partkolare , e fucceduto: particolare dico a diftinzio- «e della Generale , che de' feguenti Soggetti e compofta , vale a dire del Vicario di Provifione ; del Regio Luogo- tenente ; di fei An^iani della Cameret- ta , o fia Configlio Generale dellaCitta, de Confervadori degli Ordini, e de 3 Sin- daci . 59 Prima di paffar' avanti , dovendo far menzione di molti Soggetti, che ,' per formar altri Magiftrati , dair ac- cennato Configlio Generale fi prendono , di foggiugner proprio mi fembra , di LX. Decurioni effer quello compofto , de'quali il Decano alia deftra del Vica. rio il primo luogo tiene : uno de* tre Confervadori alia deftra , dopo il De- cano il primo luogo occupa ; gli altri due alia finiftra dopo il Regio Luogote- nente ; Gli altri Decurioni , fenza di- ftinzione , fiedono . 60 II Senato , di un Prefidente , e di dodici Senatori , co* Podefta di Pavia , e di Cremona compofto , tra' Tribuna- li di Giuftizia , cosi per conto del Ci- vile , come per conto del Criminale in qualita di fupremo fi confidera , pro- Cap. II. 359 cedendo effo con afibluta aucorita , ed ufando il Regio , o Cefareo Nome , in qualita di Duca di M'dano . Nelle pub- bliche Funzioni il primo luogo occupa: e con efib il Gran Cancelliere , e'l Ca- pitano di Giuftizia , il primo de'quali trovandofi col Senato fuoridel fuo Tri- bunale , fopra il Prefidente la Prece- denza gode; ma in Senato il Prefiden- te precede . A* fuddetti i Senatori per ordine di .anzianita. fuccedono II Reg- gente altra diftinzione non gode che quella del poftergale degli altri piu al- to : // Capitano di Giuftizia , come E- fecutore delle fentenze , e d' altri ordi- ni del Senato , 1' ultimo luogo occu- pa . II Magiflrato di Provifione del Luo- 61 gotenente Regio , e di altri dodici Sog- getti , tra' quali due Dottori , 1' uno del Collegio 4e 3 Legifti , V altro di quel- lo de' Medici ; del Giudice delle Vetto- vaglie , e deir altro delle firade , e compofto. Alia Tavola , coir ordine, che fiegue , fiedono il Vicario a Capo in mezzo , avendo 1* Ajfeffore. Seniors alia deftra , il Giuniore alia Siniftra . Appretfb alia deftra fiede il Giudice delle firade ; alia finiftra il Regio Luo- gotenente . II Legifia al Medico prece- de : Quefti pero col Giudice delle fira- de tale prerogativa contende ; ma in- tantoil Cerimoniale nella forma accen- nata fi pratica . Quando i dodici del Configlio Generale v'intervengono , effi dopo il Giudice delle firade i primiluo" ghi occupano . In fine il Giudice , della Legna chiamato , fi colloca . Quando il Magiftrato fuddetto alle 62 Obblazioni fi porta , i Soggetti , che v J intervengono , come apprefio dire- mo , fiedono ; vale a dire I. il Vica- rio : II. il Luogotenente Regio : III. I* Ajfeffore Seniore ; IV. il Giuniore ; V. il Giudice delle Strade : quando pe- ro il Medico non vi fi trovi ■;" poiche , come fi e detto, amendue per contro- verfia di Precedenza infieme non fi unifcono . I dodici del Configlio Ge- nerale contengonfi , come di fopra fi e accennato . Sonovi pofcia altri cinque Soggetti , Probi Viri chiamati , che , giuftar ordine della loro anzianita, fie- dono. Il Giudice fuddetto delle Strade ha il fuo Uditore, che dal Collegio de' Dot- 560 Delle Precedence Dottori fi fceglie ; ed in quel Magi- 1 e'l Fife ale military : VIL i Caj ftrato il fuo luogo aver dovrebbe , ma VIII. il Commejfario Genet ale delle per cagione di Controverfia di Prece- Muni^ioni ; IX. gli fei Vicar] Genera- denza non v jnterviene 6$ La Congrega^ione del Patrimonio , che del Magiftrato fuddetto di Provi- fwne e membro ? quelle Controverfie decide y ch ? eftb Magiftrato nel corfo del fuo Anno fpedite non ha : E coll' ordine , che tfegue fi raduna : II Vi- cario a capo alia Tavola in mezzo fie- de : Vn An^iano Collegiato la di lui deftra occupa; indiun'altro . Alia fi- niftra parimente a Capo alia Tavola il Regio Luogotenente fi colloca ; Do- po quefti un An^iano di Spada, e Cap- fa : Indi altri due An^iani del Patri- monio : A quefti , fenza diftinzione , altri tre parimente di Spada , e Cap- fa , fuccedono : Trovandovift perb alcuno del ConfigUo Generate , dopo il Togato la deftra occupar procura . Al- tri otto Soggetti del Patrimonio il nu- mero compifcono ; vale a dire due To- gati , e fei di Spada , e Cappa . Al fine della Tavola due Sindaci fi collo- cano . 64 11 Magiftrato della Sanita de' fe- guenti Soggetti e compofto ; vale a nde per conto di Precedenza con- trov^rfie non ha. Effa Citta pertanto> cost in ordine al Civile , come al Cr;- "minale , ed al Politico , alia riferva delle cofe di fommo rilievo i dal Po- defta, ch'e fempre un Senatore di Mi- lano 3 dal Giudice , e dal Vicario, « governata : U Uffizio del primo , che dal Governatore di Milano fi elegge , e biennale '. Prefedendo egli a Confi- gli Generali , il primo luogo occu pa > ordinariamente pero in Tuo luogo ii Giudice , come Kegio Luogotenente , vi aififte ; ma non ha Voto . II Po- defta in tutte le pubbliche Funzioni fopra tutti la Precedenza gode . H Giudice , che le Caufe Criminali di- pendentemente dal Podefta decide , dal Governatore di Milano yiene Elet- to ; ma per lo piu quegli efier fuole, che dal Podefta e nominaro . II Vi- cario delle Caufe avanti di Lui intro- dotte e Giudice , avanti di lui intro- dotte dico , perche TElezione del Giu- dice appunto dalfarbitrio delle Parti dipende : Intervenendo alle pubbliche Funzioni , cpsi il Giudice , come il Vicario , il primo precede. II regolamento di quella Citta per 70 altro dal Configlio de'Decurioni dipen- de : il loro numero fifib non e ; ma fi agumenta , o fi diminuifce a mifu- ra del -numero de Soggetci capaci di quelle Famiglie , che dallo Spelt a nel- la fua Iftoria di Pavia defcritte d leggono . Capi di efib Configlio fono due Decurioni, che col Titol di Aba- ti fi difiinguono : ma nelle loro perfo- ne , oltre il Decurionato , anche la Lau- 71 72 73 74 $6z Delle Precedence Laurea Dottoralc da quel Collegio ri- portata fi riehiede . La loro Elezione dalla iortc dipende, eftraendofi i No- mi di efli da due Urne , Tuna dc* Se- nior} y V altra de' Ciunlori chiamate : II loro Impiego per lo cor To di due men" dura ; ma in fine di ciafcun me- fe uno fene eftrao , f altro per infor- mare !* ultimo eftratto , 1' altro mefe profeguifce : Cos! di tempo in tempo li pratica . Da 11' Urna del Configlio Generale altri dodici Soggetti parimen- te fi eftraono , che di Provifione fi chiamano , lo cui Impiego per lo cor- due mefi fimilmente dura , ed mefe uno jfe ne rinnova. Tan to per con to di federe in Confi- glio , quanto per conto di tutte le al- tre pubbliche Funzioni , agli Abati la Precedenza fopra tutti gli altri com- Dopo di efli due Avvocati del- fo di ogni pete la Citta , da quel Collegio Laureati , fuccedono ; e 3 \ loro Impiego ad arbi- trio del Configlio dura : Indi quelli di Provifione , tra' quali ordine di Prece- denza non v'e : Finalmente gli altri Decurioni , anche effi fenz' ordine di Precedenza fiedono . II Configlio Generale con numero minore di XL. Decurioni non fi uni- ice : gli ArTari ordinarj , e correnti dagli Abati , da quci di Provifione e dagli Avvocati fi trattano . Da effo Configlio un Giudice delle Vettovaglie , che del Titolo di Giudice Regio e fre- giato , fi prefceglie , e dal Governa- tore di Milano fi conferma : la di Lui giurifdizione fopra tutte quelle cofe verfa , che il Vitto , e '1 Veftito ri- guardano : II fuo Impiego e biennale : di quel tempo alle pubbliche Funzio- ni non comparifce . Volendo, a' Con- figli Generali pub intervenire ; ma non ha Voto. II Configlio per Privilegio del Re- gnante Augufiiflimo Carlo VI. per Giudice delle Strade un Decurione elegge . II fuo Impiego c parimente biennale : Ne'Configli perb, come ta- le , Precedenza non gode , mentre quivi non per altro , che come fern- plice Decurione fi confidera . Dal Corpo del Magiftrato di Provi- fione (due Soggetti dagli Abati fi eftrao- no , che Smdaci bimeflrali fi chiama- no , al Giudice Regio fubordinati : le loro Incombenze in invigiiare a gl'In- tereffi dell' Abbondanza delle Vettova- glie confiftono . Al Magiftrato de* Decurioni il CoU legio de* Dottori fuccede : fono efft decorati de'Titoli di Conti \ e Kava- lieri del S. R. Imperio . Per ottenere tal grado 5 convien provare la nobilta paterna , e l'Abitazione in quella Cit- ta per lo corfo di cent* Anni almeno : fono effi Giudici delle Appellazioni : Nelle pubbliche Funzioni comparifco- no immediatamente dopo il corpo del- la Citta : Capi di effo Collegio fono due di loro , che d." Anno in Anno fi rinnovano ,e col Titol di Confoli fi diftinguono, dallo fteffo Collegio Elet- ti, ci primi luoghi occupano ; gli al- tri per ordine di anzianita fuccedono. Quando in Toga comparifcono, porta- no in petto una Medaglia coif I'm ma- gine di S. Siro I. Vefcovo , e Protet- tore di quella Citta da un lato, TAr- me Cefarea dali' altro* Avvi un J altro Collegio degl't Aulifli chiamato , che , quando ad alcuno la Laurea DottOrale fi conferifce , ncli' Aula comparifcono : e con efli tutti quei , che fono del Collegio de' Con- ti , e Kavalieri , ficcome i Laureati della Citta , e Principato di Pavia , purche non tenghino Botteghe , e non efercitino Arti Vili , parimente fi tro- vano : Capo delf Aula , che col Titol di Priore fi diftingue , e fempre uno del Collegio de' Conti , e Kavalieri ; fi elegge fempre per turno di anziani* ta ; e '1 di Lui Uffizio e Annuale . Nel primo luogo dell 1 Aula fiede il Vicario del Vefcovo , la cui perfona rapprefenta in qualita di Cancelliere ; il fuo Ufhzio e perpetuo : Alia di lui finiftra fiede il Priore ; gli altri per ordine di anzianita fuccedono. L'accennata Controverfia per conto di Precedenza tra le Citta fuddette di Cremona , e di Pavia dalfOratore dell* ultima fin dair Anno 1549- fu ec- citata , pretendendo , che quella , co- me gia Reggia de* Longobardi , prefe- rire fi doveffe . Introdotta Lite per tal conto avanti al Senato di Milano • per parte di Cremona furono addotte le ragioni da Monf. Gkolamo Vida^ Ve- fcovo 75 76 77 jcovo £ Alba > cumulate , con giuftizia dair Erudito Francefco Areft nella fua Cremona Letterata , e da tanti altri da eflb riferiti , in trc Orazioni inti- tolate Cremonenfium Orationes, tres ad- verfus Papienfes in Controverfia Princi- patus rapportate . 78 Non oftanti pero le ragioni , cosi per 1 una , come per 1'altra Parte ad- dotte , ne il Senato , ne il Governa- tore di Milano fin qui decider 1* ha voluta , quantunque piu volte ne fia «ata fatta iftanza , fegnatamente dell' Anno i6zg. in occaiione de'Funerali in morte di Filippo III. jR e di Spagna , e Duca di Milano , celebrati , nella qua! congiuntura molti atti fi fecero , ed a favore di Cremona Cefare Be^o- glto detto il Cremonefe , Lettore di i'adova , novamente fcrifle ; ma , co- me fi e detto, il Senato ordinb , chef, ienza pregiudizio delle rifpettive ra- gioni , tra efie Citta nelle pubbliche runzioni alia forte fi ricorrefle . Parte IV. Cap. 11 363 quali , quando il Conte Michel* Anae- lo, fuo Primogenito, che prefentemeV te in quefto Nobil Collegio di S. Car- lo fi trova , fara in eta d' entrare in detto Configlio , nella di lui perfona paflera ; J altra in morte di effo Con- te Niccolo nel Conte Carlo Giufeppe- Secondogenito parimente paflera . Venendo a morire quel Podefia detto Configho gode la prerogativa di elegger un Decurione , che , cosi per conto delle Caufe Civili , come delle Criminah la giuftizia amminiftra . AU cum Anni fa nella perfona di Pietro Leonardi cosi avvenne . Dodici Citta- dini nobili , alcuni de' quali fono an- che Dccunoni , col Titol di Confoli di Gwftiya difiinti , nelle Caufe Civili hanno la cumulativa . Ed anche per conto di tale Magiftrato i Luoghi ne* loro difcendenti pafTano; e percio det- ta Famiglia Leonard) prefentemeote , atteia 1 accennata ragione , anche in detto Magiftrato due Voci gode 80 NOVARA. 79 n ^f Ckt * di Novara per conto delle Caufe , cosi Civili , come Criminali , dal Podefta , che ogni biennio fi rin- nova ,e governata . Air Economico il Configho di LX. Cittadini nobili , Decurtom chiamati, foprantende; Ma- giftrato dal Duca Sforza iftituitp • A cm vi afpira, per difpofizione di que i dtatuti , di provare la propria Nobil- ta , come per ottenere 1' ordine Gero- lolimitano fi richiede , l'obbligo corre- e chi 1 ottiene , a* fuoi difcendenti il trafmette : Eftinguendofi una di efle *tmiglie , il medefimo Configlio ad wn altro delle piu antiche il luogo del Defunto conferifce . Ma , quando un Kamo di Famiglia, gia tra' Decurioni comprefa fi eftingue , in uno d' altro tt-amo della medefima Famiglia quel luogo paffa ; Sicche in una medefima perfona due Voti ad un tempo ponno "are , una delle quali pofcia nel Pri- mogenito dello ftcflb Decurione vienea pafiare , come prefentemente fi trova nella perfona del Conte Niccolo Leo- nardi mio Nipote, che per 1'eftinzione d altro Ramo della fua Famiglia di due Voti Ja prerogativa gode , uno de Ateneo Tom. V. C O M O . La Citta di Comor per lo Militare It Wa ^ v l rnat0re > ? er Io PoIit *° dal Podefta e governata ; amendue dal • Governatore di Milano fpeditivi • per I Economico da fe ftefla fi governa ■ II Configlhh compofto diquaranta Cit- tadini Nobili , che Decurioni fi c hia- mano: Da un'urna ogni mefe dueSoa. getti di quel Corpo a forte fi efiraS- noVeccht chiamati, i qua li a g n ntc . refii urgenti di poco momento prov^ve- dono . Gh Affari gravi nel Configlio fi difcutono, e quivi u rifolvono. Il P - defta, volendo, pu6 prefedervi: Tra' Confighen diftinzionc di luoghi non v' e nelle pubbliche Funzibni, alle qua- Il la Citta intervene ; il di lei Corpe , da Dodm di Provifione chiamati , c he dal Configho Generale fi eleggono fi rapprefenta : Siedono efii in fedie, con itrato, e Cufcini . r'5°^Vf Cktk tre So ^ etti Pw M Giudtct delh Vettovaglh , de* quali il Governatore di Milano uno n J elegae : 11 Configho poi un J altro ve ne agam. gne: Elegge ancora il Configlio il Giu- dice delle Strade 5 i Prefidenti del P a . trmonio ; gli Arcbhifti , c \ Sopran. ** z ten* 5^4 tendenti alia Sanita ; Sonovi poi altri Uffiziali inferiori , dal Configlio pan- mente eletti. 83 Avvi urt C0/A3/0 di Dottori di Leggt^ tutti Nobili , il loro Capo , che 4 Anno in Anno fi rinnova , Prior e 11 chiama . Pel Corpo di effo Collegio i Giudici fi eleggono , che di Palaz- zo fi chiamano ; ad effi per le prime Iftanze fi ricorre : Avvi il Collegio de' Medici , parimente tutti Nobili . Alcuni Dottori vi fono , che di Cap- pa corta fi chiamano . II Collegio de Notaj ha il fuo Capo , che col Titol d' Abate fi diftingu'e . Per cpnto di Precedenza tra' fuddetti , come in Mjlano , fi pratica . . 1 . 84 La Citta di cui fi parla , di molti magnifici Tcmpli , e d' altri nobili E- difizj e adorna , e di molte nccbe Opere pie e arricchita , che fuffidj grandi , ed Elemofine d' ogni forta a Poveri , ed Infermi fommimftrano ; alcune da effa Citta, altreda Famiglie particolari , con fpcfe , ed annue Rendite confiderabiliffime fondate; lc- gnatamente dalla Lambertenghi , dalla Benzj , e fopra tutte dalla Gallio , de Duchi d'Alvito , della grandezza , e nobilta dclle quali , fe diftintamente parlare fi voleffe , un volume formare converrebbe . TORTONA. Delle Precedence s* u La Citta di Tortona per conto di cib , che la di lei Cuftodia , e difefa concerne , al Governatore , che dal Sovrano viene prefcelto , e fubordina- ta ; ma effo Governatore da quello di Milano gli Ordini riceve; e quando un Generale , o altro U ffiziale Maggiore , oper altro di lui piu Anziano, in quel- la Citta fi trova , a quefti effo Gover- natore il comando cede . In ordme al politico dal Governatore di Milano la fomma delle Cofe dipende ; e gh ordi- ni o ad effo Governatore della Citta , © al Podefta fi dirigono . Per quello poi 1 Economico riguar- da dopo la Riforma , fptto il Go- verno del Conte Coloredo feguita , gli Affari fono appoggiati al Configlio Ge- nerale della Citta , compofto di tren- ta quattro Decurioni , il numsro de quali perb fempre tale non e , mentre mancando , o crefcendo i Soggetti del- le Famiglie Vecchie, o delle novamen- te aggregate j il loro numero fi dimi- nuifce , o fi agumenta .^ Tra effi diftin- zione di luoghi non fi da . Per lo Go- verno Ordinario effo Configlio nel pri- mo giorno di ciafcun' Anno per plura- lita di Voti otto Soggetti del fuo Cor- po elegge , che Prefidenti della Citta fi chiamano ; il loro Capo col Titol di Priore fi diftingue; ma altre prero- gative che le feguenti fopra* Colleghi non gode ; fied' egli in primo luo- go , quando perb il Podefta , che fo- pra tutti fiede, non v'interviene. Nel fine di ogni Trimeftre dal Buffolo da Prefidenti a forte quattro fe ne eftrao- no , che co' quattro dell' antecedente Trimeftre per lo corfo di fei mefi go- vernano. Convoca il Priore le Adunan- ze ; raccoglie i Voti; fa rogiti delle Rifoluzioni; ed in un Libro , che del- le Provifioni e intitolato , le regiftra . Dopo il Priore gli altri Prefidenti fie- donoj per ordine delle Cafate , che a vicenda afcendono di modo , che quel Prefidente, che in un'Anno e 1' ultimo, nel (eguente al primo luogo paffa. Per ragione di Controverfia fopra la 87 Precedenza quel Magiftrato nelle pub- bliche Funzioni , ne col Governatore , ne col Vicario del Vefcovo fi rrova : Quando per tanto effo Magiftrato deb- be adempir Voti , o fare Obblazioni , col Podefta alia Chiefa della B Ver- gine di Loreto chiamata , o ad altra di uno de' Santi Protettori della Citta fi porta . VIGEVANO. La Citta di Vigevano e governata §8 dal Podefta , che dal Governatore di Milano di biennio in biennio vi fi fpe- difce : Prefiede egli a' Configli , cosi generali , come particolari , fedendo in mezzo tra' due Conjoli , de* quali ap- preffo parleremo ; ma non ha voto. II Configlio anticamente era compofto di LX. vocali , pofcia fu ridottc » ^ XL - prefentemente non fono che XXX. tra Cittadini nobili , e Mercanti , alia ri- ferva de'Confoli, e de' Dottori dt Col- lesio 5 di cui appreffo parimente parle- remo, Parte IV. remo , che per convenienza precedo- no, tra gli altri diftinzione non fi fa. Effo Configlio di biennio in biermio nel mefe di Gennajo fi rinnova , eleggen- dofi a forte XXIV. Configlieri ; gli al- tri fei dal Podefta a fuo arbitrio vengo- no eletti; i medefimi per una fol volta fi ponno confermare : II Configlio , col Podcfta unico , ad iftanza de' Vec- chi due ConfoU , che noi Priori chia- miamo , e che per tre mefi con effo Podefta. hanno prefeduto , altri due Gonfoli per lo proflimo femeftre, o a piacimento del Configlio generale eleg- *9 Prowedono i Confoli a gli AfTari della Citta ; ma con limitata autori- ta . Conofcono effi le Caufe de' Con- trawentori del Dazio della Macina , che , alia riferva degli Ecclefiaftici , de* Privilegiati , e de' Dottori di Col- legio , loro famiglie , e fervitu , cosi da* Cittadini , come da' Foreftieri fi paga . Lo ftefTo Configlio elegge altri due Configlieri , che Revifori fi chia- mano , lo cui Uffizio in far pefare il pane , che da' Fornaj fi vende., ricono- fcer , fe i Pefi fien giufti , e la qua- lita delle Vettovaglie , confifte; e tut- to ci6 , che va accadendo , a' Confoli, cd al Tribunale di Provifione riferifco- no . Elegge parimente il Configlio al- tri dodici Configlieri , che unitamente co* Confoli alle provifioni de* Frumen- ti , ed al regolamento delle Vettova- glie foprantendono . 9© Al Configlio il Popolo tre Soggetti aggiugne , uno per Parrocchia , che Tribuni della Plehe fi chiamano : han- no efli luogo, non folamente in Confi- glio , ma anche tie* Tribunali di Pro- vifione , con facolta di parlare , cos* delle cofe del Pubblico , come delle vettovaglie , ma fenza Voto . 9* Ne' tempi andati il Configlio in vi- gore de' fuoi flatuti avea facolta di elegger'ogni Anno il Giudice delle Vet- tovaglie , che co* Confoli metteva i prezzi alle Carni; ma tale prerogativa da Carlo II. Re di Spagna , di Gl. mem. fu attribuita ad un Particolare, con facolta di foftituir'un'altro in fuo' luogo ; e da S. M. C. e C. pofcia in altra Perfona e ftata trasferita . II Giudice fuddetto decide le Controver- Ateneo Tomo V. Cap. 11. 565 fie , che dal fuo Tribunale dipendo- no . Concede Licenze di vender vet- tovaglie in quella Citta : Unito co' Confoli , e col Tribunale de' Dodici di Provifione , punifce i llei : ma nelle pubbliche Funzioni non ha luogo . Avea ancora quel Configlio ne'tem- 92 pi andati la facolta di elegger il Giudi- ce delle Strade , cosi della Citta , co r me del Contado , ma , come per con- to del foprannomato fi e detto , tale Impiego per privilegio da un Partico- lare fi efercita : II di lui Uffizio v cr - fa in vifitare le ftrade, cosi della Cit- ta , come del Contado; e in obbliga- re , tanto i Particolari , quanto il Pubblico , a tenerle ben' aggiufiate , per quanto i loro beni fi eftendono , giufia la difpofizione della Grida d* ordine del Principe di Ligni , gta Go- vern at ore di Milano , del? Anno 1675. pubblkata . Ne pure il Giudice fud- detto nelle pubbliche Funzioni ha luo- go • * Nclla medefima Citta un Collegio di 93 Dottori fiorifce, che, giufta la Difpo- fizione delle novelle Cofiitu^ioni dello Stato di Milano , le Caufe d* Appel- lazione privativamente decide. II Ca- po di detto Configlio col Titol di Aba- te fi difiingue , ed ogni Anno a' Voti fegreti fi rinnova , ma per Cerimonia pm che per altr© lo fquittino fi prati- ca ; mentre il piu Anziano fempre fi elegge ; ma i Dottori Ecclefiaftici da tale Dignita efclufi fempre s'intendo^ no . Per conto della Precedenza , pre- fcindendo dall' Abate , che fopra tutti la gode , regola fiffa non v* e ; per confuetudine per6 1'anzianita fi atten- de . ci A v vi ancora il Collegio de' Caufidi- 94 , e de' Notaj . Eleggono effi ogn' Anno due del loro Corpo , che Confw- dicatori (1 chiamano , i quali col Sin- dicatore , dal Sena to di Milano elet- to , al Podefia , terminato il di lui Governo , fanno il Sindicato . II me- defimo Collegio ogni Anno parimente due Protettori de' Carcerati elegge ; ma ne pur effo Collegio nelle pubbli- che Funzioni ha luogo . Della Citta di Bologna , come di f - 95 pra ho detto , nel Trattato de' Titoli ' abbaflanza parlai : Per conto delle Re- Zz 2 pub- g 66 Delle Precedence pubblicbe d y Europa il fimile feci . Di molte altre Citca d' Italia nel Trat- tato della Nobilta molte cofe gia dif- fi : molto di piu veramente in quefto luogo dire fe ne farebbe potuto , ma , non effendomi giunte le altre necef- farie notizie intenzionatemi ; ho cre- duto la pubblicazione del prefente Trattato non dover da vantaggio dif- fer ire . CAPITOLO III. Come tra Dottori , e Dottorl in fegnatamente , ove la Lteen%iaturd , che del Dottorato V Immagine rap- prefenta , fi concede : ma in Italia , ed in molti altri Paefi , ne* quali il Titol fuddetto di Licenziato in ufo non e , il folo Dottorato , che non ad altri , che a Perfone nelle Scienze pro- vette , e fenza molte Solennita , non fi conferifce , quello fi e , che fi con- fidera : il perche effi Dottori , che d* infegnare , e di creare ancora altri Dottori in grado fi trovano , a' Li- cenziati fi preferifcono ( b ) Quegli tra* pari preceder debbe , z che nel fuo Efercizib piu degli altri genere la Vreceden^a regolare fi i ha faticato , leggendofi nel Tejio ( c ) debba : Come tra Teologi , e \ mm bofJ oris argumentum non amhth- ,-. ./j. *■* . „fr *J tie . fed labor e ad tmumquemque conve- C anoni\it : C ome tra ejjt ? ea i Filofofi poceder fi debba . i PE fopra la propofta Quiftione in l3 genere il Concedente la Laurea Dottorale fi con fidera , quegli , che dal piu degno V ottengono , in primo luogo fi collocano : indi gli altri, che gradatamente fuccedono , purche perb non per grazia , e cosi per fempiice jprivilegio ; ma dopo rigorofo hfame conceduta fia ( a ) fe della quahta della Scienza fi park , non v' e chi non fappia , che quegli maggiormen- te flimati effer debbono , il fubbiet* to della cui Scienza il piu eminente effer fi trova ; fendo cofa incontra- flabile , che , quanto piu la Scienza fublime effer fi trova , tanto piu i Profeffori di elTa di onore degni fi rendono . Tra' pari quei , che di molte Scienze dotati fono , in concorfo co- gli altri , che una Scienza fola pro- feffano , i primi preferire fi debbono . A* Dottori i Licen^iati fuccedono , perche gli ultimi non in altro grado, che in quello di poter confeguire la Laurea fi trovano ; mentre fotto no- me di LhenTJati quegli folamente fi comprendono, che da una Univerfita, o in un Collegio , giufta la Confuetu nit devenire : regola , che , giufla la difpofuione dell' altro Tejio ( d ) a fa- vore di quelli maggiormente precede , che per lo pubbheo bene piu fi afra- ticano ; e perb di premj maggiori de- gni f rendono (e) Came per conto di molti Uomini Uluftri dire potrei ; ma per troppo non dirlbndermi , un'efera- pio folo rapportar voglio , che di effer taciuto non merita • Riferifce il Corra- di nelle fue Notice d' Afcoli , che , dovendofi in detta Citta renere una Difputa in materia L e g a le tra diver- fi Dottori , Corrado Rinaldi Afcola^ no , nella Patria Lettore pubblico , ed uno de'Coinpilatori della nota Cojii- tuTjone Egidiana , avutane notizia, ad uno di quei Dottori diffe , ch* egli per un giorno determinato offerivafi di fpiegare tre Tefti , che all' improvvi- fo gli veniffero propofti ; rifpondere a gli Argomenti , che fopra que' Tefti gli veniflero fatti : difender T opinione a quella di chi fi foffe contraria : e recitare a mente, cosi i Tefti , che gli veniffero indieati , come gli anteceden- ti , e i fufleguenti : e cosi fu concer- tato . Giunto il di determinato , fi d , | eftratto a forte nella Sala di quel Pubblico il Titolo De Legatis UL > dine di alcuni Paefi , della Spagna I. non folamente quel Moftro di Dottri na , ( I 1 iLan. Qui n. \ v. quoad fecund . ( C ) L. contra pU«.m tnfn. C.dere mhz. Parte IV. na , e di memoria , a tutti gli Argo- rnentj propoftigli rifpofe , ma ancora a mente recito le parole di tutto il mrdefimo Tuojo , or dine retrograde , dall' ultima alia prima : cosi per con- to del Tjrolo ff. foluto matrimonii) , e del Tefto Canonico De mutu'ts petitio nibus fuccefliva mente fece. Da'Depu- tatj fopra queilo ftudio pertanto fugli agumentato lo iripendio , e datagli la permiffjone di Jegger fopra quelle ma eerie , cbe a lui forte piaciuto . E perchediquel tempo tra eflb Rinaldi, cd aJrri Dottori Lite per conto di Precedenza pendeva , il Corpo della Citta dichiarb , che quegli fopra tut- ti gli altri preceder dovetfe. 4 Ma , alia difputa tra' ProfefTbri delle propose fcienze paflando; e con- flderando la Teologia con S« Tommafo t a) Baldo ( b ) \\ Caffaneo ( c ) e tanti altri da me nel Trattato de'Ti- toli riferiti, come un Difcorfo di Dio: una Scienia delle Cofe Divine ; Indi- catrice certi/ftma de'principj : Priticipio ampli/ftmo di tutte le fcienze : Arbitra fapientifima di tutte le a^ioni , e ra- gioni j Per dimojiratre I' Umana perfe- %hne dalla Natura inventata , / cui detti come fonti dell* Intelletto dalle Leggt jono jeguitati: maravigliarci non dobbiamo , fe la Scienza fuddetta la prima fu , che gl'Ingegni fublimi degli Antichi a iilofofare fveglib . Mercurio Trimegijio , come fappiamo , Orfeo , Lino , Efiodo , Ferecide , ed altri non pochi , della fuperftizione de' Gentili Inventori , di Teologi il Titolo riporta- rono . Ma Uomini di tal fatta ( alia riferva di Trimegifto , che , il comu- ne vaneggiamento forpaflato , merce la fua fpeculazione , a comprender giunfe , non altri che un folo Dio , invifibile , di tutte le cofe vifibili Creatore , trovarfi ) intorno a molte Perfone , dal fenfo loro additate 9 lo Studio applicarono : Ne lo fteflb Tri- megijio , con tutto il fuo ftudio , e fapere , alia perfezione della cognizio- ne della vera Teologia mai giunfe, co- Cap. Ill 367 me i Teologi , che della noftra Fede il- Juminati , ne' QielS , e negli Arcani della Tnnira, colla menre penetrando, de'mifteri Divini capaci red fono . Sendo dunque il fubbictto della 5 Teologia V Increata Sapienza , e Ja fua Cognizione infinita ; ficche err^ re non pub , j Dottori , che di etfa fanno profefljone , fopra quelli delle alt re Scienze la Precedenza incontra- ftabjlmente goder debbono : a>s\ , ol- tre tantj altri , dicono < il Filofofo , e '1 Comentatore (d) con Porfirio ( e ) e Decio (/) e con ragione il dicono , mentre, procedendo la certezza delle ultime dal prjmo Lume naturale della ragione umana r, agli errorj foggetta Ci trova , dove la prima , anche per ra- gione della materia e pm nobtle; vale a dire di quei principj , che, attefa la fua eminenza , la cognizione della ra- gione ftetfa trafcende ; il perche dj lei le altre fcienze Ancelle fi chiamano . Se deireccellenza delf Autore (i cerca, fi trova , che da altri che dal Salvato- re non procede , in cui la fapienza del, T Eterno Padre concorre : Se il fine , Dio, e Teterna Beaxitudine: .Se V uti- le , il lume della Vema (g) Tra 'Ieologi , e Teologi parimente 6 alcune volte di Precedenza i\ difputa; eab av ( viene per cagione di an/iauita d'eta, di Lettura, di preminenza del- le Univerfita, dalle quali efli fono (ra- ti laureati ; o de^Pnncipi , che nelle pubbliche Adunanze rapprefentano , come nel Concilio d\ Trento avveone nel la cui Storia il Cardinal Pallavkino ( b ) un fucceflo (trepitofo a rappre- fenta ; mentre fi legge , che, dovendo que' Ieologi, in quattro GlafTi diflmti, lopra alcuni Dubbj , loro aifegntti , parlare, per contodi a,uei della 1 Ch.f- fe , ch'erano i Pontiricj , Controveriia non cadde. Per la II. Clafle quei della Sorbona furono nominati ; Ercole Pa- gnani , del Marchefe da Pefcara Segre- tario , e Martino Gailella , del Conre di Luna fimilmente Segretario, del Re di Spagna Rapprefcntanti , da tale no- mi- S 3 j \ l /j q ' ] • arU S " l ° , ( l» ) C - " /f - C - & fi Decumenti della materia , che molto piu Eccellenti , che quei delle altre Scienze fi trovano . Tra Dottori , e Dottori di tale Scienza poi quei prece- der debbono , che attualmente nelfefer- cizio della Lettura applicati fi trova- no : e cib anche per conto di quei procede , che , quantunque non leg- gano , piu Anziani fono ( b ) Affin- che perb tale regola abbia luogo , il folo legger non bafta ; ma fi richiede ancora perizia in infegnare ; facondia in parlare ; integrita di Coftumi : d aflerne ftato dichiarato merirevole da un Collegio ; da quefto promofib ; e nel numero de' Lettori defcritto ( c ) Per quello poi , che la Prelazione 9 tra' Teologi , e Canonifti in ordine al Governo delle Chiefe rigiuarda , le opinioni de' Dottori divife fi trovano. I Teologi di Fautori non mancano y il Gaetano fopra S Tommafo {d) Ago- flino Ancomtano ( e ) Gabriele Vafque^ (f) oltre molti altri , con effi da me nel Capitolo HI. della Parte IV. del Trattato de'Titoli allegati: Dicon'efli, che le principali occupazioni de' Vefeo* vi , giufta la difpofizione del Precetto dal Salvatore a gli Apoftoli ingionto , in predicare , ed infegrtare confiftono .: che il primario Impiego de'Paftori del- le Anime intorno alia Dottrina de' Co- ftumi ( a ) hoc. cit. e. 10. n. i. ( b ) L. a. C r ut digmt ordofervetur J ( c ) Luc. J, T>enn.l.umc.C.JeVrofejfor ( d I ) *.W. ^J,^' I'^'L Parte IV. Cap. III. ftumi verfar debbe ; poichk il Salvato- re appunto di ptopria bocca loro ha detto : predicate Evangelium omni Crea- ture , docentes eos , fervare , qurfcum- que mandavi vobis : precetto , dicon* ef- fi , che da' Teologi con capacita , ed efficaeia maggiore , che da" Canonifti fi e/eguifce . io I Canonifti perb di Campioni tarn- poco deftituti non fono : II Romano al luogo citato y e con eflb il Cardinal de Luca ( a ) diftinguendo , dicono , che per conto delle Chiefe , che con Ereti- ci , Scifmatici , ed Infedeli confinano, affinche, giufta la difpofizione del Con- cilio Lateranenfe , fotto il Pontificato d' Innocen^o 111 celebrate , le Anime ncl- T Infegnamento di quelle cofe , che la Scrittura contiene , bene iftrutte fieno, i Teologi preferiti efler debbono . Per conto delle altre Chiefe poi , per Io cui govcrno tale rifleflb non gia , ma la Scienza de* Canoni necefTaria fi crede , i Canonifti, ne'Tribunali verfati, pre- ferire ti debbano ; poiche , fe di con- troverfie fi tratta, che leUfure riguar- dino , nel Foro efterno la Sentenza de' Canonifti appunto a quella de Teologi pre vale : cosi , dopo il Mantica { b ) il Loterio ( c ) T Ancarano \ V Anagni ; Decio , ed altri dallo fteflb Mantica al luogo citato , e da I la Rota Romana, (d ) nferiti , il Cardinal de Luca ( e ) ha detto . In ordine parimente a cib , che le altre materie Ecclefiaftiche riguarda , T Oftienfe , e Gio: Andrea (f)il Man- do/to ( g) il Simanca ( h ) il Caffaneo dicono , che per conto de' Concorfi alle Chiefe , prefcindendo dall' Uffizio di predicare , in tutte le altre cofe , che alVefcovo fpettano , a 1 Canoni- fti fopra* Teologi la Precedenza com- pete ; poiche la Scienza Canonica in Teologi a pratica confifte j onde , fen- za di lei , la Chiefa governarc non fi pub ; mentr* effa il governo delle Ani- ? 6 9 me principalmente riguarda . ( m ) A quel , che per parte de* Teolo- 12 gi in ordine all 5 Uflizio di predicare , e d'iftruire ne'Coftumi, fi dice, per parte de' Canonifti fi rifponde , che il numero de Predicatori Eccellentiffimi ( molti de' quali perb piu per piace- re alle orecchie , che per toccare il cuore degli Afcoltanti colla Divina parola , fi aftaticano ) a' noftri giorni e fi grande , che il predicare in ftile piano , e facile a pochiftime Perfone piace , dond' e forfe proceduto , ch' efli Vefcovi , attefe ancora le mulfe altre occupazioni , che jl loro Uffizio ad efli reca , e '1 non aver fempre Vicarj idonei , che , come veggiamo, alle bro vcci pienamente fupplifchino , di rado predicano ; cofa , che nuova non e , mentre anche molto prima de* noftri tempi cos! fi praticava . Nella Vita di S. Antonino Arcivefcovo di Firen^e , che si gloriofamente la fua Chiefa governo , fi legge , ch' egh , per applicare a molte cofe , dalle qua- li efimerfi non poneva , lafciava di predicare : ed e notabile , che cosi in tempi praticava , in cui , com' e no- to, la predicazione della parola di Dio per non poco necefTaria fi riconofceva . U UfRzio poi d' infegnare la Dottrina de'Coftumi, per le fopraddotte ragioni non meno da' Canonifti, che da' Teolo- gi adempiuto effer pub . Ma per conto di cib , che le Colla- 13 zioni, cosi de* Vefcovadi , come de'Be- nefizj con cura d' Anime riguarda , il Concilio di Trento ( m ) cosi difpone ( i ) // Fritfcbi ( k ) e V Ugolino ( l)\ Quicumque poftbac ad Ecclefias Cathe- drales erit affumendus , non jolum nata- lib us , net ate , moribus , & vita ac aliis , qua 1 a Sac. Canonibus requiruntur plene fit pr. I. ( f ) C. x. de Canfaitguin. ( g ) R'g- Cs»c. q.-j. ( h ) De Cat. Injiit. tit. 25. ». 13. tfeqq. (i)D.p.io. ConftJ. 16. ( K ) De Vifit. lib. 2. e . 5. n. y. ( 1 \ D f°f- E M> i- $■ i- * 3- ( m ) Alvar. Pelag. deplanil. Ecel. lib.i. c. 10. ctl. 4. Ftlin. Cenf. 18. ».g. ( n ) Sejf. zz, e, a. de Reform, H 15 .570. fludiorum Magijler , five Doclor i aut Licentiatus ( fi ofTervi ) m S. Tbeologia vel in Jure Canonico merito fit promo- tus y aut publico alicujus Academic Te- ftimonio idoneus ad alios docendos often- datur . In molti Luoghi , della Germania fegnatamente , a'Teologi i Maeftri di Filofofia fuccedono ; c non fenza ra- gione , poiche tale fcienza , dagli E- brei Cochinac chiamata , altro che tmore delle cofe , cost Divine , come XJmane : Studio della Sapien^a > che alia Cogni^ione della Verita , ed al confeguimento della felicitti conduce , non fignifica . II perche Cicerone nel JL degli Uffizj , col folito della fua gran mente , prefe a dire : nee quic- quam aliud eji Philofophia , fi interpre- tari velis , quam Jiudium fapientise : Studio , che air Uomo nobile , non iolamente utile , ma neceflario ancora fi riconofce ; mentre col fuo mezzo , i principj delle cofe , e le cagioni de ? loro effetti dividendo , l'animo fi con- forma : la Vita fi difpone : le azioni fi dirigono : quali cofe lodevoli , qua- li biafmevoli fieno , a comprender fi giugne . I ProfefTori di tale Scienza , come fappiamo , in Greci , ^ Latini fi di- flinguono : I Greci , avendola impara- ta da gli Egizj , e da* Perfi , alio fplendore a tutti noto 1' innalzarono . I Latini si altamente un tempo 1'ab- borrirono , che anche il Titol di Filofo- fo tra loro , come efofo , fi odiava ; e cib , perche alcuni , e fegnatamente Bruto , Caffto , Seneca , Trafea , cd altri , i quali di detta Scienza profef- fione fatta aveano, in qualita di Capi delle note Congiure , erano infelicc- mente periti ; il perche , chiunque a quella applicava , come fofpetto di fi- mil delitto , dal Civile Commerzio efclufo fi vedea . Onde Suetonio } del- 1' Educazione di Nerone parlando , prende a dire : Liberates Difciplinas omnes fere puer attigit ; fed a Philofo- phia eum Mater avertit ; monens , Im- peraturo contrariam ejfe : E piii chiara- mente lo ftejfo Scrittore per conto di Giulio Agricola fuo Suocero ne J feguen- ti termini fpiegoffi : memoria teneo , fo- litum ipfum narrare , fe in prima juven- Delk Precedence ta Jiudium Philofophia acrius ultra quam conceffum Rom perefferfi trop- po attaccati a' Sentimenti di efib Arir jjlotile , d'erefia furono accufati . II merito di quell'Eroe della Repub- blica de Letterati pero abbandonato non reftb ; AlefTandro d'Ales , Alber- to Magno , e S. Tommafo fecero rifio- rire le di lui Opere , che , merce le jippli- I, 17 18 applicazioni di Papa Niccolo V. , dell* Anno 144.7. furono tradotte : E confi- derato , che prima non erano ftate let- te , che ne* Comentarj degli Arabi , da* quali erario ftati apprefi que 1 termi- ni barbari , divenuti anche peggiori dopo la furiofa emulazione forma ta verfo il fine del XIV. fecolo tra Tomi- fti , Scotifti, ed altri, de quali ciafcu- no avea prefo il fuo partito , fulla buona ftrada tornoffi . *9 Dopo tali peripezie flnalmente la vera Filofofia d* Ariftotile , purgata dalle follie degli Arabi , de' Pittagorici de* Stoici , degli Epicurei , e d* altri Favoleggiatori , cominciando da'princi- pj del XVII. Secolo , nelle piu celebri univerfita dell* Europa , cosl da* Teo- logi Cattolici , come da* Proteftanti pubblicamente infegnata fi trova , che a tanta perfezione f hanno ridotta, che Perfona non v 1 e , che , in efta verfa- ta , pompa non ne faccia ; e con ragio- ne , mentre i di lei Profeflbri , di fa- pere cio , che , cosi platone , come Ariftotile hanno infegnato , non con- tend , per rinvenire quello, ch'efli non hanno detto, affaticanfi. >o ^ Come fi fia pero , ammetfi i princi- pj da Ariftotile additati , con fran- chezza ft pub dire , che le Repubbli- che allora fono rettamente governate, quando i Filofofi comandano , o chi comanda , filofofa ; il perche Eliano y c lo Strozzt fopra il Libro VIII. dell* Etka d y Arijiotile appunto , faggiamen- te hanno detto , pbilofopbari effe pro. prium Regis . Non dico gia , che la Filofofia contemplative a' Principi ne- ceffaria fia ; mentre per tal conto quel- la Sentenza di Platone , Pbilofopbos ad res agendas non e/fe aptos , ac in Civili- hus aSfionibus fe ridiculos patefacere certamente fi applica : ma deir attiva m* intendo , che , giufta la Comune Sentenza , de* Principi appunto e pro- pria ; mentre , come nel Trattato del- rOnore gia diffi , confiftendo Je Virtu morali in operare giuftamente, forte- iriente , e liberamente , che a' Princi- pi , ne* quali tutti i mezzi , per com- Ateneo Tom. V. Parte IV. Cap. Ill ?7I parire quafiSpecchi di virtu, firichieg- gono , fono neceffarie : Virtu , che fenza che fi fappia , quali cfle fieno \ in pratica metter non fi ponno ; e cio* fenza lo ftudio de'libri, che tali cogni- zioni contenghino , efeguire non fi pub. Gli efempj de* Principi , che , merce la loro ignoranza , gli Stati hanno per- duti , pochi non fono : La povera Ita- lia in particolare , per efier ftata fotto il Governo di Barbari , ed ignoranti Principi , il prova . E quel , che per conto delle Virtu morali fi dice, anche per conto dell* Efcrcizio dell' Arte mili- tary vantaggiofo fi trova ; poiche un Principe virruofo , fenza comparazio- ne meglio , che un Ignorante , cosl in ordine alle Guerre, come alle fedizio- ni , le cofe del fuo Stato regola : gli efempj di Aleflandro , di Cefare , e di tanti altri Valorofi Capitani il moftra- no Da quanto detto abbiamo ben fi 21 eomprende , che il Titol di Maeftro di Ftlojofia di poco momento non e. Che, quando i Profeftbri di efta fdenza per Dottrina , e per erudizione Celebri fi fono refi , gli altri Dottori , dopo i Teologi , preceder debbono . Seneca di quella parlando ( a ) prende a dire! Deorum Immortalium munus eft , quod vivimas : Pbihfophi generalmente , come di fopra fi e det- to , e come Modejlino Piftore^ ( b ) fcrive , fenza aver riguardo all' anzia- nita della Laurea , o deir eta , il con- tra rio.fi pratica. Sentenza feguitata da altrinon pochi Scrittori, e fegnatamen. te dzlYOndedei ( i )dal Sordo ( k ),dal- YAltogrado ( / ) dal Gabriele ( m ) dal Conciolo (n) dal Graziani ( '0. )d^\Car- leval (p) dal Fontanella (qj, daJIo Sperelli ( r ) dal Tomato (s) dalla Rota 4 ( a ) Dec. 61. n. x.Ub. i. ( C ) C. 357- «• I- V. Medici ( e ) Nvhil. lib. 1. «. ii- e »3- ( g ) C.Ckrici^JeJudic. ( b ) P- 3- feci. z. V. MedictuV. Potior { d ) Seel. 1. $. Doclor V. Doclor antiquior. col. l. ( f ) P. i.e. ia. ( h ) Cottf-S^-f- 40. Vol. 1. I 1 ) Co»f. 14- ri.-ia.Hb.-L. ( („) Alleg^n.xi.Alleg.^.f^Mf^ «.- ^Y^)De P acl.Cla4>l^' ( P ) De Judic. lib. i. tit. t. difa i-^-^ »• 6r. ( r ) Dec. i3i.».40 m ^ Concl de prob. 4. «• I • V. Contrarium , e n. t. V n -o.Allel 99 .n.z6. Jl^f'-A******** *">** { S ) Dec. 3i.». iS. e 36, dec. 36. *• i°- Parte IV. Cap. IV. ? 72 iti Grevorio XV. *> I ™/7/t;™,. j^i ».. 3 / > -Ror* Rom4na avanti Grevorb XV e I ™/?/7?£. ,/<,/ *•" 5 7 > ^Addente ( „ ) avantfil «„/ if "»«~** vengon chia Serafino( h ) avanti Afo*/ c m*o (c) avanti AlefTandro VIII. (W a i r V \ Ecce D ™* Excel fus fortitudi. rib™ ' **' $#$& '* £<#/Zrfo- 6 r> C ? n gr * nde ra S ione Per tanto il Keale Profeta nel Salmo LXXXVIII prende a dire ; Veritas de Terra orta € P > & Juftttia de Ccelo profpexit : mentre da Dio a' Giudici fi, data affinche a Popoli da effi forte ammi- niftrata . A favore della Legge fi con- iidera ancora , il f uo obbietto efler V Anima nobiliffima, e perfettiffirna : I Legislator! dall* Eterna Sapienza non folamente della Viff, T$$2. m di fortuna , ma anche delfOnore Sf r nfervazione "guarda ; dove la Medicina non altro che la Conferva- zione de Corpo ha per obbietto ; ^osl , oltre tanti altri di fopra cita- 2 ' dlCOno > Phtohe in Giorvia el Benedetti della Digniti delle Lew ( m ) ^ N£ vale il dire , che la Medicina 8 m» ;i t- 11 ••£>—'"« , fiuicne, co- me .1 T taque n ( , , oflerya d6 2 a ™V ma f «°"dariamente « j'- : ' 6endo P er «nto i Leeifti Med,c. , COS i delle Anime , e le V O^.comede'yji ' fe tuna ; Med.a.dcl Corpo , i„ dubbip non fi pno reyocare , che a" primi fop ra w ultim, la Precedenza competa : po - che hcet Doaoratus i» Medicina prende a d,re il Cardinal de Luca ProMo Nphhh, etiam congr ua , l on ej talis , quod fmgularhcr , M difcre. 7 .'• /?aW ^«*- ttftk i fid bene adpatur ratune Excellent U in Mini. f™ eo / em "">do , auo etiam PiSiori. Interpetri foftituiti chiamarfi E cib iZ'° 77 m ° d ° ' 1"° *#* pi ^ri. ft: ^ w /^^ Afo ( ^ ) lo dice : il **"/ (*.) e'l Po^w M (/) lo fpie- gano ; e perb dallo ItefTo Legislator d ■ • t "^vv > " J a , come Pnnapale , e come Campione ' coHe fue Erudite Quiftioni Medico- /e/ati (p) in >Campo entrato , da molti de" fuoi f * ) oltre Untlltn a^ ^ dli f«SSo^r 1 % "^ ^ « O/^ riferiti , &&cZti^ A I™ > che p er Ateneo Tomo V. \ mU * ua ProfefTione fervir -A a a 2 ponno ( a ) D,c. 274 . „. s . iviktt. B. ( ^ ) £,^ / f \ B >j 'JiV' I u / iJif^. 14.Q. *. 14 f _ V'f) *r. 419. *■ 17- P- 9 dec. 303. ». ,J;iJ. / 68 ./ l6 . ^ 7 /' J Vi , V "• • 85 ' *■ 5 " *'• 48 *- ■* '• * 5^ C n j ueTSLobtic. x\,n.x6i f n \ n \. j-r Delle Precedence e fatta delle 374 ponno , in ufo mette fcienze la comparazione , a Teologi fopra' ProfefTori di tutte lc altrc la Precedenza non controverte ; cosi per conto de* Filofofi dice; e noi ne' termi- ni nel Precedent* Captolo efprefii pa- rimente ildiciamo. Vuole perb quel- le Scrittore, chc alia Politica, dalla Filofofia feparata , la Precedenza do- vuta non fia; non ncga, che la Politi- ca il bene Comune univcrfalmcnte n- guardi ; dove la Medicina , quantun- que in certo modo fi pofla dire , che anch' efla il bene univerfale abbia per fine , per la medefima ragione , come tale nol fia : ne vale il dire , che la medicina, curando, a cagione d efem- pio, il Papa, T Imperadore , i Re ; tutte le Perfone pubbliche : e dicia- mo ancora, le Repubbliche, e le Cit- ta tutte , come in tempi di Pelti , c di Epidemiche Infermita fuccede , ad averlo venga ; mentre cosi per acci- dente avviene , non riguardando per altro la Profeflione del Medico , che la falute di eiafcun Particolare , dove il bene, che dalla Politica riful- ta , la Confervazione dell' Imperio , de'Regni delle Repubbliche , o delle Citta in univerfale ha per obbietto. I0 Ma , pafiando lo fteffo Scrittore ad efaminare, fecib, che per conto della Politica, e della Medicina fi dice, per conto del Politico, e del Medico pro- ceda, la negativa abbracciando , vuo- le che il Politico del bene comune , che dalla Ragione delle Leggi prece- de , cagione non fia; poiche, die egh, quantunque il Politico le Leggi cofh- tuifca , quefte , quando dal Sovrano autorizzate non fieno , effetto non pro- ducono : ne da efle bene alcuno pro- cede r pub; mentre, come Pi ut area (a) c Suarcz ('*) il fcrivono, la Legge non del Politico, che per fe fteflb autonta non ha , ma del Principe , dal quale la forza riceve , opera dire h debbe : Non eflendo dunque il Politico ( pro- feouifce il Zaccbia ) primariamente , e per fe del bene comune la cagione , in quefto al Medico ceder debbe % che per fe, in quanto la potenza deir Arte 12. neir Uomo fi eftende, primariamente la falute del Corpo appunto cagiona : onde vuole , che , prefentandofi nella Medicina leoccafioni, i Dogmi, e mol- te alrre cofe ancora , il Medico pofla cangiare, dove al Politico , e molto meno al Giurcconfulto di cangiare , le Leggi lecito dire fi pub {c ) Paragonata pofcia la Giureperizia n colla Filofofia , quella dalla Digmta di quefta molto lontana colloca; fi per- che la Filofofia non per confequenza ; ma da fe , e per fe primariamente il bene produce. La Giureperizia le ric- chezze de' Clienti per fe non conferva ; mentre quelle fpettano alia Giuftizia , la quale a ciafcuno il fuo attribuifce ; e dal Giudice, che di efla le veci efer- cita, come Legge viva, viene ammini- ftrata; ond' egli non opera come Giu- rcconfulto; mentre , quantunque tale tampoco non fia, dalla Legge la pode- fla ricevendo , la giuftizia ammim- ftra. . . . Come alle accennate oppolizioni n fponder fi pofla , ne* Capitoli IX. X. e XII. della Parte I. del Trattato della. Nobilta gia'l difli ; alcune cofe nel Ca- pltolo antecedente gia dette quelle ra- gioni parimente fortificano ; E pre- fuppofto, quanto detto abbiamb , che la maefta delle Leggi della Medicina maagiore dire fi debba ; e che a' loro Profeflbri fopra'Medici la Precedenza competa , credo , che negare non fi pofla; tantopiu, che come ogni Uo- mo , anche di corto intendimento , comprender ben pub , fenza le leggi , e i lbro ProfefTori il Mondo fuflifter non potrebbe . Senza Medici , come zlluogo citato del Trattato della No- bilta fi vide, viver fi potrebbe , come per tante centinaja d' Anni i Romani viffero , e come il Sign: di Montagna (*/;fcrive, una gran parte del Mondo, fenza Medicina , e fenza Medici , vi ve - Tante Nazioni , che tampoco non la conofcono , piu che noi altri Europei , fane, e robufte vivono. Tale verita confeiuta , i Romani , i$ che i Medici difcacciarono , per conto de' Profeflbri delle Leggi cosi non fe- cero ; ( a De Voflrin. Trine. ( b ) Dehg.lib. 3. '• 4- ( c ) Barbof. C 9 U$tU Deli. tit. 7. *. 5. »• »• «"• *• < A { ffj 37 Parte IV Cap. IV. cero ; anzi Cafe , e Poderi loro afle- gnarono ; premj donarono ; ftatue e- rcflero ; e da faggi operarono , men- tre fenza Je Lcggi , e i loro Profeflb- ri , la giuftizia , c l'onefta , in bando farebbe andata : la Pace Iuogo trova- to non v* averebbc ; ond* efli la loro Potenza diiatata certamentenon avreb- bono . Cicerone per ran to nel 11. delle Le W , da faggio , prefe a dire , le Leggi appunto per la falute de'Cittadi- ni efler ftate inventate , per la ficurez- za delle Citta • per la felicita , e per la quiete de'Popoli efler' amminiftrate. Onde con giuftizia fi pub dire che la Legge di quelle prerogative , che alia Teologia attribute fi trovano , parte- cipe fia : e che per cib , cosi 1' una , come 1' altra , tutte le altre fcienze preceder debbano ( a ) cosi , oltre tan- ti altri nel Trattato della Nobilta , ed in quello delle Armi Gentle da me nferiti, dicono , non folamente i Legi- "i , ma , come di fopra fi e veduto , anche i Legislatori ltefl] , i Teologi , i Canonifli , e i Filofofl ll confermano . 4 £ quanto detto abbiamo e si vera , che, quantunque regola rmente il Titol di Sopraor din ario in concorfo cogliOr- dinarj , onore , e Precedenza feco por- 1 1 ( b ) ( regola , che tra' Profeflbri di una medefima Facolta non fi con- troverte ) tra* Dottori di Legge in concorfo con quei di Medicina fi limi ta ; mentre un Dottore Sopraor din ario deir ultima di dette Facolta in compe- tenza con un Ordinario della prima preceder non debbe . Cosi dicono , 1' Abate , ed altri Canonist ( c ) Decio \ ( d ) Boerio ( e ) e '1 Caganeo (f) purche nel Luogo , in cui la Contra- verfia inforge , Legge particolare non vi fia , in vigore della quale , non fo- lamente i Medici tra di loro , ma an- che i Legifti in concorfo con quelli comprefi fieno , come per conto dello Statuto dello Studio di Pifa fi dice , il quale in ordine alia propofta Quiftione Cap. iv. ?75 cosi difpone ; Pofi bos fequantur Dotlo- res, tarn Le°ijl tnnht ( h ) VtLucadeTraem.difc. 35. ». i9- dee i.a ii.Vine.de Framb. dec. 144- „ >„ >•/•, P ^, J .,„ ( h ) L. 1. edivi Bart. C. de confil. lib. i'i, ( k ) Mentcb. de Arbitr. c. 48. ». 13- *f e 99- ( i ) Vifc. 106. in. 845- S67- * 23 f60 ' d '^ c ' * 9h rii0- ( I ) VUnitll. Alb. d. Coif. 556. Stein. Reg. 128. Parte IP, Cap. IV, un giorno le rifpolte debbon dare , quali efaminate , i meritevoli con Di- plomi dal BuaS'mdici vengono intitola- fci , e della meta del Tributo Efenti dichiarati, alle proprie Cafe tornano II rigore deU'Efame perb a quanto fi e aceennata non fi ri ftringe j dopo il corfo di tre Anni i medefurii Laureati ad altro Efame piu rigorofo foggiaccio- no ; Venendo novamente approvati , del Titol d' Huam-Com fono fregiati ; c in vigore altro Diploma, parimente del Bud dal pagamento d'ogni forta di Tributo per tutto il corfo della loro vi- ta efenti reftano : Col medefim' ordine dopo il corfo di un altro Triennio all' ultimo grado di Dignita , Tensi chia- mata, afcendono, per cui premiomag- giore loro non fi accrefce ; ma la con- ceduta prerogativa , ed immunita a loro figli trafmettono : Se per tutto tanto rigore fi ufaffe ; e '1 merito con proporzionati premj fi rimuneraffe ; quanto minor numero di Canditati fi efporrebbe! %z Ma , il neftro affunto riaflumendo , offervo, che i Dottori vogliono , che il Laureato Soldato il Laureato non Sol- dato preceder debba ( a ) Cosi del Dot- tore , figiio di Dottore , in Goncorfo col Dottore , che figiio di Dottore anch' eflb non fia , rifpettivamente fi dice; perche il paterno fplendore ne* figli qualche Vantaggio porta ( h ) Che il Dottore di Sangue nobile , come di piu gradi di nobilta fregiato , il Marchefc , e'l Conte di Sangue non no- bile preceda (e) %l Anzi T Andreoli ( d ) vuole , che anche a* femplici Caufidici in Concor- fo co* femplicemente Nobili la Pre- cedenza dovuta fia ; propofizione , che, fenza difltinzione prefa, ardua mi fem- bra, poiche , come nel Capitolo VIII. della Parte I. del Trattato della Nobil- ta gia diffi , alcuni Dottori vogliono , Cap. iv. -$jj che , generalmente parlando , V Urfi- zio di Procuratore , attefa la difpofi- zione del Teflo (e) vile , ed ignobile fia : vero pero fi e , che la difpofizio- ne del citato Tefla , giufta la fpiega- zione del Tiraquello (/) del Carena {g) e del Crefcenzjo (b) per conto di quei Procuratori procede , che a 1 Ne- gozj attendonp ^ a 1 Fattori , e Solle- citatori paragonati, lo cui Efercizio vi- le ed ignobile fi ftima . I Caufidici poi , che anche V Uffi- %% zio d* Avvocati efercitano , di un cer- to raggio di nobilta fregiati fi confide? rano ; molto piit i Procuratori de 1 Principi, de'Vefcovi, e delje Perfone Illuflri, che dal Tiraquello al luogo c'u tato (/) dal Calefato (k) e dal Zara- lino (I) tra* nobili Profeffori annovera- ti fi trovano : fbrfe, perche dagl* Im- peradori, Coftantino, e Giuftino Cla* rijfimi , e Magnificentlffimi fi trovan chiamati, II Larrea(m) pertantovuo- le, che i Procuratori fifcaliin Concor^ fo co'fegretarj Regj in tutte le funzio- ni, e particolarmente in Senat Q , pre- ceder debbano . Ma il Diana ( » ) e i* a Ponte ( o ) \ dicono , che i Procura- tori de' Baroni in ParJamento i luoghj ad efli Baroni deflinati non occupano , In Roma il Procuratore del Fifco in Abito a quello de' Camerieri del Pa- pa uniforme comparifce In Francia I* Uffizio, di cui fi parla , Dignita feco porta: e non folamente quegli , che V efercita , ma anche i di mi Difcenden- ti nobilta acquiftano . E veramente , fe le prerogative 25 del Tribunale del Patrimonio del Prin- cipe fi cercano, fi trova , che avendo efib T Amminiftrazionc de' Tributi ad eflb Principe dovuti , tale Impiego ,, come nel Libro II. de' JRfgf fi vede non ad altri, che ad Uomini Illuflri , ed Eccellenti e ftato fempre addoffato ; *■■ mentre quivi di Adura fi parla , che fotto ( d ) Controv. 3 1 4. ». 55. ( e ) I*, umverfoi , el.fiquispr9curatl0nemC.de Decurisn.lik ia. ( f )' De Nobil. e. 29. *. 1 9. ( g ) Refol. 244. ( h ) Nobil. e. 10. nu, 4. lib. 1. ( i ) D.c.zq.ft. 14. ( K ) Specul. num. 92. ( 1 ) Lib. i.e. i.f. m. 10. ( m ) Alkg. 50. { [a ) De Comit. feu de Romans Refol, 19. JT. 1. torn. %. ( q) Dee. 11. n. 15. 578 Delle Precedence fotto il Regno di David la Carica I Dignita attender G debbe (i?) Sutale di Prepofio efercitb; Carica si riguar devole, che nel Capitolo II. del detto Libra II. de' Regi Comentario chia- mato fi trova , che lo fleffo che Can- celliere maggiore fignificava. S. Tom- ma(o cosi dice ( a ) E Salomone ( b ) come I* Abulenfe (c) nota, alia mede propofito molto di piu dire fi po- trebbe ; rna avendone io gia parla- to nel Citato Capitolo VIII. della Par- te I. del TraHato della Nobilta , di maggiormente difFondermi tralafcio. Delle prerogative , che a' Notaj 28 competono nel Capitolo XI. della det~ come 1 Auuienje {C) nota, aiuumuc- cvim^vijv »«» ^ r .---^ — — --- fima Carica Geroboamo promoffe , che ta Parte I. del medefimo Trattato del- dopola di lui morte, al Trono afcefe • 16 Se a' Tempi de' Romani fi ricorre , parimente fi trova , che al Procura- tor di Cefare V Amminiftrazione del Regio Patrimonio Spettava e avanti il fuo Tribunale tutte le Caufe d' effo Patrimonio fi difcutevano ( d ) il perche 1* autorita di tale Miniftro in quelle materie alia Cefarea corri- fpondeva ( e ) In quell' Efercizio il Procurator del Regio Patrimonio fuccedette , che tra gl* Imperadori Greci , come nel Codice ( f ) fi leg- ge, del Titol di Conte era frcgiato : cosi fpiegano Salmafw , Bulengero, Panyrolo, Cafftodoro , e G/tf che fono ftate fatte dagli Arabi , e Per pant. Ma tale ordinazione in quell Im- 9 perio nuova del tutto dire non " pub , mentre , come Pio Rojfmel fe*> Convito morale ofTerva , quantunque per le addotte ragioni in alcune di quelle parti per lo paffato la ftampa fia ftata proibita , il Turco di far ft am pare per tutto il fuo Alcorano proibito non ha ; anzi di farlo paffa- re anche nelle Indie ha procurato : ed in varie Provineie ancora altri Li- bri fono ftati ftampati , perche il vantaggio grande , che la ftampa de' Libri anche da quelle genti e ftato conofciuto ; mentre colla loro lett'u- ra Parte IV. Cap. V. ra gl' Ingegn! , anche degli Domini roz- zi che anticamente nelle tcnebre del- rignoranza vivevano , col piacere del- la letcura acuendofi , con facilita le Scienze , e 1c Arti liberal i apprendo- no; le memorie delle illuftri Gefta de- gli Eroi a* Po fieri tramandano , e fan- no si , che la nobile loro EflSgie in perpetuo fi confervi . ifiL Gli Uomini collo ftudio de' Libri , benche di ofcuri natali , Virtuofi di- venuti , anche appreflb Je piu remote Nazioni , come e noto , anche i no. bilmente nati talvolta per merito fu- perano *, e della ftima de' piu grandi Monarchi meritevoli fi rendono ; per- che , anch'efTi Monarchi , del piacere delle Scienze guftando , quegli come Padri confiderano ; e di poter fare acquifli grandi di Libri anfiofi fi ren- dono , come , lafciando di parlare de- gli anticlji » dal Garzoni nella fua ac~ cennata Piazza ( a ) e da altri riferi- ti , in tante Illuftri Citta fi vede; fe- gnatamente in Roma la fa mod ffi ma Vatic ana ; Y lmperiali ; la Conti ; la Cafanate che nel Convento della Mi- nerva , per generofa difpofizione di quel Porporato di degna memoria con tanto vantaggio At Letterati fi conferva , e vie piu fi accrefce ; dello ftudio della Sapienza ; e de' Padrt di S. Agoflino ; oltre tante altre di Perfone particolari - ii Fuori di Roma in Italia fiorifcono le ricchiffime , Eftenfe in Modena ; Me dice a in Firenze : Farnefe in Par ma : Gon^aga in Mantova , e tante v altre ; fe d* Italia ufciamo , in Turino quella di S. M. di Sar degna ei fi pre- fenta : In Parigi la Regia , ricca di fedici mila Volumi m.fl". tra Orien- tali , Greci , Latini , Franzefi , Spa- gnuoli > e di poco meno che di tutte le Lingue , cosi morte , come vivc ; Di circa ottanta mila in Stampa , de' m. fT. di Gaignejers negli ultimi Anni accrefciuta , tra quali piu di Cinquanta mila Titoli Originali , uti- li per lo ftudio delle Genealogie : nu- mero grande di fimili Titoli delle Ba- die di quel Regno . Avvi ancora quel- Cap. V. j 85 le del Gabinetto di Carlo d' Hotter Genealogifta delle Regie Scuderie ; De* nv fT. della Biblioteca di Bahife \ e di quelli della Mere , Configliere del Parlamento di Dijon y arricchite altre- si fono ftate. Se alle particolari di quella Reggia it un'occhiata fi da , la Mazzarina ; la Riparf; la Colbert ; di Rohan ; di S, V it tore de Padri dell 4 Dottrina Cri* jliana , di S- Germ a no , di Prez ; di S. Martino de* Campi ; della Badia di Santa Qenevieffa ; della Sorbona ; de' Padri Gefuiti, oltre tante altre di va- rie Comunita Religiofe , tutte ricchi Tefori , ci fi prefentano . Per moftrare , che alia Stampa fo- i| pra le altre Arti , di cui nel feguente Capitolo parleremo ; la Precedenza do- vuta fia , bafta dire , ch' efla anche ne' giorni feftivi h permefia ; purche di torcolare non (i parli ( b ) In Ger- mania , per tefiimonio di Gafpare Ar- ' rigo Hornio nel fuo Trattato De Jure Proedri de Vtttori y ed altri . i TJRima di paffare dalle Scienze , e J7 dalle Arti , lo cui fludio le men- ti de*loro Profeffori ricrea, a quella, che T Uman genere diftrugge ( della Militare ) della preminenza delle fe- guenti parleremo , alcune delle quali , fenza lo ftudio de* Libri apprender non fi ponno . Ed in prinio luogo gli uirchitteti ci fi prefentano , la cui Profeffione, come fappiamo , figlia del difegno , da Pallade , al dire di Dio- doro , fu inventata ; a Caino figlio di Adamo, o a Jubal, figlio diLamech, da Giufeppe Ebreo fi attribuifce : ma la piil comune vuole , che Agafarco Ateniefe meritevole ne fia : Tra gli Antichi , come parimente fappiamo , in due fpecie fu diftinta ; 1' una Civi- le i Taltra Militare chiamata : la Civi- le colle prime regole tuttavia fuffifte; ma gli fuoi Maeftri diverfi Qrdini d* Ornamenri , e proporzione alia gran- dezza , fortezza , delicatezza , e bel- lezza , degli Edifizj convenienti , co- me nel Capitolo X. della Parte IV, del Trattato della Nobilta gia accennai, hanno ritrovati : La Militare , che le Fortificazioni delle Piazze d'Armi ri- guarda, per cagione della diverfi ta de* modi di difenderle , dopo V inrrodu- zione de* Cannoni , e delle Bombe fe- gnatamcnte di forma cangiata fi tro- va . , - I Profeffori deir Arte fuddetta del Titol d* lngegneri V acquifto hanno fatto ; e con ragione, mentre col loro Ingegno alcune nuove regole, cosi per difender , come per attaccar Piazze , hanno inventate ; il perche contro il fentimento del Rajio ( a ) che tale Profeffione tra le Arti vili annovera , col Crejcen^io ( b ) che , non folamen- te tra le vili , ed alia nobilta ripu- gnanti non le defcrive , ma , come I dj delle Piazze , come ne* Gampali Conflitti, facilita , tra le liberali Ta- fcrive , a me pare , che nobile dire fi debba . L/opinione del Rajfw poi allora pub 3 aver luogo , quando di Falegnami Ferraj , Muratori , e d' altri fimili Artifti fi parla, le cui operazioni dagli ordini degli Architetti dipendono ; poi- che , come Leone Batijia nel proem io del fuo Libro de re nedificatoria offer- va, gli Architetti coir ingegno, i Fab- bri colle mani operano ; I primi tut- to cib , che fanno , intendono ; gli ul- timi non fempre I' intendono: II perche Platone nel libro del Regno con aiuftizia diffe , che il vero Architetto del mi- niftero della mano non fi ferve , ma quefta , a chi operar debbe , neceffa- riamente fi richiede : vclendo dire che T Architettura nella Speculazione piu che nell J operazione della mano ap- punto confifle : nel Clitifone pertanto cosi lafcio fcritto : Ab ArchheSio duo fiunt ; ALdijicinm videlicet , & Archi- tect ur a : ill ud quidem Opus : htec au~ tern Dotlrina . Si confidera ancora 1* Architettura 4 in qualche parte come Fmula della Natura , e come quella , lo cui ob- bietto Futile,. e*l di let te vole riguarda> mentre , fe la Natura le cofe tutte air uman vivere utili , e dilettevoli ha create , T Architettura coir ingegno di quella Imitatrice , Eccellente di. viene : E con tale diftinzione , cosi 1* opinione del Raffto , come quella del Crefcen^io procede . Ma , per poter godere con giufti- 5 zia fopra' Profeffori d J altre Arti la Precedenza , come per conto di tutte le Profeffioni fi dice , il femplice Ti- tolo d' Architetto , o d* Ingegnere , con un Diploma ottenuto , non bafla ; ma la Profeffione in modo aver* efercitata conviene , che le belle Operazioni le perfone de' Profeffori Illuftri abbiano refe , come quelle di Bramante de' La%eri ; di Cefare Cefarino ; di Bar to- lommeo Trivio ; di Raffaele d'Urb'mo ; di Domenico Fontana / di Francefco quella , che le vittorie , si negli Affe-J Borromini ; di Pietro da Cortona ; di Mi- ( a ) DtNtM.e.+f.ti. ( b ) Nobil. s. 2. tk'zi, c. 9. n, i6.t%i.lih 2. Parte IV. Cap. VI Michel* Angelo Buonarota , di Pietro Paolo Olivier i , del Kavaliere Bainaldi\ di Domenico Guidi , di Gio: Antonio Rojft ; del Kavalier Bernini ; del Ka- valier Carlo Font ana , e d'akri da me nel detto Trattato della Nobilta accen- nati . 6 Tra' Scultori , e Pit tori per con to della nobilta delle loro Arti litigio si grande pafla , che ciafcuno di effi la Precedenza alia fua fopra quella dell' altro competerli pretende . Gli Scul- tori , per far rifaltare la loro Profefi- fione fopra quella de' Pittori di gran lunga piu ftimabile , V antichita di efla in campo mettono , di cui nel Capitolo XZ della Parte IV. di detto ^Trattato della Nobilta gia parlai ; e la difEcolta del Lavoro , per cui , com* efli dicono , per poter produrre Opere perfette , cosi per conto delle Pietre , come dj ogni akra materia , c formare tutte le piccole particelle de' Corpi , al naturale fomiglianti , delle parti interne di efle la cognizio- ne fi richiede j mentre , commetten- dofi il menomo errore , 1' Opera im- perfetta riefce ; dove da' Pittori col mezzo de' Colori tutti i mancamenti corregger fi ponno. %. Dicono ancora , che le Figure di rilievo a quelle , che la Natura pro- duce , piu che le dipinte , Eccellenti dire fi debbono , mentre da ogni par- te il loro lavoro fi gode ; che per conto delle Pitture fucceder non puo. Ch' efli Scultori le Figure di baflb ri- lievo di ftucco , di legno , d'acciajo ; d' oflb d' ogni forta ; d' Oro , d' Ar- gento , e di ogni Pietra , il Diaman- te fteflb non efclufo , ancora forma- no , fopra di cui dicono un lavoro eflerfi veduto di molte figure forma- to , la cui prineipale 1' Immagine di Diana in Abito da Caeciatrice , da molte Ninfe accompagnata , fofle : Checche di tale lavoro creder fi deb- ba , foggiungono , i Colori efler fie- voli , per refiftere a varie ingiurie del tempo ; vale a dire di pioggie ; nebbie , umidita de' luoghi , ove fi confervano , e fimili ; onde con faei- lita il loro Splendore perdono , che per conto delle Statue non fuccede. 8 Ma i Pittori > della cui Arte nel Cap. VI. 385 Trattato della Nobilta parimente par- lai , a tali ragioni non acquietando- fi , la maggiore antichita della Scul- tura non ammettono ; anzi pretendo- no , della Pittura , e del di lei dife- gno parte doverfi dire : Leggerfi in Plinip , che gli Egizj vantaffero , per lo corfb di £000. Anni , prima che tra' Greci foffe conofciuta , tra Joro efler /lata efercitata , ( con quale fondamento cio dire poteflero nol fo , mentre abbiamo , che a' tempi noftri 1' eta del Mondo 692-8. Anni non for- pafla ) La lunghezza della durata de' Corpi per argomento fie uro di perfe^ zione maggiore non poterfi addurre : Doverfi oflervare , che la Narura ad alcune fpecie di Bruti , e d' Al'be- ri il Corfo della Vita di quella degli Uomini di gran lunga piix dureyolc ha aflegnato ; e pure chi quegli fara che tali Bruti , e tali Alberi degli Uomini piu nobilj chiamare ofera? La Scultura della Pittura pifc diffi- 9 cile dire non poterfi , mentre fi ve- de , che , quantunque moltiffime Per- fone alio Studio della Pittura abbia- no applicato , pochiffime d' Eccellen* ft \\ Titolo hanno riportato , dove per conto della Scultura numero gran- de ve n'e ftato, Dalla difficolta mag- giore del lavoro la qualita di piu pre- gevole non rifultare \ mentre , fe cio fi ammettefle , alcuni Meftieri vili , perche de' nobili piu laboriofi , di fti- ma maggiore della Scultura , e della Pittura dire fi dovrebbono . Non fuflifiere , che le Figure di- 10 pinte , cosi bene , come le fcolpite , godere non fi pofiino . Nella Pittura molto meglio che nella Scultura tut- ti i delineamenti de' Corpi difiinguer- fi . La Pittura della Scultura errer' anche piu pregiabile , perche le fue parti co' Colori alle naturali piu che colle Pietre, coll' Oro ; ed altre ma- terie fimili riefcono : Per conto dell* invenzione della Storia participare . Per le profpettive de' Palazzi j de' Giardini ; delle Lontananze, ed altro efler neceflaria \ Eccellenza tale in fomma nella Pittura riconofcerfi, che per imitare le Opere di Dio, a si al- ta perfezione e giunta, che , non tro- vandofi nell' Uomo inganno piu felice per 5 86 Delle Precedence dire per figurarfi V Immagine dell' Onnipo tente , fe T Anima all'occhio Umano oggetto vifibile fofTe , alcuni Pittpri , merce la loro Eccellenza nell' Arte , le proprie Tele con quella anirnereb- bono ; il perche verfo il fine del Go- vern© della Repubblica Romana, lot- to quello de'primi Cefari da' maggiori Principi , e Capitani di que' tempi fu efercitata . Plinio tra' Pittori Illuitri Fabio colloca . Elio Spartiano fcrive , che Adriano Imperadore in quella Ec- cellentifiimo conofcer fi fece : Oltre tanti altri Efempj nel citato Trattato della Nobilta da me riferiti , a D. Diego Saavedra pajardo nelle fue Im- prefe per conto di M. Antonio fi ri- corra . Ma il Doni (a) le addotte , ed altre ragioni pofte in non cale, con- clude, che alia Scultura , come tanto piii nobile quanto il Corpo dell 1 Om- bra lo e, in competenza colla Pittu- ra la Preccdenza competa . si Prima di paffare avanti , di proprio mi fembra , che , quantun- que tra gli Antichi la Scultura , e la Pittura tra le Arti liberali annoverate foflero : Che , cosi tra* Greci , come tra'Latini in tanta flima tenute fi tro- vino , che da' maggiori Capitani fieno ftate efercitate : Seneca , e Cicerone , vosliono, che grado alcuno di nobilta non meritmo: negare pero non 11 puo che , quando per proprio divertimento fi efercitano , alia nobilta non pregiu- dichino , mentre come il Baronio ( b ) offerva , effe , tacendo cio , che la Storia , parlando , rapprefenta , a di- moftrar vengono ; quel , che 1' Onni- potente ha creato , a maraviglia bene imitano : la memoria della Vita , te- flimonj de' tempi contengono : quafi Nunzie delle Virtit fi riconofcono : de' morti Riproduttrici : della Fama , e della gloria Teftimonj perpetui : de' Vivi propagatrici : merce la loro eccel- lenza , gli Affenti , e che anche in Luoghi diverfi dimorano , prefenti , ed uniti ad un tempo fi veggono . 12, Tutto bene, gli Oppofitori ripiglia- no ; chi non fappia , non v' e , Arte benche vile , non trovarfi che, quan- do tra le Infami annoverata non fia 4 fenza pregiudizio della propria nobilta efercitare non fi poffa . I Confoli Ro~ mani , come nel Trattato della Nobil- ta parimente diffi , in tempi di Pace , la terra aravano , altri in altre Arti divertivanfi . A' tempi noftri un Perfo- naggio di sfera , quando altro che fare non avea , in ferrare i Cavaili anch' efTo fi divertiva , ne per queflo dire fi che la fua Dignita ofcurata ri- fia . Ma di quei fi difcorre puo , mafia iia . Ma di quei fi difcorre , lo cui fine primario V intereffe fie; de' quali Giulio Firmico cosi prende a dire: Videtur , Ptclores , ftatuarios , & Mar- morarios , ac Fabros viles effe ; fed folum, qui queflus caufa eas exercent . Quado pero effi all'Eccellenza dell' Arte , co- me un ? Algardi ; un Olivier i ; un Ber- nini , ed altri da me fopraccennati , giunti fi trovano , Boerio fcrive Piclo- res , & ftatuarios, quo a Ars fuaCelebres, at que Inftgnes reddit , Nobile s die emus . Per conto di diverfe altre Arti , delle prerogative , che a ciafcuna di effe competono , ii rapporto qui non faro , perche di ciafcuna di effe ne* Capitoli XL e feguenti del detto Trat- tato della Nobilta diftintamente par- lai : Ma , perche in ordine alia Pre- cedenza una luogo non fi ti di diverfi remo . in medefima regola in ogni oflerva ; degli ufi ditfin- Luoghi la notizia riferi- BOLOGNA. In Bologna , il regolamento del Governo dell' antica Repubblica ' tut- tavia ritenendofi , fotto un Magiftra- to , Collegia , o fia.de' Tribuni della Plebe chiamato ( che , come ved re- mo , Ariftocratico , e Democratico ad un tempo fi pub dire ) tutte fi contengono , e. de' feguenti Ordini e compofto , che da' quattro Quartieri della Citta , di Piera , Stiera ', Pro- cula , e Ravegnana > a forte efrratti quel Corpo fo rmano , e fono due Dottori , Ii uno di Legge , 1' altro di Mediciha ; due Senatori ; quattro Nobili ; e otto Cittadini , il Corret- tore i$ ( a ) Del difegnep. 6.f, 44. ( b ) Ann, Zz$.f. jti.ktt.E. torn. 9. tore de' i\otaj , co' Mafia ri delle Ar ti , che appretfb diremo : occupa il primo luogo il Pripre , pro tempore , e 'J Primo neir Ingreflb del Magiftra- to c il piu Anziano del Quartiere di Porta Piera. ; ma cosi aliora fi pra- tica , quando il Dottore Giudicc di quel Quartiere non fia , poiche fen- do tale , in confiderazione della fua Dignita anche a piu Vecchi fi preferi- fee : La Precedenza degli altri Priori poi per via di eitrazione , o per an- zianita di tempo di ogni Quartiere fi regola . Cosi alia Mefla , come nella Sala delle Udienze , il Priore dal Corno del Vangelo il primo Luogo occupa : il II al Priore de* Maflari , o in di lui aflenza al Correttore dal Corno dell' Epiftola e riferbato : fie- gue pofcia il Dottore di Legge , Giu- dice delle Controverfie ; Indi il Dot- tore di Medicina : Succefiivamente gli altri per ordine di anzianita :' Pofcia in primo luogo il Correttore de* Ko- taj : II. il Maffaro de' Cambiatori : III. de Drappieri , e de Lanajuoli : IV. de' Beccaj : V. de ? Drappieri , e Stracciajoli : VI. de Spe^iali : VII. de' Merciaj : VIII. de* Setajoli : IX. de* Fabbri : X. degli Orefici : XI. de* Calzolaj : XII. de' Falegnami : XIII. de' Bomb acta} : XIV. de' Pit tori: XV. de* Salajoli : XVI. de' P elite eiaj • XVII. de' Sarti : XVIII. de' Callega- ri : XIX. de' Bifiliari : XX. de' Mu- ratori : XXI. de Barbieri : XXII. de* Cartolari , e Tintori : XXIII. de Pe- lacani : XXIV. Delle tre Arti , che fono quelle de' Sellari , de' Caregari , e de' Guainatori : XXV. de' Pefcato- ri : XXVI. de' Gargiolari : XXVII. de' Filatojeri : XXVIII. de' Teffitori. Convien faperc , che le Arti fuddct- te coll' ordine accennato alle pubbli- che Funzioni comparifcono , perche V anzianita dell' introduzione di ciafcu- na 4i effe in quella Citta fi attende ; cosi altrove fi pratica . .Molto di piu' in lode , e decoro di detto Magiftra- to dire fi potrebbe ; ma , fendo in Stampa un Libricciuolo , Avvedute^. Ze cumulate dal Foro y e Magifirato Atenco Tom. V. Parte IV Cap. VI 587 degl' llluftriff. Sign. Tribuni della Pl e . be di Bologna intitolato , il curiofo Lettore in cafo di Controverfia a quello ricorra . II Magiftrato fuddetto a quello de J 14 Tribuni parimente della Plebe de' Romani e fimile , per teftimonio di Gto: Rofino ( a ) dell' Anno 259. o 260. di Roma , fotto il Confolato di &purio Cafli© , per reprimer le an- gherie de' Nobili , iftituito : e per quanto Varrone ne dice , da' Tribuni de' Soldati in numero di cinque , quei , che lo rapprefentavano , furo- no eletti : E 1' Halicama/Jeo (b) fcri- ve , che dell' Anno 297. fino al nu- niero di dieci furono accrefciuti. Ma , perche , dove T autorita di detto Ma- giftrato di Bologna verfa , cosi fopra la buona amminiftrazione deir Anno- na , la qualita delle merci , la giufti- zia de' loro prezzi , mifurc , e & pefi , come di ogni altra cofa , che 1' eco' nomico governo concerne , e V auto- rita di quello de' Romani in procu- rare di riftringer quella del Senato confifteva, che in abufo paflo, Clau- dio , di cui V Halicarnaffeo fa men- fionc , con far crefcer' il numero di effi Tribuni , affinche tra loro diflen- zioni inforgefTero , come fegui \ f eC c si , che Silla , fendo Dittatore , la loro autorita aboli ; egli e vero, che da Pompeo fu loro reftituita : ma ve- ro ancora fi e , che gl' Imperadori poi fe 1 arrogarono , e fotto il Go- verno di Coftantino fu per fern pre abolita . Cosi per conto di quello di Bologna fucceder non puo , perche coll'unione de' Senatori , de' Nobili e de' Cittadini , il Popolo vantaggio' nc nceve , e 'J Senato dalle fatiche follcvato fi trova. ASCOLI. procedono coll Ordine, che fegue. I Bombaciaj : quei dell' Agricoltura : I Forna) : I Falegnami : Q ue i , che Ia- vorano di Terra cotta : I Calzolaj : I Beccaj : I Conciatori de* Corami : I Ccc Ci- i * ) Amiq. Rtm. lib. 7. < b ) Ub.l 5 88 Cimatori ; I Sarti : I Forna) : I Trt- coli i gli Op : I Panattkri ; I Mu- lattieri ; I Mur atari ; I Mercanti , c Fondachieri ; gli Spe^iali ; gli Or^ *:/ ; I Mercanti di Lana, Delle Precedence FERRARA. TOSCANA In Ferrara gli Artifti coll* Ordi- 18 i ne , che fiegue , procedono , cioe I Setajoli ; I Drappicri \\ Merciaj : I Banchieri : Gli Spe^iali : Gli 0r M*»- ganatori , ed Acquajoli , Tintori di Sete , ed altri di Timili Manifatture , che lavorano Sete , o cofe , che alje Sete appartengono , come Stracciajo- li , e fimili , che tutti air Arte del- la Seta foggetti fi trovano , 17 In que' Stati altri Artifti ancora vi fono , che , come fegue, procedo- no . I. Becca) ? II. Oliandoli : III. Pi^icagnoli I IV. Forna) : V. Panat- tieri ; VI. Vermicellaj : VII. 5/Wrf- ro/j ; VIII. Mugnaj : IX. Jmbiancato- ri : X. Laftricatori : XL Fornaciaj : XII. Frf^r; ; XIII. Magnani : XIV. Manifcakhi : XV. Coltellina) : XVI. J^/rrfj ; XVII. Br^i : XVIII. CrtAfovt? .' XIX. Spada) : XX P^- jo/i : XXL Bicchiera) : XXII. Fiajcaj : XXIII. Chi prejta Bejiie a vettura : XXIV. Chi tiene Sapone da Vendere : XXV. Mur at or i : XXVI. Scarpinelli : XXVII. Arma)oli : XXVIII. Ottona- ti ■ XXIX. Legnajuoli : XXX. Segato- ri : XXXI. Botta) : XXXIL Baftieri : XXXIII. Torniaj ; XXXIV- Cercbia): XXXV. Lancia) : XXXVL Chi fa Xane , Cefiini , Panieri , Rivenduglio- li di Vova , PolU , Ortaggi , e Prut- tc . PIACEN Z A. 19 Prima di paflar a difcorrere dell* ordine di Precedenza , che nella Cit- ta di Piaccnza da gli Artifti tra di loro fi tiene , di premettere opportu- no mi fembra ; che in quella Citta da molti Secoli un Collegio , di Mer- canti detto , fi trova , lo^cui buon regolamento merita , che di eflb men- zione diftinta fi faccia . Alia reggen- za di quello ogni Anno del mefe di Novembre quattro Mercanti con bell' Ordine fi eleggono , che Confoli Gran- di fi chiamano , Soggetti onorevoli , onefti , difcreti , prudenti ; e di con- fervare i Diritti del Collegio capaci : debbon'efli aver'abitato in quella Cit- ta colle loro Famiglie per lo corfo di Anni XVI. , e qui^vi per lo corfo di Anni X. aver efercitata Mercatura Onorevole, ad efclufione di quelle , che nel Capitolo I de 3 Statuti di effo Collegio , fono additate ; ove molte buone regole , cosi per conto delle Elezioni de' Confoli , come per con- to del Collegio tutto , fi leggono . Ad effo Collegio le Arti , che coir 20 ordine , che appreffo fi accennera , foggette fi trovano ; vale a dire Orefi- ci y Droghieri , Merciari , Tintori di jet a , Tintori di Una , Formaggiari , o fieno I^^™/#, Pellicciariy e Mercan- ti di Una . Vi fono perb anehe altre Arti , che al Collegio fuddetto pari- mente foggette fi trovano ; cioe Cap- pellari , Berrettari , Spadari , Peltra- ri , Sellari , Bafiieri, Filatojeri , Bom- baciari , e Scorte^ini , govcrnati perb da loro Confoli . E anche da avverti- re , che, come per conto d' altre Cit- ta fi dice, la Precedenza tra di loro, non gia attefa la maggiore , o minore Civilta di effe , fi gode ; ma IJanzia- nita *deir ammeffione delle loro Uni- verfita fi attende . PAR- PARMA. 2-r In Parma le Arti da quella Comu^ nita approvate , coir ordine , che fe- gue , procedono ; vale a dire della Lana , della Seta ; de Spe^iali ; degli Orefici \ de Barbieri: de' Mercian; de' Sartori , de Callegari ; dcSellari, de' Lardaroli ; de' Brent adori ; de' For** rida mafiarta i de' Feftari ; de' Molina- ri ; de' Palegnami ; de' Caffonieri ; de' Fornaciari ; de' %*>*/ ; de' Facchini , de Muratori ; de' T^rori ^/jf/ ; de' Libraj ; de' Manifcalcbi ; de' %*^j ; de' Pellicciaj , de' £^4/ , de' Ferraj , e de' Calfolaj . MODENA. *2> Nello .SV^**, dell* Arti della Cit- ta di Modena le Arti , come appreflb diremo defcritte fi trovano ; vale a dire, quella de' Bancbieri y il cui Cor- po un Collegio forma , nelle cui Adu- nanze il Capo , che Prion fi chiama tutti precede ; pofcia i Confoli , Uffi- ziah , che ogni Anno fi rinnovano ; in- di gli altri per ordine di anzianita . &3 V Arte de' Merciari comprende le fe- guenti , a quella da' tempi antichi in- corporate; cioe Sellari , Pennaccbieri , Stringari , Guantari , JBor/^i , Z,#™- ri , Cappellari , Spadari , ovvero da JWr/, Pettinari , Coreggiari ; e tutti gli altri foliti ad efler annoverati nell' Arte fuddetta , la quale ha ftatuti particolari, come tutte le altre , delle quah appreflb fi parlera : ed ogni An- no 1 fuoi Maflari , col Sindaco degli Uomini rinnova . *4 V Arte della Seta , compofta di Uomini , e Mercanti di tale Com- merzio , ha gli fuoi Maflari , e Con- foli . L' Arte de' Cartari , e Pellacani ha panmente i fuoi Maflari . 15 L' Arte de* Sarti e compofta di Cit- tadini, e va unita con quella de'Strac- craroli : Hanno efle i loro Maffari , e quelli , che hanno terminato tale Uffi- zio , nell' Anno feguente , efcrcitano 1 altro di Stndici . Anche 1* Arte de' Caliolari ha gli f uo i Maffari . Cos* quella de' Ferrari . V Arte de* Fornari t compofta , tanto di quegli , che fan- Ateneo Tom.V. Parte IV Cap. VI 589 no pane da vendere , quanto degli al- tri , che il pane de 1 Particolari cuoco- no , di Mafjaria chiamari , ed ogni Anno anch' efli i loro Maflari rinnova- no . V Arte della Lana , oltre gli fuoi i6 Uomini particolari , e compofta anche dcBaffilani, Cimatori , Teffitori , Gar. Zadori , Purgatori , Tintori , e BerreU tari\ ed ha panmente gli fuoi Maflari. Cosi le Arti de* Fornaciari ; de' Ma- rangoni , de' Pellicciari , de' Barbieri \ e de' Muratori . V Arte de'Speziali forma il fuo Col- 27 legio ; ed anch'efla ha gli fuoi Maffari. Quella degli Ofti parimente ha i Mafja- rt : cosi le altre de' Beccari , de' Lar- daroli , e Salckciari , de' Caneparoli , degli Orefici , e de' Paroni . REGGIO. Nella Cifta) di Reggio di Lomhar- 28 dta , attefa la difpofizione di quello Statuto, le Univerfita delle Arti pro- cedono coll' ordine , che fegue , cioe Drappieri, Bancbieri\ Lanarol* ; Quel che tengono Fondaco , o Bottega : Spe- Ziali : Orefici , e Pit tori : Mercian, c i Berrettari ; Sarti , Stracciaroli ] e Cimatori, Catalan , Callegari , e iV/- /rffrf»/ : i="^ri , e Manifcalcbi , M«- r^ «; , e il&i^ri ^r 1 £ r< gw»/ , Bee caj , Lardaroli , e Panattieri : Pellic- ciaj , e ^*aitej : Barbieri y Muratori , e Tagliapietre : Seccbiaj , e Mafiella}: Fornaj , Tavernieri Brentadori : For- #4f *4/ , e Mugnaj . Ma quelle Univerfita , che nelle 29 Proceffioni fotto i loro Gonfaloni com- panfeono , fono le fcguenti ; cioe de' Mercanti , Spetfali, Lardaroli, Sarti: Calzolaj , Ferrari , Marangoni , £^_ frfj , Fof»^j , Tavernieri , Barbieri • Pellicciaj , Jwfej , Brentadori , e Muradori . MILANO. In Milano le Arti in due Clafli fi 3o diftinguono : La I. quelle contiene che nelle pubbliche Funzioni i lom Gonfaloni inalberano ; e coll' ordine che fegue, comparifcono , cioe Ferraj Macella} , .Wi , p^i ^ ^^ ' Ccc 2 c^/- Delle Precedence 590 Caholaj , Spadari , Tejfttort di lino , Barbieri , Pelliccia) , Cimatori , M**- ifcj *& Mtiro , Tejjitori di Una , ♦SV^r- pi*ri , P^/^r/ , Scarteggiari , Prefiina- ri di Mifiura , putti preceduti da due Stendardi , colie Armi della Citta , che da effi viene rapprefentata . >© Appreffo quelle della II. Claffe rife^ -riremo , che per ordine Alfabetico fa- ranno notate , perche della loro Pre- cedent di certo nulla ft- fa : fi crede perb , che cosi fia accaduto , perche , quando Y ufo di far comparire col Cor- po di quella Citta le Arti alle Obbla- zioni fu introdotto , le loro Univerfita. formate ancora non foffero ; come fi fia , coll' ordine , che fegue , annoye- rate le trovo ; cioe , Archibugieri ; Aggucciari , Battijogli da indorare ; JSattitori di Bombacc ; Beccari , Berret- tari , e Cappellari , Bottegari di filo di ferro ; Bottegari di Pelli di Camo- fcia, tBufale : Bo fit tart , Crivellari , c Cone art : Bolgiari , Banchf di Ac qua. wite Bottegari di Lavoro di Smalto , e Nondiglie ; Bottegari di fladere ; Ban- che , che vendono Ortaglia ; Bajlari ; Confettori di Corami , e di Vedrajchi ; Callegari \ Centurari , e Coreggiari ; -Criftallari , Cavagnari , Cortella) , e Venditori di Ferri da taglio ; Camere Locande \ Ferrari , Calderari -, e Chio- daroli, Formaggiari, e Cervellari; Cia- vattini ; Farinari, Fruttaroli di Rivie- ra e Nojirane ; Fornaciari , e Vendi- tori di Vetri , e Pedrami ; Fondegari d' Aceto y Fondegari di Spezlerie , Giup- pnari , Oftari , Libra) , Crf>tfrfj , e Stampadori , Lottonari , Lattari , £?• gnamari , Mercanti d' Oro , e to* , * Mercanti , <:£4/w , Alv /ii»»o ttf»/rr B<*/^ di lana ; Altri , r£*£#* ; Ricamatori , 5p*- ^ri , ^ Lanciari , Sellari , Specchia^ ri , Scarteggiari , Tejjitori di panni di lino , Vaireri , Venditori di Co- ram} d y Oro y Venditori di lavori d' oj- jo, Venditori di forme da Scarpe , FW/- ditori di Cappelli Baghe da vino di pagUa ; Venditori di SIENA. Nella Ci?/^ di Siena le Univerfita delle Arti nelle Proceffioni , comin- ciando dalle piu Vili , coll' ordine , che fiegue , comparifcono ; vale a di- re Facchini , Mugna) ; Farinaroli ; Forna) ; Vajari ; O/ii , Macellari ; Li. naroli ; Cimatori ; Tintori ; Banchie- ri ; Tejjitori di panno lino ; Tejjitori di Seta ; Cuoia) ; Cal^olari ; ReUic- ciari ; Arte del fuoco , Lagnajoli ; Li- brari , e Cartari ; Dipintori ; Orejtci ; Scarpellini ; Muratori ,; Pi^(ica)oli ; Ce- rajoli; Merciaj; Regattieri , e Spe^iali [. M A N T O V A . i* L L 5 Ordine , che le Univerfita delle l^ Arti della Citta di Mantova tengono quando alle pubbliche Funzioni fi port a no , e il feguente , cioe ; Spe- Ziali ; Formaggiari ; Orefici ; Mercan- ti ; Barbieri ; Marejcalcbi , e Ferra- ri ■; Spadari , Pellicciari ; Sarti ; Sel- lari , Cakolari , Ongitori , e Conjet to- ri di Corami ; Fefiari ; Muradori , e Taglia pietre ; Marangoni ; Bee can ; Ojii ; Crivellini ; Mullinari , e Porta- tori di Sacchi ; Cafiagnari ; Saluma- ri ; Paroni ; Sogari , e Legnajoli ; Fornari ; Portatori di Vino , e d' Oglio \ fca- Parte IV. Cap. VI. Pefcatori . Non voglio lafciar di fog- giugnere , che tempo fa tra' Formag- giari , c gli Orefici inforfc Controver- fia di Precedenza , la quale dal Con- te Porroni , allora Senatore in quella Citta , a favore de' primi fu decifa . CREMONA. Nella Citta di Cremona la Prece- denza di quelle Arti dair ordine , che an fare le Obblazioni alia Fabbrica di quella Chiefa maggiore fi tiene , Dopo quel Collegio de' Gonti a ppari fee Dottori , altro de' effe Arti fi prefenta ; vale ta de' Mercanti , Notaj , , c6me e Kavalieri , e V ciafcun Corpo di appreffo diremo , a dire 1' Un'werfi- e Drappieri , il 39i fitori chiamati , i Negozianti tutti a mifura de loro averi cenfifcono. C O M O. Gli Artefici di Como ne' tempi an- 35 dati , alia riferva de' Macellaj , e de' Pizzicagnoli , un folo Corpo forma- vano ; ma gli Orefici prefentemente , per Conceffione del Governo di Mila- no , la loro Univerfita a parte forma- no, e per invigilare alle Frau-di , che nel loro MefHere ponno accadere un Capo eleggono, che Abate fi chiama. Collegio de* Speziali , gli Orefici , */ Collegio degli Agrimenfori , Ingegne- ri , e Periti , i Pittori y c gl' lndo- i Mercian > i Formaggiari , i Sarti , e i Calcianfi , i ratort gli Ofli Pellicciari , 1 Barbieri , i Marango- m , e i Muratori , i Ferrari , e i JMarefcalcbi , i Curatori , e i Scarpa- rly 1 Confettien , i Beccaj , i Tintori , i Prefiinari , e i Panattieri ; i For- #rfr/ i/<* ma ff aria ; i Battilana ; i Ci- tnatori , t Sgar^adori ; i Linaroli ; z Majolarj ; i Sellari , «?- /dro// , e Limonari ; i Brentadori ; gli Ortolani ; i Facchini ; i Ciavatti- ni ; i Cavagnari ; i Corrieri . VIGEVANO. 34 Nella Citta di Vigevano tutti i Mercanti , e tutte le Arti , fenz' or- dine di Precedenza , una fola Uni- verfita , da XL. Uomini , che ogni Anno fi rinnovano , compofta , rap- prefentano : del loro Corpo due Uffi- ziali fi eleggono , col Titol di Sindici diftinti , die agli Affari di effa Uni- verfita invigilitno . Altri otto , Cen~ p a v 1 A. Le Arti della Citta di Pavia coll' ordine , che fegue , procedono ; vale a dire i Mercanti di Panno \ 1 F&tfla- gnari ; 1 Mercian ; i Sarti ; i Cal%p- laj ; i Beccaj ; i Formaggiari , i Pe- fcatori ; i Navaroli ; i Legnamari ; i Muratori ; i Mugna) ; i Tejfitori ; i Fornajj i Pellicciaj ; i Ferrari ; \ Cal- deraj t i Brentadori ; i Tofmdori ; i Ricamadoriy i Barbieri, e i Lattari. CAPITOLO VII. Delia Treceden^a tra Prof effort delt Arte hAtl'ttare in genere 5 e traCrifliani in particolare . PRima di entrar'in Difcorfo fopra le Controverfie , che queflo Capi- tolo riguardano , di premettere lafciar non voglio , che , con parlar prima de* Profeflori delle Arti nel precedente Ca- pitolo efprefle , come quivi ho accen- nato , di preferir quelli a gli altri , di cui ora andiamo a difcorrere , non mi fono intefo , ma 1' opiraone di quel Scrittori ho feguitata, che dopo il pri- mo luogo a 3 Succeffivi T ultimo preferi- fcono . La Milizia, come nel Capitolo XX 11. della Parte I. del Trattato della N obi ltd accennai, per nomegenerico fi prende, che a tutte le cofe animate fi applica ; il perche fi dice : Militia efl Vita Mominis , Militat omnis Amans , Militat in Silvis catulus . L'Ar- 36 5 9 ^ DtfZfe Precedence U Arte della Guerra tra* Roman! in Togata , ed Armata fi diftingueva . La prima , come in detto Trattato parimente accennai , in difputare con- fifte , e quefta , le cui Armi , come fappiamo , ne' Libri , da' quali razio- cinj , ed argomenti , per fuperare gli Awerfarj , fi riftringono , al noftro prefente affunto non fi adatta : La ieconda dalla forza del Corpo , dal Coraggio , dalla Sperienza , e dalla prudenza dipende : ( la fortuna perb anch'efTa la fua parte vi ha: ) Spa- de , Archibugi , Mofchetti , Canno- ni , ed altri Stromenti marziali quel- li fono , con cui le ragioni de' Con- tendenti li fperimentano ; ma , quan- do fenza giuftizia fi adoperano , la Guerra piu di Fiere , che d* Uomini propria fi ftima . II perche alia Guer- ra ricorrer non fi debbe , che quan- do gli Awerfarj , pofto in non calc il giufto , di dar orecchio ad amica- bili Accomodamenti ricufano , e di quel la nel detto Trattato della No- bilta ancora parlai. 3 Ma , prima d'entrar'in arringo per conto del noftro afTunto , convien an- che premettere , che , fendo la Mi- lizia armata nome generico , che in Marittima , e Terreftre fi diflingue ," e 1' ultima in Equeftre , e Terreftre fi fuddiftingue ; onde fovente avvie- ne , che tra' Marziali , di gloria avi- di , per conto di Precedenza fi con- tende : In queflo Capitolo pertanto in primo luogo efamineremo , fe , gene- lalmente parlando , la Marittima , o pure la Terreftre preceder debba : Indi , diftinguendo 1' ultima , come fi c detto , in Equeftre , e Pedeftre , dclle prerogative , che a Corpo per Corpo , ed a ciafcuna Carica , tra* Criftiani competono , diftintamente fi parlcra : Nel feguente Capitolo , cor me nelle Armate Ottomane fi prati chi , con diftinzione altresi vedremo. 4 Per comprender dunque , fe la Ma- rittima , o pure la Terreftre preceder debba , di cercare , fe V una di efTe all* altra fubordinata fia , bifogno non v' h , mentre , fe talc fubordinazione vi fofle , il cercare a quale di efTe la Precedenza competefTe , inutile fa- rebbc : Ma , fendo efTe , V una dall' altra indipendente , fi cohfidera, che , cosi T una , come Y altra , la Con- fervazione de J Principati riguardano ; non gia V una Y altra di efTe , fe norr per modo di reciproco . ajuto , che , come quello , che il bene folamente del Principe riguarda > fubordinazione dire non fi pub . Egli e ben vero , che , ammeffd , 5 che in quelle azioni , per cui perico- lo maggiore ad incontrare fi va , pre- cauzione anche maggiore , ed altre qualita , come appreffo diremo > fi ri- chieggano , pare , che alia Milizia Marittima fopra la Terreftre la Pre- cedenza competa ; mentre , chi non fappia , non v* e , che in Mare peri- coli maggiori che in Terra , s' incon- trano ; poiche quivi non folamente co- gli Uomini fi combatte ; ma anche a quell' iftabile Elemento , alia forza de' Venti , che Y Umana prudenza , e deftrezza fuperano , far fronte con- viene ; il perche , per poterfi difen- dere , coraggio , fperienza , induftria , e vjgilanza infieme unite inceffante- mente fi richieggono . Onde avviene > che Uffiziali per le Armate di Ma- re , veramente efperti , molto piu ra- ri , che per quelle di Terra fi trova- no ; e i primi anche in Terra coman- dar- ponno , che per lo contrario di rado fi da : Ed ammefTo , che, dove perfezione maggiore fi trova , quivi Dignita altresi maggiore dire fi deb- ba , pare , che a' primi la Preceden- za negare non fi pofTa. Alle addotte ragioni perb Oppofito- i ri non mancano '. Colle Flotte marit- timc non gia , dicon'effi , ma cogY E- ferciti Terreftri gli Stati, e i Regni fi conquiftano , e fi conferva no . Che > febbene per parte de' Difenfori delia Marittima fi pub rifpondere , che an- che colle Flotte le Fortezze fi efpu- gnano , fi replica , che cib per conto di quelle , che fulle Spiagge del Mare fi trovano , avviene , per conto delle quali in poco numero pub verificarfi : Che tutto cib , che , per foftentare le Flotte , fi richiede , dalla terra fi pro- duce ; ed in quelle s* introduce . Quanto a favore della Milizia Ter- j reftre fi e detto , tutto e vero ; ma , cib non oft ante , pare , che a favore della della Marittima la Quiftione rifolver fi debba , mcntre colle Flotte , com' e noto , nuovi Mondi fi fcuoprono , e fi conquiflano : Citta. , non folamente fulle Spiagge de' Mari fi efpugnano ( chc moire veramente non fono ) ma Regni , ed Imperj ancora fi foggioga- no , come quei del Peru , del Meffico , del Brafile , della Nuova Francia , o fia Canada , oltre tanti akri Paefi , fede ne fanno . Quivi tutte le forte di Metalli , Droghe , c tante altre co- fe preziofe , airUman vjvere , fe non tutte necefiarie , utili almeno fi trova- no , che noi , fe da quei Paefi non ve- niffero ., non avrefiimo . $ Si confidera ancora , che nelle Ar- mate Terreftri molti C/omini vili , e codardi , non per altro , che per pre- dare , arrojanu , onde ne* pericoli , potendo , defertano . In Mare , chi coraggio , e ftimolo di gloria non ha , non fi cimenta , ben fapendo , che il fuggire , piu che il cimentarfi , peri- colofo riefce . Ognuno parimente ben fa , che la Caduta di una Piazza , a! Mare vicina , un gran Continente fe- co porta . Se in Mare a' Nemici una Sconfitta fi da , nuove Flotte nel cor- fo di centinaja d' Anni difficilmente in- fieme fi rimettono . La formidabile Potenza Ottomana , dopo la famofa rotta alle Ifole de'CurzoIari dalle Ar- mi Criftiane , fin dal 1571. , ricevuta il ridice ; mentre fin qui , come me- glio nel feguente Capitolo vedremo , le file gia terribili forze marittime nel priflino ftato rimefie non ha . 9 La Francia per la nota Sconfitta nel Decorfo Secolo ricevuta le piaghe aper- te tuttavia porta : La Spagna , fotto Parte IV. Cap. VII 39$ Ma , alia Terreftre paffando , non 10 y c , chi non fappia , che , w.^ , cos! la Kavalleria , come la Fanteria , Tuna dall'altra indipendente , alia Cuflodia delle perfone de' Principi affiftono : co- si alia Confervazione , come alle Con- quifte de' Stati contribuifcono , Pari- mente fi fa , che , quando il Capita- no Generale d* amendue gli Eferciti per qualche Accidente non ordina , che T uno all* altro fubordinato fia , in competenza tra di Joro , ciafcun Corpo preceder pretende - I Fautori deirEqueflre , in vigore del Tefto (^) dicono , ad efla la Precedenza effer dovuta , perche per lo fuo efercizio piu cofe fi richieggono , che alia Pe- defire necerTarie non fono; vale a di- re , che , cosi gli Uffiziali , come ogni femplice Soldato , non folamente alia Confervazione della propria perfona , ma anche a quella del fuo Cavallo attender debbe , che per conto della Fanteria non fuccede . Che nell* E- queflre forza maggiore , che nella Pe- deftre fi richiede : Luciano ( b ) per tanto dice , ch'egli in competenza tra la Poetka , e Y Oratoria tanto piu la prima che la feconda apprezza , quanto neir ordine militare 1' Eque- fire in Concorfo colla Pedeftre prefe- rifce : E ne' feguenti termini fi fpie- ga : Quoniam non recufas y hac de re mecum collpaui , apparet , Te folam Poet team admirari , [olutam ratio- nem prorfm contemner e , Shut Eques Peditem p vendofi venire a prova d* Armi tra un Soldato di Kavalleria , ed uno di Fanteria , quando quefli di merito il Regno di Filippo II. come fappiamo I tale non fia , ficche con tal mezzo la famofa Flotta , Invitta chiamata da* foli Venti diffipata vide ; onde la Regina Elifabetta , air ufo de' Roma- ni , il Trionfo celebro , e gl' Inglefi alcur^e monete coniar fecero , col mot- to : Venit , Vidit , fugit . Nel princi- pio del Corrente Secolo , merce la Sconfitta nel Mare di Sicilia ricevu- ta , quel Regno , pacificamente ere- ditato , infelicemente perdette . all' inferiorita del fuo grado fupplire non pofia , per Campione combacter debba. Per parte della Fanteria fi rifpon- de , che la Kavalleria in ogni luogo , come la Fanteria , agire non puo : 1* ultima per tanto al Principe piu uti- le doverfi dire ; e a quella , che piu utile effer fi riconofce , fopra la men' utile la Precedenza efler dovuta . Si ag~ ( a ) L,t,C,De Equip, Di&n, lib, \z, ( b ) Demofl, Encom. ( c ) De re mi lit. lib. 7. q. 13 n. 3. 594 Delle Precedence aggiugne > m fine della Guera effer few fare , per onorarlo , mentre qui quello dj acquiftare , ricuperare , e difender gli Stati , chc , fenza la Fan- teria , ottenere non fi pub ; mentr' efla quella fi e , che colle Scale fo- pra le Mura , o fulle brecce delle Piazze afcende ; e molte altre azioni fa , che in Guerra neceffarie fonp • e che la Kavalleria non pub fare. 12 Ma , perche nelle fuddette , ed in molte altre operazioni la Fanteria inu- tile riufcirebbe , fe dalla Kavalleria fiiftenuta non foffe ; Onde gli Ljfi , giufta le Situazioni de* Paefi diverfi fono, al folito proverbio ricorrer con- viene ; Tene , quod tenet ufus . 13 Difputandofi , fe la Vanguardia, o la Retroguardia dell* Efercito il luogo piu degno dire fi debba , Claudio Co- tereo ( a ) a favore della prima ri- •fponde ; dicendo che i Capitani delle prime Compagnie tra gli Antichi fti- ma si grande efigevano , che , per oc- cupare quell' Impiego , tra Competi- tor ad otranza fi combatteva ; e con ragione , mentre , a chi 1* occupava , non folamente V Onore della Cuftodia dell' Aquila era dovuto , ma ancora il Comando di quattro Compagnie di Soldati a quegli era addoffato ; il per- che quell' Impiego non ad altri , che a' Conduttori delle Legioni fi conferiva, fendo con quella loro confidato il ner- vo , e la forza di tutto P Efercito : Sicche la Salute della Repubblica da quella in certo modo a dipender veni- va . Fortifica il Cotereo la fua Sen- tenza, con metier' in Campo TEfem- pio di Uria , di cui nel Capitolo XL del libro IL de' Regi cosi abbiamo : fonite Uriam ex adverfo Belli , ubi fnelium eft fortijftmum 5 con che pare, che David a quel Capitano un' onore ben diftinto far volefle ; ma il profe- guimento della Lettera comprender fa, che il fine altro che quello di pcrder- lo non era , mentre immediatamente foggiugne : Et derelinquite cum , ut percuffus intereat : Egli e ben vero , che il Generale dell' Efercito , il moti- vo non fapendone , credette di dover vi pofcia fi legge : Igitur , cum Joab obfideret urbem , pofuit Uriam in loco , ubi fciebat , Viroi effe fortiflimos . Lodovico Mefyo nelle fue fygole Mi- 14 litari ( b ) per conto della propofta Controverfia cosi prende a dire : Co- lui y che comanda , aver a riguardo di far marciare di Vanguardia le Compa- gnie , e i Capitani piu experiment ati . II perche Paolo Giovio , parlando della Spedizione d* Ungheria contro' Turchi , cosi fcrive : Pontifici per combattere , la faccia verfo quello voltar debbe : In tal cafo la Retro- guardia , divenendo Pofto d' Onore , al piu degno parimente addoflar fi debbe . II Giovio ( e ) per tal Conro una notabile Contefa nell' Affedio di Padova tra due Capitani di fama grandiflima nata ( Profpero Colonna , ed Ugo Cardone ) ne' feguenti termi- ni ( a ) Dejur. & priqil. milit, cap.il. ( b ) Lib. 4. e. 5. f. 53. ( d ) Lee. cit.f. 544. ( e ) Lib.xx.f. i^.f.z.infin. ( C ) Z-^.44.^484. IS Parte IV Cap. VII. ni riferifce : Sid , dum pramijfts im- pedimentis Profperum , qui ex inftituto primum Agmen dutlare confuevijfet , ad capiendum , tenendumque iter bor- tarentur , fuborta efl gravis , ac deco- ra Contentio inter eos de Or dine Acie- rum ,. qua ( «r mihi videtur ) pro di- fciplina in reliquum tempus pro docu- mento ejje pojfet : negante [cilicet Prof pero , fe antecejjurum , quando fibi turn fojirema Acies certo jure convertenda in boftem frontis , lnftgnique ineunda Pugn* prtrogativa deberetur ( fi offer- vi ) Differebat enim acriter , Romani more , decus fuum tuendi follicitus , ex lege militari , nequaquam earn effe pri. mam Aciem , qua in itinere , inceden- te toto Exercitu , cateras omnes an- teiret ; fed earn omnino vocari primam t quf.m.\nu \ Parte IV. troverfia y non folamente tra la Rea- le di Francia , c quella di Spagna ver- fava , ma anche tra le Squadre delle medcfime Nazioni fi contendeva . I Capi delle Squadre Franzefi anche al- le Capitane aV Regni d' Italia prece der pretendevano : Dicevan' effi , chc le Capitane fuddette Reali piu non erano ; ma Capi di Squadre , alia Reale di Spagna fubordinate , come per conto di quelle de' Comandanti del- la Francia iuccedeva . *4 All* oppofizione fuddetta per parte de'Spagnuoli fi rifpondeva, che le Ga- lee de' Comandanti Franzefi il Titol di Reali giammai non ebbero ; ed effi Comandanti di quello di Generali qua- lificati mai non furono, come per con- to di quelle de' Regni d' Italia , di cui appreno parleremo , cosi ne* tempi de loro Re Nazionali , come pofcia fotto 11 Dominio de' Monarchi Spagnuoli , era feguito : Ma fendo poi que' Regni fotto il Dominio del Regnante Augu- itiffimo Carlo VI. ftati uniti , tale di- fputa cefso. 1$ Ma , alia Francia tornando , cofa incontraftabile fi e , che quel Grande Ammiraglio , Titolo , che a quello di Generaliffwio , a D. Gio: d' Auftria in congiuntura della famofa Battaglia all'lfole de'Curzolari, conferito, cor- rifponde , a* Generali tutti , cosi d* Armate grofle , come fottili precede. Prefentemente , come fappiamo , il Kavaliere d* Orleans , Gran Priore di Francia , della Carica di Generale del- le Galeedi quella Corona, con tutte le anneffe prerogative infignito fi trova. ^6 Di offervare lafciar non fi debbe , che fino a tan to , che la forza mag- giore delle Armate marittime ne'Le- gni a* Remi ( val« a dire nelle Ga- !ee ) fu riftretta , il Generale della Reale fopra tutti il Comando avea ; ina , feguita fintroduzione delle Na- vi da 60. 70. fino a cento Cannoni , per cui la forza tutta d'efle Arma- te nelle Navi appunto collocata fi trova , la Precedenza ne* Comandan- ti di quelle e (lata trasferita . I Co- mandanti de'Vafcelli di quella Coro na , ove Capi di Squadre non fi tro ▼ano , giufta f anzianita delle parti - colari Patenti precedono. Ateneo Tom, V. Cap. VII. ^97 Per conto de* Legni della Corona 27 di Spagna tra di loro , generalmente parlando , le Galee di una Squadra , Senfiglie chiamate , al Capo , che Co- mandante fi dice , fubordinate , a cui la feconda , che col Titol di Padro- na fi diftingue , la Precedenza ceder debbe , e cos) ne' Porti , come in oc- cafioni di Cimenti , giufta V anziani- ta di ciafcun Capitano , dopo quella del Capo fi porta : Quando i Regni di Napoli , di Sicilia , e di Sardegna da quella Monarchia dipendevano , con tale regolamento procedevano . Quando a quelle la Squadra di Ge- nova , de* Particolari chiamata , per- che da* particolari Padroni a quella Corona noleggiate , fi univa , quan- tunque il Generale di efia Squadra vi fi trovafle , ed egli il piu anziano Comandante, anche di tutte le Squa- dre fofTe, cosi la di lui Generalizia , come^tutte^ le altre della fua Squa- dra , perche rtipendiarie , dopo tutte le Spagnuole portarfi dovevano. Prima di paflare alle Armate Ve- 28 nete per conto di cio , che la Prece- denza concerne , avvertir conviene che i loro Comandanti in piu Clafli fi diftinguono ; vale a dire , Capi di Mare : Proveditore Straordinario d* Ax- mat a : Proveditore Or dinar io , pari- mente a" Armata ; Governatore de* Condannati : Proveditore del Golfo : Generale delle Galee delle tre Jfole ; vale a dire, Corfu, Cefatonia, e Zan- te , e Capitano Generate . Dopo il paflaggio de'Turchi in Eu- 29 ropa , i Papi , come fi e accennato , in Soccorfo della Repubblica , in Ma- re della Criftianita Pfopugnacolo , che piu di ogni altra Potenza alle lo- ro Infidie efpofta fi trova , cosi le proprie Galee , come altri ^Legni Battaglioni , e Reggimenti interi fo- vente hanno fpediti; come, fe a* tem- pi da noi remoti fi ricorre , fi trova mentre Clemente VI. in congiontura* dell* Afledio delle Smirne , focro il Comando d* Arrigo d' Arte , Patriar- ca di Gerufalemme, Cuo Legato, do- dici Galee fpedivvi . Quante altre fi. mili Spedizioni in varie Contingen- ze , e fegnatamente fotto i Pontifi- cati di Clemente IX. d' Innocent? XL Ddd 2 d* A- 30 3 1 598 Delk Precedence d' Alcffandro VIII- e di Clemente XL fieno feguite , anche per conto d' al- tri Principi , a' quali la di lei Con- fervazione molto im porta , la Storia il dice ; e da effa abbiamo , che tra' Comandanti di Varie Nazioni per conto di Precedenza Controverfie non poche inforte fono. II Garzpm nella fiua Storia Veneta riferifce , che , fendo giunte in foe- corfo della Repubblica le Galee Pon- tificic , e le Maltefi , tra* Comandan- ti di effa Repubblica , e queide'Le- gni Aufiliarj per conto di Precedenza Ippunto Controverfie inforfero . II proveditor General? Ord'mario in quelle Provincie il Supremo Comando eferci- tare pretendeva . II Generale di Mal- ta , opponendofi , diceva^, che le fue Iftruzioni portavano , ch* Egli ad al- tri che al Generalijfimo , ovvero al Proveditor Generak delV Armata , con autorita d> inalberare il Gonf alone del- la Repubbltca , ubbidire non doveffe : . Per ovviare ogni inconveniente , fu concertato , che , ficcome nella Na- vigazione le Squadre Aufihane in rao- derata diftanza del Corpo dell' Ar- mata del Proveditore Generale avereb- bon proceduto , cpsi in terra le Ope- razioni in modo praticar fi dovetfe- ro , che Controverfie inforger non po- teffero . Ma il faggio Senate , la re- nitenza del Generale di Malta pre- veduta , con fua Ducale al Cornaro che di quel tempo detta Canca di Proveditore Generale Ordinario eferci- tava , permife , che in quella Con- giuntura lo ftendardo di Capitano Ge- nerale alzar poteffe ; onde il bifogno di metter in pratica T accennata Con- venzione cefsb. Alejjandro Locatelli nel Juo Raccon- to Jftorico della Guerra Veneta in Le- vante dice , che il Doge Morofino , del Titol di Peloponnefiaco meritamen- te fregiato , volendo prevenire gl* in- convenient , che le altercazioni per motivi de* Cerimoniali feco portano , ordinb , che andando i Proveditori Generali a vifitare il Capitan Gene- rale , quefti , trovandofi. in Galea , fuori'della Scala di efTa gli Uffizia- li > e gli Alabardieri poftar faceffe ; ed'egli alia Poppa gl' incontraffe ; ed in partendo , alia Scala gli accompa- gnaffe : Che , dovendo le Vifite feguir fuori del Baftimento , la Servitu fo- pra la Scala fuori del Raftello com- pariffe : al principio della mcdefima i Gentiluomini fi trovaffero : fe in Ca- fa , nella fa la : il Capitano Generale , con altri Capi alia Porta della Ca- mera attenderli doveffe ; ed in par- tendo, fino alia Scala accompagnarli . Che co Generali Aufiliarj il mede- IV fim' ordine fi teneffe; con quefta diftin- zione perb , che al Proveditor Generale fi faceffe fpalliera colle Armi; fi bat- teffe il Tamburo ; fi faceffe moto coi- la Bandiera , e la Picca fi abbaffafle , non perb fino a terra: che to Generali Aufiliarj il medefimo Cerimoniale fi ufaffe , non folamente dalla Guardia del Capitan Generale , ma anche da tutti gli altri Corpi di Guardie d J Ar* mate di Terra : che a 5 Governatori , Generali , Conduttori di> Squadre la Picca non fi abbaffaffe; e la Caffa non fi batteffe . , . Che a* Generali militari da- tutti i 3 J Corpi di Guardie colle Armi Spalliera fi faceffe ; ma che coll a Bandiera , o colla Picca moto non fi faceffe ; col Tamburo bensi . Co' Proveditori nul- la . Che a' Prelati , PuUlki Rappre- fentanti , si da mare , come da terra ; a' Luogotenenti Generali , e Sergenti , parimente Generali , la Spalliera colle Armi fi faceffe ; ma fenza batter Caf- fa , abbaffar Bandiera , o Picca . A* Governadori di Galeae , e della Ga- lea Generalizia fi faceffe Spalliera ; ma fenz'Armi . k' Sopr ace omit i nulla . A* Governatori di Piazze ] A* Sopranten- denti y e Sergenti Maggiori di Battaglia Spalliera parimente , fenz' Armi , fi faceffe . In ordine alia Precedenza tra' Va- $4 fcelli , Galeazze , Galee , Navi , ed altri Le^ni, alleSpedizioni in congiun- tura dell' Affedio di Corfu^ , dell' An- no 1716. fotto il comando di Andrea Pifani , Capitano Generale , feguite , ricorreremo . L* Armata allora coir ordine , che fiegue , fu difpofta : I. la Galea Proveditor a ordinaria d, Arma- ta : II. la Galea Proveditor a de Con' dannati : Indi quelle de* Sopraccomiti , giufta T ordine della loro anzianica , come Parte IV Cap. VII. come il Cepolla ( a ) fcrive , tra'SoI- dati praticarfi . Pofcia quelle della Co- rona di Spagna , pari men te per ordine di anzianita: Succeflivamente la flraor- dinaria d* Armata : La Baflarda del Capitano Generale . La Generalize di Malta : La Padrona Reale Pontificia : la Padrona di Malta : a quefte le al- tre Galee Pontificie fuccedevano ; indi le Malt eft; le une dopo le altre per or- dine fimilmente di anzianita . La Ga- hazxa Capitana > e la Galeazz* Padro- na . 3 5 Mettendofi le Galee alia Vela , la Ba- flarda del Capitano Generale prende il primo pofto , e quando eflb Capitano vi monta , prende il Corno deftro : la Generaliz'ta di Malta il finiftro ; a cui la Padrona Reale Pontificia fucce- de: a quefta la Comandante di Spagna: appreflb la Padrona di Malta : SucceC- fivamente le altre Pontificie , per ordi- ne altresi di anzianita : Per conto delle Spagnuole , e delle Maltefi il fimile fi pratiea : Dopo la Straord^aria d* Ar- mata , feguitata dalle Galee de* So- praccomiti , anch' efte per ordine di an- zianita fpalleggiate dalla Galeazz* Ca- pitana , e dalla Governatora ordinaria , rimurchiate , ciafcheduna da due Ga- lee de* Sopraccomiti . 3*> Difponendofi le Navi in Cordone , dalle Galee , giufta V ordine della loro anzianita , vengono rimurchiate Quan- do fi difpongono in ordinanza di Batta- glia , per combattere , due linee fi for- mano ; alia tefta di una di efte prende pofto la Baflarda Generaliz'ta > feguita- ta dalla Generaliz'ta 'di Malta ; dalla Padrona Reale Pontificia ; dalla Padro- na di Malta ; indi per ordine di anzia- nita dalle altre Pontificie , Maltefi , e Spagnuole , alia cui tefta la Capitana Galeazz a fi trova : Alia tefta della fe- conda linea prende pofto la Governato- ra Capitana a" Armata , feguitata dal- le Galee de* Sopraccomiti per ordine di anzianita , a cui la Proveditora ftraor- dinaria > parimente d y Armata , fa fron- te. 37 La mozione dell' Armata , e la pre- rogativa di metter' i Segnali al Gene- Cap.ru. 399 rale di Malta b rifcrbata , di concer- to pero collo Straordinario d' Arma- ta . Navigando V Armata grolfa, dal- la fottile poco diftante , gli ordini dal Capitano Generale al Generale di Malta in voce fi fpedifcono ; do- vendo poi 1? una dall' altra molto al- lontanarfi , gli Ordini dal Capitano Generale a quello di Malta parimen- te , ma in ifcritro , fi fpedifcono : Per T efecuzione di quelli eftb Gene- rale di Malta con lo Straordinario d* Armata per buona regola pafia paro- la. Di foggiugnere lafciar non voglio ,,38 che il Dolfino , Capitano Generale , prima d' efter promofTo a quella fu- prema Carica , fopra le Navi fern pre avea militato , lafciando il Comando dell* Armata fottile al Generale di Mal- ta , non voile combatter fopra la Reale- Veneta , ma parimente fopra le Navi ; Ne di foggiugner ancora lafciar fi deb- be , che ne* Mari del Mediterraneo il Generale' della Reale di Spagna , e quello delle Galee , il Generale delle Navi deW Oceano falutar debbono . Prima di tornare alia Milizia Terre- 39 ftre , non voglio lafciar tampoco di dire , che generalmente la Squadra di Malta , quando con altre Squadre , che lo Stendardo Reale fpieghino , ad unirfi portal! , dovendo prender Pofto , la Capitana della Religione della Reale il lato deftro occupa: le altre di lei Ga- lee alle Padrone Reali il luogo piu de- gno cedono: indi la Padrona fubentra, fucceffivamente le altre . Trovandofi la medefima Squadra 40 della Religione coir Armata Vene- ta , i Capitani delle Squadre di que- fta alia Capitana di quella il luogo piu degno cedono . La Padrona del Papa il medefim* Ordine tiene ; La fuddetta Pontificia per5 la Maltefe precede . Quando, cosi le Pontificie , come le Maltefi in Levante fi por- tano , le prime , trovandofi fenza lo Stendardo della Chiefa ,. falutano , e con pari Cerimoniale viene loro cor- rifpofto : Ma, quando efte Pontificie quello Stendardo inalberano , cosi dal- le ( a ) De Imper.tnilit. *lig.».y 4-oo Delle Precedence 41 ^ 43 le Maltefi , come dalle altre tutte de' J quegli per ordine di anzianita fucce- dono: Indi i Generali della Kavalleria: Principi Cattolici il faluto prima rice- vono . Dovendo unirfi Je Squadre fud- dette coir Armata Veneta , quefta , falpando , ad incontrarle fi avanza , e da quelle con triplice falva Reale , fa- lutata la Reale , con fimile faluto cor- rifponde . Quando la Squadra di Malta Tola naviga , incontrandofi con Baftimenti , da quefti prima il faluto riceve ; ogni volta pero ch' effi lo ftendardo Reale inalberato non abbiano ; vale a dire , che ful bordo il loro Generale non fi trovi ; poiche in tal Cafo la di lui Ca- 5itana da quella di Malta con quattro 'iri di Cannone falutata effer debbe .' Ed efTa con fette Tiri ordinariamente lifponde ; alcune volte con undici ; ed anche tredici . E tale difparita (i pra- tica , perche le Galee con Tiri pari ; le Navi con difpari falutano . Entran- do la Squadra della Religione in un Porto , nel quale il Vicere , o le Ga- lee Reali fi trovino \ cffa fquadra la Citta, o lo Stendardo , fopra la Galea Reale inalberato , falutar debbe , e con pari faluto debbe effer corrifpo- M. Quando un novello Generale della Squadra della Religione il di lei Go- verno intraprende ( che ogni biennio fuccede ) entrando effa Squadra oe Por- ti della Sicilia, ove non il Vicere, ma un femplice Governatore fi trovi , il Regio Stendardo debbe effer falutato , il Governatore pofcia a vifitare il Ge- nerale della Religione portarfi dee , il quale , or Capitani della fua Squadra a rendergli la Vifita fi porta. Molto di piu per tal conto potrei dire , ma , avendone gia parlato nel Capitolo XIV. della Parte II. del Trattato dell' Onore , lafcerb di maggiormente diffondermi . Alia Milizia Terreftre tornando , delle graduazioni delle Cariche , giufta i particolari ufi de* Paefi diftintamente parleremo .In Italia , come fappiamo, quella Carica Suprema fi chiama , lo cui Comandante del Titolo di Capitano Generale , o di Tenente Generale , fre- giato fi trova , e quegli fopra tutti gli altri Generali la Precedenza gode . Co- sl in Alemagna fi pratica; negli Eferciti Cefarei fegnatamente . I Marefcialli a a quefti quel della Fanteria , che dell* Artiglieria parimente fi dicono : e que- fti vanno ancora nell* Ordine della Ka- valleria , precedendo tra loro per ordi- ne di anzianita . A gli UfHziali fuddetti gradatamen- 44 te i Tenenti Marefcialli , cosl di Ka- valleria , come di Fanteria fuccedo- no : I Sergenti Maggiori Generali di Battaglia : I Colonnelli : I Sergenti Maggiori , col medefim' ordine proce- dono : I Capitani : I Tenenti : Gli A 1 fieri : I Cornetti , giufta la loro graduazione ,. feguitati da* Sergenti , Gaporali , e Sottocaporali com pari fcono . Si e detto , che i Generali della 4$ Fanteria anche dell' Artiglieria fi di- cono ; ma avvertir conviene , che T Artiglieria un Corpo dalla Fanteria feparato forma , i cui Uffiziali , be- come i Bombardieri , e i Minatori non da altri che dal loro GeHerale , e da' di lui Subordinati gli ordini pren- dono . Alcune Cariche , le quali il Politico , e TEconomico rjguardano , come fono il Prefidente , e '1 Com- meffario di Guerra ; gl' Ingegneri ; il Quartier maftro Generale , e i Com- meffarj della Probanda , altra prero- gativa di Precedenza non godono , che quella , che ad alcuni di effi per ragione del proprio Karattere milita- re compete. Per conto della Francia ne' Capito- 4% li VI e VII. della Parte 111 di quefio medefimo Trattato varie cofe in ordi- ne al Militare fi'fono gia accennate : Per conto di cib, che il prefente Ca- pitolo concerne , foggiugneremo , che il Conteftabile , anticamente Maejiro de* Soldati detto, il primo poftooccupa: quando il Re tale Carica gli conferi- fce , la Spada d* Oro per diftintivo confegnandogli , dice: Accipe Santlum Gladium , cum quo dfjicies Adverfa- rios Populi mei'. God'egli in quel Re- gno la Precedenza , come alcuni di- cono , anche fopra '1 Prefetto al Pre* torio , Cancelliere volgarmente chia- mato , di cui in detto Capitolo VII. fi e gia parlato ; altri pero il contra- rio dicono ; ma colle accennate di- ftinzioni proceder conviene . I Luo* 47 I Luogotenenti Regj in quel Regno per conto degli Aff'ari loro cornmefli , e della Condotta di qualche Efercito , tutti gli altri.Perfonaggi , quantunque loro maggiori , i Prineipi fteffi non ec- cettuati , precedono ; e da efTi un' efatta ubbidienza efigono : Tali Perfo- naggi pertanto , quando quegli compa- rifeono , debbon leyarfi in pie , e far loro riverenza ; e tanto in federe . , quanto in camminare , i primi luoghi a'medefimi cedere . Cos! infegna il Ce- folla (a) il quale foggiugne , tale re- gola anche allora procedere , quando i Subordinati di em" Luogotenenti , cosi per conto di autorita, come per conto di Dignita , nobilta , e ricchezze; de' medefimi Luogotenenti per altro mag- giori fieno ; purche al Sovrano inferio- ri ; mentre gli Uffiziali di quel rango , dal Sovrano appunto immediatamente dipendendo , ad ogni altro preceder deb bono . 48 Per conto de' Prineipi del Sangue di quel Regno fa per conviene , che , quando nelle Regie Truppe Impiego prendono , nella prima Campagna alia Carica di Maeflri di Campo vengon pro- moffi . Indi al Comando della Kavalle- ria : da quefta a quella deW Efercito pafTano . Nel Campo hanno fempre la loro Guardia , a quella de'Marefcialli di Francia confimile , da' Reggimenti piu ^nziani , prima di formar quella d'effi Marefcialli fee 1 ta . Avanti V ar- rivo de' Prineipi all' Armata la Guar- dia fuddetta alia Porta del loro Quar- tiere poftata gia. trovarfi debbe . 49 II Gran Prepofto delle dette Regie Guardie anch'effo prende il giuramento nelle mani del Re nel Gran Con figlio in qualita. di Conflgliere di Stato ha luogo . In occafioni di Viaggi di quel Monarca , gode la prerogativa di fce- glier il fuo Quartiere dopo quello de' Prineipi , de' Duchi , e Pari , e d' al- tri Grandi UfHziali della Corona . In tali occafioni per conto di tutto cio , che ,le diftribuzioni de' Quartieri con- cerne , egli difpoticamente comanda : Medianti i fuoi Luogotenenti a tutto Pane IK Cap. Vll. 40 1 cib , ch e occorre ,. provede : E le Controveriie tutte , che nel Recinto della Corte inforgono.., egli privativa- mente decide . A' Luogotenenti fuddetti quegli fuc- 50 cede , a cui in Mare 1' autorita mag- giore compete , Ammiraglio chiama- to: Uffizio tra' Romani , per quanto il Cotereo ( h ) ne fcrive , non prima del Goyerno di Coftantino iftituito . II Porporato ( c) poU'Uffiziale Sud- detto , da effo llluflre chiamato , al Conte delle Cofe militari y che di la dal Mare fi fpediva,, paragona , per- che la fua giurifdizione in ordine a quelle cofe , che in Mare per quello la fua Provincia contiene,, fi eften- de : In Francia anticamente ire Am- miragli fi contavano ; ill. per YAqui- tania : il II. per la Bretagna : il HI. per 1' Jfola di Francia : Prefentemen- te un folo ven' ha ; e quefti prefen- temente e ij Conte di Tolofa , Prin- cipe del Sangue. Alle Cariche fuddette quella de' 51 Marefcialli di Francia fnccede , del- la cui erezione , e d'altre particolari- ta nel Capholo XXX IV. della Parte IV. del T rat tat de'Titoli gia parlai . Quando alcuno di e0i in una Citta entra , in cui il Prefidio fi trovi , quantunqu' egli di quella Provincia il Comando non abbia , con rnolti Tiri di Cannone falutato effer debbe ; ed avere la Guardia di Onquant* Domi- ni , comprefivi due Sergenti , ed un Tamburo , comandati da un Capita- no, da un Tenente, da un Alflere almeno , colla Bandiera prima del di \\x\ arrivo avanti il Quartiere pofta- ta : I Soldati t a Tamburo battente , debbon prefentargli le Armi e gli Uffiziali falutarlo. Ad un Marefciallo di Campo , quan- $2 do d' ordine del Re al Comando di una Provincia fi trova , ma ad altro UfHziale di lui Superiore fubordina- to , per fua Guardia quindici Uomi- ni fi affegnano , da un Sergente , ma fenza Tamburo , comandati : Quando poi al Comando in Capite di un Cor- Po ( a } )D* Imperat. mint V. prolmperatore col. 8. ( b ) De Magiftrat. Civil, th. J* Vrafd. Vrovlnc. ( c ) L,i.C«I. i0l Efemp. 9. /. De Of. ejus s cut mandatur . 402, po di Truppe fi trova Guardia in trent' fotto il Comando la di lui Uomini confifte di un Ufhziale col Tamburo , chc , quand' egli paf- fa , batte la Cafla . Se poi eflb in una Piazza col Titolo di Governatore fi trova , T Uffiziale fa metter gli Uo- mini in Spalliera , col Fucile in Spal- la ; ma il Tamburo non batte. 53 I Brigadieri, giufta 1* anzianita del- la loro promozione al Colonnellato , precedono . Se , dopo efTer ftati rice- vuti in qualita di Maefiri di Campo di Kavalleria . Fanterla , o de* Dra- goni , al Comando di un altro Cor- po di gente paflaho , V anzianita del- la loro prima Carica tuttavia riten- gono ; e fienfi di Kavalleria , di Fan- teria , o de* Dragoni , colla Preceden- za dal giorno della Data della prima loro promozione marciano . Un Bri- gadier? , trovandoli nel Campo , col- la fua Brigata , per Guardia died Uomini , fotto il Comando di un Ca- porale della medefima fua Brigata aver debbe : Ma , quando in una Piazza , fotto altro Comandante , fi trova, tampoco la Sentinella alia fua Porta pretender non pub . Dovendo cgli portarfi a vifitare qualche Polio , un* Uffiziale la Guardia in Spalliera tener debbe ; ma colla fola Spada , flando egli alia Porta col Picchetto. 54 Alle Cariche de* Marefcialli quelle de* Capitani per fentenza del Rebujfo {a) giufta V ordine della loro gra- duazione fuccedono : Cosi per con to de Subalterni dice doverfi praticare : ma Lodovico Mel^io ( b ) tiene , che per conto di Precedenza tra J Soldati , la nobilta delle Armi da efii maneg «iate attender li debba : Che , fendo la Lancia dell' Archibugio piu nobile , il Capitano di efle Lance , quantun- que , cosi per conto dell* eta , come Bell? UrBzio meno Anziano fia , fopra 'I Capitano degli Archibugieri la Prece- denza goder debba ( c ) Che per tan to il Comando delle Truppe a* Capitani parimente delle Lance in concorfo d'al- tri Capitani di Kavalleria dovuto fia . Delle Precedence A' Soldati femplici di Kavalleria paflando , gli Scrittori vogliono , che in Dignita coftituiti s* intendano ; e che per cio dopo i Clariflimi colloca- ti efTer debbano . Onde per teftimo- nio di Giovenale , Suetonio , ed altri tengono , che anticamente tali Solda- ti nel Teatro il XIV. grado occupy f- fero : e come nel Capitol XI J. della Parte 11 del Trattato della NoViha~ gia difli , deir Gnore dell' Ancllo d* Oro fregiati comparivano. Altri Soldati , a cui la Cuftodia della perfona del Principe e commef fa; il perche di Guardia del Corpo il Titol portano , con quello di Kava- Heri fi diftinguono ; onde per ragione di tale diftintivo , oltre i Privilegi , che l'Arte militare per fe fteffa feco porta , di una certa Dignita a queK la degli altri fuperiore fregiati fi con- fiderano ; e con ragione , mentre alia loro fede la cofa piu preziofa appog- giata fi trova : il perche anticamen- te , come un* Anonimo in un Configlio del Farinaccio , in numero il 94. rife- rito , fcrive, al bacio del Vicario del Prefetto al Pretorio fi ammettevano ; e chiunque effi non onorava, una Spe- cie di Sacrilegio a commetter veni- va .(d) Ma , pofto che la Guardia del Principe di due Compagnie di Solda- ti formata fia , Y una di Perfone no- bili , fenza ftipendio , e fenz* obbli- go di continuo fervigio •, T altra di Soldati Gregarj , ftipendiati , e "con obbligo di fervire inceffantemente , il Ciriaco con una fua erudita Quiftione cerca , a quale di efTe fopra V altra la Precedenza com peter dire fi deb- ba : e confiderandofi , che ogni Uffi- zio 3 o Dignita tre gradi , o ordini principali contener debbe , in vjgore di cui tra quegli , che in pari Di- gnita , o Uffizio coftituiti fi trova- no , la Precedenza fi da : vale a di- re di quegli , che il proprio Impiego 35** 56 57 attualmente efercitano ; degli altri che non di continuo, ma in eerte oc- cafioni V efercitano ; c degli altri fi- nal- ( a ) L.i.C.D* Cemit. rti mi Jit. ( c ) Ltc.titjib. i.(. 6,f. 16. in fin. ( b ) Reg.milit.lib.i. c .x.inprinc.f. 36- ( d ) L. i . C. di Domsfi. L. 1. C. utdignit. Or da few. lib. i z . ( b ) L.i.C. loe. ett t ( C ) Dec. i.e A .p. i. ( a ) Conf6^.H,6. C ) Cenf.ei 5 .n. i 24 . ( f ) D«. j. # 4 • g \ ST?- m f gn - Co ^- "- 1 * 1 - ( h > P - «• Q ° H f d - 7- \ \ n >f* eud - lih - *• tiu W is ditmturdux. n. 57 .f. z 35. ( K ) Offtrv. l.z.c. of. 1 ) Conf. j 6. ». z 4 . e 8 9 . ( m ) 2V. z 5 . n ) Cottf. g 4 . «, , 2 . Vol. 1. ( o ) Conf. 34S. n. 26. p ) L. z. V. Inter Adminiftratores C. at Dignit. Ordofervitur lib. 12. q ) Al ». 6. (r ) D./.I. lot. tit. Ivi Odofred. V. ultimo quia ptteft. dubitai-i f. 65. Lues de Ven- »* avanti tl n. 1. V. Adbuc. inter Adminiftratores Cujac. f. 480.^ & liluflribui Adminifiratoribus $ ) Dec. 3 6 5 n . z. ( c) L.i.in fin. C. de bis qui ban. ced. pof U ) Deprocejf. Exec. p. 1. c. 6. ». x 5 z. ( x J Difc. 1 86. n. zj. efeqq. y ) Dec. 365. n.z. ( z ) Dec.izg.n. s .p. \. ' J n a a ) Conf. 4$. n. S . ( b b ) Cap. Aptjtelic* 6. deprivil. lib. 6. QC ) N. 5 .gl. ( dd ) Cap. per tuas n. 7.V. Subdiaconut de major. & ohed. e e ) N. 1. V. nota bene ( f f ) Conf. iz6. verfo i I fine V. baefcribere volui gg ) De Nobil.c.zo. ai, ( hh ) Conf. 638. n. 28. (11) Dm/, lib. }.f. 148. ( k k ) L. Quodfavore 6. C ^ J^jtf, */«-»«r jO. i/# «#/«». 6f #%. 4 diremo , * che il Luogotenente del Gran S igno- re , da* Turchi Vifir Agen chiamato , da noi col 1 Titolo di Gran Vifir di- ftinto , il primo luogo occupa : Alia di lui perfona tutta F autorita 1 , e' tutto 1' arbitrio da quel Monarca fi comunica : la Carica ,-di cui a par- lare andiamo , non prima del Regno di Amurat III. fu iftituita ; e allora fegui , qnando quefti , in per- fona alia Conquifta di Andrinopoli portofli : Uni egli a quella Y altra di Generate delle fue Armate : Qua n do 1' Uffiziale fuddetto di quella il poftef- fo prende , altra Cerimonia il Gran Turco non pratica , che quella di con- fegnargli i Regj figilli , ne' quali il Nome di eftb Monarca impreftb fi vede , che quel Miniftro al Coll© fempre appefi porta. I Delk Precedent e In .vigore di tale diftintivo , poua 2 in non cale qualfTfia oppofizione , da- gli Ordini di effo Vifir tutto dipen- de : Quando if Sultano con effo liai familiarmente parla , del Titol di ■ Lala r ©riori* i, che lo fteffo che Go- ve mat ore > , Se' Protettore • fignifica . Trattafi egli con fplendore^ e magni- ficenza si ftrepitofa , che la grandez- ia del Sovrano comprender fa . Altri Uffiziali . vi _fono , che col Tkolo di Vifir del Banco , o del Configlio fi di- .ItingUon© ; Perfone tutte gravi , e nella Joro; Leg^e verfate , tche prima altre riguardevoli Cariche lianno fo- flenute .... Intervengono efti coJ Primo Vifir al D'tvano ; ma Voce delibera- tiva non hanno , fe non quando a quegli cosi pi ace ; : Hanno bensi la fa- coka di apporre il nome del Gran Si- gnore nelle Spedizioni, che'di fuo or- dine fi fanno. Tra Urfiziali , e Domeltiei del l Gran Vifir piu di dtiemiJa Perfone fi contano : quand'egli in pubblico com- parifce , per diffrntivo iopra il Tur- bante due Aironi porta , di diaman- ti , e d' altre Pietre pftziofe' arrie- chiti : ( II Gran Sighore tfe ne por- ta ) da un Uffiziale con gran Bafto- ne e preeeduto , nella eui fommita un Bottone d' Oro e coliocato ; e da quello tre I Code di Ca^allo pen- dono : diflintivo ancbe a Bafja di Ba- bilonia , e del Cairo permefib , a dif- ferenza degli altri , dal cui Baftone una fola di quelle Code pende : I primi due fopraccennati Bafja , quatt- do con foddisfazione del la Corte fer- vono., fpirato II tempo de' loro Go- vcrni , alia Carica di Vifiri del Confi- glio fi promovono ; e col Primo Vifir al Divano fi ammettono : Magiflra- to , che ne' giorni di Sabbato , Do- menica , Lunedi , e Martedi nel Ser- raglio fi raduna : ne gli altri oiorni . alia riferva del Venerdi , ( da' Tur- chi venerato ) in Cafa del Vifir il tiene : Ed egli , che la perfona del Gran Signore quivi rapprefenta , in qualita d' Intei'petre della Legge fi con- >- ( a ) L.fia. C. Dt Of. div.Judic. Vafq. Quaft. lllufir. praf. n. i jy. ( b ) Dee. 36. ». iz-(. z. ( c ) Conf.69. ». 31.r0/.a. Parte IV. Cap. Ultimo. confidera . II perche i Litiganti , quando da gli altri Tribunali declina- no , colla di lui permiflione al fuo ricorrono. 4 Quando il Primo Vifir al Divano fi porta , da numero grande di Cbia- ax , col loro Capo , ad un' altro Cor- po d' Uffiziali Mutafaracd* chiamati , lo cui Impiego non in altro , che in accompagnare il Miniftro fuddetto a quel luogo verfa , viene corteggiato . Subito ch' egli fi e pofto a federe , gli affari fi propongono ; difcufli , fi dccidono ; e quando d' importanza grande fi conofcono , eflb Primo Vi fir folamente n' e il Giudice : ma , fenza 1* approvazione del Gran Signo- rc y fopra la Vita de' Bafcia non ha giurifdizione ; ne i Giannizzeri pub punire , fenza che i loro Capitani partecipi ne fieno ; i loro privilegj cosl portano . Quando alia fua Abi- tazione fi reftituifce , una infinita di Popolo , con acclamazioni di gioja , il feguita. 5 Grande , come fi e accennato , e T autorita del Vifir ; ma , commet- tendo eflb qualche grande ingiuftizia , quegli, che aggravato efler pretende , cntrando nei Serraglio con paglia ac- cefa fopra il Capo , a] Sultano con liberta la fuppofta ingiuftizia efpone , c T efpofto fufiiftendo , quel Monar- ca il Vifir* rigorofamente caftiga . Ri- ferifce Ricaud nella fua Storia dell* Jmperio Ottomano , ehe il Kavaliere Tommafo Bondyfb , trovandofi in Co- itantinopoli in qualita d' Ambafciado- re d' Inghilterra, da* Mercanti di fua Nazione fugli rapprefentato , dal Vi- fir con angherie efler' opprefli ; que- gli , altro riparo non trovandofi , ri- corfe alio fpediente di far porre fo- pra gli Alberi de' loro Vafcelli delle Pignatte con fuoco d'artificio; e get- tar T Ancore in vicinanza dell' Arfe- nale, affinche il Sultano , vcdendole c di tale novita la cagione chieden- do , alle angherie il dovuto riparo dar facefTe : Ma , che il Vifir , avu- tane notizia , e percib della propria rovina dubitando , 1' afFare air arnica- bile accomodo . 1> Alia CJarica di Vifir quelle de' Be. glierbeys o Maeftri di Kavalleria, fuc- Ateneo Tom. V. 405 cedono , da Ricaut all' Arciducale d* Europa paragonate ( tra' Turchi in noftro Linguaggio Signori de' Signori fr chiamano ) da quegli, che le occupa- no , come vedremo , molti Contadi dipendono , de' quali gli Uffiziali ad efli Beglierbeys fubordinau , col Titol di Sangiacbi , o di Beys-Aga diftinti , fono Governatori . A ciafcun Beglier- hey il Sultano , per fegno d' onore -, tre Infegne , dagli Gttomani Tug , chiamate , confegna , che in un Ba- ftone con Porno dorato ed una Coda di Cavallo appefa, confiftono: a que- fto diftintivo quello de' Sangtacbi b confimile: da quello de'JS*^ due Co- de , come fi e accennato, pendono. Affinche con facilita comprender fi 2 pofla , che numero di Soldati quella Potenza in occafioni di Guerre in Campagna metrer pofla ^ come ;Ii di* ftribuifce , e 'I loro foldo da che fi ca- vi , a* Governi de a Beglierbeys , e de' Sangtacbi , pofcia al numero de' Solda- ti ,che ciafcun di loro a fomminiftrare alia Porta e tenuto , un 5 occhiara dare- mo . I Governi de' Beglierbeys in due Clafli fi diftinguono : quei della I. al nome fuddetto l' altro d' Hafili unifco- no: la II. coll'aggiunto di Siliane fi di- flingue : Gli Aflegnamenti di quei del- la I. Clafle dalle rendite di alcune Cit- ta , Borghi , e Villaggi , al Governo di ciafcun Beglierbey fubordinati fi fi- cavano : e tali Governi al numero di venti afcendono ; e fbno il I. quello dell' Anatolia , anticamente Afia mino- re chiamata ; da efla quattordici Sam* giacbi dipendono : il II. della Carama- nid , ne' tempi andati fottonome di Cu licia conofciuta , alia quale fette San- giacbi fubordinati fi trovano : il III. della Mefopotamia , o fia Dianbebir , con nove Sangtacbi , ed altri cinque Uffiziali , da' Turchi Hukimmer detti, vale a dire Governatori liberi: il IV". di Damafco , in lingua Turca Scbam chia- mato , governa : Da eflb fette Sangia- cbi dipendono : il V. e quello di Sinai , Citta della Grande Armenia , con fet- te Sangiacati.: il VI. d' Eryum a'Con- fini della Georgia ha I'amminiflrazione con undici Sangiacati : il VII. e quello d' Wan , o Van , Citta della Media r con quattordici Sangiacati : V VI II. di E e e 2. Tbe - 8 406 Delle Precedence Tbebildir a' Confini della Georgia pari- I cui avendo la Porta perduto il Paefe \ mente fituato , ha il Gbverno ,• da ef- nulla di particolare fi pub dire: il V fo nove Sangiacbi dipendono : il IX. e ~ ! J H r quello di Scbecberezeul , nell' Affiria y con venti Sangiacati ; il X. di Aleppo , dal quale fette Sangiacbi dipendono . J' XI. e quello di Maracb , vicino all* Eufrate tra la Mejopotamia , ed Alep- po , da* Turchi Zulkadric chiamato , al quale fono fubordinati quattro San- giacbi .: il XII. e quello di Cipro , da' Turchi Kibros chiamato , dal quale fette Sangiacbi dipendono ; Quello di Tripoli di Sofia h il XIII. , da' Turchi Tarabolojcam detto , dal quale quattro Sangtacbi dipendono ; il XIV. e quello di Trabifonda , o fia Tprbozan j dalla cui giurifdizione Sangiaco alcuno non dipende : il XV. e quello di Kars , Citta vicina all* Egrum , con fei San- giacbi : il XVI, e quello di Ninive , o Jia Mufum , nell' Affiria con cinque Sangiacbi : il XVII. di RiKb , con fette Sangiacbi: il XVIII. di Romania in lingua Turca Rufnila detto , con ventiquattro Sangiacbi : il XIX. di Rupadam e governato dal Capitan Baf fa , o fia General? del Mar bianco , Ammiraglio della Flotta del Sultano . Ha effo Bafja il Comando di tutti i Luoghi, fopra de'quali in quel Conti- nente il Dominio Ottomano a* eftende; c da effo tredici Sangiacbi dipendono <: il XX. Govern© e quello della Bofna nella Mifta , ne' tempi andati in Libur- nia , e Dalmazia divifa , oggidi Scbia- vonia , chiamata; da quel Governato- re fette Sangiachi dipendono . Gli affegnaraenti de' Beglierbeys del- la II. Claffe dalle rendite delle Pro- vincie , da gli Uffiziali , dal Sultano fpeditivi governate , fi prendono ; il perche co'denari deir Erario del Prin- cipe ftipendiati , come vedremo , fi ponno dire . I Bafja , e Beglierbey coll' aggiunto di Saliane , diftinti, fono fei, de'quali il h e quello del Cairo , da' Turchi col Titol di Vifir contradiftin- to , dalla cui giurifdizione fedici San- giacbi dipendono : il II. e il Babilone- fi, che da' Turchi Bagadet fi chiama, c quivi venti Sangiacbi fi contano : il III, e quello di Terman , nell' Arabia felice : il IV. e quello di Habelecb , in Etiopia , confinante co gli Abijjmi , di e quello di Bofo , a' Confini della Per- fia, che confifte in una Citta maritti- ma, nel feno Perfico collocata , nelle Vicinanze di Biblis nella Fenicia : da quel Governo in altri tempi fedici Sangiacbi dipendevano ; ma pofcia il Turco tutto quel continente perdette . il VI. e quello di Lpbga , a' Confini d' Ormus nella Perjia , con fei Sangia- ,cki , Da quanto detto abbiamo fi com- prende , cosl la graduazione delle ac- cennate Cariche , come un'efatto conto della grandezza della Potenza , di cui fi parla. Per fa per poi il numero delle Truppe , che la Porta pub metter' in Campagna , conviene avvertire , che ogni Bafja in tempi di Guerre , per ogni cinque mila AJpri d* Entrata , che a molti Milioni afcendono , come a partita per partita Ricaut in vifta mette , di mantenere un Soldato a proprie fpefe 1' obbligo corre . II cita- to Scrittore foggiugne , che ogni Bafja e Beglierbey , per compiacere il Sulta- no , d' aggiugnervene mblti altri fi fa gloria , come nella Guerra d'Alema- gna il medefimo Ricant dice effer fe- guito ; fegnatamente per conto del be- glierbey di Romania, che, oltre la do- vuta quantita , diecimila Uomini mi- fe in Campagna. Quattro degli accen- nati Beglierbeys ; vale a dire d' Ana- tolia , di Babilonia , del Cairo , e di Romania , col Titol di Vijiri fi diftin- guono ; il perche fopra gli altri , che dal di della Conquifta , e del loro poffeffo fi graduano , la Precedenza godono . Avendo fin qui parlato delle Trup- pe , cohe rendite de' Feudi ftipendia- te , di quelle , che coll' Erario del Principe fi mantengono , ora parlere- mo : e per maggior ehiarezza pre- metteremo , che gli Spabt, da'Fanti , o fieno Gianni^zeri diftinti , pe' No- bili di quel Vafto Imperio fi prendo- no , fendo efli Soldati piu che gli al- tri civil menre educati : fi prendono ancora Fanciulletti tra' Criftiani ; e fi fanno ammaeftrare nelle Lettere , e nelle Armi : fi chiamano Figli del Gran Signore , e per eib in Dignua co- 9 io Parte IV. Cap. Ultimo. cofHtuiti ; crrengono pertanto Onori grandi ; in due Claffi diftinti : quei dclla I. ClafTe Silbatari fi chiamano ; gli altri dclla II. Spaboglari , o Ser- •vi dc* Spabl fi dicono . Quei della I. Gaffe portano la Cornetta Gialla ; 1' altra della II. ClafTe c Roffa : Gli Spabl di quefla ClafTe a* noftri giorni piil che i primi fi flimano , perch e quefti in una Battaglia feguita in Un- fheria dieronfi alia fuga , quei della I. ClafTe , foftenuti da Sultan Mao- metto , che alia loro tefta, fi mife , i Nimici con coraggio si grande afTa- lirono , che gloriofamente li vinfero : II Sultano pertanto in premio di fer- vigio si importante , ordino , che fo- pra la ClafTe de* fuggitivi Padroni la Precedenza goder doveffero , come tuttavia la godono. Gli Spabl Afiatici meglio che gli Europei cavalcano : gli ultimi perb , attefo il loro Efercizio nelle Guerre , in cui fovente fi trovano , piil Valo- rofi riefcono . Ma , perche fin dal tempo del famofo Kiuperli in varj cafi ribelliorii hanno tentate , per po- litica in poverta si grande ridotti fi trovano , che d' cfTer* anche battuti foffrono . I loro Capitani , commet- tendo delitti gravi , fi ftrozzano , e i loro Cadaveri in Mare fi gettano. Altre quattro Claffi di Spabl vi fono , delle quali la I di Sag-Ulefigj fi chiama : la fua Cornetta , e Bian- ca , e Roffa , ordinariamente alia de- ftra de* Spabaoglani procede : La II. ClafTe , de' Sol-Ulefigj chiamata , la cui Cornetta e bianca parimente , e Roffa , alia Siniftra di quclli marcia : La III. de* Sagurcba chiamata ; vale adire di Soldati di fort una , ufa la Cornetta Verde y e la deftra degli Ule- fug) occupa . La IV. col nome di Sol- gurcbk fi diflingue : la cui Cornetta e Bianca , e marcia alia Siniftra degli Ulefugj . Lc Leve delle quattro Claf- fi fuddette allora fi fanno , quando del loro fervigio bifogno cflervi fi crede : fono effi obbligati ad ogni for- ta d' operazioni : acquiflando merito , anche alle Cariche maggiori fi pro- movono . IJn altra ClafTe di Spabl , de' Mu- tafaratA chiamata , dal Serrraglio fi 4°7 fceglie ; e delle fuddette pifc. riguar- devole fi flima . II loro numero non piu che a Cinquecento in circa afcen- de : la principale occupazione di effi in fcrvire il Gran Signore confiftc , quando da una Villa ad un* altra fi porta . A* Spabl \ Gianni^eri fuccedono , 14 lo cui Corpo per lo piu confiderabil nervo deir Ottomana Potenza fi con- fidera . Quantunque effi da Ottomano I. la loro origine ricbnofchino , Mili- tia nuova fi chiamano ; e cio , per- che Amurat III. quegli fu , che le Leggi fopra la loro Educazione , c mantenimento promulgo ; molti Pri- vilegj ad effi concedette . La Storia de* Turcbi prima di quel tempo di tal forta di Milizia menzione non fa. Lo fleflb Amurat , per Configlio di 1$ Catradin , fuo Primo Vifir , altramen- te Kara-Rutbenes chiamato , dichia- r6 , che , per accrefcer , il numero di detta Milizia , di tutti i Prigionie- ri Criftiani il quinto fopra 1' eta di XV. Anni che , attefa la grande quantita d' acqua , che face-' vano y la maggior parte di effe nel primo Viaggio appena refifler pote : al loro ritorno pertanto tra Ie inuti- li furono collocate i ma di cib anco- ra una volta appreflo parkremo. 13 Dopo quel tempo-: )a Porta piu d» cento Galee in Mare meffc. non ha . Verjta , che in congiuntura dell' ulti- mo A fled id di Srto chiaramente fi co- nobbe , allora quando quel Coniah- dante Turco , in iftato di far fronte alia Fiona Veneta non trovandofi , colla fuga dal Cimento fi fottraffe . >; cosi , abbcindonato 1' Affedio di Cor fu , avvenire fi vide . Ghi e quegli , farlo in perfona tenUti non fono , al che non fappia , che delf Anno 1722 avendo il Comandance di una Squa- dra , parimente Turca , minacciata'l' Ifola di Malta , quando qael Gran Maeftro tutti gli ^fchiavi Turchi in liberta metter non avefle fatto , fen*- do Stato rifpofto per parte di quel Coraggiofo Guerriere , che cib allora feguito farebbe , quando per conto de' Criftiani da effi Turchi Io fteffo fi foffe praticato , la Sfida tra '1 Gran Maeftro , e '1 Bey di Tripoli con at- ti di reciproca cortefia terminata fi vide. 24 L* Ammiraglio , o fia Generalijjimo delle Armate marittime di quella Po- tenza col Titoio di Capitan Bafcia fi diftingue : II fuo Luoootenente Tars- chami~Kibiash>(\ chiama . L' lntenden* te detf jdrfenale , al quale.di far prov- vedere di tutto i! bifognevole per ogni Viaggio il Carico fpetta , fotto nome di Tor Jane Emir} e conofciuto . Ma , perche , cosi 1' ultima di dettc Cari- . che , come molte altre Venali fono , ne avviene , che quei 3 che Ie acqui- A noflra C.onfufione perb faper convie- ne , che gli Uffiziali , di cui fi par- la , altro perlo piu non fono , ch»e Criftiani Rinegati , o loro difcenden- ti , in vicinanza delT Arfenale alleva- ti : Gli UfHziali fopra la loro Cmr- ma , Franke chiama ta , hanno il Co*- manda. - • Di Schiavi da Remoi t Turchi bifo- 25 gno rion .hanno i perche , oltre il tro- varfi in Coflantinopoli molte Perfone'-, che gli Schiavi di loro ragione persUna Campagna noleggiano ; in ajtre Pra- vincie Ubmini forti non mancano : Da* TartarJ tanti ne hahno > quanti il lor© bifogno ne richiede i Di alcuni Solcl^tft ancora fi fervono , che Lovtinti fi chia- mano al Quefti a fervire in Mare per 1* eftate con certo flipendio fi obbliganO : Quei tra di loro piu Valorofi fi ftimat no , che nelle Vicihaflze di Troja ^ neir Anatolia dimorano, Cojiagbi chia- ma ti . Gli accennati Taimi , o Timariottt bj 26 a fervire in Mare obbligati , perche a cuni Uomini a propOrzione del Gonve* nuto t vi fpedifcono , da effi Bedel] ehiamati \ Di ce^rto numero di Spaht , e di Gidnniiieri ancora in Mare fi fer- vono y che ,, per non dare aggravib a* Veterani , dalle ultime Gamere fi £aa vano . Di molte altre cofe , che Id prerogative di quella Milizia riguarda- no , nel Capitolo I. della Parte III* del Trattato de* Titoli difl'ufanlenti gia parlai. Ne' tempi andati la Porta per le 27 Spedizioni navali le Truppe Aufiliarie da Tripoli i Tunifi , ed Algieri prende- va ; ma da certo tempo iri qua gli AU gerini fe ne efimono . Fanno efli bensi fovente delle fcotrerie, Cosi nell' Arci- pel a go , come in Levante , per fare de'Soldati , ma di quefli , per popola- re le loro Colonie , fi fervono . Le al* tre Truppe Aufiliarie della Porta ne a Soldati da' Beyf delf Arcipelago , che fono quattordici , fomminiflrati , con- fill ono. Ciafcuno di effi Beys cclle rendite 28 delle Ifole , dal Sultana al loro arbi- trio : Delk Precedence te merita , mentre una maraviglia del Mondo fi pub chiamare ) che per cosi dire , per facquifto di quello, Taltro della non meno maravigliofa Dominan- te cederebbono ; e cib , perche , co- me lo fteffo Ricaut foggiugne, non tro- vandoli inquelContinente fontid'acqua dolce , di cui i Turchi tanto bifogno tengono , fufiifter non potrebbono : Apparenza perb non v* e ( Ricaut pro- feguendo dice ) che per fino a tanto , che i Turchi alle cofe del Mare non applicheranno , cib fucceda : Ma io tengo , che , quando Dio per faoi im- perfcrutabili giudizj nol permetta , mai fucceder non poffa , mentre la faviezza di quei Patrizj per si grande dal Mon- do tutto fi riconofce , che , ne'piu- re- conditi Gabinetti penetrando , ogni prepotenza prevent? fa ; e- quella Cit- ta , come ognun vede , s$ _ vatiraggiofa- mente fituata n trova , che , come nel Capholo XXXV 11. della Parte II. del Trattato de' Titoli gia diffi , natu- ralmente inefpugnabile fi pub dire come ne* ttempi andati altre Potenze V hanno trovata . Dopo aver* io accennato, quanto a 31 410 ttio lafciate , una Galea a propne fpefe mantener debbe : Tali Legni molto piu che quei di Coftantinopoli H fHmano : ma i loro Padroni , che , per ritrarne profitto , gli mantengo- «o , lontani da' Cimenti tenerli procu- yano : I Beys fuddetti a foddisfare le loro voglie molto piu fono dediti di quello che ad acquiftare riputazione colle Armi penfino; Cosi tutte le Pre- fe , che d'Eftate fanno, come le altre che , mentre le loro Galee con quelle della Porta unite fi trovano , al Gran S'tgnore fpettano ; tutte le altre , che d' Inverno riportano , per loro , come proprie , ritengono , %$ I Bombardier} , che fopra la Flotta del Gran Signer? fi trovano , che per lo piu Franzefi Rinnegati Inglefi , ed Olandefi fono , benche ignorantiffimi riconofciuti , a ? Turchi, per reftar per- fuafi , che nel loro meftiere Eccellen- ti fieno , Criftiani crederli bafta : II perche Gregorio Hornio ( a ) con ragio- ne prende a dire : Turcarum Mavalis potentia non eft adeo magna , ut Remi- ges , rudii materia , ac bell an di impe- riti funt } bine Tarda facillime debella- vi pot eft mart , quemadmodum Refpubli- ca Veneta Terrefiri Bello impuir ' Turcis , ultra vigeftmum Annum eorum vires fub- fiinuif . Verita , okre i fopraccennati awenimenti , in congiuntura della Sa- cra Lega tra Tlmperadore, la Polonia , e la medefima Repubblica contro quel- la Potenza confermata , allorche , do- vendo efla metter'in Mare la fua Flot- ta , per far fronte alia poderofa della Repubblica , attefe le accennate Seon- iitte > come il Savio Senatore Gar^oni nella fua Storia Veneta fcrive , non piu che dieci Sultane , ed altrettante Ga- lee , ne' Porti Ottomani H trovarono : Onde fu ordinato , che altrettante fe ne fabbneaffero ; e che intanto dalle Cofte di Barberia i foccorii fi procu- raflero ; ma con qual profitto la mede- fima Storia il dice ; e '1 Mondo tutto il fa , 30 I Turchi pei tanto come Ricaut fcrive , per T Arfenale di Venezia hanno ftima si grande ( come veramen- ( Francia , dove per la Porta era itato Am- mia notizia era giunto della pretenflo- ne de* Turchi in ordine a* Schiavi che ne gli Anni fcorfi trovavanfi in Malta , mentre quefto Trattato ftava per ufcire alia luce , fendomi capita- ta alle mani la Storia di -quella Illu- ftrifnma Religione , degnamente fcrit- ta dair Erudita Penna &e\Y Abate Ver* tot t che con tanta gloria della mede- fima Religione nel XIV. libro del To- mo V. di quel SuccefTo parla , non ho voluto mancare di riferirne il conte- nuto , perche per alia Religione mol- to vanraggiofo mi fembra , e perche non dubico , che al Lettore non fia per recar piacere , come a me V ha recato . Prende a dire quello Scritto- re , che , trovandofi in quell' Ifola uno Schiavo Turco , chiamato Half , che per lo corfo di dieci Anni era ftato Capo di quei Schiavi di fua Nazio- ne, paffando per Malta Mchemet Ef- fendi , che tornava dalla Corte di ( a ) Orhh politifut Imptritrum , RegfieMttt&t, dt Inherit Turcarum (>i.$. X,* Parte IF. Cap. Ultimo . 411 Ambafciadore , rifcattollo : Che Ha- lt , aiunto a Coftantinopoli, aveva in- formal i Miniftri della Porta delle forze della Religione , e loro fuppo- fta la facilita di forprender quell* Ifo- la col mezzo de' Schiavi , pronti a fol- levarfi , mentre il loro numero , al di lui dire, forpaffava quello degli A- bitanti : che , per ottenerne Y intento baftava armare dieci Vafcelli , e con- durli avanti Malta ; indi attendere il fucceflb de'Schiavi, che infallibilmen- te prenderebbono le Armi . Proget- to , che piacque al Gran Vifir : Abdi Capo di Squadra per tanto ufci in Mare co* dieci Vafcelli , Halt imbar- coffi col Titol di Capitano , e giufta il divifato da effo, prefentaronfi avan- ti Malta; ma le fagge precauzioni del Gran Maftro fecero ftanire i loro di- fegni . Dopo alcuni Tiri di Cannone per tanto ritiraronfi , ed Abdi fece avere al Gran Maftro una Lettera del feguente tenore : 11 Primo delV Jfo- la di Malta ; il Capo del fuo Conftglio , e i Capi delle Lingue , di Francia , di Venecia , e d' alt re Na^ioni , che ado- ratio il Meffia , fono avvertiti con que- fla Lettera , che noi [tamo ftati efpref- famente fpediti dal Gran Signore , Pa- drone dell' Univerfo , Refugio del Mon- do , per or dinar loro di reftituirci tutti gli Schiavi , che trovanfi net loro mife- rabile Governo , ajfincbe pojfmo prefen- tarfi al fuo fupremo , ed Augufto Tro- no : Tale c la fua'volonta^ ed il fine , per cut ci ha armati : Se Wm tnanc-ate d y ubbidire , terribili cafligbi vi faran- no p entire del voftro err ore : mandate- cila rifpofta a Tunifi. Quefto ftile , conforme all" orgoglio degli Uffiziali del Gran Signore , non fece, che il Gran Maeftro non gli dafle rifpofta , fulla fperanza di poter trat- tare il rifcatto de' Schiavi Criftiani . La fua Lettera fcritta con pulizia , e dignita fu del feguente tenore : Che I' Jfiituto del fuo Ordine non era di correr' i Mart , per fare de' Schia- Vt , ma d' incrocicchiarli colle fue Ar- mi , per afficurare la Navigation? a Legni de* Criftiani : ch % ejft non attac- cavano che quelli , che turbavano il Commertio , e che , volendo metter i Criftiani in fchiavitu , rendevanfi degni I AUneo Tomo V. d' e/fervi loro mefji , e dilibcrar quelli , che vi ft trovavano : Che , quando fua Altexx a aveffe la medefima intension* , ejfji eran pronti, per entrar in neg^io , per rimetter reciprocamente gli Schiavi in liberta , o per cambio , o per rifcaU to giufta V ufo praticato tra 3 Principi : Che fua Altera fpiegajfe loro la fua intenzione \ cb y ejft eran pronti a fecon* darla . Quefta rifpofta fu indirizzata al Marchefe di Bonnac , allora Am- bafciadore di Francia a Coftantinopo- li , per farla avere a chi egli ftimaf- fe a propofito de* Miniftri della Por- ta : L* Ambafciadore , conofcendo dal- la delicatezza dello ftile , che il Gran Maftro non aveffe avuta intenzione di rifponder' ad un Capo di Squadra , ma di far nota la fua intenzione al Gran Signore fteffo , col mezzo del fuo Primo Miniftro, inviolla per tan- to al Gran Vifir , a cui pofcia a boc- ca parlonne, e fu grandemente forpre- fo di trovarlo , non folamente nella difpofizione di fare il cambio de'Schia- vi , ma ancora di fare la Pace colla Religione di Malta ; Bonnac , perfua- fo , che tal Pace non poteva effer che vantaggiofirTima, cosi alia Religio- ne fuddetta , come a tutti i Principi Criftiani , afTaticovvifl in modo , che gli Articoli da effo propofti furon tut- ti accettati : Inviolli pertanto al <^ran Maftro , e ne fcriffe alia fua Corte , e dopo un maturo efame , ebbe ordi- r»e- di darle T .ultima^ mano . II Gran Maftro perQ, : .J|im6 ineglio di fare una Tregua limitata piu tofto che una Pa- ce : furon prefe tutte le precauzioni neceffarie , per metter 1* Ordine a co- per to d' ogni forta di rimprovero : Tutto fu gradito dal Gran Vifir , el Concertato fu del feguente tenore : 1. Che gli Schiavi ft cambierebbono re- ciprocamente , e trovandofene piu da una parte che dalFaltra , i foprannu- merarj ft libercrebbono per lo prezzo di cento Piaftre per Tefta . II. Che non ft comprenderebbono in tal cam- bio , che gli Schiavi fatti fotto il Pa- diglione di Malta , e fotto quello del Turco . III. Che la Tregua farebbe di vent* Anni , quale fpirata , fe ne potrebbe trattare un' altra . IV. Che i Barberefchi , o Repubbliche d' Af- F f£ frica 412, Delle Precedence . frica non s' intendeftero comprefe nel Trattato ; e che la Porta non dovef- fe dar loro alcun foccorfo contro Mai ta , ne dircttamente , ne indiretta- mente. V. Che i Maltefi ne'Stati del Gran Signore doveflero godere i me- defimi privilegj , che vi godevano i Franzefi . VI. che il Trattato doveffe intenderfi nullo , ogni volta che un Principe Criftiano foffe in Guerra col- la Porta. 31 La riuova di tale Trattato a Co- Itantinopoli fu ricevuta con plaufo grande; ma il Ccpltan Baffa> amareg- giato , che un' affare , che it Mare riguardava , fofle ftato maneggiato fen- za di lui , impegnb tutti gli Uffizialj della Marina ad opporfegli , e riu* fcigli di farlo fvanire : il Vifir , ve* dendo la loro refiftenza , non ftimb bene di fame altro . Fece perb com prendere al Marchefe di Bonnac, ch' egli non avea mutato fentimento , e che farebbe ftato facile di riaflumer- lo , con prendere qualche efpediente , per farvi confentire gli UifizJali della Marina , lo cui interefle voleva , che ft concludefte. I L FINE IN BI 4 T ? INDICE DELLEMATERIE Contenute in quefto Tomo , diftribuite per Alfabeto . II primo numero indica la parte; il fecondo il Capitolo ; il terzo il numero del Gapitolo ; 1' abbreviatura Aw : fignific.a Avvertimento . A A Bate come debba andar vefti- to p. i c 2. n. i. Anticamente chi foffe, e con che ordine procedeffe p. i.e. 4. n. i. Abati , propriamente in Dignita coftitui- ti , nelle Funzioni Ecclefiaftiche , do- ve debbano federe p. 2. c 16. n. 22. Abati in quante Claffi fi diftinguano p. 2. c. 12. n. 1. e feqq. Abati Grandi quali fieno ivi. Abati della II. Claffe quali ivi . Quali prerogative godano d* c. 12. n. 10. Abati della IH. Claffe quali d. c. 12. n. 1. *, efeqq ' Abati quali precedano d. p. 2c. 12 n 2. Abati quali efercitino giurifdizione d. c. I2„ n. 2. Abati quali fieno chiamati Qrdinarj ivi . Abate Commendatario di Nonantola , fua giurifdizione , e prerogative d. p. z.c.un. 6. Abate di Santa Barbara di Mantova, fua giurifdizione , e prerogative d. c. 12. n. 8. 'Abati Superior*! di Collegiate, Prelati chia- mati , quali prerogative godano d* c Atsneo Tom. V. 12. n. 1 1. Abati Secolari della III. Claffe nelle Cat- tedrali perche tra le dignita fi annove- rino ivi . Quando ci6 proceda d. c. 12. n. 12. Quando non proceda ivi . Abati abufivamente '^uali chiamati ivi. Abati , che al Sihodo inter vengono dove fi collochino d.p. 2.c 12. n. 14. Abati efenti quando poffino ufare la Mi- tra dorata ivi . Abati Secolari come fi diftinguano d. p. 2. c. n.n. 15 Quali tra effi Ordinarj, e Signori fi chia- mino , e che giurifdizione efercitino ivi . i Abati Benedettini in alcuni Luoghi come coniiderati ivi . Loro giurifdizione ivi. Abate di Tremiti fua giurifdizione d. c 12. n 16. Abate di Santa GepovefFa di Parigi eferci- ta giurifdizione d p. 2 c. 12 n. 17. Abate Titolare quale fi chiami , come , e quando alcune funzioni eferciti ivi. Abati Cardinali quali ivi. Abati d'altre forte quali ivi . Abati ehe luoghi debbano avere d.p. 2. c. 12. n. 19. Abati quali preceduti da* Vicarj de' Ve- Fff 2 fcovi 414 1 N F fcovi o da* loro Coadiutpri ivi » Abati Regolari quali Dignita Secolari precedano d. c i2.n. 21. e feqq. Abate , rinunziando la propria dignita , come fi confideri d. p. 2 c. 12. n. 24. Abati Generali nelle Cappelle Pontificie anticamente come fedeffero p. 2. c- 13. n. 2. e feqq. Prefentemente come fiedano ivi . Abati diverfi nelle Proceffipni come deb- bano procedere p. 2. c. i5.n. 15- Abati nelle Confulte Cefaree che luoghi tenghino p. 3. c in. 18. Abati V. Cattedra , Rocchttto , Badia , diftin%ioni . Abito de' Canonici in Coro come debba elTere p. 2,c. io.n. 33- Abolire V. Parole . Acque battefimali dove fi debbano bene- dire p. 2.c- n. n. 27. tT Adda ( Cardinale ) Legato di Bologna lodato p-4- c- 1. n. 18. Adunanze dove fi debbano tenere p. 1.^5. n. 39- Agenti de Principi d'Altezza che luoghi ocupino nella Corte di Roma p. 2. c, 2. n-23. Agofiiniani Scalzi di Milano che luoghi tenghino nelle funz^oni Ecclefiaftiche p. 2. c. 15- n-. io- S. Agoftino di Roma , fua Biblioteca fa- mofa p 4- c - 5-n.;'irp. Aji del Principe d r Afturias , e degli al- tri Infanti di Spagna , loro incomben- ze , e prerogative p. 3. c. 9. n-45 Alamandini ( P. Fortunato Cappuccino ) lodato p. 1. c i. n. 1. d' Alcantara , Ordine Kavallerefco del- la Corona di Spagna p. 3. c. 9- n. 23. Aldrovandi ( Monf. ) Decano della Rota Romana , lodato p. i.e. 5- n. 1 5- Controverfia fopra detto Decanato deci- fa a fuo favore p. 2. c, i.n- 21. Alfieri che Inoghi occupino nelle Annate p. 4. c 7- n« 44- Algorzino nel Tribunale dell' Inquiilzione di Spagna che incombenze abbia p. 3. c. 9. n.4. Alto in comparazione del bufto pm no- bile p. i.e. 5-n. 8. Ambafciadori da'Grigioni fpediti a Ne- rone , loro difputa per conto di Pre- cedenza p. i.e. i.n. 14. Ambafciadori di Malta , di Bologna , e di Ferrara , che luoghi occupino nella DICE * Corte di Roma p. 2. c. 2. n. 23. Ambafciadori Ordinarj fe fia piu utile fpedirli che riceverli p. _j.c. 14. n. 100. e per tutt. Ambafciadore Cefareo pretende la Prece- denza da' Legati nati , e da gli Am- bafciadori Ecclefiaftici p. 2.c. 3-n. 14. Ambafciadori de'Monarchi al Gran Tur- co con che ordine efponghino le loro Ambafciate p. 3.C. 1. n. 13. Ambafciadori in occafione del matrimonio del Re d'Inghilterra come fofTero col- locati p. 3-c. 1 5-n. i« Ambafciadori in Ferrara come collocati ivi . Ambafciadore V. Bologna . Ambafciadore , per malattia , o altro impedimento , foftituendo altri in fuo luogo , fe poffa pretendcre , che il Co- flituto il fuo luogo occupi p. 3. c 14. n. 24. Ambafciadore , non potendo refiftere ah la violenza degli Avverfarj , cofa deb- ba fare d«c. 14. n- 29. Ambafciadori d' ubbidienza al Papa con quali onori fieno ricevuti d.c 14. n. 38. e feqq. Quando fono per partire , come debba- no contenerfi ivi. Ambafciadori nell' afTunzione al Trono del novello Principe come onorati d. p. 3. c. 14.0.40. Ambafciadore d* Ubbidieza dalla Corte di Tofcana fpedito a Papa Clemente IX. come ricevuto d.c. 14.11. 41. Altro a Clemente X. d.c. 14. n. 42. Ambafceria da Filippo III. Re di Spa r gna fpedita a Clemente VIII. d. c. 14. n §i. e feqq. Ambafciadore Straordinarib fpedito dalla Corte di Tofcana a Carlo II. Re d' In- ghilterra dp. 3.C 14. n. 77. e feqq. Ambafciadori della Repubblica Romana, loro vicende p. 3. c. 1. n. 7. Ambafciadore dell' Imperadore de' Rd- mani precede il Perfiano d.c 1. n. 12- Come fi compenfi un torto fattogli d. c. i.n. 13. Ambafciadori dove fi fpedifebino dalla Corte di Vienna p. 3.C 4-n. 17. Ambafciadori come intervenghinoalla ce- rimonia della Coronazione del Re di Francia , ed al fuo Convito p. 3. c. & n. 3-e feqq.n. l%- Ambafciadori di quali Corti rifiedano a Pari- DELLE MATE^IE. Parigi, d. p. J- c, 7- 0. 4 1 - e feqq. Ambafciadori , ed altri Pubblici Rap- prefentanti alia Corte di Parigi come trattino colla Regina , colla Delfina , e colla Ducheffa di Borgogna, d. p. 3. c. 7. n. 4S. Come co* Principi del Sangue : Come con altri , ivi . Ambafciadori a quali Corti il Criitianif- fimo fpedifca , d. c 7. n. 46. Ambafciadori a quali Corti fpedifca il Re Cattolico , p. 3.0.9.0.46. Ambafciadori di Mofcovia come ricevu- ti in Perfia , p.3 c. 14.0. 9. e feqq. Ambafciadori come debban' effer tratta- ti nelle loro Udienze , d.c 14. n. 14. e feqq. Ambafciadori tra di loro come debbano contenerfi per conto di Civilta , , d. c. 14- n - J 7- V-Vifite. Ambafciadori di Tefte Coronate , giu- gnendo in Roma , come fi contenghi- no , d. c 14. n. 17. e feqq. Ambafciadori in Roma per conto di ce- der la mano in Cafa propria come fi eontenghino , d. c- 14. n. 20. e feqq. Ambafciadori co' Principi , appreffo de' quali rifiedono , come debbano conte- nerfi , d. p. 3- c H- n. 23. Ambafciadori molti , che rapprefentino un' Ambafceria , come fi confiderino , d. c. 14- n. 24. Ambafciadori V. Controverfia : Pubblici Rapprefentanti , Principi harbari : C%ar di Mofcovia , Viftr , Me?£i termini . Ambafciatrice V. Zinga. Ammiraglio d* Inghilterra , fue Incom- benze , e prerogative , p. 3.C. 9 n. 50. Ammiraglio di Francia , fue prerogati- ve , p. 4- c. 7- n. 50. Ammogiiati tra pari perche precedano , p. i. c 3. n. 17. Amplia a favore di quelli , che hanno figli ivi. come n. 18 Ancona V. Cbiefa. Andare a' Congrefli p. 1. c 5- n. 37. Anello pifcatorio , perche , p. 1. c. 8 Angeli alia prefenza di Dio come no, p. 1. c 5- &• 36- d* Anghien ( Duca ) Suoi Avvenimenti , p. 1. c. 8. n. 7. e feqq. Anime , loro operazioni , p. 1. c. 3. n. 1 chi debba prima , formato , e ilia- d* Anjou ( DucaJ ) perche precedefTe' ij Delfino , p. 3. c 6. n. i. Anteriorita V. Giorno. Antichita del poffefTo come fi provi , p. 1. c- 8. n. 14. Antichita de* Stati che effetto faccia per conto di Precedenza , p. 1. c. 9. n. 18*. Antichita delle Famiglie per conto di Precedenza cofa operi, d. c. 9. n. 10. Antinominazione tra le Diocefi a cjgi competa , p. 2. c. 8. n. 47* d' Antin ( Marchefe ) in Francia comjs confiderato, p. 3.C 6.n. 10. Anzianita della Promozione che operi p. 4. c.4. n. 29. Anziani di Bologna ,, loro incombeoze nella Coronazione di Carlo -V. ., p. 2. c. 1. n.31. 4 Anzianita de' Vefcovi quando non fi atten- da , p. 2. c. 8. n. 4. Anzianita degl* IfHtuti delle Religioni per conto di Precedenza quando cominci , p. 2.c. 13. n. 1. 14. 16. Apollonio Tianeo perche fcacciato d* Ita- lia p. 1. c. 6. n. 2. Applicazioni maggiori de' Tedefchi nelle AfTemblee quali , p. 1, c 1. q. 11. Appellazione dalle 5entenze per conto di Precedenza quando non fi dia , p. 1. c. 10. n. 7. e feqq. Quando fi dia , d. c. 10. n. 13. Appellare dalle Sentenze del Principe e cofa da ftolto , d. c. io.n. 14. Appellazione dalle Sentenze degli Uditori de'Cardinali Legati alle Rote dalle Lej- gazioni fi ammette, p. 2. c.4. n. 12. d' Aquilea V. Patriarca. Arbitrio del Giudice quando fi attenda \ p. 1. c. 9. n. 18. Arcidiacono fe debba avere la Preceden- za. dal Vicario Generate del Vefcovo , p. 2. c 9. n. 1. 20. e feqq. Sue prerogative , p-2.c. 10. n. i.e feqq.* V. Vicario Generate . Arciprete fe debba avere la Precedenza del Vicario Generale del Vefcovo , p*. 2. c. 9 n. i.e 19. Sue prerogative , d. p. 2. c. 10. n. 3. In qiafcuna Bafilica di Roma fe come prima Dignita preceda , d. c. 10. n. 7. Arciprete V. Ottoboni . Architettura lodata , p. 4. c. 6. n. 1. , e feq. Architteti perche chjamati Ingegneri , d. c. 6. n 2. Ar- I N D 1 C E. 416 Arcivefcovi neUa lore giurifdizione come debban'efler onorati p. 1. c 3 n. '6. Nella Cortc di Roma come trattati , p. 2 c 2-n. 5- Uditori di Rota come nel Tribunate in- tervenghino , d. p 2. c. 2. n. 20. Anticamente come onorati , d. p. 2. c. 3. n. 2. Loro prerogative , d»c. 3 n. 2. e feqq. Perchfc abbiano giurifdizione , e Prece- denza fopra* Vefcovi , d. p. 2«c. 5. n. 1. Arcivefcovo Magdeburgenfe , fuoi errori p. 2. c. 6 n 6. Suo Arcivefcovato fecolarizzato ivi. Sue prerogative ivi . Arcivefcovo di Treveri , fue prerogative, d. c. 6.11.7. Arcivefcovo di Bern , fue prerogative , d. c 6. n. 9. Arcivefcovo di Praga , fua pretenfione come terminata , d. c. 6 n. 11. Arcivefcovi Cantaurienfe , ed Ebrracen- fe , loro antica autorita , d. p 2. c. 6 Come oggidi fi pratichi ivi . Arcivefcovo d' Armacano in Ibernia co- me s'.intiroli ivi . Come quello di S. Andrea in Scozia ivi . Come V altro di Suigonia in Ungheria ivi. Arcivefcovo di Gnefna , fue prerogative, d. p. 2. c. 6 n. 14 , e feqq. Sue Controverfie col Nunzio Apoftoli- co ivi . Arcivefcovo di Ravenna , fue prerogati- ve, p. 2. c- 7-n. 8- e feqq. Arcivefcovi di Milano , di Ravenna , e Patriarca d'Aquilea V. Controverfia . Arcivefcovo di Napoli come fi contenga con quel Vicere , p. 2. c. 7- n. 27. Arcivefcovi co'loro SuiTraganei come fi contenghino, p 2.c. 8.n 7. Arcivefcovi intervengono alia Cerimonia del Poffeilb prefo da Clemente XII. , p. i c 1. n 4$. Arcivefcovo V. Lucca, . Arfrodio ( Co. Adriano ) Maggiordomo Cefareo , fue prerogative p 2. c i.n. Anltotele da chi biafimato , e da chi lo- dato , p. 4.C 3-n. 13 e feqq- - d'Armagnac ( Conte ) Gran Scudiere del Re di Francia , e fue prerogative, p. 3.C. 7-n. i6.e feqq- Armamenti marittimiper cento di Prece- denza che ordine tenghino p. 4. c. 7- n. 21. e feqq. Armate del Gran Turco come fi manten. ghino , p. 4. cult. n. 2. e feqq. n. 28. V. Truppe . d' Armeftat V. Govematore di MantovJt . d' Armeftat Libreria farnofa , p. 4.C. $.n. 10. Armi da cbi prima adoperate , p.i.c 1. n. 6. Se fi annoverino tra J beni dell* Anima ivi . Se fi debbano preferire alle Lettere p 1. c. 6. n. 4. Loro lodi , d. c. 6. n. 6. e feqq. Cofa contenghino , d. c. 6« n. 8 . Armonia in che confifta , p. 1. c. 1 n. 6. Arrigo II. Re di Spagna lodato , p. 1, c 6. n. 4. Arrigo V. perche redarguito da Papa In- nocenzo III., p 2. c 5- n. 2. Arfenale di Venezia lodato , p. 4. c. ult. n. 24. Artiglieria nelle Armate come fi corifi- deri , p. 4 c 7. n. 45. Arte militare dagli Antichi piu. che le altre lodata , p. 1. c. 6. n. 1. Arti tra loro quali precedano, p. 4 c €. n. 13- In Bologna con qual ordine precedano ivi. In Afcoli con che ordine procedano , d. (? 6. n. 15. Artifti della Tofcana con che ordine pro- cedano , d c 6. n. 16. e feqq. di Ferrara come graduati d. p 4. c. 6. n. 18. di Piacenza come, d. c 6. n. 19. e feqq. di Parma come, d. c. 6. n. 21. di Modena come , d. c 6 n. 22. e feqq. di Reggio come , d. c. 6. n. 26. di Milano come , d p. 4. c 6. n. r£. e feqq. di Siena come , d. c. 6. n. 30. di Mantova come , d. c. 6. n. 31. di Cremona come , d. c. 6. n. 33. di Vigevano come , d. c 6. n. 34. di Como come , d. c. 6. n 35. di Pavia come , d. c 6. n 36. . d* Afcalona ( Duca D. Pietro Paceco ) nella Coronazione di Carlo V. che Uf- fizio efercitafle ,' p. 2 c. 1. n. 20. Afcolani loro prerogative , p. 2.c. 8. n. 1 1: e feqq. Afcoli y.\ Dotfwi . Statutt , Vefcovi. C# pto- DELLE MATE1LIE. 417 p'ttolo . Citta - Arti . Prerogative . Aflegnazione de'Stalli tra'Canonici come debba farfi , p. 2. c. 10. n. 24. AfTeffori dell* Inquifizione di Spagna che prerogative godano , p. 3. c. 9. n. 3. e feqq. AiTefTore della Regia Cappella del la Corte di Spagna , fue prerogative , p. 3. c 9. n. 5- AfTefTori come fi confiderino p. 4. c 1 n. 29. AfTiftenti al Vefcovo , o A rci vefcovo ce- lebrante , quali prerogative godino , p. 2. c. 10. n. 42. Aflalli ( March. ) Capitano d' una Com- pagnia di Kavaleggieri Pontirkj accom- pagna Innocenzo XII. a Civita vecchia p 2. c 2. n 26. d* Aftorga (March. D. Alvaro Oforio ) che Uffizio efercitaffe nella Corenazio- ne di Carlo V. , p 2c. 1. n 20. , Atti ufurpativi fi debbono rigettare , p. 1 c. 7 n 5. Atti quando non rechino pregiudizio , d,. c. 6 n. 2. p. 2.c 3 n. 11. Quando per quelli pofTeffo manutenibile non s' induca ivi . Atti volontarj per la manutenzione cofa richieggano ivi. Atti quando al pofTeflb. non prcgiudichi- no , dp. 1 c 8. n. 5, Atti di urbanita come fi confiderino , d. c. S. n. 6 Atti pofTerTorj portano feco il diritto del- la Precedenza , d c- 8, n. 17.. Atro ultimo quando fi attenda d. c 8. n- 18. Auftria , fue prerogative 3 p. 3. c. 11. n 21. j e feqq. Avvocati nel Configlio del Principe ftan- no in piedi , p. i.e. 5. n. 36. Avvocato Fifcale nella Camera Apoftoli- ca che figura faccia p. 2. c. 2. n. 22. Autore , V. Protejia . \ Podefta di Bologna , p. 4. c i.n. 18. Sua Controverfia coll' Uditore del Tor- rone per conro di Precedenza decifa a fuo favore ivi . Decano del Configlio di GiufHzia di Modena , pic 2. n. 27. Confervatore de' Privilegj della Badia di Nonantola , p. 2 c. 12. n 6. Autore di una Famiglia nobile fe fia ve- ramente Nobile , p. i.e. 3-n. 14. Autorita di Cicerone in lode delle Armi, p. 1. c. 6. n. 6. A u tori V. Vefcovi. d' Autun V. Vefcovo. A^afata della Regina di Spagna > fue prerogative , p. 3. c. 9. n. 43. Azione quando non fia ingiunofa , p. 1. c. 4. n. 3. Azioni in materia di Precedenza quan- do , ed a chi competano , p. 1. c. 9. n. 1. e feqq. Azione delle Ingiurie fe per conto del- la Precedenza fi dia , d. c 9. n. 2. B BAciare i piedi al Papa V Impera- dore , e i Re perehe debbano ,. p. 2. c. i.n. 18. e feqq. BadefTe come fi confiderino, loro prero- gative , p. 2. c 12. n. 25.. Badia di Nonantola > fue prerogative , d. c. 12. n. 3. e feqq. Badia di Tremiti fue prerogative y d. c. 12. n. 16. Badia di S- Rufb , fua giurifdizione d; p. 2. c. 12. n. 17. Badia di Santa GenovefTa , fua Biblidt* teca famofa , p 4 c. 5. n. 11. r Badie anticamente a chi fi conferuTero I e come i Pofleffori ; di effe procedefle- ro , p. i.e. 4. n. 1. BaldacchinO nella Coronazione di Carlo V. da chi portato , p. 2* c. 1. ri. 19. e 22. Baldacchino- V. Ufo. ■ Banchetti del Papa all' Imperadore , ed a' Re , come fi pratichiuc , p. 1, ci H n. 39. Banco in Chiefa chi poffa tenerey e^lcok me , p. 2. c. 14. n. 32, Banchi dovendofi rimettere nelle Chie- fe , che ordine debbafi tenere ivi Banco Reale d' Inghilterra , fue prero- gative , p. 3. c 9 n. 55. Banco Comune ,0 Corte de' Litiganti d' Inghilterra fopra che verfi , d. c. 9. n. 58. Barbaric V. Cbiattx . Baroni veri col Titol di Vicarj diftinti p. 3. c. J 2. n. 19. Nel Regno di Napoii proccdono del pari co' Conti ivi. Di- 1 N D 418 Dichiara quando cib proccda ivi. Quali Titolati precedano , d. p. 3. c. 12. n. 20. Baroni d' Italia quali chiamati , d. c. 12. n 15. Bartolommei ( Marchefe ) fue Amba- fcerie , d. p. 3. c- 14. n 41. c. 15. n. 6. Barberigo Vefcovo di Corfu , fue Con- troverfie per conto di Preeedenza, p. 2 c. 7. n. 25. e feqq. Fatto Cardinale ivi. Morto in concetto di Santita ivi. Barberini ( D. Taddeo ) fua pretenfione fopra gli Ambafciatori , come termi- nata , p 2. c 2. n. 24. e feqq. Baroni delle Cafe Colonna , ed Orfini nelJa Corte di Roma nelle Funzioni a chi fuccedano , p. 2. c. 2. n. 19. V. Conteftabile . Baroni Romani che luoghi occupino in quelle Funzioni , d. c. 2. n. 23. Baroni del Regno di Napoli come G. contenghino in vifitare quel Vicere , p. 2. c. 7 n. 28. « Baroni in Chiefa come debbano effer ono- rati , d. p. 2. c. 14. n. 4. Baroni nel Regno di Napoli come fi con- fiderino , d. c 14. n. 13. e feqq Loro autorita, ivi . Baroni generalmente quali fieno , p. 3. c. 12 n. 1. Baroni inferior! de' Gonti , d. c. 12. n. 18. Quando da' Conti non fieno preceduti ivi. Anticamente flimati piu. de' Coiiti ivi . V. D'tgnita . Conceffione. Bafiliani chi precedano , p. 2. c- 13. n 7 &a([a della Porta Ottomana quanti ; lo- ro prerogative , p 4, c. ult, n. 6. Baffo in comparazione delFalto men no- bile , p 1. c. 5. n 8. di Baviera ( Duca ) Conte Palatino nel- la Coronazione di Carlo V. cofa facef- fe , p. a. c. 1. n. 24. ( Clemente ) come faccia diverfe fun- zioni , p. 4 c. 1. n. 37. Bavari V \ Controvevfia . Beglierbeis , Uffiziali della Porta Otto- mana , loro prerogative , p. 4. b. ult. n. 4» Belvifo fua Bilioteca famofa , p. 4. c< 5. n. 11. Benedettini V. Cajftnenfi . Religione •". Benedetto XIII. gia Vefcovo di Cefena , p. 2, c. 7. n. 6, 1 C E. Benedettini cm precedano , p. 2. c- 13. n. 7. n. 11. Benefizj con Cura d' Anime a chi fi debbano conferire , p. 4. c. 3. n. 13. e feqq. Benefiziati della Cattedrale quando i Ca- nonici della Collegiata precedano , p. 2. c. 11. n. 14. Beni di fortuna per conto della Preeeden- za come fi confiderino , p. 4. c. i.n. 13. Beniamino perche chiamato flglio della deftra , p. 1. c. 5 n. 12. Bentivoglio Famiglia Illuftre , p, 3. c. 12. n. is- Bernini (Paolo ) lodato , p. 1. c. 5. n. 32. ( Kavaliere ) lodato , p. 4. c. 6. n. 5. Bern . V. Arcivefcovo di Bern. Bevande V. Diftribuzioni . Bevilacqua Famiglia Illuftre , p. 3. c. 1^ n. 15. ~ Biblioteche famofe di Parigi , p. 4. c. 5. n. 11. } V. Sotto' nomi di diverfi Padroni di efle • Bifcioni ( Domenico ) Corifigliere di Giu- ftizia del Sereniffimo Duca di Modena , lodato , p. 4.C. 2. n. 27. Bolla d' oro di Carlo IV. per conto della Preeedenza quando fi debba attendere , p. i.e. S.n. 18. Bologna Citta lodata , p. i.e. 3.n. 10. Suo-Governo, p. 4. c. 2. n. 95. Bologna V. Ambafciadbri , Chiefa , Con* t revet -fia, Collegio de'Tribuni della Pk- be >■ Arti , Anziani , Dottori Bologneji . di Bologna , Ambafciadore interviene al- ia Cerimonia del pofieffo prefo da Clemente XII. , p. 2. c. i.n.43. Bombardieri a chi foggetti , p. 4. c. 7. n. 45 . Bonarrota ( M. Angelo ) lodato, p. 4. c 6. n. s- Bonfini ( Franc. Ant. ) lodato , p. 1. c 4. n 6. M. Filippo lodato , p. 1. c. 3. n. 1. Bonifazio III. , fua difefa per conto del Primato del Papa , p. 2. c. 1. n. 6. di Bonnac ( March. ) Ambafciadore di Francia alia Porta Ottomana lodato , p. 4. c. ult. n. 31. e feqq. Borromini ( franc. ) lodato p. 4-c 6. n. 5. di Bredrecrodes fua Controverfia per con- to di Preeedenza come terminata , p. i.c.3.n.25. di Branderaburgh ( Marchefi ) loro pre* rogativc, p.3-c. n.n. 25. Bra. DELLE MATEI^IE. Bramante V. La^ari . Brigadier! di Francia , loro prerogative , p 4. c 7- n- Si- del Bufalo della Valle ( Marchefe ) pre- fenta Ja Rofa d' oro alia Gran Princi- pe/fa di Tofcana , p. 2. c. 15.11. 17. c CAcciatore V. Gran Cacciatore . Cadetti de Principi perche fiedano alia finiftra de'Genitori , p. i.e. 5.11.14. di Cagliari V. Metropolitan} . di Calabria ( Duca ) che luogo occupi avanti al Papa , p. 2. c. 3. n. 1 1. di Calatrava ( Ordine Kavallerefco ), p. J.c. 9-n. 25. Calcagnini Famiglia Illuftre , p. 3. e. 12. n.15. Calderoni ( Uditore ) lodato , p. 1. c. 8. r, n * 3 * Camaldolefi quando , e da chi iftituiti , p. 2. c. 13.11. 13. Camere de* Pari d J Inghilferra , loro pre- rogative , p. 3.0. 9. n. 49* Camera de* Comuni d 3 Inghilterra , fue prerogative , d. c. 9. n. 5 1. e feqq. Camera della Stella d J Inghilterra fopra che verfi , d. c. 9 n. ,60. Camere de'Giannizzeri in quante , e co- me diftinte , p. 4. c. ult n. 18. e feqq. Cameriere Maggiore dell* Imperadore V. Carica . Cameriera Maggiore della Reginadi Spa- gna , fue prerogative , p. 3. c. 9. n.41. Cameriere della Regina di Spagna , loro prerogative > d. c 9.^44. ~ Camminando tfhi debba occupare i luoghi piu degni , p. i.e. 4- n. 3. Cancelleria di Guerra dell' Imperadore fo- pra che verfi , p. 3.C.4.11. 10. Cancelliere di Francia precede il Conte- , (labile , p. i.e. £.11.36. Sue prerogative, p. 3c. 7. n. 28. p. 4.0. 7. n. 46. Candelabro perche collocato dalla parte deftra, p. i.e. 5. n. 13. Candele V. Dignita . Canonici come debbano onorare il loro Arcivefcovo , p. 2. c. 7.. n. 20. e feqq. Canonici finti quali fieno , p. 2. c. 9.n. 14. Come diftinti , d. c. 9. h. 14. e feqq. Ateneo Tom. V. 419 Canonici di Cremona , loro prerogative , p« 2. c. 10 n. 5. Canonico anziano , fue prerogative , d. c. 10. n. 7. Canonici tra loro come debbano procede- re, d. c. 10 n. 9. e feqq. Canonico Dottore pofteriormente promof* fo fe il Canonico non Dottore anterior- mente promoflb preceder debba , d. p. 2.c< 10. n 13. Canonici 00' Magiftrati Secolari come deb- bano contenerfi , d. c. 10 n. 14. Canonici della Bafilica Vaticana per con- to di Precedenza come fi contenghino , d.cio. n. 17* Canonici Soprannumerarj di quante Clafli fieno, e loro prerogative, d.p. 2. c. 10. n. 23. e feqq. Canonici di Chiefe unite come debbart comparire , dc. 10. n.25. Canonici , e Dignita del Capitolo della Metropolitana di Milano quante fieno e loro prerogative , d. c. 10. n* 26. e feqq. Canonico , ottenendo un Benefizio , o Cappellania nella Chiefa , ov* egli e> Canonico , in ordine agli altri BenefiV ziati , o Cappellani per conto di Pre- cedenza come debba efler confiderato , d. p. 2. c» i®. n. 43 p. 4. c. 2. n. 79. - . N Citta di Pavia , fuo Governo , e Magi- flrati , d* c 2. n. 69. Cittadini perche tra loro diftinti , p. % c. 2. n. 4. Cittadino col Gentiluomo per conto di Precedenza come fi debba contenere I, p. 1. c. 3. n. 19. Cittadini ( Niccolo ) Configliere di Ghi- ftizia di Modena lodato, p 4. c. 2. n. 27, Civili , Criminal! V. Giudici . Civita Caftellana antichiffima lodata , r>. 2. c. 8. n. 49. e feqq. V. Chiefa , Controverfia . Claufole general} nelle fpedizioni de' Re di Francia come fi confiderino , p. 3. c. 6. n. 6. \ Clemente VII. V. Carlo V. Clemente VIII. fuo Viaggio a Ferrara _} p. 2. c. 2. n. 26. e ieqq. Clemente XII. V. Cerimonia. 3 di Cleves ( Anna ) Sue Vicende , p. i. q. 3. n. 24. Clero nelle Procefiioni come debba andare p. 2 c. 15. n. 1. Clero Secolare il Regolare precede , d. c. i5-n. 9 14- V. Regolari . Clunicenfi ( Padri ) quando iftituiri, p. 2. c. i 3 n. 12. Coadiutore di un Canonico che luogo oc- cupar debba , p. 2. c. 10. n. 10. Coadiutore del Vefcovo quali Abati pre- ceda , p. 2. c. 12, n, 19. di Colbert Libreria famofa, p 4. c 5 n.n. Collegj della Corte Cefarea come dMiJa- ti , P.3.C. 4 n. 1. Collegj V. Magiflrati. Collegiate in quanti modi fi eriggano , p. 2. c. 10. n. 36. In quante Clam* fi diftinguano , p. 2. c 11. n. 2. Col- DELLE MATE ILL E. Collegiate Infigni quali fieno, d. c. Ii.n,2. e feqq. Collegiate femplici quali , d- c. n. n. pi. Collegiata di Santa Maria della Scala di Milano , fue prerogative, d. c. 11. n. 3. e feqq. Collegiata femplice in concorfo di chi pre- ceda, dp. i.c n.n. 12. Collegiate della Citta le fuburbane prece- dono ivi . Collegiata Secolare la Regolare precede , d c- 11. n. 13. Collegiate fono piu Illuftri di qualunque Parrocchiale fern plice , d. c. 1 1 n. 1 6. Collegiate anche Cattedrali fi chiamano ivi . V.Vefcovi- V, Canonic 1 . Collegj , V* Magijlrati . Collegio de' Legifti di Bologna nella Co- ronazione di Carlo V porta il $aldac- chino , p. 2. c. 1. n 19. Altra fua incombenza , d. c. i.n.31. Collegio de'Tribuni della Plebe di Bolo- gna con qual ordine proceda , p. 4. c 6, n. 19- Collegio de* Medici, e di Ferrara V. Con- trover Jia . Collegio de' Dottori di Como , fue prero- gative , p. 4.. c 2 n.83. Collegio di Vigevano , fue prerogative , d. c. 2. n. 95. Collegj de' Dottori di Pavia , Joro prero- gative , d.c. 2.n. 65, e feqq. Collegio de' Mercanti di Piacenza , fue prerogative, e con qual* ordine proceda p 4-c. 6.n. 19. Collegio Elettorale nelle Diete dell' Im- perio che ordine tenga , p. 3c. i.n.15. Colonnelli come debbano effer trattati da' Titolati loro fubordinati , p. 3. c. 12. n. 19. Colonnelli che luoghi tenghino nelle Ar- mate , p. 4. c. 7.^44. di Colonia , V. Elettori . Colonna , V. Gran Conteftahile , Cafa. Colonna ( Gran Conteitabile ) intervienc iilla Cerimonia del Poffeffo di Clemente XII. , p. 2. c. 1. n.44. Colonna ( Monf. ) Maggiordomo d* Inno- cenzo Xll.l'accompagna a Civita vec- chia , p. 2. c. 2. n. 36. E fatto Cardinale ivi . ^Colonna ( Girolamo ) accompagna Inno- cenzo XII. a Civitavecchia , p. 2.C.12. n. 36. 42,? Coloredo ( Conte ) M^refciallo di Corte dell' Imperadore , fue prerogative , p. 3 c 4^.3. Combarter per I' opore , e per la gloria di chi (la proprio , p. 1. c 1. n. 9. Cominciamento cofa fia , p. 1 c 5- n« 8. Commeffarj delle Terre franche dell' lm- perio nelle Confulre Cefaree che \i\o : , ghi occupino , p. 3. c. t 1. n. i%- Commiffarj &, Gwerra , loro prerpgati? ve , p. 4. c 7. n : 45- Comjmeffarj della Provianda > loro pre? rogative ivi . 3 , v - Commeffariato di Guerra dell' Jmpera* dore, fue prerogative, p. 3. c. 4. n .n- Gomo Citta da chi govemata , 1 el cow > p. 4. c. 2. n. 81. V. Artifii. Compagnia di Gesk lodata ._,, p. s #| c i^ n. 1 8 . Quando iftitui^a ivi « Suoi meriti jvi. Controverfia per conto 41 Prepedenza co' Padri Cappueeini come decifa ivi,, Loro Generale nel Concilio di Tr f e^rtp ove collo^atp ivi. di Conde ( Principe ) Gran Maeilro $ Francia , fue prerogative , p. 3. p. ^ n. 9. e feqq. V. Principe . di Conde ( Principe ) come eog]i altri Principi proceda , p. 3. q.,6. o- ,2. Concilio di Nioea , fue Cerimonje, p.;i- c 5- n. 32. Concilio di Coflanza , fue Cerimonie ivi. Concilio di Calcedonia , fue Cerimonia , ivi. Concilio Romano celebrato da Benqde^ to XIII. , p. 2. c. 7. n. 6. Conceffioni de' Feudi del ^egno di Na- poli cofa contenghino , p a.c, 14. n-i4- Confraternite Laicali nelle Proeeffioni con qual ordine debbano andare , p- z. c. 15. n. j. e 12. Congiudice , quando , benche maggiore , non preceda , p. 4. c. 3- n- ip, A' CongrefTi chi debba andar prima , p. ^ 1. c 5- n. 37. Confecrazione del Re di Francia come fi faccia , p. 3. c. 6. n. 12. e feqq. Confervadori di Roma intervengono al- ia Cerimonia del Poffeffo di Clemen- te XII. , p. 2.. c i. n.43. J Configlieri di Guerra dell* Imperadore che 4*4 che prerogative godano, p. 3. c. 4. n. 6. Configlio di Stato dell* Imperadore di quanti Soggetti fia compofto , e loro prerogative , d. c. 4. n. 9. Configlio privato , e fegreto delf Impe- radore , fue prerogative , p. 3. c. 9> n. 56. Configlieri dell'Imperadore in quelle Die- te che luoghi occupino , p. 3.C. 1. n. 15. Configlio Senatorio dell* Imperadore fopra che verfi , d. p. 3. c 4. n. 1 5. Configlieri Cefarei nelle Citta dell'Impe- rio come collocati , p. 4. c. 2. n. 32* Configli della Corte di Madrid quanti , e loro prerogative , p. 3 c. 9. n 6. e feqq. Configlieri del Regno di Napoli , loro prerogative, p. 4. c 1: n. 19. e feqq. n. Configlieri del Configlio del Principe , lo- ro prerogative , p. 1. c 5- n. 36. Configlio di Giuftizia di r Modena ■, fue prerogative , p. 4, g. 2. n, 27 e feqq. Configlio della Comumta di Modena , fue prerogative , d< c 2. n. 31. e feqq. Configlio della Comunita di Reggio , fue prerogative , d. c v. n. 43. e feqq. Configliere del Principe V- Vefcovo. Confecrato prima quali prerogative go- da , p. 2. c. 8. n. 6. Confolo Romano V '. FiBppo Macedone . Confoli Suffetti della Repubblica Ro- mana quali , p. 4^ c 1. n 3. Confoli Ordinarj della Repubblica Ro- mana quali , p. 4. c. 1. n. 2. Confoli quali da Cicerone pofti in deri- fione , d. c 1. n. 3. Confoli di folo Titolo a 1 tempi degli Im- peradori ivi. Confuetudine quando fi debba attende- re , p. 1. c. 8. n. 16. c. 9. n. 12. Se fia contraria alia Legge della Natu- ra ivi. Contraria all'onefta fe fi debba atren- dere , d. c. 9. n. 14. e feq. Quando fi debba rigettare , d. c 9. n. 16. Confuetudini de Luoghi fi debbono at- tendere , p. 2. c. 7. n. r. Confuetudine quando efclufa , p. 1. c 7. n. 6. Confervadori di Roma , loro prerogati- 1 N D 1 C E ve p. 2. c. 2. n. 5. Confulte Imperial"] con che ordine fi ten- ghino , p. 3. c. 1. n. 18. Coniultori come confiderati , p. 4. c. 1. n. 29. Confultore del Vicere di Napolt , fue prerogative ivi. Confulta di Firenze crie prerogative go- da , p. 4. c. 2. n. 16. Contefa per la Precedenza del Principato tra Giacob , ed Efau , p. 1. c. 1. n. 5 Contefa di Precedenza tra Francia , e Spagna nel Concilio di Trento come terminata , p. i. e. 1. n. 10. Contefa per conto di Precedenza tra* Principi da* tempi antichiffimi , d.c. 1. n. 14. Contefa di Precedenza tra* Magiftrati Romani come da Giuftiniano rifolu- ta , p. 1. e. 2. n. 7. Con tea V. Titolo. Governo . Prefetto. Contefla Matilde , V. MatHde . Conteftabile di Francia che prerogative goda , p. 3. c. 7. n 24. e feqq. p. 4. c. 7. n.46. Conteftabili d' Inghilterra chi fieno , p. 3. c. 9- n- 62. Conteftabile di Francia debbe ceder la Precedenza al Cancelliere , p. i.e. 6. n. 36. Conteftabile V. Gran ContejlarbiU . Conti Libreria famofa , p. 4. c. s.n. 10. Conti ( Giacomo ) lodato, p 1. c-6. n. 35; p. 4. c r, n. 26. c. 2. n. 13. Conti quali Illuftri , e quali prerogative godano, p. 3. c. 1 1. n. 1 1. Conti in Francia anticamente come fi di- ftingueftero , p. 3. a 1 1. n. 27. Conti quali precedano i Marchefi , p. 3. c. 12. n. 7. Quali Titolati precedano , d.c. 12. n. 2©. Conti, diftinzioni delle loro Clafli, d.c.12. n. 23. 24. Conti in Spagna come fi confiderino > d. p.3-c. 11. n. 28. Conti d* Inghilterra , loro diftinzioni , e prerogative , d.c. n. n 29. e feqq. Conti quali Feudatarj fi chiamino , p. 3. c. 12 n. 1. 11. Conti Romani che luoghi abbiano inquel- la Corte , p. 2. c. 2. n. 23*. Conti V. Dtgnita. Contarini ( Cammillo ) lodato , p« f • c 8. n.18. Contratti come fi fogliano ftipulare, p. 1. c S.n.15. Controverfie per conto di Precedenza co- me fi terminino , p. 1. c. 1. n. 9. Controverfie di Precedenza nelCcnjilio DELLE MATE^IE. di Trento , d-c I. n. 10. Controverfie di Precedenza in altri Con- cilj decife da'Papi , e Vefcovi , p. i.e. 8.n. iff/ Controverfia per conto di Precedenza nel- Je Diete di Germania , p. i.e. i. n. n. Controverfia tra V Arcivefcovo di Corf ii , e'l Capitano Generate, d. c. i.n. 13. Controverfie di Precedenza tra Carrozze , e Carri come fi terminino , p. i. c. 3. n. *3e feqq Controverfie di Precedenza ne'Cafidubbj come fi terminino , p. i- c 8. n. i8.e 20. c. 10. n. 1. Controverfia di Precedenza ad Elendorff come accomodata , p. i- c. 8. n. 18. Controverfia di Precedenza nel Trattato d* Utrecht come accomodata , d. c. 8. n. 1. e 18. Controverfie di Precedenza riferbate al Papa quali , p. 1. c 10. n. 1. Quali decife da altri ivi. Quali riferbate ad altri ivi. Controverfie V. Dec'ifioni. Lucca . Ordi- ne • Carroll? ■ Carri. Controverfie di Precedenza anticamente come fi terminaifero , p. i.e. 10. n. 3. e feqq. Come da' Principi fi debbano tronca- re , d. c. 10. n- 12. Controverfia tra 1' Arcivefcovo di Ra- venna , e 5 1 Vefcovo di Ferrara come decifa , p. 2. c. 6, n. 6 e feqq. Controverfia tra '1 Patriarca d' Aquilea , e gli Arcivefcovi di Ravenna , e di Milano , d. p. 2. c. 7. n. 9. e feqq. Controverfia per caufa di Antinomina- zione tra le Chiefe di Civita Caftel- lana , ed 5 Orte decifa a favore della prima , p. 2. c 8. n. 49. Controverfia di Precedenza tra *1 Vica- rio Generale, e Y Arciprete della Cat- tedrale di Ferrara come decifa , p. 2. c. 9^n. 11. e feqq. Controverfia di Dominio della Metropo- litana di Milano tra 1' Arcivefcovo , il Capitolo , e i Monaci Ciftercienfi , p. 2. c. 10. n. 27. e feqq* Controverfia di Precedenza tra gli Am- bafciadori della Corte di Tofcana , e quei de' Svizzeri al Concilio di Tren- to come terminata, p. 3 c. 1. n. 8. Controverfia di Precedenza tra gli Am- bafciadori di Spagna , e d' Inghilter- ra , p. 3. c. 8. n. 4. 425 Controverfia tra gli Ambafciadori d'Et- vezia , e i Bavari , p. 3 c. 14 n. 34. Controverfia tra '1 Marchefe di Monfer- rato, e gli Ambafciadori di Siena , d. c. 14. n. 35. Controverfia tra gli Ambafciadori di Venezia , e di Firenze , d. c. 14. n. 36. Controverfia tra' Principi Farnefe, e Me- dici , d. c. 14. n. 37. Controverfia tra Urbano VIII. e '1 Du- ca di Parma , d, c. 1 4 n. 50. Controverfia diun A m bafciadore di Fran- cia alia Porta Ottomana , d.p 3-c .14. n.95. Controverfia tra V Am.bafciadore di Fran- cia , e '1 Parlamento di Londra , p. 3. c. 15. n. 2. Controverfia tra la Repubblica Veneta > e 'l.D-uca di Savoja , p. 3. c, 13, n. 7 Altra col Duca di Baviera , d. c. ij n. 8. c 14. n. 33. Controverfia di Precedenza tra Pubbli- ci Rapprefentaati de* Principi quando abbia avuta origine , p. 3. c. 14. n. z. Controverfia di Precedenza tra gli Am- bafciadori di Franeia , e Spagna , d.c. 14. n. 32. Controverfia di Precedenza tra le Cafe d' Efte , e Medici , d. p. 3. c. 12. n. iS. Controverfia di Precedenza tra gli Am? bafciadori del Re di Portogallo , e quei del Re de' Romani. , d. p. 3. c. 14. n. 29. e feqq. Controverfia tra '1 Capitolo, e Canonf- ci della Metropolitana di Firenze c&> me terminata , p. 2. c. 15. n. 17. Controverfie , che ful fatto fuccedono ' come fi debbano terminare , d. c. 1 $ . n. 21. Controverfia tra 'I Re di Franeia, e quel de' Romani come terminata , p. 3. c.« I. n. 22. e feqq. Controverfia di Precedenza tra 1 Re di Franeia , ed altri Monarchi , p. 3. c. 5- per tutto. Controverfia di Precedenza tra* Lettori dello Studio di Pifa , p. 4. c. 1. n 28 Controverfia di Precedenza tra le Citta di Pavia , e di Cremona , p. 4. c. 2. n. 76. e feqq. Controverfia tra' Collegj de 5 Medici di Bologna , e di Ferrara , p. 4. c. 4. n. Con- 4*6 I N D I C E Controverfia di Precedenza in Mare tra' Legni di diverfi Principi come terfni- nata , p. 4. c. 7. n. 30. Conventual! ( Padri ) loro ordine di Pre- cedenza , p. 2. c- 15. n. 16. V. Ordine . Litigio . Converfi V. Oblati. Conviti Cefarei con che ordine fi ten- ghino , p. 3. c 1. n. 19. Convito del CriflianifTimo in occafione della fua Coronazione } p. 3. c 6. n. 36. e feqq. Coraggio quando lodevole , p. 1. c i.n. 8. Corpo V. Parti. Corpo del Capitolo non fi dee dividere , p. 2. c. 10. n. 24. Correa ( D. Gio: ) Vicere di Portogal- lo alle Indie, fuo fuccefTo , p. 1. c. .1. n. 2. Correttore del Collcgio de* Notaj di Bologna , fue prerogative , p. 4. c. 6. n. 13. Corte di Tofcana V. Controverfia . Am- bafciadori d* Vbbidien^a . Corte Cefarea come compofta ,p 3. c. 4. per tutto. Cortigiani , Famiglia antichiffima di Fi- renze , fue prerogative , p. 2. c 14. Cornetti quali luoghi occupino nelle Ar- mate , p. 4. c. 7. n. 44. Corona di Spagna fe preceda quella d' Inghilterra , p. 3. c 8. n. 1. e feqq. Sua pretenfione fopra altre Corone ivi . Corona de* Titolati come effer debba , p. 3. c. 12. n. 26. Correggitore V- Governatore . Corte de'Litiganti d' Inghilterra V. Ban- co comune . Corte delle Finanze , detta dello Scac- chiere d' Inghilterra fopra che verfi , p. 3. c 9. n. 58. Corte del Tappeto verde d* Inghilterra fopra che -, d. c 9. n. 59. Corte della Cancelleria d* Inghilterra fo- pra che ivi . Corte dell* Equita fopra che ivi. da Cortona ( Pietro ) lodato , p. 4. c. 6. n. 5. Cofe quali piu Eccellenti , p. 1. c. 6. n 1. Cofe quali migliori ivi . Cofe naturali non fi ponno cangiare , p. 1. c. 9 n. 12. Cofe* indefinite a che fi paragonino , p. 2. c. 8. n. 5, di Craccovia V. Vefcovo . di Crema V. Prerogative . di Cremona V. Tribunal*. Podeda . Dot- tori . Magifirati . Giudice de* Malefic ZJ . Controverfia . Artifii. Crispi ( Monf ) Arci vefcovo di Raven- na , p. 2. c. 7. n. 6. Arciprete della Cattedrale di Ferrara . Uditore della Rota Romana , d. p. 2. c. 9. n* 10. Crispoldi ( Monf. ) Coppiere d* Innocen- zo XII. I' accompagna a Civitavecchia , p. 2. c. 2. n. 36. Fatto Uditore di Rota ivi . Critolao perch e rimandato alia Patria , p. 1. c. 6. n. 2. Croci nelle Proceffioni come debbano an- dare , p. 2. c. 15. n. 8. Croce V. Diritto . Ufo. Coprire , fenza far cenno a Circoflan- ti , che coprino , cbfa denoti , p. 1. c. 5. n. 36. Czar di Mofcovia come trattaffe coll* Imperadore , p. 3. c. 1. n. 8. Czar di Mofcovia , fua barbarie con un* Ambafciadore Italiano , p. 2. c. 14. n. D DAme Fiaminghe > loro riffa per Con- troverfia di Precedenza, come ter- minata , p. i. c 3. n. 25. Dame della Regina di Spagna , loro pre- rogative , p. 3 c. 9. n. 42. di Danimarca ( Regno ) fe debba prece- der quello di Polonia , p. 3.0 io.n. 56. di Danimarca ( Re ) in qualita di Duca d' Olfazia , coll 5 Imperadore come fi contenga , p. 4. c 1. n 37. Davanti piu Nobile che il di dietro , p. 1. c. 5. n. 8. Davina ( Dott. Gio: Batifta ) Medico del Serenirfimo Duca di Modena lo» dato , p. 4. c. 4. n. 30. Decano degli Uditori della Rota Ro- mana , fue prerogative , p. 2. c. 2. n. 20. e feqq. Decano de' Canonici , fue prerogative , p. 2. c. 10. n. 7. Decifioni di ConrroVerfie tra' Principi dell* DELLE MATE\IE. 427 tlcll' Imperio per conto di Precedenza a chi riferbate , p. i.c ion. 2.c fcqq. Decifione V. Pio IV. JDec'lamazione V. Giordani. Defunti da' Romani come onorati , p. 1. e. 2. n. 7' Degno pill d y altri chi Cm , p. 2.c r.n. 1. c. 15. n. 14. p. 3. c. 1. n- 2. c feqq. Delcgati fe debbano prcceder i Suddele- g;ati, p. 2. c. 10. n. 6. De lfino di Francia , fue prerogative , p. 3-c.6.n. r. V. Precedenza . IDepofitario della Camera Apoftolica, fue prerogative , p. 2. c. 2. n. 4. Deputati Cefarei , Polacchi , Veneti e Turchi V. Precedenza . Deputati de' Stati Generali come fi diftin- guano, p. j. c. 15 n. 1. Derbeftein ( Conte ) Capitano de' Coraz- zieri dell' Imperadore , fue prerogati- ve , p j.c.4-n-4- JDcftino cofa fia , p. 1. c. 8. n. 5. Deflinazione de'Luoghi perche fi faccia , p. 1. c. 2. n. 1. JDeftra non fempre ftimata luogo piu de- gno , p. i.c.fn.6, Deftra in Bologna denota Precedenza , p. i.e. 4-n. 7. In Roma come fi confideri ivi . In Europa fuccede al luogo di mezzo , p. i.e. 5-n 6. Ijimita in alcuni cafi ivi. Deftra piu nobile che la finiftra , p. 1. c. 5- n ?. Perche piu agile che la finiftra , d. c 5 n. 10. Cofa denoti , d. c. 5. n. 1 1. Cofa ftimata , d. c 5. n. 12. e feqq. Deftra , luogo di Dio , e de gli Angeli , d.c. J n. ij. da varie Nazioni come confiderata , d. c. 5-n. 16. e feqq. Diaconi anticamente pretendevano laPre- cedenza fopra i Sacerdoti, p.2.c.j.n-7. Come fi confiderino ivi . Diacono quando , come il Patriarca , delpba effer' onorato , p. 2. C.4.1T 1. Diaconi a' Sacerdoti fuccedono, p. 2*c. 10. ri. 15. Diete Cefaree con che ordinc fi tenghi- no , pjc. i.n. 17. 18. Didietro come confiderato , p. i.e. s.n. 8. Differenza tra* Dotti , e non Dotti qua- le , p. ic 3. n. 2. Ateneo Tom. V. Dignita. come debbano effer efercitate , p. i.e. 2. n 7. Dignita , che porta feco la Precedenza , quando fi perda , p. ic 7 n. 8. V. Precedenza . Luogo . Vigevano. Dignita maggiore quando fopra le minori goda la Precedenza , p. i.e. 9. n. 5. Dignita Confolare tra* Romani come cbr> fiderata , d. c.9. n. 10. Dignita quale piu fi confideri , d.c. 9. n. 11. Dignita Ecclefiaftiche le Secolari prece- dono , p. 1. c 1. n 2. Dignita Pontificia tutte le altre prece- de , d.c i.n. 3. p J c r.n» 1. Come a' tempi della primitiva Chiefa fi praticaffe , d. p. i.e. 1. n. 3. Dignita Cardinalizia come anticamente £ confiderafTe , p. 2. c. 3. n. 2. e feqq. Da che riconofca 1* origine , d. c 3 n. 9- Dopo la Pontificia le altre precede , d. c. 3. n. 3. Dignita quali piu rifplendano, d.c. gn. 21. Dignita di Legato in Roma come fi confi- deri , p. 2.c-4.n. fi Dignita Patriarcale in eoncorfo colla Pri- mazialecome Ci confideri , p. t- c 6n. r- Dignita Patriarcale V. VeneraTjone t, Dignita Metropolitica , fue prerogative „ ? p. 2. c. 7 per tutto. Dignita Vefcovile ivi. Dignita Capitolari con che ordine debba- no comparire , d. c. 7. n. 20. e feqq. Dignita Vefcovile , fue prerogative , d. p. 2.c- 8.n. 1 efeqq. Dignita Metropolitiche regolarmente quan» te fieno , p 2. c 10. n. 1 e per tutto . Dignita Ar.ci vefcovile ne'Secoli paflati co- me confiderata , d.c 10. n. 2. Prefentemente come fi confideri ivi. Dignita Capitolare quando il Vicario del Vefcovo preceda , p. 2. c. 9. n. 19. e feqq. Dignita Capitolari della Cattedraledi W gevano quante , e quali fieno , p. 2. c. io.n.4. Dignita del Capitofo della Cattedrale di Cremona , quante , e quali fieno , e loro prerogative , d.c 10. n. 5. Dignita prima tutte le inferiori precede , d. c. 10. n 7. Dignita della Metropolitana di Milano quante , quali , e loro prerogative V. Canonici . Controverfia* Dignita delle Collegiate . V. Canonici .Pre- cedence. rihh £>!- / N D 1 C E Dignita della Collegiata di Santa Maria della Scala di Milano quante > t fue prerogative > p. i. c. i i .n. 3. e feqq. Dignita propria non dee efler avvilita > p. i.e. 14. n. 1. Dignita di Principe > Duca > Marchefe > Conte, e Barone nel Regno di Napoli come fi confiderino , p. 2. c. 14. ft. 1 3. Dignipa nelle Proceffiotii come debbano procedere > p. i.e. 15. n 9. Dignita di diverfe Chiefe nelle Proceflioni come debbano procedere * d.c. x 5.11. is* V. Procefftoni > Dignita delle Cattedrali come , e quan- do con quelle delle Collegiate poffino unirfi ivi k Dignita quale in afTenza del Vefcovo deb- ba fare le di lui Funzioni, d.p. 2. c. 15. n. 9. Dignita di Pari di Francia che prerogati- ve goda , p 3. c. 6.n. 3 e feqq, Dignita Ducale > fue prerogative > p. 3. c. ii.n. 13. e rs. Dignita di Marchefe quando introdotta , d.c ii.n. 15. Dignita Ducale V. Iflitu^ione. Dignita Ducale fi accofta al Regio fplen- dore j d.c ii.ii. » 7. Dignua di Pari di Francia a chi attrlhui- ta , p. 3-c ii.n 8. Dignita con quaFordine procedano, p.4. c. i.n. 7. e feqq. n. ij. X)\gmxk inferiore acquiirandofi > alle pre- rogative della fuperiore acquiftata non . pregiudica , dc i.n. 36. Dio perche degli Eferciti chiamato, p. 1. c. 6. ft. 3. Diocefi V. Precedent . Jintmofnwa^to- ne . Diogene ftoico > Ambafciadofe degli A te- niefi perche da Platone fi procuraffe > che foffe licenziato , d. c 6. n. i. Difitto della Precedenza da che Legge proceda , p. i.e. I. n. i.efeqq. Quando arTetto d'ambizione non Ha .> d- c. i.n. 22. Quando lodevole > d.c i.n. i3. Per Confuetudine quando fi acquifB > p. i.e. 9-n. 17. Dirittb della Delaziohe della Croce avan- ti il Metropolitano come debba rego- larfi , p. 2. c 7. n 4. e feqq. Difciplina delle JLettere perche introdot- 1 ta , p. i.e. 6. n. 5. Difpofizione del Ccrimoniale Romano quando non fi attenda \ p." i.e. &. n. i%> Quando fi attenda ivi . '[ n Difpofizione fi trova anche nell' Inferno , p.i.c.^n.ii Difpute per conto di Precedenza quanto pregiudiziali > p. i. c. t.n. n. Difputa per conto di Precedenza tra le 1 Reliquie di Reggio di Lombardia > d. c. i. n- 1 2. p. 2. c. 1 5. n. 2. e feqq- Difpute pubbliche in Roma con qual'or- dine fi tehghino > p. 2. c. 13. n. 19. Difpute per conto di Precedenza fe nelle Proceffioni fien utili , e neceflarie > p. 2 c. I5.n. 1. Difpute di Precedenza in occafioni diCa^ nonizzazioni de*Santi come fi definifchi- no , d.c. 15. n. 7. DirTenfioni per motivo di Precedenza , p. i.e. i.n. 7. DifTenfione tra T Abate Fuldenfe , e '1 Vefcovo d' Hildefteim per cauia di Precedenza ivi. • Diffimulare per conto di Precedenza quan- do fi debba , p. i.e. i.n. 20. Diftinzioni perche fi facciano , p. i.e. i. n. 2. Diftribuzioni delle Candele , e delle Ce^ neri V. Dignita . Diftribuzione di Cibi , Bevande , e Ve- il) come fi faecia , e cofa denoti , p.i. c. i. n. 1. Diflintivi degli Abati quali fieno , p. 2. c 12. n. 1. Difturbi di Religione da che proceduti , p. i.e. i.n. 7. Doge di Venezia dafl Arciduca d'Auftria come onorato , p 3. c. 13. n. 5. Domenicani ( Padri ) ordine della loto Precedenza , p. 2. c. 13. n. 1 6. V. L'ttigio . Precedenza » Donna nobile > maritandofi con Perfona ignobile, come compenfi la propria no- bilta, p. i.e. 3. n. 19. Donne per conto di Precedenza come debbano contenerfi , d. c. 3. num. 22. e Quando perdano la nobilta del Sangue ivi. Loro riffe come fi debbano eftinguere , d.c 3.11.25. Da gli Uomini feparate quando fi collo- chi no, p. 1 c. 5.n. 30. Donne fe capaci di giurifdizione Eccle- fiaftica , p. 2.c 14.11. 10. Donna > intervenendo in qualita di Piin- cipe DELLE MATEI^IE. 429 cipe alle Funzioni Ecclefiaftiche, come debba effer diftinta, d.c. 14.11. 1$. V. Regin*' Uomini. Doria ( Andrea ) perche lafci il fervigio del Re di Francia, p. i.e. 1. n. 15. Dottori di baffa eftrazione quali preroga- tive goda no , p. i.e. j.n. 8. efeq. Dottori Bolognefi , loro prerogative , d. c. 3-n. 10. efeqq. Dottori d' Afcoli, loro prerogative , d.c. 3.n.n. Dottori Collegiati di Bologna, loro prero- gative , p- i.e. 4.11.8. Dottori, cheinfegnano Scienze, loro pre- rogative , d. c. 4.. n. 24. Dottori quando i Soldati precedano, p. 1. c. 6.n. 36. Dottori di Legge nella Coronazione di Carlo V". , loro prerogative , p. 2,. c. 1. n. 22. eg 2. Dottori Artifti Bolognefi , loro prerogati- ve, d.c. 1. n. 33. p. 2. c. 3- 1. Dottori quali piu rifplendano n. 21. Dottori Cremonefi , loro prerogative , 2. c. iS-n. 16. Dottori che luoghi occupino , p. 4. c. 11.31- V. Mogli . FlgU , Soldati . Dottori Comafchi , V. Collegia. Dottori Vigevanafchi , V. Collegio . Dottori quali altri Dottori precedano, p. 4. c. 3-n 1 efeqq. Dottori di Teologia perche i Dottori d* altre Scienze precedano, d. c. 3. n. 5. e feqq. Quali di efli gli altri della medeflma Scienza precedano , d. c. 3. n 6. Dottori di Teologia quando i Canonifli precedano , d. c. 3. n. 7. e feqq. Dottori di Legge fe quelli di Medicina precedano , p 4. c.4-n 1. efeqq. Dottori di Legge tra di loro quali prece- dano, d.c. 4-n. 14. Dottori di fangue nobile con quelli di fan- gue non nobile come fi confiderino , d. c. 4. n. 16. Dottori di piu fcienze co' Dottori di una Scienza fola come fi confiderino , d.c. 4-n. 18. e feqq. Dottori piu vecchi co' piu giovani comefi confiderino , d. p. 4 c.4. n. 20. Dottore figlio di Dottore col Dottore non figlio di Dottore come fi confideri , d. C. 4 n. 22 - Atcmo Tom. V. Dottori di Medicina tra di loro come fi confiderino, d c.4 n 30. della Dottrina Criftiana ( Padri ) di Pa- rigi , loro Libreria famofa, p. 4. c. s.n. 1 1. Ducajdi SafTonia tra' Cardinali come col- locato, p. 2. c. 3-n. 12. Duca di Parma in qualita. di Feudatario per conto della Precedenza come da al- tri Feudatarj fi diftingua, p. 2. c. 14. n. i2.e43- Duchi Romani che luoghi occupino in quella Corte , p. 2. c 2. n. 23. Duca , V. Dignita . di Lucembourg . Ti- tolo . Auftria . Primogeniti di Modena . Kanuccio . Controverfia • Duchi dell' Imperio con che ordine inter- venghino alle Confujte Cefaree , p. 3. c. i.n 18. Duca d 3 \Anjou . V. Anjou , Duchi , e Pari di Francia nelle Funzioni con che ordine comparifchino , p. 3-c. 6. n. 3- efeqq. Loro prerogative , d. c. 6. n. 1 1. c. 7. n- 23. Duchefle di Francia , loro prerogative , d. c 6n. 23. Duchi d'ltalia da ehi creati , p. 3. c. 11. n-9- Duchi quali chiamati lllufiri , d. c- 11. n. 10 efeqq. Quali diritti godano ivi. Spettabili quali ivi. Duchi fe ne' Titoli fi debbano diftinguef da* Regi, p. jc n.n. 12. Loro prerogative , d. c. 1 1. n 13. e feqq. Duchi di Spagna come fi confiderino , d. c. 11. n. 28. Duchi quali fi chiamino Feudatarj , p. j. c. i2.n. 1. Dutgne nella Corte di Spagna che perf ■■■., ne fieno , loro prerogative , p. j. c. 9. n-44- E EBoracenfe V< Arrive fcovo . Ebrei per conco della Precedenza come fi conteneffero , p. i.e. 9. n. 1 z.. V. Precedenza. Ecclefiaftici > loro ordine , p. i.e. 4. n> 1. V. Principi Secolari. Nelle Chiefe debbon preceded i Secola- Hhh 2 ri, 43° 1 N D I C E ri , p. 2.c 14. n. 1. Efligie di S. Paolo perche alia deftra di quclla di S. Pietro collocata , p. i.e. 5- n.iS. Elettore di Magonza, in qualita di Cano- nico in Capitolo , che luogo occupi , p. i.e. 8 n. 10. Elettori dell'Imperio come fi contenghino col Duca di Borgogna , p. i.e. 9. n. 5- Contraftano a'Cardinali la Precedenza , p. 2. c. 3-n.i2. Elettori V. Precedenza , Elezione del Papa anticarriente a chi fpet- tafie, p. 2. e.g. n. 1. Elezione di un Metropolitano da chi deb- ba farfi , p. 2.c. 7-n. 6.efeqq. V. Obbligo. Elettori nelle Diete dell 5 Imperio che luo- ghi occupino , p. 3. c. 1. n. 1 S- Elettori nelle Funzioni Imperiali come comparifchino , p. 3. c 1. n. 17. Come nelle Confulte , d. c. i.n. 18. Elettori cofa facciano ne'GonvitiCefarei, d. c. i.n. i^.efeqq. Tra di loro come procedano, d.p.j.c.2. n. i.e. 3-n. i.efeqq. Elvezia V. Repubhlita . Canton'i. Eminenza V. Titolo. Entrata del Nani Ambafciatore Veneto in Coftantinopoli , p.3.c.i4.n.88.efeqq. V. Pubblici Rapprefentanti . Epitetto ftoico perche cacciato d' Italia , p. i.e. 6. n.2. Eredi V. Onori. Eroe chi fi debba ehiamare , p. 1. c. glir. 15. Eroi come fi formino , d.p. i.c 6.n-4- V. Virtu Eroica . Efarca chi cosi chiamato, p. 3.C i2.n.i2. Efpediente- prefo per conto di Precedenza nel Trattato di pace di Garlovitz , p.4. c. i.n. 20. d'Efte ( Marchefi ) come s* intitolaffero, p. 3.C. 11. n. 12. Azzo lodato , d- c« 1 i. n. 1 7. V. Cafa V. DucaV. Modena V. Princi- pe • V. Rinaldo . Eftenfe Libreria famofa , p.4-c. $.n. 10. Eta maggiore per conto di Precedenza 11 attende , p. 3.C. 6n. 1. Europei come fienfi introdotti nell' Impe- rio della Cina , p. 1. c. 6, n. 30. F FAlconieri ( Card. ) lodato , p.2.c,2. n. 21. Famiglie Illuftri nelle Chiefe quali pre- rogative godano , p. 2. c 14. n. 33. Farnefe ( Principe Aleffandro, ) lodato , p. 3. c. 14. n. 37- V. Controverfia . Farfetti Arcivefcovo di Ravenna , fua Controverfia colla Chiefa di Ferrara , p. 2. c. 7-n. 7. Fafci del Principe anticamente fi onora- vano , p. 2. c-8.n. 17. Fatti piti che le parole fi ftimano , p. 1. c. 6.n. 3. Fede perche fi dia colla deftra , p. i.e. 5. n. u. Ferrara V. Ambafciadori . Controverfia . Artifii . Vefcovo. Feudatarj quali fi chiamino , p. 3.C. 1%. n. 1. Feudatarj , Condomini nell' Amminiftra- zione del Feudo , come debbano con- tenerfi , d. c. i2.n. 30. Feudatarj come debbano preftare il giu* ramento di fedelta , d. p. 3. c 14- n. so- Feudi per conto della Precedenza come fi confiderino , d. p. 3. c. 1 2. n. 1 5- c. 14. n. 12. V. Concejfioni . Figlio , in Dignita coftituito , negli atti riverenziali col Padre come debba con- tenerfi , p.4. c. 1. n. $6. Figli mafchi perche nella parte deUra deir utero materno fi generino , p. i.e. $.n. 10. Figli del Principe nelle Proceffioni come vadino , p. 2.c. 1511. 1. i Figli legittimati della Cafa di Francia , e ioro Difcendenti \ come precedano , p.3-c. 6.n.3. Figli della Cafa di Francia come fi d'mw guano , p. 3.C. 1 i.n. 27. Figli del Re di Spagna come , d. c 1 1. n. 28. Figli del Re d 5 Inghilterra come, d. en. n. 29 Figlie perche nella parte finiftra dell* ute- ro materno fi generino , p. i» c. 5. n. 10. Figlie de'Pari di Francia come confidera- te , DELLE MATEI^IE. 431 Precedenza , p. 2. c 8.n. 9. Frati delle Religioni , che fono in Mila- no , come tra loro regolino la Preceden- za p. 2. c i5-n. 10. Funzioni Ecclefiaftiche , V. Prelati . te , p.3.-c.6.iu6. Figlie de* Dottori che luoghi occupino , p.4-c. i.n. 31. Figli V. Onori . Primogeniti . Cadetti . Padri. Filippo Macedone col Confolo , e Capi- tano Generale de 1 Romani come fi con- tenefle , p.j.cr.n. 1. Filippo II. Re di Spagna lodato , p. i.e. 7.11.19. Filofofia quanto utile rechi, p. i.e. 3-n, 2. Lodata , p. 4. c- 4.11. n. Filofofi da" Romani perche banditi, p. 1. c. 6. n. 2. Chi precedano , p. 4. c 3. n. 14. e feqq. Pirenze , V. Citta di Firen^e . Magi fir a- ti . Controverfia . Precedent/*. Fifcale delS. Uffizio di Spagna , fue pre- rogative , p 3 c.9.11. 4. V. Uditor Fijcale. Flotta di Francia fconfitta , p.4-c. 7.11.9. Flotta di Spagna fconfitta ivi. V- Armamenti marittimi . Foca cede al Papa la Precedenza , p. 2. c i.n. 7- , p 3-c- i.n. 6. Perche cib facefle , d. p. 2. c. i.n. 12. V. lmper adore . Fogliani ( Monf. ) Vefcovo di Modena lo- dato , p. 2.0 9-n. 27. Fontana ( Domenico ) lodato , p. 4. c. 6. n.5. Fontana ( Kav. ) lodato ivi . Foriere della Corte di Spagna , fue prero- gative, p. 3^.9^.33. Fortezza nelle Repubbliche perche prihei- palmente fi ohori , p. 1. c. 6. n. 1. Forza , V. Poffe/fore . Francia , V. Figli . Controverfia . Galeae %e . Vafcelli . Galee . Navi . Legni . Flotta . Monarchia . di Francia , Libreria famofa , p. 4. c. 5. n. 11. Francefcani , V. Lhigio. Francefco I. Re di Francia perche dopo il Papa fi portafle al luogo del Con- greflb di Bologna , p. 1, c 5. n. 3 7. Fratelli del Re di Francia per conto di Precedenza tra loro come fi contenghi- no , p 3-c. 6. n. 1. Franzoni ( Card. ) Legato di Bologna fuo abboccamento col Principe diTofcana, p. 2. c. 4. n. 5. Fratelli del Papa perche non fi chiamino Principi del fangue , p. 2. c. 2* n. 24. Fratelli tra loro come debbano regolarela G GAlee Pontificie quante , loro AfTegna- menti , e prerogative , p. 4. c. 7. n. 21. 30. Galeazze , Galee , ed altri Legni , come per conto di Precedenza fi contenghino > d. c 7. n. 34. e feqq. Gambara ( Monf. Uberto ) V. Legato di Bologna , fue occupazioni nella Coro- nazione di Carlo V., p. 2.c. i.n. 30. Garzoni ( Senatore Pietro ) lodato , p- 1. c. i.n. 13. e feqq., c. 8. n.18. Generali di Religioni , V. Rocchetto. Generali di Religioni de' Mendicanti nelle Cappelle Pontificie anticamente dove fedefTero , p. 2. c. 13. n. 1. Ove prefentemente ivi . Generali degli OrdiniMonaftici, loro pre- rogative , d c 13. n 5. Generale degli Olivetani e degl* altri ordi- ni Monaftici , loro prerogative , d. c. 13. n. 6. Generale de'PP. Gefuiti V. Compagnia di Gesu. Generale Inquifitore di Spagna , fue pre- rogative , p. 3. c. 9 n 3. e feqq. Generale d' efercito , V- Filippo Mace do- ne . Generale delle Galee che prerogative goda p. 4-c 7. n.26. Generale di Battaglia che luogo occupi nell'Armata, d. c. 7.0.44. Generali della Kavalleria, e della Fante- ria , che luoghi occupino nelle Armate ivi . Generale dell' Artiglieria ivi . - Generale novello di Malta , quando efce in Mare , come debba contenerfi, d. c. 7. n.42. Generale de Giannizzeri in lingua Turca come (i chiami , p. 4. c ult. n. 1 7. Gentiluomini, o Cittadini diPatria fupe- i riore coll' inferiore per conto di Prece- denza come debbano contenerfi , p. 1. c. 3.n. 1 6, e feqq. Gen- 432, 1 N D Gentiluomini della Cortc del Re di Fran- cia, loro prerogative , p. 3. c. 7. n. 15. V. Primo Gentiluomo . Gentiluomini Inviati de' Principi flranie- ri , loro prerogative , p. 3.C is.n. i.e Germani , Popoli , Amici de* Romani } p. i.e. i.n. 14. Gefuiti di Parigi , loro Libreria famofa, p. 4 c 5-n. 11. Gesu V. Compagnia. Ghigi ( Card. ) Segretario di Stato , poi Papa , p4-c. i.n. 16. di S. Giacomo ( Ordine Kavallerefco ) p. 3.C. 9 n. 23. Giannizzeri , o Fanteria del Gran Tur- co , come diftinta , p. 4. c.ult.n. 1©. e Ginocchi perche fi bacino, p. 1 c $.n.ii. Giordani ( Monf. ) fua Declamazione , p 2c. 3-n. 25. Giorno della data quando fi debba atten- ded , p. i.c 9-n. $. Giovani di pari Condizione quali debba- no precedere , p i.e. 5-n. 30. Giudice quando debba avocarfi il pofleflb della Precedenza , p. i.c 8.n. 20* Al Giudice per conto della Precedenza fi debbe ricerrere , p. i.e. 4. n. 2« Giudici anticamentecomeprendefTero pof- feffo delle loro Cariche, p. i.c.5-n. 15. Giulio Cefare di che piu lodato , p. i.e. 6 n. 3. Giufti perche collocati alia deftra , p. 1. c S-n. 15- Giuflizia V. Soprantendenza . Giudizio poffefTorio che prove richieda , p. i.e. 8* n. 13* Giudizio della Reintegrazione con quello della Ritenzione quando fi pofTa unire , d. c 8.n.2i. Giudice diControverfia di Precedenza tra' Sovrani chi fia , p. i.e. 10. n. 6. e feqq. V. Prefetto. Giudice Ordinario quando alSenatore pre- ceda , p. 2.c. 11. n. 27. Giudici di piu Claffi tra loro come pre- cedano , p. 4. c. i.n. 10. Giudici di Caufe Civili , fe i Criminali precedano , d c. in. i7.efeqq. Giudice de* Malefizj di Cremona , fua pretenfione rigettata , p. 4- c 2. n. 68. Giudici V. Magiftrati . Precedenza* Arbi- trio . Giurisdizione EcclefiafHca come da' Laid ICE fi pofTa efercitare , p. 2.c. 14. n. 10. V* Donne. Giuramento di fedelta come debba pre- ftarfi da* Feudatarj , p. 3. 14. n . 50. Gonfaloniere di Giuftiziadi Bologna, fua incombenza nella Coronazione di Car- lo V. p. 2.c. i.n. 19. V- Magi fir at 7. Gonfaloniere della Repubblica di Lucca come fi porti a quella Metropolitana , p 2. c. 8 n. 27. V* Magiftrati. Gonzaga Libreria Famofa , p. 4. c. 5. n. 10. Goti j Popoli antichiffimi, p. 3. c. 10. n. 7. Governatori delle Citta, oProvincie del- lo Stato Ecclefiaftico colle Dignita Ec- clefiaftiche , per conto di Precedenza , come debbano contenerfi , p. 2. c. 9. n. 23.efeqq.c- 14. n. 21. Governatori anticamente chi foffero , p. 3.C. 1 i.n. 4. Governatore di Cremona , fue prerogati- ve , p. 4. c. i.n. 67. Governatori de* Luoghi in cafi di Con- troverfia di Precedenza tra Carrozze come debbano contenerfi , pi. 3. n. 17. Governatore di Roma , fue prerogative , p. 2. c. 2. n. 2. e feqq. p. 4. c 1. n. 14. In qualita di V. Camerhngo in Camera che pofto tenga , d.c 2. n. 22. Governatori , o Luogotenenti de' Princi- pi , e Baroni Feudatarj nelle Funzioni Ecclefiaftiche come debbano effer trat- tati , p. 2.c. 14- n. 7. Governatore di Macerata 3 fue preroga- tive , d.c. 14. n. 20. Governatori V. Jncenfo . Precedenza. Governatore di Reggio , fue prerogati- ve , p4.c2.n47. Governatore di Mantova , fue prerogati- ve ivi. Governatore di Parma , fue prerogatives ivi. Governo d' Inghilterra cofa fia , p. 3c 9. n.47. Governo de'Conti quando tornaffe in pie- di , p.?.c. 11. n. 15. Governo di Pavia quale , p. 4. c. 2.n. 69. Governi dell' Imperio Ottomano quaa- ti , come chiamati , e come diilribui- ti , p. 4 c ult. n. 7. e feqq. Grado acquiftato fi deve confervare , ed occorrendo , ricuperarlo, p. 1. c. 2. n. 9. CJrandi di Spagna , loro diftinzioni , e prerogative , p. 3. c 9. n. 38. Gran DELLE MAtEIilE. 433 Gran Conteftabile Colonna , fue preroga- tive , p. 2. c 2. n. 7. Controverfia colla Gafa Orfini per conto di Precedenza , d. c. 2. n. 7- e feqq. Gran Cancelliere della Corona di Polo- nia , fuo Uffizio , p. 2. c. 4-n. 8. Gran Duca di Tofcana per conto de' fuoi Feudi in ordine alle prerogative come fi diftingua da altri Feudatarj , p. 2.c 14. n. 12. Cofmo III. Lodato , p 3.C i5-n- 3- Gran Limofiniere di Francia , fue prero- gative , p. 3. c. 7. n. |. e feqq. Gran Marefciallo di Francia , fue prero- gative , d. c 7-n. 9. Gran Maeftro di Francia , fue prerogati- ve , d.c 7-n. 10. Gran Ciambellano di Francia , fue pre- rogative , d.c. 7. n 12. e feqq. -Gran Scudiere di francia , fue prerogati- ve , d. p. 3. c. 7. n. 1 6. e feqq. V, Armagnac . Gran Caceiatore del Re di Francia /fue prerogative , d. c. 7. n. 20. Gran Maeftro di Cerimonie di Francia > fue prerogative , d c. 7: n. 2 1. Gran Prepofto d'Inghilterra chi fia, p. 3. c 9-n. 62. Gran Maeftro della Religione Gerofoli- mitana , fue prerogative , p. 4 c 7-n. 16. e feqq. Grand* Ammiraglio di Francia , fue pre- rogative , d.c 7-n. 25. Gran Prepofto della Regia Guardia di Francia , fue prerogative, d.c 7-n- 49. Gran Vifir de'Turchi tra noi come fi chia- mi , fue prerogative, p4.c. iilt.n. i.e feqq. Sue vicende , d. c. ult. n. 5* V. Vifir. Gran Turco . V. Annate . Grazia quando fia del tutto plenaria , p. i.e. 7-n. 11. Greci V. Precede n^a . Grigioni , Popoli Amici de' Romani , lo- ro rifpofta , p. i.e. i.n.i. Guardie Regie del Corpo del Re di Spa- gna , loro prerogative , p. 3. c 9. n. 24. Guardia Maggiore della Regina di Spa- na , fue prerogative , d. c. 9. n. 43. Guardia del Corpo del Principe , fue pre- rogative , p. 4. c. 7. n. 56. Sendo compofta di due Compagnie , qua- le di effe preceda , d. c 7 n. 57, e feqq. Ciuardie Pontificie interveogono alia Ce- rimonia del Pofleflb di Papa Clemente XII. , p. 2C f.n-46. Guerre tra la Francia , e la Spagna , da che procedure 1 p i.e. in. 7. Tra Ridolfo, Vefcovo d'Erbipoli, e la Famiglia de'Conti di Papenbergh ivi. Sanguinofe perche intraprefe, d. c.i.n. 9. Guerra dove lodata , p. t.cin. 2. Di quarite forte fia , p. 4. c 7 n. 2. Guidi ( Dpmenico ) Lodato, p4.c6.n- 5. Guillino ( Bertrando ) Lodato , p. i.e. 6. n. 4. H HAja . V. Reftdentl. d' Haffia d' Armeftat ( Principe ) Governatore di Mantova lodato , p|4. c.2.n.4S- Hozier Libreria famofa , p. 4c. 5.11.11. m I ■ ■' I I Gnobili tra' Nobili quando trarrmcui** re non fi debbano , p 2.c. 3. n. 21. Jgnobili nelle Corti come s'introduchinbj d. c. 3 n. 23. Irnperadorr come governino i loro Stati , p. i.e. 6 n. 7. Imperadore , in qualita d'Arciduca , co- me nelle Diete fi contenga , p. i.e. 8. n. 10. p. 4.C. in 37. Imperadore perche fichiami figlio del Pa- pa , p. 2* c.i. n. 1. p. 3. c. in 1. Imperador Foca dichiara , il Primato del- la Chiefa competer' al Papa , p. 2.c. t. n.6. Imperadore perche dopo il Papa tutte le altre Dignita preceda , p- j. c. 1. n. 2. 9. Imperadore dal Czar di Mofcovia come vifitato , .d.c, i.n. 8. Imperadore de'Romani colla Porta Otto- mana come fi contenga , p. 3 c 1. n. 14. Nelle Diete dell'Imperio come , d. c. 1. n. 15. Imperadore V. Pnncipt. Imperadore nelfe Funzioni Solenni come fi contenga , d.ci.n. 1.7, Corns nelle Confulte , d.c. i.fr. 18. Im- 43.4 Imperadrice nelle Adunanze dell* Imperio che Iuogo tenga , p. 3. c. 1. n. 15. Ne J Conviti come fervita , d. c. i.n. 10. Imperiali ( Cardinale ) lodato , p* 2. c. 2. n 1. Legato di Ferrara , :fuo abboccamento col Principe di Tofcana perche non fe- guifle , p.2.c.4.n. 5. Libreria famofa , p-4-c. s.n. 10. Incenfare il Priore della Collegiata nella Cattedrale quante volte fi debba, p. 2. c i i.n. 27. Incenfo quante volte il debba dare a* Go- 1 N D I C E vernaton p 2. c. 14. n. 21. A'Magiftrati Secolari come fi dia , d. c. 14. n. 27 efeqq. Infame chi fia , p. 1. c. 4. n. 3. Inferiore col fuperiore come u* debba con- tenere, p. i.c.4.n. s.e9. Inferiore quando il fuperiore preceda , p. 4.C i.n 14. Inferiore V. Precedent . Luoghi. Inferior! fe piu vicini al Principe maggior- mente rifplendano , p.$.e. g.n. 21. Inghilterra , fua Controverfia per conto di Precedenza colla Corona di Spagna, p 3c. 8. n. i.c feqq. Prerogative di detto Regno d' Inghilter- ra , d. c. 8.n. 3. efeqq. J^ove fpedifca i fuoi Pubblici Rappre- fentanti , p. 3.C. 9.0. 65. V. Controverfia . Regno. Inglefi , loro Controverfle per conto di Precedenza , p. i.c.io.n. 12. Ingegneri che luoghi occupino nelle Ar- rnate, p. 4.0.7.^.45. Ingiurie V. A%}one . Jgnobili, ufurpando luoghi de'Nobili, co- me poffino effer convenuti , p, i.cj.n. 18. InnocenzoXII.fuo Viaggio a Qvita Vec- chia , p. 2. c. 2. n, 3 6. e feqq.> Inquifizione , fue prerogative , p. 2. c. 9. n. 28. efeqq. Y> Tribunale . Generate . Vicar to . Pre- cedenza . Primo Inquifitore . all* Infpirazione dello Spirito Santo quan- do n debba ricorrere , p i.e. 10. n. \i. Intendente dell* Arfenalede'Turchi da lo- ro come chiamato , fue prerogative , p. 4. cult. n. 24. Inviati quali rifiedano alia Corte di Pari- gi , e loro prerogative , p. 3 c. 7. n. 43. Inviato Turco alia Corte Cefarea come ricevuto , p. 3. c. 15- n. 8. efeqq. Ifola di Malta V. Sorprefa* Iflituzione della Dignita Ducale quando feguita , p. ?.c. n.n.ii. Iftituti V. An^ianith. Iftruzione della Corte di Tofcana al Mar- chefe Salviati , Ambafciadore flraordi- nario alia Corte d* Inghilterra , p. 3. c. 14. n. 77. efeqq. Iftruzioni neceffarie a' Pubbljci Rappre- fentanti w p. j.c. 15 n : 3. V. Nicolini . Bartolomei . Pucei. K KAvallerizzo Maggiore deirimperado- re V. Carte a . Kavallerizzo Maggiore del Re di Spagna , fue prerogative , p. |.c. 9-n. 29. Kavallerizzo della Scuderia del medefimo Re , fue prerogative , d.c 9 n.30. Altri Kavallerizzi di detta Scuderia, d. c 9-n.?i. Kavalieri d'Ordini per conto di Preceden- za tra di loro come ft contenghino , p. i.e. 9. n. 5. Kavalieri Gerofolimitani come per conto di Precedenza tra loro fi contenghino ,- . p. 2-c- 13. n. 21. V. Religione Gerofolimitana . de' Kavalieri ( March. ) uno de'Capitani de' Kavaleggieri del Papa accompagna Innocenzo XII. a Civita vecchia , p. 2* c. 2.n. 36. Kavalieri V. Titolo . ,. di Kobenzel ( Conte ) Cameriere Maggio- re deirimperadore , fue prerogative , p. 3.0.4.0.2. L LAici fe poffino acquiftare giurifdizio- ne Ecclefiaftica , p. 2. 0.14.0. 10. . :■ Landgravi nelle Confulte dell* Jmperado- re che luoghi tenghino , p. j.c. in i8)s de' Lazari ( Bramante ) lodato , p. 4 .. c 6. n. 5. Legati Pontiflzj ne'Concilj dove fiedano» p. i.e. s- n. 32, Nel Concilia di Calcedonia quali iedie occupaffero , p. 2. c 1. n. 3. Per- \ DELLE MATEI^IE. 435 Lettere fe fi debbano prcferire alle Ar- Perche fpediti da Papi ne' tempi della primitiva Ghiefa , p. 2. c. |n. 1. Legati a Latere perche cosi dctti , d. c 4.11. i.efeq. Loro prerogative ivi. Legati Nati , o Mandati perche cost det- ti ivi. Loro differenza ivi . Legati quando poffino far'efercitare la lo- ro giurisdizione per interpofta perfona , d. c. 4 n 4. Quando (1 portano alia Corte di Roma , come fi confiderino ivi. Loro prerogative ivi. Co'Primogeniti de' Principi d* Altezza come fi contenghino , d. p. 2. c. 4. n. 5. Tra Legati , e Legati Controverfia , d. p. 2.c. 4.11. 2. Tra Legati , e non Legati , d. c. 4. n. 3. Legati V. Dignita . Voce. Legato di Bologna come fi abboccafle col Principe di Tofcana , p. 2. c. 4* n. 5. di Ferrara col medefimo Principe ivi. Legato Pontificio perche ricufafle di tro- varfi alia Coronazione di Carlo V. , d* c. 4-n. 1. Legge Canonica fopra che verfi , p. 4. c 3. n.S. Legge V. Suprema . Voce . Legge una fola nella mente di Dio , p. 1. c.2.n. 5- Leggi della Natura , ed Umane da che procedano ivi" Legge di David lodata , p 4. c.4. n. 6.e Legirti • V. Priore de y Legijii . Dottori. Leghe Grife ; loro prerogative, p. 3. c. 13. n. 18. Legni in Mare tra loro come precedano , p. 4 c 7.n. 22. efeqq. Legni Cefarei quali precedano ivi . Legni di Francia quali precedano ivi . Legni di Spagna quali precedano, e qual* ordine tenghino , d* c. 7. n. 27. Legni Veneti quali precedano, d.c.7.n.28. Leonardi( Co: Niccolo ) Configliere di No- vara , p. 4. c 2. n. 79. Confolo di Novara ivi. Conte Michel Angelo fuo Figlio altro Configliere ivi. Co: Carlo Giufeppe ivi. Leone V. Papa. Lercari ( Monf. ) Segretario di Stato del Papa ; Cardinale , fue prerogative, p. 2.c- *.n. 21. Ateneo Tom. V. mi ; loro lodi , p. i.e. 6. pertutto. Da chi inventate , p 4c. 5-n. 1. Lettere V. Difciplina . Studio. Letterati , e Marziali , trovandofi infie- me , come debbano conrenerfi , p. i.c- 6.n 33. Npbili , loro prerogative , p. 4»c. i.n. 34< Liberta dare da chi introdotta , p. 1. c. 2. Libraj fi annoveranotra'Profeffori di Let- tere , p. 4. c S-n. 1. Precedono altri ArtifU ivi. Librerie famofe V. Sotto i Komi partko- lari. Licenziati fopra chi la Precedenza otten- ghino , p-4-c. 3. n. 1. Limofiniere Primo del Re di Francia , fue prerogative , p. 3. c. 7. n. 8. Limofiniere ivi. V. Gran Limofiniere . Limofiniere Maggiore della Corte di Ma- drid V. Capo. Litigio per conto di Precedenza tra* Do- menicani , e Francefcani come termina- te , p 2. c. i3.n. 1. Litigj tra' Pari di Francia , e loro fudditi fe li debban fare , p. 3. c. 6. n. 9. Lodo , tra Sovrani , e Sovrani per conto di Precedenza , non accettandofi, cofa fi debba fare , p. 1. c. 10. n. 7. di Loreto . V. Chi fe . Lucca , fuo Veurovo dichiarato Arcive- fcovo , p. 2.c. 8. n. 15. Controverfia della Citta col proprio Ve- fcovo per conto della fedia Vefcovile , d. p. 2 c* 8.n. 1 5. efeqq. Sua Chiefa in tempo di Sede Vacante co- me fi governi , d. c. 8.n. 28. efeqq. Sue prerogative ivi. V. Vefcovo di Lucca . Archefcovo. Gon~ faloniere . Canonici . Repubblica . Citta di Lucca. di Lucembourgh ( Duca ) fue prerogati- ve , p. 3 c.6. n. 10. Luigi XIV. Re di Francia odato , p. 1. c4.11.23.n4. Luogo in materia di Precedenza come fi debba mantenere , p. 1. c. 1. n. 8. Luoghi piu degni a chi dovuti , p. 1. c. 1. n. 18. p* 2.c-9.n. 25. Luoghi tra* Romani come diftribuiti , p. i.e. 2. n. 7. Luoghi per conto di Precedenza come fi I i i deb* 43 6 debbano regolare , p. ic.4n. 2. Luo'-ihi pill degni cedcr cbi fia tenuto , c cbi ndn fia tenuto , d.c 4.11.3. Luogo. phY degno, incamminando, quale fia , d.c. 4- n. 6. Liiogo vicino al Murodove piu degno ivi . Luogo di mezzo a chi competa, d.c4.n.8. Lubghi piu degni quali fi debban dire, p i.e. 5 • n. i.ct Luoghi in quanti ordini fl diftinguano, d. Luogo di mezzo il piu degno , d. c 5-n- 3- e feqq. Luoghi a Tavola come fi diftribuifchino , d.c. 5-n. 5-' Luogo di mezzo quando fia il piu degno ivi. Luogi quale piii degno "per la fedia di un Perfonaggio , d.c. $.n. 28. e feqq. Luoghi tra' Perfonaggi di gran lunga dif- ferent] come fi debbano regolare > d. p. I..C 5-n. 34. Luoghi piu elevati a chi fi debban dare , d,c 5 n.35. Luogo una volta perduto quando fi ricu- peri , p. i.e. 7 n - 9- Luogo a nuova Dignita quando e eome fi debba aftegnare , p. i.e. 9. n. 12. Luogo dopo 1'ultimoCardinalenella Cor- te di Roma a chi fi affegni , p. 2.c. 3. n. 12. Luoghi piu eminenti ne'Concilj Generali a chi fi afiegnino , p. i.e. 8. n 4. Luogo quale fi debba a 1 Vefcovo , quan- do e Canonico del Capitolo , p. 2.c. 9. n. 5.efeqq. Luogo del Vefcovo quando fi lafci vot- to , p. 2.c 11. n. 18. 'Luogo piu eminente in Chiefa a chi com- peta , p. 2. c 14. n. 2. Luogo ultimo quando fi reputi il piu. de- gno , p. 2.c i5-ri- 1. Luogo V. Defcnaiione . Camminare . Ufur- patori . Tavola rotonda . Re de Roma- nia Luogotenente Generale dell' Imperatore , fue prerogative , p. 3.C. 4-n. 6. Luogotenenti del Governatore di Madrid, loro prerogative , p. 3.C. 9-n. 2. Luogotenente del Gran Duca di Tofca- na , fue prerogative , p.4. c.2.n. io.e feqq. Luogotenenti Regj di Francia , loro pre- rogative , p.4-c- 7 n -47- Luogotenenti del Gran Prepofto di Fran- / N D I C E cia da chi dipendano , d.c 7.n.49w »^rT Luogotenente del Gran Turco , come in quel Linguaggio fi chiami , p.4. d ult. n. 1. Luogotenente dell* Ammiraglio della Por- ta Ottomana in quel; Linguaggio come fi chiami , d. c. ult. n. 24. Luogotenenti . V. Governatorl . Tenenft . M 1 MAcchiavellr , Famiglia Uluftre Fio- rentina, eftinta, fue prerogative , p. 2. c. 14. n. 54. e feqq[. March. Franc. Maria , ultimo di detta Famiglia; fuo Teftamento a favoredel March. Gio: Batlfta Rangoni, d.c. 14- n. 54. Macerata V. Chiefa . Governatore . Madrid V. Parroco. Maeftro di Camera del Papa , fue prero- gative , p. 2. c. 2. n.23. Maeitro di Camera del Re di Spagna in quel Linguaggio come chiamato , e file prerogative , p. 3. c. 9. n. 34. e feqq. Maeftri di Camera del Principe d 5 Anu- rias , e degl 5 Infanti di Spagna , loto prerogative , d.c. 9. n. 4$. Maeitro deirArtiglieria de'Turchi in quel Linguaggio come fi chiami, p. 4. cult, n. 20. Maeftro di Teologia come debba compa- rire , p; i.e. 2. n. 1. del Maeitro ( Ferdinando ) Canonico ddl- la Metropolitana di Firenze , cofa fac- cia , p. 2.c. 1 5-n. 17. V. Controverfta . Maeitro di Cerimonie V.Gran Maeftro ^i Cerlmonie . Maeftri di Filofofla , loro prerogative!, p. 4- c. 3.n. 14- e feqq. n. 21. Maeftri di Strade di Roma intervengono alia Cerimonia del PofTeffo prefo da Papa Clemente XII., p. 2. c 1. n-44- Magiftrati come debbano comparire , p. i.e. 2.m 1. V. Confuetudini • Prefidente . Con che ordine debbano precedei-e ,' d. c. 2. n. 7. p 2. c. 9 n. 23. p. i.e. 4. n. 5. Magiftrati di Bologna per con to di Preee- denza come fi contenghino , r. i.c 4. n. 8. Ma- DELLE MATE^I 'iftrati Urbani come ivi . Magiftrati debbon* efler falutati , p. i. c. 3-n. 21. efeqq. Con qual ordine debbanofederc , p. i.e. S.n.29. ^ Quando a'Marziali prccedano , p. i.e. 6. n. 1. Magiftrati Secolari co gli Ecclefiaftici per conto di Precedenza come debbanocori- tenerfi , p. 2. c. 10. n. 14. Magiftrati Secolari in quante Claffi diftin- ti , p. 2. c. 14. n. 18. Quali onori loro rifpettivamente compe* tano , d.c. 14. n. 19. e feqq. Magiftrati Inferior! quando i Superiori precedano , p. 4.0.1. n. 12. e feqq. ^Magiftrato di Conferenza dell' Imperado- re, fue prerogative, p. 3-04. n 7. Magiftrato Civile , o fia Pretorio della Citta di Vienna , fue prerogative , p. 3.C4n. 16. Magiftrati in Dignita maggiore coftituiti , quando debbano ceder' a gV Inferiori , p. 4. c. 1. n. 26. e feqq. Magiftrati della Citta d' Afcoli con qual* ordine comparifchino , p. 4. c. 2. n. 1. e Magiftrati di Firenze con qual* ordine com- parifchino , d c. 2. n. 8. e feqq. Magiftrati della Citta di Siena nelle pub- bliche Funzioni che ordine tenghino, p. 4. c. 2. n. 20 e feqq. Magiftrati di Modena, loro prerogative , d.c 2. n. 27 efeqq. Magiftrato Fattoraledi Modena, fue pre- rogative , d.c. 2. n. 30. Magiftrati di Reggio, loro ordine, d.c. 2. n. 41. e feqq. Magiftrati di Parma , e Piacenza loro prerogative , d. p. 4. c. 2. n. 47. e feqq. Magiftrati di Como come ft governino, d. c. in. 81. e feqq. Magiftrati di Vigevano come , d. c. 2. n. 88. e feqq. Magiftrati di Milano come , d. c. 2. n. s 7. e feqq. Magiftrati di Pavia come, d. c. 2. n. 69. e Magiftrati di Tortona come , d. c 2. n.8 5. e feqq. Magiftrati della Repubblica Romana quanti, e quali, p-4.c. 1 n. i.efeqq. Magiftrati in quante Claffi diftinti , d. c. i.n.4. V. lncenfo . Ateneo Tom V. Magiftrati di una medefima Clafte come fi diftinguano , d. p. 4. c. 1. ft. 5. Magiftrati delegati , loro prerogative , d. c. 1. n. 6. Magiftrati, o Giudici fopra iConfultori, loro Precedenza , d. c. 1. n. 29. Magiftrato, figlio diun'altro Magiftrato, fue prerogative , p. 4. c. i.n. 35. Maggiore degiialtri chifi dica , p. 3. c. 1. n. 6. efeqq. Maggiordomo Maggiore quali prerogative goda, p. 3.C4- n 1. Maggiordomo Maggiore del Re di Spagna , fuoi fubordinati, e prerogative, p. $.c* 9.n. 26. efeqq. Maggiordomi di fettimana del Re di Spa- gna , Iorp prerogative , d. c. 9. n. 28 . Maggiordomo Maggiore della Regina di Spagna, fue prerogative, d. p. 3. c. 9. n.39. Maggiordomi della medefima, loro prero- gative, d. c. 9. n. 40. Magliabechi ( Ant. ) lodato, p. i.e. 3. n.8.' Magnanini, Canonico di Warmia, lodato p. 2. c. 4 n. 5. Magdeburgenfe V. Arcivefcovato . Magdebourg, fue vicende, p. 2. c. 6. n. 6, di Magonza V. Elettore . di Malta V. Ambafciadori . Religion? »* Gran Mae fir . Squadra . Vafcelli , ed altri Legni , loro prero^ati- ve , p. 4. c. 7 n. 34. e feqq. Malta V. Sorpreja . Mano da gli Ambafciadori a chi ft ceda , p. 3. c. 14. n. 20. Mano V. Cafa Colonna . Cafa Orfina . Mantelletta V. Ufo . Manric ( Gio: ) figlio del Marchefe dell* Anguillara , fuo Uffizio nella Corona- zione di Carlo V., p. 2. c. 1. n. 31. Mantenera cofa importi , p. 1. c. 8. n. 2. Mantova, fuoi Magiftrati, p-4.c. 2.n.4S. V. Artifti . Manutenzione quando ft dia , p. 1. c. 8. n. 2. e feqq. n. 19. Quando fi nieghi , d. c. 8. n. 4. Maometto Imperadore de'Turchi, fuo fi- glio minore , p. 1. c. 8. n. 5. Marchefi Romani che luoghi occupino in quella Corte, p. 2.c. 2. n. 23. Marchefe V. Dignita. Marchefe da chi preceduto, p. i.e. 3.^19. Marchefi nelle Confulte dell' Imperadore che luoghi occupino, p. 3.C. 1. n 18. Marchefi Uluftri quali prerogative goda- Hj 2 no , 45 8 / N D 1 C E no, p. i.e. ii, n. ii. Marchefi quali Marchefi chiamati , d. c n.n.25. Marchefi quali Baroni fi chiamino , p. 3. c. 1 in. iefeqq. Marchefi quali prerogative Ducali godano d. c ii. n- S' Marchefi quali i Conti precedano , d.c.12. n.6. Marchefi quali Titolati precedano , d. c 12. n. 20. Marchefi di I. Claffe quali ,d.c i2.n.23. Marchefi dill. Claffe quali, d'.c. 12. n.24. Marefciallo V.Carica. Marefciallo de' Stati Ereditarj Cefarei , fue prerogative, p. 3.0.4.0. 8. Marefcialli di Francia , loro prerogative , p. 3c 7-n.26.efeqq.n. 51. Marefcialli , quali luoghi occupino nelle Armate , p. 4. c. 7.11. 43. Marefcialli di Campo di Francia , loro prerogative , d. c. 7* n. 52. Margravj quali Marchefi chiamati , p. 3. c nn. 25. de' Martiri ( Fra Bartolommeo ) Arci vefco- vo di Praga , fue pretenfioni , e lodi , p. 2. c 6. n. 1 1. di S. Martino in Campi , Biblioteca fa- mofa, p.4-c. 5-n. n. Marziali quando a' Magiftrati fi preferi- fcano , p. 4- c - 6 - n - *• Marziali , trovandofi co* Letterati , come debbano contenerfi , d. c. 6. n. 33. 1 Marziali tra di loro come debbano conte- nerfi , p.4-c-7-n- 3-efeqq. Mafchi. V. Figli. Mafdoni { Monf . ) Vefcovo di Modena , p. 2.c 9-n.27 Mafini ( Dott. Filippo ) lodato, p. 4.C.I. n. 28. Mafini ( Girolamo ) Configliere di Giu- flizia di Modena lodato , p. 4. c. 2. n. 2 7. Materia delle Precedenze perche graviffi. ma, p. i.e. fori! 1. Matilde ( ContefTa ) nella Pace di Coftan- za come chiamata , p. 3. c 1 1. n. 7. Matrice V. Rellgbne . Matrimonio di Filippo III. Re di Spagna coll' ArciduchefTaMargherita d'Auftria, fue Cerimonie, p. 3-c- 14- n - 5& e fe qq- Altro dell* Arciduca Alberto coir Infan- ta di Spagna ivi. Mazzarini Biblioteca famofa , p. 4. c. 5. n. 11. de 5 Medici ( Aleffandro ) Duca di Penna , fuo UiEzio alia Coronazione di Carlo V. , p. 2. c. i.n.20. e3i. de' Medici ( Filippo ) Canonico della Me- tropolitana di Firenze , interviene alia Cerimonia della Confegna della Rofa d* Oro alia Gran PrincipefTa di Tofca- na, p. 2. c. i5-n. 17. V. Controverfia . Medici V. Dottori. Medicina lodata, p. 4. c 4. n. 9-efeqq. de'-Medici Biblioteca famofa , d, p. 4. c. S« n. 10. -Mellini (Monf ) Nunzio Apoftolico , , al- ia Corte di Madrid , poi Cardinale ; fua avvedutezza col Privato di quella Corte , lodato , p 3-c 9. n. 36. de Mere Biblioteca famofa , p. 4. c. 5. n.21. Metropoli V. Tit oh . Dignita. Metropolitani di Cagliari , e di Pifa , fe fieno veramente Primati , p. 2. c.5. n. 2. Metropolitano V. Obbligo . Mezzitermini fe ne' cafi dubbiofi da gli Ambafciadori fi debbano prendere , p. 3-c. 14? n. 29. efeqq. Mezzabarba, Famiglia Illuflre > fue pre- rogative , p. 2. c. 14. n. 33. Milano , r Citta antichiffima, lodata , p. 2.c. 10, n 26. V. Magijirato . Artifti . Jflitu^ione . Con- troverfia . Milizia , fua antichita , p. i.e. 6.11.3. Terreflre ifHtuita a fimilitudine della Celefte ivi . Se piu nobile, e piu antica delle Leggi ivi. In genere cofa fia , p. 4. c. 7. n. 2. Di quante forte fia ivi . Se la Terreflre , o la Marittima debba precedere , d. e. 7 n. 4. e feqq. Se l'Equeftre , o la Terreftre , d.c. 7-n- 10.efeqq.e43. V. Sotto nome di ciafcuna. Carica. Van* guardia. Retroguardia. Armarnsntima- rittimi. Milord V. Titolo di Milord. Minatori che luoghi occupino nelle Arma- te , p-4-c. 7-n 45. Minifterio come debba effer'efercitato, p. i.e. 2. n. 7. Miniflri Ecciefiaflici da'Secolari come deb- bano effer'onorati , p. z.c i4.n-3.e 15. Miniftri di uno fteffo Principe tra loro co- me debbano procedere, p. 4. c 1. n. 14. Miniftro , che nella Citta efercita la fua Ca- DELLE MATE\IE. 439 Carica , come coH'altro , che nella Pro vincia l'efercita , debba contenerfi , jvi . Mini ft ri di Napoli come comparifchino , d. c. in. 30. di Modena V. Rinaldo. d' Efte Cafa. Pri- mogenito . Magiflrati . Configlio . Arti- fti . Principe . Francefco . Modena , Controverfia di Precedenza con Reggio , p. i.e. 10. n. 12. Mogli Vedove de' Configlieri deirimpera- dore , loro prerogative, p. 3-c. 4. n. 1. Mogli de'Dottori, loro prerogative, p. 4. c. i.n $1. Moltiplicita di Titoli fe porti feco Prece- denza , p. 3-c. i.n. 2. Monaci V. Ordini. Monaci Silveftrini di Nocera , loro luogo nelle Proceffioni , p. i.e. 13. n. 6. Monarchia di Francia, fua antichita , p. 3.C. 5-n. i.efeqq. di Monferrato ( March. Bonifazio ) nella Coronazione di Carlo V. cofa facefle , p. 2. c. i.n. 20. di Montefe,( ordine Kavallerefco di Spa- gna ) p. 3-c 9-n. 23. Monti ( Canonico Lodovico ) Vicario del Vefcovo di Modena lodato , p. 2. c 9. n. 27. Monticelli ( Carlo J Prepofto , prima Di- gnita dell a Cattedrale di Crema , loda- to, p. 2 c. 10. n 5. Morofini ( Doge ) lodato, p. 1. c. 1. n. 13 Come Vifitato dall' Arci vefcovo di Cor- fu , p. 2.c. 7-n. 2 5. e feqq. Fregiato del Titolo di Peloponnefiaco , p. 4 c. 7-n. 31. Regola il Cerimoniale tra gli UfEziali deU'Armata ivi. Mofcovia V. Czar .Titolo. Mozzetta quando permeffa , p. 2. c. 11. n. 22. V. Ufo. ^ de s Mozzi ( Canonico M. Ant. ) interviene alia Cerimonia della Confegna della Rofa d' Oro , p. 2. c. 1 5. n. 1 7. V. Controverfia. Muratori ( Prepofto ) lodato , p. 1. c. 4. n. i.e. $. n* 1 5- p 2. c- 7. n. 14. Mutafaraca" alia Porta Ottomana che Uf- fiziali fieno, p-4-c. ulc.n.4. N NAni , Ambafciadore de' Vcneziani al- ia Porta Ottomana , fua Entrata , e ricevimento, pj.c. 14 n. 28 e feqq. Napoli V. Prerogative . Titolati . Mini- firi . Awivefcovo . Navi , ed altri Legni per conto di Prece- denza tra loro in Mare come (i conten- ghino, p. 4. c, 7. n. 34. e feqq. , Nepi V.Chiefa. Neri ( Padri di Santa Giuftina ) quando iftituiti, p. 2,c 13. n 12. Neri ( Giufeppe ) Configliere diGiuftizia di Modena lodato, p.4.c- h n ^7« Niccolini (March- ) Inviato.ftraordinario della Corte di Tofcana > {ue Iftruzioni p. 3-c i5-n 3- efeqq. Niccolo IV. V.Papa. Nipoti de' Papi perche non fi chiamino Principi del Sangue , p. 2. c. 2. n. 24. Nobilitati dal Principe quali fieno , p. 2. c-4-n 3 Nobilta. da che provenga, p. 1. c. 3-n. 1. 3. e feqq. ... Nobili quali fi rendano ridicoli ivi . Nobili veri quali fieno , d a 3-n. 13. V. Autore di Famiglia nobile , V. IgnoM- U . Perfona. Nobilta come fi compenfi , dc. 3^.19. Piu Nobile in comparazione di chi fi di- ca ivi . Nobili debbono ftare piu vicini al Princi- pe , p. 2 c. 3-n. 21. Nobilta di Terra ferma della Repubbli- ca Veneta co' Patrizj d'effa Repubbli- ca come fi contenghino , p.j.e.n.n.j'i. Nobilta maggiorede'Sudditi per conto del Principe cofa operi , p. 3 c 12.11. 15. Nobilta maggiore per conto di Preceden- za cofa operi , p. 4. c i.n. 10. e33- Nobili non dotti co' Caufidici come deb- bano contenerfi , p. 4. c* 4 n 2 3 . e feqq. Nome per conto della Precedenza come fi confideri , p. i.e. 9 n. 8. Nominare le Perfone chi prima debba , p. i.e. S-n.39.e40. Nonantola V. Abate Commendatario . Notaj V. Prerogative . Novara, fue prerogative, p. 4.C. 2. n. 80. V- Citta di Novara . Vefcovo . No- 440 1 N D Novizj di Religioni per conto dclla Pre- cedenza come fi eonfiderino , p. i.e. 13. / C n. 20. Novizj della Religione Gerofolimitana come, d.c. 13. n. 21. Nunzio di Polonia , fua Entrata , e pre- rogative , p. 2. c. 4. n. 5 e feqq. 1 Sue Controverfie con quel Primate , d. c. 4. n. 1 1. e feqq. Nunzio di Napoli come ricevuto da quel Vicere nelle Vifite , p. 2.c. 7. n 28. Nunzio nel Banchetto per la Coronazio- ne del Re di Francia che luogo occupi , p, i.e. 6. n 13 efeqq en. 36. Nunzio alia Corte di Parigi , fue prero- gative, p j.o 7.11.42. Nunzio come fi contenga col Privato del RediSpagna, p. 3. c. 9.n. 36. Nunzio alle Nozze della PrincipefTa Erri- chetta di Francia col Re d'Inghil terra, fub- luogo , p. 3. c. 1 5. n. 1. : • ' o OBbligo di eleggeru* un Metropolitan© a chi corra, p. 2 c. 7. n. 4. e feqq. Obblati di Religioni come debbano federe in Coro, p. 2.c. 13. n 21. Occupatori degli altrui luoghi commetto- no ingiuftizia , p. 1. c 2. n. 8, Come debbano effer trattati ivi. Oglio Santo dove debba effer confer vato, e chi debba difpenfarlo , p. 2. c. 1 1. n. 7. Olivetani ( Padri ) quando iftituiti, p. 2. c. 13 n. 12. Olivieri ( Pietro Paolo ) lodato, p 4c. 6. n 5. Omicida perche difefo , p. i.e. r. n. 23. Quando nella pena ordinaria nonincorra, p. 2. c. 14. n.29. Onore quanto importi , p. i.e. i.n. 16. Onori a'Primogeniti quali riferbati, p. 1. c. 2.n. 7. Quando a* Figli , ed Eredi competeffero ivi. Onore proprio non fi dee ceder ad alcu- no , p. i.c 4. n. 3. Oratori perche difcacciati da Roma , p. i.e. 6. n. 2. Ordini delle Perfone come fi debbano di- ftinguere , p. i.c in 6. Ordini della Precedenza anche tra le Ge- rarchie Celefti fi offervano 1 p. 1. c. 1 n. 3. Amplia neir Inferno, d.c. 1. n.4. Ordine in che confifta, p. i. c . i. n ;6» Per conto di Precedenza neceflario , p. ic. i.n. 19. Nelle Citta neceffario , p. i,c 2.n. 7. Ordine Equeftre da'Romani riceve molti onori ivi . Ordine di federe ne* Congreffi come fi debba praticare , p. 1. c 5 n. 38. Di nominare le Perfone nelle Adunanze quale , d.c 5- n. 38- efeqq. Nel Poffefforio non fi dee turbare, p. r. c.8. n; 3. della Precedenza a qual Legge appog- giato, d. p. i.e. 9.11. 12. Delia qualita a quello del tempo quan- do fi preferifca , pi 2. c 8 , n. 4. Ordine Canonicale in quante Claffi fi di- ftingua , p. 2. c. 10. n. 8. Ordini Monaftici antichiffimi , p. 2.c. 13. n. 3. Ordine di S. Gio: Batifta da chi riftabi- , lito, p. 2.c. i3-n. 3. Ordini de J Mendicanti quando fioriffero ? d c. 13. n.4. Ordini Monaftici a quei de" Mendicanti preferiti , d. c. 13. n« 5. Ordini de* Mendicanti come precedano , d. c 13. n- 7. Ordine Caffinenfe lodato, d.c. 13. n. n. Quanti Ordini di Regolari comprenda, d.c 13 n. 12. Ordine de' Francefcani quando iftituito , e come preceda, d.p. 2.c. 13-n. 16. V. Litigio . Ordini di Kavalleria di Spagna quanti , #~ quali, p. 3.c.9.n.2 7. Ordini V. Frati . Ordine di Vifite, V, Vifite . Ordine di Precedenza da che proceda , p. 4. c. 1. n- 1. efeqq. Origine antica per conto della Precedenza come fi cenfideri , p. 1. c. 9. n. 7. Orfini ( Cafa ) fue prerogative , p 2 c.2. n.6. Sua competenza col Gran Conteftabile Colonna, d.c 2.n 6 efeqq V. Cafa. ' Orte Citta antichiflima Iodata , p. ^^ c. 8. n 49. efeqq. V. Chief* . OfTervanza tra'Titolati quango fi debba attendere, p. i.e. 8. n. 6. e 14. Otto. DEZLE MATEKJZ. Qttobono.( CardJoale ) Arciprete di S . Gio: Larerano fua funzione aila Ceri- . monia del Polfeflb prefo da Papa Ge- mente XJI. , p. 2.c i.n.48. p PAdova V. Podefia. Rettort. Padre col figlio in Dignita cortitujto come debba contenerfi , p. 2. c. 8.11.9. V. Figlio. Padroni delle Cbiefe , loro prerogative , p. 2.c. 14.11. 29 efeqq. Palatino ( Co: ) V. Baviera . ^ . Palatini della CoiteCefarea quanti, e co- me diftinti y p. 3.C 4 n. 1. Palatini ( Conti ) loro prerogative , p. 3 c ii n 25. Pallade perche fi rapprefenti Armata, p. i.e. 3. n. 2. Pallavicini ( Monf Lazaro ) Nunzio alia Corte di Firenze fa la Cerimonia del- la ( onfegna de'laRofa d'Oroalla Gran PrincipeTfa di Tofcana , p..2.c. 1%. n»i7 Panciatici ( Card. ) aceompagna Innocenr zo X1L a Civitavecchia j p. 2. c. 2. 0.36 S. Paolo, fue lo'di, p. i.e. p. 18. efeqq. ■ ■ • • v. Effigy. Paolucci (Monf ) Nunzio Straordinario in Polonia , poiCardinale , Vicar io di Ro- ma, lodato, p 1.C.4 n 6. b Papa perche prima degli altri Principi fi porti a* luoghi de Congreffi , p. 1 c 5. Perche fia degno piu di ogni altro Prin- cipe ivi. Sua autorita Ivi . Papa Leone , fua oppofizione a* Vefcovi di Coftantinopoli , p. 2 c 111.7, V. Staff a . Baciare . Piedi . Banchetii . Ele^ione * Benedetto. Papa , quando efce di Roma, da cftiac- compagnato , p 2.c. 2. n. 26. efeqq. Papa , come Vicario di Crifto , fua giu- rifdizione , p. 2. c. 5. n. 1. Papa nel Concilio dove fieda > d. c S- n. 14. Papa cofa poffa fare ,, p ^.c 1 n. i. Papa decide la Gontroverfia fopra la Pre- cedenza tra la Francia , e la Spagna , p. 3.C 5-n. 14. efeqq* 441 Papa Niccolb I\f. lodato* p. 4. c. 2. n, 3.- Papa V Cerimonia. Paradifi ( Canonico diulio ) Vicario di Civita Cafteliana lodato, p- 2. c. 9-n 27; V. Autore . Pari di Francia , loro prerogative , p 3. c 6 n. 2. efeqq Pari di Francia da chi iftituiti, p. 3. c. f. n 22. V. Dignita. Litigio. iih.ll Paramenti Sacri che prerogative, portinq , p 2.c. 10. n 42. Parlamenti di Francia quanti fieno, p. 3- c. 7. n 30. Parlamento di Parigi , fue prerogative Parlamento d' Inghilterra , fue prerogati- ve, p. 3. eg. n. 47 e feqq. : Parlamento di Londra cofa avefledivifato, p j.c 1 5-n 2. I Pailare nelle Adunanzechi prima debba j, I p. i.e. S-n. 40. I di Parma Primogeniti che prerogative go- dano , p. 2.c. n.n. 19. V Due a . Avtifti. di Parma Bibiioteca famofa , p. 4, c 5. . \ n. 10. 4i Parma v e Piacenza , V. Magiflrati . Parmeggiani , e Piacentini, loro Contro- vert a per conto di Precedenza , p. 1. c. io.n,^(rn. ParrocO nella. fu$ Parrocchia che preroga- tive goda, p. 2.c. n.n. 24 e2 5. V. Sedia.^BarrQccbia. Venerabih . Parrocchiali a chi fuccedano, d c.i r. n.i5. efeqq. Parroco , o Rettore della Regia CappeT- , la di Madrid , fue prerogative , p. f- c9.11. s Parola Precedenza come compofla , p. 1. c 2.n. 1. Cofa indichi ivi. Parole abolire ogni Procejfo , e refiituire nello ftato di prima , cola importino, p. i.e. 7. n. 11, Parrai ( Caterina ) fue Vicende, p. i.e. 3. n.24. Parte del Corpo quale piu nobde , p. |. c, S-n. 8 e9> Patriarchi ne* Concilj oye fieda no , p. 1. c.5-n32 p. 2.c. 5 n. if. efeqq. Quali abbiano precefo il Pranato di S. iChiefa, p 20. in 6. Nella Corte di Roma chi precedano , p. 2.c.'2.n,$.c.5>n. 15. Pa- <* M. ~ Ate 44& 1 N D Patriarchi, Uditori di Rota , come i of quel Jribunale fi eontenghino, d. c. 2. n. 26. Patriarchi dalla Croce dove debbano efTqr preceduti , p. i.e. 3. ri- 20. •koro prerogative fopra altri Prelati , p. 2..c. 5- n. 1. efeqq. Patriarchi tra loro con quarordine prcce- dano ivi . Tutti foggetti al Papa ivi. Patriarca Aleflandrino , fua giurifdizibne Ivi . Antiocheno , fua giurifdizione ivi . Gerofolimitano , fua ivi . Coftantinopolkano, fua Ivi . Che luoghi occupaflero a Coftantinopoli nella Cerimonia della Circbricifione $ Perfone private per CJontroverfie di Bre- cedenza come debbano cbntenerfi , p/ ri. ! c. in. 16. - ; fr • &ho% 7!j Quando debbano fame ri&ntirnentb , d. p. i.e. i.n.16. u Perfone come fi debbano diftinguere, p.i. I c. 2. n. 3. it. Perfona in piu modi fi confidera , p. i. c. S.n. 9 p. 2.c. 1. n.2. V. Or dine. .'Nominate-: Perfone di nobilta diftinta quali preroga- tive godano, p. 2. c. 14. h. 32. Perfone quando s'intendano di diverfa ragione, p-4-c i t n:$'$'. x Petitorio col PofTerTorio in materia* di Precedenza quando fi debba cumulare, p. 1. c. 8.n. 1. ri Petra ( Card. ) lodato , p 2. c. 10. n. 17. Piacenza , Collegio de' Mercanti .0 3 V. Collegio . Artifli. Piacentini . V. Parmeggidni . I S.Pietro, fue lodi, p. i.e. 5. tt* i8.e$2. Suo Primato , d- c 5. n. 20. p. 2. c. 1. n. 3. V. Baciare i piedi . Pignattelli ( Monf. ) Nunzio in Polonia j 1 C . poi Card. Arctvefcovo di Napoli Decai no del S. Collegio lodato , p. 2.c.4-n 6 Pio IV. decide la Caiifa della Precedenza tra le Cofone di Francia , e Spagna a favore della prima , p. 3. c. 5. n. 8. Pifa V. Controverfia di Precedenza . Me* tropolitano . Piftoja , V. Cbiefa . Pittoni ( Avvocato ) lodato, p. i. c . s# n 29- p-2.c. 10 n. 18. Pittori chi debbano precedere , p. 4. c . 6 n. 6. efeqq. Pizzotti (Avvocato ) lodato , p. 2. G . I0< n. 26. p. 4. c. 2. n 65. Platina ( Bam ) fua Controverfia , p. 1. c 10 n. 14. efeqq. ' Plebei V. Precedenza. " Plenipotenziarj della Repubblica Roma- na , loro Vicende , p. |. c. i.n.7. Plurality "di Titoli feper cohtb di Prece- denza fi debba attendere, p. i.e. 9.n,o. Podefta della Rota di Bologna per conto della Precedenza come fi contenga o , ! i.c. 4 .n.7. ' rslella Coronazione di Carlo V. cofa fa. cefTe ''', p 2. c. i.n.31. V. Autore. Podefta'di Padova, quando refti privo d* - ogni fua prerogative, p. 2 c . j.n. 20. Podefta diFirenze, fue prerogative, £.4. •PP§1 2.-n. i iS .n. I. ■ ■■ ' ■ n t i:n ./' Porpora del Principe anticamente onorata p 2.C.8 n. 17. Porta Ottomana come confideri i Pubbli- ( ci Rapprefentanti de Prineipi Stranieri , p. 3. c. 14. n. 98. Con quarordirf£diftinguaifuoi Rappre- fentanti , d. c»¥$: n. 99. V .Turcbi \ Poten^a Ottomana . Pubbli- ci Rapprefentanti ., Por- DELLE MATEJ^IE. 443 Portogallo fe all'Inghilterra preceda , p c. 10' n. i.efeqq Porzionarj Cefarauguftani , loro pretenfio* ne come dec'ila. , p. 2. c. io. n. 39. Poffeflb quando nonfia manutenibile , p.i. c 7-n.S- Sc ii poffa approvare dal Principe ivi . V. Manuten^tone . Precedent . Antkhi- tA . Giudice . Poffeffo , V. Cerimoma . PoiTeiTore quando poffa far refiftenza col- la forza, p. 1. c 8. n. 3. p. 2.c. 14.11. |i. V. Atti. Turbato. Poffefforio quando fi debba fofpendere , d. p- i.c.Sva, i.ej. Quando col Pctitorio fi debba cumulare d.c. 8.n. 19. V. Petitorio \ Turbatore. Potenza de'Stati per conto della Prece- denza che effetto faccia , p. 1. c 9. n. 8. Potenza Ortomana co* Principi Criftiani compete di Precedenza , p. 3. c. 14* n. 84. e feqq. Potenza Romana, fua grandezza ,. e pre- rogative, p. 3. c. i.n. 7. V. Ambafciadori . Poverta alia nobilta non pregiudica, p. 1. c3.11. 19. Praga V. Archefcovo . Prato V. Chief a. ♦Precedenza quanto importi , p. 1 c 1. n. y e 9. Importa piu a* Principi che a J Privati , d- c 1. n. 19. Cofa fignifichi , d. p. 1. c 2. n. 1. Tra' Romani a chi competeffe ivi . Quanti fignificati abbia, p. i.e. 2. n. 2. In che confifta, d.c. 2. n. 2. eg. c. 5. n. 36. e feqq. c. 9.11. 17. Come fi definifca , d. p. 1. c. 2. n. 3. Tra gli Uomini pcrche fi ammetta , d. c. 2. n. 4. Come fi regoli Ivi « Da quali Leggi riconofca 1* origine , d. c 2.0.5. Anticamente come praticata tra gli E- brei , e tra' Greci , d. c- 2. n. 6. Ben' acquiftata turbare non fi dee , d. p. i.e. 2. n. 8. In quanti modi fi confideri , d. c. 2. n. 9. Come, e quando competa ivi. Non folamente , giufta la difpofizione della Legge Comune , ma anche de J Statuti ,. Coftituzioni , e Stili partico- lari fi regola , d p. 1. c. 2. a 10. APcneo Tom. V. Precedenza tra* Dottori , e Feudatarj a chi fi debba, p. 1 c. 3-n. 13. Amplia a favore di Perfonc nate in Pa- tria libera in compctenza col jFeudata- rio ivi . Fra* Dottori di femplice Titolo , e No- bili di Sangue quefti fi preferifcono , d. c. 3. n. 14. Tra* Nobili di Sangue , e Virtuofi , c femplici Virtuofi a chi competa , p» i» C3.n. 14. e feqq. Precedenza come fi debba confiderare in riguardo della nobilta della Patria , d. c.3-n. 16. Rifpofta di Cefare per tal conto ivi . Precedenza tra* Cittadini , e Plebei come fi regoli , d. c. 3. n 20. Come tra* Plebei legittimi , e baftardi , d. c j.n. 21. Come tra Plebei c Plebei ivi. Precedenza tra Ecclefiaftici , e Secolari come fi debba regolare , p. 1. c»4.n. 1. p. 3. c i.n. 1. e feqq. Come tra tre Perfone , che camminano infieme, p. i.e. 3 n. 9. Come tra Perfone a Cavallo, ed altre a piedi, p. i.e. 4. n. 10. Come tra Sedie Rolanti ivi . Come tra Car rozze, Sedie, eCarri, d. c. 4. n. 1 3. e feqq. Precedenza tra' Principi neceffaria, d.p.r. 1 c 5.n.i. Preceder chi s'intenda, dc. 5. n. 31. efeq- Precedenza dovuta al Capitolo della Cat- tedrale con quello della Collegiata co. me s* intenda , d. c. 5. n 3 i. Precedenza tra* Perfonaggi di gran Iunga differenti , come fi debba regolare , d. p. i.e. 50.34. Precedenza in federe a chi competa , d. c.5.n.39- In quanto tempo fi prefcriva , p. 1. c. 61 n. 33. e feqq. Precedenza tra'Letterati, e Marziali co- me fi regoli ivi . Come in varj Stati fi pratichi ivi. Come particolarmente in Firenze ivi. Precedenza come , e quando fi perda , p. i.e. 7. n. 1. e feqq. Come , e quando fi ricuperi , d. c. 7. n. 13. Precedenza e dovuta dall' Inferiore alSa- periore, d.c. 7. n.5. Precedenza con infamia per fatto proprio quando fi perda , p. 1. c. 8.n. 3. Kkk Pre- 444 I N D Precedenza : quando fi rigetti ivi . Precedenza cell* animo quando fi rkenga ivi. Quando per necefiita fi lafci correre , d. p. i. c8.n. 7. Precedenza ,. che alia Dignita compete dall' AntecefTore per conto del Succef- fore non pub reftare pregiudicata , d. c. 8. n. 13.. Precedenza quando a' Vefcovi competa , p. i.e. 9. n. 4. Precedenza tra Re, e Principi a chicom- . peta, d. c. 9 n. 6.efeqq. Tra'Particolari come fi pratichi , d. c. 9. n.7. ■/.* \b jli£i Precedenza come competa alle.Dignita Ec- clefiaftiche fopra' Seeolari , -p. 2. c. i. n. 1. . O ' Precedenza perche dovuta 1 alia Dignita Ponrificja .fopra tutti gli altri Principi ivi ; n. 13 e feqq.p 3- e< i.emolthT. feqq. . Da chi eontroverfa e come decifa , p 2„ c. 1. n. 3 e feqq. >.i .n.i Precedenza a' Cardinali fopra' Patriarchi , Primari , ed altri Ecclefiailicl e dovu- • ta , & 2. c: $.. a 1. e feqq. A . . Ancicamente come fi pratieafle ivi, Precedenza pretefa da* Diaconi fopra' Sa- cerdoti, d c 3-n. 7. Precedenza tra' Cardinali , e gli Elettori dell' Imperio come fi debba regolare % dc. 3. n.i 2. Tra Legati , e Legati, p.i.c 4.n.2. Precedenza tra Patriarchi , e Patriarchi*, p. 2 c. 5 n. 3. e feqq. Tra Patriarchi, e Primati , d. p. 2. c. 6. n. 5- Precedenza quando , giufta 1' ordine dell' anzianita , fia dovuta , d. c 6. n. n. Precedenza perche dovuta a' Metropolitan ni in concorfoco' Vefcovi, p. 2. c. 7 n. 1. Precedenza tra' Cardinali promofTi in un medefimo Conciftoro come fi regoli ivi. Precedenza come s'intenda conceduta , p. 2. c. 8.n. 5. Precedenza data al Papa nel Concilio di Ferrara in eoncorfo coll' Imperadore , d.c.8.n. 18. Precedenza alia Sedia vota perche e quando fi debba, d.c 8.n. 22. Precedenza co' Vefcovi in Parigi antica- mente come praticata , p. 2. c. 8. n* 30. Precedenza tra' Vefcovi, e Capitoli , e tra due Diocefi come fi debba regolare ICE d. c. 8.n.47. efeqq. Precedenza tra gl' Inquifitori del S. Uffi- zio , e i Priori de' loro Conventi come fi debba praticare , p. 2. c. 9. n. 3i.e feqq: Precedenza tra le Dignita , c i Canonici delle CattedraU come > p, 2. c. 10. n. 1. e feqq. Tra Canonici, e Canonici come, d.c 10. n. 8.e feqq. Tra Canonici , e Magiftrati Seeolari co- me , d c= 10. nv 14. Precedenza a quali Canonici nbn compe- ta ivi. Precedenza nella Metropolitana di Mila- no come fi regoli ., p. 2 .; c. 1 o- n. 32. Precedenza tra le Dignita principali delle Collegiate , e i Canonici femplici delle CattedraU come fi regoli ;, p. 2. c. 11. n. 15. ;. . Come tra le Collegiate , ele Parrocchia- li, d. c. n.n. 17. Precedenza tra gli Abati come fi regoli , p. 2. c 1 2, n. ii.ci 2. n. 20. Come per conto degli Abati Efenti , d. c. 12. n. 14. ' 1 Precedenza tra' Domenicani , e Garmeli- tanicome, p. 2. c. 13. n. 15. Precedenza nelle Proceflioni per conto del- le Reliquie de' Santi come fi regoli , p. 2. c. isn. 2. Precedenza tra un Superiore d' Ordine in- feriore , ed un Inferidre d' Ordine Su- periore come , p. 2. c. 1. n. 2. Precedenza da che dipenda , p. 2. c. 15- n. 20. Come fi confideri , p. 3. c. 1. n. 1. Da che rifulti , d.c. i.n. 2. Precedenza per la mokiplicita de' Titoli quando fi conceda , p 3. c. i.n; 5- Quando fi ammetta in confiderazione de' beni di fortuna ivi . Precedenza a quali Governi fopra gli altri fi debba, d.c. i.n. 6. Precedenza de' Monarchi con qual' ordine fi regoli , d- p. 3. c 1. n. 9 e feqq. Precedenza all' Imperadore da chi contro- verfa, d.c. i.n. 10. Precedenza tra' Miniflri Cefarei , Polac- chi, Veneti ed Ottomani nel Trattato di Vienna come regolata , p 3- c. 1. n. 14. Precedenza tra gli Elettori dell' Imperio come fi regoli , p. 3- c - *• n - 3- Tra Re, Repubbliche , ed Elettori co- me, d.p.3-c 3- «• 5. efeqq. Co- DELLE MATE £/ £.445 Come tra' Principi Criftiani, e la Porta fi regoli Come tra '1 Re Criftianiffimo , ed altri Re, p. 3 cS-efeqq. Come tra* Principi della Cafa di Francia p. j.c. 6. n. i.efeqq. Come tra* Principi , e Magnati di quel Regno, d. c. 6.n. 2. Come tra le Dignita, Cariche, ed Uffi- zj di quella Corte , p. 3. c 7- per tutt. Come tra' Rapprefentanti de' Principi Stranieri a quelia Corte refidenti ivi. Precedenza tra le Corone di Spagna , In- ghilterra, Napoli, Sicilia , e Sardegna , p. 3. c. 8. per tutt. Precedenza tra' Principi della Corte di Spagna, d. c. 8.n.8. Precedenza de* Principi della Corte d" In- ghilterra, d. p. J-c, 8. n. 9. Precedenza delle Dignita , Cariche , ed Uffizj delle Corti di Spagna , e d' In- ghilterra, d. p. 3.C. 9. per tutt Precedenza in Inghilterra come d..c. 9. n. 6.efeqq. Precedenza tra le Corone di Portogallo , Polonia, Danimarca , e Svezia , p. i.e. 10. n. i.efeqq. ' Precedenza tra Duchi , e Principi , p. 3. c. 11. per tutt. Precedenza tra Duchi , e Principi d* Ita- lia, d.c ii.n- 17. Precedenza tra Duchi, e Principi di Fran- cia , d. c 11 n. 27, Precedenza tra Principi , Duchi , Mar- chefi , Conti , e Baroni , p. 2. c 1 2. per tutt. Precedenza a quali Conti fopra* Principi competa, d.c 12. n. 11. Precedenza al piii degno fopra il mende- gno compete , d. c. 1 2. n. 18. Precedenza a' Colonnelli fopra* Titolati quando competa, d.c 12. n. 19. Precedenza tra* Pari di Francia a chi fi debba , d. p. 3.C nn. 2i.e22. Precedenza tra leRepubbliche come fi re- goli, p. 3.C 13. per tutt. Precedenza alia Repubblica di Venezia contraftata , ma decifa , ed accordata- le da tutti i Principi, p. 3.C. 13. n.4. e feqq. Precedenza tra'Pubblici Rapprefentanti, p. j.c. 14.. per tutt. Precedenza de gli Elettori Ecclefiaftici fo- pra' Secolari , d. c. 14. Precedenza tra gli Ambafciadori Straordi- narj , e gli Ordinarj , d.p. 3.C. i4.n.28. Come fi pratichi co* fopraccenati ivi. Atento Tomo V. Ottomana , d. c 14. n. 84. e feqq. Come tra'Gentiluomini inviati, ed altri Miniftri del II. Ordine, p. J.c. 15. n. 1. e feqq. Precedenza tra' Magiftrati, p. 4. c 1. n. 7. e feqq. Precedenza tra* Giudici di Caufe Civili , e Criminali , a chi competa, p. 4.C 1. n. 1 7. e feqq. c 2. n. -tz-. Precedenza quando non fi perda , d. c 1. n. 36. Precedenza tra Padre , c Figlio come fi debba regolare ivi . Fra* Magiftrati d* Afcoli come fi regoli, p.4.c. 2. n. i.efeqq. Come tra' Magiftrati di Firenze, d. c. 2. n. 8. e feqq. Come tra* Magiftrati di Siena , d. c. 2. n. 20. e feqq. Come tra quei di Modena, d.c. 2. n. 27. e feqq. Come tra quei di Reggio , d.c 2. n. 41. e feqq. Come tra quei di Parma e Piacenza, dj c. 2.0.48. Precedenza tra Pavia, e Cremona , V. Controverfia . Precedenza tra* Dottori , a chi fi debba , t P- 4- c 3- Tra* Dottori di Legge , e di Medicina , e come tra loro , p. 4. c 4. per cutt. Tra* Dottori di Legge , e di Filofofia -, d.c. 4. n. 11. Precedenza tra'Stampadori, eLibraj, p, 4.c5-n. 14. Precedenza tra Architetti, Scultori, Pit- tori, ed altri, p. 4c 6. Precedenza tra 5 ProfefTori dell* Arte mili- tare , p. 4. c. 7 per tutt. Precedenza tra' Legni didiverfe Nazioni, V. Controverfia. Precedenza tra Galeazze, Galee , Navi, ed altri Legni , d. c 7 n. 34. e feqq. Precedenza tra' ProfefTori dell' Arte mili- tare nell* Imperio Ottomano , p. 4. c. ult. pertuttd. Precedenza . V. Arcivefcovo . Duca di Berri . Titolo . Controverfia . Vefcovi . Padre . Fratelli . Colkgiata . Benefi- %iati . Priore della Collegiata . Vicar) Generali. Coadiutore . Ecclefiaftici. Fa- miglie Ilfaftri . Difpute . Mairice . Di- ritto. Ordine. Guerra . Adunan%e . Di- fiurbi. Dijfenfioni. Efempj . Application Kkk 2 nh 446 1 N D 1 C E ui . Mar %i alt , Ambafciadori . Doria . Genoveft . Senefi. Perjone private . Pub- blici Rapprefentanii . Querela. D'tffmu- la^ione . Que f lone . Efpediente . Chiefa. Prerogativa . Parola . Prenomina^jone . AntinominaTJone . Vefti . Cibi ♦ Bevan- de . Magifirati . Ammogliati . Alfieri . Protefte . Efaminato . Antichita . No- me . Poten^a. Gefta. Repubbliche , Pri- mogenitt . Armament't marittimi . f&ano . Ignobili . Cittadino . Gentiluomo . Don- ne . Dame . In fame . Infer tore . Dejira . Sinifra . Sedie . Parlare . Soldati . Dot- tori . Luogo . Poffefjorio. Petitorio. fLol- la d* Oro . Turbatore . Sorte . Preroga- tiva . Prerogative de Notaj quali , p. 4. 04. n. 28. Prefidente del Configlio di Piacen^a , fue prerogative, p. 4. c 2,n. 47. di P.rez Biblioteca famofa , p. 4. c.5. n.n. Prefetti anticamente chi foflero , p. 3. c. ii n. 4. c 12.11.4. Prefetti della Corte Cefarea quali ■., e co- me diftinti ,. p. 3.C.4. n. 1. Precettori , loro prerogative , p. 1. c. 4. n- *3* j 3 \ Prelati Referendarj, loro prerogative , p. 2.C. 2.n 22. Prelati Eftranei , intervenendp a Funzio- ni Ecclefiaftiche , come debbano efler trattati, p. 2.c. n.n. 22. Prelati nell* Imperio come diftinti , p. 2. c. 12. n. 25. Prelati nelle Difpute pubbliche in Roma che prerogative godano , p. 2. c. 13. n- 19- t /{ Prelati Abati quali fieno, p. 2. c. 12. n. 1. Prelati, V. Cerimonia. Preconizzazione , V. Vefcovo. Prenominazione perehe fi faccia, p. i.c.2. n. 1. V- Antinom'ma%}one . Prepofto della Metropolitana,o Cattedra- le, fue prerogative , p. 2. c 19 n. 4. Prepofto della Cattedrale, di Crema ? pri- ma Dignita, d.c. 10. n. 5. Prepofto di una Collegiata col Vicario Fo- raneo come debba contenerfi, p,2. c.u. n. 23. Prepofto , V Gran Prepofto . Cattedra . Ufo della Mantelletta . Prerogativa , per conto di Precedenza di gran momento, p. i-c i.n. 19. Come fi debba difendere , d. c. 1. n. 23. A chi competa , p. 2. c. 2. n. 1. * Che effetto produca ivi. Cofadenoti, p. i.e. 2.11.3. Prerogativa propria fe fi poffarinunziare, d.c, 2 n. 8. Prerogativa della Precedenza non ii dee, turbare, p. i.e. 3. n. 25. Come fi confideri , p. 1. c. 8. n. 9. Prerogative quali a'Cardinali competaoo^ p. 2. c. 3.n. 24. Prerogative delle Citta di Crema , e di Verona , p. 2. c 14. n. 24. e feqq. Prerogative de' Monarchi da che proceda- no p 3-C- ^.n. 1. Prerogative de'Re di Francia, p. 3, c. 5. n. 1. e feqq. Prerogativa d J entrare in Carrozza alia , Corte di Parigi a chi concefla , p. 3 . c. ] 7- n 34- e feqq. Prerogative della Dignita maggiore per 1' acquifto della minore non fi perdono , p. 4. c. i.n. 36. Prerogative de'Regni di Napoli, Sicilia , e Sardegna , p. 3.C. 8. n 10. Prerogative de'Pubblici Rapprefentanti a' Turchi non incognite, p. \q. 14. n. 85. V. Vefcovo . Vicario . Presbiterio da ch j -non debba effer occupa- to , p. 2. c. 14. n. 2. e feqq. V. Ufo. Trono. Famiglie Jlluftri. Prefenza del Principe come fi. confideri , p. 2.c. 3.n. i9.efeq. Prefidente^ della Camera Apoftolica , fue prerogative , p. 2. c. 2.11.22. Prefidenti della Corte Cefarea quanti > e come diftinti, p. 3. c.4. n. 1. Prefidente di Guerra dell' Imperadore , fue prerogative , p. 3. c- 4-n. 5. Prefidente della Cancelleria di Spagna, c d' Italia , fue prerogative, d.c. 40, 12. Prefidente della Cancelleria de'Paefi Baf- fi , fue prerogative , d.c 4 n« 13. Prefidente univerfale delle Finanze , fue prerogative , d. c.4. n 14. Prefidenti delle Corti del Parlamento di Francia , loro prerogative , p, 3- c 7. n. 29. ., . ri iijiiii Prefidenti delle Inchiefte di Parigi, d..c-7« n 32. Prefidenti del Parlamento di Parigi , d. c. 7" 33- Prefidente fupremo deirinquifizione diSpa- gna V. Generale Inquifizione . Prefidenti di quella Inquifizione , loro pre- rogative , p. 3. c 9- n- 3- c feqq. Pre- DELLE MATE\1E. 447 Prefidenti de'Configli di Spagna, quanti , | Primogeniti de'Re alia prefenza del Papa d.c 9.11. 6. efeqq Pi'etidente di Carpentras , fue prerogati- ve , p-4 c 1. n. 23. efeqq. Prelidenre del Magi ftrato precede tutto il Corpo delMagiftrato, p. 4. c. 2.11.46. Pre/unzione pregiudiziale al PofTetfbre quando refti efclufa , p. i.e. 8.n. 6. Prefunzione V Oprvan^a . Pretenfioni di Precedenza perch e volonta- riamentenonfidimettano, p. i.e. i.n. 9 Pretefti quando fi debbano prenderc , p. i.e. 10. n. 18. efeqq: Pretore alia prefenza del Vicere di Napo- li come comparifca , p. 3.C. 12. n. 14- Primato di S. Pietro decifo , p. i.e. 5- n. g2.efeq. Primato V. Patriarch}. Primate di Polonia , fuo Uffizio , p. 2* c. 4^.8. Sua Controverfia col Ntmzio Apoftolj- co , d.c 4.11.1 1. efeqq. V. Arcivefcovo . Primati , loro Dignita , e prerogative , p. i.e. 5-n. t. Primaziale V. Dignitk . Salhbourg. Primati anticamente chi foffero , p. 3. c 12. n 3. Primari chi fieno , p. 2.c. 6.n. 2. e feqq. Primate d' Affrica il primo chi foffe , d. c.6.n. 3. Primati quali poi chiamati Vefcovi , d. c 6. n, 5. Primati perche cosi detti ivi . Primate V. Arcivefcovo di T revert. Primati Biturienfe , e Viennenfe quatt , d p. 2.c: 6 n. 8. Primati V. Metropolitan} . Primate Lionefe, fue prerogative, d. c. 6 n.8. Sua Controverfia coirArcivefcovo di Ber- rl , de.6 n. 9. Primate di Spagna quale , d.c. 6. n. 10. Primato del Papa fopra tutti i Patriar- chi, edaltri, p. 2. c. 1 n. 1 r. e feqq. Primate di Portogallo , fua pretenfione , p. 2, c. 6. n.u. Primati d' Armacano , di S. Andrea , e di Strigonia . V. Archefcovi ; Metropo- litan} . Primogeniti de'Principid'^/ta^d per con- to di Precedenza co'Legati come n* con*- tenghino , p. 2. c. 4. n. 5. Primogenitide'Principi perche fiedano al- ia Deflra de* Genitori , p. 1. c. 5.0.14. che luoghi occupino , p. 2.Cy 3. n. 10. Primogeniti de' Pari di Francia come fi confiderino , p. 3. c 6. n.8. Primogemti de* Duchi d' Italia che prero- gative godano , p 3 c 1 1 . n 1 9. Primo Gentiluomo della Camera del Re di Francia , fue prerogative , p-3.c 7-n. 1 s. Primo Inquificore di Madrid , fua giuris- dizione , e prerogative , p. 3.C 9.11. 3. Principe al Congreffo quale prima debba, portarfi , p, i.c 5 n,37. Principi come governino i loro Stati, p.t. c. 6.n 7. Principe di Conde,fue vicende, p. 1. c.8. n 7. 10. efeqq. , Principi, contendendo di Precedenza , in certi call come fogliano contenerfi, p.i. c. ion.8 efeqq. Principi Cattolici perche II chiamino ftglj del Papa, p 2.c. in. 2. Principi Roman! che luoghi abbiano in quella Corte , p. 2. c 2. n. 23, Principi del Sangue perche non f% chiami- no i Fratelli, e i Nipoti de'Papi, 4- !• 2.n. 24. Principi ne* Corteggi del Papa che luoghi occupino, p. 2.C 3n. 13. Principi del Soglio come diflinti ivi. Principi che poffino fare, d.c 3. n. 23. Principe quale piu. nobiliti, p. 2. c.4. ri. 3. Principe di Tofcana, fuo Cerimoniale col Legato di Bologna , p. 2. c t 4. n- S> Con quello di Ferr^ara ivi. Principe di Tofcana perche non fi abboc- cafle col Card. Imperiali Legato di Fe*- rara Ivi. Principi co' Vefcovi come debbano conte- nerfi, p. 2. e. 7-n- 19- Principe Senatore in Senato che luogo oc- cupi, p. 2.c. 10 n. 1 j. Principe Secolare , intervenendoalleFun- zioni Ecclefiaftiche, come fi cpntenga . p. 2.c 11. n. 18. Non volendovi intervenire, come fideb- ba praticare ivi. V. Vkarip Generate . Voce. Principi in Chiefacome debban'efler'ono- rati, p 2. c. 14. n. 4. efeqq. Principi, che godpno le Regalie, come fi diftinguano , d.c. 14.0. 9. Principe novello come la prima volta debba efler ricevuto in Chiefa , d.c. 14n.11. Come altre volte , d.n. 11. efeqq. Prin- 448 1 N D 1 C E Principe alle Proceffioni chc luogo occupi p. 2/c. x5.11. 1. Principi Saggi dalle loro ragioni quando defiftano , p. 3.C i.n. 8. Principi Ecclefiartici dell* Imperio in quel- le Diete che luoghi oecupino, p. 3.C. 1. n.15. Altri come fi contenghino ivi . • Efteri quali ivi. Inferiori quali ivi. Principi avanti 1* Imperadore con che ordi- ne procedano , d. p. 5. c. 1. n. 17. Principe di Schuatembergh . V. Schuatem- bergh . Principe di Savoja , V. Savoja. Principi della Cafa di Francia tra loro co- me fi contenghino , p. 3. c. 6. per tutt. Per conto del Militare che prerogative godano, p.4. c.y.n-4*. Principe Francefco Ereditario di Modena quali onori riceva in Venezia , p. 3. c- u.n.20. Principi quali paflino tra'Baroni , p. 3. c. 12. ni. Principi Barbari come trattino gli Amba- fciadori de' Principi loro poco Amici , pj.c. 14. n.15. Principi Romani per conto della mano in Cafa propria de gli Ambafciadori di Francia come ricevuti , d. c 14. n. 20. e feq. Principi V. Rijpetto . Carica . Soprantcn- den^a . ^Autoritti. Nijfoti. Precedent . Prejen%a . Inferiori . Dignita . Appel- - lare . Principi d* Altezza. V, Agenti. Principe d'Afturias. V. Aji. Priore della Collegiata fe debba avere la Precedenza da* Canonici della Cattedra- le, p. 2. ci in. 27. Priore , V lncenfare . Precedenza . Priorita della Promozione che efletto fac- cia , p*4.c. in. 11. Priorita del tempo quando fi attenda , d. c* i.n. 32. Prifco, V. Tarquinio . Privato del Re di Spagna, fue prerogati- ve, p. 3 . c'9.11. 36. Come fi contenga co J Pubblici Rappre- fentanti ivi . Sua aftuzia col Nunzio Apoftolico come fuperata ivi . Privilegj delle Chiefe Patriarcali dove , e come approvati , p. 2.c. 1. n. 6. Proceflione del Vcnerabile , con che ordi- ne debba farfi , p. ^. c i$, n. fc 'fi. e feqq. V. VenerabiJe . Difpute . Croci . Religid- fi . Frati . Regolari . Reliquie . Clero . Principi. Confraternite . Abatis Digni- ta . Ordine. Procurator Fifcale in Roma che preroga- tive goda , p. 2. c. 2» n. 22. Procuratori nel Configlio del Principe co- me debbano ftare nelle funzioni pubbli- che , p. i.e. 5. n.36. Procuratori d* Uffizio delle Citta d' In- ghilterra came fi chiamino , p. 3. c. 9. n. 62. Procuratori cofa poflino pretendere dalo- ro Clienti , p. 4. c. 4. n. 12. Procuratori co* Nobili non Dbtti come debbano contencrfi, dc4.n. 23. e feqq. Procuratori del Principe che prerogative godano , d. c 4. n. 24. e feqq. Procuratore V. Caufidico . Profeflbri di Scienze come fi di/Hnguano , p. i.e. 2. n. 1. Profeflbri di Lettere quando i Marziali precedano , p. 1 . c. 6. n. 2. Profeffori deir Arte militare cofa faccia- no , d. c. 6. n 4. e feqq. Promoflb prima che prerogative goda , p. 2. c. 8 . n. 6. PromofTo ultimo come ficonfideri, d.c.8« n 7. Promozione , V. An^ianita. Priority. Protefta dell* Autore, p 1. c. i.n. 24. p. 2. c. 2«n. 1. V. Autore . Protefte che eflfetti faeciano; p. 1. c.9. n% 2. e feqq. Protonotaj Apoftolici , loro prerogative nella Corte di Roma , p. 2. c- 2. n. 17* Loro diftinzioni ivi. Non Participanti , d. c. 2. n. 23. Protonotaj Apoftolici come debbano com- parire in Coro, e nelle Proceffioni, p. 2.c. 10. n. 33* e feqq. Quando pofTmo intervenire alle Funzioni in Rocchetto , e Mantelletta , p. 2. c 11. n. 21. Protonotaj Apoftoliei V. Cerimonia. Provincia Proconfolare quale , p. 2. c 6. n-3- Provincie di quante forte, d.c.6n.4. Provincie, o Citta a chi concefle in Feu- di, p. 3-c. 12. n. 12. Provincie Unite , loro prerogative , p- 3. 4 c. 13. nil. e feqq. Pub. DELLE MATE I(,I E. 449 Pubblici Rapprefentanti quando per cau fa di Precedenza debbano fare rifenti- mento , p- i.e.. i.n. 17- Loro Controverfia con D. Taddeo Barbe- rioi > p 2. C 2. n. 24. e feqq. % Pubblici Rapprefentanti Cefarei, e Regj $ Cardinali la Precedenza non contro- vertono , p. 2.c 3 n. 14. Come debbano contenerfi in difender il . diritco di Precedenza de'loro Principi , p. i.e. 14. n. 1. e feqq. Pubblici Rapprefentanti de gli Elettori Bcclefiaftici debbon ceder la Preceden- za a gli Elettori Secolari , d. c. 14. n. 5. Pubblici Rapprefentanti come debbano fare la loro Entrata pubblica , d. c 14. n. 7 efeqq. Pubblici Rapprefentanti della Porta Ot- tomana attenti alle loro Convenienze , d.c 14 n. 99. V. Porta Otiomana . Turcbi. Pubblici Rapprefentanti del II. Ordine , loro incombenze , p 3 c. 1 5 n. 2. Pucci ( March. ) Inviato della Corte di Tofcana , fua Iftruzione , p. 3- c. i$- n. 7- Q QUalita de* luoghi cofa indichi , p. 1. c S-n. 15. Qualita di Feudo , V. Feudo. Quartier Maftro Generale che luogo oc- cupi neir Armata, p.4-c 7. n. 45. Quafi pofTeffo a chi fuffraghi , p. 1. c. 8. n.17. Querela per cau fa di Precedenza quando, e da chi fi poffa formare , p. 1. c. 1. n. 17. e 18. Queftori deirimperio quanti , e come di- ftmti,~p.3.C4n. 1. R RAffaele V fUrbino . Rangoni ( Co: Lodovico ) fuo Im- piego nella Coronazione di Carlo V. , p. 2. c- i.n 31. Rangoni Famiglia IUuftre , p. 3. c 12.' n. is- . V '. Macchiavelli . Ranuccio Duca di Parma come preftaffe giuramento di fedelta al Papa , p. 3 c. r4-n 43. efeqq. Ranuzzi ( Co: Angelo ) Gomfaloniere di Giuftizia di Bologna , fua Incombenza nella Coronazione di Carlo V. , p- 2. c. in 31. Rapprefentanti V. Puhhlki Rapprefentan- ti . Cefarei \ Gran Turco . Rapprefentanti delle Citia del Regno di Napoli come vifitino quell 1 Arcivefcovo p. 2.c» 7. n.20. Rapprefentanti de' Principi quali fpediti alia Corte di Parigi , e loro prerogati- ve , d. c 7. n. 22. A quali Cortida quella fifpedifcanoivi. Ravenna V- Chief a ■'. Arcivefcovo . • Re come governino i loro ftati , p. 1. c. 6. n. 7. Re di Francia , in qualita di Duca di Borgogna , nelle Diete dell* Imperio , come fi confideri , p. i.c 8. n 9 Re di Danimarca in qualita di Duca d' Olftein , in quelle Diete come confide- rato, d.c- 8n, 10. V. Precedenza. Stuardo. Confecratfone . Re di Francia perche preceda il Re di Spagna, p. i.e. 9-n. 6. Re Cattolici perche fi chiamino figli del Papa, p. 2.c. in. 1. Re di Polonia come riceva all* Udienza i Nunzj Pontificj , p. 2. c. 4 n. 6 - e teqq- Re de' Romani , e di Boemia nelle Diete deirimperio che luogo occupi, p. 3- c. i.n. 1 $. 16. II primo luogo in aflenza dell' Impera- dore da chi occupato , d. c. 1. n. 16. e feqq. Comefi pratichi nelle Confulte, p.i.cr. n.18. Re de* Romani , V. Controverfia . Re di Francia V. Controverfia . Prerogativa . Re 450 Re di Francia perchfc chiamato Criftiamf- fimo , e Prtmogenito della Chiefa , p> 3. c. 5.n. 1. efeqq. $.e di Spagna perche pretendefle la Pre- cedenza fopra quello di Francia , d. c. 5-n.9. Re di Francia perche goda la Prccedenza fopra quello di Spagna , d. c. 5. n. 10. c feqq. Re d' Inghilterra . V- Flgli . Re di Spagna , V. FigU . Re di Portogallo , V. Controverfia . Re di Danimarca , V. Danlmarca . Re di Sardegna , fua famofa Biblioteca , p. 4. e. 5-n. 10. Recanati V. Chiefa. Referendarj V. Prelati. Reggenti del Regno di Napoli, loro pre- rogatiye , p. 4 c. 1. n. 20. e feqq. Regia Biblioteca di Parigi, p4. c 5-n. 11. Regina di Svezia alia prefenza del Papa dove collocata , p. 2 c 3. n. 1 1. Reg'ine di Francia, loro prerogative, p.3. c. 6. n. 1. Regine Vedove di Francia, loro preroga- tive, p» i.e. s-n. 24. Regina , intervenerido alle Funzioni Ec- cTefiaftiche, come debba efler trattata , p. 2. c. 14- n. 16. Regina de'Romani ne'ConvitiCefarei co- me fervita , p 3. c. 1. n. 21. Regina , V. Z'mga . Reggio di Lombardia , fua Controverfia di Precedenza con Modena, p. 1. c. 10. n» 2. V. Difputa. Magiflratt. Suo Vefcovo quali prerogative goda , p. 2. c- 8.1). 11. Regni di Danimarca , e di Svezia fe pre- cedano quello di Polonia , p. 3. c. 10. n-5- Regno di Napoli Feudo della Chiefa , p. 2 c 14.11. 13. V. Rapprefentantl. Regno d* Inghilterra fua Controverfia con quello di Spagna , p. 3.C 10. n 2. Regno di Portogallo anticamente come fofle governato, p. 3* c. 10. n. 4. V. Portogallo . Regolari , Tomifta , e Scotifta in Roma nelle Difpute pubbliche che ordine ten- gano, p. 2.c. 13.11. 19. Regolari alle Proceflioni con qual* ordine debbano procedere , p. 2.e. 15. n. 10. Regolari V. Canonici. 1 N D 1 C E Reintegrazione del luogo perduro quando fi dia, p. i.e. 7. 11. 9. c feqq. Rehgione Gerofolimitana V. Sorprefa. Quando fi dia ampliflima , d. c. 7. n. 1 i.* Quando fi poffa domandarc t p. 1. c . %. n. 20. Religioni unite colla Matrice quando co- itjtuifcano un Corpo folo , p. 2. c . i?. n. 14. Religione Caflinenfe e Capo d' altre Reli- gioni ad efla unite ivi. Religioni che fono in Milano V. Frati . Religione Gerofolimitana lodata, dim n.i6.efeqq. :':* *ii* Sue Armate marittime chi precedano ivi . ..7 .[ ■ ' Religioni , V. An\*witZ de gf Bituti . Novizj . Religiofi tra loro come precedano. p. 2. c. 13. n. 20. V. An^tanita. Reliquie de' Santi in Proceffione con che ordjne fi debbano portare , p. 2. e. 15. n. 2. Repubbliche tra loro quali precedano , p. i.e. 9. n. 8. Repubblica di Venezia cogli Elettori co. t> me t f J co n tenga , p. 3 c. 13. n. 5. e feqq. Repubbliche libere quali, d. c. i$.n.'i. Repubbliche di quante forte , d. c. 13. Repubblica Veneta tutte le altre precede d.c 13. n. 3. efeqq. Lodata ivi. Dove fpedifca i fuoi Rapprefentanti , d.cij.n.9. V. Entrata , Repubblica di Genova alia Veneta fuc- cede, p.3.c. 13. n . 10. _V. Doge . Precedent . Controverfia. Repubblica di Lucca , fue prerogative , dc.13n.11. ■ V. Provincie unite. V. Luccd . Repubblica p. 1 . c 9 1 n. 1 2. Rofpigliofi ( Card. ) Segretario di Stato , poi Pontefice lodato , p. 4. c. i.n. 16. RofTi ( Gio: Ant. ) lodato , pi 4 c. 6. n. 2. Rote delle Legazioni , V. Appella^ione . della Rovere ( Franc. Maria ) fuoUfEzio nella Coronazione di Carlo V., p. 2. c i.n. 24. Ruffo ( Card.) Vefcbvo , e Legato di Ferrara , lodato , p. 2. c. 7. n 6. Controverfia coir Arcivefcovodi Raven- na deafaafavore d'efib Cardinale ivi* s s Acerdoti come debbano andar veititi 1 p. i.e. 2.n. 1. Quando il Vefcovo fiede , anch' eflideb- bon federe, p. 1. c. 5.n. 36. Sacerdoti femplici fe abbiano Voce in Ca- pitolo, p.2.c. 10. n. n, Sacramento V. VenerahiU . Salviari (March. ) Ambafciadore a Car- lo II. Re d' Inghilterra , p. i.e. 14. n, 7. V. Ijlru&one . Salisburgenfe Primate della Germania, p. 2. c. 6. n. 6. Salvini ( Canonico ) interviene alia Cerk monia della Con fegna della Rofad' Orb alia Gran Principeffa di Tofcana, p. 2. c. i5*n. 17. * V. Controverfia . Salutare chi prima debba, p. i.e. 4.n. 19. Salutato decrender'il faluto, d.c. 4^25. Quando non fe ne debbe far conto ivi. Quando , e come fi debba rendcre ivi . Santagata f Borfo ) lodato , p. 4. c . 2. 11.22. Lll Sa- 4$* I N D Sapienza ft antepone alle Ricchezze, p. i. cj.n. I, Sapienza di Roma , fua Biblioteca famo- fa , p. 4. c 5-n- 10. Sardcgna V. Re di Sardegna . Prerbgative . di Sarfina ( Vcfcovo ) fue prerogative, p. 2. c. 8.n. 11. Sartorj Famiglia Illuitre , p.j.c. 12.r1.r5- di Saflbnia ( Elettore) nelleDieteche luo- go occupi, p i.e. i.n. 15. V. Duca . di Savoja ( Duca Carlo ) nella Cerimo- nia della Coronazione di Carlo V. cofa faceia, p. 2.c. 1.11.14. ••■— Principe Eugenio , fue Cariche, e prero- gative nella CorteCcfarea, p.3. c.4 n&. di Savoja ( Conte ) quando prerideffe il Titolo di Duca , p. 3. c. n. n. 18. ■,'■• Scarafantoni ( Gio. Giac. ) lodato , p. 2. c.8.11.15. Scbcr'tffo in Inghil terra cofa fignifichi , p. J.c 9 n. 62. di Schuartembergh ( Principe ) Kavalle- rizzo Maggiore dell* Imperadore , fue prerogative , p. 3. c. 4. n. 2. Scienza tra quali beni collocata, p. i.e. 3. n. 1. Quali effetti produca ivi. Perche alle Armi nec»fTaria, d.c. j.n. 2. Sue lodi, p. 1. c. 6.n. 5. Scienze contemplative fe al Principato vantaggiofe , d. c 6. n. 7. Scotifti V Regolari. Scozzefi , loro Controverfia di Precedenza co gl'Inglefi , p. i.e. 10. n. 12. Scultori fe debbano preceded i Pittori, p. 4. c. 6.n. 6. efeqq. Scuolc de' Retori perche chiufe in Roma p. i.e. 6.n. 2. Scuri del Principe anticamente onorate , p. i.e. 8n. 17. Secolari V. Ecclefiajiki . Scudiere , V. Gran Scudiere . Sedere, mentre altri ftanno in piedi , cofa denoti , p. i.e. 5-n. 3 5. efeqq. Sedere, dopo effervi invitato, cofa deno- ti, d.c 5-ti. 36. Sedere ncllc Adunanze chi prima debba , d.c 5- n. 39. Sedie Rolanti da chi inventate , p. z. c.4. n. 11. Sedie tra* Perfonaggi di gran difFerenza come 11 debbano collocare , p. 1. c. $. n. 35. Scdia piu alta cofa denoti ivi. / C E Sedie del Papa , deli' Imperadere ; de' Re , cd altri Sovrani , come debbano efTere ivi . Scdia Vefcovile cofa rapprefenti , p.^z. c. 8.n»i7. ,. . ' " Sedia del Canonico Anziano corned coml- deri , p. 2. c. 1 o. n. 7. Sedia del Celebrante dove ii debba collo- care, p. 2. c. 11. n. 18. Sedia Vefcovile dove , e quando fi debba levare dal fuo luogo ivi . Sedia V. Luogo . Cejarei Rapprefentantl . Ordine . Vefcovo . Sedia Abaziale nelle Funzioni Ecclefiafti- che come fi debba collocare, p. 2. en. n. 19. Sedia del Parroco nella di lui Chiefa come fi debba collocare , d.cii.n.24. Sedie del Principe , e de' Magiftrati Seco- lari in Chiefa dove fi debbano colloca- re, p.2.c 14.11. 5-efeqq. H Sedie de'Baroni fempl'ici come , d. c. 14. n. 6. Sedie in Chiefa chi pofla tenere , d.c. 14. n.32. tuft Sedie in Chiefa , dovendofi rimetterc , che ordine debba tcnerfi, d.c. 14. tf.32. V. Banco . Segretarj d* Inghilterra , loro prerogative^ p. 3 c. 9. n. 56. efeqq. j Segretario diStato di quel Regno cofa fac- eia ivi . Segretario d* Ambafciata , fue prerogati- ve, p. 3.C. 10. n. 6. Segretario di Stato del Papa , fue prero- gative, p. 4.C i.n. 16. Segretarj di Stato del Gran Duca , loro prerogative , p. 4. c 2. n. 1 6. e feqq. Seimer ( Tommafo ) fue vicende, p. i.e. 3. n. 2 3. efeqq. Caterina fue Vicende ivi. Scnatori Bolognefi, loro occupazioni nella Coronazione di Carlo V., p.2.ci.n.33. Senatore di Roma , fue prerogative, p. 2. c. 2. n. 5. Senatore di Roma prefta Y omaggio a Pa- pa Clemente XII. , p. 2.c. i.n. 47. Senatore quando al Giudice Ordinario preceder debba , p. 2. c. 11. n. 27. Senato Veneto decide la Caufa di Prece- denza tra la Francia , e la Spagna , p. 3. c.5-n.7-P-3 e- S-a *• Senato , V. Principe . Senefi , loro altercazioni co'Genovefi , p. i.e. i.n. 15. Sen- DELLE MATE £/ E. Sentenza , V. Pio IV. Sentenza V. Appellation . Sergenci Maggiori che luoghi abbiano nel- le Armate, p. 4.0 7.11.44. Sergente Maggiore di Battaglia che luogo ivi Sergenti che luoghi ivi. Servitii da chi introdotta, p. i.e. 2.n. $. Sieilia V. Prerogative . Siena V. Magiflrati. Sigillo proprio nelle Scritture chi prima ponga , p re. 5.11.40. Silveftrina ( Religione ) con quale altra tin Corpo folo rapprefenti , p. 2.c. 13. n. 14. V. Monaci Silvefirini. Siniftra quando piu Degna della deftra , p. i.c 4. n. 6.c. 5-n. 6. efeq. V. Deftra: Siniftra da chi occupata, d.c. 5-n. 13. In varie occafioni come confiderata , d. c. 5-n. 17. efeqq. Tra' Turchi quando preferita alia de- ftra , d.p. 1 c 5. n. 27. e feqq. Come fi praticaffe tra' Romani ivi. Sinodi con qua! 5 Ordine preeedano , p. 4. c. 1. n- 9. SinzendorfF( Co: RodoJfo ) fue Cariche , e prerogative nella Corte Cefarea , p. j.c.fn. i.ej. Sire- perche fi ufi col Re di Francia, p. 3. c. 5-11.3. Soldati come debbano effer onorati , p. 1. c. 6. n. 1. e feqq. Quando i Dottori preeedano , d. c. 6. n. Soldati Semplici di Kavalleria , Ioro pre- rogative , p. 4. c 7. n. 5 5. e feqq. Soldati della Guardia della perfona del Principe , loro prerogative , d. c. 7-n. 5-6. Some I Her. V. Maftro di Camera. di Sommerfet ( Duca ) fue Vicende , p. i.e. 3. n. 24. Soprantendenza della Giuftizia fe da un Principe di Altezza fia fdegnata , p. 1. c- 6.n 3. efeqq. Sorbona fua Biblioteca famofa , p. 4.C 5. n 10. Sorprefa dell' Ifola di Malta in vano ten- tata da' Turchi , p. 4. c. ult. n. 3 1. Alia Sorte fe in Controverfie di Preceden- za fi debba ricorrere , p. i.e. 10. n. io.e ; fe q loro prerogative ivi. Teftimonj quali , e quando debbano ave- re le fpefe de'Viaggi per andare ad efa- minarfi , p. i.e. 4. n. 12. Timari tra 5 Turchi cofa fiano , p. 4. cult. n.21. Timariotti , loro meftiere , d. c. ult. n. 26. Titolo di Kavaliere a chi fi dia, p. i.e. 6. n.3. Di chi fia proprio ivi . Titolo quando fi prefuma , e che efFetto faccia , p. 1 . c. 8. n. 14. e feqq. Titolo V. Plurality . Principe . Moltipli* cita . Titoli ridicoli quali , p. i.e. 9.11. 9. Titolo d' Eminen^a cofa efprima , p. 2.C, 3. n.8. Titolo di Primate da chi prima afiunto » e perche , p. 2.c. 6.n. 3. Titolo di Metropolitan*) prima ottenuto cofa operi , d. c 6.n. 12. Titolo di Crifiiantfftmo perche dato a' Re di Francia , p. 3. c. 5. n. 1. Ti- DELLE MATET^IE. 45$ Titolo di Cottte a* tempi de' Cefari a chi competence , p 3. c n.n. 2. A chi quello di Duca , d.ci 1. n. 3 In Francia anticamentc a chi (i dafleivi. In Spagna a chi ivi. Anticamenteperfonale, d.c rr.n.4. Quando diveniffe ereditario, d.c u.n. $. Titoli di Duca, Marchefe , eConte comu- ni ad una fteffa perfona , d. c n. n. 7. Titolo di Principe fe debba preferirfi a quello di Duca , d.c. n.n. 8. Titoli di £.i Uditori delle Rote Provincial , loro pre- rogative ivi. ; ; Uditori della Rota di Firenzfe ,. loro pre- rogative , p. 4. c 2. tiii . e feqq. Uditore di Camera del Gran Duca diTo- fcana , fue prerogative , d. c. 2. n.3. e Uditor Fifcale di Firenze , d.c.2. n. 15. 1 Uditore della Confulta di Firenze , d. c* 2. n. 1 7. e feqq. Uditore del Governatore di Siena fue prerogative , d. e. i.n. 20. Uditori della Rota di Siena , d. p. 4. c. 2. n. 21. Vecchi ne* Conviti che prerogative goda- no> p i.e. S-n. 30. Vecchi quando precedano ; p. i.e. g:i 10 s Vecchio ne> tempi della primitiva Chiefa cofa fignificaffe , p. 2. e. 6. n. 3. Veditore delia Corte di Madrid chi fia e fue prerogative, p. 3. c. 9. n.3 z. Vedove V. Mogli . Venerabile nelle Proceffioni da chi debba effer portato , p. 2. c. 15. n. 12. e feqq. Venerabile per ufo della Parrocchia doven* debba conferva re ivi . Venerazione della Dignita Patriarcale qua- le , p. 2. c. 5. n. 2. Veneti Deputati , V. Precedenza. Veneti V- Legni . Arfenale . Venezia inefpugnabile, p. 4. c. ult. n. 30. Venezia . V. Repubblka . Senato . Contro- verfia . Refidenti . di Verona , V. Prerogative . Vefcovati , V. Teologi . Canonifi . Vefcovi nella loro Diocefi come debbano effer' onorati , p. i.e. 3. n. 16. Co* Sacerdoti come debbano contenerfi , p i.e. 5.n. 25. Vefcovi, e Vefcovi tra loro come debba- no contenerfi , p. 2.c. 8.n. 1. e feqq. c 9. n- 5- Vefcovi di Coftantinopoli , loro pretenfio- ni , p. 2.c. i.n. 7. Vefcovi nella Corte di Roma con qua! ordine precedano , p. 2-c. 2.n. 5. Vefcovi, Uditori di Rota nel Triburiale come intervenghino, d.e. 2.0.26. Vefcovi anticamente come ftimati, p.z.c. 3* in. 2 : e feqq. Loro prerogative ivi . Vefcovi di Polonia , loro prerogative , p. 2.c. 7. n. 18. Vefcovi , che rifiedono in Roma , loro prerogative, ^2.0.3,0.20. ~ Alia prefenza de'Cardinali come debbanq comparire ivi . Entrando in Roma , cofa perdano ivi. Poveri come foccorfi da' Papa Benedetto^ XIII. , d.p. 2. c. 3. n. 26. Declamazione V. Giordani . AnTJantta, . Vefcovi al tempo della Primitiva Chiefa come chiamati , p. i. c. 6. n. 2. Vefcovi quali diitinti col Titolo di Prima. tij d- c.6. n. 5. Vefcovo d' Autun, fue prerogative , p 2. c-6. n. 9. Vefcovi, V. Dignita . Anzianita'. Y.Sitf- fraganei. Luogo . Sedia. Cattedrale . Vefcovi debbon effer foggett'i ciafcuno ad un Metropolitano, p. 2. c. 7.n.4. Ve- DELLE MATE %I E. 457 Vefcovo di Cefena Suffraganeo dell' Arci- vefcovo di Ravenna , d c 7-n. 6. Vefcovo di Ferrara, Chief a. ObUigo. Vefcovo di Craccovia , fua prctenfiooe , d.c 7-n J 7' . Vefcovo d'UratisIavia , fua pretenfione ivi . Vefcovi da* Principi come debban efTer trattati, d. p. 2. c. 7-n. 19. Vefcovi, loro prerogative , p. i. c.8.n. 1. efeqq-n. 16.e-.3cv Vefcovo che requifiti debba avere, d.c 8. n.3. Vefcovo prima preconizzato che prerogati- ve goda, d-c-8.n. 6. Vefcovo nella propria Diocefi, fue prero- gative, d.c. 8. n 8. Co' Foraftieri come debba contenerfi, d. c 8. n. 8.efeqq. Vefcovi alcuni d' Italia che' prerogative particolari godano , d.p. 2.c.8n.,ii. Vefcovi di Sarfina , e di Reggio , loro prero- gative particolari ivi.. ; V. Reggio. Vefcovo d' Afcoli, fue prerogative , d.c 8.n. 12. Vefcovo di Novara che prerogative goda d. c 8.n. 14. Vefcovo di Lucca , fue* prerogative , d. c. 8.n. 15* Vefcovi fc in tutte Ie loro Chiefe poffino tenere la Sedia fifla , d c. 8 . n. 1 6. Nelle Funzioni £cclefia(liche da' Cano- nici come debbano efTer' onorati, d. c 8. n. 31 efeqq. Vefcovi , loro obblighi , d. c. 8. n. 46. Vefcovo Canonico in CorO come debba ef. fer'onorato, p.z.c. io.n. 19. efeqq. Vefcovo, Configliere del Principe , nelle Diete che luogo debba occuparc , d. c. ion- 11. Vefcovi nelle Vifitecheordine debbair te- nere > p. 2-c n.n. 16. Vefcovi fi chiamano fratelli de' Canoni- ci , p. 2. c. 12. n.23. Non debbono avvilire la propria Digni- ta , p. 2. c. 14. n. x. Co* Secolari come debbano contenerfi , d. c. 14. n. 2» Vefcovati , e Benefizj con Cura d* Ani- me fe a* Teologi , o a' Canonifti fi deb- bano conferire , p. 4. c 3. n. 13. e feqq. Veftali come onorate da' Romani , p. 1. c. 2. n. 7. Vefti V. Diftribuziotii . Veftito come fi debba comparire , p. 1. c. 2. n. 1. Uffiziali della Guardia Pontificia , loro luoghi ne'Corteggi , p. 2. c. 3. n. 13. Uffiziali dell* Imperadore che luoghi deb- bano occupare nelle Diete , pj.ci.n. IS. Uffiziali diverfi della Corte di Spagna , loro prerogative , p.j.c.9 n.6.e feqq, Uffiziale Delegato per quanto tempo go- da la prerogativa della Precedenza , p. 4vc.!i.n.6£ q Uffiziale, che efercital' Uffizio nella Do** minante , precede I* altro , che II efer- eita in Provincia , d.c. 1. n. 14. Uffiziali di Guerra come debbano compa- rire , d'C'i.n 30* Uffiziali del Gran Turco in quell'Idioma , ; icome chiamati , p. 4* c ult. n. 1 7. e 20. Uffizio del Giudice quando competa , p. -1:^1. c. 9 °- *• '' Uffizio V. Giorno. Vicario V. Arcidiacono . Luogo . Conivo- verfia., Vicario come fi confideri , p. 2. c. 8. n. 7. Vicario Genera le del Vefcovo non prece- de ij Principe Secolare , p. 2. c.8.n. 21. Se debba preceder 1' Arcidiacono , e 1* Arcipretc , p. 2. c. 9. n. i.e feqq. e 10. n. 21. Vicarj , cosi Generali de' Vefcovi , come Apoftolici , di quali prerogative non go- dano , p. 2. c. 9 n. 22. Vicario del Vefcovo chi non pofTa efTere ■, p. 2. c 9-n.2 6. Quando la regola fi limiti, d. c 9. n.27. Vicario dell' Inquifizione , fue prerogative d.c. 9.0. 28. efeqq. Vicarj Capitolari, e Foranei, loro prero- gative, d.c* 9. 11.3 1. efeqq. Vicario Foraneo . V. Prepoflo di una Colk~ giata . Vicario Foraneo chi fia , p. 2. c. 11. n. 23. Sue prerogative ivi. Vicarj Generali de' Vefcovi quali Abati precedano , p. 2. c. 1 2. n. 1 9. Vicarj, eViceduchide' Principi quali pre- rogative godano , p. 2. c. 14. n. 14. Vice prefidente di Guerra dell' Imperado- re, fue prerogative, p. 3. c. 4. n. 6. Vicere di Napoli come fi contenga con quell' Arcivefcovo , p. 2. c. 7. n. 2 7. V. Arcivefcovo . Nun&o. Vidoni ( Card. ) Legato di Bologna , Ce- rimoniale nel fuo abboccamento col Principe di Tofcana, p. 2. c. 4. n. s- Vi- / N D 4?8 Vjgevano, fuoGoverno, p. 4 c 2 n. 88, di Vigevano V. Capitolo . Dignita. Artifli. Vjolante , Gran Principeffa di Tofcana , ecme onorata dalPapa, pi. c. 1 5.11.17. VioJenza fi e/pone al Rifentimento , p. 1. c. i.n.8. Virtu, e fuoi pregi , p. 1. c. 3. n.| efeqq, Virtu alia Nobilta de ? Nataii fi preferi- ice, d.c. 2.n. 1$. - Virtii Eroica quale, d.c. 3m. 13. Virtu come fi diftingua , p. zhci UriPii Virtuofi , loro prerogative , d. p. 1. c. 3. n. 8. Vifconte chi fia, e cofa rapprefenti $ p. 3. c. 12. n. 16. I ; } Sua Dignita inferiore 3 quella diGonte, d.c. 12,11.15. Vifconti di quali Conti piu confiderati , ivi . j 1 :,, bfc , :\;j Fz/Jr/ della Porta quanti , c loro preroga- tive, p 4. c. ult. n. 2. Y.GranVifir. . ;\ Vifite de* Perfonaogi come fi debbanofare, p. 1. c- 5- n, 37. Vifite, tra Ambafciadori , ed Ambafcia- dori come fi praticbino , p. 3. cV 14* n 1 9- e feqq. q . Tra Cardinali , e Cardinali come ivi,. Vifite, , V. Vefcovi . Baroni . Cardinali . Nunzio. " ; h di S. Vittore ( Bibliotcca ) lodata , p. 4. c. 8.n. 10. e leqq. d'Umana V. Chiefa . Umiliati ( Padri ) quandoiftituiti, p. 2. c. i2.n. 12, Unioni di Chiefe come fi facciano , p. 2. c. 8.n.47.efeqq. c. 16. n. 25. Voce Legato che fignificbi, p. 2. c-4.n. 1. Voce Primate che fignificbi, p. 2.c. 6.n.i. Voce Principe a chi fi adatti , p. 3. c. 11. n.16. ■ I C E. ( Vomini che utile cavino dalle Scieaze : tf i.e. 3. n, 1. ■'-* V. Different* . Splendoh . ^/V»^. Uomini di chi fi chiaminb vefamente fisti d. c. 3. n. 1. & Uomini dalle Donne' feparatr qutmdo fi rollochinb, p: 1. c. sn. jo'V Voto proprio tra' Romani chi prima daf- fe, d.c. 's.n.41: Oggidi come fi pratichi ivi . Voto come fi debba dare ivi. Voto V* Rijentimento . d' Uratislavia V. Vefcovo . Urbano VIII. V- Controverfia . d'Urbino (RafFaele) lodato , p. 4. c 6. n. 5. _Ufo del Rocchetto come , ed a chi per- meffo, p. 2.e- 7. n. 2. Ufo della Ma^telletta/bpermeflb al Prc- pofto della Cdllegiata , p.i.c.ii.n.22. Ufurpaton degli altrui Iuoghi a quali pe. ne foggetti , p. 1, % 4. n , 3 c . 7. n. 7. V. ^/ri. Utile dalle Scienze quale provenga, p. r. c 2.n. 1. di Wefterlo ( Conte ) Capitano de* Trei banti deirimperadore, fue prerogative p. 3.C.4. n.4. z SI E i ■■ ■ ZAnte V. Chiefa. Zauli ( Monf. ) Iodato , p. 1. c. 4. n. 6. ZingaRcginad* Angola, Ambafciatrice di iuo fratell®, fuaprontezza lodata > p. 1. c 1. n. 2. ZarV.Czar. I L F I N E. Error t . Part.I. c.i. n i. p.*- mancaote c.i.n.S-PJ-egli < c,i,n'9P4 diriti c.i.n.i^.col.i.quelia c.3-n-4- col-i. Ja Torce c.j. n. 1 9. p. 31. Rapprefantarfi c.6. n.35. P-S°- benignamente c.7. n.io. p.5j.attefsoche Pan- U c.i. n.6. p. 73. che varj c.i.n.8.j>.7 8 getofll con". p.i48. Vcfcovo di fcgni orre%tom mane ate e gli diritti quella le Torce rapprefentarfi benigna mente attefo che che in varj gettofli Vefcovo di Segni Error/ . c.9-n.3'-P-'S3 Cefcovi < c 10. n.6- p. 1 56. Cafi tacn c. 1 3. p. 1 86. col. x. Contificato c.i s- n.2. p.io6. Rliquie PartJII. c 6. n-4- P *44- Segittimati c.i 1. n.30. p.292.confideva c.i3.n.4-P-S'? T -Reg i a Part.IV- c-3- n.4. P- 367- dimoUratre C.30.8.P.368. Rifletrer c.4-n.3.p.37a. fi venggono cult. ».«■ p.41 1. mandstteciU Corre%toni» Vefcovi Vafi facri Pontificato Reliquic Legittimati confiderava Reggia dimoftrare Riflettcrl fi veggono mandateci la UMWERSHYOFIUIMOIWJHBANA 3 0112 098535831